Categorie
Arte e cultura Asia Indonesia Posti incredibili vacanza natura Viaggi Viaggi Avventura vulcani

Il paradiso dentro un vulcano: la leggenda viva di Segara Anak

A differenza della vibrante Bali, Lombok incarna l’anima più autentica dell’Indonesia: un susseguirsi placido di giungle lussureggianti e maestosi vulcani, abitato da contadini dediti alla coltivazione del riso e dove la vita scorre lenta e tranquilla. I viaggiatori che scelgono questa meta lo fanno per godersi i suoi paesaggi mozzafiato, soprattutto quelli offerti dal Monte Rinjani, vetta simbolo dell’isola.

Situata all’interno del Parco Nazionale del Gunung Rinjani, questa montagna sacra ospita foreste rigogliose, ecosistemi diversificati e uno stupefacente lago vulcanico chiamato Segara Anak. Il nome significa “piccolo mare” e deriva dal colore unico delle sue acque, che ricorda proprio quello del mare. Oltre a questa peculiarità, il lago è famoso per l’atmosfera di pace e quiete che offre a tutti coloro che, dotati di uno spirito avventuroso, decidono di raggiungerlo.

Perché il lago Segara Anak è speciale

Come si è formato l’incredibile lago Segara Anak? Per scoprirlo dobbiamo tornare indietro di migliaia di anni, in concomitanza con l’attività vulcanica del Monte Rinjani. Secondo alcuni studi, la caldera si è formata circa 25.000 anni fa a causa di una violenta eruzione, modificandosi nel tempo con le eruzioni successive, anche quelle più recenti risalenti agli anni ’90 e 2000. Tuttavia, gli abitanti dell’isola di Lombok la pensano diversamente, attribuendo alla sua origine un significato divino.

Il folklore locale, infatti, attribuisce al lago un significato spirituale, attribuendo la sua creazione all’opera degli dei e considerandolo dimora degli spiriti. Le comunità locali, principalmente il popolo indigeno Sasak, che da sempre nutrono una profonda venerazione per il lago Segara Anak, compiono annuali pellegrinaggi per eseguire rituali e offerte.

Segara Anak è importante anche dal punto di vista ecologico, in quanto sia il lago che la foresta circostante sono fondamentali per la biodiversità, ospitando numerose specie che prosperano in questo singolare ambiente d’alta quota. La presenza di specie endemiche e di ecosistemi diversificati nella zona, lo rendono un sito di grande importanza da preservare e proteggere.

Il lago Segara Anak

Fonte: iStock

Il lago vulcanico Segara Anak

Come arrivare al lago Segara Anak

Raggiungere il lago vulcanico Segara Anak è una delle avventure più belle che possiate regalarvi durante il vostro viaggio in Indonesia. Richiede sicuramente un notevole sforzo fisico, soprattutto considerando la sua altitudine, situato a 2000 metri sopra il livello del mare, ma ne varrà assolutamente la pena. Una volta arrivati verrete immersi in un’atmosfera silenziosa, dove ammirare in totale relax le sue acque tranquille di un blu intenso, ma non solo. A rendere il paesaggio ancora più maestoso, ci pensa un piccolo vulcano che troneggia proprio al centro del lago.

L’escursione comincia dal villaggio di Senaru e dura due giorni e una notte. Attraverserete una lussureggiante foresta pluviale, salirete sulla montagna fino ad arrivare al bordo del cratere. Essendo un trekking impegnativo, consigliamo di valutarlo con attenzione in base alla vostra preparazione e di rivolgervi a un’organizzazione locale per farvi accompagnare da una guida esperta.

I momenti più belli, una volta arrivati in cima, saranno il tramonto, che infuoca il paesaggio, e l’alba: non dimenticate di impostare la sveglia per non perdervi questo scenario unico!

Categorie
Arte e cultura Asia Indonesia isole luoghi misteriosi Posti incredibili Viaggi Viaggi Avventura

Kelimutu, i laghi magici che cambiano colore e nascondono un mistero incredibile

Quando pensiamo all’Indonesia, il primo luogo che ci viene in mente è Bali. Eppure si tratta di un Paese ampio e variegato tutto da scoprire, con isole dalla natura selvaggia avvolte da una particolare aura di mistero, come Flores, situata nell’area orientale. È un luogo dove le colline sono così ripide da essere inabitabili, dove fino a 17.000 anni fa viveva l’Homo Floresiensis, un parente dell’Homo Sapiens soprannominato “hobbit” per la sua bassa statura e dove laghi craterici ricchi di minerali brillano con i loro colori caleidoscopici.

Questi, conosciuti come i laghi di Kelimutu, sono considerati fra i laghi craterici più belli del mondo, non solo perché sono tre all’interno dello stesso vulcano, il Kelimutu, ma anche perché di colori diversi l’uno dagli altri.

Perché i laghi di Kelimutu cambiano colore

I tre laghi di Kelimutu, un luogo pazzesco da vedere in Indonesia, si chiamano Tiwu ata Mbupu (il lago degli anziani), Lake Tiwu Nuwa Muri Koo Fai (il lago degli uomini giovani e delle fanciulle) e Tiwu Ata Polo (il lago incantato). Il primo lago è quello dai colori solitamente più scuri, di un blu intenso, il secondo vanta i colori più accesi che variano tra il verde e il turchese, mentre l’ultimo è quello che cambia colore più spesso, assumendo tonalità bianche, turchesi, rosse o marroni.

