Categorie
Bolzano Brescia itinerari culturali Mercatini di Natale montagna Natale Notizie Viaggi Viaggi in treno Viaggi Relax

Bressanone Express: il treno storico per vivere il Natale altoatesino

La magia del Natale indossa un abito vintage e ci porta in viaggio a bordo di un treno d’epoca: il Bressanone Express torna l’8 dicembre 2025 e collega Milano Centrale e Brescia ai mercatini più suggestivi dell’Alto Adige con stop a Bolzano e Bressanone. Il percorso comodissimo in carrozze curate dà modo di godersi una delle esperienze più tradizionali del periodo: la visita ai mercatini di Natale, ma con un mezzo di trasporto eccellente.

L’itinerario, unico nel suo genere, emoziona già dalla partenza su carrozze d’epoca perfettamente restaurate e trainate da una locomotiva elettrica storica.

Il percorso del Bressanone Express

Il collegamento parte da Milano l’8 dicembre alle 7:20, fa un secondo stop a Brescia alle 8:25 e arriva a Bolzano alle 11:07 per proseguire per il capolinea a Bressanone con arrivo alle 11:39. A bordo delle carrozze UIC-X serie 45.000 e del caratteristico bagagliaio d’epoca, tutto parla di tradizione e storia ferroviaria. Durante il tragitto, i passeggeri potranno ammirare il paesaggio che muta lentamente: i campi pianeggianti lasciano spazio ai boschi innevati, ai paesini illuminati da lucine colorate e alle montagne maestose del Trentino. È uno spettacolo che si osserva comodamente dal finestrino, avvolti dal tepore del vagone e dal tintinnio sommesso dei binari. Il treno ripartirà da Bressanone alle 17:15, rientrando a Milano alle 21:43.

Come prenotare il Bressanone Express per Natale

Per vivere l’esperienza del Bressanone Express, è sufficiente visitare il sito ufficiale della Fondazione FS Italiane. Al momento i biglietti risultano sold out, segno dell’enorme interesse per questo viaggio natalizio unico nel suo genere, ma si consiglia di monitorare periodicamente il sito, poiché potrebbero essere organizzate nuove corse o resi disponibili ulteriori posti. I treni storici della Fondazione FS sono infatti molto richiesti, ma spesso vengono riproposti grazie all’entusiasmo del pubblico e alla passione di chi ama riscoprire il fascino delle ferrovie d’epoca.

Il mercatino di Natale di Bressanone

Tra i treni del Natale 2025, quello di Bressanone è una chicca che permette di scoprire l’atmosfera di questa località che mette a disposizione dei visitatori un mercatino con 37 casette di legno tra artigianato, idee regalo e tante specialità gastronomiche. Per chi ama la buona cucina, Bressanone offre un autentico viaggio gastronomico: dai Tirtln alle frittelle di mele, dal gulasch alla zuppa d’orzo, fino ai dolci Buchteln con crema di vaniglia. Tutto servito negli accoglienti caffè e ristoranti del centro, tra note di musica dal vivo e cori natalizi che risuonano nell’aria gelida del tramonto. Il mercatino, inserito nel 2012 dalla CNN tra i più belli al mondo, è un gioiellino da scoprire.

Il mercatino di Natale di Bolzano

Prima di arrivare a Bressanone, il treno permette di fermarsi a Bolzano e qui il Natale è una cosa seria. Dal 28 novembre fino al 6 gennaio la località si anima portando tantissime casette in piazza Walther. L’esposizione per il 2025 propone poi un percorso suggestivo con altre possibilità d’acquisto verso parco dei Cappuccini.

Un’occasione da non perdere per chi desidera trascorrere l’8 dicembre in un modo davvero speciale: a bordo di un treno che unisce storia, paesaggio e spirito natalizio in un’unica, indimenticabile giornata.

Categorie
Bergamo Brescia Idee di Viaggio Laghi spiagge Trento vacanza natura Viaggi Viaggi Relax

Spiagge per nudisti e naturisti sui laghi della Lombardia

C’è un motivo per cui molte persone frequentano le spiagge per nudisti: ci si sente felici di poter nuotare senza costume, abbronzarsi integralmente e, soprattutto, fa sentire completamente liberi. C’è chi trascorre una vacanza intera in questo modo, in particolare in tutte quelle destinazioni europee dove è maggiormente regolamentato ed esistono persino campeggi, e chi invece desidera vivere il naturismo anche solo per qualche giorno, magari in spiaggia.

E in Italia? È possibile praticarlo esclusivamente nelle zone adibite, solitamente un’area specifica di una spiaggia o di un lago. Queste sono presenti in diverse regioni, comprese la Lombardia dove, seppur non sia ufficialmente regolamentata, la pratica del naturismo è tollerata in diversi laghi.

Se volete provarli, questi sono i laghi per nudisti e naturisti della Lombardia!

Spiaggia di Porto d’Adda

Incastonata tra le rive sassose e i boschi del Parco Adda Nord, la spiaggia di Porto d’Adda offre un rifugio intimo in Lombardia per chi desidera immergersi nella natura in totale libertà. Questa riva appartata, raggiungibile tramite una camminata di circa venti minuti, è un’area rinomata da chi pratica naturismo perché offre uno spazio in cui il rispetto e la discrezione valorizzano l’esperienza. Attenzione però alla corrente: è consigliato bagnarsi solo nella piccola ansa a sinistra della spiaggia.

Spiaggia di Endine Gaiano

La spiaggia naturista di Endine Gaiano, affacciata sulle tranquille acque del lago omonimo in provincia di Bergamo, è un piccolo angolo di pace nascosto tra vegetazione rigogliosa e sassi levigati. Frequentata soprattutto da naturisti locali, offre un’atmosfera riservata e rispettosa, ideale per chi desidera vivere il contatto diretto con la natura lontano dalla folla. L’accesso è semplice, grazie alla vicinanza della strada statale e a comodi parcheggi, ma una volta arrivati sembra di trovarsi in un mondo tranquillo e silenzioso.

Spiaggia di Canneto di Desenzano

In direzione Riva del Garda, lungo la statale SS 572, troverete la spiaggia di Canneto di Desenzano. Si tratta di una piccola caletta semi-nascosta, frequentata soprattutto da chi cerca privacy e contatto diretto con la natura. Seppur non sia una spiaggia ufficiale, il naturismo è tollerato ed è frequentata anche dalla comunità gay che qui trova un ambiente discreto, rilassato e amichevole.

Se cercate un luogo suggestivo e raccolto per vivere un’esperienza nudista a contatto con le acque cristalline del Garda, lontano dai contesti più affollati, questo è il luogo perfetto per voi.

Spiaggia della Rocca di Manerba

Sempre sul lago di Garda troviamo la spiaggia della Rocca di Manerba, situata all’interno della Riserva Naturale della Rocca e del Sasso. Grazie al suo ambiente suggestivo e appartato, è apprezzata anche dalla comunità naturista che qui potrà rilassarsi liberamente in una location circondata da falesie, vegetazione mediterranea e acque limpide, lontano dalle zone più affollate.

L’accesso richiede una breve camminata lungo sentieri panoramici, ma la vista e la tranquillità ripagano ampiamente lo sforzo. Qui, nel rispetto dell’ambiente e della privacy reciproca, è possibile praticare il naturismo in un contesto incontaminato e pittoresco, con il panorama del lago che si apre maestoso all’orizzonte.

Spiaggia di Pavia Ticino

Fin dagli anni ’70, la spiaggia situata a valle del Ponte della Becca, sul fiume Ticino, nei pressi di Pavia, è frequentata con discrezione dagli appassionati del naturismo. Nascosta in un contesto fluviale tranquillo e immerso nella natura, la spiaggia è una meta non ufficiale, ma molto amata per vivere l’esperienza della nudità in un clima di rispetto reciproco, lontano dagli stereotipi.

Le sue sabbie e la cornice naturale offrono un’atmosfera intima, ma è importante ricordare che la zona non è formalmente autorizzata dal Comune e che chi vi partecipa lo fa sotto la propria responsabilità.

Cremona Beach

Situata lungo le tranquille sponde del fiume Po, la spiaggia di Cremona Beach rappresenta una riva dedicata al naturismo, considerata una delle migliori in Lombardia. L’ambientazione silenziosa e verdeggiante permette di vivere l’esperienza a contatto diretto con la natura in un’atmosfera di libertà autentica, ideale per chi desidera una pausa dal mondo, lontano dai clamori delle spiagge più affollate.

