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Il nuovo treno ad alta velocità è il più veloce del Sud Est Asiatico

L’Indonesia ha da poco lanciato il primo treno “proiettile” del Sud Est Asiatico, una linea ferroviaria ad alta velocità che collega le sue più grandi città, Giakarta e Bandung, in soli 45 minuti. Si tratta di un ambizioso progetto infrastrutturale che vede la collaborazione della Cina e che rappresenterà una vera rivoluzione per i viaggiatori.

Il sogno dell’alta velocità in Indonesia diventa realtà

Si chiama Whoosh, il primo treno ad alta velocità dell’Indonesia e del Sud Est Asiatico, che raggiunge una velocità massima di 350 chilometri all’ora. Il suo nome in indonesiano significa “risparmio di tempo, funzionamento ottimale, sistema affidabile”, ed è ispirato “al suono di un treno ad alta velocità”, ha spiegato il presidente Joko Widodo durante la cerimonia di presentazione.

La linea ferroviaria copre una distanza di 142,3 chilometri e funziona a trazione elettrica, senza emissioni dirette di carbonio. Il nuovo treno proiettile viaggerà tra la stazione ferroviaria di Halim, nella parte orientale di Giacarta, e la stazione ferroviaria di Padalarang, nella parte occidentale di Bandung, la seconda città più grande dell’Indonesia e un importante centro artistico e culturale. L’alta velocità riduce significativamente i tempi di percorrenza, che passano dalle lunghe tre ore a meno di un’ora.

L’ambizioso progetto, del valore di 7,3 miliardi di dollari, è stato finanziato in gran parte da Pechino, nell’ambito della Belt and Road Initiative (Bri), ossia la Nuova via della seta cinese. L’accordo per la costruzione del treno è stato firmato per la prima volta nel 2015. Inizialmente, il completamento dell’infrastruttura era previsto per il 2019, ma ha subito diversi ritardi operativi a causa della pandemia di Covid-19, dell’approvvigionamento dei terreni e dell’aumento dei costi previsti per la sua realizzazione.

Secondo le autorità indonesiane, l’alta velocità contribuirà ad aumentare la produttività del Paese e a limitare il traffico e le emissioni inquinanti prodotte dalle automobili, allineandosi agli sforzi in corso in Indonesia per ridurre la propria impronta di carbonio. Oltre per per i residenti, i treni Whoosh sono stati pensati anche per i turisti e i viaggiatori d’affari.

Comfort e sicurezza: come sono i treni ‘Whoosh’

I video girati a bordo e condivisi sui social media hanno mostrato gli spaziosi interni delle cabine dei nuovi treni ad alta velocità Whoosh, dotati di aria condizionata e con una splendida vista dal finestrino che si apre sulla campagna indonesiana. Secondo le prime indiscrezioni, la ferrovia dispone di otto vagoni, tutti dotati di Wi-Fi e punti di ricarica USB, con 601 posti a sedere. Ci saranno tre classi: prima, seconda e VIP.

I treni sono stati meticolosamente progettati per resistere al clima tropicale dell’Indonesia, garantendo prestazioni ottimali e comfort per i passeggeri. Dotati di un sistema di sicurezza all’avanguardia, sono in grado di rispondere efficacemente a emergenze come terremoti e inondazioni, garantendo viaggi sicuri. Gestita dalla joint venture PT Kereta Cepat Indonesia China (PT KCIC), formata da China Railway International insieme ad un consorzio di quattro società statali indonesiane, la ferrovia è ben collegata ai sistemi di trasporto pubblico locale.

Il successo del lancio della ferrovia ad alta velocità Giacarta-Bandung ha acceso il dibattito sull’espansione della rete. Sono già in corso i piani per estendere la linea a Surabaya, importante porto e capoluogo della provincia di Giava Orientale. Questa espansione promette di collegare città importanti come Semarang e Yogyakarta, migliorando ulteriormente la connettività regionale e promuovendo il turismo verso punti di riferimento culturali come Borobudur, il tempio buddista più grande del mondo. Il Whoosh non sarà, dunque, un semplice treno, ma un simbolo dell’impegno dell’Indonesia ad abbracciare la modernizzazione e l’innovazione. Un salto monumentale nella storia dei trasporti del Paese.