Scientificamente, il cambiamento di colore dei tre laghi è causato da una reazione chimica che avviene all’interno del cratere della montagna perché tutti i laghi contengono concentrazioni relativamente alte di zinco e piombo. Sebbene i minerali giochino un ruolo importante nella colorazione, un altro fattore chiave è la quantità di ossigeno presente nell’acqua. Quando povere di ossigeno le acque dei laghi sono più blu o verdi, al contrario, quando l’ossigeno è maggiore, appaiono rosso sangue o persino nero.

Oltre al loro fascino dal punto di vista scientifico, i laghi di Kelimutu sono protagonisti anche delle leggende e credenze locali.

Le leggende legate ai laghi di Kelimutu

Kelimutu è una combinazione delle parole “Keli”, che significa montagna, e della parola “Mutu”, che invece significa bollente, in riferimento all’attività vulcanica sotterranea. Secondo le credenze degli abitanti locali, però, i colori di questi tre laghi hanno i loro rispettivi significati e possiedono forze naturali molto potenti. Il lago blu, o “Tiwu Nuwa Muri Koo Fai”, è dove si trovano le anime dei giovani defunti; il lago rosso, o “Tiwu Ata Polo”, è per le anime dei malvagi defunti; mentre il lago bianco, o “Tiwu Ata Mbupu”, è per le anime degli anziani defunti.

Gli abitanti intorno al lago Kelimutu credono che quando il colore del lago cambia, debbano fare offerte agli spiriti delle persone che sono morte. Per questo motivo, ogni 14 agosto, viene organizzato anche un festival chiamato “Pati Ka” che può essere tradotto come “nutri lo spirito degli antenati”. Gli abitanti provenienti da tutti i venti villaggi situati nei dintorni di Kelimutu arrivano qui in processione, chiedendo prima il permesso agli spiriti.

Arrivati in cima ai laghi vengono lasciate le offerte, che variano da alimenti al tabacco, e si cominciano le cerimonie tra canti e preghiere. Per l’occasione, tutti indossano abiti tradizionali: gli uomini indossano i sarong e delle bluse batik, mentre le donne un abito tradizionale formato dal Lawo e da un top Lambu.

Categorie
Arte e cultura Asia Bali capodanno Curiosità Indonesia tradizioni Viaggi

Nyepi: il Capodanno Balinese del silenzio e della rinascita, ecco come si celebra

Bali si prepara a vivere uno dei suoi giorni più straordinari e mistici: Nyepi, il Capodanno Balinese indonesiano, noto anche come Il Giorno del Silenzio.

Domani, 29 marzo, l’isola degli Dei si fermerà completamente, immergendosi in un’atmosfera di quiete assoluta, dove il silenzio diventa il linguaggio della rinascita. Nessun rumore, nessuna luce, nessun movimento: un’intera isola che si sospende per un rituale di purificazione e riflessione profonda, un evento mistico, molto lontano dalla frenetica realtà dell’Occidente.

Il significato del capodanno di Nyepi: quando Bali si ferma

Dal sorgere del sole di domani, Bali entrerà in una dimensione unica al mondo, rispettando i quattro precetti sacri del Catur Brata Penyepian: niente fuoco o luce (Amati Geni), niente lavoro (Amati Karya), niente viaggi (Amati Lelungan) e niente divertimenti (Amati Lelanguan) – una sorta di Ramadan di 24 ore.

Per un giorno intero, l’isola spegnerà ogni attività umana, lasciando spazio a una connessione profonda con la natura e con il proprio spirito. Persino l’aeroporto internazionale Ngurah Rai chiuderà i battenti e le strade si svuoteranno completamente. Gli unici a poter circolare saranno le pecalang, le guardie tradizionali balinesi, incaricate di far rispettare le regole di questa giornata sacra.

Ma la notte prima di Nyepi, nel cuore dell’Indonesia, è tutt’altro che silenziosa: il 28 marzo, vigilia del Capodanno, Bali si anima con spettacolari processioni di Ogoh-Ogoh, gigantesche sculture demoniache realizzate in cartapesta, che vengono fatte sfilare tra canti e danze per poi essere simbolicamente bruciate, allontanando così gli spiriti maligni.

Ogoh-Ogoh, Bali

Fonte: iStock

Le tradizionali sculture in cartapesta, le Ogoh-Ogoh

Il Nyepi è una tradizione che affonda le sue radici nell’induismo balinese e segna il Capodanno secondo il calendario Saka, introdotto nell’isola intorno al IX secolo d.C.. A differenza del nostro 1° gennaio, che si basa sul calendario gregoriano, il Nyepi cade però in un giorno variabile tra marzo e aprile, determinato dalle fasi lunari.

Dove vivere Nyepi a Bali in modo autentico

Se vi trovate a Bali in questi giorni, potete immergervi nel silenzio nel cuore della giungla di Buahan e nelle zone più verdeggianti dell’isola presso uno dei tanti eco-resort che vi permetteranno di vivere Nyepi in perfetta armonia con la natura. Alcune strutture alberghiere, per la speciale occasione, hanno anche offerto dei pacchetti speciali per il Silent Day che includono colazioni e cene gourmet, sessioni di yoga e meditazione del silenzio, oltre ad alcune esperienze di riconnessione spirituale.

Ma anche chi alloggia nei villaggi più tradizionali dell’isola potrà vivere questa esperienza in modo autentico, magari partecipando il giorno prima alle cerimonie nei templi o semplicemente osservando il tramonto sulla spiaggia, quando l’isola si prepara al grande momento di pausa.

Oltre a essere una tradizione religiosa indù, Nyepi è un messaggio universale: ci insegna l’importanza del silenzio interiore in un mondo frenetico, del rispetto per la natura e della riflessione sul nuovo inizio che ogni anno ci offre. È un invito a spegnere il caos quotidiano e a ritrovare se stessi, almeno per un giorno.

