Categorie
Europa Idee di Viaggio Irlanda Viaggi viaggiare

Cosa vedere in Irlanda, la top 15 dei luoghi da visitare

Chiunque visiti l’Irlanda, e non teme qualche giornata di nuvole e pioggia, se ne innamora. D’altronde è facile capire il perché: dall’accoglienza dei suoi abitanti ai siti storici, dal panorama musicale della capitale alle sue bellezze naturali, l’Isola di Smeraldo ha davvero tanto da offrire. Il nostro consiglio è di scoprirla alla guida di un’auto, il mezzo ideale che vi permetterà di spostarvi in autonomia e raggiungere facilmente anche le mete più remote e nascoste.

In questo articolo vi suggeriamo cosa vedere in Irlanda raccontandovi la top 15 dei luoghi da visitare durante il vostro viaggio on the road e non solo. Da quelli più famosi, come le iconiche Cliffs of Moher, alle location meno gettonate e ai villaggi più autentici, come Dingle, situato nella contea di Kerry. Che si tratti di una o due settimane, non dimenticate di aggiungere al vostro itinerario alcune di queste mete imperdibili.

Dublino, la capitale da visitare a suon di musica

Dublino, capitale d’Irlanda e città UNESCO per la letteratura è uno dei luoghi che non può assolutamente mancare durante il vostro viaggio. Qui sono nati o hanno lavorato alcuni degli scrittori più famosi al mondo come James Joyce, Oscar Wilde e William Butler Yeats, ma non solo. Dublino, insieme alle tante cose da vedere come il Trinity College, il Dublin Castle, la St. Patrick Cathedral, il National Museum of Ireland e, ovviamente, il museo-fabbrica della Guinness, è anche la città dov’è la musica a farla da padrona.

Sono molti i luoghi legati al panorama musicale irlandese, dal murales dedicato a Sinead O’Connor allo storico teatro Olympia, dove si sono esibiti e continuano a farlo grandi nomi della musica rock, per non parlare dei numerosi riferimenti agli U2 come il negozio Bonavox che, si dice, abbia ispirato il nome del cantante Bono Vox. L’offerta musicale a Dublino è davvero ricca e il luogo ideale per scoprirla sono i pub.

Temple bar Dublino

Fonte: iStock

Il famoso Temple Bar a Dublino dove ascoltare musica

Galway, la città giovane e vivace

Galway, la città più giovane e vivace d’Irlanda, dove tra pub, locali e festival di musica tradizionale si può trovare l’atmosfera più divertente di tutta l’isola. Se il divertimento in città non è sufficiente, allora l’omonima contea che la circonda offre la possibilità di avventure indimenticabili nella spettacolare area naturalistica del Connemara. Galway, infatti, si trova in una posizione privilegiata sulla costa occidentale dell’Irlanda, vicino alle Isole Aran, punto di partenza ideale per visitare la regione.

La città stessa è molto affascinante: passeggiate lungo le sue strade acciottolate, ammirate le sue architetture e fate tappa al Spanish Arch e al Claddagh, una zona di Galway Bay dove troverete file di edifici colorati e cigni.

Causeway Coast Route, da scoprire un passo alla volta

Se nel vostro itinerario volete inserire qualche attività fisica, non perdetevi gli scenari naturali offerti dalla Causeway Coast Route, considerata una delle strade panoramiche più belle d’Irlanda. Il percorso, che collega Belfast a Derry/Londonderry, attraversa luoghi fantastici come la spettacolare Giant Causeway, il Selciato del Gigante, una formazione rocciosa di basalto formata da oltre 40.000 colonne esagonali.

Questa incredibile struttura ha generato nei secoli leggende e storie fantastiche sulla sua origine, chiamando in causa giganti e creature mitologiche e, sebbene sia il frutto di una naturalissima eruzione vulcanica, la bellezza e la magia che questo luogo evoca sono indescrivibili a parole. Nei dintorni troverete anche una delle location utilizzate dalla serie tv Il Trono di Spade, ossia The Dark Hedges, comparsa come La Strada del Re.

Giant Causeway Irlanda

Fonte: iStock

La formazione rocciosa Giant Causeway

Dingle, piccolo villaggio di pescatori

Dingle è un piccolo villaggio di pescatori situato nella contea di Kerry, dove potrete respirare le atmosfere dell’Irlanda più autentica fatta di pub fumosi e racconti di marinai appena sbarcati sulla terraferma. Vale la pena esplorare sia la cittadina che la meravigliosa penisola circostante, dove tra dolci colline coperte di verde – in Irlanda si contano 40 sfumature di questo colore – e rovine di antichi castelli non si può che restare incantati dalla magia di questa terra.

La penisola di Dingle offre scogliere, campi cosparsi di pecore e, a breve distanza in traghetto, le Isole Blasket, che un tempo ospitavano una fiorente comunità di scrittori irlandesi, abbandonate negli anni ’50 dopo che i giovani residenti emigrarono verso altre mete. Oggi, grazie al museo del patrimonio presente in loco, potrete tornare indietro nel tempo immergendovi tra i ricordi di questa comunità perduta.

Cork, per un viaggio culinario

Quando viaggiate amate arricchire la vostra esperienza assaporando i veri piatti tipici della zona? Allora tra i luoghi da visitare in Irlanda dovete assolutamente inserire Cork, considerata la capitale gastronomica dell’Irlanda. Oltre alle gallerie d’arte e ai musei, infatti, merita una visita l’English Market, che ogni giorno porta sui banchi della città il meglio dei prodotti tipici della campagna irlandese.

La città è ricca di straordinari ristoranti e pub con birre artigianali dove provare il classico chowder di pesce, il manzo sotto sale o lo stufato di agnello. Essendo Cork una città in continuo rinnovamento, non mancano anche tanti ristoranti vegetariani che uniscono il meglio della tradizione con prodotti sani, genuini e locali.

Skellig Islands, due isole da film

Nel bel mezzo dell’Atlantico sorge uno dei luoghi più famosi dell’Atlantic Way: stiamo parlando delle Skellig Islands, Patrimonio UNESCO che il drammaturgo George Bernard Shaw descrisse come “parte del nostro mondo dei sogni”. In passato, nel VI secolo, alcuni monaci la scelsero come insediamento lasciandoci un complesso monastico che può essere visitato salendo 600 scalini.

Queste due incredibili isole al largo della costa Sud, una (Little Skellig) un vero santuario naturalistico e l’altra (Skellig Michael) il luogo magico dove sulla cima di una montagna coperta di verde si trovano i resti incantati del monastero che vi abbiamo appena descritto, sono un luogo talmente affascinante da essere stato utilizzato come scenario per le riprese dei nuovi film di Star Wars.