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Bali: dormire in un castello di bambù che sembra uscito da una fiaba

Come ve la immaginate, voi, la vacanza dei sogni? Forse come un’avventura dalle entusiasmanti scoperte, o come un’esperienza sensoriale e rilassante. Probabilmente in un paradiso terrestre oppure in una destinazione dove la natura prospera grandiosa e incontaminata. Forse in un luogo vista mare o in una foresta tropicale e lussureggiante, ma sicuramente all’insegna della pura beatitudine.

Ananda, che in sanscrito vuol dire “pura beatitudine”, è proprio questo, un’esperienza unica al mondo che tutti i viaggiatori dovrebbero vivere e condividere almeno una volta nella vita. Un alloggio delle meraviglie incastonato in una scenografia naturale unica, quella della foresta tropicale che si snoda sopra il sacro fiume Ayung, ad Abiansemal.

Proprio qui, nella Reggenza di Badung, a Bali, è possibile dormire nella Ananda House, un castello di bambù, immerso nella natura, che sembra uscito da una fiaba.

Un alloggio da fiaba a Bali

Raggiungere Bali, attraversare le montagne vulcaniche ricoperte di boschi, visitare le risaie, la barriera corallina e i siti sacri, come il suggestivo tempio di Uluwatu, è una di quelle esperienze da vivere e da condividere almeno una volta nella vita. Non è un caso che, l’isola indonesiana, sia diventata con gli anni una destinazione popolare tra i viaggiatori di tutto il mondo.

Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime e tutte sono destinate a incantare, ma se è un’esperienza unica che volete vivere una volta raggiunta l’isola, il consiglio è quello di pernottare all’interno dell’Ananda House.

Ananda in sanscrito vuol dire “pura beatitudine”, non si tratta di un semplice alloggio, ma di un sogno a occhi aperti che trasporta i viaggiatori nella favola più bella. Questa residenza, infatti, è incastonata in una foresta tropicale e verdeggiante ed è realizzata completamente in bambù. Un vero e proprio paradiso terrestre dove i viaggiatori possono riscoprire tutta la bellezza di Madre Natura.

Ananda House, dormire in un paradiso terrestre

Fonte: IBUKU / mediadrumworld.com / IPA

Ananda House, dormire in un paradiso terrestre

Dormire in un castello di bambù

Per raggiungere questa dimora fatata, che per forme, lineamenti e dimensioni richiama proprio un castello incantato, dobbiamo raggiungere il piccolo e verdeggiante villaggio balinese di Bone. Qui gli artigiani locali, uniti da un grande sogno condiviso, hanno realizzato una dimora utilizzando solo il bambù. Il materiale caratterizza ogni ambiente della residenza, dalle pareti interne alla struttura esterna, passando per gli utensili e l’arredamento.

Il risultato è un’edificio pregno di vita, uno dei più suggestivi esempi di convivenza tra l’attività umana e il pianeta. Persino i materiali di assemblaggio sono completamente naturali: i chiodi e le viti sono stati sostituiti da migliaia di picchetti di bambù.

Il castello è il cuore pulsante del Green Village, un villaggio popolato da persone provenienti da ogni parte del mondo che qui ha scelto di restare per vivere in totale armonia con la natura. Situato a soli 10 minuti da Ubud, questo piccolo insediamento comprende 13 ville costruite completamente in bambù. Tra queste anche l’Ananda House.

Il castello può essere prenotato tramite Airbnb e comprende tre edifici separati e spettacolari: il Guest Pavilion, il Master Pavilion e il Bali Living Pavilion. Tutte le camere offrono una vista privilegiata sul sacro fiume Ayung e sul giardino tropicale che circonda l’edificio. Completano l’offerta una piscina di acqua salata e una cascata.

Ananda House, la residenza di bambù a Bali

Fonte: IBUKU / mediadrumworld.com / IPA

Ananda House, la residenza di bambù a Bali
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Borobudur, il tempio colossale simbolo dell’Indonesia

L’isola indonesiana di Giava, da molti considerata il cuore del Paese, è una sorta di scrigno di bellezze naturali e misteriose aree archeologiche. Tra queste si guadagna un posto d’onore Borobudur, una struttura che fa parte del patrimonio mondiale dell’Unesco e che è anche il tempio buddhista più grande del mondo.