Spiaggia Il Sabbione

Tra le gemme nascoste del naturismo in Lombardia spicca la spiaggia Il Sabbione, nascosta lungo il fiume Po, subito dopo il celebre Ponte della Becca. Questo tratto di sabbia fine, facilmente raggiungibile, è frequentato da appassionati di nudismo perché offre un’atmosfera informale e rilassata, dove il contatto con l’acqua e la natura diventa un’esperienza liberatoria.

Pur non essendo una spiaggia ufficialmente istituzionalizzata, è riconosciuta e rispettata all’interno della comunità naturista locale, rendendo Il Sabbione una tappa perfetta per chi desidera una giornata in mezzo al verde, lontano dalla folla e dai luoghi affollati.

Spiaggia di Borgoforte

Anche qui siamo lungo le rive tranquille del fiume Po, in provincia di Mantova, dove chi pratica naturismo in Italia troverà la location ideale. La spiaggia di Borgoforte, situata nei pressi di Motteggiana, si raggiunge facilmente a piedi seguendo l’argine del fiume dopo aver superato il ponte: la camminata, breve e panoramica, conduce a una zona appartata, ma accogliente.

Frequentata da naturisti e dalla comunità LGBTQIA+, questa spiaggia si distingue per il suo ambiente rispettoso e rilassato, perfetto per chi desidera una fuga dal ritmo quotidiano in totale armonia con il paesaggio circostante.

Categorie
Arte e cultura Brescia eventi Itinerario di 5 giorni Livorno Notizie Parma Roma San Marino Verona Viaggi Viaggi Avventura

Riparte la Mille Miglia: da Brescia a Roma a bordo di auto d’epoca, tra tappe insolite e tesori nascosti

Dal 17 al 21 giugno 2025 torna l’emozione senza tempo della Mille Miglia, la storica corsa per auto d’epoca che, con oltre 400 vetture partecipanti, attraversa l’Italia da Brescia a Roma e ritorno, ricalcando il leggendario tracciato a forma di otto delle edizioni dell’anteguerra. Giunta alla sua 43ª rievocazione storica, la Freccia Rossa propone un itinerario ispirato alle origini del mito, con cinque intense giornate di gara, attraversando borghi suggestivi, città d’arte e paesaggi mozzafiato. Un appuntamento imperdibile per appassionati, turisti e amanti della velocità d’altri tempi.

Il percorso 2025 si snoda attraverso Desenzano, Verona, San Lazzaro di Savena, Roma, San Marino, Livorno e Parma, toccando tante località iconiche del Belpaese. Le strade si trasformano in un museo viaggiante, con migliaia di spettatori pronti ad applaudire il passaggio delle vetture. Tra curve di montagna, litorali spettacolari e centri storici, ogni chilometro è un tuffo nella storia. Anche quest’anno, la “Corsa più bella del mondo” promette emozioni, adrenalina e grande spettacolo.

Tappa 1: da Brescia a San Lazzaro di Savena

La prima giornata della Mille Miglia 2025 parte da Brescia, culla della Freccia Rossa, e si snoda tra le colline moreniche della Valle Sabbia e le sponde meridionali del Lago di Garda, attraversando località dal fascino discreto e autentico. A Prevalle, i viaggiatori curiosi possono fermarsi alla Riserva del Buco del Frate, un sito geologico nascosto tra la vegetazione che racconta la storia sotterranea del territorio.

Poco più avanti, Gavardo rivela il suo cuore culturale con il MAVS – Museo Archeologico della Valle Sabbia, custode di reperti paleolitici e di una delle porte più antiche d’Europa. Proseguendo lungo il lago, vale la pena deviare verso Manerba del Garda e salire fino alla Rocca, per godere di una vista mozzafiato e scoprire il sito palafitticolo UNESCO sommerso nelle acque di San Sivino.

A Moniga del Garda, una passeggiata tra porticcioli e dog beach accompagna alla scoperta della rinnovata piazza centrale, mentre Soiano del Lago, situato sulle colline moreniche della Valtenesi con il suo castello medievale, offre un momento di quiete e autenticità. L’itinerario continua a Peschiera del Garda, dove le fortificazioni veneziane, le isole fluviali e i bastioni raccontano una storia millenaria tra lago e fiume. Più avanti, Bovolone custodisce nel suo Parco della Valle del Menago una ricostruzione di villaggio preistorico immerso nella natura, perfetto per una sosta alternativa alla scoperta delle radici del territorio veronese.

L’arrivo della tappa è previsto a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna: una cittadina sorprendente, circondata dal Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa, un’area carsica di straordinaria importanza naturalistica, da poco entrata a far parte del patrimonio mondiale UNESCO. Un luogo perfetto per chi ama la natura, la geologia e i paesaggi inconsueti, a pochi minuti dal cuore urbano di Bologna.

Tappa 2: dalla Toscana al Lazio

La seconda tappa della Mille Miglia offre un percorso ricco di fascino, attraversando alcune delle zone più suggestive e ricche di storia del centro Italia. Le auto d’epoca lasciano la Toscana passando per Prato, una città che coniuga tradizione tessile e innovazione culturale, con i suoi spazi riconvertiti e i tesori artistici disseminati nel centro storico.

Si prosegue verso Siena, città medievale nota in tutto il mondo per il suo celebre Palio e per il patrimonio artistico che le ha valso il riconoscimento Unesco. Qui la tradizione si fonde con un impegno verso la sostenibilità, rendendo Siena un esempio contemporaneo di bellezza e rispetto ambientale.

Il percorso si immerge quindi nelle Crete Senesi, un paesaggio unico fatto di dolci colline, calanchi e strade bianche, che disegnano un quadro di natura incontaminata e memoria storica. Asciano, cuore di questa zona, accoglie con la sua storia millenaria e i monumenti che raccontano un passato di cultura e spiritualità, in un’atmosfera autentica e suggestiva.

Dopo la Toscana, la gara si sposta verso il Lazio, seguendo le rive del Lago di Bolsena. Qui piccoli borghi come Capodimonte, Marta e Ronciglione fanno da cornice al percorso con il loro charme e le tradizioni locali, regalando ai partecipanti scorci di vita tranquilla e paesaggi lacustri indimenticabili.

La tappa culmina a Roma, la capitale eterna, che accoglie la Mille Miglia con il suo patrimonio storico e artistico senza pari, un crocevia di culture, architetture monumentali e atmosfere vibranti. Questa giornata di gara rappresenta un viaggio che va oltre la competizione: è un’immersione nel cuore pulsante dell’Italia, tra arte, natura e cultura, dove la bellezza dei luoghi si sposa con il rombo dei motori e la passione per le vetture storiche.

Le tappe della Mille Miglia 2025

Fonte: Getty Images

Auto d’epoca durante la Mille Miglia

Tappa 3: dall’Umbria alla Romagna

Dopo il giro di boa nella Capitale, la Freccia Rossa riprende il suo cammino verso nord, immergendosi subito nella maestosità di Orvieto, sospesa sul tufo e carica di storia millenaria. A seguire, la dolce eleganza di Città della Pieve accoglie i viaggiatori tra arte rinascimentale, scorci mozzafiato e sapori autentici. Si entra poi in Toscana, tra le geometrie ordinate della Valdichiana e i profumi di Foiano, patria del Carnevale più antico d’Italia.

Ad Arezzo, la corsa sfiora la grande arte di Piero della Francesca, per poi avventurarsi nel borgo fortificato di Sansepolcro, dove il Rinascimento incontra l’Appennino. Da qui si sale verso l’alto, nel verde sospeso della Repubblica di San Marino, baluardo di libertà e custode di un’identità senza tempo. Ma la tappa non finisce: le strade si distendono nella pianura romagnola, tra la tradizione del recupero a Gambettola e le suggestioni culturali di Cesena.

Infine, il profumo del mare accoglie le vetture a Cervia-Milano Marittima, meta di relax e sapori salmastri. È qui che il rombo dei motori si confonde con il vento della riviera, in una conclusione che sa di estate, accoglienza e memoria.

Tappa 4: attraverso la Romagna e la Toscana fino a Parma

Gli equipaggi partono da Cervia, attraversando la Romagna con la sfilata a Forlì, città di storia e rigenerazione urbana, dove si respira un clima di grande entusiasmo e passione per la corsa. Poi la competizione si immerge nell’alto Casentino, tra i boschi e i borghi medievali di Pratovecchio-Stia – sede del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi custodi di arte, cultura e natura incontaminata, tra pievi romaniche e antiche tradizioni tessili.

