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In Francia non c’è solo lo Sbarco in Normandia

Durante la notte del 14 agosto 1944 prendeva il via l’Operazione Dragoon, l’invasione Alleata della Francia meridionale nell’ambito della Seconda Guerra Mondiale. Fu così che il 15 agosto di quell’anno sbarcarono in Provenza oltre 94.000 uomini e 11.000 veicoli, con combattimenti che durarono più di 20 giorni e che alla fine riunirono oltre 450.000 uomini in uno sforzo eroico.

In questo 2024, quindi, ricorrono 80 anni dallo Sbarco in Provenza, ricordato come il più grande sbarco fatto dagli alleati nel Mediterraneo, secondo solo a quello della Normandia. Per celebrare l’anniversario, il Var, un dipartimento della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra il cui nome deriva dal fiume omonimo, invita a seguire le orme dei suoi eroi esplorando il nuovissimo percorso turistico “Il Var 1944, le Strade della Libertà”.

“Il Var 1944, le Strade della Libertà”

“Il Var 1944, le Strade della Libertà” è un nuovissimo e altamente suggestivo itinerario completamente segnalato che conduce alla scoperta di preziosi siti naturali e dei luoghi più importanti di questo evento storico. Il Var, del resto, è stato teatro di un fondamentale episodio che ha portato alla Liberazione della Francia e, di conseguenza, dell’intero continente europeo.

La battaglia, che durò ben 27 giorni, si svolse nei territori del Massiccio dei Maures e nell’Estérel, da Rayol-Canadel a Saint-Raphaël passando per Cavalaire-sur-Mer, La-Croix-Valmer, Ramatuelle e Sainte-Maxime e molto altro ancora, tanto che oggi questo percorso consente di fare un viaggio indietro nel tempo per riscoprire i monumenti, musei, memoriali e siti di importanza storica.

Le tappe più belle

Tra le tappe da fare assolutamente c’è Saint-Cyr-sur-Mer, pittoresca località affacciata sul Mar Mediterraneo, dove poter seguire il sentiero dei doganieri dal porticciolo di La Madrague alla Calanque di Port d’Alon e a quella di La Galère, un itinerario grazie a cui scorgere delle viste emozionanti su Cap Sicié e sull’arcipelago di Riou.

Poi ancora Sanary-sur-Mer, antico porto di pescatori che sfoggia il fascino del villaggio ma anche le comodità della città, che accoglie i suoi visitatori con tantissime tradizioni, stradine, piazze ombreggiate, tipiche barche, mercati, e un pressoché infinito patrimonio naturale e storico.

Voliamo ora presso la funivia del Mont Faron che consente di ammirare da un punto di vista assolutamente privilegiato il Parco nazionale di Port-Cros, spesso definito come un “paradiso sull’acqua” per via della flora e fauna marine, ma anche per le piccole isole, promontori, insenature, cale e “praterie” sommerse di cui è forgiato.

Imperdibile è anche Bormes-les-Mimosas, classificato come uno dei villaggi più fioriti di Francia, che risulta particolarmente interessante per il suo centro storico che lo fa sembrare un presepe provenzale. Ma non è tutto, perché qui prende vita quella che è ritenuta una delle baie più belle del pianeta intero, anche grazie al suo impegno per un turismo responsabile e sostenibile.

Infine (ma vi ricordiamo che le tappe da poter fare sono molte di più) Roquebrune-sur-Argens, un pittoresco villaggio diviso in 3 quartieri e ognuno dei quali contribuisce alla ricchezza del paesaggio situato tra mare e terra: questo piccolo ma suggestivo paese sorge ai piedi della roccia di Roquebrune ed è ideale per fare una completa immersione nella natura.

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Visitare Grasse in Francia: la città dei profumi della Provenza

Il profumo è l’accessorio di moda basilare, indimenticabile, non visto, quello che preannuncia il tuo arrivo e prolunga la tua partenza” diceva Coco Chanel che proprio a Grasse, cittadina della Provenza, ha dato vita a uno dei profumi più iconici di tutto il mondo: Chanel N. 5. Situata nella Costa Azzurra, non lontano da Nizza, da Cannes e dai rinomati borghi di Vence e Saint-Paul-de-Vence, questa località di circa 50.000 abitanti è considerata a tutti gli effetti la capitale del profumo.

L’arte della profumeria di Grasse, infatti, è stata riconosciuta Patrimonio UNESCO nel 2018 e può essere scoperta con un viaggio a spasso tra le stradine del borgo medievale, decorato con davanzali fioriti e piccole botteghe, o visitando i campi dove, da generazioni, le famiglie locali coltivano i fiori destinati alla creazione delle fragranze più amate. Scopriamo la storia al profumo di gelsomino di questa città e come visitarla per portarvi a casa un’esperienza sensoriale completa.

Grasse: dove si trova e la sua storia

Un borgo delicato e autentico quello di Grasse, situato tra le colline della Provenza, nel territorio delle Alpi Marittime. Ben collegata con i centri turistici più frequentati, offre un’atmosfera tranquilla con paesaggi che sembrano usciti direttamente da un quadro Impressionista. Visitare Grasse è senza dubbio un’ottima idea dall’inizio della primavera fino all’estate inoltrata: in questo periodo potrete godere di eccezionali panorami, stupefacenti fioriture e percorrere strade panoramiche tra i campi dove tutto profuma di lavanda, gelsomino e fiori di arancio.

In passato, però, Grasse si dedicava a tutt’altra economia: come gran parte della Provenza, nel Medioevo tutto ruotava attorno alla lavorazione della pelle che, una volta conciata, veniva portata a Genova e Pisa, due città con le quali Grasse aveva stretto un’importante alleanza commerciale. Seppur i prodotti venissero considerati i migliori al mondo, presentavano un difetto che le eleganti corti francesi non potevano sopportare: l’odore.

È in questo momento che il destino di Grasse comincia a essere scritto grazie all’intervento di Caterina de’ Medici, conosciuta per il suo amore nei confronti della moda e del lusso. Per ovviare al problema dei guanti maleodoranti, si rivolse al fiorentino Tombarelli affinché usasse la sua arte per trasformare i petali selvatici in essenze preziose per aromatizzare i guanti delle nobildonne di corte.

La produzione di profumi diede inizio alla coltivazione di piante ricercate oltre a tantissime varietà di fiori, dalle violette ai gelsomini, dalle rose alla lavanda: favorito ovviamente dal clima mite della regione, questo input è la ragione della tradizionale abbondanza di fiori in Provenza, nonché dell’estensiva coltivazione di lavanda che caratterizza e colora le sue colline, a partire proprio da quelle che circondano Grasse, da sempre il cuore della fabbricazione dei profumi.

Borgo Grasse Provenza

Fonte: iStock

Vista del borgo medievale di Grasse

Grasse: cosa vedere

Una giornata a Grasse, considerato un luogo iconico in Francia grazie alla sua tradizione legata ai profumi, si svolge tra l’esterno delle stradine del borgo e l’interno delle antiche profumerie, dove in alcune potrete creare la vostra fragranza personalizzata.