Tempio di Borobudur, informazioni utili

Il colossale Tempio di Borobudur sorge a circa 42 chilometri di distanza da Yogyakarta, una città dell’isola di Giava particolarmente nota per le sue arti tradizionali e il ricco patrimonio culturale.

Si tratta di un’opera magistrale creata dell’uomo che per le sue incredibili dimensioni è stata spesso oggetto di paragone con altre opere mastodontiche dell’antichità come, per esempio, le Piramidi di Giza. Vi basti sapere che possiede una base di 123 x 123 metri e un’altezza di 35 metri. Una meraviglia vera e propria che poggia su circa 1.600.000 blocchi di pietra e con pareti impreziosite da 2.672 bassorilievi, 1.400 dei quali raccontano storie riguardanti Buddha.

Vi sono persino 10 terrazze che rappresentano le altrettante fasi del cammino spirituale verso la perfezione. Un posto che deve essere visitato, perché nessuna parola sarà mai in grado di descrivere la sua infinita bellezza.

Borobudur cosa sapere

Fonte: iStock

Un angolo del Tempio di Borobudur

Come visitare il tempio più grande del mondo

Il Borobudur è stato edificato, in un periodo che va dal 750 e all’830 d.C, su una collinetta ben precisa poiché per le persone dell’epoca ricordava diversi luoghi per loro sacri: poco lontano dal tempio si sviluppa una confluenza di due fiumi che rimanda a quella dei fiumi Gange e Yumna, considerata sacra in molte culture; mentre sullo sfondo appare una catena montuosa che fa pensare al profilo dell’Himalaya, sacro anch’esso per molte culture.

È costituito di roccia lavica grigia che si fonde con i brillanti colori dell’entusiasmante panorama circostante. Visitarlo è fonte di incredibili emozioni: riproduce su scala gigantesca una geometria rituale che trasuda in ogni angolo di messaggi divini. Un luogo perciò altamente incredibile ma che per vivere a 360 gradi richiede di affrontare ripide scalinate in pietra. Tutto questo mentre si respirano atmosfere di rara bellezza che diventano ancora più magiche all’alba e al tramonto.

C’è da dire però che, essendo il monumento più visitato di tutta l’Indonesia, il momento migliore per dirigersi al suo cospetto è quello del sorgere del sole: in genere ci sono poche persone e la luce candida del mattino è la migliore per apprezzare la sua struttura e il suo simbolismo.

Un posto che va scoperto a passo lento e girando in senso orario. Magari toccando uno dei suoi 72 incredibili e sontuosi stupa perché, secondo la leggenda, accarezzare uno di essi è di buon auspicio per la fertilità.

Quando visitare Borobudur

Fonte: iStock

L’incanto di Borobudur all’alba

Cosa vedere a Giava

Visitare Giava vuol dire ritrovarsi su un’isola di grandi contrasti: oltre all’antichissimo e maestoso Tempio di Borobudur, qui sorgono palazzi futuristici che dominano su umili edifici.

Poi ci sono i vulcani, i panorami che fanno sognare, le spiagge che sono mozzafiato, foreste enormi in cui immergersi nella natura e piccoli villaggi da esplorare in quanto ricchi di tradizioni.

Sottovalutata rispetto alle vicine isole di Bali e Lombok, è la sede di molte delle culture più importanti dell’Indonesia. Tra le destinazioni da scoprire su quest’isola c’è il Parco Nazionale Bromo Tengger Semeru che si distingue per essere una sorta di mare di sabbia dove svetta l’affascinante Monte Bromo, una maestoso vulcano attivo. Il cratere è raggiungibile a piedi e regala una vista che sembra voler catapultare su un altro pianeta.

Gli amanti della natura troveranno pane per il loro denti presso Ranu Kumbolo, un lago di montagna perfettamente balneabile e che mette a disposizione dei più intrepidi viaggiatori diversi percorsi che si rivelano ideali per chi ama le lunghe passeggiate.

