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Come arrivare all’aeroporto di Weeze a Düsseldorf

L’aeroporto di Weeze, fondato dagli inglesi nel 1954 come aeroporto militare con il nome di Weeze/Laarbruch, dal 2003 è diventato uno snodo centrale nel campo dei trasporti in Germania, soprattutto grazie alla sua posizione strategica, non lontano dai Paesi Bassi. Qui hanno base diverse compagnie aeree low cost come Ryanair e Wizz Air e, con i suoi 2,4 milioni di passeggeri all’anno, rappresenta il terzo più grande aeroporto nella Renania settentrionale-Vestfalia.

Dove si trova e come arrivare all’Aeroporto di Düsseldorf Weeze (NRN)? Qui tutte le informazioni di cui avete bisogno.

Dove si trova l’aeroporto di Weeze

L’aeroporto di Weeze si trova nella Germania occidentale, a pochi chilometri dal confine con i Paesi Bassi. Prende il nome dalla vicina cittadina di Weeze, una località tranquilla e immersa nel verde, facente parte del Land della Renania Settentrionale Vestfalia. Grazie alla breve distanza, da qui si può raggiungere facilmente sia Düsseldorf, situata a circa 70 chilometri a nord-ovest, e Nijmegen, distante 30 chilometri e situata nei Paesi Bassi.

Nonostante le sue dimensioni contenute, l’aeroporto è spesso utilizzato da compagnie aeree low-cost, in particolare per voli diretti verso destinazioni turistiche europee.

Come arrivare all’aeroporto di Weeze con il bus

Ci sono diverse possibilità per arrivare all’aeroporto di Weeze e, una di queste, è il bus. Dalla stazione dei treni partono ogni giorno diverse corse: la prima comincia alle 6:50, mentre l’ultima è alle 22:20. Questa è l’opzione più economica perché costa solo 3,90 euro. La durata della tratta è di soli 15 minuti.

Potete arrivare all’aeroporto di Weeze anche da Düsseldorf prendendo lo shuttle con prima partenza alle 3:15 e l’ultima alle 15:30. Vi consigliamo di controllare gli orari precisi sul sito ufficiale dell’aeroporto, perché questi cambiano in base al giorno della settimana. La tratta dura all’incirca un’ora e il biglietto costa 24 euro: per questo bus è necessario prenotare il proprio posto.

Se invece vi trovate nella cittadina di Kevelaer, potete acquistare il biglietto del bus al costo di 7,40 euro. La tratta è presente in diversi orari, che variano tra i giorni feriali e i weekend, consultabili sul sito dell’aeroporto. Infine, anche dalla cittadina di Goch è presente un bus e il biglietto costa 3,60 euro.

Come raggiungere l’aeroporto con il treno

Non ci sono treni diretti che portano all’aeroporto, ma la distanza tra questo e la stazione ferroviaria di Weeze è di soli 5 minuti in auto. Il collegamento ferroviario regionale RE10 da/per Krefeld e Düsseldorf effettua fermate giornaliere a Weeze e Kevelaer ogni 30 minuti. Da qui troverete le navette che collegano queste due stazioni ferroviarie con l’aeroporto a brevi intervalli.

Come arrivare con il taxi

Se non volete avere preoccupazioni e volete arrivare in fretta dall’aeroporto di Weeze, potete anche optare per il taxi. Non si tratta di un’opzione economica, tuttavia, se viaggiate in gruppo o trovate qualcuno disposto a condividere il taxi con voi, potreste dividere la spesa. In totale dovrebbe costare tra i 18 e i 25 euro. Gli autisti delle principali compagnie internazionali di trasferimento attendono i viaggiatori al di fuori del terminal di arrivo.

Come raggiungere l’aeroporto di Weeze con l’auto

Se avete noleggiato un’auto, per raggiungere l’aeroporto vi basterà seguire le indicazioni per “Flughafen-Ring 1”Da Düsseldorf, sull’autostrada A57 prendete l’uscita per Uedem/Weeze, quindi seguite le indicazioni per l’aeroporto.

Se arrivate dalla Ruhr/Westfalia, tramite la A40 o la A42, sull’autostrada A57 in direzione di Nimega, prendete l’uscita per Uedem/Weeze, quindi seguite le indicazioni per l’aeroporto.

Chi arriva dai Paesi Bassi, da Eindhoven deve prendere la A67 e passare per Venlo, sulla A73 e A77 fino alla A57, per poi prendere l’uscita per Goch/Weeze e seguire le indicazioni per l’aeroporto.

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Road trip sostenibili: le migliori strade d’Europa per chi viaggia con l’auto elettrica

Non esiste una modalità di viaggio paragonabile a quella on the road: a differenza del treno o dell’aereo, è l’unica che offre al viaggiatore il pieno controllo della propria esperienza. Guidando possiamo fermarci tutte le volte che vogliamo per ammirare e fotografare i paesaggi che attraversiamo, scegliere le playlist da ascoltare e trattenerci in ogni tappa tutto il tempo che desideriamo.

Ancora meglio se questo viaggio lo facciamo in modo sostenibile alla guida di un’auto elettrica, così da limitare il nostro impatto sull’ambiente senza rinunciare a un viaggio incredibile. Ma quali sono le migliori strade green d’Europa per chi viaggia con mezzi elettrici e ha bisogno delle colonnine per ricaricarli? In generale, i Paesi Bassi, la Francia e la Germania sono considerati i Paesi più all’avanguardia in questo settore perché possiedono quasi due terzi di tutti i punti di ricarica dell’UE.

Ma non sono gli unici a garantire i servizi necessari per un viaggio all’insegna della sostenibilità: qui trovate tutti i nostri consigli sulle strade migliori da percorrere.

Norfolk Coast, Regno Unito

Situata sulla costa orientale del Regno Unito, la Norfolk Coast è perfetta per chi sta organizzando un viaggio e vuole unire le esperienze culturali a quelle naturali. Lunga 178 chilometri, comincia da Norwich, una città con oltre 1.500 edifici storici, per poi aprirsi ai classici scenari costieri inglesi, tra spiagge incontaminate, paludi e piccoli villaggi. Chi vuole trascorrere il proprio tempo all’aria aperta, può parcheggiare l’auto e dedicarsi a tutta una serie di attività come escursioni o birdwatching.

Inoltre, il viaggio on the road lungo la Norfolk Coast è considerato uno dei migliori di tutto il Paese per chi guida auto elettriche grazie all’elevato numero di stazioni di ricarica presenti: in totale sono ben 112.

Da Hanau a Brema, Germania

Con oltre 50.000 punti di ricarica, in continuo aumento, la Germania rappresenta una delle migliori destinazioni europee per chi guida veicoli elettrici. Tra le strade più belle da percorrere c’è sicuramente quella conosciuta come la strada tedesca delle fiabe, che collega Hanau, la città natale dei fratelli Grimm, con Brema, la città dei Musicanti. Lungo oltre 600 chilometri, attraverserete paesaggi fiabeschi tra città medievali, castelli incantati, bellezze naturali e diversi siti culturali riconosciuti dall’UNESCO.

Durante il percorso troverete ben 90 colonnine elettriche per ricaricare la vostra auto, soprattutto nelle tappe di Hanau, Brema e Kassel.