Skellig Islands Irlanda

Fonte: iStock

Skellig Michael e i resti del monastero

Rock of Cashel, le rovine di una possente fortezza

La storia d’Irlanda è fatta anche di antichi re e di fortezze che dominano il paesaggio con la loro struggente bellezza. Una di queste è sicuramente Rock of Cashel che, per oltre mille anni, ha rappresentato il principale centro di potere di re, principi e vescovi. Oggi conquista i visitatori con il suo aspetto incredibile e le strutture con i tetti crollati che permettono di ammirare il cielo al centro dei saloni. All’interno del complesso si trova anche una splendida cattedrale gotica e la chiesa romanica più antica d’Irlanda, ornata da splendidi affreschi.

Esiste anche una leggenda collegata a questo posto: si narra, infatti, che il diavolo dette un morso alla montagna per poi risputarla. Il pezzo di montagna cadde al centro della campagna di Tipperary e divenne la Rock of Cashel.

Brù na Boinne, la necropoli preistorica

Cacciatori di Patrimoni UNESCO e non, questo luogo vi stupirà con la sua bellezza, soprattutto al sorgere delle prime luci del sole. Questa struttura megalitica di epoca neolitica situata nella contea di Meath ospita la più grande e meglio conservata necropoli preistorica di tutta l’Irlanda. Sulla sommità della collina di Brù na Boinne, inoltre, si trova la misteriosa struttura di Newgrange, perfettamente allineata con il sole che sorge nel solstizio d’inverno.

Il sito attualmente ospita un centro didattico all’avanguardia che permette ai visitatori di scoprire i segreti di questo luogo affascinante e magico. La particolarità di questi spazi è che non erano riservati solo ai morti, ma rappresentavano luoghi destinati anche ai vivi, dove le comunità potevano riunirsi, osservare il sole, la luna e le stelle, entrare in contatto con gli antenati e celebrare il mistero della vita stessa.

Ring of Kerry, tra paesaggi selvaggi e villaggi affascinanti

Considerato il percorso paesaggistico più famoso d’Irlanda, il Ring of Kerry è situato nella regione meridionale della contea omonima, dove tra prati verde smeraldo, dolci colline, muri a secco e piccoli boschi di querce c’è più di un viaggiatore che giurerebbe di aver visto un lepricano (gnomo tipico del folclore e della mitologia irlandesi) allontanarsi ridendo.

Il Ring of Kerry può essere percorso in auto, in bici, in autobus o a piedi, durante il quale attraverserete paesaggi sempre diversi, dai passi montani alle spiagge bianche, da villaggi affascinanti alle isole rocciose.

Villaggio Ring of Kerry

Fonte: iStock

Il villaggio di Portmagee situato sul Ring of Kerry

Carrowmore, il sito megalitico

Questo sito detiene il primato per essere la struttura umana più antica d’Irlanda: ha quasi 6000 anni! Visitandolo potrete immergervi in un’atmosfera ricca di suggestione mistica. I suoi dolmen e le pietre innalzate nel terreno in posizione verticale offrono la possibilità di passeggiare letteralmente nella storia più profonda dell’isola.

Cliffs of Moher, le scogliere più famose d’Irlanda

L’altezza vertiginosa delle pareti rocciose e i paesaggi mozzafiato che le circondano rendono le Cliffs of Moher uno dei luoghi più visitati d’Irlanda. La roccia è alta ben 214 metri e per godere appieno dei suoi scenari vi consigliamo di percorrere il Doolin Cliff Walk. Gli amanti del birdwatching, invece, troveranno una quantità infinita di pulcinelle di mare e altri uccelli come le gazze marine e i gabbiani tridattili.

Curiosità: sapevate che le Cliffs of Moher sono state usate come location per uno dei film di Harry Potter? In Harry Potter e il Principe Mezzosangue, le scogliere fanno da sfondo alla scena in cui Harry e Silente sono alla ricerca degli Horcrux e le Cliffs of Moher appaiono minacciose nella nebbia.

Contea di Donegal, viaggio ai confini del mondo

Quando arriverete alla punta più settentrionale dell’Irlanda vi sembrerà di fare un viaggio ai confini del mondo. Questa è la regione dove le frastagliate scogliere si gettano a strapiombo nelle acque dell’oceano in un vero e proprio labirinto di insenature e anfratti. Una delle viste più belle in assoluto è rappresentata dai promontori che si affacciano sull’oceano come piattaforme di smeraldo costellate di bianche pecore al pascolo.

La Contea di Donegal, che proprio negli ultimi anni ha cominciato a destare sempre più interesse tra i viaggiatori, mescola i paesaggi epici dei suoi panorami naturali con l’atmosfera accogliente e vicina dei suoi villaggi. Una tappa imperdibile per chi è alla ricerca di zone ancora poco turistiche.

Kilkenny, bellezze medievali e ottima birra

La città capoluogo dell’omonima contea è un gioiello medievale ricco di siti storici interessanti, a partire dal suo castello: situato proprio al centro della cittadina, il castello normanno vanta una storia di oltre 800 anni e propone un delizioso labirinto di vicoli e stradine. Oltre alle attrazioni turistiche, Kilkenny è famosa anche per la sua birra, considerata tra le più famose d’Irlanda.

Killarney National Park, il parco nazionale più antico

Fondato nel 1932, questo parco nazionale ospita uno degli habitat più importanti d’Irlanda. I suoi 26.000 acri comprendono la catena montuosa McGillycuddy Reeks, cascate, passeggiate ad anello e i tre famosi laghi di Killarney. Il parco può essere visitato sia a piedi che in bicicletta: è presente una rete di piste ciclabili e per i pedoni, oltre che attività specializzate proprio nel noleggio di biciclette, così da permettere ai visitatori di scoprire questa bellezza naturale in modo sostenibile.

L’area naturalistica più famosa d’Irlanda è il luogo migliore per conoscere e osservare da vicino il magnifico ambiente naturale dell’isola con le sue piante e animali tipici, oltre che antiche residenze vittoriane, come la Muckross House, e città come Killarney.

I luoghi de Il Trono di Spade

C’è chi visita l’Irlanda con un obiettivo ben preciso: vedere dal vivo le location che hanno fatto da scenario alla serie tv Il Trono di Spade. Tra le più famose ci sono Grande Inverno, casa degli Stark, creato dentro Castle Ward, situato nella contea di Down, precisamente a Strangford, vicino a Downpatrick. Come abbiamo anticipato in un paragrafo precedente, un’altra location è The Dark Hedges, utilizzata per la Strada del Re, situato nella contea di Antrim.

