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Isla Saona: cosa fare e quando andare nel paradiso caraibico

Un mare turchese, lunghe spiagge bianchissime, enormi palme da cocco che filtrano i raggi del sole creando un caleidoscopio di frammenti di luci e ombre sulla sabbia. Il rumore del mare, il ritmo più lento. In una sola parola: Caraibi.
Un’area geografica che tutti sognano di visitare almeno una volta nella vita e che tutti abbiamo ammirato con occhi sognanti sulle foto che troviamo nel web o sugli screensaver dei nostri pc. Finalmente è arrivato il tuo turno; hai deciso di fare il tanto desiderato viaggio ai Caraibi, vuoi visitare la splendida Repubblica Dominicana e adesso stai cercando di costruire il tuo itinerario. In questo caso, c’è un luogo che non puoi assolutamente perderti: Isla Saona, la più grande isola costiera della Repubblica Dominicana. In questa guida troverai tutte le informazioni che ti servono per organizzare al meglio la tua visita in questo eden caraibico.

Conosciamo Isla Saona: caratteristiche e storia

Situata a poco meno di 20 chilometri dalla terraferma, Isla Saona è un’isola lunga circa 22 chilometri e larga 5 celebre per le sue spiagge mozzafiato caratterizzate da sabbia bianca finissima, acque turchesi, una barriera corallina invidiabile e palme di cocco alte e rigogliose. Con una popolazione di circa 300 abitanti e definita sito nazionale protetto, quest’isola gode ancora del titolo di paradiso incontaminato tanto che attira più visitatori di tutti i parchi nazionali del Paese messi insieme. A livello storico, sull’isola sono stati rinvenuti reperti archeologici che dimostrarono come questa venne abitata già dal 2000 a.C., ma fu intorno all’800 a.C. che si insediò una popolazione proveniente da Tahiti – i Taino – colonizzando l’isola e dandole il nome di Adamanay. Il 14 settembre 1494 l’Isola venne scoperta da Cristoforo Colombo, il quale stava portando a termine il suo secondo viaggio esplorativo del nuovo mondo. Il celebre navigatore decise di nominare l’Isola “Isla Saona” in onore della tanto amata città di Savona.

Isla Saona: quando visitare l’isola

Una volta decisa la meta, ti sarai sicuramente domandato quale sia il periodo dell’anno ideale per visitare questa splendida zona del mondo. Come per tutte le aree del Mar dei Caraibi, il momento migliore per programmare il tuo viaggio in Repubblica Dominicana – e di conseguenza il periodo perfetto per visitare Isla Saona – è sicuramente durante la stagione secca, ovvero nei mesi che vanno da dicembre a febbraio. Il clima caldo e soleggiato, rende questo trimestre l’ideale per godere al 100% delle meraviglie dell’isola. Un’ottima scusa per passare un Natale diverso dal solito! Per ovvi motivi, la popolarità della stagione secca comporta anche maggior affluenza turistica sull’Isola, pertanto è consigliabile organizzarsi in largo anticipo e trovare le sistemazioni più in linea con le tue aspettative. Se, invece, vuoi evitare l’affollamento turistico e preferisci goderti le spiagge dell’isola in solitudine, allora concediti un viaggio fuori stagione nei mesi che vanno da marzo a luglio quando il clima è ancora mite e i prezzi sono molto più convenienti. È sconsigliato visitare Isla Saona e i Caraibi in generale nei mesi che vanno da agosto a novembre poiché è periodo di forti tempeste e fenomeni atmosferici pericolosi come uragani e trombe d’aria

Cosa vedere e cosa fare a Isla Saona

Non solo vita da spiaggia, quest’isola mette a disposizione dei suoi visitatori tantissime cose da vedere o da fare. Che tu stia cercando una vacanza di solo relax o che tu sia un appassionato di sport outdoor o, perché no, che tu stia cercando di immergerti in una cultura completamente differente, quest’isola saprà sicuramente accontentarti. Di seguito troverai una lista di cose da vedere o da fare a Isla Saona.

Esplorare Mano Juan

A sud-ovest di Isla Saona si trova Mano Juan, l’unico luogo abitato dell’isola. Un pittoresco borghetto di pescatori caratterizzato da abitazioni in legno tutte colorate con i tipici tetti in paglia e fieno. Se credi che una parte fondamentale del viaggio sia entrare in contatto con i locali, allora questo piccolo villaggio è il luogo ideale per farlo poiché tutti i locals di Mano Juan abitano qui, vivendo principalmente di pesca e artigianato. Gli isolani, famosi per la loro ospitalità, ti mostreranno uno stile di vita che sembra essersi fermato nel tempo, accompagnandoti alla scoperta dell’artigianato locale e portandoti davanti a bancarelle colme di sculture in legno, gioielli fatti a mano e altri piccoli tesori.

Vedere il Centro di recupero delle tartarughe marine

Nel villaggio di Mano Juan c’è quello che viene chiamato il “Santuario delle Tartarughe”, un centro di recupero la cui missione è quella di salvaguardare le tartarughe marine e sensibilizzare le persone sulla conservazione e protezione di questa specie a rischio. Il centro è gestito da volontari che si occupano di proteggere le uova dai predatori naturali – e dall’impatto negativo dell’uomo sull’ambiente – recuperandole quando le tartarughe marine nidificano sull’isola e portandole in un ambiente sicuro. Quando le uova si schiudono le tartarughe vengono rilasciate nel loro ambiente naturale, aumentando il loro livello di sopravvivenza. Questo santuario è estremamente importante per la biodiversità e per tutta la comunità di Mano Juan. Visitando questo centro potrai vedere da vicino le tartarughe marine e scoprire il processo di salvaguardia delle stesse. Se sei fortunato potresti assistere al momento del rilascio dei cuccioli di tartaruga in mare, un istante breve ma davvero toccante ed emozionante.

Una tartaruga di mare a Isla Saona, Repubblica Dominicana

Fonte: iStock

Le tartarughe di mare a Isla Saona, paradiso terrestre in Repubblica Dominicana

Scoprire la storia della Grotta di Cotubanamá

Luogo di grande rilevanza storica, la Grotta di Cotubanamá deve il suo nome al capo della popolazione Taíno che si nascose in questa grotta durante le battaglie contro la colonizzazione spagnola. La grotta è immersa in un paesaggio naturale irresistibile, in mezzo alla foresta tropicale e a pochi passi dalle spiagge dell’isola. L’interno della grotta presenta formazioni calcaree di stalagmiti e stalattiti affascinanti. Una visita alla Grotta di Cotubanamá è d’obbligo per scoprire qualcosa di più sulla storia di Isla Saona e dei suoi abitanti indigeni.

Le spiagge più belle di Isla Saona

Dopo aver esplorato Mano Juan, visitato il Santuario delle Tartarughe e la Grotta di Cotubanamá, è il momento di scoprire le spiagge più belle dell’isola dove potersi rilassare sotto le fronde delle palme e fare il bagno in un’acqua con davvero pochi eguali al mondo. Ecco la nostra top 3 delle spiagge da vedere assolutamente a Isla Saona, in Repubblica Dominicana:

  • Canto de la Playa: la spiaggia più suggestiva di Isla Saona, dalla bellezza disarmante. Una perla dei Caraibi con sabbia bianchissima e acque cristalline dove non ci sono stabilimenti balneari; un luogo davvero incontaminato. La bellezza di questa lingua di terra è dovuta principalmente alla barriera corallina che la circonda, rendendola un’attrazione irresistibile per gli amanti dello snorkeling che possono divertirsi ammirando la vivace fauna marina tra un bagno e l’altro.
  • Playa Palmilla: situata a nord-ovest dell’isola, Playa Palmilla deve la sua celebrità alla vasta piscina naturale che la caratterizza, un bacino eccezionale che si forma con la bassa marea e che permette di immergersi in acque poco profonde e cristalline popolate da tante stelle marine giganti. Tecnicamente questa spiaggia non è sull’isola stessa ma nelle vicinanze, quindi per arrivarci è necessario fare una piccola escursione da Isla Saona.
  • Playa del Gato: nota per le sue acque placide e la sua atmosfera tranquilla e pacifica, questa spiaggia è meno turistica di altre pertanto è il luogo perfetto per chi sogna una vera e propria evasione da tutto e da tutti.