Il viaggio prosegue attraversando gli Appennini fino a Empoli, dove il percorso si incrocia con quello di Roma, rievocando emozioni e ricordi delle tappe precedenti.
La corsa continua verso la Toscana collinare di San Miniato, famosa per i suoi paesaggi armoniosi, i vigneti, gli oliveti e il celebre tartufo bianco pregiato, offrendo un’immersione nella vera anima della campagna toscana.

In discesa verso la costa tirrenica, la Freccia Rossa attraversa Livorno, con il suo storico complesso dell’Accademia Navale, simbolo di eccellenza militare e formazione. Da qui, la carovana risale la costa passando per Viareggio, per poi giungere a Parma, raffinata città dell’arte, della musica e della gastronomia, dove si conclude la penultima tappa, pronta a regalare nuove emozioni nella giornata conclusiva.

Una giornata intensa, fatta di panorami mozzafiato, borghi incantati e tradizioni profonde, che rende questa tappa uno dei momenti più suggestivi del percorso, un viaggio tra storia, natura e cultura che attraversa il cuore dell’Italia da est a ovest.

Tappe imperdibili della Mille Miglia 2025

Fonte: Getty Images

Auto d’epoca che percorre la Mille Miglia

Tappa 5: da Parma a Brescia

L’ultima tappa parte da Parma e si snoda attraverso Busseto, Cremona, Soncino, per rientrare in Lombardia toccando Orzinuovi, Pontoglio, Palazzolo sull’Oglio, Adro, Travagliato e Gussago, con la tradizionale passerella finale in Viale Venezia a Brescia.

Busseto, terra natale di Giuseppe Verdi, offre un viaggio emozionante tra storia e arte, Cremona incanta con il suo celebre Torrazzo, le botteghe liutarie e una tradizione musicale senza pari. Soncino, borgo medievale protetto da antiche mura, si presenta come un vero museo a cielo aperto. Orzinuovi, con le sue origini medievali, conserva importanti testimonianze storiche mentre Pontoglio, vivace e accogliente, si distingue per la sua tradizione gastronomica e il caratteristico ponte romano.

Palazzolo sull’Oglio, ricca di monumenti storici come la Torre del Popolo, si anima ogni anno con iniziative culturali e turistiche.
Adro, nel cuore della Franciacorta, offre un connubio di natura, storia e vigneti, mentre Travagliato è una comunità dinamica, nota per eventi come “TravagliatoCavalli” e per il forte legame con le tradizioni locali.

Salsomaggiore Terme, incastonata tra le dolci colline parmensi, è celebre per le sue acque termali e per il magnifico Palazzo delle Terme Berzieri, simbolo di eleganza e benessere. La città unisce storia, cultura e sport, e rappresenta un punto di riferimento per gli appassionati delle auto d’epoca, con il Ferrari Tribute Mille Miglia che l’ha scelta come tappa speciale.

Questa tappa finale attraversa quindi un territorio ricco di storia, cultura, paesaggi e tradizioni, regalando un’esperienza unica che unisce passato e presente, motori e bellezze da scoprire.

Categorie
Arte e cultura Brescia castelli cicloturismo Idee di Viaggio lago Lago D'iseo Monasteri turismo enogastronomico turismo religioso vacanza natura Viaggi Viaggi Relax

Cosa vedere in Franciacorta, territorio che custodisce vigneti, borghi antichi e panorami da cartolina

Dolci colline ricoperte di vigneti e punteggiate da borghi medievali, castelli antichi e monasteri, che si estendono in un’area compresa tra la città di Brescia e la sponda meridionale del Lago d’Iseo. Siamo in Franciacorta, territorio rinomato per i suoi vini, le “bollicine” realizzate con metodo classico, e per i paesaggi naturali da cartolina. Una meta perfetta per un viaggio che unisce natura, enogastronomia, arte e relax.

Il modo migliore per assaporarne le diverse sfaccettature? Muoversi in bici, in moto, a cavallo o in quad, con l’aria tra i capelli e lo sguardo perso tra i vigneti. Prevedete delle soste in alcune delle cantine più belle d’Italia per degustare i loro prodotti e poi esplorate il patrimonio culturale e architettonico che racconta millenni di storia. Prendete carta e penna e annotate: queste sono le 15 cose da vedere e da fare in Franciacorta per vivere un’esperienza memorabile.

Cosa vedere in Franciacorta

Dalle cantine più prestigiose ai borghi medievali che spiccano tra le colline e i filari, dai siti storici e religiosi fino a uno dei siti naturali più importanti della Lombardia. Vi sveliamo i luoghi imperdibili della Franciacorta.

Le Cantine della Franciacorta

Sono l’anima produttiva e culturale della regione franciacortina: le cantine sono le protagoniste indiscusse. Sono tantissime e la maggior parte di loro è legata al Consorzio Franciacorta, con il suo disciplinare per la realizzazione di spumanti metodo classico con denominazione DOCG che fanno concorrenza ai vicini champagne francesi.

Tante cantine non sono solo luoghi di produzione vinicola, ma veri e propri templi culturali in cui tradizione, innovazione, ospitalità, design ed arte si uniscono per offrire esperienze immersive. Mete perfette per fare degustazioni, esplorare con guide esperte le modalità di creazione dei vini Franciacorta, assistere ad eventi culturali e mondani, ma anche immergersi nell’arte. Sì perché alcune cantine sembrano veri e propri musei, ricchi di elementi artistici e architettonici mozzafiato.

Oltre a Bellavista, Guido Berlucchi, Barone Pizzini, Ferghettina, La Montina e Contadi Castaldi, che sono solo alcune delle più note e premiate cantine franciacortine, spicca anche Ca’ del Bosco (a Erbusco), celebre per le numerose opere di arte contemporanea posizionate negli spazi interni ed esterni della cantina, offrendo un’esperienza sensoriale unica. Qui sono esposte sculture di Igor Mitoraj, Arnaldo Pomodoro, Rabarama, Stefano Bombardieri e Mimmo Pladino, per citarne solo alcuni.

I borghi medievali

Sono diversi i borghi che compongono il territorio franciacortino. Di origine medievale, sono piccoli e grandi scrigni di bellezze, tra chiese antiche, castelli, palazzi e ville nobiliari, giardini e piazzette vivaci che durante le sagre popolari riuniscono la popolazione di fronte a piatti della tradizione, musica e buon vino.

Di seguito tutti i borghi della Franciacorta:

  • Adro
  • Capriolo
  • Cazzago San Martino
  • Cellatica
  • Coccaglio
  • Cologne
  • Corte Franca
  • Erbusco
  • Gussago
  • Iseo
  • Monticelli Brusati
  • Paderno Franciacorta
  • Passirano
  • Paratico
  • Provaglio d’Iseo
  • Rodengo Saiano
  • Rovato

Impossibile stabilire quale sia il più bello: ognuno ha la propria unicità. Come Erbusco, il “cuore” della Franciacorta, sede del Consorzio e culla delle più grandi cantine del territorio (come Bellavista e Ca’ del Bosco). Passeggiando nel suo centro storico, che conserva alcuni scorci delle antiche mura del castello medievale, potrete ammirare la Pieve antica, la Chiesa di Santa Maria Assunta e le meravigliose ville nobiliari (che in eventi speciali, come Erbusco in Tavola, aprono le porte al pubblico mostrandosi in tutta la loro eleganza).

Meritano una menzione anche Bornato, uno dei borghi più pittoreschi della Franciacorta con il suo castello e gli scorci panoramici; Ome, con le antiche mulattiere, i sentieri tra i boschi e un’antica fucina del XV secolo ancora funzionante (l’Antico Maglio Averoldi); Passirano con il suo imponente castello tra i filari.

Anche Gussago, adagiato sulle dolci colline vitate (chiamate localmente i “ronchi”), è da segnare: l’icona del borgo è la Santissima (che vediamo di seguito), un complesso monastico che spicca in cima a una collina con panorama mozzafiato sul paesaggio circostante.

Iseo, invece, è affacciato sul lago e alterna il centro storico dallo stile medievale a un lungolago vivace (soprattutto d’estate) e ricco di eventi.

Castello di Gussago – La Santissima di Gussago 

Svetta meravigliosamente in cima al colle Barbisone di Gussago, dalle pendici ricche di filari, e sembra proprio uscire da una cartolina: il Castello di Gussago – La Santissima è un affascinante complesso storico (e una cantina di ottima qualità) che unisce arte, spiritualità, natura e tradizione vinicola.

Nata come convento domenicano (XVI secolo), la Santissima ha struttura romanica che dopo la soppressione dell’ordine domenicano è stata trasformata in una villa in stile neogotico moresco, conferendole l’aspetto attuale simile a un castello. Dalla sua terrazza naturale, il complesso offre viste panoramiche memorabili che nelle giornate più nitide svelano anche il Monte Rosa.

