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Rapallo, meta perfetta per una vacanza estiva da sogno

Nel cuore del Golfo del Tigullio, a 8 chilometri da Portofino, di sicuro fascino è Rapallo, apprezzata meta turistica già dall’Ottocento, con visitatori illustri del calibro di Hemingway, Nietzche e Yeats.

Vivace, raffinata e inserita in una cornice da sogno, tra l’azzurro a perdita d’occhio del mare e il verde delle colline, vanta splendidi edifici in stile liberty che fiancheggiano il lungomare e impreziosiscono il centro storico, caratterizzato dai tipici carruggi liguri, stradine acciottolate pedonali su cui svettano le alte e colorate case dalle finestre dipinte.

Qui le vacanze estive trascorrono in pieno relax, godendo di tramonti unici sul Golfo, rigeneranti passeggiate vista mare, tuffi, sole, buona cucina e occasioni di trekking lungo la costa o tra i sentieri immersi nel verde.

Cosa vedere a Rapallo, suggestiva città del Tigullio

Il simbolo di Rapallo è il suo Castello sul Mare, edificato a metà del Cinquecento a scopo difensivo, sul promontorio dove termina la zona orientale del Lungomare Vittorio Veneto, unito alla terraferma da un pontile.

Suggestivo e inconfondibile, diventa ancora più interessante durante la grande festa patronale che si svolge, tutti gli anni, l’1, il 2 e il 3 luglio: per l’occasione, si assiste all’”incendio del Castello“, l’evento clou dei numerosi e spettacolari fuochi d’artificio sul mare, sia durante il giorno che in notturna.

Un evento che coinvolge l’intera città e richiama turisti da tutto il mondo, e che ha inizio dopo la solenne Processione che conduce l’arca d’argento della Madonna per le vie del centro.

Altra meta imperdibile è, ovviamente, il Lungomare Vittorio Veneto, la classica “passeggiata sul mare” ombreggiata dagli eleganti palazzi liberty e dalle palme, ricca di locali, ristoranti e bar per una piacevole sosta golosa.
A metà, spicca il Chiostro della Musica, palcoscenico per spettacoli e concerti, iconico monumento commemorativo per i cittadini di Rapallo emigrati in Cile.

Ma siamo appena all’inizio.

Affacciato sul mare e non lontano dal Castello, da vedere è l’ex convento delle Clarisse, complesso monastico del Seicento, che oggi ospita il Museo Gaglioffo, curiosa collezione d’arte donata dai coniugi Gaglioffo che include opere dal XIV al XX secolo, e un teatro auditorium con 265 posti.

E, a proposito di musei, date un’occhiata anche al Museo del Merletto, nella magnifica sede di Villa Tigullio, storica dimora con giardino vista mare: è incentrato sulla tradizione del merletto a fuselli (o pizzo a tombolo) con biancheria per la casa, abiti, tomboli e accessori unici.

Infine, a 612 metri di altezza, ecco il Santuario Nostra Signora di Montallegro, splendida chiesa in stile rinascimentale-barocco preceduta da una monumentale scalinata che porta al piazzale, da cui il panorama sul blu è difficile da descrivere a parole.

Sono due i modi per raggiungerlo: con la funivia che parte nelle vicinanze della stazione oppure seguendo un sentiero da trekking che parte dal centro storico.

Le spiagge di Rapallo, sogno balneare

Meta estiva per eccellenza, Rapallo offre un litorale punteggiato da raccolte spiagge di ghiaia e ciottoli lambite dal limpido mare, molte attrezzate con lettini e ombrelloni.

Inoltre, in città, potrete trovare una delle rare spiagge di sabbia della Riviera di Levante: si tratta della Spiaggia del Lido, arco dorato nell’abbraccio di cabine bianche e blu.
È perfetta per una vacanza all’insegna del comfort, adatta anche alle famiglie con bambini, e, oltre ai servizi essenziali, propone parco giochi, area fitness, piscina e vasca idromassaggio.

Nei dintorni, altre spiagge che non si dimenticano sono la meravigliosa Spiaggia di Paraggi (a due passi da Portofino), la straordinaria Baia di San Fruttuoso con l’Abbazia medievale, la Spiaggia del Pozzetto a Zoagli, e le spiagge di Prelo, Trelo e Pomaro a San Michele di Pagana, paesino costiero con la Chiesa di San Michele che custodisce una tela di Van Dick.

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Benvenuti a Kyrenia, la Portofino di Cipro

Cipro è la terza più grande isola del Mediterraneo e in tutta la sua lunga estensione conserva degli angoli che sono dei piccoli tesori da scoprire e vivere. Quel che bisogna sapere prima di organizzare un viaggio è che Cipro è divisa in due parti separate dalla cosiddetta linea verde: l’area sotto il controllo effettivo della Repubblica di Cipro, e la zona occupata nel 1974 dalla Turchia al nord, successivamente autoproclamatasi Repubblica Turca di Cipro del Nord. Ed è proprio in quest’ultima che sorge una piccola perla da molti definita la Portofino dell’isola: Kyrenia

Kyrenia: informazioni utili

Kyrenia, chiamata anche Girne, è una località di Cipro del Nord che si presenta ai suoi visitatori con una storia millenaria di cui oggi sono ancora visibili le tracce. Nel coso del tempo si è trasformata in una rinomata località turistica, e attualmente viene desiderata da molti viaggiatori per via del suo paesaggio che lascia senza fiato, ma anche come per la sua colorata vita notturna e la non troppa distanza della Capitale Nicosia.

Non appena si mette piede a Kyrenia la sensazione è quella di essere stati catapultati in una cartolina: un possente castello domina un grazioso ed elegante porto veneziano, caratteristiche che l’hanno portata a definire la “Portofino d’Oriente”.

Cosa vedere

Senza ombra di dubbio vale la pena iniziare il viaggio a Kyrenia dal suo bellissimo castello che oggi è il risultato di diverse ristrutturazioni effettuate nel corso dei secoli. Il maniero si innalza al cospetto del porto e, pur essendo di epoca romana, protegge ancora fiero diversi stili architettonici, alcuni dei quali fanno riferimento del periodo veneziano.

Mentre tra le mura delle sue stanze è possibile interfacciarsi con l’antichissimo “relitto di Kyrenia”, una nave mercantile affondata nei pressi delle coste di Cipro ben 2300 anni fa. Un sito spettacolare, quindi, anche per via della presenza di una cappella del XII secolo.

