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L’Ungheria dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco: un viaggio straordinario

L’Ungheria si presenta agli occhi del visitatore come un Paese incantato, un luogo in cui l’eleganza delle architetture si plasma perfettamente alla maestria di Madre Natura. Ed è per questo che fare un viaggio attraverso i suoi siti Patrimonio dell’Umanità Unesco è un’esperienza entusiasmante, che permette anche di conoscere tradizioni secolari, paesaggi che fanno vibrare il cuore e tante attrazioni che possiedono un eccezionale valore universale per l’intera umanità.

I siti Unesco del Paese sono 8 in totale, alcuni concentrati nelle strade della sua vibrante Capitale, mentre altri sono dislocati nel cuore di questo luogo dell’Europa centrale, angoli così autentici che riescono persino a emozionare.

I siti Unesco di Budapest

Il nostro viaggio in Ungheria non poteva che iniziare dalla sua affascinante Capitale, Budapest, una città dall’atmosfera magica, sofisticata, riservata e pregna di storia e di stili.

È pressoché impossibile non innamorarsi di questa realtà, soprattutto quando si arriva al cospetto dei suoi siti Unesco.

La prima attrazione ad essere stata inclusa in questa prestigiosa lista, nell’ormai lontano 1987, è un qualcosa che riguarda il fiume da cui è lambita, il Danubio, vale a dire le sue incantevoli sponde che offrono un panorama a dir poco eccezionale.

E qui c’è davvero di tutto: i resti della città romana di Aquincum, il gotico castello di Buda, la cittadella, l’eclettico e accattivante parlamento, e molto altro ancora. In sostanza, parliamo di uno dei paesaggi urbani più straordinari del mondo e che è anche in grado di illustrare i grandi periodi della storia della Capitale ungherese.

Una menzione particolare la merita la Collina del Castello, un altopiano calcareo lungo 1 km che ospita i monumenti medievali e i musei più importanti della città.

Più recentemente, ovvero nel 2002, è divenuta patrimonio Unesco anche l’area del monumentale viale Andrássy, dimora di magnifici edifici, come il Teatro dell’Opera, e di monumenti che raccontano la lunga storia della città.

Il bellissimo (e antico) villaggio di Hollókő con i suoi pittoreschi dintorni

La frenesia della Capitale si dimentica velocemente andando verso Hollókő, un antico villaggio che ancora oggi è un esempio vivente di vita rurale prima della rivoluzione agricola del XX secolo.

Hollókő, villaggio Ungheria

Fonte: Visit Hungary

Veduta di Hollókő, Ungheria

È composto di una sola strada che si fa spazio in una vallata tranquilla circondata da maestose vette. Un luogo rimasto fermo nel tempo che ha meritato di essere inserito nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità nel 1987.

Le grotte del Parco nazionale Aggtelek

Andare alla scoperta del Parco nazionale Aggtelek è come fare un viaggio nel ventre dell’Ungheria. Il motivo è molto semplice: in un’area piuttosto ristretta si sviluppano 712 grotte – ma potrebbero essere anche di più – che sono il risultato di un tipico sistema carsico di zona temperata.

Un posto affascinante poiché vi si può studiare la storia geologica di milioni di anni. E proprio qui, ad essere Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 1995, sono le grotte dell’Aggtelek e Slovak Karst. In più, da queste parti sorge la più grande grotta di stalattiti d’Europa, la grotta Baradla, che conta ben 26 km di lunghezza di cui 8 sfociano persino in Slovacchia.

Monastero benedettino millenario di Pannonhalma e l’ambiente in cui sorge

Se c’è un luogo in Ungheria dall’estrema importanza e dai profili ipnotici, quello è senza ombra di dubbio il monastero benedettino millenario di Pannonhalma, insieme all’ambiente in cui si trova.

Patrimonio Unesco dal 1996, è stato la dimora dei primi monaci benedettini, che si stabilirono qui nel 996, che hanno promosso la cultura in tutta l’Europa centrale.

Monastero benedettino millenario di Pannonhalma

Fonte: Visit Hungary

Il bellissimo monastero benedettino millenario di Pannonhalma

La struttura appare agli occhi del visitatore come un miraggio commovente: è un insieme di stili architettonici che testimoniano la sua distruzione, ricostruzione e anche restaurazione.

Una piccola chicca per gli amanti del vino: è circondata da un vigneto e una cantina con tradizioni che risalgono all’epoca romana. Inoltre, i circa 40 monaci che ci vivono producono anche diversi estratti, essenze di erbe e un’ottima birra trappista.

Il Parco nazionale di Hortobágy

Nel 1999 è stato dichiarato Patrimonio Unesco anche il paesaggio culturale della Puszta di Hortobágy.

Si tratta della più ampia area produttiva ungherese, nonché della più estesa prateria rimasta in Europa centrale. Un’area protetta straordinaria e probabilmente la culla delle meraviglie naturali più belle dell’Ungheria.

Praterie saline, pascoli, steppe, foreste alluvionali e boschetti nascondono paludi e laghi in cui dimorano antiche specie animali in via di estinzione. Inoltre, è anche il luogo perfetto per conoscere l’anima più autentica dell’Ungheria: la vita dei pastori locali.

