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È stata scoperta per caso una città segreta sepolta sotto il ghiaccio

Gli scienziati della NASA hanno scoperto una città abbandonata da quasi 60 anni, sotto circa 30 metri di ghiaccio. Precedentemente utilizzata come base militare statunitense per il Progetto Iceworm, Camp Century è una reliquia della Guerra Fredda costruita nel 1959 nella Groenlandia settentrionale, durante l’apice della corsa agli armamenti nucleari contro l’Unione Sovietica. Divenne nota come la “città sotto il ghiaccio” dopo essere stata costruita, tagliando una rete di tunnel nella superficie della calotta glaciale con piani di espansione. Ma dopo soli otto anni, fu abbandonata nel 1967. Perché? Ecco cosa è successo in quel territorio caratterizzato da temperature molto rigide.

Il progetto Iceworm aveva come obiettivo quello di installare una rete di siti di lancio di missili nucleari per resistere a un eventuale attacco dell’ex Unione Sovietica. La base militare era alimentata da un reattore nucleare che poi è stato rimosso quando il progetto è stato terminato poiché la calotta glaciale non risultò stabile. Gli studi e le aspettative non sono andati come dovevano e la gestione ha portato allo smantellamento dell’intero progetto. Tuttavia sepolti nel ghiaccio sono rimasti alcuni rifiuti pericolosi che sono diventati un problema ambientale.

Gli scienziati che hanno scoperto Camp Century

Alcuni radar avevano rilevato negli anni alcune strutture del campo come puntini luminosi negli strati di ghiaccio, ma solo nell’aprile 2024 lo scienziato della NASA Chad Greene e l’esperto dell’agenzia Alex Gardner, stavano mappando le calotte glaciali mentre sorvolavano la Groenlandia, quando inaspettatamente hanno rilevato la città sul loro radar. Alex Gardner, uno scienziato della criosfera del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, che ha contribuito a guidare il progetto, ha affermato: “Non stavamo cercando Camp Century, ma è spuntata fuori. All’inizio non sapevamo cosa fosse“. Dopo 58 anni, le strutture arcaiche avevano ceduto all’ambiente ostile ed erano state coperte di neve e ghiaccio.

Camp Century 1966

Fonte: NASA

Camp Century nel 1966

Nei nuovi dati le singole strutture nella città segreta sono visibili in un modo mai visto prima” ha affermato Greene, anche lui uno scienziato al JPL. I precedenti rilievi dell’area mostravano l’area solo come un modello bidimensionale della calotta glaciale rispetto alla tecnologia odierna con l’UAVSAR (Uninhabited Aerial Vehicle Synthetic Aperture Radar) della NASA che produce mappe con maggiore realismo. Il radar funziona come un ultrasuono per le calotte glaciali in grado di mappare la superficie del ghiaccio e gli strati interni.

Dove si trova Camp Century

Hanno confrontato le nuove immagini radar di Camp Century con le mappe storiche della disposizione pianificata della base e hanno scoperto che le strutture parallele erano allineate con i tunnel costruiti per ospitare più strutture per la base. Greene ha affermato: “Il nostro obiettivo era calibrare, convalidare e comprendere le capacità e i limiti di UAVSAR per la mappatura degli strati interni della calotta glaciale e dell’interfaccia ghiaccio-letto“.

Senza una conoscenza dettagliata dello spessore del ghiaccio, è impossibile sapere come le calotte glaciali risponderanno al rapido riscaldamento degli oceani e dell’atmosfera, limitando notevolmente la nostra capacità di prevedere i tassi di innalzamento del livello del mare“. Gli scienziati sperano che il radar utilizzato per catturare le immagini di Camp Century all’inizio di quest’anno consentirà la prossima generazione di mappatura delle calotte glaciali in Groenlandia, Antartide e oltre.

