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Come arrivare all’isola di Vis in Croazia

Per chi è alla ricerca di una destinazione incontaminata, ricca di storia e paesaggi mozzafiato, l’isola di Vis è la scelta perfetta per le prossime vacanze. Questa isola si trova nel Mar Adriatico centrale, ed è una vera e propria perla nascosta della Croazia, che offre spiagge cristalline, grotte naturali affascinanti ed un’atmosfera autentica, che pochi altri luoghi possono vantare. Ma come raggiungere questa meravigliosa isola? Ecco come arrivare all’isola di Vis, partendo dalle principali città italiane e attraversando i punti chiave del viaggio.

Partenza dall’Italia: scelta del mezzo di trasporto

Per gli amanti dei viaggi on the road, raggiungere la Croazia e l’isola di Vis in auto può essere una delle opzioni più comode. Partendo dal nord Italia, ad esempio da Milano o da Venezia, si dovrà attraversare la Slovenia e si potrà raggiungere la costa croata in poche ore.

Grazie alla rete autostradale italiana, ma anche slovena e croata, sarà molto semplice raggiungere la più conosciuta città Spalato, dalla quale poi si potrà raggiungere la vicina isola di Vis in traghetto.

Un’altra opzione, probabilmente la più veloce per raggiungere Spalato, è quella di viaggiare in aereo ed è la soluzione ideale per chi preferisce un viaggio più rapido. Diversi aeroporti italiani ,infatti, offrono voli diretti per Spalato, che, come già detto in precedenza, è la città croata più vicina a Vis. I principali aeroporti con voli diretti per Spalato possono essere Milano Malpensa e Roma Fiumicino, ma anche gli aeroporti delle città di Venezia e Bologna

Come si raggiunge l’isola di Vis da Spalato?

Il modo più comune e panoramico per raggiungere l’isola di Vis da Spalato è il traghetto. Jadrolinija, che è la principale compagnia di navigazione croata, offre diversi collegamenti giornalieri tra Spalato e, appunto, l’isola di Vis. La traversata che collega le due località dura circa 2 ore e trenta minuti, un viaggio assolutamente non troppo lungo, ma durante il quale si potrà godere di viste uniche e spettacolari sul Mar Adriatico.

I traghetti per l’isola di Vis partono generalmente la mattina presto e nel pomeriggio. Soprattutto in alta stagione, è sempre consigliabile prenotare i biglietti in anticipo, acquistabili anche online, così da garantire posto a bordo e poter vivere serenamente il proprio viaggio in Croazia e scoprire così tutte le sue mete imperdibili. È possibile acquistare anche i biglietti una volta arrivati al porto di Spalato.

Per chi, invece, preferisce un’opzione di trasporto più veloce , i catamarani possono rivelarsi la scelta ideale. Anche in questo caso, la compagnia croata Jadrolinija, ma anche altre compagnie, offrono servizi di trasporto rapido per raggiungere l’isola di Vis. In questo caso, viaggiando in catamarano, la durata della traversata è di circa 1 ora e quindici minuti.

I catamarani partono dal porto di Spalato solitamente una volta al giorno, quindi è essenziale verificare gli orari e prenotare in anticipo. Anche in questo caso, come per i traghetti, i biglietti possono essere acquistati online o presso il porto.

Vista del lungomare di Vis, in Croazia, con scorci di case tradizionali croate e fiori colorati

Fonte: iStock

Vista del lungomare di Vis, in Croazia

Quando visitare l’isola di Vis?

Il periodo migliore per visitare l’isola di Vis dipende dalle preferenze e dalle attività desiderate dai visitatori di questa fantastica isola dell’Adriatico. In primavera, ad esempio, il clima è mite e piacevole, con temperature, giornate più lunghe e soleggiate, e meno affollamento. Questo è il periodo ideale per gli amanti delle attività all’aperto, che potranno fare escursioni, ma anche visite culturali. In estate, invece, le temperature salgono oltre i trenta gradi. In questo periodo si può godere di un mare perfetto per nuoto e attività acquatiche, come ad esempio lo snorkeling, ma allo stesso tempo si tratta della stagione più affollata e, allo stesso tempo, più costosa.

In inverno ed autunno, invece, la maggior parte delle strutture chiude, ma considerando il clima mite e l’assenza di turisti, quest’isola riesce a mantenere il suo fascino e a regalare un’esperienza altrettanto unica ai suoi visitatori.

Arrivare all’isola di Vis è semplice e che si scelga di partire in auto, in aereo o qualsiasi altro mezzo, una volta giunti a destinazione si verrà ripagati da paesaggi spettacolari ed un’atmosfera autentica e che, come le altre isole croate, Cres e Calamotta, sarà in grado di creare ricordi indelebili nella memoria dei suoi visitatori.

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Vacanze a Sveti Stefan: turismo esclusivo in Montenegro

Uno stato piccolo quello del Montenegro, delle stesse dimensioni del Trentino-Alto Adige, ma ricco di luoghi meravigliosi dove trascorrere le vacanze, come Sveti Stefan. Situata su una penisola a pochi chilometri dalla rinomata Budva, collegata alla costa da una piccola striscia di terra, viene considerata come una delle destinazioni più esclusive nel Mediterraneo. Da villaggio di pescatori a meta del lusso, Sveti Stefan conquista con la sua atmosfera caratteristica, dove i tetti di terracotta contrastano con l’azzurro intenso dell’Adriatico, e con i suoi resort da sogno. Ecco come visitarla, cosa fare e cosa vedere nei dintorni tra spiagge, pinete e monasteri con viste pazzesche.

Sveti Stefan: da piccolo villaggio fortificato a meta del lusso

Le origini di Sveti Stefan risalgono al XV secolo e coinvolgono pirati, flotte e battaglie. Nacque come villaggio fortificato per proteggere i suoi abitanti dai predatori del mare e dagli ottomani, costruito su un’isola rocciosa collegata alla terraferma da un sottile istmo. Inizialmente abitato da 12 famiglie, nel 1800 il numero arrivò a 400 persone per poi diminuire durante il primo ventennio del XX secolo in seguito alla guerra e all’emigrazione dei suoi abitanti.

È a partire dagli anni ’60 che Sveti Stefan comincia ad assumere la forma attuale, quella di una località turistica rinomata in Montenegro perché frequentata soprattutto da reali, celebrità e artisti. In questi anni, il governo jugoslavo trasformò l’intero villaggio in un lussuoso albergo, preservando la sua bellezza architettonica e la sua atmosfera unica. Dopo un ulteriore periodo di declino dovuto alla dissoluzione della Jugoslavia, Sveti Stefan risorge ulteriormente in tutta la sua bellezza grazie al resort Aman, che gestisce l’isola e ne garantisce l’esclusività: solo gli ospiti dell’hotel, infatti, vi possono accedere.

