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Nassau, la pittoresca e colorata Capitale delle Bahamas

Nell’immaginario comune le Bahamas sono un insieme di isole che si rivelano dei vari paradisi tropicali: spiagge bianche, mare da sogno e natura scintillate. Ma la verità è che questo arcipelago corallino costituito di 700 isole e isolette ha tantissima storia alle sue spalle, e in più possiede anche una città che è una vera e propria metropoli caraibica.

Il posto in questione è Nassau, Capitale del Paese, che si distingue per essere una città brulicante di vita, dove prendersi calde pause in graziosi caffè, locali e ristoranti per poi andare a divertirsi grazie a una vita notturna eccitante. Ma non solo, perché qui ci sono anche la storia, l’arte e la cultura, tutte incorniciate da incantevoli spiagge che sono esattamente come abbiamo sempre sognato.

Dove si trova Nassau

Nassau è una colorata realtà di circa 250.000 abitanti che le valgono il titolo di città più popolosa delle Bahamas. Si trova sull’isola di New Providence ed è una località che colpisce sin dal primo istante per via del suo paesaggio colorato e ricco di architetture di epoca coloniale.

A rendere il tutto ancor più speciale è il suo clima tropicale che regala estati praticamente perenni, stagioni ideali per scoprire la pressoché infinite bellezze naturali di questo arcipelago che pare esser caduto in terra direttamente dal paradiso.

Cosa vedere in città

Mare e spiagge sicuramente, ma Nassau vale la pena visitarla anche per le altre bellezze che possiede. Uno dei suoi punti più pieni di vita è Bay Street, la via dello shopping e anche una delle più antiche strade transitabili dell’arcipelago delle Bahamas. Sarà come camminare in un sogno: in questa strada si affacciano le tipiche casette locali dai colori pastello, che trasmettono la sensazione di fare una passeggiata dentro un arcobaleno.

Un passo dopo l’altro si arriva allo Straw Market, dove poter ammirare (e comprare) curiosi oggetti di paglia. Tra palazzi con colonnati palladiani e chiese inglesi in stile gotico, si ha l’occasione di visitare l’Ardastra Garden, un giardino popolato di ben 300 specie di animali che dimorano in una natura lussureggiante.

Per fare un vero e proprio tuffo nella cultura e nella storia della città, il posto ideale è il  Museo dei Pirati di Nassau che è ricco di ricostruzioni di battaglie, armi e suppellettili della vita quotidiana dei pirati. Altri musei interessanti sono il Pompey Museum, dove conoscere più a fondo la storia degli schiavi e della loro liberazione; il National Art Gallery, dedicato agli artisti del luogo e l’Historical Library Museum.

Poi alzate gli occhi al cielo per ammirare le vette del Colle Bennet: vedrete svettare nell’azzurro il Fort Fincastle, costruito nel 1793 in pietra calcarea. La struttura è eccezionale, e in più permette di inebriarsi di una vista magnifica che spazia sul centro storico e sul porto della città.

Per arrivarci dovrete superare la Queen’s Staircase, vale a dire la Scala della Regina, costruita nella roccia tra il 1793 e il 1974 dagli schiavi e composta di 66 gradini. Infine, ricordatevi di fare visita al Parco Nazionale Retreat, il posto più verde della città, dove sopravvive una delle più ampie collezioni al mondo di palme rare ed esotiche insieme a tantissimi fiori tropicali multicolore.

Mare e spiagge

Non si può fare un viaggio a Nassau senza scoprire la bellezza del suo mare e la grandiosità delle sue spiagge. Purtroppo ci è impossibile raccontarvele tutte, ma tra le più belle c’è senza ombra di dubbio Cabbage Beach, un paradiso di sabbia bianca lambito da limpide acque turchesi.

Vale la pena fare un salto anche a Cable Beach che sorge nella zona dedicata al divertimento: casinò, parchi acquatici, boutique, bar e ristoranti sono il ritrovo dei locali e dei turisti provenienti da tutto il mondo.

