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Esplorando la Pianura Padana, alla scoperta di borghi, abbazie e natura

La Pianura Padana non è solo, come si studia a scuola, il cuore economico e agricolo d’Italia, nebbia in inverno e afa in estate; ma anche una terra ricca di storia, cultura e bellezze naturalistiche. Borghi medievali e capolavori artistici, luoghi di ritiro spirituale e acque per il benessere: ecco una selezione di luoghi imperdibili per scoprire il volto più autentico di quest’area.

Sabbioneta, la città ideale del Rinascimento

Nel cuore della Pianura Padana, Sabbioneta rappresenta uno dei massimi esempi di città ideale rinascimentale. Fondata dal duca Vespasiano Gonzaga nel XVI secolo, questa piccola perla della provincia di Mantova vanta un centro storico dichiarato Patrimonio UNESCO. Da non perdere il Palazzo Ducale, il Teatro all’Antica e la Galleria degli Antichi, perfettamente conservati. Una visita guidata è l’opzione migliore per riuscire a comprendere la struttura della città e spesso, durante l’anno, sono organizzate visite teatralizzate, curiose anche per le famiglie con bambini.

Il Delta del Po, un paradiso naturale

Uno dei paesaggi più suggestivi della Pianura Padana è senza dubbio il Delta del Po, un labirinto di canali, lagune e boschi che ospitano una biodiversità straordinaria. Perfetto per escursioni in barca o in bicicletta, il Parco del Delta del Po è da visitare almeno una volta nella vita. Da vedere: le saline di Comacchio, un tempo fulcro dell’economia locale, oggi sono una riserva naturale dove si possono ammirare fenicotteri rosa e molte altre specie di uccelli. I casoni da pesca, antiche abitazioni dei pescatori, raccontano invece la storia di una vita dura ma profondamente legata all’ambiente lagunare. Alcuni di essi sono stati restaurati e aperti ai visitatori, e permettono di comprendere meglio il legame tra l’uomo e il fiume.

Il periodo migliore per esplorarlo è la primavera, quando la natura si risveglia o l’autunno, al passaggio degli uccelli migratori; e la bici è senz’altro il mezzo più appropriato grazie alla rete capillare e sicura di ciclabili.

Parco Delta Po

Fonte: iStock – Ph: ermess

Parco Delta del Po

Castell’Arquato, borgo medievale d’atmosfera

In provincia di Piacenza, Castell’Arquato è uno dei borghi medievali meglio conservati d’Italia. Il centro storico è un dedalo di stradine acciottolate che conducono alla Rocca Viscontea, da cui si gode di una vista panoramica sulla Val d’Arda. Perfetto per un’escursione giornaliera, la visita soddisfa la mente ma anche il corpo: da non perdere i piatti e vini tipici della cucina emiliana e di una tradizione enogastronomica eccellente.

Il Labirinto della Masone, un’esperienza unica

Nei pressi di Parma, a meno di 10 minuti  d’auto da Fidenza, il Labirinto della Masone è un’attrazione sorprendente: il più grande labirinto di bambù al mondo, ideato dall’editore Franco Maria Ricci. Oltre all’intricato percorso verde di circa 3  km, la struttura ospita una collezione d’arte e una biblioteca di pregio. Un luogo inaspettato e originale: la visita dura 45 minuti circa e il biglietto costa 20 euro circa, con riduzioni e convenzioni per bambini, studenti e famiglie.

Labirinto della Masone

Fonte: Getty Images

Labirinto della Masone

L’Abbazia di Chiaravalle, spiritualità e architettura

Poco fuori Milano, l’Abbazia di Chiaravalle è un’oasi di pace. Fondata nel XII secolo dai monaci cistercensi, conserva affreschi trecenteschi e una torre nolare nota come “Ciribiciaccola”. La visita è un’occasione per scoprire l’arte gotica lombarda e assaporare i prodotti tipici del monastero, come il famoso formaggio Grana Padano. Il complesso monastico, immerso nella campagna lombarda, comprende anche un antico mulino ad acqua ancora funzionante, testimone dell’ingegnosità dei monaci nel gestire le risorse naturali. Ancora oggi, il monastero è un luogo di raccoglimento, dove è possibile assistere ai canti gregoriani che risuonano tra le navate durante le funzioni liturgiche.

