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Ecco i luoghi dove il mare è caldo tutto l’anno

Il sogno di inseguire l’estate, di viaggiare cercando il mare caldo, quello che ti accoglie tutto l’anno con temperature miti regalandoti la possibilità di bagni anche fuori stagione. Ci sono alcune mete nel mondo dove il desiderio si trasforma realtà, offrendo la possibilità di fare una nuotata anche quando imperversa l’inverno.

Alcune facilmente raggiungibili, altre più distanti, sono tutte accomunate dal loro mare che permette di vivere vacanze al caldo e che regala un’esperienza autentica di estate (o primavera) che dura dodici mesi: dalle Canarie a Sharm El Sheikh, ma anche Dubai e Lampedusa dove il bagno si può fare fino all’autunno inoltrato.

Le tappe imperdibili per rincorrere l’estate e fare il bagno anche fuori stagione: da quelle più vicine all’Italia a destinazioni più lontane ma che vale la pena raggiungere.

Canarie

Temperature miti, mare caldo tutto l’anno: le Canarie sono una delle mete predilette per chi sogna di andare in spiaggia per tutti i 12 mesi. Appartengono alla Spagna, ma si trovano al largo della costa nord – occidentale africana nell’Oceano Atlantico. Basti pensare che le temperature non scendono sotto i 18 gradi (come minima) a gennaio e quindi le acque di queste isole sono perfette per fare il bagno anche fuori stagione. Tra le isole che si possono scegliere vi sono Gran Canaria e Tenerife, che sono meno ventose rispetto alle altre.

Comunque, la temperatura media è di 22 gradi e le ore di sole annuali ammontano a più di tremila, le spiagge sono diversificate e si trova quella giusta per ogni gusto.

Il mare caldo tutto l'anno alle Canarie

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A Gran Canaria, dove il mare è gradevole tutto l’anno

Spagna – Costa del Sol

Restiamo in Spagna con la Costa del Sol, la zona di Malaga in Andalucia è una meta favolosa per godere del mare anche in inverno: la sua costa è molto lunga e i giorni di sole annuale pare ammontino a circa 320 in questa regione. Si tratta di un’area punteggiata da suggestive località balneari, ma di cui vale assolutamente la pena scoprire anche la cultura e la tradizione gastronomica (davvero ricca e indimenticabile). Un luogo in cui, poi, si avrà voglia di tornare.

Spagna, lungo la Costa del Sol il mare è caldo

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Spagna lungo la Costa del Sol per andare al mare tutto l’anno

Dubai

Bella tutto l’anno con le sue tante anime, Dubai anche nei mesi invernali è la meta ideale per chi cerca mare caldo e clima adatto a una vacanza che ci ricordi l’estate.

Oltre alle bellissime spiagge si possono programmare escursioni nel deserto o visitare le tante attrazioni maestose che questa località ha da offrire. Un viaggio indimenticabile per chi ama la comodità e le mete da sogno.

Dubai meta per le vacanze di chi cerca il mare caldo

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Vacanza a Dubai per il mare caldo tutto l’anno

Lampedusa

Più vicina all’Africa che alla Sicilia, l’isola italiana di Lampedusa gode di un clima privilegiato per gran parte dell’anno, che permette di poter fare il bagno in un mare abbastanza caldo anche in autunno inoltrato: infatti l’estate può arrivare anche fino al mese di novembre.

Tra le spiagge da visitare (e da vivere) a Lampedusa si segnalano quella di Cala Croce con la sua sabbia bianca che fa da contrasto con il blu del mare e, da non dimenticare, anche la Spiaggia dei Conigli il cui accesso è contingentato.

A Lampedusa mare caldo per gran parte dell'anno

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Lampedusa, qui si trova il mare caldo per gran parte dell’anno

Malesia

Un’altra meta ideale per chi è alla ricerca di un mare caldo tutto l’anno è la Malesia. Il clima, del resto, è equatoriale che si traduce con caldo e umido, non mancano neppure le piogge che sono molto abbondanti soprattutto in concomitanza dei monsoni. Le aree esposte sono diverse in base ai periodi dell’anno; quindi è bene organizzare il viaggio sapendo prima come sarà il clima. Aspetto interessante da sapere è che le temperature sono calde e gradevoli 12 mesi all’anno. Se si programma una vacanza in Malesia tra novembre e maggio, ad esempio, la zona da raggiungere è quella peninsulare occidentale.

Malesia, meta ideale per chi cerca il mare caldo

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Mare caldo tutto l’anno in Malesia

Mauritius

Mauritius è un’isola ed è una meta di viaggio favolosa per chi rincorre l’estate tutto l’anno, in particolare per la temperatura del mare che è calda e gradevole.

Da aprile a settembre le temperature sono perfette e il clima dovrebbe essere più secco, mentre in altri periodi si corre il rischio di piogge. Da calcolare che qui soffiano venti anche molto forti. Perfetta per chi cerca spiagge e natura indimenticabili.

Mare caldo e da favola alle Mauritius

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Mauritius: mare caldo e location da sogno

Cuba

Mare tutto l’anno? Cuba è un’altra destinazione perfetta, poiché la temperatura dello specchio marino può variare dai 24 ai 28 gradi. Da novembre ad aprile il clima è maggiormente secco, quindi potrebbe essere il momento più adatto per raggiungere l’isola. A rendere un viaggio qui indimenticabile tante bellezze, a Cuba infatti ci si potrà lasciare stupire da spiagge meravigliose, natura favolosa, storia e cultura. Un luogo tutto da scoprire.

Cuba: mare caldo tutto l'anno

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Il mare caldo tutto l’anno lo troviamo a Cuba

Sharm El Shaik

Torniamo relativamente vicino all’Italia con Sharm El Sheik, località di mare in Egitto dove si può fare il bagno tutto l’anno, basti pensare che la temperatura del Mar Rosso non scende al di sotto dei 22 gradi.

Si raggiunge in circa 4 ore di volo da Milano e qui ci si può lasciare stupire dalla sua bellissima barriera corallina, una delle più grandi al mondo e i cui coralli si sono formati anche 6mila anni fa, dalle sue spiagge favolose come quella di Main Beach. Da non perdere anche il Monastero di Santa Caterina che si trova nei pressi del monte Sinai.

