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Una settimana in Norvegia: cosa vedere tra i patrimoni Unesco

Non solo monoliti di ghiaccio, casette rosse immerse nella neve e fiordi maestosi, la Norvegia offre molto di più e a dimostrarlo sono gli 8 Patrimoni UNESCO sparsi in tutto il paese, considerato il più lungo d’Europa. Otto meraviglie naturali e culturali che rappresentano un invito alla scoperta per tutti quei viaggiatori che desiderano immergersi totalmente nelle bellezze norvegesi. Seppur la natura sia il segno distintivo della Norvegia, non mancano altri luoghi suggestivi: dalle città ricche di arte e cultura ai siti industriali, fino ai siti di importanza storica dedicati a navi vichinghe e chiese particolari.

In questo articolo scopriremo alcuni dei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO situati in Norvegia, offrendovi idee e ispirazioni per l’organizzazione del vostro prossimo viaggio verso nord.

Il quartiere Bryggen a Bergen

Il primo sito norvegese a essere inserito nell’elenco dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità è il quartiere Bryggen a Bergen, all’inizio del Medioevo importante porto marittimo. Il riconoscimento arriva nel 1979 per mettere in evidenza l’importanza che ricoprì questa zona nel tessuto economico e commerciale della Norvegia ai tempi del 1200. Affacciati sulla baia di Vågen, gli iconici edifici in legno, sede della Lega Anseatica dalla metà del 1300 alla metà del 1700, assistettero a un fiorente sviluppo della città nel campo dei commerci e degli scambi culturali.

Seppur molti incendi rischiarono di danneggiare l’area, Bryggen conserva intatto il suo fascino: il quartiere si sviluppa sul tracciato degli antichi moli e forma un complesso sistema di piccoli vicoli che circondano le aree edificate e trasmettono ancora oggi al visitatore l’atmosfera marinaresca della città. Qui troverete tanti negozi di souvenir, ma anche botteghe artigianali di vasai, gioiellieri e artisti.

I fiordi Nærøyfjord e Geirangerfjord

Tra i patrimoni UNESCO non potevano mancare due siti naturali di straordinaria bellezza: i fiordi Nærøyfjord e Geirangerfjord, spesso utilizzati come immagine simbolo di tutto il Paese. Queste profonde insenature della costa norvegese si sono formate in centinaia di migliaia di anni di erosione e oggi rappresentano un’attrazione paesaggistica imperdibile per tutti coloro che vogliono ammirare la natura selvaggia del nord. Riconosciuti nel 2005, offrono punti panoramici mozzafiato, oltre che cascate, prati verdi e piccoli poderi, i quali completano un paesaggio che, una volta vista dal vivo, sarà difficile da dimenticare.

Geirangerfjord Norvegia

Fonte: 123RF

Nave da crociera sul Geirangerfjord

La chiesa di Urnes

La Norvegia possiede alcune delle chiese più antiche al mondo: chiamate ‘stavkirke‘, delle 2000 esistenti in tutto il paese, oggi ne restano solo 28 esemplari e rappresentano un affascinante prototipo della tarda architettura vichinga. A ottenere il riconoscimento UNESCO è la chiesa di Urnes, considerata la più antica di tutte perché eretta nel 1140. Realizzata completamente in legno, fu costruita nel momento in cui i vichinghi abbandonarono le antiche tradizioni religiose per abbracciare il cristianesimo, senza però tralasciare alcuni dei simboli appartenenti agli antichi dei.

La chiesa, infatti, è una meraviglia di ingegneria e falegnameria ed è decorata da spettacolari intagli che raffigurano sia motivi classici come i crocifissi che creature mitologiche e ornamenti fitomorfi. La chiesa è stata inclusa nella lista Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1980 e può essere visitata tutti i giorni.

La città mineraria di Røros

Sempre nel 1980, l’UNESCO inserì nella lista dei suoi patrimoni la città mineraria di Røros, una cittadina incastonata tra le montagne la cui storia è strettamente collegata con le attività minerarie e di agricoltura urbana portate avanti per ben 333 anni. La particolarità di questo piccolo centro minerario è che ha saputo conservare il suo aspetto originario, sia nel tracciato stradale risalente al 1600 che nelle case in legno, datate 1700-1800.

Passeggiare nel centro di Røros significa intraprendere un vero viaggio nel tempo: oltre ad ammirare le strutture di oltre 500 anni perfettamente preservate, qui potete visitare i musei legati all’attività mineraria, assaggiare le delizie culinarie della produzione locale durante il mercato settimanale e raggiungere gli stessi luoghi dove sono state girate molte puntate di Pippi Calzelunghe.

Case in legno a Røros

Fonte: iStock

Le tipiche casette in legno di Røros

L’arcipelago delle isole Vegaøyan

Tra le isole sconosciute più belle al mondo, l’arcipelago delle isole Vegaøyan è stato riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO nel 2004. Composto da 6.500 isole, isolotti e scogli lungo la costa dello Helgeland, l’arcipelago rappresenta l’esempio perfetto di come l’uomo sia capace di sopravvivere e adattarsi anche nelle situazioni più impervie. I primi insediamenti risalgono a ben 10.000 anni fa e, secondo l’UNESCO, queste isole non solo testimoniano uno stile di vita semplice basato sulla pesca e sulla raccolta delle piume di edredone, un’anatra marina, in un ambiente inospitale, ma raccontano come generazioni di pescatori/agricoltori hanno saputo vivere in modo sostenibile nel corso degli ultimi 1.500 anni.

Se visitate le isole d’estate, avrete l’opportunità di approfondire questa tipologia di allevamento, ammirare paesaggi spettacolari e dedicarvi a tante attività all’aperto, dal kayak al trekking, fino alle vie ferrate. Le isole sono anche il luogo perfetto dove poter ammirare gli spettacoli più impressionanti del Grande Nord come il sole di mezzanotte e le fantasmagorie celesti dell’aurora boreale.

I graffiti rupestri di Alta

L’ultimo sito UNESCO da scoprire durante il vostro viaggio di una settimana in Norvegia è Alta, una piccola cittadina situata nella regione più a nord del paese dove si trova un sito archeologico straordinario. Nei pressi di questa piccola località, infatti, si possono visitare i graffiti rupestri di Alta, la Cappella Sistina Preistorica del Nord, dove più di 5000 anni fa i misteriosi abitanti della Norvegia primitiva lasciarono sulle rocce un’incredibile quantità di disegni e pitture rupestri.