Anche le praterie dei Dothraki si trovano in Irlanda, precisamente nella Shillanavogy Valley, anche questa situata nella contea di Antrim. Le Isole di Ferro invece, regno dei Greyjoy, si trovano a Ballintoy Harbour, a due passi dalle Giant’s Causeway.

The Dark Hedges

Fonte: iStock

The Dark Hedges, usata come location per la Strada del Re
Categorie
Cammini Europa Irlanda pellegrinaggi Regno Unito turismo religioso vacanza natura Viaggi

Il Cammino Celtico, tra Irlanda e Galles a caccia di luoghi sacri

Negli ultimi anni, un numero crescente di viaggiatori sta riscoprendo l’antica arte del camminare, rivolgendosi a un turismo lento che valorizza il percorso tanto quanto la destinazione.

I cammini, spesso legati a rotte storiche e spirituali, offrono l’opportunità di esplorare luoghi sacri e immersi nella natura, lontano dai ritmi frenetici della vita moderna. Il pellegrinaggio a piedi, un tempo pratica di fede e introspezione, sta tornando in auge, attirando non solo i credenti, ma anche chi cerca un’esperienza autentica e rigenerante.

Tra l’Irlanda e il Galles, terre misteriose per eccellenza e contraddistinte da un passato millenario, è nato il Cammino Celtico, che unisce il pozzo sacro di Maedoc a Ferns, nel sud-est dell’Irlanda, con quello di St Non, vicino alla città cattedrale del Pembrokeshire di St Davids, per un totale di circa 260 chilometri, più il viaggio in traghetto di tre ore e mezza tra Rosslare e Fishguard.
Si tratta, probabilmente, della via percorsa dallo sciamano irlandese Saint Aidan (alias Maedoc), quando partì per studiare seguendo il mago gallese Saint David.

Come per ogni cammino che si rispetti, è disponibile un libretto da timbrare presso i punti di sosta e il suggerimento è quello di riempire una bottiglia al pozzo di Maedoc e portarla con sé.

Una magica esperienza da “pellegrino solitario” in Irlanda

La partenza è da Our Lady Island, antico luogo di pellegrinaggio nell’angolo sud-orientale dell’Irlanda, nella diocesi di Ferns, per dirigersi, lungo la costa, a Carnsore Point, la punta sud-orientale dell’Irlanda dove si incontrano l’Oceano Atlantico e il Mare d’Irlanda. In questo tratto, è possibile sperimentare la magica esperienza del “pellegrino solitario”, senza incontrare altre persone sulle ampie spiagge di ciottoli.

Gran parte del percorso in Irlanda si svolge su asfalto rurale e offre l’occasione di vivere esperienze autentiche e arricchenti: ad esempio, a Oulart Hill, in una sala del villaggio con il tetto di paglia, House of Stories, vanno in scena regolarmente spettacoli di poesia e canzoni.

Inoltre, in questa zona, risuona ancora l’eco della ribellione del XVIII secolo contro il dominio britannico che aveva portato alla breve repubblica di Wexford e della leggenda secondo cui Sant’Aidan portò con sé delle api quando tornò da St Davids: il miele era vitale a quei tempi.
Le leggi medievali in Irlanda regolamentavano nel dettaglio l’apicoltura fino al risarcimento dovuto se si veniva punti dall’ape di un vicino. Per celebrare i legami del Cammino con le api, verranno presto installate tre gigantesche arnie di legno che amplificheranno il suono delle colonie al loro interno.

L’arrivo in Galles

Whitesands Bay, Galles

Fonte: iStock

La spiaggia di Whitesands Bay in Galles

La seconda parte del pellegrinaggio inizia dal Pembrokeshire e il sentiero gallese segue per lo più la strada costiera, con alcune deviazioni per visitare i luoghi sacri, come salire sulla scogliera di Fishguard e attraversare vari siti neolitici e un’antica croce prima di raggiungere il pozzo sacro di Llanwnda.

Proseguendo, il paesaggio è plasmato da scogliere intervallate da profonde insenature isolate: si cammina attorno a Strumble Head, suggestivo promontorio sul Mare d’Irlanda, per poi arrivare a Trefin, affascinante e storico villaggio con una piccola spiaggia di ciottoli e un antico mulino.

La tappa successiva è la spiaggia di Whitesands Bay, ampia distesa di sabbia bianca verso il remoto promontorio roccioso di St Davids Head, ideale per il surf. Qui spiccano una cappella in rovina del VI secolo e, alle spalle, la collina dove si narra che San Patrizio abbia sentito la “chiamata” a tornare in Irlanda.

Il termine del sentiero è il pozzo di San Non sulla scogliera fuori St Davids (Non era la madre di San David che fu violentata e poi abbandonata a partorire da sola, così narra la leggenda, sulla scogliera durante una tempesta).

Categorie
Europa Idee di Viaggio Irlanda Viaggi

Le isole Aran, cosa fare nelle isole dell’Irlanda

Le isole Aran incarnano perfettamente lo spirito della costa irlandese: desolate, battute dal vento, ruvide, autentiche e dal fascino magnetico. Situate nell’Irlanda dell’ovest, al largo della baia di Galway, rappresentano una catena di tre isole composte da Inis Mór, Inis Meáin e Inis Oírr, in totale abitate da poco più di 1200 persone. Condividono la stessa roccia calcarea della regione del Burren, nella contea di Clare, che contribuisce a plasmare un paesaggio lunare, surreale, spoglio e selvaggio.

Un paesaggio con il quale l’uomo ha dovuto imparare a convivere, dando vita a simboli distintivi di questa terra come i muretti a secco: in passato, per trasformare il terreno roccioso e sterile in aree coltivabili, gli abitanti delle isole utilizzarono sabbia e fuco (un tipo di alga) e crearono piccoli appezzamenti protetti, appunto, dai muri a secco. Il tempo, in questa parte d’Irlanda, sembra essersi fermato mantenendo intatto lo stile di vita e le tradizioni della cultura gaelica espresse tanto nella lingua quanto nei costumi, in primis i famosi maglioni in lana di pecora bianca lavorati ai ferri.

Se state organizzando un viaggio nelle isole Aran, queste sono le cose da fare per esplorarle e scoprirle al meglio.

