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Le mete da sogno dove andare a dicembre: tra avventura e relax

Dicembre è il mese in cui il mondo si divide: ci sono viaggiatori che cercano il calore del sole e chi sogna la magia del freddo. Indipendentemente della temperatura ci sono tantissime mete perfette per approfittare dei ponti delle feste natalizie e di tutto il mese. Ecco dove andare in vacanza a Dicembre godendosi il sole e il mare, oppure le destinazioni più fredde a nord.

Dubai

Questo è il periodo perfetto per scoprire Dubai: clima ideale, eventi spettacolari e zero afa. Tra mercatini di Natale (sì, ci sono anche qui!) super chic, il Burj Khalifa illuminato e una giornata tra dune e mare, vivrai un contrasto sorprendente. Non perdere un brunch vista skyline o un tuffo nella spiaggia di JBR.

Il clima rende Dubai una delle mete calde top per dicembre; durante il soggiorno potrete passeggiare lungo la Marina, rilassarvi sulla spiaggia di JBR e vivere la magia delle feste tra eventi, spettacoli e il celebre Capodanno ai piedi del Burj Khalifa, quando il cielo esplode di fuochi d’artificio. Durante questo periodo riapre anche il Dubai Miracle Garden, un giardino di milioni di fiori nel cuore del deserto, un vero sogno a colori.

Zanzibar

Sabbia bianca, mare turchese e tramonti che sembrano dipinti. A dicembre Zanzibar è al suo massimo splendore, con giornate calde e perfette per lo snorkeling o un’escursione a Stone Town. Ideale per chi vuole chiudere l’anno con un mojito in mano e i piedi nell’oceano.  Durante le feste, i resort organizzano party in spiaggia e cene sotto le stelle: il luogo perfetto per brindare al nuovo anno con i piedi nella sabbia e il rumore dell’oceano in sottofondo.

Oman

Se volete un viaggio al caldo ma diverso dai soliti tropici, l’Oman vi sorprenderà. Dicembre è il mese perfetto per esplorarlo: temperature miti, cieli limpidi e panorami che alternano deserto, montagna e mare. A Muscat potrete perdervi nei souk profumati di incenso, visitare la splendida Moschea del Sultano Qaboos e ammirare il tramonto sul lungomare di Muttrah. Poi partite verso il deserto di Wahiba Sands: un mare di dune dorate dove dormire sotto le stelle in un campo beduino. Non perdete il Jebel Shams, il “Grand Canyon d’Arabia”, o le oasi di Wadi Shab, dove tuffarvi in piscine naturali circondate da palme.

Faro di Sur in Oman

Getty Images

Sur, in Oman tra le mete di dicembre

Rovaniemi

Se per voi dicembre è sinonimo di neve, luci e magia, Rovaniemi in Lapponia è la meta perfetta dove il Natale prende vita davvero. Potrete incontrare Babbo Natale nella sua casa ufficiale, attraversare il Circolo Polare Artico e spedire cartoline direttamente dal suo ufficio postale. Durante il mese festivo, Rovaniemi è un mondo incantato: fate un giro con le renne o gli husky, esplorate le foreste in motoslitta e, con un pizzico di fortuna, lasciatevi incantare dall’aurora boreale che danza nel cielo artico. Le giornate sono brevi, ma il buio si riempie di magia: la luce si riflette sulla neve e regala un’atmosfera che sembra uscita da una fiaba.

Rovaniemi

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Rovaniemi nel mese di dicembre

Ilulissat

Per chi sogna un’avventura più estrema e autentica, Ilulissat, sulla costa ovest della Groenlandia, è un’esperienza che non si dimentica. Il nome significa “gli iceberg” e vi basterà affacciarvi sul suo fiordo, Patrimonio UNESCO, per capire perché. Immensi blocchi di ghiaccio si muovono lentamente nel mare artico, creando uno spettacolo naturale unico.

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Queste sono le città con il maggior numero di grattacieli al mondo

Per i viaggiatori appassionati di architettura, skyline futuristici e visite panoramiche, ciascuna di queste 10 metropoli offre uno spettacolo unico. Queste sono le 10 città del mondo con il maggior numero di grattacieli completati, definiti come edifici abitabili alti almeno 150 metri, secondo il database ufficiale del Council on Tall Buildings and Urban Habitat (CTBUH).

Il CTBUH è l’organizzazione di riferimento internazionale no profit per la documentazione degli edifici alti, con informazioni dettagliate sulle misure architettoniche, l’altezza, lo stato di completamento e i record ufficiali.

L’elenco è aggiornato a metà 2025 e copre le città con almeno 100 grattacieli. Ogni paragrafo della classifica, dal decimo al primo posto, include il numero di edifici ≥150m, il grattacielo più alto e alcuni dettagli caratteristici.

Questa classifica CTBUH mostra come la Cina domini il panorama mondiale dei grattacieli: tre città – Hong Kong, Shenzhen e Guangzhou – occupano le prime cinque posizioni. Dubai e New York restano simboli globali della modernità architettonica, mentre metropoli emergenti come Wuhan e Chongqing continuano a crescere vertiginosamente.

10. Chongqing, Cina

Con 149 edifici completati alti almeno 150m: Chongqing è la decima città al mondo per numero di grattacieli. Situata nel sud-ovest della Cina, si è sviluppata rapidamente negli ultimi due decenni. Il grattacielo completato più alto in città è il Raffles City Chongqing T3N, che raggiunge i 354 m, dominando lo skyline del centro urbano.

9. Tokyo, Giappone

Con 175 edifici completati ≥150m: Tokyo, la giapponese metropoli moderna per eccellenza, occupa il nono posto. Tra i suoi grattacieli più alti figurano edifici residenziali e direzionali, affiancati dal più alto edificio della città Mori JP Tower, completato nel 2023 con 327m.

8. Wuhan, Cina

Con 193 grattacieli completati alti almeno 150m: Wuhan, soprannominata la “Chicago della Cina” per la sua posizione strategica e il suo ruolo di importante snodo dei trasporti nella Cina centrale, ha recentemente superato Kuala Lumpur per numero di edifici alti. La città ospita diversi “supertall”, tra cui il progetto Wuhan Greenland Center (476m).

7. Kuala Lumpur, Malesia

Con 193 edifici completati ≥150m, Kuala Lumpur vanta uno skyline iconico con le Petronas Twin Towers 1-2 (451.9m) e il nuovo Merdeka 118, completato nel 2023 e alto 679m. Kuala Lumpur è la città più alta della Malesia e la quinta città più alta in Asia.