Il resort Aman: esclusività nel rispetto della tradizione

Il resort a 5 stelle ha saputo creare un’atmosfera di lusso unica rispettando le origini architettoniche dell’isola. 50 camere, suite e cottage ricavati da antichi edifici in pietra restaurati con cura mantenendo dettagli importanti come le lanterne alle finestre, impiegate dalle mogli dei pescatori per aiutarli a ritrovare la via verso casa. Negli anni ’70, celebrità del calibro di Elizabeth Taylor e Richard Burton hanno alloggiato qui passeggiando tra le sue strade acciottolate.

Il complesso Aman comprende anche una proprietà sulla terraferma, la storica Villa Miločer, una villa degli anni ’30 immersa in rigogliosi giardini e dotata di otto suite. Con vista su una baia riparata, fu costruita come residenza estiva della famiglia reale serba e vissuta soprattutto dalla regina Marija Karadordevic. Sveti Svetan è sinonimo di lusso ed esclusività, ma non per questo non può essere goduta in altri modi, a partire dagli hotel e dalle spiagge sulla costa con vista sul mare turchese e sull’isola.

Aman Resort Sveti Stefan

Fonte: iStock

Vista aerea dell’Aman Resort

Cosa fare a Sveti Svetan sulla terraferma

Per godere della bellezza di questa parte del Montenegro senza spendere una fortuna, passeggiate sul lungomare della nuova Sveti Stefan, la città sorta sulla terraferma. Il panorama è davvero suggestivo: qui, le case antiche con i tetti dalle tegole rosse sono circondate da una rigogliosa vegetazione mediterranea e, a far da sfondo a questa cartolina, il blu profondo del mare Adriatico e l’azzurro limpido del cielo.

Anche la pineta, situata nella parte settentrionale, regala fresche passeggiate con vista mozzafiato sul mare. A poca distanza si trova anche la spiaggia di Milocer, dalla quale potrete raggiungere il monastero di Praskvica, fondato all’inizio del XV secolo. Il monastero è il centro religioso ortodosso più noto e merita una visita non solo per il suo patrimonio storico, ma soprattutto perché gode di un bellissimo panorama sulla baia e sull’isola di Sveti Stefan.

Le spiagge a Sveti Stefan e nei dintorni

Quella di Sveti Stefan è stata inserita nella classifica delle 100 spiagge più belle del mondo da Lonely Planet ed è suddivisa nella parte nord e in quella sud. In entrambe è possibile noleggiare ombrelloni e sdraio dai 50 euro in su, mentre chi preferisce godersi un paio d’ore sul proprio asciugamano dovrà farsi spazio nelle aree libere dove consigliamo di arrivare il prima possibile perché molto affollate. Da Sveti Stefan, proseguendo in direzione nord alla scoperta di questo straordinario territorio, si incontra il villaggio di Przno. Qui troverete una spiaggia di sabbia rossa, perfetta per rilassarsi prima di andare alla scoperta di una città imperdibile: Budva.

La città di Budva, perla del Montenegro

Budva rappresenta il connubio perfetto tra storia, natura e divertimento, oltre che una delle località balneari più visitate del Montenegro. Situata a una decina di chilometri da Sveti Stefan e a dieci minuti d’auto dal villaggio di Przno, fu distrutta nel 1979 a causa di un terremoto e ricostruita cercando di mantenere intatte le sue caratteristiche originali. Il suo centro storico medievale, circondato da mura veneziane, è un labirinto di strette viuzze che ospitano chiese antiche, ristoranti tipici e negozietti artigianali. Da non perdere la cittadella, arroccata su una scogliera a picco sul mare, e la Chiesa di Santa Maria in Punta, risalente al IX secolo.

Non solo storia, Budva è rinomata anche per le sue spiagge immerse nella macchia mediterranea, come Becici, la più gettonata, la spiaggia di Jaz, tra le più lunghe del litorale composta da sabbia e ciottoli, e quella di Mogren, raggiungibile anche a piedi percorrendo un sentiero con partenza dalla città vecchia. Budva, inoltre, è il punto di partenza ideale per visitare le Bocche di Cattaro e la splendida baia di Kotor.

Budva Montenegro

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Vista della città di Budva

Come raggiungere Sveti Stefan dall’Italia

Dall’Italia è facile raggiungere il Montenegro, sia con l’aereo che con il traghetto. Con l’aereo, gli aeroporti principali sono quelli internazionali di Podgorica (TGD) e Tivat (TIV); via mare, invece, vi basterà prenotare un biglietto con la linea Adria Ferries che garantisce collegamenti dalle città di Ancona, Bari e Brindisi.

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Cosa a vedere a Pescara: 8 meraviglie tra mare e d’Annunzio

Pescara si affaccia sul mare Adriatico, con una storia che fonde antichità e modernità, ed è una meta che riserva piacevoli sorprese ai suoi visitatori. Dalle spiagge dorate alle tracce del celebre poeta Gabriele d’Annunzio, Pescara offre un ricco mix di cultura, relax ed avventura. Ecco otto meraviglie da non perdere durante la visita di questa affascinante città abruzzese sul Mar Adriatico.

Le spiagge di Pescara

 

Lido di Pescara

Le spiagge di Pescara sono tra le più famose della riviera adriatica italiana. Il Lido di Pescara, ad esempio, con la sua sabbia finissima ed il mare cristallino, è perfetto per chi cerca una giornata o un weekend di relax e divertimento. Qui è possibile trovare stabilimenti balneari attrezzati con lettini, ombrelloni e bar sulla spiaggia dove gustare un aperitivo al tramonto.

La spiaggia di Montesilvano

A pochi chilometri dal centro di Pescara si trova la spiaggia di Montesilvano. Questo luogo è ideale per famiglie e bambini, grazie anche alla presenza di acque poco profonde e alla vasta offerta di attività per i più piccoli, come noleggiare pedalò o giocare a beach volley, oppure semplicemente rilassarsi sotto il sole.

Il museo casa natale di Gabriele d’Annunzio e Museo Cascella

Per gli amanti della cultura, una tappa quasi obbligatoria nella città di Pescara è la casa natale di Gabriele d’Annunzio, situata nel cuore del centro storico, dove il poeta trascorse la sua infanzia. Questa dimora ottocentesca, con interni e mobili ottocenteschi perfettamente conservati, è stata trasformata in museo e conserva numerosi oggetti personali, manoscritti e fotografie di uno dei più grandi scrittori italiani. Il museo offre un viaggio nel tempo, permettendo di scoprire la vita e le opere di uno dei più grandi letterati italiani.

Oltre alla collezione permanente, il museo ospita mostre temporanee ed eventi culturali che approfondiscono vari aspetti della vita e dell’epoca di d’Annunzio, offrendo sempre nuove ragioni per visitarlo.