San Benedetto Po, il gioiello monastico mantovano

Meno noto ma di grande fascino, il complesso monastico di San Benedetto Po è un capolavoro architettonico legato alla figura di Matilde di Canossa. L’Abbazia di Polirone, fondata nell’XI secolo, conserva affreschi straordinari e un’atmosfera di profonda spiritualità. Il borgo, immerso nel paesaggio del Po, è una meta perfetta per un itinerario tra arte e natura. Oltre al chiostro e alla basilica, il monastero ospita un museo che racconta la storia dell’ordine benedettino e il ruolo centrale di questo luogo nei secoli. Il fascino del borgo è valorizzato dalle frequenti iniziative culturali e le rievocazioni storiche che permettono di rivivere la vita monastica del passato.

San Benedetto Po

Fonte: iStock

L’abbazia di San Benedetto Po

Il Sacro Monte di Varese, un percorso di fede e bellezza

Pur trovandosi ai margini della Pianura Padana, il Sacro Monte di Varese merita una menzione. Questo luogo di pellegrinaggio, patrimonio UNESCO, è caratterizzato da una via sacra con quattordici cappelle affrescate, che conducono fino al santuario. Ogni cappella rappresenta una scena della vita di Cristo. Oltre al valore religioso, il percorso offre scorci panoramici spettacolari sulla pianura, che si estende fino al Lago di Varese e alle Alpi.

Aquileia, un tesoro archeologico

Aquileia è una delle aree archeologiche più importanti d’Italia. Infatti, dal 1998 la città è inserita nelle liste del Patrimonio UNESCO. Fondata dai Romani nel 181 a.C., Aquileia divenne un punto strategico per il commercio e la difesa, grazie alla sua posizione vicino al fiume Natissa. Oggi, conserva un sito archeologico straordinario che comprende resti ben conservati di strade, mosaici, il foro e il porto fluviale, che testimoniano il suo ruolo di città fiorente nell’antichità. La Basilica di Santa Maria Assunta, con il suo maestoso mosaico pavimentale, custodisce uno dei più grandi e antichi mosaici del mondo cristiano, datato tra il IV e il V secolo d.C. Questo capolavoro raffigura scene bibliche e allegoriche, e rappresenta un’importante testimonianza della transizione dal mondo romano a quello cristiano. Oltre alla basilica, il museo archeologico di Aquileia propone un’esperienza immersiva nella storia, con reperti dall’epoca romana fino al medioevo.

zona archeologia aquileia

Fonte: iStock

Aquileia, patrimonio Unesco

Salsomaggiore Terme, il benessere tra storia e natura

Famosa per le sue acque termali dalle proprietà curative, Salsomaggiore Terme è una delle località termali più rinomate d’Italia. Il cuore della città è il maestoso Palazzo delle Terme Berzieri, un autentico gioiello architettonico in stile liberty, progettato dall’architetto Giuseppe Mazzocchi, con i suoi eleganti dettagli decorativi e l’imponente facciata. Il Palazzo ospita al suo interno gli storici stabilimenti termali, che da secoli attraggono chi cerca relax e salute. I trattamenti benessere offerti spaziano dai classici bagni termali a percorsi rigeneranti, ideali per recuperare energia e vitalità. Salsomaggiore non è però solo una meta per il benessere: circondata da dolci colline, è perfetta per escursioni e passeggiate immersi nella natura.

Salsomaggiore Terme

Fonte: iStock

Salsomaggiore Terme luogo di reax e benessere

Castellaro Lagusello e Monzambano, borghi da cartolina

Situato nel cuore della Pianura Padana, in provncia di Mantova, Castellaro Lagusello è un pittoresco borgo che si specchia nelle acque di un laghetto a forma di cuore, un paesaggio che sembra uscito da una cartolina. Centro fortificato dimenticato dal tempo, Castellaro Lagusello è una frazione del comune di Monzambano, dagli scenari fiabeschi, con i suoi vicoli lastricati e case in pietra. Tra le attrazioni principali: Villa Arrighi è una residenza storica circondata da un ampio parco; la Torre dell’Orologio domina il borgo; le chiese di San Giuseppe e San Nicola con i loro affreschi e dettagli architettonici. Poco lontano, Monzambano è famosa per il suo castello medievale, che sorge su una collina lungo il fiume Mincio e offre una vista panoramica sul paesaggio circostante.