6. Shanghai, Cina

198 grattacieli completati alti almeno 150m mettono Shanghai è al sesto posto di questa classifica. Il suo skyline futuristico dominato dalla Shanghai Tower con 632m su 128 piani, è il grattacielo più alto della Cina ed il terzo più alto al mondo, dopo il Burj Khalifa a Dubai ed il Merdeka 118 a Kuala Lumpur.

5. Guangzhou, Cina

204 sono gli edifici completati maggiori o uguali a 150m a Guangzhou, importante città del delta del fiume delle Perle. Il più iconico è il Guangzhou CTF Finance Centre, alto 530m, terzo edificio più alto in Cina e ottavo al mondo. Sebbene la Canton Tower arrivi a 600m, essa è una torre e non considerata edificio abitabile.

4. Dubai, Emirati Arabi Uniti

Grattacieli ≥150m: 270 edifici completati a Dubai. Questa metropoli occupa la quarta posizione globale, con una concentrazione impressionante di edifici alti.

Il Burj Khalifa è l’edificio più alto al mondo.

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Vista aerea della città di Dubai

Il fiore all’occhiello è il Burj Khalifa, l’edificio più alto al mondo con 828 m e 163 piani, inaugurato nel 2010.

3. New York City, Stati Uniti

317 sono i grattacieli completati (alti almeno 150 m) a New York. La città è al terzo posto e rappresenta il centro storico della verticalità: il One World Trade Center, alto 541m su 104 piani, domina Manhattan, completato nel 2014 come simbolo di rinascita e resilienza.

2. Shenzhen, Cina

444 grattacieli completati alti almeno 150m a Shenzhen che si conferma al secondo posto mondiale, con un boom edilizio inarrestabile. Il Ping An Finance Centre, alto 599m, è il suo grattacielo più alto, completato nel 2017 e contribuisce a consolidare l’immagine della città come il cuore finanziario emergente della Cina.

1. Hong Kong, Cina

Con 569 edifici completati (alti almeno 150m) Hong Kong guida la classifica globale. Il grattacielo più alto è l’International Commerce Centre con 484m su 108 piani, completato nel 2010. La città ovviamente detiene anche i record di città più alta in Asia e in Cina.

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A Dubai, la città dei record, apre l’hotel più alto del mondo

In una città che ospita più di 150.000 camere d’albergo, trovare i migliori hotel a Dubai è un’impresa non da poco. Tuttavia, se state cercando la vista migliore, il nome da cercare è solo uno: Ciel Dubai Marina. Con i suoi 365 metri di altezza, diventerà l’hotel più alto del mondo, offrendo ai suoi ospiti incredibili viste a 360 gradi sul Golfo Persico, inclusi il Palm Jumeirah (l’arcipelago di isole artificiali di Dubai) e il Burj Khalifa, l’edificio più alto del mondo.

Progettato dal pluripremiato studio d’architettura inglese NORR, vanterà anche un ulteriore record: la piscina a sfioro più alta del mondo, situata a circa 306 metri d’altezza. Chi non soffre l’altezza potrà mangiare nel “ristorante nel cielo” a 353 metri e rilassarsi nel “giardino pensile nell’atrio” che si estende su 12 livelli.

Ciel Dubai Marina, l’hotel più alto del mondo

A Dubai tutto punta all’eccellenza e alla verticalità, compreso il Ciel, destinato a diventare una delle icone più straordinarie della città. Attualmente in fase avanzata di costruzione, i lavori per l’allestimento della lobby hanno superato il 65% di completamento, mentre le aree ristorative sono pronte per circa metà. Anche le camere iniziano a prendere forma, con gli arredi già installati per oltre il 45%, e la zona relax sul “leisure deck” ha raggiunto circa il 40% dei lavori previsti, secondo gli aggiornamenti del costruttore tra aprile e maggio.

Uno dei punti di forza dell’hotel sarà senza dubbio la Tattu Sky Pool, una spettacolare infinity pool sospesa al 76° piano, parte dell’elegante complesso Tattu Dubai che include ristorante, bar e lounge distribuiti su tre livelli: il ristorante al 74°, la piscina panoramica al 76° e la Sky Lounge al vertiginoso 81° piano. Un’esperienza che promette di fondere lusso, gastronomia e viste mozzafiato in un solo luogo.

La piscina dell'hotel Ciel a Dubai

Ufficio Stampa

L’infinity pool sospesa al 76° piano

Le aree più interessanti del nuovo hotel di Dubai

Il Ciel hotel avrà 1004 tra stanze e suites sviluppate su 82 piani, un design curato ed estremamente moderno e, soprattutto, viste mozzafiato. Tra le aree più interessanti c’è sicuramente “La casa del Drago” al 74° piano, un ristorante/bar specializzato nella cucina cinese moderna e contraddistinto da un design che si ispira alla maestosità del drago. Ovviamente, ogni tavolo avrà la sua vista impareggiabile su Palm Jumeirah, estendendosi fino al DIFC.

Un’altra area da menzionare è il Tattu SkyLounge, uno spazio incantevole che trae ispirazione dalla leggendaria fenice, simbolo delle più alte virtù. Al centro, un’isola-bar adorna di materiali preziosi cattura lo sguardo, mentre l’ambiente, che ricorda una gabbia per uccelli, crea un’atmosfera di intima esclusività. Qui è presente anche una terrazza esterna a 360 gradi, rinfrescata tutto l’anno, che offre viste mozzafiato da ogni angolazione su Dubai.

Non mancano spazi di design dedicati a pasticcerie esclusive dove fare colazione, alla spa, alla palestra e l’accesso alla spiaggia incluso nell’alloggio, distante venti minuti dall’hotel e coperta dal servizio di shuttle.

Insomma, se cercate il lusso più esclusivo, sapete dove trovarlo!

Stanza al Ciel hotel di Dubai

Ufficio Stampa

Stanza al Ciel hotel
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Arriva un unico visto per vistare 6 Paesi diversi

Novità in arrivo per i viaggiatori diretti nel Golfo: entro la fine del 2025 sarà possibile visitare sei Paesi, che offrono una varietà unica di paesaggi, tradizioni e attrazioni, con un solo visto elettronico. Un’iniziativa pensata per semplificare i viaggi e rafforzare l’attrattività turistica dell’area.

Si potrà iniziare il viaggio tra i grattacieli di Dubai, proseguendo tra le moschee storiche di Muscat, scoprendo l’eleganza moderna di Doha o lasciandosi incantare dal fascino millenario di Riyadh. Il tutto senza dover richiedere visti separati o affrontare lunghe trafile burocratiche.

Si consiglia di iniziare fin da subito a progettare l’itinerario nel Golfo, approfittando della crescente offerta di voli, tour guidati e pacchetti personalizzati pensati proprio per questo nuovo scenario di mobilità integrata. I portali turistici e gli operatori specializzati si stanno già attrezzando per offrire esperienze combinabili tra più Paesi, così da valorizzare al massimo questa nuova opportunità.

