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SiViaggia regala il magazine GATE numero 45

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda, costume e attualità. Alle pagine 40-43 del numero 45, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato alle ultime novità di New York City, una città vista e rivista più e più volte. Ciascuno dei cinque distretti – perché non c’è solo Manhattan, eh – ha delle nuove attrazioni. Bronx, Brooklyn, Queens, Staten Island, sono tutti assolutamente da vedere, ciascuno con il suo perché.

Inoltre, sfogliando le pagine del magazine trovate anche qualche utile consiglio per organizzare i prossimi weekend alla scoperta di alcuni luoghi insoliti d’Italia, dai borghi meno noti agli itinerari famosissimi, ma da fare fuori stagione. È sufficiente registrarsi gratuitamente per poter effettuare il download.

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Capodanno 2025 a New York: cosa fare tra eventi unici e divertimento

New York è la meta dei sogni per festeggiare il Capodanno. La città che non dorme mai si illumina di vera magia in questa notte speciale, e propone una vasta gamma di eventi straordinari, spettacolari fuochi d’artificio e un’atmosfera che non si può sperimentare altrove. Dal famoso Ball Drop di Times Square alle feste esclusive nei rooftop più trendy, fino alle romantiche passeggiate sotto la neve a Central Park, ogni angolo della Grande Mela promette emozioni indimenticabili.

Scopriamo, allora, cosa fare a Capodanno a New York, dove godersi la migliore vita notturna, come muoversi senza stress e come prepararsi al clima invernale.

Cosa fare a Capodanno a New York: tutti gli eventi

Capodanno a New York è un’esperienza a dir poco straordinaria, dove ogni angolo della metropoli si trasforma in un palcoscenico di luci, musica e celebrazioni senza pari. Ecco alcune delle attrazioni e degli eventi imperdibili per accogliere il 2025 nella Grande Mela:

Times Square: il cuore pulsante del Capodanno mondiale
Assistere alla discesa della famosa Ball Drop a Times Square è un rito che attrae milioni di persone ogni anno. La gigantesca sfera luminosa, ricoperta di cristalli Waterford, inizia la sua discesa poco prima della mezzanotte, e culmia con un’esplosione di luci e coriandoli proprio allo scoccare della mezzanotte.
La folla, carica di emozione, brinda e celebra il momento irripetibile con canti e auguri.

capodanno times square

Fonte: Ph @Ryan Rahman – iStock

Capodanno a Times Square

Crociere di Capodanno sul fiume Hudson
Per un’esperienza più intima e lussuosa, si può optare per una crociera notturna sull’Hudson. Molte imbarcazioni offrono cenoni di gala, musica dal vivo e, ovviamente, una vista mozzafiato sui fuochi d’artificio di mezzanotte. Lo skyline di Manhattan illuminato dalla festa è uno spettacolo che rimane nel cuore.

Concerti e spettacoli a Broadway
Per gli amanti della musica e del teatro, assistere a uno spettacolo di Broadway è un must: sono vari i teatri che mettono in scena edizioni speciali delle loro performance più celebri per la notte di Capodanno. In alternativa, potete godervi concerti dal vivo in tutta la città, dalle performance jazz nei club del Greenwich Village ai grandi concerti rock e pop in luoghi come il Barclays Center o il Madison Square Garden.

Brindisi dall’alto: rooftop e hotel esclusivi
New York è famosa per i suoi rooftop bar. Trascorrere la notte di Capodanno sorseggiando champagne su una delle terrazze più alte della città è qualcosa di difficile da descrivere a parole.
Tra le opzioni più suggestive, vanno citati il 230 Fifth Rooftop e l’Empire Hotel Rooftop. Prenotate in anticipo, poiché si tratta di locali molto richiesti.

Central Park Midnight Run
Per chi cerca un’alternativa originale, la Midnight Run è una corsa di 4 miglia che inizia proprio a mezzanotte a Central Park. L’evento, organizzato dalla New York Road Runners, è un mix di sport e festa, con musica, fuochi d’artificio e tantissima energia positiva. Anche se non partecipate alla corsa, assistere alla partenza è un istante magico.

Fuochi d’artificio a Prospect Park
Se desiderate evitare la folla di Times Square, Prospect Park a Brooklyn dona uno spettacolo pirotecnico altrettanto affascinante. L’atmosfera è più rilassata, perfetta per famiglie o coppie in cerca di romanticismo sotto il cielo illuminato.

Vita notturna e discoteche a New York

New York, lo abbiamo detto, non dorme mai e regala una scena notturna straordinaria, specialmente a Capodanno. Ecco le migliori discoteche e locali dove festeggiare fino all’alba, tra musica, spettacoli e un’atmosfera elettrizzante.

Marquee New York
Nel cuore di Manhattan, il Marquee è uno dei club più celebri. Con un mix di musica house, EDM e performance dal vivo, è il top per un Capodanno elettrizzante. Prenotare in anticipo è essenziale: la serata include spesso DJ di fama internazionale e open bar.

TAO Downtown
Per un’esperienza più sofisticata, TAO Downtown è la scelta perfetta. Ristorante e lounge di lusso, si trasforma in una discoteca esclusiva durante la notte di Capodanno, con musica live e una festa all’insegna dell’eleganza. La felice unione di cucina asiatica gourmet e cocktail raffinati fa il resto.

LAVO New York
Conosciuto per le serate animate e l’atmosfera glamour, il LAVO è una tappa obbligata. Il club offre pacchetti VIP e serate a tema, con DJ internazionali e una pista da ballo sempre affollata. Ideale per chi vuole vivere un Capodanno tra il lusso e il divertimento sfrenato.

Webster Hall
Uno dei locali più iconici di New York, il Webster Hall, ospita alcune delle feste di Capodanno più grandi della città. Con più piani e generi musicali differenti, sa andare incontro a tutti i gusti, dai fan dell’hip-hop agli amanti dell’elettronica.

1 OAK
Celebre per l’ambiente esclusivo e frequentato dalle celebrità, 1 OAK (One of a Kind) è sinonimo di divertimento e lusso senza fine. La festa di Capodanno qui è una delle più ambite, con un’atmosfera unica e ospiti d’élite.

Rooftop Party: festeggiare con vista sulla città

Rooftop Party New York

Fonte: iStock

Rooftop Party a New York

Numerosi locali e hotel allestiscono feste sui rooftop, da cui ammirare i fuochi d’artificio di mezzanotte. Tra i più famosi spiccano il PHD Rooftop Lounge al Dream Downtown e il Le Bain al The Standard, High Line. Ballare sotto le stelle, con lo skyline illuminato, è da provare una volta nella vita.

Eventi nei club alternativi di Brooklyn
Se cerate un’atmosfera più underground, Brooklyn pullula di club e locali alternativi, come Brooklyn Mirage e Elsewhere. Qui la musica spazia dalla techno all’indie, con feste che durano fino al mattino. Perfetti per chi vuole vivere un Capodanno fuori dai circuiti più turistici.

Come muoversi a New York a Capodanno

Muoversi a New York durante la notte di Capodanno può essere difficoltoso, ma con un po’ di organizzazione potrete spostarvi senza problemi e godervi la serata al massimo: le informazioni utili sui mezzi di trasporto, i taxi e i servizi alternativi disponibili.