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Sogni un viaggio in Groenlandia? Stanno per aprire 3 aeroporti

Sarà presto molto più facile raggiungere la Groenlandia. A fine novembre verrà infatti inaugurato un nuovo aeroporto internazionale nella capitale, Nuuk, che sarà quindi collegata direttamente a Copenaghen, in Danimarca, Paese al quale l’isola più grande del mondo appartiene amministrativamente. L’apertura del nuovo scalo rappresenta un passo fondamentale per rendere il Paese più accessibile ai turisti, in particolare gli appassionati di viaggi d’avventura e di esplorazione, desiderosi di scoprire i suoi paesaggi spettacolari.

Secondo quanto riporta The Independent, l’aeroporto di Nuuk è solo il primo di una serie di nuovi scali internazionali che verranno aperti nei prossimi anni. Entro il 2026 si prevede l’inaugurazione di altri due aeroporti a Ilulissat e Qaqortoq, nel sud della Groenlandia, che permetteranno di attraversare l’isola in meno di un’ora e mezza.

Nuove rotte aeree dall’Europa e dagli Stati Uniti

Le rotte da Nuuk a Copenhagen sono già state pianificate per l’inverno, con cinque voli settimanali che diventeranno sei durante le festività e otto in estate. La prossima stagione estiva anche SAS opererà voli diretti da Copenaghen per la capitale groenlandese a partire dal 27 giugno, rafforzando quindi la posizione dello scalo danese come principale hub europeo per le connessioni con la Groenlandia. Anche la compagnia aerea statunitense United Airlines ha annunciato che offrirà voli diretti per Nuuk da New York durante i mesi estivi, diventando così il primo vettore a volare dal Nord America.

Secondo Visit Greenland, l’ente turistico del territorio, queste nuove infrastrutture permetteranno voli più frequenti e a prezzi competitivi rispetto ai collegamenti attuali, rendendo la Groenlandia una destinazione più attraente per i visitatori. Territorio autonomo del Regno di Danimarca situato tra l’Oceano Artico e l’Atlantico, nel 2019 il Paese ha registrato circa 100.000 visitatori, di cui 46.000 passeggeri di navi da crociera.

Numeri esigui rispetto al potenziale del Paese, dovuti in gran parte alla difficoltà dei collegamenti. Attualmente, i turisti europei che desiderano visitare Nuuk devono fare scalo all’ex aeroporto militare di Kangerlussuaq per poi prendere un volo domestico fino alla meta finale, un tragitto decisamente poco pratico, oltre che costoso. Mentre per i viaggiatori provenienti dal Nord America o dal Regno Unito il percorso consigliato finora è via Islanda, con un ulteriore cambio di volo.

Stando a The Independent, la costruzione della nuova pista di Nuuk, lunga 2.200 metri, è iniziata nel 2020 e il completamento del progetto era inizialmente previsto per il 2023, ma è stato ritardato a causa della pandemia di Covid-19. L’aeroporto è dotato di due raccordi, una torre di controllo, un terminal passeggeri e Greenland Airports ha anche stretto una collaborazione con l’azienda spagnola Comsa per la fornitura di attrezzature tecniche, che miglioreranno la sicurezza degli atterraggi in condizioni meteorologiche avverse, riducendo il rischio di cancellazioni.

Nuove prospettive per il turismo internazionale

Visit Greenland e Greenland Airports sperano che questi sviluppi infrastrutturali, insieme a una maggiore promozione delle attrattive naturali della Groenlandia, che annovera paesaggi vulcanici, fiordi, vallate e montagne di basalto, possano aprire le porte al turismo internazionale. Tuttavia, le autorità locali sono al tempo stesso consapevoli della necessità di trovare un equilibrio tra la crescita del turismo e il benessere delle comunità locali.

Hjörtur Smárason, direttore di Visit Greenland, ha sottolineato che “la Groenlandia ha molto da offrire ai turisti, e se vogliamo attrarne di più, è necessario diffondere il nostro messaggio e far conoscere il territorio a un pubblico più ampio. Allo stesso tempo, vogliamo crescere in modo responsabile, attirando i turisti giusti e lavorando con partner che possano aiutarci a raggiungere questo obiettivo”.