Altre cose che puoi fare a Isla Saona in Repubblica Dominicana

Come hai potuto leggere, Isla Saona ha davvero molto da offrire, sia in termini di bellezze naturali sia in termini di attività che ti permettono di scoprire l’identità culturale di questo paradiso terrestre. Oltre a quello che ti abbiamo raccontato, ci sono anche altre attività con cui ti puoi cimentare (soprattutto se sei un amante delle attività outdoor o una buona forchetta).

  • Escursioni in barca: partendo da Punta Cana, puoi prendere parte, ogni giorno, a escursioni in barca o in catamarano che ti permetteranno di esplorare l’Isola nella sua totale completezza, girando le spiagge più belle, le baie più suggestive e raggiungendo anche le famose piscine naturali.
  • Snorkeling o sub: per gli amanti delle immersioni, Isla Saona è letteralmente un paradiso. La ricca barriera corallina e le splendide acque turchesi offrono la condizione ideale per lasciarsi incantare dalle meraviglie del Mar dei Caraibi.
  • Passeggiate nella natura: l’entroterra dell’isola è caratterizzato dalle tipiche foreste tropicali che potrai esplorare seguendo i sentieri battuti. Ammira la rigogliosa flora locale e riempiti gli occhi di meraviglia con le piante e i fiori che nascono spontaneamente sull’isola.
  • Fotografia: Isla Saona è un luogo incantevole anche per chi è appassionato di fotografia e fotografia subacquea grazie alle infinite occasioni di catturare splendidi panorami da cartolina o la vita marina dell’isola.
  • Prova la cucina locale: infine, se sei una buona forchetta, puoi gustarti le delizie locali che – nella loro semplicità – regalano un’esperienza gustativa notevole. Sull’isola potrai provare i pranzi a base di pesce fresco: sono molti i tour guidati che includono un pranzo tradizionale composto dal pescato del giorno, riso e frutta del luogo da consumare direttamente sulla spiaggia, all’ombra di qualche meravigliosa palma da cocco. Oppure, potrai sperimentare i famosissimi chiringuitos, piccoli chioschetti sulla spiaggia che offrono pietanze locali come platano fritto, yuca e specialità a base di cocco.

Visitare Isla Saona: tutto quello che devi sapere prima di partire

Ora che ti abbiamo letteralmente incantato descrivendo tutte le meraviglie che potrai trovare visitando Isla Saona, in Repubblica Dominicana, è arrivato il momento di fornirti tutte quelle informazioni utili che ti consentiranno di programmare al meglio il tuo viaggio sull’isola.

Come raggiungere Isla Saona

Isla Saona si trova a sud-est della Repubblica Dominicana ed è raggiungibile solo ed esclusivamente via mare. Il metodo migliore per arrivare sull’isola è partire dalla città più vicina Bayahibe attraverso un motoscafo il cui viaggio dura circa 40 minuti, oppure optare per una suggestiva traversata in catamarano della durata di due ore.

Cose che devi sapere sull’isola

  • A Isla Saona non ci sono negozi, quindi ricordati di portarti tutto quello che ti serve e, soprattutto, non inserirla come meta se il tuo desiderio è quello di darti allo shopping sfrenato.
  • Protezione solare con SPF alto, costumi da bagno, cappello e occhiali da sole sono fondamentali, non dimenticarli.
  • Porta con te dei contanti poiché spesso le bancarelle e i chioschi sulla spiaggia non accettano pagamenti in carta.
  • A Isla Saona non c’è Wi-Fi e c’è poca rete, quindi metti via lo smartphone e goditi un momento di sano digital-detox.
  • Sei in un vero paradiso terrestre quindi il rispetto dell’ambiente è fondamentale. Isla Saona è un parco nazionale, dunque prevede rigorose leggi di conservazione per proteggere il suo ecosistema. Il turismo dev’essere davvero sostenibile, quindi rispetta la natura, non disturbare la fauna locale e cerca di ridurre al minimo il tuo impatto ambientale.

Se sei arrivato fin qui, hai probabilmente deciso di visitare quest’isola e non possiamo che essere d’accordo con te. Isla Saona non è solo una delle destinazioni più affascinanti dei Caraibi, ma è un punto d’incontro tra bellezza naturale e ricchezza culturale. Un luogo fortunatamente ancora incontaminato, in grado di raccontare molteplici storie: dalle acque cristalline e le spiagge bianche, alla foresta rigogliosa che nasconde le testimonianze dell’antica cultura Taíno. Questo angolo paradisiaco permette davvero di riconnettersi con la natura, esplorando la vita marina e le meraviglie dell’entroterra come le stradine di Mano Juan. Che tu la scelga come meta per vivere la vita da spiaggia, che tu sia un appassionato di immersioni subacquee o di attività all’aperto, o che tu voglia esplorarne semplicemente il lato storico e culturale, Isla Saona è una destinazione capace di accompagnarti a lungo, anche molto tempo dopo che questo viaggio sarà diventato ormai un bellissimo ricordo. In conclusione, visitare Isla Saona significa trovare il giusto tempo per rallentare e godersi davvero la vita.

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Cat Island: un paradiso naturale nel cuore dell’arcipelago delle Bahamas

Un luogo comune che si sente spesso quando si parla di viaggi è che volare sopra l’arcipelago di Bahamas regali una delle più belle viste aeree sull’area dei Caraibi. Che sia così oppure no, ciò che è certo è che una vacanza in questa parte di mondo fa sempre bene a corpo e anima. Sono molte le isole di questo arcipelago e tutte hanno caratteristiche diverse, capaci di offrire esperienze di viaggio a tratti anche diametralmente opposte.

Cat Island è un piccolo paradiso di natura e tranquillità nel cuore delle Bahamas, un luogo dove gustare il meglio dei ritmi rallentati che, spesso, si cercano proprio in un viaggio ai Caraibi.

Come raggiungere Cat Island dall’Italia

Non ci sono voli diretti per Cat Island dall’Italia e quelli che portano all’arcipelago di Bahamas prevedono, in genere, uno scalo. Quando si organizza un viaggio verso le Bahamas, l’aeroporto da tenere come riferimento è quello di Nassau, la capitale. Da lì partono svariati voli interni verso le altre isole. Controlla sempre eventuali restrizioni sul peso e la misura dei bagagli: gli aerei che collegano le isole sono, di norma, piccoli e potrebbero non ammettere a bordo bagagli di grande misura.

Dove dormire a Cat Island a Bahamas

Ci sono isole caraibiche che offrono resort di ogni grandezza e tipo e molti hotel dal sentore internazionale. Non è il caso di Cat Island: quest’isola delle Bahamas ha mantenuto un aspetto molto più tranquillo e contenuto. Ci sono molte guest house e appartamenti in affitto dove soggiornare a Cat Island: quest’isola è solitamente scelta da viaggiatori che amano la natura, il relax e i paesaggi da sogno dove non incontrare troppe persone. Cat Island vanta anche alcuni resort, pochi e bene organizzati, dove una vacanza ai Caraibi può assumere toni esclusivi.

Bahamas: dove è approdato anche Cristoforo Colombo

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Il bellissimo mare delle Bahamas

Un po’ di storia di Cat Island: perché si chiama così?

Cat Island deve il suo nome non ai felini, come si potrebbe pensare, ma probabilmente al famoso pirata Arthur Catt, che si dice abbia frequentato l’isola. Benché si mostri più tramite il suo lato naturale e di mare che attraverso storia e cultura, Cat Island vanta davvero storia da vendere. Secondo alcuni storici, fu il punto in cui Cristoforo Colombo toccò terra una volta giunto dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. Quello che è certo è che qui gli indigeni Lucayani, i primi abitanti delle isole che fanno parte di Bahamas,

Durante il periodo coloniale, Cat Island divenne un centro agricolo importante per la coltivazione di cotone, grazie alla fertile terra rossa dell’isola. Qui si rifugiò un folto gruppo di cittadini lealisti, nell’intento di fuggire dalla rivoluzione che poi portò alla creazione degli Stati Uniti e all’indipendenza dall’Inghilterra.