Visitare il castello di Kyrenia

Fonte: iStock

Veduta del castello di Kyrenia

Non può di certo mancare una sosta al porticciolo dall’aspetto vivace che nasconde mura maestose e imponenti, moschee e chiese ortodosse, insieme a impianti balneari, spiagge pubbliche e private, hotel, ristoranti e dune selvagge.

Questa bellissima città ospita anche quattro fontane del XIX secolo e un cimitero di epoca ottomana dove, secondo la tradizione, riposano in pace i soldati che prestavano servizio al castello e le vittime di malattie contagiose.

Spiagge e mare

Se il tempo lo permette, a Kyrenia vale la pena dedicarsi anche al relax tra spiagge e mare. La città sorge in una posizione che le permette di essere una buona base di partenza per andare alla scoperta di Cipro Nord. Non a caso sono tantissime le escursioni che si possono fare, sia lungo le spiagge per inebriarsi delle meraviglia della costa settentrionale di Cipro, sia nell’entroterra verso i castelli che si arrampicano sui pendii interni.

Tra le spiagge più belle della zona segnaliamo Yavuz Cikarma (Five Mile beach) che si trova ad ovest della città. Si distingue per essere un’affascinate baia sabbiosa che prende vita dinnanzi  un isolotto roccioso che è facilmente raggiungibile pagaiando.

Molto nota è anche la spiaggia di Acapulco, posto ideale per chi vuole praticare il il windsurf. Poi ancora Alagadi Turtle Beach dove la parole d’ordine è solo una: natura. Da queste parti infatti nidificano le tartarughe, in quello che è un paesaggio che sembra degno di un quadro.

Escape Beach è invece la spiaggia più indicata per coloro che amano fare attività sportive: si possono fare immersioni, solcare le acque marine con una moto, oppure a bordo di banana boat, canoa e molto altro ancora. Poi ancora Kervansaray Beach che si trova incastonata in una baia pittoresca; Mermaid Beach (o Deniz Kizi) con la sua lunghezza di 32 metri; Green Coast Beach (o Güzelyali) che si presenta come una pura distesa di sabbia lambita da un mare più che cristallino.

Dove andare in spiaggia a Kyrenia

Fonte: iStock

Una spiaggia di Kyrenia

I meravigliosi dintorni

Kyrenia offre tutto quello serve per una vacanza all’insegna della bellezza, relax e divertimento. Ma va comunque specificato che a farsi particolarmente amare sono i suoi dintorni che regalano delle gemme che vale la pena conoscere. Villaggi, monumenti e monasteri  impreziosiscono – e non di poco – il territorio circostante.

Bufavento, per esempio, sorge a pochi qualche chilometri da questa città ed è quel che rimane di un castello medievale che è stato eretto a un’altitudine di 950 metri sul livello del mare

A soli 6 chilometri di distanza da Kyrenia, vale la pena fare un salto presso l’abbazia di Bellapais, uno degli esempi di architettura gotica di Cipro. Si tratta di un edificio costruito tra il 1324 ed il 1358 e dedicato alla pace. Si innalza su un picco della Montagna delle Cinque Dita ed offre un panorama a dir poco suggestivo.

Molto affascinante è anche il Castello di Sant’Ilario che si erge sulla catena montuosa di Kyrenia. A colpire il visitatore è che è una sorta di labirinto di stanze nascoste, gallerie, giardini, sentieri e scale ripide, tanto che si narra che il signor Walt Disney in persona ne abbia tratto ispirazione per disegnare il celebre castello di Biancaneve.

Esentepe, invece, è un villaggio che nasconde un grande segreto: la Chiesa di Antiphonitis che oggi è uno degli edifici più belli di tutta l’isola. Ancora affrescata, va raggiunta attraversando una lunga strada tortuosa, ma quel che è certo è che la fatica verrà ripagata dalla sua visita.

Abbazia di Bellapais a Cipro Nord

Fonte: iStock

L’incredibile abbazia di Bellapais

Cosa sapere su Cipro Nord

Kyrenia e dintorni possono essere un’ottima destinazione per le proprie vacanze, ma bisogna tenere bene a mente che si trova a Cipro Nord e che quindi sono richieste alcune accortezze in più.

Una di queste riguarda i documenti necessari: per entrare nella cosiddetta “Repubblica Turca di Cipro del Nord (e provenendo da Sud) è ufficialmente richiesto il passaporto. Alle volte viene accettata anche la carta d’identità, ma onde evitare di trovarsi in spiacevoli situazione è sempre meglio viaggiare con il primo.

Se nel resto di Cipro dal gennaio 2008 si usa l’Euro, nella zona dove si trova Kyrenia la moneta ufficiale è la lira turca, anche se è bene sapere che le principali carte di credito sono accettate.

Infine, sappiate che è possibile visitare in sicurezza gran parte del Paese poiché, nonostante le tensioni tra le regioni indipendenti e quelle sotto il dominio turco, è garantito un alto livello di sicurezza. Serve però della cautela: bisogna stare un po’ più attenti nei pressi delle basi militari turche situate nelle zona nord perché qui sono vietati ingresso e persino fotografie.

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La migliore località della Liguria dove andare quest’estate

La Liguria è una delle destinazioni estive per eccellenza, ricca di località balneari dove godere appieno della bellezza del mare e delle spiagge, sia sabbiose che contornate da scogli e ameni scorci selvaggi.

A soli 12 chilometri dalla cosmopolita Genova, infatti, appare Sori, un delizioso e tranquillo antico borgo di pescatori che si specchia tra le onde e sale a incontrare il verde dell’entroterra.

Una vera sorpresa da conoscere e apprezzare.

Sori e le sue frazioni, tra le mete top del Golfo Paradiso

Una rilassante baia del Golfo Paradiso, nell’incanto della Riviera Ligure di Levante, accoglie Sori, tra le alte scogliere e la costa rocciosa tra la famosa Recco e Pieve Ligure, una meta dove trascorrere piacevoli giornate lontano dalla frenesia delle città e della vita di tutti i giorni, dedicandosi soltanto ad ammirare le vivaci case colorate dei borghi marinari liguri, il volo dei gabbiani e le barche che riposano sulla riva.

