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Bormes-les-Mimosas è stato premiato come uno dei più bei villaggi di Francia

Bormes-les-Mimosas, piccolo gioiello incastonato sulla costa francese, ha recentemente conquistato il prestigioso riconoscimento come uno dei “Plus Beaux Villages de France” (Più Bei Villaggi di Francia). Incantevole località della Provenza, nota per la profumata fioritura di mimose, i panorami eccezionali e il fascino medievale, si conferma così una delle mete più apprezzate del Paese. Ma cosa rende questo villaggio così speciale? Scopriamolo insieme.

Un riconoscimento che premia la bellezza autentica

Senza dubbio, l’annuncio di Bormes-les-Mimosas come uno dei villaggi più belli di Francia non è una sorpresa per chi ha avuto la fortuna di visitarlo.

Infatti, l’ambito titolo viene assegnato a quei luoghi che incarnano l’essenza del territorio francese e che hanno saputo preservare il loro patrimonio storico per offrire ai visitatori un’esperienza autentica e senza pari.

Incastonato tra il Mediterraneo, la Foresta del Dom e il Massiccio dei Maures, il pittoresco borgo medievale dona una varietà di paesaggi che meritano davvero di essere ammirati con i propri occhi: dalle spiagge sabbiose alle passeggiate nei boschi, il tutto a pochi minuti di distanza. A loro volta, le casette color ocra dalle persiane colorate, tipiche della Provenza, aggiungono un tocco fiabesco che non fa che accrescere il fascino magnetico di Bormes-les-Mimosas.

La fioritura delle mimose: uno spettacolo imperdibile

Ma come mai Bormes-les-Mimosas si chiama proprio così? Semplice: il nome deriva dagli alberi di mimosa, i cui fiori gialli, che fioriscono da gennaio a marzo, colorano le strade del villaggio e lo inebriano con profumi intensi.

Per saperne di più sulle iconiche piante, non può mancare una visita al Vivaio del Cavatore: delizioso giardino botanico che ospita quasi 250 specie di mimose, è anche l’inizio della famosa Strada della Mimosa, un percorso escursionistico che collega Bormes a Grasse esplorando alcuni dei luoghi più straordinari della Provenza.

La fioritura delle mimose attrae ogni anno migliaia di visitatori, che trovano in tale spettacolo naturale un motivo più che valido per immergersi nella magia del borgo.

Storia e tradizioni di un borgo medievale

villaggio Bormes les Mimosas, Provenza

Fonte: iStock

Splendida veduta del villaggio di Bormes les Mimosas

Oltre alla bellezza naturale, Bormes-les-Mimosas vanta un ricco patrimonio storico. Fondato in epoca medievale, è noto per gli edifici millenari e per l’architettura tipicamente provenzale.

Il Castello dei Signori di Fos, uno dei monumenti più importanti, ammalia con una vista panoramica che abbraccia l’intero villaggio e la costa tutt’intorno. Passeggiando tra le stradine, si possono poi scoprire alcune piazze emblematiche come Place Saint-François, Place Gambetta e Place Lou Poulid Cantoun, ognuna con le proprie caratteristiche uniche.

Tra le tappe imperdibili vi è anche la Chapelle Notre-Dame de Constance, a 324 metri di altezza, raggiungibile percorrendo un’antica Via Crucis costellata di oratori: la fatica verrà ripagata da un panorama a dir poco meraviglioso.

Un paradiso per gli amanti della natura e del mare

A pochi chilometri dalle splendide spiagge della Costa Azzurra, Bormes-les-Mimosas è altresì il punto di partenza ideale per chi desidera fare il pieno di relax tra la natura incontaminata e il mare. Da qui, è facile organizzare escursioni verso le isole di Porquerolles e Port-Cros, riserve naturali famose per i paesaggi selvaggi e le acque cristalline.

La felice unione di colline, boschi e costa rende il nuovo “borgo più bello di Francia” un vero paradiso per gli appassionati di trekking e per coloro che cercano un rifugio tranquillo lontano dal turismo di massa.

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Provenza, cosa vedere e quando andare

Probabilmente una delle regioni più amate della Francia, la Provenza conquista chiunque con i suoi paesaggi variegati che caratterizzano e donano una propria personalità a ogni sua area. Da nord a sud, dalle alpi alle vallate, fino alla costa, mentre città fortificate proteggono i suoi antichi confini e innumerevoli borghi si mostrano in tutta la loro incantevole bellezza. 

L’atmosfera della Provenza è unica e nell’immaginario collettivo include sole, cibo e vino, il tutto immerso nei profumi inebrianti della vegetazione mediterranea, ma non solo. Oliveti, vigneti e file di vibranti campi di lavanda si trasformano in canyon e gole naturali dove gli amanti dell’avventura possono mettere da parte i bicchieri di vino e i cappelli di paglia per andare alla scoperta dell’anima più selvaggia della regione. 

Scegliere dove andare in Provenza, come avrete capito, non è semplicissimo. Per questo abbiamo deciso di scrivere un articolo completo con tutte le informazioni utili per aiutarvi a organizzare al meglio il vostro viaggio, da cosa vedere a quando andare. 

Guida pratica alla Provenza 

Prima di raccontarvi cosa fare e cosa vedere in Provenza, partiamo da una guida pratica e generale che vi supporterà nella pianificazione dell’itinerario. 

Dove si trova

Regione storica del sud della Francia, la Provenza confina a est con l’Italia, a nord con l’Alvernia-Rodano-Alpi e a ovest con l’Occitania, dalla quale è separata dal Rodano. Bagnata dal Mar Mediterraneo, offre un clima mite durante i mesi invernali (tranne nella zona delle Alpi) e caldo d’estate, ponendosi come meta ideale da visitare tutto l’anno. Più avanti in questo articolo troverete un paragrafo intero dedicato a quando andare in Provenza e perché. 

Come arrivare 

Per raggiungere la Provenza avete a disposizione diverse opzioni. Se viaggiate in aereo, gli aeroporti principali sono quello di Marsiglia-Provence e quello di Nizza. Se preferite una modalità di spostamento lenta e sostenibile, il treno è la soluzione che fa per voi perché la rete ferroviaria francese è ben sviluppata con collegamenti diretti da Parigi e da altre grandi città francesi.

Infine, se viaggiate in auto dall’Italia, arriverete in Provenza attraversando la Liguria e percorrendo l’A10 Genova-Ventimiglia che, oltre il confine con la Francia, diventa l’Autoroute du Soleil. Da qui percorrerete un tratto di Costa Azzurra per poi raggiungere Marsiglia e Aix-en-Provence. 

Strada tipica Provenza

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Una strada tipica della Provenza

Cosa vedere in Provenza

Chi non ha mai sognato di perdersi tra i vigneti baciati dal sole della Provenza o nei campi di lavanda? Il sud della Francia, come abbiamo accennato all’inizio, è questo e molto altro e creare l’itinerario perfetto non è semplicissimo. Questo dipende anche dal tempo che avete a disposizione e dal periodo che scegliete per visitare questa splendida regione francese. 

Qui vi raccontiamo tutto ciò che c’è da vedere in Provenza, dai paesini imperdibili ai tesori naturali, fino alle spiagge più belle dove godere appieno della dolce vita offerta dalla riviera e ai luoghi diventati iconici anche grazie ad artisti quali Cézanne e Van Gogh. Prendete ispirazione per creare un mix di esperienze ideale oppure, se avete poco tempo, per concentrarvi su una sola zona. 

I borghi più belli da visitare

Tra le cose da vedere in Provenza non possono mancare i suoi borghi più belli cominciando da Valensole, un piccolo, incantevole villaggio da visitare non solo durante i mesi estivi quando la valle circostante è ricoperta di lavanda. Passeggiate tra le labirintiche stradine e non dimenticate di scattare qualche foto dei balconi in ferro battuto, delle persiane dipinte e delle antiche porte.

