Categorie
Arte e cultura mare Mediterraneo Posti incredibili Puglia Viaggi Viaggi Relax

Faro di Punta Palascìa, il punto più a Oriente d’Italia

Isolato su una scogliera battuta dal vento e abbracciata dal mare, si trova un antico guardiano di pietra che scruta l’orizzonte da oltre un secolo, vegliando silenzioso sul punto più a Oriente d’Italia. È il Faro di Punta Palascìa, molto più che un semplice faro: negli anni, infatti, è diventato un vero e proprio simbolo della Puglia, incarnando il legame profondo tra la terra e il mare, tra l’uomo e la natura.

Da guida per i marinai, nel corso dei suoi 150 anni di storia è diventato una destinazione per viaggiatori in cerca di emozioni e di albe indimenticabili, tra le prime a dare il buongiorno all’Italia. Inoltre, il Faro di Punta Palascìa è celebrato per il suo straordinario valore storico e culturale: è infatti uno dei cinque fari del Mar Mediterraneo tutelati dall’Unione Europea e ha il primato di essere stato il primo faro italiano trasformato in museo.

Dove si trova il Faro di Punta Palascìa

Nelle giornate terse, dal Faro di Punta Palascìa si può vedere anche l’Albania. Questo perché è situato a Capo d’Otranto, nel punto più a Oriente d’Italia, in Puglia, dove l’Adriatico incontra lo Ionio. L’ideale è arrivarci con la propria auto, parcheggiarla negli spazi appositi e proseguire a piedi lungo il sentiero tra uliveti e il profumo di salsedine.

La storia del Faro di Punta Palascìa

Per scoprire la storia del Faro di Punta Palascìa bisogna tornare indietro alla seconda metà dell’Ottocento: venne infatti costruito nel 1867 per volontà del Regno d’Italia. L’obiettivo? Migliorare la sicurezza della navigazione nel Canale d’Otranto, uno dei tratti di mare più delicati del Mediterraneo. Ed è proprio quello che fece, la sua luce guidò per anni marinai, mercanti e pescatori, mostrandogli la via attraverso nebbie, tempeste e notti senza luna.

Il faro conquista con la sua architettura, composta da una torre elegante e solida che si slancia verso il cielo con i suoi 32 metri di altezza, sopra un edificio a due piani. Un balcone circolare avvolge la sommità della torre, regalando a chi vi si affaccia una vista spettacolare sul mare e sulla costa frastagliata del Salento.

Nel corso del tempo, però, venne abbandonato fino agli anni Duemila, quando diversi lavori di restauro permisero la sua riapertura al pubblico. Oggi, continua a vegliare silenzioso sul mare, offrendo ai viaggiatori un belvedere privilegiato, soprattutto per chi viene a godersi il panorama all’alba.

Come visitare il Faro di Punta Palascìa

Attualmente, il faro è chiuso al pubblico per motivi di manutenzione. Quando aperto, al suo interno è possibile salire fino in cima tramite una scala a chiocciola composta da circa 150 scalini per raggiungere la lanterna, realizzata a Parigi nel 1884 dall’orologiaio Augustine-Henry Lepaute. La stessa che, per anni, ha indicato la rotta ai naviganti ricordando che, anche nei tratti di mare più solitari, esiste sempre un punto di riferimento da seguire.

È comunque possibile ammirarlo dall’esterno, tutti i giorni e a qualsiasi ora, gratuitamente.

Categorie
Arte e cultura Gargano Idee di Viaggio mare Puglia vacanza natura Viaggi Viaggi Relax

Spiagge libere del Gargano, le meraviglie della Puglia

Quando si pensa alla Puglia, le prime immagini che affiorano alla mente sono quelle di coste baciate dal sole, acque cristalline che sfumano dal turchese allo smeraldo e piccole baie nascoste tra scogliere spettacolari. E se c’è un luogo dove tale immaginario diviene realtà, è senza dubbio il Gargano, promontorio che si protende verso l’Adriatico come un abbraccio di roccia e verde e che custodisce alcune delle spiagge libere più affascinanti della regione, in cui la natura ha conservato il suo carattere selvaggio.

Scoprirle significa percorrere sentieri che si insinuano tra la macchia mediterranea, inoltrarsi tra scogliere calcaree che precipitano a picco nel mare e approdare infine su cale silenziose, spesso di ciottoli bianchi o sabbie dorate. L’acqua mantiene una trasparenza quasi irreale e l’orizzonte si perde in un azzurro che pare non avere fine.

Cala della Pergola, rifugio segreto tra le rocce

Immaginate una piccola fenditura nella roccia garganica, una spiaggia di ciottoli che si insinua discreta tra due costoni di pietra, come un segreto custodito dalla natura stessa. Lunga appena una sessantina di metri, rappresenta l’essenza della riservatezza.

Raggiungerla è tuttavia semplice, grazie a una stradina che scende dalla provinciale Vieste-Mattinata, dove non manca un comodo parcheggio gratuito. È il luogo perfetto per chi cerca la tranquillità, soprattutto durante i giorni feriali, quando il silenzio è rotto solo dal frangersi delle onde.

Nonostante l’instabilità delle falesie circostanti, Cala della Pergola continua ad attirare chi sa apprezzare la bellezza semplice e autentica.

Vignanotica, il colpo d’occhio perfetto

Vignanotica è una di quelle spiagge che sembrano nate per ispirare pittori e poeti: una lunga distesa di ciottoli candidi e levigati si apre ai piedi di falesie calcaree che si tuffano in mare con un’eleganza quasi teatrale. La parete bianca che sovrasta la spiaggia crea contrasti cromatici spettacolari: il bianco della roccia, il verde degli arbusti che si aggrappano dove riescono e il blu profondo dell’Adriatico.

In estate, è inevitabilmente molto frequentata, ma non perde mai quel fascino un po’ selvaggio che la contraddistingue. Arrivarci significa percorrere un sentiero panoramico che scende tortuoso verso il mare o, in alternativa, scegliere una delle escursioni in barca che partono da Vieste e che permettono di ammirare dall’acqua la sua bellezza scenografica.

Anche qui si trova un piccolo parcheggio a pagamento, e chi desidera può alternare le aree libere agli stabilimenti che offrono lettini e ombrelloni. Ma il segreto per godere appieno di Vignanotica è visitarla fuori stagione, quando tutto si fa più silenzioso.

San Felice, due Spiagge, un panorama da cartolina

Veduta panoramica sulla Baia di San Felice, Gargano

iStock

Veduta panoramica sulla Baia di San Felice

Chiunque ami il mare del Gargano non può prescindere da una sosta a San Felice, una delle tappe più amate dove la costa si apre in una profonda insenatura e divide in due tratti distinti il litorale.

San Felice è sinonimo di libertà: entrambe le spiagge sono completamente libere e donano un colpo d’occhio magnifico verso Vieste, che si staglia in lontananza come un piccolo presepe arroccato sul promontorio. Se siete fortunati, potrete trovare il mare calmo come una tavola.

La Spiaggia di Campi, dove il mare incontra le avventure

Tra le spiagge libere del Gargano, quella di Campi si distingue per la sua anima duplice: da un lato è un’ampia distesa di ciottoli e sabbia, lunga circa un chilometro, che garantisce sempre spazio e tranquillità anche nei periodi di maggiore afflusso; dall’altro è il punto di partenza ideale per piccole avventure che regalano emozioni autentiche. Non si ha mai la sensazione di essere “schiacciati tra ombrelloni”, anche perché buona parte della spiaggia rimane libera, nonostante la presenza discreta di qualche bar e servizio.

Protetta dalle scogliere che la riparano dal vento, vanta un mare spesso calmo e invitante. A pochi metri dalla riva si intravede l’Isola di Campi, un fazzoletto di terra di poco più di un ettaro che appare sospeso tra cielo e acqua. Raggiungerla con un kayak regala quel senso di scoperta che rende una giornata al mare un ricordo indelebile. E se amate l’esplorazione, nelle vicinanze si celano grotte misteriose, come la Grotta Sfondata, che si lascia raggiungere solo da chi ha voglia di remare un po’ oltre l’ordinario.

Porto Greco, l’essenza della natura selvaggia

Nessuno stabilimento, nessun bar, nessun servizio: solo voi, la spiaggia, il mare e la vegetazione che scende dalle colline fino quasi a sfiorare l’acqua. La macchia mediterranea fa da cornice a una piccola baia di ghiaia e ciottoli, dove il fondale si fa subito profondo e invita a tuffi liberatori.

Porto Greco è il rifugio ideale per chi cerca la solitudine e ama le atmosfere incontaminate: il silenzio è interrotto soltanto dal canto delle cicale e dal fruscio del vento tra i rami.

Non è una spiaggia per tutti: richiede un pizzico di spirito d’avventura e la capacità di apprezzare la semplicità, ma proprio per questo sa ripagare chi la sceglie con una bellezza sincera e senza compromessi.

Categorie
Arte e cultura Borghi estate Gargano Idee di Viaggio mare Puglia spiagge Viaggi Viaggi Relax

Estate nel Gargano, i luoghi che meritano (davvero) il viaggio

Il Gargano non si racconta in due righe e nemmeno in due giorni. È una terra che va esplorata con calma, lasciandosi guidare dai profumi di macchia mediterranea, dalle curve della litoranea, e da quell’alternanza continua tra mare e montagna. In estate dà il meglio di sé, grazie a spiagge che sembrano uscite da un sogno, borghi dove il tempo ha deciso di fermarsi, e sentieri che portano a panorami da togliere il fiato. Ecco cosa vedere in questo angolo incantevole di Puglia.

Dove si trova il Gargano

Chi vuole visitare il Gargano deve raggiungere la Puglia, e più precisamente la provincia di Foggia. Questo angolo d’Italia, infatti, si trova nella parte settentrionale della regione, una zona che si affaccia sul mare Adriatico come una sorta di promontorio a forma di sperone.