Metropolitana di New York (Subway)
La metropolitana è il mezzo più efficiente per spostarsi durante la notte di Capodanno. Funziona 24 ore su 24 e molte linee offrono corse aggiuntive per l’occasione. Tuttavia, tenete presente che alcune stazioni, in particolare intorno a Times Square, potrebbero essere chiuse o avere accessi limitati per motivi di sicurezza.

Autobus urbani
Anche gli autobus funzionano regolarmente durante Capodanno, ma a causa del traffico potrebbero subire rallentamenti, soprattutto vicino alle zone centrali. Se avete necessità di prendere un autobus, cercate di partire con largo anticipo.
Da considerare che alcuni percorsi potrebbero essere deviati per evitare le aree di Times Square e Central Park.

Taxi e ride-sharing (Uber, Lyft)
I taxi gialli di New York sono sempre disponibili, ma durante Capodanno la domanda è altissima, il che può significare lunghe attese e tariffe più elevate. I servizi di ride-sharing come Uber e Lyft sono un’alternativa pratica, ma possono applicare tariffe maggiorate nelle ore di punta.

Il clima di New York a Capodanno

Capodanno a New York significa immergersi in un’atmosfera magica, certo, ma anche affrontare un clima invernale rigido.

Infatti, le medie si aggirano tra i -3°C e i 4°C, ma possono scendere ancora di più, soprattutto durante la notte. Non è raro vedere anche qualche fiocco di neve, il che rende l’esperienza ancora più suggestiva: tuttavia, il ghiaccio può rendere le strade scivolose e occorre prestare attenzione ai marciapiedi e alle scale della metropolitana.

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Natale a New York, la magia delle feste nella Grande Mela

New York a Natale è molto più di una semplice città decorata per le festività: è un luogo che si trasforma in un vero e proprio set cinematografico, capace di evocare emozioni profonde e ricordi indelebili. Non è un caso che la Grande Mela sia stata protagonista di alcuni dei film natalizi più iconici, da Mamma, ho riperso l’aereo: Mi sono smarrito a New York a Elf. Passeggiare per Manhattan durante le festività è come vivere una favola, con ogni strada e ogni vetrina che raccontano una storia di luci, colori e magia.

Dall’imponente albero di Natale del Rockefeller Center, che brilla con migliaia di luci, alle affascinanti decorazioni di quartieri come Dyker Heights a Brooklyn, ogni angolo della città sembra progettato per stupire. E poi ci sono le piste di pattinaggio, le vetrine dei grandi magazzini che diventano vere opere d’arte, gli spettacoli scintillanti come il Christmas Spectacular al Radio City Music Hall.

A rendere tutto ancora più speciale è l’atmosfera che si respira: un mix di frenesia e magia, con persone che affollano i negozi alla ricerca del regalo perfetto, bambini incantati davanti alle luci natalizie e coppie che passeggiano mano nella mano sotto il cielo stellato di Central Park.

In questo articolo scopriremo insieme tutto ciò che rende il Natale a New York un’esperienza indimenticabile: dalle migliori attività da fare, ai luoghi simbolici che non possono mancare in un itinerario natalizio, fino ai consigli pratici per affrontare il clima invernale e spostarsi senza stress in una città che, in questo periodo, sembra battere al ritmo del Natale. La Grande Mela vi aspetta per un viaggio tra sogno e realtà, pronto a regalarvi ricordi che dureranno per sempre.

Cosa fare a New York a Natale

Durante il periodo natalizio, New York offre una quantità infinita di esperienze che spaziano dalle tradizioni più classiche a quelle più originali. Scopriamo alcune delle attività imperdibili per chi desidera vivere a pieno l’atmosfera natalizia della città.

Pattinare sul ghiaccio a Rockefeller Center

Una delle esperienze più iconiche è pattinare nella celebre pista di ghiaccio del Rockefeller Center, situata ai piedi dell’imponente albero di Natale. Con la sua maestosa altezza e le migliaia di luci colorate, l’albero è una vera e propria istituzione natalizia.

Albero Natale, Rockfeller Center

Fonte: iStock

Il Rockfeller Center e il suo albero di Natale a New York

La pista è aperta già dallo scorso 12 ottobre ed è consigliabile prenotare i biglietti in anticipo per evitare code e si può benissimo farlo online. L’atmosfera è magica, soprattutto la sera, quando le luci dell’albero e dei grattacieli circostanti creano uno scenario fiabesco.

Orari: aperta tutti i giorni, inclusi Vigilia e Natale, dalle 9.00 a mezzanotte.
Costo: da 21 a 114 dollari a persona, noleggio pattini incluso, a seconda dei pacchetti.

Visitare il Winter Village di Bryant Park

Bryant Park si trasforma in un villaggio natalizio incantevole, con una grande pista di pattinaggio gratuita (basta portare i propri pattini) e oltre 170 chalet che vendono artigianato, decorazioni natalizie e cibo.

Apertura: dal 28 ottobre al 7 gennaio.
Orari speciali: la Vigilia e il giorno di Natale gli orari potrebbero essere ridotti. Dal lunedì al mercoledì dalle ore 7.00 alle 22.00 e dal giovedì alla domenica dalle 7.00 a mezzanotte. Tra una sessione di shopping e l’altra, è possibile gustare un caldo bicchiere di sidro di mele o una cioccolata calda.

Spettacolo “The Rockettes” al Radio City Music Hall

Un’altra tradizione imperdibile è il Christmas Spectacular, lo show natalizio delle Rockettes al Radio City Music Hall. Questo spettacolo, che combina danza, musica e effetti speciali, affascina spettatori di ogni età con numeri impeccabili e una coreografia mozzafiato.

Date: da metà novembre fino a inizio gennaio.
Costo biglietti: a partire da 50 dollari.

Ammirare le luci di Dyker Heights

Il quartiere di Dyker Heights a Brooklyn è famoso per le sue incredibili decorazioni natalizie. Ogni anno, le case vengono illuminate con luci spettacolari, statue giganti e musiche festose, attirando migliaia di visitatori.

Consiglio: visitate la zona di sera, preferibilmente tra le 17:00 e le 21:00, per godervi lo spettacolo luminoso al massimo.

Shopping natalizio

Fare shopping a New York durante il Natale è un’esperienza unica, soprattutto grazie alle vetrine spettacolari dei grandi magazzini. Tra le più celebri:

  • Macy’s Herald Square: la sua esposizione natalizia attira turisti da tutto il mondo.
  • Saks Fifth Avenue: celebre per lo spettacolo di luci sincronizzate sulla facciata.
  • Bergdorf Goodman: le sue vetrine artistiche sono un vero capolavoro.

Assistere alla messa di mezzanotte a St. Patrick’s Cathedral

Per chi cerca un momento di raccoglimento spirituale, la messa di mezzanotte alla Cattedrale di San Patrizio è un’esperienza emozionante. La chiesa, decorata con eleganza per le festività, offre un luogo di pace e riflessione nel cuore di Manhattan.

Natale a New York, i luoghi più simbolici

Oltre alle attività da fare durante un soggiorno a New York nel periodo del Natale, naturalmente la Grande Mela ospita tanti luoghi iconici che assumono un fascino ancora più speciale durante le feste.