Una curiosità che lega Cat Island all’Italia: su quest’isola cresce spontaneamente, tra le molte altre, una pianta che si chiama Cascarilla (classificata come Cascarilla clutia Wood – Cluytia eluteria). La corteccia di questa pianta è usata per la produzione del Campari, tra le altre cose.

Andare in spiaggia a Cat Island

La prima cosa che salta alla mente pensando a un viaggio alle Bahamas è la possibilità di andare in spiaggia, azione che trova davvero molte possibilità soggiornando a Cat Island. L’isola, di forma allungata e molto stretta da una costa all’altra, è incorniciata da spiagge da sogno, dove la sabbia bianca fa da contrato al blu del mare ma dove è anche pronta a confondersi col verde della vegetazione che inizia subito dopo la spiaggia stessa. Su quest’isola, per esempio, troverai più mangrovie che palme.

Le spiagge, alle Bahamas, sono generalmente pubbliche e possono essere frequentate anche se antistanti ad alloggi turistici. Controlla sempre che vi siano restrizioni legate alla proprietà privata: se non trovi cartelli, vuol dire che puoi stare tranquillamente sulla sabbia. Rispetta luogo e ambiente e porta con te eventuali rifiuti a fine giornata.

È difficile fare una lista delle migliori spiagge di Cat Island: le scelte potrebbe dipendere completamente da ciò che ami fare quando sei al mare. Se ti piace il surf, troverai onde da sfidare a New Blight, in quella che viene chiamata Fernandez Bay. Se, invece, ami lo snorkeling, il tuo posto ideale sarà la spiaggia vicino a Bennet’s Harbour.

Cosa vedere a Cat Island alle Bahamas: Monte Alvernia

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Le rovine di Monte Alvernia a Cat Island, Bahamas

Il Monte Alvernia: davvero c’è una montagna a Cat Island?

No, non si può considerare una montagna e forse è appena una collina. Stiamo parlando della zona denominata Monte Alvernia, che si trova a ben 63 metri sul livello del mare. Di cosa si tratta? Nel 1939, un prete cattolico di nome John Hawes, conosciuto in zona come Padre Jerome, decise di costruire in questo punto una sorta di eremo. Lo chiamò Alvernia riferendosi a “La Verna”, uno dei luoghi chiave della vita di San Francesco (si trova in Toscana, non distante a Arezzo).

Le rovine del piccolo monastero che si possono ancora vedere richiamano l’idea di qualcosa di medievale. Una delle cose da fare a Cat Island durante un viaggio alle Bahamas è camminare per raggiungere questo luogo che rappresenta anche il punto più elevato di tutto l’arcipelago.

Port Howe: un villaggio che racconta il passato

Chi ama aggiungere un pizzico di cultura alla propria vacanza al mare delle Bahamas troverà pane per i propri denti nel visitare Port Howe. Questo piccolo insediamento si trova sulla punta meridionale di Cat Island e, un tempo, era sede di una grande piantagione. Qui troverai ancora qualche casa in stile georgiano e non mancherai di immaginare storie di corsari e pirati intenti a nascondere chissà che tesoro.

Cat Island: l'isola delle Bahamas dove regna la Natura

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La bellezza delle spiagge delle Bahamas

Lo splendore della Natura a Cat Island

Cat Island è soprattutto un luogo scelto dagli amanti della natura. Le sue foreste tropicali, le paludi di mangrovie e le grotte sottomarine offrono molte opportunità per l’esplorazione e l’avventura. Come tutte le isole di questo arcipelago dei Caraibi, anche Cat Island vanta alcune zone in cui sono presenti delle doline marine. Quei luoghi vengono comunemente denominati “Blue Hole” per il colore blu scuro dell’acqua, dovuto alla profondità di quel punto, rispetto ai toni più chiari della tipica acqua di mare caraibica. I Blue Hole sono zone molto apprezzati dai sub ed, esplorarli, richiede la giusta attrezzatura e un’ottima preparazione.

Molto conosciute sono anche le Grotte di Devil’s Point sono perfette per chi ama l’esplorazione di grotte e la speleologia. Ci sono guide esperte che accompagnano i viaggiatori alla scoperta della natura di Cat Island: si tratta di ottime occasioni per aggiungere un po’ di avventura al proprio viaggio e per farlo in tutta sicurezza.

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L’offerta Costa Crociere per prolungare l’estate

Quando l’estate sta per finire c’è sempre un po’ di malinconia nell’aria: gli ombrelloni negli stabilimenti chiudono, i chioschi tolgono le insegne colorate e le serate cominciano a diventare sempre più fresche. Ma non preoccupatevi, perché se in Italia l’autunno comincia a bussare alle porte, da qualche altra parte del mondo il caldo continua a rendere le giornate perfette. Ed è proprio qui che vi porterà Costa Crociere con la sua offerta pensata per prolungare l’estate.

Con l’iniziativa “Summer Forever“, la compagnia renderà la stagione autunno-inverno meno rigida e nostalgica proponendo destinazioni meravigliose come i Caraibi e Dubai e gli Emirati Arabi con pacchetti convenienti e offerte speciali come My Drinks, che garantisce gratuitamente bevande illimitate tutti i giorni della crociera.

Le destinazioni di Summer Forever con bevande gratis

L’estate continua anche durante la stagione più fredda per chi deciderà di salpare insieme a Costa Crociere verso destinazioni esotiche e tropicali a bordo delle sue navi più belle come Costa Smeralda, Costa Fortuna e Costa Fascinosa. Per questi itinerari, l’offerta comprende crociera+volo+bevande gratis ed è valida per prenotazioni fatte entro il 26 agosto 2024 con partenze dai principali aeroporti italiani: Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Cagliari e Palermo per l’itinerario di Costa Fortuna; Milano Malpensa per l’itinerario di Costa Fascinosa.

Crociera ai Caraibi

La crociera ai Caraibi prevede due itinerari di 8 giorni. La nave Costa Fortuna porta alla scoperta di isole caraibiche da sogno, con partenza da Guadalupa, come le isole BES (Bonaire, Sint Eustasius e Saba), Aruba, una tappa imperdibile per provare le specialità tipiche dei Caraibi, il Patrimonio UNESCO Curaçao e Martinica. Durante il viaggio vivrete esperienze uniche e divertenti, non solo party scintillanti, ma anche eventi dedicati alle stelle dove insieme a un esperto ammirerete il cielo come non l’avete mai visto prima.

Con Costa Fascinosa, invece, la partenza è prevista da La Romana, un moderno centro turistico della Repubblica Dominicana. Da qui salperete alla scoperta di isole incontaminate come Grand Turk, di spiagge dorate come quelle di Puerto Plata e delle foreste tropicali dell’Isola Catalina. Anche in questo itinerario non mancano esperienze di divertimento uniche all’insegna di musica dal vivo, drink caraibici e spettacoli di danza.

Aruba

Fonte: iStock

Spiaggia di Aruba

Crociera a Dubai e negli Emirati Arabi

Un’altra destinazione per superare l’inverno con più leggerezza sono gli Emirati Arabi, da scoprire a bordo di Costa Smeralda. La partenza è prevista da Dubai e l’itinerario comprende il Golfo di Oman, dove la nave si trasformerà in un capitolo delle Mille e una Notte tra tende lussuose, ballerine del ventre e musica, la città di Muscat, Doha, la vibrante capitale del Qatar e infine Abu Dhabi.

Inoltre, grazie al pacchetto “Fly, Cruise & Doha”, avrete l’opportunità di immergervi nelle bellezze di Doha partecipando un tour guidato della città e pernottando, in pensione completa, la notte dopo lo sbarco, in un hotel cinque stelle.

Crociera nel Mediterraneo

Se invece preferite navigare alla scoperta del Mediterraneo, la promozione “Summer Forever” vi permetterà di esplorare paesaggi suggestivi e città d’arte a partire da 549 euro per itinerari di 8 giorni e 7 notti. Ricordatevi che, su alcune partenze selezionate, potreste godere di un viaggio in cabina con balcone privato allo stesso prezzo della cabina vista mare.