Quando si visita Alta si ha l’impressione di vedere una grande enciclopedia del sapere preistorico a cielo aperto, dove esseri umani del passato hanno riversato tutte le loro credenze e conoscenze, raffigurando scene di caccia, vita quotidiana, riti e fenomeni naturali. A poca distanza dal sito principale è situato il Museo di Alta, che permette di conoscere con dovizia di particolari la storia più antica della Norvegia.

Gli altri patrimoni UNESCO

Gli ultimi tre patrimoni UNESCO che completano la lista sono le musiche e danze tradizionali di Setesdal, intrecciate con la vita quotidiana degli abitanti della valle e trasmesse da generazioni; le cittadine industriali di Rjukan e Notodden, fondamentali per il loro contributo durante la transizione dal carbone all’energia idroelettrica; l’Arco geodetico di Struve, che aveva l’obiettivo di mappare la forma e le dimensioni della Terra misurando la distanza da Hammerfest in Norvegia fino al Mar Nero.

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Cosa vedere a Geirangerfjord, paradiso tra ghiacciai e cascate

Ci sono luoghi nel mondo che lasciano tutti senza fiato. Geirangerfjord, il fiordo norvegese del Sunnmore, un ramo del Storfjorden che abbraccia il villaggio di Geiranger, è sicuramente uno di questi. Cascate selvagge cadono fragorose nelle acque color smeraldo del fiordo, mentre il contrasto tra le imponenti cime innevate e i paesaggi verdi circostanti creano un panorama difficile da dimenticare. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è una delle mete più visitate della Norvegia, tanto che arrivare al porto e al villaggio di Geiranger significa subire quasi uno shock: qui, la quiete e bellezza della natura si scontrano contro una marea interminabile di turisti, autobus e navi da crociera.

Il porto, infatti, è il più frequentato del paese per via delle 160 navi turistiche che nei 4 mesi estivi visitano la cittadina, abitata da sole 250 persone. L’alta stagione va da marzo a settembre, il periodo ideale per visitare non solo Geirangerfjord, ma la Norvegia in generale soprattutto per il clima, che in questi mesi potrebbe essere più clemente. Se non amate confrontarvi con la folla e non siete interessati a fare la crociera, potete scegliere di visitare il fiordo in altri modi più sostenibili e tranquilli. In questo articolo vi raccontiamo cosa vedere a Geirangerfjord e tutte le attività che potete fare per scoprirlo al meglio.

Perché il fiordo è così famoso

Spiegare la notorietà di Geirangerfjord è molto semplice: immaginate uno degli spettacoli naturali più belli di tutto il pianeta, un ambiente unico nato durante l’ultima era glaciale, quando i ghiacciai scavarono i profondi fiordi e plasmarono le alte montagne. L’eccezionale bellezza naturale deriva dalle pareti cristalline strette e ripide che si ergono fino a 1.400 metri sul livello del mare e si immergono per 500 metri. Ma non finisce qui. Dalle mura di roccia fuoriescono cascate spettacolari che, precipitando dalle montagne quasi in modo verticale, accarezzano le scogliere con leggeri veli di nebbiolina e creano arcobaleni in continua evoluzione.

Cosa vedere a Geirangerfjord

Le cascate sono sicuramente una delle attrazioni più importanti. Le due più famose sono le “Sette Sorelle” e quella del “Pretendente”, posizionate l’una davanti all’altra e il cui nome deriva da una leggenda. Secondo la storia, sette sorelle molto belle e somiglianti tra loro avevano attirato l’attenzione di un principe della zona che, interessato ottenne ospitalità dal padre. Il principe, abbagliato dalla loro bellezza, decise di sposarne una. Ogni giorno però, al risveglio dopo notti di bagordi, si dimenticava il volto e il nome della prescelta. Con il passare degli anni le sorelle, inconsolabili, cominciarono a piangere e a gettare lacrime, così tante da trasformarsi nelle rinomate cascate che potrete ammirare da sopra una barca o durante un trekking avventuroso.

Un’altra cascata da non perdere è il Bride Veil (il velo della sposa) chiamata così per via della sua particolare conformazione: cadendo oltre un bordo roccioso sembra davvero il velo sottile di una sposa, soprattutto quando illuminata dal sole. Bellissimo è anche il Dalsnibba, un rilievo montuoso che con la sua imponenza sovrasta Geiranger. Il rilievo è il traguardo di una competizione sportiva detta Geiranger-From Fjord to Summit ed è spesso meta di escursioni turistiche, anche perché offre una vista privilegiata sul panorama. Questa può essere goduta anche senza faticare troppo perché la cima, a un’altitudine di 1500 metri sopra il livello del mare, può essere raggiunta comodamente in auto.

A completare il paesaggio ci sono i resti di antiche fattorie, tra le più famose e fotografate ci sono quelle di Skagefla, Knivslfa e Blomberg, caratterizzate dai classici tetti con il manto erboso.

Cottage tetto verde Geirangerfjord

Fonte: iStock

Vecchio cottage con tetto verde a Geirangerfjord

Cosa fare a Geirangerfjord

Sono diverse le cose da fare tra i paesaggi di Geirangerfjord, il re dei fiordi norvegesi. Chi ama i trekking, tempo permettendo, può percorrere il sentiero escursionistico nazionale Fosseråsa, che consente di ammirare da vicino le cascate in un alternarsi di scale e passerelle. Sempre dedicati agli appassionati del turismo d’avventura ci sono i tour acquatici, che vi permetteranno di scoprire il fiordo direttamente dalle sue acque noleggiando un kayak.

Chi, invece, preferisce un’attività più rilassata può optare per una delle tante crociere che partono quotidianamente dal porto di Geiranger. Grazie a questa minicrociera potrete ammirare la bellezza del fiordo e delle sue cascate da una posizione privilegiata. Non mancano i punti panoramici gratuiti, come quelli offerti da una delle strade più spettacolari della Norvegia. Ornevegene Eagle Road è composta da 11 tornanti e arriva a un’altezza di 620 metri. Aperta nel 1955, fu chiamata Eagle Road perché il punto più alto era anche quello dominato da un gran numero di aquile.