Casa natale di Gabriele D'Annunzio a Pescara

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Casa natale di Gabriele D’Annunzio nel cuore di Pescara

In città, inoltre, è presente il Museo Cascella, struttura che nei suoi locali ha visto passare intellettuali come D’Annunzio, Grazia Deledda, Luigi Pirandello e Giovanni Pascoli. Per mezzo secolo questo museo è stato al centro di un’intensa produzione artistica e grafica italiana ed ospita le opere di cinque generazioni di artisti della famiglia Cascella con 12 sale e oltre 500 tra mattonelle in ceramica, tele, dipinti e riviste d’arte che in venivano stampate agli inizi del secolo scorso in questo edificio.

Il Museo delle Genti d’Abruzzo

Per scoprire le tradizioni abruzzesi, bisogna assolutamente visitare il Museo delle Genti d’Abruzzo, un museo in grado di offrire un viaggio affascinante attraverso la storia e le tradizioni della regione italiana. Si trova all’interno di un antico edificio nel centro storico di Pescara ed espone reperti archeologici, costumi tradizionali, strumenti agricoli ed artigianali, che raccontano la vita quotidiana degli abruzzesi nel corso dei secoli.

Il museo offre anche laboratori didattici e attività interattive per famiglie e bambini, permettendo ai più piccoli di imparare divertendosi. È un’ottima occasione per comprendere meglio la cultura e le radici di questa affascinante regione italiana, all’insegna del divertimento.

Il Ponte del Mare

Il Ponte del Mare è uno dei simboli di Pescara ed è un esempio straordinario di ingegneria moderna. Questa struttura pedonale e ciclabile, che venne inaugurata nel 2009, collega la riviera nord con quella sud, offrendo una vista spettacolare sul mare e sulla città. È il luogo ideale per una passeggiata romantica o una corsa mattutina, con il sole che sorge o tramonta sull’Adriatico.

Il ponte è lungo 466 metri e regala una splendida vista non solo sul porto di Pescara, ma anche sulla Majella e sul massiccio del Gran Sasso. Di notte, il suo inconfondibile tracciato curvilineo alla fine del lungomare di Pescara è illuminato da luci che cambiano colore.

La riserva naturale Pineta Dannunziana

Per gli amanti della natura, la riserva naturale Pineta Dannunziana è una tappa da non perdere assolutamente. Questo parco urbano, che si estende per circa 50 ettari, è un vero e proprio polmone verde nel cuore della città di Pescara. La riserva offre percorsi naturalistici, aree picnic e la possibilità di osservare diverse specie di fauna e flora locali. La pineta è anche un luogo ideale per chi ama le attività sportive all’aperto come jogging e ciclismo e durante l’estate ospita eventi culturali e musicali all’aperto, rendendo ancora più piacevole la visita durante i periodi estivi.

Il centro storico di Pescara Vecchia

Il centro storico di Pescara, noto come Pescara Vecchia, è un quartiere affascinante, che permette di passeggiare tra storia e modernità, dove si respira un’atmosfera d’altri tempi. Le stradine acciottolate, le piazze e gli edifici storici si mescolano con locali moderni, ristoranti e boutique di alta classe. Passeggiando per il centro storico di Pescara è possibile scoprire angoli nascosti, negozi di artigianato locale e gustare la cucina abruzzese in uno dei tanti ristoranti tipici presenti in zona.

La Cattedrale di San Cetteo

La Cattedrale di San Cetteo, dedicata al patrono della città di Pescara, è uno dei principali luoghi di culto di questa città dell’Abruzzo. La cattedrale venne costruita nel ventesimo secolo in stile neoromanico e colpisce tutt’oggi per la sua imponenza e bellezza. All’interno della struttura è possibile ammirare opere d’arte di grande valore, tra cui un dipinto del Guercino e una cappella dedicata a Gabriele d’Annunzio.

Il porto turistico Marina di Pescara

Il porto turistico Marina di Pescara è uno dei più grandi del Mar Adriatico ed è un punto di riferimento importante per gli appassionati di nautica. Qui è possibile noleggiare barche, partecipare ad escursioni in mare e praticare sport acquatici come la vela, il windsurf ed il diving. Il porto di Marina di Pescara offre anche una vasta gamma di servizi, tra cui diversi negozi, ristoranti e bar. È il luogo ideale per una passeggiata serale, con il fascino delle barche ormeggiate e l’atmosfera vivace dei locali di Pescara.

I romantici trabocchi

Un po’ simili a delle palafitte i trabocchi sono delle macchine da pesca da cui partono dei lunghi bracci che servono a sostenere le reti, che permettevano di catturare i branchi di pesci lungo la costa. Anche se i trabocchi più suggestivi sono quelli dell’omonima costa sul litorale della provincia di Chieti, anche a Pescara è possibile trovarne nella zona del porto. E se alcune strutture sono private, altre sono state trasformate in bar e piccoli ristoranti alla moda in cui gustare cucina marinara.

Vista di un trabocco a Pescara al tramonto

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Trabocco a Pescara al tramonto

Pescara è una città che sa sicuramente come conquistare il cuore dei suoi visitatori. Qui è possibile visitare spiagge incantevoli, godere delle sue ricchezze culturali e storiche e scoprire la città anche alle numerose attività all’aria aperta che è possibile svolgere. Non resta che preparare le valigie e partire alla scoperta di queste otto meraviglie che fanno di Pescara una meta perfetta per ogni tipo di viaggiatore, punto di partenza per scoprire le belle destinazioni che la regione dell’Abruzzo ha da offrire.

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Cosa vedere a Lubiana: i tesori della capitale slovena

Incastonata tra le Alpi e il Mar Adriatico, Lubiana, capitale della Slovenia, sorprende con il suo fascino pittoresco e la sua atmosfera vivace. Cuore pulsante della cultura slovena, questa città vanta un centro storico ricco di storia, architetture suggestive e angoli incantevoli. Dai monumenti iconici come il Castello di Lubiana e il Ponte dei Draghi, alle oasi verdi come il Parco Tivoli, scopriamo i tesori che fanno di Lubiana una destinazione perfetta per un weekend romantico, una gita con la famiglia o un viaggio all’insegna della cultura e dell’avventura.

Il Castello di Lubiana

Situato su una collina che domina la capitale slovena, il Castello di Lubiana intreccia da secoli la sua storia millenaria con le vicende della città, offrendo ai visitatori un affascinante viaggio nel tempo tra mura medievali, musei, e panorami spettacolari.

Costruito originariamente come fortezza medievale nell’XI secolo, ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli, fino ad assumere l’aspetto attuale nel Rinascimento. Un tempo residenza dei signori di Carniola, ha svolto un importante ruolo difensivo per la città, subendo assedi e resistendo all’invasione ottomana. Oggi il Castello di Lubiana è un vivace polo culturale e turistico, facilmente raggiungibile anche con una comoda funicolare.

