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Riserva di Masai Mara: tappa imperdibile nei dintorni di Nairobi

La riserva di Masai Mara è una delle destinazioni più iconiche e affascinanti del Kenya; è rinomata per la sua straordinaria fauna selvatica, senza tralasciare i paesaggi mozzafiato. Si trova nella regione sud occidentale del Paese e come riserva naturale offre ai visitatori l’opportunità di sperimentare il safari osservando da vicino quelli che sono definiti i big five: leone, elefante, bufalo, leopardo e rinoceronte, oltre a tante altre specie di animali.

Oltre alla indiscutibile bellezza della riserva Masai Mara, il Kenya offre una varietà di attrazioni turistiche, a partire da Nairobi, la vivace Capitale del Paese e i suoi dintorni che ne sono un esempio spettacolare. Scopriamo insieme cosa fare nei dintorni di Nairobi, da Mombasa al parco nazionale Hell’s Gate passando per il Giraffe Center e Bomas of Kenya all’interno della riserva Masai Mara.

Mombasa, cosa vedere

Mombasa è la seconda città più grande del Kenia ed è tra le destinazioni imperdibili per chi sceglie di visitare il Paese. Situata lungo la costa dell’Oceano Indiano, Mombasa è famosa per le sue spiagge sabbiose ma anche per la storia e la cultura, ecco cosa vedere tra le tante attrazioni:

  • Fort Jesus: questo forte storico fu costruito dai portoghesi nel  XVI secolo, oggi è un museo che racconta orgogliosamente la storia del Paese.
  • Diani e Nyali: queste due spiagge sono ideali se volete rilassarvi e praticare attività acquatiche come lo snorkeling ad esempio, o fare immersioni spettacolari.
  • Old Town: la città vecchia è un quartiere storico che ricco di architettura Swahili, mercati tradizionali e ristoranti tradizionali saprà reclamare la vostra attenzione.
  • Haller Park:  il parco naturale che offre la possibilità di vedere giraffe, zebre e coccodrilli tra le tante altre specie.

Parco Nazionale di Hell’s Gate

Situato a circa 90 km da Nairobi, questo parco dal nome evocativo è una delle riserve naturali più affascinanti del Kenya. Unico per la sua geologia e le spettacolari formazioni rocciose è il luogo perfetto per chi ama le avventure all’aria aperta. Tra le tante attività da provare ad Hell’s Gate segnaliamo di provare le escursioni e il trekking, con l’opportunità di esplorare le gole profonde e le scogliere imponenti del parco.

Se siete bravi arrampicatori, sappiate che l’Hell’s Gate è il paradiso per gli scalatori; non dimenticate di provare l’emozione delle sorgenti termali,  queste sorgenti naturali  sono un ottimo modo per terminare una giornata ricca di emozioni.

Giraffe Center

A pochi km da Nairobi, sorge il Giraffe Center, tappa obbligata per gli amanti degli animali. Il centro è dedicato alla protezione della giraffa Rothschild, una delle specie più minacciate di estinzione; qui i visitatori potranno emozionarsi nutrendo le giraffe, scoprire programmi educativi sulla conservazione delle giraffe e partecipare a tour guidati.

Bomas of Kenya

Situato poco fuori Nairobi, il Bomas of Kenya, è una fedele replica dei villaggi tradizionali, costruito con le tecniche usate dalle tribù locali; il  villaggio turistico che offre una bella immersione culturale nelle tradizioni e nei costumi delle diverse etnie del Kenya, le mostre interessanti e gli spettacoli di danze tradizionali che illustrano la ricca diversità di questo Paese e ne celebrano la diversità dei valori culturali sapranno affascinarvi.

 

 

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Petite France: l’angolo di Francia nella Corea del Sud

Se pensi alla Corea del Sud, la tua mente probabilmente parte per un viaggio tra le note della musica K-Pop, la Skincare Coreana, la magnifica Seoul e la forte tradizione culinaria di questo luogo; tutte nozioni arrivate a noi tramite i prodotti della pop culture come serie tv, film e contaminazioni musicali. Ma avresti mai pensato di poter incontrare un po’ di Francia in questo Paese dal carattere così unico? Stiamo parlando di Petite France: “un piccolo villaggio francese dove arte e romanticismo prendono vita” così viene descritto sul sito ufficiale. Di fatto, si tratta di un parco a tema inaugurato nel 2008 e che, con i suoi 117.000 metri quadrati, offre diverse attrazioni ed esperienze ludiche e culturali. In questo articolo ti portiamo a esplorare questo parco pittoresco e particolare per scoprire insieme tutto quello che devi sapere nel caso volessi aggiungere al tuo itinerario in Corea del Sud la tappa di Petite France.

Il parco: le origini di Petite France

Situato nella provincia di Gyeonggi, a un’ora di auto da Seoul e immerso nelle montagne coreane, Petite France è nato nel 2008 come tributo all’autore Saint-Exupéry e alla sua storia che continua a incantare grandi e piccini: “Il Piccolo Principe”. Passeggiando tra le sue vie, circondate da casette colorate tinta pastello, ti sembrerà di essere davvero in un piccolo villaggio francese; con tanto di piazze con fontane, balconi adornati da fiori colorati e café dove poter bere e mangiare.

Cosa aspettarsi durante una visita a Petite France

Come prima cosa ti troverai a passeggiare tra splendidi edifici in stile europeo, completamente diversi rispetto agli scenari che potresti vedere in un viaggio tra le meraviglie della Corea del Sud. Con i tetti a spiovente, le tinte tenui e i piccoli dettagli decorativi, ti sembrerà di essere catapultato in una Francia dal fascino antico, quello dei piccoli villaggi della Provenza o di altre zone rurali. Ognuno di questi edifici ospita un esercizio, dai negozietti di souvenir ai café dove poter assaporare pietanze tipiche della cucina francese. Le attrazioni principali di Petite France sono:

  • La casa del Piccolo Principe: forse l’attrazione più importante di tutto il parco a tema. Un vero e proprio museo che celebra l’opera di Saint-Exupéry e il suo piccolo protagonista. Visitando la casa potrai immergerti nelle origini di questa storia intramontabile che ancora oggi resta in cima alle classifiche dei libri più venduti al mondo. Attraverso le mostre interattive e i cimeli di memorabilia esposti in questa struttura potrai ripercorrere i viaggi del Piccolo Principe.
  • Musei ed esposizioni: oltre alla Casa del Piccolo Principe, dentro il parco a tema di Petite France, potrai trovare altri musei; come quello delle bambole dove sono esposti fantocci d’epoca provenienti da tutto il mondo o la casa delle marionette dove, anche qui, potrai ammirare l’evoluzione storica di queste bambole che andavano di moda a inizio novecento.
  • Il Giardino Fiorito: romantico, colorato e profumatissimo. Una passeggiata tra i fiori di questo giardino è d’obbligo, soprattutto se stai visitando Petite France in primavera o in estate, quando è al massimo della sua fioritura.
  • Il set cinematografico: il parco ha fatto – e continua a fare – da set cinematografico per moltissimi film coreani. Tra questi, alcuni celebri K-Drama conosciuti in tutta Europa come My Love from the Star e Secret Garden.
  • Spettacoli ed esibizioni: all’interno del parco ci sono diverse aree adibite a piccoli teatri dove, ogni giorno, vanno in scena vari spettacoli, tutti inclusi nel biglietto d’ingresso al parco. Nell’anfiteatro principale, al centro del villaggio, va in scena un delizioso spettacolo di danza con marionette per tutti i visitatori, grandi e piccoli. Ne La Maison d’Orgel si tiene, ogni giorno, una dimostrazione di Orgel, un piccolo organetto a mano suonato tantissimi anni fa proprio in Francia, il cui suono sembra davvero provenire da un’epoca passata. Infine, al Theatre de Letoile è possibile partecipare a uno spettacolo di burattini che si ispira alle celebri fiabe europee.
  • Il Centro di Formazione Giovanile: all’interno del parco si trova anche un piccolo centro culturale per giovani e ragazzi. Le strutture ricettive del centro possono ospitare fino a 200 persone e rappresenta uno spazio educativo dove poter scoprire l’Europa – zona del mondo poco accessibile in Corea – attraverso esperienze culturali e spettacoli. Il centro viene spesso utilizzato come meta per gite scolastiche dagli insegnanti delle scuole della Corea del Sud.

