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La Rossa all’isola d’Elba, la spiaggia dove lettini e ombrelloni sono gratis

Chi ama rilassarsi al mare in estate, standosene comodamente sdraiato sui lettini e godendosi il fresco di un ombrellone, sa bene che deve fare i conti con i listini degli stabilimenti sempre più salati. C’è però una piccola e deliziosa spiaggia che si distingue, dove ombrelloni e lettini sono messi a disposizione di turisti e residenti a titolo gratuito. Per trovarla bisogna recarsi sull‘isola d’Elba: si chiama La Rossa, ed è una meraviglia da scoprire nel cuore turistico di Porto Azzurro.

La Rossa, la spiaggia con ombrelloni e lettini gratuiti

La Rossa è tra le poche spiagge in Italia a essere gestita direttamente dal Comune, l’unica davvero pubblica dellisola d’Elba. Una meta ideale per coloro che non vogliono rinunciare alla possibilità di usufruire gratuitamente di ombrelloni, lettini e sdraio durante le proprie vacanze.

L’idea è nata una decina di anni fa, quando il sindaco di Porto Azzurro, Maurizio Papi, ha deciso di mettere a disposizione degli abitanti, in particolar modo degli anziani che necessitavano di un luogo di ritrovo, la piccola spiaggia di sabbia e ghiaia, piazzandovi inizialmente trenta ombrelloni e settanta sdraio, offerti gratuitamente sia ai suoi concittadini che agli ospiti degli alberghi vicini. Oggi quel progetto di spiaggia attrezzata è stato perfezionato, con l’installazione di circa una cinquantina di ombrelloni per un centinaio di sdraio e lettini, così da far fronte alla richiesta dell’utenza in aumento nell’alta stagione.

Situata all’interno della rada di Porto Azzurro, in pieno centro urbano, La Rossa si affaccia sulla maggior insenatura del versante orientale dell’isola d’Elba. Questa piccola oasi di pace lunga 120 metri è ciò che è rimasto della più ampia spiaggia che, prima della realizzazione del banchinamento che ha originato l’attuale porto, arrivava fino al Palazzo Comunale. Il suo aspetto è mutato negli anni anche a seguito di un intervento di ripascimento effettuato a luglio 2021. Se un tempo era composta da sabbia mista a ghiaietta rossastra ricca di minerali, oggi è formata da una fine sabbia bianca, lambita da un mare limpido nonostante sia compresa nell’aera del porto, specialmente nelle giornate in cui soffia vento di Maestrale.

La Rossa non è di certo una delle spiagge più belle e ambite dell’isola d’Elba, ma il suo punto di forza è l’accessibilità dei servizi che si trovano nelle immediate vicinanze, cui si aggiunge la possibilità di usufruire di sdraio e ombrellone senza dover pagare. Il che la rende senza dubbio un esempio virtuoso tra le spiagge italiane sempre più dominate da concessioni private.

Le altre spiagge di Porto Azzurro

Per il quinto anno consecutivo, il porto turistico di Porto Azzurro ha ricevuto la certificazione Bandiera Blu, che sventolerà sulla banchina del Marina di Porto Azzurro anche per il 2024-25. Oltre alla Rossa, ci sono altre spiagge che vale la pena scoprire in questa splendida località turistica dell’isola d’Elba.

A partire dalla Dog Beach di Mola, situata all’interno del Golfo di Mola, l’unica spiaggia per cani ufficiale dell’isola d’Elba. Circa 500 metri quadrati dedicati alla balneazione con molti servizi dedicati agli amici a 4 zampe, tra lettini, ombrelloni, ciotola d’acqua fresca e lavaggio finale con acqua dolce.

Per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni c’è la spiaggia della Pianotta, situata all’esterno della rada del porto di Porto Azzurro, composta da ciottoli di ghiaia bianca che rendono l’acqua limpidissima e con un fondale turchese mozzafiato.A un km dal centro del paese troviamo, invece, la spiaggia di Barbarossa costituita da ghiaia scura di piccole medie dimensioni, con un fondale ricco di insenature rocciose, perfette per esplorazioni subacquee. Con una nuotata di circa 10 minuti, nella parte settentrionale è possibile raggiungere la splendida Caletta di Barbarossa, racchiusa dagli scogli in un panorama molto suggestivo. Gli amanti del trekking possono avventurarsi per la passeggiata Carmignani, che unisce la spiaggia al paese costeggiando il perimetro delle mura del forte S.Giacomo.

Da non perdere anche l’incantevole spiaggia di Reale, situata in un pregevole contesto ambientale, composta da ghiaia fine grigio chiara con fondale profondo e roccioso. Da qui si può proseguire tramite un sentiero per raggiungere la spiaggia di Terranera, con il suo caratteristico laghetto.

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Cibo in spiaggia, si può portare? Le regole da conoscere

Ogni anno c’è un tema molto scottante che torna a far discutere: i clienti di uno stabilimento balneare possono portare con sé del cibo in spiaggia, seppur proveniente dall’esterno e non acquistato nel bar o nel ristorante del lido stesso? Alcuni gestori lo impediscono, altri chiudono un occhio (a meno che la situazione non sia davvero esagerata). Ma quali sono le regole da rispettare? Scopriamo i diritti dei bagnanti, per un’estate serena.

No al cibo negli stabilimenti balneari

Come accade ormai di frequente quando arriva la stagione estiva, le cronache locali riportano moltissime notizie su “fantasiose” regole disposte dai gestori degli stabilimenti balneari. In particolare, una delle più scottanti riguarda il divieto di introdurre cibi in spiaggia dall’esterno, che comporterebbe quindi l’obbligo di acquistare – se proprio si vuole mangiare – presso il bar del lido stesso. Una decisione, questa, che come al solito scatena un vespaio: nelle scorse settimane sono giunte numerose segnalazioni di stabilimenti che vietano di portare del cibo con sé, come è successo ad esempio in alcune località balneari della Puglia.