All’interno delle sue mura si possono ammirare edifici di varie epoche. Tra questi meritano una visita la Torre Bianca, alta 45 metri, che offre una vista panoramica impareggiabile sulla città e sui suoi dintorni; il Museo di Storia della Città, che custodisce reperti archeologici, modelli architettonici e oggetti che raccontano la storia di Lubiana dalle origini ai giorni nostri; la Cappella di San Giorgio, gioiello barocco con affreschi e decorazioni dorate; la Prigione, che attraverso un’esposizione multimediale ripercorre la storia del carcere medievale e le dure condizioni di vita dei prigionieri.
Il Castello di Lubiana è anche un vivace polo culturale, sede di concerti, spettacoli teatrali, festival e altri eventi durante tutto l’anno. Un ristorante e un caffè offrono la possibilità di gustare piatti tipici sloveni ammirando una splendida vista sulla città.

Il Ponte dei Draghi

Il Ponte dei Draghi (Zmajski most in sloveno) è uno dei simboli di Lubiana. Costruito a inizio ‘900 in stile Secessione viennese sul fiume Ljubljanica, collega il centro storico con la zona moderna. La sua realizzazione fu un’impresa ingegneristica innovativa per l’epoca, in quanto fu uno dei primi ponti in cemento armato realizzati in Europa.

Caratterizzato da linee eleganti e da decorazioni floreali e geometriche, il ponte ha come elemento distintivo quattro statue di draghi verdi alte circa 3 metri, considerati i guardiani leggendari della città, opera dello scultore austriaco Franz Xaver Zajec. Simbolo della città fin dal Medioevo, i draghi sono diventati un’immagine riconosciuta a livello internazionale e rappresentano la forza, il coraggio e la vigilanza di Lubiana. Infatti, secondo la leggenda, sputerebbero fuoco ogni volta che la città è in pericolo.

Il ponte è spesso utilizzato come sfondo per eventi e manifestazioni, come la Festa di San Giorgio (patrono di Lubiana) ad aprile, o il Festival del Drago, che si tiene ogni anno a maggio. In queste occasioni, viene illuminato con luci colorate e ospita spettacoli di musica e danza.

Lubiana, il Ponte dei Draghi

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Il Ponte dei Draghi, Lubiana

Piazza Prešeren

Cuore pulsante della capitale slovena, Piazza Prešeren è un luogo d’incontro vivace e ricco di storia. Prende il nome da France Prešeren, considerato il più grande poeta sloveno, la cui statua in bronzo campeggia al centro. Realizzata da Ivan Zajec e Max Fabiani, ritrae l’autore in atteggiamento contemplativo, circondato da figure allegoriche tratte dalle sue opere. Passeggiando per la piazza, si è colpiti dall’armonia dei vari stili architettonici che la caratterizzano, che spaziano dal barocco al neoclassico.

Il barocco palazzo Urania ospita la Galleria Nazionale, mentre l’edificio Art Nouveau delle Assicurazioni Generali cattura l’attenzione con la sua facciata riccamente decorata. Tra gli edifici più iconici spicca la chiesa francescana dell’Annunciazione con il suo campanile slanciato. Circondata da numerosi caffè, ristoranti e negozi che invitano a rilassarsi e godersi l’atmosfera, Piazza Prešeren è il fulcro della vita cittadina e un palcoscenico naturale per eventi culturali di ogni tipo. Concerti, mercatini, festival e manifestazioni animano la piazza durante tutto l’anno, creando un’atmosfera vivace e coinvolgente.

La Cattedrale di San Nicola

Situata nel cuore di Lubiana, la Cattedrale di San Nicola è un capolavoro barocco che domina il paesaggio urbano con la sua imponente cupola verde e le due torri campanarie. La sua posizione centrale e la sua bellezza architettonica la rendono una delle attrazioni turistiche più popolari della città. Dedicata al santo patrono dei marinai, è l’unica cattedrale presente nella capitale slovena e rappresenta un importante simbolo religioso e culturale.

La sua storia risale al Medio Evo, ma nel corso dei secoli l’edificio originario subì diverse modifiche e ampliamenti, fino a quando nel 1701 fu demolito per far posto alla splendida cattedrale in stile barocco che possiamo ammirare oggi, progettata dall’architetto italiano Andrea Pozzo. La facciata, riccamente decorata con statue e colonne, è sovrastata da un imponente frontone triangolare. L’interno è altrettanto sontuoso, con navate ampie e luminose, impreziosite da affreschi, stucchi e dorature. Tra le opere d’arte più pregevoli ci sono i magnifici affreschi della cupola, l’altare maggiore in marmo policromo impreziosito da sculture dorate e l’organo settecentesco.

Il Ponte Triplo

Costruito tra il 1931 e il 1932, il Ponte Triplo, noto anche come Tromostovje in sloveno, è opera del celebre architetto Jože Plečnik, considerato un maestro del modernismo sloveno. Attraversando il fiume Ljubljanica, collega il centro storico medievale con la parte moderna della città e rappresenta pertanto un punto di passaggio obbligato per ogni visitatore. Il suo design unico si distingue per la presenza di tre ponti separati: uno centrale in pietra e due laterali in calcestruzzo, uniti da balaustre in pietra massiccia e decorati con lampioni artistici.

Il Ponte Triplo non è solo un’opera d’arte, ma anche un testimone silenzioso della storia di Lubiana. Il ponte centrale, infatti, sorge sui resti di un antico ponte di legno medievale, che per secoli ha rappresentato un importante punto di snodo per i commerci e gli scambi tra l’Europa occidentale e i Balcani. Nel corso dell’anno, il ponte ospita numerosi eventi e manifestazioni, tra cui concerti, mercatini di artigianato e festival: il luogo ideale per immergersi nella cultura locale e vivere l’autentica anima di Lubiana.

La Chiesa dell’Annunciazione

Sulla vivace piazza Prešeren si erge maestosa la Chiesa dell’Annunciazione, un capolavoro barocco che cattura l’attenzione con la sua facciata rossa. Costruita tra il 1646 e il 1660 dai frati agostiniani, la chiesa passò poi sotto la gestione dei francescani, che ne curarono l’abbellimento e ne conferirono l’aspetto odierno. L’esterno è un tripudio di forme barocche. La facciata, caratterizzata da un vivace colore rosso – simbolo dell’ordine francescano – è impreziosita da statue e da un imponente portale d’ingresso, mentre sulla cima svetta la statua bronzea della Vergine Maria, la più grande della città.

All’interno, la chiesa rivela un’atmosfera sontuosa, con una navata centrale e due file di cappelle laterali. Gli affreschi di Matevž Langus e le opere di Matej Sternen decorano le pareti e il soffitto con scene bibliche e motivi floreali, creando un ambiente di grande suggestione. Tra i tesori della chiesa spicca il monumentale altare maggiore, opera barocca dello scultore Francesco Robba, realizzato a metà del XVIII secolo. Un’opera d’arte in marmo che cattura lo sguardo con la sua imponenza e la ricchezza dei dettagli.