Castello di Gussago - La Santissima, Franciacorta

Fonte: iStock

Castello di Gussago – La Santissima, in Franciacorta

Il Castello di Bornato

Tra i borghi antichi che punteggiano la Franciacorta, quello di Bornato custodisce un raro esempio di castello medievale con una splendida villa rinascimentale costruita al suo interno, Villa Orlando, ancora abitata dai proprietari, con sale rinascimentali affrescate, il giardino all’italiana, una chiesetta e gli antichi sotterranei. Oggi è anche una cantina vitivinicola in cui programmare una visita, ma si dice che in passato anche Dante Alighieri vi soggiornò durante il suo esilio da Firenze. Il panorama da qui? Di rara bellezza. E nelle giornate più terse lo sguardo corre lungo la Pianura Padana fino a scorgere anche gli Appennini.

L’Abbazia Olivetana di San Nicola

Durante la vostra esplorazione lungo la Franciacorta, segnatevi questa tappa: l’Abbazia Olivetana di San Nicola, a Rodengo Saiano. Si tratta di un capolavoro architettonico rinascimentale, un complesso monastico con un affascinante chiostro, fondato dall’ordine cluniacense attorno al X secolo e poi gestito dai Benedettini Olivetani di Monte Oliveto Maggiore.

Dopo essere stata ottimamente restaurata, l’Abbazia è tornata ai suoi antichi splendori ed è oggi uno dei più ricchi monasteri del Nord Italia, che ospita opere, tra gli altri, del Moretto e del Romanino.

Il Monastero di San Pietro in Lamosa (Provaglio d’Iseo)

Abbarbicato su un colle con vista magnifica sulle Torbiere del Sebino, si trova un antico complesso monastico benedettino molto affascinante: il Monastero di San Pietro in Lamosa di Provaglio d’Iseo. Una combinazione unica di storia, arte e natura. Da visitare la chiesa romanica, il chiostro del XV secolo e la Sala dei Disciplini (oratorio barocco decorato con affreschi primo-cinquecenteschi e un maestoso crocifisso), oltre al paesaggio naturale circostante.

La Riserva Naturale Torbiere del Sebino

A sud del Lago d’Iseo si estende un’area protetta di 360 ettari, tra le zone umide più importanti della Lombardia: le Torbiere del Sebino, con specchi d’acqua alternati a sentieri immersi nella natura selvaggia, ponticelli e scorci di rara bellezza. Qui è ospitata una ricca biodiversità e una grande varietà di uccelli migratori (la Riserva Naturale Torbiere del Sebino è infatti un paradiso per gli amanti del birdwatching).

Potrete fare un’escursione a piedi scegliendo uno dei percorsi ad anello che la attraversano, dall’alba al tramonto. Il costo di accesso è di 2 euro per adulto (i bambini fino a 8 anni non pagano). Un’ottima meta per la disconnessione e il contatto autentico con la natura, per tutta la famiglia.

Riserva Naturale Torbiere del Sebino, Franciacorta

Fonte: iStock

Riserva Naturale Torbiere del Sebino, in Franciacorta

Il Convento della Santissima Annunciata di Rovato

A Rovato, uno dei Comuni più a sud della Franciacorta, c’è un convento che dall’alto del Monte Orfano osserva una buona parte del territorio vitivinicolo: si tratta del Convento della Santissima Annunciata (consacrato nel 1507), un gioiello di arte, spiritualità, storia e architettura religiosa rinascimentale.

Chiesa, sagrestia, chiostro, celle dei frati, refettorio e una cappella interna sono tutti luoghi visitabili, mentre dalla loggia panoramica si gode una vista mozzafiato sui vigneti della Franciacorta. Una chicca? A poca distanza si trova una panchina formato maxi in cui sedersi e ammirare il paesaggio, appartenente al circuito delle Panchine Giganti.

Cosa fare in Franciacorta

Non ci si annoia di certo nel territorio franciacortino. Dai tour in bici alle degustazioni di piatti tradizionali, dagli eventi culturali allo shopping, ecco 7 cose da fare in questa terra di vini e colline.

In bici, moto o quad lungo la Strada del Vino Franciacorta

Sono diverse le occasioni per noleggiare bici, Vespe o quad per vivere l’esperienza di un tour panoramico tra vigneti, colline, borghi e cantine della Franciacorta. Ma anche percorrere le stradine tra i filari a piedi è un’avventura consigliatissima. Qui potete trovare la mappa con tutti i percorsi possibili e i punti di interesse da scoprire lungo la Strada del Vino.

Eventi e sagre tra i vigneti e i borghi

Non mancano gli eventi in Franciacorta. Se capitate in questo territorio della provincia di Brescia durante la primavera, potrete ad esempio assistere a Franciacorta in Fiore, che si tiene tutti gli anni a maggio nel borgo antico di Bornato: una rassegna florovivaistica con giardini diffusi, installazioni artistiche e percorsi naturalistici meravigliosi per celebrare tutta la bellezza dei fiori e sensibilizzare sull’importanza degli insetti impollinatori. A Marzo, invece, prende vita il Festival di Primavera, un weekend dedicato all’incontro tra cultura, enogastronomia e tradizione, con degustazioni in cantina, piatti della tradizione, visite culturali guidate nei luoghi storici del territorio.

In estate, poi, sono numerose le sagre popolari in cui degustare la cucina tradizionale a suon di musica e brindisi. L’evento più atteso è poi il Festival Franciacorta in Cantina, che si tiene a settembre: tantissime cantine aprono le porte per degustazioni ed eventi esclusivi.

Degustazione dei piatti della tradizione

Nelle pause tra le visite in cantina e nei borghi, potrete recarvi nei ristoranti, negli agriturismi e nelle trattorie tipiche dove assaggiare i migliori piatti della tradizione culinaria del territorio. Non potrete lasciare la Franciacorta (e in generale la provincia di Brescia) senza aver provato i salumi locali, il manzo all’olio di Rovato, i casoncelli e i formaggi della Val Camonica.

Shopping all’Outlet Franciacorta

Dopo un’immersione della cultura e nelle tradizioni della Franciacorta, non manca anche una tappa per lo shopping sfrenato a Rodengo Saiano, presso l’Outlet Village Franciacorta, uno dei più importanti del Paese con oltre 160 negozi e boutique di marchi prestigiosi con sconti golosi tutto l’anno.

Relax e coccole di benessere

Molti hotel e agriturismi in Franciacorta offrono esperienze benessere, spa e trattamenti, spesso con vista sui vigneti o sul Lago d’Iseo. Uno dei più noti (che spesso ospita Vip italiani e internazionali) è L’Albereta Relais & Chateaux (a Erbusco), in cui si trova la SPA firmata Chenot.

Gita fuori porta a Monte Isola

Non rientra geograficamente nel territorio franciacortino, ma è una tappa obbligata durante un soggiorno in questo territorio bresciano, comodamente raggiungibile da Iseo (o da Sulzano) con il traghetto: nel cuore del Lago d’Iseo, Monte Isola è l’isola lacustre più grande d’Italia e dell’Europa Occidentale ed è uno scrigno di tesori da scoprire.

È uno dei “Borghi più Belli d’Italia” e incanta con i suoi pittoreschi borghetti sparsi lungo le sue pendici (come Peschiera Maraglio, Carzano e Novale), le tradizioni culinarie secolari (tra cui il salame di Monte Isola e le sardine essiccate), la natura rigogliosa che domina incontrastata e il Santuario della Madonna della Ceriola nel punto più alto dell’isola. Vi consigliamo di partire zaino in spalla lungo il sentiero che raggiunge questo incantevole santuario a 600 metri di altitudine: da lassù si può godere di un panorama meraviglioso a 360° su tutto il lago.

Monte Isola (Brescia), l'isola lacustre più grande d'Italia

Fonte: iStock

Monte Isola (provincia di Brescia), l’isola lacustre più grande d’Italia

Tappa in città: alla scoperta di Brescia

La Franciacorta si trova a poca distanza dal centro cittadino di Brescia, una città ricca storia che vale la pena essere scoperta a piedi, passeggiando tra piazze imponenti, chiese antiche, palazzi eleganti e viuzze acciottolate che portano fino al Castello, che dall’alto di un colle è il guardiano silenzioso della città.