La necropoli paleocristiana di Pécs

Visitare la necropoli paleocristiana di Pécs è come fare un salto indietro nei secoli, in tempi ormai antichissimi e in cui le tombe venivano riccamente decorate. Il cimitero appartiene alla città provinciale romana di Sopianae, oggi moderna Pécs.

Ma a colpire il visitatore è anche l’arte poiché queste tombe sono impreziosite da pitture murali di eccezionale qualità raffiguranti temi cristiani. Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2000, è composta di due sezioni: la parte sotterranea dove venivano deposti i defunti e una cappella commemorativa fuori terra.

Paesaggio storico-culturale della regione vinicola di Tokaj

Il paesaggio storico-culturale della regione vinicola di Tokaj è un must in Ungheria, soprattutto per gli amanti del vino, della buona cucina e dei paesaggi bucolici. Patrimonio Unesco dal 2002, è la culla di una lunga tradizione della produzione del vino e anche il posto più indicato per ammirare vigneti, fattorie, villaggi e piccole città.

Tokay, Unesco

Fonte: Visit Hungary

Il bucolico paesaggio storico-culturale della regione vinicola di Tokaj

A impreziosire il tutto ci sono labirinti di profonde cantine in cui scoprire qualsiasi aspetto della produzione dei famosi vini Tokaj, un capolavoro dolce per le papille gustative.

Paesaggio culturale del lago di Fertő/Neusiedl

Infine, ma certamente non per importanza e bellezza, il paesaggio culturale del lago di Fertő/Neusiedl che è Patrimonio Unesco dal 2001. Una zona da inserire assolutamente nel proprio itinerario in Ungheria perché qui si respira la storia, in quanto la presenza umana conta ben otto millenni.

Tra zone umide dove svettano canneti, vigneti e villaggi tradizionali, si possono toccare con mano le pratiche agricole tradizionali e conoscere a fondo la vivace cultura locale. Il tutto sulle sponde di un magnifico lago che questo Paese divide anche con la vicina Austria.

Insomma, il viaggio più intimo che si possa fare in Ungheria è quello alla scoperta dei suoi preziosi siti Patrimoni dell’Umanità Unesco.

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Nassau, la pittoresca e colorata Capitale delle Bahamas

Nell’immaginario comune le Bahamas sono un insieme di isole che si rivelano dei vari paradisi tropicali: spiagge bianche, mare da sogno e natura scintillate. Ma la verità è che questo arcipelago corallino costituito di 700 isole e isolette ha tantissima storia alle sue spalle, e in più possiede anche una città che è una vera e propria metropoli caraibica.

Il posto in questione è Nassau, Capitale del Paese, che si distingue per essere una città brulicante di vita, dove prendersi calde pause in graziosi caffè, locali e ristoranti per poi andare a divertirsi grazie a una vita notturna eccitante. Ma non solo, perché qui ci sono anche la storia, l’arte e la cultura, tutte incorniciate da incantevoli spiagge che sono esattamente come abbiamo sempre sognato.

Dove si trova Nassau

Nassau è una colorata realtà di circa 250.000 abitanti che le valgono il titolo di città più popolosa delle Bahamas. Si trova sull’isola di New Providence ed è una località che colpisce sin dal primo istante per via del suo paesaggio colorato e ricco di architetture di epoca coloniale.

A rendere il tutto ancor più speciale è il suo clima tropicale che regala estati praticamente perenni, stagioni ideali per scoprire la pressoché infinite bellezze naturali di questo arcipelago che pare esser caduto in terra direttamente dal paradiso.

Cosa vedere in città

Mare e spiagge sicuramente, ma Nassau vale la pena visitarla anche per le altre bellezze che possiede. Uno dei suoi punti più pieni di vita è Bay Street, la via dello shopping e anche una delle più antiche strade transitabili dell’arcipelago delle Bahamas. Sarà come camminare in un sogno: in questa strada si affacciano le tipiche casette locali dai colori pastello, che trasmettono la sensazione di fare una passeggiata dentro un arcobaleno.

Un passo dopo l’altro si arriva allo Straw Market, dove poter ammirare (e comprare) curiosi oggetti di paglia. Tra palazzi con colonnati palladiani e chiese inglesi in stile gotico, si ha l’occasione di visitare l’Ardastra Garden, un giardino popolato di ben 300 specie di animali che dimorano in una natura lussureggiante.

Per fare un vero e proprio tuffo nella cultura e nella storia della città, il posto ideale è il  Museo dei Pirati di Nassau che è ricco di ricostruzioni di battaglie, armi e suppellettili della vita quotidiana dei pirati. Altri musei interessanti sono il Pompey Museum, dove conoscere più a fondo la storia degli schiavi e della loro liberazione; il National Art Gallery, dedicato agli artisti del luogo e l’Historical Library Museum.

Poi alzate gli occhi al cielo per ammirare le vette del Colle Bennet: vedrete svettare nell’azzurro il Fort Fincastle, costruito nel 1793 in pietra calcarea. La struttura è eccezionale, e in più permette di inebriarsi di una vista magnifica che spazia sul centro storico e sul porto della città.