A spasso nel borgo medievale

Il centro storico è ricco di monumenti e palazzi risalenti al XVII e XVIII secolo, che convivono con palazzi nobiliari dell’800 e ville del ‘900. Cominciate da qui la vostra passeggiata alla scoperta di Grasse e percorrete le strade medievali della Vieux-Grasse fino Place aux Aires che, con i suoi portici, è considerata il cuore pulsante e commerciale del borgo, ricco di negozi e bistrot. Una tappa imperdibile è sicuramente la cattedrale di Notre-Dame-du-Puy, realizzata in stile gotico, contraddistinta da ampie vetrate raffiguranti i quattro evangelisti e custode dei dipinti realizzati da alcuni artisti famosi come Rubens, Fragonard e Charles Nègre.

Prima di oltrepassare la soglia delle antiche profumerie, fate un salto nel Museo Internazionale della Profumeria. Il museo, aperto nel 1989, è molto interessante perché affronta con approccio antropologico tutti gli aspetti della storia delle fragranze: dalle materie prime utilizzate alla loro fabbricazione, dal commercio al design, fino agli usi attraverso le forme più diverse come oggetti d’arte, tessuti, reperti archeologici e pezzi unici.

Le antiche profumerie di Grasse

I nomi dei profumieri più famosi sono Galimard, Molinard e Fragonard, che offrono visite guidate ai rispettivi musei e/o alla fabbrica. Il marchio più conosciuto è sicuramente Fragonard, il cui stabilimento è situato in posizione centrale all’interno di una conceria del XVIII secolo. Al suo interno troverete un piccolo museo, una boutique e le sale di produzione. Al marchio Fragonard sono legati anche il Museo Provenzale del Costume e del Gioiello, il Museo Fragonard e la fabbrica laboratorio nel villaggio di Éze.

Anche Molinard è una profumeria molto antica che trasmette i suoi saperi di generazione in generazione. Il suo stabilimento è uno dei più particolari perché la sala della distilleria, dove la ditta si trasferì nel ‘900, fu progettata da Gustave Eiffel. Infine il marchio Galimard, nato nella seconda metà del 1700, dove potete partecipare a diversi workshop dedicati alla creazione del profumo, un’esperienza unica che renderà il vostro viaggio a Grasse ancora più indimenticabile perché potrete indossarlo e portarlo sempre con voi.

Museo Fragonard Grasse

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Il museo dell’antica profumeria Fragonard
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Tour di Cavalaire sur Mer, gioiello naturalistico della Provenza

Vicina a molte celebri località turistiche della Costa Azzurra come Saint-Tropez e Cannes, Cavalaire sur Mer offre il litorale perfetto dove godersi vacanze rilassanti lontane dalla folla. Come tanti altri paesini della costa francese, anche questo piccolo comune nasce prima come colonia greca con il nome di Heraclea Caccabaria e, successivamente, assume le forme del classico villaggio di pescatori dove la vita scorreva lenta e tranquilla. Questo fino agli Cinquanta, quando il turismo ha cominciato a farsi strada anche qui trasformandolo nella meta ideale per famiglie e amanti degli sport acquatici.

Situata sul litorale sud orientale della Provenza, la cittadina fa parte del dipartimento del Varo, una divisione amministrativa della regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, e offre spiagge ampie e assolate immerse in un contesto naturalistico d’eccezione. Il verde dei pini marittimi e il blu del Mediterraneo contribuiscono a creare la palette cromatica perfetta per una cittadina dall’anima portuale adatta veramente a tutti.

Il borgo di Cavalaire sur Mer

Il borgo marittimo di Cavalaire sur Mer ha saputo conservare e sviluppare negli anni il proprio spiccato spirito commerciale e turistico. Il Porto Heraclea ne è la rappresentazione perfetta: è considerato uno dei più attivi della zona e, oltre a svolgere un ruolo importantissimo nell’ambito dell’economia locale, costituisce un ottimo punto d’approdo per le innumerevoli imbarcazioni private che percorrono le acque del Mediterraneo. È attorno al porto e alle aree circostanti che ruota l’organizzazione turistica della città che si contraddistingue per la capacità di offrire i migliori servizi in termini di infrastrutture, hotel e ristoranti.

Immersa nella modernità, Cavalaire sur Mer conserva comunque uno spirito provenzale che può essere assaporato tutti i mercoledì in occasione del mercato. Qui troverete le migliori specialità del territorio come conserve, formaggi, olio d’oliva, erbe aromatiche di Provenza, ma anche frutta e verdura di stagione, oltre che il rinomato vino rosato del Golfo di Saint Tropez e la deliziosa tapenade. Si tratta di un piatto provenzale a base di olive, capperi, acciughe, aglio e olio, che deve il proprio nome al termine provenzale “tapenas”, cappero. Se invece volete vivere un momento autentico che rappresenta al meglio la quotidianità del borgo, dirigetevi la mattina al porto per assistere all’asta dei pescatori e alla vendita del pesce fresco.

Gli appassionati di storia, invece, potranno frugare nel passato della cittadina visitando la Mostra Archeologica, dove sono esposti i tesori ritrovati duranti gli scavi e che raccontano le origini greche e romane del borgo.

Cavalaire sur Mer: le spiagge

Il litorale di Cavalaire sur Mer vanta 4 chilometri di spiagge con sabbia fine e, seppur situate in un’area turistica della Francia, offrono un’atmosfera tranquilla e rilassata. Il territorio del Varo presenta una natura incontaminata, con le sue ampie e profumate pinete, la sua vasta e lussureggiante macchia mediterranea e le sue splendide cale nascoste, dotate di un fascino unico.

La spiaggia principale è quella cittadina: lunga e ampia, è dotata di un arenile brillante e dorato e contraddistinta da un mare pulito e trasparente. La spiaggia cittadina è inoltre caratterizzata da infrastrutture e da servizi igienici comodi e puliti. Con vista sul porto, offre l’opportunità di praticare molti sport acquatici come il flyboard e le moto d’acqua. Se invece siete alla ricerca di una spiaggia speciale, dirigetevi verso la bellissima Plage de Bonporteau, caratterizzata da un fine arenile e da acque pulite. Dopo aver attraversato un sentiero di eucalipto, tamerici e palme californiane selvatiche, si aprirà davanti a voi un’ampia insenatura con sabbia fine delimitata da scogli. La spiaggia non è mai affollata ed è adatta a chi ama il silenzio e la tranquillità, oltre che agli appassionati di snorkeling.

Un’altra spiaggia splendida da non perdere è sicuramente Plage de Pardigon, situata all’ingresso del borgo e immersa in un contesto naturalistico davvero suggestivo, ma dotata di tutti i servizi principali e comodamente accessibile dai parcheggi che la fiancheggiano.

Spiaggia Cavalaire sur Mer

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La spiaggia cittadina di Cavalaire sur Mer

Attività all’aria aperta

Oltre a offrire spiagge bellissime e ristoranti tipici in cui rilassarvi e godervi la vostra vacanza, Cavalaire sur Mer propone anche location uniche dove svolgere attività all’aria aperta sia a piedi che in bici. Per una passeggiata tranquilla potete esplorare le colline circostanti immerse nella vegetazione tipicamente mediterranea, oppure percorrere uno dei sentieri più amati: sentiero Fenouillet.

Questo percorso, lungo 2,5 chilometri e perfettamente segnalato, è situato tra la Plage de Bonporteaue e il borgo di Dattier e in un’ora e mezza offre viste panoramiche meravigliose sul litorale e sulle scogliere. Da qui potrete ammirare anche la ‘casa bianca’ sulla collina: si tratta della Tenuta Foncin, una grande dimora risalente al 1800.