Una passeggiata tra le vie, dove arriva il profumo di salsedine, regala vedute uniche sull’abitato, sulla costa che prosegue all’orizzonte, e sulle colline terrazzate e gli uliveti che ospitano le frazioni di Sori, in posizione dominante sul blu, ideali per escursioni e trekking nel cuore della natura:

  • Sant’Apollinare, con chiesa romanica del 1195 con il sagrato da cui si gode di una splendida vista sulla vallata di Sori, la costa a picco sul mare e Punta Chiappa verso il promontorio di Portofino;
  • San Bartolomeo, piccolo nucleo di case sparse attorno alla chiesa del XII secolo;
  • Lago, con la cappella intitolata alla Madonna di Lourdes;
  • Capreno, a mezza costa, con la settecentesca Chiesa di San Pietro ricca di marmi, quadri e affreschi, e un bosco di castagni ideale per rigeneranti camminate;
  • Canepa, con l’abitato che rispecchia la tipica disposizione a schiera delle case genovesi;
  • Teriasca, di probabile origine cinquecentesca, raccolto attorno alla Chiesa di San Lorenzo;
  • Sussisa, di origine rurale, con punti di aggregazione nella Chiesa di San Matteo e nella Società Operaia e Contadina;
  • Levà, borgo di mezza costa con la Chiesa della Provvidenza, risalente al Settecento.

Cosa vedere nel borgo di Sori

spiaggia sori liguria

Fonte: iStock

Scorcio della spiaggia di Sori

Già il tragitto pedonale che conduce dalla stazione ferroviaria al cuore del borgo prepara alla meraviglia dell’abitato che si affaccia sulla spiaggia: punti top sono la piazzola panoramica da cui si ammirano il cuore pulsante su cui si staglia l’iconico campanile della Chiesa di Santa Margherita, le colline, il mare e l’orizzonte a perdita d’occhio, e la rossa panchinaViviAmo Sori“.

Scesa la scalinata, ecco poi la meta: la baia con la spiaggia di ghiaia a due passi, la Parrocchiale il cui interno è impreziosito da marmi, stucchi e pregevoli dipinti settecenteschi, e il carruggio principale, Via Sant’Erasmo, ombreggiato da due file di case colorate, sfidante salita che porta in premio altre chicche di Sori: la panoramica piazzetta omonima, l’Oratorio sede di manifestazioni culturali e musicali, e, girato l’angolo, la casa natale di Tommaso Picasso, il bisnonno del celeberrimo pittore.

Scoprire gli angoli caratteristici del borgo marinaro si accompagna al suono delle onde e a soste di puro relax sulla sabbia che ne è parte integrante.

Ma, prima di andare via, vi sono ancora due tappe da includere nel territorio: lungo Via Sauli, il Santuario della Madonna delle Grazie, custode dell’icona della Madonna Nera, e, presso la già citata frazione di Sant’Apollinare, l’omonima chiesa con il suo sagrato da cui la vista lascia davvero senza fiato.

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I castelli della Lunigiana, come quelli della Loira

Regione storica compresa fra Liguria e Toscana, la Lunigiana è nota per essere, oltre che terra di confine, di natura e borghi, la “Terra dei Cento Castelli”. Sulle sponde del fiume Magra fino alle vette appenniniche, e dai monti fino al mare, è un susseguirsi di castelli, torri, manieri, residenze signorili, alcuni dei quali oggi fatiscenti ma sempre di grande suggestione. Potrà sembrare strano che così tante strutture difensive siano tutte concentrare in questo splendido fazzoletto di terra. Eppure c’è una ragione: scopriamola.

Perché la Lunigiana è definita la ‘Terra dei Cento Castelli’

Se i castelli hanno finito per caratterizzare il paesaggio della Lunigiana lo si deve principalmente al dominio secolare dei Malaspina. La nobile famiglia feudale occupò quella che è da sempre considerata  la storica porta d’Europa lungo l’antica via consolare romana e la medievale Francigena, continuando a seguire il diritto longobardo che non prevedeva il maggiorasco, ossia la regola secondo cui l’intero patrimonio ereditario spettava soltanto al primogenito. Per questo motivo, tutti i figli maschi avevano diritto a un proprio feudo e a costruire la propria fortezza.

Nel 1221 iniziò una lunga serie di divisioni che portarono allo spezzettamento del territorio, indebolendo così i vari feudi, che divennero facile preda di potenze come Firenze, Genova, Milano e di altre famiglie nobili. In molti casi i manieri, che hanno principalmente origine malaspiniana, vennero trasformati in residenze signorili. Oggi, dei famosi cento castelli se ne possono visitare circa una ventina, mentre degli altri non è rimasto che qualche rudere o, in alcuni casi, più nulla.

I castelli imperdibili della Lunigiana

Tra i castelli imperdibili della Lunigiana c’è sicuramente l’imponente castello Malaspina di Fosdinovo, che spicca innanzitutto per essere in ottimo stato di conservazione, rispetto ai numerosi ruderi della zona. Con la sua mole maestosa, accoglie i visitatori nei saloni affrescati, tra cui spicca il grande salone centrale con gli affreschi di Dante con i Malaspina, ma altrettanto affascinanti sono la stanza del fantasma, e la camera di Dante, dove avrebbe dormito il Sommo Poeta. Sul castello di Fosdinovo aleggiano misteriose leggende, come quella legata a Bianca Maria Aloisia, figlia del marchese, colpevole di aver amato perdutamente uno stalliere. Nel 1620, il padre la fece murare viva insieme al suo cane e a un cinghiale, simbolo di ribellione. Da quel momento, nelle macchie impresse sul soffitto, si potrebbero riconoscere il padre, la figlia e i due animali. C’è anche chi sostiene di aver visto lo spirito della giovane aggirarsi per il castello o un cuore palpitare nel letto che fu di suo padre.

Un altro castello imperdibile è la Fortezza della Brunella, ad Aulla, in provincia di Massa Carrara, che deve il nome al colore della roccia su cui è edificata. Si erge alla confluenza del fiume Magra e del torrente Aulella, dominando entrambe le valli, ed è raggiungibile attraverso la storica scalinata alle porte della città oppure lungo la comoda strada sterrata che sale attraverso il parco che la circonda. Tipico esempio di fortificazione progettata in funzione delle armi da fuoco, costruita agli inizi del ‘500, ospita al suo interno il Museo di Storia Naturale, mentre dalla collina si può godere di una splendida vista sull’intero crinale appenninico e sulle Alpi Apuane.

Se visitate Pontremoli vi conquisterà il castello del Piagnaro, che svetta imponente sulla parte più antica del borgo toscano. Costruito agli inizi dell’XI secolo per volere della famiglia longobarda degli Adalberti, ha alle spalle una storia travagliata, che lo vide più volte distrutto e ricostruito per la sua importanza strategica, considerato che venne definito “clavis et ianua” da Federico II, ossia chiave e porta della Toscana. Dal 1975 è sede del Museo delle Statue Stele della Lunigiana, che, raccoglie tutte le statue-stele di questa terra di arte e cultura, singolari sculture antropomorfe, maschili e femminili, in pietra arenaria, realizzate dalle antiche popolazioni che hanno abitato la valle nei due millenni prima dell’arrivo dei Romani.