Inishmore, l’isola più grande

L’isola più grande dell’arcipelago, oltre che la più popolata, è Inis Mór (Inishmore). La maggior parte dei turisti sceglie quest’isola grazie alla presenza di hotel e ristoranti, situati soprattutto a Kilronan, che rappresenta il centro principale con 270 abitanti. Qui troverete alcune strutture turistiche, compagnie per il noleggio di biciclette e l’unico supermercato dell’isola. Dopo aver attraccato al molo di Kilronan, i viaggiatori partono alla scoperta di Inis Mór a piedi, in bicicletta o, per gli amanti del folklore turistico, sopra uno dei calessi trainati dai pony e messi a disposizione dagli abitanti. In alternativa, se avete un solo giorno a disposizione, sono presenti anche dei minibus che fanno tappa in tutte le attrazioni principali.

Una di queste è considerata tra i luoghi più belli d’Irlanda: il forte preistorico di Dún Aengus. Si tratta di una fortezza costruita intorno al 1100 a.C su una scogliera alta 90 metri e a picco sul mare. Camminare qui vi farà sentire come se foste ai confini del mondo. Altra tappa imperdibile è la spiaggia di Kilmurvey, l’ideale per fare un picnic se avete la fortuna di trovare bel tempo! Tuttavia, questa spiaggia è famosa non tanto per il relax, quanto per la presenza di una simpatica colonia di foche, da ammirare con un binocolo o, per chi desidera vederle da vicino, dal Seal Colony Viewpoint.

L’ultima attrazione turistica, diventata tale in seguito ai campionati di tuffi Red Bull Cliff Diving, è il Worm Hole, una piscina naturale scavata sulle scogliere. Per arrivarci dovete seguire le indicazioni per Gort nag Capall, ma consigliamo di munirvi di mappa o di chiedere indicazioni precise al vostro hotel.

Worm Hole Inishmore Irlanda

Fonte: iStock

Worm Hole, la piscina naturale usata per i tuffi

Inishmaan, l’isola meno abitata

Abitata da sole 200 persone, l’isola di Inishmaan possiede un’identità solitaria e isolata che le ha permesso di conservare l’autenticità della cultura gaelica. Il suo paesaggio collinare offre diversi sentieri escursionistici, anche ad anello, come il Lúb Dún Fearbhaí Walk, della durata fra i 3 e gli 8 chilometri. L’attrazione più importante dell’isola resta il forte Dun Chonchuir, totalmente costruito in pietra e caratterizzato da una forma ellittica.

Se avete tempo, potete visitare anche il cottage dove un tempo abitava lo scrittore irlandese John Millington Synge, un vero paradiso di silenzio e tranquillità, oggi trasformato in un museo.

Inisheer, l’isola più piccola

Dall’isola più grande arriviamo alla più piccola Inisheer (Inis Oírr) dove il contrasto tra la roccia chiara e il mare turchese regala paesaggi mozzafiato. Indubbiamente si tratta della più selvaggia e quieta dell’arcipelago ed è famosa per il faro, visibile da ogni punto dell’isola, e per alcuni reperti medievali come il castello O’Brien. Da qui, nelle giornate più limpide, è possibile avvistare in lontananza le famose Cliffs of Moher.

Altre due attrazioni visitate da chi inserisce l’isola nel suo itinerario sono il relitto della nave da crociera The Plassy, naufragata negli anni ’60, e il Teampall Chaomhain, un cimitero risalente all’Età del Bronzo, un tempo sepolto dalla sabbia e successivamente riportato alla luce da una tempesta nel 1885.

Inisheer in Irlanda

Fonte: iStock

Spiaggia e villaggio sull’isola di Inisheer

Come arrivare alle isole Aran e come spostarsi

Le isole Aran possono essere raggiunte esclusivamente in traghetto partendo da diversi porti e affidandosi a compagnie differenti. Da Galway potete optare per la compagnia Aran Ferries che collega il porto di Ros a’ Mhíl a quello di Inishmore, offrendo collegamenti anche per Inishmaan e Inisheer.

Una volta arrivati sulle isole, il modo migliore e sostenibile per scoprirle è in sella a una bicicletta: sono tante le compagnie di noleggio presenti che offrono pacchetti convenienti per l’intera giornata. Se invece preferite una soluzione più comoda e veloce, potete optare per le compagnie di minibus.

Categorie
Europa Irlanda luoghi misteriosi Notizie pellegrinaggi tradizioni turismo religioso Viaggi

In Irlanda nasce il nuovo sentiero sulla montagna sacra di Croagh Patrick

Tra tradizioni e leggende, l’Irlanda è un luogo ricco di meraviglie tutte da scoprire: una delle mete più affascinanti per i pellegrini e gli amanti dell’escursionismo è senza dubbio Croagh Patrick, la montagna sacra legata alla figura del santo patrono del Paese. Per lungo tempo, affrontare questo pellegrinaggio significava districarsi tra percorsi ripidi e sterrati che non sono mai stati messi in sicurezza, ormai considerati troppo pericolosi. Nasce così un nuovo sentiero che consente di raggiungere la vetta della montagna senza più alcuna difficoltà, proteggendo anche l’ambiente naturale.

Il nuovo sentiero sul Croagh Patrick

L’Irlanda rimane la meta perfetta per gli escursionisti, offrendo una vasta scelta di paesaggi pazzeschi dove immergersi nella natura e affrontare lunghe camminate. Ci sono poi alcuni luoghi speciali, soprattutto per gli abitanti e i pellegrini: è il caso di Croagh Patrick, chiamata dai locali The Reek, una vera e propria montagna sacra. Si trova nel Mayo, una delle contee occidentali del Paese, ed è un piccolo rilievo montuoso alto appena 765 metri – non lasciatevi ingannare, perché sulla vetta si gode di un panorama sensazionale.

È  qui che nasce un nuovo sentiero, voluto soprattutto per mettere in sicurezza i pellegrini che precedentemente si arrampicavano lungo percorsi sterrati fin troppo pericolosi. Si tratta di un cammino lungo 4 km, nel cui punto di massima ampiezza si allarga per un paio di metri, consentendo di muoversi con maggior facilità. È stato realizzato in appena tre anni, utilizzando solo materiali scavati dalla montagna stessa: sono state spostate migliaia di tonnellate di pietre e di terra, per arrivare alla conclusione dei lavori. Il risultato è sorprendente, un vero e proprio viaggio spirituale nella natura per raggiungere la vetta di Croagh Patrick e godere della distesa infinita delle campagne e della costa della Wild Atlantic Way.