I gestori chiedono ai loro clienti di non introdurre cibo dall’esterno, spesso vietando persino una semplice bottiglietta d’acqua. Tutto ciò si traduce in un ritorno economico per gli stabilimenti balneari, dal momento che è quasi impossibile trascorrere più di qualche ora in spiaggia senza bere un sorso d’acqua o consumare uno snack. Soprattutto se si hanno con sé dei bambini, o se semplicemente si vuole passare l’intera giornata al mare. Ma esiste davvero questa regola? Oppure sotto l’ombrellone possiamo portare del cibo acquistato al supermercato o preparato a casa? Scopriamo quali sono i diritti dei bagnanti.

Cibo in spiaggia: le regole da conoscere

A fare – ancora una volta – il punto della situazione è l’associazione Udicon (Unione per la difesa dei consumatori), interpellata ai microfoni dell’Adnkronos/Labitalia. “È sconcertante constatare come alcuni gestori di stabilimenti balneari continuino a imporre divieti illegittimi, come quello di introdurre cibo dall’esterno. Questo comportamento non solo viola i diritti dei consumatori, ma è anche contrario alla legge” – spiega Martina Donini, presidente nazionale Udicon. Appare dunque chiaro quale sia la verità sul divieto di cibo in spiaggia.

Sebbene sia una pratica ancora molto diffusa, nessun gestore di stabilimenti balneari ha diritto di imporre una restrizione del genere. Ovvero, “è sempre consentito portare e consumare cibo proprio in spiaggia, e questo vale anche all’interno degli stabilimenti balneari. Non si può essere obbligati a consumare cibi e bevande dello stabilimento ed è vietato il divieto di introdurre alimenti dall’estero” – si legge nel vademecum dei diritti in spiaggia, stilato dall’associazione dei consumatori. Ci sono tuttavia dei limiti da rispettare.

“Il consumatore è libero di portare con sé cibo e bevande, purché lo faccia nel rispetto delle regole di civile convivenza, evitando eccessi come pic-nic improvvisati che possano disturbare gli altri bagnanti. In queste situazioni, deve sempre prevalere il buon senso, sia da parte dei consumatori sia da parte dei gestori dei lidi” – conclude la Donini. Insomma, va benissimo portarsi un panino o un’insalata di riso sotto l’ombrellone, per risparmiare un po’ in vacanza. Purché non si esageri, andando a disturbare – con rumori e odori molesti – gli altri occupanti dello stabilimento, imbandendo una vera e propria tavolata in spiaggia.

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Riapre la spiaggia libera di Torre Astura: cosa sapere

C’è una spiaggia nel nostro Paese che è bellissima, bagnata da acque cristalline e inaccessibile durante (quasi) tutto l’anno. È Torre Astura, un litorale situato tra Latina e Nettuno di circa 8 chilometri e immerso tra impressionanti dune e una suggestiva macchia mediterranea. Come tutti gli anni, anche in questo 2024 ha finalmente riaperto al pubblico, ma in giorni specifici e ad orari che occorre rispettare. Scopriamoli insieme.

La spiaggia libera di Torre Astura: storia e curiosità

La spiaggia libera di Torre Astura prende questo suo intrigante nome da una struttura omonima eretta nel 1193 dai Frangipane, sui resti di una villa romana in parte ancora oggi visibili. L’obiettivo della sua costruzione era difendere la costa dalle incursioni saracene, ma da quando è stata costruita affascina chiunque si ritrovi al suo cospetto: ne parlò Gabriele D’Annunzio, per esempio, descrivendola nei suoi Taccuini come: “Una specie di penisoletta che si protende fra il mare di Anzio (Caprolace) e il mare di Terracina. Da una parte si vede il seno di Anzio con la lingua di terra biancheggiante di case fino al lontano molo: dall’altra si vede un altro seno limitato da una lingua di terra che prolungasi fino al Circeo”.

Nel corso degli anni è stata spesso utilizzata anche come set di numerosi film italiani e internazionali che hanno fatto la storia. Ne sono degli esempi il Pinocchio televisivo, L’arcidiavolo e Brancaleone alle crociate con Vittorio Gassman, ma anche Le avventure acquatiche di Steve Zissou di Wes Anderson, il film Cleopatra con Elizabeth Taylor e molto altro ancora.

Come accennavamo in precedenza, in genere questa spiaggia libera è chiusa perché si trova all’interno di un sito del Ministero della Difesa, il poligono militare di Nettuno. Ma come ogni anno, anche in questo 2024 per la stagione estiva è aperta al pubblico, con regole ben precise ma che senza ombra di dubbio vale la pena seguire vista la bellezza e la purezza del luogo.

Cosa sapere per visitare la spiaggia di Torre Astura

Sarà possibile fare il bagno tutti i giorni nelle limpide acque del Tirreno che accarezzano Torre Astura fino al 31 agosto. Per raggiungerla, tuttavia, occorre attraversare un sentiero immerso in una rinfrescante pineta. Ma per agevolare l’arrivo e l’uscita dei visitatori, durante i fine settimana è stata messa a disposizione, al costo di 1 euro, una navetta che dal centro di Nettuno consente di raggiungere la pineta stessa, dove parcheggiare per poi dirigersi verso questa incredibile spiaggia e passare momenti indimenticabili.

L’ingresso è gratuito, ma si può restare in spiaggia esclusivamente dalle ore 8:00 alle 19:00. La spiaggia resterà inoltre aperta anche a settembre, ma soltanto durante i fine settimana, quindi il sabato e la domenica.

Per circa due mesi sarà perciò possibile rilassarsi su una delle più belle e amate spiagge della costa laziale, approfittando di ben 8 chilometri di sabbia dorata, dune e macchia mediterranea. Un litorale dal fascino più unico che raro e in cui svetta un’imponente e straordinaria fortezza medievale dalla forma pentagonale, completamente immersa nell’acqua del mare e raggiungibile da un antico ponte in muratura.

Non resta che organizzarsi per andare a conoscere (o riscoprire) la meravigliosa spiaggia libera di Torre Astura.