Da Pirano a Bled, Slovenia

Non è certamente un segreto: la Slovenia è uno dei Paesi più sostenibili d’Europa! Non stupisce, quindi, che sia anche una delle mete ideali per chi viaggia con le auto elettriche. Considerata anche la sua grandezza, un viaggio in Slovenia significa poter raggiungere in breve tempo diversi punti di interesse, avendo la certezza che questi siano coperti da molteplici punti di ricarica per veicoli elettrici.

Arrivando dall’Italia, potreste partire da Pirano e seguire la strada che vi porta a Lubiana, la capitale, e proseguire verso il fiabesco Lago di Bled. Se volete inserire qualche tappa naturale per godere dei paesaggi sloveni, consigliamo il Lago di Bohinj o la Valle di Vipava, famosa per i suoi vigneti.

Paesaggi della Slovenia

Fonte: iStock

Paesaggio tipico della Slovenia

Da Berna a Lucerna, Svizzera

Chi vuole visitare la Svizzera, invece, l’itinerario da seguire con la propria auto elettrica è quello che collega la capitale, Berna, con la splendida Lucerna. La prima vi conquisterà con le sue architetture riconosciute Patrimonio UNESCO, mentre la seconda con il suo Kapellbrücke, un ponte pedonale coperto risalente al XIV secolo. Durante questo viaggio on the road, lungo 110 chilometri, godrete anche dei classici paesaggi svizzeri da cartolina, dai laghi alla montagna di Gurten, raggiungibile facilmente con una ferrovia.

Lungo questo percorso troverete oltre 100 punti di ricarica.

Kystriksveien, Norvegia

La Norvegia è uno dei Paesi europei più all’avanguardia in fatto di trasporto elettrico, il che la rende il luogo perfetto per un viaggio on the road all’insegna della sostenibilità. Tra le strade più belle e sceniche da percorrere c’è quella costiera chiamata Kystriksveien. Se guidate da sud a nord, la strada inizia a Steinkjer, nella regione di Trøndelag, e termina a Bodø, appena a nord del Circolo Polare Artico. Si tratta di 650 chilometri di strade strette e tortuose, attraverso piccoli villaggi di pescatori e calette di sabbia bianca riparate da imponenti montagne.

Il tratto lungo la costa di Helgeland, che costituisce la parte settentrionale della Kystriksveien, è considerato uno dei più belli delle 18 Strade Turistiche Nazionali norvegesi. È possibile percorrere tutta la Kystriksveien in due giorni, anche se noi vi consigliamo di trascorrerne almeno cinque, così da godervi i paesaggi con calma e per avere il tempo di esplorare anche le isole, facilmente raggiungibili con i traghetti.

In Norvegia ci sono quasi 30.000 punti di ricarica e oltre 8.000 stazioni di ricarica rapida, ma dovete tenere a mente che la situazione varia da nord a sud: nella parte nord del Paese, la distanza tra una stazione all’altra è maggiore, quindi fate bene i calcoli.

Road trip ad anello in Catalogna, Spagna

Tra le destinazioni più amate per un road trip c’è anche la Spagna. Se atterrate a Barcellona, potete noleggiare un’auto elettrica e partire alla scoperta della Catalogna percorrendo un percorso ad anello che comincia e finisce qui. Dopo aver visitato la città di Gaudì e tutti i suoi luoghi più famosi, uno su tutti la Sagrada Familia, mettetevi alla guida della vostra auto elettrica e raggiungete la splendida Girona. Diventata famosa tra gli appassionati de Il Trono di Spade, in quanto è stata location in molti episodi della serie, offre un’atmosfera rilassata dove immergersi nelle sue bellezze storiche e in quelle gastronomiche.

Da qui raggiungete la Costa Brava e fate tappa a Figueres, città natale di Salvador Dalì, e Cadaqués, un tranquillo villaggio di pescatori dove respirare appieno l’atmosfera mediterranea. In questo itinerario troverete 64 punti di ricarica.

Villaggio costiero della Costa Brava

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Villaggio di pescatori sulla Costa Brava

Dutch Cheese road, Paesi Bassi

Anche i Paesi Bassi sono una delle migliori destinazioni in Europa dove viaggiare con le auto elettriche grazie alla presenza diffusa delle colonnine per ricaricarle: secondo alcuni dati recenti, ci sono ben 817 punti di ricarica ogni 100mila abitanti. In questo modo potrete scoprire i paesaggi variegati di questo incredibile Paese, facendo soste spontanee per fotografare un improvviso campo di tulipani o per fare una sosta ancora più sostenibile: nei Paesi Bassi ci sono tante piste ciclabili, quindi potreste parcheggiare l’auto e scoprire un’area su due ruote.

Se amate i formaggi, una strada da percorrere è sicuramente la Dutch Cheese road, un itinerario che collega tre delle città più importanti nel mondo caseario. Da Gouda, con i suoi canali suggestivi, a Edam, un piccolo gioiello caratterizzato da strade acciottolate e ponti levatoi, dove scoprire le tecniche di produzione locali dedicate al formaggio, fino ad Alkmaar.

The Eastern Flanders loop, Belgio

Anche il Belgio è uno dei Paesi europei con più colonnine elettriche messe a disposizione dei viaggiatori. Se ricercate atmosfere dal fascino medievale, meno battute dal turismo, la strada da percorrere è quella che vi porterà in alcune delle cittadine più belle delle Fiandre come Leuven, la grande città universitaria patria della Stella Artois e del “bar più lungo del mondo”, e Tienen. Consigliamo una tappa anche a Hoegaarden, famosa per la birra e per i suoi giardini in cima alla collina, e a Zoutleeuw, con le sue architetture da fiaba.

Wild Atlantic Way, Irlanda

Con i suoi 2.500 chilometri, la Wild Atlantic Way è il percorso costiero più lungo del mondo. Guiderete lungo la selvaggia costa occidentale dell’Irlanda, da Malin Head nella contea di Donegal fino alla colorata cittadina di Kinsale, nella contea di Cork. Durante il vostro itinerario incontrerete fari, castelli storici, villaggi pittoreschi e scogliere mozzafiato, oltre che centinaia di colonnine elettriche per ricaricare il vostro veicolo.

Tra le tappe da segnare nel vostro itinerario consigliamo Ring of Kerry, un circuito panoramico che comprende di tutto, dalla bellezza del Parco Nazionale di Killarney al mozzafiato passo di montagna di Moll’s Gap.

Un tratto della Wild Atlantic Way

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Un tratto della famosa Wild Atlantic Way

Da Stoccolma al lago Mälaren, Svezia

Lunga 297 chilometri, la strada che collega Stoccolma con il Lago Mälaren è uno dei migliori viaggi da fare in Svezia con i veicoli elettrici, sia per i costi di ricarica bassi che per l’alto numero di colonnine presenti lungo il percorso (oltre 134). Dopo aver esplorato le strade acciottolate di Stoccolma, dirigetevi verso il lago, il terzo più grande del Paese, facendo tappa anche a Vårby Brygga, l’isola vichinga di Björkö protetta dall’UNESCO, al villaggio portuale di Strängnäs e infine a Västerås.