E così, mentre il sole tramonta su Bali e l’isola si immerge nel silenzio più profondo, chiunque sia lì avrà la sensazione di assistere a qualcosa di magico: un intero popolo che, nella quiete assoluta, accoglie un nuovo anno con il cuore aperto e l’anima rinnovata.

Categorie
Arte e cultura Asia Bali Indonesia linee aeree Notizie Viaggi Viaggi di Lusso

È nata una nuova compagnia aerea, ed è premium

Sebbene la maggior parte dei turisti internazionali arrivi a Bali, l’Indonesia offre molto più di una sola isola affascinante. Negli ultimi anni il Paese ha vissuto un vero e proprio boom di visite, un dato che non è passato inosservato soprattutto se consideriamo il debutto di una nuova compagnia aerea. Si chiama Indonesia Airlines, un vettore premium che opererà esclusivamente su rotte internazionali con l’ambizione di servire entro i primi cinque anni di attività 48 destinazioni in 30 paesi.

A investire nel progetto è stato Calypte Holding, una società con sede a Singapore specializzata in energie rinnovabili, aviazione e agricoltura. La società ha costituito una filiale chiamata PT Indonesia Airlines Group, che avrà sede all’aeroporto internazionale Soekarno-Hatta di Jakarta.

I dettagli sulla nuova compagnia aerea

Per ora la nuova compagnia aerea dell’Indonesia è nata solo sulla carta, ma l’intenzione della società è quella di acquisire gradualmente una flotta di 20 aeromobili. La flotta proposta dovrebbe comprendere 10 aeromobili a fusoliera stretta Airbus A321neo o A321LR e 10 aeromobili a fusoliera larga A350-900 o Boeing 787-9.

La compagnia aerea nasce in un contesto di continua crescita della capacità internazionale: i dati forniti da OAG Schedules Analyser indicano che il numero di posti in partenza raggiungerà quasi 14,8 milioni durante la stagione estiva del 2025. Questo dato rappresenta un aumento del 10,7% su base annua e un incremento del 6,3% rispetto ai livelli del 2019. La ripresa dei viaggi aerei internazionali dell’Indonesia è stata, infatti, tra le più forti nel Sud-est asiatico, seconda solo al Vietnam, che ora si attesta al 13% al di sopra dei livelli pre-pandemia.

L’obiettivo di Indonesia Airlines è quello di rimodellare il settore dell’aviazione del Paese, fornendo un’alternativa ai viaggiatori in cerca di voli internazionali di alta qualità. Il tutto puntando sui viaggi premium, su aeromobili moderni e un’espansione strategica, tutti fattori fondamentali per colmare il divario tra l’Indonesia e i mercati globali, per competere con le principali compagnie aeree a servizio completo della regione e per sostenere i settori turistici e commerciali in crescita della nazione.

Quali sono le rotte internazionali coperte dalla compagnia

Ancora non si hanno notizie certe sulle rotte internazionali che verranno coperte dalla compagnia aerea. Quello che si sa da una dichiarazione del CEO della società è che l’idea è quella di combinare il lusso del viaggio in un jet privato con il comfort dell’aviazione commerciale, offrendo un’esperienza di viaggio impareggiabile a tutti i passeggeri. Per realizzare questa visione, Indonesia Airlines ha avviato il reclutamento di professionisti dell’aviazione esperti. La compagnia aerea mira a costruire, infatti, un team con la competenza e la dedizione necessarie per fornire un servizio eccezionale e mantenere elevati standard operativi.

A partire dall’estate del 2025, si prevede che 60 compagnie aeree opereranno voli internazionali da e verso l’Indonesia. Le principali sono AirAsia Indonesia, Garuda Indonesia, Singapore Airlines e AirAsia (Malesia). Oltre alla nascita della compagnia Indonesia Airlines, diverse nuove rotte internazionali verranno inaugurate durante la stagione estiva tra le quali Bangkok Don Mueang (DMK) – Bali Denpasar (DPS), Bali Denpasar (DPS) – Guangzhou, Cina e Ho Chi Minh City (SGN) – Bali Denpasar (DPS).

Categorie
Asia Idee di Viaggio Indonesia itinerari culturali Viaggi

Bandung, la “Parigi di Giava”: le migliori attività da fare

Ti trovi a Giacarta e non sai cosa fare nei dintorni? Siamo in Indonesia, uno dei Paesi più belli da visitare, e nei dintorni della Capitale, a poco più di 3 ore di auto, si trova Bandung, tra le principali attrazioni da non perdere. A renderla tanto speciale, il suo passato, le difficoltà che ha superato e il movimento Art Déco: conosciuta come la “Parigi di Giava”, è amatissima per le attività offerte, oltre che per il patrimonio culturale e le boutique dove fare acquisti.

Cosa vedere a Bandung

Sono tante – forse troppe! – le cose da fare e da vedere a Bandung, persino in una giornata. Ecco perché abbiamo pensato di suddividere le attrazioni, in modo tale da consentirti di scegliere quelle su misura per te. In ogni caso, qui puoi immergerti nella cultura locale, magari fermandoti per 1 o 2 giorni, e concederti una serata a Braga Street, uno dei centri della movida, tra musica dal vivo e locali dove provare l’autentica cucina indonesiana. Fondata nel 1810 dagli olandesi, Bandung ha avuto uno sviluppo importante e piuttosto rapido: è tra le città più importanti in Indonesia e sede di alcune delle migliori università del Paese.

