Categorie
Campania mare Notizie Viaggi viaggiare

Il mare della Campania è balneabile al 98%: le zone top

L’estate è ormai nel vivo e le spiagge si affollano di turisti che desiderano trascorrere una vacanza balneare e di residenti che cercano refrigerio dalla tipica calura del periodo.

E se c’è una regione dove il mare è un gioiello, con il 98% di balneazione, è la Campania, che ha registrato un significativo miglioramento delle acque anno dopo anno, sulla base dei rilievi di Arpac e delle conferme di Goletta Verde e Legambiente.

Ma quali sono le zone che non si possono perdere? Scopriamole.

Il Litorale Domitio

Innanzitutto, va citato il Litorale Domitio (o Domizio), circa 50 chilometri di costa che vanno da Capo Miseno alla foce del Garigliano, seguendo, in parte, il percorso dell’antica via Domiziana, realizzata su volere dell’imperatore Domiziano per collegare le città dell’Impero Romano con Pozzuoli.

Qui, la cornice naturale è qualcosa che fa sognare, tra spiagge, parchi, i profumi della macchia mediterranea, aree protette e la lunga pineta che impreziosisce il lato settentrionale della Baia Domizia, la “Porta del Sud”, il primo centro costiero della regione arrivando da Nord. A fare da sfondo, il meraviglioso Golfo di Gaeta e il cono vulcanico di Roccamonfina.

Di rara suggestione, nel comune di Castelvolturno, l’Oasi dei Variconi, zona protetta di 194 ettari punteggiati da laghetti costieri comunicanti e da una folta vegetazione che accoglie numerose specie di uccelli migratori. Inoltre, lungo le spiagge arrivano a nidificare le tartarughe Caretta caretta.

Il Parco Sommerso di Gaiola

Poco distante da Napoli, incanta il Parco Sommerso di Gaiola, area marina protetta (istituita nel 2002) di 42 ettari nel panorama costiero di Posillipo, che prende il nome dai due isolotti che emergono dalle acque: si estende dal Borgo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi e vanta numerosi reperti archeologici nonché una notevole importanza dal punto di vista biologico.

E per fare un tuffo all’ombra del Vesuvio, durante i mesi estivi è accessibile su prenotazione la spiaggia libera lambita da un mare cristallino, raggiungibile percorrendo una lunga rampa di scale.

Il Fiordo di Furore

Incantevole “spiaggia nascosta” della celebre Costiera Amalfitana, quella del borgo di Furore (Patrimonio UNESCO) è una meraviglia che non ha eguali: vegliata dalle rocce a strapiombo, come il fiordo si è formata a seguito dell’erosione causata dal corso del torrente Schiato.

Dalla bellezza selvaggia, i 25 metri di spiaggia meritano di essere vissuti almeno una volta nella vita, un angolo di puro relax dove il caldo non è mai eccessivo: infatti, i raggi del sole non la raggiungono dopo mezzogiorno.

La Baia di Ieranto

Nel cuore della Costiera, altro luogo incontaminato e superlativo è la Baia di Ieranto, gestita oggi dal Fondo Ambiente Italiano (FAI) e parte dell’area naturale di Nerano.

Non facilmente accessibile (via mare oppure percorrendo un sentiero di 6 chilometri) e quindi lontana dal turismo di massa, la Baia custodisce tutt’ora echi leggendari, come l’incontro tra Ulisse e le Sirene nel celeberrimo poema “Odissea” di Omero.

È il luogo ideale per fare il pieno di bellezza, praticare kayak, snorkeling e birdwatching.

Le spiagge di Portici

Infine, come non menzionare le spiagge di Portici che, in questo periodo estivo, stanno registrando un’affluenza record.

L’arenile è plasmato da scogli e sabbia a grana grossa e sono numerose le spiagge aperte gratuitamente ma attrezzate per offrire relax, divertimento e vacanze balneari spettacolari.

Categorie
Campania Idee di Viaggio spiagge Viaggi

L’isola di Procida, meraviglia campana

Le case colorate, le spiagge che sono piccoli scrigni di bellezza, il mare di un azzurro che leva il fiato e che si declina in tantissime sfumature differenti. Benvenuti a Procida, splendida isola campana, vulcanica e che ti accoglie con un’atmosfera d’altri tempi, con una cucina gustosa e con le sue dimensioni che la rendono un gioiello di autenticità tutto da scoprire.

È un’isola campana di rara bellezza che regala a chi la visita giornate lente, da trascorrere tra paesaggi incantevoli, scorci mozzafiato e piatti che hanno il sapore del Mediterraneo.

Se siete alla ricerca di un luogo di cui carpire l’anima più vera a ogni passo, in cui sentirsi subito a casa, dove dedicarsi a giornate di mare, passeggiate, tuffi ed esplorazioni, allora Procida è il posto che fa per voi.

Tutto quello che potete fare e vedere in questa perla a poca distanza da Napoli, in Campania.

Procida, cosa fare in questa isola campana tutta da scoprire

Se la si guarda dall’alto, in una cartina, si nota subito la sua forma inequivocabile: Procida ha la forma di un gatto. Ma la sua peculiarità non è solamente questa: infatti le sue coste molto frastagliate, sono anche tanto diversificate: ci si imbatte in punti a picco sul mare, dove sono le rocce e farla da padrone e altri che invece sono bassi e sabbiosi: fare un giro dell’isola con un natante permette di ammirare pienamente la diversità di questa isola campana di piccole dimensioni ma ricca si scorci da vedere.

Tra le altre peculiarità vi è senza dubbio l’architettura, di tipo spontaneo, il risultato sono case generalmente di piccole dimensioni e dipinte con colori pastello che rendono alcuni scorci dell’isola davvero indimenticabili.

