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Queen’s Staircase, la scalinata in onore della Regina Vittoria a Nassau

Situata nel cuore di Nassau, la capitale delle Bahamas, la Queen’s Staircase è una delle attrazioni più iconiche dell’isola di New Providence. Vero e proprio monumento alla resilienza e alla speranza, con i suoi 65 gradini scolpiti a mano nella roccia calcarea, rappresenta un capitolo fondamentale nella storia delle Bahamas e della lotta per la libertà, diventata nel tempo un simbolo di emancipazione per la popolazione dell’arcipelago. Dedicata alla Regina Vittoria, la Queen’s Staircase è una meta turistica imperdibile, in particolare per gli amanti della storia e della natura, essendo circondata dalla lussureggiante vegetazione tropicale.

Una simbolo di resilienza e speranza

Costruita alla fine XVIII secolo da schiavi africani con strumenti rudimentali e una straordinaria abilità manuale, la scalinata, composta originariamente da 66 gradini, fu progettata per fornire un accesso rapido tra il centro città e il Forte Fincastle, un’imponente fortificazione militare che domina Nassau. Completata nel 1794, dopo ben 16 anni di lavori, nel 1834 fu dedicata alla Regina Vittoria in omaggio al suo ruolo cruciale nell’abolizione della schiavitù nell’Impero Britannico e non solo

Il suo regno rappresentò infatti un periodo di cambiamenti significativi per i diritti umani e la regina divenne un simbolo di speranza contro l’oppressione. Un legame che conferisce alla scalinata un valore simbolico oltre che storico, rendendola un luogo di riflessione e tributo alla resilienza e alla giustizia.

La costruzione della Queen’s Staircase

Ogni gradino della Queen’s Staircase racconta una storia di sacrificio e determinazione, poiché fu realizzata da schiavi liberati che, nonostante la dura condizione di oppressione, contribuirono a creare un’opera di incredibile valore storico e culturale. Ma ha anche rappresentato un atto di resistenza e speranza per una comunità che stava lottando per la propria dignità e per un futuro migliore.

L’architettura semplice ma imponente della Queen’s Staircase ne fa un capolavoro di funzionalità e bellezza, perfetto esempio di come la storia e la natura si intrecciano in un unico, suggestivo percorso. I gradini seguono una pendenza naturale del terreno, allo stesso tempo regolare e armoniosa, che si snoda attraverso la lussureggiante vegetazione tropicale.

Un percorso nella natura tropicale

Lungo il percorso, i visitatori possono ammirare le pareti che fiancheggiano la scalinata, creando un effetto scenografico che aggiunge ulteriore fascino al luogo. La natura lussureggiante e le rocce scolpite dal vento e dalle intemperie, hanno acquisito una forma affascinante e irregolare, creando un’atmosfera magica e suggestiva, che cattura l’immaginazione.

Un vero e proprio tunnel naturale di rocce coralline avvolge la scalinata, formando un passaggio fresco e ombroso che offre una pausa ristoratrice dal caldo tropicale. La luce che filtra attraverso le fronde degli alberi e le pareti rocciose genera giochi di ombre e luci che accrescono la suggestione del sito.

Questo angolo selvaggio di Nassau, che può sembrare quasi mistico, è anche un omaggio alla forza della natura, che protegge e avvolge questo simbolo di speranza e libertà. Qui i visitatori sono attratti non solo dalla bellezza delle rocce e della vegetazione, ma anche dal senso di serenità che si respira lungo il cammino in una perfetta fusione di storia e natura.

Il collegamento con il Forte Fincastle

Il collegamento tra la Queen’s Staircase e il Forte Fincastle rappresenta un itinerario storico che unisce due simboli fondamentali di Nassau. La scalinata, costruita per facilitare l’accesso al forte, era strategicamente importante, permettendo alle truppe britanniche di spostarsi rapidamente dalla città al punto di difesa in caso di attacco.

Il Forte Fincastle, costruito nel 1793 e progettato per proteggere Nassau dalle incursioni navali, è una struttura di notevole valore storico e architettonico, con la sua caratteristica forma a nave. La scalinata, che si erge maestosa lungo la collina, offre pertanto anche una connessione diretta con il passato coloniale delle Bahamas. Questo percorso tra i due monumenti è un viaggio nel tempo, che consente di esplorare il patrimonio militare e sociale dell’isola, e di comprendere il legame tra le difese della città e le lotte per la libertà e la dignità dei suoi abitanti.

Leggende e misteri della Queen’s Staircase

Leggende e storie locali aleggiano sulla Queen’s Staircase, contribuendo ad aumentarne il fascino. Una delle storie più diffuse è quella secondo cui i 66 gradini simboleggino gli anni di regno della Regina Vittoria, sebbene la scalinata ne conti attualmente solo 65. Un errore che potrebbe sembrare insignificante, ma che ha alimentato numerose teorie e curiosità legate al sito. Un’altra leggenda parla invece di apparizioni spettrali.

Si dice che gli spiriti degli schiavi che hanno costruito la scalinata, in segno di gratitudine o di eterni rimpianti, si manifestino nei pressi del sito, provocando strani rumori o apparizioni di luce nelle notti più buie. E non manca chi ritiene che la vegetazione che circonda la scalinata sia “magica”, in grado di curare le malattie o di portare fortuna a chi la visita con rispetto. Tramandati di generazione in generazione, questi racconti non fanno che aggiungere un tocco di mistero a un luogo già di per sé straordinario.

Come raggiungere la Queen’s Staircase

La Queen’s Staircase si trova a pochi passi dal centro di Nassau e si può quindi raggiungere facilmente a piedi, seguendo le indicazioni. Per chi arriva con una crociera, il sito è a pochi minuti a dal porto ed è quindi una meta ideale per una visita durante una sosta. In alternativa, i mezzi pubblici, taxi e navette locali offrono comodi collegamenti con la zona.