Da Lussemburgo a Mondorf-les-Bains, Lussemburgo

Infine, l’ultima strada che vi consigliamo è quella che collega Lussemburgo con Mondorf-les-Bains: lunga 308 chilometri, offre un alto numero di punti di ricarica, costi ragionevoli e tanti luoghi interessanti da visitare durante il vostro viaggio. Partendo da Lussemburgo città, il vostro viaggio vi condurrà a nord attraverso diversi castelli medievali fino alla città di Bourscheid, dove troverete il rinomato Château de Bourscheid. Il percorso prosegue poi verso sud attraverso i vigneti del Paese, terminando nella città termale di Mondorf-les-Bains.

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Riapre per la primavera 2025 Keukenhof, il parco di tulipani più bello del mondo

Ha compiuto 75 anni lo scorso anno il giardino di tulipani di Keukenhof considerato il più bello del mondo. Se i tulipani sono il simbolo dei Paesi Bassi, questo parco racchiude in sé l’immagine più rappresentativa. Sono milioni i tulipani di tutti i colori e di tutte le forme (sì, perché di specie di tulipani ne esistono tante) che ricoprono, come un tappeto, tutti i prati del giardino e le serre interne. Visitato da milioni di persone ogni anno, il giardino di Keukenhof ha riaperto i battenti per la stagione 2025 a fine marzo e può essere visitato fino all’11 maggio.

Calendario delle fioriture di Keukenhof

Sulla base della loro pluriennale esperienza, a Keukenhof hanno stilato un calendario delle fioriture che dipendono dalle condizioni meteorologiche, pertanto lo stato effettivo potrebbe differire dalle stime. Inoltre, sono previste delle esposizioni floreali e degli eventi speciali come la sfilata dei fiori, la festa di Pasqua e gli incontri con alcuni personaggi che faranno molto felici i bambini.

Marzo – inizio aprile
All’inizio della stagione sbocciano specie a fioritura precoce come crochi, narcisi, giacinti e piccoli tulipani precoci. Il 12 aprile l’appuntamento più atteso è quello con la sfilata dei fiori del Bollenstreek lungo un percorso di 42 km da Noordwijk ad Haarlem. La sfilata dei fiori passa per Keukenhof, lungo la strada ribattezzata Keukenhof Boulevard.

Inizio aprile – inizio maggio
Più avanti nella stagione fioriscono le varietà più tardive, tra cui i tulipani più grandi, i narcisi, i muscari, le fittalaria e i giacinti a fioritura tardiva.

Inizio maggio – metà maggio
Alla fine della stagione sbocciano gli ultimi tulipani, gli iris e gli allium a fioritura tardiva. Le altre aiuole avranno finito di fiorire, ma alberi alti un metro, rododendri e azalee aggiungeranno colore al parco.

La storia di Keukenhof

La storia del Keukenhof risale al XV secolo. La contessa Jacoba van Beieren (1401-1436) utilizzò “Keukenduyn” come terreno di caccia per il castello di Teylingen. Nel 1641 fu costruito il castello di Keukenhof e la tenuta si espanse fino a raggiungere una superficie di oltre 200 ettari. Gli architetti paesaggisti Jan David Zocher e suo figlio Louis Paul Zocher, che in seguito progettò anche il Vondelpark, riprogettarono il giardino intorno al castello nel 1857. Quel parco, in stile paesaggistico inglese, costituisce ancora oggi la base del Keukenhof.

Nel 1949, un gruppo di importanti coltivatori ed esportatori di bulbi da fiore progettò di creare nella tenuta un’esposizione di bulbi da fiore a fioritura primaverile. Il parco fu inaugurato nel 1950 e il successo fu immediato: 236.000 visitatori.

Quando si può visitare Keukenhof

Il giardino di Keukenhof è aperto da giovedì 20 marzo a domenica 11 maggio 2025 dalle 8:00 alle 19:00, comprese le domeniche e i giorni festivi. Il biglietto d’ingresso per gli adulti costa 20 euro online, mentre se acquistato in biglietteria costa 25 euro. Per i bambini dai 4 ai 17 anni costa 9 euro online e 14 in loco. I bambini da 0 a 3 anni possono visitare il parco gratuitamente.

Dove si trova il giardino di tulipani di Keukenhof

Chi desidera visitare Keukenhof, deve recarsi a Lisse, non lontano dall’Aia e a meno di 40 km da Amsterdam. Questa cittadina è famosa per essere la capitale dei fiori grazie ai tantissimi e vastissimi campi di tulipani che, per primi, hanno inventato la modalità “You pick” dove chiunque può andare a raccogliere i tulipani pagando una piccola somma di denaro. I campi di tulipani “You pick” oggi esistono anche in Italia, ma come questo non ne esiste ancora nessuno.

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Fonte: Ufficio stampa

Tulipani e mulino a vento, l’immagine più iconica dei Paesi Bassi che si può vedere anche a Keukenhof
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Rotterdam: un viaggio alla scoperta della città di Erasmo e del porto più grande d’Europa

Se, pensando a un viaggio nei Paesi Bassi, la prima cosa a cui pensi sono case storiche affacciate sui canali e mulini a vento, potresti stupirti quando arriverai a Rotterdam. Questa città, pur non dimenticando la sua storia, è moderna, audace e molto accogliente. Sorge su quello che è il porto più grande del vecchio continente, dove il Reno si divide in più rami e si lascia abbracciare dal mare. Fare un viaggio a Rotterdam, anche solo per un weekend, è facile e dà grande soddisfazione in quanto a bellezza della scoperta. Scopri con noi cosa vedere a Rotterdam in un viaggio che abbia un pizzico di tutto sul menù.

Come raggiungere Rotterdam dall’Italia

Rotterdam ha un suo aeroporto, che condivide con la città di Den Haag, ovvero l’Aia. Questo aeroporto è nato proprio per servire queste due città olandesi, sempre al centro di attenzione diplomatica e commerciale. Non ci sono, però, voli diretti tra Rotterdam e l’Italia ma la soluzione è facile da trovare.

Basterà volare su Amsterdam e, dall’aeroporto di Schiphol, prendere un treno che, in circa mezz’ora, ti porterà direttamente a Rotterdam stessa. Il costo del biglietto, per una sola tratta, è di circa 15€, a seconda dei treni e degli orari. Voli su Eindhoven? Raggiungere Rotterdam da Eindhoven è molto facile e rappresenta un’ottima alternativa al fatto di atterrare ad Amsterdam.

Rotterdam è una città di buona misura e, quando sarai lì, non ti sarà difficile girarla a piedi o utilizzando i molti mezzi pubblici. Non ti serve acquistare un biglietto cartaceo: ti basterà usare la tua carta contacless. Una città facente parte di una nazione letteralmente strappata all’acqua dalle dighe non può non mettere a disposizione anche molti waterbus: un’esperienza da provare!

Infine, se ti vuoi sentire un po’ olandese, noleggia una bici!