Secondo Jens Laurisden, amministratore delegato di Greenland Airports, il nuovo aeroporto non solo migliorerà il collegamento per i turisti, ma rappresenta anche un’opportunità di connessione con il resto del mondo per i residenti, favorendo anche nuove opportunità di business. “Questo progetto trasformerà la Groenlandia, posizionandola come una meta turistica autonoma. Non stiamo solo aprendo un nuovo aeroporto, stiamo aprendo la Groenlandia al mondo, creando opportunità di crescita in ogni settore”, ha detto.

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Nuuk: cosa non perdere della capitale della Groelandia

Se si sceglie di vivere un’avventura oltre i confini del turismo convenzionale, in una destinazione assolutamente insolita, allora un viaggio a Nuuk, la capitale della Groenlandia, è un’esperienza che non si dimenticherà facilmente. Situata sulla costa sud-occidentale dell’isola della Groenlandia, Nuuk è un perfetto connubio tra tradizione e modernità, dove la cultura del popolo Inuit si intreccia con le influenze scandinave e un moderno scenario urbano.

Ecco cosa vedere a Nuuk, in Groenlandia

Il  museo nazionale della Groenlandia

Partire dal conoscere la storia di questa isola, lui cui cultura ai molti è sconosciuta, può essere un buon punto di partenza. Ecco perché da non perdere nella capitale Nuuk c’è sicuramente il museo nazionale della Groenlandia, al cui interno viene conservata una ricca collezione di oggetti ed artefatti dell’antichità, come mummie inuit perfettamente conservate ed antiche attrezzature per caccia e pesca. Le esposizioni sono ben curate e offrono un’introduzione approfondita alla vita dei popoli indigeni della Groenlandia e delle loro tradizioni. Un’intera sezione è dedicata all’arte contemporanea groenlandese, che offre una prospettiva unica sul modo in cui la modernità si integra con l’antica cultura locale.

Il Fjord di Nuuk

La vasta natura incontaminata della Groenlandia è una delle sue attrazioni principali ed il fiordo di Nuuk rappresenta una delle esperienze più spettacolari che si possa vivere . Partecipare ad una crociera sul fiordo, consente di ammirare paesaggi mozzafiato, caratterizzati da imponenti montagne, ghiacciai scintillanti e una ricca fauna selvaggia che include balene, foche e uccelli marini. Per gli amanti della fotografia si parla di panorami semplicemente incredibili, che offrono l’opportunità di catturare la bellezza naturale della Groenlandia.

Katuaq, il centro culturale di Nuuk

Per un’immersione nella vita culturale contemporanea della Groenlandia si può visitare Katuaq, il centro culturale di Nuuk. L’edificio è un capolavoro architettonico, ispirato alle forme ondulate della luce del nord ed ai suoi ghiacciai. Katuaq ospita una serie di eventi culturali, che vanno dai dai concerti di musica tradizionale groenlandese ai film, dagli spettacoli teatrali alle mostre d’arte. È anche il luogo ideale per gustare un caffè o un pasto leggero mentre ti godi un po’ di relax durante la visita della città di Nuuk.
La visita a Katuaq è in grado di dare una visione più ampia delle dinamiche culturali di una città che, pur essendo moderna, non perde mai il contatto con le sue antiche radici.

Godthåb Bryghus, il birrificio artigianale della capitale

Gli amanti della birra non possono perdere una visita a Godthåb Bryghus, il birrificio artigianale di Nuuk. Qui è possibile assaporare una varietà di birre prodotte localmente, ognuna con il suo carattere unico, in grado di riflettere l’ambiente e la cultura groenlandese. Il birrificio offre tour guidati, che conducono i visitatori dietro le quinte del processo di produzione della birra e per una degustazione delle loro migliori creazioni. È anche un ottimo posto per conoscere e dialogare con i locali e scoprire di più sulla vita quotidiana in Groenlandia.