Orari migliori e consigli per la visita

La Queen’s Staircase è aperta tutti i giorni, generalmente dalle prime luci del mattino fino al tramonto. L’ingresso è gratuito, ma è possibile fare una donazione per sostenere la manutenzione del sito. Durante i periodi di alta stagione turistica, la scalinata può essere affollata nelle ore di punta o durante le soste delle navi da crociera, quindi è meglio programmare la visita al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando anche la temperatura è più piacevole.

È inoltre consigliabile indossare scarpe da ginnastica o sandali con supporto, in quanto i gradini possono essere irregolari o scivolosi in caso di pioggia e umidità. La visita può essere combinata facilmente con un tour del vicino Forte Fincastle, per un’esperienza completa di esplorazione storica di Nassau.

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Cable Beach a Nassau: le Bahamas tra storia, lusso e mare cristallino

Situata a pochi chilometri dal centro di Nassau, capitale delle Bahamas, Cable Beach è una delle spiagge più famose e apprezzate dell’isola di New Providence. Conosciuta soprattutto per la sua sabbia bianca e fine e le acque dello stesso colore di una gemma preziosa, Cable Beach è un luogo dove trovare bellezza, buon cibo, divertimento ma dove anche scoprire qualcosa di più sulle Bahamas stesse.

Cable Beach è stato per anni – e probabilmente lo è ancora oggi – uno dei “place to be” di chiunque si recasse in viaggio alle Bahamas, soprattutto dagli Stati Uniti. Nei suoi resort e nel suo casinò c’è molto più di quel che si pensa.

Dove si trova Cable Beach a Nassau

New Providence è l’isola più facilmente raggiungibile delle Bahamas. Altre, come per esempio Cat Island, richiedono un secondo viaggio aereo ma non lo si deve di certo fare per arrivare a Nassau. Cable Beach è uno dei posti più conosciuti di quest’isola ed è un luogo molto frequentato, in primis per la sua posizione facile da trovare e a dir poco strategica. L’aeroporto internazionale è situato a meno di 15 minuti di auto dalla spiaggia, rendendo molto veloce e facile arrivare qui anche con una semplice corsa in tax. Anche il porto di Nassau è a breve distanza: questo è utile per chiunque arrivi in crociera e voglia trascorrere una giornata di relax su una delle spiagge più famose delle Bahamas.

Perché si chiama Cable Beach

Una prima curiosità su questa spiaggia deriva dall’origine del suo nome. Questa parte del litorale dell’isola di New Providence non aveva alcun nome fino al 1892. In quell’anno, infatti, venne portato un cavo di trasmissione per il telegrafo che univa Nassau a una zona della Florida. Dato che la stazione di corrisponde della fine del cavo era proprio in quel punto del litorale, quel pezzo di spiaggia venne chiamato Cable Beach. Nella sua storia non cambiò mai più nome ma, con la crescita del turismo a Bahamas, di guadagnò il soprannome di Bahamian Riviera.

Bahamas: Cable Beach a Nassau

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La vista su Cable Beach

In spiaggia a Cable Beach

Il principale richiamo di Cable Beach, per chi si ferma a Nassau, sono le sue acque turchesi e la sua spiaggia, lunga ben 3 chilometri, con la sabbia così fine da regalare la sensazione di camminare sul velluto. Il mare è solitamente molto calmo, come di quelli che ci si immaginano sempre pensando a un viaggio alle Bahamas. Questa parte della costa di New Providence è solitamente priva di correnti forti, cosa non proprio scontata in molte altre parti delle Bahamas.

Qui è possibile nuotare in tutta tranquillità o semplicemente galleggiare e rinfrescarsi in acqua senza alcun intento sportivo. La sabbia è soffice e bianca e invita a lunghe passeggiate sulla riva: la sabbia chiara dei Caraibi non scotta mai, indi per cui potrai passeggiare a qualsiasi ora della giornata. Un panorama a dir poco da sogno completa l’immagine di Cable con tanto di vista delle isole circostanti nonché, per chi lo ama, il passaggio di yatch e barche da ammirare.

Andare in spiaggia a Cable Beach è anche molto pratico e comodo: la zona è attrezzata con numerose strutture per il noleggio di lettini e ombrelloni, così come punti di ristoro e bar che servono sia da bere che da mangiare.

Fare sport acquatici a Cable Beach

Cable Beach non è solo un luogo perfetto dove godersi il relax: questa spiaggia di Nassau offre anche la possibilità di fare molte attività adrenaliniche o adatte ai viaggiatori più avventurosi. Chi ama gli sport acquatici può uscire in kayak, fare paddle boarding (ovvero SUP) oppure provare il potente jet ski.

Da Cable Beach partono anche molte escursioni riservate ai sub con brevetto, per esplorare i meravigliosi fondali marini delle Bahamas. Non hai il brevetto? Non disperare: lo snorkeling è praticabile da tutti. Le acque limpide permettono di ammirare la coloratissima vita marina delle Bahamas: non mancherai di osservare coralli, pesci tropicali e occasionalmente anche le tartarughe marine.

C’è tanto sporto da fare anche fuori dall’acqua a Cable Beach. I campi da beach volley sono praticamente ovunque e c’è la possibilità di fare delle escursioni in bicicletta lungo la costa.

Resort e luoghi di lusso a Cable Beach

Cable Beach divenne un luogo di vacanza dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Soprattutto con l’arrivo degli Anni ’50, alcuni americani iniziarono a investire nella costruzione di resort adatti ai vacanzieri delle classi più abbienti. Nacquero così luoghi come l’Emerald Beach Hotel, conosciuto per essere il primo hote dell’isola con l’aria condizionata. Oltre a questo, proprio interno a questo resort, venne aperto il primo casinò delle Bahamas.