Per chi vuole avventurarsi in un trekking più impegnativo, l’ideale è percorrere il Croagh Patrick Heritage Trail, che ha come punto di arrivo proprio la montagna sacra. Il sentiero, lungo 61 km, inizia presso il villaggio di Balla e affronta alcuni dei paesaggi tipici irlandesi, tra boschi, torbiere e piccole colline verdi. Si attraversano numerosi villaggi e siti storici di grande importanza, come l’abbazia di Ballintubber (costruita nel XIII secolo), il letto di pietra ad Aughagower e l’incantevole Boheh Stone, dove si possono trovare incisioni artistiche del 3.000 a.C.

La storia di Croagh Patrick e del suo santuario

Perché il Croagh Patrick è considerato una montagna sacra? Questa imponente formazione rocciosa è legata alla figura di San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda: si dice infatti che, nel corso del V secolo, egli affrontò la salita per raggiungere la vetta e vi rimase per 40 giorni e 40 notti, digiunando per tutto il periodo. Il santo fu impegnato nella costruzione di una chiesa, tutt’oggi visibile sulla cima della montagna. Nel 1905 vi si aggiunse una piccola cappella, che leggenda vuole sia stata realizzata da soli 12 uomini utilizzando pietra e cemento locali, trasportati sul Croagh Patrick a dorso di asino.

La montagna sacra è considerata da millenni un luogo di pellegrinaggio, ben prima che San Patrizio vi trascorse il suo periodo di digiuno nel V secolo. Oggi, qui si commemora una festa molto importante: si tratta del Reek Sunday, l’ultima domenica di luglio, quando migliaia di fedeli si arrampicano sul monte (spesso a piedi nudi) per espiare le proprie colpe, raggiungendo la vetta per ascoltare l’annuale messa che viene celebrata all’interno della cappella.

Categorie
Europa Irlanda luoghi misteriosi Notizie Viaggi

Irlanda irresistibile: nasce il suo primo parco nazionale marino

L’Irlanda, splendida Isola di Smeraldo ricca di vegetazione ancora selvaggia e di leggende, pone un ulteriore e importante tassello per la tutela dell suo straordinario patrimonio naturalistico e lo fa grazie alla nascita del primo parco marino nazionale, il Páirc Náisiúnta na Mara sulla Wild Atlantic Way.

Si tratta dell’ottavo parco irlandese e vanta un’estensione di 290 ettari, nella penisola di Kerry, tra il mare e la terraferma della penisola di Corca Dhuibhne.

Uno scrigno di preziosi luoghi iconici

Il Páirc Náisiúnta na Mara è custode, nel suo perimetro, di luoghi rappresentativi del Paese, a partire dalle Isole Skelling di cui fa parte Skelling Michael, l’isolotto Patrimonio UNESCO definito da George Bernard Shaw, “un luogo incredibile, impossibile, folle”. Oggi dimora degli uccelli marini, nel VI secolo era culla di edifici monastici le cui testimonianze resistono nelle rovine dell’antico monastero con due chiese e sei capanne a 200 metri sul livello del mare: sono raggiungibili, ora come un tempo, percorrendo un’ardua scalinata di centinaia di gradini scavati nella roccia.

E siamo appena all’inizio. Nel cuore dell’affascinante parco marino irlandese spiccano anche il valico montano Conor Pass, alto meno di 500 metri ma gioia dei ciclisti più esperti con la strada stretta e tortuosa che corre per 12 chilometri tra la città di Dingle a sud e Kilmore Cross a nord e paesaggi che non possono lasciare indifferenti, e il Mount Brandon, considerato una delle montagne più belle d’Irlanda nonché la più alta (fatta eccezione per i MacGillycuddy’s Reeks), che conserva l’antica pietra di Araghglen.

Come sottolinea la designazione marina, la maggior parte del parco è quella oceanica e include le acque atlantiche intorno alle isole Blasket e le barriere calcaree di Kerry Head Shoals, dove è facile avvistare i delfini.

Un parco dal maggior valore ecologico d’Europa

Oltre a siti di incomparabile bellezza, il Páirc Náisiúnta na Mara vanta anche il maggior valore ecologico d’Europa: infatti, tutte le aree comprese al suo interno sono aree speciali di conservazione ai sensi della Direttiva Habitat dell’UE, e di protezione speciale ai sensi della Direttiva Uccelli dell’UE o riserve naturali.

Per fare qualche esempio, nel lato sud della penisola di Dingle, la spiaggia di Inch Beach (paradiso dei surfisti) è altresì luogo di riproduzione del rospo natterjack, autoctono e in via di estinzione, mentre gli altipiani di Conor Pass e di Mount Brandon conservano brughiere con flora alpina e torbiere che sono habitat ideale per la farfalla fritillaria di palude, la lontra e il falco pellegrino.

Ancora, le isole Puffin Islands, Little Skellig, Skellig Michael e An Tiaracht sono aree di riproduzione di volatili quali la sula, la gazza di mare, il petrello delle tempeste e la pulcinella di mare.

A loro volta, le acque che lambiscono tali isole ospitano il transito di balene, delfini, squali e razze mentre il fiume che scorre a Owenmore (al di sotto del Conor Pass) è la casa di un’altra specie in pericolo di estinzione, la cozza d’acqua dolce.

La nascita del primo parco marino irlandese significa tutela della biodiversità dell’area e la gestione sostenibile del turismo. La Wild Atlantic Way aggiunge, così, un prezioso elemento alla sua unicità e una garanzia di protezione del suo immenso patrimonio storico, naturalistico e umano, una risorsa dal valore inestimabile per gli irlandesi e per chiunque ami l’Isola di Smeraldo.

Categorie
boschi Europa Irlanda vacanza natura Vacanze Con Bambini Viaggi

Non solo Irlanda: anche l’Italia ha i suoi folletti e si trovano in questi boschi

La magia non ha età e confini. Lo sanno i bambini che guardano il mondo con gli occhi colmi di meraviglia e stupore e lo sanno gli adulti che non smettono di sognare. E a credere, per gioco o per davvero, all’esistenza di magiche creature fatate. Proprio come i folletti che sembrano avere casa solamente in Irlanda, ma in realtà pare che si possano trovare anche in Italia.

In quei luoghi storie e leggende narrano di questi esseri dispettosi, divertenti, di piccole dimensioni che si divertono a fare scherzi. Ma non solo lì, in quell’isola di smeraldo, anche in Italia si racconta di avvistamenti di folletti e si tramandano leggende e tradizioni legate a loro.