Categorie
Arte e cultura Brescia Cosa fare nel weekend estate Idee di Viaggio Laghi lago Lago D'iseo spiagge Viaggi Viaggi Relax

Estate sul Sebino: queste sono le spiagge più belle del Lago d’Iseo da non perdere

La Lombardia non ha il mare però ha splendidi laghi dove poter fare il bagno. Tra questi c’è il lago d’Iseo, non lontano da Bergamo e Milano è raggiungibile in poco più di un’ora di strada. Un angolo di paradiso, con la celebre Monte Isola al centro e tante baie da scoprire. Mentre ci si gode un weekend alla scoperta di borghi e paesi dagli scorci unici ecco le spiagge più belle del lago d’Iseo dove fermarsi per un tuffo nel cuore del Sebino.

Le spiagge di Paratico

Partiamo subito con il borgo di Paratico: qui oltre a visitare il centro storico ci si può godere alcune delle spiagge più belle della zona come quella nella località di Tegattini. Frequentata soprattutto adi più giovani, con la piattaforma galleggiante rivestita di sabbia finissima e un gioco di palme esotiche è perfetta per prendere il sole, rilassarsi o tuffarsi. È comodissima da raggiungere: basta percorrere una passerella ed è anche un luogo top dove fermarsi per un aperitivo con vista. Proprio per questo motivo diventa una delle spiagge più belle del lago d’Iseo e tra i luoghi top della Lombardia dove fare il bagno.

Le spiagge di Lovere

Lovere è uno dei borghi più belli d’Italia e molti raggiungono il lago proprio per scoprirlo. Anche qui, però, si trovano alcuni stabilimenti dove godersi un tuffo. Tra noleggio lettini, sdraio e intrattenimento per tutte le età non mancano le spiagge dotate poi di piscina. Alcune strutture sono più moderne ma esistono anche porzioni libere per chi vuole fare un bagno al volo prima di riprendere l’on the road del territorio.

Lungolago di Lovere con spiagge più belle d'Iseo

Fonte: iStock

Sul lungolago di Lovere alla scoperta delle spiagge più belle lago d’Iseo

Le spiagge più belle di Iseo

Nella cittadina di Iseo sono diverse le spiagge che si fanno notare, ecco le più belle da non perdere assolutamente per chi arriva qui per un weekend all’insegna del relax e alla scoperta del lago. Chi cerca libertà non può perdersi la Spiaggetta: non manca il comfort ma è soprattutto il rispetto per l’ambiente circostante a fare la differenza. Libera, offre però l’opportunità di noleggiare a pagamento sdraio e lettini. Ci si può gustare uno snack, uno drink o un pranzo veloce direttamente sul chiosco. Motivo in più per frequentarlo? Gli amici a quattro zampe sono i benvenuti, purché al guinzaglio.

Un vero e proprio parco vacanze a due passi dal centro di Iseo: il Lido Sassabanek si distingue grazie alla presenza di piscine riscaldate, area giochi, zona barbecue e sport acquatici. È la soluzione top per famiglie con bambini e sportivi incalliti perché si alterna una nuotata in piscina a un’escursione in kayak, ma ci si può anche stendere su un prato curato con il profumo del lago che riempie l’aria.

Le spiagge di Sulzano

La spiaggia di Sulzano è intima e accogliente, soprattutto nella zona delle palafitte. Sassi, erba e un ingresso in acqua graduale lo rendono perfetto persino per famiglie con bimbi piccoli. Non distante la spiaggia Carini, attrezzata e protetta regala in più una vista effetto wow su Monte Isola. Attenzione a portare con sé le scarpe da scoglio per vivere in sicurezza la giornata.

 Le spiagge di Monte Isola

Chi raggiunge Monte Isola con traghetto, oltre ad esplorare i sentieri e il borgo, può godersi alcune delle aree balneari più belle d esclusive. Tra queste spicca il prato delle Ere, con tanto di aree giochi e scalette per entrare in acqua. Qui, infatti, il fondale è subito profondo. Da non perdere le spiagge di Serf, Spì e Punta, distribuite tra le varie frazioni. Con una vista incredibile su San Paolo e alle spalle uliveti, questi lidi regalano l’atmosfera più autentica del lago d’Iseo.

Spiaggia di Sale Maresino

Chi viaggia con bambini e vuole numerosi servizi deve puntare su Sale Marasino, lo stabilimento più attrezzato. L’area, tra erba e sassi, regala diverse zone d’ombra ed è possibile noleggiare lettini e ombrelloni oltre ad usufruire di campi da beach volley, docce e bar. Il tutto in una cornice di tutto rispetto affacciata proprio su Monte Isola.

Spiaggia di Marone

C’è chi la soprannomina la piccola Tahiti e proprio questo ha reso il litorale come uno dei più battuti. Un vero e proprio angolo di paradiso e pace, seppur in alta stagione sia piuttosto battuta dai turisti. Non è consigliata per tutti, il fondale è profondo e quindi non dinicato per chi ha bimbi piccoli. Non lontano, però, c’è il lido Mad Hops che dà modo di noleggiare canoe e sup per vivere il lago al 100%.

Baia del Bogn a Riva di Solto

È sicuramente la spiaggia più fotografata del lago e non c’è da stupirsi: si chiama baia del Bogn e si trova a Riva di Solto. Rocce a picco e acque cristalline rendono la spiaggia un gioiello raggiungibile esclusivamente via lago, tramite barca, canoa o sup. spettacolare davvero, vale la “fatica” per raggiungerla.

Riva di Solto quali sono le spiagge più belle

Fonte: iStock

La spiaggia di Riva di Solto sul lago d’Iseo

La spiaggia di Pisogne

A Pisogne, ingresso del lago per chi arriva da Bergamo e dalla val Camonica, si trovano ben due lidi di prestigio. X Beach è il più chic, con tanto di noleggio SUP e piscina oltre a zone attrezzate. Poi è anche presente Darsena 3.0 con prati verdi, bar e aree dedicate ai cani.

Le spiagge di Tavernola Bergamasca

Il lago d’Iseo è tutto bello ma in alta stagione il numero di turisti è davvero alto. Per chi cerca una soluzione lontana dalla folla, con più facilità di parcheggio e un bel panorama da non perdere è Tavernola Bergamasca. Qui si trovano diverse spiagge, alcune delle quali libere.

Le spiagge di Predore

Il borgo di Predore vanta diverse spiagge libere, due particolarmente accessibili nel centro del paese e a due passi dal molo. Servizi eccellenti, pulizia, acqua tranquilla e possibilità di noleggiare sdraio e ombrelloni le rendono scelte top per chi viaggia con bambini.

Le spiagge di Sarnico

Il turismo luxury o più esclusivo va proprio qui. Il borgo di Sarnico ospita diversi lidi con prati curati, bar, noleggio sdraio e ombrelloni, alcuni persino pet friendly come il Cadè. Il Fontanì è invece top per le famiglie, poiché l’acqua degrada lentamente.

Categorie
Arte e cultura Brescia Città d'Arte Notizie Viaggi

Il magnifico teatro romano di Brescia è pronto a rinascere grazie ad un incredibile restauro

Fresca del titolo di Città della Cultura, Brescia non si ferma e continua a valorizzare il proprio patrimonio artistico e culturale. La località, forte della sua origine romana, fa percepire questa parte storica attraverso alcuni monumenti come il teatro romano che ad oggi sarà protagonista di un importante intervento di restauro gestito dallo studio di architetti di David Chipperfield.

Il teatro romano di Brescia

La storia del teatro romano parte durante l’età Flavia: sembrerebbe infatti che la costruzione sia datata attorno al I secolo d.C e che sia nato sfruttando il pendio naturale del colle Cidneo. La struttura, in pietra calcarea di Medolo, marmo e laterizio, veniva utilizzata per rappresentazioni e incontri vivendo il suo massimo splendore sotto la dinastia dei Severi. Nel tempo è stato poi parzialmente inglobato in edifici privati come palazzo Maggi Gambara. Oggi, grazie all’intervento dello studio Chipperfield è pronto a rinascere con una nuova funzione. Ecco cosa c’è da sapere sul progetto di restauro del teatro romano di Brescia.

Il progetto di restauro del teatro romano di Brescia

Il piano di Chipperfield è legato a tre dimensioni principali: l’edificio come sito archeologico, come spazio per performance e come manufatto architettonico. L’occhio esperto non punta solo a conservare i resti ma a restituirgli la vocazione originale rendendolo un centro culturale. La presenza del palazzo Maggi Gambara, di origine medievale, sarà trasformato nel punto di accesso per le attività teatrali così da dare un collegamento tra antico e contemporaneo.