Storia, arte e folklore si incontrano, invece, nel paesino di Arles, riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità sia per il suo centro storico che per i tanti monumenti romani. Il suo fascino è tangibile tanto che in passato ha conquistato Van Gogh e oggi continua ad attirare a sé tantissimi visitatori. Situato a 35 chilometri a sud di Avignone, Arles vanta un ambiente naturale eccezionale grazie alla presenza del Rodano, della pianura della Crau, della Camargue e de Le Alpilles. 

Se è un autentico assaggio della vita provenzale che state cercando, segnate nella mappa il borgo di Saint-Rémy-de-Provence. Circondata da montagne, è la meta perfetta per chi vuole immergersi nelle bellezze della campagna francese amata anche da Van Gogh, che proprio qui trovò ispirazione per tantissime opere come “La notte stellata”.  Non solo pittori, anche molti registi hanno subìto il fascino dei borghi provenzali, in particolare di Gordes, con le sue case in pietra illuminate dal sole e con vista sulla valle sottostante. 

Tra i borghi da vedere in Provenza c’è anche Roussillon, situato accanto a un profondo canyon, dove un tempo si estraeva l’ocra. Non è un caso, infatti, se qui vedrete case con facciate di questo colore perché gli abitanti utilizzavano anche l’ocra per personalizzare la propria dimora, con tonalità che vanno dagli aranci terracotta ai rossi scuri.

Infine, non perdete Moustiers-Sainte-Marie, dove incantevoli case di pietra sembrano emergere dal fianco della roccia e passeggiando lungo le rive del fiume che attraversa la città vedrete altre case dipinte con colorate persiane: un vero e proprio scenario da cartolina. E, se siete alla ricerca di una gemma nascosta della Provenza, segnate sulla mappa Cotignac, un borgo relativamente sconosciuto dalla maggior parte dei turisti. 

Gordes Provenza

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Il borgo di Gordes in Provenza

Le spiagge migliori 

Il sud della Francia vanta tante spiagge splendide e, se dovessimo consigliarvene una sola, questa sarebbe la spiaggia di Notre Dame, situata a nord dell’isola di Porquerolles. Qui troverete sabbia fine e bianchissima, oltre che un mare calmo e trasparente dal fondale poco profondo. Inoltre, sull’isola non sono ammesse le auto e sulla spiaggia non sono presenti servizi quindi, se amate i paesaggi incontaminati, questa è la location perfetta per voi. 

Perfetta per gli amanti della natura è anche l’insenatura Calanque d’En-Vau, raggiungibile a piedi o via mare. Questa zona, infatti, è famosa per gli amanti della pesca e delle immersioni, oltre che per chi vuole trascorrere qualche ora su percorsi di trekking dagli scenari mozzafiato. Se invece preferite comfort e relax potete optare per Garoupe, seppur molto affollata durante l’estate. Qui, oltre all’acqua cristallina, troverete anche uno spazio pubblico attrezzato dove noleggiare lettini e ombrelloni, oltre che un grosso parcheggio gratuito e le toilette pubbliche. 

Chi desidera respirare la tipica atmosfera provenzale della costa dovrà dirigersi nel borgo di Villefranche-sur-Mer, incastonato tra Monaco e Nizza. Qui si trova Plage des Marinieres, una mezzaluna di sabbia e acque di una bellezza travolgente. E, se non resistete al fascino dell’esclusività, fate tappa ad Antibes, la splendida località frequentata da tantissime celebrità. Non è necessario alloggiare in un hotel di lusso per godere della bellezza delle sue spiagge, vi basterà andare a Plage de la Salis, adatta anche alle famiglie grazie alle sue acque calme e all’atmosfera rilassata. 

Plage des Marinieres

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Plage des Marinieres a Villefranche-sur-Mer

Dove trovare i campi di lavanda in Provenza

La stagione della lavanda è uno dei periodi più attesi da chiunque sogni di visitare la Provenza, ma dove trovare i campi di lavanda migliori? 

Tra gli spot più belli, uno si trova a circa un’ora a nord di Aix-en-Provence, dove decine di campi di lavanda si dispiegano sulle colline del Plateau di Valensole. Tuttavia, se volete godervi appieno questo periodo, dovete dirigervi nella città di Sault dove viene organizzato il festival della lavanda: qui i campi dalle tonalità viola appaiono infiniti e sognanti.  

Per ottenere lo scatto fotografico da cartolina, invece, dovete andare a Notre-Dame de Sénanque dove un’abbazia del XII secolo è circondata da file e file di lavanda. Essendo una location molto gettonata, può risultare particolarmente affollata durante l’alta stagione, per questo vi consigliamo di visitarla di prima mattina. 

Abbazia Senanque Provenza

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L’Abbazia di Senanque e i suoi campi di lavanda

I parchi naturali

Non solo borghi, località balneari e campi di lavanda, questa regione della Francia conquista anche con il suo lato più selvaggio che può essere scoperto attraverso i tanti parchi naturali. Uno dei più belli è sicuramente il Parco naturale dei Calanchi, situato alle porte di Marsiglia. 

Questa è una vera e propria oasi di pace e natura ricca di flora, fauna e calette nascoste. Le Calanques lungo la costa sono tante e tra le migliori citiamo Calanque de Sormiou e Calanque de Morgiou. Potete visitare il parco in diversi modi, optando per avventure sportive come trekking, arrampicata o kayak, oppure partecipando a un comodo tour in barca. 

Un altro scenario unico è offerto dal Colorado di Rustrel, situato nel cuore del Lubéron, a due passi dal villaggio omonimo. Con i suoi grandi massicci color ocra ricorda i paesaggi del Grand Canyon e vi permetterà di camminare in una meraviglia che, seppur bellissima, non è proprio naturale: questa, infatti, è stata modellata dalla mano dell’uomo sfruttando le cave. 

L’interno della Provenza è uno scrigno di tesori naturali. Uno di questi è rappresentato dalle gole del Verdon, considerate il canyon più grande d’Europa. Qui potete percorrere strade panoramiche spettacolari come la Route des Gorges e la Route de la Corniche Sublime, fare sport acquatici, trekking e arrampicate o visitare antichi borghi come Moustiers-Sainte-Marie, il villaggio divenuto famoso nel XVII secolo grazie alle sue manifatture in ceramica destinate alla nobiltà francese. 

Impossibile chiudere questo paragrafo sui parchi naturali senza citare il territorio di Camargue, un lembo di terra dove sabbia, paludi, stagni e risaie ospitano animali meravigliosi come fenicotteri rosa, tori indomiti e cavalli bianchi. Sembra un vero paradiso incontaminato, vero? E nella realtà lo è: questa zona conquista con il suo animo selvaggio, dove gli abitanti tramandano di generazione in generazione antichi usi e costumi. In particolare, qui troverete i guardians (i butteri) col cappello di feltro nero, camicia a fiori e foulard al collo e gitani con la chitarra in mano. Siamo lontani dalla raffinata eleganza dei borghi costieri, ma la Provenza è anche questa, dove la vita scorre in base ai ritmi della natura.

Gole Verdon

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Gole del Verdon

Non solo borghi: le città della Provenza

Fa parte della Provenza, ma possiede un carattere e una personalità tutta sua: stiamo parlando di Marsiglia, una città affascinante dall’anima marinara che conquista con la sua vivacità e con le tante cose da fare e da vedere, anche solo per un weekend. In particolare, a renderla unica è la sua atmosfera multietnica. Grazie alla presenza del porto, oggi meta imperdibile per chiunque visiti la città, nei secoli ha visto arrivare persone provenienti da ogni parte del mondo. Durante i suoi 2600 anni di storia, qui sono arrivati Greci, Romani, ebrei, armeni, italiani, corsi, spagnoli, pieds noir, ovvero nordafricani, magrebini, vietnamiti, cambogiani, comoriani, abitanti delle Antille, di Réunion e turchi.