Petite France: tutte le informazioni utili per la tua visita al parco a tema della Corea del Sud

Una marionetta vintage

Fonte: 123RF

Un’antica marionetta fatta a mano esposta a Petite France
  • Orari di visita: tendenzialmente il parco è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00. Questi orari possono variare in base agli eventi speciali in programma o alla stagione. Pertanto, ti consigliamo di consultare il sito web della struttura per avere informazioni sugli orari di visita sempre aggiornate.
  • Prezzi d’ingresso: per gli adulti, il costo del biglietto d’ingresso per Petite France è di 10.000 won (circa 6,90 €). Gli adolescenti e i bambini hanno un costo ridotto; rispettivamente di 8.000 won (circa 5,52 €) per gli adolescenti tra i 13 e i 18 anni e di 6.000 won (circa 4,14 €) per i bambini di età compresa tra 3 e 12 anni. Il parco mette a disposizione anche pacchetti sconto per gruppi o famiglie. Come per gli orari, anche per i prezzi dei biglietti suggeriamo di consultare sempre il sito poco prima della visita al parco.
  • Come raggiungere Petite France: il parco è raggiungibile in auto partendo da Seoul, tramite la superstrada Gyeongchun e uscendo a Cheongpyeong. Da lì potrai seguire le indicazioni per Petite France e raggiungere il parco a tema con un viaggio della durata di circa un’ora e mezza. Oppure puoi arrivarci prendendo un autobus dalla stazione di Dong Seoul o dalla stazione di Seoul Nambu. Una volta sceso alla fermata di Gapyeong puoi procedere con un taxi o con l’autobus turistico locale. Il viaggio con i mezzi pubblici dura circa due ore in totale.
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Cosa vedere a Calpe, una meraviglia sulla Costa Blanca

Calpe è una pittoresca cittadina situata sulla Costa Blanca, una delle zone più affascinanti del territorio spagnolo. È conosciuta anche come Calp ed è una località balneare situata nella provincia di Alicante.

Questa città è diventata, negli anni, una meta turistica molto conosciuta, sia a livello nazionale, che internazionale,  grazie alle bellezze naturali che ne caratterizzano il paesaggio, oltre che per lo sviluppo di diverse attrazioni ed attività in grado di soddisfare le esigenze dei suoi visitatori.

Gioiello della Costa Blanca: ecco cosa vedere a Calpe

Peñyal d’Ifach: il simbolo della città di Calpe

Sicuramente, la prima cosa che ricorda Calpe e la sua costa è il Peñyal d’Ifach, un’imponente formazione di roccia calcarea alta più di 330 metri e che domina il paesaggio spagnolo. Qui si trova un parco naturale che ospita oltre trecento specie diverse, tra piante e fauna protette, che rendono questa roccia il luogo ideale per gli amanti della natura e del trekking.

Questo è il luogo ideale per gli amanti delle escursioni e delle camminate, per un’esperienza imperdibile a Calpe. Il sentiero non è particolarmente difficile, ma una volta raggiunta la vetta le fatiche saranno sicuramente ricompensate. Infatti, dal punto panoramico Carabineros, sarà possibile godere di una vista panoramica spettacolare sulla costa e la città di Calpe. L’occasione unica per uno scatto fotografico indimenticabile.

Le famose spiagge di Calpe

Una delle spiagge più popolari di Calpe è sicuramente la Playa de la Fossa, conosciuta anche come la Playa de Levante. Questa spiaggia di sabbia fine e dorata, lunga oltre un chilometro, è il luogo ideale per rilassarsi e godersi una giornata in riva al mare.

Questa spiaggia è la più conosciuta di Calpe anche grazie alla sua posizione nei pressi del Peñyal d’Ifach, il che rende questo paesaggio molto suggestivo. La spiaggia è stata insignita spesso negli anni con la “Bandiera Blu”, simbolo dell’efficienza dei suoi servizi ed è facilmente raggiungibile dai turisti in cerca di mare e relax.

Un’altra spiaggia da non perdere è Playa del Arenal-Bol. Una spiaggia caratterizzata da sabbia bianca e soffice ed acque tranquille, che la rendono il luogo ideale per i vistatori di tutte le età, grandi e bambini. Inoltre, qui è possibile trovare numerosi servizi e ristoranti e, durante la sera, artisti di strada e mercatini di oggetti tradizionali.

Les Salines, un’oasi naturale

Un’altra tappa imperdibile durante la visita della città spagnola di Calpe sono Les Salines, situate a nord del promontorio del Peñon de Ifach. Queste saline rappresentano una testimonianza storica dell’importanza del sale per l’impero romano che colonizzò questa regione spagnola durante il suo potere nel continente europeo.

Si tratta di un’area naturale protetta, che al suo interno ospita una grande varietà di uccelli acquatici, tra cui i famosi fenicotteri rosa. Questi, con il loro colore caratteristico, creano uno spettacolo unico ed affascinante, soprattutto durante il tramonto e rappresentano, soprattutto per gli amanti della fotografia, il soggetto perfetto da fotografare nella città di Calpe.

Un tuffo nella storia di Calpe: le rovine romane dei Bagni della Regina

Calpe non è solo una località di mare, è anche una località storica ed è la meta anche per chi, amante della storia, vuole conoscere la cultura e le curiosità storiche locali.

Un’attrazione storica che sicuramente non può mancare durante la visita a Calpe sono sicuramente i Bagni della Regina, risalenti all’epoca romana. Questo affascinante sito archeologico, situato nei pressa della spiaggia di Arenal-Bol, comprende al suo interno resti di antiche terme romane e di una villa.

I Bagni della Regina venivano utilizzati dai romani come luogo di relax e di cura ed oggi raccontano  la storia antica di Calpe. Passeggiando tra queste rovine, si può immaginare la vita quotidiana degli antichi abitanti di questa città spagnola e scoprire dettagli interessanti sulla loro cultura e sulle loro tradizioni.

Le mura antiche del centro storico di Calpe

Il centro storico di Calpe è un vero e proprio gioiello storico, che è riuscito a conservare negli anni la sua autenticità ed il fascino del passato, nonostante l’evoluzione della città soprattutto dal punto di vista turistico. Passeggiando per le strette vie acciottolate del centro storico, i visitatori possono ammirare le antiche mura medievali e le torri di difesa che un tempo proteggevano la città dagli attacchi dei pirati. Uno dei quartieri di Calpe più caratteristici è il quartiere dei pescatori, con le sue case colorate e le sue suggestive stradine.

Situata nel cuore del centro storico di Calpe c’è anche la Iglesia Antigua, un’ antica chiesa gotica che venne costruita nel quattordicesimo secolo. Questa struttura è uno dei monumenti più antichi di Calpe, caratterizzata da un’architettura decisamente affascinante, composta da elementi gotici e barocchi. Sono presenti, inoltre, affreschi e opere d’arte sacre che raccontano la storia religiosa di questa fantastica città della Costa Blanca.

Via del centro storico di Calpe, in Spagna, con gradini colorati di giallo e rosso in onore della bandiera spagnola

Fonte: iStock

Via dell’antico centro storico di Calpe

Il Porto di Calpe e la Lonja

Il porto di Calpe è un luogo vivace, dove i visitatori possono osservare durante il giorno i pescatori locali al lavoro ed il continuo via vai delle barche che attraccano a Calpe con il pescato fresco del giorno. Questo luogo è anche il punto di partenza ideale per numerose escursioni in barca sulla costa spagnola e da dove è possibile le numerose grotte marine che caratterizzano questa parte della Cosa Blanca.