Costa Smeralda, Costa Toscana e Costa Pacifica, con imbarchi da Genova, Savona, Napoli, Cagliari, Civitavecchia e Palermo, vi porteranno nel Mediterraneo Occidentale; Costa Fascinosa e Costa Deliziosa da Venezia-Marghera, Bari, Taranto e Catania, invece, salperanno verso il Mediterraneo Orientale. Una grande novità è rappresentata dall’itinerario di 8 giorni di Costa Fascinosa tra Grecia e Malta, dove è previsto un volo diretto da Cagliari per imbarco a Taranto per gli ospiti in partenza dalla Sardegna.

Infine il Nord Europa, una delle destinazioni più amate per chi sogna di vedere dal vivo fiordi spettacolari, villaggi incastonati tra il verde delle montagne, il blu del mare e il fenomeno unico del sole di mezzanotte. Costa Favolosa propone tre diversi itinerari, dai 13 ai 22 giorni, con partenza da Amburgo, diretti a Capo Nord e alle isole Lofoten, in Islanda e in Groenlandia, più un nuovo itinerario di 8 giorni dedicato alla Scozia.

Costa Diadema, invece, salperà per crociere di una settimana nei fiordi norvegesi. Anche le crociere nel Nord Europa sono organizzate per coprire un ampio piano di voli speciali da ben quattordici aeroporti italiani: Alghero, Ancona, Bologna, Bari, Cagliari, Catania, Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Linate, Napoli, Palermo, Pisa, Pescara e Lamezia Terme.

Tutte le destinazioni proposte da Costa Crociere saranno arricchite dalle Sea Destinations, ossia luoghi inediti che gli ospiti potranno scoprire dalla nave. In questo modo, il mare e la nave in cui vi trovate diventeranno un balcone privilegiato dal quale vivere esperienze uniche ammirando paesaggi splendidi. Per esempio, prima di scendere dalla nave per visitare Napoli, gli ospiti potranno gustarsi una colazione tipica caprese di fronte allo spettacolare panorama dei Faraglioni, illuminato dalle prime luci dell’alba.

Crociera Mediterraneo

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Crociera in Grecia
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Il periodo migliore per una crociera ai Caraibi

I Caraibi, basta nominarli per iniziare a sognare a occhi aperti! Colline verdeggianti e rigogliose, spiagge bianche e soffici, cieli soleggiati, lettini e cocktail a bordo piscina. Gli italiani non amano solo rilassarsi, ma farlo con stile durante una crociera dove la parola d’ordine è “stare senza pensieri”. Le isole nei Caraibi sono tantissime e la crociera permette di visitare le più belle godendo appieno delle sue atmosfere, dei paesaggi e dell’ottimo cibo. Ma quando andare per vivere appieno questa esperienza da sogno senza piogge improvvise che rovinano i colori delle acque che abbiamo desiderato ardentemente durante l’inverno? Ecco tutte le informazioni da sapere per organizzare il vostro viaggio.

Il clima ai Caraibi

Se sognate di immergervi in acque cristalline e abbronzarvi su spiagge bianchissime, magari sorseggiando un cocktail fresco, i Caraibi sono perfetti, l’importante è scegliere la stagione giusta. In generale, il clima tropicale offre temperature calde e giornate soleggiate per gran parte dell’anno, con una media annuale di circa 25°C. Tuttavia, anche qui ci sono due stagioni: quella secca e quella delle piogge. La prima va da dicembre ad aprile, mentre la seconda da maggio a novembre, durante il quale il clima risulta più umido e le precipitazioni sono più frequenti. In questo periodo, soprattutto tra agosto e ottobre, bisogna fare attenzione anche agli uragani.

Quando partire

Quindi, quando programmare la vostra vacanza? Se desiderate il clima perfetto, ideale per godervi le spiagge paradisiache e le attività all’aperto, come immersioni e trekking, la stagione secca è quella che fa per voi. Se invece non vi dispiace un po’ di pioggia e volete risparmiare, la stagione delle piogge può essere un’opzione da non sottovalutare. Quando state pianificando il viaggio, dovete considerare anche la tratta scelta perché il clima può variare da isola a isola.

In generale, nelle isole caraibiche meridionali, come Grenada, Trinidad e Tobago, la stagione secca dura più a lungo, mentre in quelle settentrionali, per esempio alle Bahamas, a Turks e Caicos, le piogge possono essere presenti tutto l’anno.

Case colorate Barbados

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Casette colorate sull’isola caraibica delle Barbados

Quale crociera ai Caraibi scegliere

Le compagnie che organizzano le crociere ai Caraibi offrono tanti itinerari con tappe su isole diverse, ognuna delle quali contraddistinta da culture e attrazioni differenti. Quando state pianificando il vostro viaggio e state per scegliere la tratta, dovete tenere in considerazione il tipo di vacanza che immaginate e le attività che desiderate svolgere, dallo snorkeling tra le barriere coralline incontaminate alle avventure alla scoperta delle antiche rovine Maya. I Caraibi sono tutti meravigliosi e, diciamoci la verità, non è facile scegliere!

Per chi ama fare escursioni e snorkeling, la crociera perfetta è quella che include le isole Turks e Caicos perché circondate dalla barriera corallina. Chi viaggia con la famiglia, invece, non può perdere le bellezze naturali offerte dalle Isole Cayman, famose non solo per le spiagge bellissime, ma anche per la presenza del parco faunistico Cayman Turtle Centre, pensato per raccontare ai turisti la conservazione della fauna selvatica e come tutelare le tartarughe marine. Siete affascinati dalle atmosfere piratesche? Scegliete un itinerario che fa tappa a Tortola, famosa per la produzione di rum. Se, invece, volete regalarvi una delle perle più belle dei Caraibi, una tappa alle Barbados è un must.

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L’Isola di Mona, un angolo di paradiso a Porto Rico

L’Isola di Mona è un piccolo gioiello nascosto dei Caraibi, un’isola situata tra la Repubblica Dominicana e Porto Rico e che spesso viene paragonata alle isole Galápagos per la sua straordinaria biodiversità.

Questo angolo remoto e poco conosciuto del nostro pianeta è in grado di offrire un’esperienza unica per gli amanti della natura, dell’avventura e delle spiagge incontaminate e per chi vuole connettersi pienamente con la natura selvatica dell’isola.

Storie e curiosità sull’Isola di Mona

L’Isola di Mona ha una lunga ed affascinante storia, che risale a migliaia di anni fa. I primi abitanti di quest’isola, infatti, furono gli Arawak, una popolazione indigena che lasciò numerose tracce della propria cultura, tra cui diversi petroglifi ed utensili, ritrovati in alcuni scavi archeologici degli anni ottanta. Nel corso dei secoli, l’isola è stata un punto strategico per molti navigatori europei e, durante il periodo coloniale, divenne un rifugio per numerosi pirati e contrabbandieri.

Il parco naturale del Mona and Monito Island di Porto Rico

L’Isola di Mona è conosciuta per la sua incredibile biodiversità e con una superficie di circa 55 chilometri quadrati, è la terza isola più grande del territorio di Porto Rico, anche se è abitata solo da pochi di ranger e ricercatori. Questo isolamento ha permesso alla fauna e alla flora dell’isola di svilupparsi e proliferare in modo unico, rendendo l’isola di Mona un vero e proprio santuario naturale. Tra le specie di animali più interessanti, si può trovare l’iguana di Mona, un rettile endemico e ormai in via di estinzione.

Proprio per queste sue caratteristiche uniche, l’intera isola è protetta come parte del Mona and Monito Islands Nature Reserve. Questa riserva naturale viene gestita dal Dipartimento delle risorse naturali e ambientali di Porto Rico, che ne limita l’accesso per preservarne l’ecosistema. Le visite, dunque, sono regolamentate, e i visitatori devono ottenere alcuni permessi speciali per accedere all’isola, garantendo così un’esperienza esclusiva e rispettosa per l’ambiente e la natura che lo popola.