In sostanza, è quella zona della “punta” dello Stivale che si protende verso il mare, un territorio ricco di natura rigogliosa, con foreste, coste frastagliate e piccoli borghi arroccati.

Cosa vedere nel Gargano

Come accennato, il Gargano non è solo mare (anche se certe calette fanno dimenticare tutto il resto). È un mix ruvido e affascinante di natura, spiritualità, borghi sospesi e strade che sembrano fatte apposta per perdersi.

Monte Sant’Angelo

Una delle prime tappe che vi consigliamo di fare nel Gargano è Monte Sant’Angelo, un borgo arroccato a oltre 800 metri di altitudine, che si rivela un intreccio di fede, pietra e nebbia estiva (sì, anche a luglio). Il cuore è il Santuario di San Michele Arcangelo, scavato nella roccia, meta di pellegrinaggi da più di mille anni e oggi sito UNESCO.

Tuttavia, il vero fascino sta nei rioni più nascosti, come il “Junno”, con le sue casette basse e irregolari in cui il tempo sembra essersi impuntato.

Sentiero delle Orchidee

Il Sentiero delle Orchidee è un affascinante percorso che si snoda tra i boschi e i pascoli tra Monte Sant’Angelo e la Foresta Umbra, in un tratto del Gargano dove la natura domina senza chiedere il permesso. Il nome non è casuale: in primavera (tra aprile e giugno) sbocciano decine di specie di orchidee spontanee, alcune rarissime, che crescono solo qui grazie al microclima unico del promontorio.

D’estate il sentiero perde i fiori ma resta suggestivo, con ampi tratti ombreggiati, silenzio assoluto e panorami che si aprono all’improvviso verso la piana sottostante.

Vieste

Un’altra vera e propria meraviglia è Vieste, forse il volto più famoso del Gargano. Vanta un grazioso centro storico, arrampicato sulla roccia tra due baie, che è un labirinto di vicoli, archi, scalinate e balconi fioriti. È un luogo da vedere con calma, soprattutto al tramonto quando i turisti iniziano a rientrare in hotel e la luce diventa dorata.

La Cattedrale Romanica, il Castello Svevo e la Spiaggia del Pizzomunno sono tappe obbligate, ma vi consigliamo comunque di sedervi in un vicolo qualunque, con un cartoccio di pesce fritto e una Peroni gelata, e ascoltare le voci che rimbalzano tra i muri: è un’esperienza cha fa viaggiare indietro nel tempo.

Lago di Varano

Il più grande lago costiero d’Italia si trova proprio nel Gargano, e prende il nome di Varano. Ad essere del tutto onesti, più che un “semplice” lago è una laguna salmastra, separata dal mare da una sottile lingua di terra ricoperta di pineta e sabbia, stretta tra Cagnano Varano e Ischitella.

Qui la Puglia si fa silenziosa, lenta, quasi immobile. Ci si viene per pescare anguille e cefali all’alba, o a prendere fresco al tramonto quando la luce scivola sull’acqua piatta e non vola una mosca. C’è poco turismo di massa, pochi bar, poche “cose da fare”, ma se si ama la natura autentica, tra il birdwatching (aironi, falchi, cormorani) e i paesaggi che sembrano fermi da decenni, questo è il posto giusto. Da non perdere la piccola chiesa di San Nicola Imbuti e il canale che collega il lago al mare, punto strategico per i pescatori locali.

Foresta Umbra

Dal nome si potrebbe pensare che si trovi nel bel mezzo del centro Italia, e invece siamo in Puglia: la Foresta Umbra è il cuore verde del Gargano, dove a oltre 800 metri d’altitudine il paesaggio cambia completamente. Lasciandosi alla spalle il mare, il sole secco e le scogliere, ci si ritrova dentro un bosco fitto, umido e profondo, ma soprattutto ombroso, appunto, da qui il nome “umbra” che non c’entra con l’Umbria ma con l’ombra che avvolge tutto.

Ci sono sentieri per tutti, dal semplice giro attorno al Laghetto d’Umbra al trekking più serio verso il Coppa del Giglio o il punto panoramico di Sfilzi. Ci sono anche un piccolo museo naturalistico e un’area faunistica per i bambini.

Mattinata

Vale la pena fare un salto anche a Mattinata, località abbarbicata su un pendio tra uliveti secolari e falesie bianche. Terra di agricoltori, di olio buono, di orchidee selvatiche (che crescono perfino nei muretti a secco) e di tradizioni lente, mette a disposizione un centro con una piazza, qualche bar con sedie di plastica, e tanta autenticità.

Ma basta uscire di poco per trovarsi in un paesaggio mozzafiato, fatto di colline ondulate, tratturi di campagna, masserie isolate, e una luce che al tramonto si riflette sulle rocce in modo quasi teatrale. Non manca di certo il mare, che lambisce alcune delle spiagge più suggestive della regione.

Necropoli di Monte Saraceno

A poca distanza da Mattinata, la Necropoli di Monte Saraceno si raggiunge salendo su una strada panoramica che sembra sospesa tra cielo e mare. E, a un certo punto, su un altopiano brullo a picco sull’Adriatico, ci si ritrova in mezzo a centinaia di tombe scavate nella roccia, antiche, silenziose, abbandonate al vento da più di 2.500 anni.

È il più importante sito daunio della zona, ma non ci sono recinzioni, biglietti e nemmeno folle.

Abbazia di Santa Maria di Pulsano

Poi ancora l’Abbazia di Santa Maria di Pulsano, luogo che riesce a sorprendere per la sua solitudine e la forza del paesaggio che la circonda. Incastonata su uno sperone roccioso a strapiombo sulla valle sottostante, è una chiesa rupestre  (spesso avvolta dalla nebbia mattutina) che sembra sospesa tra cielo e terra, lontano dal tempo e dal caos.

I pochi che la raggiungono (la strada non è comodissima e il sentiero si fa sentire) vengono ripagati da una quiete quasi irreale e da una vista che abbraccia tutta la Foresta Umbra e oltre. I monaci che ancora dimorano qui mantengono viva una tradizione millenaria di preghiera e ospitalità, mentre i locali la considerano un angolo sacro del Gargano, poco frequentato ma profondamente rispettato.

I Trabucchi del Gargano

Assolutamente imperdibili sono i Trabucchi del Gargano, antiche macchine da pesca in legno che  sono pezzi di storia e cultura tangibili e che raccontano un modo di vivere in equilibrio tra uomo e mare. Sparsi lungo la costa rocciosa, questi giganti di legno, costruiti con travi e corde, sporgono come braccia sospese sull’acqua, testimoni silenziosi di un mestiere duro e paziente.

I locali li rispettano come simboli identitari, e molti di questi sono stati trasformati in ristoranti dove gustare il pescato del giorno, mentre il sole cala all’orizzonte.

Vico del Gargano

L’ultima cosa che vi consigliamo di vedere (ma ce ne sarebbero molte di più) nel Gargano è Vico del Gargano, un borgo incastrato tra colline ricoperte di ulivi e querce. Si presenta come un mosaico di case color ocra, vicoli stretti e piazzette nascoste, in cui il tempo sembra scorrere più lento.

Qui la tradizione è ancora viva, con feste patronali che durano giorni, antichi mestieri e una cucina fatta di sapori forti, dal tartufo nero alle paste fatte in casa. Vico è anche il “paese dell’amore”, con San Valentino come patrono, e non mancano angoli romantici per chi cerca un po’ di magia.

Le spiagge più belle del Gargano

In questa incantevole zona d’Italia il mare Adriatico si veste di mille volti, dalla sabbia dorata alle scogliere frastagliate, passando per insenature segrete dove l’acqua è così limpida da sembrare un sogno. Le spiagge più belle del Gargano non sono solo un invito al relax, ma un’esperienza di connessione con la natura è selvaggia e autentica.

Baia delle Zagare

La Baia delle Zagare è il gioiello del Gargano, quella meraviglia naturale che emoziona tantissimo appena la si vede. Possiede due faraglioni di calcare bianco che emergono dal mare turchese, incorniciati da una spiaggia di ciottoli bianchi e macchia mediterranea rigogliosa.

L’acqua, dal canto suo, ha una trasparenza che sembra irreale, perfetta per lo snorkeling. È però importante sapere che l’accesso non è facilissimo, in quanto la strada è stretta e il parcheggio limitato. In alta stagione, tra le altre cose, tende a riempirsi rapidamente (ma rimane sempre eccezionale).

Baia delle Zagare, Gargano

iStock

La meravigliosa Baia delle Zagare

Baia di Campi

C’è poi la Baia di Campi , a pochi chilometri da Peschici, che è quel pezzo di costa dove la natura si mostra senza filtri. Essa, infatti, è una spiaggia ampia e selvaggia, incorniciata da una folta pineta che profuma di resina e mare, con sabbia fine e un’acqua trasparente che invita a tuffi lunghi e rilassanti.

Baia di San Felice

La Baia di San Felice, a poca distanza da Vieste, è una spiaggia che, nonostante la sua popolarità, riesce a conservare un fascino semplice e genuino. Si presenta come una lunga distesa di sabbia dorata baciata da un mare limpido e trasparente, con fondali dolcemente digradanti perfetti per famiglie e nuotatori poco esperti.

Qui tra ombrelloni colorati e bambini che giocano si respira un’atmosfera di festa senza eccessi. Il vero gioiello della baia è però l’iconico Architiello di San Felice, un arco naturale di roccia calcarea che si staglia sul mare, uno dei simboli più fotografati del Gargano, raggiungibile soprattutto via mare o attraverso un sentiero panoramico non sempre semplice.

Spiaggia di Vignanotica

Poi ancora la Spiaggia di Vignanotica, nascosta lungo la costa vicino a Vico del Gargano, che è una perla selvaggia che racconta storie di mare e vento. Qui la sabbia lascia spazio a una distesa di ciottoli bianchi, incorniciati da alte scogliere calcaree e grotte nascoste, che conferiscono al luogo un’atmosfera quasi magica.