Tra i castelli visitabili su prenotazione, la Fortezza della Verrucola, a Fivizzano, il Castello di Castiglione del Terziere a Bagnone, e il Castello Malaspina di Tresana. Durante l’anno si può approfittare delle aperture straordinarie per visitare il Castello Malaspina di Monti, nella frazione di Licciana Nardi.

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Genova, Capitale Italiana del Libro 2023: gli itinerari letterari

Ogni anno, una splendida città italiana viene eletta Capitale del Libro: è l’occasione giusta per promuovere eventi culturali su tutto il territorio, dedicando appuntamenti imperdibili alla lettura e ai più celebri scrittori. Nelle scorse ore, con una cerimonia che si è tenuta presso la sala Spadolini del Ministero della Cultura, è avvenuta l’attesa proclamazione. Per il 2023, il titolo sarà detenuto dalla città di Genova, che nei prossimi mesi metterà in campo numerosi progetti per stimolare la curiosità di cittadini e turisti e invogliarli sempre più alla lettura.

Genova, la Capitale Italiana del Libro 2023

“Sono commosso, contento e soprattutto orgoglioso” – ha affermato il sindaco Marco Bucci, dopo aver scoperto che la sua città è stata eletta come Capitale Italiana del Libro per il 2023 – “Nonostante quello che è successo negli anni scorsi, siamo riusciti a creare una rete di cultura assolutamente unica di cui siamo orgogliosi”. Partecipando all’iniziativa promossa annualmente dal Ministero della Cultura, la città della Lanterna ha presentato un progetto molto interessante intitolato “Genova a parole spiegate”, che è stato premiato per la sua originalità.

Ma quali sono le prime novità che il capoluogo ligure introdurrà per i prossimi mesi, come spunto ai cittadini e ai turisti che desiderano avvicinarsi ancor di più al mondo della lettura? “Investiremo molto nelle biblioteche” – ha dichiarato il sindaco di Genova – “La nostra volontà è quella di aprirle in orari diversi da quelli attuali, come il dopo cena o durante la notte, oltre a portare in città personaggi importanti che possano leggere e raccontare i libri in pubblico o nei teatri”. Tutte iniziative davvero interessanti, che sicuramente vedranno la luce molto presto. Ma ora scopriamo un lato inedito di Genova, seguendo i suoi più suggestivi itinerari letterari.

Gli itinerari letterari di Genova

Non c’è modo migliore per visitare Genova, se non seguendo le orme dei grandi scrittori e poeti che di qui passarono, rimanendo incantati da un fascino unico al mondo. Come Eugenio Montale, che nacque proprio nella città della Lanterna: i suoi primi passi li mosse presso corso Dogali, a non molta distanza dal porto e dai suoi panorami meravigliosi. Nel cuore del suggestivo quartiere del Castelletto, c’è ancora una targa a ricordare la casa che lo vide venire al mondo. E in pochi minuti si arriva alla stazione di Piazza Principe, che il poeta frequentò a lungo per raggiungere Monterosso e le Cinque Terre, luoghi che lo ispirarono nelle sue composizioni.

Assieme a Montale, gli altri poeti della Riviera Ligure ci hanno regalato splendidi scorci di una città magica. Autori come Giorgio Caproni e Dino Campana ci portano tra gli stretti caruggi del centro storico, alla scoperta di palazzi nobiliari e deliziose chiesette, per poi giungere verso il porto e ammirare l’infinita distesa azzurra del mare. Persino scrittori internazionali come Herman Melville, che visitò Genova solamente per pochi giorni, non poterono fare a meno di rimanerne incantati. L’autore di Moby Dick descrisse con parole magnifiche la sua passeggiata lungomare, l’arrampicata tra le colline che cingono la città e la splendida Lanterna che lo seguiva in lontananza.

Da ultimo, non ci resta che scoprire i luoghi più amati da un altro grande personaggio genovese: stiamo parlando di Fabrizio De André, uno dei più celebri cantautori italiani che hanno reso grande questa città. Uno dei posti più iconici e strettamente legati all’artista è Villa Saluzzo Bombrini, chiamata anche Villa del Paradiso: vi si trasferì in giovane età assieme alla famiglia, e qui diede il via alla sua carriera musicale.

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San Valentino: a Genova i pinguini celebrano l’amore così

C’è qualcosa di magico che accade intorno a noi quando arriva il mese di febbraio. Quando i quartieri, le strade e le città che conosciamo si trasformano in maniera inedita e sorprendente con un unico obiettivo: celebrare l’amore in ogni sua forma. È questa l’occasione perfetta per mettersi in viaggio, per programmare avventure ed esperienze tutte da vivere e da condividere con la propria dolce metà.

Non che ci sia bisogno di un giorno specifico per ricordare l’importanza dell’amore, intendiamoci. Eppure nessuno può restare immune al fascino che sprigiona il giorno di San Valentino, proprio quello dedicato alle emozioni e ai sentimenti.

Insomma la stagione dell’amore è già cominciata ed è tutto pronto per i festeggiamenti. Lo sanno bene anche i pinguini Papua che vivono a Genova e che proprio in occasione del 14 febbraio hanno inaugurato i rituale di corteggiamento.

Genova: love is in the air

L’amore è nell’aria ovunque questo febbraio, anche e soprattutto nella città di Genova. All’interno del celebre acquario situato a Ponte Spinola, nel porto antico cittadino, i pinguini Papua hanno dato il via ai rituali di corteggiamento e alla costruzione dei nidi.

Proprio in concomitanza dell’arrivo di San Valentino, infatti, inizia per questi esemplari la fase riproduttiva non prima di aver costruito un confortevole e piccolo nido. La preparazione di questo segue in rituale ben preciso: le coppie di pinguini scelgono quella che è la zona più idonea, la femmina ci entra e il maschio sceglie e raccoglie ciottoli e sassolini da posizionare nel nido.

Si tratta di un vero e proprio corteggiamento di altri tempi. Il pinguino maschio, infatti, va in cerca del sassolino perfetto, come se fosse un pegno d’amore. Una volta scelto lo porge alla sua compagna con un inchino che viene ricambiato. Molto più di una promessa d’amore, quel sasso è un pezzo importante per la costruzione del nido.