Sharm El Shaik con il mare caldo tutto l'anno

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Mare caldo tutto l’anno a Sharm El Shaik mare caldo

Bonita Springs in Florida

Se l’intenzione è quella di volare negli Stati Uniti, allora la località da raggiungere è Bonita Springs: qui il sole splende tutto l’anno (pare per circa 300 giorni). Si trova nel sud – ovest della Florida, più precisamente nella contea di Lee ed è una cittadina caratterizzata da spiagge di sabbia bianca e sottile, parchi e si possono organizzare tante escursioni per tutti i gusti: da quelle più sportive a quelle di carattere culturale.

Bonita Springs in Florida: qui si trova il mare caldo

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Mare caldo, una delle mete è Bonita Springs in Florida

Sri Lanka

Vacanze per tutto l’anno grazie a un mare caldo? Lo Sri Lanka è un’altra località da raggiungere, basta pianificare con attenzione il periodo e la zona da visitare in base ai monsoni. Qui, poi, ci sono tantissime cose da fare e da vedere: dalle attrazioni che fanno immergere nella cultura di questo luogo, fino alle spiagge che lasciano senza fiato così come la natura.

Sri Lanka dove trovare il mare caldo

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Sri Lanka: meta da scoprire per il suo mare caldo
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Curiosità Dubai isole Posti incredibili Viaggi viaggiare

Queste sono le isole più strane del mondo

Sappiamo bene che l’essere umano è una creatura curiosa: in percentuali diverse, ognuno di noi è attratto da ciò che non conosciamo, da posti incredibili e talvolta anche strani. Se alla curiosità uniamo la passione dei viaggi, il nostro spirito avventuriero potrebbe portarci verso mete uniche, molto spesso remote, come queste isole considerate le più strane del mondo. A volte è tutta opera della natura, altre c’è lo zampino dell’uomo che con la sua creatività ha dato vita a scenari surreali: scopriamole insieme.

Palm Jumeirah, Dubai

Partiamo dall’isola considerata una delle attrazioni principali di Dubai: Palm Jumeirah. In realtà si tratta di un complesso formato da diverse isole artificiali che, insieme, vanno a creare una palma con tronco, 17 rami e un semicerchio che agisce come un frangiflutti. Per la costruzione di Palm Jumeirah, durata 7 anni (dal 2001 al 2008) è stata utilizzata la sabbia dragata dal fondo del Golfo Persico e più di sette milioni di tonnellate di roccia. L’isola artificiale ospita hotel di lusso tra i più importanti al mondo ed è chiaro che, per ammirarla, sia necessaria una visuale privilegiata dall’alto. Avete due possibilità: prenotare un giro in elicottero o salire al 52° piano del The View at The Palm situato dentro The Palm Tower. La terrazza, situata a un’altezza di 240 metri, aprirà davanti a voi un panorama a 360 gradi.

Isola palma Dubai

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L’isola artificiale a forma di palma costruita a Dubai

Isole galleggianti degli Uros, Perù

Torniamo a un’isola nata dall’ingegno dell’uomo, in questo caso dell’etnia degli Uros, un popolo proveniente dalla Bolivia e giunto sul Lago Titicaca (come vedrete ora, letteralmente sul lago) per scappare dalle invasioni degli Inca e del popolo Colla. Le acque del lago divennero ben presto la loro casa perché è qui che iniziarono a costruire delle imbarcazioni fino a unirle per creare delle vere e proprie isole artificiali o villaggi galleggianti. La particolarità di queste isole è che possono scendere e salire seguendo il livello del lago e gli abitanti possono spostarle come se fossero delle chiatte. Le costruzioni sono state realizzate con materiali locali, come la ‘totora’, una pianta acquatica molto robusta che cresce in tutta la zona. In generale ci sono circa 80 isole abitate da 1800 persone.

Sable Island, Canada

Questo piccolo angolo di mondo, situato 150 chilometri a sud-est della Nuova Scozia, ha due particolarità. È tristemente noto come il “Cimitero dell’Atlantico”, per via dei numerosi naufragi, e rappresenta un parco nazionale abitato quasi esclusivamente da cavalli selvaggi, di cui se ne contano almeno 500. Come ci sono arrivati questi cavalli sull’isola? Fu un commerciante americano a portarli qui con l’obiettivo di trasformare Sable Island in un allevamento equino. Alla sua morte, i cavalli abbandonati si sono letteralmente impadroniti dell’intera isola.

Vulcan Point, Filippine

Un vulcano che contiene un lago che, a sua volta, contiene un altro vulcano. Confusi? Vi spieghiamo meglio: ci troviamo nella matrioska geologica del Vulcan Point, nelle Filippine, a 50 chilometri da Manila. Il Vulcan Point è un’isola situata dentro un lago (Main Crater Lake), situato a sua volta dentro un’isola (Volcano Island), che si trova dentro un lago (Taal Lake), che, ancora, si trova dentro un’isola (Luzon Island). Questo è possibile perché il tutto si è formato all’interno della caldera del vulcano Taal, il più attivo del paese, in seguito a un’eruzione di tipo esplosivo di dimensioni molto grosse (che genera un cratere molto grande) seguita da una più piccola che forma un cratere più piccolo all’interno.

Vulcan Point Filippine

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Vista del vulcano Taal sull’isola di Luzon

Ōkunoshima, Giappone

Restiamo in tema di animali, ma voliamo verso il Giappone dove sono teneri conigli a fare da padroni su un’isola situata nella prefettura di Hiroshima dove non c’è molto da fare se non coccolare questi lagomorfi e godersi il mare. L’isola, originariamente utilizzata come base di produzione di gas velenosi durante la Seconda Guerra Mondiale (un aspetto che può essere approfondito nel museo), è oggi una riserva naturale ideale per trascorrere una giornata all’aria aperta tra picnic e sessioni di snorkeling. Se poi vi siete dimenticati di portare il cibo per i conigli, troverete un apposito bar dove acquistarlo!