NuArt Sculpture Park

Si trova a Bandung ed è un parco di 4 ettari finanziato dallo scultore Nyoman Nuarta, di origini balinesi. Tra i più grandi parchi di sculture in Indonesia, si basa sulla filosofia Tri Hita Karana: qui è fortissimo il legame tra le persone e la natura, per preservare l’ambiente. Puoi visitarlo tutti i giorni (è chiuso il lunedì) dalle 8.30 fino alle 17.00.

Museo Geologico

Vuoi scoprire la storia geologica dell’Indonesia e del territorio? Il punto di riferimento è il Museo Geologico di Bandung, che è stato fondato nel 1928, proprio durante il periodo coloniale olandese. La collezione è piuttosto vasta e include rocce, minerali e fossili.

Braga Street

Via centrale di Bandung, vero e proprio snodo della città, passeggiare qui ti permette non solo di provare la cucina più autentica, magari bevendo una birra, ma di fare acquisti nei negozi d’arte e di sentire costantemente la musica di sottofondo (anche dal vivo). La vita notturna a Braga Street è un’occasione per riscoprire l’atmosfera europea in Indonesia.

Grande Moschea di Bandung

Conosciuta con il nome di Masjid Raya Bandung, è uno dei luoghi di culto più importanti, ed è possibile visitarla chiedendo il permesso. Con un po’ di fortuna, potrai accedere al minareto (l’edificio, però, non si può visitare durante i rituali).

Il mercato galleggiante di Lembang

Immagina la possibilità di prendere parte a un’esperienza immersiva nel mercato galleggiante di Lembang: le bancarelle galleggiano letteralmente sul lago artificiale e c’è la possibilità di raggiungerle mediante canoe e pedalò. Sono previste attività per grandi e piccini (persino il giro in trenino).

Saung Angklung Udjo

Questo centro culturale di Bandung è un vero e proprio caleidoscopio di colori: un punto di riferimento per conoscere (davvero) la cultura del posto, dove ammirare le esibizioni di angklung. Destinazione turistica culturale e persino educativa, presenta un’arena per spettacoli e un centro artigianale di bambù, oltre a un laboratorio dove vengono realizzati gli strumenti musicali di bambù. L’obiettivo del posto è di preservare e contribuire allo sviluppo della cultura sundanese.

Categorie
Asia giardini botanici Idee di Viaggio Indonesia itinerari culturali Viaggi viaggiare

Cosa vedere a Bogor: le migliori attività da non perdere

Stai sognando di visitare l’Indonesia? Molto probabilmente in cima alla tua wishlist ci sono Bali e Giacarta ma se vuoi scoprire l’anima più autentica di questa terra voglio suggerirti un vero gioiellino, Bogor. Si trova solo a 60 km dalla capitale ed è famosa per gli spazi verdi ma soprattutto per diventare una fuga dalla frenesia della città che ti assicuro ti travolgerà. Qui avrai modo di approfondire la cultura e la storia: ma cosa vedere? Ti guido step by step per organizzare una gita a Bogor.

Il giardino botanico di Bogor

Chi sogna una vacanza in Indonesia, dopo aver visto Bali ormai un must in cima ai trend di moltissimi viaggiatori e Giacarta potrebbe pensare di esplorare i dintorni. Tra i motivi principali che attirano i viaggiatori qui c’è il giardino botanico: uno dei più antichi e grandi giardini botanici del mondo, con oltre 200 anni di storia. La prima tappa imperdibile a Bogor è senza dubbio il giardino botanico, uno dei più antichi e grandi giardini botanici del mondo, con oltre 200 anni di storia e più di 80 ettari custodisce una collezione di più di 15.000 specie tra alberi e piante. Una curiosità? Potrai scoprire un numero maggiore di 400 tipologie di palme e rimarrai a bocca aperta in una serra con oltre 3.000 specie diverse di orchidee. Da qui potrai persino scorgere il palazzo presidenziale di Bogor dove ancora oggi si svolgono alcuni incontri ufficiali.

Cascate di Curug Nangka

Spostandosi leggermente dalla città di circa 20 km con delle escursioni organizzate potrai raggiungere le cascate di Curug Nangka. Perfette anche per chi non è un abile camminatore esperto di trekking, sono facili da visitare grazie alle strade collegate e percorribili sia in auto sia in moto. La vista è effetto wow.

Tempio Taoista di Hok Tek Bio

Nella zona collinare e panoramica della città sorge questo tempio taoista che oggi è un luogo di culto per tutta la comunità cinese; con statue, draghi e torri dà modo di scoprire una cultura molto lontana da quella europea ma ricchissima di fascino.

La cucina di Bogor

Un viaggio a Bogor non può dirsi completo senza assaggiare la sua cucina tradizionale. Uno dei piatti più famosi è il Soto Mie Bogor, una zuppa di noodles con carne, verdure e spezie, dal sapore unico e avvolgente. Te lo consiglio proprio come comfort food ma potrai poi lasciarti tentare da snack local come i lontong, torte di riso avvolte in un foglio di banano.

Bogor, la città della pioggia

Una delle cose più curiose di Bogor è il suo clima. La città è conosciuta come la “città della pioggia”; il soprannome non è casuale e le è stato attribuito registra uno dei tassi di precipitazione più alti dell’Indonesia. Non lasciarti scoraggiare dal meteo, gli acquazzoni sono frequenti ma brevi, seppur intensi. Il cielo poi si ripulisce rapidamente facendoti vivere un ambiente molto fresco e piacevole in cui passeggiare.