Contemporaneamente inizia anche la fase del corteggiamento, quella che vede gli esemplari di pinguini Papua, maschi e femmine, intenti in danze, inchini e carezze. Dopo di che inizia la fase di accoppiamento vera e propria con tanto di fecondazione e deposizione delle uova.

 Celebrare il San Valentino insieme ai pinguini

Per questa occasione importante l’Acquario di Genova, meta imperdibile per tutti i viaggiatori che giungono in città, ha deciso di aprire al pubblico la zona dove vivono i pinguini per permettere alle persone di osservare la fase di corteggiamento e di entrare in punta di piedi nel loro magico mondo.

Nei giorni tra il 13 e il 17 febbraio, infatti, ci saranno tutta una serie di eventi e incontri quotidiani con gli esperti che lavorano all’interno dell’acquario per conoscere tantissime curiosità sugli esemplari di pinguini Papua. Non è tutto però, perché una visita qui si traduce in un’esperienza immersiva nel fantastico mondo delle specie marine.

Imperdibili sono la vasca degli squali e il Padiglione della Biodiversità che conserva e studia coralli tropicali e tartarughe marine. C’è anche la sala delle meduse, che permette di scoprire tutto ciò che riguarda la riproduzione di questi animali, e il Padiglione dei Cetacei per conoscere l’attività di ricerca in mare aperto promossa proprio dall’Acquario.

Insomma, quale occasione migliore se non questa per lasciarsi suggestionare dal mondo animale?

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Sanremo, la crociera del Festival (che non salpa)

Non è aperta a tutti la crociera del Festival di Sanremo. Solo qualche centinaio di super selezionati passeggeri hanno potuto imbarcarsi sulla nave – che non salpa – Costa Smeralda attraccata al porto della cittadina ligure che per qualche giorno è la protagonista del panorama musicale (e non solo).

Costa Crociere ha organizzato una crociera-evento dedicata ai suoi migliori agenti di viaggio, ai migliori clienti italiani e agli iscritti al programma loyalty della compagnia, il C|Club.

La crociera del Festival di Sanremo

A bordo, solo il meglio del divertimento. A partire dal Festival stesso. Sì, perché la nave per tutta la durata dell’evento (cinque giorni, dal 7 all’11 febbraio, serata in cui sarà proclamato il vincitore della 73esima edizione) è stata trasformata in un’estensione del celebre Teatro Ariston, che ogni anno ospita la kermesse musicale, con un palco galleggiante dove si esibiscono cantanti e ospiti.

Ogni sera si esibisce un “big”: Salmo, Fedez, Takagi & Ketra e Guè sono gli ospiti a bordo che cantano e che concorrono alla gara. E per gli ospiti della nave è un’esperienza unica, in uno scenario davvero suggestivo, con la nave illuminata al largo di Sanremo, a poche centinaia di metri dall’Ariston.

Ogni esibizione di un cantante è una festa per gli chi è sulla nave e tutta la crociera è caratterizzata dal lusso. basti pensare che i menu a bordo della Costa Smeralda sono stati curati dallo chef pluristellato – nonché personaggio televisivo – Bruno Barbieri, i dolci serviti sono curati dal Maître pâtissier Iginio Massari e che l’intrattenimento è stato affidato al comico imitatore Angelo Pintus.

Gli ospiti a bordo possono comunque scendere a terra ogni volta che lo desiderano e respirare l’atmosfera festaiola di Sanremo, la cittadina ligure che, per dieci giorni all’anno, si anima come non mai e che diventa il centro del mondo, con vip italiani e internazionali, personaggi del mondo dello spettacolo e dei media che s’incontrano ogni dove.

Sanremo

Fonte: iStock

Sanremo, perla della Riviera dei Fiori

Cosa vedere a Sanremo

eta ambita del Ponente ligure è Sanremo, la Città dei Fiori e della musica, incastonata nella bellezza della Riviera dei Fiori, dal centro storico ricco di attrattive e dal suggestivo lungomare ombreggiato da palme.

Oltre al famoso Teatro Ariston lungo il corso Matteotti la città è famosa per il casinò, le splendide ville Liberty, le chiese antiche, i giardini, le spiagge e, perché no, la zona dello shopping (amata soprattutto dai francesi che vengono ogni weekend da oltreconfine per fare acquisti).

Volendo, la compagnia organizza anche escursioni guidate a Sanremo per andare alla scoperta dei suoi segreti e dei suoi angoli più pittoreschi e più nascosti.

A bordo della super nave Costa Toscana

Ha iniziato a operare solo la scorsa estate ed è quindi una nave nuovissima. La Costa Toscana è diventata famosa per essere una vera e propria “smart city” galleggiante. La caratteristica numero uno di questa nave è la sostenibilità.

Grazie all’utilizzo del Gas naturale liquefatto (Gnl) riesce a eliminare quasi del tutto l’immissione di ossidi di zolfo nell’atmosfera, di ossido di azoto e di CO2 (fino al 20%) ed è quindi una nave super green.

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Fonte: Ufficio stampa

Una delle cabine a bordo della Costa Toscana

Oltre a zero emissioni, a bordo c’è tutta una serie di innovazioni tecnologiche all’avanguardia studiate per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. L’intero fabbisogno giornaliero di acqua è soddisfatto trasformando quella del mare tramite l’utilizzo di dissalatori.

A parte l’aspetto ecologico, la nave dentro è bellissima ed è un omaggio alla regione a cui è dedicata: la Toscana. Per gli arredi sono stati usati solo materiali e stoffe Made in Italy. E gli spazi comuni sono dedicati ai luoghi toscani più famosi, piazza del Campo, piazza dei Miracoli, ponte Montalcino, Pietrasanta, Viareggio, Montecatini, Lucca, Pienza, Bolgheri e Montepulciano, tutti con i nomi delle città toscane.

I passaggeri a bordo possono divertirsi nei vari bar tematici, nei 21 ristoranti e aree dedicate alla “food experience”, che sono tutti un omaggio all’Italia.

Si può alloggiare in una delle 2.663 cabine, di cui 28 sono suite, 106 camere con terrazza (una nuova tipologia di cabina che comprende una splendida dependance dove fare colazione, prendere un aperitivo o semplicemente godersi il rumore delle onde), 1.534 con balcone, 168 esterne e 827 camere interne.

In occasione del Festival di Sanremo, la Costa Toscana ha gettato l’ancora al largo della costa ligure e resta ferma fino al termine dell’evento, ma non appena arriverà la stagione riprenderà la navigazione nel Mediterraneo occidentale con crociere di una settimana toccando i porti di Savona, Civitavecchia/Roma, Napoli, Ibiza, Valencia e Marsiglia. Durante la stagione autunnale, invece, al posto di Ibiza si fa tappa a Palma de Maiorca.