L’antico insediamento vichingo di Qassiarsuk

Se si è interessati alla storia dei Vichinghi e alle loro esplorazioni, una gita a Qassiarsuk è assolutamente d’obbligo. Questo insediamento è situato a breve distanza da Nuuk, la cui visita offre uno sguardo affascinante su come vivevano i coloni nordici oltre un millennio di anni fa. È possibile esplorare le rovine di fattorie vichinghe e chiese, nonché un centro visitatori che offre approfondimenti storici e archeologici. Le guide locali sono molto esperte ed in grado di raccontare storie affascinanti sui vichinghi e il loro rapporto con la popolazione Inuit.

L’Hans Egede Kirke, la chiesa più antica di Nuuk

Una visita a Nuuk non sarebbe completa senza vedere l’Hans Egede Kirke, la chiesa più antica della città. Venne costruita nel lontano 1849 e fu dedicata al missionario danese Hans Egede, che fondò la città di Nuuk nel 1728. La chiesa è un simbolo storico importante e la sua architettura semplice e la posizione pittoresca la rendono un luogo perfetto per una pausa riflessiva durante la visita della capitale.

Escursioni e trekking da Nuuk

La Groenlandia è un paradiso per gli amanti delle attività all’aperto e Nuuk offre numerose opportunità per escursionisti e amanti del trekking. I sentieri intorno alla città variano in difficoltà, ci sono di tutti i livelli, dal più facile al più difficile, e tutti permettono di esplorare la natura selvaggia, dalle montagne maestose ai prati fioriti e colorati durante l’estate. Uno dei percorsi più popolari è il Sentiero di Lille Malene, che offre viste spettacolari sulla città e sul fiordo. È importante essere ben preparati, con attrezzature adeguate e, se possibile, accompagnati da una guida locale per una maggiore sicurezza e per ottenere il massimo da queste avventure.

Le specialità della cucina groenlandese

Non si può lasciare Nuuk senza aver provato la cucina locale. I piatti groenlandesi sono un mix unico di ingredienti freschi e locali, come pesce, carne di balena, renna e bue muschiato. Visitare uno dei ristoranti tradizionali della città è d’obbligo per un’esperienza culinaria indimenticabile. Molti ristoranti in città offrono anche piatti fusion, in grado di combinare sapori locali con tecniche culinarie internazionali, creando piatti innovativi e deliziosi.

Alla scoperta dell’Aurora Boreale

Uno dei fenomeni naturali più spettacolari da vedere in Groenlandia è l’aurora boreale. Sebbene sia visibile in molte parti dell’isola, Nuuk offre punti di osservazione eccellenti. Da settembre a marzo, le notti lunghe e limpide sono l’ideale per vedere le luci del nord che colorano il cielo di verde. Organizzare un tour notturno, con guide esperte, potrebbe essere la scelta migliore per osservare l’aurora boreale nei luoghi migliori e lontano dall’inquinamento luminoso della città, garantendo un’esperienza davvero magica e quasi surreale.

Aurora Boreale visibile dalla città di Nuuk

Fonte: 123RF

Aurora Boreale dalla città di Nuuk, Groenlandia

Nuuk è una destinazione che sorprende e incanta con la sua combinazione unica di natura selvaggia, cultura antica e modernità. La capitale della Groenlandia ha certamente qualcosa di speciale da offrire, per gli amanti dei Paesi nordici e non solo. Pianificare il viaggio con attenzione, consente ai visitatori di questa terra di immergersi nelle sue meraviglie e scoprire tutto ciò che Nuuk ha da offrire, come del resto tutta l’isola della Groenlandia, con la sua bellezza selvaggia.

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In veliero nel più grande fiordo del mondo: il viaggio (fresco) dell’estate

Un viaggio emozionante, “alternativo” e “fresco” per l’estate che sta arrivando? Dal 30 luglio all’8 agosto 2024, diventa realtà grazie a una spedizione artica per vedere con i propri occhi le meraviglie di uno dei luoghi più remoti e isolati, Scoresby Sund, il fiordo più grande del mondo.

Un’opportunità unica e incredibile per sperimentare, come i pionieri del passato, la navigazione a bordo di un veliero e solcare le acque della Groenlandia orientale.