Non lontano dal porto si trova il mercato del pesce di Calpe, conosciuto come la Lonja del Pescado. Qui, ogni giorno viene venduto il pescato del giorno e visitarlo dà la possibilità ai visitatori di vivere un’esperienza autentica della vita quotidiana dei cittadini locali, osservando da vicino il processo di vendita del pesce e, se se ne ha la possibilità, sarà anche possibile acquistare prodotti freschissimi per preparare deliziosi piatti a base di pesce.

Calpe, con le sue spiagge incantevoli, la maestosa roccia del Penyal d’Ifach, le storiche saline abitate dai fenicotteri rosa ed il suo centro storico, è una località che ha molto da raccontare. È la destinazione ideale per chi è alla ricerca di un luogo dove storia e natura si incontrano e rappresentano per i visitatori un’esperienza imperdibile, che non ha nulla da invidiare alle splendide e vicine città Alicante e, la più conosciuta, Valencia, per una vacanza alla scoperta della Costa Blanca.

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Cosa vedere nei dintorni di Skopje: le gite da non perdere

Sebbene sia un paese di piccole dimensioni, la Macedonia del Nord è un mosaico di attrazioni turistiche che meritano di essere visitate, anche con una gita in giornata. La capitale, Skopje, rappresenta la base ideale da cui partire alla scoperta di antiche cittadine ricche di storia e tradizioni, siti archeologici millenari, aree naturali incontaminate, laghi e canyon che attendono solo di essere esplorati. Ecco una panoramica delle più belle escursioni giornaliere da fare nei dintorni di Skopje

Matka

Alle porte di Skopje si apre lo spettacolare Canyon Matka, una gola scavata dal fiume Treska nell’arco di millenni, diventata una meta imperdibile per gli appassionati di escursionismo, speleologia e, in generale, delle attività all’aria aperta. Matka è famoso per le sue grotte, che sono vere meraviglie geologiche, oltre che siti storici di grande importanza, dove sono stati rinvenuti reperti archeologici che risalgono a migliaia di anni fa, retaggio delle antiche popolazioni locali che abitavano la regione. La più nota è la grotta di Vrelo, considerata tra le più grandi al mondo, resa particolarmente suggestiva dalla presenza stalattiti e stalagmiti.

Una rete di sentieri di varia difficoltà e ben segnalati si snoda tra le montagne e lungo il canyon, dove sorgono alcune chiese e monasteri che risalgono anche al XIV secolo, antiche testimonianze della lunga storia religiosa della Macedonia del Nord. Tra i più popolari, facilmente raggiungibili a piedi, ci sono il monastero di San Nicola Shishevski, da cui si gode una vista panoramica spettacolare, e quello ortodosso di San Andrea, famoso per i suoi affreschi ben conservati.

Le pareti rocciose del Canyon Matka, con un centinaio di vie attrezzate, sono un’attrazione irresistibile per gli appassionati di arrampicata di tutti i livelli. Mentre le acque tranquille del fiume Treska e del lago Matka sono ideali per kayak e canottaggio.

Tetovo

A circa mezz’ora da Skopje, Tetovo accoglie i visitatori con la sua animata atmosfera da “piccola Istanbul” e l’architettura in stile ottomano degli edifici più significativi, espressione di una profonda tradizione islamica. Tra le attrazioni locali spicca la Moschea Colorata, un capolavoro architettonico del XIX secolo, famosa per gli affreschi floreali dai vivaci colori che decorano non solo l’interno, ma anche l’esterno dell’edificio.

Situata ai piedi del monte Sar e attraversata dal fiume Pena, la città è dominata dalla Fortezza di Tetovo che risale al periodo ottomano, sorta sul luogo di un antico monastero medievale. Per conoscere la storia e la ricca cultura locale bisogna visitare il Museo della Regione di Tetovo. Allestito in una tipica casa macedone, espone reperti archeologici, opere d’arte e costumi tradizionali. Altri luoghi da non perdere durante una gita a Tetovo sono l’hamam, il bagno turco del XVI secolo oggi centro culturale e sede di mostre, e l’Arabati Baba Tekke, un monastero sufi tuttora molto attivo e frequentato.

Ocrida

Una delle città più antiche e affascinanti della Macedonia del Nord, Ocrida è la meta ideale per una gita in giornata da Skopje all’insegna della cultura e del relax nella natura. Adagiata sulle rive del lago omonimo, Ocrida è conosciuta per la sua eredità storica e la magnificenza del paesaggio. Tanto da essere tra le poche località al mondo dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco sia per la ricchezza culturale che per quella naturale. Conosciuta come la Gerusalemme della Macedonia, pare che un tempo vantasse ben 365 chiese, una per ogni giorno dell’anno, e tuttora il loro numero è alquanto elevato.

La più famosa, anche per la posizione panoramica sul lago, è la Chiesa di San Giovanni a Kaneo, un gioiello di architettura bizantina risalente al XIV secolo, che custodisce una pregevole iconostasi e affreschi antichi. Splendidi affreschi bizantini decorano anche l’interno della Chiesa di Santa Sofia che risale all’XI secolo.

Particolarmente suggestivo è il complesso della chiesa e del monastero di San Clemente e San Panteleimone, sulla collina di Plaosnik, che in passato fu anche una scuola religiosa, mentre oggi è considerato uno dei più importanti santuari ortodossi macedoni, meta di pellegrinaggi. L’imponente Fortezza di Samuele domina la città vecchia di Ocrida con la sua cinta muraria medievale che conserva ancora le antiche torri merlate da cui si gode una magnifica vista.

Una gita in barca è il modo migliore per esplorare il Lago di Ocrida, uno dei più antichi e profondi d’Europa, che offre numerose attività agli amanti della natura, compresa la possibilità di avvistare le molte specie di uccelli rari che vengono a svernare sulle sue rive.

Kokino

Basta un’ora per raggiungere Kokino da Skopje e catapultarsi in uno dei più antichi osservatori astronomici del mondo, non a caso conosciuto anche come la Stonehenge macedone. Situato a circa 1000 metri d’altitudine in cima al Monte Taticev Kamen, raggiungibile con una facile passeggiata, Kokino è un sito archeologico unico risalente all’Età del Bronzo. Comprende formazioni megalitiche disposte secondo precisi allineamenti astronomici e marcatori che servivano per seguire i cicli del sole e della luna e misurare le stagioni.

Cuore del sito è il complesso megalitico che ospita diverse strutture in pietra, tra cui il Trono del Sole che rappresenta un punto focale durante il solstizio d’estate, quando è perfettamente in linea con il sole nascente; mentre la Porta della Luna indica il sorgere della luna durante il solstizio d’inverno. Un centro informativo offre notizie dettagliate sulla storia e l’archeologia del sito, mentre pannelli didattici disseminati lungo il percorso aiutano a comprendere le funzioni originarie delle diverse strutture megalitiche.

Kuklica

Distante solo un’ora da Skopje, Kuklica è un villaggio immerso nel verde della campagna macedone, perfetto per trascorrere una giornata passeggiando tra boschi rigogliosi e ammirando le singolari “colonne di Kuklica”. Si tratta di un luogo magico, praticamente una città di pietra composta da formazioni rocciose millenarie, alti pilatri modellati dal tempo e dagli agenti atmosferici, che hanno assunto forme suggestive, stimolando l’immaginazione popolare.

Alcune sembrano persino avere sembianze umane e per questo hanno alimentato leggende locali che narrano di un antico villaggio pietrificato e di una maledizione che avrebbe trasformato due adulteri in pietra. La presenza di numerose grotte rende la zona una meta molto frequentata anche dagli appassionati di speleologia che possono vivere emozionanti avventure alla scoperta delle meraviglie nascoste nel sottosuolo.