Crespi d’Adda, un villaggio industriale patrimonio dell’umanità

Appena fuori dalla Pianura, Crespi d’Adda è un villaggio operaio fondato nel 1878 da Cristoforo Benigno Crespi, intorno al Cotonificio Benigno Crespi, e completato dal figlio Silvio alla fine degli anni Trenta. Situato al confine tra le province di Milano e Bergamo, nel Comune di Capriate San Gervasio, il villaggio è un esempio eccezionale di città industriale, ancora abitato e perfettamente conservato, e il secondo sito industriale più visitato in Italia. Nel 1995 è stato inserito nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Il villaggio è organizzato in modo regolare e ordinato: sono cinquantacinque le casette, le case operaie, dalle medesime caratteristiche, a pianta quadrata, due piani fuori terra, collocate equidistanti tra loro, con orti e staccionate tutte uguali collocate in una planimetria ordinata e regolare. Sono suddivise in tre parti, separate da due strade che seguono la direttrice che da nord conduce a sud. Più a ovest sorgono i palazzotti, le prime residenze plurifamiliari di quattro piani, ben presto abbandonate in favore delle più ospitali e salubri casette operaie. Da non perdere, Villa Crespi, edificata in stile neogotico in una posizione soprastante il grande Cotonificio è un vero e proprio castello con torrette, merlature e cuspidi, un ampio giardino, quarantaquattro stanze e tre balconate affacciate sull’atrio centrale quadrato. Il Cotonificio Crespi, cuore dell’attività industriale, è stato chiuso nel 2003 e, dopo un periodo di abbandono, è stato acquistato nel 2013 con l’intento di trasformarlo in un centro per l’innovazione e l’arte. Il centro di interpretazione del sito è l’UNESCO Visitor Centre, dove si trovano un museo, un archivio storico e laboratori didattici.

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Fonte: 123rf

Il villaggio operaio di Crespi d’Adda
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Luoghi energetici in Italia: cosa sono e dove si trovano

Avete mai visitato un luogo dove, per citare Stephen King, “un senso di mistero ha invaso il vostro cuore e la vostra mente”? Nel mondo sono tanti i luoghi considerati magici, in grado di emanare vibrazioni energetiche particolari e dove si percepisce un’aura speciale. Questi vengono chiamati luoghi ad alta energia e, se in alcuni casi rappresentano posti che invitano alla contemplazione e al silenzio, come quelli naturali, in altri si parla di una linea vera e propria che collega monumenti ed edifici specifici.

In Italia, questa misteriosa linea retta, chiamata ‘Linea di San Michele‘, unisce alcuni santuari con quelli situati in altri paesi come St. Michael’s Mount in Cornovaglia, Le Mont Saint Michel in Bretagna, il Monastero di San Michele Arcangelo di Panormitis nell’isola greca di Symi per poi raggiungere il Monastero di Stella Maris sul Monte Carmelo ad Haifa, in Israele. Di chiese e abbazie dedicate all’Arcangelo ne esistono tante sul territorio italiano, ma quelle che si posizionano sulla linea retta energetica sono la Sacra di San Michele in Val di Susa e l’omonimo santuario di Monte Sant’Angelo sul Gargano. Questa linea è ricca di misteri, siete pronti a scoprirla?

La misteriosa linea di San Michele

L’Arcangelo Michele è colui che insorge contro Satana e i suoi satelliti in quanto difensore degli amici di Dio e protettore del suo popolo. Ed è proprio questo il racconto al centro della leggenda che ha dato vita alla misteriosa linea di San Michele. Secondo la tradizione biblica, la linea sarebbe stata tracciata con la spada dall’Arcangelo durante la lotta contro Lucifero, al termine della quale fu ricacciato e sigillato all’inferno.

La leggenda aggiunge anche un dettaglio in più, sottolineando che l’Arcangelo Michele sarebbe apparso in ognuno dei sette punti che tracciano la retta, conferendo a ogni posizione una particolare sacralità. Ed è proprio in questi punti che sono stati costruiti i monasteri e i luoghi di culto citati nel paragrafo precedente, custodi di un’energia potente avvertita da credenti e non. Oltre alla storia biblica, questa linea retta rappresenta anche il percorso di pellegrinaggio seguito dai devoti Micheliti.