Come arrivare all’Isola di Mona

Raggiungere l’Isola di Mona richiede un’attenta pianificazione. Non ci sono voli commerciali diretti verso l’isola, né traghetti regolari che collegano l’isola alla terraferma. Tuttavia, ci sono due principali opzioni per arrivarci:

Barca privata o charter da Porto Rico

Il modo più comune che viene utilizzato per raggiungere l’Isola di Mona è noleggiare una barca privata o un charter, che da Porto Rico porterà comodamente i visitatori sull’isola.
Le città di Mayagüez e Cabo Rojo sono i punti di partenza più convenienti per organizzare questo viaggio, che in barca può durare dalle 3 alle 6 ore, a seconda anche delle condizioni del mare e del tipo di imbarcazione che viene utilizzato.

Tour organizzati

Un altro modo per raggiungere l’isola di Mona è affidarsi a diversi operatori turistici, che offrono tour organizzati con guida sull’isola. Questi tour includono, quindi, non solo il trasporto, ma anche i permessi necessari e la presenza di guide esperte, le quali possono arricchire l’esperienza dei visitatori con informazioni dettagliate sulla storia dell’isola e sulla flora e la fauna di questo angolo di paradiso.

Permessi e regolamentazione per visitare l’isola

Prima di partire per l’Isola di Mona, come già citato in precedenza, è essenziale ottenere i permessi necessari, che vengono rilasciato dal dipartimento delle risorse naturali e ambientali di Porto Rico, l’istituto che gestisce l’accesso all’isola. I permessi possono essere richiesti tramite il sito web ufficiale dedicato o presso gli uffici locali in Porto Rico. Da tenere a mente è il fatto che il numero di visitatori è limitato per preservare l’intero ecosistema, quindi è consigliabile pianificare e prenotare con largo anticipo.

Cosa vedere e cosa fare sull’Isola di Mona

Vista del mare caraibico

Fonte: iStock

Vista del Mar dei Caraibi e del suo colore cristallino

Esplorare le spiagge incontaminate

L’Isola di Mona vanta alcune delle spiagge più belle e incontaminate dei Caraibi. Le spiagge di quest’isola sono caratterizzate da sabbia bianca e acque cristalline, ideali per rilassarsi, nuotare e fare snorkeling ed immersioni. Tra queste fantastiche spiagge ci sono:

  • Playa Sardinera, che si trova sulla costa nord-orientale ed è una delle spiagge più accessibili e dove è possibile effettuare snorkeling;
  • Playa Mujeres, una spiaggia che si trova sulla costa sud-occidentale ed è conosciuta per le sue acque tranquille e la sua bellezza mozzafiato;
  • Playa Pajaros, situata sulla costa nord-occidentale, è la spiaggia più isolata dell’isola e perfetta per chi cerca tranquillità e contatto diretto con la natura.

Il luogo ideale per fare snorkeling ed immersioni

Le acque intorno all’Isola di Mona sono un paradiso ed il posto ideale per tutti gli appassionati di snorkeling ed immersioni. La barriera corallina che circonda l’isola è la casa di una straordinaria varietà di vita marina, tra cui tartarughe, razze, squali e una miriade di pesci colorati che rendono questo mare caraibico così unico. Alcuni dei migliori siti per le immersioni includono:

È possibile fare immersioni a Los Ingleses, dove sono presenti diversi pesci tropicali ed una vasta varietà di coralli, oppure a Cueva de los Tribuneros, che è una grotta subacquea dove è possibile avvistare fra le diverse specie marine, anche gli squali che popolano queste acque cristalline.

Esplorazione delle grotte dell’Isola di Mona

Le grotte sono una delle caratteristiche più affascinanti dell’Isola di Mona. Su quest’isola si trovano oltre 200 grotte, la maggior parte delle quali contengono testimonianze storiche dei primi abitanti Arawak dell’isola. Alcune delle grotte più note sono Cueva del Capitán, conosciuta per il suo carattere storico, grazie alla presenza di diverse pitture rupestri e la sua storia leggendaria legata ai pirati, e Cueva de los Murciélagos, una grotta abitata da una grande colonia di pipistrelli, che offre uno spettacolo naturale quando questi animali abbandonano il buio della grotta con il calare del sole al tramonto.

Consigli Utili per visitare l’Isola di Mona a Porto Rico

Per chi vuole partire alla scoperta di questa meravigliosa isola dei Caraibi, è molto importante organizzare adeguatamente alcuni aspetti. In primis l’abbigliamento. Infatti, per chi ha intenzione di visitare l’Isola di Mona è importante sapere che qui è possibile sia passare le giornate in spiaggia e fare immersioni, ma allo stesso tempo sono presenti numerosi percorsi lungo tutto il territorio. Pertanto, è consigliato un abbigliamento leggero e traspirante, un costume da bagno, ma anche scarpe comode da trekking per immergersi nella natura portoricana.

Non essendoci negozi o ristoranti, inoltre, partendo da Porto Rico è necessario effettuare una scorte di alimenti prima di soggiornare sull’isola e non incorrere in eventuali carenze di cibo o acqua.

È anche fondamentale rispettare l’ambiente in quanto l’Isola di Mona si può considerare molto fragile sotto questo punto di vista e dunque è necessario salvaguardare flora e fauna uniche nel loro genere.

Ultimo consiglio, ma non per importanza, prima di visitare questa parte dei Caraibi è necessario considerare le condizioni meteorologiche, in quanto clima tropicale e soggetto non solo a frequenti piogge in alcuni periodi dell’anno, ma anche ad uragani tra giugno e novembre.

L’Isola di Mona è un paradiso nascosto che offre un’esperienza di viaggio unica e indimenticabile. Dalle spiagge incontaminate alle grotte storiche, passando poi per la scoperta dalla scoperta della fauna selvatica fino alle immersioni spettacolari. L’Isola di Mona ha qualcosa da offrire per ogni tipo di viaggiatore.

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Crociere ai Caraibi e in Costa Rica, ma a bordo di un veliero

È vero, l’estate è praticamente alle porte e stiamo tutti assaporando le vacanze estive, ma non ciò non toglie che si possa già cominciare a pensare a quelle invernali. Magari si può progettare di fare una crociera tra le spiagge paradisiache dei Caraibi, oppure alla scoperta della natura autentica in Costa Rica. Se l’idea vi piace sappiate che c’è un’incredibile notizia in più: ora si può navigare verso entrambe le destinazioni a bordo di un affascinante veliero.

Le crociere in veliero Star Clippers per la stagione 2024/2025

La compagnia che offre la possibilità di fare crociere in veliero ai Caraibi e in Costa Rica è Star Clippers, che per la stagione invernale 2024/2025 condurrà alla scoperta di questi due angoli del mondo da sogno, ma del resto i Caraibi sono un grande classico della loro programmazione, mentre i viaggi in Costa Rica sono stati ampiamente apprezzati nelle ultime due stagioni, e per questo riconfermati anche per la prossima.

Prenotando in anticipo le crociere in veliero per l’inverno 2024/2025, gli ospiti avranno maggior libertà di manovra, perché potranno selezionare con largo anticipo l’itinerario e la categoria di cabine che preferiscono e nelle date che risultano loro ideali per vivere questa straordinaria esperienza in mezzo ai mari.

Gli itinerari

La stagione invernale Star Clippers inizierà a novembre di quest’anno, momento in cui la flotta al completo raggiungerà i Caraibi. A navigare in questa magnifica zona del mondo saranno la Royal Clipper e il quattro alberi Star Flyer, che alterneranno ciascuna due rotte di settimana in settimana, che avranno come rispettivi home port Bridgetown, Barbados e Philipsburg, St. Maarten. Da Barbados solcheranno i mari ogni sabato le crociere Royal Clipper sulla rotta delle isole Grenadine e delle isole Windward, mentre da St.Maarten Star Flyer raggiungerà ogni settimana le Leeward e le isole del Tesoro.

Il quattro alberi Star Clipper, invece, proseguirà dai Caraibi fino al Canale di Panama e al Pacifico, dove avrà come home port Puerto Caldera in Costa Rica. Anche in questo caso, di settimana in settimana le rotte cambieranno: una navigherà verso sud, raggiungendo le isole di Cohiba e Parida a Panama, mentre l’altra toccherà anche il porto di San Juan del Sur in Nicaragua.