Ad esempio, quando si arriva nel porto principale, quello di Marina Grande, l’impatto delle case colorate che si affacciano lungo la costa, è un momento davvero memorabile e che rimane tra i ricordi più belli. Qui ci sono tantissime attività e locali tipici, ma anche punti noleggio, negozi d’abbigliamento, di oggetti d’arte e souvenir.

Uno scorcio dell'isola di Procida, uno dei porti dell'isola campana

Fonte: iStock

Scorcio di Procida, spelndida isola campana

Oltre a qui, lo stesso effetto lo si può rivivere alla Corricella, altro piccolo porto e altra suggestiva passeggiata tra locali che offrono piatti tipici. Se si vuole ammirare nella sua visione d’insieme allora si deve salire e guardare d’alto. Se si raggiunge Terra Murata si può ammirare la parte più antica dell’isola, dove risuonano le gesta di un passato lontano.

Basti sapere che qui vi sono tantissime cose da ammirare, oltre alla vista straordinaria che si apre d’innanzi ai propri occhi, dal momento che si tratta di un punto molto alto dell’isola e che il panorama è straordinario. Bellissimi Palazzo d’Avalos, che nel passato è stato anche un carcere, e l’Abbazia di San Michele.

Merita una visita anche Chiaiolella: vi sono tantissimi locali per mangiare o soreggiare un drink, stabilimenti balneari e un piccolo porticciolo. Qui vi è il ponte che collega Procida a Vivara, un isolotto che è riserva naturale e dove non si può andare, ma che resta comunque suggestivo da osservare in tutta la sua bellezza.

Procida, le spiagge più belle dell’isola

Con una costa in gran parte rocciosa, le spiagge a Procida non sono numerosissime ma, quelle che ci sono, sono davvero belle e da scoprire. Vale la pena fare un salto alla spiaggia della Chiaiolella che si divide con quella di Ciraccio grazie a due faraglioni.

Oppure la spiaggia della Chiaia che si raggiunge dopo quella che – a tutti gli effetti – può considerarsi una piccola impresa: più di 180 gradini da scendere (e poi da risalire). Un’alternativa è arrivarci via mare. La spiaggia è di colore nero e si stende lungo la costa.

Imperdibile la spiaggia del Postino, il cui nome vero è del Pozzo Vecchio. Viene chiamata così perché ha fatto da set al celebre film con Massimo Troisi. Anche qui la natura regala scorci indimenticabili: le rocce che fanno da sfondo, la sabbia scura, il mare nelle sue tante sfumature di blu. Il tempo sembra passare con lentezza, regalando una sensazione di relax impareggiabile.

E se abbiamo parlato di cinema, non si possono dimenticare i libri: per chi ama leggere qui si può esplorare la bellezza del luogo con una guida molto speciale, ovvero attraverso le preziose pagine di uno dei romanzi italiani più belli: L’isola di Arturo di Elsa Morante, ambientato su questa piccola isola campana che si estende su una manciata di chilometri quadrati.

Procida: i sapori dell’sola campana

Se si pensa alla Campania, regione del sud Italia, saltano subito alla mente i sapori di questi luoghi: la cucina di questo territorio è ricca, saporita, golosa e un’esplosione di gusti per il palato.

Procida, ad esempio, è celebre per il limone e quindi, tutto ciò che è preparato con questo agrume, vale la pena di essere assaggiato. Ad esempio, la lingua, un dolce gustoso ripieno di crema, che avvolge con il suo sapore. Oppure il pesto al limone che regala alla pasta un sapore gradevole e particolare.

La lingua, dolce tipico dell'isola campana di Procida

Fonte: iStock

Nell’isola campana di Procida vale la pena provare la lingua, un dolce tipico

Immancabile il pesce che qui, essendo un’isola, è davvero speciale e fresco e il coniglio, anche questo tra le specialità da provare quando si visita l’isola.

Come arrivare e come muoversi a Procida

A Procida si arriva con i traghetti e con gli aliscafi, in base al porto di partenza ci si può mettere un’ora con i primi e circa 45 minuti con i secondi.

Una volta arrivati, girare l’sola è davvero semplice e si può fare tranquillamente a piedi (attenzione, però, perché il territorio dell’isola si estende tutto tra salite e discese). Comodissimi gli autobus che sono un’esperienza assolutamente da provare: si muovono nelle strade strette che caratterizzano tutta l’isola. E poi le bici elettriche o gli scooter, per potersi spostare con maggiore libertà e senza dover sottostare a orari. Ci sono anche i taxi.

Una volta sull’isola si può scegliere di fare tappa anche in un’altra isola campana celebre: infatti basti sapere che in circa 30 minuti si arriva a Ischia, un altro gioiello da visitare e scoprire.

Procida è il posto giusto in cui ricaricare le batterie e fare il pieno d bellezza, relax e gusto: sapori che resteranno indelebili e tra i ricordi più belli.

Categorie
Campania Idee di Viaggio Lazio mare spiagge vacanze estive Viaggi

Le spiagge più belle e famose tra Campania e Lazio

Le regioni del Lazio e della Campania vantano alcune delle più affascinanti spiagge d’Italia, invitando i visitatori a immergersi in un paradiso di sabbia dorata, acque cristalline e paesaggi mozzafiato. Queste destinazioni costiere offrono una combinazione perfetta di relax, divertimento e bellezze naturali, rendendole mete ideali per le vacanze estive.

Che tu sia un turista in cerca di una vacanza rilassante o un avventuriero desideroso di esplorare nuovi luoghi, le spiagge tra Lazio e Campania hanno qualcosa da offrire a tutti. Gaeta, Formia, Sabaudia, Baia Domizia, San Felice Circeo e Sperlonga sono solo alcune delle destinazioni che fanno di questa regione un vero paradiso per gli amanti del mare. Ogni spiaggia ha il suo fascino unico, che va dalla sabbia dorata alle acque incontaminate, dalle dune sabbiose alle grotte marine. Inoltre, queste località offrono un’ampia scelta di attività, dalla tintarella al relax, dagli sport acquatici all’esplorazione della natura circostante.