Se invece preferite scoprire la città e i suoi dintorni in bicicletta, sarete felici di sapere che Cavalaire si trova sulla V65, una pista ciclabile che collega Sanary a Nizza per oltre 260 chilometri. La V65 vi consentirà di attraversare il litorale del Var seguendo la costa oppure l’entroterra, lungo il percorso della vecchia ferrovia della Provenza.

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Cosa fare alle gole del Verdon, un canyon in Provenza

Quando pensiamo alla Provenza immaginiamo campi di lavanda, alberghi di lusso, ristoranti stellati e borghi romantici, quelli tanto amati da artisti come Renoir, Picasso o Matisse. Eppure, alle spalle di questo scenario glamour e perfetto si cela un mondo fatto di boschi, villaggi e canyon dai paesaggi naturali mozzafiato. Tra questi, un posto d’onore tra i luoghi assolutamente da non perdere è occupato dalle gole del Verdon, meta d’eccezione per gli sportivi e per gli appassionati del turismo d’avventura.

Le profonde gole del Verdon, un mondo fatto di pietra, verde e acque color smeraldo, spacca la terra per 45 chilometri creando quello che viene considerato il canyon più grande d’Europa. Il fiume Verdon ha la sorgente sul colle d’Allos nelle Alpi Marittime e dopo aver percorso circa 175 chilometri sfocia nel fiume Durance, nei pressi di Vinon-sur-Verdon. L’intera regione era anticamente ricoperta dal mare e solo durante il Terziario si formarono le Alpi con le vallate e le gole.

I rilievi formati da calcare, coralli e fossili sono stati modellati durante la glaciazione e l’opera di erosione delle gole si è compiuta con il lavoro dei fiumi. Il Verdon, scorrendo tumultuoso, ha scavato il suo letto tra le pareti alte e strette delle gole rendendo il paesaggio di quest’angolo di Provenza molto simile a un canyon americano. Sono molte le cose da fare e da vedere per scoprirlo: dai belvedere lungo le strade panoramiche alle passeggiate tra borghi e natura, fino agli sport acquatici più avventurosi.

Gole del Verdon: cosa fare e vedere

Quello delle gole del Verdon è un mondo ruvido, aspro, che durante la bella stagione si anima con le voci dei turisti, degli escursionisti e dei motociclisti che sfidano le strade tortuose scavate nella roccia. Queste offrono percorsi panoramici imperdibili perché ricchi di scorci e belvedere suggestivi. Le vie che si possono percorrere sono principalmente due, situate rispettivamente a nord e a sud delle gole: la Route des Gorges e la Route de la Corniche Sublime.

Se scegliete di percorrere la strada a nord, la Route des Gorges, non perdetevi il Belvedere couloir Samson e il villaggio di Rougon; da questa strada potete anche fare una deviazione e prendere la Route de Crêtes o D23, un percorso ad anello lungo 23 chilometri che offre panorami a strapiombo pazzeschi. La Route de la Corniche Sublime a sud, invece, offre altrettanti punti panoramici da segnare sulla mappa come i Balconi della Mescia o le Falesie dei Cavalieri, dov’è presente anche un ristorante con terrazza. Consigliamo di fare benzina prima di arrivare alle gole perché qui le stazioni di servizio scarseggiano.

Strada panoramica gole del Verdon

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Motociclista sulla strada panoramica Route de Crêtes

Sport acquatici, trekking e arrampicata

Come ammirare l’imponenza delle falesie alte fino a 700 metri se non dalle acque del canyon? Dal colore verde smeraldo, tonalità provocata dalla presenza di microalghe, contribuiscono a rendere le gole del Verdon una delle destinazioni più gettonate in Francia dagli amanti dell’outdoor. Tra gli sport più praticati, infatti, ci sono quelli acquatici, durante i quali vi sentirete minuscoli a confronto con l’immensità del canyon! Qui è possibile andare in canoa o kayak, fare rafting, praticare il torrentismo nei crepacci o affittare una barchetta, oltre che divertirsi con tante altre attività come il water rambling, l’acqua-trekking o il floating, un rafting senza imbarcazione pensato per gli sportivi più audaci.

Gli amanti del trekking possono scoprire le gole del Verdon attraverso i suoi numerosi sentieri, come la bellissima via GR4 che parte da Point Sublime e giunge fino alle gole. Un’altra classica escursione è quella lungo il sentiero Martel, chiamato come lo speleologo e torrentista, il primo a esplorare integralmente le gole del Verdon e le sue acque nell’estate del 1905. Questo itinerario è ben segnalato ed è adatto a tutti gli escursionisti, anche se la lunghezza di circa 13 chilometri potrebbe renderlo un tragitto impegnativo. Ricordate di indossare un paio di scarpe adatte e abbigliamento sportivo; inoltre, se non siete pratici della zona, può essere utile una cartina dettagliata della valle. Una passeggiata più breve corrisponde al sentiero Couloir Samson che parte dall’omonimo belvedere.

La camminata nelle gole del Verdon vi permetterà di scoprire tutti gli aspetti di questa valle, dall’alto potrete ammirare l’intero paesaggio e lo scorrere del fiume, scendendo verso la gola vi addentrerete nella vegetazione, a tratti selvaggia. La flora è caratterizzata da boschi di querce e bossi che rappresentano luoghi freschi e tranquilli ai piedi delle alte pareti calcaree.

Il mondo verticale composto dalle alte pareti delle gole è frequentato anche dagli appassionati di arrampicata. In tutto sono presenti più di 800 vie classificate in base al tipo di arrampicata e al livello di difficoltà. Le gole del Verdon sono profonde da 250 a 700 metri: per avvicinarsi a questo sport è indispensabile non soffrire di vertigini! I siti più famosi sono l’Escalès, Baume aux Pigeons, Dérobée e Paroi Rouge.

Il lago di Sainte Croix

Alla fine, il canyon si apre nel lago color smeraldo di Sainte-Croix, un bacino artificiale nato agli inizi degli anni Settanta in seguito alla costruzione dell’omonima diga. Il progetto iniziale prevedeva che, per fare spazio al lago, sarebbe stato necessario ‘affogare’ tre paesi. Gli abitanti furono fatti evacuare e le abitazioni distrutte, per poi essere ricostruite sulle sponde dove oggi sorge il nuovo centro abitato. Dopo un’attenta revisione del progetto, dei tre paesi ne fu sacrificato solo uno: Les-Salles-Sur-Verdon. Oltre che perfetto per praticare numerosi sport acquatici, il lago è utilizzato come spiaggia in quanto le sue acque sono balneabili. Sulle rive troverete diverse attività che vi permetteranno di noleggiare canoe, kayak o barchette a remi.

Gli antichi borghi

Oltre a un paesaggio naturale unico al mondo, le gole del Verdon custodiscono anche un ricco patrimonio storico, artistico e culturale racchiuso nei suoi borghi, uno su tutti Moustiers-Sainte-Marie. Il villaggio, divenuto famoso nel XVII secolo grazie alle sue manifatture in ceramica destinate alla nobiltà francese, costretta a donare i piatti d’oro e d’argento alle casse di Luigi XIV, è un insieme di strade acciottolate e fontane dove un ruolo predominante è svolto dalla cappella di Notre Dame de Beauvoir. Gli altri paesi, da visitare se avete tempo, anche solo per rinfrescarvi o per provare la cucina tipica del territorio, sono Castellane, La Palud sur Verdon, noto agli amanti del parapendio, Aiguines, Trigance e Riez.