Alcuni di questi luoghi storici sono ancora lì, pronti a farsi ammirare da turisti e viaggiatori che esplorano Nassau. A essi, si sono aggiunti numerosi hotel e resort di lusso moderni e anche di recente costruzione. Il più famoso è senza dubbio il Baha Mar, un complesso alberghiero di alto livello che ospita tre hotel di lusso, un casinò, ristoranti gourmet, campi da golf e piscine. Il Baha Mar è anche il cuore della vita notturna e dell’intrattenimento di Cable Beach, attirando moltissimi visitatori che dormono in altre strutture.

A Cable Beach ci sono anche molti resort di lusso esclusivamente per coppie o per soli adulti. Fin dagli Anni ’50, questa spiaggia non hai mai smesso di essere sinonimo di una certa esclusività ricercata da molti.

Cocktail a Cable Beach

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Un cocktail al tramonto a Cable Beach

La vita notturna a Cable Beach

Proprio di vita notturna è il caso di parlare quando si pensa a Cable Beach. Questo luogo è tanto frequentato di giorno quanto di sera, quando le luci dei suoi resort creano un ambiente scintillante su tutto il litorale.

Oltre al casinò del Baha Mar, che attira molti visitatori grazie alla sua vasta gamma di giochi e tornei, ci sono numerosi bar e locali lungo la spiaggia che offrono musica dal vivo ed esibizioni di DJ internazionali. Uno dei momenti più gettonati per iniziare la propria serata a Cable Beach è, senza dubbio, il tramonto: il cielo si tinge di arancio e rosa e i vari bartender e mixologist della zona fanno a gara a chi riesce a creare il migliore cocktail, capace regalare non solo un gusto perfetto ma anche pronto a riprodurre gli stessi caldi colori del tramonto sul mare delle Bahamas.

La vita notturna di Cable Beach è fatta anche di ristoranti di alto livello, dove cenare fino a tardi, magari con vista mare. Il tipo di cucina proposto è internazionale: su quest’isola delle Bahamas arrivano in preponderanza (data la vicinanza) americani. Non mancano però i ristoranti di alto livello che propongono anche cucina italiana nonché, ovviamente, la cucina caraibica, fatta di sapori forti e speziati.

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Eleuthera, l’isola delle Bahamas che ti farà innamorare: cosa vedere e spiagge

Una gemma di rara bellezza: siamo a Eleuthera, isola delle Bahamas dai paesaggi incredibili, tra spiagge di sabbia rosa e acque blu. Rientra tra le destinazioni di viaggio più amate di sempre, e si trova precisamente a 80 km da Nassau, la Capitale delle Bahamas. Una striscia di terra stretta, ma lunga 180 km, in cui puoi “perderti” metaforicamente tra panorami con scogliere, lingue di sabbia e acque turchesi e blu. Se vuoi dimenticare qualsiasi trambusto della vita quotidiana, ti portiamo a Eleuthera: cosa vedere e le migliori spiagge.

Cosa vedere a Eleuthera nelle Bahamas

Il nome Eleuthera deriva dal greco eleutheros, ovvero “libere”. E, in effetti, l’idea di libertà che puoi vivere qui non è da mettere in discussione, poiché è un paradiso terrestre di sabbia finissima, in cui puoi regalarti un’esperienza autentica a contatto con la natura. Le spiagge sono il motivo principale per cui ti consigliamo di venire qui: paesaggi incontaminati e mozzafiato, tipici delle Bahamas, dai colori accesi e contrastanti. A pochi km da Nassau, arricchisci il tuo itinerario con una tappa a Eleuthera.

Cosa vedere? Indubbiamente il Glass Window Bridge è una delle attrazioni che mettiamo al primo posto, un ponte di roccia naturale, situato in una zona a dir poco particolare: il punto esatto in cui il Mar dei Caraibi si incontra con l’Oceano Atlantico. Uno di quei momenti che difficilmente dimenticherai nella tua vita.

La zona di Eleuthera si divide esattamente in tre parti: Norte, Centralna e Sur. Nella parte meridionale, si trova la Riserva Naturale di Leon Levy, che è definita un gioiello naturalistico (segna assolutamente lo stagno delle tartarughe). C’è anche una fattoria dove fare spesa a km 0 e provare i tipici prodotti locali.

Le migliori spiagge di Eleuthera

Non c’è dubbio: il motivo per cui molti visitano Eleuthera è la bellezza delle spiagge. Una delle più migliori è Lighthouse Beach, dove la sabbia è bianca e il mare cristallino. Poi c’è Princess Cays, dove la sabbia si fa più dorata e il mare è talmente trasparente da sembrare un sogno a occhi aperti. In questo caso non possiamo che suggerire di fare snorkeling, e nuotare vicino ai pesci.

Se parti insieme ai bambini, ricorda di fare una visita alla Ten Bay Beach, poiché è la spiaggia indicata per fare un bagno in acque poco profonde, con sfumature uniche, dal verde all’azzurro. E la sabbia? Non è solo fine, ma è… rosa! Un’altra tappa da non perdere? Queens Bath, piscine naturali che sono incastonate nella roccia, vicinissime al Glass Window Bridge. Questo spettacolo naturale si è formato negli anni mediante l’erosione delle rocce causate dalle onde dell’Oceano Atlantico. Un piccolo ma importante appunto: non andare durante l’alta marea.

Infine, la spiaggia Twin Cove, vicina a Governor’s Harbour: sono due piccole insenature separate da una distesa di sabbia, con acque turchesi e limpide. Oltre alla macchina fotografica (scatterai foto memorabili), ricorda di portare l’attrezzatura da snorkeling con te: se ti piace la natura incontaminata, questo è il luogo ideale. E, con un pizzico di fortuna, puoi persino ammirare pesci pappagallo e barracuda.