Il Parco Tivoli

Situato nel cuore della capitale slovena, il Parco Tivoli è il polmone verde di Lubiana, un’oasi di verdeggiante bellezza che si estende per ben 5 chilometri quadrati. Passeggiando lungo i sentieri ombrosi del parco, ci si immerge in un’atmosfera di pace e tranquillità, circondati da una flora rigogliosa che comprende oltre 100 specie di alberi autoctoni ed essenze esotiche, prati verdi, giardini curati, popolati da diverse specie di animali, tra cui scoiattoli, conigli e uccelli.

Le origini del parco risalgono al XIX secolo, quando un’area boschiva venne trasformata in un parco pubblico su iniziativa del barone Franz Xaver Freiherr von Thinnfeld. Nel corso degli anni, il parco è stato arricchito con numerosi giardini, sentieri, statue, fontane e anche un laghetto, diventando un luogo amato da cittadini e turisti. Gli sportivi trovano piste ciclabili e pedonali, campi da tennis, basket e calcio, mentre in inverno una pista di pattinaggio su ghiaccio trasforma il parco in un luogo magico per grandi e piccini.

Museo Nazionale della Slovenia

Il Museo Nazionale rappresenta un’immersione affascinante nella ricca storia e cultura della Slovenia. Fondato nel 1821, ospita una vasta collezione di reperti archeologici, manufatti storici e opere d’arte che raccontano la storia della Slovenia dalla preistoria ai giorni nostri. Le esposizioni sono ambientate in un elegante edificio in stile neo-rinascimentale, già di per sé un’opera d’arte, costruito tra il 1883 e il 1885, che vanta un’imponente facciata e un elegante scalone che conduce alle diverse sale espositive.

Tra i reperti di maggior interesse ci sono il Flauto di Neanderthal, il più antico strumento musicale al mondo, risalente a 60.000 anni fa, e la Situla di Vače, un vaso cerimoniale attribuito all’età del ferro, e la collezione di monete slovene, che ripercorre la storia economica del paese. Oltre alla collezione permanente, il museo organizza regolarmente mostre temporanee dedicate a specifici aspetti della storia e della cultura slovena.

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Cosa sono i trabocchi, le palafitte senza tempo sul Mare Adriatico

Sono il segno del passato, di tradizioni e di cultura: stiamo parlando dei trabocchi tipiche palafitte costruite dai pescatori che punteggiano la costa dell’Abruzzo, ma non solo.

A guardarli sembrano come guardiani silenziosi, che si protendono verso il mare restando ancorati alle rocce della terraferma: sono macchine da pesca realizzate in legno, che si collegano alla costa tramite dei ponticelli e dotate di una rete che serve a intercettare i pesci.

Si trovano affacciati sul Mar Adriatico, alcuni a Pescara, numerosi nella Costa dei Trabocchi, ma poi anche fuori regione in Puglia. Oggi molte di queste strutture si sono trasformate e ospitano locali molto suggestivi, ma una cosa è certa: non hanno perso il loro fascino, lo stesso che li ha resi irresistibili ai nostri occhi e a quelli di artisti come D’Annunzio.

Cosa sono i trabocchi

Se si parla della storia dei trabocchi, trabocco al singolare, allora bisogna fare un deciso passo indietro nel tempo. Pare infatti che possano essere stati inventati dai Fenici. Ma una cosa è certa, i primi documenti a riguardo in Abruzzo risalgono a tempi più recenti: ovvero al XVIII secolo.

Pensati per permettere ai pescatori di non utilizzare le barche e uscire in mare, grazie ai loro appositi bracci in legno permettevano di gettare la rete al largo, dove poteva incontrare branchi di pesci. Pare, però, che inizialmente la loro realizzazione in Abruzzo sia dovuta a delle opere di dissodamento e che al termine dei lavori sia stata cambiata la loro destinazione d’uso.

Lo stesso è accaduto oggi: se si programma una vacanza in Abruzzo vale la pena mangiare sugli antichi trabocchi trasformati in ristoranti. Luoghi davvero suggestivi per un’esperienza indimenticabile e cattura una delle anime di questi luoghi.

Costa dei Trabocchi in Abruzzo, immergersi nella bellezza

Sono diversi, punteggiano quel tratto di terra che incontra il mare come antichi osservatori e oggi sono diventati luoghi unici da raggiungere se si programma una vacanza lungo la Costa dei Trabocchi.

Si estende lungo circa 40 chilometri, nella provincia di Chieti, tocca diverse località ed è un itinerario fatto di bellezza. C’è quella che regala il paesaggio con le spiagge che mutano sotto lo sguardo: da quelle sabbiose, a quelle in ciottoli. E poi le falesie. In un continuo mutamento di paesaggio che lascia senza fiato.

E poi ci sono i luoghi storici, quelli in cui riecheggia il passato. Ad Ortona, ad esempio, ci sono il Castello Aragonese e la Torre Mucchia, oppure Vasto con le sue tante bellezze e, ancora, a San Vito Chietino l’Eremo Dannunziano dove ha vissuto il poeta Gabriele D’Annunzio. Tra le altre località da visitare vi è anche Rocca San Giovanni che fa parte dei Borghi più belli d’Italia, dove dedicarsi alle immersioni, alla sua costa bellissima, ma anche a passeggiate.

I trabocchi oggi

Tra le strutture più celebri vi è Trabocco Turchino a San Vito Chietino di cui parla lo stesso Gabriele D’annunzio in Trionfo della Morte definendolo: “La grande macchina pescatoria simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano”.

Tantissimi quelli dove si può mangiare per vivere un’esperienza davvero indimenticabile che coinvolge tutti i sensi. I particolare la vista, che si perde lungo l’orizzonte del mare, l’udito, che può ascoltare la musica che regala lo sciabordio dell’acqua, e il gusto, apprezzando i piatti tipici della zona.

Trabocchi a Pescara

Nonostante sia leggermente fuori dalla zona dove queste strutture sono molto numerose, anche a Pescara vi sono i trabocchi. Nello specifico nella zona de molo nord. Vale la pena visitarli, fanno parte della storia e della cultura di questi luoghi e regalano scatti da cartolina. Luoghi senza tempo, che raccontano di un passato operoso, fatto di intuizioni, reti gettate nel mare, di pesca e di vita dura e semplice.

 

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Cosa vedere a Sebenico, città medievale sul mare

Sebenico, il cui nome in lingua locale è Sibenik, è una bellissima città della Croazia che si fa spazio sulla costa della Dalmazia centrale e affacciata sulla valle dove il fiume Krka si congiunge con il mare. Una località medievale che dalle cime di una collina si specchia sulle limpide acque dell’Adriatico, regalando soggiorni e meraviglie uniche.

Cosa aspettarsi

La periferia di Sebenico potrebbe lasciare un po’ delusi, ma quando si arriva al centro cittadino diventa praticamente impossibile non innamorarsene. Situata a metà strada tra Zara e Spalato, è una città d’arte, un centro culturale importante e un luogo conosciuto come “la città delle pietre”.