Un visto unico per sei destinazioni

Il Golfo si prepara a rivoluzionare il settore turistico con l’introduzione di un visto elettronico unico valido per tutti i Paesi membri del Gulf Cooperation Council (GCC): Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrain, Kuwait e Oman.

Dalla fine del 2025 un solo visto elettronico permetterà di visitare Arabia Saudita, Emirati, Qatar, Oman, Bahrain e Kuwait con un’unica procedura

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Skyline di Gedda, Arabia Saudita

L’iniziativa, che entrerà in vigore entro la fine del 2025, è il frutto di anni di lavoro e cooperazione tra gli Stati dell’area, con l’obiettivo di rendere più fluido e attrattivo l’accesso ai viaggiatori internazionali.

Il nuovo visto elettronico sarà ispirato al modello europeo, previsto per i Paesi dell’Ue. Anche se i dettagli tecnici e politici sono ancora in fase di definizione, si prevede che la sua introduzione snellirà notevolmente le procedure di ingresso, facilitando l’organizzazione di viaggi combinati tra più destinazioni del Golfo.

Questo progetto rappresenta un cambio di paradigma: non più sei destinazioni separate, ma un’unica regione integrata dal punto di vista turistico. Una scelta strategica, pensata per posizionare l’area del Golfo come un vero e proprio hub internazionale per il turismo, capace di competere con le principali mete globali.

Un’opportunità per i viaggiatori e per l’economia turistica

L’introduzione del visto unico rappresenta un’opportunità significativa sia per i turisti che per gli operatori del settore. Per i viaggiatori, in particolare, si apre la possibilità di esplorare sei Paesi culturalmente affascinanti e paesaggisticamente diversi con un’unica pratica burocratica, abbattendo costi, tempi e complessità.

Dalle futuristiche metropoli come Dubai e Doha, fino ai paesaggi desertici e alle oasi storiche dell’Arabia Saudita o dell’Oman, l’intera area del Golfo potrà essere visitata come un unico itinerario integrato.

Entro fine 2025 un solo visto elettronico per i Paesi del Golfo

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Skyline di Dubai

Anche il settore turistico locale ne trarrà beneficio: tour operator, agenzie di viaggio, compagnie aeree e strutture ricettive potranno proporre pacchetti multi-destinazione, favorendo una permanenza più lunga e una maggiore spesa da parte dei turisti.

Il visto unico aiuterà inoltre a destagionalizzare i flussi, migliorare la distribuzione geografica dei visitatori e incentivare nuove collaborazioni tra gli operatori dei diversi Paesi del GCC.

I numeri dimostrano che il potenziale è enorme: nel 2023, l’area del Golfo ha attratto oltre 68 milioni di visitatori internazionali, con un aumento del 42% rispetto al 2019. La regione dell’Asia-Pacifico ha raffigurato la quota maggiore dei mercati turistici con il 38%, seguita da Medio Oriente (25,1%), Europa (22,9%), Africa (8,8%) e Americhe (4,3%).

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Arte e cultura Dubai Notizie ristoranti turismo enogastronomico Viaggi

Tra i ristoranti più belli del mondo c’è anche un monumento gastronomico italiano

Il Prix Versailles 2025 ha già annunciato gli hotel migliori del mondo e ora svela quali sono i ristoranti più belli al mondo. Luoghi ricercati nel gusto e nell’estetica che curano il design tanto quanto i menù, perché si sa, l’appetito si stimola a tutto tondo, anche attraverso gli occhi. 16 i ristoranti che ottengono il titolo e tra questi templi del gusto c’è anche un nome italiano.

Gerbou a Dubai

Un invito discreto nella calma di Nad Al Sheba: Gerbou, che in arabo significa “benvenuti nella nostra dimora”, è un omaggio all’architettura degli Emirati. I dettagli raccontano una storia locale: sedute in pelle di cammello, lampade che ricordano squame di pesce, sedie realizzate con alberi di ghaf. Kristina Zanic e Tasmeem Tashkeel hanno disegnato un interno che parla con grazia di tradizione e modernità. La cucina, basata per il 70% su ingredienti locali, segue lo stesso principio: innovare rispettando.

Smoked Room a Dubai

Un corridoio scuro, illuminato da linee di luce, introduce gli ospiti in un mondo misterioso e raffinato. A Dubai, l’Omakase prende forma in un ambiente semicircolare che celebra il fuoco e la fiducia nel cuoco. Astet Studio ha creato un teatro del gusto, dove ogni materiale evoca intensità: mattoni neri, metalli, specchi e maglie dorate. Il dessert si consuma in un angolo più intimo, con pareti giapponesi e un soffitto ligneo che riflette la leggerezza del piatto.

Blackswan a Beijing

All’interno del museo Luo Hong, Blackswan appare come un dipinto tridimensionale ispirato a Gary Hume. Progettato da Chris Shao Studio, si apre su un giardino orientale con lago, alberi scolpiti e cigni, veri e simbolici. L’illuminazione firmata Caroline Sarkozy scende dal soffitto come piume, evocando grazia e silenzio. Ogni dettaglio, dalla monocromia agli arredi fluidi, incornicia la cucina poetica dello chef Vianney Massot.

Ōrtensia a Shanghai

Ōrtensia è il risultato di un incontro culturale tra Giappone, Francia e Cina. Chris Shao Studio orchestra materiali e sensibilità: legno antico, laccature cinesi, piastrelle rustiche, legno scolpito. Il risultato è un rifugio dal tempo, femminile, elegante, che prende il nome dal fiore dell’idrangea, simbolo di equilibrio. A tavola si mixano i gusti francesi e quelli cinesi con un’esperienza gastronomica all’insegna del fusion.

Lobster Club a Palma de Mallorca

Una celebrazione del lifestyle mediterraneo firmata Juan Picornell. Il Lobster Club è attraente come il mare che lo circonda: terrazze panoramiche, bar centrale, piscina a sfioro. Sandra Tarruella ha combinato legno iroko, acciaio lucido e piastrelle smaltate per evocare la spensieratezza di una giornata d’estate.

Bouchon Carême a Helsinki

Un angolo di Lione nel cuore di Helsinki. Il Bouchon Carême reinterpreta il bistrot francese con spirito nordico. Lo studio Fyra ha mantenuto mattoni a vista, colonne in ghisa e grandi finestre che catturano la città. Toni caldi, mobili in legno robusto e una cucina semplice e sincera, firmata Hans Välimäki.

Ladurée Rue Royale a Parigi

La celebre sala da tè parigina omaggia le origini e rinasce nel 2024 con un nuovo allestimento firmato Cordelia de Castellane. Gli interni celebrano l’eleganza del XVIII secolo: saloni intitolati a Napoleone e Chantilly, pareti pastello, tendaggi teatrali e motivi pittorici che sembrano zucchero su pareti.