Moustiers-Sainte-Marie in Provenza

Fonte: iStock

Il borgo di Moustiers-Sainte-Marie

Come arrivare alle gole del Verdon

Per visitare le gole del Vernon è indispensabile l’auto, così da potervi spostare in autonomia tra una parte e l’altra del canyon. Da Genova sono 340 chilometri, da Milano 470 chilometri e da Torino 430 chilometri: in tutti questi casi vi basterà seguire l’autostrada in direzione Nizza, per poi proseguire lungo la strada in direzione ovest e seguire la strada in direzione di Dignes les Bains fino a Castellane.

Per chi non vuole guidare dall’Italia, può prendere un aereo e atterrare all’aeroporto di Nizza. Da qui le opzioni sono due: noleggiare un’auto o partecipare a uno dei tanti tour organizzati.

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Cosa vedere a Cassis, nella magia della Provenza

Se state cercando un’alternativa alle classiche destinazioni sulla Costa Azzurra, famose per le atmosfere glamour che attirano ogni anno turisti e celebrità provenienti da tutto il mondo, Cassis è esattamente quello che fa per voi. Questo piccolo borgo di pescatori abitato da quasi 8.000 persone, pur trovandosi ad appena 20 chilometri da Marsiglia e dalle altre rinomate località balneari, riesce ad essere poco frequentato dal turismo di massa.

Il suo litorale orlato di palme rappresenta un’opzione più tranquilla e meno pretenziosa, ideale per chi desidera godersi la propria vacanza in un angolo autentico e suggestivo della Provenza. Meraviglie naturalistiche, strade panoramiche e splendidi paesaggi tra mare e colline: ecco cosa vi aspetta se sceglierete di visitare questa zona della riviera. In questa guida vi porteremo alla scoperta delle mete più interessanti e suggestive di Cassis, in particolare la spettacolare formazione dei Calanques.

Il centro storico di Cassis

Cassis è un borgo che può essere visitato in poche ore ed è per questo che vi consigliamo di assaporarlo con calma, passeggiando tra le vie affiancate da graziose case colorate in tenui sfumature pastello che collegano la zona del porto vecchio con la parte alta del paese. Tra queste strade camminarono anche Virginia Woolf e Winston Churchill che scelsero Cassis come luogo di villeggiatura proprio in virtù della sua calma e tranquillità. Per respirare l’autenticità del paese, fate un giro tra le bancarelle del mercato, organizzato tutti i mercoledì e venerdì mattina e dove potete fare scorta di molti prodotti tipici come profumi e saponi fatti a mano.

Dalla piazza principale si può ammirare il maestoso castello che domina la città: arroccato sul promontorio roccioso alle spalle del centro urbano, un tempo proteggeva la città dagli attacchi dei pirati saraceni, mentre oggi è stato trasformato in albergo di lusso. Nel centro storico vale la pena visitare anche il municipio, un’interessante struttura di inizio Settecento che al suo interno, oltre agli uffici amministrativi, conserva alcune rovine delle precedenti strutture medievali, visibili attraverso il pavimento in vetro.

La zona del porto vecchio è forse la più suggestiva della cittadina, dove si possono vedere da vicino le piccole imbarcazioni colorate dei pescatori locali e osservare come nelle calde giornate estive la vita sulla baia si svolga pigramente in attesa dell’uscita notturna in mare. Tra i vicoletti intorno ai vecchi moli sono situati rinomati locali e osterie che offrono gustosissimi piatti a base di pesce fresco pescato in giornata, perfetti per aspettare il tramonto.

Borgo Cassis Provenza

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Il lungomare di Cassis

Le spiagge cittadine

Una vacanza a Cassis non è completa senza qualche ora, o un intero pomeriggio, trascorso su una delle sue spiagge di sassi e nuotando nelle sue acque cristalline. Le più famose sono plage de la Grand Mer e plage du Bestouan, che offrono sia spazi privati dotati di tutti i servizi balneari a pagamento che zone libere dove poter stare in tutta tranquillità in riva al mare. Nell’area del porto è possibile affittare kayak, canoe e ogni tipo di attrezzatura per partecipare a escursioni, nonché salpare su una delle tradizionali imbarcazioni di legno per andare ad ammirare le meraviglie della linea costiera situate oltre il centro urbano.

Cosa fare nei dintorni

La località più famosa e visitata di Cassis è senza dubbio la spettacolare formazione dei Calanques, una zona situata lungo la costa dove l’arenaria è stata scolpita dalla forza delle maree fino ad assumere una straordinaria superficie corrugata di grande fascino e impatto visivo. Per preservare questo particolarissimo ecosistema è stato istituito un parco nazionale in modo da garantire che l’intera zona non venga urbanizzata o inquinata e l’accesso all’interno dell’area protetta è consentito solo a piedi.

Per visitare i Calanques è possibile partecipare a un’escursione in barca, grazie al servizio turistico che collega il porto di Cassis con l’area marina del parco e che permette di ammirare queste formazioni geologiche dalla loro base. Per chi preferisce un turismo attivo, sono presenti diversi sentieri che conducono fino alla sommità delle scogliere: da qui, la vista sul mare è di una bellezza impressionante. Tra i sentieri del parco, gli amanti del birdwatching troveranno delle strutture apposite dove osservare le colonie di uccelli marini e, i più fortunati, le rarissime aquile di Bonelli che nidificano tra le pinete vicino al mare.

Un’altra famosa attrazione di Cassis, sempre situata all’interno del parco nazionale, sono le scogliere di Cap Canaille che, con i loro 400 metri di precipizio, rappresentano le più alte di tutta Europa. Questo promontorio sul mare è la meta preferita di numerosi scalatori ed escursionisti che amano esplorare le intricate formazioni geologiche che si sono formate in migliaia di anni di erosione.

Calanques Cassis

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Gli splendidi Calanques vicino a Cassis

Degustazioni di vini tipici

Per chi ama il vino, Cassis offre un gran numero di cantine che producono alcune tra le più prestigiose etichette della Provenza e che è possibile visitare appena fuori dalla zona urbana, attraversando la suggestiva campagna che si estende sulle verdi colline che circondano la città. Tra i vini più rinomati c’è il famoso Bandol, prodotto nei vigneti intorno all’omonima cittadina costiera.

Uno degli appuntamenti più interessanti per gli appassionati è Les Vendanges Etoilées, organizzato ogni anno a settembre, quando i viticoltori delle campagne si riuniscono a Cassis per un evento dedicato al vino e dove è possibile assaggiare e acquistare ogni tipo di prodotto della zona a prezzi competitivi.

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In vacanza a Port Grimaud, piccola laguna della Provenza

La Costa Azzurra è da sempre sinonimo di lusso e glamour, soprattutto se pensiamo a località come Menton o Saint Tropez. Ma avete mai sentito parlare di Port Grimaud? Con le sue abitazioni a ridosso dei canali e le imbarcazioni ormeggiate all’ingresso di casa, Port Grimaud affascina tutti i visitatori che rivedono in questo piccolo borgo marinaro la nostra Venezia.