Il merito è dalle sue fortezze e dalla splendida Cattedrale che la dominano, e anche di tante altre attrazioni che sono una più suggestiva dell’altra. Ma a colpire sono anche i panorami che regala, al sapore di Mediterraneo e ricchi di colori scintillanti.

Cosa vedere

La città di Sebenico è divisa in due nuclei: c’è la parte antica che sorge su di una collina, e la zona turistica che si fa spazio sulla sua magnifica costa.

Sebenico, cosa vedere

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Una bellissima veduta di Sebenico

Probabilmente è la più sottovalutata tra le città costiere della Dalmazia, ma nei fatti offre un centro storico che è un vero gioiello e un susseguirsi di meravigliose attrazioni. Camminando sulle caratteristiche strade in salita della città vecchia, infatti, si incontrano diversi punti di interesse, come il Palazzo del Municipio, un edificio che è stato ricostruito a causa dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale.

Tra le sue attrazioni migliori c’è senza ombra di dubbio la Cattedrale di San Giacomo, considerata un capolavoro architettonico ad opera dell’architetto e scultore Juraj Dalmatinac. Osservandola noterete una particolare caratteristica: possiede un fregio che orna le pareti esterne delle absidi con 71 teste scolpite. Raffigurano i cittadini di Šibenik nel XV secolo, con tutte le espressioni facciali possibili, dalla gioia alla paura, dalla tristezza alla rabbia.

Molto affascinante è anche la Chiesa di San Giovanni che è stata costruita alla fine del XV secolo. Non sono di certo da meno la Chiesa e il Monastero Francescano, sede di diversi dipinti in stile barocco-veneziano e affreschi del XIV e XV secolo.

Poi ancora la Chiesa di Santa Barbara che tra le sue mura custodisce un museo di arte sacra con dipinti, incisioni e sculture dal XIV al XVIII secolo.

Ma questi sono solo alcuni esempi, perché gli edifici religiosi di Sebenico sono ben 24. Da non perdere sono anche il Teatro, costruito tra 1864 e 1870 in stile neo rinascimentale, e Piazza della Repubblica, nella quale troneggiano la Cattedrale di San Giacomo e Loggia Grande, sormontata dalla Chiesa di Tutti i Santi che è raggiungibile con una lunga scalinata.

La piazza è anche la sede della Cisterna Magna, un serbatoio che serviva per la raccolta delle acque piovane, e della chiesetta di Santa Barbara, fatta in pietra e con due campanili a vela.

Di particolare interesse è anche il Palazzo Vescovile che conserva due opere di pregio, la Madonna di Nikola Vladanov e la Madonna con 4 Santi di Biagio da Traù, e due maestosi portali, uno in stile tardo gotico e l’altro in stile Rinascimentale.

Poi ancora la Fortezza di San Michele, baluardo della città, da cui ammirare scorci di Sebenico davvero emozionanti. Un tempo era il più importante sistema difensivo cittadino, mentre oggi nel suo cortile superiore vengono svolti spettacoli di teatro all’aperto e concerti sotto le stelle.

Vale la pena anche raggiungere il lungomare per fare una piacevole passeggiata lungo Canale di Sant’Antonio, un percorso pedonale di circa 4,5 chilometri pregno di aree verdi, caffè e ristoranti. Come è possibile intuire, il momento più romantico in cui accedervi è il tramonto.

Cattedrale di San Giacomo a Sebenico

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La maestosa Cattedrale di San Giacomo

Le spiagge

Essendo Sebenico una bellissima città medievale affacciata sul mare, è giusto chiedersi se ci siano anche spiagge da sogno. La risposta è sì: la spiaggia più famosa è quella cittadina e prende il nome di Banj. Apprezzata da persone di tutte le età, si estende per 170 metri e offre una vista preziosa sul centro storico, la Fortezza di San Michele e il Canale di Sant’Antonio. Nel 2016 è stata premiata come migliore spiaggia della Croazia e su di essa sventola fiera la Bandiera Blu.

Fatta di ciottoli, mette a disposizione anche una piacevole passeggiata costiera, parchi giochi sportivi e per bambini e bar direttamente sulla spiaggia.

Molto bella è anche la spiaggia di Jadrija, particolarmente amata dai cittadini di Šebenico che la raggiungono dall’ormai lontanissimo 1921. A render il tutto ancor è più vivace è la presenza di varie cabine-spogliatoio colorate, che ormai sono diventate reali attrazione sui social network.

Inoltre, è una spiaggia che può vantare una doppia personalità: la parte settentrionale è di ghiaia e pietra con parti in cemento, quella meridionale è esclusivamente in cemento.

A circa 6 chilometri di distanza da Sebenico sorge il complesso alberghiero Solaris dove si estendono bellissime spiagge per ben 4 chilometri di lunghezza. C’è la spiaggia di ciottoli e sabbia, dove è possibile noleggiare ombrelloni e sedie a sdraio (in legno), ma anche spiagge per famiglie, terme e club.

Vale la pena fare un salto anche presso Zaboric, un villaggio costellato di magnifiche baie naturali e spiagge di ghiaia e sabbia. L’acqua è cristallina e la presenza di fitte foreste di pini assicurano un’abbondante dose di ombra naturale.

C’è poi la spiaggia di Rezalište che sorge a Brodarica, a soli 6 chilometri da Sebenico. Fatta di ciottoli, è piena di strutture per bambini.

Infine Zablać, un piccolo villaggio che offre una spiaggia di ciottoli con una parte in cemento.

Insomma, un viaggio a Sebenico è davvero completo di tutto. Non resta che inserire questa bellissima città croata della lista dei propri desideri di viaggio.

Sebenico spiagge top

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Ingresso del Canale di Sant’Antonio che conduce alla città di Sibenik
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Viaggio a Opatija, la regina dell’Adriatico

Opatija, che in italiano chiamiamo Abbazia, è una bellissima città della Croazia che può essere definita la regina dell’Adriatico. Non solo perché è una splendida località di mare, ma anche perché è stata la destinazione balneare più ricercata dall’élite austro-ungarica durante l’impero asburgico.

A dimostrazione di quanto appena detto ci sono una serie di sontuose ville in stile belle époque, che anche oggi vengono ammirate dai numerosi turisti che qui vengono a trovare piacere e relax.

Cosa aspettarsi

L’affascinante città di Opatija si trova in Istria e si affaccia sulla splendido Golfo del Quarnaro. Sorge in una posizione riparata alle pendici del monte Maggiore, e in più è circondata da boschi di lauro e parchi.

Un piccolo gioiello, quindi, dotato di uno splendido lungomare che fa sentire tutti imperatori, re e regine. Pur essendo una meta particolarmente amata e frequentata durante il periodo estivo, Opatija ha un’anima frizzantina nel corso di tutto l’anno: ci sono spettacoli teatrali e folkloristici, concerti, opere, mostre e molte altre cose ancora, merito anche del suo clima mite che favorisce eventi e appuntamenti.