Come arrivare a Bogor

Non preoccuparti sulle difficoltà di collegamento, non solo in auto o in moto, anche con i mezzi pubblici puoi raggiungere Bogor da Giacarta: utilizza un treno partendo dalla stazione Gambir e in poco più di un’ora arriverai a destinazione.

Categorie
Asia attrazioni turistiche italiane e internazionali Giacarta Idee di Viaggio Indonesia parchi naturali vacanza natura Viaggi

Visitare il Taman Mini Indonesia Indah: tutta l’Indonesia in un luogo solo

Lo sapevi che a Giacarta c’è un luogo che ti permette di visitare tutta l’Indonesia in una sola giornata? Ovviamente si tratta di una versione in scala e rappresentativa di questa nazione asiatica. Si tratta del Taman Mini Indonesia Indah, un parco pensato e costruito appositamente per mostrare tutte le bellezze che questo splendido paese custodisce. Quelle che troverai di seguito sono alcune indicazioni e informazioni per organizzare la tua visita al Taman Mini Indonesia Indah, chiamato dagli indonesiani stessi semplicemente TMII.

Cosa è Taman Mini Indonesia Indah

Inaugurato nel 1975, il Taman Mini Indonesia Indah è stato un progetto voluto dalla moglie del presidente di quel periodo, Ibu Tien Suharto, con l’intento di creare uno spazio che aiutasse i viaggiatori a scoprire la diversità culturale delle varie regioni dell’Indonesia, senza dover viaggiare da un’isola all’altra. Non tutti i turisti che si recano da quelle parti, infatti, hanno tempo e mezzi a sufficienza per girare per bene tutte le regioni dell’Indonesia.

Questo parco vanta una superficie di circa 150 ettari e ospita dei veri e propri padiglioni rappresentativi di tutte le 34 province indonesiane, un po’ come se fosse un Expo dedicato solo all’Indonesia stessa. Le varie aree del parco mostrano riproduzioni dettagliate delle loro architetture tradizionali, costumi, artigianato e ci sono anche spettacoli di danze tipiche.

Padiglione di Bali al Taman Mini Indonesia Indah

Fonte: iStock

Il padiglione che racconta Bali

Come raggiungere il Taman Mini Indonesia Indah

TMII si trova fuori dal centro della capitale indonesiana, a circa 20 km, nella zona di East Jakarta. Il modo più comodo e semplice per raggiungere il parco è utilizzare un taxi, mezzo decisamente molto facile da trovare in una città come Giacarta. Molti indonesiani e anche tanti viaggiatori usano alcune app conosciute a livello mondiale per ricercare un trasporto privato. Costa meno ed è anche più sicuro, visto il pagamento elettronico.

Anche i mezzi pubblici arrivano al Taman Mini Indonesia Indah, ma  va messo in conto un buon tempo per il tragitto. La città, infatti, è molto trafficata e usare l’autobus potrebbe amplificare i tempi di spostamento verso il parco.

Informazioni utili per visitare il Taman Mini Indonesia Indah

Come per molte attrazioni turistiche e culturali, è necessario programmare e organizzare per bene la propria vista al Taman Mini Indonesia Indah a Giacarta. Questo luogo, infatti, non è solo celebre tra i turisti: anche molti indonesiani stessi lo visitano incuriositi.

Il parco è aperto tutti i giorni dal mattino presto (solitamente dalle 6) fino alle 20. In alcune occasioni, il parco chiude alle 22. Questi orari così prolungati sono un toccasana per organizzare la propria visita. Il clima e la temperatura di Giacarta, infatti, sono decisamente umidi e, spesso, il caldo si fa sentire copiosamente nelle ore centrali della giornata. Avere a disposizione il mattino presto e anche le ore serali è ottimo per chi teme di soffrire e non vuole rovinarsi la visita a questa Indonesia in miniatura. Gli orari di apertura indicati si riferiscono ai cancelli del parco: alcune attrazioni potrebbero seguire orari diversi.

Per quanto riguarda i costi, il biglietto si può davvero considerare low cost perché costa intorno alle 25.000 IDR (circa 1,5 €). Tuttavia, molte attrazioni all’interno come i musei e la teleferica, richiedono un biglietto separato con costi variabili a seconda delle rappresentazioni o delle esposizioni. Le comuni carte di credito sono accettate all’interno del parco ma localmente consigliano di avere anche dei contanti: spesso, in questo contesto, vengono preferiti ai pagamenti elettronici.

La durata della visita al Taman Mini Indonesia Indah dipende, ovviamente, dall’interesse individuale ma è sempre bene contare almeno una mezza giornata all’interno del parco. Questo tempo, ovviamente, si può estendere a piacere. Vale davvero la pena prendere in considerazione questo luogo e inserirlo nel tuo itinerario di viaggio in Indonesia.

Il padiglione di West Giava al Taman Mini Indonesia Indah

Fonte: iStock

Il padiglione di West Giava

I padiglioni regionali del Taman Mini Indonesia Indah

Le varie aree delle regioni indonesiane sono la vera e propria ricchezza del TMII. Come accade in molti musei che raccontano la diversità del proprio paese, ogni padiglione replica in miniatura delle case tradizionali tipiche della propria regione d’appartenenza. Le strutture sono arricchite con dettagli culturali, arte e oggetti caratteristici. Giusto per fare un esempio, nel padiglione di Bali si possono vedere i templi tipici e le sculture sacre, mentre nel padiglione di Papua vengono esposti strumenti musicali e artigianato locale.

L’Indonesia è uno stato insulare e le isole abitate in modo permanente sono oltre 900. Con una tale ricchezza, era impossibile rappresentarle tutte in una sola Mini Indonesia ma questo parco ha davvero fatto del suo meglio in questo senso. Ognuna delle 38 province dell’Indonesia è rappresentata da qualcosa all’interno del parco. Perché non giocare a riconoscerle e nominarle tutte?