Poi ancora il Kawah Ijen, un complesso vulcanico che di notte regala uno spettacolo eccezionale: il buio permette di ammirare delle fiamme di mille sfumature blu che vengono emanate dal gas sulfureo che esce dalle fessure del cratere. Non a caso è necessaria anche una maschera antigas per non correre alcun pericolo.

C’è poi il Green Canyon, un gruppo di insenature dove il secolare lavoro dell’acqua ha dato la vita a un piccolo ecosistema puntellato di sorprendenti sfumature di verde. Il posto in cui fare un vero e proprio bagno di esperienze all’aria aperta, grazie alla possibilità di praticare rafting e tuffarsi dalle rocce per immergersi nelle chiare acque da cui è lambito.

A Giava sorge anche un altro tempio che fa parte dei siti patrimonio Unesco, il Prambanan, il tempio induista più grande al mondo. Dedicato alle principali divinità, Shiva, Brahma e Visnhu, si estende per diversi chilometri. Tra tutti quelli presenti nel complesso, il tempio generalmente più apprezzato è quello di Shiva che da molti visitatori è considerano il massimo monumento induista dell’Indonesia. Nonostante questo, anche gli altri presenti valgono assolutamente il viaggio.

Infine le spiagge dell’isola come quelle di Piangandaran, nella provincia di Giava Occidentale, o la spiaggia di Batu Karas a sud, che è perfetta gli animi sportivi ma anche per le famiglie con i bambini. Interessante è anche Kukup Beach che stupisce con la sua sabbia dorata e la sua alta scogliera che la ripara da vento. Meravigliosa è infine Parangtritis Beach dove si estendono dune e colline ricoperte di foresta tropicale. Un’area conosciuta per l’antica cerimonia del Labuhan, un rituale che riconcilia gli uomini e gli spiriti.

Parco Nazionale Bromo Tengger Semeru, Indonesia

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Un angolo del Parco Nazionale Bromo Tengger Semeru

Quando andare e come muoversi

Presso l’Isola di Giava, per fortuna, non è troppo complesso muoversi: è dotata di una rete ferroviaria che attraversa il suo territorio collegando le città principali. Non mancano i traghetti (o gli aerei) per spostarsi nelle paradisiache isole limitrofe e gli autobus per chi ama viaggiare su strada.

L’isola, tra le altre cose, è baciata da un clima tropicale umido con temperature medie che oscillano tra i 23°C e i 32°C. Il periodo che va da novembre a marzo è quello più piovoso, mentre, da aprile a ottobre la stagione è più secca.

Non resta che organizzare un viaggio a Giava per scoprire il suo monumentale tempio di Borobudur e tutte le sue altre irresistibili meraviglie.

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Viaggio a Bali, dove tutti vogliono andare

È una meta sempreverde, una di quelle che è in cima alla lista delle preferenze di tutti. Parliamo di una destinazione che, nonostante sia presa costantemente d’assalto dai turisti, permette di trovare luoghi da sogno in cui stare soli e appartati. Esistono persone che non ci sono mai atterrate e che desiderano andarci per la prima volta, ma anche altre che non vedono l’ora di tornarci perché se ne sono innamorate: qualsiasi sia la situazione, vale sempre la pena fare un viaggio a Bali.

Perché andare a Bali

Le poche righe di introduzione di questo piccolo racconto hanno già specificato alcuni motivi per cui è sempre una buona idea fare un viaggio a Bali. Ma la verità è che non sono le uniche e che, anzi, sono talmente tante che è praticamente possibile scriverle tutti.

Bali è una pazzesca isola dell’Indonesia dove montagne vulcaniche coperte di boschi fanno spazio a tipiche risaie e chilometri di barriera corallina. Bali è anche quel lembo di terra in cui sacro e profano convivono in perfetta armonia, dove i templi sembrano volersi tuffare i mare, e dove la gentilezza e il meraviglioso sorriso delle persone fanno da spalla alle loro graziose e antiche tradizioni.

Bali pullula di bellezza e cultura, ma anche di momenti di pace da ricavarsi nei tanti centri di yoga e di meditazione. E poi il surf, il cibo, i massaggi, le albe, i calar del sole, lo snorkeling, il diving e molto altro ancora. Insomma, è praticamente impossibile non trovare una ragione per salire a bordo di un aereo e volare verso questo luogo che è una sorta di paradiso in terra.