Questa bellissima località della Provenza, nata “a tavolino” poco più di cinquant’anni fa, sorge dove fino agli anni Sessanta del Novecento si estendeva una pianura paludosa su cui affacciava il borgo fortificato di Grimaud, nel massiccio dei Maures, dipartimento francese del Var. Port Grimaud è interamente privata: non solo le case e le palazzine, ma anche gli spazi generalmente pubblici sono mantenuti dagli stessi proprietari. Se vi piacerebbe visitarla, in questo articolo raccontiamo come arrivarci e cosa fare per scoprirla in un giorno!

Come arrivare a Port Grimaud

Collocata a metà strada tra due notissime località della Costa Azzurra quali Saint Tropez e Sainte Maxime, Port Grimaud può essere raggiunta facilmente in auto da queste città in circa 15 minuti. Chi arriva dall’Italia dovrà percorrere le strade e autostrade che convergono nella zona di Ventimiglia e da qui proseguire oltreconfine lungo la litoranea che attraversa la Costa Azzurra (2 ore d’auto da Ventimiglia). In alternativa, soprattutto per chi arriva da nord, si può optare per i colli alpini, passando dal Piemonte, per poi ridiscendere verso la costa e giungere a destinazione in circa 3 ore d’auto.

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Marsiglia e Nizza, distanti un’ora e mezza dal borgo. Una volta atterrati, potete noleggiare un’auto e successivamente lasciarla in uno dei parcheggi posizionati fuori dal centro. Questo perché è impossibile entrare dentro Port Grimaud con la propria vettura. Se alloggiate a Saint Tropez, potete visitare questo pittoresco villaggio in giornata, durante una tranquilla gita fuori porta; in alternativa, per un’esperienza completa e autentica, consigliamo di dormire nelle classiche maison balandrine, ossia le tipiche case affacciate sul canale, dotate anche di molo dove ormeggiare la propria imbarcazione.

Se siete appassionati di cicloturismo e avete in programma un viaggio in Provenza, tenete conto che Port Grimaud si trova lungo il tratto, peraltro moderno e ben sistemato, della pista ciclabile Saint Tropez-Sainte Maxime, parte del più ampio progetto della rete che attraversa la Costa Azzurra, sezione francese della via ciclabile Eurovelo 8.

La storia del piccolo borgo marinaro

Chiunque si lascia sedurre dal fascino di Port Grimaud, sia i turisti in cerca di curiose ispirazioni che i veri e propri cultori di architettura contemporanea e di progetti architettonici ambiziosi. Questa splendida cittadina del Golfo di Saint Tropez merita sicuramente una visita proprio per la storia attorno alla quale ruota la sua fondazione. Port Grimaud, infatti, è stata una “invenzione” dell’architetto francese François Spoerry e fu edificata, con non poche difficoltà e problemi tecnici a detta degli esperti, nel 1967: i bozzetti preparatori suggeriscono che calli e canali veneziani furono certamente una fonte d’ispirazione.

Port Grimaud – che ha ottenuto il riconoscimento di “Patrimonio del XX secolo” dal governo francese – è sostanzialmente un villaggio lacustre privato: i proprietari hanno scelto di chiudere al pubblico “esterno” alcune zone del borgo, offrendo comunque la possibilità di passeggiare tra le sue vie esclusivamente a piedi. Sono infatti vietate auto, moto e altri veicoli come roller o skateboard. Grazie a queste regole, nel borgo aleggia un’atmosfera di quiete e pura bellezza, dove è un piacere camminare e ammirare le sue variopinte abitazioni con i tetti rossi, i balconi e i trompe-l’oeil sulle facciate, i ponti e le barche lungo i canali.

Canale di Port Grimaud

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Un canale di Port Grimaud con ristoranti e case

Cosa fare a Port Grimaud

Il cuore di Port Grimaud si trova in place du Marché, dove d’estate viene allestito un allegro mercato. Da qui, dopo aver attraversato uno dei tipici ponti, è possibile raggiungere la place de l’Eglisé: visitate la chiesa ecumenica dedicata a San Francesco d’Assisi, ispirata allo stile romanico-provenzale, e salite sul campanile per ammirare dall’alto il panorama. I caffè e bar di Port Grimaud sono spesso affollati dai turisti, ma vale la pena trovare un posto e sedersi in veranda per apprezzare con calma l’atmosfera tranquilla del villaggio; i ristoranti offrono cucina francese, piatti di pesce con specialità del Mediterraneo e ottimo vino. Sono presenti anche pizzerie e locali che propongono cucina italiana, sia su place du Marché che nei dintorni.

Cosa vedere nei dintorni

Dopo aver vagato tra ponti, canali e casette, l’ideale è dirigersi verso la vicina Grimaud. Con le sue vie ricoperte di boungaville, questo tipico borgo provenzale è un must per chi è alla ricerca delle classiche atmosfere della Costa Azzurra. La sera, invece, non perdetevi il mercato artigianale, organizzato soprattutto d’estate. Se invece volete svagarvi con gli amici oppure in famiglia con i bambini, potete optare per una giornata al mare sulle spiagge sabbiose dei lidi della costa: sulla “plage” Antinéa, a Port Grimaud, e su quelle delle località limitrofe.

Per chi vuole scoprire una Provenza diversa, nei dintorni di Port Grimaud è possibile svolgere avventurosi trekking presso il Plaine des Maures. Immerso nei profumi e nei colori della macchia mediterranea, il massiccio dei Maures offre lo scenario perfetto dove immergersi nella natura e percorrere sentieri ben segnalati e adatti a tutti i livelli di preparazione fisica. Imperdibile è anche la Corniche des Maures, la splendida strada che costeggia il mare tra Le Lavandou e la penisola di Saint-Tropez, fiancheggiata da particolari località balneari come Cavalaire-sur-Mer o Rayol-Canadel-sur-Mer, ideali per rilassarsi dopo l’attività fisica.

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Questo villaggio è un balcone naturale che si affaccia sulla Provenza

Capolavori disegnati da Madre Natura, città d’arte e grandi metropoli, monumenti artistici e architettonici e poi, ancora, spiagge, montagne e colline: queste sono solo alcune delle destinazioni che ci spingono, ogni giorno, a viaggiare in lungo e in largo invitandoci a scoprire le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo. E ce ne sono così tante che non basta una vita intera per scoprirle tutte.

Ed è proprio di un luogo meraviglioso che oggi vogliamo parlarvi, di un posto che si trova all’ombra delle grandi città e di tutte quelle destinazioni presenti nei radar turistici, ma che conserva un fascino unico al mondo e un panorama destinato a lasciare senza fiato. Un piccolo villaggio, abbarbicato su una roccia, dove il tempo sembra essersi fermato, proprio lì dove esiste uno dei paesaggi più suggestivi e incredibili del pianeta.

Il suo nome è Sault, ed è un piccolo comune francese, abitato da poco più di 1.000 anime, situato nel dipartimento di Vaucluse nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Proprio qui, sull’altopiano Plateau d’Albion questo villaggio appare davanti allo sguardo degli avventurieri che giungono fin qui come un balcone naturale e bellissimo che si affaccia sulla Provenza e sui campi sterminati di lavanda. Pronti a partire?