Alle crociere dalla durata sette notti si aggiungeranno quattro da due settimane che vedranno i velieri Star Clipper e Royal Clipper impegnati tra le isole del Mar dei Caraibi e il Canale di Panama. Entrambe in novembre, l’ammiraglia Royal Clipper percorrerà in 14 notti la rotta est-ovest da Barbados a Balboa a partire dal 2 novembre e, dal 16, quella ovest-est che la condurrà ad Antigua. A dicembre, invece, avverrà il passaggio est-ovest di Star Clipper, seguito a marzo 2025 dalla rotta inversa.

Come sono i velieri di Star Clippers

Salire a bordo della Royal Clippers è come vivere un sogno d’altri tempi: è entrata a far parte del Guinness dei Primati per essere il più grande veliero a vele quadre al mondo. È l’unico a 5 alberi, infatti, e con ben 42 vele spiegate e 134 metri di lunghezza. Pur sembrando elegantemente antica, la Royal Clipper è un’imbarcazione altamente moderna, dotata di ogni comfort e dei più avanzati sistemi di navigazione: ideale per una crociera all’insegna dell’avventura, del relax e della tradizione della vela.

Non sono di certo da meno i velieri a quattro alberi, considerati veri e propri gioielli del mare grazie alla loro gloriosa antica bellezza, pur essendo navi da crociera moderne e perfette per coloro che ricercano charme e eleganza vivendo l’atmosfera della leggendaria navigazione a vela.

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Cosa fare tra Punta Cana e Santo Domingo: sole, spiagge e relax

Avete presente la foto più iconica dei Caraibi, dove si vedono spiagge bianche affacciate su acque cristalline costeggiate da fitte palme? Ebbene, questa è la classica immagine della Repubblica Dominicana. È il luogo dei sogni, una terra che è sinonimo di riposo e di relax. Nella Repubblica Dominicana, tra Punta Cana, la località più orientale del Paese, e Santo Domingo, la Capitale, là dove l’Oceano Atlantico incontra il Mar dei Caraibi, città e villaggi si alternano a grandi resort che offrono tutte le comodità di una vacanza con la “V” maiuscola, direttamente sulla spiaggia. Senza dimenticare il verde dei parchi e delle riserve naturali.

Questa è una delle zone più frequentate dal turismo internazionale, tanto che, nel corso degli ultimi decenni, proprio a Punta Cana sono sorti decine di resort, ma anche condomini e proprietà con ville private. Sono tantissimi i divertimenti che questa località offre ai turisti, legati soprattutto alla vita di mare, ma è anche molto comoda per visitare la Capitale dominicana, ricca di storia e di cultura che merita sicuramente un’escursione in giornata.

Punta Cana: la meta mare dominicana no. 1

Punta Cana è una località turistica dominicana “costruita a tavolino”, a partire già dagli Anni Settanta, da un imprenditore locale di nome Frank R. Rainieri. Questo lungimirante personaggio, che ha convertito l’area in una sorta parco tematico, il cui tema scelto è l’Eden: spiagge paradisiache, mare cristallino, sole e intrattenimento per tutte le età e tutte le esigenze. Al primo resort fatto costruire da Rainieri allora se ne sono aggiunti decine di altri nel corso degli anni. Punta Cana, nella provincia di La Altagracia, è la destinazione ideale non soltanto per gli amanti della tintarella, ma anche per i golfisti, con i suoi numerosi campi da golf sparsi lungo tutto il litorale.

Questa località turistica accontenta anche gli appassionati di snorkeling grazie ai fondali ricchi di pesci colorati che si possono ammirare stando a pelo d’acqua. Inoltre, se siete interessati a itinerario storico-culturali potrete visitare l’antica città di Higuey che si torva ad un’ora di auto da Punta Cana. La maggior parte dei resort di questa località provvedono alle famiglie e hanno tutta una serie di parchi di intrattenimento in miniatura per bambini. Le spiagge di Punta Cana sono tutte bellissime, con la sabbia candida e le acque turchesi. Bavaro è forse la più nota di tutte in questa zona, ma anche una delle più conosciute di tutta la Repubblica Dominicana.

Santo Domingo: cosa vedere nella Capitale

Santo Domingo, la Capitale della Repubblica Dominicana, si può visitare anche in giornata se si parte da Punta Cana. La maggior parte dei resort organizza escursioni a pagamento con tanto di guida esperta che sono assolutamente consigliate per conoscere la storia e la cultura del Paese che si visita nel migliore dei modi. Il nome di Santo Domingo le fu dato dal fratello di Cristoforo Colombo, Bartolomeo, perché la città era stata creata il 5 agosto 1498, giorno dedicato a San Domenico.

Volendo, si possono dedicate anche un paio di giorni a questa splendida città coloniale che è stata inserita dall’Unesco nella lista dei Patrimoni mondiali dell’umanità. Vi lasceranno senza fiato gli scorci panoramici nelle stradine intorno a Plaza Mayor nel centro storico – anche chiamato Santo Domingo de Guzmán, tra la Cattedrale di Nostra Signora dell’Incarnazione, il palazzo del Viceré e il Cabildo, l’ex Assemblea municipale dei tempi del colonialismo spagnolo.

Boca Chica

Boca Chica è una piccola località che si trova a una trentina di chilometri da Santo Domingo e che, proprio per questo, è frequentatissima degli abitanti della Capitale. Anche qui si trovano resort all inclusive, spiagge di sabbia bianchissima e mare azzurro. La barriera corallina, a solo 500 metri al largo della costa, ha ricchi fondali tutti da esplorare. Inoltre, il centro della cittadina è molto accogliente: ci sono locali aperti tutto il giorno e anche la notte non mancano spazi dove ballare danze caraibiche, merengue in primis, guidati dai giovani dominicani.

La Romana

A 75 chilometri da Punta Cana e a poco più di cento chilometri dalla Capitale sorge la località turistica di La Romana, una cittadina di notevoli dimensioni (conta oltre 100mila abitanti) che si è sviluppata a inizio Novecento intorno all’industria dello zucchero. Vi suggeriamo una tappa in questa località della Repubblica Dominicana per scoprire l’originale villaggio Altos de Chavón, la ricostruzione di un borgo medievale progettato dall’architetto Roberto Copa negli Anni Settanta, sede di eventi e di manifestazioni, mostre e laboratori artistici. Anche nei dintorni di La Romana sorgono complessi turistico-alberghieri e resort in riva al mare.

Parque Nacional del Este

Dalla Capitale a Punta Cana s’incontra il Parque Nacional del Este o Parque Nacional Cotubanama, che occupa l’intera porzione peninsulare della costa Sud-orientale della Repubblica Dominicana. Nel parco si possono fare escursioni per ammirare flora e fauna endemiche. Informatevi sulla possibilità di fare una visita accompagnati da guide locali che sapranno informarvi sulla storia della colonizzazione dell’area e indicarvi i sentieri più belli verso le cuevas (grotte) dei dintorni. Del Parque Nacional del Este fanno parte anche l’isola di Saona con la sua barriera corallina: assolutamente da non perdere dunque le sue spiagge e la zona umida con le estese mangrovie.

Come raggiungere la Repubblica Dominicana

Per raggiungere le principali località turistiche della Repubblica Dominicana come Punta Cana, La Romana, San Felipe de Puerto Plata, Bayahibe e le altre famose mete mare dell’isola potete decidere di prenotare un volo con destinazione aeroporto di Santo Domingo oppure informarvi sui voli charter e di linea che atterrano negli aeroporti locali, costruiti nelle zone dei grandi resort, come quello di Punta Cana e di La Romana.

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Corn Islands: l’ultimo Eden terrestre che devi visitare

In mezzo alle limpide acque del Mar dei Caraibi, si celano due autentiche perle: le Corn Islands. Questi gioielli naturali, Big Corn Island e Little Corn Island, giacciono al largo della costa orientale del Nicaragua, offrendo un’esperienza paradisiaca che mescola la bellezza incontaminata della natura con la vibrante cultura caraibica.