Il monte Agung di Bali

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Veduta del maestoso monte Agung

Cosa vedere a Bali

Fare una selezione delle cose da vedere a Bali è dura: l’isola offre talmente tanto che dire che c’è l’imbarazzo della scelta sembra quasi riduttivo.

Ma quel che è certo è che non potete perdervi i suoi vulcani, una sorta di simbolo di questo posto incantato. Ce ne sono diversi, ma noi vi invitiamo a tentare la scalata del monte Agung, uno stratovulcano di 3031 metri di altezza, che è il più elevato dell’isola. Si tratta di una struttura geologica che, grazie alla sua imponenza, è in grado di condizionare il clima delle aree circostanti bloccando le precipitazioni.

Un ruolo importantissimo per lo sviluppo dell’isola, tanto che da molti è ritenuto un vulcano sacro. Proprio per questo motivo, ai suoi piedi è stato edificato il tempio madre di Besakih, il più importante dell’isola, e una serie di tempietti tutti rivolti verso lo stesso maestoso Agung.

Altro vero e proprio simbolo di questo luogo sono le risaie: un viaggio a Bali non si può dire completo se non si è corsi a scoprire le mille sfumature di verde che le caratterizzano.

Le risaie terrazzate sono infatti il paesaggio balinese per eccellenza. Si trovano in tutta l’estensione dell’isola, ma quelle che più di altre lasciano senza parole sono Jatiluwih e Tegallalang, entrambe parte dei Patrimoni dell’Unesco.

Ubud – e ci lasciamo andare a un paragone azzardato – è un po’ la Roma di Bali: tutte le strade portano qui. No, non stiamo scherzando: è il cuore pulsante di quest’isola, anche chiamata isola degli dei. Questa è la città ideale in cui dedicarsi allo yoga, visitare gallerie d’arte, scoprire curiosi negozietti e inebriarsi di deliziosi ristoranti.

E tutto ciò non lo farete in una cornice comune, perché a farvi compagnia ci sarà una natura lussureggiante. Non a caso proprio qui prende vita la Sacra foresta delle scimmie, un luogo dove ponti intrecciati, radici giganti ed enormi draghi di Komodo in pietra fanno da casa a circa 900 simpatici esemplari di scimmie balinesi.

Cosa vedere a Ubud

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Tempio Pura Taman Saraswati a Ubud, Bali

Le meraviglie naturali di Bali non sono finite qui: l’isola è puntellata di fragorose e impressionanti cascate. Tra tutte vogliamo parlarvi della cascata di Gitgit che è la più alta in assoluto. Un potente flusso d’acqua abbracciato dalla foresta pluviale e che le regala i profili di un luogo da fiaba.

Più che affascinante è anche Uluwatu, uno dei luoghi più famosi di Bali. Ma del resto parliamo di un tempio in cima a una scogliera da cui è possibile ammirare numerosi surfisti in azione che si fondono con il magnifico panorama dell’Oceano Indiano.

Riferendoci ancora a luoghi di culto, non può mancare una tappa al tempio di Tirta Empul dove potersi purificare immergendosi nelle piscine dedicate alle abluzioni sacre.

Dove andare al mare a Bali

L’isola degli dei ha molto più da offrire di quello che vi abbiamo raccontato, ma essendo un fazzoletto di terra tropicale è obbligatorio anche fare un bagno nel suo favoloso mare.  Se non siete appassionati di sport acquatici, la vostra tappa dovrebbe essere la Blue Lagoon di Padangbai, una spiaggia di sabbia bianca finissima lambita da un mare color turchese.

Poi ancora la spiaggia di Dreamland, un tappeto di sabbia bianca dominato da scogliere calcaree che sembrano accarezzare la frastagliata costa della zona. Da raggiungere, attraverso 300 scalini, è anche Green Bowl dove venire accolti da sabbia morbida e acqua cristallina, una perla isolata in cui stare a contatto con la natura.

Qual è il periodo ideale per andare a Bali?