Per arrivarci dovrete superare la Queen’s Staircase, vale a dire la Scala della Regina, costruita nella roccia tra il 1793 e il 1974 dagli schiavi e composta di 66 gradini. Infine, ricordatevi di fare visita al Parco Nazionale Retreat, il posto più verde della città, dove sopravvive una delle più ampie collezioni al mondo di palme rare ed esotiche insieme a tantissimi fiori tropicali multicolore.

Mare e spiagge

Non si può fare un viaggio a Nassau senza scoprire la bellezza del suo mare e la grandiosità delle sue spiagge. Purtroppo ci è impossibile raccontarvele tutte, ma tra le più belle c’è senza ombra di dubbio Cabbage Beach, un paradiso di sabbia bianca lambito da limpide acque turchesi.

Vale la pena fare un salto anche a Cable Beach che sorge nella zona dedicata al divertimento: casinò, parchi acquatici, boutique, bar e ristoranti sono il ritrovo dei locali e dei turisti provenienti da tutto il mondo.

La spiaggia migliore per le famiglie è Jaws Beach, perché offre acque poco profonde che si rivelano il top per far giocare in sicurezza i più piccoli.

Infine una spiaggia che possiede un nome che è tutto un programma: Love Beach, perfetto nido d’amore per tutte le coppie in viaggio a Nassau perché si trova fuori dal centro cittadino, rivelandosi particolarmente tranquilla e non troppo affollata.

Quel che è certo, è che qualsiasi spiaggia sceglierete vi permetterà di rilassarvi sotto l’ombrellone, prendere il sole, fare il bagno, snorkeling, andare al largo per le immersioni e persino nuotare con i delfini.

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Questi sono i Paesi più “sani del mondo”. E c’è anche l’Italia

Lasciare tutto trasferendosi in un’altra città a tempo indeterminato. O farlo solo a breve termine, una possibilità questa, che sempre più lavoratori stanno sperimentando grazie al lavoro da remoto. Quanti di voi hanno pensato, almeno una volta, di cambiare vita?

Un pensiero, questo, che fa spesso capolino nella mente delle persone, soprattutto di quelle curiose che amano sfidare i propri limiti ed entrare in contatto con culture e tradizioni diverse dalle nostre. Un progetto di vita che, giorno dopo giorno, si fa sempre più concreto grazie alla diffusione del nomadismo digitale e dello smart working che permettono, entrambi, di lavorare da qualsiasi parte del mondo.

Per chi ha deciso di rendere questo sogno reale si fa spazio una domanda fondamentale: dove andare? A rispondere a questa domanda ci ha pensato la rivista CEOWORLD che, utilizzando i dati diffusi da diverse istituzioni, tra cui lo studio Lancet e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha stilato la lista dei Paesi più sani del mondo. E non immaginereste mai, forse, chi si trova in pole position.

I Paesi più sani del mondo: la classifica

Nella classifica stilata da CEOWORLD troviamo alcune certezze, e cioè tutti quei Paesi che in un modo e nell’altro si sono fatti riconoscere negli anni per il loro virtuosismo, ma ci sono anche delle sorprese inaspettate che, siamo certi, vi lasceranno sbalorditi.

Esaminando la top ten dei Paesi più sani troviamo la Norvegia al decimo posto e questo non ci stupisce. Il Paese scandinavo, conosciuto per i suoi paesaggi mozzafiato e per quella cultura della felicità che gli ha fatto guadagnare un posto tra le nazione più felici del mondo, può vantare acque limpide, aria pulita e un’alta aspettativa di vita.

Seguono poi la scalata verso il podio Monaco, con la più alta aspettativa di vita del mondo, e l’Australia dove lo stile di vita all’aria aperta e a ritmo slow rende felice tutti gli abitanti. Al settimo posto della top ten, invece, troviamo la Nuova Zelanda. Anche qui a rendere le persone sane e felici sono soprattutto le numerose attività outdoor che si possono vivere, sia come turista che come cittadino.

Tra i Paesi più sani del mondo troviamo anche Taiwan, un territorio particolarmente attento al mantra mens sana in corpore sano. Segue poi la Finlandia che si guadagna il 5 posto in classifica con la sua particolare attenzione al benessere mentale e, di conseguenza, a quello fisico.

Vicinissima al podio, invece, è Hong Kong che si posiziona nella quarta posizione della classifica. In questo caso il territorio autonomo della Cina ha sbaragliato la concorrenza con la sua longevità, seconda solo a Monaco.

Il podio e la posizione dell’Italia

Anche l’Italia è presente in questa classifica, anzi: l’ha conquistata. Il Belpaese, infatti, si è guadagnato il primato di Paese più sano del mondo con un’aspettativa di vita altissima. Tutto merito della pasta, della pizza, delle verdure, dell’olio extravergine e della dieta mediterranea.

Il secondo e il terzo posto, invece, sono stati guadagnati rispettivamente dall’Islanda e da Singapore. La prima perché promuove fortemente la vita all’aria aperta e una dieta equilibrata con ottime materie prime, mentre Singapore può vantare uno dei sistemi sanitari migliori al mondo.