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In vacanza sulla spiaggia di Punta Prosciutto, in Puglia

L’estate è una stagione pazzesca, che risveglia i sensi di tutti e che ci fa sentire persino più belli. Al contempo, è anche un periodo dell’anno in cui milioni di persone di qualsiasi parte del mondo vanno in vacanza, scegliendo spesso come loro destinazione finale l’Italia. E qui, nel nostro bellissimo Paese, le spiagge paradisiache in cui sdraiarsi per poi fare il bagno in mari limpidi sono davvero tantissime, ma senza ombra di dubbio una delle più amate si trova in Puglia: parliamo della spiaggia di Punta Prosciutto.

Spiaggia di Punta Prosciutto, informazioni utili

Punta Prosciutto è il curioso nome di una località marittima che fa parte del comune di Porto Cesareo. Ci troviamo quindi all’estremo nord-occidentale della provincia di Lecce, nel Salento, magnifico angolo del nostro Paese in cui sorge questa omonima spiaggia dai colori caraibici e dalla natura rigogliosa e selvaggia.

Per la precisione, la spiaggia di Punta Prosciutto si fa spazio lungo la litoranea che collega Porto Cesareo e Torre Lapillo e si presenta agli occhi del visitatore come un piccolo paradiso in terra. Un luogo dalle atmosfere tropicali e in grado di accontentare chiunque vi ci metta piede, in quanto composta da un breve tratto di sabbia mista a rocce, per poi lasciare posto a morbidissima sabbia bianchissima.

Non vi sorprenderà sapere, quindi, che qualche anno fa è stata persino recensita dal Telegraph come una delle spiagge più belle al mondo: 2 km di pura magia e la cui sabbia bianca, fine e morbida è incorniciata da alte dune che, a loro volta, sono ricoperte da flora tipica della macchia mediterranea.

Cosa fare presso questa spiaggia

Punta Prosciutto è una spiaggia per tutti: i suoi fondali bassi sono ideali per le famiglie con i bambini, ma tanto divertimento lo possono avere anche i giovani che qui hanno l’opportunità di svolgere numerose attività acquatiche, tra cui barca a vela, immersioni o kitesurf.

Ma non è tutto, perché la spiaggia di Punta Prosciutto soddisfa anche tutte le tasche: la maggior parte di questo lungo (e spettacolare) litorale è libero, ma per chi preferisce le comodità ci sono anche degli stabilimenti balneari che offrono agli ospiti il noleggio di comodi lettini e necessari ombrelloni.

Non mancano bar, ristoranti e numerosi altri servizi che spesso possono protrarsi fino a tardi, tra happy hour e dj set sotto la luce della luna e delle stelle.

Come raggiungere questa straordinaria spiaggia

Arrivare a Punta Prosciutto è piuttosto facile, ma senza ombra di dubbio il modo più comodo è farlo salendo in automobile (propria o a noleggio). Partendo dall’affascinate città di Lecce, occorre prima percorrere la SP119, poi imboccare la SP21 in direzione Porto Cesareo e infine la SP359.

Se invece siete in partenza dall’altrettanto bellissima Gallipoli, basta guidare prima sulla SP112 e poi sulla SP359, sempre in direzione di Porto Cesareo. Da Taranto, infine, le strade da prendere sono la SP55 o la SP54 e poi la SP359.

A disposizione dei viaggiatori ci sono anche alcune linee autobus della compagnia Salento Bus o della compagnia Cotrap, che durante la bella stagione intensificano le loro corse proprio per far fronte all’ampia richiesta. Infine il treno, che probabilmente è il mezzo più scomodo: bisogna scendere alla stazione ferroviaria di Lecce per poi salire su una delle corse bus della Cotrap.

Non resta che godersi questa favolosa spiaggia di sabbia bianca incorniciata da dune secolari, dalla la tipica vegetazione mediterranea salentina e bagnata da un mare così straordinario che si fa persino difficoltà a credere che sia vero.

Spiaggia di Punta Prosciutto, Puglia

Fonte: iStock

I magnifici colori della spiaggia di Punta Prosciutto
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A Roma c’è una spiaggia in città, si chiama Tiberis

Molte grandissime città del nostro pianeta non hanno la fortuna di essere bagnate dal mare, ma quando l’estate, il caldo e il sole arrivano scatta la voglia di andare in spiaggia. La cosa positiva è che alcune di queste località sono attraversate da lunghi fiumi, che nelle loro sponde permetto di creare delle spiagge artificiali. È il caso di Roma, la nostra eterna Capitale, dove è appena stata inaugurata Tiberis, una spiaggia sul fiume.

Dove si trova Tiberis e la differenza con le stagioni precedenti

Tiberis è una bellissima spiaggia romana situata più o meno al di sotto di Ponte Marconi, ovvero quello che costituisce la congiunzione dei due rami del viale omonimo che a nord del fiume si trova nel quartiere Portuense, nel XII Municipio, e a sud di esso nel quartiere Ostiense, nell’VIII Municipio.

Parliamo quindi di una banchina adesso attrezzata come spiaggia sul fiume, piena di aree relax, ombrelloni e lettini, tavoli da ping pong, biliardini e persino campi da beach volley. L’area di circa 2 ettari presenta anche giochi d’acqua ideali per i bambini e un chiosco che garantisce a tutti la possibilità di usufruire di un luogo comodo, accessibile, sicuro, pulito ed accogliente. Sono anche previste lezioni di yoga e di altre discipline, in modo da poter beneficiare della vicinanza alla natura che impreziosisce il letto del Tevere.

Non è la prima volta che a Roma d’estate si può approfittare di questa opportunità, ma le novità di quest’anno sono davvero tantissime: al calar del sole, e più precisamente dall’aperitivo in poi, Tiberis si arricchirà con eventi di musica dal vivo e serate di ballo, per finire la propria giornata nella migliore maniera possibile.