Il ritorno dell’antica magia dell’esplorazione

Ammirare l’alba artica dal ponte del veliero, nel silenzio più assoluto, mentre il vento gonfia le vele e il legno scricchiola sotto i piedi: un’esperienza senza pari che porta al cospetto della wilderness e lascia indietro tutto ciò che si conosce.

Mentre le onde giocano con i ghiacci e i riflessi della luce, ecco tornare l’epoca in cui i velieri solcavano gli oceani per cercare nuovi mondi, un viaggio indelebile che promette l’essenza stessa dell’avventura e un bagaglio ricco di emozioni.

Un mondo che ha saputo rimanere selvaggio, il respiro senza tempo della natura dell’Artico, le foche che osservano curiose, le balene che emergono dagli abissi, gli uccelli marini che volteggiano nel cielo: niente sarà più come prima.

L’itinerario di un viaggio davvero mozzafiato

Il viaggio dell’estate, a bordo di un veliero, ha inizio con l’arrivo dall’Italia all’aeroporto internazionale di Keflavík, Islanda, e sistemazione a Reykjavík.

Il secondo giorno è finalmente il momento per dare inizio all’avventura con la partenza per Constable Point in Groenlandia, piccolo aeroporto a ovest di Hurry Inlet nella Terra di Jameson. Qui ad attendere i partecipanti saranno il veliero e l’occasione, se il meteo lo consente, di effettuare una prima escursione alla cittadina di Ittoqqortoormiit, tra i villaggi più isolati dell’emisfero boreale, con il porticciolo, le pittoresche casette colorate e circa 300 abitanti.

Dopo il risveglio a bordo del veliero, il terzo giorno si apre con la magia del sistema di fiordi più lungo del pianeta, nell’abbraccio del silenzio e della natura più incontaminata e selvaggia. Con una lunghezza di circa 350 chilometri, il Scoresby Sund è plasmato da iceberg, maestose scogliere, ghiacciai, pendii scoscesi e ripidi, e abitato da un’importante fauna artica.
Prende il nome dall’esperto navigatore e baleniere inglese William Scoresby che lo esplorò all’inizio del XIX secolo e vanta un ingresso di circa trenta chilometri di larghezza che si estende da Kangikajik (Capo Brewster) a Uunarteq (Capo Tobin).
Dopo un paio di ore di navigazione tra scorci unici e imponenti iceberg azzurri, è prevista una sosta ancorando il veliero nei pressi di Hekla Havn, su Denmark Ø – Denmarl Island, isola dove furono ritrovati numerosi resti di abitazioni Inuit.

Il quarto giorno, invece, è dedicato alla navigazione verso ovest attraverso lo stretto di Føhnfjord, con le scogliere di granito di Milne Land sulle mura di dritta e le montagne di basalto di Gåseland alla sinistra. Dopo essere approdati sulla riva di arenaria rossa di Red Island, il viaggio continua a nord passando per il Rødefjord, un mondo remoto spesso costellato da iceberg e vaste zone di ghiaccio. Nel tardo pomeriggio, l’arrivo alla Baia della Lepre (Harefjord) dove perdersi nello spettacolo della natura e avvistare vari esemplari di fauna artica come il bue muschiato e la lepre delle nevi.

Il quinto giorno pausa dalla navigazione e via all’esplorazione della baia di Harefjord alla ricerca degli animali selvatici in prossimità della diramazione sud del Parco Nazionale della Groenlandia Nordorientale, il più grande parco nazionale del mondo con i suoi 974.000 chilometri quadrati, mentre il sesto giorno ritorno al veliero per solcare le spettacolari acque di Scoresby Sund e dell’imponente Øfjord con drammatiche pareti di granito di duemila metri di altezza a picco sul mare.

Escursioni anche il settimo giorno, nei dintorni di Jyttes Havn o di Bear Islands, dove il paesaggio è disegnato da neve, ghiaccio, mare e roccia e spazzato da venti gelidi: per chi lo vorrà,  Jyttes Havn sarà anche il luogo ideale in cui cimentarsi con il nuoto in mare a 71° di latitudine Nord dove le temperature possono raggiungere anche i 13°C durante il giorno.