Niihau, Hawaii

Un’isola, la più piccola delle Hawaii, dove non esistono strade, non c’è elettricità o internet e neanche strutture turistiche: benvenuti a Niihau. Proprietà privata dal 1864, quando Elizabeth Sinclair, potente proprietaria terriera scozzese, decise di comprarla dal re Kamehameha V per conto della corona inglese, qui il tempo sembra essersi fermato. Niihau è conosciuta come The Forbidden Island perché l’accesso è vietato a tutti tranne ai parenti di coloro che ci abitano, al personale della Marina Militare degli Stati Uniti, ai funzionari governativi e altri selezionati ospiti della famiglia proprietaria. L’obiettivo è quello di onorare la richiesta del re di salvaguardare sempre gli interessi degli abitanti e del territorio: ecco perché, a differenza delle altre isole delle Hawaii, Niihau è letteralmente fuori dai radar turistici.

Hashima, Giappone

Torniamo in Giappone dove, tra le 505 isole disabitate della prefettura di Nagasaki, Hashima è considerata la più spettrale. Chiamata anche Gunkanjima, “nave da guerra”, per la somiglianza del suo profilo alla corazzata giapponese Tōsa, fu abbandonata nel 1974 in seguito alla chiusura dello stabilimento minerario. Oggi rappresenta uno dei più grandi e significativi esempi di archeologia industriale tanto che, dal 2015, è stato inserito tra i ventitré siti storici industriali Patrimoni dell’Umanità. Per raggiungere Gunkanjima dovrete necessariamente partecipare a uno dei tour organizzati disponibili più volte al giorno e in partenza dal porto di Nagasaki.

Hashima Giappone

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L’isola di Hashima

Isola di Natale, Australia

Paesaggi incontaminati e fenomeni migratori, l’Isola di Natale è un paradiso naturale appartenente all’Australia e situato nell’Oceano Indiano. Seppur il primo europeo ad avvistarla fu Richard Rowe nel 1615, è stato il capitano della Royal Mary, William Mynors, a conferire il nome a questo luogo quando vi passò accanto il 25 dicembre 1643. Soprannominata “Galapagos dell’Oceano Indiano“, è famosa per la migrazione annuale dei granchi (circa 50 milioni di granchi rossi si spostano ogni anno lungo l’isola) per le sue spettacolari barriere coralline e per gli squali balena.

Thilafushi, Maldive

Non proprio l’isola che immaginiamo quando parliamo di Maldive, Thilafushi è nata nel 1991 per volere del governo e funge da discarica municipale per la capitale Malé. Un’isola dei rifiuti artificiale che esiste da trent’anni, dove vengono scaricati quotidianamente plastica e altri oggetti, smaltiti all’interno di fosse scavate nella sabbia. Seppur le Maldive stiano cercando diverse soluzioni per limitare l’uso della plastica e di altri materiali inquinanti, la grandezza di quest’isola cresce anno dopo anno.

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Asia Caraibi crociere Dubai Emirati Arabi Notizie Viaggi

L’offerta Costa Crociere per prolungare l’estate

Quando l’estate sta per finire c’è sempre un po’ di malinconia nell’aria: gli ombrelloni negli stabilimenti chiudono, i chioschi tolgono le insegne colorate e le serate cominciano a diventare sempre più fresche. Ma non preoccupatevi, perché se in Italia l’autunno comincia a bussare alle porte, da qualche altra parte del mondo il caldo continua a rendere le giornate perfette. Ed è proprio qui che vi porterà Costa Crociere con la sua offerta pensata per prolungare l’estate.

Con l’iniziativa “Summer Forever“, la compagnia renderà la stagione autunno-inverno meno rigida e nostalgica proponendo destinazioni meravigliose come i Caraibi e Dubai e gli Emirati Arabi con pacchetti convenienti e offerte speciali come My Drinks, che garantisce gratuitamente bevande illimitate tutti i giorni della crociera.

Le destinazioni di Summer Forever con bevande gratis

L’estate continua anche durante la stagione più fredda per chi deciderà di salpare insieme a Costa Crociere verso destinazioni esotiche e tropicali a bordo delle sue navi più belle come Costa Smeralda, Costa Fortuna e Costa Fascinosa. Per questi itinerari, l’offerta comprende crociera+volo+bevande gratis ed è valida per prenotazioni fatte entro il 26 agosto 2024 con partenze dai principali aeroporti italiani: Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Cagliari e Palermo per l’itinerario di Costa Fortuna; Milano Malpensa per l’itinerario di Costa Fascinosa.

Crociera ai Caraibi

La crociera ai Caraibi prevede due itinerari di 8 giorni. La nave Costa Fortuna porta alla scoperta di isole caraibiche da sogno, con partenza da Guadalupa, come le isole BES (Bonaire, Sint Eustasius e Saba), Aruba, una tappa imperdibile per provare le specialità tipiche dei Caraibi, il Patrimonio UNESCO Curaçao e Martinica. Durante il viaggio vivrete esperienze uniche e divertenti, non solo party scintillanti, ma anche eventi dedicati alle stelle dove insieme a un esperto ammirerete il cielo come non l’avete mai visto prima.

Con Costa Fascinosa, invece, la partenza è prevista da La Romana, un moderno centro turistico della Repubblica Dominicana. Da qui salperete alla scoperta di isole incontaminate come Grand Turk, di spiagge dorate come quelle di Puerto Plata e delle foreste tropicali dell’Isola Catalina. Anche in questo itinerario non mancano esperienze di divertimento uniche all’insegna di musica dal vivo, drink caraibici e spettacoli di danza.

Aruba

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Spiaggia di Aruba

Crociera a Dubai e negli Emirati Arabi

Un’altra destinazione per superare l’inverno con più leggerezza sono gli Emirati Arabi, da scoprire a bordo di Costa Smeralda. La partenza è prevista da Dubai e l’itinerario comprende il Golfo di Oman, dove la nave si trasformerà in un capitolo delle Mille e una Notte tra tende lussuose, ballerine del ventre e musica, la città di Muscat, Doha, la vibrante capitale del Qatar e infine Abu Dhabi.

Inoltre, grazie al pacchetto “Fly, Cruise & Doha”, avrete l’opportunità di immergervi nelle bellezze di Doha partecipando un tour guidato della città e pernottando, in pensione completa, la notte dopo lo sbarco, in un hotel cinque stelle.