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Fonte: Ufficio stampa

Uno dei bar esterni a bordo della Costa Toscana
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La Cascata del Serpente, oasi paradisiaca in Liguria

La Liguria, con le sue splendide spiagge bagnate da un mare cristallino e i piccoli borghi colorati arrampicati tra le rocce, è una regione meravigliosa. Sono moltissimi i turisti che la scelgono per le loro vacanze estive o anche semplicemente per una gita fuori porta. Ma il suo entroterra nasconde alcune piccole perle che in pochi conoscono: come la Cascata del Serpente, un incantevole angolo di paradiso immerso nella natura incontaminata, assolutamente da scoprire.

La bellezza della Cascata del Serpente

Le impetuose acque turchesi del rio Masone, che si scava il suo intricato percorso attraverso una valle ripida e incassata, si tuffano tra le rocce dando vita ad uno spettacolo della natura: questa è la Cascata del Serpente, un gioiello da ammirare nella sua selvaggia bellezza. In realtà, qui si trovano ben 5 piccole cascate, una più suggestiva dell’altra, ed ognuna di esse si getta in un piccolo laghetto. Ma è la più alta, con i suoi 12 metri di tuffo, a regalarci il paesaggio più affascinante di tutti, una vera cartolina.

La Cascata del Serpente, immersa nel cuore lussureggiante del Parco Naturale Regionale del Beigua, è la meta ideale per una bella camminata nella natura ancora incontaminata, praticamente in ogni stagione dell’anno. La primavera, ricca di colori e profumi incredibili, accoglie i primi visitatori conducendoli alla scoperta di questa oasi meravigliosa, mentre l’estate è il momento giusto per chi vuole farsi un tuffo rinfrescante nelle acque trasparenti del piccolo specchio che i locali, ormai da tanti anni, chiamano il Laghetto del Serpente.

Ma le sorprese non finiscono certo qui: il breve percorso che porta verso le cascate è esso stesso una vera bellezza, lungo il quale si possono ammirare alcune vecchie strutture che testimoniano l’importanza del rio Masone e delle sue acque, tra cui un grosso mulino e i ruderi di un’antica cartiera. E per i più avventurosi, il corso d’acqua e le sue cascate offrono l’occasione per praticare escursioni e torrentismo lungo la via ferrata attrezzata.

La Cascata del Serpente, dove si trova

Arrivare alla Cascata del Serpente non è affatto difficile: il punto di partenza ideale è il centro abitato di Masone, piccolo borgo ricco di storia e natura. Dopo aver attraversato il grazioso ponte che conduce alla piazza principale del paese, non resta che seguire le indicazioni. Il percorso, completamente immerso nella vegetazione, dura appena un chilometro ed è adatto a tutti, anche ai più piccini. Una volta arrivati, il panorama si apre davanti agli occhi dei turisti ed è semplicemente meraviglioso. Sembra davvero un’oasi di pace, dove rilassarsi per qualche ora.

Per chi ama la natura, d’altra parte, questo è un paradiso: siamo nel Parco del Beigua, una delle aree verdi più lussureggianti dell’intera regione, dove potersi concedere lunghe escursioni all’aria aperta. Qui vi sono infatti tantissimi sentieri perfetti per una semplice camminata o per un trekking più impegnativo, arrampicandosi sulle vette più alte dell’Appennino Ligure. Oltre alla Cascata del Serpente, vi sono altre bellezze naturalistiche da esplorare: una è il Lago dell’Antenna, bacino artificiale realizzato per sopperire all’esigenza di una centrale idroelettrica e oggi meta di tantissimi amanti della pesca.

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La CNN racconta Genova e i suoi palazzi “reali”

L’Italia è una terra meravigliosa. Noi lo sappiamo benissimo e anche gli stranieri sembrano essere d’accordo. E per questo motivo molti quotidiani internazionali amano scrivere delle nostre bellezze. Questa volta è la CNN a parlare di noi e lo fa raccontando la spettacolare città di Genova.

Genova e i suoi affascinanti Palazzi dei Rolli

La CNN racconta Genova spiegando ai suoi lettori che alcuni dei palazzi di questa città sono così spettacolari da essere patrimonio mondiale dell’UNESCO. Non a caso, hanno definito il capoluogo ligure “una delle città più spettacolari d’Italia”

Il racconto sottolinea che Genova ospita quello che si dice essere il centro cittadino medievale più intatto di tutta Europa. Ma in particolare ciò che conquista i visitatori sono i Palazzi dei Rolli, un sistema di dimore aristocratiche che lasciano davvero a bocca aperta.

Negli anni fra Rinascimento e Barocco, infatti, i nobili genovesi fecero costruire questa serie di edifici che ancora oggi vantano magnifiche facciate con decorazioni in stucco, marmo o dipinte, atri grandiosi, giardini con fontane e ninfei e molto altro ancora. Altrettanto affascinanti sono gli interni con grandi saloni affrescati, sontuosi arredi, pregiate collezioni, e ricche quadrerie.

Palazzo Sinibaldo Fieschi genova

Fonte: iStock – Ph: Simona Sirio

Il Palazzo Sinibaldo Fieschi di Genova

Il sito UNESCO attualmente comprende 42 palazzi degli oltre 100 esistenti, che da Strada Nuova arrivano a gran parte del centro storico attraverso Via Lomellini, Piazza Fossatello e Via San Luca, fino a Piazza Banchi e al mare. Alcuni di essi ancora oggi appartengono a privati, mentre altrettanti sono diventati sedi di banche, uffici e musei.

I Palazzi dei Rolli più belli di Genova

prima di raccontarvi quali sono i Palazzi del Rolli più belli di Genova c’è da fare una piccola premessa: questi edifici sono chiamati “dei Rolli” perché un tempo ospitavano le alte personalità che si trovavano in città. Gli alloggi, all’epoca, venivano assegnati sulla base di un sorteggio dalle liste degli alloggiamenti pubblici chiamate, per l’appunto, “Rolli”, che in italiano corrisponde a “ruoli”, cioè elenchi.

Palazzo Stefano Balbi

Il primo di cui vi vogliamo parla è il maestoso Palazzo Stefano Balbi che, nei fatti, è uno dei più importanti edifici rinascimentali di Genova. Conosciuto anche come Palazzo Reale, è oggigiorno un polo museale costituito dalla dimora storica, dall’annesso giardino e dalla pinacoteca e la Galleria di Palazzo Reale.