La costa di Gaeta

Situata nel Lazio, Gaeta è celebre per la sua costa spettacolare e le acque cristalline. La spiaggia di Serapo è la più rinomata, con la sua ampia distesa di sabbia fine e dorata, ideale per prendere il sole e fare lunghe passeggiate. I visitatori possono anche esplorare la splendida cittadina di Gaeta, con la sua storia millenaria e i tesori architettonici.

La cittadina di Gaeta si trova lungo la litoranea Via Flacca e ha altre spiagge rinomate: San Vito, Arenauta, Ariana, Quaranta Remi, Sant’Agostino. In questi lidi è approdato l’eroe greco Enea che qui ha sepolto la sua nutrice Caieta la quale, secondo la leggenda, ha dato il nome alla città.

Spiaggia di Serapo a Gaeta

Fonte: iStock

La spiaggia di Serapo a Gaeta

La spiaggia a Formia

Situata sul lato settentrionale del Golfo di Gaeta, Formia è un vivace ed elegante centro balneare. Altro gioiello costiero del Lazio, Formia vanta infatti diverse spiagge incantevoli. La leggenda narra che qui fece tappa Ulisse durante il suo interminabile viaggio. E qui, ai tempi dei Romani veniva a riposarsi Cicerone, che costruì per la sua famiglia una grande villa vicino al mare.

La spiaggia di Vindicio è una delle più popolari e offre un’ampia gamma di servizi e un mare limpido e incontaminato. Gli amanti dello snorkeling e del diving apprezzeranno le acque ricche di vita marina. Formia è anche famosa per la sua ricca storia romana e medievale, che si può scoprire visitando il suggestivo centro storico.

La bellissima Sabaudia

Nel bellissimo Parco Nazionale del Circeo, nel Lazio, sorge la splendida Sabaudia. Sabaudia, le cui acque hanno ricevuto la Bandiera Blu, è situata nel cuore dell’Agro Pontino, a 90 chilometri da Roma e 25 da Latina. Il territorio pianeggiante è caratterizzato dal litorale di dune sabbiose, da zone a foresta e da quattro laghi costieri. Questa zona è diventata di moda grazie al “rumore” fatto dai molti vip che ogni estate affollano le sue belle spiagge. Il nome “Sabaudia” è elogiativo e rievocativo dell’antica casa reale italiana. La sua meravigliosa spiaggia, caratterizzata da dune di sabbia e pinete, offre un’esperienza unica a contatto con la natura. I visitatori possono godersi il sole, fare lunghe passeggiate sulla spiaggia e ammirare lo spettacolo del tramonto sul mare.

Spiaggia di Sabaudia

Fonte: iStock

La spiaggia di Sabaudia

La spiaggia di Baia Domizia

Spostandoci in Campania, troviamo la rinomata Baia Domizia, una località turistica balneare al confine con il Lazio che affascina per la sua sabbia fine e le acque cristalline. Il suo nome deriva dalla sua posizione geografica che si trova al centro della baia del Golfo di Gaeta e sul litorale Domizio. Qui, i turisti possono rilassarsi al sole, partecipare a sport acquatici emozionanti o semplicemente godersi una tranquilla passeggiata lungo la costa. Baia Domizia offre anche una vasta gamma di strutture ricettive e di svago, rendendola una meta ideale per le famiglie.

San Felice Circeo

San Felice Circeo è una perla nascosta della costa laziale che merita di essere scoperta: nonostante sia una zona molto elitaria, è anche una delle località più attraenti del litorale Pontino. La sua spiaggia sabbiosa, bagnata da un mare incantevole e frequentata prevalentemente da romani, è ideale per trascorrere giornate di relax e godersi il panorama mozzafiato. Questa località offre anche numerose opportunità per esplorare la natura circostante, come le grotte marine e il promontorio del Circeo, con i suoi sentieri panoramici. Inoltre, San Felice Circeo ha una storia antichissima che inizia con gli uomini di Neanderthal, tutta da scoprire dedicandosi a escursioni nei dintorni.

San Felice Circeo

Fonte: iStock

La costa di San Felice Circeo

Sperlonga

Infine, non si può parlare delle spiagge più famose tra Lazio e Campania senza menzionare Sperlonga. Sperlonga, paese arroccato sulla lingua di terra tra Terracina e Gaeta, deve il suo nome alle sue grotte naturali (speluncae) che si aprono lungo la sua costa. Sperlonga ha ricevuto la Bandiera Blu della Fee, simbolo di alta qualità delle acque e dei servizi ai turisti. Il paese, infatti, conserva intatto il suo nucleo originario dal sapore mediterraneo: questo affascinante comune costiero vanta una delle spiagge più belle dell’intera regione.

Sperlonga

Fonte: iStock

Veduta di Sperlonga

La spiaggia di Sperlonga è celebre per la sua sabbia bianca e fine, le acque cristalline e le grotte marine che si aprono sul mare. Sperlonga è anche nota per il suo centro storico pittoresco, che offre un’atmosfera suggestiva e un’ampia scelta di ristoranti e negozi.

Categorie
Borghi Campania itinerari culturali Notizie tradizioni turismo enogastronomico Viaggi

“Borghi della Salute e del Benessere”, il nuovo progetto della Campania

La Campania è una rinomata meta turistica per le sue spiagge da sogno e per le città d’arte come Napoli e Caserta, ricche dal punto di vista artistico e architettonico. Ma il suo entroterra vanta tantissimi borghi splendidi, dei piccoli paesini spesso dimenticati che custodiscono però antiche tradizioni, buon cibo e bellezze di ogni tipo. È per questo che nasce il progetto “Borghi della Salute e del Benessere”, per valorizzare questo incredibile patrimonio culturale e paesaggistico. Scopriamo qualcosa in più.