Crociera nel Mediterraneo

Se invece preferite navigare alla scoperta del Mediterraneo, la promozione “Summer Forever” vi permetterà di esplorare paesaggi suggestivi e città d’arte a partire da 549 euro per itinerari di 8 giorni e 7 notti. Ricordatevi che, su alcune partenze selezionate, potreste godere di un viaggio in cabina con balcone privato allo stesso prezzo della cabina vista mare.

Costa Smeralda, Costa Toscana e Costa Pacifica, con imbarchi da Genova, Savona, Napoli, Cagliari, Civitavecchia e Palermo, vi porteranno nel Mediterraneo Occidentale; Costa Fascinosa e Costa Deliziosa da Venezia-Marghera, Bari, Taranto e Catania, invece, salperanno verso il Mediterraneo Orientale. Una grande novità è rappresentata dall’itinerario di 8 giorni di Costa Fascinosa tra Grecia e Malta, dove è previsto un volo diretto da Cagliari per imbarco a Taranto per gli ospiti in partenza dalla Sardegna.

Infine il Nord Europa, una delle destinazioni più amate per chi sogna di vedere dal vivo fiordi spettacolari, villaggi incastonati tra il verde delle montagne, il blu del mare e il fenomeno unico del sole di mezzanotte. Costa Favolosa propone tre diversi itinerari, dai 13 ai 22 giorni, con partenza da Amburgo, diretti a Capo Nord e alle isole Lofoten, in Islanda e in Groenlandia, più un nuovo itinerario di 8 giorni dedicato alla Scozia.

Costa Diadema, invece, salperà per crociere di una settimana nei fiordi norvegesi. Anche le crociere nel Nord Europa sono organizzate per coprire un ampio piano di voli speciali da ben quattordici aeroporti italiani: Alghero, Ancona, Bologna, Bari, Cagliari, Catania, Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Linate, Napoli, Palermo, Pisa, Pescara e Lamezia Terme.

Tutte le destinazioni proposte da Costa Crociere saranno arricchite dalle Sea Destinations, ossia luoghi inediti che gli ospiti potranno scoprire dalla nave. In questo modo, il mare e la nave in cui vi trovate diventeranno un balcone privilegiato dal quale vivere esperienze uniche ammirando paesaggi splendidi. Per esempio, prima di scendere dalla nave per visitare Napoli, gli ospiti potranno gustarsi una colazione tipica caprese di fronte allo spettacolare panorama dei Faraglioni, illuminato dalle prime luci dell’alba.

Crociera Mediterraneo

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Crociera in Grecia
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Dubai segna un nuovo record: sta per nascere l’autostrada più green al mondo

Simbolo di avanguardia e modernità, la città di Dubai sta da tempo lavorando per la sua transizione green, un obiettivo fondamentale per la sua stessa sopravvivenza – anche in ottica di un aumento della popolazione che si rivela ormai molto probabile nel corso dei prossimi anni. È su questa scia che nasce il progetto Dubai Green Spine, che prevede la realizzazione di un’autostrada sostenibile in grado di ridurre l’impronta di carbonio e l’impatto che il traffico ha sulla città.

Cos’è la Green Spine, la nuova autostrada a Dubai

La città degli Emirati Arabi vuole diventare sempre più sostenibile, anche attraverso nuovi e ambiziosi piani riguardanti la mobilità urbana. Negli ultimi mesi, è stato presentato il progetto Dubai Green Spine, una vera e propria vision futuristica che mira a trasformare il tratto urbano della E311 (l’autostrada Sheikh Mohammad Bin Zayed Road, che collega Abu Dhabi all’emirato di Ras al-Khaimah, proprio attraversando Dubai) in una passerella sostenibile lunga ben 64 km. Ma di che cosa si tratta?

Secondo gli esperti, la nuova autostrada green dovrebbe “rivoluzionare la mobilità urbana, elevare gli standard ambientali e sociali e accogliere la prevista espansione della popolazione di Dubai”. Il progetto, proposto dalla società URB (leader nel settore della pianificazione e dello sviluppo urbano), prevede la realizzazione di un corridoio pionieristico dalle caratteristiche davvero speciali. È prevista, ad esempio, una linea di tram alimentati interamente ad energia solare, grazie alla progettazione di pannelli solari in grado di produrre sino a 300 megawatt. In questo modo i cittadini potranno rinunciare all’auto e ridurre le loro emissioni di CO2.

Il passaggio ad una mobilità più sostenibile è solo parte dell’ambizioso progetto: verranno realizzati ampi spazi verdi con habitat diversi, per favorire la salute ambientale, la biodiversità e il benessere della comunità. Queste aree saranno collegate tra di loro attraverso percorsi pedonali e ciclabili, anch’essi volti a promuovere la transizione green. Infine, verranno integrati ambienti ad uso misto, combinando spazi residenziali, commerciali e ricreativi per sviluppare una vita urbana più dinamica e rendere facilmente raggiungibili i servizi quotidiani più importanti.

Dubai, l’Urban Master Plan 2040

“La Dubai Green Spine non riguarda solo i trasporti; si tratta di trasformare il modo in cui funzionano le città, rendendole più vivibili e incentrate sull’uomo. Questa iniziativa esemplifica come una pianificazione urbana integrata e ponderata possa migliorare drasticamente la vita cittadina, trasformando gli ambienti quotidiani in ecosistemi vibranti che nutrono sia le persone che il pianeta” – ha affermato Baharash Bagherian, CEO di URB. Ma il progetto autostradale non è che una piccola parte dell’Urban Master Plan 2040.

Quest’ultimo riguarda la realizzazione, nei prossimi 20 anni, di una città che possa migliorare significativamente la qualità della vita dei suoi abitanti, rivoluzionando completamente lo skyline di Dubai. Fortemente voluto da Sua Altezza Sheikh Mohammed Bin Rashid, il progetto prevede la suddivisione del centro urbano in cinque aree chiave, sviluppate ciascuna nel suo ambito in cui svolge una funzione strategica. Deira e Bur Dubai rappresenteranno ancora la tradizione degli Emirati, mentre Downtown Dubai e Business Bay continueranno a fungere da polo finanziario.