Pare che vivano nella natura, in quei luoghi incontaminati e di rara bellezza, tra piante, erba, fiori e animali. Boschi che lasciano senza fiato, fitti e suggestivi, in cui divertirsi a cercarli, in cui provare ad andare in compagnia dei propri figli per provare ad avvistarli con i propri occhi, magari cogliendo un fruscio di foglie, o un movimento repentino tra gli alberi.

Dove scovare i folletti in Italia: le destinazioni da raggiungere per grandi e piccini.

I luoghi dove cercare i folletti

C’è un luogo nel Lazio, vicino a Viterbo, dove la natura regala una scenografia unica e dove si racconta si nascondano i folletti. Il nostro viaggio alla ricerca di queste creature magiche parte da lì, dal Bosco del Sasseto di Torre Alfina: un luogo speciale, in cui si possono ammirare tantissimi alberi diversi, alcuni centenari e di grande altezza. Lì tra massi lavici e una foresta da sogno si narra si nascondano i folletti. Per visitarlo ci si deve affidare a visite guidate e di gruppo.

Diverse creature magiche, invece, si dice vivano nei pressi del Lago delle Fate che si trova in Val Quarazza, in Piemonte. Lì gli gnomi raccolgono l’oro e lo donano alle fate e, guardando bene, è possibile vederli con i propri occhi, ma pietrificati.

Alcune destinazioni perfette per i bambini

In Lombardia la destinazione migliore è Giocabosco, dove immergersi in querceto e andare alla scoperta di piccole creature magiche grazie a sculture, casette e abiti degli gnomi appesi agli alberi. L’obiettivo finale è formativo e mette i bambini a stretto contatto con la natura e con la fantasia.

In Veneto, invece, ci si dirige verso Montegrotto Terme: lì c’è un bosco delle fate, che si trova in un parco alberato di 6.000 per scoprire la magia delle trazioni popolari e della fantasia.

A circa 5 chilometri da Urbania nelle Marche si trova il Bosco dei folletti di San Martino, un luogo in cui non smettere di sognare. A loro è dedicato un sentiero di 1 chilometro e mezzo e si snoda tra casette, statue e sagome. Si dice che qui siano arrivati nell’antichità 66 folletti dalla Transilvania.

A Bagno di Romagna in Emilia Romagna, infine, c’è il Sentiero degli Gnomi un percorso che si snoda nel bosco e costeggia il torrente Amina. Ci sono disegni, sculture, ma anche casette di legno. È lungo 2 chilometri, molto agevole e per farlo tutto si impiegano circa 45 minuti.

I boschi dove vedere più facilmente le creature magiche

Ma quali sono in generale i boschi dove è possibile vedere con più facilità le creature magiche, compresi i folletti?

Si dice che sia più semplice vederli nei boschi di conifere, ovvero dove si trovano pini, abeti o cipressi. E si racconta, ad esempio, che vivano anche lungo il confine che separa Romagna e Toscana. Non solo nella natura, spesso infatti dimorano nei cortili delle case di campagna.

Categorie
Europa Irlanda Notizie vacanza natura Viaggi

AAA Cercasi amanti della natura: l’Irlanda ti offre vitto e alloggio

Conosciuta anche come l’Isola di Smeraldo, l’Irlanda è un concentrato di meraviglie naturalistiche che levano il fiato. Proprio qui, infatti, castelli antichi e medievali, coste frastagliate e leggende e tradizioni antiche si snodano su un paesaggio verde e suggestivo che attira ogni anno migliaia di avventurieri da ogni parte del mondo.

Le cose da fare e da vedere su questo lembo di terra sono tantissime, e tutte sono destinate a incantare. Per questo, organizzare un viaggio qui, è sempre un’ottima idea. Ma se vi dicessimo che, a partire da questa primavera, potrete restare sull’isola molto più di un weekend o di una settimana?

L’Irlanda, infatti, è alla ricerca di viaggiatori amanti della natura disposti a trascorrere i prossimi mesi all’interno di riserve naturali e paesaggi selvaggi. Il Paese offre vitto e alloggio. Voi, invece, dovrete occuparvi della salvaguardia della bellezza di questi ambienti.

Vivere nella natura irlandese per proteggerla: il progetto

Cambiare vita, e lasciarsi alle spalle la città e il traffico per qualche mese, è possibile. L’Irlanda, infatti, sta cercando persone disposte a perdersi e immergersi completamente nella bellezza dei suoi paesaggi, per viverli e preservarli. Un’esperienza di volontariato che prevede uno scambio equo e molto conveniente per chi ha voglia di vivere un’avventura unica per un determinato periodo di tempo.

Questo programma, possibile grazie alle attività locali, ha come obiettivo quello di coinvolgere viaggiatori e persone da tutto il mondo in tutti quei progetti di tutela ambientale che sono diffusi sull’isola. In cambio di vitto e alloggio, le persone dovranno sostenere le realtà ospitanti, immergendosi totalmente nella vita rurale per un determinato periodo di tempo.

Se amate la natura, gli animali e i paesaggi selvaggi e autentici, allora quella offerta dall’Isola di Smeraldo è davvero l’opportunità giusta per cambiare vita e per toccare con mano l’anima più verde del Paese.

Lavorare in Irlanda in cambio di vitto e alloggio

Fonte: Tourism Ireland

Volontariato in Irlanda, Glenshane Country Farm

Vitto e alloggio in cambio di aiuto: ecco come candidarsi

I progetti, per provare a vivere un’esperienza al di fuori dall’ordinario, sono tanti e diversi. Come spiegato dal sito ufficiale dell’ente del turismo irlandese, offerte e proposte variano di giorno in giorno, il consiglio è quello di tenere d’occhio quotidianamente i siti Workaway e WWOOF Ireland. Se avete voglia di partire al più presto, invece, vi segnaliamo quattro offerte davvero imperdibili per cambiare la vostra vita adesso.

Nella contea di Wicklow, definita il Giardino d’Irlanda, una riserva naturale di 20 ettari è attualmente alla ricerca di un amante della natura. Proprio qui, tra bellissimi boschi, laghetti, parchi e animali selvatici, il candidato scelto potrà contribuire alla salvaguardia di questo microcosmo delle meraviglie. A lui verrà assegnata una dépendance autonoma e indipendente dotata di ogni confort in cambio di un impegno di 6 ore al giorno per cinque giorni alla settimana da dedicare alla potatura, alla cura dei giardini, alla raccolta di frutti selvatici e alla manutenzione di sentieri, muretti e fossati.

