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Le location più suggestive di “House of the Dragon”

“House of the Dragon”, il prequel della serie Tv di grande successo “Game of Thrones”, basato sul romanzo fantasy di George R. R. Martin “Fuoco e sangue”, debutterà quest’estate. In contemporanea assoluta con la messa in onda su HBO negli Stati Uniti, la potremo vedere su Sky e Now a partire dal 22 agosto. La nuova serie, che comprende dieci episodi, racconta la storia di Casa Targaryen, quella di Daenerys, “Madre dei Draghi” “Nata dalla Tempesta”, molto prima delle vicende narrate nel “Trono di spade”.

Anche se la maggior parte delle riprese è stata fatta nel Regno Unito (e non in Irlanda come era accaduto per “Game of Thrones”, sono tante le ambientazioni e le location in altri Paesi dove sono state girate le scene che resteranno impresse per sempre nella mente dei fan.

Le location in Cornovaglia

Vi avevamo già anticipato che “House of the Dragon” è stata girata in Cornovaglia. La location esatta è Holywell Bay, a pochi chilometri dalla cittadina di Newquay, nel Nord della Contea. È una grandissima spiaggia di sabbia dorata con dune alte anche una ventina di metri. Quando c’è bassa marea, la spiaggia diventa molto ampia, circa un chilometro e mezzo, ma quando la marea sale e le correnti atlantiche si fanno più forti diventa il paradiso dei surfisti.

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Kynance Cove, nella Penisola di Lizard in Cornovaglia

Ma in Cornovaglia sono state ambientate altre sequenze, in particolare nella punta più meridionale, in un posto chiamato Kynance Cove, una baia nella Penisola di Lizard. La BBC ha descritto questo luogo come “uno dei più begli angoli di costa del Sud Ovest”. Infatti, questa parte di costa presenta delle formazioni a serpentino, la cui variante locale prende il nome di “lizardite”. Le rocce di serpentino verde e rosso, lise dal mare nel corso di migliaia di anni, sono caratteristiche di tutta questa penisola.

E poi c’è un luogo che è la versione inglese del celebre Mont Saint-Michel che si trova in Normandia: St Michael’s Mount. Entrambe le isole sono dedicate all’arcangelo Michele, apparso qui, secondo la leggenda, a un gruppo di Benedettini che proveniva proprio da Mont Saint-Michel. Collegato alla città di Marazion da un traghetto, l’isolotto può essere raggiunto anche a piedi durante la bassa marea.

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L’isola di St Michael’s Mount in Cornovaglia

La location in Spagna

La “città monumentale” di Cáceres, nell’Estremadura, nella Spagna centro-occidentale, patrimonio Unesco, è stata una location della settima stagione di “Game of Thrones” e torna anche in “House of the Dragon”. È stata scelta per il labirinto di strade e vicoli che la caratterizzano e che ben si sposano con l’immagine di Approdo del re, la Capitale dei Sette Regni nonché la maggiore città di Westeros, nella quale si trova la Fortezza Rossa – che in realtà è il “castillo” – all’interno della quale si trova il Trono di spade, 200 anni prima degli eventi raccontati in “Game of Thrones”. Per gli edifici in tutti gli stili, romanico, arabo, gotico e rinascimentale, era la location che meglio rappresentava la città più importante dei Sette Regni.

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Le mura di Cáceres, nell’Estremadura, in Spagna

Le location in Portogallo

Ci sono anche luoghi del Portogallo dove è stato girato “House of the Dragon” e si trovano nel distretto di Castelo Branco: nel Castello di Monsanto, infatti, sembra proprio di stare a Westeros. Le rovine di questa rocca medievale, che fa parte di un bellissimo borgo fortezza su un’altura a 600 metri, regalano una vista impagabile del villaggio fatto di strade acciottolate, giardini lussureggianti e fontane zampillanti.

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Il Castelo Branco o Castello di Monsanto in Portogallo

Le location in Croazia

La Croazia ha fatto da sfondo anche ad alcune scene di “Game of Thrones” e lo fa anche nel prequel. Il Forte di San Lorenzo, nella parte occidentale della città vecchia di Dubrovnik, è Approdo del re. E lo vedremo ancora. Ma vedremo anche scorci di Sebenico, che nella serie è Braavos, la più grande e potente delle nove città libere, con la sua Cattedrale di San Giacomo, patrimonio Unesco.

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La Cattedrale di San Giacomo a Sebenico, in Croazia

Le location in Marocco

Infine, per girare alcune scene la produzione si è spostata in Marocco, una location perfetta per un fantasy. Il villaggio fortificato di Ait-Ben-Haddou, sito Unesco, con l’antica strada carovaniera che collegava il deserto del Sahara con Marrakech, è Yunkai, la città gialla, nel Trono. Erette nel XVIII secolo, le sue costruzioni rossastre del color del deserto danno l’impressione di una città lunare abbandonata. Invece, la famosa Essaouira nella serie (anche in “House of the Dragon”) è Astapor, una colonia di origine ghiscariana sopravvissuta alla distruzione dell’Antica Ghis per mano di Valyria, casa dei guerrieri d’élite Immacolati.

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La città di Ait-Ben-Haddou, sito Unesco del Marocco

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Bruxelles: sulle strade dell’Art Nouveau

Una città unica, con uno spirito raffinato e vivace allo stesso tempo. Bruxelles è ricca di storia, arte ma anche di divertimento. Più piccola rispetto alle grandi capitali europee, la città belga non ha nulla da invidiare in termini di bellezza e cultura. Come Barcellona è segnata dall’impronta del maestro Gaudì, così Bruxelles è porta il segno Victor Horta e dell’inconfondibile gusto Art Nouveau. Basta una passeggiata per le vie per trovarsi sui passi di un itinerario a tema.