Cosa vedere a Rotterdam: le Kubuswoningen
Le celebri Kubuswoningen

Le case cubiche simbolo di Rotterdam: le Kubuswoningen

Le Kubuswoningen sono l’elemento più fotografato di Rotterdam e attirano viaggiatori da mezzo mondo. Si tratta di un progetto architettonico di Piet Blom. L’idea alla base delle Kubuswomingen è quella di ricreare l’aspetto di un bosco: ogni cubo, infatti, rappresenta un albero. L’inclinazione a 45 gradi è stata voluta proprio per generare questo effetto. L’intero complesso è composto da 38 case cubiche collegate tra loro, formando una sorta di villaggio sopraelevato.

La loro struttura non convenzionale può sembrare poco pratica, ma gli interni sono progettati per massimizzare lo spazio abitativo in modo creativo. Nei Paesi Bassi sono maestri nell’organizzare al massimo gli spazi abitativi. Solo una delle Kubuswoningen può essere visitata: si chiama “Show Cube” ed è una osrta di vero proprio museo che soddisfa la curiosità di vedere come sono, al loro interno, queste strane case.

Le Kubuswoningen si trovano nei pressi della stazione Blaak e vicino alla Markthal: non ti sarà difficile trovarle e raggiungerle. Ultima curiosità sulle Kubuswoningen: alcune sono affittabili come alloggio turistico e in una è presente anche un ostello. Dormiresti lì durante i tuoi giorni a Rotterdam?

Sulle tracce di Erasmo da Rotterdam

Rotterdam è la città natale di Erasmo, celebre umanista e filosofo del Rinascimento. Sebbene la casa natale di Erasmo sia andata distrutta nel tempo, ci sono diversi luoghi in città che vale la pena di considerare, per una sorta di itinerario dedicato a questo grande uomo divenuto simbolo dell’Europa stessa.

  • Statua di Erasmo: inizia la tua scoperta di Rotterdam dall’area antistante la Laurenskerk, dove troverai la statua in bronzo di Erasmo. Si tratta di un vero e proprio omaggio al filosofo ma è anche una delle statue più antiche presenti nei Paesi Bassi. Fu realizzata nel 1622 da Hendrick de Keyser e mostra Erasmo intento a leggere un libro.
  • Laurenskerk: La chiesa di San Lorenzo – questa è la traduzione del nome – è l’unico edificio medievale sopravvissuto ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Rotterdam, attualmente, è così moderna perché ha subito molti attacchi aerei. Questa chiesa è un luogo di grande importanza storica e culturale e riporta ogni viaggiatore all’immagine classica dei Paesi Bassi.
  • Biblioteca Pubblica di Rotterdam (Bibliotheek Rotterdam): Un luogo da visitare gratuitamente, dove ci sono spesso esposizioni o eventi organizzati per raccontare Erasmo e la grande influenza che ha, anche nella nostra epoca contemporanea.
  • Erasmusbrug: questo ponte è un altro dei simboli più conosciuti di Rotterdam, anche se non è direttamente collegato alla vita di Erasmo. Gli è stato dato il suo nome, proprio per sottolineare il legame tra la città e il suo pensiero illuminato.

L’università di Rotterdam è, ovviamente, intitolata a Erasmo: il campus è sparso in vari edifici in giro per la città e non ha un vero e proprio cuore visitabile. La presenza di questo ateneo, però, contribuisce molto a creare il vivace carattere di Rotterdam e, nei pressi degli edifici universitari, ci sono sempre vita e tante robe da fare.

Cosa vedere a Rotterdam: la Markthal

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La splendida Markthal di Rotterdam

Un mercato coperto che lascia a bocca aperta: Markthal

Ami visitare i mercati coperti nelle varie città protagoniste dei tuoi viaggi? Bene: quello di Rotterdam non ti deluderà di certo. Anzi. Con tutta probabilità, ti lascerà a bocca aperta. Siamo abituati a pensare ai mercati coperti in edifici storici ma a Rotterdam tante consuetudini vengono stravolte.

La Markthal di Rotterdam – il mercato coperto della città – è uno dei capolavori architettonici più affascinanti e ammirati della città. Si tratta di un imponente edificio, inaugurato nel 2014, che combina il mercato coperto con una zona dedicata ad appartamenti residenziali. La struttura è un connubio perfetto tra funzionalità e design.

La forma è quella di un arco con un soffitto decorato da “Horn of Plenty“, una gigantesca opera d’arte che raffigura frutta, verdura e fiori in diversi colori, pensata e realizzata dagli artisti Arno Coenen e Iris Roskam.

Cosa puoi fare all’interno della Markthal? Qui ci sono oltre 100 bancarelle e negozi che offrono, trattandosi di un vero e proprio mercato, cibi freschi, specialità locali e prodotti internazionali. Questo è il posto giusto per assaggiare i molti formaggi olandesi, i famosi stroopwafels, magari appena fatti artigianalmente. Ci sono parecchi luoghi in cui comprare pesce fresco e altri che lo vendono e lo preparano in modi spettacolari.

Delfshaven, il cuore antico di Rotterdam

A Rotterdam è davvero tutto moderno? Non tutto, qualcosa è sopravvissuto al tempo e alle guerre. Se hai voglia di aggiungere quel pizzico di Paesi Bassi fatti di canali e casette al tuo viaggio a Rotterdam, sappi che non resterai deluso. Il luogo da visitare è la zona di Delfshaven.

Questo piccolo angolo della città conserva ancora l’atmosfera di un villaggio del XVII secolo, conosciuto come il Secolo d’Oro dei Paesi Bassi. Qui troverai canali, case tradizionali e anche i caratteristici mulini a vento.

È noto per essere il luogo da cui i Padri Pellegrini partirono per raggiungere prima Portsmouth, in Inghilterra, e poi l’America nel 1620. Qui, infatti, potrai visitare la Oude Pelgrim­vaders­kerk, ovvero la vecchia chiesa dei Padri Pellegrini. Di chi stiamo parlando? Dei seguaci di una corrente religiosa protestante che fu messa al banco durante il XVII Secolo. Ai Padri Pellegrini venne concesso di andarsene per vivere in una terra nelle nuove colonie inglesi. La Oude Pelgrim­vaders­kerk è uno dei luoghi in Europa che racconta ancora la storia di quel periodo. La chiesa sorse prima del periodo dei Padri Pellegrini ma, nella loro epoca, fu usata proprio come luogo di preghiera della congregazione.

Delfshaven non è solo un bel posto dove passeggiare e ritrovare la storia di Rotterdam. Qui sei nel posto giusto per provare le bontà di un’ottima birreria locale. Si tratta della Brouwerij De Pelgrim, una delle poche birrerie artigianali di Rotterdam.

La parte storica di Rotterdam: Delfshaven

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Delfshaven: il fascino storico di Rotterdam

Rotterdam dall’alto della Euromast

Tra le cose da vedere assolutamente durante un viaggio a Rotterdam c’è la Euromast, la torre panoramica più alta dei Paesi Bassi. Si trova nel Het Park, raggiunge i 185 metri di altezza e fu costruita nel 1960, per offrire una vista spettacolare sulla città e sul porto.
Come molte torri di questo genere, anche la Euromast ha una piattaforma panoramica; si trova a 100 metri di altezza. Si può vivere, però, l’esperienza più emozionante salendo sulla cabina rotante chiamata “Euroscoop, grazie alla quale raggiungerai la cima della torre.