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Le 5 meraviglie di Marsiglia

La seconda città della Francia per grandezza conquista con il suo fascino multiculturale che, da area portuale considerata poco attraente agli occhi dei turisti, ha scalato piano piano la vetta diventando una delle destinazioni preferite per chi organizza un viaggio nel paese dei lumi. Dalle origini antiche, risalenti alla Grecia classica, Marsiglia ha attirato l’attenzione dei viaggiatori soprattutto dopo essere stata nominata Capitale Europea della Cultura nel 2013, un’occasione unica per mostrare il meglio della sua offerta culturale e architettonica.

Per farvela conoscere in tutta la sua bellezza, abbiamo selezionato per voi le 5 meraviglie di Marsiglia, una piccola guida perfetta se avete poco tempo per visitarla e vi state chiedendo quali siano le cose imperdibili che dovete assolutamente vedere.

Vieux Port o Porto Vecchio

Uno dei simboli di Marsiglia è sicuramente il Porto Vecchio, situato in un’antica insenatura tra il forte Saint-Jean e il forte Saint-Nicholas. Per oltre 2000 anni ha rappresentato il cuore pulsante della città dove un tempo vi ormeggiavano navi mercantili, mentre oggi ospita yacht e imbarcazioni da diporto in generale. Il suo ruolo è cambiato, ma resta comunque una delle zone più belle e popolari dove trascorrere il proprio tempo passeggiando o sedendovi a uno dei ristoranti o bar. Qui potete provare i classici provenzali, piatti a base di pesce fresco e la famosa bouillabaisse di Marsiglia, una zuppa di mare tradizionale, eredità dei fondatori greci.

Porto di Marsiglia

Fonte: iStock

Vista del Porto Vecchio

Notre Dame de la Garde

Non importa in quale punto vi troviate, Notre Dame de la Garde è sempre ben visibile e veglia sull’intera città. Costruita alla fine del 1850 sul punto più alto di Marsiglia, a 150 metri sul livello del mare, e soprannominata la “Bonne Mère”, ossia “Buona Madre”, è un esempio perfetto di architettura romano-bizantina ed è riconoscibile soprattutto grazie alla presenza di una statua dorata raffigurante la “Vergine con il bambino”. Raggiungetela a piedi o usufruendo dei comodi autobus ed entrate al suo interno: qui potrete ammirare splendidi mosaici e dipinti a tema nautico, realizzati per proteggere i pescatori in mare.

Il castello di Château d’If

Diventato celebre grazie al romanzo Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre, Château d’If è sicuramente una delle 5 meraviglie di Marsiglia grazie alla particolarità della sua posizione, costruito su un’isoletta di fronte al golfo della città, e per la sua storia. Nato inizialmente come fortezza militare, il castello ricoprì ben presto la funzione di prigione e chiunque lo visiti potrà respirare le atmosfere del romanzo e godere allo stesso tempo di una vista splendida sulla città. Per raggiungerlo vi basterà salire sui traghetti che partono quotidianamente dal Porto Vecchio di Marsiglia e che, in 20 minuti, vi faranno salpare sull’isolotto. Durante la tratta tenete gli occhi aperti perché godrete anche di una vista privilegiata sulla Cattedrale di Santa Maria Maggiore.

Château d'If

Fonte: iStock

Il castello di Château d’If al tramonto

Le Panier, il quartiere più antico della città

Continuate la scoperta di Marsiglia dirigendovi verso il quartiere più antico: Le Panier. Stradine tortuose affiancate da piccoli negozi di artigianato e botteghe, negozi vintage e di stilisti indipendenti creano un’atmosfera unica che ricorda quella del quartiere Montmartre di Parigi. Il tutto è arricchito dalla presenza di numerosi murales che rendono Le Panier uno dei quartieri più apprezzati dagli amanti della street art insieme a quello di Cours Julien. Se siete interessanti a immergervi nell’anima artistica di Marsiglia, vi consigliamo di prenotare un tour guidato dedicato interamente alla street art.

Il Palazzo Longchamp

Infine, da non perdere è anche il Palazzo Longchamp, un capolavoro del 1800. L’edificio fu fatto costruire per celebrare la costruzione del canale che doveva trasportare l’acqua del fiume Durance fino in città. Il palazzo ospita il Museo delle Belle Arti, dove sono custoditi numerosi dipinti che raccontano l’epidemia di peste che colpì la città nel 1700, e il Museo di Storia Naturale, ricco di oggetti e curiosità risalenti al Settecento. Entrambi i musei sono gratuiti e, una volta terminato il giro delle loro sale, potete dare un’occhiata anche al planetario aggiunto nel 2001. Tra i reperti più importanti figurano il telescopio a specchio di Foucault e vari oggetti provenienti da secoli di attività astronomica. In particolare, il telescopio di Foucault rappresenta un cimelio storico fondamentale perché precursore dei grandi telescopi moderni.

Situato alle spalle del palazzo troverete Parc Longchamp, considerato il parco più centrale di Marsiglia, oltre che inserito tra i giardini della Francia degni di nota dal Ministero Francese della Cultura. All’ingresso verrete accolti da una statua dei leoni e delle tigri di Bayre, mentre al suo interno ospita molti giardini, alberi antichi, statue, cascate, stagni, parchi giochi e offre scorci splendidi sulla città. Se capitate qui nel mese di luglio, non perdetevi il festival all’aria aperta Marseille Jazz des Cinq Continents, dedicato alla musica jazz nazionale e internazionale.

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A Crema, cosa vedere nei dintorni della città

Immersa nel verde della Pianura Padana, a pochi chilometri dagli aeroporti internazionali di Milano e Bergamo e facilmente raggiungibile anche in treno, si trova la graziosa città di Crema. Dalle dimensioni di un borgo, vanta un elegante centro storico ricco di palazzi signorili, scorci caratteristici e bellissime architetture religiose e civili. Affascinato dalle sue vie, il regista Guadagnino la utilizzò come location per molte scene del film ‘Call me by your name‘, aumentando così la sua fama tra i fan e non solo.

Nei mesi estivi però, Crema, come anche l’intero territorio della Padania, potrebbe rivelarsi molto caldo e cresce nei locali come nei turisti il desiderio di fuggire lontano dall’afa per trovare refrigerio nei dintorni che qui, per fortuna, sono bellissimi. La città, infatti, si trova in una posizione strategica per chi vuole godere delle bellezze naturali del nord Italia, evitando le mete turistiche troppo affollate. Scopriamo insieme cosa vedere nei dintorni di Crema: preparate scarpe comode e macchina fotografica, si parte!

Giro ad anello verso il Laghetto dei Riflessi

Un sentiero molto amato dalla comunità locale è sicuramente quello che, dal parco cittadino di Crema, porta al Laghetto dei Riflessi, tra i luoghi rilanciati e fatti conoscere al pubblico soprattutto grazie al film di Guadagnino. Il percorso, della lunghezza di 10 chilometri, è di livello intermedio e può essere percorso da chiunque possieda un minimo di preparazione fisica. I sentieri sono facilmente percorribili e passeranno anche per Villa Ghisetti Giavarina, una delle ville più belle del territorio.

Il Parco del Serio

Il Parco del Serio, situato a cavallo tra le province di Bergamo e Cremona, è un buon punto di partenza per chi cerca una tregua dal caldo tra passeggiate lungo percorsi escursionistici o attività all’aperto con la bici o con la canoa. L’area protetta, caratterizzata dalla presenza del fiume Serio, è un alternarsi di zone agricole, prati e boschetti. Questo può essere raggiunto con il treno, l’auto o partendo direttamente da Crema: procedendo verso nord, potrete godervi una piacevole escursione che vi condurrà fino alla cittadina di Sergagno, situata proprio al centro del parco.