Rockefeller Center

Il Rockefeller Center è il cuore pulsante del Natale a New York. L’imponente albero, alto oltre 20 metri, è decorato con oltre cinquantamila luci LED e una stella scintillante in cima. Ogni anno, l’accensione dell’albero è un evento attesissimo, accompagnato da spettacoli e canti natalizi. Per il 2024, l’accensione è attesa il 4 dicembre.

Times Square

Anche se non è un luogo prettamente natalizio, Times Square durante le festività è ancora più vivace. Le luci e i maxischermi che caratterizzano questa piazza si uniscono alla gioia generale della città, creando un’atmosfera unica. Sicuramente è uno degli spot più conosciuti di New York, sia tramite il cinema, che tramite i social media (non si può passare di qui senza scattare una foto ricordo!)

Central Park

Central Park in inverno, spesso ricoperto da un leggero strato di neve, è una meta imperdibile per chi ama l’atmosfera romantica. È possibile passeggiare tra i sentieri, fare un giro in carrozza o pattinare sul ghiaccio presso la Wollman Rink, una delle piste più scenografiche della città.

Central Park, New York, Natale

Fonte: iStock

La magia del Central Park innevato

La Wollman Rink è accessibile tutti i giorni dalla fine di ottobre fino ai primi di aprile. Nei giorni di lunedì e martedì, la pista apre al pubblico a metà mattinata e chiude nel primo pomeriggio (alle 14.30), mentre da mercoledì a domenica è possibile pattinare fino a tarda sera (fino a circa le 22.00). I biglietti, invece, hanno un prezzo che parte dai 21 euro.

Empire State Building

L’Empire State Building, decorato con luci rosse e verdi per celebrare il Natale, si erge maestoso come uno dei simboli più riconoscibili di New York durante le festività. Le sue illuminazioni festose sono visibili da ogni angolo della città, rendendolo un punto di riferimento imperdibile per chi desidera immergersi nell’atmosfera natalizia.

Salire fino all’osservatorio, situato all’86° piano, permette di ammirare un panorama mozzafiato: la città si dispiega sotto i vostri occhi con le sue luci scintillanti, le strade animate e le decorazioni natalizie che trasformano ogni quartiere in un vero spettacolo visivo. Di sera, l’esperienza diventa ancora più magica, con il cielo stellato che si fonde con lo scintillio della metropoli illuminata per le feste. L’accesso all’edificio ha un prezzo che parte da 45 dollari.

Empire State Building, New York

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L’Empire State Building illuminato di rosso e di verde per Natale

Il clima di New York a Natale

Dicembre a New York è un mese freddo e, spesso, caratterizzato da neve, ma è proprio questo clima rigido che contribuisce a creare la magica atmosfera natalizia che rende unica la città. Le temperature medie oscillano generalmente tra i -3°C di minima e i 5°C di massima, il che rende essenziale vestirsi in modo adeguato per affrontare le giornate all’aperto. Cappotti pesanti, sciarpe, guanti e cappelli sono indispensabili, così come vestirsi a strati per poter gestire i cambi di temperatura tra ambienti interni ed esterni.

La neve, anche se non sempre garantita, è abbastanza comune in questo periodo e aggiunge un tocco fiabesco a una città già incantevole. Camminare tra le strade innevate, con le luci natalizie che si riflettono sul manto bianco, è un’esperienza che sembra uscita da un film. Tuttavia, è importante indossare scarpe comode e impermeabili, per evitare di scivolare sul ghiaccio o di bagnarsi i piedi.

Un altro aspetto da considerare è il vento, che può essere particolarmente pungente e intensificare la sensazione di freddo, soprattutto nei pressi dei grattacieli, dove si creano correnti forti. Per questo, accessori come una giacca antivento o una sciarpa avvolgente possono fare la differenza nel garantire comfort durante le passeggiate in città.

Come muoversi a New York a Natale

Muoversi a New York durante il periodo natalizio richiede una certa pianificazione, poiché la città, già normalmente frenetica, diventa ancora più affollata con l’arrivo delle festività. Le strade sono spesso congestionate dal traffico, e i mezzi pubblici, pur essendo efficienti, possono essere particolarmente affollati. Tuttavia, con qualche accorgimento, spostarsi nella Grande Mela può diventare un’esperienza pratica e, a tratti, persino piacevole.

La metropolitana è senza dubbio il mezzo più rapido ed economico per esplorare la città, permettendo di evitare il traffico delle strade. Con una MetroCard settimanale, al costo di circa 33 dollari, si possono effettuare viaggi illimitati, rendendola la soluzione ideale per chi intende visitare molti luoghi durante il soggiorno. Gli spostamenti in taxi giallo, invece, sono comodi ma meno pratici nel periodo natalizio: trovare un taxi libero nelle zone più turistiche può essere una sfida. In alternativa, i servizi di ride-sharing come Uber e Lyft offrono maggiore flessibilità, anche se i prezzi possono aumentare durante le ore di punta.

Per chi preferisce immergersi completamente nell’atmosfera festiva, camminare rimane una delle opzioni migliori. Molte delle principali attrazioni natalizie, come il Rockefeller Center e Bryant Park, sono concentrate a Manhattan, rendendo facile spostarsi a piedi da una destinazione all’altra. Passeggiando, è possibile godere dei dettagli delle decorazioni natalizie e osservare da vicino le vetrine artisticamente allestite dei grandi magazzini.

Un’opzione particolarmente apprezzata dai turisti è rappresentata dai bus panoramici, che durante le festività offrono itinerari tematici dedicati alle luci di Natale e alle principali attrazioni della città. Questo tipo di trasporto è perfetto per chi desidera un’esperienza comoda, ma anche suggestiva, con la possibilità di scattare splendide fotografie senza dover camminare troppo.

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Il viaggio al tempo dei cibi virali su TikTok

In un mondo in cui i social media sono diventati una delle più potenti fonti d’ispirazione per i viaggi, non c’è da stupirsi se il fenomeno dei cibi virali su TikTok sia all’origine di una delle ultime tendenze del turismo gastronomico. Un fenomeno ormai di portata mondiale, secondo quanto riporta Euronews, che trasforma cibi iconici in tappe imperdibili per foodies e curiosi, pronti ad attraversare oceani solo per un assaggio.

Pensiamo a mete come gli Stati Uniti o l’Italia, dove la tradizione gastronomica è parte integrante dell’esperienza turistica. Nessuno va negli USA senza provare pancake e pretzel, o in Italia senza gustare pizza e pasta. Ma oggi, i viaggiatori non sono più attratti solo dalle cucine tradizionali. Sempre più persone viaggiano per assaporare un’unica, specifica leccornia diventata virale sui social. E così, tra barrette di cioccolato al pistacchio a Dubai e panini con cetrioli a New York, il food tourism ha trovato nuovi, a volte sorprendenti, protagonisti.

Dubai e il cioccolato più virale di TikTok

Dubai ha fatto parlare di sé questa estate grazie a una creazione al cioccolato che è rapidamente diventata un vero must tra gli utenti di TikTok. Un negozio della città ha lanciato una barretta di cioccolato ripiena di crema al pistacchio, pasta di tahina e Knafeh, un dolce tradizionale mediorientale. Ricoperta di cioccolato al latte svizzero, questa delizia ha conquistato il web quando la food influencer Maria Vehera ha condiviso un video in cui la assaggiava in macchina, totalizzando milioni di visualizzazioni. In un lampo, il dolcetto è diventato un souvenir irrinunciabile per chi visita gli Emirati, al costo non proprio economico di circa 68,25 AED (circa 17 euro).