La spiaggia migliore per le famiglie è Jaws Beach, perché offre acque poco profonde che si rivelano il top per far giocare in sicurezza i più piccoli.

Infine una spiaggia che possiede un nome che è tutto un programma: Love Beach, perfetto nido d’amore per tutte le coppie in viaggio a Nassau perché si trova fuori dal centro cittadino, rivelandosi particolarmente tranquilla e non troppo affollata.

Quel che è certo, è che qualsiasi spiaggia sceglierete vi permetterà di rilassarvi sotto l’ombrellone, prendere il sole, fare il bagno, snorkeling, andare al largo per le immersioni e persino nuotare con i delfini.

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Isole di Andros, un meraviglioso angolo di Grecia alle Bahamas

C’è un posto del mondo che pare una fetta di paradiso caduto in terra. Delle isole – tutte comunemente chiamate con un unico nome pur avendone ognuna uno proprio – che sono un vero sogno selvaggio e rimaste praticamente intatte. Il posto in questione si chiama Andros, da molti considerato un meraviglioso angolo di Grecia alle Bahamas.

Cosa c’entrano le Bahamas con la Grecia?

È giusto porsi questa domanda, anche perché la pura bellezza delle Bahamas non ha di certo molto da invidiare all’altrettanto eccezionale Grecia. Eppure, in qualche modo, le loro storie sono intrecciate. In Grecia, infatti, esiste un’isola con lo stesso identico nome di questo paradiso delle Bahamas e, per questo motivo, secondo alcune teorie il nome Andros deriverebbe proprio dai pescatori di spugne provenienti dalla Grecia, che qui si stanziarono tantissimi anni fa per un lungo periodo.

Tuttavia, questa non è l’unica ipotesi. In molti sostengono che il nome Andros sia in onore di Sir Edmund Andros, comandante delle forze di Sua Maestà delle Barbados nel 1672 e successivamente governatore di New York, che si distinse per il suo ruolo nel crollo del dominio del New England.

Secondo altre ipotesi, invece, l’isola potrebbe aver preso il nome dagli abitanti dell’isola di Sant’Andrea (chiamata anche Sant’Andrea o San Andrés) al largo dell’Honduras perché, stando a quanto riferito, 1.400 migranti si stabilirono ad Andros nel 1787.

Non si hanno notizie chiare, quindi, sul motivo per cui questo angolo di Bahamas si chiami così, ma quel che è certo è che proprio qui, tra 1841 e il 1938, si stabilirono persone provenienti dalla Grecia per praticare la pesca delle spugne, per poi emigrare negli anni ’30 quando le spugne furono spazzate via da un’infestazione. Sicuramente, quindi, Andros conserva qualche piccolo dettaglio anche della cultura greca.

Cosa aspettarsi

Andros non è un arcipelago qualunque: è il più grande delle Bahamas, e infatti è composto da un totale di tre isole, ovvero North Andros, Mangrove Cay e South Andros, e tanti piccoli isolotti disabitati. Come è possibile intuire, si tratta di un lembo di terra con spiagge da sogno, un mare che per la sua limpidezza sembra brillare, e anche un pezzo di mondo con una delle barriere coralline più lunghe che esistano.

Ma non è finita qui, perché questo posto da favola è anche la culla di vegetazione rigogliosa ed è l’habitat perfetto di molte specie ornitologiche.

Un luogo rimasto praticamente intatto e che mette a disposizione innumerevoli avventure per gli amanti della vita all’aria aperta.

Cosa vedere

Sì, Andros è l’arcipelago più grande delle Bahamas, ma forse non ne avete mai sentito parlare perché sono le isole meno frequentate del Paese. Il motivo non è di certo da ritrovare nel fatto che sono meno belle di altre, perché è proprio la loro dimensione a rappresentare un “problema”: essendo particolarmente estese, non risultano propriamente comode per gli spostamenti che, in alcune circostanze, possono avvenire anche in aereo- anche nella stessa isola.