Se avete un solo giorno per visitare Marsiglia, noi consigliamo di fare tappa a Notre Dame de la Garde, la chiesa che veglia su tutta la città, il castello di Château d’If, diventato celebre grazie al romanzo “Il conte di Montecristo” di Alexandre Dumas padre, Le Panier, il quartiere più antico della città, e il Palazzo Longchamp, un capolavoro del 1800.  

Un’altra città di grande importanza storica è Avignone, contraddistinta da una particolare atmosfera medievale e conosciuta come la Città dei Papi. Questo perché fu per quasi un secolo sede della corte papale fino allo scisma del 1377: qui regnarono ben nove papi, ognuno dei quali ampliò e abbellì il suo grandioso palazzo papale, oggi simbolo della città. Se invece sono i profumi ad attirarvi, allora è Grasse la meta da inserire nel vostro itinerario. 

Qui l’arte della profumeria è stata riconosciuta Patrimonio UNESCO nel 2018 e potete scoprirla intraprendendo un viaggio tra le stradine della cittadina, decorata con davanzali fioriti e piccole botteghe, o visitando i campi dove, da generazioni, le famiglie locali coltivano i fiori destinati alla creazione delle fragranze più amate.  

Infine, se è il lusso e le celebrità che state cercando, Cannes vi aspetta con la sua atmosfera maestosa ed elegante, soprattutto durante il Festival Internazionale del Cinema. 

Quando andare in Provenza

Scegliere il periodo giusto per andare in Provenza è molto importante perché vi permetterà di fare esperienza di questa regione in modo diverso a seconda soprattutto dei vostri interessi. Chi vuole visitare i campi di lavanda, per esempio, dovrà organizzare il proprio viaggio allo sbocciare dell’estate. 

In generale, il periodo migliore per visitare la Provenza è la primavera (da marzo a maggio) o l’autunno (da settembre a novembre) quando le temperature sono miti e non si contribuisce all’overtourism che sta affliggendo questa regione francese negli ultimi anni. 

Siamo consapevoli che la Provenza è famosa anche e soprattutto per i suoi campi di lavanda. Questi iniziano a fiorire a partire da metà giugno quindi, se volete ammirarli in tutta la loro bellezza, dovrete pianificare il viaggio tra fine giugno e luglio. In questo periodo, inoltre, tanti borghi organizzano feste dedicate alla lavanda, permettendo ai visitatori di immergersi totalmente nell’atmosfera speciale di questo periodo. 

D’estate, invece, le temperature sono elevate e, seppur perfette per godersi la costa, diventano sinonimo di folla e costi elevati. Chi non è interessato al mare, può valutare di visitare la Provenza in autunno: in questo periodo la natura si mostra al meglio nelle vesti del foliage e le temperature, ancora non troppo fredde, vi permetteranno di scoprire la bellezza dei parchi naturali.

Infine arriviamo all’inverno, dove le temperature fredde e le Alpi diventano lo scenario ideale per chi ama sciare e vuole godersi i mercatini di Natale all’interno dei borghi più belli. 

Provenza Autunno

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Provenza in autunno
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Viaggio a Tarascona, località francese dominata da un bel castello

Nel cuore della Provenza, tra le famose Arles e Avignone, si cela una località meno conosciuta ma altrettanto meritevole di una visita: si tratta di Tarascona, in posizione privilegiata lungo il corso del Rodano e punto di partenza ideale per raggiungere le mete più ambite della favolosa regione francese.

Dalla storia, alla leggenda, fino al Castello e alle chicche da non perdere, partiamo per un affascinante viaggio alla sua scoperta.

L’antica e temibile leggenda e un passato importante

L’origine leggendaria di Tarascona si fa risalire a ben 2000 anni fa, quando, nel tratto del Rodano che qui scorre, viveva la terribile Tarasque, creatura mitologica che seminava il panico tra gli abitanti: animale davvero bizzarro, possedeva una gigantesca corazza sormontata da aculei da cui fuoriuscivano la testa simile a quella di un leone e sei zampe, e portava distruzione e morte.
Solo quando sbarcò, arrivata dalla Terra Santa insieme alla sorella Maria, Marta di Betania, riuscì ad ammansire la feroce bestia facendo sì che gli abitanti, finalmente, l’uccidessero.
Terminato l’incubo, la cittadina poté tornare a prosperare.

Aldilà della suggestiva leggenda, Tarascona diventò un’importante città durante il Medioevo, in particolare sotto il regno di Luigi II d’Angiò che, tra il 1400 e il 1435, fece restaurare l’originario castello, rendendolo uno dei simboli della Francia del tempo nonché il fiore all’occhiello, ancora oggi, dell’abitato.

Il magnifico Chateau de Tarascon

Il Castello di Tarascona

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Il magnifico Castello di Tarascona

Ed è proprio dal maestoso maniero che dovrebbe iniziare il tour di Tarascona: tutt’ora, infatti, si staglia fiero sulle sponde del Rodano, costruito su uno sperone di roccia, una sorta di piccola isola, che ha permesso la realizzazione di un profondo fossato. Subito di fianco, lo sguardo viene catturato da una fedele riproduzione della Tarasca nelle sue dimensioni originali e dalla Chiesa di Santa Marta, dall’altro lato della piazza.

Il castello, alto 45 metri, vanta spesse mura e quattro torri di cui due, la Tour de l’Horloge e la Tour des Chapelles, circolari. L’interno, visitabile previo pagamento del biglietto d’ingresso, sorprende con elementi architettonici superlativi: il cortile d’onore ospita la Cappella bassa e la Cappella del Cantore, il primo piano il Salone del Re e la Sala Dei Festini, mentre il secondo piano la Cappella Alta, l’Oratorio del Cappellano e la Sala delle Udienze.

Ancora, una scala a chiocciola conduce nella parte più alta, laddove incanta soprattutto la Sala delle Galee, impreziosite da scritte ispirate al mare.

Cosa vedere a Tarascona oltre al Castello

Se il Castello è il simbolo per eccellenza di Tarascona, la cittadina provenzale ha molto altro da offrire, a partire dalla già citata Chiesa di Santa Marta, edificata tra l’XI e il XII secolo in superbo stile romanico. Da ammirare il portale sud dalle ricche decorazioni e, all’interno, la Cripta che conserva la tomba di Santa Marta, la cappella laterale della navata centrale custode di alcune reliquie della Santa e il notevole organo Boisellin Moitessier.

Il centro storico, a sua volta, affascina con le stradine lastricate ombreggiate da palazzi medievali: la via da non perdere è, senza dubbio, Rue des Halles, contraddistinta da portici e numerosi negozi, alla cui fine svetta il Municipio in stile barocco.

A meno di 5 chilometri dal centro, invece, vale una sosta la romanica Chapelle Saint-Gabriel de Tarascon del XII secolo, nell’abbraccio degli ulivi, con la particolare facciata punteggiata da sculture e preziosi dettagli.

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In Francia non c’è solo lo Sbarco in Normandia

Durante la notte del 14 agosto 1944 prendeva il via l’Operazione Dragoon, l’invasione Alleata della Francia meridionale nell’ambito della Seconda Guerra Mondiale. Fu così che il 15 agosto di quell’anno sbarcarono in Provenza oltre 94.000 uomini e 11.000 veicoli, con combattimenti che durarono più di 20 giorni e che alla fine riunirono oltre 450.000 uomini in uno sforzo eroico.