Per raggiungerla bisogna essere pronti a una breve ma ripida discesa, che scoraggia i più frettolosi, ma premia con un angolo di natura incontaminata dove l’acqua è limpida e il silenzio rotto solo dal rumore delle onde.

Spiaggia di Pizzomunno

Infine la celeberrima Spiaggia di Pizzomunno di Vieste, nota anche come Spiaggia del Castello o Scialara. È una delle più iconiche del Gargano anche perché è un lunga distesa di sabbia dorata (si estende per circa 4 chilometri) dominata da un imponente monolite di pietra calcarea alto circa 25 metri, noto come Pizzomunno, per l’appunto.

Qui aleggia anche una leggenda locale che racconta che Pizzomunno fosse un giovane pescatore innamorato di Cristalda. Le sirene, gelose del loro amore, rapirono Cristalda, e Pizzomunno, pietrificato dal dolore, si trasformò nel monolite che oggi è il simbolo della costa. La spiaggia è ben attrezzata con numerosi stabilimenti balneari, bar e ristoranti, offrendo anche accessi facilitati per persone con disabilità.

Categorie
Arte e cultura Gargano Idee di Viaggio mare Puglia Viaggi Viaggi Relax

La spiaggia sorvegliata dai faraglioni è un incanto tutto italiano

Esiste un luogo, di incantevole bellezza, che meraviglia e sorprende tutti i viaggiatori che qui scelgono di fermarsi. Un posto da cartolina che è vanto e orgoglio del Bel Paese e che consente, letteralmente, di fare un tuffo nelle acque limpide, nella storia e nella bellezza. Ci troviamo nella Baia delle Zagare, una splendida località balneare sulla costa meridionale del Gargano, celebre per il suo mare e per quei possenti faraglioni che dominano, e sorvegliano, il panorama oltre la spiaggia.

Baia delle Zagare: come raggiungerla

La Baia delle Zagare, così chiamata per via dei numerosi aranceti presenti nelle campagne circostanti, è uno dei luoghi più imperdibili della Puglia, nonché tappa imprescindibile di chi visita il territorio del Gargano. Un vero e proprio gioiello da scoprire, in cui perdersi e immergersi, per chi cerca relax, bellezza e serenità.

Anche conosciuta con il nome di Baia dei Mergoli, la località si trova a Mattinata del Gargano, a meno di 30 km da una delle zone più frequentate dell’intero territorio: Vieste. La sua attrazione principale è, ovviamente, il mare che si presenta limpido e pulitissimo al punto da aver meritato il riconoscimento delle 3 vele di Legambiente per il rispetto ecologico, e le spettacolari spiagge di ghiaia bianca della baia.

Le tre spiagge che compongono la Baia delle Zagare, divise tra loro da insenature rocciose, sono un luogo magico e suggestivo. Il New York times le ha inserite nella lista dei luoghi da visitare almeno una volta nella vita, mentre il National Geographic le ha elette tra le spiagge più belle del mondo.

Baia delle zagare, Gargano

iStock

La spiaggia della Baia delle Zagare, meraviglia del Gargano

Baia delle Zagare: cosa fare e cosa vedere

L’accesso alle due spiagge principali della Baia delle Zagare è regolato dall’hotel che si trova sulla scogliere e dal quale si può prendere un ascensore per arrivare fino alla base per poi dirigersi verso il mare. In questo modo, i posti disponibili sono limitati nei periodi di grande afflusso turistico, mentre la spiaggia più a nord è invece libera, ma è raggiungibile solo via mare o tramite una stradina dissestata che porta fino ad un ripido canalone. In alternativa è possibile raggiungere la baia via mare grazie alle escursioni in barca.

Le due spiagge di pertinenza dell’albergo sono dotate di tutti i comfort come sedie sdraio, ombrelloni e docce e le acque vengono sorvegliate da alcuni bagnini, mentre la spiaggia libera più a nord è accessibile tramite pass giornaliero rilasciato dal Comune di Mattinata.

La vista che si gode dalle spiagge di Baia delle Zagare è davvero spettacolare perché è dominata dai due grandi faraglioni che si sono formati in centinaia di migliaia di anni di erosione da parte degli agenti atmosferici fino a ottenere l’incredibile forma odierna. Il più imponente dei due è chiamato Arco di Diomede o Arco Magico ed è una straordinaria formazione rocciosa che l’acqua e il vento hanno plasmato come un perfetto arco a tutto sesto tanto da diventare anche uno dei simboli stessi del Gargano.

La Baia delle Zagare è conosciuta anche col nome di Baia dei Mergoli, il nome dato ai merli nel dialetto locale, per il gran numero di questi simpatici volatili che nidificano nelle campagne circostanti la baia, tra gli ulivi e la macchia mediterranea.

Oltre agli spettacolari faraglioni, questa lunga zona costiera nasconde alcune meraviglie sommerse come la Grotta Rossa, dove un’incredibile laguna si sviluppa all’interno di una grande grotta semisommersa nella quale si entra da uno stretto anfratto tra le rocce della scogliera, e le suggestive Grotte di Chiancaliscia e dei Pipistrelli, accessibili solo dal mare su piccole imbarcazioni. Per esplorare queste meraviglie scavate dal mare, la scelta migliore è quella di partecipare alle escursioni organizzate in barca che i numerosi operatori turistici della Baia delle Zagare organizzano ogni giorno, in modo da poter godere di queste incredibili formazioni geologiche in tutta sicurezza.

faraglioni della baia delle zagare, gargano

iStock

I suggestivi faraglioni della Baia delle Zagare, Gargano

Baia delle Zagare: cosa fare nei dintorni

Appena oltre la Baia delle Zagare si arriva a Mattinata, una cittadina di circa 6.000 abitanti ricca di storia, arte, cultura e gastronomia. Il suo centro storico si presenta con il tipico aspetto degli abitati di questa zona della Puglia, con abitazioni basse in pietra a vista con molti edifici che risalgono al XVIII secolo, e non mancano alcune pregevoli ed eleganti strutture come il Palazzo Barretta e il Palazzo Mantuano, di proprietà delle più importanti famiglie cittadine. Ovviamente non mancano le spiagge, bellissime e bagnate da acque cristalline, dove trascorrere intere giornate.

Uno dei momenti più interessanti per visitare Mattinata è durante la festa patronale dedicata a Santa Maria della Luce, che si tiene tra il 14 e il 16 settembre, quando l’intera cittadina viene addobbata con delle spettacolari luminarie dai colori vivaci e per il corso principale si snoda la processione con le statue e i quadri dei santi. La festa si conclude con un meraviglioso spettacolo pirotecnico e concerti per tutta la città e rappresenta un’occasione unica per riscoprire queste forme di religiosità popolare di grande suggestione.

Appena fuori dal centro storico di Mattinata si trovano alcune interessanti località dove si può ripercorrere l’antichissima storia degli insediamenti umani in queste terre: la Necropoli del Monte Saraceno e l’Abbazia della Santissima Trinità di Monte Sacro.

La Necropoli di Monte Saraceno è un’interessante area archeologica dove si possono osservare quasi 500 tombe appartenenti ad una antichissima città abitata delle popolazioni iapige che vissero nella zona in epoca preromana. La posizione rialzata sul Monte Saraceno rende la visita in questo luogo molto suggestiva e la vista che si gode sulla Baia delle Zagare è qualcosa di meraviglioso.

L’Abbazia della Santissima Trinità di Monte Sacro è un luogo magico e mistico, sulla cima del monte più alto del Gargano e per raggiungerla è necessario fermare la propria automobile alle pendici della salita e percorrere un piccolo sentiero a piedi. Sulla cima del monte si trovano i resti dell’abbazia benedettina, un edificio possente, in stile romanico, che risale alla metà dell’anno mille e che venne abbandonata a causa dei danni subiti dai terremoti e dai saccheggi dei pirati saraceni. Le strutture rimaste: colonne, capitelli, alcune mura esterne e il campanile sono state parzialmente coperte dalla vegetazione e offrono a chi decide di arrivare fino alla cima del monte uno spettacolo meraviglioso e un senso di grande pace e tranquillità.

Se avete tempo a disposizione vi consigliamo di raggiungere anche Vieste che dista dalla Baia delle Zagare poco meno di 30 km. Questa affascinante località, tra le più frequentate del Gargano, è caratterizzata da casette bianche che si snodano tra i vicoli e che si abbarbicano su un promontorio roccioso, offrendo passeggiate suggestive e atmosfere senza tempo. Imperdibili sono, ovviamente, le spiagge di Vieste bagnate da un mare di incredibile bellezza che ha fatto guadagnare alla località il riconoscimento di Bandiera blu nel 2023, 2024 e 2025.

Categorie
estate Idee di Viaggio mare Puglia Salento spiagge Viaggi Viaggi On the Road Viaggi Relax

Spiagge del Salento Ionico: il lato più azzurro dell’estate italiana

Tra i litorali più amati d’Italia c’è il Salento: una delle aree della Puglia che in estate attirano più visitatori grazie ai fondali bassi, i tramonti infuocati e le acque cristalline. Il territorio è autentico, fa battere il cuore con accoglienza, folklore, borghi e storia ma sono soprattutto le spiagge a fare la differenza.

Il Salento Ionico è una destinazione estiva che incanta con le sue baie caraibiche, le scogliere e le insenature: se stai progettando una vacanza in Puglia con questi consigli potrai realizzare un on the road tra i luoghi cult da non perdere. Preparati a scoprire le perle più belle della costa ionica salentina; ecco le spiagge del Salento ionico da non perdere durante una vacanza.

Punta della Suina e Punta Pizzo

Poco a sud di Gallipoli, questi due arenili si completano a vicenda. Punta della Suina mescola sabbia e scogliere, con un mare cristallino e panorami suggestivi. Punta Pizzo invece è più sabbiosa, immersa nel Parco Naturale Regionale, e offre un litorale tranquillo e immerso nella natura. A volte la posidonia si accumula, ma l’acqua resta spettacolare.