Il panino con i cetrioli a New York

Da una parte all’altra del globo, anche New York ha trovato il suo “food craze” con il celebre panino al cetriolo. Come suggerisce il nome, si tratta di un sandwich che sostituisce il pane con due cetrioli sottaceto svuotati, farciti con salumi o formaggi. Questo spuntino particolare ha attirato visitatori da tutto il nord-est degli Stati Uniti, ma anche turisti internazionali, tutti curiosi di provare la creazione salata di un deli della Grande Mela che non fa mistero di vendere più di 200 di queste specialità al giorno.

La patata al forno più amata dagli australiani

Stranamente, un altro piatto virale è una semplice patata al forno venduta da un food truck a Preston, nel Regno Unito, che stando a Euronews ha attirato australiani a frotte. Ben contenti di sorbirsi 23 ore di volo per gustare una jacket potato farcita con fagioli al chili o burro all’aglio. Non c’è che dire, questo “comfort food” britannico ha dimostrato di poter viaggiare ben oltre i suoi confini originari.

A Parigi per il burro più famoso del mondo

Nella capitale francese, una delle prelibatezze che attira i turisti grazie a TikTok non è una baguette e nemmeno un croissant, ma una semplice confezione di burro di qualità superiore. Le Beurre Bordier, prodotto a mano e aromatizzato con ingredienti come alghe o pepe, ha conquistato schiere di visitatori che affollano le botteghe parigine dove è in vendita pur di portarsi a casa questo tesoro del gusto.

L’iconico panino di Firenze

Firenze è sulla mappa dei viaggiatori gastronomici da ben prima dell’avvento dei social, ma è anche grazie a TikTok se i panini farciti di All’Antico Vinaio sono conosciuti ai quattro angoli del globo. Tanto che questo storico locale è arrivato a vendere fino a 10.000 panini al giorno farciti con ingredienti raffinati come salame al tartufo, crema di pistacchio e formaggio stracciatella.

La leche frita in Spagna

In Spagna, un dessert semplice e tradizionale ha catturato l’immaginazione degli utenti di TikTok: la “leche frita”. Questo dolce, simile a una croccante torrija, è un trionfo di sapori dolci e consistenze morbide, nato dall’impasto di latte e zucchero fritto in pastella. Ispirati da migliaia di video che hanno reso famoso questo dolce sui social, sono sempre più i turisti che si riversano nelle pasticcerie spagnole per gustare una versione autentica di questa delizia.

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Che differenza c’è tra New York e Manhattan

Molti turisti, e persino alcuni newyorkesi, utilizzano i termini Manhattan e New York come se fossero intercambiabili. In realtà, c’è una distinzione fondamentale. Manhattan, infatti, si riferisce al distretto più famoso, il cuore pulsante e luogo iconico di New York City, e rappresenta solo una parte di questa città, famosa in tutto il mondo per le sue mille sfaccettature.

New York: la metropoli a cinque distretti

La città di New York è composta da cinque distretti differenti: Manhattan, Brooklyn, il Queens, il Bronx e Staten Island. Questi quartieri, o boroughs, come vengono definiti in inglese, costituiscono la vera essenza della città, una metropoli che accoglie oltre otto milioni di persone, proveniente da tutto il mondo, e che si sviluppa su una superficie di 789 chilometri quadrati.

Ognuno di questi cinque grandi distretti ha una sua grande personalità e le attrazioni meritano di essere scoperte, per cui limitarsi a visitare solo Manhattan sarebbe un vero peccato, soprattutto per tutti coloro che vogliono conoscere a fondo l’autentico spirito newyorkese.

Manhattan: il cuore di New York

Manhattan, invece, si può definire il vero e proprio cuore pulsante di New York. È un’isola di circa 90 chilometri quadrati, tra il fiume Hudson e l’East River, collegata ottimamente al resto della città ed al New Jersey da numerosi ponti e tunnel.

Il distretto di Manhattan è senza ombra di dubbio il centro economico, culturale e turistico di New York, dove si trova la maggior parte delle attrazioni turistiche della città. Qui, ad esempio, si trovano alcuni dei luoghi più iconici, come la famosa e suggestiva  piazza Times Square, Central Park, una vasta parentesi di verde fra i grattacieli newyorkesi, l’Empire State Building, il primo edificio ad essere alto più di 100 piani ed inaugurato nel 1931, simbolo della città e della potenza industriale americana, oppure l’iconico Museo di Storia Naturale di New York, set del film di successo “Una Notte al Museo”.

Queste, e tante altre attrazioni, rendono l’isola di Manhattan una tappa fondamentale per chi decide di visitare la città di New York per la prima volta. Inoltre, questo distretto è suddiviso a sua vola in tre aree principali:

  • Upper Manhattan: che include il quartiere residenziale di Harlem, famoso per la sua forte cultura afroamericana, ma anche per la scena musicale Jazz che lo contraddistingue, e l’immenso e verde Central Park;
  • Midtown Manhattan: qui si concentrano i grattacieli e le istituzioni più importanti di New York, come l’Empire State Building, di si è parlato in precedenza, ed il Rockefeller Center, formato da ben 19 edifici commerciali, conosciuto in tutto il mondo per la pista di pattinaggio ed il maestoso albero di Natale installati durante il periodo dell’Avvento, che rendono unica l’esperienza di passare Natale a New York;
  • Lower Manhattan, questa zona è famosa per essere la sede dell’importante distretto finanziario della città di New York, con la presenza della Borsa di Wall Street, oltre che per il Memoriale dell’11 Settembre, un museo tanto imponente, quanto toccante e che racconta la storia del World Trade Center.

Manhattan e New York: perché questa confusione?

Molti visitatori identificano l’isola di Manhattan nella vera e propria città di New York City proprio a causa della presenza delle principali attrazioni turistiche appena elencate, ma anche per la più elevata densità di strutture ricettive e ristoranti, che rendono questo distretto la scelta più comoda per chi desidera visitare la Grande Mela.

Dunque, ciò che hanno in comune New York e Manhattan è che la seconda fa parte della prima, ma entrambe non sono complementari l’una all’altra. Quando si decide di vistare New York, conoscere tale differenza può far realmente risparmiare molto denaro. Ad esempio, si potrebbe pernottare nei quartieri del Queens o di Brooklyn, che fanno sempre parte di New York, ma che sono collegati ottimamente all’isola principale, zone dal fascino unico, che meritano di essere scoperte.

Skyline dell'isola di Manhattan, a New York City

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Skyline di Manhattan
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Quanti aeroporti ci sono a New York: tutti i dettagli

Basta pronunciare a voce alta ‘New York’ che il nostro immaginario viene subito stimolato da infinite scene di film e serie tv. New York è la città che tutti, prima o poi, desideriamo vedere almeno una volta nella vita: salire sulla cima dell’Empire State Building per ammirarla dall’alto, andare alla ricerca delle location che ci hanno fatto emozionare e sognare, passeggiare tra i viali di Central Park o, semplicemente, assaggiare i migliori bagels de La Grande Mela.