Anche Flydalsjuvet offre una vista bellissima, oltre che rappresentare la location perfetta per scattare splendide fotografie del villaggio di Geiranger e del fiordo. Il punto di osservazione è suddiviso in due: un pianoro superiore e uno inferiore, con passerella in mezzo.

Qual è il mese migliore per visitare i fiordi norvegesi

Chiunque stia organizzando un viaggio in Norvegia desidera ammirare dal vivo i meravigliosi fiordi, uno su tutti Geirangerfjord. Scegliere il periodo giusto per visitarli è fondamentale per poterseli godere al meglio, anche se il tempo può riservare sempre delle sorprese! In generale, i mesi ideali per scoprire i fiordi norvegesi sono compresi tra maggio e settembre. L’estate vanta giornate lunghe durante la quale potete ammirare anche il sole di mezzanotte, oltre che un clima piacevole, non caldo, ma che permette di praticare diverse attività all’aperto.

Nave da crociera su Geirangerfjord

Fonte: iStock

Vista di Geirangerfjord con navi da crociera
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St. Olav Ways, il cammino spirituale segreto che inizia in Norvegia

Tra le sperdute foreste di conifere e il paesaggio naturale incontaminato del nord della Scandinavia si stende un sentiero lungo seicento chilometri, che attraversa la Norvegia.

Falesie maestose a picco sul mare e un entroterra tra montagne, colline verdeggianti e vaste campagne, che accolgono città e borghi medievali ricchi di storia. Stiamo parlando del Saint Olav Ways (o St. Olavsleden), uno dei più suggestivi cammini che si possono affrontare durante la propria vita, in alternativa al Cammino di Santiago: una perfetta coniugazione tra la tranquillità della natura più incontaminata e la spiritualità che questo percorso può infondere.

Chiamati anche Cammini di Sant’Olav, in realtà non sono formati da un unico sentiero, bensì da un insieme di otto percorsi collegati tra loro da una meta comune: la Cattedrale di Nidaros, a Trondheim.

I Cammini di Sant’Olav: tra storia e religione

Quella dei Saint Olav Ways è una rete di itinerari che percorrono Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia, con molteplici sentieri tra i quali scegliere, che variano in lunghezza e difficoltà: si passa dai più brevi (una sola giornata), a quelli più impegnativi che possono durare anche più settimane.

Riconosciuto dal Consiglio d’Europa, nel 2010, come Grande Itinerario culturale, l’insieme dei cammini di Sant’Olav è un’ottima alternativa ai più celebri cammini di pellegrinaggio della Via Francigena e di Santiago di Compostela.

La via venne concepita come tributo a Re Olav (o Re Olaf), dal quale prende il nome. Si tratta del sovrano norvegese rimasto ucciso nel 1.030 nel corso della battaglia di Stiklestad. Era un personaggio molto importante in Norvegia, tanto da essere considerato un eroe per l’indipendenza nazionale, colui che ha ideato e fondato il Regno.

Olav fu colui che impose il culto della fede cristiana e, dopo la morte, la sua fama aumentò in maniera esponenziale tra i credenti, anche perché si credeva che fosse stato in grado di compiere miracoli. I suoi resti si trovano nel punto in cui venne successivamente eretta la Cattedrale di Trondheim. Per rendere omaggio a questo mito della storia scandinava, i cristiani intrapresero costantemente questa via, ed essa rimase una delle tratte più percorse sino al periodo della Riforma.

Ecco allora che sono nati i St. Olav Ways, i cammini che portano gli amanti del trekking in un pellegrinaggio alla ricerca di se stessi.

Cattedrale di Nidaros, a Trondheim lungo i Cammini di Sant'Olav

Fonte: iStock

Cattedrale di Nidaros, Trondheim

Gli 8 percorsi delle St. Olav Ways

La meta dei Cammini di Sant’Olav in Norvegia è la Cattedrale di Nidaros, a Trondheim, ma i percorsi per arrivarci sono molteplici e tutti differenti, attraversando la parte più autentica del paese, tra natura incontaminata, borghi medievali, paesaggi spettacolari e città ricche di storie da raccontare.

La leggenda vuole che sia necessario fare tre volte il giro della Cattedrale di Nidaros prima di entrare. È l’atto finale di un viaggio tra pianure e valli, tra boschi e rovine, a cavallo dei fiordi scandinavi.

Il percorso più scelto dai pellegrini è quello che parte da Oslo, il Sentiero Gudbrandsdalen (che è anche il più lungo). In tale percorso, St. Hallvard è l’alfa di questa via verso il ricongiungimento con il proprio io interiore. Dell’antica cattedrale di Oslo, oggi, restano solamente le rovine, ma rappresentano ancora oggi una meta fondamentale per turisti provenienti da ogni parte del mondo. Da qui, il percorso si sviluppa verso nord, sino alle rovine della cattedrale di Hamar, e sino a giungere, dopo un percorso lungo seicento chilometri, ad un altro antico luogo di culto: Nidaros. Questa è la meta, l’omega, il luogo più mistico e, forse, più misterioso.

Vediamo quali sono tutti gli 8 percorsi che seguono le tracce dei cammini di Sant’Olav e le loro caratteristiche principali.

Sentiero Gudbrandsdalen

Come descritto in precedenza, è il percorso di Sant’Olav più popolare e battuto, oltre che il più lungo, con ben 643 chilometri e un totale di 32 tappe. Collega Oslo a Nidaros (oggi Trondheim). Per percorrerlo interamente servono circa 4 settimane intere di cammino: un vero e proprio pellegrinaggio da dedicare al trekking nella natura e alla meditazione. È il percorso lungo il quale riconoscersi e ritrovarsi.

St. Olavsleden

Inizia in Svezia, a Selånger e passa in Norvegia a Stiklestad, per 580 chilometri complessivi suddivisi in 30 tappe. Questo è un percorso particolarmente simbolico, poiché rappresenta il tragitto dell’ultimo viaggio di Olav Haraldson prima della storica battaglia di Stiklestad, nel 1.030, quando perse la vita.

Østerdalsleden

Natura incontaminata e selvaggia per 320 chilometri di camminata suddivisa in 21 tappe. Consigliato agli escursionisti con più esperienza, è meglio seguirlo nel periodo estivo.