I musei tematici del Taman Mini Indonesia Indah

Oltre a padiglioni, non potevano mancare i musei. Essi non sono suddivisi per provincia, bensì per tematica. I musei sono 15 e tutti si concentrano nel raccontare la cultura indonesiana e la storia del paese che, in epoca coloniale, ha visto avvicendarsi occupazioni e dominazioni diverse. I musei che contano la maggiore affluenza e riscuoto in più grande interesse ci sono il Museo dell’Indonesia, luogo che espone arte e manufatti storici di tutto il paese e il Museo della Tecnologia, che celebra i progressi tecnologici e scientifici indonesiani.

Anche il Museo dei Trasporti è sempre tra i più visitati. Recentemente sono state aggiunte delle installazioni che utilizzano la realtà virtuale per far immergere i visitatori nell’ambiente di una data zona o epoca storica dell’Indonesia: avrai la possibilità di fare un viaggio come se avessi, a tua disposizione, il teletrasporto. Alcuni dei musei sono gratuiti mentre, come dicevamo, per altri si paga un biglietto.

Il teatro Keong Emas

Come se la realtà virtuale non fosse già quasi magica, ci penserà il teatro Keong Emas a farti compiere un vero e proprio viaggio in Indonesia senza farti muovere dalle sue poltrone. Al suo interno, infatti, troverai un cinema IMAX. Qui vengono proiettati film sulla storia, la cultura e la bellezza naturale dell’Indonesia. La struttura del teatro è iconica e il suo design unico lo rende facilmente riconoscibile. Fa decisamente venire in mente alcuni film o romanzi di fantascienza.

La teleferica del Taman Mini Indonesia Indah

Fonte: iStock

La teleferica che attraversa il parco

La teleferica del Taman Mini Indonesia Indah

La vera superstar del Taman Mini Indonesia Indah di Giacarta è la teleferica, attrazione per la quale vanno matti soprattutto gli indonesiani stessi. La teleferica offre la possibilità di attraversare l’intera area e ammirare il parco dall’alto. Solo da questa prospettiva si può notare l’architettura di alcune zone del Taman Mini Indonesia Indah.

I giardini del Taman Mini Indonesia Indah

L’Indonesia è una nazione in cui la natura è rigogliosa e regna sovrana in una grande parte del paese. Poteva mancare in una mini Indonesia un qualcosa dove il verde e i fiori trionfassero? Ovviamente no. Una buona parte della visita al  Taman Mini Indonesia Indah può essere fatta ammirando gli splendidi giardini tematici. Troverai gli ambienti di molti luoghi conosciuti e splendidi, come il Parco Nazionale di Komodo, giusto per citarne uno.

Anch’essi sono studiati e suddivisi per mostrare tutto il meglio che la natura indonesiana sa offrire ai viaggiatori. Ogni giardino è curato nei minimi dettagli e non mancano, ovviamente, le descrizioni di tutta la flora presente. Dove c’è del verde, però, ci sono anche gli animali e i giardini del TMII sono casa per molte specie. Tieni gli occhi aperti e avrai la possibilità di avvistare molte creature interessanti.

Danze tipiche indonesiane

Fonte: iStock

Uno spettacolo di danze tipiche indonesiane

Gli eventi e le attività culturali del Taman Mini Indonesia Indah

Il Taman Mini Indonesia Indah non è un parco di divertimenti né tantomeno un luogo ricreativo, benché si trascorra davvero del tempo piacevole al suo interno. L’intento della sua creatrice era di dare un luogo univoco dal quale godere della bellezza e della cultura dell’Indonesia al completo.

Per questo motivo, non è raro che nei giorni di apertura del parco ci siamo molti eventi culturali di ogni genere. I più frequenti sono gli spettacoli di danze tipiche indonesiane, un qualcosa alla quale vale la pena di assistere durante la tua visita al Taman Mini Indonesia Indah.

Curiosità sul Taman Mini Indonesia Indah

L’Indonesia è un paese, attualmente, a maggioranza musulmana ma accoglie credenti di ogni fede. La religione è un elemento molto importante per questa nazione asiatica e trova spazio, soprattutto per la preghiera, anche al Taman Mini Indonesia Indah. All’interno del parco, infatti, ci sono luoghi di culto consacrati e riconosciuti per la fede musulmana, cristiana (sia cattolica che protestante), induista, buddista e anche per chi professa il Confucianesimo.

Pensando a un parco come il TMII, viene subito in mente di esplorarlo camminando. Questa, ovviamente, è l’attività maggiormente scelta sia dai turisti che dai locali ma, all’interno di questa mini Indonesia, si può fare anche altro. È ammesso, infatti, correre e praticare jogging, oltre che utilizzare la propria bicicletta. Il parco tende a voler stimolare e sostenere anche uno stile di vita attivo nonché promuove una cultura della sostenibilità e del rispetto per la natura.

Una parte del parco, infine, è disponibile per essere affittata per eventi: sono in molti che scelgono il Taman Mini Indonesia Indah come location per i festeggiamenti del proprio matrimonio o, se non altro, per le foto.

Mangiare e bere al Taman Mini Indonesia Indah

Un parco così grande e così importante dal punto di vista culturale non può non prevedere che almeno una parte del viaggio alla scoperta dell’Indonesia passi attraverso i gusti e sapori di questa nazione asiatica. Le aree di ristoro sono sparse per tutta l’area del TMII e i ristoranti presenti in loco presentano una grande diversità di proposte gastronomiche, proprio per far conoscere l’Indonesia anche a tavola.