L’itinerario Art Nouveau

Se amate l’Art Nouveau e l’architettura, allora dovete assolutamente ripercorrere i passi di Victor Horta. Forse non lo sapete ma le dimore cittadine dell’architetto sono uno dei patrimoni dell’UNESCO situati in Belgio. Tre dei quattro edifici progettati di Horta si trovano proprio a Bruxelles e sono l’itinerario perfetto per scoprire le grandi abilità dell’artista.

Victor Horta, infatti, ha rivoluzionato il modo di concepire gli edifici di abitazione. Allargando il compito dell’architetto dalla progettazione degli spazi, interni ed esterni, a una concezione olistica che comprendeva anche lo studio e la realizzazione delle luci, degli arredi, della decorazione delle pareti, perfino dell’oggettistica.

Questi palazzi rappresentano a pieno lo stile della città, sono la sintesi perfetta del gusto belga e gli esempi lampanti dell’architettura che ha ispirato lo sviluppo dell’Art Nouveau nella capitale.

Prima tappa: l’Hôtel Tassel

L’Hôtel Tassel è considerato il primo esempio di Art Nouveau, grazie al progetto molto innovativo e ai materiali scelti per la costruzione e decorazione. Si tratta di una costruzione divisa in tre parti. Due edifici piuttosto convenzionali in mattoni e pietre, uno sul lato della strada ed uno sul lato dei giardini, uniti da una struttura in acciaio coperta in vetro. Horta si concentrò molto sulla decorazione degli interni, progettando ogni singolo dettaglio: maniglie, intarsi, vetrate, mosaici sui pavimenti. Il risultato è un mix di tutte le componenti, che nell’insieme si amalgamano alla perfezione.

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La dimora Tassel progettata da Horta

Prossima fermata: Hôtel Solvay

Sotto l’influenza dello stile dell’Hôtel Tassel, Horta si dedicò alla progettazione de l’Hôtel Solvay. La casa venne commissionata da Armand Solvay. Per questo facoltoso cliente Horta spese una fortuna nell’uso di materiali preziosi, progettando di persona ogni singolo dettaglio. Vennero usati marmo, onice, bronzo, legni tropicali, materie prima di altissima qualità. Per la decorazione delle scale collaborò con il pittore Théo van Rysselberghe. Un edificio fastoso e lussuoso che tutt’ora lascia a bocca aperta.

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Gli interni dell’Hotel Solvay

Terza tappa: Hôtel van Eetvelde

In questo caso, l’uso visibile di materiali industriali, quali acciaio e vetro, rappresentò un elemento di novità nelle tecniche edilizie usate per gli appartamenti di persone famose. Gli interni poi vennero esaltati con un sapiente uso della luce, attraverso una reception centrale coperta con una cupola in vetro. La riprova che il famoso architetto era in grado di costruire grandi cose con qualsiasi materia prima, le sue capacità superavano ogni aspettativa.

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La bellezza de l’Hôtel van Eetvelde

Il Musée Horta

All’architetto Victor Horta venne anche dedicato un museo, per celebrarne la vita e i lavori. L’edificio, in passato, è stato adibito anche a residenza e studio dall’artista. Negli stupendi interni in stile Art Nouveau sono esposti in modo permanente mobili, arnesi, e oggetti progettati da Horta e dai suoi colleghi contemporanei, oltre a documenti riguardanti la sua vita. Il museo però non si trova a Bruxelles ma a Saint-Gilles.

In un viaggio a Bruxelles è d’obbligo fare tappa in questi luoghi e ammirare lo stile Art Nouveau che caratterizza l’architettura dell’intera città. Il fascino della capitale belga si riflette anche sulle facciate dei suoi bellissimi palazzi.

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Luna piena e pioggia di stelle: lo spettacolo di aprile è in cielo

La primavera è ormai arrivata, e le giornate sono sempre più lunghe: il sole, ormai tiepido con i suoi raggi sulla nostra pelle, ci tiene compagnia per tante ore. Ma è quando scende la sera che lo spettacolo ha inizio. Nel mese di aprile, infatti, si susseguiranno diversi eventi astronomici davvero incredibili, che ci spingeranno ad alzare gli occhi al cielo. Scopriamo quali sono le date da segnarsi sul calendario.

L’allineamento dei pianeti, spettacolo unico

Il cielo è una tavolozza blu scuro tutta da dipingere: stelle e pianeti vi danzano sopra, regalandoci quello che è dall’alba dei tempi lo spettacolo più bello e suggestivo mai esistito. E le prossime settimane – dopo un marzo davvero fantastico – ce ne daranno prova, con una serie di appuntamenti assolutamente da non perdere. A partire da alcuni allineamenti planetari che apriranno il mese di aprile, invogliando appassionati di astronomia e semplici curiosi a volgere lo sguardo verso l’alto.

La “danza dei pianeti” vedrà protagonisti Marte e Saturno, che nelle prime ore di martedì 5 aprile saranno in congiunzione molto ravvicinata. Poco prima dell’alba li potremo ammirare insieme al telescopio, luminosissimi contro il cielo scuro. Riconoscerli non è difficile: Marte, il “pianeta rosso”, spiccherà per un intenso colore arancione, mentre Saturno, con i suoi anelli, avrà una tonalità gialla molto tenue. Basterà puntare l’occhio del telescopio in direzione est-sudest, prima che la luce del sole arrivi a cancellare la magia.

Sarà invece verso la fine del mese che assisteremo ad altre importanti congiunzioni. A partire dal 20 aprile, saranno ben quattro i pianeti visibili che spiccheranno prima dell’alba: Saturno, Marte, Venere e Giove. Alzare lo sguardo verso il cielo sarà dunque un’avventura affascinante, così come divertirsi ad individuare i pianeti e a riconoscerli, facilitati dal fatto che – nella maggior parte dei casi – è possibile vederli anche ad occhio nudo. Il 27 aprile sarà il turno della Luna, quasi in congiunzione con Venere. Mentre il 30 aprile, quest’ultimo pianeta si avvicinerà a Giove, per un altro spettacolo incredibile.