Le bellezze della Campania meno conosciuta

Oltre al lato più popolare della Campania, fatto di luoghi da sogno come la Costiera Amalfitana e la città di Napoli, c’è un ricco patrimonio di piccoli borghi spesso quasi sconosciuti, che tuttavia hanno molto da offrire ai turisti. Quasi sempre situati nell’entroterra e soggetti a quel fenomeno conosciuto come spopolamento, per cui sempre meno giovani decidono di abitare in luoghi così remoti, questi paesini vantano ancora architetture meravigliose, una prelibata enogastronomia e paesaggi che nulla hanno da invidiare a quelli più rinomati.

L’idea, dunque, è quella di promuovere un’iniziativa che valorizzi tutta questa ricchezza, in ottica di un turismo lento e sostenibile. Ecco allora che si punta soprattutto alla scoperta delle cucine locali, della natura e degli spazi aperti, delle culture tradizionali, del benessere e dei paesaggi da sogno, attraverso esperienze di “vita lenta” e di mobilità alternativa. I borghi locali torneranno così ad essere di nuovo ripopolati, permettendo di salvaguardare le loro bellezze quasi dimenticate che, invece, meritano assolutamente di essere riscoperte.

Il progetto “Borghi della Salute e del Benessere”

Sono questi gli obiettivi del progetto “Borghi della Salute e del Benessere”, la nuova iniziativa promossa dalla Regione Campania. Verrà presentato dal 12 al 14 giugno 2024 nell’ambito degli Stati Generali sull’Ambiente, nella storica cornice della Mostra d’Oltremare di Napoli. Tante sono le novità “green” che verranno proposte in quest’occasione, per rendere la Campania e il suo territorio sempre più sostenibili anche a livello turistico. Il programma volto a valorizzare i borghi dell’entroterra campano vuole costituire reti territoriali comprendenti oltre 300 comuni.

Al progetto hanno già presentato la candidatura ben 48 reti di borghi, alle quali è stato richiesto di sviluppare iniziative che tengano in considerazione la rilevanza storica, paesaggistica e culturale dei paesi coinvolti. Sarà incentivata la formazione di associazioni locali per la gestione della rete, della sua offerta e del suo sviluppo sostenibile. Insomma, l’obiettivo è quello di coinvolgere non solamente le autorità locali e le associazioni culturali, ma anche i residenti, gli imprenditori e gli artisti, nonché le agenzie di turismo e le aziende private.

Per promuovere il progetto “Borghi della Salute e del Benessere”, verrà lanciato un portale web dedicato al marchio attraverso il quale i turisti potranno trovare tutte le informazione necessarie. Una vera e propria vetrina in quattro lingue (almeno per iniziare), con tutte le attività e le attrazioni, i ristoranti, gli hotel e le bellezze da scoprire in loco. Sarà un modo diverso per scoprire la Campania e il suo entroterra, tornando ad ammirare paesaggi magnifici e quasi sempre rimasti intatti nel tempo, ignorati finora dal turismo.

Categorie
Campania Idee di Viaggio itinerari culturali Napoli tradizioni Viaggi viaggiare

Un viaggio nei sapori della tradizione napoletana

Napoli, è una città intrisa di storia, cultura e tradizione, ed è nota per i suoi luoghi incantevoli e per le sue esperienze culinarie indimenticabili.  Tra questi, il Borgo Marinari spicca nel Golfo di Napoli, di fronte al maestoso Castel dell’Ovo. Le sue strade, le barche pittoresche ormeggiate lungo la costa e i ristoranti che offrono autentiche delizie napoletane, creano un’atmosfera unica che affascina e delizia i visitatori di tutto il mondo. In questo contesto magico sorge il rinomato ristorante Donna Luisella, dove la passione per la buona cucina e l’amore per l’ospitalità si fondono per creare un’esperienza culinaria indimenticabile.

Napoli - ristorante - donna luisella
Il ristorante Donna Luisella

I piatti del ristorante Donna Luisella sono una celebrazione della ricchezza e della varietà della cucina napoletana: dei  classici spaghetti alle vongole al pescato del giorno preparato con maestria e freschezza, ogni boccone è un tributo alla qualità e all’autenticità degli ingredienti.

Al Ristorante Donna Luisella non mancano proposte innovative, come le tartare di salmone e spigola, che esaltano la freschezza e la qualità dei prodotti locali. E per gli amanti della terra, la mozzarella di bufala, la parmigiana di melanzane e i carciofi fritti sono solo alcune delle prelibatezze disponibili.

Donna Luisella - Spaghetti alle vongole
Un piatto della cucina di Donna Luisella

L’esperienza culinaria al Ristorante Donna Luisella di Napoli non sarebbe completa senza un bicchiere di vino selezionato con cura dalla nostra carta dei vini: dai vini bianchi e rossi della Campania, come il Greco di Tufo e il Taurasi, alle etichette di pregio delle altre regioni italiane, ogni sorso è un viaggio sensoriale che esalta i sapori della cucina napoletana.

Da quando ha aperto le porte, il ristorante è diventato un punto di riferimento per celebs e buongustai di Napoli. Tuttavia, nonostante il prestigio e il successo, propone un servizio cordiale e attento, in grado di far sentire ogni ospite come una celebrità. Dopo una deliziosa cena al Ristorante Donna Luisella, perché non prolungare l’esperienza soggiornando nell’accogliente Bed and Breakfast? Situato nel cuore del suggestivo Borgo dei Marinari, il B&B Donna Luisella offre camere arredate con gusto e dotate di tutti i comfort moderni.  Ogni camera è un’oasi di tranquillità e relax, dove gli ospiti possono rilassarsi dopo una giornata trascorsa a esplorare le meraviglie di Napoli.