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Le nuove e incredibili tendenze per i viaggi di nozze

Dopo mesi e mesi passati a non potersi sposare, il 2023 ha riportato un po’ di sano amore: è stato l’anno del ritorno alla normalità con l’organizzazione di nozze concepite come grandi feste colorate. E il novo anno in arrivo non sarà di certo da meno, perché secondo le previsioni fatte fino a questo momento spingerà ancora più forte sull’acceleratore

La principale tendenza per i matrimoni

A svelarci le prossime tendenze in fatto di viaggi di nozze è matrimonio.com, portale di riferimento del settore, che sottolinea che il protagonista per il 2024 sarà il movimento antiwedding: le nozze saranno completamente diverse da come sono state concepite fino ad ora.

Sì, avete capito bene: tutto sarà permesso, non esisteranno più regole di stile (e se ci saranno, sarà consigliato violarle) perché il matrimonio dovrà essere un evento innovativo capace di far trasparire la personalità degli sposi.

E in fatto di viaggi?

Cerimonie, outfit e tradizioni nuziali cambieranno completamente volto, ma a rivoluzionarsi saranno anche i  viaggi di nozze che nella maggior parte dei casi saranno fatti anche con i proprio figli.

Ma non è questa l’unica novità: ad essere superato sarà anche il viaggio in un’unica destinazione, perché i futuri sposi sembrano optare per il dedicare diversi giorni a località differenti. Il motivo, come è possibile intuire, è sfruttare al meglio l’esperienza.

Inoltre, inizia la sua ascesa verso il successo anche la filosofia del Revenge Travel, la cosiddetta honeymoon per vendetta. Si tratta di un viaggio post matrimonio verso posti esotici particolarmente lontani che gli innamorati scelgono per “vendicarsi” degli anni del lockdown in cui non era possibile pianificare grandi spostamenti.

Sempre più famiglie optano per le le lune di miele con i bambini, ma anche con gli animali da compagnia: qualcosa che non sorprende, visto che, come riportato da Il Libro Bianco del Matrimonio, 1 coppia su 4 ha già figli al momento delle nozze, o con il partner attuale o con uno/a precedente.

Le destinazioni top

Tra le destinazioni di tendenza per i viaggi di nozze c’è il Sudafrica, dove la luna di miele è senza ombra di dubbio all’insegna dell’avventura. Natura, città all’avanguardia e un mare cristallino: possiede le carte in regola per rivelarsi una destinazione indimenticabile.

Poi ancora il Kenya o la Tanzania, affascinanti Paesi dell’Africa Orientale, in cui poter entrare in contatto con gli animali della savana, assistere a tramonti mozzafiato e vivere momenti più che magici.

Cresce sempre di più anche la voglia di Indonesia con le sue tante affascinanti isole vulcaniche, le spiagge incantevoli, i draghi di Komodo, gli oranghi e le tigri delle giungla.

Tra le destinazioni più interessanti per l’anno prossimo c’è anche la lontanissima, ma eccezionale, Nuova Zelanda. Paese unico, autentico e molto diverso rispetto a tante altre destinazioni.

Ad attrarre molto è anche il Perù, dove però servono un bel po’ di tempo ed anche un grandissima capacità di adattamento. Infine, il mare, il sole e tutto ciò che catapulta in paradiso. Parliamo di nazione come la Polinesia Francese, le Maldive le Fiji e persino le vulcaniche Hawaii.

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Mare d’inverno: il paradiso terrestre senza auto che dovresti raggiungere

C’è chi ama l’inverno e le suggestive atmosfere da cartolina che questa stagione regala e chi, invece, fa il conto alla rovescia in attesa del ritorno dell’estate. Ed è proprio a queste persone che ci rivolgiamo oggi, per parlarvi di un paradiso terrestre che tutti gli amanti del mare e della natura dovrebbero raggiungere, anche e soprattutto durante i mesi invernali.

È un viaggio, questo, che ci conduce dall’altra parte del mondo, ma che vale assolutamente i chilometri percorsi. Sì perché Yelapa, che è un piccolo villaggio sulla costa pacifica del Messico, è davvero l’ultimo eden rimasto sulla terra. Non solo per i suoi colori, per le sue forme e i lineamenti che restituiscono visioni incantate, ma anche perché il paesino è accessibile esclusivamente via mare ed è completamente car free. Preparate le valigie: si parte!

Mare d’inverno: questa è la destinazione perfetta da raggiungere

Sono molte le persone che, quando le temperature si abbassano sensibilmente e la neve fa capolino tra le montagne, scelgono di “emigrare” per lunghi o brevi periodi in tutti quei luoghi dove il sole è ancora protagonista. Del resto, il fascino di una vita vista mare e di un perenne mood estivo è qualcosa che non lascia immune nessuno.

Se l’idea di fare un viaggio quest’inverno per raggiungere il mare e trascorrere giornate in spensieratezza tra spiagge dorate e acqua cristallina, allora dovreste davvero inserire nella vostra travel wish list Yelapa. Si tratta di una piccola località balneare situata a Cabo Corrientes, nello stato messicano di Jalisco. Un delizioso villaggio che gode di una posizione privilegiata con vista sull’Oceano.

Perché raggiungerlo durante i mesi più freddi è presto detto. Quello di Yelapa è un clima tropicale, particolarmente secco durante l’inverno con temperature in media di 30 gradi. La stagione delle piogge, che inizia a giugno, si conclude a metà ottobre, rendendo questo piccolo villaggio la destinazione perfetta per le vacanze al caldo, anche in inverno.