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Cat Island: un paradiso naturale nel cuore dell’arcipelago delle Bahamas

Un luogo comune che si sente spesso quando si parla di viaggi è che volare sopra l’arcipelago di Bahamas regali una delle più belle viste aeree sull’area dei Caraibi. Che sia così oppure no, ciò che è certo è che una vacanza in questa parte di mondo fa sempre bene a corpo e anima. Sono molte le isole di questo arcipelago e tutte hanno caratteristiche diverse, capaci di offrire esperienze di viaggio a tratti anche diametralmente opposte.

Cat Island è un piccolo paradiso di natura e tranquillità nel cuore delle Bahamas, un luogo dove gustare il meglio dei ritmi rallentati che, spesso, si cercano proprio in un viaggio ai Caraibi.

Come raggiungere Cat Island dall’Italia

Non ci sono voli diretti per Cat Island dall’Italia e quelli che portano all’arcipelago di Bahamas prevedono, in genere, uno scalo. Quando si organizza un viaggio verso le Bahamas, l’aeroporto da tenere come riferimento è quello di Nassau, la capitale. Da lì partono svariati voli interni verso le altre isole. Controlla sempre eventuali restrizioni sul peso e la misura dei bagagli: gli aerei che collegano le isole sono, di norma, piccoli e potrebbero non ammettere a bordo bagagli di grande misura.

Dove dormire a Cat Island a Bahamas

Ci sono isole caraibiche che offrono resort di ogni grandezza e tipo e molti hotel dal sentore internazionale. Non è il caso di Cat Island: quest’isola delle Bahamas ha mantenuto un aspetto molto più tranquillo e contenuto. Ci sono molte guest house e appartamenti in affitto dove soggiornare a Cat Island: quest’isola è solitamente scelta da viaggiatori che amano la natura, il relax e i paesaggi da sogno dove non incontrare troppe persone. Cat Island vanta anche alcuni resort, pochi e bene organizzati, dove una vacanza ai Caraibi può assumere toni esclusivi.

Bahamas: dove è approdato anche Cristoforo Colombo

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Il bellissimo mare delle Bahamas

Un po’ di storia di Cat Island: perché si chiama così?

Cat Island deve il suo nome non ai felini, come si potrebbe pensare, ma probabilmente al famoso pirata Arthur Catt, che si dice abbia frequentato l’isola. Benché si mostri più tramite il suo lato naturale e di mare che attraverso storia e cultura, Cat Island vanta davvero storia da vendere. Secondo alcuni storici, fu il punto in cui Cristoforo Colombo toccò terra una volta giunto dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. Quello che è certo è che qui gli indigeni Lucayani, i primi abitanti delle isole che fanno parte di Bahamas,

Durante il periodo coloniale, Cat Island divenne un centro agricolo importante per la coltivazione di cotone, grazie alla fertile terra rossa dell’isola. Qui si rifugiò un folto gruppo di cittadini lealisti, nell’intento di fuggire dalla rivoluzione che poi portò alla creazione degli Stati Uniti e all’indipendenza dall’Inghilterra.

Una curiosità che lega Cat Island all’Italia: su quest’isola cresce spontaneamente, tra le molte altre, una pianta che si chiama Cascarilla (classificata come Cascarilla clutia Wood – Cluytia eluteria). La corteccia di questa pianta è usata per la produzione del Campari, tra le altre cose.

Andare in spiaggia a Cat Island

La prima cosa che salta alla mente pensando a un viaggio alle Bahamas è la possibilità di andare in spiaggia, azione che trova davvero molte possibilità soggiornando a Cat Island. L’isola, di forma allungata e molto stretta da una costa all’altra, è incorniciata da spiagge da sogno, dove la sabbia bianca fa da contrato al blu del mare ma dove è anche pronta a confondersi col verde della vegetazione che inizia subito dopo la spiaggia stessa. Su quest’isola, per esempio, troverai più mangrovie che palme.

Le spiagge, alle Bahamas, sono generalmente pubbliche e possono essere frequentate anche se antistanti ad alloggi turistici. Controlla sempre che vi siano restrizioni legate alla proprietà privata: se non trovi cartelli, vuol dire che puoi stare tranquillamente sulla sabbia. Rispetta luogo e ambiente e porta con te eventuali rifiuti a fine giornata.

È difficile fare una lista delle migliori spiagge di Cat Island: le scelte potrebbe dipendere completamente da ciò che ami fare quando sei al mare. Se ti piace il surf, troverai onde da sfidare a New Blight, in quella che viene chiamata Fernandez Bay. Se, invece, ami lo snorkeling, il tuo posto ideale sarà la spiaggia vicino a Bennet’s Harbour.

Cosa vedere a Cat Island alle Bahamas: Monte Alvernia

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Le rovine di Monte Alvernia a Cat Island, Bahamas

Il Monte Alvernia: davvero c’è una montagna a Cat Island?

No, non si può considerare una montagna e forse è appena una collina. Stiamo parlando della zona denominata Monte Alvernia, che si trova a ben 63 metri sul livello del mare. Di cosa si tratta? Nel 1939, un prete cattolico di nome John Hawes, conosciuto in zona come Padre Jerome, decise di costruire in questo punto una sorta di eremo. Lo chiamò Alvernia riferendosi a “La Verna”, uno dei luoghi chiave della vita di San Francesco (si trova in Toscana, non distante a Arezzo).

Le rovine del piccolo monastero che si possono ancora vedere richiamano l’idea di qualcosa di medievale. Una delle cose da fare a Cat Island durante un viaggio alle Bahamas è camminare per raggiungere questo luogo che rappresenta anche il punto più elevato di tutto l’arcipelago.

Port Howe: un villaggio che racconta il passato

Chi ama aggiungere un pizzico di cultura alla propria vacanza al mare delle Bahamas troverà pane per i propri denti nel visitare Port Howe. Questo piccolo insediamento si trova sulla punta meridionale di Cat Island e, un tempo, era sede di una grande piantagione. Qui troverai ancora qualche casa in stile georgiano e non mancherai di immaginare storie di corsari e pirati intenti a nascondere chissà che tesoro.