Tiberis diventerà una spiaggia permanente

Ma le novità non sono finite qui, perché a partire dal 15 ottobre, ovvero il giorno che il Comune di Roma ha fissato come termine della stagione estiva, l’area di Tiberis sarà interessata da dei lavorini che punteranno a realizzare il nuovo parco fluviale Tevere Sud, che sancirà la restituzione definitiva di questi spazi preziosi alla cittadinanza.

Tiberis diventerà perciò un vero e proprio parco permanente, con la presenza di giochi d’acqua luminosi, con pedana e passerella antiscivolo, con nuove attrezzature e con la costruzione di una piazza con gradonata. Aumenteranno anche la aeree arboree ripariali con lo scopo di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. L’obiettivo, nei fatti, è quello di far diventare il biondo Tevere il più grande parco lineare di Roma (e non solo).

Come si può leggere sul sito del Comune di Roma, il primo cittadino, Roberto Gualtieri, ha commentato: “Essere riusciti a stabilizzare un luogo così bello e di qualità per noi è motivo di gioia. Questa spiaggia fluviale è solo una tappa del progetto più ampio dei parchi d’affaccio. Tiberis, con la programmazione anche invernale, diventa a pieno titolo il nono parco lungo il corso del fiume. Andremo avanti, per creare un unico parco fluviale lineare, il più grande d’Europa. Riportiamo il Tevere al centro della vita della città e Tiberis è il gioiello di questo progetto avendo anche questa dimensione di spiaggia, con tutti i servizi necessari per godere di questo spazio”.

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Le migliori spiagge per bambini dell’estate: le Bandiere Verdi 2024

Spiagge dal mare calmo e con il fondale che digrada dolcemente, in grado di offrire numerosi servizi per le famiglie: sono queste le caratteristiche principali che devono avere le località balneari per poter ricevere la Bandiera Verde, il prestigioso riconoscimento assegnato da un team internazionale di pediatri che certifica l’idoneità per i più piccini. Quest’anno ne sventolano ben 155 (di cui 8 in territorio estero). Scopriamo quali sono i criteri di scelta e tutte le spiagge premiate per l’estate 2024.

Cosa sono le Bandiere Verdi: i requisiti

La Bandiera Verde è un riconoscimento che viene assegnato alle spiagge family friendly, ovvero adatte per famiglie che hanno bambini, anche molto piccoli. A selezionare le località premiate è un team internazionale composto da 2.949 pediatri, che ha analizzato tantissime spiagge in tutta Italia per trovare quelle più a misura di bimbo. Naturalmente, è importante che questi lidi presentino alcuni requisiti di sicurezza e qualità. Le Bandiere Verdi sventolano sulle spiagge che sono facilmente accessibili anche con il passeggino, dove c’è abbastanza spazio tra un ombrellone e l’altro per consentire ai piccoli di giocare in libertà.

Il mare deve essere calmo e pulito, con un fondale che digrada dolcemente per fare il bagno in tutta tranquillità (ma sempre sotto il controllo di mamma e papà). Inoltre devono essere presenti numerosi servizi, dagli assistenti di spiaggia ai bagni con fasciatoio, passando per l’intrattenimento di grandi e piccini e per le strutture dedicate alla ristorazione. Le spiagge così selezionate dai pediatri hanno tutte le caratteristiche che le rendono perfette per godersi una vacanza in famiglia, anche con bambini di ogni fascia d’età.

Bandiere Verdi 2024: la new entry

Quest’anno, sono ben 155 le Bandiere Verdi assegnate: la maggior parte si trova in Italia (147 vessilli), ma 5 di esse sono nel resto d’Europa e 3 in Africa. C’è tuttavia una sola new entry, ad evidenziare il rigore della selezione operata dai pediatri per assegnare il prestigioso riconoscimento. Si tratta di San Salvo Marina, piccola località balneare a San Salvo, in provincia di Chieti. L’Abruzzo si aggiudica così un altro vessillo, diventando una delle regioni che ne vedono sventolare il maggior numero. La spiaggia appena premiata, tra l’altro, è ormai da anni detentrice anche della Bandiera Blu, che ne certifica la qualità dell’acqua e dei suoi servizi.

Tutte le Bandiere Verdi 2024

E ora vediamo quali sono tutte le Bandiere Verdi che sono state assegnate nel 2024, suddivise per regione.