I luoghi energetici in Italia

Il primo dei due santuari italiani situati sulla Via Micaelica si trova in Piemonte, nella Val di Susa, dove la venerazione per San Michele ha origini molto antiche, risalenti al V-VI secolo d.C. Costruita a partire dall’anno 1000 da cinque monaci benedettini su volere del vescovo Annuncone, la Sacra di San Michele sorge arroccata a 962 metri di altezza sulla punta del monte Pirchiriano, nelle Alpi Cozie. Come avvenne per il santuario de Le Mont Saint Michel in Francia, sempre secondo la leggenda, anche La Sacra fu realizzata su volere dell’Arcangelo che qui vi apparve ordinando al vescovo l’edificazione del santuario.

Questa maestosa abbazia, che ha ispirato la scrittura del monumentale “Il nome della Rosa” di Umberto Eco, può essere raggiunta a piedi attraverso due percorsi: uno che la collega all’abitato di Chiusa di San Michele, e uno che la collega all’abitato di Sant’Ambrogio. Una volta arrivati, vi mancherà salire i 239 scalini in pietra per arrivare a questo luogo magico e ricco di mistero. I più avventurosi possono raggiungerla anche percorrendo la via Ferrata Carlo Giorda.

Il secondo santuario, tra i più importanti luoghi energetici in Italia, è il Monte Sant’Angelo in Puglia. Anche in questo caso si dice che il santuario dedicato al divino messaggero sia stato costruito dagli angeli e consacrato da San Michele in persona. Anche qui, secondo la leggenda, apparve al Vescovo dell’antica diocesi di Siponto, fondata dall’apostolo Pietro, rivelandogli l’arcano di un luogo inaccessibile e misterioso che, per volontà di Dio, era stato designato a sua privilegiata dimora terrena. La grotta viene considerata un luogo sacro che testimonia la nascita del culto micaelico sul Gargano. Qui potete visitare la Basilica Santuario, la Cappella Penitenziale e i Musei Tecum, che custodisce le cripte longobarde, il museo lapidario e quello devozionale.

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Morimondo, il borgo lombardo dominato da un’antica abbazia

In provincia di Milano, Morimondo è annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia. E gran parte del merito va alla sua abbazia. Se state pensando a una gita fuori porta che vi permetta di immergervi tra storia e natura, Morimondo è la destinazione che fa per voi. A circa 40 km a sud-ovest del capoluogo meneghino, Morimondo si snoda intorno alla sua abbazia cistercense del XII secolo, ancora oggi scrigno di fascino e mistero.

L’Abbazia di Morimondo: un gioiello cistercense

Fondata nel 1135 da monaci cistercensi provenienti dalla Francia, questa perla architettonica rappresenta un capolavoro di arte romanico-gotica che ancora oggi affascina e incanta i visitatori.

Visita all’Abbazia

Immaginate di varcare la soglia dell’abbazia e di essere immediatamente avvolti da un’atmosfera di quiete e solennità. La luce soffusa che filtra attraverso le vetrate policrome illumina le eleganti colonne, che sorreggono le volte a crociera, creando un gioco di luci e ombre impressionante. Lo sguardo non può che cadere sul prezioso coro ligneo, finemente intagliato e intarsiato, dove i monaci un tempo si riunivano per la preghiera.

Ogni angolo dell’abbazia racconta una storia, sussurra segreti del passato e testimonia la maestria degli artigiani che l’hanno costruita. Passeggiate nel chiostro, un luogo di pace e silenzio dove i monaci meditavano e passeggiavano, e immaginate di sentirne i passi risuonare sotto i colonnati. Visitate il refettorio, dove consumavano i loro frugali pasti, e riflettete sulla loro vita semplice e austera. Esplorate la sala capitolare, dove si riunivano per discutere le questioni della comunità, e provate a percepire l’eco delle loro discussioni.

Ma il vero gioiello dell’abbazia è senza dubbio la biblioteca. Qui, tra scaffali carichi di antichi manoscritti e volumi preziosi, vi sembrerà di fare un salto indietro nel tempo, di tornare in un’epoca in cui la conoscenza era custodita gelosamente e i libri erano considerati oggetti sacri.

L’Abbazia di Morimondo non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere. È un viaggio nel tempo, un tuffo nella storia, un incontro con la spiritualità e la bellezza. Lasciatevi avvolgere dalla sua atmosfera mistica e lasciatevi trasportare in un’altra epoca.