Un paradiso terrestre senza auto raggiungibile in barca

Non è solo il clima a rendere Yelapa la destinazione ideale da raggiungere in inverno, ma sono anche le sue caratteristiche. Questo piccolo villaggio, infatti, è un vero e proprio eden terrestre che non segue le leggi del tempo che scandiscono la nostra quotidianità. Popolata da appena 200 anime, questa località balneare è raggiungibile principalmente in barca, un taxi boat, attraverso l’Oceano. C’è anche una strada che conduce al pueblo da Puerto Vallarta, ma si tratta di un percorso tortuoso e accidentato. È bene sapere, inoltre, che Yelapa è completamente car free.

Del resto, stiamo parlando di un eden in terra messicana, dove il caos, il disordine e il traffico non possono esistere. Motivo per cui un viaggio qui si traduce in una vacanza all’insegna della bellezza e del relax.

Non ci sono musei, centri commerciali e strade trafficate, tutte le esperienze da vivere su questo lembo di terra sono affidate alla natura. Potete trascorrere le giornate su una lingua di sabbia dorata che brilla al sole, fare snorkeling e immersioni. Nuotare in un mare dipinto di blu o, più semplicemente, godervi il dolce far niente immergendovi in un’atmosfera estremamente rilassata.

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In Germania si può passeggiare tra le cime degli alberi

Passeggiare tra i boschi è senza dubbio un’esperienza molto gradevole, ma farlo in verticale è un’avventura che in pochi hanno sperimentato: la treetop walk di Rügen, in Germania, offre una camminata davvero eccezionale, che ci conduce tra le cime degli alberi e a decine di metri d’altezza, da dove si gode di un panorama incredibile. Andiamo alla scoperta di questa passerella suggestiva.

Rügen, alla scoperta della treetop walk

L’isola di Rügen è la più grande della Germania, e si trova nel mar Baltico: per i tedeschi è un’importante meta di villeggiatura estiva, dove si possono scovare spiagge da sogno e una natura incontaminata. Sono molti i turisti che, nei mesi più caldi, la scelgono come destinazione delle loro vacanze – soprattutto per chi cerca un po’ di refrigerio senza voler rinunciare a qualche giorno di relax sulla sabbia. Una delle località più famose dell’isola è la città di Binz, che offre un mare incantevole e tante opportunità di divertimento.

È a poca distanza da qui che si trova la treetop walk di Rügen: chiamata anche “nido d’aquila”, è una passerella inclinata che parte da terra e si innalza verso le cime degli alberi, in una cornice naturale da favola. A prima vista, appare come una gigantesca struttura in legno che si erge nel cuore della foresta, forse un po’ fuori luogo se non se ne conosce la sua funzione. La torre di osservazione infatti, è un vero e proprio percorso immersivo che ci porta alla scoperta di un posto mozzafiato. Alta circa 40 metri, è composta da una lunga rampa di 600 metri leggermente in salita, che ha come punto d’arrivo una piattaforma panoramica da cui lo sguardo si spinge sino al mare.

Percorrere la treetop walk è un’esperienza incredibile, perché sembra davvero di arrampicarsi tra gli alberi e le loro fronde più rigogliose. La passerella è accessibile a tutti, dal momento che ha un’inclinazione massima del 6% e numerosi tratti pianeggianti dove fermarsi un attimo. È inoltre aperta quasi tutto l’anno, anche quando piove o nevica – viene tenuta costantemente pulita, per evitare problemi di sicurezza. Una volta giunti in cima (e dopo aver ammirato il panorama), si torna indietro attraverso la torre di uscita, dove è disponibile anche un ascensore.

Le altre treetop walk da visitare

In Germania ci sono diverse altre treetop walk da visitare, ognuna delle quali offre un panorama fantastico. Sull’isola di Usedom, anch’essa nel Baltico, c’è una torre alta 33 metri da cui si può ammirare le cime dei faggi, le dune sabbiose e le acque spumeggianti del mare. Un’altra passerella molto suggestiva è quella che si trova nel cuore della Foresta Bavarese, in un luogo dove la natura è davvero sensazionale. Ma il paesaggio più bello è quello che si può godere dall’alto della torre del Saarland: il sentiero è lungo ben 1.250 metri, e conduce alla vetta che si affaccia sul corso del fiume Saar, immerso nelle foreste di latifoglie.

Lasciando la Germania, eccoci in territorio sloveno: la treetop walk che sorge a due passi da Maribor si erge per 37 metri, e ha una piattaforma che si sporge sui boschi, da cui lo sguardo si spinge sino alle Alpi Giulie. Mentre l’Irlanda ospita una torre di osservazione immersa nella foresta di Avondale, la quale si spinge fin sotto terra per dare uno sguardo anche alle radici degli alberi. E per i più coraggiosi, dall’alto della passerella si snoda uno scivolo a tunnel lungo ben 90 metri: una vera avventura mozzafiato.

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Stelle cadenti e abbracci tra pianeti: il cielo del mese si accende di magia

È uno dei periodi più affascinanti dell’anno, questo, che ci consente ancora una volta di ammirare tutta la bellezza di Madre Natura. Entrando nel mese di novembre, e quindi nel pieno della stagione autunnale, alcuni luoghi del mondo si preparano ad ospitare il grande spettacolo della natura, l’ultimo prima del lungo letargo.