Bentornati in Provenza

Organizzare un viaggio in Provenza, in ogni periodo dell’anno e in ogni stagione, è sempre un’ottima idea. La regione francese, infatti, ospita una serie di paesaggi, variegati e differenti, che attirano ogni giorno migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo. Da una parte la riviera, le eleganti città, le vie dello shopping e i resort di lusso, dall’altra i campi sterminati che si perdono all’orizzonte, i vigneti rigogliosi, le pianure e le foreste. Visitare la Provenza, questo è certo, è una di quelle esperienze che non si dimenticano facilmente.

E se è vero che il territorio sa stupire in modi e maniere differenti in ogni momento dell’anno, è vero anche che c’è un periodo in particolare che, più degli altri, è destinato a incantare e sorprendere. Da metà giugno, e per tutta l’estate, la regione si trasforma nel palcoscenico di uno degli spettacoli più strabilianti mai creati da Madre Natura, quello della fioritura della lavanda.

In questo periodo, infatti, i campi si tingono di viola, mentre nell’aria si diffonde un profumo inebriante che avvolge e inebria i sensi. I luoghi da raggiungere per ammirare lo show sono tanti, e tutti offrono visioni e prospettive mozzafiato. Vi basterà seguire l’inconfondibile profumo della lavanda per scovarli tutti.

Tuttavia, se è un’esperienza intima e inedita che volete vivere, proprio durante il periodo della fioritura, allora vi consigliamo di raggiungere Sault. Questo piccolo villaggio, infatti, è situato su uno sperone roccioso che affaccia direttamente su campi di grano, di farro e di lavanda e che offre visioni mozzafiato.

I campi di lavanda a Sault

Fonte: iStock

I campi di lavanda a Sault

Sault: un balcone naturale sulla Provenza

Situato in posizione strategica, non lontano dal Mont Ventoux conosciuto come il Gigante della Provenza, questo piccolo borgo è un vero gioiello da scoprire. Le sue origini affondano le radici in tempi lontani, basti pensare che la presenza umana nel territorio risale ai tempi preistorici.

La storia del luogo si fonde con una bellezza senza eguali, il villaggio provenzale, infatti è iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. Lo sperone roccioso su cui sorge Sault è circondato, tutto intorno, da campi che si perdono all’orizzonte e che ospitano coltivazioni di grano, di farro e lavanda.

Durante l’estate, il paesaggio che si snoda tutto intorno si tinge di viola e di oro, trasformando l’area della Vaucluse in una tavolozza di colori strabilianti. Non vi resta che raggiungere uno dei tanti punti panoramici presenti nel villaggio e aguzzare bene la vista: la visione è incantata.

Sault, il balcone naturale della Provenza

Fonte: iStock

Sault, il balcone naturale della Provenza
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In Provenza, sulle orme di Francesco Petrarca

Villaggi d’altri tempi, castelli, palazzi e città fortificate. E poi, infinite distese di profumatissima lavanda che, d’estate, colorano tutto il paesaggio di viola. I motivi per innamorarsi di questi luoghi nel Sud della Francia evidentemente erano così tanti da ammaliare persino uno dei nostri poeti più grandi di tutti i tempi: Francesco Petrarca.

Ebbene sì, il Petrarca passò proprio di qua. Arrivò in Provenza per la prima volta da bambino all’età di otto anni. Il poeta fu infatti costretto a lasciare la propria terra natìa, la Toscana, per partire alla volta di Avignone. Suo padre era impiegato nei mestieri della curia papale, e quando questa si era trasferita ad Avignone, anche lui e la sua famiglia dovettero spostarsi.

Il villaggio provenzale di Petrarca

Petrarca, memore di quei luoghi così incantevoli, ci tornò una trentina di anni dopo e, nel 1337, si trasferì nel villaggio di artigiani di Fontaine-de-Vaucluse (il paese che dà il nome a tutto il dipartimento), dove visse circa vent’anni. Fu proprio in questa regione che, all’età di 23 anni, in visita alla Chiesa Sainte Claire di Avignone, incontrò Laura, la donna che gli stravolse la sua vita (e la carriera) e che lasciò un segno profondo nei suoi scritti e nel suo cuore.

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Fonte: 123rf

Il borgo provenzale che ispirò Francesco Petrarca

A Laura, Petrarca dedicò numerosi sonetti del celebre “Canzoniere”, l’opera più nota e importante che scrisse e che ancora oggi studiamo a scuola come modello di eccellenza stilistica oltre che specchio del Rinascimento.

Nel Vaucluse, Petrarca trovò ispirazione per numerose delle sue opere, ma lasciò anche una forte impronta letteraria. Fu infatti fonte d’ispirazione per moltissimi poeti e letterati contemporanei e successivi, non solo in Italia ma anche in Francia. Molti i personaggi che nel corso dei secoli si sono recati in pellegrinaggio letterario nel villaggio per avvicinarsi alla figura di Petrarca. Da Casanova a Stendhal, da Alphonse de Lamartine a François-René de Chateaubriand fino a George Sand.

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Fonte: 123rf

Il villaggio provenzale di Fontaine de Vaucluse

Ancora oggi sono moltissimi i letterati e gli studiosi che visitano il Musée-Bibliothèque François Pétrarque che si trova a Fontaine-de-Vaucluse. Il museo, aperto nel 1927, è interamente sviluppato attorno a quella che molto probabilmente era la residenza del poeta. Conserva bozze di alcune opere, effetti personali e diversi memorabilia.

Nel centro del villaggio c’è una colonna eretta nel 1804 per commemorare il 500° anniversario dalla nascita del poeta e un bellissimo giardino lungo il fiume intitolato a Petrarca dove rilassarsi e ammirare il borgo.

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Fonte: 123rf

Fontaine-de-Vaucluse attraversato dalla Sorgue

Un luogo incantevole

“Chiare, fresche e dolci acque”. Queste celebri liriche del “Canzoniere” di Petrarca potrebbero essere state ispirate dal ribollire delle acque della Sorgue, il fiume che attraversa il villaggio di Fontaine-de-Vaucluse, che proprio in questo punto, a primavera, regala uno spettacolo di rara intensità che attira moltissimi curiosi.

Il paese si sviluppa attorno alle vestigia di un castello del XII secolo, Château des Évêques de Cavaillon. Ancora oggi è famoso per essere il borgo degli artigiani e molti visitatori vengono proprio per scoprire le botteghe artigiane dove si lavora l’argilla, il vetro, il legno, il cuoio per realizzare bijoux, oggetti decorativi e vetrate decorate.

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Fonte: 123rf

La fonte della Sorgue che avrebbe ispirato il Petrarca
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Tour della Francia del Sud: Costa Azzurra, Provenza e Camargue

Non bisogna andare troppo lontani dall’Italia per scoprire paesaggi incantati e angoli di mondo incredibilmente suggestivi ma quasi completamente diversi dai nostri. Basta dirigersi al confine, per poi spingersi un po’ più in là, e lasciarsi avvolgere completamente da atmosfere vivaci e, allo stesso tempo, di un’eleganza e semplicità uniche.

Dov’è possibile fare tutto questo? In Francia del Sud, un territorio costellato di meraviglie e in cui fare dei tour che sono in grado di regalare emozioni uniche nel loro genere.