Nordleden

135 chilometri di cammino, diviso in 7 tappe, che ha inizio nel nord del Paese, alla chiesa di Gloshaug, ridiscende e attraversa Stiklestad prima di arrivare a Trondheim.

Romboleden

Anche questo tragitto, il più antico, è consigliato agli appassionati di trekking più esperti. Composto da 7 tappe, attraversa montagne e boschi per un totale di 150 chilometri lungo quella che una volta era un’importante strada commerciale.

Sentiero Borg

Colline e campi per 176 chilometri di strada, percorribile a piedi o in bicicletta, che attraversa in 9 tappe il sud-est del Paese e sale fino a Oslo, dove confluisce nel lungo percorso Gudbrandsdalen.

Valldalsleden

Partenza a Valldal per un cammino di 150 chilometri che partono dai maestosi fiordi norvegesi. Suddivisibile in 7/8 tappe, una volta arrivato al Monte Dovre il percorso si unisce al sentiero Gudbrandsdalen, il più battuto.

Tunsbergleden

Da sud, in particolare dal fiordo di Oslo, a Larvik si risale verso la Capitale, ricongiungendosi, anche in questo caso, con il sentiero Gudbrandsdalen. Sono 9 tappe per 190 chilometri di camminata attraverso la campagna e i caratteristici piccoli centri abitati.

Cammino di Sant'Olav, Gudbrandsdalen, in Norvegia

Fonte: iStock

Segnaletica del Sentiero Gudbrandsdalen

Informazioni utili

I percorsi delle St. Olav Ways sono ben segnalati lungo tutto il tragitto con il logo del pellegrinaggio, ossia la croce rossa di Sant’Olav. È possibile scaricare le mappe di tutti i percorsi tramite il National Pilgrim Center, che le tiene costantemente aggiornate.

Non tutti i percorsi sono adatti ai principianti e per intraprendere quest’esperienza di trekking è opportuno esserne allenati (questo vale per qualsiasi pellegrinaggio). È bene, inoltre, partire attrezzati con tutto l’occorrente e con un abbigliamento comodo e adeguato.

Vi state chiedendo quale sia il periodo migliore per percorrere il Cammino di Sant’Olav? L’ideale è farlo nei mesi più caldi, visto il clima rigido della Norvegia, quindi da maggio a fine agosto.

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Ripartono le crociere in Lapponia: gli itinerari

La compagnia di navigazione norvegese Hurtigruten ritorna alla programmazione pre-pandemica rispolverando tre gettonati itinerari “tra mare e terra” che percorrono sia il nord della Finlandia che la costa della Norvegia e includono un viaggio per gli appassionati di astronomia.

Si possono definire tranquillamente “viaggi della vita”, esperienze incredibili al cospetto di paesaggi che tolgono il fiato e che svelano appieno tutto il fascino e la magia del “Grande Nord”.

A caccia dell’Aurora Boreale

Il primo tour da sogno si chiama “Segui l’aurora boreale: Land and Sea Tour” e, in quindici giorni, propone un trekking via terra della Finlandia a nord di Helsinki e un viaggio Coastal Express lungo la costa norvegese fino a Bergen, con un percorso via terra da Bergen a Oslo, o viceversa.

Con partenze multiple tra novembre e marzo, gli ospiti possono godersi la Lapponia finlandese nell’incanto delle foreste innevate, sperimentare entusiasmanti safari con husky e renne, approfondire la storia del popolo Sámi, attraversare il circolo polare artico e conoscere da vicino il tradizionale patrimonio di pesca e caccia, con ottime possibilità di assistere al fenomeno sempre emozionante dell’aurora boreale.

La crociera inizia a Kirkenes e punta al di sopra della Norvegia in direzione sud, immergendosi nei maestosi fiordi e prevedendo soste nei tradizionali villaggi di pescatori.
Gli ospiti possono anche godersi musica, escursioni in motoslitta, visitare musei storici e partecipare a tour delle città di Helsinki, Bergen e Oslo.

Follow the Midnight Sun: Land and Sea Tour

Il secondo itinerario porta il nome di “Follow the Midnight Sun: Land and Sea Tour“, ha una durata di quindici giorni ed è programmato per i mesi di giugno e luglio.

Inizia con un viaggio in traghetto da Stoccolma a Helsinki, poi si dirige via terra verso le regioni settentrionali della Finlandia prima di salpare con il viaggio Coastal Express lungo la costa norvegese fino a Bergen: nell’Artico, questo è il periodo del cosiddetto “sole di mezzanotte” con l’astro che non tramonta mai sotto l’orizzonte e offre quasi 24 ore di luce estiva.

Dopo una notte allo Snowhotel, il viaggio per mare riprende il percorso a Kirkenes, dirigendosi verso decine di fiordi norvegesi: gli ospiti rimarranno estasiati dai panorami unici e dalle tipiche comunità di pescatori, visiteranno i pittoreschi arcipelaghi e ammireranno le cime delle montagne e il ghiacciaio più grande d’Europa.

Inoltre, potranno anche partecipare a tour delle città di Stoccolma, Helsinki e Bergen, a gite in slitta con husky e renne, conoscere meglio la cultura Sámi e attraversare il Circolo Polare Artico.

Follow the Stars: Astronomy Voyage

La terza proposta, “Follow the Stars: Astronomy Voyage”, è dedicata in particolare agli amanti dell’astronomia, con partenza e ritorno a Bergen dopo una navigazione della splendida costa norvegese.

Si tratta di un “viaggio astronomico” di 12 giorni, con partenze a gennaio e febbraio, che offre preziose informazioni sul cielo artico notturno: gli astronomi Ian Ridpath, John Mason, Sadie Jones e Tom Kerss terranno coinvolgenti  lezioni e tour guidati dal ponte della nave così che gli ospiti possano scoprire l’aurora boreale, le stelle, i pianeti, le meteore e i miti e le leggende legati alle costellazioni.

L’itinerario prevede anche una visita esclusiva al Planetario dell’aurora boreale a Tromsø.