L’aspetto turistico, maggiormente legato all’intrattenimento, sarà affidato a Dubai Marina e a Jumeirah Beach Residence. Expo Dubai 2020 sarà invece la porta internazionale per mostre ed eventi sul territorio, mentre Dubai Silicon Oasis fornirà l’avanguardia in ambito tecnologico e scientifico.

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Uno degli aeroporti di Dubai diventerà il più grande del mondo

Se c’è una città del mondo che è in continuo mutamento e che è sempre pronta a raggiungere record mondiali, quella è senza ombra di dubbio Dubai: qui c’è la piscina a sfioro più alta del mondo, ma anche il labirinto verticale permanente più grande del pianeta, poi ancora il grattacielo più alto di tutto il globo. E questi, manco a dirlo, sono solo alcuni dei record di questa vibrante realtà. I primati, infatti, sono davvero tantissimi e a breve se ne aggiungerà persino un altro particolarmente interessante: uno degli aeroporti di Dubai diventerà il più grande di tutto il pianeta.

L’aeroporto Al Maktoum di Dubai

L’aeroporto Al Maktoum, chiamato anche Dubai World Central, è attualmente il secondo della città ma ben presto diventerà il principale e anche il più grande del mondo. Situato a Jebel Ali, 37 km a sud-ovest di Dubai, è stato inaugurato il 27 giugno 2010 in quella che è una posizione davvero sorprendente: sorge in pieno deserto.

Si tratta di un’imponente struttura intitolata allo sceicco Muḥammad b. Rāshid Āl Maktūm, primo ministro e vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti dal 2006, che è parte del futuro Dubai South, grande centro economico, residenziale e logistico attualmente in costruzione.

Perché diventerà il più grande del mondo

Lo scalo di Al Maktoum è quindi destinato a diventare il primo del Paese e, molto probabilmente, anche l’aeroporto più grande del mondo: vi basti pensare che secondo le stime riuscirà ad ospitare 260 milioni di passeggeri. Il motivo per cui si è deciso di puntare su questa struttura è molto semplice: l’aumento vertiginoso dei passeggeri che ha registrato Dubai ha riproposto il problema della capacità dell’attuale scalo principale di Dubai che, essendo praticamente un aeroporto cittadino in quanto si trova a pochi chilometri di distanza dal Burj Khalifa, non è assolutamente in grado di aumentare in maniera significativa il volume di passeggeri che può ospitare.

L’Al Maktoum International, dal canto suo, sorge in un’area molto meno urbanizzata della città offrendo, di conseguenza, ulteriori possibilità di espansione.

Gli Emirati Arabi Uniti sono quindi pronti a investire 34 miliardi di dollari nel suo ampliamento, fino a farlo diventare ben cinque volte più grande dell’attuale scalo principale, il Dubai International Airport, che lo scorso anno è stato il primo a superare gli 87 milioni di passeggeri in tutto il mondo.

Stando a quanto annunciato dal governatore di Dubai, Mohamed bin Rashid, il nuovo Al Maktoum conterrà ben “400 gate d’imbarco e avrà cinque piste parallele” (attualmente ne ha solo due). Per questo motivo, le attività del Dubai International Airport verranno tutte trasferite nei prossimi anni presso Al Maktoum.

Ma non è finita qui, perché il governatore ha anticipato persino la costruzione di “un’intera città intorno all’aeroporto, nel Sud di Dubai”, che potrà ospitare fino a un milione di persone.

Secondo le previsioni, quello di Al Maktoum sarà l’aeroporto più importante del mondo per grandezza e flusso di ospiti entro il 2050. Non resta che attendere ulteriori sviluppi per cercare di capire se, anche questa volta, Dubai riuscirà a mettere in campo un ulteriore record mondiale.

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Come pagare a Dubai: prelevare dal bancomat o cambiare gli euro?

È una città affascinante in cui l’uomo ha dato vita ad architetture incredibili: Dubai. Un luogo dei record dal fascino irresistibile, dove la modernità dei grattaceli, dei resort e degli imponenti centri commerciali, si fonde con le tradizioni.

State programmando un viaggio a Dubai e vi state informando su cosa visitare, dove andare a fare shopping o gustarvi una deliziosa cena, ma vi chiedete anche come pagare e che moneta si usa a Dubai? Ecco tutto quello che c’è da sapere per il prossimo viaggio nella città degli Emirati Arabi Uniti.

Come pagare a Dubai: che moneta si usa

La moneta ufficiale di Dubai, e più in generale di tutti gli Emirati Arabi, è il dirham. La sua sigla è AED: AE sta per Arab Emirates, e D per Dirham. Fu introdotta nel 1973 per sostituire il riyal e (dal 1996) ed è oggi diffusa in tutta l’area. Le sue banconote hanno tagli da 5, 10, 20, 50, 200, 500 e 1000, e il suo tasso è vincolato al dollaro statunitense.

Ma come è meglio pagare a Dubai? Prelevando i contanti allo sportello, pagando direttamente con bancomat e carte di credito, oppure cambiando gli euro in dirham? Ecco alcuni consigli.

Pagare a Dubai: prelevare dal bancomat o pagare con le carte

Anche se è possibile cambiare gli euro in dirham, tramite i numerosi uffici di cambio disseminati in città, è molto più comodo utilizzare la carta di credito e il bancomat, soprattutto per prelevare. È questa la soluzione di pagamento solitamente più consigliata per effettuare pagamenti a Dubai.

La maggior parte delle banche presenti in città dispone, infatti, di sportelli bancomat che accettano pressoché tutte le carte di credito: American Express, Cirrus, MasterCard, Global Access, Plus System, Visa. Sebbene siano collegati a una particolare banca, gli sportelli fanno tutti parte di una rete centrale che permette di effettuare transazioni con l’aggiunta di un piccolo sovrapprezzo.

Gli sportelli bancomat, nella città delle esagerazioni, non mancano di certo. Si trovano anche nei centri commerciali (e a Dubai ce ne sono davvero moltissimi), nei supermercati più riforniti, nelle stazioni di servizio e in aeroporto.