Nel corso degli anni ha subito diversi passaggi di proprietà che corrispondono all’arricchimento del palazzo e delle sue collezioni. Vi basti pensare che negli spazi e nelle sale della dimora vi si trovano affreschi di Valerio Castello, di Giovanni Battista Carlone, fino ad arrivare a interventi seicenteschi che si affiancano alla fase settecentesca dei Durazzo.

Palazzo Stefano Balbi genova

Fonte: iStock

Il Palazzo Stefano Balbi di Genova

Palazzo Bianco

Altrettanto straordinario è Palazzo Bianco, detto anche Palazzo di Luca Grimaldi o Palazzo Brignole Sale, che oggi è sede di una galleria pubblica che coincide con una sezione dei Musei di Strada Nuova a cui fanno capo anche palazzo Rosso e Palazzo Doria-Tursi.

Al suo interno, infatti, si possono ammirare importanti opere di arte italiana, fiamminga e spagnola tanto da essere considerato il fulcro del sistema dei musei del Comune di Genova.

Palazzo Rosso

Molto interessante anche Palazzo Rosso, detto anche Palazzo Rodolfo e Francesco Maria Brignole, che fu costruito tra il 1671 e il 1677 dai fratelli Rodolfo e Gio Francesco Brignole Sale.

Esso non passa assolutamente inosservato in quanto è particolarmente rappresentativo dell’architettura italiana del primo Settecento. Grazie ai restauri subiti nel corso degli anni, al suo interno sono custoditi arredi e dipinti caratteristici del Settecento, come per esempio Strozzi, Van Dyck, Veronese e molti altri.

Oltre a questo, Palazzo Rosso vanta una particolarità davvero interessante: un terrazza da cui godere di una veduta panoramica  a 360 gradi sull’intera città: il Mirador di Palazzo Rosso.

Palazzo Rosso genova

Fonte: iStock – Ph: saiko3p

Il Palazzo Rosso di Genova

Palazzo Doria-Tursi

In Via Garibaldi l’edificio più imponente è senza ombra di dubbio Palazzo Doria-Tursi. Vi basti pensare che occupa tre isolati e che conserva persino due ampi giardini.

La facciata è policromatica e alterna pietra rosa, ardesia e marmo bianco. Inoltre, è collegato all’adiacente Palazzo Bianco. Al suo interno, infatti, vi solo le ultime sale della Galleria Pubblica dove è esposta anche la Maddalena Penitente di Antonio Canova. La Sala Paganini, invece, custodisce gelosamente il violino utilizzato dal compositore insieme ad altri cimeli del violinista e compositore genovese.

Palazzo Podestà

Altrettanto affascinante è il Palazzo Podestà, chiamato anche Palazzo Nicolosio Lomellino, che si contraddistingue per la sua facciata decorata con stucco bianco e azzurro.

Tra le sue mura si sviluppa un corridoio che porta ad uno spazio aperto dove si trova un ninfeo realizzato da Domenico Parodi nel 1700. Presenti, inoltre, anche tantissimi affreschi come il “Giove e la capra Amaltea” di Giacomo Antonio Boni e il “Bacco regge la corona Arianna” di Domenico Parodi.

Recentemente restaurato, è accessibile negli spazi dell’atrio, del giardino rigoglioso di piante e popolato da creature mitologiche scolpite nella pietra, del ninfeo e nelle sale dei due piani nobili in cui si organizzano mostre, visite guidate ed eventi culturali.

Palazzo Podestà genova

Fonte: iStock – Ph: Simona Sirio

Una angolo del Palazzo Podestà di Genova

Cos’altro vedere assolutamente a Genova

Genova è una città in grado di far innamorare chiunque vi ci metta piede. Tante le cose da visitare, ma fra tutte vi consigliamo di fare un salto al suo porto antico, vero simbolo della città.

Non a caso, è uno dei porti più antichi del Mediterraneo che negli anni è stato reso ancora più splendido grazie all’intervento di Renzo Piano che lo ha trasformato in una piattaforma waterfront dove convive in armonia l’atmosfera antica con quella contemporanea.

Altrettanto interessante è il suo centro storico che è un dedalo di vicoli (caruggi) che si aprono inaspettatamente in piccole piazzette. Tra tutte queste vie e viuzze si possono scorgere delle vere meraviglie come chiese e palazzi tra cui, per esempio, la splendida Cattedrale di San Lorenzo, Porta Soprana, la casa di Colombo e molto altro ancora.

Infine, se si decide di visitare Genova non si può non fare un salto a Boccadasse che è un vero e proprio borgo marinaro inglobato nella città. A lasciar ancor più senza parole è che si sviluppa nel cuore di un’insenatura che si affaccia su uno splendido mare, una zona che regala un’atmosfera quasi magica impreziosita da edifici colorati ed eleganti che fanno da cornice anche ad una piccola, ma assolutamente suggestiva, spiaggia.

Boccadasse genova

Fonte: iStock

Vista di Boccadasse
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Borghi finalborgo Liguria mare Viaggi

Finalborgo, gioiello della Liguria a pochi passi dal mare

C’è un borgo, facente parte dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, che si trova a pochi passi dal mare e ad alcuni chilometri dal confine con la Francia. Un piccolo gioiello della provincia di Savona in grado di regalare paesaggi che si mescolano tra la costa, natura, storia, montagna e tante meraviglie architettoniche che vale la pena scoprire.

Vi stiamo parlando di Finalborgo, una località della Liguria che è uno dei tre nuclei urbani formanti l’abitato di Finale Ligure. Una vera perla circondata da suggestive mura medievali ancora ben conservate e che anche oggi preserva il fascino di un antico centro fortificato.

Finalborgo: cosa vedere

Passeggiare per il centro storico di Finalborgo vuol dire scoprire siti di rara bellezza e un patrimonio artistico e culturale che lascia davvero a bocca aperta. Ma del resto questo luogo vanta una storia particolare che gli ha permesso di beneficiare di un grande sviluppo economico.

Porta Reale, il principale accesso di Finalborgo

Iniziamo questo viaggio dalla Porta Reale, il principale accesso al bellissimo borgo di Finalborgo. Risalente alla fine del Seicento, è nata per sostituire la medievale Porta Carretta di cui oggi è ancora visibile l’innesto dell’arco dell’antico ponte.