In questo 2024, quindi, ricorrono 80 anni dallo Sbarco in Provenza, ricordato come il più grande sbarco fatto dagli alleati nel Mediterraneo, secondo solo a quello della Normandia. Per celebrare l’anniversario, il Var, un dipartimento della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra il cui nome deriva dal fiume omonimo, invita a seguire le orme dei suoi eroi esplorando il nuovissimo percorso turistico “Il Var 1944, le Strade della Libertà”.

“Il Var 1944, le Strade della Libertà”

“Il Var 1944, le Strade della Libertà” è un nuovissimo e altamente suggestivo itinerario completamente segnalato che conduce alla scoperta di preziosi siti naturali e dei luoghi più importanti di questo evento storico. Il Var, del resto, è stato teatro di un fondamentale episodio che ha portato alla Liberazione della Francia e, di conseguenza, dell’intero continente europeo.

La battaglia, che durò ben 27 giorni, si svolse nei territori del Massiccio dei Maures e nell’Estérel, da Rayol-Canadel a Saint-Raphaël passando per Cavalaire-sur-Mer, La-Croix-Valmer, Ramatuelle e Sainte-Maxime e molto altro ancora, tanto che oggi questo percorso consente di fare un viaggio indietro nel tempo per riscoprire i monumenti, musei, memoriali e siti di importanza storica.

Le tappe più belle

Tra le tappe da fare assolutamente c’è Saint-Cyr-sur-Mer, pittoresca località affacciata sul Mar Mediterraneo, dove poter seguire il sentiero dei doganieri dal porticciolo di La Madrague alla Calanque di Port d’Alon e a quella di La Galère, un itinerario grazie a cui scorgere delle viste emozionanti su Cap Sicié e sull’arcipelago di Riou.

Poi ancora Sanary-sur-Mer, antico porto di pescatori che sfoggia il fascino del villaggio ma anche le comodità della città, che accoglie i suoi visitatori con tantissime tradizioni, stradine, piazze ombreggiate, tipiche barche, mercati, e un pressoché infinito patrimonio naturale e storico.

Voliamo ora presso la funivia del Mont Faron che consente di ammirare da un punto di vista assolutamente privilegiato il Parco nazionale di Port-Cros, spesso definito come un “paradiso sull’acqua” per via della flora e fauna marine, ma anche per le piccole isole, promontori, insenature, cale e “praterie” sommerse di cui è forgiato.

Imperdibile è anche Bormes-les-Mimosas, classificato come uno dei villaggi più fioriti di Francia, che risulta particolarmente interessante per il suo centro storico che lo fa sembrare un presepe provenzale. Ma non è tutto, perché qui prende vita quella che è ritenuta una delle baie più belle del pianeta intero, anche grazie al suo impegno per un turismo responsabile e sostenibile.

Infine (ma vi ricordiamo che le tappe da poter fare sono molte di più) Roquebrune-sur-Argens, un pittoresco villaggio diviso in 3 quartieri e ognuno dei quali contribuisce alla ricchezza del paesaggio situato tra mare e terra: questo piccolo ma suggestivo paese sorge ai piedi della roccia di Roquebrune ed è ideale per fare una completa immersione nella natura.

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Visitare Grasse in Francia: la città dei profumi della Provenza

Il profumo è l’accessorio di moda basilare, indimenticabile, non visto, quello che preannuncia il tuo arrivo e prolunga la tua partenza” diceva Coco Chanel che proprio a Grasse, cittadina della Provenza, ha dato vita a uno dei profumi più iconici di tutto il mondo: Chanel N. 5. Situata nella Costa Azzurra, non lontano da Nizza, da Cannes e dai rinomati borghi di Vence e Saint-Paul-de-Vence, questa località di circa 50.000 abitanti è considerata a tutti gli effetti la capitale del profumo.

L’arte della profumeria di Grasse, infatti, è stata riconosciuta Patrimonio UNESCO nel 2018 e può essere scoperta con un viaggio a spasso tra le stradine del borgo medievale, decorato con davanzali fioriti e piccole botteghe, o visitando i campi dove, da generazioni, le famiglie locali coltivano i fiori destinati alla creazione delle fragranze più amate. Scopriamo la storia al profumo di gelsomino di questa città e come visitarla per portarvi a casa un’esperienza sensoriale completa.

Grasse: dove si trova e la sua storia

Un borgo delicato e autentico quello di Grasse, situato tra le colline della Provenza, nel territorio delle Alpi Marittime. Ben collegata con i centri turistici più frequentati, offre un’atmosfera tranquilla con paesaggi che sembrano usciti direttamente da un quadro Impressionista. Visitare Grasse è senza dubbio un’ottima idea dall’inizio della primavera fino all’estate inoltrata: in questo periodo potrete godere di eccezionali panorami, stupefacenti fioriture e percorrere strade panoramiche tra i campi dove tutto profuma di lavanda, gelsomino e fiori di arancio.

In passato, però, Grasse si dedicava a tutt’altra economia: come gran parte della Provenza, nel Medioevo tutto ruotava attorno alla lavorazione della pelle che, una volta conciata, veniva portata a Genova e Pisa, due città con le quali Grasse aveva stretto un’importante alleanza commerciale. Seppur i prodotti venissero considerati i migliori al mondo, presentavano un difetto che le eleganti corti francesi non potevano sopportare: l’odore.

È in questo momento che il destino di Grasse comincia a essere scritto grazie all’intervento di Caterina de’ Medici, conosciuta per il suo amore nei confronti della moda e del lusso. Per ovviare al problema dei guanti maleodoranti, si rivolse al fiorentino Tombarelli affinché usasse la sua arte per trasformare i petali selvatici in essenze preziose per aromatizzare i guanti delle nobildonne di corte.

La produzione di profumi diede inizio alla coltivazione di piante ricercate oltre a tantissime varietà di fiori, dalle violette ai gelsomini, dalle rose alla lavanda: favorito ovviamente dal clima mite della regione, questo input è la ragione della tradizionale abbondanza di fiori in Provenza, nonché dell’estensiva coltivazione di lavanda che caratterizza e colora le sue colline, a partire proprio da quelle che circondano Grasse, da sempre il cuore della fabbricazione dei profumi.

Borgo Grasse Provenza

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Vista del borgo medievale di Grasse

Grasse: cosa vedere

Una giornata a Grasse, considerato un luogo iconico in Francia grazie alla sua tradizione legata ai profumi, si svolge tra l’esterno delle stradine del borgo e l’interno delle antiche profumerie, dove in alcune potrete creare la vostra fragranza personalizzata.

A spasso nel borgo medievale

Il centro storico è ricco di monumenti e palazzi risalenti al XVII e XVIII secolo, che convivono con palazzi nobiliari dell’800 e ville del ‘900. Cominciate da qui la vostra passeggiata alla scoperta di Grasse e percorrete le strade medievali della Vieux-Grasse fino Place aux Aires che, con i suoi portici, è considerata il cuore pulsante e commerciale del borgo, ricco di negozi e bistrot. Una tappa imperdibile è sicuramente la cattedrale di Notre-Dame-du-Puy, realizzata in stile gotico, contraddistinta da ampie vetrate raffiguranti i quattro evangelisti e custode dei dipinti realizzati da alcuni artisti famosi come Rubens, Fragonard e Charles Nègre.

Prima di oltrepassare la soglia delle antiche profumerie, fate un salto nel Museo Internazionale della Profumeria. Il museo, aperto nel 1989, è molto interessante perché affronta con approccio antropologico tutti gli aspetti della storia delle fragranze: dalle materie prime utilizzate alla loro fabbricazione, dal commercio al design, fino agli usi attraverso le forme più diverse come oggetti d’arte, tessuti, reperti archeologici e pezzi unici.