Il Plenilunio di aprile, vera magia

La bellezza della luna piena ci colpisce in ogni momento dell’anno, ma ad aprile il Plenilunio è pura magia. È in questo periodo dell’anno che, nei nostri cieli, compare quella che viene chiamata Luna Rosa: il suo nome, così romantico, ricorda le splendide fioriture primaverili e la natura che si risveglia, dopo un lungo inverno. Se l’anno scorso, proprio in questi giorni, avevamo potuto assistere alla Superluna Rosa, stavolta dovremo accontentarci di uno spettacolo un po’ più modesto – ma altrettanto imperdibile. È nella notte del 16 aprile che si alzerà il sipario su questa meraviglia.

Una pioggia di stelle davvero incantevole

C’è ancora un’altra data da fissare al calendario, soprattutto per i più romantici: nella notte tra il 21 e il 22 aprile i nostri cieli saranno solcati dallo sciame meteorico delle Liridi. Il suo radiante è situato nella costellazione della Lira, quindi basterà puntare il telescopio nella sua direzione già a partire dalla tarda serata per poter vedere le prime stelle sfilare nella volta celeste. In realtà, con un pizzico di fortuna se ne potrà ammirare qualcuna anche nelle notti precedenti, quindi è tempo di preparare gli strumenti e godersi la meraviglia.

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L’Italia dei cieli è in mano alle low cost: le nuove rotte del 2022

Solo qualche giorno fa vi avevamo parlato delle rotte estive della nuova compagnia aerea italiana, ITA Airways. Ma la verità è che i cieli del nostro Paese sono quasi completamente in mano alle low cost. Non è di certo una bella notizia, ma quel che è evidente è che queste aumentano di giorno in giorno le loro rotte. Scopriamo insieme quali sono le novità per il 2022.

Ryanair, assoluta protagonista dell’estate

Non può di certo mancare Ryanair nei cieli italiani. La compagnia a basso costo irlandese sarà, infatti, la protagonista dell’estate. Già dallo scorso novembre, aveva lanciato un maxi network da oltre 720 rotte, di cui 47 nuove, con particolare focus sugli aeroporti di Venezia e di Fiumicino.

Da Roma decolleranno nuovi voli per Stoccolma, Cuneo, Cefalonia, Figari, Gran Canaria, Minorca, Preveza-Aktion e Tangeri. Chi parte da Venezia, invece, potrà raggiungere nuove destinazioni come Comiso, Crotone, Lisbona, Madrid, Minorca, Marsiglia, Santander, Tolosa e Trapani.

A queste si aggiungono i voli da Torino per Zara, da Verona per Porto e Palma, da Perugia per Barcellona e il Cagliari-Palma. Ma non solo. Da Genova sono previste tre nuove rotte estive per Manchester, Lamezia e Vienna. Da Alghero ben quattro nuove mete per l’estate 2022: Bordeaux, Budapest, Cork e Dublino. Da Pisa, invece, si potrà partire anche per Agadir, Bordeaux, Breslavia, Cork, Memmingen, Palma, Paphos  e Zara, mentre dalla Calabria, oltre alle classiche rotte, si aggiungono Genova, Memmingen, Vienna e Norimberga partendo da Lamezia, e da Crotone per Venezia.

Wizz Air, anche lei non scherza

Non da meno è Wizz Air, la compagnia aerea low cost ungherese che è in costante crescita. A pochi mesi dall’apertura della base di Fiumicino, il vettore si è imposto come primo operatore sul Leonardo Da Vinci aprendo ben 14 nuove rotte per l’estate: Ibiza, Palma de Mallorca, Minorca, Rodi, Cefalonia, Madrid e l’isola di Skiathos. Una meta meno imperdibile dell’altra.

Ha inaugurato, inoltre, la base al Marco Polo di Venezia con ben 17 nuove destinazioni: Cagliari, Lamezia Terme, Olbia, Lampedusa, Casablanca, Mykonos, Santorini, Palma De Mallorca, Fuerteventura, Tenerife, Tel Aviv, Sharm el-Sheikh. L’Isola di Skiathos sarà raggiungibile anche da Napoli e da Bari. La nuove tratte Wizz Air prevedono poi voli da Pescara per Tirana, da Catania per Sofia, Dortmund, Memmingen/Monaco Ovest e Praga; da Bologna per Budapest; da Milano Malpensa per Amman, Bari, Cagliari, Alessandria e Pristina; da Napoli per Reykjavik, Praga e Tallin; da Milano Linate per Brindisi.

Infine, è già pronta la stagione invernale con una programmazione che va da ottobre 2022 a marzo 2023: verranno aggiunte ben 810 rotte alle 1.100 già comprese all’interno del suo network, con oltre 120.000 voli e quasi 26 milioni di posti già tutti in vendita in questi giorni.

easyJet prova a ripartire

Non è stato facile per easyJet che ha sofferto la concorrenza di Wizz Air. Ora, ha però rilanciato il suo network sull’Italia con l’apertura delle vendite di un primo gruppo di rotte.

Da Venezia partiranno voli per Mykonos e Kos; da Napoli per Kos, Santorini e Cefalonia; da Bari per Parigi e la Torino-Londra Gatwick. In totale, sono 17 le nuove destinazioni che easyJet raggiungerà nell’estate 2022, portando il totale a quasi 220. Tra queste ci sono anche collegamenti tra Napoli e Parigi Charles De Gaulle, Alghero e Nizza, Pisa e Amsterdam e Brindisi e Amsterdam .