Oltre a essere un punto di osservazione, l’Euromast ospita un ristorante dove è possibile mangiare in compagnia del panorama più vasto su Rotterdam e tutta l’area circostante. Se ami avventura e alti livelli di adrenalina, sappi che c’è la possibilità di scendere dalla torre facendo un’esperienza di abseiling o zipline.

Nel cuore verde di Rotterdam: Trompenburg Tuinen & Arboretum

Il Trompenburg Tuinen & Arboretum è un giardino botanico situato nella parte orientale di Rotterdam. Una città così non poteva non avere una propria oasi verde dove respirare relax e tranquillità. Come dice il nome di questo luogo, non si tratta solo di un parco ma di un vero e proprio arboreto, dove è conservata e curata una vasta collezione di alberi, arbusti, piante e fiori vari, comprese alcune specie rare.

Fondato nel XIX secolo, il parco è suddiviso in diverse aree tematiche, tra cui una sezione dedicata alle piante acquatiche, un roseto e una straordinaria collezione di querce. È il luogo ideale per passeggiate rilassanti, fotografia naturalistica e per imparare di più sulla biodiversità botanica. Il Trompenburg è particolarmente affascinante in primavera e in autunno, quando i colori della natura creano un’atmosfera incantevole.

All’interno del parco c’è una splendida caffetteria dove sarà molto bello e scenografico fermarsi a fare merenda, magari con un tipico Muntthee (tè alla menta) tanto amato dagli olandesi.

Cosa vedere a Rotterdam: i mulini a vento di Kinderdijk

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I mulini a vento di Kinderdijk

Architettura patrimonio UNESCO a Rotterdam

La Van Nellefabriek di Rotterdam è un sito patrimonio dell’umanità UNESCO e un capolavoro dell’architettura modernista dei Paesi Bassi. Stiamo parlando di quella che, un tempo, era una torrefazione per il caffè, costruita tra il 1925 e il 1931. Si tratta di vero e proprio esempio eccezionale di design industriale. Il complesso è caratterizzato da ampie vetrate, linee pulite e un’innovativa struttura in acciaio e cemento, progettata per massimizzare la luce naturale e migliorare le condizioni di lavoro.

Oggi la Van Nellefabriek ospita uffici creativi ed eventi culturali. È, ovviamente, è visitabile ma solo attraverso dei tour guidati, molto utili anche per comprendere la sua importanza architettonica e storica. È necessario prenotare prima e il biglietto, per un adulto, costa 19,50€.

Non è il solo sito Patrimonio UNESCO di Rotterdam. Appena fuori città, raggiungibile con i mezzi pubblici, potrai trovare i diciannove mulini a vento di Kinderdijk. Si tratta di una tappa imperdibile per chi trascorre qualche giorno a Rotterdam, anche perché si tratta della più alta concentrazione di mulini a vento storici di tutti i Paesi Bassi.

Cosa vedere a Rotterdam: Depot Boijmans Van Beuningen

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Il Depot Boijmans Van Beuningen

Un deposito colmo d’arte: il Depot Boijmans Van Beuningen

Ami andare per musei? Bene. Che ne dici visitare un intero deposito d’arte aperto al pubblico? Il Depot Boijmans Van Beuningen di Rotterdam è il primo deposito a essere aperto al pubblico, offrendo un’esperienza unica agli amanti della cultura. Situato nel Museumpark, questo edificio che sa di futuro ospita oltre centocinquanta mila opere d’arte di vario genere, tutte conservate in un ambiente trasparente e interattivo.

Visitando questo speciale luogo di Rotterdam, potrai comprendere di più attività come restauro e conservazione di un’opera d’arte, nonché fare un’occhiata dietro alle quinte dell’organizzazione di mostre ed eventi.

Come accade spesso, è bello il contenuto ma anche il contenitore merita. L’architettura dell’edificio, progettata dallo studio MVRDV, si distingue per la sua forma tonda che lo fa assomigliare a un grande bicchiere pronto a contenere il mondo. La facciata, infine, vuole essere un vero e proprio specchio sulla realtà urbana circostante.

A bordo di una nave storica: la SS Rotterdam

Può una nave che porta il nome della città essere esclusa dalla lista delle cose da vedere a Rotterdam? Sia mai. La SS Rotterdam è un’imponente nave da crociera storica, costruita negli Anni ’50 e utilizzata per decenni come transatlantico di lusso.

Oggi è ancorata permanentemente a Rotterdam ed è stata trasformata in un hotel ma vanta anche un ristorante e un museo galleggiante, pronto ad accogliere viaggiatori e turisti. Salendo a bordo, ti troverai dentro un ambiente d’altri tempi che potrebbe ricordarti anche qualche altro transatlantico famoso. Potrai visitare il ponte di comando e persino pernottare in una delle cabine restaurate.

I biglietti variano, a seconda dell’esperienza che si vuole fare a bordo della nave. Partono da circa 13€ e ce ne sono per tutti i gusti.

Fare un tour del porto di Rotterdam

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Una nave nel porto di Rotterdam

Rotterdam e il suo porto: come fare un tour

Lo avevamo citato all’inizio ma non eravamo ancora scesi nel dettaglio. Rotterdam non esisterebbe senza il suo porto che serve, per davvero, tutta l’Europa accogliendo merci da ogni dove. Esplorare il porto di Rotterdam in un tour in barca è un’esperienza affascinante ed è un vero e proprio must da fare con qualsiasi clima e temperatura Rotterdam offra. I tour in battello partono solitamente dal molo vicino all’Erasmusbrug e ci sono molte opzioni diverse: dai viaggi di un’ora fino a crociere più lunghe, con tanto di cena a bordo.

Un tour del porto permette di osservare Rotterdam e la sua particolare architettura da un punto di vista decisamente diverso. Oltre a questo, ti renderai davvero conto della frenetica attività del porto stesso. Alcuni tour includono anche una visita alla Maasvlakte 2, un’area portuale artificialmente creata nel Mare del Nord per espandere la capacità del porto.

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Come arrivare dall’aeroporto di Eindhoven a Rotterdam

Seppur troppo spesso offuscata dalla fama di Amsterdam, Rotterdam rappresenta una meta imperdibile per chiunque organizzi un viaggio nei Paesi Bassi. Giovane ed energica, questa città si è vista distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, per poi rinascere negli anni a venire e assumere sempre più la forma di una meta dalle architetture audaci e accattivanti, come le case cubiche e il Markthal. Queste sono affiancate da un panorama dinamico composto da caffè alla moda, dal porto più grande d’Europa e da musei conosciuti in tutto il mondo.

Non esistono voli diretti dall’Italia per Rotterdam, la soluzione ideale è atterrare all’aeroporto di Eindhoven e, da qui, scegliere l’opzione più comoda per raggiungere il centro città. Vediamo insieme quali sono le diverse possibilità per iniziare il vostro viaggio in breve tempo e senza problemi.