Spesso trascurate dalle rotte turistiche convenzionali, tra spiagge di sabbia bianca, acque turchesi e la rigogliosa vegetazione tropicale, queste isole incantate conquistano i sensi e catturano l’anima. Qui, il tempo fluisce con calma, permettendo di assorbire appieno la pace e la tranquillità del paesaggio circostante. Ogni istante si trasforma in un’occasione per ritrovare la serenità interiore e riconnettersi in modo autentico con l’ambiente naturale che ci circonda, mentre la vita sull’isola procede al ritmo rilassato dei Caraibi.

Corn Islands: le perle del Nicaragua

Corn Islands

Fonte: iStock

Corn Islands, Caraibi

Situate al largo della costa sud-orientale del Nicaragua, queste splendide isole, avvolte da una storia ricca di avventure e misteri legati a corsari e bucanieri, offrono un rifugio paradisiaco per i viaggiatori in cerca di autenticità e avventura.

Sebbene un tempo fossero rifugio per temibili pirati, hanno liberato il loro fascino da quell’oscuro passato, lasciando che la maestosità della natura prendesse il sopravvento. Oggi, queste terre selvagge e incontaminate catturano l’immaginazione dei visitatori con la loro bellezza intatta e la loro aura misteriosa.

Diversamente dalle mete turistiche più affollate e commerciali, qui non ci sono lussuosi resort a cinque stelle. Al contrario, vi accoglieranno modesti alberghi e appartamenti in affitto, dove la semplicità è parte integrante del fascino del territorio. Un minimalismo che incarna la vera essenza di questa destinazione, invitando i viaggiatori a immergersi completamente nella realtà locale.

Corn Islands: una vacanza autentica a contatto con la natura

Nel cuore delle Corn Islands, le attività di intrattenimento ruotano tutte attorno al mare, vero fulcro della vita quotidiana dei residenti locali. Dai pescatori che solcano le onde alle spiagge incontaminate, dalle acque cristalline ai ricchi reef corallini, ogni elemento offre un’esperienza unica per gli amanti dell’oceano. I visitatori avranno l’opportunità straordinaria di immergersi nella cultura marina delle isole attraverso escursioni di pesca guidate da esperti pescatori, per scoprire da vicino le tradizioni secolari e le tecniche tramandate di generazione in generazione, che costituiscono il cuore pulsante della vita sull’isola.

In aggiunta, nelle acque ricche e variegate di queste isole, lo snorkeling offre un’esperienza emozionante per i visitatori desiderosi di esplorare il mondo sottomarino. Tra coralli vibranti e creature marine dai colori vivaci, sarai catapultato in un universo affascinante, pieno di vita e di splendore. I reef corallini sono un vero e proprio santuario per una vasta gamma di specie marine, tra cui pesci tropicali e molluschi, creando così una vera e propria foresta subacquea tutta da esplorare.

Nei ristoranti locali sparsi per l’isola, inoltre, è possibile deliziare il palato con piatti prelibati, preparati con pesce fresco appena pescato nelle acque cristalline circostanti. Questa esperienza culinaria offre un autentico assaggio della cucina locale, mentre permette ai commensali di immergersi direttamente nella vita carabica.

Corn Islands

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Corn Islands, Caraibi
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Caraibi olandesi: quali sono e perché andarci in vacanza

Avete mai sentito parlare dei Caraibi olandesi? Probabilmente no e il motivo è piuttosto semplice: ci si riferisce a loro con diverse sigle, oppure con curiosi nomignoli, mentre in altri casi si prende in considerazione una specifica isola di questo angolo da sogno localizzato nei Caraibi, ma che appartiene al Regno dei Paesi Bassi e a una municipalità speciale dei Paesi Bassi, quello delle Antille Olandesi.

Spesso erroneamente chiamate Paesi Bassi caraibici – che sono, invece, solo una parte dei Caraibi olandesi (le cosiddette municipalità speciali) – vengono indicate con le seguenti sigle:

  • Isole ABC: Aruba, Bonaire, e Curaçao (facenti parte dell’arcipelago delle Isole Sottovento, suddivisione geografica);
  • Isole SSS: Saba, Sint Maarten e Sint Eustatius (che sono parte dell’arcipelago delle Isole Sopravento Settentrionali, suddivisione geografica);
  • Isole BES: i Paesi Bassi caraibici, ovvero Bonaire, Sint Eustatius e Saba (municipalità speciali dei Paesi Bassi, suddivisione politica).

Principali caratteristiche

Dall’aspetto paradisiaco, i diversi territori dei Caraibi olandesi condividono molte caratteristiche per via della loro vicinanza geografica. Le ABC si distinguono per essere più grandi e pianeggianti, mentre le SSS sono decisamente più piccole e con pochi rilievi.

Ci sono poi le Isole BES, che in realtà sono un insieme di entrambi i raggruppamenti, che sono paradisiache e ideali per chi ama la natura, il mare e le immersioni.

Caraibi olandesi cosa vedere

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Uno dei paesaggi dei Caraibi olandesi

Le Isole ABC

Le incantevoli Isole ABC sono i tre fazzoletti di terra posti più a occidente delle Isole Sottovento: Aruba, Bonaire e Curaçao. Tutte e tre sono parte del Regno dei Paesi Bassi, ma Aruba e Curaçao ne sono nazioni costitutive, mentre Bonaire è una municipalità speciale dei Paesi Bassi.

Come è possibile immaginare, sono delle vere perle caraibiche baciate dal sole e attraversate da spiagge fatte di sabbia finissima che a sua volta è bagnata da acque cristalline.

L’incantevole Aruba

L’Isola di Aruba è una di quelle mete da raggiungere almeno una volta nella vita: è conosciuta persino come l’isola più felice dei Caraibi. A colpire il viaggiatore sono le sue due coste molto differenti tra loro, una punteggiata da spiagge bianche che sono accarezzate da un mare calmo e turchese, l’altra selvaggia e frastagliata.

Proprio in questa piccola isola prende vita la Eagle Beach, più volte nominata tra le spiagge più belle del mondo. Non è di certo da meno la Flamingo Beach, ovvero la spiaggia dei fenicotteri rosa che sorge sull’isola privata del Renaissance Hotel. Gli amanti delle immersioni saranno invece felici di sapere che Aruba è considerata la Capitale dei Caraibi dei relitti sommersi.

Quest’isola, tuttavia, non è solo un Eden marino. Ne è un esempio la Cappella di Alto Vista, ovvero la prima chiesa dell’isola che sorge in cima a una collina da cui si ammira un panorama meraviglioso. Molto interessanti sono anche le città fantasma di Bushiribana e Balashi che si ritrovano immerse in un suggestivo paesaggio arido.

Aruba, informazioni

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Un angolo incantato di Aruba

Bonaire, intima e tranquilla

Altrettanto speciale è l’Isola di Bonaire che, oltre a essere la seconda per grandezza, è anche una poetica mescolanza di acqua azzurra e secchezza desertica. Tra le sue più incredibili attrazioni c’è il Bonaire National Marine Park, un parco marino che conserva gelosamente una preziosa barriera corallina.

Molto noto è anche il suo colorato Carnevale che, ogni anno, si conclude con uno spettacolo pirotecnico e un tipico incendio cerimoniale.

Bonaire permette anche di fare indimenticabili immersioni ed esaltanti esperienze di snorkeling, fra le migliori dei Caraibi, grazie anche alla sua politica di conservazione ambientale e all’assenza di turismo di massa.

Curaçao con i suoi mille colori

Curaçao è probabilmente l’isola principale di tutto l’arcipelago. Da queste parti ad attirare l’attenzione è la sua graziosa Capitale, Willemstad, che presenta un raffinato fascino europeo. Non vi sorprenderà sapere, infatti, che è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Particolarmente prezioso è anche l’entroterra (chiamato kunuku) poiché puntellato di cactus e divi-divi modellati dal vento. Interessanti sono anche le spiagge che, nonostante siano formate da sabbia importata o da coralli frantumati, regalano comunque angoli che sembrano usciti direttamente da un libro di fiabe.

Le Isole SSS

Le SSS sono tre magnifiche isole che ricadono sotto la sovranità del Regno dei Paesi Bassi. Si trovano nell’arcipelago delle Isole Sopravento settentrionali e sono Sint Maarten, Sint Eustatius e Saba.