Napoli - ristorante - donna luisella
Un piatto della cucina di Donna Luisella

Il Borgo Marinari di Napoli è molto più di una semplice meta turistica: è un luogo di autenticità, qualità e charme che incanta e sorprende i visitatori di ogni età. E nel cuore di questo incanto mediterraneo, il ristorante Donna Luisella offre un’esperienza culinaria e ospitale che rimane impressa nella memoria di chiunque lo visiti.

Categorie
Campania Napoli Notizie Viaggi

È stato finalmente scoperto il luogo dove è stato sepolto Platone

Ercolano, famosa nel mondo per gli scavi archeologici e distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79, riserva ancora tantissimi segreti. Durante il XVIII secolo, proprio qui furono rinvenuti degli importantissimi Papiri, per la precisione circa 1800. Alcuni di questi erano purtroppo carbonizzati, mentre altri sono conservati con estrema cura presso la Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III al Palazzo Reale di Napoli, dove vengono anche studiati.

Sono dei documenti estremamente importanti perché contengono un gran numero di testi filosofici greci e anche una serie di informazioni su un passato che cerchiamo ancora di comprendere: ci sono sono ampie parti dei libri XIV, XV, XXV e XXVIII dell’immane opera di Epicuro, parte dell’opera di Filodemo sui vizi e sulle virtù e molto altro ancora, anche se purtroppo tanti dei Papiri di Ercolano sono ormai impossibili da recuperare.

Tuttavia, nella loro fragilità stanno rivelando capitoli di storia (e letteratura) sconosciuti. I ricercatori, infatti, proprio da questi documenti sono riusciti anche scoprire il luogo preciso in cui è stato sepolto Platone.

La scoperta grazie ai Papiri di Ercolano

Tramite l’uso di tecnologie altamente sofisticate e sistemi unici e all’avanguardia, l’Università di Pisa, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche e i suoi Istituti di Scienze del Patrimonio Culturale e di Linguistica e la Biblioteca nazionale di Napoli, sono stati in grado di indagare, decifrare e scoprire il luogo esatto della sepoltura di Platone (e molto altro ancora).

Tale ricerca, infatti, è iniziata tre anni fa e fino ad ora ha già riportato alla luce oltre 1000 parole nuove o diversamente lette rispetto agli ultimi studi, ovvero circa il 30% di testo in più. Sono letterature che ci raccontano fatti nuovi e concreti sull’Accademia di Platone, sulla letteratura ellenistica, Filodemo di Garada e la storia antica in generale.

Senza ombra di dubbio, la rivelazione più rilevante è quella che riguarda il filosofo greco, che a quanto pare fu sepolto nel giardino di Platone, un’area privata destinata alla scuola platonica, dell’Accademia di Atene. In sostanza, se fino a questo momento era noto che le spoglie di Platone riposavano da quale parte nell’Accademia, ora sappiamo il luogo preciso, ma anche che fu venduto come schiavo sull’isola di Egina nel 404 a.C., e non nel 387 a.C. durante il suo soggiorno in Sicilia alla corte di Dionisio I di Siracusa, come si pensava fino a prima di questa scoperta.

Le altre interessanti rivelazioni

Tra le altre rivelazioni assolutamente interessanti non possiamo non segnalare una quindicina di righe che ci donano nuove informazioni sul celebre Carneade (citato anche da Manzoni nei “Promessi Sposi”). In sostanza, ora si conoscono le ragioni per cui non lasciò una produzione scritta e anche le discussioni filosofiche con lo stoico Diogene di Babilonia.

Il progetto di “lettura” di questi Papiri tramite strumenti all’avanguardia continuerà almeno fino al 2026, con lo scopo anche di  valorizzare tali manoscritti, che purtroppo per via della loro unicità e della fragilità non possono essere presentati al grande pubblico.

Per fortuna, è stata allestita l’Officina dei Papiri della Biblioteca Nazionale di Napoli, che si pone proprio l’obiettivo di leggere questi importanti documenti e di riprodurli, in modo da archiviare le immagini ottenute e creare uno spazio online ad accesso aperto. Molto presto, quindi, potrebbero diventare visibili anche per noi.

Categorie
Campania itinerari mete storiche Notizie parchi naturali siti archeologici treni vacanza natura Viaggi

In treno alla scoperta dei più bei parchi archeologici d’Italia

La Campania vanta uno dei patrimoni archeologici più ricchi d’Italia, ma i collegamenti pubblici non sono sempre così efficienti nel consentire ai visitatori di raggiungere i vari parchi – molti dei quali hanno persino risonanza internazionale. Torna così il servizio di Trenitalia che ha già riscosso molto successo nelle precedenti stagioni: si tratta di Parchi Line, gli itinerari che conducono alla scoperta dei principali siti archeologici regionali, a bordo di treni e altri mezzi pubblici facilmente prenotabili anche online. Ecco di cosa si tratta.

Parchi Line, l’iniziativa di Trenitalia

Raggiungere la città di Napoli in treno è certo molto comodo, ma poi da qui come si può arrivare, ad esempio, al Parco Archeologico di Pompei? E che dire di tutti gli altri siti, a volte meno conosciuti, che però meritano assolutamente una visita? Nasce così Parchi Line, l’iniziativa di Trenitalia che ha già ottenuto grandi consensi in passato: il servizio torna, a partire da sabato 6 aprile 2024, per tutti i weekend e i giorni festivi fino al prossimo 7 ottobre 2024. Ci saranno oltre 3mila posti in più per i tanti turisti che, soprattutto durante la stagione primaverile e quella estiva, affollano i principali siti archeologici della regione.