Dove si trova l’aeroporto di Eindhoven

L’aeroporto di Eindhoven, spesso chiamato anche Welschap, è la seconda base aerea dei Paesi Bassi dopo quella di Amsterdam-Schiphol per traffico passeggeri. Sono oltre 6,8 milioni i viaggiatori che lo frequentano ogni anno e che atterrano qui pronti a esplorare lo splendido paese dei tulipani e dei mulini a vento. Molti aeroporti italiani sono collegati con quello di Eindhoven e vi permetteranno di raggiungerlo in 2-3 ore di volo: il Giovan Battista Pastine di Roma-Ciampino, l’Ugo Niutta di Napoli-Capodichino, il Vincenzo Bellini di Catania-Fontanarossa, il Galileo Galilei di Pisa-San Giusto, per citarne qualcuno.

Grazie alla sua posizione privilegiata, l’aeroporto di Eindhoven permette di raggiungere facilmente le altre grandi città dell’Olanda, prima su tutte la capitale Amsterdam, dalla quale dista 122 chilometri circa, ma anche L’Aia e Rotterdam. Proprio la città che diede i natali a Desiderius Erasmus Roterodamus (meglio conosciuto come Erasmo da Rotterdam) e al calciatore Robin Van Persie è facilmente raggiungibile da Welschap, in quanto è situata approssimativamente a 108 chilometri dall’aerostazione.

Dall’aeroporto di Eindhoven al centro città

L’aeroporto di Eindhoven si trova a soli 8 km dal centro città. Per arrivare alla stazione centrale potete utilizzare un autobus navetta, il numero 401, che in venti minuti vi porterà a destinazione, o il 400, con corse ogni dieci minuti in orario diurno e meno frequenti a partire dalle 18:00. Il costo del biglietto è di circa 4 euro.

Se invece non volete aspettare e desiderate maggiore autonomia, all’uscita dell’aeroporto troverete diversi taxi, mentre all’interno le compagnie di noleggio auto, la soluzione perfetta se avete pianificato di scoprire l’Olanda con un avventuroso on the road.

Dalla stazione di Eindhoven a Rotterdam

Per raggiungere Rotterdam da Eindhoven, ci sono diverse opzioni di trasporto pubblico, tra cui il treno e l’autobus. Il viaggio dura circa 1 ora e 33 minuti in treno, con partenze frequenti dalla stazione centrale di Eindhoven. I treni per Rotterdam Centraal partono ogni mezz’ora: la prima corsa è alle 5:15, mentre l’ultimo treno parte alle 23:44. L’itinerario ha una durata di sessanta-settanta minuti e il costo del biglietto singolo è di 21 euro. Per usufruire di eventuali sconti e agevolazioni è consigliato visitare il sito ufficiale delle ferrovie olandesi.

Un’altra soluzione molto utilizzata è l’autobus. La compagnia di trasporti Flixbus effettua questa tratta, partendo anche dall’aeroporto di Eindhoven. Il viaggio dura quasi 5 ore e il costo del biglietto è di 23 euro. Infine è possibile affidarsi a Bla Bla Car, il servizio di car sharing. Potete prenotare il vostro passaggio dall’aeroporto di Eindhoven a Rotterdam via web: raggiungerete la meta in un’ora e mezza circa pagando intorno ai 12 euro.

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Caraibi olandesi: quali sono e perché andarci in vacanza

Avete mai sentito parlare dei Caraibi olandesi? Probabilmente no e il motivo è piuttosto semplice: ci si riferisce a loro con diverse sigle, oppure con curiosi nomignoli, mentre in altri casi si prende in considerazione una specifica isola di questo angolo da sogno localizzato nei Caraibi, ma che appartiene al Regno dei Paesi Bassi e a una municipalità speciale dei Paesi Bassi, quello delle Antille Olandesi.

Spesso erroneamente chiamate Paesi Bassi caraibici – che sono, invece, solo una parte dei Caraibi olandesi (le cosiddette municipalità speciali) – vengono indicate con le seguenti sigle:

  • Isole ABC: Aruba, Bonaire, e Curaçao (facenti parte dell’arcipelago delle Isole Sottovento, suddivisione geografica);
  • Isole SSS: Saba, Sint Maarten e Sint Eustatius (che sono parte dell’arcipelago delle Isole Sopravento Settentrionali, suddivisione geografica);
  • Isole BES: i Paesi Bassi caraibici, ovvero Bonaire, Sint Eustatius e Saba (municipalità speciali dei Paesi Bassi, suddivisione politica).

Principali caratteristiche

Dall’aspetto paradisiaco, i diversi territori dei Caraibi olandesi condividono molte caratteristiche per via della loro vicinanza geografica. Le ABC si distinguono per essere più grandi e pianeggianti, mentre le SSS sono decisamente più piccole e con pochi rilievi.

Ci sono poi le Isole BES, che in realtà sono un insieme di entrambi i raggruppamenti, che sono paradisiache e ideali per chi ama la natura, il mare e le immersioni.

Caraibi olandesi cosa vedere

Fonte: iStock

Uno dei paesaggi dei Caraibi olandesi

Le Isole ABC

Le incantevoli Isole ABC sono i tre fazzoletti di terra posti più a occidente delle Isole Sottovento: Aruba, Bonaire e Curaçao. Tutte e tre sono parte del Regno dei Paesi Bassi, ma Aruba e Curaçao ne sono nazioni costitutive, mentre Bonaire è una municipalità speciale dei Paesi Bassi.

Come è possibile immaginare, sono delle vere perle caraibiche baciate dal sole e attraversate da spiagge fatte di sabbia finissima che a sua volta è bagnata da acque cristalline.

L’incantevole Aruba

L’Isola di Aruba è una di quelle mete da raggiungere almeno una volta nella vita: è conosciuta persino come l’isola più felice dei Caraibi. A colpire il viaggiatore sono le sue due coste molto differenti tra loro, una punteggiata da spiagge bianche che sono accarezzate da un mare calmo e turchese, l’altra selvaggia e frastagliata.

Proprio in questa piccola isola prende vita la Eagle Beach, più volte nominata tra le spiagge più belle del mondo. Non è di certo da meno la Flamingo Beach, ovvero la spiaggia dei fenicotteri rosa che sorge sull’isola privata del Renaissance Hotel. Gli amanti delle immersioni saranno invece felici di sapere che Aruba è considerata la Capitale dei Caraibi dei relitti sommersi.

Quest’isola, tuttavia, non è solo un Eden marino. Ne è un esempio la Cappella di Alto Vista, ovvero la prima chiesa dell’isola che sorge in cima a una collina da cui si ammira un panorama meraviglioso. Molto interessanti sono anche le città fantasma di Bushiribana e Balashi che si ritrovano immerse in un suggestivo paesaggio arido.

Aruba, informazioni

Fonte: iStock

Un angolo incantato di Aruba

Bonaire, intima e tranquilla

Altrettanto speciale è l’Isola di Bonaire che, oltre a essere la seconda per grandezza, è anche una poetica mescolanza di acqua azzurra e secchezza desertica. Tra le sue più incredibili attrazioni c’è il Bonaire National Marine Park, un parco marino che conserva gelosamente una preziosa barriera corallina.

Molto noto è anche il suo colorato Carnevale che, ogni anno, si conclude con uno spettacolo pirotecnico e un tipico incendio cerimoniale.