E ora passiamo ai fatti: quando conviene organizzare un viaggio a Bali? Partiamo subito col darvi una buonissima notizia: sull’isola degli dei è estate tutto l’anno. Certo, alcuni momenti sono meno piovosi di altri, ma quel che è sicuro è che qui il freddo quasi non esiste.

Ciò che dovete tenere in considerazione nello scegliere il periodo per atterrarci è che ci sono due stagioni ben distinte: quella delle piogge, da novembre a marzo, e quella secca che va dal mese di aprile a quello di ottobre.

Stagione delle piogge, però, non è sinonimo di vacanza impossibile. Quest’isola, infatti, è talmente paradisiaca che è caratterizzata da precipitazioni quasi sempre intense ma brevi. Il rischio che correte è quindi quello di essere baciati dal sole tutti i giorni, anche quando si presenta un temporale.

L’importante è avere sempre con sé una crema solare, tutti i costumi da mare che più vi piacciono, vestiti comodi e traspiranti, qualcosa per ripararvi dal sole e un bell’impermeabile per sicurezza.

Per il resto, è sempre il momento perfetto per fare un viaggio a Bali.

Le risaie terrazzate di Bali

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Risaie terrazzate a Bali
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Riconosci questa casa sull’albero? È la star del web e puoi affittarla

Montagne vulcaniche e boschi lussureggianti, risaie, templi sacri e poi, ancora, scogliere e acque cristalline che ospitano e proteggono una meravigliosa barriera corallina. Questa è Bali, un paradiso terrestre, un sogno a occhi aperti che da anni incanta e sorprende viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

Le cose da fare e da vedere sull’isola indonesiana sono tantissime, e tutte sono destinate a lasciare senza fiato. Tra le esperienze da non perdere per chi arriva a Bali, non può mancare una visita alla splendida isola di Nusa Penida, situata a circa 15 miglia dalla costa sud orientale.

Proprio qui, in questo luogo incontaminato, esiste una casa sull’albero che è diventata una star del web, la stessa che si è trasformata nello sfondo da sogno di istantanee di immensa bellezza e che offre il panorama più sensazionale di tutto il territorio. Probabilmente, la conoscete già tutti, quello che forse non sapete, però, che questa struttura può essere affittata, e costa pochissimo.

Bali: benvenuti nell’alloggio più fotografato di Instagram

Organizzare una gita a Nusa Penida, dicevamo, è davvero un’ottima idea. Il lembo di terra che appartiene all’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda è un vero gioiello, un paradiso terrestre dove tutto parla di bellezza e natura.

Per i viaggiatori che giungono a Bali, questa destinazione si è trasformata in una meta imprescindibile e i motivi sono diversi. L’isola è la più selvaggia dell’arcipelago e con gli anni è diventata un rifugio straordinario per allontanarsi dal turismo di massa e per instaurare un contatto autentico e primordiale con la natura che caratterizza territorio.

Per rendere l’esperienza ancora più straordinaria, potrete decidere di trascorrere qui la notte in una camera fuori dall’ordinario con vista mozzafiato. Si tratta della casa sull’albero di Rumah Pohon, l’alloggio più instagrammato di sempre.

Rumah pohon, la casa sull’albero che sembra un sogno

La Rumah Pohon Tree House, lo abbiamo già detto, è una vera star sul web. Si tratta della casa sull’albero più fotografata da viaggiatori e turisti, da influencer e instagrammer. È un vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che arrivano a Nusa Penida, non solo per la sua fotogenia, ma anche e soprattutto perché è proprio da qui che si possono ammirare i panorami più incredibili dell’intera isola.

La casa sull’albero si trova nella parte sud-orientale di Nusa Penida, nei pressi di Diamond Beach e Atuh Beach, nella zona opposta aal molo dei traghetti, che sono l’unico mezzo di trasporto  per giungere fino qui.

Gli interni dell’alloggio sono molto spartani e tutti dotati di un letto matrimoniale, mentre i servizi igienici sono a terra. L’accesso alla casa sull’albero richiede un po’ di allenamento, per raggiungere l’alloggio, infatti, è necessario arrampicarsi su ripide scale di legno. Tuttavia, la fatica è ampiamente ripagata una volta arrivati in cima dalla bellezza del panorama.