Torre Lapillo

Tra le spiagge più celebri del Salento Ionico, Torre Lapillo è un autentico must. Per raggiungerla bisogna partire da Porto Cesareo e una volta arrivati ci si può godere una spiaggia di 4 chilometri di meraviglia con acque tra le più limpide e lidi attrezzati. Il fondale è basso, quindi top per famiglie con bambini.

Torre Lapillo Salento

iStock

Il mare cristallino della spiaggia di Torre Lapillo

Punta Prosciutto

Altrettanto suggestiva? dopo Torre Lapillo non ci si può perdere Punta Prosciutto, il tratto di costa scenografico che alterna macchia mediterranea, sabbia bianca e scogliere basse per tuffarsi. L’acqua sfuma dal turchese al verde smeraldo ed è il luogo top per chi ama camminare sul bagnasciuga, desidera fare snorkeling o rilassarsi. Motivo in più per sceglierla? C’è un ampio parcheggio, quindi piuttosto pratico. Attenzione però perché in alta stagione si riempie rapidamente.

Padula Bianca

Una spiaggia meno caotica rispetto alle sue sorelle gallipoline. Con sabbia chiara, mare basso e limpido per metri, Padula Bianca si rivela una scelta perfetta per chi cerca relax. Ampio parcheggio (a pagamento), molti tratti liberi e qualche lido discreto. Da tenere in considerazione, soprattutto in alta stagione.

Torre Colimena

Poco più a nord di Punta Prosciutto si trova Torre Colimena, nel territorio di Manduria. Qui il paesaggio cambia: siamo nella Riserva Naturale del Litorale Tarantino Orientale. Sabbia, scogli bassi e saline abitate dai fenicotteri rosa creano un contesto unico. Le passerelle in legno conducono a calette selvagge, ideali per chi cerca pace e natura autentica.

San Pietro in Bevagna

San Pietro in Bevagna è una lunghissima spiaggia di sabbia chiara, intervallata da piccole scogliere. L’acqua è sempre limpida, perfetta per una giornata in totale relax. Meno affollata di altre località più note, offre uno dei mari più belli del Salento Ionico. Il contesto è ancora autentico, con dune e vegetazione che separano la litoranea dalla spiaggia.

Campomarino di Maruggio

Un’altra gemma da non perdere? Campomarino, meno conosciuta delle precedenti è frequentata dai local ed è un tratto di costa lungo e variegato con sabbia chiara, mare calmo e alcune piccole scogliere. I fondali sono bassi, l’acqua incredibilmente trasparente. Il paese, vivace e ricco di locali, merita una visita. Bellissimo il tratto dopo il Lido dei Cavalieri.

Le spiagge del Parco delle dune di Campomarino

iStock

Tra le spiagge più belle del Salento Ionico c’è quella di Campomarino

Baia Verde

Spostandosi verso sud, appena fuori Gallipoli, ecco Baia Verde. È la spiaggia più famosa tra i giovani, grazie ai lidi attrezzati, alla musica, alla movida e a un mare turchese che non ha nulla da invidiare ai tropici. La sabbia è dorata, il fondale basso. Perfetta per giornate di sole e divertimento, è una delle spiagge più belle della Puglia.

Torre San Giovanni

Situata nella marina di Ugento, è una delle spiagge più estese del Salento Ionico. Sabbia finissima, fondale basso, mare azzurro e numerosi stabilimenti la rendono ideale per famiglie. Ma anche i viaggiatori solitari trovano qui quiete e bellezza. Il faro che domina il paesaggio di Torre San Giovanni aggiunge un tocco iconico.

Pescoluse e le Maldive del Salento

Qui i colori parlano da soli: sabbia chiara, fondale trasparente, mare basso per decine di metri. Pescoluse è la spiaggia simbolo delle Maldive del Salento. Ideale per passeggiate lunghe sulla riva e per bagni rilassanti. Nella zona ci sono lidi celebri, ma anche tanti tratti liberi. La parte tra Torre Vado e Torre Pali offre angoli meravigliosi.

Torre Vado e Torre Pali

Torre Vado e Torre Pali sono due località contigue a Pescoluse che condividono lo stesso tipo di spiaggia: sabbia dorata, acqua turchese, fondale digradante. Meno affollate ma altrettanto suggestive, sono perfette per una giornata rilassante. Parcheggi presenti, lidi discreti, mare sempre stupendo.

Torre Chianca, Scala di Furno e Lido Le Dune

Zona perfetta per chi alloggia nei pressi di Porto Cesareo. A Torre Chianca, Scala di Furno e Lido le Dune si trovano spiagge di sabbia finissima, mare da sogno e numerosi lidi attrezzati. La baia di Torre Chianca, in particolare, è una mezzaluna di sabbia bianchissima incorniciata da acqua turchese. Perfetta anche in bassa stagione per chi cerca silenzio e bellezza.

Torre Chianca spiagge salento ionio

iStock

Torre Chianca, la spiaggia paradisiaca nel Salento Ionico

Spiaggia del Frascone

Una perla nascosta: piccola, raccolta, un po’ rocciosa ma dall’acqua limpida e freschissima la spiaggia del Frascone sa incantare. Ideale per chi ama calette tranquille. Parcheggio gratuito, pochi servizi ma tanto fascino. Meglio arrivare presto al mattino per trovare posto.

Sant’Isidoro

Nonostante una parte di spiaggia sassosa, il mare di Sant’Isidoro è eccezionale. Il litorale alterna tratti attrezzati a zone più spartane. La pineta offre ombra naturale per chi vuole un po’ di tregua dal sole. Ideale per chi cerca angoli meno battuti.

Porto Cesareo

Anche se la spiaggia del centro è piccola e vicino al porto, la zona merita una visita per la sua atmosfera, i locali, e le passeggiate serali sul lungomare di Porto Cesareo. Le spiagge migliori si trovano appena fuori città, come Torre Lapillo e Scala di Furno.

Le spiagge del Salento Ionico sono un vero patrimonio naturale: sabbia finissima, scogliere romantiche, fondali perfetti per il nuoto e lo snorkeling. Ogni località ha una sua anima, ma tutte condividono un ingrediente magico: il mare. Una vacanza in Salento sul lato ionico da modo di scoprire territori autentici, godersi il mare ma anche i borghi e le cittadine che rendono così unico questo luogo.

Categorie
Arte e cultura estate Idee di Viaggio mare Puglia Salento spiagge Viaggi Viaggi Relax

Le più belle spiagge di sabbia del Salento

Si scrive estate italiana, si legge Salento. Esatto, proprio il Salento, terra pugliese che negli ultimi anni si è contraddistinta tra le mete italiane per essere una delle località più ricercate da giovani e famiglie italiane, e non solo, come destinazione prediletta dove passare l’estate. Qui infatti, sono presenti alcune tra le spiagge più belle d’Italia, condite da un ritmo di vita decisamente rilassato e una tradizione culinaria senza eguali, che lascerà sicuramente un ricordo indelebile nella memoria di tutti i visitatori.

Ma quali sono le spiagge di sabbia più belle del Salento? Ecco un viaggio alla scoperta delle spiagge salentine sulla costa Ionica e Adriatica, perfette per famiglie, coppie e amanti della natura, dove scoprire un mare cristallino che nulla ha da invidiare alla più rinomata Costa Smeralda o altre destinazioni in Europa e nel mondo.

Tutta la bellezza di Punta Prosciutto a Porto Cesareo

Lungo la costa ionica si trova una delle spiagge più iconiche del Salento. Si tratta di Punta Prosciutto a Porto Cesareo, un tratto celebre in tutto il mondo per la sua sabbia bianca e soffice e per quelle acque che ricordano i mari caraibici. Le sue acque basse rendono questa spiaggia adatta a chi viaggia con bambini, con tratti decisamente più selvaggi, meno attrezzati, che si trasformano in luoghi adatti a chi cerca tranquillità e natura.

La bellezza di Punta Prosciutto viene preservata grazie al fatto che essa fa parte dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, che garantisce che il paesaggio rimanga intatto e privo di costruzioni invasive, che altrimenti rovinerebbe l’intero paesaggio ed ecosistema.

Nei mesi estivi questa spiaggia è una tra le più frequentate del Salento e proprio per questo motivo si consiglia di arrivare presto al mattino.

Punta Prosciutto dall'alto, una delle spiagge sabbiose più belle del Salento

iStock

Acque turchesi di Punta Prosciutto

Le lunghe passeggiate a Torre Lapillo, nei pressi di Porto Cesareo

Sempre a Porto Cesareo, ma questa volta poco più a sud di Punta Prosciutto, si trova la stupenda spiaggia di Torre Lapillo. Una spiaggia ampia, con fondali bassi, ideale per rilassarsi sul mare e al tramonto con lunghe passeggiate. A differenza della precedente spiaggia, questa è più attrezzata. Qui, infatti, si trovano diversi stabilimenti balneari, ma anche bar e ristoranti, che nonostante tutto riescono a conservare il fascino naturale tipico del Salento.

A Torre Lapillo è possibile praticare diverse attività sportive tra cui kitesurf e windsurf, grazie alle correnti che spesso colpiscono la zona, ma anche kayak. Un modo decisamente adrenalinico per godere di tutta la bellezza di questa meravigliosa spiaggia del Salento. Durante il periodo estivo è molto frequentata, perciò si consiglia di arrivare nelle prime ore del mattino e, se si vuole un po’ più di privacy, di scegliere anche una tra le calette nascoste che si trovano in zona.

Acqua limpida a Torre Lapillo, , una delle spiagge sabbiose più belle del Salento

iStock

Le acque trasparenti di Torre Lapillo

La vivace spiaggia di Baia Verde a Gallipoli

Probabilmente la spiaggia preferita per tutti i giovani che decidono di passare l’estate in Salento e vivere un’esperienza divertente, Baia Verde, oltre ad essere una tra le più belle spiagge della zona, è anche la spiaggia più vivace del Salento.