Dopo il risveglio cullati dal Mar Glaciale Artico, l’ottava giornata la navigazione prosegue attraverso il canale tra Bear Islands e Milne Land con viste indimenticabili sull’arcipelago punteggiato di isole più grandi e isolotti di roccia.

L’avventura si concluderà il nono giorno con il saluto alla Groenlandia e il ritorno in aereo in Islanda da cui partire, il decimo giorno, per l’Italia.

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Dormire in un igloo con vista sugli iceberg ai confini del mondo

Esistono alcuni luoghi che da sempre popolano l’immaginario collettivo alla stregua di sogni proibiti. Destinazioni che si trovano dall’altra parte del mondo e che ospitano paesaggi emozionanti e intensi, che sono così belli da non sembrare reali. Tra questi troviamo la Groenlandia, la grande isola a nord del Circolo Polare artico la cui superficie terrestre è ricoperta principalmente da ghiaccio.

Organizzare un viaggio qui è una di quelle esperienze da vivere e condividere almeno una volta nella vita. L’aurora boreale che infiamma i cieli, i fiordi da sogno, gli iceberg maestosi che galleggiano sull’oceano: queste sono solo alcune delle meraviglie che compongono l‘immenso patrimonio naturalistico di questo territorio.

E se tutto questo non bastasse, a riempire lo sguardo e a riscaldare il cuore, sappiate che proprio in Groenlandia è possibile vivere una delle esperienze più emozionanti di una vita intera, quella di dormire in una stanza con vista sugli iceberg.

La stanza con vista sugli iceberg

Il nostro viaggio di oggi ci porta alla scoperta di un luogo straordinario, una destinazione ai confini del mondo che incanta e sorprende. Ci troviamo a Ilulissat, il villaggio più popoloso della baia di Disko, in Groenlandia. Il nome stesso di questo posto è un preludio all’esperienza che si andrà a vivere: Ilulissat, infatti, vuol dire proprio iceberg perché numerosi sono gli ammassi di ghiaccio che si staccano da  Sermeq Kujalleq, il più grande ghiacciaio del mondo al di fuori dell’Antartide.

Conosciuta anche come la capitale degli iceberg, Ilulissat è la perfetta meta di partenza per raggiungere le meraviglie di Avannaata tra cui il Kangia, il fiordo gelato che è stato eletto Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2004, e che oggi rappresenta la più importante destinazione turistica nel territorio.

Ma sono tante le cose da fare e da vedere qui. Dal villaggio, caratterizzato da case coloratissime, è possibile raggiungere le rovine di Sermermiut e Holms Bakke dove sono conservate testimonianze antichissime della storia dell’intero territorio.

I motivi per organizzare un viaggio a Ilulissat, raggiungibile in aereo dalla capitale Nuuk, sono tanti. Tra quelli che abbiamo già elencato, c’è anche la possibilità di vivere un’esperienza unica e irripetibile, quella di alloggiare all’interno di un igloo con vista sugli iceberg.

Dormire in un igloo nel regno di Frozen

Ilulissat ospita una struttura ricettiva che offre alloggi incredibili, stiamo parlando dell’’Hotel Arctic che sorge proprio nel cuore della straordinaria natura della Groenlandia. Situato in una posizione privilegiata, e circondato da un patrimonio naturalistico di immensa bellezza, questo hotel ospita diverse sistemazioni dotate di ogni comfort.

Tra queste ci sono anche alcuni igloo situati proprio sul bordo del fiordo, e a pochi metri dall’hotel. Stanze incredibili che offrono una vista unica sugli iceberg, sulla natura artica e sulla baia di Disko. Le strutture, che per forme e lineamenti ricordano i rifugi degli Inuit, sono realizzate completamente in alluminio e dotate di servizi confortevoli e arredamento moderno. Il vero lusso, ovviamente, sta in quelle vetrate che permettono una vista diretta e mozzafiato sulla natura che si snoda tutto intorno.