Ducasse Baccarat a Parigi

Un connubio tra cristallo e haute cuisine. Nell’ex residenza di Marie-Laure de Noailles, ora Maison Baccarat, Alain Ducasse celebra la luce, la materia, la storia. Aliénor Béchu disegna spazi dove legno grezzo e trasparenze si fondono, in un dialogo continuo con opere d’arte e arredi d’autore.

Julie’s a Londra

Un salotto londinese con anima pop a Notting Hill: il Julie’s nato nel 1969 è rinato grazie a Rosanna Bossom e Tara MacBain. Colori vivaci, riferimenti agli anni ’70, un collage visivo che attraversa il tempo. La terrazza esterna è un omaggio alla comunità locale, mentre all’interno regna una teatralità sofisticata.

Shell a Nusa Penida

Shell, affacciato su Diamond Beach, sembra emergere dalla natura stessa. Strutture in bambù, pareti in terra battuta, mobili ricavati da legno giavanese: tutto è pensato per essere parte del paesaggio. Pablo Luna Studio ha trasformato la biomimetica in poesia architettonica. Un guscio che protegge, respira e invita alla contemplazione.

Coro a Orvieto

Dentro una chiesa sconsacrata del XVI secolo, Coro è un sussurro spirituale. L’unico italiano in classifica si trova in Umbria e più precisamente a Orvieto. Giuliano Andrea dell’Uva ha mantenuto le pareti in tufo, la luce naturale, i resti dell’altare. Il risultato è un ambiente sospeso, dove il sacro si mescola all’umano. L’esperienza si compie tra arte contemporanea, piatti umbri e silenzio.

Seven Island a Busan

Sull’isola di Gadeokdo, Seven Island si compone di sette edifici che si affacciano su altrettante isole. MTTB ha creato un percorso visivo che alterna ombra e luce, architettura e paesaggio. I piani bassi evocano il fondale marino, quelli alti la leggerezza della superficie. Una struttura che sembra navigare nel tempo.

Kimyona a Riyadh

Un nascondiglio d’autore; il Kimyona, che in giapponese significa “bizzarro”, è uno speakeasy raffinato firmato Azaz Architects. L’ingresso è una galleria luminosa, ma dietro la porta segreta si apre una stanza oscura, come una camera fotografica. Materiali grezzi, piastrelle antiche, vetri opachi, metallo.

Another Smith a Tha Sai Luat

Una casa sospesa tra passato e presente. Il secondo ristorante della famiglia Smithikorn, specializzata in cucina Thai-Cinese, si sviluppa attorno a un atrio centrale in bambù. Thor Kaichon e TasteSpace hanno creato spazi connessi ma autonomi: sala, caffè e gioielleria. Ogni elemento rimanda alla tradizione, dal sigillo di famiglia rosso al blu delle scaglie di pesce. Un design narrativo, radicato e sorprendente.

Beefbar a New York

Dalle coste del Principato alle strade di Tribeca. Il Beefbar newyorkese è un mosaico di influenze, concepito da Humbert & Poyet. Marmo, legni, ferro, motivi Versailles reinterpretati: ogni elemento parla di Manhattan, ma con anima europea. Le grandi finestre ad arco e i soffitti alti accolgono una clientela eclettica, mentre la carne diventa protagonista in un palco urbano dallo stile impeccabile.

Japón a Miami Beach

Esuberanza nipponica, ma made in Florida. Japón è un’immersione visiva: la gru giapponese appare ovunque, su mosaici, tessuti, carta da parati. Il soffitto dorato e le xilografie antiche convivono con un bar scenografico e un patio tropicale dominato da una pagoda.

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Arte e cultura Dubai Hotel e Resort lusso Notizie Roma Viaggi Viaggi di Lusso

Tra gli hotel più belli del mondo ci sono due strutture italiane da sogno

Undicesima edizione per il Prix Versailles 2025 che in una categoria analizza dettagliatamente l’architettura e il design delle strutture ricettive, stilando la lista degli hotel più belli del mondo. Tra tante meraviglie sparse per il globo, ci sono anche due chicche italiane, proprio nella Capitale.

Jumeirah Marsa Al Arab a Dubai

Dopo aver premiato i musei più belli del mondo per il 2025, Prix Versailles torna a parlare d’architettura e lo fa riconoscendo 16 hotel più suggestivi del nostro pianeta, premiandoli per il loro design e l’architettura. Tra le strutture ricettive luxury che hanno ricevuto un riconoscimento c’è il Jumeirah Marsa Al Arab a Dubai, che si trova proprio sulla penisola che fa da appendice alla costa. Firmato dallo studio di architetti Killa Design, diventa una vera e propria scultura con piani che si susseguono ricreando il design di una nave da crociera con tanto di vista sull’orizzonte. L’anima futurista e cosmopolita lascia il segno.

 Mandarin Oriental Qianmen a Pechino

Altrettanto apprezzato il Mandarin Oriental Qianmen a Pechino. L’albergo si trova nel quartiere di Hutong che riprende vita proprio grazie a questa struttura. Cortili d’epoca e materiali antichi rfanno da testimonianza ad un passato che non cede il passo alla modernità ma la accoglie in una danza armonica. Il design contemporaneo si insinua con rispetto, generando uno spazio che è al tempo stesso intimo e monumentale, pochi passi dalla Città Proibita.

Rosewood Munich a Monaco di Baviera

In classifica anche il Rosewood Munich a Monaco di Baviera: l’albergo simbolo dei viaggi per il turismo bavarese si compone di due edifici storici con spazi ripensati con misura e raffinatezza. Lo studio Tara Bernerd & Partners ha creato ambienti vibranti ma con una bellezza pacata. All’interno non mancano spa, saloni e un’atmosfera che mixa lo stile barocco al minimalismo moderno. Un dialogo tra passato e presente scandito da stucchi, legni e luce naturale.

Al Moudira a Luxor

Luxor è una meta ambitissima per gli amanti dell’Egitto e della storia antica e proprio qui sorge Al Moudira, uno degli hotel più belli al mondo e simbolo dell’architettura più ricercata. Si tratta di un palazzo diffuso che si compone di cortili affrescati con palme mostrando forti ispirazioni che arrivano dall’Oriente. Lontano da ogni cliché turistico, ha saputo incantare con interventi architettonici che brano l’artigianato locale e la profondità storica del luogo. Il restauro recente ha ampliato spazi e offerte pur mantenendo fede all’anima originale.