State già sognando a occhi aperti, vero? Prima, però, dovete organizzare il vostro viaggio tenendo a mente che New York non ha un solo aeroporto in cui atterrare e che sicuramente non vedrete l’ora di lasciare per andare alla scoperta della città. Questi sono tre: JFK, La Guardia e Newark. Ecco tutti i dettagli sugli aeroporti newyorkesi, da dove si trovano a qual è il migliore dove atterrare, fino a come raggiungere dai terminal la città.

L’aeroporto internazionale JFK

Il JFK, l’aeroporto internazionale costruito nel 1948 e chiamato in onore del presidente John F. Kennedy nel 1963 in seguito al suo assassinio, è situato a Jamaica, nel Queens, a circa 25 chilometri da New York. Rappresenta uno dei maggiori aeroporti di tutti gli Stati Uniti d’America per il suo alto traffico aereo. Al suo interno sono presenti otto terminal collegati dall’Air Train, un treno che collega la metropolitana o la stazione ferroviaria in direzione di Manhattan. La maggior parte dei voli provenienti dalle principali città italiane atterra qui ed è considerato l’aeroporto più conveniente dove arrivare grazie ai numerosi collegamenti che permettono di raggiungere facilmente la città.

Come arrivare da JFK a Manhattan

Uno dei metodi più utilizzati e convenienti per raggiungere Manhattan è la combo Air Train + metro. L’Air Train è un treno disponibile 24 ore su 24 che collega i terminal tra loro (in questo caso è gratuito) e la metro (a pagamento), in particolare le stazioni Jamaica-Sutphin Boulevard (linee E, J, Z) e Howard Beach (linea A). Dalla stazione Jamaica potete prendere la metro Manhattan E e J, perfetta se dovete scendere a Midtown Manhattan, mentre se la vostra direzione è Brooklyn e Lower Manhattan consigliamo dalla stazione Howard Beach di prendere la linea A (adatta per Brooklyn e Lower Manhattan). Il costo dell’Air Train è di 8.50 dollari (7.80 euro), ai quali dovete aggiungere il prezzo della metro, pari a 2.75 dollari (2.50 euro).

In alternativa avete a disposizione altre soluzioni, più comode se avete molti bagagli o viaggiate con bambini piccoli, ma meno economiche. Potete fare affidamento ai servizi di transfer, acquistabili comodamente online, oppure i classici taxi. Quest’ultima è sicuramente l’opzione più costosa: la tariffa fissa è di 70 dollari + 1.25 dollari di tariffa per l’ingresso all’aeroporto + mance e pedaggi vari per l’attraversamento di tunnel e ponti. Il totale di un viaggio in taxi si aggira intorno ai 100 dollari.

Aeroporto JFK
Aeroporto internazionale JFK

Aeroporto Fiorello La Guardia

Anche l’aeroporto La Guardia è situato nel Queens, chiamato così per omaggiare il primo deputato italo-americano e direttore generale dell’UNRRA. Nel 1960 era considerato l’aeroporto più grande del mondo da tutta la comunità dell’aviazione mondiale, mentre oggi rappresenta il più piccolo dei tre aeroporti che servono la città statunitense ed è utilizzato soprattutto per voli nazionali e voli diretti verso il vicino Canada.

Se state viaggiando nelle diverse città degli Stati Uniti d’America e atterrate a La Guardia, per raggiungere Manhattan non avrete a disposizione la metro, bensì i mezzi pubblici.

Come raggiungere Manhattan da La Guardia

Il mezzo a vostra disposizione è l’autobus, in particolare La Guardia Link Q70: gratuitamente vi porterà fino alla stazione della metro 74 St/Roosevelt Av, situata sempre nel Queens. Da qui potrete procedere con la metro salendo sulla linea 7 che fermerà a Grand Central Terminal e a Times Square. Se alloggiate nella zona Midtown Manhattan, dovrete scegliere la linea E. Se la vostra meta finale è Harlem, a nord di Manhattan, invece, l’autobus da prendere è il M60SBS in partenza da tutti i terminal dell’aeroporto.

Anche da La Guardia avete delle alternative, come le navette condivise o il taxi, la cui tariffa cambia in base alla zona che dovete raggiungere: si aggira intorno ai 25 dollari se andate nella zona nord di Manhattan o ai 44 dollari per l’area Lower Manhattan.

L’aeroporto di Newark

Infine, arriviamo all’ultimo dei tre aeroporti di New York: il Newark Liberty Airport, situato nell’omonima città nello stato del New Jersey, il secondo più importante dopo JFK. Dall’Italia è possibile atterrare in questo aeroporto facendo prima scalo in altre città, anche se non rappresenta la scelta più comoda e conveniente per raggiungere Manhattan perché le possibilità sono minori rispetto a quelle offerte dall’aeroporto JFK.

Come arrivare al centro di Manhattan da Newark

I mezzi pubblici saranno i vostri alleati in questo viaggio per raggiungere Manhattan, in particolare il treno. La stazione dei treni, però, non passando direttamente per l’aeroporto, dovrà essere raggiunta con il treno automatico Air Train. L’Air Train Newark vi porterà dai terminal dell’aeroporto alla stazione NJ Transit: da qui è possibile prendere il treno per la Penn Station di Manhattan al costo di 16 dollari per gli adulti e 12 dollari per i bambini dai 5 agli 11 anni. In 30 minuti arriverete a destinazione.

Se il vostro hotel non si trova in questa zona, dalla Penn Station potete proseguire con la metro rossa, la quale copre le linee 1, 2 3. In alternativa, per raggiungere Manhattan potete salire anche sul Newark Airport Express Bus che, in partenza da tutti i terminal, vi porterà in centro in 50 minuti (in base al traffico). Il biglietto costa 18 dollari per gli adulti (solo andata) e 5.50 dollari per i bambini.

Cercate il massimo della comodità e non badate troppo alle spese? Anche da Newark partono diversi taxi, la cui tariffa varia in base alla vostra destinazione: si aggira tra i 60 dollari e gli 80 dollari.

Aeroporto Newark

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Taxi all’aeroporto di Newark
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I 400 anni di New York con tantissime novità

Nel 2024, New York festeggia il suo 400° anniversario, un traguardo straordinario che celebra una metropoli vibrante e dinamica che, con una vitalità inarrestabile, continua a pulsare di energia.

Da modesta colonia olandese a una delle capitali mondiali di cultura, innovazione e creatività, New York è stata testimone di una trasformazione continua. Quattrocento anni di storia hanno visto la nascita di un crocevia di culture e idee, un simbolo di progresso e speranza. Quest’anno, la città non soltanto riflette sul suo passato ricco e variegato, ma guarda anche al futuro con nuove attrazioni che ne impreziosiscono il già affascinante panorama.

Dai musei iconici ai moderni centri culturali, passando per i quartieri in continua evoluzione, la Grande Mela invita tutti a scoprire le sue radici storiche e ad abbracciarne le innovazioni.

Le nuove attrazioni nel cielo della Grande Mela

Quando si pensa alla Grande Mela, è inevitabile immaginare il suo iconico skyline, con i grattacieli imponenti che portano a sollevare lo sguardo verso il cielo.

Negli ultimi anni, la City ha arricchito l’offerta di attrazioni panoramiche con due nuove meraviglie. L’Empire State Building, recentemente rinnovato, ora si affianca a due nuove esperienze mozzafiato: Summit One Vanderbilt e The Edge.