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La strada del mondo che conduce verso l’Artico

La natura selvaggia, un luogo i cui confini sembrano confondersi con l’infinito, scenografie che levano il fiato e panorami indimenticabili. Benvenuti in una delle strade più belle del mondo. Siamo sulla Kystriksveien in Norvegia, 650 chilometri che si snodano in mezzo alla natura. L’uomo qui non c’è molto: è presente nei villaggi, nei punti da sogno che ha immaginato e realizzato e perché è la sua mano ad aver costruito questo percorso in mezzo alla bellezza.  A fare da contorno montagne, acqua e cielo.

Vale la pena organizzare, una volta nella vita, un viaggio lungo la strada del mondo che conduce verso l’Artico. Elementi essenziali? Un mezzo su cui percorrerla, la voglia di avventura e il desiderio di esplorare la natura più selvaggia.

Kystriksveien, la strada che ci porta verso l’Artico

Ci vuole tempo per percorrere la Kystriksveien, un tempo che vale la pena trascorrere in viaggio lungo questa strada che porta verso l’Artico. Sono circa 650 i chilometri da percorrere, da Steinkjer a Bodø, lungo una strada costiera che attraversa anche numerosi fiordi: per questo sono previsti diversi passaggi in traghetto.

Non si deve aver fretta, ma bisogna partire armati dalla voglia di fare una vera vacanza on the road, nel nord dell’Europa e – più precisamente – in Norvegia. Il fascino della scoperta e un pizzico di avventura possono essere gli stimoli più grandi per intraprendere questo viaggio, ma non va sottovalutata anche la possibilità di ammirare la natura e paesaggi che sarà difficile dimenticare.

Un’occasione, quindi, per fare il pieno di bellezza. Per completare tutto il percorso ci vogliono circa due giorni, ma è molto più bello mettercene di più per esplorare i luoghi. Come le 6.500 isole dell’arcipelago Vega (che sono patrimonio Unesco) oppure fermandosi in alcuni dei luoghi che si incontrano lungo la strada. Un esempio? La stupefacente area di sosta Ureddplassen considerata tra le più belle al mondo con un particolarissimo bagno, ma anche con un’area da dove ammirare lo spettacolare panorama nordico. Tra l’altro questo luogo è anche commemorativo, in memoria delle vittime all’interno di un sottomarino durante la Seconda Guerra Mondiale.

Attraverso il Circolo Polare Artico

Ci sono tantissime attrazioni lungo il percorso, luoghi da non perdere e che vale la pena visitare pianificando delle piccole escursioni. Abbiamo già citato le isole dell’arcipelago Vega, ma come dimenticare Torghatten una delle montagne più caratteristiche di questa zona, con il suo buco che la attraversa da una parte all’altra. Oppure le montagne delle sette Sorelle ad Alstahaug.

Uno dei momenti più indimenticabili, però, resta quello durante il quale si potrà attraversare il Circolo Polare Artico, in cui le giornate in estate sembrano non avere mai una fine. Siamo a 66,33 gradi a nord. E prima di arrivare alla meta finale si può vedere anche il vortice di Saltstraumen, il più potente al mondo.

Al termine di questa vacanza si potrà dire di aver vissuto un’esperienza da sogno, che permette di entrare in diretto contatto con la natura, in un luogo che ha mantenuto la sua autenticità: tra escursioni, giri in bicicletta, luoghi che sembrano al confine tra vero e immaginato, scenari mozzafiato e di rara bellezza.

Una vacanza che può durare pochi giorni, oppure può essere estesa per godersi i tanti luoghi, le numerose attrazioni. Un viaggio che ha bisogno di tempo per lasciarsi rapire dalla bellezza di ciò che ci circonda: tra le altre cose questa strada è stata dichiarata dal National Geographic come una tra le 101 più panoramiche del mondo.

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Non aprite la porta di questo hotel: la stanza è infestata

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Norvegia, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Il Paese scandinavo, conosciuto per le sue montagne, i ghiacciai e i profondi fiordi, ospita un patrimonio storico, culturale e naturalistico di immensa bellezza da scoprire e riscoprire nelle città e nei suoi dintorni. Ma è anche il luogo perfetto per tutte le persone che desiderano vivere esperienze a contatto diretto con la natura, e che qui possono sperimentare le attività preferite dai local come la pesca, le escursioni e lo scii.

Ed è proprio in Norvegia che oggi ci rechiamo, in uno dei luoghi più affascinanti per gli appassionati del trekking e dell’hiking. Ci troviamo a Telemark, una contea dal passato vichingo situata nel sud del Paese a circa 200 chilometri dalla capitale Oslo. È qui che esiste un piccolo villaggio, dal nome Dalen, che ospita l’omonimo hotel situato sulle rive del lago Bandak e che è il perfetto punto di partenza per scoprire tutte le meraviglie del territorio circostante.

Dormire in questa struttura ricettiva è quasi un must per chi giunge fin qui. L’hotel, con una storia affascinante e ricca di aneddoti, conserva un’atmosfera antica e sospesa nel tempo che con gli anni ha catturato l’attenzione di tantissimi viaggiatori. Persino i membri delle famiglie reali d’Europa hanno scelto di pernottare qui, cedere al suo fascino è impossibile. Attenzione però a scegliere bene la vostra sistemazione, perché la stanza numero 17 del Dalen Hotel è infestata.

Dormire a Dalen: chi ha paura dei fantasmi?

Nel delizioso villaggio di Dalen, circondato da colline e da boschi, tutto scorre lento e tranquillo, seguendo i ritmi scanditi dalle acque placide del lago Bandak. La sensazione che si prova, una volta giunti fin qui, è quella di trovarsi in un luogo dove il tempo si è fermato.

A rendere più affascinante questa atmosfera sospesa ci pensa l’Hotel Dalen, una struttura storica che campeggia nel villaggio dal 1894. L’edificio, completamente realizzato in legno, è caratterizzato da tutta una serie di elementi in stile romantico che rimandano alla mitologia norrena. Tutto, dagli ambienti esterni a quelli interni passando per le 42 camere, è stato mantenuto intatto. Una decisione, questa, che contribuisce a creare un ambiente al di fuori dei limiti spazio-temporali.

L’Hotel Dalen, inoltre, è uno dei più grandi edifici in legno di tutta la Norvegia. Per tutti questi motivi, sin dalla sua inaugurazione, ha attirato ospiti illustri e membri della famiglia reale norvegese ed europea.