Si trova a pochi chilometri dal centro storico di Gallipoli ed è una spiaggia caratterizzata da un contrasto unico che si forma tra il colore dorato della sabbia e il mare turchese. Qui si trova una lunga sequenza di lidi attrezzati e beach club, la maggior parte dei quali di sera si trasforma in un vero e proprio locale a cielo aperto, con DJ set e, d’estate, ospiti internazionali. Insomma, la scelta giusta per chi vuole mare e movida, per un mix unico!

La spiagge di Torre San Giovanni e Lido Marini a Marina di Ugento

Lungo la costa ionica, nella zona più meridionale del Salento, si trova la spiaggia di Torre San Giovanni, nel territorio di Ugento. Una spiaggia caratterizzata da sabbia bianchissima, con un mare dalla colorazione unica, che sfuma dal verde smeraldo fino al blu intenso. Questa spiaggia è famosa, oltre che per la sua bellezza, anche per il suo faro a scacchi bianchi e neri, simbolo del borgo. È una spiaggia attrezzata, con diversi stabilimenti balneari e servizi, che si estende per circa sette chilometri, il che la rende una delle più lunghe del Salento.

C’è poi Lido Marini, un’altra gemma della costa ionica salentina e della zona di Ugento. Spesso questa spiaggia è meno affollata rispetto alle mete più note, ma resta comunque fra le più belle del Salento. Qui la sabbia è fine e chiara e il mare è davvero limpido, con numerosi servizi ben distribuiti, che la rendono un luogo decisamente adatto per famiglie con bambini. Uno dei luoghi preferiti anche dagli abitanti locali, che amano questa spiaggia per passare giornate rilassanti al mare, staccando la spina dallo stress quotidiano.

Mare limpido di Lido Marini, una delle spiagge sabbiose più belle del Salento
Acqua limpida di spiaggia Lido Marini nel Salento

Spiaggia Torre Mozza a Marina di Ugento

Sempre nei pressi di Marina di Ugento, per la precisione tra Lido Marini e Torre San Giovanni, bisogna nominare assolutamente la spiaggia Torre Mozza. Oltre la sua bellezza, questa località è famosa per la presenza di una torre, dalla quale prende il nome, che venne eretta nel Millecinquecento per difende la costa dalle incursioni saracene, e che oggi si erge, nonostante sia parzialmente crollata, e caratterizza il panorama salentino, con un fascino storico unico.

La spiaggia Torre Mozza si estende per circa un chilometro e mezzo, con sabbia dorata e fine, e i suoi fondali bassi la rendono ideale per famiglie e bambini. Un mare che invita a passare una giornata di relax e tranquillità, cullati dalle onde piacevoli di questo mare stupendo.

Le Maldive del Salento o Marina di Pescoluse

Questa è probabilmente la meta più fotografata degli ultimi anni: le Maldive del Salento, ovvero la Marina di Pescoluse, si trovano nel comune di Salve. Qui il mare, soprattutto quando le correnti non soffiano da sud, assume un colore unico, dalle tonalità trasparenti, che sembrano ricordare paesaggi tropicali. Proprio tutte quelle caratteristiche che ricordano i paesaggi delle Maldive.

Il fondale sabbioso, che degrada dolcemente, rende questo litorale adatto a tutte le età, soprattutto grazie alla presenza di numerosi stabilimenti balneari, che renderanno una giornata al mare nelle Maldive del Salento davvero rigenerante. La spiaggia si estende per diversi chilometri e presenta anche diversi tratti di spiaggia libera, più selvaggi rispetto ad altri.

Stabilimento balneare delle Maldive del Salento, , una delle spiagge sabbiose più belle del Salento

iStock

Stabilimenti balneari delle Maldive del Salento

La scenografica spiaggia di Torre dell’Orso a Melendugno

Il viaggio alla scoperta delle spiagge di sabbia più belle del Salento adesso si sposta sulla parte a est, quella che si affaccia sul Mar Adriatico. E questo nuovo capitolo del viaggio non può che cominciare dalla spiaggia di Torre dell’Orso, una delle spiagge sabbiose più belle e scenografiche di tutto il Salento.

Si trova a circa trenta chilometri dalla bellissima città di Lecce e fa parte della Marina di Melendugno. Torre dell’Orso è una delle più apprezzate, soprattutto dai turisti, famiglie e giovani, che numerosi decidono di recarsi qui per godere di acque limpide, fresche e spettacolari. Inoltre, ciò che rende ancora più unica questa spiaggia è la presenza de “Le Due Sorelle”, ovvero due faraglioni che è possibile osservare dalla costa. Queste rocce, secondo la leggenda, rappresenterebbero due sorelle che, in cerca di refrigerio, si buttarono nelle acque di Torre dell’Orso, perdendo la vita tra le onde. A causa di questo incidente, gli Dei, sempre secondo la leggende, decisero di trasformare le due sorelle in rocce, per tenerle unite in eterno: un simbolo di legame e amore indissolubile, che oggi regna proprio a Torre dell’Orso.

Bagnanti a Torre dell'Orso, , una delle spiagge sabbiose più belle del Salento

iStock

Bagnanti a spiaggia Torre dell’Orso, Salento

Spiaggia Alimini, tra le più belle spiagge di Otranto

A nord di Otranto, e praticamente a metà strada tra la magnifica città salentina e Torre dell’Orso, si trova la bellissima spiaggia sabbiosa di Alimini.

Lunga e incorniciata da una ricca pineta verde, dove è possibile fare escursioni a piedi o in bici, questa spiaggia offre il paesaggio ideale e incontaminato dove godere di un mare stupendo e in un’atmosfera più selvaggia. Qui sono presenti diversi tratti di spiaggia libera e la sabbia chiara e fine, con i fondali bassi, la rende perfetta anche per le famiglie e per i nuotatori meno esperti.

Questa zona, è molto amata anche da tutti coloro che amano sport come il kitesurf o il windsurf grazie alla presenza di un vento costante, che riesce a trasformare una giornata al mare per questi sportivi in un’esperienza adrenalinica, in un piccolo angolo di paradiso tutto salentino.

La stupenda Baia dei Turchi ad Otranto

Infine, ultima, ma non sicuramente per bellezza e importanza, la bellissima Baia dei Turchi, nei pressi di Otranto. Una spiaggia a dir poco meravigliosa, soprattutto nei mesi di Giugno o Settembre, quando non è così alta la presenza di turisti, ed anche tra le più suggestive del Salento.

Il nome “Baia dei Turchi” deriva da un evento storico importante per la storia di Otranto. Qui, infatti, nel lontano 1480, diverse truppe ottomane sbarcarono per prendere parte all’assedio della città pugliese. Un nome che ancora oggi riesce ad affascinare tutti i suoi visitatori.

Ciò che rende ancora più affascinante questa spiaggia, lunga poco più di 300 metri, è la presenza di una folta pineta, che offre zone d’ombra naturali e la rendono ideale per chi cerca una giornata rilassante a stretto contatto con la natura. Per raggiungerla, infatti, bisogna percorrere alcuni sentieri, coperti da questi grandi pini marittimi, dai vari parcheggi a pagamento presenti nelle vicinanze. Inoltre, Baia dei Turchi, fa parte dell’Oasi protetta dei Laghi Alimini ed è uno dei 100 luoghi tutelati dal FAI in Italia.

Baia dei Turchi dall'alto, una delle spiagge sabbiose più belle del Salento

iStock

Tutta la bellezza di Baia dei Turchi dall’alto
Categorie
Arte e cultura estate Idee di Viaggio mare Puglia spiagge Viaggi Viaggi Relax

Puglia autentica, le spiagge sabbiose più affascinanti da scoprire e vivere senza filtri

La Puglia è una terra che racconta storie di mare, vento e luce infinita, dove le spiagge sabbiose si aprono come piccoli tesori lungo un litorale che abbraccia due mari: l’Adriatico a est e lo Ionio a sud-ovest. Da queste parti, ogni costa ha un carattere tutto suo, dalle dune morbide alle baie nascoste, fino a spiagge ampie e selvagge. Per questo motivo, abbiamo selezionato per voi le più belle spiagge sabbiose della Puglia per l’estate.

Punta Prosciutto, Porto Cesareo

Iniziamo questo viaggio dalla bellissima Punta Prosciutto, una delle spiagge di sabbia più note della Puglia. Si tratta di un vero e proprio angolo di paradiso che si fa spazie sulla costa ionica della regione, tra Porto Cesareo e Torre Lapillo. Sembra quasi difficile credere che sia vera, perché si apre come una striscia di sabbia bianca quasi abbagliante, accarezzata da acque turchesi e trasparenti, degne dei paradisi più esotici.

Ciò che rende Punta Prosciutto speciale non è solo la bellezza incontaminata, ma anche il suo carattere quasi selvaggio, perché la spiaggia si estende per chilometri ed è delimitata a nord da una pineta profumata di resina, e a sud da dune di sabbia dorata che sembrano dipinte dal vento.

In zona, infatti, nidificano numerose specie di uccelli. E si vi state domandando per quale motivo si chiami “Prosciutto”, sappiate che l’origine del nome non è del tutto certa: secondo alcune versioni, potrebbe derivare dalla forma della costa, che ricorderebbe vagamente una punta di prosciutto; altri parlano di un nome nato per caso, senza un vero legame storico.

Baia delle Zagare, Gargano

Baia delle Zagare è incredibile, e non a caso è considerata uno degli angoli più suggestivi del Gargano. È infatti una vera gemma nascosta tra le scogliere bianchissime e il mare turchese della costa adriatica, tra Mattinata e Vieste. Con sabbia chiara mista a ciottoli, si adagia tra due imponenti falesie calcaree, e ha questo nome, “Zagare”, che deriva dagli alberi di zagara, i fiori degli agrumi che un tempo riempivano questa zona con il loro profumo dolce e intenso.

La acque sono cristalline e calme, ideali per nuotare e fare snorkeling. Qui il mare cambia sfumature dal verde smeraldo al blu profondo, regalando panorami da cartolina e riflessi incantati al tramonto. Le piccole grotte marine e gli archi di roccia naturali che punteggiano la costa aggiungono un tocco di mistero e avventura, perfetti per esplorazioni in kayak.