Gli igloo sono da maggio a ottobre, un periodo perfetto per assistere ad alcuni dei fenomeni più magici della Groenlandia. In primavera, infatti, è possibile vivere col sole in fronte a qualsiasi ora del giorno e della notte grazie al sole di mezzanotte. A partire dall’autunno, invece, potrete ammirare i cieli artici che si infiammano grazie all’aurora boreale.

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Parte la crociera dei sogni, tour epico tra le isole della Groenlandia

La prossima estate parte una crociera da sogno, in uno dei luoghi più remoti e incredibili d’Europa. La nave su cui si viaggia navigherà tra i mari ghiacciati della Groenlandia, attraversando uno dei punti più mozzafiato che si possano visitare: il Prins Christian Sund.

Trattasi di uno stretto lungo circa 100 chilometri che separa la Groenlandia da un gruppo di piccole isole dove si trova Capo Farvel, il punto più meridionale di questa gigantesca terra dei ghiacci. Lo stretto si trova all’estremo meridionale della Costa di Re Federico VI e mette in comunicazione l’Oceano Atlantico con il Mare del Labrador.

Un posto meraviglioso, questo fiordo, che affascina chiunque lo visiti. Pensate che l’unico abitato che c’è in questo luogo altrimenti disabitato è un piccolo villaggio di poche case colorate chiamato Kujalleq, dove vivono al massimo 150 abitanti i quali riescono a muoversi soltanto con la motoslitta o la slitta trainata dai cani.

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Fonte: @MSC Crociere

Lo stretto di Prins Christian Sund in Groenlandia

Lo chiamano “l’autostrada degli iceberg” questo magnifico stretto in Groenlandia, che si attraversa in 6-8 ore.

Qui, tra imponenti ghiacciai, montagne alte fino a mille metri, scogliere di granito, cascate, iceberg e fiordi, navigherà lenta la nave Poesia di MSC Crociere, che ha inserito nella programmazione estiva un tour epico.

Quando parte la crociera tra i ghiacci

La MSC Poesia parte per la prima crociera in Groenlandia il 10 luglio da Warnemunde, in Germania, alle porte di Berlino. Si naviga per ben 22 giorni facendo soste nei mari del Nord, con tappe nel Regno Unito, in Islanda e alle Orcadi, in Scozia.

Una volta giunti in Groenlandia, si fa tappa a Nuuk, la Capitale più a Nord del mondo, raggiungibile solo via mare o aereo, poi nel villaggio colorato di Ilulissat (il cui nome significa “gli iceberg” e fa già capire il tipo di paesaggio che ci aspetta), nella Baia di Disko, a circa 300 km a Nord del Circolo polare artico. Un posto pazzesco, dove osservare il Sole di mezzanotte, osservare giganteschi iceberg e godere di cieli incredibilmente tersi. Questa zona della Groenlandia, infatti, è chiamata “il capolinea dell’alta pressione” proprio per la prevalenza di giornate serene tutto l’anno.

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Fonte: @MSC Crociere

Il Sole di mezzantte nel fiordo di Prins Christian Sund

Altra tappa è a Qaqorto, la più grande città del Sud della Groenlandia, il cui nome significa “la bianca”, anche se d’estate sbocciano fiori selvatici di ogni colore.

Eppure, non è un luogo inanimato. Padrone di casa sono le foche blueberry e le foche barbute. Ma ci sono anche balene e balenottere azzurre, molto rare, il cui show è riservato ai più fortunati crocieristi. E poi, renne, volpi e orsi polari, buoi muschiati e naturalmente molte specie di uccelli.

L’itinerario completo comprende, quindi, Warnemunde, da dove si salpa, Akureyri e Isafjordur (Islanda), lo stretto di Prins Christian Sund, Nuuk, Ilulissat, Qaqortoq, Reykjavik (ancora in Islanda), Kirkwall (Isole Orcadi), Copenhagen (Danimarca) e ritorno al porto di partenza.