Hôtel du Couvent a Nizza

Ci spostiamo verso la Costa Azzurra e più precisamente a Nizza con l’Hôtel du Couvent, una struttura ricettiva nata dalla ristrutturazione di un antico convento del XVII secolo. Un’oasi di pace che oggi risulta un ritiro contemporaneo; la struttura strizza l’occhio con nostalgia al complesso proponendo però qualcosa di adatto al turismo mettendo sobrietà, silenzio e bellezza al primo posto.

Hôtel Hana a Parigi

Visitare Parigi e soggiornare all’Hôtel Hana è certamente un’esperienza. La struttura ha poco a che vedere con la classica architettura francese ma strizza l’occhio alle atmosfere orientali e a quelle della Belle Époque all’interno di Little Tokyo. Terrazze sospese con vista rendono il rifugio urbano una delle cartoline più belle dal punto di vista dell’architettura in città.

Mandarin Oriental Mayfair a Londra

Potremmo definire il Mandarin Oriental Mayfair a Londra un manifesto urbano di design sofisticato. Progettato da RSHP e Studio Indigo, incarna l’incontro tra natura, arte e storia. L’uso di marmi rari, palette tonali e pezzi d’arte su misura rende ogni ambiente un microcosmo coerente. L’interazione tra gli spazi e i parchi circostanti trasforma l’albergo in un’estensione verde della città. Londra, qui, si mostra sotto una nuova luce.

Ran Baas The Palace a Patiala

Dopo 80 anni di silenzio, il forte Sikh di Qila Mubarak torna a vivere e lo fa in grande stile con il progetto Ran Baas, un vero e proprio atto d’amore verso la cultura punjabi. La ristrutturazione ha rispettato l’integrità del sito, introducendo elementi contemporanei con una grazia rara. Le 35 suite, i cortili, le sale reali: ogni dettaglio parla di artigianato e storia.

Palazzo Talìa a Roma

In classifica tra gli hotel più belli al mondo c’è anche palazzo Talìa, una meraviglia architettonica nel centro di Roma riportato all’antico splendore dall’architetto Luca Guadagnino. L’edificio elegante è pronto a conquistare con decorazioni medicee, soffitti affrescati e una piscina che ricorda in tutto e per tutto una vasca imperiale.

Romeo Roma a Roma

Zaha Hadid Architects compie il miracolo: rendere organico un palazzo del 1590. Il Romeo Roma è audace, ma sempre rispettoso. Gli arredi su misura e la piscina che rivela reperti archeologici rendono omaggio alla Città Eterna che è, a tutti gli effetti, un museo a cielo aperto. Tra le chicche da non perdere un ulivo secolare in terrazza che sembra voler rimarcare il legame con la memoria.

MGallery Sosei a Sapporo

L’anima industriale incontra l’intimità giapponese: MGallery Sosei a Sapporo. È uno degli hotel più belli al mondo e ha come particolarità l’essere stato costruito sulla storica birreria Kaitakushi. L’anima mix and match fonde estetiche ed epoche diverse tra spazi tatami e saloni dall’anima occidentale. Ogni ambiente è un’ode alla modernizzazione di Hokkaido.

Todos Santos Boutique Hotel a Todos Santos

Un’ex scuola trasformata in rifugio culturale. I murales conservati, le arcate in mattoni, l’incontro tra natura e architettura: Todos Santos è una pagina d’arte sulla storia del Messico. Le dieci camere sono affreschi abitabili, mentre il bar La Copa racconta storie di missioni e zuccherifici.

Shebara a Sheybarah Island

Design visionario tra cielo e mare: le ville di Shebara, sospese sull’acqua come perle galleggianti, riflettono l’orizzonte e la luce in un gioco infinito. Il resort, sostenibile e autosufficiente, ridefinisce il concetto di lusso attraverso scelte tanto architettoniche quanto ecologiche. Osservandolo non è difficile comprendere perché sia stato inserito tra gli hotel più belli del mondo.

Raffles Sentosa a Singapore

Un giardino segreto con vista mare: le ville immerse del Raffles Sentosa di Singapore in una cornice verde rigogliosa raccontano l’identità locale con eleganza rarefatta. I dettagli floreali, le lampade ispirate all’orchidea nazionale, la vegetazione integrata: tutto parla di un equilibrio tra urbano e naturale.

The Manner a New York

Un inno al design italiano nel cuore di SoHo per il The Manner di New York. Il progetto architettonico firmato da Hannes Peer gioca con colori, texture e arte per creare un ambiente vibrante e intellettuale. Le stanze sono una composizione autonoma ma sono soprattutto i murales di Elvira Solana a dare un tocco in più.

Namia River Retreat a Hội An

Un villaggio fluttuante nella quiete vietnamita. Namia River Retreat sorge su palafitte, tra giardini di erbe e corsi d’acqua. Il progetto architettonico punta alla serenità fornisce un invito a rallentare e a riconnettersi con la natura.

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Dubai, i laghi nel deserto a forma di cuore parlano la lingua dell’amore

Esiste un posto, immerso nella sconfinata sabbia dorata del deserto, che sembra un sogno a occhi aperti. Non uno qualsiasi, ma il più romantico, quello da vivere e da condividere con la propria dolce metà, o anche in solitaria per chi non smette di credere nell’amore. Il suo nome è Love Lake e fa da preludio all’esperienza che si andrà a vivere una volta giunti fin qui.

Ci troviamo nell’arido deserto di Dubai e più precisamente nella zona dei laghi Qudra a Saih Al Salam. È qui, che agli occhi di chi arriva, che si apre una visione onirica e surreale: due laghi a forma di cuore che si intrecciano tra loro e che si stagliano sullo sconfinato deserto dorato. Noi non abbiamo dubbi: è questa la destinazione più romantica da visitare in coppia e non solo.

Love Lake: la destinazione romantica nel deserto di Dubai

Così grandi che possono essere visti dallo spazio, così belli e romantici da conquistare anche i cuori dei più cinici: i due laghi a forma di cuore, immersi nel deserto di Dubai, sono da considerarsi uno dei luoghi più belli e romantici del Paese e del mondo intero.

Tappa imprescindibile delle coppie, e non solo, che arrivano nella città futuristica e ultramoderna degli Emirati Arabi uniti, i due laghi sono stati creati dall’uomo che ha scelto per loro una cornice d’eccezione, quella della natura arida e selvaggia del deserto.

Le sue origini sono piuttosto recenti: Al Qudra Lake, questo il suo nome ufficiale, è stato creato nel 2018 nell’area di Al Marmoum (deserto di Bab Al Shams) e, successivamente, ribattezzato Love Lake dal grande pubblico e dalle stesse istituzioni.