Ed è un peccato, perché davvero è un pullulare di meraviglie che non è facile trovare altrove. Ne è un esempio il villaggio di Red Bays che sorge sulla punta nord-occidentale di North Andros. Si tratta di un luogo abitato dai discendenti degli indiani seminole e degli schiavi fuggiti dalla Florida nel XVII e XVIII secolo che ancora si tramandano usi e costumi di un tempo per noi ormai andato. Sapete come si guadagnano da vivere? Intrecciando la paglia, attività che se catapultata nel nostro continente sembra distanti anni luce.

Decisamente affascinante è Conch Sound, un blue hole che è meraviglia geologica che lascia senza fiato e che si rivela il posto ottimale per gli amanti dello snorkeling. Non è di certo da meno Morgan’s Bluff, grotta e rifugio del temuto pirata Morgan dove, secondo il folklore, ci sarebbe un tesoro sepolto nell’oscurità, tra pipistrelli e stalagmiti. È bene specificare, tuttavia, che gli storici non hanno mai confermato che questa grotta sia stata il nascondiglio del pirata più spaventoso dei Caraibi.

Nei dintorni, tra le altre cose, ci sono meravigliose spiagge poco note, quei gioielli della natura che solo gli abitanti possono indicare ai visitatori.

Altri straordinari blu hole sorgono nell’isola di Mangrove Cay e sono tantissimi: circa una ventina, alcuni nascosti nella boscaglia e altri a due passi dalla costa. Ma del resto proprio qui, ad Andros, c’è la più grande concentrazione al mondo di queste incredibili doline marine.

Andros è anche territorio di parchi nazionali incantevoli come, per esempio, il Central Andros National Parks, situato proprio a Mangrove Cay. Oltre ai blue hole, qui sopravvivono una coloratissima barriera corallina, la terza più lunga del mondo con i suoi ben 306 chilometri, e numerose foreste di mangrovie. Gli amanti degli animali, invece, potranno avvistare le iguane bahamiane, moltissime specie di farfalle ed alcuni rari serpenti.

Chiudete gli occhi e pensate al paradiso, ecco che nella mente vi comparirà l’immagine di Congo Beach, senza che lo sappiate. Si tratta di una spiaggia dai colori argentei e lambita da un’acqua di un turchese sorprendente.

Infine, non può mancare una sosta a Crab Replenishment Reserve, un parco nazionale che occupa una superficie di 40.000 acri e in cui vivono milioni di granchi.

Curiosità e leggende

Andros è meravigliosa, ma anche pregna di curiosità e leggende. I misteri, infatti, non sono solo legati all’origine del suo nome o all’eventuale presenza di uno dei pirati più temuti di sempre. Tante questioni irrisolte sono relative anche alla sua scoperta: si narra che il primo uomo a esplorare quest’isola sia stato Amerigo Vespucci, ma in realtà non è ancora chiaro se questo fatto sia frutto o meno della fantasia popolare.

In più, questa sembrerebbe una terra abitata da straordinarie creature, come i Chickcharnees, che popolano le tante bellissime foreste di pini delle zona. Per metà uccelli e l’altra parte uomini, possiedono dei poteri che li aiuterebbero a proteggere questa isola dal male. Non a caso, sono considerati il portafortuna di tutte le Bahamas.

Ci sono poi le cosiddette Lusca, creature che sembrano draghi e che trascorrono il loro tempo nei magnifici buchi blu oceanici. Attenzione però perché, a differenza dei Chickcharnees, le Lusca non sono affatto buone: sono mostri in grado di risucchiare le loro vittime in quella profonda tana sottomarina.

Tra folklore e meraviglia, Andros deve essere una destinazione da inserire nella propria lista dei desideri.