Al di là di questo, il parco vanta moltissime aree picnic ed è concesso portare con sé il proprio cibo da fuori.

Categorie
aeroporti Asia Indonesia Notizie Viaggi viaggiare

Tremila euro per danno da stress, la causa? Il ritardo dei bagagli

Viaggiare è un piacere, ma a volte si può trasformare in un incubo. Non sono poche le persone che, rientrando da un viaggio o arrivati a destinazione, perdono le tracce del proprio bagaglio in aeroporto. Una volta atterrati, si recano al nastro di consegna delle valigie, ma dopo qualche ora di attesa, cominciano a realizzare che è successo il peggio.

Come una coppia pisana che per un viaggio in Indonesia si è rivolta al giudice di Pace e al Tribunale di Pisa, ottenendo un risarcimento di tremila euro per “danno da stress“. I due turisti toscani, come riporta la notizia pubblicata su Il Corriere, si sono imbarcati a Firenze per raggiungere Giacarta, ma la vacanza tanto desiderata si è trasformata in un calvario. Il volo ha registrato ben 24 ore di ritardo per degli scali che non sono andati come previsto e, dopo essere finalmente atterrati, i loro bagagli erano spariti.

Vacanze da incubo: i bagagli non ci sono

Un viaggio iniziato sotto una cattiva stella che però ha avuto un lieto fine, seppur dodici anni dopo. Stanca dal viaggio tormentato, la coppia non ha potuto raggiungere subito l’hotel per un po’ di ristoro, ma ha trascorso ore a riempire documenti e moduli per sporgere denuncia per lo smarrimento dei bagagli. Quando questa sfortuna accade all’andata è ancora più complicato, perchè ci si ritrova lontano da casa in un paese straniero senza più niente.

Ritardo consegna bagagli
Ritardo della consegna bagagli in aeroporto è fonte di stress

Costretti a uscire per comprare il minimo indispensabile per poter restare alcuni giorni lì a Giacarta, in costante contatto con il call center della compagnia sperando di ricevere buone notizie, la coppia ha cercato di godersi comunque la vacanza progettata da mesi. Sono passati otto giorni prima che qualcuno si facesse vivo e confermasse che i bagagli erano stati ritrovati.

Bagagli in ritardo: cosa fare

Una volta rientrati in Italia i due hanno fatto causa alla compagnia aerea e, dopo alcuni giorni, è arrivata la sentenza di merito definitiva sul risarcimento dei danni subiti. Alla coppia spettavano 3 mila euro più interessi per lo stress e il disagio provocato dallo smarrimento dei bagagli in Indonesia.

Quando si verifica un ritardo nella consegna di un bagaglio il danno non patrimoniale è risarcibile. Infatti, oltre alla perdita di beni materiali, questo avvenimento provoca ansia e stress nei diretti interessati e la legge tiene conto anche di questo. La lesione del diritto di circolazioneintesa come limitazione alla libertà di movimento derivante dall’indisponibilità dei propri oggetti personali durante una parte del soggiorno all’estero” ha un peso.

Il giudice Giuseppe Laghezza, infatti, ha dato ragione alla coppia, raddoppiando il totale della somma che la compagnia doveva risarcire, con questa dichiarazione: “È infatti evidente come essi non possano non aver sofferto un rilevante disagio psicologico, in conseguenza della mancata tempestiva disponibilità del bagaglio contenente i loro effetti personali, tanto da vedersi costretti a riacquistare parte di questi ultimi per far fronte alle prime necessità in territorio estero”. Tuttavia il risarcimento ha avuto un decorso biblico, poichè il pagamento è avvenuto ora, dodici anni dopo quel viaggio sicuramente “indimenticabile”.

Categorie
Asia Giacarta Idee di Viaggio Indonesia Viaggi

Cosa sapere sul Monas, il monumento nazionale di Giacarta

Se stai progettando di vedere l’Indonesia, tra i monumenti must che non puoi perderti c’è senza dubbio il Monas: si tratta di un’autentica istituzione che svetta su tutto grazie alla sua altezza notevole di ben 132 metri. Progettato da Sukarno, primo presidente dell’Indonesia, ospita al suo interno un museo di diorami oltre ad avere una terrazza panoramica di osservazione.

Monas: il monumento in piazza Merdeka

Vuoi visitare l’Indonesia? Molto probabilmente il tuo tour partirà da Giacarta e tra i luoghi da non perdere nella capitale c’è piazza Merdeka dove sorge Monas, la torre altissima diventata un monumento nazionale. Accedere alla piazza è gratuito ma chiaramente per accedere all’interno della torre, visitare i musei e salire in cima con l’ascensore dovrai procurarti un biglietto. Di sera, illuminato, il Monas di Giacarta è ancora più suggestivo: fotografare l’obelisco nelle ore notturne è un must per i turisti. 

Qualche curiosità sul Monas

Ci sono alcune curiosità sul Monas che probabilmente attireranno la tua attenzione. La prima è che si tratta di un progetto competitivo, nato proprio per sfidare l’iconica Torre Eiffel parigina. Il nome, invece, è l’abbreviazione di Monumen Nasional, cioè monumento nazionale. È un simbolo potente di libertà e unità per gli indonesiani; l’obelisco maestoso, alto 132 metri, domina il centro di Giacarta e rappresenta la lotta per l’indipendenza dell’Indonesia dal colonialismo olandese. Costruito sotto la guida del presidente Sukarno, è stato inaugurato ufficialmente nel 1975. Appena ti avvicini, la prima cosa che noterai è la fiamma dorata in cima alla torre; realizzata con foglie d’oro, simboleggia lo spirito ardente dell’indipendenza e il desiderio di libertà del popolo indonesiano. 