  • ABRUZZO: Alba Adriatica, Giulianova, Pineto – Torre Cerrano, Roseto degli Abruzzi, Silvi – Silvi Marina e Tortoreto (Teramo), Montesilvano e Pescara (Pescara), Ortona – Spiaggia dei Saraceni, San Salvo – San Salvo Marina e Vasto – Vasto Marina (Chieti).
  • BASILICATA: Maratea (Potenza), Pisticci – Marina di Pisticci (Matera).
  • CALABRIA: Bianco, Bova Marina, Bovalino, Caulonia – Caulonia Marina, Locri, Montepaone, Palmi, Roccella Jonica e Siderno (Reggio Calabria), Capo Vaticano e Nicotera (Vibo Valentia), Cariati, Mirto Crosia – Pietrapaola e Praia a Mare (Cosenza), Cirò Marina – Punta Alice, Isola di Capo Rizzuto e Melissa – Torre Melissa (Crotone), Santa Caterina dello Ionio Marina, Soverato e Squillace (Catanzaro).
  • CAMPANIA: Agropoli – Lungomare San Marco – Trentova, Ascea, Centola – Palinuro, Marina di Camerota, Pisciotta, Pollica – Acciaroli – Pioppi, Positano – Arienzo – Fornillo – Spiaggia Grande, Santa Maria di Castellabate e Sapri (Salerno), Ischia – Cartaroma Lido San Pietro (Napoli).
  • EMILIA ROMAGNA: Bellaria – Igea Marina, Cattolica, Misano Adriatico, Riccione e Rimini (Rimini), Cervia – Milano Marittima – Pinarella e Ravenna – Lidi Ravennati (Ravenna), Cesenatico, Gatteo – Gatteo Mare e San Mauro Pascoli – San Mauro Mare (Forlì-Cesena).
  • FRIULI VENEZIA GIULIA: Grado (Gorizia) e Lignano Sabbiadoro (Udine).
  • LAZIO: Anzio (Roma), Formia, Gaeta, Lido di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga, Terracina e Ventotene – Cala Nave (Latina), Montalto di Castro (Viterbo).
  • LIGURIA: Finale Ligure e Noli (Savona), Lavagna (Genova), Lerici (La Spezia).
  • MARCHE: Civitanova Marche e Porto Recanati (Macerata), Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), Fano – Nord – Sassonia – Torrette/Marotta, Gabicce Mare, Mondolfo – Marotta e Pesaro (Pesaro-Urbino), Numana – Alta – Bassa – Marcelli Nord, Senigallia e Sirolo (Ancona), Porto San Giorgio (Fermo).
  • MOLISE: Termoli (Campobasso).
  • PUGLIA: Fasano e Ostuni (Brindisi), Gallipoli, Melendugno, Otranto, Porto Cesareo e Salve – Marina di Pescoluse (Lecce), Ginosa – Marina di Ginosa e Lizzano – Marina di Lizzano (Taranto), Margherita di Savoia (Barletta-Andria-Trani), Polignano a Mare – Cala Fetente – Cala Ripagnola – Cala San Giovanni (Bari), Rodi Garganico e Vieste (Foggia).
  • SARDEGNA: Alghero e Castelsardo – Ampurias (Sassari), Bari Sardo e Tortolì – Lido di Orri – Lido di Cea (Ogliastra), Cala Domestica e Carloforte – Isola di San Pietro – La Caletta – Punta Nera – Girin – Guidi (Carbonia-Iglesias), Capo Coda Cavallo, La Maddalena – Punta Tegge – Spalmatore e Santa Teresa di Gallura (Olbia-Tempio), Is Arutas – Mari Ermi, Oristano – Torre Grande e Santa Giusta (Oristano), Marina di Orosei – Berchida – Bidderosa e San Teodoro (Nuoro), Poetto e Quartu Sant’Elena (Cagliari).
  • SICILIA: Balestrate, Cefalù e Palermo – Mondello (Palermo), Campobello di Mazara – Tre Fontane – Torretta Granitola, Marsala – Signorino, Mazara del Vallo – Tonnarella e San Vito Lo Capo (Trapani), Catania – Playa (Catania), Giardini Naxos e Lipari – Marina di Lipari – Acquacalda – Canneto (Messina), Ispica – Santa Maria del Focallo, Pozzallo – Pietre Nere – Raganzino, Ragusa – Marina di Ragusa, Santa Croce Camerina – Casuzze – Punta Secca – Caucana, Sampieri e Scoglitti (Ragusa), Menfi – Porto Palo di Menfi (Agrigento), Noto – Vendicari (Siracusa).
  • TOSCANA: Bibbona e San Vincenzo (Livorno), Camaiore – Lido Arlecchino – Matteotti, Forte dei Marmi, Pietrasanta – Marina di Pietrasanta – Tonfano – Forcette e Viareggio (Lucca), Castiglione della Pescaia, Follonica, Grosseto – Marina di Grosseto – Principina a Mare e Monte Argentario – Cala Piccola – Porto Ercole – Porto Santo Stefano – Santa Liberata (Grosseto), Pisa – Marina di Pisa – Calambrone – Tirrenia (Pisa).
  • VENETO: Caorle, Cavallino Treporti, Chioggia – Sottomarina, Jesolo – Jesolo Pineta, Lido di Venezia, San Michele al Tagliamento – Bibione (Venezia).

Le spiagge straniere premiate con la Bandiera Verde 2024 sono invece 8 in totale.

  • SPAGNA: Estepona, Malaga, Marbella, Fuengirola.
  • ROMANIA: Costanza.
  • TANZANIA: Dar es Salaam – Coco Beach, Kendwa.
  • TUNISIA: La Marsa.
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Cosa fare a Torre San Giovanni: visita ad una delle spiagge più belle della Puglia

La frazione di Torre San Giovanni, con la sua spiaggia dorata, è considerata la marina del comune di Ugento, una cittadina ricca di storia e gioiello del basso Salento, le cui origini risalgono addirittura all’antica civiltà messapica.

Il porto di Torre San Giovanni, infatti, già in epoca a.C. era un importante snodo commerciale che riforniva sia Ugento, sia tutte le altre città messapiche del territorio. Oggi Torre San Giovanni, con la sua spiaggia finissima, è uno dei fiori all’occhiello della Regione Puglia per le sue bellezze artistiche, architettoniche e naturali.

Cosa fare a Torre San Giovanni per chi ama il mare

La spiaggia di Torre San Giovanni compete senza timore con i lidi caraibici. Si snoda lungo la costa Ionica e d’estate si anima di eventi mondani e turisti che la vivono sia di giorno, che di notte.

A dominare il paesaggio di Torre San Giovanni è l’omonima Torre, un tempo strumento di vedetta per il controllo del mare: oggi è un gran bel faro dipinto con alcuni scacchi neri, che lo rendono visibile anche se si decide di uscire in windsurf o per una lunga nuotata.

Lungo il litorale di Torre San Giovanni chi ama tuffarsi e divertirsi in acqua non si annoierà mai, grazie alle scogliere che si susseguono fino alla Torre del Faro. Superando la Torre e il porto, invece, una lunga distesa di sabbia setosa sarà la gioia di chi cerca la spiaggia tradizionale, resa ancora più speciale dalle pinete profumate e dalle dune naturali che la rendono una vera meraviglia.

I lidi, inoltre, offrono molte attività nautiche che regalano emozioni e divertimento: ci si può sbizzarrire infatti tra wakeboard, sci nautico, kitesurfing, sup, flyboard e flyfish, tutte attività apprezzatissime dai giovani e dagli appassionati di sport acquatici.

Anche chi non ha dimestichezza con questo tipo di discipline può mettersi alla prova, prendendo lezioni private con istruttori locali competenti. Inoltre, anche per i più piccoli sono previste numerose attività di intrattenimento che riguardano sia gli sport d’acqua, che gli sport da spiaggia, individuali o di gruppo.