L’8 aprile del 2025 presso l’Auditorium del museo di Santa Giulia il progetto è stato ufficialmente presentato segnando una collaborazione tra il comune di Brescia, la camera di commercio, la fondazione Brescia Musei a cui si aggiunge il sostegno economico fornito dalla regione Lombardia e dalla Fondazione Cariplo. Di vitale importanza il programma culturale “intorno al Teatro Romano”, che ha coinvolto esperti e studiosi ma anche cittadini.

La progettazione di rinascita e restauro è legata ad un accurato lavoro di ricerca realizzato sfruttando tecnologie all’avanguardia quali laser scanner e fotogrammetria. Gli strumenti hanno dato modo di ricostruire il tutto a livello digitale con precisione, così da poter immaginare soluzioni che rispettassero l’identità storica del sito. Forza del progetto? Il tema della sostenibilità e dell’inclusività. Dopo essere stata capitale della cultura nel 2023, Brescia continua la sua attività di valorizzazione del patrimonio.

Come diventerà il teatro romano di Brescia dopo il restauro

Fonte: Ufficio Stampa

Progetto di come sarà il teatro romano di Brescia dopo il restauro

Il teatro romano di Brescia rinasce con una nuova funzione

Il progetto di rifunzionalizzazione dà la marcia in più all’antico teatro romano che sarà utilizzato nuovamente per spettacoli dal vivo riportando luce sulla vita culturale della città lombarda. La stagione estiva permetterà di ospitare fino a 1000 spettatori con l’aiuto di strutture leggere che evocheranno l’antica magnificenza del frontescena crollato nei secoli passati. Si aggiungono in più i percorsi di vita che daranno modo di esplorare il dietro le quinta del teatro, passando dai vomitoria fino alla sommità della cavea.

Una grande attenzione verterà invece sulla gestione del cantiere di scavo e restauro. Nonostante l’importante attività, l’area non sarà preclusa al pubblico. I viaggiatori e i curiosi potranno osservare non solo il lavoro in corso ma proprio il sito archeologico avendo modo di accedere da vicino all’importante attività di restauro che interesserà l’opera.

Categorie
Arte e cultura Bergamo Brescia Fioriture giardini botanici Idee di Viaggio Lombardia Milano primavera Viaggi Viaggi Relax

Lombardia tra fiori e piante: i 5 migliori giardini botanici da non perdere

Per riconnetterci con la natura non è sempre necessario andare lontano, a volte basta semplicemente salire in macchina, sul bus o in sella alla propria bicicletta e raggiungere il giardino botanico più vicino. In Lombardia ne esistono diversi che, soprattutto con l’arrivo della primavera, sbocciano trasformandosi in vivaci tappeti multicolore.

Se state cercando un rifugio lontano dalla folla, un angolo di tranquillità dove godervi le bellezze dei fiori e delle piante, ecco la nostra lista dei migliori giardini botanici della Lombardia, da Milano a Brescia, fino a Bergamo e oltre.

Orto botanico di Brera, Milano

Uno dei giardini più belli della Lombardia si trova proprio nel cuore di Milano, nello storico quartiere di Brera. In origine centro di meditazione e coltivazione dei Gesuiti, diventa nel Settecento un orto botanico dedicato alla formazione scientifica, dove poter studiare le specie medicinali coltivate al suo interno.

Oggi è un museo universitario in cui si tutela la biodiversità, suddiviso in tre settori: le collezioni di specie medicinali, alimentari, tintorie e di altri usi si trovano nei primi due settori, mentre il terzo ospita l’arboreto, le cui star sono i due esemplari di Ginkgo Biloba con due secoli e mezzo di vita.

L’orto botanico si trova in Via Brera ed è consigliato raggiungerlo con i mezzi pubblici: MM3 (Montenapoleone), MM2 (Lanza), MM1 (Cairoli) tram e bus 1, 2, 4, 12, 14, 61, 94. Dall’1 aprile al 31 ottobre è aperto dalle 10:00 alle 18:00, mentre dal 1 novembre al 31 marzo è aperto dalle 9:30 alle 16:30. L’ingresso è libero e gratuito.

Orto botanico Brera Milano

Fonte: iStock

Scorcio dell’orto botanico di Brera

Orto botanico Lorenzo Rota, Bergamo

È un piccolo eden cittadino l’orto botanico Lorenzo Rota a Bergamo, nato nel 1972. Seppur di dimensioni ridotte (2400 metri quadri), custodisce al suo interno un’incredibile varietà di specie vegetali, offrendo allo stesso tempo un meraviglioso panorama sulla città e sulle Prealpi Orobie.

Al suo interno ci sono due sezioni: Città Alta, dov’è possibile osservare soprattutto la flora autoctona e alcune piante derivanti da altre parti del mondo, tra cui succulente e carnivore, e Astino dov’è possibile fare un viaggio nel mondo delle piante alimentari e comprendere come possiamo vivere in modo sostenibile.

L’ingresso all’orto è gratuito, ma la sezione Città Alta è aperta solo dal 1 marzo al 30 novembre; gli orari di apertura variano ogni mese e consigliamo di consultarli sul sito ufficiale. La sezione Astino, invece, è aperta dal 1 aprile al 31 ottobre.

Giardino Botanico Alpino Rezia, Campello

Nato nel 1979 in seguito a un intervento di riqualificazione, il Giardino Botanico Alpino Rezia si trova Campello, a nord di Bormio, a un’altitudine di 1500 metri sul livello del mare. Gestito dal Parco dello Stelvio, è organizzato su una superficie di quasi 15.000 metri quadrati e ospita più di 2500 specie vegetali, suddivise in quattro macro aree di appartenenza: la flora del Parco Naturale dello Stelvio, gli esemplari alpini delle zone europee ed extraeuropee, le specie artiche e antartiche.

L’obiettivo principale del giardino è quello di conservare e preservare le specie vegetali dei territori alpini, spesso minacciate a causa delle azioni distruttive dell’uomo. L’accesso è gratuito, ma lo spazio è aperto solo a maggio, dalle 9:00 alle 17:00 tutti i giorni, a giugno, luglio e agosto dalle 9:00 alle 18:00 tutti i giorni, settembre e ottobre dalle 9:00 alle 17:00 dal lunedì al venerdì e fino alle 18:00 nei weekend.

Giardino Botanico Fondazione Heller, Gardone Riviera

A Gardone Riviera, in provincia di Brescia, c’è un giardino botanico speciale che unisce natura e arte. Stiamo parlando del progetto della Fondazione André Heller, creato nel 1903 dal dentista naturalista A. Hruska (dentista dell’ultimo Zar e di illustri personaggi come Sigmund Freud o i Papi Pio XII e Giovanni XXIII), successivamente acquistato nel 1989 dall’artista viennese Andrè Heller.

L’obiettivo di questo giardino è quello di coniugare la natura con l’arte: all’interno dei suoi 10.000 metri quadrati, infatti, le specie botaniche provenienti da ogni parte del mondo convivono con opere d’arte firmate da Keith Haring, Auguste Rodin, Joan Mirò e dello stesso Heller. Le 3.000 specie botaniche provenienti dalle Alpi all’Himalaya al Mato Grosso alla Nuova Zelanda, dal Giappone all’Australia, dal Canada all’Africa

Il biglietto d’ingresso costa 12 euro e il giardino è aperto da marzo a ottobre, tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.

Orto botanico di Pavia

Infine, vi consigliamo l’orto botanico più antico della Lombardia. Quello di Pavia, infatti, venne fondato nel 1773 per volere di Maria Teresa d’Austria e nacque come istituzione all’avanguardia dedicata allo studio dei molteplici aspetti del mondo vegetale.

Qui potrete ammirare diverse serre, da quelle che custodiscono le piante tropicali alle serre scopoloniane, le quali racchiudono una collezione di cactacee, piante succulente e cicadaceae. All’interno dell’orto botanico è presente anche una collezione di piante officinali e tossiche come lo stramonio (Datura stramonium) o l’edera velenosa (Toxicodendron radicans).

Grande protagonista dell’orto è il famoso platano che Scopoli piantò in onore della morte di Linneo nel 1778, oltre che il Roseto che, con le sue 300 fra rose botaniche, antiche e moderne, colora in primavera la facciata meridionale.

Orto botanico Pavia

Fonte: IPA Agency

L’orto botanico di Pavia
Categorie
Brescia Notizie vacanza natura Viaggi viaggiare

Le mete alternative da conoscere per il 2025: una è italiana

Guardando al 2025, le tendenze di viaggio sembrano indirizzarsi sempre più verso esperienze personalizzate e stimolanti. E, a questo proposito, secondo un recente studio di Expedia, il 63% dei viaggiatori è alla ricerca di destinazioni meno conosciute per la prossima vacanza.