Tutto, qui, parla d’amore: i 16 alberi piantati intorno ai laghi artificiali formano la scritta Love creando uno spettacolo senza eguali che trova la sua massima bellezza con la vista dall’alto, mentre i sentieri labirintici che si snodano sulla sponda orientale ricreano in maniera suggestiva l’immagine di due amanti che si abbracciano. Completano il disegno begonie, arbusti e alberi a forma di cuore che rendono questo luogo il più romantico e originale di Dubai.

Un’oasi nel deserto che colpisce, sicuramente, per la sua suggestione, ma che si configura anche come una tappa imprescindibile per gli amanti della natura. Questo piccolo eden, infatti, è diventata la casa di moltissimi esemplari autoctoni. passeggiando tra i sentieri che circondano i laghi è possibile fare birdwatching e osservare numerosi pesci di diverse specie, come quelli arancioni e rossi giapponesi che fanno capolino tra le acque limpide dei bacini.

Love Lake di Dubai

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Le sculture che sorgono nel parco che circonda il Love Lake di Dubai

Come raggiungere i due laghi a forma di cuore

Il sito di Love Lake è situato fuori la città, nel cuore del deserto di Dubai. Per raggiungere questo luogo così romantico, dunque, è imprescindibile spostarsi in automobile. Partendo dalla città, dalla quale l’area dista circa 50 km, è possibile percorrere due strade: la Emirates Road (E611) o la Dubai-Al Ain Road (E66). Entrambe conducono ai laghi di Al Qudra. Il tempo di percorrenza è di circa 50 minuti.

In alternativa, per chi si sposta con i mezzi pubblici, è disponibile la linea 67 con fermata a Nakheel Stables (gli orari sono consultabili sul sito ufficiale di Roads & Transport Authority, la l’agenzia di trasporti pubblici di Dubai), da lì è necessario proseguire in taxi. È possibile raggiungere i due laghi a forma di cuore anche prenotando un transfer privato o prendendo parte ai numerosi tour che partono da Dubai e che conducono in questo popolare sito d0interesse turistico.

Cosa fare nei dintorni

Quello che un tempo era un vero e proprio tesoro nascosto, oggi è diventato un’attrazione turistica, una tappa imprescindibile per tutte le persone che visitano Dubai e il suo deserto. Tantissime le esperienze romantiche da vivere qui, come quella di sorvolare il sito dall’alto per avere una visione totale e completa dei due cuori che si intrecciano, o di pernottare all’interno dei lussuosi resort, o delle Desert Pool Villas, per vivere il deserto dell’emirato a tutto tondo.

Le dimensioni dell’oasi del deserto, che si sviluppa su una superficie di oltre 5000 metri quadrati, sono davvero straordinarie al punto tale che l’area è ben visibile anche dallo spazio. Se provate a digitare su Google Hearts le parole Heart Lake Dubai  potrete rendervi conto da soli della magnificenza di questa meraviglia artificiale.

Ma cosa fare una volta giunti fin qui? Sicuramente godersi lo spettacolo: la grande distesa di sabbia a perdita d’occhio incornicia i due cuori che sono diventati, per tutti, il simbolo dell’amore. Ma non è tutto perché l’area che si snoda intorno ai due bacini è stata trasformata in un romantico parco dedicato agli innamorati che accogliere i visitatori con una serie di sculture di legno a forma di cuore che si snodano lungo l’area e che accompagnano i visitatori fino all’anima del sito.

I viaggiatori che arrivano fin qui possono fermarsi a contemplare il tramonto nel deserto, fare passeggiate tra le sculture e organizzare dei picnic, oppure dedicarsi alla ricerca delle oltre 100 specie di animali, fiori e piante che hanno fatto di questo luogo la loro casa. Per i più sportivi, invece, è possibile addentrarsi nei sentieri che circondano i due bacini per passeggiate e corse (anche in bicicletta) con vista memorabile.

Quando andare? Il Love Lake Dubai è aperto tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24. È possibile visitarlo in ogni momento, anche a San Valentino, e trascorrere l’intera giornata qui. Tuttavia vi consigliamo di dedicarvi all’osservazione del panorama durante un momento preciso della giornata: quello del tramonto. È proprio quando il sole si prepara a dare il suo ultimo saluto, infuocando la terra con i suoi raggi più belli, che tutto si colora di infinite sfumature di oro, arancione e rosso dando vita a uno spettacolo sublime e magico.

Love Lake Dubai

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Il laghi a forma di cuore di Dubai al tramonto
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Capodanno 2025 a Dubai: cosa fare, eventi e clima

Festeggiare il Capodanno in una località calda ed esotica, dove fuggire dal freddo pungente che colpisce generalmente l’Italia nel mese di Dicembre, è un desiderio di molti. Perché, allora, non festeggiare il Capodanno a Dubai? Stiamo parlando di una delle mete più visitate degli ultimi anni. Una città dove il lusso si mescola alle tradizioni degli Emirati Arabi e dove poter assistere a spettacoli indimenticabili. Una località adatta sia se si vuole viaggiare in compagnia dei propri amici, con il proprio partner o la propria partner ed in famiglia. Insomma, potrebbe essere la scelta perfetta per accogliere il nuovo anno.

Cosa fare a Capodanno a Dubai: tutti gli eventi

A Capodanno la città di Dubai si trasforma. Le vie ed i suoi grattacieli vengono illuminati con bellissime installazioni luminose, oltre che frequenti spettacoli pirotecnici, con la possibilità di partecipare ad un’ampia gamma di eventi e feste eleganti in hotel di lusso.

Uno degli appuntamenti imperdibili è lo spettacoli pirotecnico al Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, dove ogni diverse migliaia di persone, provenienti da tutto il mondo, si radunano per ammirare questo show davvero straordinario. Per chi non volesse perdere questo memorabile spettacolo e, soprattutto, vuole vivere appieno questa fantastica celebrazione, si consiglia di arrivare molto presto, così da assicurarsi un posto strategico, come il Dubai Mall o i giardini del Burj Park.

Se si è alla ricerca di una serata mi tranquilla, ad esempio in famiglia, c’è anche la possibilità di partecipare ad una cena in uno degli eleganti e numerosi ristoranti della città di Dubai, molti dei quali offrono menu speciali in occasione del Capodanno. Da non perdere, fra questi, i ristoranti con terrazza, come quelli che si trovano a The Palm Jumeirah, l’emblematica isola tropicale a forma di palma, che garantisce una vista mozzafiato ed un’atmosfera unica.

Per chi, invece, ama le atmosfere più romantiche, si consiglia di partecipare ad una crociera in Dau, una tradizionale imbarcazione a vela araba, lungo il Dubai Creek oppure nella Marina, così da assistere ad una vista privilegiata ed indimenticabile sullo skyline di Dubai illuminato. Durante queste crociere si avrà la possibilità di assaporare i gusti tipici locali della cucina araba o, in alternativa, gusti della cucina internazionale. Molte di queste crociere propongono anche eventi a bordo, con spettacoli dal vivo, e il fatidico brindisi di mezzanotte.