Summit One Vanderbilt è un parco giochi immersivo a oltre 400 metri di altezza. Si tratta di uno spazio ultra-instagrammabile che include stanze con palloncini colorati, pavimenti trasparenti e pareti di specchi, oltre a sky box che offrono l’illusione della levitazione e terrazze sospese con una vista a 360 gradi che toglie il fiato.

The Edge rappresenta l’osservatorio all’aperto più alto dell’emisfero occidentale. In soli 52 secondi, l’ascensore porta i visitatori al 100° piano del 30 Hudson Yards, dove un panorama spettacolare si estende dal fiume Hudson fino alle coste del New Jersey. La terrazza sporgente, del tutto trasparente, offre la sensazione di fluttuare tra i grattacieli di New York.

Inoltre, il Top of the Rock ha di recente introdotto “The Beam Rockefeller Center”, un’attrazione ispirata alla celebre foto storica degli operai seduti su una trave d’acciaio sospesa nel vuoto. I visitatori possono sedersi su una putrella di ferro al 69° piano e fare un giro panoramico di 180 gradi, per ricreare la famosa immagine con la sicurezza di restare saldi sulla terrazza del Top of the Rock.

La storia è protagonista a Washington Heights

Il quartiere di Washington Heights, in passato considerato un’area a rischio, si sta ormai facendo notare come punto di interesse grazie alla sua ricca storia e alla diversità culturale. Qui spicca la Morris Jumel Mansion, la più antica residenza di Manhattan, costruita nel 1765. Durante l’inverno del 1776-1777, fu utilizzata come quartier generale da George Washington. La casa ha ospitato anche figure storiche come il generale Henry Knox e, successivamente, Eliza Jumel, una pioniera dell’imprenditoria femminile americana.

Oggi, la forte presenza della comunità latina, in gran parte proveniente dalla Repubblica Dominicana, ha arricchito l’identità culturale del quartiere. Con l’associazione “Mad Tour”, si ha l’occasione di esplorare i vivaci negozietti locali, assaporare “bolas” di yucca fritta e bevande tropicali, visitare supermercati e trascorrere del tempo in un parco con vista sul Washington Bridge.

Inoltre, nel cuore di Fort Tryon Park, nella parte nord di Manhattan, si cela un tesoro medievale che spesso sfugge ai turisti frettolosi: The Met Cloisters, succursale del Metropolitan Museum of Art, inaugurato nel 1938.

The Met Cloisters è un museo unico nel suo genere, dedicato all’arte e alla cultura medievale europea: composto da cinque chiostri, ricostruiti e trasportati dall’Europa, ospita una vasta collezione di oltre 5.000 opere. Tra le esposizioni vi sono sculture, arazzi, manoscritti e oggetti decorativi che propongono uno sguardo affascinante sulla vita e l’arte del Medioevo.

Ogni chiostro è circondato da giardini che riproducono le piante e le erbe utilizzate in quell’epoca, per un ambiente sereno e contemplativo.

Riqualificazione urbana sempre più green

Cambiare pelle per una metropoli come New York significa anche abbandonare l’immagine di cemento e acciaio che l’ha caratterizzata per decenni. Questo rinnovamento è ben rappresentato dalla trasformazione di Hudson Yards, l’ultimo quartiere di moda a Midtown, sorto sui resti di un vecchio scalo ferroviario abbandonato. Oggi, Hudson Yards è un vivace esempio di modernità, con grattacieli all’avanguardia, ristoranti gourmet e attrazioni uniche come il Vessel, incredibile struttura architettonica composta da 154 scale interconnesse, che ricorda le opere di Escher e dona una vista indimenticabile sulla città.

Non lontano da Hudson Yards, la High Line continua a stupire con l’unione di natura e architettura. Il parco sopraelevato, ricavato da una vecchia ferrovia, è un vero e proprio giardino urbano, arricchito da installazioni artistiche, sculture di artisti locali e aree relax. Passeggiando lungo i sentieri, si possono scoprire opere d’arte temporanee e permanenti, mentre le panchine in legno invitano a fermarsi e godere della vista sull’Hudson River e su Manhattan. Durante l’estate, la High Line ospita eventi culturali, concerti e proiezioni di film all’aperto.

Alla fine della High Line, nel Meatpacking District, ecco poi il Museo Whitney, uno dei principali istituti culturali di New York dedicato all’arte statunitense del XX e XXI secolo. Progettata dall’architetto Renzo Piano, la struttura ospita una vasta collezione di oltre 25.000 opere di artisti come Edward Hopper, Georgia O’Keeffe e Jeff Koons. La terrazza del museo regala una veduta incantevole sul parco galleggiante di Little Island, ed è il luogo ideale per sorseggiare un drink e godere dello skyline.

Alla scoperta di Brooklyn e Coney Island

Per comprendere appieno la vivacità e la ricchezza culturale di New York City, è fondamentale varcare i confini di Manhattan. Attraversando il ponte di Brooklyn, si viene accolti da un’atmosfera suggestiva, caratterizzata da tranquille stradine, case di mattoni rossi, e una scena artistica vibrante. In Brooklyn, il quartiere di Little Caribbean si distingue per la sua vivace comunità caraibica, la più grande all’estero. Qui, l’associazione I’m Carabbeing organizza tour gastronomici a Flatbush, per scoprire prelibatezze locali come il jerk chicken e il rum cake, che raccontano storie di tradizione e cultura dei Caraibi.

Sempre a Brooklyn, non può mancare una sosta presso la storica Allan’s Bakery, nota per i suoi dolci all’uvetta e cocco, e il Labay Market, gestito da “Big Mac”, rinomato per la freschissima frutta tropicale e l’acqua di cocco. Il negozio di dischi di Roger, che da 40 anni produce artisti di musica africana, è un altro angolo imperdibile. Non lontano, il Brooklyn Museum offre una collezione variegata che spazia dall’arte africana a quella contemporanea.

Proseguendo verso sud, si arriva a Coney Island, il famoso lungomare che incarna il fascino nostalgico di New York. Le giostre storiche, come il Cyclone e il Wonder Wheel, evocano il passato degli anni Cinquanta, mentre il profumo dei popcorn e il suono delle onde creano un’atmosfera magica. Qui è nato l’hot dog, con il celebre Nathan’s Hot Dogs, un must per ogni visitatore e un simbolo culinario a livello internazionale.

E anche nel cuore di una metropoli è possibile godersi il relax con una sessione di yoga a Central Park, organizzata da Fit Tours NYC. Immersi nel verde del parco, lontani dal trambusto cittadino, si ritrova benessere e tranquillità. Con lo sfondo dei grattacieli dell’Upper East Side, il romantico Bow Bridge, e l’area dedicata a John Lennon, il parco offre un’esperienza davvero rigenerante.

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Statua della Libertà: storia e curiosità del simbolo di New York

New York, una città cosmopolita, monumentale, iconica. Un viaggio nella Grande Mela è ricco di cose da fare e da vedere e scegliere non è sempre facilissimo. Se c’è un’attrazione, però, che non può mancare nella lista, questa è sicuramente la Statua della Libertà. Con il suo color verde rame, Lady Liberty domina la baia di New York da Liberty Island, una piccola isola di quasi 60 mila metri quadri situata all’interno della foce del fiume Hudson, ed è considerata il vero simbolo non solo della città, ma della nazione intera.