Il simbolo visibile da diversi punti della città è un promemoria costante di ciò che il paese ha conquistato. Non limitarti a vedere l’esterno, all’interno troverai un museo e in cima una terrazza panoramica da cui scattare foto incredibili. I diorami nel museo ti daranno modo di immergerti nei momenti chiave della lotta per l’indipendenza. Non perdere l’opportunità di salire fino alla piattaforma di osservazione. Pronto per una vista che ti toglierà il fiato? In una giornata limpida, poi, il tuo occhio potrà spaziare e scatterai fotografie effetto wow da condividere suoi tuoi profili social. 

Cosa significa la forma del Monas

Ti sei mai chiesto cosa rappresenti esattamente la forma del monumento? Ricorda in tutto e per tutto un mortaio e un pestello di riso, strumenti tradizionali utilizzati nelle case indonesiane. La scelta non è casuale, un omaggio alla tradizione e un richiamo al concetto di armonia e fertilità da sempre alla base della cultura indonesiana.  Nonostante sia stato ufficialmente inaugurato nel 1975, sono serviti diversi anni per la sua costruzione che è infatti iniziata nel 1961. 

Ganesh Museum

All’interno del Monas è custodito il Ganesh Museum, un museo che dà modo di apprendere la cultura locale e approfondire l’etnologia e la storia tanto da essere considerato dagli esperti il migliore di questo genere. Un consiglio in più? Puoi approfittare delle visite in inglese gratuite, ad offrire il servizio è l’Indonesian Heritage Society: in questo modo potrai approfondire e fare domande ad esperti del settore.

Categorie
Asia Giacarta Idee di Viaggio Indonesia Viaggi

Moschea Istiqlal, la storia della più grande moschea del Sud-est asiatico

Un simbolo di tolleranza religiosa da vedere assolutamente: la storia della Moschea Istiqlal, che è nota in tutto il mondo per essere la più grande moschea del Sud-est asiatico, è tutta da scoprire. Siamo a Giacarta, in Indonesia, e la conosciamo anche con il nome di Moschea dell’Indipendenza, da “Istiqlal”. La posizione è strategica: vicinissima alla Cattedrale di Giacarta e alla Piazza Merdeka. Se stai progettando un viaggio a Giacarta, ti parliamo della Moschea Istiqlal.

La storia della Moschea Istiqlal

Tra i siti principali di Giacarta, la Moschea Istiqlal è indubbiamente conosciuta per la struttura di considerevoli dimensioni: la capienza è di 120mila fedeli, ed è il motivo per cui è la più grande moschea in Indonesia e del Sud-est asiatico. Il periodo di costruzione è durato più di 17 anni, ed è stata aperta ufficialmente nel mese di febbraio del 1978. L’idea alla base della fondazione? La volontà di celebrare l’indipendenza dell’Indonesia, e la posizione, come anticipato, è sì strategica (soprattutto dal punto di vista turistico), ma è anche atta a simboleggiare l’unità tra gli indonesiani.

C’è di più: questa moschea è un luogo di profonda tolleranza religiosa. Ecco perché si trova proprio nei pressi della Cattedrale di Giacarta. Perché questa moschea non volta le spalle ai fedeli di altre religioni. Lo dimostrano gli atti, la pratica: quando è Natale, la Moschea Istiqlal si prodiga per garantire che ci siano parcheggi a sufficienza per tutti i fedeli per la festa cristiana. Lo stesso vale per le altre feste, come la Pasqua o il Ramadan: uno scambio reciproco.

La struttura e lo stile della Moschea Istiqlal

Moschea Istiqlal, gli interni, lo stile, l'architettura

Fonte: iStock

Gli interni della Moschea Istiqlal

Un design moderno: spicca indubbiamente il contrasto con le altre moschee in giro per il mondo. Questo edificio, oltre a essere uno dei più importanti nel centro di Giacarta, dispone di un’ampia sala di preghiera rettangolare, coperta da una cupola e sostenuta da 12 colonne. L’interno è decisamente arioso, ampio, spazioso: si alternano colori vividi, che trasmettono un’idea di fondo quasi lussuosa, indubbiamente elegante. La sala principale è poi connessa a un cortile all’aperto: il richiamo alla preghiera viene dato nel minareto. Piccolo tip: secondo i turisti, di notte, la vista salendo sul Monumento Nazionale (Monas) è davvero mozzafiato. Con la card della città, si può prendere un ascensore per raggiungere la cima della struttura.

Informazioni prima di visitare la Moschea Istiqlal

La posizione è centrale, quindi facilmente raggiungibile: ci si può recare a piedi scendendo alla stazione ferroviaria di Gambir, o in alternativa prendere un “mototaxi”, ovvero “ojek”. Per quanto riguarda l’ingresso, è del tutto gratuito, durante ogni giorno della settimana. Sono sette le porte d’ingresso, come sette sono i cieli dell’Islam, ovvero i Paradisi della cosmologia islamica.

Questo progetto architettonico è considerevole non solo per lo stile, ma anche e soprattutto per ciò che rappresenta. Sebbene non sia previsto alcun biglietto di ingresso, sono disponibili delle guide che possono raccontare la storia della Moschea Istiqlal ai visitatori non musulmani: prima di entrare e attraversare le porte d’ingresso, però, bisogna togliersi le scarpe, in segno di rispetto e tradizione come previsto dalla cultura musulmana.