Dal 28 marzo, invece, easyJet collega Milano Linate con Palma de Mallorca con un volo quotidiano (a esclusione della domenica).

Le nuove rotte di Vueling

Anche la low cost spagnola Vueling amplia il suo operativo per l’estate 2022. Nel dettaglio: ci sono 5 nuove rotte da Parigi Orly per l’Italia con Bergamo, Torino, Genova, Bologna e Bari, oltre ai diretti da Fiumicino verso 10 città spagnole, Grecia, Croazia, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito.

Da Firenze verranno offerte 11 rotte per destinazioni in Spagna, Grecia, Francia, Paesi Bassi, Danimarca e Regno Unito, in aggiunta ai voli per Catania e Palermo.

Ma come anticipo dell’estate Vueling ha rafforzato il suo network per Roma in vista delle festività pasquali: tra l’8 e il 18 aprile 2022 opererà ben 12 rotte dall’aeroporto di Roma Fiumicino verso le migliori destinazioni in Europa: Malaga, Alicante, Barcellona, Gran Canaria, Siviglia e Valencia (Spagna), Amsterdam (Paesi Bassi), Santorini (Grecia), Londra Gatwick (Regno Unito), Parigi Orly (Francia) e le mete croate di Dubrovnik e Spalato.

Confermata anche la rotta per Barcellona dall’aeroporto di Cagliari: sono previsti cinque voli alla settimana che collegheranno il capoluogo sardo con l’hub internazionale catalano per le vacanze tra l’8 e il 18 aprile.

Anche Volotea potenzia i collegamenti

Volotea, anch’essa compagnia a basso costo spagnola, ha potenziato il network con due nuovi voli da Torino per Atene e da Palermo a Lille, mentre dal 4 luglio decollerà il Torino-Santorini. Su Pantelleria, invece, il vettore spagnolo aggiunge ai collegamenti da Venezia, Verona, Torino, Milano Bergamo, Bologna e Genova, anche il diretto in esclusiva da Napoli.

Va ricordato, infine, che Volotea dal 15 ottobre 2021 e fino al 14 maggio prossimo opererà i voli in continuità territoriale con la Sardegna, tra gli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate con quelli sardi di Alghero, Cagliari e Olbia.

Nel frattempo, si è ufficialmente aperta la sfida tra ITA Airways e Volotea per quanto riguarda i cieli dell’isola italiana. Dopo che la low cost spagnola aveva confermato di voler operare per i mesi estivi il solo collegamento tra Cagliari e Roma Fiumicino, la compagnia nata dalla ceneri di Alitalia si era detta pronta ad assumere gli oneri di servizio pubblico per almeno 12 mesi. Il tutto senza usufruire di diritti esclusivi e senza ricevere una compensazione finanziaria.

Una proposta che, secondo la normativa, sarebbe stata prevalente rispetto all’offerta di Volotea. La compagnia low cost spagnola ha però rilanciato, impegnandosi a operare per 12 mesi sulle rotte del capoluogo sardo e da Olbia per Roma Fiumicino e Milano Linate. Ciò vuol dire che non ci saranno altri concorrenti e che se le offerte verranno dichiarate adeguate, i due vettori potrebbero dividersi i collegamenti tra i tre scali sardi e i due hub della Penisola: ITA volerebbe su Alghero, Cagliari e Olbia, mentre Volotea su Cagliari e Olbia fino al 14 maggio 2023.

L’ampio network di Neos

Ad offrire un’ampia gamma di voli anche l’italiana Neos. In particolare, il programma prevede numerosi collegamenti verso il Sud e le Isole da Verona, Malpensa e Fiumicino, raggiungendo un picco di 23 collegamenti a settimana.

All’estero il vettore offre già un operativo come quello dei livelli pre Covid per la Grecia (Karpathos, Kos, Mykonos, Santorini, Samos, Skiathos, Rodi e Creta) e la Spagna (fino a 30 voli a settimana verso Baleari e Canarie). Tornano, infine, i voli sulla Tunisia con Djerba e Monastir, oltre all’Egitto.

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Esiste un’isola profumata da scoprire e annusare

L’isola Lussino o Losinj conosciuta anche come “Isola profumata” è una meta sempre più amata dai turisti. Si trova in Croazia, nella parte settentrionale del Quarnero ed è costeggiata da numerose baie e insenature, le sue particolarità non finiscono mai. Il luogo perfetto per una vacanza rilassante, per staccare la spina e godersi a ritmo lento la vita. La vera specialità di quest’isola è la natura che ha regalato a Lussino 1018 specie di piante, rendendola così un luogo profumato e suggestivo.

Lussino e le sue caratteristiche

Lussino vanta una posizione favorevole e un microclima particolarmente accogliente, mite e perfetto per godersi la natura. Circondata dal mare cristallino del Quarnero e coperta da una lussureggiante vegetazione, l’isola di Lussino è il posto dei sogni per coloro che amano i profumi. Infatti, è piena di piante medicinali che riempiono l’aria di fragranze da favola.

L’isola di Lussino, non è solo natura e piante. Con i suoi due centri Lussinpiccolo (Mali Lošinj) e Lussingrande (Veli Lošinj), è un’isola animata e ricca di attrattive. Inoltre, è semplice da raggiungere dalla terraferma. Una vera chicca per gli amanti della Croazia.

Lussinpiccolo

Lussinpiccolo è il principale centro turistico dell’isola. In estate la cittadina è gremita di turisti che affollano la vivace baia principale dove si trovano negozi e ristoranti. A rendere unico questo luogo sono le caratteristiche case dalle facciate color pastello. Tra le vie di Lussinpiccolo è possibile ammirare la chiesa della Natività della Vergine con la sua piazza lastricata e l’art Collection, un museo dedicato alle collezioni d’arte delle famiglie Mihilcic e Piperata.