Un’altra opportunità, per gli amanti della natura, è quella offerta da una piccola fattoria situata all’interno della contea di Roscommon, nella zona più settentrionale delle Ireland’s Hidden Heartlands. L’alloggio, per gli amanti della natura, sarà una stanza all’interno della casa dei proprietari. In cambio di vito e alloggio la persona dovrà prendersi cura delle varie piante e occuparsi della raccolta di frutta e verdura. Potrà, inoltre, imparare le tecniche di semina e i metodi sostenibili per la coltivazione.

Se volete invece vivere a stretto contatto con gli animali, allora quella offerta dalla contea di Donegal, lungo la Wild Atlantic Way, è l’esperienza giusta per voi. In questa area mozzafiato, infatti, esiste un rifugio per cani e gatti che è alla ricerca di una coppia di fidanzati o amici, disposti a prendersi cura dei pelosetti. L’impegno richiesto è di circa 5 ore al giorno per cinque giorni alla settimana in cambio di vitto e alloggio per almeno quattro settimane.

Ultima proposta, ma non per importanza, è quella che ci porta nei pressi delle Mourne Mountains, in Irlanda del Nord. È qui che una fattoria situata nella contea di Down, che ospita tantissimi animali tra i quali anche una mandria di bovini autoctoni, è alla ricerca di persone disposte a lavorare 27 ore settimanali in cambio di vitto e alloggio privato.

Volontariato in Irlanda in cambio di vitto e alloggio

Fonte: Tourism Ireland

Volontariato in Irlanda. Organic Farm, Scarriff
Categorie
Europa Irlanda isole luoghi misteriosi mete storiche Notizie panorami siti archeologici Viaggi

In Irlanda come veri archeologi per scoprire i segreti dell’isola verde

Oltre ai suoi suggestivi panorami naturali, l’Irlanda è famosa anche per l’importante patrimonio archeologico che custodisce sul suo territorio. E se un semplice tour guidato alla scoperta di queste bellezze non vi basta più, potete approfittare dell’occasione per diventare dei provetti Indiana Jones e contribuire ai lavori archeologici sull’Isola di Smeraldo. In che modo? Ecco alcune delle esperienze più affascinanti da provare.

Irlanda, i tour di Ancient Odysseys

Avete mai sentito parlare della Wild Atlantic Way? Si tratta di uno degli itinerari panoramici più suggestivi al mondo, ben 2.500 km che si dipanano in nove contee e tre province, offrendo una grandissima varietà di paesaggi naturali e di incantevoli villaggi dove il tempo sembra essersi fermato. Quest’anno ricorre il decimo anniversario dalla sua inaugurazione: alcune delle sue tappe affascinanti consistono in preziosissimi siti archeologici che meritano sicuramente una visita. Con Ancient Odysseys potete vivere un’esperienza davvero unica e sentirvi dei veri archeologi.

La prima proposta è una vacanza presso la desolata distesa calcarea del Burren, dove nei prossimi mesi si lavorerà per riportare alla luce un importante complesso fortificato. I più avventurosi avranno la possibilità di partecipare agli scavi, diventando così testimoni diretti delle scoperte che potrebbero avvenire in questo antichissimo sito archeologico. Il viaggio verrà organizzato nel mese di luglio 2024 e avrà una durata di 5 giorni: prevede l’opportunità di fare esperienza delle metodologie di lavoro in ambito archeologico, durante le operazioni che contribuiranno a far riemergere l’insediamento di Caherconnel e gli antichi reperti rimasti sotto terra per millenni.

Un’altra proposta interessante, sempre offerta da Ancient Odysseys, consiste in un viaggio di 5 giorni alla scoperta dei più suggestivi siti archeologici della Wild Atlantic Way. Spicca, in particolar modo, il misterioso Dun Aonghasa: si tratta di una fortificazione in pietra risalente all’età del ferro, costruita su una scogliera a picco sull’oceano sulla più grande delle tre isole Aran. Ci sarà anche la possibilità di visitare l’abbazia di Kylemore e di fare un tour della città di Galway, per immergersi nelle sue meraviglie.

L’esperienza su Achill Island

Se queste incredibili avventure non bastano a soddisfare la vostra voglia di esplorare l’Irlanda, c’è ancora un’altra proposta che potreste trovare davvero interessante. Si tratta del viaggio promosso dall’Achill Archaeological Field School, che nel mese di agosto 2024 organizzerà una settimana di vacanza dedicata al mondo dell’archeologia irlandese. I partecipanti potranno così assaporare quelli che sono i metodi di lavoro sul campo e, ovviamente, apprendere tante curiosità anche sull’antropologia e sulla storia locale.

L’esperienza avrà luogo sempre lungo il percorso della Wild Atlantic Way, in una location d’eccezione: si tratta di Achill Island, suggestiva isola situata al largo della costa della contea di Mayo. Collegata alla terraferma da un ponte girevole, è spesso meta di turisti durante l’estate per via delle sue spiagge da sogno e delle onde che fanno la gioia di tutti gli amanti del surf. Inoltre, da un po’ di tempo a questa parte è finita nel mirino di tutti quei viaggiatori che organizzano le loro vacanze sulla base dei loro film preferiti: Achill Island ha infatti avuto un ruolo chiave nelle riprese de Gli spiriti dell’isola, il capolavoro con Colin Farrell.

Categorie
Europa Irlanda Notizie Viaggi

Babbo Natale sta arrivando: l’atterraggio è previsto in Irlanda

Dove si trova Babbo Natale? Come farà a consegnare tutti i regali ai bambini in una sola notte? È possibile seguire il suo viaggio? E avvistare lui e le renne? Sono queste le domande che tormentano grandi e bambini proprio adesso che ci avviciniamo al giorno più magico dell’anno.

Non sappiamo rispondere con precisione a tutte le domande, anche se possiamo dirvi che grazie al canale Santa Television è possibile seguire in diretta le sue attività e sbirciare cosa succede all’interno della sua casa e del suo ufficio postale.

Quello che possiamo dirvi con certezza, invece, è quale sarà la prima tappa del suo magico viaggio. Ad annunciarlo è stato il Premier irlandese Varadkar al Dáil Éireann che ha comunicato a Babbo Natale che potrà avere libero accesso allo spazio aereo nazionale per consegnare i suoi regali sull’Isola di Smeraldo.

La prima tappa di Babbo Natale

Il mistero di tutti i misteri è stato svelato: Babbo Natale esiste e vive a Rovaniemi. Anche se, a detta di molti, sono tante e diverse le sue residenze. Quella storica, invece, si nasconde tra le montagne finlandesi, ma nessuno l’ha ancora trovata.