Cosa vedere

Opatija offre un meraviglioso lungomare che è pregno di monumenti di rilievo che raccontano l’antica storia cittadina. Si cammina all’ombra di piante di alloro e lecci per ben 12 chilometri e si può persino fare rigeneranti in soste in affascinanti parchi verdissimi. Uno di questi è il parco Angiolina, uno spazio in cui dimorano più di 150 specie di piante davvero particolari, come la camelia giapponese che è ormai divenuta un simbolo cittadino.

Il mare, in tutto questo, sarà sempre protagonista, una cristallina distesa d’acqua su ci si affacciano ville che sono dei capolavori.

Dopo il lungomare da non perdere sono Obala Maršala Tita, una via ricca di hotel, ristoranti e negozi; il Viale delle Stelle, ovvero una passeggiata che omaggia i croati che si sono distinti nel campo dello sport, della scienza, cultura e arte; il sentiero di Carmen Sylva, realizzato tra fine Ottocento e inizio Novecento.

Straordinaria è anche la Chiesa di San Giacomo che è totalmente immersa nel verde. Recente ma particolarmente interessante è la Chiesa dell’Annunciazione della Beata Vergine, che vanta una cupola color smeraldo che svetta nei cieli limpidi.

Imperdibile è poi il simbolo per eccellenza di Opatija: la scultura di una ragazza che tende la mano a un gabbiano e che è stata costruita in cima a un promontorio che si specchia nel mare. Ma non è l’unica scultura, perché in giro per tutta la città ci sono opere di artisti e artiste croate che raffigurano tantissimi personaggi diversi, come un barcaiolo abbaziano, una danzatrice di fama internazionale, un violinista e molto altro ancora.

Infine, il Museo del Turismo Croato che prende vita in tre magnifici palazzi. Il più sfarzoso è senza ombra di dubbio Villa Angiolina che è pregna di decorazioni, affreschi, capitelli e mosaici.

Le spiagge

C’è da essere onesti: quelle di Opatija non sono le spiagge più belle della Croazia, ma nonostante questo hanno un fascino indiscutibile per gli scorci che offrono.

La spiaggia cittadina è cementata, ma ciò non toglie che proprio da qui ci si possa tuffare in un mare limpido e dalle mille sfumature di blu.

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Sulle orme della Bora nella città del vento italiana

Trieste è una città che affascina con la sua ricca storia e la sua straordinaria bellezza, un luogo dove l’Oriente incontra l’Occidente in un abbraccio di tradizioni e bellezze naturali.

Questa perla del mar Adriatico è un luogo magico che suscita emozioni profonde. Gli imponenti palazzi imperiali, le piazze vivaci e i caffè storici raccontano le vicende di un passato glorioso, mentre il porto, tra i più grandi e attivi del Mediterraneo, testimonia l’importanza di questa straordinaria città come fulcro commerciale.

Ma c’è una vera regina che domina questa terra, un elemento affascinante e spaventoso che plasma la vita di questa incantevole città: la Bora. Un vento impetuoso, capace di raggiungere velocità impressionanti e costante promemoria della potenza indomita della natura. Quando soffia, può far perdere l’equilibrio, portando con sé una sensazione di pura potenza e selvaggia bellezza.

Non è solo un vento, è l’icona di Trieste, un simbolo della sua personalità unica e della sua intima connessione con questo fenomeno naturale.

La Bora e la città di Trieste: un legame indissolubile

Centro di Trieste

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Trieste, Friuli Venezia Giulia

Trieste, una città sospesa tra mare e vento, è conosciuta per il suo legame profondo con la Bora, che attraversa la città con una forza straordinaria.
I turisti spesso sentono l’irrefrenabile desiderio di sperimentare in prima persona i famosi “refoli“, le poderose raffiche che possono raggiungere e superare i 150 km/h. Questo fenomeno atmosferico è diventato una leggenda che accende la curiosità e alimenta la sete di avventura.

Tuttavia, restano delusi quando scoprono che la Bora non compare con tanta frequenza come ci si potrebbe aspettare. Durante l’estate, infatti, si manifesta raramente preferendo invece i mesi più freddi dell’inverno, di solito da ottobre a marzo. Nonostante ciò, l’emozionante attesa e la speranza aggiungono un brivido di adrenalina al viaggio.

Se stai pianificando una vacanza a Trieste e vuoi seguirne anche tu le tracce, il Molo Audace è un luogo imperdibile. Situato nel cuore della città portuale, si estende per oltre 246 metri, offrendo una vista impareggiabile sul panorama urbano e marino della città. Ma ciò che lo rende davvero speciale è l’incisione della Rosa dei Venti sul pavimento, a indicare le correnti che soffiano nella regione, ciascuna con la sua personalità unica.

La Bora è raffigurata come un volto umano che soffia con grande forza. Questo simbolo serve da potente promemoria della sua energia e del suo ruolo nel plasmare il clima e la cultura della città.

Inoltre, non puoi perderti il Museo della Bora, che ti permetterà di vivere un’esperienza appassionante e scoprire dettagli affascinanti su questo fenomeno unico nel suo genere. Nonostante le sue dimensioni ridotte, questo luogo accoglie una straordinaria varietà di oggetti curiosi e testimonianze legate al vento e al suo impatto nella vita quotidiana dei cittadini.

Qui troverai le antiche corde che aiutavano i passanti dell’epoca a rimanere in piedi durante le violente raffiche. Avrai anche l’opportunità di sfogliare articoli di giornale che narrano episodi storici associati alla Bora, ammirare foto del passato e contemplare opere d’arte ispirate a questa forza della natura.

Infine, se sei curioso di scoprire di più su questo fenomeno, un trekking urbano guidato potrebbe essere l’esperienza perfetta per te. Durante questo tour avrai l’opportunità di esplorare il cuore di Trieste e scoprire la città da un punto di vista diverso. Insieme a una guida esperta, infatti, visiterai i luoghi legati a questo vento e imparerai come i cittadini convivono con le sue potenti raffiche. Sarà un’esperienza indimenticabile che ti permetterà di vedere Trieste da una prospettiva unica e originale.

Esplorando Trieste: la perla dell’Adriatico

Famosa per il suo vento e per la sua posizione privilegiata sul mare, Trieste offre un mix di attrazioni naturali, storiche e culturali che la rendono una destinazione turistica imperdibile.

Uno dei luoghi più iconici è senza dubbio Piazza Unità d’Italia, una delle più grandi in Europa. Il suo ampio spazio aperto è circondato da edifici imponenti che riflettono l’influenza architettonica austro-ungarica, tra cui il Municipio di Trieste, con la sua Torre dell’Orologio, e il Palazzo del Governo, caratterizzato da un’intricata facciata neoclassica.

Oltre al celebre Molo Audace, potrai fare un giro sul Tram di Opicina per ammirare la bellezza della città. Inoltre, non perdere l’occasione di attraversare il Canal Grande, ammirando il grazioso Ponte Rosso e la maestosa statua di James Joyce.