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Le case color pastello di Lussinpiccolo

Lussingrande

A soli 4 km da Lussinpiccolo sorge Lussingrande una cittadina meno affollata, più tranquilla. Con un bellissimo porto sul quale si affacciano negozi e gelaterie, tutto circondato da case colorate alte e strette. Non può mancare l’incantevole passeggiata che va dal fianco alla chiesa di Sant’Antonio fino ad ad arrivare alla scogliera, da cui ammirare un mare selvaggio. Perdersi tra i vicoli caratteristici è essenziale per assorbire l’anima di questa perla croata.

I profumo di Lussino

Un’isola famosa per la sua aria profumata, le piante selvatiche che la popolano e l’atmosfera rarefatta che si respira passeggiando tra la natura locale. Non potete perdervi l’originale degustazione delle piante spontanee della flora. Lussino è l’isola dove tutto profuma di rosmarino, di limone, d’arancia. Non vi bastano? L’aria ha l’odore magico di lavanda e mirto, di perpetuino e salvia, di timo e pino, ciclamini, zafferano e violette… Lussino affascina tutti con i suoi aromi e invita gli ospiti a rilassarsi, abbandonando i sensi. Un luogo unico davvero.

isola di lussino croazia

La bellezza selvaggia dell’isola di Lussino

Il mare della Croazia

L’isola Lussino è famosa anche per il mare e le spiagge. Offre una grande varietà: ci sono baie di sabbia bianca con mare poco profondo, ciottoli bianchi piatti sul versante occidentale, scogliere piatte affacciate sul mare profondo dai colori blu e turchese. La costante è il mare pulito e l’ambiente rilassante, con un panorama mozzafiato.

Lussino è davvero un’isola dei sogni, tra cittadine dai vicoli stretti e antichi, profumi che volano nell’aria, fino al mare cristallino. Ci siete mai stati?

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La città simbolo della lirica in Italia (candidata Unesco)

Se la musica lirica è appena stata candidata a entrare nella lista dei Patrimoni culturali immateriali dell’Unesco, Verona ne è la città simbolo. “L’arte del canto lirico italiano”, questa la definizione presentata a Parigi dove ha sede l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura che deciderà se inserirla o meno, è l’espressione culturale più autentica che rappresenti l’Italia nel mondo e, nella città veneta, sede della celebre Arena, culla della lirica riconosciuta a livello internazionale, lo sanno molto bene.

E Verona, proprio con il progetto “67 colonne per l’Arena”, è una delle dieci città italiane i cui progetti sono arrivati in finale nel contest social per l’assegnazione dell’Art Bonus dell’anno, che consiste in una consistente somma di denaro che servirà per la valorizzazione del patrimonio culturale del nostro Paese. Ogni anno vengono estratti dal portale Artbonus i progetti candidati che chiunque può votare con un “mi piace” su Facebook o un “cuore” su Instagram. Al momento Verona è al primo posto, c’è tempo fino al 1° aprile per votare.

Verona e la musica lirica sono un binomio indissolubile. Proprio l’anno prossimo cadrà il centenario del festival lirico, l’Arena Opera Festival, che si tiene tutte le estati tra giugno e settembre all’Arena. Il festival lirico, tra i più importanti al mondo, ha visto l’inizio della sua storia nel lontano 1913, quando, in occasione del centenario della nascita di Giuseppe Verdi, è stata messa in scena l’Aida che ancora oggi viene rappresentata.

Ma il legame della città con la grande musica è di ben più ampio respiro e di lunga data.

I luoghi della musica a Verona

Nel ‘700, ha ospitato nientemeno che Wolfgang Amadeus Mozart. Il genio della musica giunse a Verona nel 1769, non ancora quattordicenne, durante il suo primo viaggio in Italia, e si esibì nella Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico – l’unica rimasta intatta dell’originario edificio settecentesco – a due passi dall’Arena e nella Chiesa di San Tomaso Cantuariense, sull’altra sponda dell’Adige, dove ancora oggi si può ammirare l’organo che ha avuto l’onore di essere accarezzato dalle geniali dita del più grande musicista di tutti i tempi.

Il Teatro Filarmonico è il principale teatro dell’opera di Verona e ospita le opere e gli spettacoli della stagione lirica invernale. Vale la pena anche solo visitarlo se non assistere a uno spettacolo.

Con i grandi concerti, negli anni tutti, Maestri, soprano, tenori sono passati di qui. Placido Domingo, Luciano Pavarotti (che esordì proprio all’Arena di Verona nel 1972 con “Un ballo in maschera” di Verdi), Josè Carreras: i tre tenori erano di casa, così come il grande Maestro Franco Zeffirelli, spesso e volentieri regista e scenografo di molte rappresentazioni operistiche. E che dire del soprano più celebre della storia, la grande Maria Callas? La “divina” agli inizi della carriera sposò proprio un veronese, l’industriale Giovanni Battista Meneghini, nella sagrestia della Chiesa dei Padri Filippini, nel centro storico sulle sponde del fiume, riconoscibile per la facciata palladiana.

Più recentemente, tra gli Anni ‘70 e ‘80, la scena musicale veronese ha visto nascere anche I gatti di Vicolo Miracoli, il gruppo musicale e cabarettistico formato da Gianandrea Gazzola, Spray Mallaby, Umberto Smaila, Nini Salerno, Franco Oppini e, successivamente, Jerry Calà. Nato tra le aule del liceo classico statale Scipione Maffei di Verona, è diventato un pezzo di storia della televisione italiana. E proprio alla città hanno dedicato la canzone “Verona Beat”.