Difficile scegliere dove andare e cosa guardare quando la bellezza ci circonda tutto intorno, e non solo. Nelle prossime settimane, infatti, basterà alzare gli occhi al cielo per godere di un altro show incredibile e gratuito, quello portato in scena dalle stelle, dai pianeti e dalla Luna.

Un abbraccio incredibile ci toglierà il fiato e lo farà in pieno giorno, le stelle cadenti ci faranno sognare e poi, ancora, la Luna piena tornerà a illuminare le nostre notti d’autunno. Prendete carta e penna: gli eventi del cielo di novembre sono imperdibili e stanno per iniziare.

L’abbraccio di Venere e della Luna

Novembre coincide con grandi e straordinari viaggi, quelli che ci conducono dentro paesaggi che per forme, lineamenti e colori sembrano delle vere e autentiche cartoline autunnali. Ma è anche il periodo perfetto per raggiungere tutti i luoghi dell’astroturismo, e quindi quelle destinazioni prive di inquinamento luminoso dove il cielo stellato diventa una magia senza fiato.

Come abbiamo anticipato, il mese di novembre si presenta a noi con un calendario fitto di eventi incredibili da ammirare a testa in su. Si comincia con un abbraccio suggestivo, romantico e incantato: quello del nostro satellite naturale Venere. Non sarà una congiunzione come le altre per due motivi: nell’abbraccio la mezza Luna occulterà il Pianeta luminoso e il fenomeno sarà visibile in pieno giorno. L’appuntamento è previsto giovedì 9 novembre a partire dalle 11.00, e lo show sarà visibile in tutta Europa e anche dall’Italia.

Le stelle cadenti del mese

Il cielo del mese ci offre un’inedita e grandiosa opportunità: quella di sussurrare i desideri alla vista delle stelle cadenti. Due sono gli sciami meteorici in arrivo nelle prossime settimane, rispettivamente a inizio e a metà mese.

Ad aprire le danze ci pensano le Tauridi Meridionali, il cui picco massimo è previsto il 4 novembre. Tra il 10 e il 12 del mese, invece, sarà il turno delle Tauridi Settentrionali che faranno capolino subito dopo il crepuscolo.

La pioggia di stelle tornerà e lo farà in grande stile nella seconda metà del mese. Questa volta a inscenare uno spettacolo magico saranno le Leonidi, uno dei più importanti sciami meteorici dell’anno. Occhi puntato versi il cielo tra il 17 e il 18 novembre: condizioni meteo permettendo, la visione si preannuncia mozzafiato.

Novembre a testa in su: altri eventi imperdibili

Nelle prossime settimane alzare gli occhi al cielo sarà una vera delizia, non solo per gli appassionati delle stelle e dei pianeti. Raggiungendo parchi, spiagge e luoghi distanti dalle luci della città, sarà possibile infatti osservare elementi celesti davvero suggestivi. Vi basterà munirvi di un piccolo binocolo per contemplare la Galassia di Andromeda, più luminosa che mai, e le Pleiadi, ben visibili nella costellazione del Toro.

Dal 25 al 27 novembre, invece, la Luna tornerà protagonista del cielo con diverse congiunzioni. La prima con Giove, visibile dopo il tramonto, la seconda con Urano e la terza con le Pleiadi. Lo show si concluderà con il pleniluvio, sarà proprio il nostro satellite naturale più bianco e splendente che mai a chiudere il calendario di eventi del mese.

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Santa Maria di Castellabate, frazione italiana meravigliosa

Tra i tanti borghi meravigliosi che si dipanano lungo le coste campane, ce n’è uno che sembra uscire da una cartolina – e non a caso è stato scelto come location per una celebre commedia italiana. Si tratta della piccola frazione di Santa Maria di Castellabate, che si affaccia sul mar Tirreno con una delle spiagge più graziose di tutto il litorale della regione. Scopriamo qualcosa in più su questo luogo magico.

Santa Maria di Castellabate, panorama da sogno

Siamo in provincia di Salerno, dove si trovano alcune delle più belle località di villeggiatura di tutta la Campania: qui, arroccato su una piccola collina che si sporge sul mare, c’è il paese di Castellabate. O meglio, c’è il suo borgo medievale, un vero gioiello assolutamente da visitare. Il territorio comunale è molto più ampio, e include diverse frazioni sparse prevalentemente lungo la costa. Una delle più suggestive è quella di Santa Maria di Castellabate, un agglomerato di casette che si protende su una piccola spiaggia di sabbia dorata, lambita dalle acque cristalline del Tirreno.

Forse questo panorama non vi è nuovo: Castellabate e la sua graziosa frazione di Santa Maria hanno fatto da sfondo a più di un film, ma la notorietà è arrivata sicuramente a seguito delle riprese di Benvenuti al Sud, la commedia del 2010 con Claudio Bisio e Alessandro Siani, e di quelle del sequel Benvenuti al Nord, uscito al cinema appena un anno dopo. Gran parte della prima pellicola (e solo qualche scena meravigliosa della seconda) è stata girata presso le strette viuzze del borgo medievale e sulla spiaggia di Santa Maria di Castellabate, offrendoci la possibilità di conoscere questi luoghi incantevoli.