Le antiche profumerie di Grasse

I nomi dei profumieri più famosi sono Galimard, Molinard e Fragonard, che offrono visite guidate ai rispettivi musei e/o alla fabbrica. Il marchio più conosciuto è sicuramente Fragonard, il cui stabilimento è situato in posizione centrale all’interno di una conceria del XVIII secolo. Al suo interno troverete un piccolo museo, una boutique e le sale di produzione. Al marchio Fragonard sono legati anche il Museo Provenzale del Costume e del Gioiello, il Museo Fragonard e la fabbrica laboratorio nel villaggio di Éze.

Anche Molinard è una profumeria molto antica che trasmette i suoi saperi di generazione in generazione. Il suo stabilimento è uno dei più particolari perché la sala della distilleria, dove la ditta si trasferì nel ‘900, fu progettata da Gustave Eiffel. Infine il marchio Galimard, nato nella seconda metà del 1700, dove potete partecipare a diversi workshop dedicati alla creazione del profumo, un’esperienza unica che renderà il vostro viaggio a Grasse ancora più indimenticabile perché potrete indossarlo e portarlo sempre con voi.

Museo Fragonard Grasse

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Il museo dell’antica profumeria Fragonard
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Tour di Cavalaire sur Mer, gioiello naturalistico della Provenza

Vicina a molte celebri località turistiche della Costa Azzurra come Saint-Tropez e Cannes, Cavalaire sur Mer offre il litorale perfetto dove godersi vacanze rilassanti lontane dalla folla. Come tanti altri paesini della costa francese, anche questo piccolo comune nasce prima come colonia greca con il nome di Heraclea Caccabaria e, successivamente, assume le forme del classico villaggio di pescatori dove la vita scorreva lenta e tranquilla. Questo fino agli Cinquanta, quando il turismo ha cominciato a farsi strada anche qui trasformandolo nella meta ideale per famiglie e amanti degli sport acquatici.

Situata sul litorale sud orientale della Provenza, la cittadina fa parte del dipartimento del Varo, una divisione amministrativa della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, e offre spiagge ampie e assolate immerse in un contesto naturalistico d’eccezione. Il verde dei pini marittimi e il blu del Mediterraneo contribuiscono a creare la palette cromatica perfetta per una cittadina dall’anima portuale adatta veramente a tutti.

Il borgo di Cavalaire sur Mer

Il borgo marittimo di Cavalaire sur Mer ha saputo conservare e sviluppare negli anni il proprio spiccato spirito commerciale e turistico. Il Porto Heraclea ne è la rappresentazione perfetta: è considerato uno dei più attivi della zona e, oltre a svolgere un ruolo importantissimo nell’ambito dell’economia locale, costituisce un ottimo punto d’approdo per le innumerevoli imbarcazioni private che percorrono le acque del Mediterraneo. È attorno al porto e alle aree circostanti che ruota l’organizzazione turistica della città che si contraddistingue per la capacità di offrire i migliori servizi in termini di infrastrutture, hotel e ristoranti.

Immersa nella modernità, Cavalaire sur Mer conserva comunque uno spirito provenzale che può essere assaporato tutti i mercoledì in occasione del mercato. Qui troverete le migliori specialità del territorio come conserve, formaggi, olio d’oliva, erbe aromatiche di Provenza, ma anche frutta e verdura di stagione, oltre che il rinomato vino rosato del Golfo di Saint Tropez e la deliziosa tapenade. Si tratta di un piatto provenzale a base di olive, capperi, acciughe, aglio e olio, che deve il proprio nome al termine provenzale “tapenas”, cappero. Se invece volete vivere un momento autentico che rappresenta al meglio la quotidianità del borgo, dirigetevi la mattina al porto per assistere all’asta dei pescatori e alla vendita del pesce fresco.

Gli appassionati di storia, invece, potranno frugare nel passato della cittadina visitando la Mostra Archeologica, dove sono esposti i tesori ritrovati duranti gli scavi e che raccontano le origini greche e romane del borgo.

Cavalaire sur Mer: le spiagge

Il litorale di Cavalaire sur Mer vanta 4 chilometri di spiagge con sabbia fine e, seppur situate in un’area turistica della Francia, offrono un’atmosfera tranquilla e rilassata. Il territorio del Varo presenta una natura incontaminata, con le sue ampie e profumate pinete, la sua vasta e lussureggiante macchia mediterranea e le sue splendide cale nascoste, dotate di un fascino unico.

La spiaggia principale è quella cittadina: lunga e ampia, è dotata di un arenile brillante e dorato e contraddistinta da un mare pulito e trasparente. La spiaggia cittadina è inoltre caratterizzata da infrastrutture e da servizi igienici comodi e puliti. Con vista sul porto, offre l’opportunità di praticare molti sport acquatici come il flyboard e le moto d’acqua. Se invece siete alla ricerca di una spiaggia speciale, dirigetevi verso la bellissima Plage de Bonporteau, caratterizzata da un fine arenile e da acque pulite. Dopo aver attraversato un sentiero di eucalipto, tamerici e palme californiane selvatiche, si aprirà davanti a voi un’ampia insenatura con sabbia fine delimitata da scogli. La spiaggia non è mai affollata ed è adatta a chi ama il silenzio e la tranquillità, oltre che agli appassionati di snorkeling.

Un’altra spiaggia splendida da non perdere è sicuramente Plage de Pardigon, situata all’ingresso del borgo e immersa in un contesto naturalistico davvero suggestivo, ma dotata di tutti i servizi principali e comodamente accessibile dai parcheggi che la fiancheggiano.

Spiaggia Cavalaire sur Mer

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La spiaggia cittadina di Cavalaire sur Mer

Attività all’aria aperta

Oltre a offrire spiagge bellissime e ristoranti tipici in cui rilassarvi e godervi la vostra vacanza, Cavalaire sur Mer propone anche location uniche dove svolgere attività all’aria aperta sia a piedi che in bici. Per una passeggiata tranquilla potete esplorare le colline circostanti immerse nella vegetazione tipicamente mediterranea, oppure percorrere uno dei sentieri più amati: sentiero Fenouillet.

Questo percorso, lungo 2,5 chilometri e perfettamente segnalato, è situato tra la Plage de Bonporteaue e il borgo di Dattier e in un’ora e mezza offre viste panoramiche meravigliose sul litorale e sulle scogliere. Da qui potrete ammirare anche la ‘casa bianca’ sulla collina: si tratta della Tenuta Foncin, una grande dimora risalente al 1800.

Se invece preferite scoprire la città e i suoi dintorni in bicicletta, sarete felici di sapere che Cavalaire si trova sulla V65, una pista ciclabile che collega Sanary a Nizza per oltre 260 chilometri. La V65 vi consentirà di attraversare il litorale del Var seguendo la costa oppure l’entroterra, lungo il percorso della vecchia ferrovia della Provenza.

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Cosa fare alle gole del Verdon, un canyon in Provenza

Quando pensiamo alla Provenza immaginiamo campi di lavanda, alberghi di lusso, ristoranti stellati e borghi romantici, quelli tanto amati da artisti come Renoir, Picasso o Matisse. Eppure, alle spalle di questo scenario glamour e perfetto si cela un mondo fatto di boschi, villaggi e canyon dai paesaggi naturali mozzafiato. Tra questi, un posto d’onore tra i luoghi assolutamente da non perdere è occupato dalle gole del Verdon, meta d’eccezione per gli sportivi e per gli appassionati del turismo d’avventura.