La zona è accessibile a piedi tramite una scalinata ripida o, più comodamente, per chi soggiorna nell’hotel affacciato sulla baia. In alternativa, si può arrivare via mare.

Baia delle Zagare, Puglia

iStock

La bellissima Baia delle Zagare

Baia dei Turchi, Otranto

Poi ancora la Baia dei Turchi, a pochi chilometri da Otranto, che è una delle spiagge più amate e suggestive del Salento. Incastonata in una riserva naturale protetta che ne preserva l’incontaminata bellezza, ha sabbia finissima che si estende lungo una costa bassa e bagnata da acque limpide e poco profonde, indicate soprattutto per chi cerca relax e bagni tranquilli.

Anche questo nome, “Baia dei Turchi”, racconta una storia antica: si narra che da queste parti, nel 1480, sbarcarono le truppe ottomane guidate da Gedik Ahmet Pascià, durante l’assedio di Otranto. Da qui il nome ‘Baia dei Turchi, che ha dato origine a leggende che ancora oggi affascinano i visitatori. La baia è circondata da una folta macchia mediterranea, ricca di profumi intensi di mirto, lentisco e corbezzolo, che rende l’ambiente unico e avvolgente.

Il mare, dai colori che vanno dal verde smeraldo al turchese, è un invito irresistibile per gli amanti dello snorkeling, grazie ai fondali sabbiosi che si alternano a piccole praterie di posidonia, dimora di tante specie marine. La spiaggia è accessibile tramite un sentiero in parte immerso nel verde, che inizia dal vicino parcheggio e si snoda attraverso la riserva.

Cala Fetente, Polignano a Mare

Cala Fetente, a pochi chilometri a nord di Polignano a Mare, è una delle poche spiagge di sabbia vera in una zona dominata da scogliere e ciottoli. Questa caletta, attrezzata e ben curata, è perfetta per chi cerca un po’ di comfort senza rinunciare al fascino del mare cristallino e alla natura incontaminata.

Qui si trova tutto ciò che può servire: lettini, ombrelloni, docce, bagni e un bar-ristorante dove rilassarti sorseggiando un drink o gustando specialità locali, magari durante una delle serate estive con musica dal vivo che spesso animano la spiaggia. La sabbia è fine e chiara, molto più comoda rispetto alle spiagge di ciottoli tipiche della zona, e l’acqua è limpida e invitante.

Spiaggia di Pescoluse, Salve

Avete mai sentito parlare delle Maldive del Salento? Se non è mai successo sappiate che si trovano in Puglia a Salve, e in particolare nella Spiaggia di Pescoluse. Essa, infatti, è un vero paradiso di sabbia finissima e acque cristalline, con una bellezza mozzafiato che ricorda spiagge tropicali lontane. Situata sulla costa ionica, tra Punta Pizzo e Torre Vado, questo lido si estende per chilometri, regalando paesaggi incontaminati e un’atmosfera rilassata.

La sabbia candida, finissima e morbida al tatto, si mescola con le acque trasparenti e turchesi, basse e calme, perfette per famiglie con bambini o per chi cerca nuotate tranquille senza correnti fastidiose. Lungo la costa si alternano piccole dune naturali e una rigogliosa macchia mediterranea che profuma l’aria di mirto, rosmarino e ginestre.

Marina di Pescoluse è anche un punto di partenza ottimale per esplorare le bellezze nascoste del Salento, tra calette segrete, sentieri naturali e piccoli borghi dall’atmosfera autentica.

Spiaggia di Torre Mozza, Ugento

Voliamo ora alla Spiaggia di Torre Mozza, incastonata sulla costa ionica di Ugento, nel Salento. Anche qui la sabbia è finissima e l’atmosfera autentica. Situata tra Lido Marini e Torre San Giovanni, questa località deve il suo nome all’antica torre di avvistamento costruita nel XVI secolo per proteggere la costa dalle incursioni piratesche, un vero baluardo storico che oggi si staglia fiero sullo sfondo di un mare limpido e turchese.

Si estende con sabbia chiara e morbida, bagnata da acque basse e calme, il top per famiglie e per chi cerca relax senza troppa confusione. La zona è anche punto di partenza per esplorare la Riserva Naturale di Torre Mozza, un’area protetta dove la natura selvaggia si mostra in tutta la sua bellezza tra laghetti salmastri e percorsi naturalistici.

Lido San Giovanni, Gallipoli

Lido San Giovanni prende vita a pochi chilometri dal centro storico di Gallipoli, ed è una delle perle più amate della costa ionica salentina. Si tratta di una spiaggia di sabbia finissima che si stende in una lunga distesa dorata che abbraccia acque trasparenti e calme, ed è incorniciata da una vegetazione mediterranea fatta di pini, ginepri e ulivi.

Lido San Giovanni è anche un punto di ritrovo per giovani e famiglie grazie ai numerosi stabilimenti balneari che offrono servizi di qualità, ma senza mai perdere quel sapore autentico tipico del Salento. Qui, tra ombrelloni colorati e bar sulla spiaggia, si possono gustare piatti tipici a base di pesce fresco e ascoltare musica dal vivo nelle serate estive.

Per chi ama le attività all’aria aperta, la zona offre opportunità di windsurf e vela grazie ai venti favorevoli che soffiano lungo la costa.

Spiaggia di San Pietro in Bevagna, Manduria

Sabbiosa e bellissima è la Spiaggia di San Pietro in Bevagna, affacciata sul Mar Ionio nel territorio di Manduria. Tra le meno contaminate della costa pugliese, prende vita nel tratto che collega Porto Cesareo a Campomarino, e possiede sabbia chiara e finissima e un mare trasparente dalle tonalità turchesi.

La zona fa parte di una riserva naturale protetta, con dune alte ricoperte da macchia mediterranea e pinete che offrono ombra naturale e un profumo inebriante di resina e rosmarino selvatico. Il fondale basso e sabbioso è il top per le famiglie, mentre chi ama esplorare troverà tratti più selvaggi a pochi passi, dove le tartarughe marine a volte depongono le uova.

San Pietro in Bevagna è anche un ottimo punto di partenza per scoprire il territorio di Manduria, famoso per il Primitivo, il vino corposo e profumatissimo che racconta secoli di tradizione contadina.

Spiaggia di San Pietro in Bevagna, Puglia

iStock

I meravigliosi colori della Spiaggia di San Pietro in Bevagna

Spiaggia di Torre Guaceto, Carovigno

Un’altra meraviglia pugliese è la Spiaggia di Torre Guaceto a Carovigno, sulla costa adriatica. Situata all’interno di una delle riserve naturali più importanti d’Italia, prende vita a pochi chilometri da Ostuni, in provincia di Brindisi, e mette a disposizione sabbia dorata e fine che si apre su un tratto di costa selvaggia e incontaminata, dove la natura detta ancora il ritmo del tempo.

Il suo nome deriva dall’antica torre aragonese costruita nel XVI secolo per sorvegliare il litorale dalle incursioni turche. Qui, il mare è di un azzurro trasparente, con fondali sabbiosi e digradanti, ideali per lunghe nuotate, snorkeling rilassante e giornate in totale tranquillità. Non ci sono stabilimenti balneari, né chioschi, e nei mesi primaverili la spiaggia si colora di gigli di mare, una pianta rara e protetta che fiorisce tra le dune, regalando un paesaggio quasi surreale.

Raggiungerla richiede un pizzico di impegno: si parcheggia a distanza e si prosegue a piedi, in bicicletta o con navette ecologiche messe a disposizione dal consorzio di gestione.

Spiaggia di Vignanotica, Mattinata

Infine la meravigliosa Spiaggia di Vignanotica, tra Mattinata e Vieste, anche se oltre alla sabbia presenta un po’ di ghiaia. Si distingue per essere uno degli angoli più affascinanti e intatti del Gargano, in cui la montagna scende dolcemente al mare e si trasforma in una mezzaluna racchiusa tra spettacolari falesie calcaree alte decine di metri. Un paesaggio che sembra uscito da un dipinto, con il bianco delle rocce che contrasta con il blu intenso dell’Adriatico e il verde della macchia mediterranea.

Vignanotica è selvaggia, silenziosa, potente, e le sue falesie ospitano ogni primavera le nidificazioni del falco pellegrino. Inoltre, lungo il tratto di costa tra Vignanotica e Baia delle Zagare si aprono numerose grotte marine, accessibili solo via mare, che secondo antiche leggende erano rifugi di pirati e contrabbandieri del ‘700.

La spiaggia si raggiunge tramite una strada panoramica con tornanti mozzafiato, oppure via sentiero (circa 20 minuti di cammino) tra ulivi secolari e carrubi, ma è anche una tappa immancabile per le escursioni in barca che partono da Mattinata o Vieste.

Vignanotica è perfetta per chi cerca natura incontaminata, nuotate in acque limpide e fredde (per via delle sorgenti sottomarine) e un paesaggio che cambia colore e umore a seconda della luce del giorno.

Categorie
Arte e cultura Idee di Viaggio lusso mare Puglia Salento tradizioni Viaggi Viaggi di Lusso

Salento, dove andare per una vacanza all’insegna del lusso e dell’autenticità

Il Salento non è solo mare. C’è tutto un entroterra meraviglioso, ricco di storia e di tradizioni da scoprire che consiglio di visitare sicuramente in bassa stagione, quando in spiaggia non si può andare, ma soprattutto in alta stagione, proprio per allontanarsi dalle orde di bagnati che affollano le spiagge. Per chi cerca esperienze esclusive, non tanto per i costi quanto perché poco note, vi suggerisco alcuni luoghi da vedere per conoscere alcuni aspetti unici, originali e, perché no, anche esclusivi, di questo meraviglioso territorio che fa sognare tanti turisti, italiani e sempre più stranieri.