La posizione all’ingresso della baia non è casuale: con i suoi 46 metri, che diventano 93 metri se si considera il piedistallo, il monumento aveva come obiettivo quello di accogliere chiunque arrivasse negli Stati Uniti. Ma non raccontiamo tutto ora: la Statua della Libertà è un’icona la cui fama è legata anche alla sua storia, alle tante curiosità che l’avvolgono e alle caratteristiche stesse della sua struttura. Tutte informazioni che troverai proseguendo la lettura di questo articolo!

La storia della Statua della Libertà

Molti non sanno che il nome completo della Statua della Libertà è “La Libertà che illumina il mondo” e che a costruirla non fu un americano, bensì un francese. Édouard Laboulaye, politico e dalla vocazione antischiavista, nel 1865 si accorda con lo scultore Bartholdi per fare un dono al popolo americano in onore della vittoria dell’Unione nella Guerra civile e per suggellare la fratellanza tra i due paesi. Ispirandosi ad altre sculture americane e italiane, Bartholdi progetta una prima struttura in rame. Con i suggerimenti dell’architetto Viollet-le-Duc e del noto Gustave Eiffel, il progetto prende vita e comincia a essere eretto su terra francese.

E a livello economico, dove hanno trovato i soldi per realizzare un’idea così mastodontica? Le raccolte fondi sono state il mezzo principale grazie al quale è stato possibile non solo creare la Statua della Libertà, ma anche trasportarla in America. Con l’intervento di personaggi illustri come l’editore Joseph Pulitzer, il quale lanciò una petizione per convincere i newyorkesi a fare una donazione, i singoli pezzi vennero spediti con diverse traversate oceaniche e la scultura venne inaugurata ufficialmente nel 1886.

Dentro la Statua della Libertà: curiosità e caratteristiche

Realizzata in stile neoclassico, la Statua della Libertà rappresenta Libertas, divinità dell’antica Roma e, come lascia intendere la parola stessa, personificazione della libertà. Grazie alla sua altezza, che ricordiamo è di 93 metri totali fino alla punta della fiaccola, è visibile fino a 40 km di distanza e il peso complessivo arriva a ben 225 tonnellate. Una curiosità di cui non tutti sono a conoscenza riguarda il colore: oggi la vediamo color verde rame, ma in origine era rossastra, proprio come il rame. È lo scorrere del tempo che, ossidando il materiale a contatto con l’aria, ne ha modificato l’aspetto.

Le 7 punte che adornano l’aureola della Statua della Libertà rappresentano i 7 mari e i 7 continenti nei quali si voleva che venisse diffuso il concetto universale di libertà, mentre ai suoi piedi ci sono delle catene spezzate, simbolo della liberazione dal potere dispotico. All’interno della statua, invece, troviamo colonne e travi a struttura reticolare collegate alle lastre esterne attraverso l’ausilio di rivetti, oltre che una spirale di metallo che la percorre dal basso verso l’alto. Per arrivare in cima si può utilizzare un comodo ascensore, ma gli ultimi 33 metri verso la corona possono essere percorsi solo a piedi salendo 354 gradini lungo una scala a chiocciola.

Statua della Libertà a New York

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Dettaglio della testa della Statua della Libertà a New York

Come visitare la Statua della Libertà

Essendo uno dei monumenti simbolo di New York è anche quello tra i più visitati al mondo, soprattutto perché, una volta arrivati in cima, offre una vista mozzafiato sulla città. Trovandosi su un isolotto nel mezzo del fiume Hudson, la prima cosa da fare è prendere il traghetto con partenza da Battery Park o da Liberty State Park, nel New Jersey. L’unico rivenditore autorizzato è il Statue City Cruise e i biglietti, che comprendono il traghetto andata e ritorno, il museo della Statua della Libertà, il museo dell’Immigrazione di Ellis Island e l’audioguida, possono essere acquistati comodamente online.

Esistono diverse tipologie di biglietto: quella base permette di salire sul traghetto e di avvicinarsi alla scultura, senza però poter entrare al suo interno; la seconda tipologia include il piedistallo, grazie al quale si può entrare all’interno della statua e salire i 224 gradini per arrivare fino al livello dei piedi; infine, la terza tipologia include anche la corona. L’accesso dei visitatori è limitato, quindi consigliamo di acquistare i biglietti con largo anticipo e di godersi il simbolo di New York in totale tranquillità, portando a casa un’esperienza unica e indimenticabile.

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Come pagare a New York: prelevare dal bancomat o usare le carte?

New York City è una delle metropoli più vivaci del mondo e attira milioni di turisti ogni anno. Con i suoi grattacieli imponenti che formano uno skyline inconfondibile, è la tappa perfetta per un viaggio negli USA. State organizzando la prossima vacanza oltreoceano, ma vi state chiedendo quali siano i metodi di pagamento migliori a cui affidarsi?

Quando si viaggia al di fuori dei confini italiani, o europei, una delle questioni più importanti da affrontare riguarda i soldi: come farò a prelevare? E come potrò pagare hotel, auto, ristoranti, prodotti e servizi? Ecco una guida che vi può chiarire le idee, con alcuni importanti consigli pratici. Meglio quindi utilizzare i contanti prelevandoli con il bancomat oppure preferire l’uso di carte di credito e debito?

Carte di credito e debito: la scelta più diffusa

Le carte di credito, credit card, sono il metodo di pagamento in assoluto più diffuso e utilizzato dalla popolazione statunitense, soprattutto a New York. Queste carte vengono accettate in qualsiasi negozio, ristorante, hotel o servizio e per ogni tipo di importo.

Per un viaggio nella Grande Mela, e negli Stati Uniti in generale, è consigliato portare con sé almeno una carta di credito, oltre al bancomat (debit card). Quest’ultimo può essere di due tipologie: VPay e Cirrus Maestro.

Vediamo tutti i motivi per cui sono consigliati questi due metodi di pagamento.

Come usare le carte di credito e di debito a New York

Perché le carte di credito e i bancomat (o altre carte prepagate) sono i metodi più consigliati per pagare a New York? I motivi sono molteplici. Innanzitutto, tutti i pagamenti con carte di credito e di debito sono senza commissioni in America. Inoltre, vengono accettati tutti i principali circuiti come Visa, MasterCard, American Express e Discover e Diners.

Perché dovremmo sempre avere con noi una carta di credito negli USA? Se si intende noleggiare un’auto, per esempio, nella maggior parte dei casi viene richiesta una caparra che deve essere garantita con una carta di credito. Sarà quindi necessario possederne una.

Per tutti i pagamenti, anche i bancomat sono accettati ovunque, ma capita di incontrare più spesso problemi e le transazioni rischiano di non andare a buon fine nonostante appartengano a circuiti accettati. Per questo è utile avere sempre con sé anche una carta di credito con la quale pagare, in caso di necessità.

Il consiglio è infatti quello di utilizzare la carta di credito per tutte quelle spese certe e importanti, come il noleggio auto e l’hotel. Per tutte le altre spese, invece, tale metodo rimane come alternativa, utilizzabile nel caso in cui il bancomat non venga accettato.