La partenza è dal Santuario di Santa Maria della Croce e, prima di arrivare a destinazione, vi permetterà di ammirare il lago della Cava Alberti, la riserva naturale della Palata Menasciutto e il bellissimo Santuario del Binengo. Non lontano da qui, sempre nell’area del Parco del Serio, non perdetevi la visita al Museo dell’Acqua a Casale Cremasco. Si tratta di un complesso di piccole strutture, per lo più rustici ristrutturati, che ospitano esposizioni permanenti sul tema dell’acqua, con particolare attenzione per la storia del fiume, il rapporto dell’uomo con esso e le opere idrauliche del paesaggio cremasco. Il museo è perfetto anche per trascorrere una giornata con i bambini perché al suo interno è presente un bosco didattico e vengono organizzati laboratori che non mancheranno di incuriosire i più piccoli, tra stagni, rane, aironi e gallinelle d’acqua.

Fiume Serio

Fonte: 123RF

Corso del fiume Serio

Il Parco Adda Sud

Sempre partendo da Crema, all’interno del Parco Adda, un bellissimo percorso vi porterà fino alla cittadina di Montodine, situata a una decina di chilometri più a sud. Si procede sempre lungo una strada sterrata, che in alcuni tratti si trasforma in uno stretto sentiero, costeggiando l’argine del fiume Serio. La camminata vi porterà alla scoperta di Ripalta Vecchia e Ripalta Arpina, del Santuario del Marzale, un luogo dal grande valore storico e culturale e la poderosa torre del Palazzo ex Benvenuti. Inoltre, gli amanti del birdwatching e non solo potranno avere la fortuna di avvistare gli aironi e i cormorani, di cui la zona è ricca.

Un alto percorso escursionistico si snoda lungo il corso del fiume che, da Rivolta d’Adda, arriva a Boffalora d’Adda. Il sentiero è lungo circa 25 chilometri e riprende sentieri esistenti e strade sterrate interessando diversi comuni e rappresentando la connessione tra la rete ciclo-pedonale del Parco Adda Nord e di quella del lodigiano, fino a raggiungere la ciclovia del Po.

Strada del Gusto Cremonese

Perché non unire il piacere della camminata con quello del buon cibo? La Strada del Gusto Cremonese nella terra di Stradivari è l’occasione perfetta per immergersi nella cucina tradizionale del territorio assaggiando tutte le sue prelibatezze. L’associazione, nata nel 2004 per promuovere e valorizzare il turismo attraverso le produzioni agricole, le attività agroalimentari e la produzione di specialità gastronomiche.

Il progetto riunisce tutta una serie di itinerari di promozione turistica ed enogastronomica lungo circa 560 chilometri nel territorio della provincia di Cremona. Da Crema a Rivolta d’Adda o Soncino, da Castelleone a Casalbuttano sono ben 115 i comuni interessati da questa iniziativa. Assolutamente da non perdere sono i formaggi, come il grana padano e il provolone, il torrone e la mostarda. Tra un assaggio e l’altro avrete anche la possibilità di scoprire il patrimonio storico e culturale del territorio: vi consigliamo di scaricare la mappa della Strada del Gusto Cremonese direttamente dal sito ufficiale.

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Viaggio a Chisinau, quando visitare la capitale moldava

Chisinau, la capitale e la città più grande della Moldavia, in una posizione strategica nel cuore dell’Europa orientale, riflette le influenze delle culture slave, occidentali e asiatiche e si sta rapidamente trasformando in una città sostenibile, ecologica e inclusiva, tutta da scoprire. Vediamo insieme allora quando è meglio partire per visitare le attrazioni turistiche culturali e storiche di questa vivace capitale. Tra queste, l’Arco di Trionfo e la Cattedrale della Natività, splendidamente restaurata, che ne riflette la storia religiosa e architettonica.

Visitare Chisinau: quando è meglio partire

La capitale della Moldavia vanta un clima continentale temperato, caratterizzato da inverni freddi ed estati calde, e una temperatura media annua di 18°C, con precipitazioni, circa 580 mm di pioggia, distribuite in modo uniforme durante l’anno. Il mese più freddo è quello di gennaio, luglio il più caldo ma, insieme a giugno, è anche il più piovoso. La Moldavia non ha un suo accesso diretto al mare ed essendo un Paese piccolo e pianeggiante, gode di un clima piuttosto omogeneo, con poche differenze tra Nord e Sud nelle diverse stagioni.

L’inverno a Chisinau è generalmente lungo e freddo: le temperature medie di gennaio si attestato intorno ai -2 °C, e non mancano le nevicate. Il Paese inoltre è interessato dall’arrivo di correnti d’ara gelida di origine artica che portano le temperature fino a -30°C. In caso decidessi di visitare Chisinau in questa stagione, dovrai portare con te vestiti caldi, una giacca pesante, cappelo, guanti, sciarpa, impermeabile e ombrello.

L’estate, al contrario, è piuttosto calda, con minime intorno ai 18 °C e le massime sono intorno ai 29 °C. Giugno e luglio sono mesi caratterizzati da frequenti temporali pomeridiani, così come non sono rare le ondate di calore che spingono le temperature oltre i 35°C. In questa stagione porta con te vestiti leggeri per il giorno ma una felpa e qualcosa di più pesante per la sera. A giugno e luglio non dimenticare impermeabile e ombrello!

La primavera e l’autunno sono due stagioni abbastanza brevi e con un clima gradevole: a maggio e settembre le minime si attestano sui 12°C e le massime intorno ai 22 °C. A marzo e all’inizio di aprile si assiste ancora a qualche giornata di freddo, e sono ancora possibili dei rovesci di neve mentre in autunno le temperature cominciano a farsi più rigide dalla fine di ottobre.

Il nostro consiglio è quindi quello di programmare il tuo viaggio a Chisinau a maggio e a settembre, quando le temperature sono più miti e gradevoli, le piogge non  sono così insistenti e puoi ottenere il meglio di ciò che la capitale moldava può offrirti, tra siti storici e una tradizione enogastronomica davvero interessante.

Chisinau arco di trionfo

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Passeggia sotto l’Arco di Trionfo di Chisinau nel periodo migliore

Clima e temperature di Chisinau mese per mese

Gennaio è un mese molto freddo in Moldavia, il più freddo dell’anno. La media giornaliera si attesta sui -2°C, con una minima di -5 e una massima di 1°C. Si registrano inoltre frequenti gelate notturne e non sono rari i picchi di freddo dovuto all’arrivo di correnti artiche. Febbraio non è dissimile. In questo mese la media giornaliera rimane sullo zero con una minima di -3,8° C e una massima di 3,3°C. L’inizio del mese di marzo è ancora un periodo che non ti fa sentire l’odor di primavera. Le temperature rimangono basse, con una media giornaliera di 4,5°C, una minima sullo zero e una massima di 9°C.  Non mancano la neve e giornate di gelo. Aprile invece, nonostante ogni tanto persistano i giorni di neve, si considera un mese generalmente mite, con una temperatura minima di 5°C  e una massima di 16°C. Se non hai fretta o motivi particolari per partire in questo periodo, ti consiglio però di aspettare l’arrivo di maggio per visitare Chisinau. In queste settimane dell’anno le temperature sono molto più gradevoli, con una media di 16°C, le giornate si allungano e potrai passare più tempo camminando all’aperto, passeggiando tra l’arco di Trionfo, la Cattedrale e le antiche porte della città. Inoltre, Chisinau è una delle città più verdi d’Europa, con moltissimi parchi che gli abitanti sono soliti frequentare per fare sport o semplicemente per stare all’aria aperta, nella bella stagione in particolare, fino all’ultimo sprazzo di sole.