Salento, terra tra i due mari

Il Salento, terra tra due mari, da sempre è vocata all’agricoltura e, in particolare, alla viticoltura. Ed è proprio grazie allo sviluppo del commercio verso Roma che questa regione ha da secoli favorito la viabilità. La direttrice Manduria-Oria-Brindisi divenne un tratto della Via Appia Traiana, percorsa da mercanti ed eserciti. La via del mare portava, invece, alla sponda opposta, da cui partiva la Via Egnazia che giungeva fino a Costantinopoli. Elementi questi dei quali, qualche secolo dopo, avrebbe beneficiato Federico II di Svevia. Il “Puer Apuliae”, così come fu definito l’imperatore del Sacro Romano Impero per la sua predilezione per questa terra, promosse proprio l’agricoltura di questa regione fertile, costruendo numerose fortificazioni, tutt’oggi patrimonio turistico da scoprire.

Oria e il Castello di Federico II

Arroccato su una collina nel bel mezzo del Salento, perfettamente equidistante dal Mar Ionio e dal Mare Adriatico, e da Brindisi e Taranto, Oria è un luogo che merita assolutamente di essere visitato. Fu un discendente di Federico II a innamorarsene e a ordinare la costruzione di una fortificazione sopra una torre normanna. Ancora oggi, il Castello di Federico II o Castello Svevo, con i suoi merli e le sue imponenti torri, domina la città dalla cima del colle del Vaglio. Secondo una leggenda, ci sarebbero dei passaggi sotterranei che arrivano addirittura fino a Brindisi che dista 35 chilometri. Anche sull’architettura ci sarebbe riflettere: il castello, infatti, ha la forma di un triangolo isoscele e in cima c’è la torre “Dello Sperone”, che è simile alla prua di una nave.

oria-castello-svevo

Getty Images

Il Castello Svevo di Oria

Si visita solo su prenotazione, in quanto il Castello Svevo oggi è di proprietà privata, mentre apre sempre in occasione del corteo storico e del Palio dei rioni di metà agosto, un evento voluto dallo stesso Federico II per allietare gli abitanti del borgo tramandato fino ai giorni nostri. In futuro sono previste maggiori aperture, ma anche la creazione di un museo archeologico, di un bookshop e una caffetteria.

La cittadina di Oria è ricca di storia. Secondo Erodoto, fu fondata da un gruppo di cretesi fuggiti dall’isola nel 1200 a.C. che le diedero il nome di Hyria. Fu un importante avamposto romano proprio per via della vicinanza alla Via Appia, ma fu anche dominata da greci, longobardi e bizantini. Passeggiare tra gli stretti vicoli bianchi del ghetto ebraico, uno dei più antichi d’Europa, che s’avvitano fino su al castello, attraversando deliziose piazzette e sbirciando dentro i cortili, è come fare un salto indietro nel tempo.

Esperienza autentica in masseria

Nell’entroterra del Salento, nell’Agro del territorio di Torre Santa Susanna e di Oria, a metà strada tra il Mar Ionio e il Mar Adriatico, si trova una delle masserie più antiche della zona che risale al 1600, Masseria Altemura, che produce vino e olio extra vergine. Oltre 270 sono gli ettari totali che caratterizzano la tenuta, di cui 130 lavorati a vigneto e 40 a oliveto. Restaurata nel rispetto dell’ambiente e dell’architettura originaria, comprende una cantina moderna, studiata secondo i principi più attuali della bioarchitettura. Di proprietà del Gruppo Zonin 1821, produce vini eccellenti.

La tenuta si trova all’interno del territorio di produzione della DOC Primitivo di Manduria, un terroir tra i più vocati in Italia alla vitivinicoltura di qualità. Oltre al Primitivo, nei vigneti della Masseria Altemura vengono prodotte anche altre varietà autoctone come il Fiano, antico vitigno il cui successo viene fatto risalire ai tempi di Federico II di Svevia, il Negroamaro e l’Aglianico. La posizione geografica della masseria permette alle coltivazioni di beneficiare sia delle correnti dello Ionio sia della salinità tipica dell’Adriatico.

MASSERIA-ALTEMURA

@SiViaggia – Ilaria Santi

La Masseria Altemura del XVII secolo

Vengono organizzate visite guidate delle vigne e della cantina, spesso accompagnate dal direttore Antonio Cavallo, che si concludono con degustazioni e pairing di prodotti tipici locali, dalle mozzarelle di bufala ai tarallini fatti in casa, ma anche corsi di cucina salentina. Nel calendario degli eventi che si svolgono in masseria ci sono anche reading e star gazing per ammirare le stelle, vista l’assenza di inquinamento luminoso per chilometri. Ma la masseria merita una visita anche solo per la sua rilevanza storica. Di proprietà di Federico II (allora si chiamava La palombara), è appartenuta anche a San Carlo Borromeo. Particolare cura è stata riservata al recupero dei due edifici storicamente significativi per il territorio: la massiccia torre, che sarà trasformata in una residenza di pregio per gli ospiti della tenuta, e una cappella privata con affreschi risalenti al XVI secolo.

Il frantoio ipogeo a Torre Santa Susanna

Anche questo luogo è una vera chicca, nota davvero a pochi e dista soltanto una decina di chilometri dalla masseria. Si tratta dell’unico frantoio ipogeo visitabile. Qui venivano spremute le olive per la produzione dell’olio lampante ovvero quello che serviva per l’illuminazione e non per la cucina, che era una fonte di sostentamento per l’intero Comune di Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi, tanto che veniva per la maggior parte esportato all’estero (i lampioni di Parigi, la prima città al mondo a dotarsi di illuminazione pubblica a olio durante il regno di Luigi XIV nel 1667, erano alimentati con l’olio di Torre Santa Susanna). Fino agli Anni ’50, sottoterra ci vivevano ancora tutto l’anno coloro che si occupavano del frantoio.

frantoio-ipogeo-Torre-Santa-Susanna

@SiViaggia – Ilaria Santi

Il frantoio ipogeo di Torre Santa Susanna

La zona più antica del frantoio risale addirittura al 1100 e visitare questo luogo aperto solo nel 2000 racconta una pagina importantissima del Salento. Le visite sono gratuite, ma solo su prenotazione e condotte da guide volontarie. Un’esperienza davvero esclusiva. Del frantoio fa parte anche il Museo dell’olio “Molo” nel quale i visitatori possono rivivere il ciclo di produzione dell’olio attraverso un percorso fatto di sale multimediali.

Istituire il museo proprio a Torre Santa Susanna non è stato casuale. Il Comune è da secoli un luogo simbolo della lavorazione dell’oro verde. Nei suoi frantoi, infatti, veniva lavorato oltre il 60% delle olive di tutta la regione. E Torre Santa Susanna divenne famosa sin dal XVI secolo proprio per i suoi frantoi ipogei, costruiti nella roccia, come questo. Se cercate esperienze insolite in una terra già molto sfruttata dal punto di vista turistico, queste lo sono di certo.

Categorie
Arte e cultura estate Idee di Viaggio Isole Tremiti mare Puglia spiagge vacanze estive Viaggi Viaggi Relax

Isole Tremiti: le 7 spiagge più belle da visitare in estate

Acque cristalline, fondali mozzafiato e calette scolpite nella roccia. L’Arcipelago delle Tremiti, a soli 22 km di distanza dal promontorio del Gargano, in Puglia, custodisce piccoli angoli di paradiso incastonati tra scogliere e pini d’Aleppo, lambiti da un mare così trasparente da sembrare irreale: con le sue insenature segrete e la natura incontaminata che regala paesaggi da cartolina, rappresenta il luogo ideale per chi è in cerca di pace e tranquillità. Ecco una guida per partire alla scoperta delle spiagge delle Isole Tremiti, tra le più affascinanti di tutto l’Adriatico.

Isole Tremiti, le 5 perle del Mar Adriatico

Prima di lasciarci ammaliare dal patrimonio dell’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti, istituita nel 1989 per la conservazione dei fondali e la tutela delle peculiari flora e fauna marina, esploriamo rapidamente l’anima dell’arcipelago.

Cinque isole che strizzano l’occhio alla costa della Puglia, ciascuna con una propria voce e un carattere ben definito:

  • San Domino, la più grande e attrezzata per i turisti, è l’isola in cui si concentra la maggior parte delle spiagge delle Tremiti, tra sabbia bianchissima e calette rocciose;
  • San Nicola, dominata da un imponente complesso abbaziale, è ricca di storia e di fascino: nonostante sia meno balneabile di San Domino, regala scorci decisamente suggestivi;
  • Capraia, selvaggia e disabitata, vanta la più bella opera di architettura naturale di tutto l’arcipelago: l’Architiello, che si è formato a causa delle mareggiate provenienti da nord;
  • Pianosa, la più remota delle Tremiti, è un’area marina protetta inaccessibile al pubblico;
  • il Cretaccio, un ammasso roccioso ricco di funghi che sta lentamente scomparendo per l’azione corrosiva degli agenti atmosferici e marini.

Le Isole Tremiti non offrono distese di sabbia infinite, ma una varietà di calette nascoste, scogliere lambite dal mare e insenatura raggiungibili solo a piedi, o in barca: l’alternanza tra accessibilità e isolamento fa di ogni spiaggia un piccolo tesoro da scoprire.

faraglioni e mare turchese

iStock

Spiaggia dei Pagliai

Dalle Diomedee alle Tremiti attraverso la leggenda

Le Isole Tremiti non sono solo geografia e biodiversità: ce lo rivela l’antico nome, Diomedee, che affonda le radici in una leggenda dove si intrecciano mitologia greca e suggestioni mediterranee.

Si narra che Diomede, eroe della guerra di Troia, approdò in queste acque durante il suo esilio. Stanco e in cerca di pace, lanciò in mare tre enormi massi che si trasformarono nelle isole di San Domino, San Nicola e Capraia. Quando Diomede morì la dea Afrodite, mossa a compassione, trasformò i suoi compagni di viaggio in uccelli marini dalle voci struggenti, le Diomedee. Ancora oggi questi uccelli nidificano tra le scogliere delle Tremiti e nelle notti più silenziose il loro canto riecheggia come un lamento, alimentando la leggenda.