C’è però da specificare una piccola caratteristica: la parte settentrionale dell’isola di Saint Martin appartiene alla Francia e solo la parte meridionale è nazione costitutiva del regno, mentre Sint Eustatius e Saba sono due municipalità speciali dei Paesi Bassi.

Sint Maarten, l’isola divisa

Come accennato in precedenza, Sint Maarten è un’affascinante isola divisa tra due territori: la metà meridionale dell’isola è olandese, mentre la parte settentrionale è francese.

Ad essere del tutto onesti, la zona francese è quella più caratteristica, ma ciò non toglie che in qualsiasi lato sia possibile perdersi tra lunghe passeggiate sulla spiaggia e rilassarsi in baie isolate. Non mancano le possibilità per dedicarsi alle escursioni, partecipare ai tipici mercatini, lasciarsi andare a sport acquatici e godersi una vivace vita notturna.

Sint Eustatius, per tornare indietro nel tempo

Se siete curiosi di scoprire com’erano i Caraibi alcuni decenni fa, la vostra scelta deve necessariamente essere Sint Eustatius. Probabilmente a causa della mancanza di spiagge paradisiache, questa è l’isola dei Caraibi olandesi meno visitata dai turisti di tutto il mondo.

Tuttavia, si fa amare per la sua atmosfera particolarmente autentica e per via dell’allegria dei suoi abitanti che sono sempre pronti a parlare con i viaggiatori.

Saba, detta anche il tetto dei Paesi Bassi

Saba è un incredibile gioiello, nonché la più piccola isola dei Caraibi olandesi. Un vero e proprio fazzoletto di terra che consiste principalmente nel vulcano spento, il Monte Scenery (840 metri), che è anche la cima più elevata di tutti i Paesi Bassi. Ritrovarsi al cospetto di questo lembo di terra è incredibile: sembra emergere come un miraggio dal  Mar dei Caraibi, una misteriosa vetta spesso avvolta dalle nuvole.

Saba, isola dei Caraibi

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Un angolo dell’affascinante Saba

Visitarla è sinonimo di scoprire villaggi che ospitano incantevoli case tradizionali in legno e muratura con il tetto rosso, ma anche un magico mondo che si nasconde sotto la superficie della limpida acqua.

Le Isole BES

Le Isole BES, ovvero le meravigliose Bonaire, Sint Eustatius e Saba di cui vi abbiamo già parlato, sono un mosaico di culture e di influenze di vario tipo. Luoghi da visitare almeno una volta nella vita e che, senza ombra di dubbio, vi lasceranno a bocca aperta.

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Le location esotiche della serie Tv “Delitti ai Caraibi”

Mélissa Sainte-Rose è comandante della Police Nationale ed è alle dipendenze del capitano Gaëlle Crivelli, due donne caratterialmente agli antipodi ma, fortunatamente, complementari nella risoluzione dei casi al centro delle loro indagini. Originaria dei Caraibi l’investigatrice viene trasferita, con i due figli adolescenti, dalla Francia continentale a Fort-de-France, la Capitale di una magnifica isola del Mar dei Caraibi.

Fin da subito, i rapporti tra le due donne sono piuttosto tesi. Hanno, infatti, in comune Franck, ex marito della prima (e padre dei due figli, Chloé e Lucas) ma anche ex amante della seconda. Le indagini che le vedono coinvolte nella serie Tv “Delitto ai Caraibi” si svolgono in un luogo a dir poco paradisiaco, che a tutto fa pensare che a qualcosa di brutto: la Martinica.

Le splendide location della Martinica

La serie televisiva francese è girata nella Capitale dell’isola, nel cuore dell’arcipelago delle Piccole Antille, o Iles au Vent, “isole del vento”, un puntino fra il Mar dei Caraibi a Ovest e l’Oceano Atlantico a Est. Il sole dei Tropici ne fa l’isola dell’eterna estate. Il clima qui è perfetto tutto l’anno: 28°C di temperatura media e tutto i venti alisei che soffiano dall’oceano e rinfrescano l’aria.

E poi ci sono le spiagge di sabbia finissima. Le acque trasparenti come non mai. E la foresta tropicale che fa ombra e rinfresca nelle ore più calde. Un paradiso vero.

Fort-de-France – che un tempo si chiamava Fort-Royal, poi ribattezzata da Napoleone – è la location principale dove è ambientato “Delitto ai Caraibi“. Si riconosce la grande piazza-giardino, la Savane, e la biblioteca Schoelcher, opera dell’architetto francese Henri Picq, che ha realizzato anche la cattedrale di Saint-Louis e il mercato coperto.

Ma non mancano le immagini della splendida costa caraibica e dei villaggi colorati, tipici di queste latitudini. Iconico è il villaggio di Anses d’Arlet, nel Sud dell’isola, che si raggiunge percorrendo una strada molto tortuosa. Ha un centro abitato molto caratteristico che si affaccia su una spiaggia di sabbia bianchissima con un mare cristallino molto amato da chi pratica immersioni.

Un pittoresco villaggio di pescatori è invece Grand’Rivière, sulla costa settentrionale, anch’esso non semplice da raggiungere per la sua posizione su gole vertiginose con alberi giganteschi. Per la sua posizione isolata, è come se fosse sospesa nel tempo, avendo conservato perfettamente l’atmosfera del secolo scorso. Allineati sulla piccola spiaggia di sabbia vulcanica si possono ammirare pescherecci di vari colori.

Il tipico villaggio caraibico molto pittoresco che sembra uscito da una cartolina è poi Sainte-Anne, un luogo vivace, che mantiene intatto il suo charme di villaggio caraibico. Tra i più amati dai turisti. A La Trinité si trovano le rovine della Fortezza Dubuc, un’antica residenza appartenuta a un pirata che depredava le navi di passaggio che lui stesso faceva affondare contro gli scogli disorientandole con la propria lanterna.

Poi ci sono gli isolotti sparsi intorno all’isola principale. Come il Tombolo, che nei mesi invernali si può raggiungere a piedi in quanto l’oceano magicamente si “apre” offrendo una traversata inattesa del mare. O come l’Ilet Loup-Garou, un vero e proprio angolo di paradiso fuori dal mondo, dove si possono vedere le tartarughe che depongono le uova.

L’isola dell’eterna estate

Quattrocentomila abitanti vivono in questa società meticcia: una varietà che rispecchia la storia dell’isola, le varie occupazioni di popoli, le mescolanze di genti e di culture che arrivano dall’Africa e dall’India. Fu scoperta da Cristoforo Colombo nel 1502, durante il suo quarto viaggio verso il Nuovo Mondo. A questi tempi, l’isola era abitata dagli Indiani dei Caraibi, gli Arawaks, originari della Valle dell’Orinoco, ed era conosciuta con il nome di Madinina che, nella lingua indigena, significa “isola dei fiori”.

Divenne una colonia francese nel 1635 sotto il comando di Pierre Belain d’Esnambuc, un mercante ma anche un po’ pirata. Qui, i francesi seminarono piantagioni di canna da zucchero e di caffè e importarono gli schiavi provenienti dall’Africa. Rimase sotto il dominio francese fino al 1946, quando divenne semplicemente una regione dell’Oltremare francese, così come la Guadalupa, dove è stata girata un’altra serie Tv poliziesca francese, “Delitti in paradiso“, la Guyana francese, l’isola di Mayotte e l’isola della Réunion.

Ancora oggi, i monumenti storici presenti sull’isola riflettono la sua ricchezza culturale. Il savoir-vivre creolo fa degli abitanti della Martinica un popolo caloroso e accogliente. Quelli che apparentemente sembrano paradossi in realtà sono deliziosi contrasti, che contribuiscono a creare il fascino di questo luogo a dir poco incantevole che sono la testimonianza della storia e dell’anima dell’isola. Il momento più rappresentativo di questo mix culturale è il Carnevale, che ufficialmente dura tre giorni, ma che in realtà diventa una festa di strada che colora l’isola per un mese intero.

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Fonte: @Mediaset

Una scena della serie Tv “Delitti ai Caraibi”