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L’Arena di Verona, tempio della musica lirica, candidata Unesco

 

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Quali viaggi si potranno fare con la Carta Giovani Nazionale

Viaggiare costa meno dai 18 ai 35 anni. Basta una semplice card, da utilizzare online e offline, per poter usufruire di sconti su voli, navi, mezzi di trasporto locale, eventi culturali, alberghi e ristoranti. L’iniziativa rivolta a ragazzi italiani ed europei, prende il nome di Carta Giovani Nazionale, e si inserisce nel circuito EYCA (European Youth Card Association), dove trovare agevolazioni su viaggi, intrattenimento, mobilità sostenibile e acquisti.

Cos’è la Carta Giovani Nazionale

La Carta Giovani Nazionale non è nient’altro che una carta digitale (che si ottiene in modo totalmente gratuito) con la quale poter avere sconti su beni e servizi pubblici e privati. Molti delle agevolazioni sono a tema viaggio. Una rete europea: le offerte e i prezzi scontati ottenuti con la Carta Giovani Nazionale, inoltre, sono usufruibili anche in altri 36 Paesi europei, Italia compresa. Fanno parte del circuito di EYCA (European Youth Card Association).

I Paesi in cui si può viaggiare usufruendo di sconti su trasporti, ristoranti, alberghi ed eventi sono: Albania, Andorra, Austria, Azerbaijan, Bielorussia, Belgio, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Cieca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Irlanda, Inghilterra, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Malta, Montenegro, Olanda, Polonia, Portogallo, Macedonia, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ucraina.

Come richiedere e utilizzare la Card

La Carta Giovani Nazionale si può attivare dall’App IO tramite Spid o Cie. Basterà selezionare nella sezione servizi, il bottone per attivare la carta. Una procedura molto veloce, in quanto accedendo con Spid o Cie, sono già presenti le credenziali. Sarà sufficiente una rapida verifica per generare la carta digitale, sempre disponibile sull’App IO nella sezione “Portafoglio”. La Carta Giovani Nazionale potrà servire sia per prenotare voli, hotel o acquistare biglietti di concerti direttamente online, ma anche offline mostrandola al gestore o all’esercente privato.

Cliccando sulla carta verrà visualizzato l’elenco con tutti i partner attuali e quelli futuri che aderiscono a sconti ed agevolazioni sui propri beni o servizi. Una volta selezionato un partner  si aprirà una scheda con tutte le informazioni per ottenere i diversi sconti proposti, come un codice da copiare.

Costa Crociere, ad esempio, è tra i partner della Carta Giovani Nazionale, ed offre la possibilità di scoprire ben 179 destinazioni nel mondo con il 10% di sconto, tra Mediterraneo occidentale con Ibiza, Palma di Maiorca, Barcellona e Marsiglia, Turchia e Grecia, Nord Europa, per visitare le capitali del Baltico, i fiordi norvegesi, Capo Nord e l’Islanda. A Roma, invece, è possibile fare un tour dello Stadio Olimpico (sconto 46%), o usufruire di un prezzo del biglietto a meno 30% per Zoomarine.

La carta in Italia è valida fino ai 35 anni di età, mentre nei Paesi europei aderenti al circuito European Youth Card Association è valida fino a 30 anni.

Sconti su viaggi e non solo

Tra i partner che aderiscono alla Carta Giovani Nazionale a tema viaggio, troviamo Airbnb, Costa Crociere (sconto 10%), Federalberghi (sconto 5%), Flixbus (sconto 15%), Ita airways (sconto 15% per voli intercontinentali e sconto 20% per voli in Italia e Europa), Italo (sconto 30%), Autogrill (sconto 10%), Grimaldi lines (sconto 12%) per Sardegna, Sicilia, Spagna, Grecia e Tunisia.

Visto che il viaggiare sostenibile è sempre più in cima alle preferenze dei viaggiatori, sono previsti sconti anche per la mobilità green: Bad bike (sconto 15%), Free now (5 corse gratis e 5 euro per corsa taxi), Bird monopattini elettrici (sconto 10%).

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Alla scoperta di Épernay: un tuffo nello champagne

Una cittadina immersa nelle vigne, tra colori pittoreschi e degustazioni sofisticate. Stiamo parlando della capitale dello champagne, Épernay. Un località conosciuta in tutto il mondo grazie alle sue grandi aziende produttrici di champagne, che si susseguono lungo la famosa Strada dello Champagne. Scavate nel gesso, le prestigiose cantine di Épernay sono aperte al pubblico e visitabili. Il posto perfetto per una fuga primaverile, in cui ammirare la campagna e godersi i sapori della Francia.

La città di Épernay e i dintorni

Affascinante cittadina di 25.000 abitanti, situata tra la Marne e Coteaux, Épernay racchiude in sé tutto il brio dello champagne. Inserita in una fantastica cornice, circondata da colline le cui pendici sono ricoperte di vigneti produzione del famoso vino.

Nei dintorni della città si possono seguire diversi itinerari alla scoperta delle bellezze nascoste nella zona. Da Ay, con una chiesa in stile fiammeggiante e case a graticcio, a Mutigny, passando per Louvois, un castello appartenuto al ministro di di Louis XIV. Fino a raggiungere le seducenti cittadine di Bouzy e Ambonnay.

Épernay è circondata da bellissimi villaggi da visitare. Ad esempio, Pierry con le sue ville del XVIII secolo, Chavot e Brugny dove si trova un incantevole castello e Saint-Martin d’ Ablois.

epernay capitale dello champagne

Il panorama tra le vigne

Cosa fare a Épernay

Durante un soggiorno a Épernay non può mancare una tappa per l’Avenue de Champagne. Si tratta di un quartiere in cui si trovano le maggiori case di produzione e commercializzazione di vini di fama mondiale. Avenue de Champagne è ornato con sfarzosi edifici del XIX secolo aspetto opulento stile rinascimentale o classico. Fondamentale una visita tra le cantine, composte da 100 km di gallerie scavate nel gesso in cui sono alloggiate milioni di bottiglie di champagne. Le visite sono aperte al pubblico e la guida vi accompagnerò in un percorso di degustazione.