L’agenzia di viaggi online ha, così, stilato una lista di 11 mete alternative (ed emozionanti) che vale la pena considerare per il nuovo anno. Tra queste, spicca anche una perla italiana: Brescia. Scopriamole tutte.

Cozumel, Messico: il paradiso degli amanti della natura

A breve distanza dalla costa di Cancun, Cozumel è un vero e proprio rifugio per chi cerca un contatto autentico con la natura: solo per fare un esempio, il Parco nazionale Arrecifes de Cozumel offre immersioni spettacolari nella barriera corallina mesoamericana, popolata da tartarughe marine, squali balena e oltre 500 specie di pesci.

Lontana dalla vivacità di Cancun e Playa del Carmen, l’isola è ideale per chi ama esplorare ecosistemi marini ancora incontaminati.

Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti: tra tradizione e modernità

Spesso messa in ombra dalla più famosa Dubai, Abu Dhabi sorprende per la sua eleganza e il suo equilibrio tra cultura tradizionale e innovazione.

La capitale degli Emirati Arabi Uniti ospita capolavori architettonici come il Louvre Abu Dhabi e la Grande Moschea dello Sceicco Zayed, oltre a donare esperienze senza eguali nel deserto, tra dune mozzafiato e accampamenti beduini.

Palm Springs, Stati Uniti: il fascino del deserto californiano

Palm Springs, California

Fonte: iStock

Palm Springs, il fascino del deserto californiano

Icona del design moderno e rifugio di artisti, Palm Springs sa unire in perfetta armonia natura e cultura.

Nell’abbraccio del deserto del Coachella Valley, vanta oasi termali, escursioni al Joshua Tree National Park e una vibrante scena artistica. Insomma, un’ottima alternativa alle mete più affollate della California.

Reims, Francia: la capitale dello Champagne

Nel cuore della regione della Champagne, Reims è quella meta da segnare in agenda per gli amanti del buon vino e della storia.

Qui si possono visitare le prestigiose cantine di Champagne e ammirare la maestosa cattedrale gotica di Notre-Dame, un tempo luogo di incoronazione dei re di Francia. Un’esperienza che coniuga cultura e gusto.

Brescia: il gioiello lombardo

Tra le colline della Franciacorta e il lago di Garda, Brescia è una città d’arte e storia spesso sottovalutata. Il suo centro storico, con il Castello medievale e il complesso monastico di Santa Giulia, Patrimonio UNESCO, racconta invece secoli di storia.

Ma non è tutto: Brescia è anche il punto di partenza ideale per esplorare i vigneti e degustare i famosi vini della Franciacorta.

Santa Barbara, Stati Uniti: il lusso in riva all’oceano

Santa Barbara, California

Fonte: iStock

Veduta panoramica di Santa Barbara

Conosciuta come la “Riviera Americana”, Santa Barbara combina spiagge dorate, verdeggianti colline e un’interessante architettura di ispirazione spagnola.

Le cantine vinicole e i ristoranti di alta cucina completano il quadro e la rendono una destinazione ottimale per chi desidera relax e raffinatezza.

Waikato, Nuova Zelanda: avventure e paesaggi da sogno

Questa regione della Nuova Zelanda regala una natura a dir poco straordinaria, dalle spiagge di sabbia nera alle onde ideali per il surf, fino ai pascoli ondulati che sembrano usciti da una fiaba. Waikato è altresì la porta d’accesso al famoso set cinematografico di Hobbiton, un luogo che incanta viaggiatori di tutte le età.

Fukuoka, Giappone: la città del ramen e della modernità

Sull’isola di Kyushu, Fukuoka è una città dinamica nota per la sua eccellente cucina, in particolare il tonkotsu ramen. Oltre alle delizie gastronomiche, custodisce un mix ben riuscito di modernità e tradizione, con antichi templi accanto a grattacieli futuristici.

Krabi, Thailandia: spiagge da cartolina

Krabi, Thailandia

Fonte: iStock

Spettacolare veduta della spiaggia di Railay a Krabi

Krabi è sinonimo di paradiso tropicale. Le candide spiagge, le acque cristalline e le iconiche formazioni calcaree attirano gli amanti del mare e degli sport acquatici. In più, è una località top per entusiasmanti trekking nella giungla e immersioni spettacolari, in grado di soddisfare le esigenze di ogni viaggiatore.

Canmore, Canada: l’avventura nelle Montagne Rocciose

Cittadina canadese, è il sogno di ogni amante della montagna. All’ombra delle Montagne Rocciose, Canmore è la tappa da prediligere per organizzare escursioni, arrampicate e vivere gli sport invernali. Grazie ai paesaggi epici e a una vivace comunità artistica, sa far innamorare di sé in tutte le stagioni.

Girona, Spagna: un viaggio tra storia e modernità

Infine, a un’ora da Barcellona, ecco Girona, tra mare e montagna, dal suggestivo centro storico medievale e caratterizzata da una scena culinaria contemporanea.

Da non perdere assolutamente le rovine della fortezza Força Vella, i pittoreschi giardini che ornano il Passeig Arqueològic e i ristoranti stellati Michelin.

Categorie
Brescia itinerari culturali Milano Notizie Viaggi

Ora puoi visitare, eccezionalmente, bunker antiaerei della Seconda Guerra Mondiale

Dal 30 novembre al 14 dicembre 2024 si può fare un viaggio nel tempo e visitare alcuni bunker antiaerei della Seconda Guerra Mondiale in provincia di Milano e di Brescia. L’iniziativa si chiama Progetto Bunker 1944 e propone ai visitatori delle visite guidate in alcuni rifugi antiaerei della Lombardia per ricordare e valorizzare un periodo storico che ha segnato profondamente il nostro paese. Questi tour guidati promettono forti emozioni anche per rendere più consapevoli le persone che non hanno vissuto quel conflitto in prima persona, ma vogliono comprendere il significato della guerra e la mancata libertà. Una forma di turismo didattico ed emotivo che non tutti sentono di poter affrontare, ma sicuramente anche un modo per conoscere e arricchire il proprio bagaglio culturale per interpretare il presente e il futuro con una mente più consapevole.

Perché riaprono i bunker

“Riapriamo i bunker – spiega Giorgio Ravasio, ideatore del progetto Bunker 1944 e presidente dell’Associazione Crespi d’Adda – perché la cultura è, oggi più che mai, sotto attacco ed è simbolico per noi ridare voce a chi ha vissuto la paura, l’ansia, lo sgomento in luoghi come questi, perché esistono luoghi bombardati e persone che soffrono e che si rifugiano sottoterra per sopravvivere. A volte, però, come da noi il bunker è soltanto psicologico ed è necessario uscire dalle tenebre per riportare alla luce l’importanza della conoscenza e della cultura che sono una delle cure più potenti contro l’odio, la malignità e l’ignoranza“.

Il progetto Bunker 1944 prova a ricostruire un pezzo di storia e visitando i rifugi scelti la gente può consultare materiale dell’epoca, vedere fotografie e oggetti per rivivere l’esperienza drammatica dei bombardamenti. Tornare a quei giorni difficili per un’intera popolazione potrebbe essere un modo per sensibilizzare la società moderna e farla lavorare per sostenere fortemente la pace. Suggestioni sonore e visive possono influenzare i partecipanti a questa iniziativa resa possibile da T-essere con la collaborazione dell’associazione Museo della Melara, Bunker Dalmine, EUMM – Ecomuseo Urbano Metropolitano Milano Nord, Parco Nord Milano, Città di Dalmine, Comune di Ponte san Pietro.

Bunker Ponte San Pietro

Fonte: Ufficio stampa

Bunker Ponte San Pietro

Quali bunker si possono visitare

I bunker che riapriranno al pubblico in questa occasione sono quelli costruiti vicino alle fabbriche all’inizio degli anni ’40 del secolo scorso per proteggere i lavoratori dai bombardamenti degli Alleati. In particolare i rifugi nei pressi dell’industria Breda di Milano, Breda Meccanica Bresciana e le acciaierie Dalmine sono i luoghi che i visitatori potranno esplorare e vivere. I bunker di Ponte San Pietro sono stati costruiti per il ponte ferroviario della linea Bergamo – Milano, uno degli obiettivi militari sensibili durante la guerra nel 1944.