Eppure, al di là del fascino indiscusso che la struttura emana in ogni suo anfratto, è doveroso avvisare tutti coloro che vogliono pernottare qui che l’Hotel Dalen nasconde una storia tanto suggestiva quanto terrificante. Nella stanza numero 17, infatti, gli ospiti non sono soli perché qui, da anni ormai, vive il fantasma di Miss Greenfield.

La stanza n° 17

Gli ospiti e lo staff – si legge sul sito Visit Norway – raccontano spesso storie della famigerata stanza 17, quella dove vive il fantasma della lady inglese. Secondo la leggenda, la dama inglese, arrivo all’Hotel Dalen una mattina di primavera poco tempo dopo l’inaugurazione della struttura. La storia narra di una gravidanza tenuta segreta e di un neonato trovato morto dopo che la donna lasciò l’albergo.

Lady Greenfield fu arrestata e accusata di omicidio, ma si tolse la vita prima dell’inizio del processo. C’è chi giura che il suo fantasma dimori ancora lì, nella stanza numero 17, motivo per cui nel ristorante dell’hotel viene ancora riservato un posto alla dama inglese.

 

Dalen Hotel

Fonte: Dalen Hotel

Dalen Hotel
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Friluftsliv, il segreto della felicità che arriva dalla Norvegia

A volte basta poco per essere felici, ce lo spiega molto bene uno stile di vita che arriva direttamente dai paesi scandinavi e che potrebbe essere un buon mezzo per rigenerarsi e sentirsi meglio.

Il termine che lo descrive non è facile da scrivere (e neppure da pronunciare, anche se pare che si legga proprio come viene scritto), ma racchiude una pratica che dovremmo provare a fare a nostra. Si tratta del friluftsliv, ovvero di quello che a tutti gli effetti possiamo considerare il segreto della felicità che arriva direttamente dalla Norvegia.

Friluftsliv: di che cosa si tratta e qual è la sua origine

Piccoli gesti, ma che fanno bene al corpo e alla mente. Sono quelli che ci vengono suggeriti da una pratica che arriva direttamente dalla Norvegia e che potremmo provare ad adottare anche noi. Si chiama friluftsliv ed è la “vita all’aria aperta”. Naturalmente non è solo questo, ma si tratta di una vera e propria filosofia, una predisposizione a voler vivere – appena possibile – in mezzo alla natura o agli spazi aperti, senza limiti di età, di salute o di stagione.

Che sia un rigido inverno norvegese, oppure che stia piovendo, nulla può fermare il desiderio di friluftsliv. La sua origine può essere fatta risalire intorno al 1850, quando l’autore Henrik Ibsen ha utilizzato per primo questo termine all’interno della sua opera På Viddene, in cui narra di un contadino che affronta un viaggio nella natura per poi, alla fine, decidere di abbandonare la città.

Il risultato è che trascorrere del tempo all’aria aperta è diventato, nei paesi scandinavi, un ottimo metodo per impegnare le proprie giornate e un modo per essere felici, sentendosi connessi con l’ambiente circostante e vivendo in armonia con lui.

In che modo? Semplicemente passeggiando, oppure grazie ad attività fisica o a piccoli momenti di stacco come un weekend fuori porta immersi nel verde. Secondo uno studio, datato 2019 e pubblicato sulla rivista Nature, due ore alla settimana nella natura sono il segreto per aumentare il proprio benessere. E, quindi, anche la propria felicità.

“Vita all’aria aperta”, come appropriarsi della filosofia friluftsliv

Non solo Norvegia o paesi scandinavi: anche noi possiamo appropriarci del concetto di friluftsliv e giovarne nel corpo e nello spirito.

Ad esempio dedicando il nostro tempo libero a passeggiate immersi nella natura, che ci aiutano a staccare dal quotidiano anche grazie ai colori che regala ogni stagione e che rendono possibile fare cromoterapia nei boschi ammirando le tante meravigliose sfumature intorno a noi. Oppure programmando viaggi che prevedano la possibilità di stare a stretto contatto con l’ambiente circostante. Se si decide, ad esempio, di staccare per un fine settimana, ci si può regalare qualche giorno di vacanza all’insegna di paesaggi incredibile grazie al glamping ad alta quota o ai rifugi di montagna. E poi il trekking che si può fare sia nelle mete di mare sia in quelle di montagna.

Quando si è in viaggio si possono programmare diverse attività all’aria aperta nei luoghi che si visitano, come pic-nic, gite o escursioni.

In Norvegia, così come negli altri paesi nordici, trascorrono ogni momento possibile all’aria aperta a prescindere dal tempo atmosferico o dalle temperature. Anche la pausa pranzo è un’ottima scusa per una corsa in un parco, così come si cerca di andare al lavoro in bicicletta. Del resto, stiamo parlando di luoghi dove vige il diritto di pubblico accesso, ovvero la possibilità di godere della natura, rispettandola. Questo significa che si possono fare passeggiate e campeggiare in ogni luogo (sempre per un tempo limitato). Vietato, però, disturbare le altre persone o gli animali, danneggiare le proprietà o la natura.

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Il panorama da brivido sui fiordi norvegesi

Una vista che toglie il fiato e un luogo perfetto per scattare foto memorabili durante le vostre vacanze in Norvegia. Stegastein è uno dei punti panoramici più fotografati della contea di Sogn og Fjordane, famosa per ospitare due siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e il fiordo più lungo e profondo del Paese, per non parlare dei ghiacciai, le cascate e i parchi nazionali che lasciano i visitatori a bocca aperta. Per ammirarne tutta la magnificenza, non c’è posto migliore di questa attrazione da brivido.

La spettacolare piattaforma panoramica di Stegastein

Non preoccupatevi, è impossibile non vedere questa meraviglia dell’ingegneria moderna, tra le più visitate della Norvegia. Lungo 30 metri e largo 4, l’incredibile belvedere di Stegastein sporge dalla montagna a 650 metri d’altezza sul fiordo di Aurland.

Può sembrare fatto di legno, in realtà è molto più robusto: è infatti realizzato in acciaio, rivestito di pino massiccio. La costruzione, progettata da Todd Saunders e Tommie Wilhelmsen, è stata inaugurata ufficialmente nel giugno 2006, e ha ottenuto molti riconoscimenti per la sua architettura geniale ispirata dalla natura circostante. Il progetto fa parte di un programma nazionale sugli itinerari turistici commissionato dal Norwegian Highway Department.