Torre Mozza, Puglia

Fonte: iStock

Vista della spiaggia di Torre Mozza

Cosa visitare nei dintorni di Torre San Giovanni

Da Torre San Giovanni potete raggiungere agevolmente la spiaggia di Torre Mozza, pochi chilometri più a sud, sempre nel comune di Ugento. Anche qui a guidarvi e darvi la direzione sarà l’antica torre. Costruita nel XVI secolo con il nome di “torre dei fiumi” è crollata appena ultimati i lavori, è poi stata successivamente riedificata. Nel corso dei secoli, diversi crolli le hanno lasciato la caratteristica forma di mezzo cono attuale che le è valso il nome di torre mozza. Qui la spiaggia è libera per molte centinaia di metri, oltre a essere di fine sabbia grigia.

A Torre San Giovanni potete affittare una delle tante villette che in estate si aprono ai turisti, oppure scegliere di soggiornare presso un villaggio. Se invece preferite un hotel la scelta non vi mancherà così come per i residence e i B&B. Se cercate un luogo più tranquillo, spostatevi a Ugento dove potrete scegliere fra diverse antiche masserie che offrono dalle mountain bike, ai campi da tennis e alle piscine, oltre a un comfort che coniuga tradizione e lusso.

Gallipoli spiaggia

Fonte: iStock

Veduta della spiaggia di Gallipoli

Torre San Giovanni è strategica anche per la vicinanza a Gallipoli, raggiungibile in 30 minuti di auto in direzione nord e Santa Maria di Leuca, la punta più meridionale del Salento a soli 40 in direzione sud. Potrete così trascorrere giornate di sole magnifiche sulla spiaggia di Torre e la sera curiosare nella storia e nei vicoli bianchi della costa ionica salentina. Vale una visita anche Ugento, con il suo Museo archeologico e il suo centro storico delizioso.

Cibo e feste estive a Torre San Giovanni

In estate, Torre San Giovanni si accende di feste: le sue indimenticabili giornate assolate sulle spiagge si concludono in notti altrettanto spumeggianti. Le strade del paese e le piccole piazze della frazione fino a Ugento si accendono di spettacoli, concerti, musica dal vivo, oltre alle gustose sagre di prodotti tipici del Salento.

In luglio non è da perdere la Sagra della puccia, un pane impastato con le olive nere tipiche della zona e poi condito con tonno, pomodorini, e un battuto di verdure locali, mentre ad agosto spicca la sagra te li ciceri e tria, le tagliatelle fatte in casa condite con ceci e straccetti di pasta fritta.

Puccia del Salento

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La puccia tipica del Salento

La cucina locale pugliese propone ricette che celebrano i sapori del Sud Italia, regalando un’esperienza assolutamente indimenticabile. Tra i piatti da non perdere durante il vostro soggiorno spiccano le orecchiette al sugo alla ricotta forte, le Municeddhe, che sono lumachine molto apprezzate anche dai locali, e infine il delizioso polpo alla pignata, una ricetta tipica leccese tramandata di generazione in generazione.

Se potete scegliere, andate a Torre San Giovanni nella seconda domenica di agosto quando c’è la festa patronale dedicata alla Madonna dell’Aiuto. Legata alla vita e al mondo dei pescatori, la festa si apre nel pomeriggio del sabato con i botti dei fuochi d’artificio e con il suono delle campane che invitano alle funzioni religiose. Le strade del paese saranno poi attraversate dalla banda e la musica vi condurrà fino al porto dove potrete sbizzarrirvi nella grande Fiera Mercato. Il passaggio della Processione nel centro del paese, infine, accende le luminarie che rendono il paesino di Torre San Giovanni e le altre frazioni di Ugento un luogo ancor più magico e festoso.

Se cercate invece un angolo più tranquillo, lontano dalla confusione, andate al tramonto sul lungomare o al piccolo porticciolo di Torre San Giovanni. Il mare e il cielo che si infiamma di rosso e di porpora e la brezza sono uno spettacolo unico. Infine, vi consigliamo una delle gelaterie del lungomare che vi farà terminare la serata con il sorriso nel cuore.

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“The Guardian”, tra le 10 migliori località balneari d’Europa c’è anche un’italiana

“The Guardian”, prestigioso quotidiano britannico fondato nel 1821, ha selezionato le migliori 10 località balneari d’Europa. Si tratta di luoghi tranquilli e incontaminati in cui soggiornare per prendere il sole, fare snorkeling o dedicarsi al relax più totale. Tra queste spicca per bellezza e per merito una splendida località italiana.

Dalla Grecia alla Turchia passando per la Croazia

Il viaggio di “The Guardian” inizia dalla Grecia, e più precisamente da Asos, villaggio che sorge sulla costa occidentale dell’isola di Cefalonia. Si tratta di una località piccola ma in cui è possibile percepire tutto lo spirito della Grecia, grazie al suo susseguirsi di casette dai colori candidi che si affacciano su una magnifica baia dalla forma di un ferro di cavallo.

Non mancano di certo preziose rovine, molte delle quali sparse tra i suoi stretti vicoli, che in qualche maniera fanno spazio a due minute spiagge che sono però solo il preludio della bellezza incontaminata di questa località: basta noleggiare una barca a motore per scoprire piccole baie e calette che lasciano senza fiato.

Voliamo ora ad Akyaka, conosciuta anche come “la riva bianca” della Turchia. Affacciata sulla foce del fiume Azmak, nella scintillante baia di Gökova, oltre a regalare una spiaggia incantevole offre anche un reticolo di strade ricoperte di bouganville, tradizionali lokantas (semplici bistrot) e caffè.

Sempre in Turchia, “The Guardian” elogia Göltürkbükü, dove poter vivere un’atmosfera molto simile a quella che caratterizza la ben più nota Costa Azzurra. In questa elegante località le cose da fare sono tantissime e passeggiare tra i suoi negozi è un piacere sia per gli occhi che per il proprio ego.