Bunker di Sesto San Giovanni – Milano

Nel Parco Nord di Milano ci sono i bunker Breda costruiti in cemento armato nel 1942. Sono rifugi antiaerei della V Sezione Aeronautica della Breda che rappresentano un patrimonio prezioso per far riflettere sul passato e sulla storia nazionale. Il visitatore può prendere parte a un percorso simbolico ed evocativo immergendosi in un’avventura coinvolgente dal punto di vista emotivo in cui si alternano ricordi, immagini di distruzione e dolore. Nel primo corridoio si può contemplare anche l’opera di arte collettiva della serie Bombe a uncinetto di Laura Morelli.

Bunker Dalmine – Bergamo

Il bunker Dalmine, nei pressi di Bergamo, più precisamente nel quartiere Garbagni, sarà aperto al pubblico per questa iniziativa. Nel 1939 questo territorio fu diviso in “settori di esodo” con trincee e ricoveri per le persone coinvolti in prima linea e la commissione per la difesa antiaerea progettò opere di protezione. Nel 1943 fu costruito questo rifugio vicino a una grande acciaieria che poteva contenere 500 persone e vi si accede con una doppia entrata costituita da pozzi con scale a chiocciola. Ci sono gallerie profonde 20 metri e pareti spesse 50 cm in calcestruzzo non armato rivestite internamente con mattoni forati e intonacati con malta di cemento per creare una intercapedine isolante per contrastare l’umidità e le infiltrazioni di acqua.

Bunker Ponte San Pietro – Bergamo

In provincia di Bergamo, presso il ponte ferroviario della linea Bergamo – Milano si trova il bunker Ponte San Pietro che è stato un obiettivo di bombardamenti tra il 1944 e 1945. Il Comune nel 1942 ha costruito alcune strutture per proteggere la popolazione nella città e ai rifugi si poteva accedere da piazza della Libertà e via Moioli. Questo rifugio prevede due gallerie lunghe 60 metri con muri robusti antisoffio e sono presenti anche servizi igienici. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale questo fu usato per due anni come magazzino della Cooperativa Legler.

Bunker di Brescia

Il bunker ricovero Breda Meccanica Bresciana fu costruito negli anni ’40 per un piano di protezione antiaerea nazionale. Questi rifugi dovevano accogliere le maestranze in caso di bombardamenti, ma una parte di questi lunga 70 metri è stata restaurata nel 2o15 e messa in sicurezza. Fotografie e oggetti d’epoca contribuiscono a mantenere intatta la storia e l’atmosfera di quel luogo custode di un periodo storico drammatico e segnato dalla violenza e dalla paura.

Info utili

Per tutte le informazioni utili sul progetto Bunker 1944 si può visitare il sito ufficiale o mandare un’email a info@bunker1944.it Le visite sono previste dal 30 novembre, alcune con ingresso gratuito, altre a pagamento con un biglietto che va dagli 8 ai 10 euro a persona. Il bunker Breda a Sesto San Giovanni è aperto il 30 novembre e l’1 dicembre per una visita di un’ora e mezza al costo di 10 euro o 5 euro per persone fino ai 18 anni; il bunker Dalmine è aperto il 7 dicembre per una visita di un’ora circa al costo di 8 euro a persona o gratis fino ai 14 anni; il bunker di Ponte San Pietro è aperto al pubblico l’8 dicembre per un percorso di un’ora e il costo di 8 euro a persona o gratis fino ami 16 anni; il bunker di Brescia è infine aperto il 14 dicembre per la visita di un’ora con ingresso omaggio per tutti e inclusa nel biglietto la tappa al Museo Breda.

Categorie
Bolzano Brescia Notizie Salerno Sassari Viaggi viaggiare

Le città italiane dove i turisti spendono di più, anche quelle che non ti aspetti

L’estate 2024 ha visto un interessante cambio di scena nel panorama turistico italiano, con alcune province meno note che invece si sono fatte notare per l’alto volume di spesa da parte dei turisti stranieri. Accanto alle grandi città come Roma, Venezia, Napoli, Milano, Firenze e Verona, che dominano storicamente le classifiche turistiche, c’è un sorprendente elenco di destinazioni che hanno attirato l’attenzione dei viaggiatori internazionali.

Tra queste figurano Bolzano, Sassari, Salerno e Brescia, provincie che, nel periodo estivo, hanno contribuito con il 13% alla spesa complessiva in Italia tramite Pos fisici. Vediamo le ragioni dietro questi dati sorprendenti quanto soddisfacenti.

Le province che sorprendono

Questo dato emerso durante il Forum Internazionale del Turismo, organizzato alla Fortezza da Basso di Firenze, testimonia come il turismo stia evolvendo e come anche le destinazioni meno convenzionali stiano guadagnando terreno. L’analisi dei consumi, presentata dal direttore scientifico dell’Osservatorio Nazionale del Turismo (ONT), Carlo Brugnoli, ha svelato un trend in crescita, con un incremento significativo della spesa da parte dei turisti internazionali in tutte le aree del Paese.

Ad agosto 2024, la spesa dei viaggiatori stranieri è aumentata rispetto all’anno precedente, con i dati che indicano un +6,1% rispetto al 2019 e un +4,5% nei primi otto mesi del 2024. Questo è un segnale positivo per l’economia turistica, con prospettive di crescita che si preannunciano anche per la fine dell’anno.

La Toscana fuori da Firenze: una destinazione apprezzata

Un’altra conferma arriva dalla Toscana, che continua ad essere una delle regioni più amate dai turisti, non solo grazie al capoluogo Firenze, ma anche grazie alle sue splendide colline e alla costa. La regione ha rappresentato il 5% del totale della spesa turistica in Italia durante l’estate del 2024.

Questo dimostra che la valorizzazione del territorio e la scoperta di aree meno conosciute stanno diventando una tendenza sempre più rilevante per i turisti, desiderosi di scoprire il lato autentico e meno affollato delle destinazioni turistiche italiane. Ad esempio, gli antichi borghi e la zona collinare, come quella di San Gimignano, è una delle mete più amate a livello internazionale.

Il turismo nelle “mete secondarie”

Un fenomeno che sta prendendo piede è quello delle cosiddette “mete secondarie”, località meno conosciute ma di grande valore storico, culturale e paesaggistico, come i borghi e i piccoli comuni. Questi luoghi stanno vedendo un aumento del flusso turistico, contribuendo significativamente all’economia locale.

Si stima che il turismo in queste zone generi ogni anno oltre 5 miliardi di euro del PIL italiano, con un impatto anche a livello fiscale, con oltre 2,3 miliardi di euro di entrate per lo Stato. A livello occupazionale, l’indotto del turismo nei borghi coinvolge circa 90.000 persone.

La spesa dei turisti stranieri: tendenze e comportamenti

I dati presentati hanno anche messo in luce i cambiamenti nei comportamenti di consumo dei turisti, a seconda della loro provenienza. I turisti europei, ad esempio, tendono a spendere principalmente in ristorazione, grande distribuzione organizzata e nei costi di trasporto, mentre quelli provenienti dal Nord America si concentrano maggiormente sulle spese alimentari.

I visitatori del Sud-Est Asiatico e del Medio Oriente, invece, sono particolarmente attenti agli acquisti nel settore del lusso. Questi trend offrono spunti utili per gli operatori turistici che desiderano orientare le proprie offerte in base alle specifiche esigenze dei diversi gruppi di turisti.

Turista asiatica, Italia

Fonte: iStock

Una turista asiatica in vacanza in Italia

Turismo d’affari: un settore in crescita

Non solo il turismo di piacere, ma anche il turismo d’affari sta registrando numeri importanti. Nel 2023, la spesa legata ai viaggi d’affari ha superato i 30 miliardi di euro, con un incremento del 43% rispetto all’anno precedente. Le fiere, che contribuiscono al 4% della spesa turistica nazionale, sono particolarmente significative, attirando ogni anno circa 20 milioni di visitatori, di cui 1,5 milioni provenienti dall’estero.

Ogni euro speso dai partecipanti a eventi fieristici genera, infatti, un effetto moltiplicatore sull’economia locale: ogni euro produce più di 2 euro in ritorni per il territorio.

Un futuro luminoso per il turismo in Italia

Con una crescita della spesa e delle presenze turistiche, l’Italia continua a rafforzarsi come una delle destinazioni preferite dai viaggiatori internazionali. Ma oltre ai grandi centri urbani, c’è una crescente attenzione per le destinazioni meno conosciute, che offrono esperienze autentiche e uniche.

La valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, la diversificazione dell’offerta turistica e l’adattamento alle nuove tendenze di consumo sono le chiavi per il futuro del settore, che si preannuncia sempre più dinamico e in espansione.