Si distingue, inoltre, per essere decorata da una finta architettura ottocentesca con tanto di stemma sabaudo e l’immagine della Madonna a protezione dell’antico abitato. Qui sotto, nel corso dei secoli, sono passate tantissime personalità tra cui soldati, re e principi.

Porta Testa, puro spettacolo

Di origine medievale, Porta Testa si apre sul lato occidentale delle mura di Finalborgo. Da queste parti un tempo venivano esposte le teste dei condannati per decapitazione, mentre oggi è un vero e proprio capolavoro di pura bellezza.

Sull’arco, infatti, sono presenti alcune iscrizioni e lo stemma di Giovanni I del Carretto insieme alla data di costruzione, 10 giugno 1452. Vi è sovrapposta, inoltre, una torre campanaria con tanto di orologio e uno splendido affresco.

porta testa finalborgo

Fonte: iStock – Ph: Alessandro Tortora

La splendida Porta Testa di Finalborgo

Teatro Aycardi, tra i più antichi della Liguria

Tra le attrazioni da non perdere a Finalborgo c’è senza ombra di dubbio il Teatro Aycardi che si distingue per essere il più antico di realizzazione ottocentesca in Liguria. Recentemente restaurato, è stato costruito tra il 1804 e il 1806 ed è una piccola perla celata da una sobria facciata.

La sua capacità totale è di 250 spettatori e vanta un soffitto coperto da un telo decorato con medaglioni e motivi floreali. Oggi è aperto aperto alle visite guidate e, nonostante la sua poca appariscenza, è un vero e proprio simbolo di bellezza ed eleganza.

Castel San Giovanni, una fortezza spettacolare

Molto affascinante anche Castel San Giovanni, una fortezza che si trova a 50 metri sul livello del mare. Ciò che senza ombra di dubbio colpisce maggiormente il visitatore sono le sue spettacolari mura a tenaglia, ma anche la magnifica vista di cui è possibile godere accedendo alle sue terrazze. Un panorama che spazia tra Finalborgo, le valli circostanti e il limpido mare di Finale Ligure.

Simbolo di questo splendido luogo, può essere raggiunto attraversando un suggestivo ponte e facendo una piacevole camminata in salita che permette di godere progressivamente di un paesaggio sempre più interessante.

Castel San Giovanni finalborgo

Fonte: iStock – Ph: Alessio Panarese

Castel San Giovanni di Finalborgo

Collegiata San Biagio, in stile Barocco

La passeggiata alla scoperta di Finalborgo continua con la sua Collegiata San Biagio, una chiesa in stile Barocco che risale al secolo XVII. Si trova nell’omonima e suggestiva piazza che ne fatti rappresenta la sala d’ingresso alla cittadina.

A svettare maestoso è il suo campanile ottagonale leggermente pendente, mentre a lasciare senza parole sono i suoi interni suddivisi su tre navate separate da imponenti pilastri. A differenza degli esterni, infatti, le decorazioni sono molto appariscenti e davvero imperdibili.

Il Complesso Monumentale di Santa Caterina e il suo museo

Un’altra meraviglia di Finalborgo è il Complesso Monumentale di Santa Caterina che al suo interno ospita il Museo archeologico del Finale, la Sala congressi, l’Oratorio de’ Disciplinanti destinato a mostre culturali, e la Biblioteca-mediateca civica.

In sostanza, è un vero e proprio polo culturale polivalente che si distingue anche per un grande fascino grazie alla sua maestosa chiesa e agli ampi annessi conventuali che sembrano orbitare attorno ai due chiostri rinascimentali.

Complesso Monumentale di Santa Caterina finalborgo

Fonte: iStock

Il Complesso Monumentale di Santa Caterina a Finalborgo

Palazzo del Tribunale, pregevole esempio di architettura civile della Liguria di Ponente

I viaggiatori più curiosi non potranno non innamorarsi di Palazzo del Tribunale che si distingue per essere un pregevole esempio di architettura civile della Liguria di Ponente. I suoi anni di storia sono ben 700 anni e il suo ultimo piano è oggi un museo che permette di approfondire i temi dell’amministrazione della Giustizia e della salvaguardia del territorio.

Ma non solo, qui ci sono anche bellissime sale racchiuse da una facciata variopinta che aiuta a comprendere il suo tormentato passato.

Le piazze di Finalborgo

Infine, tra le cose da non perdere a Finalborgo ci sono anche le sue antiche piazze come Piazza Garibaldi che è il vero e proprio cuore del borgo. Da queste parti si affacciano edifici di grande pregio storico e architettonico come il Palazzo Chiazzari con una meravigliosa loggia posta all’ultimo piano, la facciata dipinta di Casa delle Erbe e la Casa Celesia sull’angolo di via Nicotera.

Ogni primo fine settimana del mese, inoltre, vi prende vita un mercato delle cose antiche e dei mestieri.

Particolarmente affasciante anche Piazza del Tribunale in cui si trova l’omonimo edificio e situata a pochi passi da Palazzo Arnaldi, una struttura che sfoggia una facciata decorata da stucchi e con quattro portali.

Sul lato opposto della piazza, ecco Palazzo Cremata che incanta il visitatore con le sue raffinate incorniciature delle finestre e un grande portale d’ingresso. Inoltre, è possibile intravedere anche via delle Fabbriche dove un tempo sorgevano le attività produttive del borgo.

Poi ancora Piazza Santa Caterina che nei fatti rappresenta la parte anteriore dello splendido e omonimo Complesso Monumentale. Da queste parti, inoltre, è visibile la Casa Gozo che sfoggia un caratteristico balcone curvilineo.

Il mare di Finalborgo

Come detto in precedenza, Finalborgo si trova vicino allo splendido mare ligure. Non ci sono spiagge in quanto non si affaccia direttamente sul litorale, ma spostandosi a Finalmarina o in altre località balneari della Riviera di Ponente è possibile rilassarsi in luoghi a dir poco paradisiaci.

Zone che sono state spesso premiate con la Bandiera Blu per la pulizia delle spiagge, la Bandiera Verde in quanto adatte ai più piccoli e la prestigiosa Bandiera Lilla, il vessillo che viene consegnato ai lidi adeguati alle persone con disabilità.

Tra quelle da non perdere c’è Varigotti con i suoi finissimi sassolini e le case colorate a farne da cornice, così come la meravigliosa Baia dei Saraceni che vanta origini molto antiche.

Insomma, Finalborgo è uno scrigno di splendide sorprese da scoprire in qualsiasi stagione dell’anno.

Piazza Garibaldi finalborgo

Fonte: iStock – Ph: Alessandro Tortora

La Piazza Garibaldi di Finalborgo