Un po’ di storia

L’Abbazia di Morimondo è stata fondata nel 1135 da monaci cistercensi provenienti dalla Francia e ha vissuto una storia ricca e affascinante. I cistercensi erano noti per la loro austerità, il loro  rigore monastico e il loro impegno nel lavoro agricolo. La loro filosofia si basava sul ritorno ai valori essenziali del cristianesimo e sull’importanza del lavoro manuale. L’arrivo dei cistercensi a Morimondo portò un profondo cambiamento nella regione, non solo dal punto di vista religioso, ma anche economico e sociale.

Nel corso del Medioevo, l’Abbazia di Morimondo assunse un ruolo di primaria importanza, sia dal punto di vista religioso che economico. Divenne un centro di riferimento spirituale per l’intera area, attirando pellegrini e devoti da tutto il nord Italia. L’abbazia possedeva vasti terreni agricoli che venivano coltivati dai monaci, contribuendo allo sviluppo economico della regione. Inoltre, l’abbazia era un importante centro di cultura e di istruzione, con una biblioteca ricca di manoscritti e una scuola frequentata da giovani provenienti da famiglie nobili.

L’abbazia di Morimondo attraversò periodi di grande splendore, durante i quali ospitò importanti personalità e svolse un ruolo fondamentale nella vita politica e culturale della regione. Tuttavia, subì anche momenti bui, come le guerre e le spoliazioni, che ne segnarono il declino. A partire dal XV secolo, l’abbazia iniziò a perdere la sua influenza, anche a causa della riforma protestante e delle guerre d’Italia. Nonostante il declino, l’Abbazia di Morimondo non ha mai perso il suo fascino e il suo valore storico-artistico. Nel XX secolo, grazie a un’opera di restauro e valorizzazione, l’abbazia è stata riportata alla luce e oggi è un’importante meta turistica e culturale.

Il Museo dell’Abbazia: un viaggio nella storia

Per approfondire la storia del monastero e del territorio circostante, visitate il Museo dell’Abbazia, ospitato all’interno del complesso. Tra reperti archeologici, sculture, affreschi e paramenti sacri, ripercorrerete le vicende che hanno segnato Morimondo nel corso dei secoli.

Oltre l’Abbazia: il borgo medievale

Oltrepassate le mura dell’abbazia e lasciatevi conquistare dal borgo medievale di Morimondo, passeggiando tra le strette vie acciottolate e le antiche case in pietra e mattoni rossi. Il modo migliore per scoprire i segreti di Morimondo è partecipare a una visita guidata dell’abbazia e del borgo. Organizzate regolarmente durante tutto l’anno, in italiano e in inglese, queste visite vi permetteranno di conoscere a fondo la storia, l’arte e la cultura di questo luogo magico.

Cosa fare nei dintorni di Morimondo

Se avete ancora tempo a disposizione, non perdete l’occasione di esplorare i dintorni di Morimondo. Ecco alcune mete consigliate:

  • Cascina Salubria: oasi di pace nella natura. Amanti della natura, non perdete l’occasione di visitare la Cascina Salubria, un’oasi naturalistica situata a pochi chilometri da Morimondo. Tra boschi e prati rigogliosi, potrete fare passeggiate a piedi o in bicicletta, osservare la fauna selvatica e godervi un momento di relax a contatto con la natura.
  • Abbiategrasso: A circa 6 km da Morimondo, Abbiategrasso vanta un centro storico ricco di monumenti, tra cui la chiesa di Santa Maria Nuova, il Castello Visconteo e l’ex Convento dell’Annunziata. Passeggiate tra le sue vie e immergetevi nella sua atmosfera vivace.
  • Vigevano: Poco più distante, Vigevano, conosciuta come “città di Ludovico il Moro”, merita una visita per il suo Duomo, il Castello Sforzesco e la Piazza Ducale.
  • Naviglio Grande: Per gli amanti delle attività all’aria aperta, il Naviglio Grande offre suggestivi percorsi ciclabili e pedonali che si snodano lungo le rive del canale, tra paesaggi rurali e scorci pittoreschi.
  • Bosco della Zelata: Se desiderate immergervi nella natura incontaminata, il Bosco della Zelata, a pochi chilometri da Morimondo, è l’ideale. Tra sentieri immersi nel verde, potrete fare trekking, mountain bike o semplicemente godervi un momento di relax a contatto con la flora e la fauna locale.