Le profonde gole del Verdon, un mondo fatto di pietra, verde e acque color smeraldo, spacca la terra per 45 chilometri creando quello che viene considerato il canyon più grande d’Europa. Il fiume Verdon ha la sorgente sul colle d’Allos nelle Alpi Marittime e dopo aver percorso circa 175 chilometri sfocia nel fiume Durance, nei pressi di Vinon-sur-Verdon. L’intera regione era anticamente ricoperta dal mare e solo durante il Terziario si formarono le Alpi con le vallate e le gole.

I rilievi formati da calcare, coralli e fossili sono stati modellati durante la glaciazione e l’opera di erosione delle gole si è compiuta con il lavoro dei fiumi. Il Verdon, scorrendo tumultuoso, ha scavato il suo letto tra le pareti alte e strette delle gole rendendo il paesaggio di quest’angolo di Provenza molto simile a un canyon americano. Sono molte le cose da fare e da vedere per scoprirlo: dai belvedere lungo le strade panoramiche alle passeggiate tra borghi e natura, fino agli sport acquatici più avventurosi.

Gole del Verdon: cosa fare e vedere

Quello delle gole del Verdon è un mondo ruvido, aspro, che durante la bella stagione si anima con le voci dei turisti, degli escursionisti e dei motociclisti che sfidano le strade tortuose scavate nella roccia. Queste offrono percorsi panoramici imperdibili perché ricchi di scorci e belvedere suggestivi. Le vie che si possono percorrere sono principalmente due, situate rispettivamente a nord e a sud delle gole: la Route des Gorges e la Route de la Corniche Sublime.

Se scegliete di percorrere la strada a nord, la Route des Gorges, non perdetevi il Belvedere couloir Samson e il villaggio di Rougon; da questa strada potete anche fare una deviazione e prendere la Route de Crêtes o D23, un percorso ad anello lungo 23 chilometri che offre panorami a strapiombo pazzeschi. La Route de la Corniche Sublime a sud, invece, offre altrettanti punti panoramici da segnare sulla mappa come i Balconi della Mescia o le Falesie dei Cavalieri, dov’è presente anche un ristorante con terrazza. Consigliamo di fare benzina prima di arrivare alle gole perché qui le stazioni di servizio scarseggiano.

Strada panoramica gole del Verdon

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Motociclista sulla strada panoramica Route de Crêtes

Sport acquatici, trekking e arrampicata

Come ammirare l’imponenza delle falesie alte fino a 700 metri se non dalle acque del canyon? Dal colore verde smeraldo, tonalità provocata dalla presenza di microalghe, contribuiscono a rendere le gole del Verdon una delle destinazioni più gettonate in Francia dagli amanti dell’outdoor. Tra gli sport più praticati, infatti, ci sono quelli acquatici, durante i quali vi sentirete minuscoli a confronto con l’immensità del canyon! Qui è possibile andare in canoa o kayak, fare rafting, praticare il torrentismo nei crepacci o affittare una barchetta, oltre che divertirsi con tante altre attività come il water rambling, l’acqua-trekking o il floating, un rafting senza imbarcazione pensato per gli sportivi più audaci.

Gli amanti del trekking possono scoprire le gole del Verdon attraverso i suoi numerosi sentieri, come la bellissima via GR4 che parte da Point Sublime e giunge fino alle gole. Un’altra classica escursione è quella lungo il sentiero Martel, chiamato come lo speleologo e torrentista, il primo a esplorare integralmente le gole del Verdon e le sue acque nell’estate del 1905. Questo itinerario è ben segnalato ed è adatto a tutti gli escursionisti, anche se la lunghezza di circa 13 chilometri potrebbe renderlo un tragitto impegnativo. Ricordate di indossare un paio di scarpe adatte e abbigliamento sportivo; inoltre, se non siete pratici della zona, può essere utile una cartina dettagliata della valle. Una passeggiata più breve corrisponde al sentiero Couloir Samson che parte dall’omonimo belvedere.

La camminata nelle gole del Verdon vi permetterà di scoprire tutti gli aspetti di questa valle, dall’alto potrete ammirare l’intero paesaggio e lo scorrere del fiume, scendendo verso la gola vi addentrerete nella vegetazione, a tratti selvaggia. La flora è caratterizzata da boschi di querce e bossi che rappresentano luoghi freschi e tranquilli ai piedi delle alte pareti calcaree.

Il mondo verticale composto dalle alte pareti delle gole è frequentato anche dagli appassionati di arrampicata. In tutto sono presenti più di 800 vie classificate in base al tipo di arrampicata e al livello di difficoltà. Le gole del Verdon sono profonde da 250 a 700 metri: per avvicinarsi a questo sport è indispensabile non soffrire di vertigini! I siti più famosi sono l’Escalès, Baume aux Pigeons, Dérobée e Paroi Rouge.

Il lago di Sainte Croix

Alla fine, il canyon si apre nel lago color smeraldo di Sainte-Croix, un bacino artificiale nato agli inizi degli anni Settanta in seguito alla costruzione dell’omonima diga. Il progetto iniziale prevedeva che, per fare spazio al lago, sarebbe stato necessario ‘affogare’ tre paesi. Gli abitanti furono fatti evacuare e le abitazioni distrutte, per poi essere ricostruite sulle sponde dove oggi sorge il nuovo centro abitato. Dopo un’attenta revisione del progetto, dei tre paesi ne fu sacrificato solo uno: Les-Salles-Sur-Verdon. Oltre che perfetto per praticare numerosi sport acquatici, il lago è utilizzato come spiaggia in quanto le sue acque sono balneabili. Sulle rive troverete diverse attività che vi permetteranno di noleggiare canoe, kayak o barchette a remi.

Gli antichi borghi

Oltre a un paesaggio naturale unico al mondo, le gole del Verdon custodiscono anche un ricco patrimonio storico, artistico e culturale racchiuso nei suoi borghi, uno su tutti Moustiers-Sainte-Marie. Il villaggio, divenuto famoso nel XVII secolo grazie alle sue manifatture in ceramica destinate alla nobiltà francese, costretta a donare i piatti d’oro e d’argento alle casse di Luigi XIV, è un insieme di strade acciottolate e fontane dove un ruolo predominante è svolto dalla cappella di Notre Dame de Beauvoir. Gli altri paesi, da visitare se avete tempo, anche solo per rinfrescarvi o per provare la cucina tipica del territorio, sono Castellane, La Palud sur Verdon, noto agli amanti del parapendio, Aiguines, Trigance e Riez.

Moustiers-Sainte-Marie in Provenza

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Il borgo di Moustiers-Sainte-Marie

Come arrivare alle gole del Verdon

Per visitare le gole del Vernon è indispensabile l’auto, così da potervi spostare in autonomia tra una parte e l’altra del canyon. Da Genova sono 340 chilometri, da Milano 470 chilometri e da Torino 430 chilometri: in tutti questi casi vi basterà seguire l’autostrada in direzione Nizza, per poi proseguire lungo la strada in direzione ovest e seguire la strada in direzione di Dignes les Bains fino a Castellane.

Per chi non vuole guidare dall’Italia, può prendere un aereo e atterrare all’aeroporto di Nizza. Da qui le opzioni sono due: noleggiare un’auto o partecipare a uno dei tanti tour organizzati.

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Cosa vedere a Cassis, nella magia della Provenza

Se state cercando un’alternativa alle classiche destinazioni sulla Costa Azzurra, famose per le atmosfere glamour che attirano ogni anno turisti e celebrità provenienti da tutto il mondo, Cassis è esattamente quello che fa per voi. Questo piccolo borgo di pescatori abitato da quasi 8.000 persone, pur trovandosi ad appena 20 chilometri da Marsiglia e dalle altre rinomate località balneari, riesce ad essere poco frequentato dal turismo di massa.