Chisinau

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Vista dall’alto su Chisinau

A giugno comincia già a fare caldo e l’umidità, con frequenti temporali pomeridiani, può creare qualche fastidio in più. Partire in questo mese può essere comunque un buon compromesso dato che le temperature medie giornaliere si fermano a 20°C, con minime di 14°C e massime di 26°C. A luglio fa decisamente molto caldo, le massime sfiorano i 30°C, ed è il mese più piovoso dell’anno. Nelle settimane di luglio, ombrello e impermeabile saranno i tuoi migliori compagni di viaggio. Ad agosto le piogge si fanno molto meno insistenti mentre le temperature rimangono calde, come a luglio, con temperature minime di 16°C, e massime sui 30°C. Se puoi quindi, aspetta fino a Settembre. Questo è uno dei mesi migliori, insieme a maggio, per visitare la capitale moldava. Le temperature sono decisamente gradevoli – minime di 11°C, massime di 22,5°C per una media giornaliera di 17°C- e le piogge non turberanno, con la loro insistenza, le tue giornate. L’inizio di ottobre rappresenta ancora una buona chance per partire e per godere di un clima tutto sommato mite, con temperature minime di 6°C, massime di 15°C e una media giornaliera di 10°C. A novembre e dicembre invece, si comincia a battere i denti. Le temperature scendono e il freddo, anche molto intenso, si fa sentire sempre di più, con frequenti passaggi delle temperature sotto lo zero. A novembre la temperatura media giornaliera è di soli 4°C, a dicembre si ferma sullo zero. Se ami il freddo e le atmosfere romantiche del Natale, certo, questo è il periodo giusto per visitare Chisinau. La capitale moldava ama vestirsi a festa e le celebrazioni natalize, tra mercatini e fiere, durano solitamente fino alla prima metà di gennaio. Il Christmas Village viene in genere allestito vicino al Teatro dell’Opera e del Balletto, è ad ingresso gratuito e aperto naturalmente a tutte e tutti coloro che hanno voglia di celebrare l’arrivo del Natale in allegria.

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Cosa vedere a Riga: monumenti, attrazioni e luoghi da sogno nella Capitale della Lettonia

Riga è la Capitale della Lettonia, ed è un autentico gioiello: oltre a essere la più grande tra le capitali baltiche, camminare per le sue vie significa immergersi in un luogo da favola, elegante e raffinato, tra palazzi con richiami e influenze Art Nouveau e spazi verdi. L’itinerario di viaggio a Riga è ricchissimo di cose da fare e da vedere, considerando che il suo centro storico è Patrimonio Unesco. Città medioevale la cui fondazione si fa risalire intorno al 1200, ti portiamo in questa splendida Capitale, parlandoti della zona moderna, di quella antica e dei monumenti da non perdere: scopriamo insieme cosa vedere a Riga.

Centrs o Quartiere Art Nouveau

A nord della Città Vecchia di Riga, c’è un angolo in cui puoi scoprire il Centrs, che, no, non è affatto il centro storico. Questo quartiere comprende la parte centrale, ma esclude la “Vecchia Riga”, di cui ti parleremo in seguito. L’architettura Art Nouveau si nota moltissimo: è un lato della Capitale della Lettonia che suscita tantissime emozioni. Il plus è un salto al Museo di Art Nouveau, che è stato inaugurato il 23 aprile 2009 nell’edificio dove ha vissuto il famoso architetto Konstantin Peksens, che ne è fondatore.

Città Vecchia

Cosa fare a Riga: luoghi da non perdere

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Centro storico di Riga, i palazzi colorati

Venire a Riga e perdersi la Città Vecchia? Impossibile, perché è tra i luoghi maggiormente consigliati da visitare. Dal 1997, è Patrimonio dell’Umanità Unesco: è interessante notare che molte delle attrazioni di cui ti parleremo si trovano proprio qui, tra cui il Museo della Storia e della Navigazione, la Chiesa di San Pietro o la splendida Casa del Gatto, per tutti gli amanti dei felini: è stata edificata da Friedrich Scheffel. Da non perdere la Piazza del Municipio, che si affaccia proprio sul Duomo di Riga e i “Tre Fratelli”, tre edifici storici che sono stati dichiarati Patrimonio dell’Unesco. Vecriga ha saputo mantenere il suo fascino, la sua identità: tra il fiume Daugava e il Canale Pils, un luogo magico da scoprire.

Cattedrale di Riga

Costruita nel 1211 dal Vescovo Alberto di Riga, che è il fondatore della città, è dedicata a Santa Maria, ed è tra le più grandi cattedrali dei Paesi Baltici. Una cupola imponente, la Cattedrale riflette una mescolanza di stili, tra cui romanico, barocco e gotico, segno tangibile del passato e della storia della città. Nel corso dei secoli, la Cattedrale è stata oggetto di incendi e distruzioni, di rimaneggiamenti e rifacimenti: è affascinante in virtù di questo aspetto, ed è inevitabilmente un simbolo della forza e della resistenza della Capitale della Lettonia.

Torre delle Polveri

Come accennato, il centro storico di Riga è di stampo medioevale. E, per tutti gli appassionati del periodo storico definito “Buio”, qui c’è una delle Torri di origine medioevale che ospita anche il Museo della Guerra Lettone. In origine è stata costruita proprio con l’intento di fungere da sistema difensivo. Le sue origini sono incerte, soprattutto per quanto concerne la data esatta di costruzione: la prima torre potrebbe essere stata fondata intorno al XIII secolo. Dapprima conosciuta con il nome di Torre di Sabbia, stando alle fonti storiche, è oggi denominata la Torre delle Polveri, e al suo interno si trova una collezione piuttosto ampia, se non impressionante, di manufatti militari. Si può visitare dal martedì alla domenica e sono numerose le mostre permanenti.

Museo della Storia di Riga e della Navigazione

Viene definito uno dei musei più antichi in Europa, dal momento in cui le sue origini risalgono al XVIII secolo. Ad avere iniziato ad arricchire la collezione del Museo della Storia di Riga è stato un medico della Capitale, ovvero Nikolaus von Himsel: questo, del resto, era il suo volere dopo la morte, rispettato dalla mamma Kathrin von Himsel. Nel corso dei secoli, molte altre collezioni si sono aggiunte a quella di von Himsel: qui si trovano tantissimi tesori, come le chiavi di Riga, ma la vera chicca è una pallina di pietra, il cui peso è di circa 20 grammi, che potrebbe essere stata usata… per il primo albero di Natale in Europa! La storia non è mai stata verificata, ma è una leggenda affascinante.

Castello di Riga

Attrazioni e monumenti da vedere a Riga

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Castello di Riga, tra le cose da vedere

Situato sulla sponda del fiume Daugava, è stato fondato nel 1330, per poi essere ricostruito tra il 1497 e il 1515. Questo castello ha alle spalle una lunga storia: conquistato dagli svedesi, distrutto nuovamente, ricostruito ancora nel XVII secolo e nel XIX secolo. Altri lavori di ristrutturazione sono stati effettuati nel XX secolo, durante gli anni ’30. Ancora una volta, persino nella storia recente è stato parzialmente distrutto, precisamente nel 2013, quando si è verificato un incendio durante il restauro. Simbolo della città, è sede di ricordi, di eventi, di battaglie, di successioni: testimonia la grandiosità di Riga.

La Piccola Mosca

Si fa fatica a credere di essere ancora a Riga quando ci si avvicina a sud della Città Vecchia, precisamente a Maskavas Forštate, ovvero Piccola Mosca. Questo quartiere è sempre stato abitato dai russi, e mostra tantissime influenze dalle città sovietiche. Tra le cose da non perdere in alcun modo, il Mercato Centrale, il mercato di Latgalīte e la “Torta di compleanno di Stalin”. Ma non solo: nel mercato puoi mangiare tante specialità russe.

Ponte di Ferro

Cosa fare e cosa vedere a Riga

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Ponte di ferro sul fiume Daugava a Riga

Il panorama sul ponte ferroviario di Riga è davvero magico, soprattutto al tramonto (come in foto). Attraversa il fiume Daugava, e vale la pena visitare la Capitale della Lettonia per ammirare questi scorci tanto affascinanti. Tra l’altro, nel 2008 è stato implementato un sistema di illuminazione mozzafiato, con due tipi di luci, che scandiscono la settimana e le festività stesse.