Luoghi d’interesse

Merita una menzione il municipio di Épernay, un ex palazzo del signor Auban-Moët, costruito nel 1858 e donato alla città nel 1919. Lo stabile conserva il fascino di una residenza privata nel centro di un bellissimo parco. All’interno, camere di lusso, tra cui sala matrimoni e la Sala Consiliare, meritano l’attenzione dei visitatori. Il municipio si trova in un bellissimo parco progettato nel secolo scorso dai fratelli Bühler, creatori del Parc de la Tête d’Or a Lione.

epernay capitale champagne

Il Municipio di Epernay

Anche l’Orangerie di Moët et Chandon ha un certo fascino. Si tratta di palazzo fastoso, risalente al Primo Impero. L’edificio si riflette nello stagno alla francese usato per ospitare gli aranci della casa Moet et Chandon. Purtroppo non è possibile accedere all’interno, ma anche solo la facciata esterna riesce a fare sognare ogni visitatore.

Infine, una visita a Chateau Perrier, un magnifico esempio di architettura francese dell’era tardo romantica. Durante la seconda guerra mondiale il castello servì come quartier generale dell’esercito, prima britannico, poi tedesco, infine per gli americani nel 1945. Fu poi convertito nella biblioteca e museo municipale di Epernay.

Épernay è il luogo perfetto per concedersi una fuga dalla realtà, tra panorami suggestivi, degustazioni di champagne e storia. Una cittadina in grado di offrire stimoli e bellezza, ma anche relax. Tranquillità e palazzi lussuosi rendono Épernay la tappa ideale per una vacanza inusuale e vivace in Francia.

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Il treno storico che attraversa le valli incantate delle Alpi

Sta per partire un treno storico che, tra aprile e ottobre, una domenica al mese, viaggerà tra alcune delle valli alpine più pittoresche. Il treno, che insieme alla ferrovia Vigezzina percorre uno dei tratti su rotaia più belli e panoramici d’Italia, supera il confine con la Svizzera per condurre il viaggiatore in un paesaggio che sembra uscito da un libro di fiabe.

Il territorio che attraversa il treno

È il treno storico delle Centovalli, che anche quest’anno viaggia tra Locarno e Camedo, in territorio svizzero, proprio al confine con la Val Vigezzo, riportando i viaggiatori indietro nel tempo. È una valle, questa, del Canton Ticino a due passi dall’Italia e quindi facilmente raggiungibile, che inizia nella frazione di Intragna e finisce a Camedo, sul confine italo-svizzero.

Il nome “Centovalli” deriva dall’esistenza nel luogo di numerose valli e vallette che ne scavano i due versanti, sui quali sono inerpicati i piccoli centri abitati; il carattere della valle è pittoresco e in certi casi selvaggio.

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Il treno storico delle Centovalli

Un’opera di ingegneria

Ed è proprio sul tratto Camedo-Locarno e viceversa che viaggia il treno storico. Un viaggio lento, in cui la locomotiva trascina i vagoni a velocità ridotta (può andare al massimo a 60 km orari) sui binari a scartamento ridotto per una ventina di chilometri, offrendo ai passeggeri ancora più tempo per lasciarsi incantare dal paesaggio, dalle gole di Ponte Brolla agli imponenti ponti a strapiombo sulle selvagge vallate delle Centovalli.

La natura accidentata di questo territorio ha imposto ardite costruzioni di ponti, viadotti – come il Viadotto Ruinacci, uno dei punti più suggestivi e fotografati della ferrovia a 55 metri sulle acque sottostanti – e gallerie – tra cui la Galleria Sass Gött. Il percorso, come per altre ferrovie alpine, presenta alcuni punti di grande arditezza del tracciato, come quello tra Verdasio e Intragna.

A bordo del treno storico

Quando si sale a bordo di una delle carrozze rivestite interamente di legno del treno d’epoca che percorre la tratta ferroviaria Locarno e Camedo (e viceversa) è un po’ come fare un balzo indietro nel tempo.

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Gli interni del treno d’epoca @Christian Guerra

Il treno è composto da un elettrotreno (o motrice) ABDe 6/6 del 1963 e da vagoni AB4 del 1923, quelli su cui un tempo viaggiavano i passeggeri della Terza classe e che oggi sono invece un lusso per pochi. Infatti, ci sono solamente 38 posti a bordo delle carrozze di Seconda classe.

Accomodandosi a bordo di queste vetture d’epoca, si resta incantati dall’atmosfera romantica e suggestiva che rende ancor più piacevole un viaggio alla scoperta di un territorio ricco di opere architettoniche che raccontano la storia di questa ferrovia.

Info utili

Il primo treno storico parte domenica 3 aprile. Le successive date sono quelle del 15 maggio, 12 giugno, 24 luglio, 28 agosto, 25 settembre e 9 ottobre.

Gli orari di partenza da Locarno, la splendida cittadina sulle rive del Lago Maggiore, a Camedo sono alle 10.07 con arrivo alle 11 e alle 14.13 con arrivo alle 15.07, mentre da Camedo a Locarno il treno parte alle 12.06 con arrivo alle 13 e alle 15.55 con arrivo alle 16.46.

Andata e ritorno in Seconda classe costa 24 Franchi svizzeri, pari a poco più di 23 euro. I ragazzi tra i 6 e i 16 anni viaggiano con il 50% di sconto, mentre i bambini sotto i 6 anni viaggiano gratis, se non occupano un posto a sedere. I cani viaggiano con il 50% di sconto e non possono occupare posti a sedere. I posti non sono numerati.