Caldana Europe Travel, un grande e dinamico tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi guidati con accompagnatore in Italia e in Europa, ne pianifica diversi che sono uno più irresistibile dell’altro.

Costa Azzurra: mare e lusso

Qualsiasi tour che si rispetti della Francia del Sud non può che cominciare dalla Costa Azzurra che è in grado di regalare un viaggio perfettamente in equilibrio tra angoli di natura lussureggiante, arte, storia, cittadine mondane, mare e lusso.

Dapprima Nizza, città sempre in festa e ricca di locali alla moda, che conserva fieramente il fascino retrò della sua città vecchia insieme alla raffinata architettura in stile belle époque. E poi sì, qui c’è anche la possibilità di rilassarsi grazie alle meravigliose passeggiate lungo il mare o le piccole soste in spiaggia.

Vi basti pensare a Saint Tropez, meta spesso frequentata da vip, che si distingue per il suo vivace centro storico fatto di facciate dai colori pastello che vanno a incorniciare un romantico porto. Se da un lato la si può considerare la patria di yacht e barche di lusso, dall’altro è una bellissima cittadina dai tetti con le tegole rosse e di grande fascino.

Saint Paul de Vence

Fonte: Caldana Europe Travel

Saint Paul de Vence

C’è poi Saint Paul de Vence che in molti sono pronti a giurare che sia il borgo più romantico di tutta la Provenza: abbarbicato su una montagna, è un villaggio interamente pedonale dove scoprire piazzette armoniose, vedute emozionanti e piccoli angoli di fascino.

Cannes

Fonte: Caldana Europe Travel

Cannes

Infine Cannes che tra palazzi d’epoca, ristoranti alla moda, yacht colossali e tantissime persone in vacanza, custodisce anche qualche angolo di pace che conquista il cuore di ogni suo visitatore.

Alla scoperta delle Terre di Provenza

Per fare un vero viaggio nel Sud della Francia bisogna addentrarsi nel suo cuore più puro: quello delle Terre di Provenza. I viaggi di Caldana Europe Travel permettono di farlo attraverso itinerari che toccano tutto il meglio di questo angolo di mondo dai profili magici.

Gordes

Fonte: Caldana Europe Travel

Gordes

In Provenza, per esempio, è possibile scoprire una serie di borghi arroccati che sembrano delle piccole bomboniere. È il caso di Gordes, luogo dal fascino senza tempo, dove spiccano le bianche rocce che compongono le case rendendolo unico e inimitabile.

Rousillon

Fonte: Caldana Europe Travel

Rousillon

Poi ancora Rousillon che, invece dei colori candidi del villaggio precedente, sfoggia tonalità rossastre e ocra grazie alla terra estratta dalle cave vicine che, anche se solo per un attimo, fanno credere al visitatore di essere approdato in un parco americano. Un paese che con la luce del sole dà il meglio di sé fondendosi con armonia nel blu del cielo limpido e nel verde della natura che lo circonda.

La Provenza è una regione caratterizzata da un clima così mediterraneo che con molta probabilità è tra i migliori di tutto il Paese. E sono proprio le condizioni atmosferiche dolci che permettono la fioritura della pianta che più la contraddistingue: quella della lavanda. Campi ondulati dalle mille tonalità di viola sono il fiore all’occhiello di un tour in queste zone, uno spettacolo imperdibile poiché sembra un mare viola che si perde a vista d’occhio.

Senanque

Fonte: Caldana Europe Travel

Senanque

Sì, pare di stare in un quadro impressionista in cui il ronzare delle api e delle cicale, il profumo intenso, i contrasti del tramonto, e molto altro ancora, rendono l’esperienza quasi onirica. Gli amanti della fotografia troveranno pane per il loro denti presso il pittoresco borgo di Sault e l’abbazia di Senanque, un capolavoro dell’architettura cistercense che si riempie di ancor più fascino quando fiorisce la lavanda.

Un viaggio nella Francia del Sud permette di toccare con mano, mangiare con gli occhi e amare con lo spirito il cosiddetto “douce France”, quel concetto che esprime la spensieratezza, la cultura, la cucina, le tradizioni, i paesaggi naturali, i cieli blu e gli orizzonti che impreziosiscono questo angolo francese: la Provenza è tra le espressioni massime della bellezza più autentica della Francia.

Una piacevolezza che si può percepire a 360 gradi anche in “Un Anno in Provenza”, il famoso libro di Peter Mayle che è stato poi trasformato in un omonimo film di successo. Un’opera che ha contribuito a far conoscere questo sinuoso territorio francese in tutto il mondo. Non a caso tra le righe non solo è possibile leggere degli angoli più incantati di questa regione, ma anche delle sue maestrie artigiane che lo rendono ancora più speciale e peculiare.

Camargue: una regione unica caratterizzata da paesaggi naturali mozzafiato e una fauna selvatica

E chi vuole conoscere il Sud della Francia ancora più a fondo può partecipare tour di Caldana Europe Travel Provenza e Camargue, una zona di cui è praticamente impossibile non innamorarsi.

La Camargue è una regione eccezionale che consente di fare un “bagno” di paesaggi naturali dai profili divini e di scoprire una fauna selvatica che sa colpire.

Aigues Mortes

Fonte: Caldana Europe Travel

Aigues Mortes

Vi basti pensare che da queste parti il nostro meraviglioso Mar Mediterraneo si fonde con le diverse bocche del Rodano. Quel che emerge è un paesaggio punteggiato di lagune, stagni, praterie, distese di sabbia e sale dove spesso si possono avvistare fenicotteri rosa ed aironi. Un’area famosa persino per l’allevamento di tori e cavalli bianchi, anche se a lasciare privi di parole è Aïgues Mortes, un borgo fortificato medievale protetto da possenti bastioni dove a perdita d’occhio si estendono saline dall’acqua rosa.

Camargue

Fonte: Caldana Europe Travel

Camargue

Saintes Maries de la Mer è invece la suggestiva Capitale di questa affascinante regione. Si presenta come un intreccio di case dai colori candidi che fanno da scudo a una meravigliosa chiesa romanica. Il paesaggio da cui è circondata è autentico e selvaggio, con il vento che va ad accarezzare immense spiagge di sabbia bianca, mentre i gitani che popolano la località si aggirano nelle piazzette con chitarre e cappelli neri.

Basta poi percorrere pochi chilometri per raggiungere distese di rosa che tolgono il fiato: le saline più grandi d’Europa, situate a Salin-de-Giraud. Tra tonalità viola, rossastre e mille sfumature di rosa, si innalzano nel cielo enormi montagne di sale silenziose, un incredibile paesaggio di natura allo stato puro e dove dimorano anche oltre 200 specie di uccelli, e più di 260 tipologie di piante.

Arles - Espace Van Gogh

Fonte: Caldana Europe Travel

Arles – Espace Van Gogh

Poi ancora Arles, una città che è stata persino inserita nell’elenco dei siti Unesco per via della presenza di numerosi monumenti romani. Un luogo in grado di incarnare perfettamente lo spirito della Camargue: gitana, pregna di storia, di arte, e contemporaneamente anche ospitale e vivace.