Voliamo ora in Croazia e più precisamente a Šibenik, che sorge nella regione storica della Dalmazia lungo un cristallino mare Adriatico. Si tratta di una pittoresca cittadina caratterizzata da un’elegante architettura veneziana e puntellata di case con il tetto in terracotta. Il visitatore può passeggiare in un groviglio di stradine e vicoli che conducono di fronte a tesori di puro pregio, come la Fortezza di San Michele che risale al XI secolo. Gli amanti del mare non devono perdere la spiaggia di Banj, insignita della Bandiera Blu.

Šibenik, Croazia

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Šibenik, perla della Croazia

Ancora in Croazia ma questa volta per scoprire Cavtat, una delle località più visitate della regione di Dubrovnik: è piena di tetti in terracotta che si increspano attorno a una piccola baia a forma di ferro di cavallo, con due peninsulari boscose che si estendono verso Dubrovnik. Non mancano deliziosi caffè e ristoranti, spesso affacciati su acque cristalline.

Tutto il meglio di Francia e Spagna

“The Guardian” consiglia anche di volare in Francia e più precisamente a La Flotte: è uno dei villaggi più belli dell’Île de Ré, che mette il visitatore al cospetto di un groviglio di viuzze e vicoli che corrono tra case in classico stile bretone, un lungomare pregno di ristoranti e un ampio porto turistico. Da non perdere è la vicina spiaggia di Arnérault, che mette a disposizione anche diversi spot di ombra naturale per riprendersi dalla calura estiva.

La Francia si guadagna un ulteriore posto in questa lista con Concarneau, cittadina considerata una fra i più importanti porti pescherecci del Paese. Immersa nella storia, offre una graziosa città vecchia situata su una piccola isola, e strade acciottolate che si snodano tra le case fino al vivace porto di pescatori. C’è poi Plage des Sables Blancs, una lunga distesa di sabbia incontaminata che sorge a pochi passi dal centro della città.

Fornells è invece un delizioso villaggio situato in una baia nel nord dell’isola delle Baleari di Minorca, in Spagna, che colpisce per il suo lungomare sobrio punteggiato di palme. Particolarmente noto per gli sport acquatici, è pieno di spiagge paradisiache nelle sue vicinanze come Cala Tirant, dall’altra parte del promontorio, con acque limpide e un’ampia distesa di sabbia.

Fornells, Spagna

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Una vista splendida di Fornells

Poi ancora la Spagna con Llafranc, una delle tre città costiere appartenenti al comune di Palafrugell, che entra nel cuore dei suoi visitatori per il suo poetico miscuglio di case imbiancate, piene di porte blu, e piccole barche da pesca che galleggiano nell’acqua. Un tempo il luogo più glamour della Costa Brava, offre oggi la possibilità di fare diversi sport acquatici, tra cui kayak, vela, immersioni subacquee e paddleboarding, ma anche passeggiate indimenticabili come quella attorno al promontorio ricoperto di pini fino a Calella de Palafrugell.

Santa Maria di Castellabate, tra le migliori destinazioni d’Europa

L’unica cittadina italiana presente in questa lista è Santa Maria di Castellabate, famosa località balneare della provincia di Salerno. Siamo tra le meraviglie del Cilento, in quello che pare un borgo rimasto fermo nel tempo perché “i pescherecci tornano la mattina presto per rifornire i ristoranti della città, mentre i pescatori riparano le reti sulle spiagge con Bandiera Blu”, si legge sul quotidiano, che poi continua sottolineando che “le giornate possono essere trascorse oziando sulla sabbia o seguendo sentieri escursionistici nel Parco Nazionale del Cilento, con i vicini siti archeologici di Paestum e Velia.

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Sul podio delle 50 migliori spiagge al mondo ce n’è una italiana

Come accade per i migliori ritoranti al mondo, è appena uscita la classifica delle più belle spiagge, The World’s 50 Best Beaches. Sul podio troviamo una spiaggia italiana. La classifica 2024 è stata stilata dai giudici esperti che hanno dovuto testare le spiagge di tutto il mondo, trascorrrendo lunghe ore in riva al mare valutandone ogni singolo aspetto.

Il podio delle World’s 50 Best Beaches

Se sul primo gradino del podio delle 50 migliori spiagge al mondo troviamo un luogo paradisiaco come la spiaggia di Trunk Bay sull’isola di St. John nelle Isole Vergini Americane, il secondo posto è occupato da un meraviglioso lido italiano. La seconda spiaggia più bella al mondo è infatti Cala Mariolu, in Sardegna.

Cala Mariolu, in Ogliastra, la seconda spiaggia più bella del mondo

Nella splendida costa orientale della Sardegna, tra le calette del Golfo di Orosei, sorge la spiaggia di Cala Mariolu, una fantastica insenatura che gli esperti di TheWorld’s 50 Best Beaches hanno indicato come la seconda spiaggia più bella del mondo.

La spiaggia di Cala Mariolu fa parte del Comune di Baunei e deve il suo nome alla foca monaca che viveva in questa zona. I pescatori, infatti, utilizzavano la grotta che si affaccia su questa insenatura per conservare il pesce appena pescato, che puntualmente veniva rubato dalle foche. Per questo motivo i pescatori avevano apostrofato la foca con l’appellativo di ”mariolu” che, in dialetto, significa ladra. La spiaggia è conosciuta anche con il nome di Ispuligidenie che, sempre in dialetto baunese, significa ”pulci di neve”. Questo secondo nome è dovuto ai sassolini bianchi caratteristici di questa incantevole baia.

Cala Mariolu si caratterizzata per le acque limpide di colore turchese e per il basso fondale che la rende molto adatta anche alle famiglie con bambini. La spiaggia è divisa in due da uno scoglio di enormi dimensioni che viene utilizzato da grandi e piccini come trampolino per tuffarsi nelle splendide acque che lo circondano. I fondali marini sono un vero paradiso per gli amanti delle immersioni e dello snorkeling. Le acque di Cala Mariolu sono sempre ricche di pesci come occhiate a aguglie che nuotano tranquillamente attorno ai bagnanti. Spingendosi poco più al largo e verso le scogliere è possibile avvistare anche cernie e aragoste.