Il suo litorale orlato di palme rappresenta un’opzione più tranquilla e meno pretenziosa, ideale per chi desidera godersi la propria vacanza in un angolo autentico e suggestivo della Provenza. Meraviglie naturalistiche, strade panoramiche e splendidi paesaggi tra mare e colline: ecco cosa vi aspetta se sceglierete di visitare questa zona della riviera. In questa guida vi porteremo alla scoperta delle mete più interessanti e suggestive di Cassis, in particolare la spettacolare formazione dei Calanques.

Il centro storico di Cassis

Cassis è un borgo che può essere visitato in poche ore ed è per questo che vi consigliamo di assaporarlo con calma, passeggiando tra le vie affiancate da graziose case colorate in tenui sfumature pastello che collegano la zona del porto vecchio con la parte alta del paese. Tra queste strade camminarono anche Virginia Woolf e Winston Churchill che scelsero Cassis come luogo di villeggiatura proprio in virtù della sua calma e tranquillità. Per respirare l’autenticità del paese, fate un giro tra le bancarelle del mercato, organizzato tutti i mercoledì e venerdì mattina e dove potete fare scorta di molti prodotti tipici come profumi e saponi fatti a mano.

Dalla piazza principale si può ammirare il maestoso castello che domina la città: arroccato sul promontorio roccioso alle spalle del centro urbano, un tempo proteggeva la città dagli attacchi dei pirati saraceni, mentre oggi è stato trasformato in albergo di lusso. Nel centro storico vale la pena visitare anche il municipio, un’interessante struttura di inizio Settecento che al suo interno, oltre agli uffici amministrativi, conserva alcune rovine delle precedenti strutture medievali, visibili attraverso il pavimento in vetro.

La zona del porto vecchio è forse la più suggestiva della cittadina, dove si possono vedere da vicino le piccole imbarcazioni colorate dei pescatori locali e osservare come nelle calde giornate estive la vita sulla baia si svolga pigramente in attesa dell’uscita notturna in mare. Tra i vicoletti intorno ai vecchi moli sono situati rinomati locali e osterie che offrono gustosissimi piatti a base di pesce fresco pescato in giornata, perfetti per aspettare il tramonto.

Borgo Cassis Provenza

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Il lungomare di Cassis

Le spiagge cittadine

Una vacanza a Cassis non è completa senza qualche ora, o un intero pomeriggio, trascorso su una delle sue spiagge di sassi e nuotando nelle sue acque cristalline. Le più famose sono plage de la Grand Mer e plage du Bestouan, che offrono sia spazi privati dotati di tutti i servizi balneari a pagamento che zone libere dove poter stare in tutta tranquillità in riva al mare. Nell’area del porto è possibile affittare kayak, canoe e ogni tipo di attrezzatura per partecipare a escursioni, nonché salpare su una delle tradizionali imbarcazioni di legno per andare ad ammirare le meraviglie della linea costiera situate oltre il centro urbano.

Cosa fare nei dintorni

La località più famosa e visitata di Cassis è senza dubbio la spettacolare formazione dei Calanques, una zona situata lungo la costa dove l’arenaria è stata scolpita dalla forza delle maree fino ad assumere una straordinaria superficie corrugata di grande fascino e impatto visivo. Per preservare questo particolarissimo ecosistema è stato istituito un parco nazionale in modo da garantire che l’intera zona non venga urbanizzata o inquinata e l’accesso all’interno dell’area protetta è consentito solo a piedi.

Per visitare i Calanques è possibile partecipare a un’escursione in barca, grazie al servizio turistico che collega il porto di Cassis con l’area marina del parco e che permette di ammirare queste formazioni geologiche dalla loro base. Per chi preferisce un turismo attivo, sono presenti diversi sentieri che conducono fino alla sommità delle scogliere: da qui, la vista sul mare è di una bellezza impressionante. Tra i sentieri del parco, gli amanti del birdwatching troveranno delle strutture apposite dove osservare le colonie di uccelli marini e, i più fortunati, le rarissime aquile di Bonelli che nidificano tra le pinete vicino al mare.

Un’altra famosa attrazione di Cassis, sempre situata all’interno del parco nazionale, sono le scogliere di Cap Canaille che, con i loro 400 metri di precipizio, rappresentano le più alte di tutta Europa. Questo promontorio sul mare è la meta preferita di numerosi scalatori ed escursionisti che amano esplorare le intricate formazioni geologiche che si sono formate in migliaia di anni di erosione.

Calanques Cassis

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Gli splendidi Calanques vicino a Cassis

Degustazioni di vini tipici

Per chi ama il vino, Cassis offre un gran numero di cantine che producono alcune tra le più prestigiose etichette della Provenza e che è possibile visitare appena fuori dalla zona urbana, attraversando la suggestiva campagna che si estende sulle verdi colline che circondano la città. Tra i vini più rinomati c’è il famoso Bandol, prodotto nei vigneti intorno all’omonima cittadina costiera.

Uno degli appuntamenti più interessanti per gli appassionati è Les Vendanges Etoilées, organizzato ogni anno a settembre, quando i viticoltori delle campagne si riuniscono a Cassis per un evento dedicato al vino e dove è possibile assaggiare e acquistare ogni tipo di prodotto della zona a prezzi competitivi.

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In vacanza a Port Grimaud, piccola laguna della Provenza

La Costa Azzurra è da sempre sinonimo di lusso e glamour, soprattutto se pensiamo a località come Menton o Saint Tropez. Ma avete mai sentito parlare di Port Grimaud? Con le sue abitazioni a ridosso dei canali e le imbarcazioni ormeggiate all’ingresso di casa, Port Grimaud affascina tutti i visitatori che rivedono in questo piccolo borgo marinaro la nostra Venezia.

Questa bellissima località della Provenza, nata “a tavolino” poco più di cinquant’anni fa, sorge dove fino agli anni Sessanta del Novecento si estendeva una pianura paludosa su cui affacciava il borgo fortificato di Grimaud, nel massiccio dei Maures, dipartimento francese del Var. Port Grimaud è interamente privata: non solo le case e le palazzine, ma anche gli spazi generalmente pubblici sono mantenuti dagli stessi proprietari. Se vi piacerebbe visitarla, in questo articolo raccontiamo come arrivarci e cosa fare per scoprirla in un giorno!

Come arrivare a Port Grimaud

Collocata a metà strada tra due notissime località della Costa Azzurra quali Saint Tropez e Sainte Maxime, Port Grimaud può essere raggiunta facilmente in auto da queste città in circa 15 minuti. Chi arriva dall’Italia dovrà percorrere le strade e autostrade che convergono nella zona di Ventimiglia e da qui proseguire oltreconfine lungo la litoranea che attraversa la Costa Azzurra (2 ore d’auto da Ventimiglia). In alternativa, soprattutto per chi arriva da nord, si può optare per i colli alpini, passando dal Piemonte, per poi ridiscendere verso la costa e giungere a destinazione in circa 3 ore d’auto.

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Marsiglia e Nizza, distanti un’ora e mezza dal borgo. Una volta atterrati, potete noleggiare un’auto e successivamente lasciarla in uno dei parcheggi posizionati fuori dal centro. Questo perché è impossibile entrare dentro Port Grimaud con la propria vettura. Se alloggiate a Saint Tropez, potete visitare questo pittoresco villaggio in giornata, durante una tranquilla gita fuori porta; in alternativa, per un’esperienza completa e autentica, consigliamo di dormire nelle classiche maison balandrine, ossia le tipiche case affacciate sul canale, dotate anche di molo dove ormeggiare la propria imbarcazione.

Se siete appassionati di cicloturismo e avete in programma un viaggio in Provenza, tenete conto che Port Grimaud si trova lungo il tratto, peraltro moderno e ben sistemato, della pista ciclabile Saint Tropez-Sainte Maxime, parte del più ampio progetto della rete che attraversa la Costa Azzurra, sezione francese della via ciclabile Eurovelo 8.