Bonaire permette anche di fare indimenticabili immersioni ed esaltanti esperienze di snorkeling, fra le migliori dei Caraibi, grazie anche alla sua politica di conservazione ambientale e all’assenza di turismo di massa.

Curaçao con i suoi mille colori

Curaçao è probabilmente l’isola principale di tutto l’arcipelago. Da queste parti ad attirare l’attenzione è la sua graziosa Capitale, Willemstad, che presenta un raffinato fascino europeo. Non vi sorprenderà sapere, infatti, che è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Particolarmente prezioso è anche l’entroterra (chiamato kunuku) poiché puntellato di cactus e divi-divi modellati dal vento. Interessanti sono anche le spiagge che, nonostante siano formate da sabbia importata o da coralli frantumati, regalano comunque angoli che sembrano usciti direttamente da un libro di fiabe.

Le Isole SSS

Le SSS sono tre magnifiche isole che ricadono sotto la sovranità del Regno dei Paesi Bassi. Si trovano nell’arcipelago delle Isole Sopravento settentrionali e sono Sint Maarten, Sint Eustatius e Saba.

C’è però da specificare una piccola caratteristica: la parte settentrionale dell’isola di Saint Martin appartiene alla Francia e solo la parte meridionale è nazione costitutiva del regno, mentre Sint Eustatius e Saba sono due municipalità speciali dei Paesi Bassi.

Sint Maarten, l’isola divisa

Come accennato in precedenza, Sint Maarten è un’affascinante isola divisa tra due territori: la metà meridionale dell’isola è olandese, mentre la parte settentrionale è francese.

Ad essere del tutto onesti, la zona francese è quella più caratteristica, ma ciò non toglie che in qualsiasi lato sia possibile perdersi tra lunghe passeggiate sulla spiaggia e rilassarsi in baie isolate. Non mancano le possibilità per dedicarsi alle escursioni, partecipare ai tipici mercatini, lasciarsi andare a sport acquatici e godersi una vivace vita notturna.

Sint Eustatius, per tornare indietro nel tempo

Se siete curiosi di scoprire com’erano i Caraibi alcuni decenni fa, la vostra scelta deve necessariamente essere Sint Eustatius. Probabilmente a causa della mancanza di spiagge paradisiache, questa è l’isola dei Caraibi olandesi meno visitata dai turisti di tutto il mondo.

Tuttavia, si fa amare per la sua atmosfera particolarmente autentica e per via dell’allegria dei suoi abitanti che sono sempre pronti a parlare con i viaggiatori.

Saba, detta anche il tetto dei Paesi Bassi

Saba è un incredibile gioiello, nonché la più piccola isola dei Caraibi olandesi. Un vero e proprio fazzoletto di terra che consiste principalmente nel vulcano spento, il Monte Scenery (840 metri), che è anche la cima più elevata di tutti i Paesi Bassi. Ritrovarsi al cospetto di questo lembo di terra è incredibile: sembra emergere come un miraggio dal  Mar dei Caraibi, una misteriosa vetta spesso avvolta dalle nuvole.

Saba, isola dei Caraibi

Fonte: iStock

Un angolo dell’affascinante Saba

Visitarla è sinonimo di scoprire villaggi che ospitano incantevoli case tradizionali in legno e muratura con il tetto rosso, ma anche un magico mondo che si nasconde sotto la superficie della limpida acqua.

Le Isole BES

Le Isole BES, ovvero le meravigliose Bonaire, Sint Eustatius e Saba di cui vi abbiamo già parlato, sono un mosaico di culture e di influenze di vario tipo. Luoghi da visitare almeno una volta nella vita e che, senza ombra di dubbio, vi lasceranno a bocca aperta.

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La città più progressista d’Europa (ma che in pochi conoscono)

L’incredibile città di cui vi vogliamo parlare oggi, pur essendo considerata la più antica del Paese in cui si trova, è la più progressista di tutto il nostro continente. Il motivo per cui può essere definita in questo modo e perché ogni giorno può vantare un ampio numero di iniziative legate alle sostenibilità.

Nijmegen, orgoglio dei Paesi Bassi

La località in questione è situata nella zona est dei Paesi Bassi, a soli 10 km dal confine tedesco. Si chiama Nijmegen (in italiano Nimega) e, giorno dopo giorno, compie alcuni dei passi più coraggiosi in Europa in termini di sostenibilità. Per fare degli esempi, il suo centro storico è completamente pedonale e vanta ben 60 km di “autostrade” ciclabili. Non sono da meno i mezzi pubblici: gli autobus funzionano con carburante verde e sono in atto programmi che incoraggiano il car sharing.

Nel 2016, tra le altre cose, è stata dismessa la centrale elettrica a carbone che è stata in seguito trasformata in un parco che ospita 9.000 pannelli solari e due turbine eoliche che alimentano quasi 400 case in città, tanto che nel 2018 Nijmegen è stata la Capitale Europea Green. Nonostante tutto questo, poche persone al di fuori dei Paesi Bassi ne hanno sentito parlare.

Nijmegen paesi bassi

Fonte: iStock – Ph: jacquesvandinteren

Una veduta di Nijmegen

Visitare questa città permette quindi di passeggiare davanti alle tradizionali case olandesi e, contemporaneamente, respirare aria pulita, bella fresca. Avventurandovi, per esempio, presso Lange Hezelstraat – considerata la più antica via dello shopping dei Paesi Bassi – vi accorgerete che negozi indipendenti, boutique vintage e ristoranti vegani e vegetariani sono affiancati da ulivi in ​​vaso che sbocciano in strade prive di rifiuti, mentre le persone si salutano a bordo delle loro e-bike.

Come ha fatto Nijmegen a diventare così progressista

Poco sopra vi abbiamo accennato che che Nijmegen è stata insignita del titolo di Capitale Verde Europea nel 2018, ma la verità è che le sue radici progressiste risalgono a molto prima. La città, infatti, può vantare una lunga storia di attivismo studentesco: è stata proprio lei il centro della controcultura olandese e della protesta dagli anni ’60 fino alla metà degli anni ’80.

Andando più nel dettaglio si scopre che il movimento sindacale studentesco nazionale olandese è stato fondato da uno studente di Nijmegen, Ton Regtien, nel 1963. Negli anni ’70, invece, questa città è diventata l’ambientazione di altri raduni socialisti. Non a caso anche oggi i suoi abitanti, ma soprattutto gli studenti, sono particolarmente attenti al mondo, all’ambiente e al clima.

Basta guardare la Radboud University che ha messo il tema della sostenibilità al primo posto di tutti i campi di studio pertinenti. E parliamo di un istituto che è tra i migliori del Paese, così come tra i primi 150 del mondo e tra i top 50 in Europa.

Radboud University nimega

Fonte: iStock – Ph: Ralf Liebhold

La Radboud University

Cosa vedere a Nijmegen

Nijmegen è quindi un’eccezionale città olandese che in pochi conoscono ma che sta ottenendo grandi risultati in termini di sostenibilità, un ottimo esempio per il resto del mondo. Allo stesso tempo è anche una spettacolare località da visitare.