Infine, non dimenticare di visitare la splendida Sinagoga, tra le più grandi d’Europa, e il suggestivo Tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione, che rappresentano la diversità religiosa e culturale della città.

Trieste città del vento

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Piazza Unità D’Italia, Trieste, Friuli Venezia Giulia
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Porto San Giorgio, la cittadina sul mare delle Marche che è un sogno

Lungo la costa adriatica, ci sono tante splendide località di mare dove trascorrere le vacanze: una assolutamente da scoprire è Porto San Giorgio, piccola cittadina marchigiana, che in estate accoglie numerosi turisti sulle sue bellissime spiagge. Ma non si tratta solamente di una meta a vocazione balneare, visto che il suo centro storico è un vero gioiellino tutto da esplorare. Vediamo insieme quali sono le sue meraviglie.

Cosa vedere a Porto San Giorgio

La storia di Porto San Giorgio affonda le sue radici in un lontano passato: nell’antichità era considerato semplicemente lo sbocco sul mare della città di Fermo, e impiegò molto tempo per ottenere la sua autonomia. Nacque come villaggio marinaro, e secondo la leggenda il suo nome sarebbe un omaggio a San Giorgio: tanti secoli fa, alcuni pescatori si imbatterono in una pericolosissima tempesta al largo delle coste dell’Adriatico, e riuscirono a salvarsi solamente grazie all’intercessione del santo, apparso loro come un miracolo.

Oggi non è certo la pesca a dare da mangiare agli abitanti di Porto San Giorgio, bensì il turismo e l’industria manifatturiera. Tuttavia, la cittadina vanta ancora un porto molto suggestivo, tra i principali della regione: è stato inaugurato attorno alla metà degli anni ’80, e può accogliere quasi 800 imbarcazioni. Se lungo la fascia costiera si alternano quartieri residenziali e strutture turistiche, alle sue spalle – dove iniziano le colline – si può ammirare il centro storico del paese. Uno dei monumenti più belli è Rocca Tiepolo, eretta nel ‘200 dal veneziano Lorenzo Tiepolo.

Di forma quadrangolare, la rocca è stata recentemente ristrutturata e viene utilizzata per ospitare numerose manifestazioni culturali. Accanto ad essa, si può visitare la Chiesa di San Giorgio: costruita nel 1830, non è mai stata interamente completata. Davanti alla sua facciata doveva infatti ergersi un portico con colonne doriche, con vista sulla splendida Fontana della Democrazia. Quest’ultima, commissionata ad Alfonso Bernardini, è formata da una vasca in travertino sormontata da una figura femminile che tiene in mano un melograno e delle spighe di grano.

Porto San Giorgio, le spiagge più belle

Con circa 6 km di litorale, Porto San Giorgio è una delle mete balneari più apprezzate delle Marche. Le sue spiagge sabbiose sono il fiore all’occhiello della città: collegate da un bel lungomare su cui si affacciano hotel, negozietti e ristoranti, sono un vero e proprio richiamo turistico. Ci sono tratti di spiaggia libera e altri occupati da stabilimenti attrezzati, così da andare incontro a tutte le esigenze. Non a caso, l’intero tratto costiero, da nord a sud, è pluripremiato con il prestigioso riconoscimento della FEE, la Bandiera Blu.

E non solo: sin dal 2010, le spiagge di Porto San Giorgio hanno ottenuto la Bandiera Verde, assegnata dai pediatri italiani alle migliori località a misura di bimbi. Oltre all’arenile sabbioso, ci sono infatti fondali che digradano dolcemente e scogli frangiflutti che mitigano le correnti dell’Adriatico, offrendo un mare perfetto per le vacanze di famiglia, dove i più piccini possono giocare in tutta tranquillità (ma sempre sotto l’occhio attento di mamma e papà). Da non perdere, in estate, la Festa del Mare che si tiene il 14 agosto sulla spiaggia: pesce fritto e accompagnamento musicale intrattengono sino a notte inoltrata, quando uno spettacolo pirotecnico illumina il cielo stellato.

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La Via Verde della Costa dei Trabocchi

La Via Verde della Costa dei Trabocchi percorre uno dei tratti costieri più belli d’Italia. Segue l’ex tracciato della ferrovia adriatica, inaugurata nel 1863 e dismessa soltanto nel 2005, per un percorso completamente ciclabile lungo 50 chilometri che attraversa otto Comuni.

L’itinerario costeggia i famosi Trabocchi abruzzesi, le antiche “macchine da pesca” di legno tipiche di questa zona d’Italia. La ciclabile è adatta a tutti, dalle famiglie agli esperti, tanto da essere stata scelta per la grande partenza del Giro d’Italia 2023.

La corsa rosa prenderà il via il 6 maggio con la prima tappa da Fossacesia Marina, in provincia di Chieti, a Ortona lungo la pista ciclabile. Una volta lasciata la costa, il Giro passerà da due località dell’Abruzzo: San Salvo, l’ultimo Comune della costa dei Trabocchi, e Campo Imperatore, a più di 1.500 metri di quota sul Gran Sasso.

Chiunque sia mai stato in Abruzzo e abbia visto il suo bellissimo litorale, non potrà dimenticare lo splendido panorama dei Trabocchi, insoliti giganti che emergono dalle acque. Le loro origini non sono ancora chiare, ma è certo che la loro presenza rende decisamente molto più suggestivo un paesaggio già di suo a dir poco fantastico.

Molti Trabocchi sono stati restaurati e riportati alla loro bellezza originaria. Alcuni di essi ospitano ristoranti dove potrete gustare qualche saporita pietanza locale, nel pieno rispetto delle tradizioni abruzzesi.

L’itinerario della Via Verde della Costa dei Trabocchi

La Via Verde della Costa dei Trabocchi collega i territori di Francavilla, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Casalbordino, Vasto e San Salvo.

La ciclabile inizia a tutti gli effetti poco prima del porto di Ortona. Da qui fino a Fossacesia il tratto è completo e asfaltato. Fino a Torino di Sangro s’incontra qualche rallentamento e deviazione. Fino a Punta Aderci è percorribile mentre il tratto Vasto-San Salvo l’itinerario è in parte percorribile su strade secondarie.

Il paesaggio che si attraversa merita il viaggio. Da un lato si costeggiano le spiagge e il Mar Adriatico, con i caratteristici Trabocchi, appunto. Dall’altro c’è una rigogliosa vegetazione intervallata da lidi e riserve naturali, come quella di Punta Aderci a Vasto, vero e proprio fiore all’occhiello del turismo abruzzese.

Più in alto si scorgono gli splendidi borghi che è possibile visitare, concedendosi qualche deviazione. Come Rocca San Giovanni, uno dei Borghi più belli d’Italia, Villalfonsina, Acquabella e tanti altri da scoprire.