L’insenatura di Cala Mariolu trova spazio ai piedi di un’imponente falesia che, in alcuni punti, raggiunge circa i 500 metri di altezza. La costa rocciosa, che cade a picco sul mare, è ricoperta dalla macchia mediterranea tipica della zona che dal mare si estende verso Ovest. Il modo più semplice per raggiungere Cala Mariolu è quello di utilizzare un’imbarcazione privata oppure uno dei natanti che ogni giorno salpano dai porticcioli di Arbatax, S. Maria Navarrese e Cala Gonone. Si può raggiungere la spiaggia anche via terra percorrendo un sentiero trekking adatto esclusivamente agli escursionisti più esperti. La spiaggia di Cala Mariolu è attrezzata esclusivamente durante la stagione estiva. I bagnanti possono usufruire di un chiosco dove è anche possibile noleggiare sia gli ombrelloni sia l’attrezzatura da snorkeling.

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Weymouth e le antiche rovine del Castello di Sandsfoot

Situata su una splendida baia riparata in corrispondenza dell’estuario del fiume Wey, sulla costa della Manica, Weymouth è uno dei luoghi in cui è nata l’idea stessa della vacanza al mare in Inghilterra. Questa popolare destinazione balneare britannica vanta una delle spiagge più belle del Dorset, un grazioso lungomare fiancheggiato da architetture georgiane, un pittoresco porto di pescatori circondato da case dai colori pastello e una serie di attrazioni che la rendono perfetta per ogni tipologia di visitatore, dai più avventurosi alle famiglie. Ma qui si può viaggiare anche a ritroso nel tempo, con una imperdibile visita alle antiche rovine del Castello di Sandsfoot.

La storia del Castello di Sandsfoot

Il Castello di Sandsfoot, noto anche come Castello di Weymouth, è un forte d’artiglieria costruito da Enrico VIII, che in origine faceva parte del programma del re per proteggersi dalle invasioni dalla Francia e dal Sacro Romano Impero e difendere l’ancoraggio della baia di Weymouth. La struttura aveva due piani e un seminterrato e forniva una postazione per cannoni pesanti, polveriere e alloggi per circa cinquanta uomini. Era protetto da un fossato e da un terrapieno, i cui resti caratterizzano ancora oggi i giardini. Sandsfoot è stato utilizzato durante la guerra civile inglese, quando è stato occupato a turno dal Parlamento e dai Realisti. Sopravvisse all’interregno ma, dopo la restaurazione sul trono di Carlo II Stuart, la fortezza fu ritirata dall’uso militare nel 1665.

All’inizio del XVIII secolo, il Castello di Sandsfoot era in rovina. Le scogliere di argilla su cui era stato costruito il forte erano sempre state instabili e soggette all’erosione. La piattaforma dei cannoni del castello iniziò a crollare in mare e, negli anni Cinquanta, fu completamente distrutta. Le rovine furono chiuse ai visitatori per motivi di sicurezza, anche se nel 1951 furono realizzati dei giardini civici accanto al castello.

Tra il 2009 e il 2012 sono state effettuate delle riparazioni che hanno permesso di riaprire il sito al pubblico, con l’aggiunta di una passerella interna illuminata, realizzata con i fondi dell’Heritage Lottery Fund,  al fine di permettere libero accesso ai visitatori e conservare il castello per le generazioni future. L’Historic England considera Sandsfoot “uno degli esempi più significativi” di fortini del XVI secolo sopravvissuti in Inghilterra.

Cosa fare e vedere a Weymouth

Tutti conoscono la splendida sabbia dorata di Weymouth, ma pochi sanno che la città ospita il Sandworld Sculpture Festival, l’unico festival di sculture di sabbia del Regno Unito che mette in mostra le opere di alcuni dei più importanti scultori di sabbia del mondo, capolavori d’artista che sfidano la logica.

Se, invece, volete esplorare la città in modo divertene e fantasioso, provate la caccia al tesoro guidata “Treasure Trails Dorset”, seguendo gli indizi che vi porteranno alla scoperta di edifici e monumenti, mentre sarete sulle tracce del tesoro scomparso.

Imperdibile per le famiglie il Weymouth Sea Life Adventure Park, che permette di esplorare un fantastico mondo sottomarino e viaggiare nelle profondità dell’oceano, entrando in contatto con oltre 2.000 creature, tra cui le giocose lontre e le tartarughe marine, mentre alla Fairy Penguin Island si possono ammirare i pinguini più piccoli del mondo. Tra le novità più recenti, l’Ocean Tunnel  offre la possibilità di sperimentare la meraviglia di una barriera corallina 24 ore su 24, vedendola mutare dal giorno alla notte.

Gli amanti della natura possono avventurarsi alla scoperta della splendida fauna selvatica in una delle riserve RSPB di Weymouth, come RSPB Radipole Lake e RSPB Lodmoor. Se siete appassionati di escursionismo, non potete non percorrere un tratto del South West Coast Path, dove la vista sull’isola di Portland nelle giornate limpide vi stupirà. I sentieri per fare il pieno di panorami e natura qui non mancano di certo, che si tratti di una passeggiata lungo il Rodwell Trail o sulla passerella che costeggia la splendida spiaggia di sabbia dorata.

Infine, tra le attrazioni storiche di Weymouth, oltre al Castello di Sandsfoot, merita una visita anche il Nothe Fort, situato all’ingresso del porto, che offre un’eccellente vista a 360 gradi sulla Costa Giurassica del Dorset. Qui potrete scoprire un labirinto di passaggi sotterranei, un museo, una piazza d’armi, impressionanti cannoni posizionati in alto sui bastioni e divertenti percorsi per tenere occupati i bambini.

Le rovine del Castello di Sandsfoot, a Weymouth, in Inghilterra

Fonte: Getty Images – Ph: Prisma by Dukas

Le rovine del Castello di Sandsfoot