Per rendere l’esperienza ancora più emozionante, la costruzione termina con un drammatico salto coperto da una lastra di vetro quasi invisibile, che dà la sensazione di precipitare nel fiordo. Gli architetti hanno dichiarato che l’opera è stata pensata per sembrare spaventosa ed eccitante al tempo stesso, in modo che i visitatori abbiano la percezione che non ci sia nulla tra loro e gli elementi naturali. L’intento dichiarato dagli autori dell’opera era quello di non alterare il paesaggio e la vegetazione che la ospitano, bensì proteggerli in modo che ci si possa sentire pienamente parte di essi e viverli da un nuovo punto di vista.

Forte è l’interazione tra la struttura e la natura. Si può camminare “nell’aria”, attraverso le cime degli alberi, percependo in maniera amplificata questa esperienza a stretto contatto con l’ambiente sconfinato in cui la piattaforma si confonde. In apparente equilibrio precario sulla leggera struttura d’acciaio, avrete solo una balaustra di vetro a separarvi dal vuoto e a regalarvi l’elettrizzante impressione di precipitare nel blu. Perciò, se non avete paura dell’altezza, sporgetevi pure per godere di questo spettacolo unico al mondo. È davvero difficile immaginare una veduta più straordinaria di questo paesaggio già di per sé mozzafiato.

Come raggiungere una delle attrazioni più belle della Norvegia

Lo straordinario e spettacolare punto panoramico di Stegastein si può raggiungere in autobus da Flåm via Aurland, punto di partenza per le escursioni in montagna a tre ore di macchina da Bergen, la seconda città della Norvegia. Da lì potrete risalire lungo la Aurlandsfjellet, nel Sogn og Fjordane, una delle 18 strade panoramiche della Norvegia. Seguire la strada verso Lærdal (conosciuta come “la strada della neve”) fino a raggiungere la magnifica piattaforma panoramico di Stegastein.

La tranquilla città di Aurland è anche l’ultima tappa dello spettacolare trekking dell’Aurlandsdalen, oltre a essere rinomata per il fatto di trovarsi a una delle estremità del Lærdalstunnel, la galleria stradale più lunga del mondo. Sia ad Aurland che a Flåm potete inoltre trovare numerosi percorsi ciclabili che garantiscono viste panoramiche da sogno.

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Norvegia: un altro alloggio da sogno sulla riva del fiume

Raggiungere la Norvegia, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. Organizzare un viaggio nel Paese scandinavo, infatti, vuol dire concedersi un’esperienza autentica all’insegna della bellezza e della natura più selvaggia. Montagne, ghiacciai e profondi fiordi si alternano a pittoreschi villaggi, parchi lussureggianti e musei urbano creando così diversi itinerari delle meraviglie da scoprire, vivere e condividere.

Ma la Norvegia è anche il Paese del design, quello futuristico, visionario ma al contempo sostenibile e green. Quello che non invade i paesaggi lussureggianti, ma in questi si inserisce in maniera armoniosa e gentile. Proprio come ha fatto l’Elva Hotel, una struttura ricettiva situata a Vos che ha scelto di unire la suggestione dei grandi spazi aperti che caratterizzano il territorio con un’architettura spettacolare.

Ed è proprio qui, in questo hotel norvegese, che oggi ci fermiamo. Per scoprire un alloggio sulla riva del fiume che vi permetterà di vivere un sogno a occhi aperti. Pronti a partire?

Benvenuti a Vos

Montagne che sfiorano il cielo, vallate profondissime, cascate fragorose e fiumi serpeggianti: questa è Vos, conosciuta all’unanimità come la capitale adrenalinica della Norvegia. Il nostro viaggio comincia proprio qui, nella città della contea di Vestland dove esistono alcuni dei fiordi più spettacolari del Paese: Bergen, il Sognefjord e l’Hardangerfjord.

I motivi per raggiungere questo luogo sono tanti e diversi, e tutti passano per lo straordinario patrimonio naturalistico che ospita il territorio. Vos, infatti, ha ricevuto la certificazione di destinazione sostenibile e da anni è frequentata dagli amanti della natura e da tutti gli appassionati degli sport estremi. Qui, infatti, si possono attraversare i fiumi impetuosi, percorrere i sentieri selvaggi delle montagne in bicicletta o a piedi, e ci si può cimentare nel paracadutismo.

Ma c’è un altro motivo per cui vale la pena raggiungere Vos in ogni periodo dell’anno, ed è dato dalla presenza di una struttura ricettiva da sogno incastonata in un paesaggio mozzafiato. Stiamo parlando dell’Elva Hotel, un punto di partenza perfetto per andare alla scoperta del territorio circostante, ma anche un rifugio sicuro che promette un’esperienza davvero indimenticabile a stretto contatto con la natura.

Elva Hotel

Fonte: Mediesmio – Sverre Hjornevik

Elva Hotel, Norvegia

Dormire nell’hotel sulla riva del fiume: l’esperienza da sogno in Norvegia

Quando parliamo di alloggi speciali e straordinari, ormai lo sappiamo, la Norvegia non conosce rivali. Proprio qui, infatti, esistono alcune delle strutture ricettive più spettacoli d’Europa e del mondo intero. Tra queste c’è anche l’Elva hotel.

Si tratta di un hotel dall’architettura unica e ricercata, che combina alla perfezione gli elementi naturali con quelli di design. La struttura è caratterizzata da un complesso principale e da 5 piccoli appartamenti che offrono delle viste mozzafiato sui fiumi che serpeggiano lungo il territorio. È proprio a loro, e alle cascate impetuose, che sono dedicati i nomi degli alloggi.

L’hotel, inaugurato il 16 giugno del 2023, gode di una posizione unica che offre la vista su uno scenario mozzafiato. Ma è anche il luogo perfetto per raggiungere alcuni degli hotspot più incontaminati dell’area, proprio lì dove è possibile praticare sport estremi come il rafting o l’arrampicata.

L’esperienza comincia una volta entrati all’interno dell’hotel. Le camere della struttura, arredate con un design nordico e dotate di ogni comfort, sono caratterizzate da grandi vetrate che affacciano sulla natura. Vi basterà fermarvi lì, davanti a quelle grandi finestre, per avere la sensazione di fluttuare sull’acqua in movimento.