Cosa vedere a Santa Maria di Castellabate

La splendida frazione di Santa Maria di Castellabate non è soltanto una delle spiagge più belle della Costiera Cilentana, ma anche un paesino molto grazioso. Lungo le sue stradine strette si possono ammirare alcune delle più affascinanti testimonianze del suo ricco passato, come ad esempio il Santuario di Santa Maria a Mare. Costruito nell’800 sulle ceneri di una cappella del XII secolo, si trova a due passi dalla spiaggia di Marina Piccola e ha una vista meravigliosa. Nella sua abside è custodita la statua di Santa Maria a Mare, che leggenda vuole venne ritrovata in acqua da alcuni pescatori. Ogni 15 agosto, viene trasportata in processione tra le vie del paese, nel corso di una festa che si conclude con magnifici fuochi artificiali di mezzanotte in mare.

A Santa Maria di Castellabate ci sono anche delle antiche dimore nobiliari di grande fascino. Una è Villa Matarazzo, appartenente ad un famoso imprenditore emigrato in Brasile. La villa risale all’800, ed è cinta da un enorme parco che in passato ospitava persino un vigneto. Oggi, tra le sue sale si possono ammirare mostre meravigliose, e in estate la dimora apre i battenti per accogliere grandi artisti della scena nazionale, offrendo spettacoli e concerti al pubblico. Non meno affascinante è Palazzo Belmonte, un antico casino di caccia appartenente ai principi Granito Pignataro di Belmonte. Nel 2011, qui soggiornò l’allora vicepresidente americano Joe Biden, in visita a Santa Maria di Castellabate.

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Come raggiungere Vienna dall’aeroporto

Vienna, l’aristocratica capitale del grandioso impero austro-ungarico, cela un incredibile patrimonio, prezioso lascito della monarchia asburgica: tra palazzi d’incanto, eleganti costruzioni, teatri, parchi e capolavori artistici è senza dubbio una delle città europee che più in assoluto vale la pena esplorare.

L’aeroporto internazionale Flughafen Wien-Schwechat

La capitale austriaca è davvero molto ben collegata con le maggiori città europee grazie ad un moderno aeroporto internazionale – Flughafen Wien-Schwechat – situato nella cittadina di Schwechat, posta ad appena una ventina di chilometri da Vienna. È, inoltre, particolarmente strategico per i collegamenti con la confinante Slovacchia: Bratislava, infatti, dista appena una sessantina di chilometri.

Allora, biglietti alla mano: resta solo scoprire come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro per iniziare ad esplorarla! La poca distanza dal centro città rende davvero pratico arrivare all’aeroporto di Vienna e numerosi sono i collegamenti disponibili, dal bus ai noleggi di auto con conducente passando per taxi e treni.

Come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro  in treno

Se vi state domandando come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro utilizzando il mezzo più comodo, semplice e veloce, la risposta è senza dubbio: in treno.

Il CAT – city airport train – è il collegamento su rotaie che in 16 minuti esatti conduce nel cuore pulsante della città. Una volta sbarcati dal volo, infatti, sarà sufficiente seguire le indicazioni verdi che conducono al binario CAT-City Airport Train; la stazione di arrivo, poi, è quella di Wien Mitte-Landstraße, ubicata sulla linea della metropolitana Landstraße (U3/04).

Il CAT oltre a non effettuare fermate intermedie, offre il servizio di city check in ovvero la possibilità di far imbarcare i bagagli prima dell’arrivo in aeroporto; i treni, poi, sono attivi dalle 5.36 del mattino alle 23.36 della notte e per i ragazzi al di sotto dei 15 anni il biglietto, acquistabile a questo link, è gratuito.

Esistono, chiaramente, anche altre alternative su rotaie. I treni S-Bahn, simili alle nostre metro, o i treni Railjet che impiegano più tempo effettuando molte fermate ma il cui biglietto è meno caro di quello del CAT.

Come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro città in bus

Se le rotaie non vi convincono, niente panico: tutte le strade vi porteranno al centro di Vienna dall’aeroporto. Un altro mezzo piuttosto comodo per arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro è il bus.

C’è una compagnia di trasporti che nella fattispecie si occupa della linea aeroportuale, ed è la Vienna Airport Lines: in appena venti minuti di autobus è possibile raggiungere la piazza Morzinplatz/Schwedenplatz. I bus sono attivi dalle 03.30 del mattino alle 23.30 della notte garantendo un servizio a copertura quasi totale.

Solo un’unica raccomandazione: i bus da e per l’aeroporto non rientrano all’interno dei servizi usufruibili con l’acquisto di un pass per i mezzi pubblici.

Come arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro in auto

Abbiamo già in precedenza in questo articolo considerato la prossimità tra aeroporto e centro città come uno dei grandi vantaggi nella logistica di un viaggio nella capitale austriaca. Questo aspetto si manifesta in maniera ancora più evidente al momento di considerare di raggiungere il centro città in auto: venti chilometri si percorrono in circa mezz’ora compatibilmente con la situazione del traffico.