Cat Island: l'isola delle Bahamas dove regna la Natura

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La bellezza delle spiagge delle Bahamas

Lo splendore della Natura a Cat Island

Cat Island è soprattutto un luogo scelto dagli amanti della natura. Le sue foreste tropicali, le paludi di mangrovie e le grotte sottomarine offrono molte opportunità per l’esplorazione e l’avventura. Come tutte le isole di questo arcipelago dei Caraibi, anche Cat Island vanta alcune zone in cui sono presenti delle doline marine. Quei luoghi vengono comunemente denominati “Blue Hole” per il colore blu scuro dell’acqua, dovuto alla profondità di quel punto, rispetto ai toni più chiari della tipica acqua di mare caraibica. I Blue Hole sono zone molto apprezzati dai sub ed, esplorarli, richiede la giusta attrezzatura e un’ottima preparazione.

Molto conosciute sono anche le Grotte di Devil’s Point sono perfette per chi ama l’esplorazione di grotte e la speleologia. Ci sono guide esperte che accompagnano i viaggiatori alla scoperta della natura di Cat Island: si tratta di ottime occasioni per aggiungere un po’ di avventura al proprio viaggio e per farlo in tutta sicurezza.

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Scopri Nassau: le principali attrazioni della capitale delle Bahamas

Spiagge paradisiache di sabbia bianca, mare trasparente e una vivacità tipicamente caraibica fanno di Nassau una destinazione turistica di primo piano nei Caraibi. Ma la capitale delle Bahamas non è soltanto sole e mare. Ricca di storia e cultura, conquista chiunque la visiti con una combinazione unica di avventure storiche, esperienze culturali e bellezze naturali.

Dall’architettura coloniale ai colorati mercati locali dove scovare souvenir autentici, dai numerosi forti e musei che raccontano il passato avventuroso dell’arcipelago, ai bar e locali notturni dove ballare fino all’alba, la principale città sull’isola di New Providence ha qualcosa da offrire a ogni viaggiatore.

Nassau è anche un punto di partenza ideale per esplorare le meraviglie naturali delle Bahamas con escursioni in barca alle isole vicine dove è possibile fare snorkeling tra le barriere coralline, nuotare con i maiali o semplicemente rilassarsi su spiagge deserte. E per chi cerca avventure più adrenaliniche, c’è solo l’imbarazzo della scelta, dai parchi acquatici alle immersioni subacquee.

In questo articolo, esploriamo le principali attrazioni di Nassau, dai luoghi storici alle bellezze naturali, che rendono la città un luogo imperdibile per chiunque visiti le Bahamas.

Government House

L’elegante edificio rosa e bianco in stile georgiano coloniale su Duke Street è la sontuosa residenza ufficiale del Governatore Generale delle Bahamas. Circondato da una tenuta di quattro ettari e preceduto da un’imponente scalinata, vanta una lunga storia che risale al 1737, quando fu costruito per il Governatore Richard Fitzwilliam.

Distrutto da un incendio nel 1929, il complesso fu ricostruito nel 1932 mantenendo lo stile originale, arricchito da dettagli ispirati alle sfarzose mansion del Sud degli Stati Uniti, sebbene il colore rosa pastello e le persiane bianche siano inconfondibilmente bahamiani. Gli interni, invece, conservano l’eleganza della ristrutturazione effettuata dalla Duchessa di Windsor negli anni ‘40. Oltre a essere la residenza ufficiale del Governatore Generale, Government House è anche una popolare attrazione turistica, aperta al pubblico per visite guidate.

Fort Charlotte

Il più grande dei tre forti che si trovano a Nassau, Fort Charlotte sorge a breve distanza da West Bay Street, su una collina che domina l’estremità occidentale del porto, da cui si gode una vista strepitosa che abbraccia la città fino a Paradise Island. Costruito nel 1789 da Lord Dunmore, fu chiamato Fort Charlotte in onore della moglie di Re Giorgio III; successivamente furono aggiunti il bastione centrale, Fort Stanley, e la parte occidentale, Fort D’Arcy.

Aperto al pubblico, si possono visitare i bastioni, le prigioni e i tunnel sotterranei, e per chi volesse approfondire la storia militare delle Bahamas, ci sono tour guidati che raccontano le numerose vicende belliche che hanno visto il forte protagonista.

Paradise Island

Collegata a Nassau da due ponti, Paradise Island è una delle destinazioni più popolari delle Bahamas. Su questo isolotto paradisiaco sorge l’Atlantis Resort, un grandioso complesso turistico che oltre a lussuose sistemazioni di vario tipo, che spaziano dalle iconiche torri del Royal all’elegante The Cove Atlantis, include varie attrazioni per tutta la famiglia.

La più famosa è l’Aquaventure, un enorme parco acquatico con scivoli mozzafiato, cascate artificiali, piscine e un acquario a tema che ricrea le rovine della città perduta di Atlantide, dove si possono ammirare squali, mante e altre creature marine. Ci sono poi un campo da golf a 18 buche, il più grande casinò dei Caraibi, oltre a decine di bar, ristoranti, lounge e nightclub. Oltre al relax sulle spiagge da sogno che circondano l’isola, Paradise Island offre la possibilità di praticare svariate attività acquatiche, tra snorkeling, immersioni subacquee e pesca d’altura.

Pirates of Nassau Museum

Il Pirates of Nassau Museum (Museo dei Pirati di Nassau) è una tappa obbligata per chiunque voglia fare un tuffo nella storia avventurosa delle Bahamas. Situato in pieno centro, è un’esperienza coinvolgente e divertente per tutte le età. Attraverso la ricostruzione della nave pirata Revenge, reperti storici e mostre interattive, la visita è un’emozionante immersione nell’epoca d’oro della pirateria, dal 1690 al 1720, quando a Nassau c’era la più alta concentrazione di bucanieri del Nuovo Mondo che infestavano le acque turchesi dei Caraibi.