Sebbene i bancomat a Dubai non addebitano commissioni sui prelievi, è probabile che la tua banca ti faccia pagare delle commissioni sul prelievo per il cambio valuta estero. Tali commissioni variano per ogni banca, per cui è consigliato informarsi presso il proprio istituto di credito prima della partenza. Ad ogni modo, i tassi di cambio impiegati per il prelievo di contanti sono generalmente competitivi: solitamente questo è il modo più conveniente per reperire contanti in dirham, in modo da pagare nella moneta locale durante la permanenza, senza ulteriori sovrapprezzi.

Pagare con bancomat e carte di credito a Dubai

Un’alternativa al prelievo di contanti in dirham è l’uso del bancomat (ossia la carta di debito) o della carta di credito direttamente per il pagamento. Queste sono accettate un po’ ovunque: ristoranti, grandi negozi, hotel, per fare alcuni esempi. Attenzione, invece ai negozietti più piccoli (ed economici) o ai suk, nei quali spesso, invece, sono accettati solamente i contanti. In certi casi vengono accettati anche gli euro o i dollari in contanti, ricevendo poi il resto nella valuta locale.

Pagando direttamente con il bancomat, è importante fare attenzione alla scelta della valuta con la quale si viene addebitati: se si sceglie la nostra valuta, l’euro, il tasso di cambio utilizzato sarà più sfavorevole, mentre scegliendo di essere addebitati con la valuta locale, il dirham, il tasso di cambio sarà quello medio di mercato, quindi più favorevole.

Cambiare i contanti: dall’euro al dirham

L’ultima alternativa, ma meno consigliata, è quella di recarsi a Dubai con gli euro, per poi cambiarli una volta arrivati lì. È possibile recarsi alle banche o agli uffici di cambio disseminati per la città. È importante però sapere che i tassi di cambio utilizzati negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, nei grandi hotel o nelle attrazioni turistiche, sono ben poco convenienti perché spesso si discostano molto dal tasso medio di mercato. Diversamente, gli uffici di cambio più favorevoli sembrano essere quelli collocati all’interno dei centri commerciali. Ad ogni modo è consigliato evitare gli uffici di cambio e, se possibile, pagare sempre direttamente con la carta.

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Dubai è ancora la città dei record: il nuovo primato raggiunto

È il luogo dei record, una città affascinante in cui la mano dell’uomo ha dato vita a posti incredibili. Siamo nella municipalità di Dubai, che ha ottenuto un nuovo Guinness World Record per aver realizzato il corrimano in braille più lungo del mondo. Si trova nel Dubai Frame, uno dei luoghi più iconici da visitare.

Ma questa città non è nuova ai record, all’attivo ne ha diversi, del resto è il luogo dove tutto è esagerato con alberghi a sette stelle, grattacieli imponenti e centri commerciali pazzeschi. Il tutto che convive accanto cultura e tradizioni.

Dubai, il nuovo Guinness dei Primati che ha ottenuto la città

Ormai non dovrebbe più stupire, eppure non è così perché l’ingegno e le idee sono sempre elementi che lasciano il segno.  E, quindi, Dubai ha ottenuto un nuovo record, questa volta per il corrimano in braille più lungo del mondo: che si estende per ben 319 metri (il telaio, invece, è di 11 centimetri). L’obiettivo che si voleva perseguire, con questa opera, era quello di progettare servizi e strutture che possano migliorare la vita delle persone. Il corrimano si trova nel Dubai Frame, un monumento che ha la forma di una cornice e da cui si gode di una vista impareggiabile sulla città.

Il progetto si inserisce in una serie di opere che mirano a offrire strutture e servizi per le persone diversamente abili, piani che sono stati portati avanti a partire dal 2019 per attrezzare gli edifici e i centri servizi e che nel corso dell’ultimo anno si sono tradotti con interventi sulle spiagge pubbliche. Ad esempio con la realizzazione di una piattaforma marina per il nuoto di 73 metri.

Ma, dicevamo, Dubai non è nuova ai record: la città ne ha tantissimi e molti di loro corrispondono a luoghi che vengono visitati e apprezzati dai turisti.

La città dei record, cosa vedere a Dubai

Dubai è una città incredibile, che lascia senza fiato per le sue tante attrazioni. Molte di queste coincidono con dei record come il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo: basti pensare che la sua vertiginosa altezza raggiunge – quasi – gli 830 metri. Oppure il Dubai Mall, il centro commerciale più imponente, che si estende su una superficie di 1.124.000 metri quadri. Non bastassero i negozi, che sono circa mille, al suo interno si trova molto altro come un acquario con 33mila animali, uno zoo acquatico, una pista di pattinaggio su ghiaccio e molto altro. Molto di più, quindi, di un luogo per fare shopping.

Poi vi è il già citato Dubai Frame, una cornice enorme, alta 150 metri e larga 93: da lì si possono ammirare la città vecchia e quella nuova.

Loghi davvero incredibili e da record a cui ora si è aggiunto anche il corrimano in braille più lungo del mondo. Oltre ai record è anche un luogo dai tanti simboli, uno dei più celebri è la Vela, ovvero il Burj Al Arab Hotel che raggiunge un’altezza di 300 metri ed è uno degli alberghi più lussuosi. È stato realizzato su un’isola artificiale collegata alla terra con un ponte lungo 280 metri.

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Lo skyline di Dubai è magico: nasce il grattacielo orizzontale

Poche cose sanno affascinare come la vista sulla città da altezze vertiginose. Lo sanno bene tutti quei viaggiatori che non perdono occasione di salire in cima a torri, grattacieli ed edifici monumentali per godere di visioni mozzafiato a ogni ora del giorno e della notte.

E quando parliamo di panorami urbani strabilianti, non possiamo che menzionare quello di Dubai. La città degli Emirati Arabi Uniti, già celebre per le vie dello shopping dedicate al lusso, per gli edifici ultramoderni e per la vibrante scena notturna, ha trasformato il suo skyline in una vera e propria attrazione turistica. Dalla cima del Burj Khalifa, una torre vertigionosa che svetta per 830 metri di altezza, e dagli altri edifici maestosi che si snodano tutto intorno è possibile infatti ammirare visioni che lasciano senza fiato.