Le possibilità sono molteplici: noleggiare un’auto e percorrere la A4 è la prima. Numerose, infatti sono le compagnie internazionali da qui prendere l’auto direttamente nel parking riservato ai noleggi P4-livello 0, che può essere comodamente raggiunto a piedi dal terminal percorrendo un sotto passaggio. Vi si trovano i principali car rental.

La seconda soluzione per arrivare dall’aeroporto di Vienna al centro città, soprattutto se non amate essere in prima persona alla guida, è un taxi. Il costo per una corsa aeroporto-centro città si aggira intorno ai 45€ e le postazioni si trovano appena fuori dall’area arrivi; in alternativa è sempre possibile prenotarne uno online in anticipo.

Infine, per i viaggiatori che prediligono comodità ed eleganza senza badare a spese un noleggio con conducente potrebbe essere la soluzione ideale, soprattutto per chi viaggia per lavoro.

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Esiste una chiesa popolata da fantasmi: hai il coraggio di entrare?

Esiste un Paese, incastonato nell’Europa Centrale, che tutti dovremmo raggiungere almeno una volta nella vita. Un territorio estremamente affascinante e suggestivo che ospita un patrimonio storico, culturale e artistico davvero incredibile. Stiamo parlando della Repubblica Ceca, la nazione conosciuta per i suoi castelli, per le testimonianze antiche, e per la birra locale.

Praga, la sua capitale, è diventata con gli anni una delle mete imprescindibili dei viaggiatori che raggiungono il Paese. Del resto la città delle cento torri è un concentrato di meraviglie che incantato e sorprendono a ogni passo compiuto. Eppure, all’ombra dei sentieri più battuti dal turismo di massa, esiste una cittadina che, forse, vale davvero la pena di raggiungere a patto che il vostro cuore sia forte e coraggioso.

Il suo nome è Luková, e anche se non l’avete mai sentita nominare siamo certi che una volta giunti fin qui non vi dimenticherete più di lei. Il motivo? La città ospita una chiesa popolata da fantasmi. Sono ovunque: seduti tra i banchi della chiesa e tra i corridoi della navata e sono davvero terrificanti. Chi ha il coraggio di entrare?

Luková, una tappa imprescindibile del ghost tourism

C’è chi è disposto a girare il mondo in lungo e in largo per raggiungere i luoghi del terrore, quelli spettrali o infestati, quelli che nei secoli sono diventati teatro di leggende e misteri inquietanti e chi, dall’altra parte, si tiene a debita distanza da posti come questi. Eppure, la città della Repubblica Ceca, potrebbe far cambiare idea anche ai più timorosi.

Guardando le foto di quella che è stata considerata all’unanimità la chiesa più terrificante del mondo, è chiaro che Luková diventa automaticamente una tappa imprescindibile del ghost tourism.

Ci troviamo nel distretto di Ústí nad Orlicí, a circa 200 chilometri dalla capitale Praga e a un’ora di auto dall’aeroporto di Pardubice. Non ci sono molte cose da fare e da vedere qui, ma la Chiesa Medievale della città vale da sola un’intero viaggio.

La chiesa dedicata a San Giorgio – Kostel Svatý Jiří in ceco – affonda le sue origini nel XIV secolo. La sua storia è mutata drasticamente lo scorso secolo, e più precisamente sul finire degli anni ’60, quando il tetto dell’edificio è crollato in occasione di una messa funebre. Drastico destino o nefasta premonizione?

Da quel momento in poi, e per decenni, la popolazione ceca si è tenuta a debita distanza dalla chiesa, arrivando a considerarla maledetta. Leggende popolari, misteri e superstizioni l’hanno avvolta da quel momento, fino a farla sprofondare in uno stato d’abbandono irreversibile.

Tutto è cambiato nel 2014 quando, all’interno della chiesa, sono apparse sagome inquietanti tra i banchi e la navata. Fantasmi, senz’altro, che però visti da vicino non fanno poi così paura. Il motivo? La Chiesa di San Giorgio non è davvero infestata.

Luková

Fonte: Getty Images

Luková, la Chiesa di San Giorgio

I fantasmi della Chiesa di San Giorgio

È proprio vero che ciò che lo sguardo ci restituisce, a prima vista, non corrisponde sempre alla realtà. Nella chiesa di Luková i fantasmi ci sono, e le fotografie non fanno che confermarlo. Non si tratta, però, di presenze spettrali, ma di un’installazione artistica.

Per fermare il declino che aveva investito la chiesa cittadina, l’amministrazione comunale nel 2014 ha incaricato lo scultore e artista Jakub Hadrava di realizzare un’installazione per far rinascere l’edificio, e per racimolare così il denaro necessario ai lavori di ristrutturazione.

Hadrava ha deciso di lasciarsi ispirare proprio dalle leggende popolari che ormai avevano travolto l’edificio, creando così delle sculture spettrali. Si tratta di statue in gesso, alcune sedute tra i banchi e altre in piedi tra i corridoi, che imitano i fedeli mentre ascoltano le celebrazioni sacre.

Inquietanti sì, ma anche estremamente suggestivi e affascinanti. La missione di Hadrava e dell’amministrazione comunale è stata compiuta, al punto tale che la Chiesa di San Giorgio è diventata una popolare attrazioni turistica.

I fantasmi di Jakub Hadrava

Fonte: Getty Images

I fantasmi di Jakub Hadrava