Durante il tour della durata di circa mezz’ora, si scoprono affascinanti storie di personaggi leggendari come Barbanera e si possono ammirare le ricostruzioni degli alloggi in cui vivevano, gli strumenti e le armi che utilizzavano negli assalti e nelle battaglie, ricreate con suggestivi effetti di suoni e luci.

Christ Church Cathedral

Fondata nel 1670, la Christ Church Cathedral (Cattedrale della Chiesa di Cristo) è stata il primo luogo di culto costruito nelle Bahamas e pertanto è considerata la “chiesa madre” di tutte le chiese anglicane dell’arcipelago. L’edificio originale fu distrutto dagli spagnoli nel 1684, e dopo diverse ricostruzioni nel 1861 fu inaugurato l’attuale santuario.

Nello stesso anno, la chiesa parrocchiale divenne cattedrale anglicana episcopale e Nassau fu ufficialmente proclamata città. Restaurato più volte nel corso del XX secolo, lo storico luogo di culto situato in George Street, nel centro di Nassau, oltre che un importante monumento storico, continua a essere un fondamentale punto di riferimento per la comunità locale.

National Art Gallery of the Bahamas

La National Art Gallery of The Bahamas (Galleria Nazionale d’Arte delle Bahamas) è un luogo imperdibile per scoprire i più celebri artisti caraibici e i nuovi talenti emergenti. La galleria offre uno spaccato della creatività e dell’identità culturale delle Bahamas, attraverso una notevole collezione di opere, che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’arte contemporanea.

Ospitata nella storica Villa Doyle nel centro di Nassau, è articolata in quattro spazi distinti che attraverso la conservazione, l’esposizione e l’interpretazione dell’arte bahamiana storica e contemporanea, educano, ispirano ed emozionano i visitatori. Oltre ad ammirare le opere esposte che illustrano il passato e il presente dell’arcipelago, i visitatori possono partecipare a workshop, attività creative e programmi per bambini che rendono la galleria una destinazione ideale per tutta la famiglia.

Government House, Nassau

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Government House, Nassau, Bahamas

Straw Market

Nel cuore di Bay Street, tra boutique di lusso e negozietti, il famoso Straw Market (mercato della paglia) di Nassau offre il meglio dell’artigianato bahamiano. Dai caratteristici cappelli di paglia alle borse colorate, dalle bambole naive alle sculture in legno, ogni oggetto è un pezzo unico realizzato a mano dagli abilissimi artigiani locali che tramandano l’antica tradizione della lavorazione della paglia.

Un’attività che risale agli anni Quaranta, quando la tessitura della paglia era un’abilità essenziale per la sopravvivenza degli abitanti delle Bahamas, che utilizzavano i cesti intrecciati per la raccolta di frutti e la pesca. Nonostante mercatini simili siano disseminati in tutta l’isola, l’originale Straw Market con la sua atmosfera elettrizzante continua a essere un’imperdibile attrazione di Nassau.

Queen’s Staircase

Conosciuta anche come “The 66 Steps” (I 66 gradini), la Queen’s Staircase (Scala della Regina) è un’imponente scalinata scolpita nella roccia dagli schiavi alla fine del XVIII secolo per collegare la città al Fort Fincastle. Per questo rappresenta un luogo storico imperdibile, potente simbolo della forza e della resilienza del popolo bahamiano.

Il nome è un omaggio alla Regina Vittoria, salita al trono nel 1837, sotto il cui regno i britannici costruirono una serie di fortificazioni, tra cui Fort Fincastle, Fort Montagu e Fort Charlotte, per difendere l’isola dagli attacchi dei pirati che imperversavano nell’arcipelago. Circondata da un lussureggiante giardino tropicale, per il suo grande valore storico è una delle attrazioni più visitate di Nassau.

Spiagge di Nassau

Non si può dire di essere stati a Nassau senza aver trascorso qualche ora di relax sulle spiagge paradisiache che circondano la città. La favolosa Cable Beach, un nastro di sabbia bianca bagnato da acque cristalline su cui si affacciano resort di lusso, casinò e ristoranti, è la più celebre e frequentata, soprattutto da chi ama gli sport acquatici. Un’altra spiaggia molto conosciuta è Love Beach, più tranquilla e appartata, ideale per lo snorkeling grazie alla vicinanza alla barriera corallina. Mentre Junkanoo Beach, situata vicino al centro, è una vivace spiaggia pubblica, molto popolare tra i locali e i turisti, che vengono per rilassarsi, nuotare e godersi l’atmosfera festosa.

Nassau Botanical Gardens

Una vera oasi di verde e tranquillità, meta perfetta per una rilassante passeggiata, il Giardino Botanico di Nassau ospita una vasta collezione di piante tropicali ed essenze esotiche. Ricavato nel luogo della vecchia cava da cui furono estratte le pietre utilizzate per la costruzione di Fort Charlotte, è stato inaugurato il giorno della proclamazione dell’indipendenza delle Bahamas, il 10 luglio 1973. Si estende su una superficie di circa 18 acri, dove trovano dimora oltre 600 specie di flora tropicale, tra cui la bignonia gialla, il fiore nazionale delle Bahamas.

Ardastra Gardens & Wildlife Conservation Centre

Originariamente creati come riserva naturale dall’orticoltore giamaicano Hedley Edwards negli anni ’50, i Giardini Ardastra sono diventati nel tempo un vero e proprio centro di conservazione della fauna selvatica che ospita un piccolo zoo di circa 200 animali, tra mammiferi, uccelli e rettili che hanno trovato il loro habitat in questo meraviglioso giardino tropicale.

Situato a breve distanza dal giardino botanico, durante la visita sono possibili incontri ravvicinati con pavoni, pappagalli, serpenti e tanti altri animali. Anche se il centro è famoso soprattutto per la sua colonia di fenicotteri rosa, l’uccello nazionale delle Bahamas, che come vere star si esibiscono ogni giorno nell’elegante “marcia dei fenicotter” sfilando a suon di musica, perfettamente sincronizzati, lungo i vialetti del parco.