Quelle che vi abbiamo raccontato sono solo alcune delle tappe dei tour. Non resta che scoprirli più a fondo per regalarsi un viaggio che arricchisce lo spirito, il bagaglio culturale e le esperienze di ognuno di noi.

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Brihuega, viaggio alla scoperta della “Provenza Spagnola”

Chi lo ha detto che bisogna andare per forza in Francia per vedere la mitica – e affascinante – fioritura della lavanda? Lo si può fare certamente anche in Italia, ma c’è un posto che prende vita al di fuori dai nostri confini nazionali che non è di certo da meno: Brihuega

Dove si trova Brihuega

Brihuega è un Comune spagnolo di quasi 3000 abitanti situato nella comunità autonoma di Castiglia-La Mancia, nella Provincia di Guadalajara, a poco più di 45 minuti distanza da Madrid, la magica Capitale del Paese. Una località che si fa spazio tra le meraviglie della valle di Tajuña, una zona che conserva un notevole patrimonio monumentale e angoli altamente suggestivi.

Per tantissimo tempo è stato un territorio che ha sopravvissuto soprattutto grazie al lavoro di agricoltori e allevatori, anche se per un periodo ha avuto anche una fiorente industria. Purtroppo nel corso degli anni la situazione economica è peggiorata, e per questo molti abitanti del luogo hanno dato vita a un fenomeno che anche noi italiani conosciamo bene: lo spopolamento.

Ed è stato così che un contadino locale, Andrés Corral, a seguito di un viaggio nella Provenza Francese in cui venne a conoscenza dei sinuosi campi di lavanda, decise di cambiare le cose. Si mise a studiare le caratteristiche di questa pianta, arrivando al punto di capire che era perfetta anche per essere coltivata nella sua Brihuega.

Valle di Tajuña lavanda

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La valle di Tajuña vista dall’alto

Scelse perciò, insieme ai suoi fratelli e a un profumiere, di iniziare a lavorare questa pregiata pianta erbacea. Oggi i fiori viola sbocciano in quasi mille ettari di terreno, ed è stato anche costruito un impianto di distillazione di essenze di lavanda che attualmente produce il 10% della produzione mondiale e che è considerato quello meglio attrezzato d’Europa.

Un progetto che ha fatto rinascere la regione, al punto che Brihuega, oltre a essere la “Provenza Spagnola”, detiene anche un festival culturale a cui vale la pena partecipare almeno una volta nella vita.

I campi di lavanda

Visitare i campi di lavanda di Brihuega è come fare un viaggio dai profili onirici. Un tappeto di mille tonalità di viola, profumi freschi e rilassanti, si aprono agli occhi del visitatore durante i mesi estivi.

Il periodo migliore per visitarli, se li si vuole scoprire nel momento della fioritura, è quello che va da fine di giugno a inizio di luglio: è come tuffarsi in un mare viola dal profumo intenso. Luglio e agosto sono i mesi in cui, invece, la maggior parte dei fiori ha ormai raggiunto il massimo splendore possibile.

Prima di pianificare il viaggio è però sempre opportuno tenere a mente che la stagione della fioritura può variare a seconda del tempo e di altri fattori. Consigliamo quindi di verificare online quando è prevista nell’anno di riferimento.

Campi di lavanda di Brihuega

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Campi di lavanda al tramonto a Brihuega

Il Festival della Lavanda

A Brihuega la lavanda è una vera e propria istituzione, un bene prezioso e ormai quasi un simbolo della città. Non a caso si è deciso persino di dedicargli un interessante festival culturale che ogni anno attira migliaia di visitatori.

Si tratta di un evento annuale che celebra questa preziosa pianta e che include una serie di attività legate ad essa, come per esempio passeggiate nei campi di lavanda, dimostrazioni del processo di coltivazione e lavorazione, e “assaggio” di prodotti a base di lavanda, come oli essenziali, creme e profumi.

Sono presenti anche diverse attività culturali e musicali, tra cui imperdibili concerti, balli e concorsi. In genere – e purtroppo – dura solo due giorni all’anno. Le date previste per questo 2023 sono il 14 e il 15 luglio, ma se impossibilitati a partecipare, niente paura: la lavanda rimarrà comunque lì pronta a mostrarsi in tutte le sue raffinate sfaccettature.

Cos’altro vedere a Brihuega

Brihuega, seppur piccolina, oltre alla lavanda ha molto altro da fare ammirare ai suoi ospiti. Vi basti sapere che compare persino nella bellissima opera “Viaggio all’Alcarria”,  la regione in cui si trova questa piccola città, del rinomato scrittore Camilo José Cela.

Situata nella valle del fiume Tajuña, un’area così verde che le ha fatto guadagnare il soprannome di Jardín de La Alcarria, è una città murata dove svettano ancora due maestose porte: quella del Campo da Ballo e quella della Catena o l’Arco di Cozagón, che conducono presso un centro storico che è stato persino dichiarato Bene di Interesse Culturale.

Degno di nota è il Castillo de la Piedra Bermeja, una struttura di origine musulmana con stanze in stile romanico e una cappella in stile gotico. A fianco vale la pena fare un salto presso la chiesa di Santa Maria de la Peña, del XIII secolo, e le rovine dell’antico convento francescano.

Cosa vedere presso la città di Brihuega

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Il centro storico di Brihuega

Percorrendo le strade cittadine, il visitatore ha il privilegio di raggiungere ulteriori monumenti e nobili edifici, come la prigione pubblica dell’epoca di Carlo III e la dimora dei Gómez. Bellissimo è anche il complesso della Fabbrica Reale di Stoffe, una struttura che si distingue per essere un vero e proprio esempio di architettura industriale spagnola del XVII secolo. Meravigliosi sono anche i giardini, così come il convento di San José e le chiese di San Miguel e di San Felipe.

Il viaggiatore più curioso non potrà non notare le numerose fontane, alcune delle quali monumentali. Tra le varie presenti merita una menzione la Blanquina, che possiede ben dodici zampilli e un collegamento all’antico lavatoio.

Cosa vedere nei dintorni

Brihuega ha la fortuna di sorgere in un territorio sorprendente: quello de La Alcarria. In questa regione sono tante le cose da visitare, ma senza ombra di dubbio vale la pena fare un salto a Guadalajara.

Una città in cui rilassarsi grazie a un centro storico prezioso e pregno di edifici di grande valore, sia storico che architettonico. Un esempio è il palazzo dell’Infantado, l’edificio in assoluto più importante e simbolo di questa bella località spagnola.

I più intraprendenti possono invece decidere di percorrere circa 70 chilometri per arrivare presso il villaggio di Buendia: qui prende vita la Ruta del Las Caras, uno dei cammini più curiosi e speciali di tutta la Spagna. In appena 2 chilometri di sentiero è possibile, passo dopo passo e nel bel mezzo di una cornice naturale incantevole, interfacciarsi con ben 18 sculture e bassorilievi scolpiti nella roccia. Sono delle enormi facce che sono state costruite a partire dagli anni ’90 e che arrivano a toccare persino i sei metri di altezza.

Insomma Brihuega, con la sua lavanda, il suo centro storico che è una vera perla e i suoi dintorni da sogno, è una meta da inserire assolutamente nella propria lista dei desideri.

Palazzo dell'Infantado a Guadalajara

Fonte: iStock – Ph: CHUYN

Il maestoso Palazzo dell’Infantado a Guadalajara