Un paesaggio urbano, quello di Dubai, che è sempre in evoluzione e mai uguale a prima. I viaggiatori che hanno intenzione di visitare la città, già a partire da questa estate, potranno contare su una nuova e imperdibile attrazione. Si tratta dell’’avveniristico complesso One Za’abeel, il grattacielo orizzontale che ha già cambiato il volto dell’emirato. Scopriamolo insieme.

Lo skyline di Dubai cambia volto (di nuovo)

La città di Dubai ci ha abituato a cose grandiose, lo conferma il fatto che ogni viaggio qui si trasforma in un’esperienza sempre inedita destinata a incantare. Ecco perché raggiungere l’emirato, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea.

Farlo adesso, poi, permette di poter ammirare l’ultima novità in città, quella che ha cambiato di nuovo il volto del suo skyline. Si tratta dell’One Za’abeel, il nuovo complesso sorto nel cuore cittadino e concepito per fondere, in un unico luogo, bellezza, piacere, lusso e affari.

Il grattacielo, che si snoda su un’area di 530.000 mq, è stato ideato dallo studio di architettura Nikken Sekkei. Molto più di un edificio monumentale, One Za’abeel è un progetto visionario che ha modificato il panorama urbano della città.

Il complesso, infatti, è costituito da due grattacieli collegati tra loro da una passerella panoramica orizzontale che rappresenta l’anima dell’intero progetto. The Link, questo il suo nome, è una passeggiata delle meraviglie che corre, fuori dai binari dei due edifici, per 226 metri a un’altezza vertiginosa e che ospita bar, ristoranti esclusivi, negozi e spazi benessere. Non mancano, ovviamente, una piscina a sfioro e una terrazza panoramica dalle quali ammirare Dubai in tutto il suo splendore.

One Za’abeel

Fonte: Photo courtesy of Fiandre Architectural Surfaces

One Za’abeel, il grattacielo orizzontale di Dubai

Dentro il grattacielo orizzontale

Due sono le torri che compongono il grande complesso, One Za’abeel Tower e One Za’abeel The Residences, e che si innalzano rispettivamente a 300 e 235 metri di altezza. Numerosi i servizi extralusso proposti: ci sono suite e appartamenti, boutique di moda, ristoranti esclusivi e bar panoramici. Non mancano poi proposte ricettive dedicate ai viaggiatori che visitano Dubai. Le torri, infatti, ospitano il resort One&Only e il SIRO Hotel.

Gli esterni stupiscono, ma anche gli interni sono pensati nei minimi dettagli. Le superfici, infatti, sono state realizzate con materie prime naturali e tecnologicamente evolute, che offrono alti standard di sostenibilità, grazie alla collaborazione con l’azienda Fiandre Architectural Surfaces. L’obiettivo, del resto, è quello di offrire confort e benessere sotto ogni punto di vista.

La passerella che collega le torri, come abbiamo già anticipato, rappresenta il cuore nevralgico di tutto il progetto. The Link, infatti, è una destinazione a sé stante, una sorta di grattacielo orizzontale aperto a viaggiatori e cittadini che vogliono godere di servizi di lusso e intrattenimento con una vista panoramica e totale sulla città.

One Za’abeel

Fonte: Photo courtesy of Fiandre Architectural Surfaces

Dubai, il grattacielo diventa orizzontale

 

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A Dubai nasce un altro grattacielo: vi lascerà senza fiato

Organizzare un viaggio a Dubai è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Lo è perché sono tante e infinite le cose da fare e da vedere nella città degli Emirati Arabi Uniti e tutte, questo è certo, sono destinate a sorprendere e meravigliare.

Shopping nei negozi di lusso e nei grandi centri commerciali, passeggiate tra maestosi grattacieli che caratterizzano uno degli skyline più suggestivi del mondo intero, visite alle isole artificiali e allo straordinario Atlantis The Palm e poi, ancora, giornate trascorse tra spiagge bianche puntellate da palme e una scena notturna vivace e frizzante: queste sono solo alcune delle esperienze da vivere e condividere a Dubai.

C’è sempre un buon motivo, dicevamo, per raggiungere la città degli Emirati Arabi Uniti più e più volte, e ne abbiamo trovato un altro. Quello che vi permetterà di ammirare un nuovo e straordinario grattacielo, firmato Bugatti, che ridefinisce il panorama urbano e che, ne siamo certi, vi lascerà senza fiato.

Tutte le novità a Dubai

Dubai ci stupisce sempre. Lo fa con nuove attrazioni, con incredibili e imponenti strutture, con le isole artificiali e con gli eventi. E lo fa con i grattacieli, quelli maestosi e imponenti, futuristici e strabilianti che, oggi come ieri, si trasformano in vere e proprie attrazioni turistiche.

Lo skyline della città, infatti, è uno dei più suggestivi al mondo, senz’altro iconico. Vi basterà salire su una delle tante terrazze panoramiche di Dubai per averne la conferma e per ammirare tutto il suo splendore da ogni prospettiva.

Sono tanti e diversi gli edifici imponenti che si sono stagliati sullo scenario urbano negli ultimi anni: alcuni sembrano sfiorare il cielo, altri danno la possibilità di dormire tra le nuvole, altri ancora ospitano eleganti lounge bar e ristoranti di lusso e tutti garantiscono un panorama che lascia senza fiato.

Ed è proprio qui, in un contesto che di per sé è già straordinario, che si fa spazio un nuovo progetto. Si tratta di un grattacielo residenziale e rivoluzionario che porta la firma della celebre casa automobilistica Bugatti, che ha lavorato ad un nuovo ed entusiasmante edificio, dal design incredibile, insieme all’azienda locale Binghatti.

Vista dall'alto del Grattacielo Bugatti a Dubai

Fonte: Bugatti Residences/INSTARimages/IPA

Vista dall’alto del Grattacielo Bugatti a Dubai

Grattacielo Bugatti a Dubai: una visione mozzafiato

Il nuovo grattacielo Bugatti nascerà a Business Bay, uno dei quartieri più affascinanti e vivaci della città. Qui, infatti, tutta una serie di ristoranti, locali alla moda e hotel a 5 stelle, costeggiano il Dubai Water Canal, regalando a cittadini e viaggiatori la possibilità di perdersi e immergi in un’atmosfera davvero suggestiva.