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Nassau, la pittoresca e colorata Capitale delle Bahamas

Nell’immaginario comune le Bahamas sono un insieme di isole che si rivelano dei vari paradisi tropicali: spiagge bianche, mare da sogno e natura scintillate. Ma la verità è che questo arcipelago corallino costituito di 700 isole e isolette ha tantissima storia alle sue spalle, e in più possiede anche una città che è una vera e propria metropoli caraibica.

Il posto in questione è Nassau, Capitale del Paese, che si distingue per essere una città brulicante di vita, dove prendersi calde pause in graziosi caffè, locali e ristoranti per poi andare a divertirsi grazie a una vita notturna eccitante. Ma non solo, perché qui ci sono anche la storia, l’arte e la cultura, tutte incorniciate da incantevoli spiagge che sono esattamente come abbiamo sempre sognato.

Dove si trova Nassau

Nassau è una colorata realtà di circa 250.000 abitanti che le valgono il titolo di città più popolosa delle Bahamas. Si trova sull’isola di New Providence ed è una località che colpisce sin dal primo istante per via del suo paesaggio colorato e ricco di architetture di epoca coloniale.

A rendere il tutto ancor più speciale è il suo clima tropicale che regala estati praticamente perenni, stagioni ideali per scoprire la pressoché infinite bellezze naturali di questo arcipelago che pare esser caduto in terra direttamente dal paradiso.

Cosa vedere in città

Mare e spiagge sicuramente, ma Nassau vale la pena visitarla anche per le altre bellezze che possiede. Uno dei suoi punti più pieni di vita è Bay Street, la via dello shopping e anche una delle più antiche strade transitabili dell’arcipelago delle Bahamas. Sarà come camminare in un sogno: in questa strada si affacciano le tipiche casette locali dai colori pastello, che trasmettono la sensazione di fare una passeggiata dentro un arcobaleno.

Un passo dopo l’altro si arriva allo Straw Market, dove poter ammirare (e comprare) curiosi oggetti di paglia. Tra palazzi con colonnati palladiani e chiese inglesi in stile gotico, si ha l’occasione di visitare l’Ardastra Garden, un giardino popolato di ben 300 specie di animali che dimorano in una natura lussureggiante.

Per fare un vero e proprio tuffo nella cultura e nella storia della città, il posto ideale è il  Museo dei Pirati di Nassau che è ricco di ricostruzioni di battaglie, armi e suppellettili della vita quotidiana dei pirati. Altri musei interessanti sono il Pompey Museum, dove conoscere più a fondo la storia degli schiavi e della loro liberazione; il National Art Gallery, dedicato agli artisti del luogo e l’Historical Library Museum.

Poi alzate gli occhi al cielo per ammirare le vette del Colle Bennet: vedrete svettare nell’azzurro il Fort Fincastle, costruito nel 1793 in pietra calcarea. La struttura è eccezionale, e in più permette di inebriarsi di una vista magnifica che spazia sul centro storico e sul porto della città.

Per arrivarci dovrete superare la Queen’s Staircase, vale a dire la Scala della Regina, costruita nella roccia tra il 1793 e il 1974 dagli schiavi e composta di 66 gradini. Infine, ricordatevi di fare visita al Parco Nazionale Retreat, il posto più verde della città, dove sopravvive una delle più ampie collezioni al mondo di palme rare ed esotiche insieme a tantissimi fiori tropicali multicolore.

Mare e spiagge

Non si può fare un viaggio a Nassau senza scoprire la bellezza del suo mare e la grandiosità delle sue spiagge. Purtroppo ci è impossibile raccontarvele tutte, ma tra le più belle c’è senza ombra di dubbio Cabbage Beach, un paradiso di sabbia bianca lambito da limpide acque turchesi.

Vale la pena fare un salto anche a Cable Beach che sorge nella zona dedicata al divertimento: casinò, parchi acquatici, boutique, bar e ristoranti sono il ritrovo dei locali e dei turisti provenienti da tutto il mondo.

La spiaggia migliore per le famiglie è Jaws Beach, perché offre acque poco profonde che si rivelano il top per far giocare in sicurezza i più piccoli.

Infine una spiaggia che possiede un nome che è tutto un programma: Love Beach, perfetto nido d’amore per tutte le coppie in viaggio a Nassau perché si trova fuori dal centro cittadino, rivelandosi particolarmente tranquilla e non troppo affollata.

Quel che è certo, è che qualsiasi spiaggia sceglierete vi permetterà di rilassarvi sotto l’ombrellone, prendere il sole, fare il bagno, snorkeling, andare al largo per le immersioni e persino nuotare con i delfini.

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Isole di Andros, un meraviglioso angolo di Grecia alle Bahamas

C’è un posto del mondo che pare una fetta di paradiso caduto in terra. Delle isole – tutte comunemente chiamate con un unico nome pur avendone ognuna uno proprio – che sono un vero sogno selvaggio e rimaste praticamente intatte. Il posto in questione si chiama Andros, da molti considerato un meraviglioso angolo di Grecia alle Bahamas.

Cosa c’entrano le Bahamas con la Grecia?

È giusto porsi questa domanda, anche perché la pura bellezza delle Bahamas non ha di certo molto da invidiare all’altrettanto eccezionale Grecia. Eppure, in qualche modo, le loro storie sono intrecciate. In Grecia, infatti, esiste un’isola con lo stesso identico nome di questo paradiso delle Bahamas e, per questo motivo, secondo alcune teorie il nome Andros deriverebbe proprio dai pescatori di spugne provenienti dalla Grecia, che qui si stanziarono tantissimi anni fa per un lungo periodo.