Casa del Gatto

Infine, una delle attrazioni di cui ti abbiamo parlato: la Casa del Gatto! Probabilmente è tra le più famose e conosciute della città, un po’ “overtourism”, ma è sempre meravigliosa da vedere. Impossibile non riconoscere a una prima occhiata l’edificio che spicca di colore giallo, con una statua in bronzo che rappresenta il gatto, l’opera di Friedrich Scheffel. Questo e molti altri tesori ti attendono a Riga, la Capitale della Lettonia che è pronta a conquistarti.

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Quando partire: i mesi migliori per visitare Varsavia

Stai pensando di visitare Varsavia? La bella e vivace capitale polacca, dal clima continentale, ha molto da offrire ai viaggiatori ma per godere al meglio dell’opportunità e scoprirne ogni angolo, attrazione e caratteristica, devi considerare attentamente il periodo e scegliere quello più adatto. Soprannominata la città fenice perchè nel corso della sua storia è stata invasa, distrutta e ricostruita, fu completamente rasa al suolo nel corso della Seconda Guerra Mondiale, quando rimasero in piedi solo il 15% degli edifici. Oggi, tornata a splendere, è una meta sempre più ambita sia per via della sua ampia offerta culturale e museale che per la sua vitalità.

Quando andare a Varsavia?

La Polonia vanta un clima continentale, con temperature che in inverno scendono con regolarità sotto lo zero, stabilendosi mediamente sui -5°C, e una media di appena 18°C in estate. La stagione fredda è dunque particolarmente lunga e rigida a Varsavia, che si trova nella parte centro-orientale del Paese, e dura per molti mesi, in genere da ottobre ad aprile, con la città che spesso viene coperta di neve. Se dovessi decidere di visitare la capitale polacca in inverno, non potrai assolutamente fare a meno di portare con te abbigliamento molto pesante, guanti, sciarpa, cappello e scarpe adatte ad affrontare ghiaccio e neve. Potrebbe sembrare un azzardo scegliere proprio questo periodo dell’anno ma come tutte le città del Nord Europa, anche Varsavia saprà scaldarti nelle sue giornate più fredde grazie all’atmosfera accogliente (pensa in particolare a quella che si respira nelle settimane di festa per il Natale) e alla sua ottima offerta gastronomica.

Varsavia mercatini Natale

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La luce magica dei mercatini di Natale a Varsavia

L’inverno a Varsavia: clima e temperature

Gennaio è il mese più freddo dell’anno, in cui la media si aggira su -1,5°C, mentre le precipitazioni ammontano a 30 mm, non particolarmente insistenti dunque. Le temperature minime medie si aggirano sui -4°C di giorno, -15,5° di notte. Il record è stato quello segnato nel gennaio 2006, con il termometro a -27°C. Quando però arrivano le ondate di freddo dalla Siberia, le temperature durante il giorno possono scendere fino a -20 °C, e di notte si va ancora più giù. Il sole si vede poco in questo mese. Anche febbraio è un mese molto freddo, con una temperatura media di -0,4 °C, una minima di -3,3 °C e una massima di 2,6 °C. Simile a gennaio la quantità media di precipitazioni attese, con 30mm e 8 giorni di pioggia al mese. Marzo, allo stesso modo, non riesce ancora a portare calore agli abitanti di Varsavia e si considera un mese freddo, con una temperatura media di 3,4 °C, una minima di -0,6 °C e una massima di 7,4 °C. Di notte si scende ancora di diversi gradi sotto lo zero, in media fino a -8,5°C. Comincia però a vedersi un pochino di più il sole e aumentano le ore di luce giornaliere.

La primavera a Varsavia: clima e temperature

Aprile viene considerato un mese dal clima generalmente mite. La temperatura media è di 9,3 °C, con una minima di 4 °C e una massima di 14,6 °C. All’inizio del mese, le notti possono essere ancora fredde e segnare i -3°C. Le precipitazioni ammontano a 35 mm, distribuite in 7 giorni circa. Torna a vedersi di più il sole e si comincia ad assaporare l’arrivo dei mesi più belli. A maggio, le temperature medie si attestano sui 14,3 °C, con minime di 8,8 °C e massime di circa 20°C. Aumentano però le precipitazioni, 55 mm di pioggia distribuiti in 9 giorni. Giugno regala giornate lunghe, anche se non abbastanza per vedere il sole di mezzanotte, e temperature medie di 18°C, con massime di 23°C e minime di 12°C. Nei giorni più caldi, alla fine del mese, la temperatura arriva in genere a circa 31 °C.

L’estate a Varsavia: clima e temperature

L’estate potrebbe sembrare, a prima vista, la stagione migliore per visitare la capitale polacca. Le temperature oscillano tra i 18°C e i 22°C, dunque assolutamente gradevoli per immaginare di passeggiare in città, ma in realtà luglio è un mese che registra mediamente un elevato numero di giorni di pioggia, il più alto di tutto l’anno. Se è vero che si tratta pur sempre di piogge estive, è chiaro che questo sia un fattore da mettere in conto, soprattutto se si desidera stare all’aperto, scoprire il centro storico di Varsavia (Patrimonia dell’UNESCO) e visitare i suoi famosi castelli, parchi e giardini.

Luglio, il mese più caldo dell’anno, come detto è anche quello più piovoso. La temperatura media è di 19,8 °C, con una minima di 14,5 °C e una massima di 25,2 °C mentre le precipitazioni ammontano a 85 mm di pioggia, distribuiti in 10 giorni. Ad agosto le temperature rimangono comunque calde, con una minima di 13,8 °C e una massima di 24,7 °C mentre diminuiscono le precipitazioni, anche se comunque più frequenti che in altri periodi: in questo mese si registrano di media 60 mm di pioggia distribuiti in 8 giorni. Settembre invece è uno dei mesi migliori per visitare Varsavia. La temperatura media è di 14,3 °C, con una minima di 9,5 °C e una massima di 19 °C, mentre i giorni più caldi all’inizio del mese non superano i 26 °C. Le precipitazioni ammontano a 50 mm di pioggia, distribuite in 8 giorni.

Varsavia centro

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Vista panoramica del bel centro di Varsavia in estate

L’autunno a Varsavia: clima e temperature

L’inizio dell’autunno è dunque un buon periodo per visitare Varsavia, ad ottobre infatti le temperature sono ancora miti: la media è di 9,0 °C, con una minima di 5 °C e una massima di 12,9 °C. Le notti alla fine del mese cominciano ad essere più fredde e il termometro arriva a -3°C. Poche le precipitazioni, con 40 mm di pioggia soltanto. Novembre al contrario è decisamente un mese freddo, con una media di 3,9 °C, una minima di 1,3 °C e una massima di 6,5 °C, e lo stesso vale per dicembre, con una temperatura media di -0,1 °C, una minima di -2,5 °C e una massima di 2,3 °C. Di notte si battono parecchio i denti, con temperature di -12°C. Le ore di luce sono meno di 8 e le giornate dunque molto brevi.

Scoprire Varsavia: i mesi migliori per programmare il tuo viaggio

A conti fatti dunque, i mesi migliori per organizzare il tuo viaggio sono quelli di maggio, giugno e settembre, quando le ore di luce a disposizione sono di più, i musei rimangono perti più a lungo e le opportunità di godere di tutto ciò che la capitale polacca ha da offrire è maggiore. Gli spazi verdi di Varsavia coprono addirittura la metà della sua superficie e sono particolarmente suggestivi nel periodo della fioritura mentre l’area della Vistola diventa davvero effervescente e ricca di attività per tutti. Proprio nel mese di maggio a Varsavia comincia la stagione degli eventi all’aria aperta, laboratori, spettacoli  e concerti come quelli dedicati alla musica di Chopin nel Parco reale Łazienki (ogni domenica, da maggio fino alla fine di settembre). Considera inoltre che non ci sono grandi differenze di prezzo nell’offerta di hotel e alloggi rispetto alle altre stagioni.