Proprio qui, dove già si staglia l’iconico The Opus di Zaha Hadid, farà capolino il nuovo complesso residenziale della casa automobilistica.

Le prime foto del progetto sono già state svelate e da quello che abbiamo visto è chiaro che, la presenza del grattacielo, cambierà di nuovo lo skyline urbano in maniera sensazionale. L’edificio si snoderà per 42 piani e ospiterà 182 appartamenti, tra i quali 11 attici che garantiranno, ai futuri inquilini, un accesso privilegiato al panorama di Dubai.

Oltre alla grandiosità del progetto, quello che stupisce e incuriosisce è sicuramente il design della struttura, un vero e proprio sogno a occhi aperti caratterizzato da lusso ed esclusività. Come ha dichiarato la stessa azienda, infatti, l’obiettivo è quello di portare l’eleganza e la bellezza della Riviera Francese a Dubai attraverso questa costruzione.

Come? La forma sinuosa del grattacielo, e i suoi elementi architettonici interni, sono un preludio all’eleganza e alla raffinatezza mentre gli interni rifletteranno il core business dell’azienda stessa. Dentro l’edificio, infatti, sarà installato un ascensore che permetterà ai residenti di trasportare agli ultimi piani le proprie automobili. Sarà inoltre creata una sala VIP all’interno della quale i collezionisti di auto potranno incontrarsi, conoscersi, e prendersi cura delle proprie autovetture. Completeranno la struttura anche alcune piscine private, i servizi di portineria, e una finta spiaggia con sabbia vera.

Grattacielo Bugatti a Dubai

Fonte: Bugatti Residences/INSTARimages/IPA

Grattacielo Bugatti a Dubai
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A Dubai il più grande progetto di ripristino degli oceani al mondo

Si chiamerà Dubai Reefs e sarà il più grande progetto di ripristino degli oceani al mondo, un vero e proprio laboratorio galleggiante che, oltre alla ricerca, comprenderà anche delle strutture di accoglienza per promuovere l’ecoturismo.

Il progetto

Stiamo parlando di oltre 200 chilometri quadrati di barriera corallina artificiale stampata in 3D. L’obbiettivo principale del progetto è contrastare l’innalzamento dei mari, rigenerare l’ecosistema ed abbattere la CO2.

In sostanza sarà una vera e propria dimora per circa 1 miliardo di coralli e per oltre 100 milioni di alberi di mangrovie. Un piano di recupero della vita marina creata dal team di URB, leader globale nello sviluppo di città sostenibili e già noto per aver dato vita ai progetti di alcune tra le più futuristiche smart city ad impatto zero che esistano, come per esempio The Loop a Dubai.

Un lavoro essenziale perché, secondo le previsioni, entro la fine di questo secolo molte città dovranno affrontare la minaccia catastrofica dell’innalzamento dei mari con la conseguente – e probabile – completa sparizione.

Ma non solo: a causa del cambiamento climatico a rimetterci sarà anche la vita oceanica che, già adesso, è duramente messa alla prova dall’acidità delle acque che è in costante crescita. Le barriere coralline sono una fonte indispensabile nella filtrazione delle acque e, purtroppo, potrebbero arrivare alla completa estinzione entro la fine di questo secolo.

Consapevole di questi rischi drammatici, URB ha quindi deciso di far partire il progetto del Dubai Reefs: un ecosistema sottomarino artificiale in grado di ripristinare la biodiversità della zona. Tale ricchezza, infatti, è stata già danneggiata dai numerosi pozzi petroliferi che ci sono in questa specifica parte del nostro mondo.

Come funzionerà

Il progetto prevede 200 chilometri quadrati di barriera corallina artificiale che si rivelerà utile contro l’erosione costiera. Il Dubai Reefs si autofinanzierà tramite alcune strutture ricettive per l’ecoturismo, vale a dire eco-resort ed eco-lodge galleggianti che attireranno i turisti e che, contemporaneamente, faranno aumentare i posti di lavoro.

Allo stesso tempo il centro di ricerca, Marine Institute, farà in modo di trasmettere la conoscenza della vita sommersa oceanica. E lo farà dando vita a soluzioni a problemi urgenti come l’eliminazione di ben 5,25 miliardi di detriti plastici che sono ancora adesso dispersi nei fondali.

La barriera corallina artificiale verrà realizzata grazie alla stampa 3D che creerà forme e trame praticamente identiche a quelle dei paesaggi sottomarini naturali e perciò adatte a ospitare le specie oceaniche. Verrano utilizzati biomateriali, ovvero quegli stessi elementi che sono al centro degli studi del laboratorio di ricerca.

Il Dubai Reefs sarà alimentato unicamente con energia rinnovabile recuperata dal moto ondoso, dai pannelli fotovoltaici disposti sulle isole artificiali e da turbine sommerse che sfruttano le correnti sottomarine.

Al contempo le isole ospiteranno sistemi di acquacoltura dedicati alla coltivazione delle alghe che sono molto importanti per quanto riguarda la cattura della CO2 e il rilascio dell’ossigeno.

Infine, l’obiettivo di Dubai Reef è anche quello di promuovere benefici sociali, economici ed ambientali, provando a trasformare la stessa futuristica metropoli in una destinazione ecologica ed ecoturistica.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

Baharash Bagherian, CEO di URB, ha dichiarato che: “La salute delle nostre città è intrinsecamente legata alla salute degli oceani. L’oceano è la fonte della vita che controlla tutto. Dal momento che sul nostro Pianeta ogni cosa è connessa, un oceano sano è una città sana. Il nostro oceano sarà completamente diverso entro la fine del secolo se non agiamo oggi”.

I progettisti di URB hanno invece concluso: “Dato che quasi tutta la terra fertile del mondo è già in uso, ma i nostri oceani, che coprono più di tre quarti del pianeta, forniscono solo il 2% del nostro cibo, è tempo di spostare l’equilibrio verso una produzione alimentare più sostenibile”.