Altri consigli per i pagamenti con carte

Pagando con carta di credito a New York, è bene fare attenzione alla valuta con cui si effettua la transazione. Infatti, si può scegliere di pagare in dollari o nella nostra moneta. La scelta ideale sarebbe quella del pagamento in dollari: la conversione effettuata dalle banche italiane è solitamente più conveniente.

Inoltre, prima di partire per il tuo viaggio nella metropoli newyorkese, chiedi informazioni al tuo istituto bancario sulle condizioni imposte dalle tue carte di pagamento. È necessario chiarire se sono abilitate per gli Stati Uniti e attivare, se necessario, la cosiddetta “Opzione Mondo” per transazioni in Paesi extra euro, che è a pagamento. Oltre a questo, è importante chiedere quali siano le eventuali commissioni applicate sui pagamenti e sui prelievi all’estero.

Un’altra cosa da chiarire con la propria banca prima di mettersi in viaggio, riguarda i massimali di spesa e di prelievo con le proprie carte, in modo da aumentarli all’occorrenza e non avere brutte sorprese durante la vacanza oltreoceano. Sarebbe infatti un bel problema se non si riuscisse più a pagare o prelevare perché si è raggiunto il massimo consentito.

Prendi anche in considerazione di attivare una carta apposita studiata per i viaggi all’estero, che abbia commissioni agevolate e che garantisca la sicurezza delle transazioni. Un’opzione che sembrerebbe vantaggiosa, inoltre, è quella delle carte legate ai conti online.

Pagare in contanti a New York

Nonostante a New York, come nelle altre metropoli americane, i contanti siano sempre meno utilizzati per i pagamenti di qualsiasi bene o servizio, prediligendo le carte di credito, le banconote rimangono una valida opzione per fare acquisti.

Si consiglia però di utilizzare i contanti solo nei casi in cui non vengano accettate o non funzionino le carte di debito e credito che si hanno a disposizione, tenendoli quindi per affrontare eventuali casi di emergenza (ad esempio se sul taxi non si riesce a pagare la corsa con le carte di credito o debito).

Le alternative per avere con sé i contanti negli Stati Uniti sono due: effettuare il cambio valuta in Italia portando i dollari in America, oppure prelevare dagli ATM direttamente una volta arrivati a New York. Ma qual è la scelta migliore?

Prelievo bancomat o cambio contanti in Italia

A New York City gli sportelli bancomat (ATM) sono presenti in maniera molto capillare e questo rende decisamente comodo e semplice il prelievo di contanti (è sconsigliato, invece, prelevare con carta di credito perché ha costi maggiori).

L’aspetto più importante da tenere in considerazione è l’applicazione di due commissioni sui prelievi: una commissione applicata dalla banca italiana e una alla banca americana (solitamente tra i 3 e i 6 dollari).

Anche in caso di prelievo è necessario porre molta attenzione sulla valuta scelta: è meglio prelevare in euro o in dollari? Scegliendo l’opzione senza cambio valuta (quella più consigliata) si pagano i dollari nella nostra valuta. Se si sceglie il cambio valuta, invece, la banca in cui stai prelevando effettuerà il cambio e questa opzione è generalmente più costosa.

Il suggerimento è quello di prelevare direttamente in un ATM di New York, ma meno volte possibile, preferendo una cifra più alta in un’unica transazione per ammortizzare i costi del servizio.

L’altra opzione è quella di cambiare gli euro in dollari in Italia, prima di partire. In tal caso è bene informarsi sui tassi di cambio effettuati e sulle commissioni. Ad ogni modo, essendo molto comodo prelevare negli USA si può anche evitare di cambiare i contanti prima del viaggio.

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Decolla dall’Italia la prima compagnia aerea per animali (e i loro padroni)

Volare con un amico a quattro zampe può essere un’ardua impresa, soprattutto in caso di un viaggio transatlantico. Tuttavia, da oggi anche in Italia si può usufruire del primo servizio al mondo di noleggio di jet privati condivisi pay-per-seat dedicato agli animali domestici, che consente di viaggiare con il proprio pelosetto in cabina.

In questi giorni, infatti, K9 JETS ha annunciato il lancio del suo nuovo volo, che collega New York e Milano, con comode connessioni per Los Angeles. Un’offerta presentata come ‘innovativa’, che mira a fornire un’esperienza di viaggio piacevole, senza compromettere comfort e benessere umano e canino.

K9 JETS: da Milano a New York in cabina con il proprio cane

Il servizio K9 JETS garantisce che i cani possano accompagnare i loro padroni nei viaggi transatlantici. Obiettivo della compagnia è fornire un ambiente sicuro e tranquillo per gli animali domestici durante il viaggio. Gli aeromobili sono, quindi, attrezzati per soddisfare le esigenze specifiche dei passeggeri a quattro zampe. Ogni cabina dispone di ampie zone pet-friendly, progettate per restituire un’atmosfera familiare. Inoltre, un team dedicato di esperti può assistere i passeggeri in tutti gli aspetti del viaggio, inclusa l’organizzazione del trasporto via terra e la garanzia del rispetto di tutte le normative pertinenti per i viaggi degli animali domestici.

In definitiva, zero stress per animali e padroni, con procedure di check-in semplici, nessuna preoccupazione per la salute e la sicurezza dei propri amici a quattro zampe, nessun trauma dovuto al trasporto in stiva, nessuna attesa dovuta alla consegna del trasportino post arrivo e nessuno sbalzo di temperatura. L’obiettivo è di risparmiare ai proprietari il tempo impiegato per spulciare le regole spesso diverse da una compagnia aerea all’altra.

Le norme della Federal Aviation Administration ammettono in cabina con il proprietario i cosiddetti animali da servizio, ossia i cani per non vedenti o di sostegno psicologico. Quelli di piccola taglia possono salire a bordo chiusi in una borsa da posizionare sotto il sedile, ma oltre i 10 chili bisogna ricorrere alla gabbia nella zona cargo. Quest’ultima opzione è particolarmente temuta dai pet parents a causa degli sbalzi delle temperature, della scarsa ventilazione e di potenziali problemi nelle operazione di carico e scarico. Alcune linee aeree non consentono a determinate razze di volare, tra queste bulldog, pitbull e mastini.

Stando alle stime del Department of Transportation del 2023, circa 200 animali, quasi tutti cani, sono morti in volo negli Stati Uniti nell’ultimo decennio. K9 JETS è stata, quindi, fondata in risposta al crescente desiderio dei proprietari di animali domestici di spostarsi con i propri pelosi al seguito in tutta sicurezza e garantendo il massimo comfort.

“La nostra missione è quella di eliminare lo stress spesso associato ai viaggi con animali domestici, consentendo ai proprietari di creare ricordi indimenticabili delle vacanze senza preoccuparsi dei loro amici pelosi”, ha dichiarato Adam Golder, fondatore e client director di K9 JETS.

Volare con i propri animali da Milano: le date

Un volo a bordo del jet privato dedicato ai viaggi degli animali domestici con rispettivi padroni offre una vera e propria esperienza a 5 stelle (o, se vogliamo, a 5 zampe), e in quanto tale per il momento certamente non accessibile a tutte le tasche. I voli K9 JETS saranno disponibili mensilmente da Milano Malpensa a Teterboro, lo scalo per jet privati alle porte di New York, a partire dal 23 maggio.

Ecco le date per la tratta Milano-New York:

  • 23 maggio
  • 30 giugno
  • 25 luglio
  • 29 agosto