Regionale di Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS Italiane, organizza un nuovo collegamento dalla stazione di Napoli Centrale a quella di Sapri, con numerose fermate intermedie da cui partono altri servizi intermodali (treno+bus) diretti verso le più importanti attrazioni storiche e archeologiche della Campania. Sono previsti, in particolare, due nuovi treni: quello da Napoli Centrale parte alle ore 9:15 e arriva a Sapri alle ore 12:15, mentre il viaggio di ritorno parte da Sapri alle ore 16:40 e arriva a Napoli Centrale alle ore 19:37.

Tutti i viaggi a bordo di Parchi Line, inclusi i collegamenti link (ovvero quelli che prevedono l’uso di treno+bus per raggiungere alcune speciali destinazioni), sono acquistabili sul sito ufficiale di Trenitalia. Si tratta di un modo intelligente di viaggiare, che consente di scoprire diversi luoghi meravigliosi della Campania anche nella stessa giornata, sfruttando i mezzi pubblici presenti sul territorio. Non ci resta ora che vedere nel dettaglio quali sono le tappe effettuate dal treno, per visitare le più belle attrazioni regionali.

Gli itinerari di Parchi Line

Il viaggio parte da Napoli Centrale, e dopo poche fermate è già possibile raggiungere il primo sito di interesse storico: si tratta del Museo Ferroviario di Pietrarsa, allestito all’interno delle ex Officine che si trovano proprio davanti alla spiaggia. Vi sono custoditi numerosi materiali rotabili, ricostruzioni di antichi mezzi storici e tante altre curiosità sul mondo ferroviario del passato. La seconda tappa è invece ad Ercolano, dove si possono visitare le famose rovine della città romana travolta, quasi 2mila anni fa, dall’eruzione del Vesuvio.

C’è poi la possibilità di fare tappa presso gli Scavi di Oplontis e la Villa di Poppea a Torre Annunziata. L’itinerario principale prosegue fino a Pompei, dove parte il primo collegamento link: si tratta di un bus che consente di raggiungere il Parco Archeologico di Pompei, con le rovine sepolte sotto strati di cenere e lapilli. E ancora, ci sono Vesuvio link e Certosa link, rispettivamente per andare a visitare il Parco del Vesuvio e la Certosa di Padula. Un’altra ottima opportunità consiste nello sfruttare il Cilento link, per scoprire il Parco Archeologico di Velia. Infine, con Paestum link si va verso il Parco Archeologico di Paestum e la Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro.

Categorie
Campania itinerari culturali Napoli Notizie Viaggi

La pizza più buona del mondo si mangia in Italia, ma non a Napoli

L’Italia, una terra dalla bellezza ineguagliabile, è rinomata per la sua ricchezza di monumenti storici, la cultura affascinante e un caloroso spirito di accoglienza. Ma tra le sue innumerevoli attrazioni, c’è un elemento che si distingue particolarmente, un tesoro che il mondo intero riconosce e celebra: il cibo italiano. E quale piatto potrebbe incarnare meglio questa eccellenza se non la pizza?

Diffusa e reinventata in ogni angolo del mondo, resta un simbolo indiscusso, un tesoro culinario che racchiude l’anima del nostro Paese. Un’esperienza gustativa irripetibile, che nonostante le innumerevoli imitazioni, mantiene un sapore autentico e inconfondibile quando viene gustata nel suo luogo d’origine.

La bella e soleggiata Napoli, con la sua tradizione secolare, è indiscutibilmente riconosciuta come la patria della pizza. Eppure, la classifica del 2023 delle migliori pizzerie italiane, ci ha riservato alcune sorprese. Non sono solo i forni napoletani a sfornare capolavori di gusto, ma in tutta la penisola emergono luoghi dove l’arte della pizza si esprime al massimo livello.

Prepariamoci quindi a scoprire insieme quali sono questi templi della pizza italiana, dove la passione per l’impasto lievitato si fonde con la ricerca degli ingredienti più genuini, dando vita a creazioni culinarie che incantano il palato e riscaldano il cuore.

Rivelate le migliori pizzerie d’Italia: ecco i vincitori del 50 Top Pizza 2023

L’aroma invitante di un impasto perfettamente lievitato, la freschezza e l’autenticità degli ingredienti scelti con cura, l’arte della pizza che danza nel forno: questi sono i veri protagonisti dell’edizione 2023 della guida 50 Top Pizza Italia.

Quest’anno, la guida ha raggiunto un traguardo incredibile, con oltre 500 pizzerie che si sfidano per ottenere il titolo di migliore in Italia.
Le prime 100 hanno guadagnato un posto di prestigio nella classifica, mentre le altre sono state insignite del riconoscimento di “Pizzerie Eccellenti“.

La competizione è stata davvero intensa ma, alla fine, sono emersi due autentici campioni della pizza, divisi solo dalla distanza geografica. I Masanielli di Francesco Martucci a Caserta e la 10 Diego Vitagliano Pizzeria a Napoli hanno raggiunto i vertici del podio, suggellando la Campania come la patria indiscussa della pizza in Italia. Con ben ventotto pizzerie che si sono distinte in classifica, questa regione ha dimostrato ancora una volta di essere il fulcro pulsante dell’arte pizzaiola italiana.

Al secondo posto, invece, troviamo un tocco di Veneto con I Tigli di Simone Padoan a San Bonifacio che, grazie alla loro maestria e creatività, hanno conquistato i palati dei giudici. E non da meno, al terzo posto, troviamo un po’ di spirito romano con Seu Pizza Illuminati di Pier Daniele Seu, che ha portato la capitale italiana sul podio con le sue delizie. Queste pizzerie non solo si sono distinte per la qualità straordinaria dei loro prodotti, ma si sono guadagnate un posto d’onore nella rinomata classifica delle 100 Migliori Pizzerie del Mondo.