Info pratiche

Come arrivare a Morimondo

Raggiungere Morimondo è semplice: il borgo è ben collegato con Milano e le principali città lombarde tramite autostrade e strade provinciali. Se decidete di viaggiare in auto, potrete parcheggiare comodamente nel centro storico, nelle vicinanze dell’abbazia. In alternativa, potrete optare per i mezzi pubblici, con autobus in partenza da Milano e Abbiategrasso.

Morimondo a tavola

A Morimondo potrete gustare i piatti tipici della regione, come il succulento risotto alla milanese, la cotoletta alla milanese croccante e la deliziosa torta paesana. Non dimenticate di accompagnare il vostro pasto con un buon bicchiere di vino DOC lombardo.

 

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La regione del Kvarner: il gioiello nascosto della Croazia

Regione del Kvarner: tra mare cristallino e montagne

Ci troviamo nel territorio del Quarnero (o Quarnaro), dal nome croato Kvarner. Un luogo affascinante disteso tra l’Istria e le tranquille isole Quarnerine di Cherso e Lussino. La regione comprende anche Fiume, con il suo vivace panorama cittadino e un patrimonio storico e culturale tutto da esplorare, collegandosi anche con la splendida Riviera di Abbazia (Opatija riviera). Proprio qui si possono ancora ammirare le splendide ville antiche spesso trasformate in hotel di lusso, i parchi ben curati e il romantico lungomare in cui passeggiare al chiaro di luna.

Ce n’è per tutti i gusti: puoi rinfrescarti nelle tranquille foreste del Montanaro oppure rilassarti sotto il sole, lungo le dorate spiagge della Riviera di Cirquenizza: il Kvarner è uno scrigno di esperienze che aspetta solo di essere esplorato.

Fonte: Luca Tabako -TB Kvarner

Kvarner

Le spiagge incontaminate del Kvarner: un paradiso marino

Per coloro che cercano il massimo relax il Quarnero custodisce i luoghi perfetti in cui godersi la natura e immergersi delle sue acque cristalline: le isole di Lošinj (Lussino), Cres (Cherso) e Krk (Veglia) incantano con le loro spiagge incontaminate e i paesaggi verdi lussureggianti che le abbracciano.

Tra le spiagge più suggestive troviamo: San Biagio (Sv. Blaž), Piccolo bok (Mali bok), Grotte azzurre (Plave Grote) e Lubenizze, nell’isola di Cherso, oppure le spiagge di Cikat, Kadin e Veli Zal nell’isola di Lussino. A Veglia (Krk), che rientra anche nel territorio di Quarnerolo (più a est), si possono ammirare le spiagge di Vela Luka e Vela plaža o la Spiaggia dorata (Punat/Stara Baška).

Queste isole croate offrono lo sfondo perfetto per una vacanza rigenerante. Che tu voglia rilassarti in un lussuoso resort con vista sull’Adriatico o che tu sia intenzionato a esplorare calette nascoste e baie isolate, le isole del territorio del Quarnero promettono serenità e tranquillità ad ogni angolo.

Fonte: Luka Tabako

Località balneare di Baska

Immergiti nei sapori del Kvarner: un viaggio gastronomico speciale

Il viaggio tra le bellezze del Kvarner non può non comprendere anche la scoperta del suo ricco patrimonio culinario.

La città di Fiume e i suoi dintorni sono vivaci località anche dal punto di vista culinario. Qui puoi assaggiare prelibatezze a base di pesce fresco e gustosi piatti tradizionali che portano con sé le influenze dei sapori mediterranei e centro-europei dei secoli passati.

Nella riviera che ospita la città di Abbazia (Opatija), eleganti resort mostrano le offerte gastronomiche della regione, con ristoranti lussuosi che promettono di vivere esperienze legate all’alta cucina.

Assicurati di provare le squisite specialità del Kvarner, come la pasta šurlice con salsa di agnello o l’iconico gambero del Kvarner, un ottimo esempio della maestria culinaria della regione.