Ma quanto costa dormire nella casa sull’albero più famosa del web? I prezzi variano in base alla stagione, ma hanno comunque una base di partenza di circa 45 euro a notte. Pochissimo, se pensiamo che qui si vive una delle esperienze più belle di una vita intera. Il vero problema sta nel riuscire a trovare posto. Essendo diventata una start, Rumah Pohon Tree House non è quasi mai disponibile. Ecco perché il consiglio è quello di prenotarla con mesi di anticipo.

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In Indonesia esiste un vulcano magico dalla lava blu

Sono dei veri e propri show sensoriali, emozionali e straordinari quelli che mette in scena Madre Natura in tutto il mondo. Sono spettacoli di immensa bellezza che incantano, affascinano e suggestionano, e che ci portano a viaggiare con la mente verso tutti quegli scenari che, fino a questo momento, sono appartenuti solo al mondo delle fiabe.

Eppure, queste, sono manifestazioni reali della grandiosità della natura, la stessa che dà vita a panorami incredibili che invitano le persone a mettersi in viaggio, ad attraversare il globo intero e a toccare con mano la grande bellezza della nostra terra.

Una bellezza che a volte è così surreale, e apparentemente inspiegabile, che crea visioni magiche e favolistiche. Come quella che si ammira quando si giunge in Indonesia, al cospetto del grande vulcano dalla lava blu.

In Indonesia, ad ammirare lo spettacolo magico della natura

Non si tratta del set di un film di fantascienza, né tanto meno di un effetto creato artificialmente. Perché quella che sgorga dal vulcano Kawah Ijen è davvero lava blu, o comunque è ciò che sembra.

Per scoprire questa meraviglia della natura dobbiamo recarci nell’estremità orientale di Giava, l’isola indonesiana puntellata da vulcani, nonché uno dei territori più popolosi dell’intero Paese. È qui che quando il sole lascia spazio alla notte scura, illuminata solo dalla candida Luna e dalla scia delle stelle, si verifica uno dei fenomeni più straordinari del mondo intero.

È uno scintillio di un colore blu intenso, quello che si vede esplodere improvvisamente proprio sopra al cratere di Kawah Ijen. Ma non si tratta di una luce artificiale, né tanto meno di un effetto creato grazie a programmi specializzati in elaborazioni fotografiche, ma di un fenomeno spiegato dalla scienza che però incanta.

Il vulcano indonesiano, già celebre per quel lago che campeggia nel cratere e che regala una visione sublime, di notte si tinge di un blu cangiante e intenso che lascia senza fiato chiunque osi spingersi fino a quassù.

Kawah Ijen, Giava

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Kawah Ijen, Giava

Lava blu: la magia e la spiegazione scientifica

Da quando le prime fotografie si sono diffuse, facendo il giro del web, tutti hanno saputo di quel vulcano magico dalla lava blu. In realtà, quel colore così caratteristico e sicuramente inedito, non appartiene alla lava del Kawah Ijen. Come è stato spiegato dalla scienza, infatti, si tratta di fiamme create dal gas solfureo presente nel sottosuolo.

Quando il gas emerge dalle fessure della terra, e raggiunge la superficie, si generano così delle fiammate che superano i 500 gradi e che assumono diverse sfumature di blu elettrico e intenso.

Dal momento in cui lo spettacolo notturno si è palesato davanti agli occhi di fotografi e viaggiatori, le istantanee di questo spettacolo hanno fatto il giro del mondo, trasformando il Kawah Ijen in una vera e propria attrazione turistica.

Ogni giorno, qui, arrivano persone provenienti da ogni parte del globo per ammirare il grande spettacolo messo in scena dalla natura, e da lui lasciarsi suggestionare. Kawah Ijen non è bello solo di notte, ma anche di giorno, perché il suo cratere è contraddistinto dalle acque turchesi di quello che è il lago acido più grande del mondo.

Il percorso, per arrivare in cima, non è semplice dato che il cratere si trova a quasi 3000 metri di altitudine. Ma la fatica di quel trekking, viene ampiamente ripagata dalla visione delle fiamme blu che squarciano il buio della notte, lì dove inizia la magia.

Kawah Ijen, Giava

Fonte: iStock

Kawah Ijen, Giava