Da non dimenticare anche la possibilità di assistere a concerti e DJ Set organizzati in diversi punti della città, come la Coca-Cola Arena e le spiagge di Jumeirah, dove ogni anno si esibiscono artisti di fama internazionale.

Festeggiamenti di Capodanno a Dubai, con fuochi d'artificio che illuminano il Burj Khalifa

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Fuochi pirotecnici di Capodanno a Dubai

Vita notturna e discoteche a Dubai

La vita notturna di Dubai è davvero vibrante e famosa in tutto il mondo, nonostante sia regolata da alcune leggi specifiche e ferree, che i visitatori devono assolutamente rispettare. Le feste aumentano soprattutto durante il Capodanno, quando diversi club e discoteche organizzano serate speciali con DJ internazionali, spettacoli dal vivo e, per dare un tocco unico alla serata, con temi glamour.

Una delle destinazioni più celebri della città è il White Dubai, che si trova sul tetto del Meydan Racecourse, un complesso dove si svolgono gare di cavalli da corsa, che offre una vista spettacolare ed una vasta selezione di altissimo livello. A questo si aggiunge anche il Sky 2.0, che si trova nel cuore del Dubai Design District, molto famoso per i suoi party esclusivi e per l’atmosfera futuristica che lo contraddistingue.

Chiaramente, c’è anche la possibilità di partecipare ad esperienze ancora più lussuose. Fra tutte, si citano i club situati in hotel 5 stelle, come il Billionaire Dubai o il Armani Privé, locali eleganti che offrono per Capodanno pacchetti unici, che includono cena, spettacolo e accesso alla pista da ballo. Chiaramente, per partecipare a questi party è importante rispettare un determinato dress code elegante, oltre che una prenotazione anticipata.

Per chi, invece, desidera qualcosa di più informale, i bar panoramici come il The Penthouse al FIVE Palm Jumeirah o il At.mosphere al 122° piano del Burj Khalifa, dove poter assaporare cocktail raffinati ed una vista spettacolare sulla città.

Spiaggia di Jumeirah a Dubai dove passare giornate di CApodanno

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La spiaggia di Jumeirah a Dubai

Come muoversi a Dubai a Capodanno

A Capodanno il traffico a Dubai potrebbe essere particolarmente intenso, soprattutto nelle aree vicino ai punti di interesse principale. Per questo motivo è importante riuscire a pianificare in anticipo i propri spostamenti in città, considerando le diverse opzioni disponibili.

La metro di Dubai, ad esempio, rappresenta il mezzo più comodo e veloce per evitare il traffico urbano. Sono presenti due linee, la verde e la rossa, che collegano gran parte della città e consentono di visitare e spostarsi facilmente fra le attrazioni principali, come il Burj Khalifa, il Dubai Mall e la Marina.

I taxi sono molto diffusi in città, ma a Capodanno potrebbe essere molto difficile trovarne disponibili, a causa dell’alta richiesta. È consigliabile, pertanto, prenotare un taxi in anticipo tramite l’utilizzo di alcune applicazioni, come Careem o Uber, molto utilizzate a Dubai. Chiaramente, questi sono servizi più costosi rispetto all’alternativa locale RTA, i classici taxi ufficiali cittadini, caratterizzati dal colore beige delle vetture.

Altre alternative potrebbero essere i monopattini elettrici o le biciclette a noleggio, che sono una soluzione molto comoda per piccoli spostamenti, soprattutto se si decide di alloggiare o visitare aree come Marina o Downtown Dubai. Si potrebbe anche decidere di noleggiare un’auto, ma c’è da tenere in considerazione il fatto che molte strade nella giornata del 31 Dicembre potrebbero essere chiuse a causa degli eventi in città.

Il clima di Dubai a Capodanno

A Dicembre il clima di Dubai è decisamente molto piacevole, questo fa della città una delle mete più visitate al mondo e più gettonate anche durante il periodo di Natale. Le temperature diurne, in genere, si aggirano intorno ai 25 gradi, mentre la sera possono scendere anche fino a 15/18 gradi. Si tratta, dunque, di un clima decisamente accettabile, ma che allo stesso tempo richiede un minimo di attenzione durante la preparazione della valigia: abbigliamento leggero per il giorno ed una giacca per le ore serali potrebbero essere la soluzione ideale.

La possibilità di pioggia in questo periodo è molto bassa rispetto altri momenti dell’anno, ma ci si potrebbe aspettare qualche rovescio breve. Inoltre, questo tipo di clima consente di godere di un cielo bellissimo e di vivere esperienze all’aperto, come giornate in spiaggia o escursioni nel deserto.

Vivere e festeggiare il Capodanno a Dubai è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. In attesa del nuovo anno, la città ha decisamente molto da offrire: esperienze memorabili, vita notturna vivace e clima ideale la rendono una delle mete più gettonate dove festeggiare il Capodanno 2025.

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Il viaggio al tempo dei cibi virali su TikTok

In un mondo in cui i social media sono diventati una delle più potenti fonti d’ispirazione per i viaggi, non c’è da stupirsi se il fenomeno dei cibi virali su TikTok sia all’origine di una delle ultime tendenze del turismo gastronomico. Un fenomeno ormai di portata mondiale, secondo quanto riporta Euronews, che trasforma cibi iconici in tappe imperdibili per foodies e curiosi, pronti ad attraversare oceani solo per un assaggio.

Pensiamo a mete come gli Stati Uniti o l’Italia, dove la tradizione gastronomica è parte integrante dell’esperienza turistica. Nessuno va negli USA senza provare pancake e pretzel, o in Italia senza gustare pizza e pasta. Ma oggi, i viaggiatori non sono più attratti solo dalle cucine tradizionali. Sempre più persone viaggiano per assaporare un’unica, specifica leccornia diventata virale sui social. E così, tra barrette di cioccolato al pistacchio a Dubai e panini con cetrioli a New York, il food tourism ha trovato nuovi, a volte sorprendenti, protagonisti.

Dubai e il cioccolato più virale di TikTok

Dubai ha fatto parlare di sé questa estate grazie a una creazione al cioccolato che è rapidamente diventata un vero must tra gli utenti di TikTok. Un negozio della città ha lanciato una barretta di cioccolato ripiena di crema al pistacchio, pasta di tahina e Knafeh, un dolce tradizionale mediorientale. Ricoperta di cioccolato al latte svizzero, questa delizia ha conquistato il web quando la food influencer Maria Vehera ha condiviso un video in cui la assaggiava in macchina, totalizzando milioni di visualizzazioni. In un lampo, il dolcetto è diventato un souvenir irrinunciabile per chi visita gli Emirati, al costo non proprio economico di circa 68,25 AED (circa 17 euro).