In caso le tue uniche possibilità di viaggiare e partire per Varsavia si limitassero all’inverno o al piovoso mese di luglio, non devi comunque preoccuparti perchè la città ha tantissime attrazioni al chiuso, dove il tempo non farà fatica a volare via. Per visitare i tanti interessanti musei della capitale il nostro consiglio è quello di munirti della carta turistica WarsawPass, con la quale avrai degli sconti e potrai saltare le eventuali file all’ingresso. E tutto sommato, impara a fare come nordici: per loro non esiste brutto o cattivo tempo, esiste solo un cattivo equipaggiamento! Quindi, se a luglio ti dovesse soprendere un acquazzone improvviso, apri l’ombrello e passeggia sotto la pioggia estiva fino alla storica cioccolateria Wedel, dove sedersi a prendere una bella cioccolata calda in attesa che torni il sole.

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Piatti da mangiare a Riga: cosa assaggiare durante una vacanza

Riga è la splendida capitale della Lettonia, è una città ricca di storia e cultura e naturalmente delizie culinarie uniche. Situata sulle rive del fiume Daugava, Riga vanta un patrimonio architettonico affascinante che nel tempo ha sapientemente mescolato l’eleganza degli edifici Art Nouveau alla solidità delle antiche mura medievali. Ma non è soltanto la bellezza storica e architettonica a fare di Riga un luogo speciale da visitare, la sua cucina tradizionale offre un viaggio gastronomico che affascina e conquista. Oggi, continuando la lettura, soprattutto se state pianificando un viaggio a Riga, partiremo insieme alla scoperta di Riga e dei suoi piatti tipici da provare ma anche alcune attrazioni imperdibili, sia in città che nei borghi vicini per scoprire la bellezza poco conosciuta che aspetta solo di essere apprezzata.

Esplorando la cucina di Riga

La cucina lettone è un connubio affascinante di influenze nordiche e slavo-baltiche, è caratterizzata da ingredienti per lo più stagionali spesso provenienti dalla ricca campagna circostante. I piatti tipici della Regione riflettono la storia agricola del luogo, la cucina tradizionale offre una varietà di piatti che spazia dai ricchi stufati invernali ai freschi piatti estivi tutti preparati con un’attenzione particolare alla qualità degli ingredienti. Ma quali sono i piatti che dovreste assolutamente provare a Riga durante la vostra visita? Ve li segnaliamo noi!

Aukstā zupa

Un piatto estivo imperdibile si tratta di una zuppa fredda di barbabietola che viene servita con panna acida, cetrioli freschi, uova sode e aneto. ideale per rinfrescarsi nelle calde serate estive, è una combinazione unica e interessante di sapori e profumi.

Pīrāgī

Sono piccoli panini ripieni, generalmente il ripieno è composto da pancetta e cipolle, ma c’è anche la loro versione dolce ripieni di marmellata o ricotta. Vengono serviti solitamente come antipasti o merende o come fine pasto nel caso della versione dolce, per un dessert con tutto il sapore del comfort food.

Pelēkie zirņi ar speķi

Un altro piatto tradizionale particolarmente interessante è proprio il pelēkie zirņi ar speķi, questa ricetta è tra le poche tradizionali rimaste fedeli all’originale, non ha subito nessuna contaminazione moderna, ha forti radici nella tradizione contadina di Riga ed è sostanzioso e nutriente, si tratta di piselli grigi con pancetta o speck e cipolla fritta, viene servito per lo più nel periodo invernale e natalizio.

Karbonāde

Paese che vai, cotoletta che trovi! Anche in Lettonia potete degustare la versione autoctona della cotoletta, di maiale impanata e fritta è servita con purè patate e verdure si tratta di un piatto semplice e tradizionale che dovete assolutamente assaggiare.

Rupjmaize

Più che un piatto vero e proprio, si tratta di un tipo di pane; il tradizionale pane nero e di segale a cui vengono aggiunti semi di carvi per l’esattezza, è un pane vagamente agrodolce. Il rupjmaize viene servito imburrato e accompagnato spesso da formaggi.

Rīgas šprotes

Ecco a proposito di rupjmaize e come accompagnarlo, sappiate che uno degli accostamenti oltre ai classici formaggi sono proprio le rīgas šprotes, sarde affumicate conservate in olio, sono uno dei piatti classici della cucina lettone e vengono servite su fette di pane e una leggera spruzzata di limone.

Pīle ar āboliem

Un piatto di carne tradizionale che dovete assaggiare a Riga, viene servito in occasioni speciali o festività. Si tratta di anatra arrosto il cui interno viene farcito con le mele cotte e affettate le prugne viola e l’aglio. Il tutto viene servito accompagnato da mele fritte e verdure di stagione.

Kartulepu pankūkas

Sono frittelle di patate che ricordano i rösti, le patate vengono grattugiate e mescolate con uova e farina, successivamente fritte fino a renderle croccanti. Si servono con panna acida oppure con una salsa di mele o salsa di mirtilli rossi.

Skābputra

Tra i piatti tradizionali da provare a Riga non può mancare la skābputra, una zuppa di latte acido arricchita con orzo perlato o grano saraceno, ha un sapore unico e leggermente aspro ma è particolarmente apprezzato per le proprietà salutari e rinfrescanti.

I dolci tipici di Riga

Non poteva certo mancare il dolce tra i piatti da provare a Riga. Si tratta di un formaggio dolce e cremoso che spesso viene ricoperto da una generosa dose di cioccolato. Il biezpiena sieriņš è un dessert tradizionale che viene servito freddo ed è la degna conclusione di un pasto tradizionale a Riga.

Debesmanna

Un dessert prettamente estivo è il Debesmanna. leggero e soffice viene preparato con semolino cotto e succo di frutti di bosco come lamponi, ribes o fragoline. Il semolino viene cotto e una volta freddo viene montato fino a renderlo arioso e viene servito freddo. Un altro dolce tradizionale lettone, che dovete assolutamente provare se siete a Riga, consiste in una crosta di pasta di segale che viene sapientemente imbottita di patate dolci, carote e spezie come cannella e chiodi di garofano. Lo Sklandrausis è espressione perfetta della semplicità e della bontà dei piatti tipici di Riga.

Kvass: la bevanda tipica

Terminiamo con una bevanda lettone che merita una menzione, il kvass è la bevanda tradizionale lettone, assomiglia alla birra, non a caso viene definita la ‘’birra di pane’’ ed è leggermente alcolica e frizzante, questo grazie alla fermentazione di pane di segale, zucchero e frutta.

Riga: non solo cucina, cosa scoprire in vacanza

Sicuramente Riga è incredibile in ogni stagione dell’anno, ognuna di esse offre uno spaccato su questa città con una scena culturale vibrante; sebbene sia splendida tutto l’anno il nostro suggerimento è di visitarla soprattutto nei mesi estivi tra giugno e settembre. Durante la stagione estiva Riga si anima con una serie di eventi culturali e festival a cui si aggiunge una piacevolissima temperatura che va dai 20° ai 25°. Questo vi consentirà di visitare agevolmente la città partendo dal centro storico, Vecrīga, la città vecchia è stata dichiarata patrimonio dell’umanità UNESCO, scoprite la maestosa cattedrale di Riga e l’imperdibile torre delle Polveri che al suo interno conserva il museo della guerra. Ķīpsala, l’isola sulla riva sinistra del Daugava, è considerata una zona prestigiosa ed è raggiungibile a piedi attraversando il ponte Vasnu. Il quartiere è molto caratteristico, con le casette in legno che un tempo erano le dimore dei lavoratori portuali.