Tuttavia, questa non è l’unica ipotesi. In molti sostengono che il nome Andros sia in onore di Sir Edmund Andros, comandante delle forze di Sua Maestà delle Barbados nel 1672 e successivamente governatore di New York, che si distinse per il suo ruolo nel crollo del dominio del New England.

Secondo altre ipotesi, invece, l’isola potrebbe aver preso il nome dagli abitanti dell’isola di Sant’Andrea (chiamata anche Sant’Andrea o San Andrés) al largo dell’Honduras perché, stando a quanto riferito, 1.400 migranti si stabilirono ad Andros nel 1787.

Non si hanno notizie chiare, quindi, sul motivo per cui questo angolo di Bahamas si chiami così, ma quel che è certo è che proprio qui, tra 1841 e il 1938, si stabilirono persone provenienti dalla Grecia per praticare la pesca delle spugne, per poi emigrare negli anni ’30 quando le spugne furono spazzate via da un’infestazione. Sicuramente, quindi, Andros conserva qualche piccolo dettaglio anche della cultura greca.

Cosa aspettarsi

Andros non è un arcipelago qualunque: è il più grande delle Bahamas, e infatti è composto da un totale di tre isole, ovvero North Andros, Mangrove Cay e South Andros, e tanti piccoli isolotti disabitati. Come è possibile intuire, si tratta di un lembo di terra con spiagge da sogno, un mare che per la sua limpidezza sembra brillare, e anche un pezzo di mondo con una delle barriere coralline più lunghe che esistano.

Ma non è finita qui, perché questo posto da favola è anche la culla di vegetazione rigogliosa ed è l’habitat perfetto di molte specie ornitologiche.

Un luogo rimasto praticamente intatto e che mette a disposizione innumerevoli avventure per gli amanti della vita all’aria aperta.

Cosa vedere

Sì, Andros è l’arcipelago più grande delle Bahamas, ma forse non ne avete mai sentito parlare perché sono le isole meno frequentate del Paese. Il motivo non è di certo da ritrovare nel fatto che sono meno belle di altre, perché è proprio la loro dimensione a rappresentare un “problema”: essendo particolarmente estese, non risultano propriamente comode per gli spostamenti che, in alcune circostanze, possono avvenire anche in aereo- anche nella stessa isola.

Ed è un peccato, perché davvero è un pullulare di meraviglie che non è facile trovare altrove. Ne è un esempio il villaggio di Red Bays che sorge sulla punta nord-occidentale di North Andros. Si tratta di un luogo abitato dai discendenti degli indiani seminole e degli schiavi fuggiti dalla Florida nel XVII e XVIII secolo che ancora si tramandano usi e costumi di un tempo per noi ormai andato. Sapete come si guadagnano da vivere? Intrecciando la paglia, attività che se catapultata nel nostro continente sembra distanti anni luce.

Decisamente affascinante è Conch Sound, un blue hole che è meraviglia geologica che lascia senza fiato e che si rivela il posto ottimale per gli amanti dello snorkeling. Non è di certo da meno Morgan’s Bluff, grotta e rifugio del temuto pirata Morgan dove, secondo il folklore, ci sarebbe un tesoro sepolto nell’oscurità, tra pipistrelli e stalagmiti. È bene specificare, tuttavia, che gli storici non hanno mai confermato che questa grotta sia stata il nascondiglio del pirata più spaventoso dei Caraibi.

Nei dintorni, tra le altre cose, ci sono meravigliose spiagge poco note, quei gioielli della natura che solo gli abitanti possono indicare ai visitatori.

Altri straordinari blu hole sorgono nell’isola di Mangrove Cay e sono tantissimi: circa una ventina, alcuni nascosti nella boscaglia e altri a due passi dalla costa. Ma del resto proprio qui, ad Andros, c’è la più grande concentrazione al mondo di queste incredibili doline marine.

Andros è anche territorio di parchi nazionali incantevoli come, per esempio, il Central Andros National Parks, situato proprio a Mangrove Cay. Oltre ai blue hole, qui sopravvivono una coloratissima barriera corallina, la terza più lunga del mondo con i suoi ben 306 chilometri, e numerose foreste di mangrovie. Gli amanti degli animali, invece, potranno avvistare le iguane bahamiane, moltissime specie di farfalle ed alcuni rari serpenti.

Chiudete gli occhi e pensate al paradiso, ecco che nella mente vi comparirà l’immagine di Congo Beach, senza che lo sappiate. Si tratta di una spiaggia dai colori argentei e lambita da un’acqua di un turchese sorprendente.

Infine, non può mancare una sosta a Crab Replenishment Reserve, un parco nazionale che occupa una superficie di 40.000 acri e in cui vivono milioni di granchi.

Curiosità e leggende

Andros è meravigliosa, ma anche pregna di curiosità e leggende. I misteri, infatti, non sono solo legati all’origine del suo nome o all’eventuale presenza di uno dei pirati più temuti di sempre. Tante questioni irrisolte sono relative anche alla sua scoperta: si narra che il primo uomo a esplorare quest’isola sia stato Amerigo Vespucci, ma in realtà non è ancora chiaro se questo fatto sia frutto o meno della fantasia popolare.

In più, questa sembrerebbe una terra abitata da straordinarie creature, come i Chickcharnees, che popolano le tante bellissime foreste di pini delle zona. Per metà uccelli e l’altra parte uomini, possiedono dei poteri che li aiuterebbero a proteggere questa isola dal male. Non a caso, sono considerati il portafortuna di tutte le Bahamas.

Ci sono poi le cosiddette Lusca, creature che sembrano draghi e che trascorrono il loro tempo nei magnifici buchi blu oceanici. Attenzione però perché, a differenza dei Chickcharnees, le Lusca non sono affatto buone: sono mostri in grado di risucchiare le loro vittime in quella profonda tana sottomarina.

Tra folklore e meraviglia, Andros deve essere una destinazione da inserire nella propria lista dei desideri.