Le 7 spiagge più belle delle Isole Tremiti

Data la vicinanza con la costa italiana, le Tremiti sono visitabili con un’escursione in giornata nel corso di un viaggio on the road tra Molise e Puglia, ma trascorrere qualche giorno di puro relax in questo paradiso naturale ha sicuramente un valore aggiunto. In particolare, l’isola di San Domino ha una costa magnifica, ricca di calette facilmente raggiungibili a piedi tramite sentieri ben segnalati.

1. Cala delle Arene

Partendo dalla costa orientale di San Domino troviamo Cala delle Arene, una piccola baia ricoperta di morbida sabbia bianca, bagnata da acque limpidissime e circondata dalla macchia mediterranea. Grazie alla sua posizione riparata, ai bassi fondali e alla facile accessibilità, Cala delle Arene è il luogo perfette per famiglie con bimbi piccoli.

Spiaggia con acqua cristallina e vegetazione

iStock

Cala delle Arena, sull’isola di San Domino

2. Cala Matano

Sempre sulla costa orientale di San Domino, a poche centinaia di metri da Cala delle Arene si trova una delle spiagge più famose delle Tremiti: Cala Matano. Nota anche come Cala Duchessa, in omaggio alla Duchessa Matano che anticamente amministrava l’arcipelago pugliese, sembra essere uscita da una cartolina dei Caraibi: qui il cantautore Lucio Dalla compose l’album Luna Matana.

3. Cala Zio Cesare

Spostiamoci a sud verso Cala Zio Cesare, una delle più affascinanti dell’isola di San Domino. Il suo nome è legato al guardiano del faro, per l’appunto Cesare, che ormeggiava la sua barca in questa caletta ricoperta di ciottoli e immersa nel verde della vegetazione. Il luogo privilegiato per gli amanti di immersioni e di attività acquatiche.

4. Spiaggia dei Pagliai

Tra i luoghi più spettacolari e fotografati delle Tremiti troviamo Spiaggia dei Pagliai, raggiungibile solo via mare. Questa spiaggia di arena bianca deve il nome alla presenza di grossi massi calcarei affioranti dall’acqua che ricordano, visti dall’alto, enormi balle di paglia adagiate sulla superficie del mare. Il fondale, poco profondo, è perfetto per i bambini piccoli e per chi non sa nuotare, ma si presta bene anche allo snorkeling.

5. Cala degli Inglesi

Quest’insenatura silenziosa e nascosta lungo la costa occidentale dell’isola di San Domino, nota come Cala degli Inglesi, si caratterizza per le rocce degradanti nel mare trasparente che regalano paesaggi da sogno e per i tramonti mozzafiato. Perfetta per chi cerca pace e contemplazione, è raggiungibile solo via mare ed è poco frequentata anche in alta stagione.

6. Spiaggia di Marinella

Protetta da una scogliera bianca, la Spiaggia di Marinella è l’unica vera spiaggia presente sull’isola di San Nicola: il sentiero via terra è piuttosto impegnativo, ma si può agevolmente raggiungere via mare.

7. Cala del Cretaccio

Last but not least, la Cala del Cretaccio – sull’omonima isola – si trova nella parte più selvaggia di tutto l’arcipelago, priva di qualsivoglia tipo di struttura e/o servizio. Nota per gli scogli lisci di creta bianca dalle proprietà benefiche per la pelle, è la spiaggia ideale per chi cerca la tranquillità e il contatto della natura, ma è anche molto apprezzata dagli appassionati di canoa e di nuoto. Qui il paesaggio cambia di anno in anno, modellato dal vento e dalle mareggiate: un luogo in costante trasformazione, che testimonia la forza, e la fragilità, dell’ecosistema delle Tremiti.

spiaggia con acqua turchese e vegetazione

iStock

Cala Montana
Categorie
Arte e cultura Idee di Viaggio mare Puglia Salento spiagge Viaggi Viaggi Relax

Maldive del Salento, le spiagge che sembrano un paradiso

Le parole “Maldive del Salento” possono evocare immagini di un paradiso lontano migliaia di chilometri, ma la verità è che siamo qui, nel tacco d’Italia, dove il mare si tinge di blu intenso e le spiagge sembrano rubate a un sogno tropicale. Parliamo quindi di una zona che si estende lungo la costa ionica salentina, tra Pescoluse, Torre Pali e Torre Vado, in cui gli arenili sono di sabbia finissima e bianchissima, l’acqua limpida e il paesaggio indimenticabile.

Va specificato, tuttavia, che si tratta di un termine turistico e non di un punto geografico vero e proprio. Ma quali sono le spiagge più belle di questa magnifica zona della Puglia?

Spiaggia di Pescoluse

Iniziamo questo viaggio nelle Maldive del Salento dalla Spiaggia di Pescoluse, sul tratto di costa ionica tra Torre Pali e Torre Vado. Famosissima per la sabbia morbida e candida e il mare cristallino che sfuma dal turchese al blu intenso, offre acqua è bassa e trasparente per diversi metri, tanto da rivelarsi perfetta per famiglie con bambini o per chi ama nuotare senza correnti fastidiose.

Pescoluse si distingue per avere una bellezza naturale che pochi posti riescono a eguagliare, con chilometri di spiaggia dove trovare angoli tranquilli anche in alta stagione. La presenza di lidi attrezzati garantisce comfort, ma senza perdere quella sensazione di relax (attenzione, i prezzi non sempre sono accessibili). Ciò non toglie che, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, si può affollare parecchio, al punto che trovare parcheggio diventa una sfida. Inoltre, la vicinanza alla strada principale fa sì che a volte si sentono rumori di fondo, un dettaglio che chi cerca il silenzio totale potrebbe notare.

Il consiglio è quindi quello di spostarsi verso le aree meno accessibili, dove le dune di sabbia nascondono piccole calette e scorci quasi incontaminati. Territori in cui, tra le altre cose, il mare è ancora più trasparente e la folla sparisce. Infine, poco lontano c’è un tratto di costa dove si possono vedere tartarughe marine in primavera, un’esperienza unica per chi ama la natura.

Spiaggia di Torre Vado

Un’altra delle spiagge più interessanti delle Maldive del Salento è quella di Torre Vado, piccolo borgo marinaro poco più a sud di Pescoluse e vicino a Santa Maria di Leuca. Manco a dirlo, il mare è limpido e profondo, con spiagge di sabbia fine alternate a scogliere basse che regalano paesaggi suggestivi. A differenza delle spiagge più turistiche, Torre Vado mantiene un’atmosfera raccolta e genuina.

Ma senza ombra di dubbio, il vantaggio di Torre Vado è la combinazione tra bellezza naturale e qualche servizio locale, come bar, ristoranti e piccoli lidi che permettono di godersi il mare senza rinunciare a un minimo di comodità. Inoltre, il porto e la torre costiera, da cui prende il nome, aggiungono un tocco di storia e fascino. Il rovescio della medaglia è che in alta stagione può affollarsi, soprattutto nei weekend.

A pochi passi dalla spiaggia principale si trovano calette nascoste raggiungibili solo a piedi o in barca, dove l’acqua è ancora più trasparente e il silenzio regna sovrano. Torre Vado è anche un punto di partenza ideale per escursioni in barca verso le grotte marine della zona, un’esperienza che non tutti i turisti conoscono ma che vale davvero la pena fare.

Spiaggia di Posto Vecchio

La Spiaggia di Posto Vecchio è un angolo meno conosciuto (ma affascinante) lungo la costa tra Torre Vado e Pescoluse. Qui la sabbia dorata incontra un mare che passa dal turchese al blu profondo, tra ciottoli e rocce lambite da onde gentili. È il posto da prendere in considerazione se si desidera un mix di tranquillità e natura autentica, senza rinunciare a un tocco di comfort.

Situata proprio all’imbocco di una baia naturale, Posto Vecchio è protetta e incorniciata da un basso promontorio roccioso, che aiuta a mantenere l’acqua calma e perfetta per nuotate serene. È caratterizzata da tratti di spiaggia liberi molto spaziosi, che permettono di godersi la vacanza lontano dalla folla.

I servizi sono presenti, ma ancora contenuti rispetto a località più urbanizzate e l’accesso non è sempre facile in quanto, spesso, si è costretti a parcheggiare lungo la strada per poi scende su sentieri non pavimentati. In alta stagione può riempirsi nei fine settimana, quando i residenti del territorio vengono a cercare un po’ di relax.

Se volete vivere la magia più pura di questo luogo incantato della Puglia, vi suggeriamo di raggiungerlo per ammirare l’alba, ovvero quel momento in cui il sole sorge tra mare e scogli colorando tutto di rosa. Ma non è finita qui, perché sotto la superficie della scogliera, nelle limpide acque del minuscolo porticciolo, a volte si vedono rare stelle marine e piccoli polpi.

Spiaggia di Torre Pali

Infine la Spiaggia di Torre Pali, piccola frazione balneare sulla costa ionica del Salento. Con mare limpido e sabbia fine, si estende per diversi chilometri, offrendo un litorale ampio e sabbioso che si affaccia su acque turchesi e trasparenti, tipiche del basso Salento. Si presenta ampia e pulita, con fondali bassi che si prestano bene a famiglie con bambini.

Ci sono lidi attrezzati che mettono a disposizione servizi come noleggio ombrelloni, bar e ristoranti e, contemporaneamente, è un’ottima base per esplorare altre spiagge vicine, come Pescoluse e Torre Vado. Ciò non toglie che anche qui l’alta stagione possa portare affollamento, soprattutto nei weekend e nei mesi di luglio e agosto.

Anche Torre Pali è molto amata dai salentini, specialmente all’alba, quando la spiaggia è deserta e il mare sembra una distesa infinita di vetro. Poco fuori dal centro, nascosta tra la macchia mediterranea, si trova una piccola area dove si possono ammirare i fenicotteri rosa durante la migrazione.

In sintesi, Torre Pali è la scelta giusta se si desidera comodità e un mare da cartolina.