Poco importa però. Anche se la curiosità è tanta, infatti, possiamo dormire sogni tranquilli: Santa Claus, come ogni anno, compierà la sua missione portando doni a tutti i bambini, a patto che questi siano stati buoni s’intende.

Come abbiamo anticipato, siamo venuti a conoscenza della prima tappa del suo tour incantato che vedrà protagonista l’Isola di Smeraldo. A confermarlo è stato il Premier Varadkar al Dáil Éireann che alcuni giorni fa ha comunicato ufficialmente che lo spazio aereo del Paese sarà completamente a disposizione di Santa Claus e della sua slitta trainata dalle renne.

La comunicazione che ha gioiosamente sorpreso i presenti è andata in scena qualche giorno fa nel corso delle Leader’s Questions dove il Premier ha dichiarato: “Vorrei confermare che Babbo Natale ha il permesso di entrare nello spazio aereo irlandese e di attraversare i nostri confini dal 24 dicembre al 25 dicembre”.

Babbo Natale arriva in Irlanda: ecco quando

“Vorrei ringraziare la IAA [Irish Aviation Authority], il Dipartimento dell’Agricoltura e i Revenue Commissioners per aver consentito il verificarsi delle necessarie attenzioni”, ha dichiarato il Premier spiegando che l’arrivo di Santa Claus necessita di misure speciali, vista anche la presenza delle renne. A quante pare sono proprio loro a permettere il compimento di questa impresa magica: gli animali viaggerebbero a una velocità di circa 650 miglia al secondo, quasi 3.000 volte di più rispetto a un jet commerciale.

L’Irish Aviation Authority ha fatto da eco alla notizia fornendo qualche dettaglio in più attraverso i suoi profili social ufficiali: “Le operazioni di volo all’aeroporto di Dublino cesseranno la vigilia di Natale dopo che l’ultimo volo arriverà verso le 23:00, garantendo che lo spazio aereo sia completamente libero per l’arrivo della slitta di Babbo Natale dopo mezzanotte”.

Se vivete in Irlanda, o se siete nell’Isola di Smeraldo per trascorrere le vacanze di Natale, potete stare tranquilli: i vostri regali arriveranno a destinazione!

Categorie
Europa Irlanda mare Notizie scogliere Scozia Viaggi

Rockall, lo scoglio disabitato conteso da quattro Paesi

È disabitato, inadatto alla vita e di dimensioni modeste: eppure, è diventato un simbolo di rivalità tra Irlanda e Scozia e anche altri Paesi sono coinvolti nella disputa per contenderselo.

Si tratta di Rockall, uno sperone di roccia che emerge nel nord dell’Atlantico, alto 17 metri, lungo 25 e largo 22, a 420 chilometri a nord della Contea irlandese di Donegal e a 370 chilometri a ovest dell’arcipelago scozzese delle Ebridi Esterne.

Non vi crescono erba né arbusti ed è soltanto meta di passaggio di poche specie di uccelli migratori mentre le sue acque pullulano di merluzzi, calamari e rane pescatrici nonché di giacimenti di gas naturale e petrolio che sono motivo di interesse per numerosi Paesi.

Le rivendicazioni dei Paesi coinvolti

Uno scoglio disabitato attira su di sé le attenzioni di molte nazioni, tra cui il Regno Unito che lo rivendica parte del proprio territorio dal 1955 e lo ha annesso alla Scozia nel 1972.

Eppure, l’Irlanda e gli altri Paesi non riconoscono tale annessione e ciò scatena, periodicamente, discussioni e dispute soprattutto per questioni legate alla possibilità di esplorare le risorse naturali di Rockall e ai diritti di pesca.

In effetti, la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare stabilisce che le rocce non abitabili non possano avere una zona economica esclusiva, cioè quella porzione di mare che si estende dalla costa fino a 370 chilometri al massimo su cui uno Stato esercita una sorta di “sovranità” come, ad esempio, lo sfruttamento della pesca.

Tuttavia, il Regno Unito continua a ritenere Rockall parte della propria zona economica esclusiva, considerando che il territorio più vicino allo scoglio è l’isola scozzese di Soay: così, avrebbe il diritto di pesca esclusivo a Rockall in quel tratto di mare che arriva fino a 22 chilometri dalla costa, come previsto dalle leggi internazionali.

Anche se nel 2014 Regno Unito e Irlanda avevano pubblicato i nuovi confini delle rispettive acque territoriali con Rockall appartenente al territorio britannico, le polemiche non si sono placate: se l’Irlanda sostiene che lo sperone roccioso non debba spettare ad alcuno Stato, l’Islanda ne rivendica l’appartenenza in quanto si troverebbe sulla propria piattaforma continentale.

E la motivazione islandese è la stessa che spinge la Danimarca a rivendicare il possesso su Rockall poiché farebbe parte della piattaforma continentale che include l’arcipelago danese delle isole Fær Øer.

Forti tensioni sono esplose nel giugno 2019 quando Fiona Hyslop, ministra scozzese per la Cultura, il Turismo e gli Esteri, aveva minacciato di allontanare alcune navi da pesca irlandesi dalle acque attorno allo “scoglio della discordia”: il governo irlandese, di contro, aveva contestato le rivendicazioni scozzesi e l’associazione di pescatori della contea irlandese del Donegal aveva ribadito che le navi avrebbero continuato l’attività di pesca a Rockall come sempre.

Ancora, nel 2021, una nave del governo scozzese aveva bloccato una nave da pesca irlandese per impedirle di pescare nelle “acque territoriali della Scozia”.

Rockall, il “simbolo di rivalità” tra Scozia e Irlanda

Come accennato, lo scoglio disabitato dell’Atlantico è, nel tempo, diventato un “simbolo di rivalità” tra Scozia e Irlanda.

Nel 1985, ad esempio, il veterano dello Special Air Service (divisione dell’esercito britannico) Tom McClean rimase su Rockall per quaranta giorni al fine di reclamarlo come possesso britannico.

Nel 1992, due fratelli irlandesi, Phillip e Fergus Gribbon, progettarono di occuparlo per togliere la targa con cui gli inglesi lo avevano rivendicato nel 1955 ma poi desistettero.

Prima ancora, i Wolfe Tones, gruppo folk irlandese, dedicarono allo sperone una canzone che diceva che non sarebbe “mai finito nelle mani avide della [Gran] Bretagna“.

Più di recente, nel 1997, un gruppo di attivisti di Greenpeace rimasero su Rockall per 42 giorni per protestare contro le attività di estrazione del petrolio mentre, nel 2014, lo scozzese Nick Hancock vi restò 45 giorni per raccogliere fondi a favore di un’associazione benefica.