Il migliore punto di partenza per scoprirla è Grote Markt, il cuore pulsante della città. Si tratta della piazza del mercato centrale che è circondata da splendidi palazzi, storici edifici, locali e bar. Ma ad attirare l’attenzione è senza ombra di dubbio il bellissimo Waagh, un edificio in stile rinascimentale del XVII secolo, che oggi ospita un suggestivo e raffinato ristorante.

A dominare Grote Markt, invece, è Stevenskerk, la chiesa più antica di Nijmegen. Dedicata al culto di Santo Stefano, risale al XIII secolo e custodisce oltre 750 anni di storia. Impossibile non rimanere affascinanti dalle sue eleganti cupole, il monumentale Köniorgan, gli spettacolari lampadari e i giochi di luci sulle vetrate. La Torre Stevenstoren, infine, regala spettacolare vista su tutta la città.

Essendo una località attenta allo sostenibilità, non potevano mancare luoghi verdi nel centro abitato. Uno di questi è il Kronenburgerpark, un meraviglioso giardino pubblico costruito nel XIX secolo attorno a una struttura medievale. Farci un giro, infatti, consente anche di ammirare alcune rovine e la splendida torre medievale Kruittoren.

Bellissimi sono anche i due laghetti dove dimorano diverse specie animali. Mentre per i più piccoli c’è un’area giochi con scivoli e percorsi.

Kronenburgerpark centro di Nijmegen

Fonte: iStock

Il meraviglioso Kronenburgerpark nel centro di Nijmegen

Un’altro parco di notevole interesse Valkhof, anch’esso in centro, e che oltre alla bellezza estetica conserva anche interessanti testimonianze storiche, a partire dalle antiche rovine romane del XII secolo. Vi sono, tra le altre cose, anche 3 bunker costruiti dai tedeschi nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Da queste parti, inoltre, sorge una suggestiva Cappella dalle origini molto antiche sul cui sfondo si può ammira un famoso ponte che attraversa il Waal, il fiume che scorre in città.

Ma non è finita qui perché il parco ospita anche un museo (Het Valkhof) con una ricca collezione di reperti archeologici e arte moderna.

Nell’elenco su cosa vedere a Nimega non può certamente mancare il Waalbrug, ovvero il monumentale ponte ad arco che vi abbiamo accennato sopra. Costruito nel 1936, è lungo oltre 600 metri e nel suo punto più alto arriva a sfiorare i 65 metri di altezza.

Vale la pena fare una sosta anche al MuZIeum, un museo che permette di vivere una vera e propria esperienza sensoriale: i visitatori vengono letteralmente bendati, una situazione che fa sì che tutti mettano alla prova i propri i sensi, fatta eccezione per la vista.

Cosa vedere nei dintorni

Non meno interessanti sono i dintorni di Nijmegen che offrono tante attrazioni da visitare che accontentano tutti i gusti. A più o meno 30 km dal centro città, per esempio, sorge il Castello di Doorwerth che ha la particolarità di svettare dalle acque dell’omonimo villaggio.

Oltre a essere puramente affascinante, è stato anche legato a fenomeni di presunte apparizioni di fantasmi e, secondo la leggenda, si aggirerebbero nel castello anche le Witte Wieven, particolari figure femminili del folclore olandese e belga.

È bene sapere, infine, che Nijmegen è anche sede, tutti gli anni, della “Quattro giorni di Nimega”, la più grande marcia non competitiva al mondo che riesce ad attirare nella città decine di migliaia di partecipanti e centinaia di migliaia di spettatori.

Non resta che correre a scoprire la città più progressista (ma al tempo stesso molto antica) d’Europa.

Castello di Doorwerth paesi bassi

Fonte: iStock

Il meraviglioso Castello di Doorwerth
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La spiaggia più bizzarra d’Europa si trova su un’isola a forma di puzzle

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio nei Paesi Bassi, in ogni momento dell’anno e in ogni stagione. Per raggiungere la meravigliosa capitale, così ricca di musei, arte e cultura, o per visitare le altre città e le periferie dove il panorama è dominato da canali che regalano scorci suggestivi, da campi di tulipani che si perdono all’orizzonte e da mulini a vento che definiscono in maniera unica il paesaggio urbano.

La verità è che l’intero territorio del Paese non smette mai di stupire. Non lo fa grazie alla bellezza, alle tradizioni e a tutte quelle peculiarità che appartengono per natura ai Paesi Bassi, ma anche per quei luoghi inediti e inaspettati che possiamo incontrare, visitare ed esplorare durante i nostri i viaggi.

Come quella spiaggia olandese, bizzarra e molto particolare, riconoscibile fra mille. Una piccola isola a forma di puzzle collegata alla terra ferma e situata nel comune Maarssen, in provincia di Utrecht, che è un parco giochi, ma anche un centro ricreativo, nonché uno dei luoghi più amati dai cittadini locali. Scopriamola insieme.

Utrecht: la spiaggia inaspettata

Lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa che attraversano i Paesi Bassi, ma anche dalle spiagge più celebri e frequentate in estate, troviamo un luogo particolarmente apprezzato dai cittadini di Utrecht e non solo. Uno stabilimento balneare che è anche parco giochi e centro ricreativo dove grandi e bambini possono trovare refrigerio durante le giornate più calde dell’estate. Una destinazione che può essere frequentata dai viaggiatori anche in altri momenti dell’anno per osservare i meravigliosi panorami naturali  che circondano l’intera area.

Per scoprire questa inedita spiaggia dobbiamo recarci nei pressi del lago di Maarsseveense, una meravigliosa riserva naturale tanto amata quanto frequentata dai cittadini del luogo e del Paese intero. Questa è situata nella provincia di Utrecht, una delle città più suggestive dei Paesi Bassi conosciuta per il suo centro medievale e per la sua importanza religiosa, che si configura come il punto di partenza per raggiungere una spiaggia inedita sulla quale rilassarsi durante i viaggi nel Paese durante i mesi più caldi.

Impossibile non riconoscere la spiaggia di Maarsseveense Plassen: questa è collegata con una sottile pontile a un’isola galleggiante a forma di puzzle. Si tratta di un’area ricreativa, che è anche parco giochi e stabilimento balneare, dove grandi e bambini possono rilassarsi, prendere il sole, giocare o tuffarsi nelle acque turchesi del lago.

Maarsseveense Plassen

Fonte: IPA

Maarsseveense Plassen

L’isola olandese a forma di puzzle

È un puzzle galleggiante, caratterizzato da un prato verdeggiante, quell’area che ospita la spiaggia più bizzarra d’Europa nonché un parco giochi destinato a intrattenere le famiglie locali e i viaggiatori in vacanza nei Paesi Bassi. Vista dall’alto, con la sua caratteristica forma, Maarsseveense Plassen emerge tra le acque del lago con i suoi colori cangianti: si tratta di scivoli, barche dei pirati e altre strutture ricreative per bambini. Non mancano ovviamente aree prendisole e accessi diretti nel lago per chi vuole nuotare tra le acque limpide del bacino.

Si tratta di un vero e proprio stabilimento balneare, chiamato anche Strandbad, all’interno del quale famiglie, cittadini, coppie e viaggiatori possono rifugiarsi durante le calde giornate d’estate e trascorrere vacanze indimenticabili.

Maarsseveense Plassen

Fonte: IPA

Maarsseveense Plassen