La pizza: un gustoso motivo per visitare l’Italia

Nel corso del tempo, l’arte di fare la pizza è diventata una vera e propria tradizione da celebrare e proteggere, tanto da essere inserita nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.

Ogni regione italiana ha la sua interpretazione unica di questo piatto iconico, offrendo un’ampia varietà di sapori e tecniche che ti faranno venire l’acquolina in bocca.

Oltre alle tradizionali ricette regionali, in Italia si sta diffondendo anche la pizza gourmet, un’interpretazione moderna che sperimenta questa delizia con ingredienti di alta qualità e abbinamenti inusuali. Un laboratorio di creatività culinaria, dove i pizzaioli giocano con sapori, texture e presentazioni per creare opere d’arte commestibili. Da topping lussuosi come tartufo e caviale, a combinazioni audaci come gorgonzola e pere, la pizza gourmet sta ridefinendo le regole di questo piatto, offrendo ai foodies nuove e entusiasmanti esperienze gastronomiche.

Pizza

Fonte: iStock

La Pizza: patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO
Categorie
Campania Curiosità eventi Napoli Viaggi

Alla scoperta degli emozionanti eventi firmati Limitless Solutions

Limitless Solutions è l’agenzia di eventi italiana, con sede a Napoli, esperta nell’organizzazione di eventi culturali in grado di contribuire attivamente alla riqualificazione territoriale di ogni luogo, attraverso proiezioni e installazioni permanenti. Ricordate l’evento organizzato alla Stazione Centrale di Napoli, dove è stata protagonista una coloratissima invasione di lumache giganti del progetto “Cracking Art”? Oppure l’istallazione “Look-Down” di Jagoin Piazza Plebiscito? Due eventi che hanno avuto risonanza internazionale, messi in campo proprio da Limitless Solutions che, grazie al suo team esperto è riuscita a trasformare la stazione in un’opera d’arte vivente, aggiungendo carattere alla moderna struttura e ha invitato il pubblico a riflettere sulle sfide sociali.

Limitless Solutions plasma experience coinvolgenti, grazie l’integrazione di motion graphic e soluzioni avanzate, trasformando ogni evento in momento indimenticabile. L’azienda utilizza strumenti di design che amplificano la capacità dell’azienda di creare connessioni emotive e offrire esperienze coinvolgenti. Limitless Solutions adotta inoltre una prospettiva operativa ecologica attraverso l’uso innovativo di materiali plastici rigenerati, come evidenziato nell’iniziativa “Cracking Art”. Questa scelta dimostra una sensibilità unica verso l’ambiente, sottolineando l’impegno dell’azienda per la sostenibilità.

I pillar di Limitless Solution sono:

  • Soluzioni e idee innovative: ricercare nuovi materiali e tecnologie. L’innovazione si concretizza anche nella crescente diffusione di innovazioni sul piano organizzativo sia grazie all’introduzione di tecnologie dei sistemi elettronici.
  • Arte e tecnologia: contaminare arte e tecnologia. La realtà virtuale grazie alla quale è possibile interagire con un ambiente artificiale modificabile attraverso stimolazioni.
  • Soluzioni di design: dedicare una finestra del nostro tempo al design e l’architettura. Gestire l’innovazione di prodotti nell’ambito degli spazi urbani, dell’allestimento per la valorizzazione dei Beni culturali, delle nuove tecnologie digitali.

Il team esperto di Limitless Solutions propone soluzioni utili ad arricchire gli spazi urbani, mettendo in campo i migliori strumenti tecnologici non solo come elementi scenografici, ma come potenti mezzi di comunicazione visiva che diventano il mezzo per la riqualificazione di un territorio. Sfruttando per esempio tecnologie come il digital signage si possono trasmettere messaggi coinvolgenti e informativi in luoghi strategici. Questa tecnologia offre un modo dinamico per promuovere prodotti, fornire informazioni utili e creare esperienze coinvolgenti all’interno dei punti vendita.

Qual è il segreto per realizzare un evento di successo secondo Limitless Solutions? “Sicuramente partendo da una corretta progettazione dell’allestimento dello spazio è l’elemento fondamentale per decretarne il successo. Il progetto deve essere realizzato pensando alla location. Poi viene l’aspetto organizzativo che ci consente di pianificare ogni singolo processo per ottenere il massimo da ogni attività. I processi da pianificare partano tutti dalla tipologia di evento, o attività, che delinea il percorso da seguire. Gli spazi dell’evento devono essere progettati affinché il risultato sia una scenografia con caratteristiche che, nell’aspetto e nella qualità, si conformino allo stile che è stato ideato”.

Per i tuoi grandi eventi puoi contattare Limitless Solutions tramite il suo sito web.

Categorie
Borghi Campania Salerno Viaggi viaggiare

Agropoli: viaggio alla scoperta della perla del Cilento

Il solo nome, in qualche modo, evoca bellezza: Agropoli deriva dal greco e significa “città alta”, e non a caso è proprio così che si mostra questo affascinante borgo del Cilento, con il suo centro antico posto su una zona montuosa, che a sua volta sembra tuffarsi nel limpido mare. Sì, Agropoli è una meta molto amata per il turismo balneare, ma in realtà è così bella e ricca di storia che vale la pena visitarla durante tutto l’anno. Anzi, forse in bassa stagione è ancora meglio, perché è più facile comprendere la sua anima colorata e capirne l’autenticità.