Naturalmente è possibile abbinare il viaggio in treno da Domodossola a Camedo e/o da Camedo a Domodossola salendo sulla ferrovia Vigezzina-Centovalli. Tuttavia, i biglietti speciali del treno d’epoca sono validi unicamente sui treni storici e non consentono di viaggiare sui treni del traffico regionale o internazionale, pertanto è necessario acquistare anche il biglietto per proseguire.

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La stazione di Camedo in Svizzera @Christian Guerra

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Estate 2022, è boom di case-vacanza (anche di lusso)

Nel dubbio tra andare in vacanza all’estero o restare a casa, gli italiani scelgono sempre più l’Italia per la loro estate. E sempre più preferiscono trascorrerla in una casa-vacanza.

Da quando è iniziata la pandemia, la domanda per le case-vacanza ha mostrato un forte incremento, confermandosi il tipo di alloggio preferito in assoluto. È la cosiddetta “staycation”, di cui si sente più parlare da almeno due anni, da quando, di fatto, è iniziata la pandemia che ha impedito molti viaggi all’estero.

Secondo un recente studio condotto da Bookiply, l’88% degli italiani, infatti, cerca destinazioni nazionali. Tra le mete predilette, la Sardegna è sempre la preferita (la sceglie il 14% dei nostri connazionali), seguita dalla Sicilia (13%), dalla Toscana (11%), dalla Puglia (10%) e dal Trentino-Alto Adige (8%), unica meta di montagna.

Ma se per la Sardegna non è una grossa sorpresa, lo è per le altre regioni. Basti pensare che, secondo lo studio, le ricerche per Sicilia e Puglia sono più che raddoppiate a febbraio 2022 rispetto a gennaio 2021. Queste due regioni si classificano rispettivamente al secondo e quarto posto tra le destinazioni italiane di viaggio più popolari per l’estate 2022.

Un vero e proprio boom di prenotazioni per la prossima estate, insomma, quasi la metà di tutte le case vacanza in Puglia e Sicilia sono state già prenotate. L’interesse per la Sicilia è aumentato anche tra i turisti stranieri, in particolare tra i viaggiatori tedeschi e olandesi. E questo nonostante i prezzi siano aumentati, e non poco. Risulta infatti che rispetto all’estate 2019, nel 2022 le case-vacanza in Sicilia siano aumentate del 31,90% e in Puglia del 34%.

È interessante notare che l’incremento dei prezzi delle case-vacanze non sembri scoraggiare le prenotazioni. I viaggiatori oggi sono disposti a spendere cifre maggiori per le loro ferie: il volume medio delle prenotazioni per una casa-vacanza in Italia è aumentato del 57% nel 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nello specifico, in Puglia e in Sicilia, la quantità media di prenotazioni è aumentata maggiormente rispetto alla media nazionale, raggiungendo un volume di prenotazioni rispettivamente del 75% e del 57% superiore nel 2021 rispetto al 2019. Quasi il doppio in soli due anni.

Benché, a causa della situazione internazionale, le prenotazioni si siano un po’ ridotte (-31% nella settimana dal 24 febbraio 2022 al 2 marzo 2022 rispetto alla settimana precedente), molti avevano già prenotato in anticipo.

Ma, come anticipato, anche gli stranieri stanno ricominciando a tornare in Italia e anche loro preferiscono affittare una casa-vacanza o meglio una villa, magari con piscina, campo da tennis e tutta una serie di comfort di alto livello. Il periodo da loro preferito sembra però essere quello precedente alla classica estate degli italiani – che il più delle volte si concentra nel mese di agosto. Gli stranieri optano, infatti, per i mesi di maggio-giugno.

È quanto risulta dall’Osservatorio Emma Villas, che si occupa di affitti brevi di ville e tenute di pregio. Secondo il suo studio, le prenotazioni per maggio e giugno sono cresciute in maniera esponenziale rispetto agli scorsi anni, addirittura anche al periodo pre-Covid e il 95% delle ville prenotate per questi due mesi sono state prese da turisti stranieri.

Complice soprattutto il fatto che i prezzi in quel periodo sono inferiori, ma anche che c’è minore affollamento sulle spiagge e nelle città d’arte e che il clima è già mite. E poi c’è la questione relativa all’allentamento delle restrizioni per i turisti che arrivano in Italia. A venire in vacanza in Italia quest’anno saranno soprattutto tedeschi, olandesi, anglosassoni e statunitensi, ma, con le frontiere di nuovo aperte, anche australiani e canadesi.

Per il mese di maggio 2022 sono state effettuate già 346 prenotazioni di dimore di pregio Emma Villas, che equivalgono a 416 settimane prenotate. E il trend è in crescita anche nel mese successivo, giugno, dove si contano ben 710 prenotazioni pari a 906 settimane di vacanza. Le prenotazioni di ville di lusso già ricevute per il 2022 – e l‘anno è appena iniziato – sono aumentate del 275% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma anche l’80% in più rispetto al 2019, quando non c’era ancora nessuna restrizione, nessuna pandemia e nessuna guerra.

La regione più gettonata – con 263 settimane già prenotate per maggio e 558 a giugno – è la Toscana, seguita dall’Umbria. Al terzo posto Marche, poi Emilia-Romagna e, complice il clima che in quei mesi è già estivo, la Sicilia.

Da segnalare, poi, il caso dell’Abruzzo che, nonostante un numero limitato di proprietà, fa già registrare il tutto esaurito per l’alta stagione. Forse un po’ a sorpresa troviamo anche la Lombardia, che registra a oggi più settimane prenotate rispetto a regioni con maggiore vocazione turistica come la Liguria, la Sardegna e il Lazio.

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Una casa-vacanza per l’estate 2022 degli italiani