La storia del piccolo borgo marinaro

Chiunque si lascia sedurre dal fascino di Port Grimaud, sia i turisti in cerca di curiose ispirazioni che i veri e propri cultori di architettura contemporanea e di progetti architettonici ambiziosi. Questa splendida cittadina del Golfo di Saint Tropez merita sicuramente una visita proprio per la storia attorno alla quale ruota la sua fondazione. Port Grimaud, infatti, è stata una “invenzione” dell’architetto francese François Spoerry e fu edificata, con non poche difficoltà e problemi tecnici a detta degli esperti, nel 1967: i bozzetti preparatori suggeriscono che calli e canali veneziani furono certamente una fonte d’ispirazione.

Port Grimaud – che ha ottenuto il riconoscimento di “Patrimonio del XX secolo” dal governo francese – è sostanzialmente un villaggio lacustre privato: i proprietari hanno scelto di chiudere al pubblico “esterno” alcune zone del borgo, offrendo comunque la possibilità di passeggiare tra le sue vie esclusivamente a piedi. Sono infatti vietate auto, moto e altri veicoli come roller o skateboard. Grazie a queste regole, nel borgo aleggia un’atmosfera di quiete e pura bellezza, dove è un piacere camminare e ammirare le sue variopinte abitazioni con i tetti rossi, i balconi e i trompe-l’oeil sulle facciate, i ponti e le barche lungo i canali.

Canale di Port Grimaud

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Un canale di Port Grimaud con ristoranti e case

Cosa fare a Port Grimaud

Il cuore di Port Grimaud si trova in place du Marché, dove d’estate viene allestito un allegro mercato. Da qui, dopo aver attraversato uno dei tipici ponti, è possibile raggiungere la place de l’Eglisé: visitate la chiesa ecumenica dedicata a San Francesco d’Assisi, ispirata allo stile romanico-provenzale, e salite sul campanile per ammirare dall’alto il panorama. I caffè e bar di Port Grimaud sono spesso affollati dai turisti, ma vale la pena trovare un posto e sedersi in veranda per apprezzare con calma l’atmosfera tranquilla del villaggio; i ristoranti offrono cucina francese, piatti di pesce con specialità del Mediterraneo e ottimo vino. Sono presenti anche pizzerie e locali che propongono cucina italiana, sia su place du Marché che nei dintorni.

Cosa vedere nei dintorni

Dopo aver vagato tra ponti, canali e casette, l’ideale è dirigersi verso la vicina Grimaud. Con le sue vie ricoperte di boungaville, questo tipico borgo provenzale è un must per chi è alla ricerca delle classiche atmosfere della Costa Azzurra. La sera, invece, non perdetevi il mercato artigianale, organizzato soprattutto d’estate. Se invece volete svagarvi con gli amici oppure in famiglia con i bambini, potete optare per una giornata al mare sulle spiagge sabbiose dei lidi della costa: sulla “plage” Antinéa, a Port Grimaud, e su quelle delle località limitrofe.

Per chi vuole scoprire una Provenza diversa, nei dintorni di Port Grimaud è possibile svolgere avventurosi trekking presso il Plaine des Maures. Immerso nei profumi e nei colori della macchia mediterranea, il massiccio dei Maures offre lo scenario perfetto dove immergersi nella natura e percorrere sentieri ben segnalati e adatti a tutti i livelli di preparazione fisica. Imperdibile è anche la Corniche des Maures, la splendida strada che costeggia il mare tra Le Lavandou e la penisola di Saint-Tropez, fiancheggiata da particolari località balneari come Cavalaire-sur-Mer o Rayol-Canadel-sur-Mer, ideali per rilassarsi dopo l’attività fisica.

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Questo villaggio è un balcone naturale che si affaccia sulla Provenza

Capolavori disegnati da Madre Natura, città d’arte e grandi metropoli, monumenti artistici e architettonici e poi, ancora, spiagge, montagne e colline: queste sono solo alcune delle destinazioni che ci spingono, ogni giorno, a viaggiare in lungo e in largo invitandoci a scoprire le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo. E ce ne sono così tante che non basta una vita intera per scoprirle tutte.

Ed è proprio di un luogo meraviglioso che oggi vogliamo parlarvi, di un posto che si trova all’ombra delle grandi città e di tutte quelle destinazioni presenti nei radar turistici, ma che conserva un fascino unico al mondo e un panorama destinato a lasciare senza fiato. Un piccolo villaggio, abbarbicato su una roccia, dove il tempo sembra essersi fermato, proprio lì dove esiste uno dei paesaggi più suggestivi e incredibili del pianeta.

Il suo nome è Sault, ed è un piccolo comune francese, abitato da poco più di 1.000 anime, situato nel dipartimento di Vaucluse nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Proprio qui, sull’altopiano Plateau d’Albion questo villaggio appare davanti allo sguardo degli avventurieri che giungono fin qui come un balcone naturale e bellissimo che si affaccia sulla Provenza e sui campi sterminati di lavanda. Pronti a partire?

Bentornati in Provenza

Organizzare un viaggio in Provenza, in ogni periodo dell’anno e in ogni stagione, è sempre un’ottima idea. La regione francese, infatti, ospita una serie di paesaggi, variegati e differenti, che attirano ogni giorno migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo. Da una parte la riviera, le eleganti città, le vie dello shopping e i resort di lusso, dall’altra i campi sterminati che si perdono all’orizzonte, i vigneti rigogliosi, le pianure e le foreste. Visitare la Provenza, questo è certo, è una di quelle esperienze che non si dimenticano facilmente.

E se è vero che il territorio sa stupire in modi e maniere differenti in ogni momento dell’anno, è vero anche che c’è un periodo in particolare che, più degli altri, è destinato a incantare e sorprendere. Da metà giugno, e per tutta l’estate, la regione si trasforma nel palcoscenico di uno degli spettacoli più strabilianti mai creati da Madre Natura, quello della fioritura della lavanda.

In questo periodo, infatti, i campi si tingono di viola, mentre nell’aria si diffonde un profumo inebriante che avvolge e inebria i sensi. I luoghi da raggiungere per ammirare lo show sono tanti, e tutti offrono visioni e prospettive mozzafiato. Vi basterà seguire l’inconfondibile profumo della lavanda per scovarli tutti.

Tuttavia, se è un’esperienza intima e inedita che volete vivere, proprio durante il periodo della fioritura, allora vi consigliamo di raggiungere Sault. Questo piccolo villaggio, infatti, è situato su uno sperone roccioso che affaccia direttamente su campi di grano, di farro e di lavanda e che offre visioni mozzafiato.

I campi di lavanda a Sault

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I campi di lavanda a Sault

Sault: un balcone naturale sulla Provenza

Situato in posizione strategica, non lontano dal Mont Ventoux conosciuto come il Gigante della Provenza, questo piccolo borgo è un vero gioiello da scoprire. Le sue origini affondano le radici in tempi lontani, basti pensare che la presenza umana nel territorio risale ai tempi preistorici.

La storia del luogo si fonde con una bellezza senza eguali, il villaggio provenzale, infatti è iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Lo sperone roccioso su cui sorge Sault è circondato, tutto intorno, da campi che si perdono all’orizzonte e che ospitano coltivazioni di grano, di farro e lavanda.

Durante l’estate, il paesaggio che si snoda tutto intorno si tinge di viola e di oro, trasformando l’area della Vaucluse in una tavolozza di colori strabilianti. Non vi resta che raggiungere uno dei tanti punti panoramici presenti nel villaggio e aguzzare bene la vista: la visione è incantata.

Sault, il balcone naturale della Provenza

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Sault, il balcone naturale della Provenza