Fonte: TB Opatija

Gambero del Kvarner – Opatija

Mentre il sole estivo tramonta sulle paradisiache spiagge del Kvarner, non potrai che raccogliere i ricordi indelebili di una vacanza immersa in paesaggi mozzafiato e alla scoperta della vibrante cultura croata..

Che tu abbia trascorso le tue giornate sdraiato su spiagge dorate baciate dal sole, esplorando città storiche o gustando la deliziosa cucina locale, una cosa è certa: il Quarnero lascia un’impressione memorabile su tutti coloro che visitano questo territorio unico. Allora, perché aspettare? Inizia a pianificare la tua vacanza da sogno al Kvarner e scopri la bellezza e il fascino del  gioiello nascosto della Croazia.

 

 

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C’era una volta un’antica abbazia, ora è un hotel

Chiudete gli occhi e immaginate un luogo che si apre davanti a voi con una distesa sterminata e verdeggiante che si perde all’orizzonte, proprio lì nel territorio che conserva le importanti testimonianze della civiltà etrusca. Sempre lì dove esiste una grande e antica abbazia completamente immersa nel verde e circondata da un paesaggio solenne e silenzioso.

Ora apriteli perché quel luogo esiste davvero. E non è un solo un posto da ammirare e contemplare, ma è la destinazione delle vostre prossime vacanze all’insegna della grande bellezza, della pace e del benessere mentale e fisico.

Perché lì, proprio sotto la rupe di Orvieto, e completamente immersa nell’antica terra degli Etruschi, quell’abbazia di origine medievale dedicata ai Santi Severo e Martirio è stata trasformata in una struttura ricettiva. Ed è spettacolare.

Bentornati a Orvieto

Meravigliosa è Orvieto, con la sua storia e la cultura, con le bellezze architettoniche e paesaggistiche, con quegli scorci incantati che lasciano senza fiato.

Arroccato su una rupe di tufo, nella splendida regione Umbria, il borgo di Orvieto è uno dei più affascinanti del nostro stivale, nonché una delle mete più popolari dell’intero territorio umbro.

Un viaggio a Orvieto è destinato a incantare, perché tante sono le meraviglie storiche, architettoniche e paesaggistiche che appartengono a questo luogo, come il Duomo con la sua facciata a mosaico e il Pozzo di San Patrizio, uno dei posti più affascinanti e misteriosi del BelPaese.

Ma c’è qualcosa, all’ombra delle attrazioni turistiche più celebri e popolari che vi permetterà di trasformare il vostro viaggio in un’esperienza magica e unica, ed è quella imponente struttura che sorge proprio sotto la rupe di Orvieto. Si tratta dell’Abbazia dei Santi Severo e Martirio, un complesso religioso fondato nell’Alto Medioevo che è stato trasformato in un hotel.

Dormire in un’Abbazia nel cuore di Orvieto

Immersa nella campagna verdeggiante e mozzafiato che circonda il borgo di Orvieto, quest’abbazia è un vero e proprio sogno a occhi aperti. Non solo per la sua imponenza e il suo passato, ma anche e sopratutto per la posizione strategica in cui è sorta.

La sua storia inizia tanti secoli fa. Alcune fonti storiche, infatti, danno per cerca la sua presenza già nell’anno 1055. Con gli anni il complesso è stato ampliato e modificato, fino ad arrivare all’aspetto attuale.

L’abbazia, costruita intorno alla già esistente chiesa di San Silvestro, nel Medioevo è stata trasformata in un monastero benedettino. In epoca più recente, invece, dopo l’acquisizione da parte di un privato è diventata un hotel.

La struttura ricettiva, oggi, è conosciuta come La Badia di Orvieto, ed è un hotel a quattro stelle che offre servizi di lusso, anche se il vero lusso è quello di poter alloggiare in un edificio immerso in uno scenario incontaminato, circondato da ulivi e filari d’uva, e situato proprio sotto la rupe di Orvieto.

Se l’abbazia è stata trasformata in hotel, l’antica Casa abbaziale di stile cistercense è stata adibita a ristorante. È ancora possibile visitare la chiesa, che è rimasta intatta, e l’antico refettorio che ospita gli affreschi risalenti al 1200.

Con 22 camere, e 5 suite, quell’antico complesso medievale è il luogo perfetto dove trascorrere una vacanza all’insegna della grande bellezza, caratterizzata da un paesaggio naturale, solenne e incontaminato a pochi passi da Orvieto.