Cosa aspettarsi

A prima vista Agropoli pare quasi finta: c’è il verde scintillante del monte su cui sorge il suo centro storico, il blu del mare che incanta all’instante e i colori pastello delle casette antiche che dominano il Golfo di Salerno. La classica immagine da cartolina che in molti potrebbero pensare che sia il frutto di tanti filtri, e invece no, Agropoli è proprio suggestiva di natura.

E poi c’è la storia, tantissima, al punto che passeggiando tra le sue viette si possono scorgere i segni delle varie dominazioni che si sono susseguite, dall’epoca greco-romana, passando per i bizantini, i saraceni fino al potere vescovile. Chiunque sia passato di qua ha avvertito la stessa necessità: Agropoli doveva essere protetta dagli attacchi dei nemici, e per questo vi fu prima costruita una roccaforte, mentre in seguito divenne una cittadella fortificata.

Ma la sua storia non è di certo finita qui, perché dall’Ottocento in poi cominciò ad espandersi al di là del perimetro delle mura medievali. Nonostante questo, però, il suo centro antico è rimasto tale e quale a come era un tempo, e anche una buona parte della cinta muraria.

Situata nel cuore del magnifico Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, offre un mare cristallino in cui sventola fiera la Bandiera Blu, ma anche una gustosissima tradizione enogastronomica.

Cosa vedere

Il viaggio ad Agropoli non può che cominciare dal suo pittoresco centro antico dove si viene subito accolti da una vera peculiarità: occorre percorrere la Salita degli Scaloni, uno dei pochi esempi di salita a gradoni perfettamente conservati, che conduce ad attraversare un maestoso portone seicentesco.

Ci si ritrova poi nel bel mezzo del piccolo borgo che è pregno di vicoli fioriti, scalinate e scorci che, nelle giornate serene, permettono di ammirare persino Capri e Punta della Campanella. Impossibile non notare anche il grazioso porto turistico, specialmente in estate, perché diventa la dimora di tantissime imbarcazioni.

Agropoli, Cilento

Fonte: iStock

Veduta di Agropoli

Tra le attrazioni da non perdere c’è senza ombra di dubbio il Castello di Agropoli che svetta nei cieli dal punto più alto della città. Dalla pianta triangolare e con tre torri circolari, tra le sue mura protegge diversi edifici e una piazza che oggi si trasforma nella sede di interessanti esibizioni teatrali.

Nel corso dei secoli vi passarono personaggi di un certo calibro, come Giuseppe Ungaretti, per esempio, che parlò del borgo di Agropoli nel volume “Mezzogiorno”.

Molto interessante è anche il Palazzo Civico delle Arti, noto anche come Palazzo Cirota. Fu inizialmente costruito e utilizzato come residenza estiva, per poi diventare la sede del museo archeologico cittadino. Oggi, quindi, è il posto ideale per conoscere la ricca storia di Agropoli.

Passeggiando lungo la sinuosa costa di Agropoli, è possibile notare anche alcune torri di avvistamento. Un tempo il loro scopo era quello di difendere il territorio da eventuali attacchi dei nemici, mentre oggi colpiscono per la loro posizione e possente struttura: la Torre di San Marco è di forma circolare e sorge tra il Castello e la torre di Paestum; La Torre di San Francesco è invece quadrangolare e si fa spazio su un promontorio a picco sul mare.

Ci sono poi gli edifici religiosi, come la Chiesa della Madonna di Costantinopoli che sorge su un’altura che si affaccia sul colorato porto turistico. Decisamente interessante è anche la visita al suo interno che porta al cospetto di un bellissimo organo, il pulpito, l’altare, il presbiterio in marmo e una statua della Madonna.

Poi ancora la Chiesa dei S.S. Pietro e Paolo che negli anni è stata sottoposta a numerosi lavori di restauro, che hanno riportato alla luce colonne e reperti d’epoca greco-romana e di età medievale che si possono ammirare anche oggi.

Infine, vale la pena concludere la visita di Agropoli concedendosi una bella passeggiata sul suo prezioso lungomare dedicato a San Marco: è la zona più vivace di tutta la città.

Le spiagge di Agropoli

Se il tempo lo permette, vale assolutamente la pena scoprire anche le spiagge di Agropoli. La prima che vi consigliamo è proprio Spiaggia San Marco, la più grande di tutta la città. Il posto ideale per chi alla bellezza del mare cilentano vuole unire anche un po’ di meritato relax: è una spiaggia morbida perché composta di sabbia, ed anche un lido con diversi stabilimenti balneari e strutture ricreative per bambini. Non mancano hotel, bar, e ristoranti, così come una serie di locali per il divertimento.

Voliamo ora presso la Spiaggia di San Francesco Agropoli, che è collocata subito dopo il bellissimo porto turistico. Le sue caratteristiche sono davvero interessanti: è rocciosa, piccola e uno spot ideale per dimenticarsi del caos cittadino; la si raggiunge solcando un piccolo sentiero che parte dalla Chiesa di San Francesco; vi sorge un peculiare scoglio, dedicato anch’esso a San Francesco, in cui secondo la leggenda un devoto dedicò al frate di Assisi una croce nel bel mezzo del mare, che ancora oggi è proprio lì, mai sovrastata dal mare anche quando ci sono forti mareggiate.

Senza ombra di dubbio, davvero straordinaria è la Baia di Trentova, una piccola isoletta connessa alla costa tramite uno stretto lembo di terra, accarezzata da acque limpide e con fondali bassi e sabbiosi. Isolata dalla città, è un oasi di relax immersa nella natura.

Per ultimo, ma non per bellezza e importanza, la Grotta dell’Elefante, un vero e proprio miracolo della natura che sorge all’estremità della città e raggiungibile solo via mare.

Agropoli, la perla del Cilento

Fonte: Getty Images – Ph: Frank Bienewald

Tutta la bellezza della città di Agropoli