Elva Hotel, un altro alloggio da sogno in Norvegia

Fonte: Mediesmio – Sverre Hjornevik

Elva Hotel, un altro alloggio da sogno in Norvegia
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Dal posto finestrino di questo treno puoi ammirare paesaggi spettacolari

Sei pronto a vivere un’esperienza indimenticabile, un viaggio emozionante attraverso incantevoli paesaggi che ti lasceranno senza fiato? Allora sali a bordo del treno panoramico di Bergen e lasciati conquistare dalla magia della Norvegia, un Paese che sa come incantare e sorprendere i suoi visitatori con la sua bellezza selvaggia e incontaminata.

Il Bergen Railway non è solo un mezzo di trasporto, è un’emozionante esperienza che difficilmente potrai dimenticare.

La linea ferroviaria, inaugurata nel 1909, collega la città di Bergen, sulla costa occidentale della Norvegia, con la capitale Oslo, attraversando montagne, ghiacciai, cascate e vette innevate.

Questo straordinario viaggio in treno ti porterà attraverso alcune delle regioni più affascinanti e incontaminate della Norvegia, regalandoti un’esperienza indimenticabile e un’immersione totale nella bellezza selvaggia di questo Paese nordico.

L’itinerario del Bergen Railway, alla scoperta della Norvegia

Bergen

Fonte: iStock

Bergen, Norvegia

La nostra avventura comincia alla Stazione Centrale di Oslo, salendo a bordo di un treno con il quale attraverseremo i bellissimi sobborghi di Asker, Bærum e Drammen, fino a immergerci nella maestosa campagna norvegese, alla scoperta delle meraviglie naturali di questa terra magica.

Valle di Hallingdal

Dopo un paio d’ore, faremo tappa alla stazione di Flå nella meravigliosa Valle di Hallingdal, meta ideale per gli amanti dell’avventura. Infatti, a soli 2 chilometri dalla stazione, è possibile visitare il parco Bjørneparken dove potrai incontrare orsi, leopardi dell’Amur, alci, linci e molti altri animali.

Il tour continua attraversando Nesbyen per giungere infine a Gol, da cui potrai facilmente raggiungere Hemsedal, una delle migliori località sciistiche della Norvegia, mentre in estate è uno dei paradisi per gli escursionisti.

Geilo

Il treno prosegue risalendo la maestosa montagna verso Geilo, la rinomata località sciistica che incanta milioni di turisti ogni inverno.

Questo pittoresco villaggio di montagna, situato a metà strada tra Oslo e Bergen, è il regno degli amanti delle attività all’aria aperta. Perfetto sia in inverno, quando le piste di sci diventano il fulcro dell’attività e il paesaggio si trasforma in un’incantevole distesa innevata, sia in estate, quando i prati fioriti e i sentieri escursionistici attirano gli amanti della natura e dell’avventura.

Per i più coraggiosi, suggeriamo di provare il brivido dell’adrenalina facendo rafting o percorrendo le lunghe zipline del Geilo Summer Park. In alternativa, è possibile rilassarsi facendo pesca o equitazione.

E se hai bisogno di una pausa rigenerante dopo tutta questa avventura, concediti un momento di relax in una delle numerose spa che si trovano nel villaggio.

Hardangervidda

Il treno sale poi sull’altopiano di Hardangervidda, regalandoti un’esperienza unica che ti lascerà senza fiato. Rimarrai stupito dalla bellezza della montagna che circonda le stazioni di Ustaoset e di Haugastøl, mentre la tappa finale ti lascerà a bocca aperta. Stiamo parlando di Finse, il villaggio montano che sembra appeso tra cielo e terra.

Finse non è solo uno degli scenari più suggestivi della Norvegia, ma anche una delle sue gemme nascoste. Accessibile soltanto in treno, questo piccolo villaggio offre ai visitatori esperienze uniche in ogni stagione. In estate, puoi pedalare lungo il famoso percorso panoramico Rallarvegen, mentre in inverno potrai provare lo snowkite, con viste mozzafiato sulla valle circostante.

Norvegia dei fiordi

Immergiti in un’esperienza senza pari che ti farà scoprire la bellezza mozzafiato dei fiordi. La linea ferroviaria Flåmsbana ti porterà fino al pittoresco villaggio di Flåm, sulla maestosa Aurlandsfjord.

Potrai ammirare quest’angolo di paradiso nell’itinerario “Norway in a nutshell”, vivendo un’emozionante crociera sul fiordo di Nærøyfjord, patrimonio dell’Unesco.

Voss

Stiamo per giungere a una delle fermate principali: Voss, il fulcro dell’avventura norvegese.

Se sei alla ricerca di un po’ di adrenalina, sei nel posto giusto: potrai scegliere tra una serie di attività come il rafting, il paracadutismo, il ciclismo e l’escursionismo. Inoltre, prendendo la funivia Voss Gondol direttamente dalla stazione ferroviaria fino alla cima del monte Hanguren, potrai ammirare una vista mozzafiato a 820 metri d’altitudine.

Bergen

In solo un’ora di treno raggiungerai la tua destinazione finale: Bergen. Una città incastonata tra montagne e mare risplende come una gemma preziosa sulla costa occidentale della Norvegia.

Questa affascinante località ti accoglie con il suo porto storico, le case colorate di legno che si riflettono nelle acque tranquille e le stradine acciottolate che raccontano storie di un passato epico.

Perdersi tra i vicoli di Bergen significa immergersi in un’atmosfera magica, in cui il tempo sembra essersi fermato e la tradizione norvegese palpita in ogni angolo. Il profumo del mare si mescola con quello delle piogge che bagnano dolcemente la città, mentre le montagne circostanti vegliano su di lei come guardiani silenziosi.

Sali a bordo del Bergen Railway e lasciati conquistare dalla magia della Norvegia, un Paese che ti rapirà con la sua bellezza paesaggistica e la sua autenticità. Per tutte le informazioni e i dettagli sui tour e gli itinerari di viaggio, vi suggeriamo di consultare il sito ufficiale.

Finse, Norvegia

Fonte: iStock

Finse, Norvegia