Il panino con i cetrioli a New York

Da una parte all’altra del globo, anche New York ha trovato il suo “food craze” con il celebre panino al cetriolo. Come suggerisce il nome, si tratta di un sandwich che sostituisce il pane con due cetrioli sottaceto svuotati, farciti con salumi o formaggi. Questo spuntino particolare ha attirato visitatori da tutto il nord-est degli Stati Uniti, ma anche turisti internazionali, tutti curiosi di provare la creazione salata di un deli della Grande Mela che non fa mistero di vendere più di 200 di queste specialità al giorno.

La patata al forno più amata dagli australiani

Stranamente, un altro piatto virale è una semplice patata al forno venduta da un food truck a Preston, nel Regno Unito, che stando a Euronews ha attirato australiani a frotte. Ben contenti di sorbirsi 23 ore di volo per gustare una jacket potato farcita con fagioli al chili o burro all’aglio. Non c’è che dire, questo “comfort food” britannico ha dimostrato di poter viaggiare ben oltre i suoi confini originari.

A Parigi per il burro più famoso del mondo

Nella capitale francese, una delle prelibatezze che attira i turisti grazie a TikTok non è una baguette e nemmeno un croissant, ma una semplice confezione di burro di qualità superiore. Le Beurre Bordier, prodotto a mano e aromatizzato con ingredienti come alghe o pepe, ha conquistato schiere di visitatori che affollano le botteghe parigine dove è in vendita pur di portarsi a casa questo tesoro del gusto.

L’iconico panino di Firenze

Firenze è sulla mappa dei viaggiatori gastronomici da ben prima dell’avvento dei social, ma è anche grazie a TikTok se i panini farciti di All’Antico Vinaio sono conosciuti ai quattro angoli del globo. Tanto che questo storico locale è arrivato a vendere fino a 10.000 panini al giorno farciti con ingredienti raffinati come salame al tartufo, crema di pistacchio e formaggio stracciatella.

La leche frita in Spagna

In Spagna, un dessert semplice e tradizionale ha catturato l’immaginazione degli utenti di TikTok: la “leche frita”. Questo dolce, simile a una croccante torrija, è un trionfo di sapori dolci e consistenze morbide, nato dall’impasto di latte e zucchero fritto in pastella. Ispirati da migliaia di video che hanno reso famoso questo dolce sui social, sono sempre più i turisti che si riversano nelle pasticcerie spagnole per gustare una versione autentica di questa delizia.

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Miracolo a Dubai: il giardino più grande del mondo è qui

C’è un giardino che è un vero e proprio sogno a occhi aperti, un luogo in cui prendono forma villaggi, cuori giganteschi, aeroplani, animali e in cui la realtà supera la fantasia. Tutto è stato realizzato con i fiori e le piante e il colpo d’occhio è favoloso, multicolore e spettacolare.

Siamo a Dubai, terra in cui lo stupore è di casa, dove i palazzi arrivano a toccare il cielo e l’ingegno dell’uomo si mostra in tutta la sua incredibile tecnica. Qui c’è un giardino enorme, che accoglie i visitatori e li fa immergere in una fiaba, un luogo fantastico che è anche un’esplosione di colori e natura.

Benvenuti al Dubai Miracle Garden, il giardino di Dubai che ospita 150 milioni di fiori e si sviluppa su un’area di 72mila metri quadrati.

Dubai Miracle Garden, tutto sul giardino più grande (e magico) del mondo

Passeggiare per il Dubai Miracle Garden significa fare il pieno di stupore e meraviglia: siamo a Dubai negli Emirati Arabi e questo luogo fatto di fiori e piante naturali è considerato il più grande al mondo. Ci si imbatte, ad esempio, in una donna che galleggia nell’aria: è la Floating Lady, i cui capelli ricadono verso il terreno, così come l’abito realizzato con meravigliose petunie rosse. Oppure si può fare la conoscenza di un grande orsacchiotto e misurare il tempo con un gigantesco orologio floreale di 15 metri: i disegni cambiano in base alla stagione ed è fatto con fiori e piante.

Dubai Miracle Garden: il grande orologio

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Dubai Miracle Garden: il maestoso orologio

Un’altra attrazione imperdibile è l’aeroplano ricoperto da fiori e piante: si tratta dell’iconico Airbus A380 a due piani di Emirates, realizzato a grandezza naturale su cui vi sono più di 500mila fiori e piante.

E poi vi sono bellissime figure e casette che si specchiano nell’acqua del Lake Park, zona in cui i colori e i contrasti sono meravigliosi, ma non mancano un campo di girasoli, un punto panoramico da cui ammirare tutta la meraviglia di questo giardino a Dubai, un Heart Tunnel in cui ci si muove tra cuori e fiori, senza dubbio il punto più romantico di tutti, e le zone coperte da ombrelli colorati dove passeggiare o sedersi.

Per rilassarsi durante la visita ci sono apposite aree salotto intorno al Lake Park: per godere di un momento di relax ma anche per ammirare una vista straordinaria.

Siamo a Dubai, in Asia, dove la realtà supera la fantasia e in ogni luogo ci si imbatte in qualcosa di straordinario per grandezza e ingegno, proprio come questo giardino fantastico che non ha nulla da invidiare ad altri celebri in tutto il mondo.

Tutte le informazioni utili per visitare il giardino di Dubai

Per pianificare una visita al Dubai Miracle Garden si deve innanzitutto visitare il sito internet ufficiale per verificare aperture e orari. In genere si può accedere dal lunedì al venerdì  dalle 9 alle 21, mentre il sabato e la domenica dalle 9 alle 23. Si può raggiungere con i mezzi pubblici, come metropolitana e autobus, ma anche con il taxi.

Aereo Emirates: attrazione Dubai Miracle Garden, il giardino a Dubai

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L’aereo Emirates, un’attrazione del Dubai Miracle Garden

Questo luogo di grande fascino e bellezza ha aperto i battenti nel 2013, il 14 febbraio ovvero il giorno di San Valentino, e da allora è una delle attrazioni cittadine che vale la pena visitare.

Accanto, poi, si trova un’altra tappa in cui la meraviglia la fa da padrona: si tratta del Dubai Butterfly Garden che si fregia di essere il più grande giardino coperto delle farfalle al mondo: composto da dieci cupole, queste ospitano un totale di 15mila farfalle di 50 tipologie diverse che differiscono per dimensioni e colori. Si sviluppa su oltre 6.670 metri quadrati. Una doppia magia, da raggiungere se si programma una vacanza in questo luogo sempre più amato in tutto il mondo.