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Ponte dell’1 novembre tra eventi e tradizioni di Halloween in Europa

Con l’avvicinarsi del ponte dell’1 novembre, le città di tutta Europa si animano con celebrazioni suggestive che mescolano storia, leggende locali e atmosfere spettrali. Da antiche tradizioni celtiche a feste moderne, le varie destinazioni fanno a gara per offrire esperienze uniche a chi ama il brivido. Dalle sfilate di fuoco in Scozia ai castelli infestati della Transilvania, passando per le fiere colorate di Barcellona e le gallerie dell’orrore di Vienna, la festa di Halloween si trasforma in un momento magico e inquietante. Ecco una panoramica di come alcune delle città più affascinanti d’Europa celebrano questa festività, tra miti antichi e nuove forme di divertimento.

Samhuinn Fire Parade a Edimburgo

Edimburgo celebra Halloween con la famosa Samhuinn Fire Parade, una spettacolare parata ispirata all’antico rituale celtico di Samhuinn. Organizzato dalla Beltane Fire Society, questo evento segna la transizione tra estate e inverno, con una rappresentazione teatrale ricca di fuoco, percussioni e acrobazie per le vie della città. Al centro della storia, il Re Estivo cede il suo potere al Re Invernale, accompagnato dall’intervento della saggia dea Cailleach. Nonostante il tono alquanto misterioso, la parata celebra anche gli aspetti positivi dell’inverno, come il calore dei camini e le storie al lume di candela.

La sfilata di Macnas a Dublino

Halloween a Dublino è una delle festività più attese dell’anno, con la celebre parata animata da spettacolari costumi, carri allegorici e performance mozzafiato. Il momento clou è la sfilata di Macnas, famosa per le sue creature giganti e le narrazioni immersive. Le strade di Dublino si riempiono di mistiche creature e incredibili installazioni luminose, creando un’atmosfera unica. Oltre alla sfilata, la capitale irlandese offre tutto un corollario di tour dei fantasmi, mercatini a tema e attività per famiglie, come i concorsi di intaglio delle zucche, rendendo la celebrazione perfetta per tutte le età.

Festa spettrale in Transilvania

Il Castello di Bran, in Transilvania, è una delle mete più suggestive dove festeggiare Halloween in modo davvero indimenticabile. Famoso come luogo che ha ispirato il castello di Dracula nel romanzo di Bram Stoker, offre una notte di festa spettrale. Il tour notturno svela storie di fantasmi locali, mentre il Magic Time Tunnel intrattiene gli ospiti con effetti speciali e percorsi sotterranei. Dopo cena, la festa continua al Royal Park, dove i partecipanti possono ballare fino a tarda notte. L’atmosfera cupa del castello, le storie di Vlad l’Impalatore e le leggende locali rendono Halloween in Transilvania un’esperienza da brivido.

Notte nel Castello di Frankenstein a Darmstadt

Il Castello di Frankenstein, vicino a Darmstadt, in Germania è un’altra destinazione iconica per Halloween. Qui, si può vivere un’esperienza immersiva tra le rovine dell’antico maniero, circondati da attori mascherati da spettri e fantasmi. Secondo la leggenda, il fantasma del Dr. Frankenstein appare a mezzanotte, ma nessuno è ancora riuscito a vederlo. La serata prevede esperienze da brivido, come sedersi su una sedia elettrica, che contribuiscono a creare un’atmosfera da incubo.

Whitby Goth Fest in Inghilterra

Whitby, pittoresco porto peschereccio nello Yorkshire, è famoso per il Whitby Goth Fest, un evento che attira ogni anno migliaia di appassionati della sottocultura gotica. Le rovine dell’abbazia e i panorami suggestivi dei 199 Steps aggiungono un fascino inquietante al festival, mentre la suggestiva illuminazione dell’abbazia crea uno spettacolo di luci imperdibile. Durante l’ultimo weekend di ottobre, la città si trasforma in un luogo di pellegrinaggio per i fan del gotico e del soprannaturale, con eventi culturali, musica dal vivo e un’atmosfera che evoca l’antica leggenda di Dracula.

Fantasmi e leggende gotiche a Barcellona

Tra feste nei club più esclusivi e festival musicali all’aperto, la festa di Halloweeen a Barcellona celebra anche la Castanyada e il Dia de los Muertos, con fiere di strada e mercati che offrono prodotti tipici. Non mancano i tour tematici, come Barcelona Ghosts & Legends, che conducono alla scoperta di misteri e leggende attraverso le strade del Quartiere Gotico.

A Vienna tra storia e mistero

Vienna offre un Halloween spettrale e ricco di fascino. Il Prater, famoso per la sua ruota panoramica, si trasforma in un parco a tema con attrazioni dell’orrore, mentre la Torre dei Folli espone reperti anatomici raccapriccianti. Il Cimitero Centrale, che compie 150 anni, è un’altra meta imperdibile, con le sue tombe illustri e il Museo delle Pompe Funebri, dove l’umorismo macabro trova spazio tra gli articoli in vendita. Anche il cimitero ebraico, immerso nella nebbia autunnale, aggiunge un tocco misterioso a una città pronta a celebrare Halloween con stile e ironia.

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Nel 2025 la Sagrada Familia diventerà la chiesa più alta del mondo

Correva l’anno 1882 quando venne posata la prima pietra di una delle opere architettoniche più grandiose al mondo, simbolo di un Paese intero e di un Continente: il 19 marzo, infatti, aveva inizio l’epopea della Sagrada Familia di Barcellona, indiscusso capolavoro di Gaudì.

I lavori si sono susseguiti nel corso del tempo e l’edificio non ha mai smesso di stupire e attrarre migliaia e migliaia di turisti. E, nel 2025, raggiungerà il primato di “chiesa più alta del mondo“.

172,5 metri: l’altezza della Sagrada Familia nel 2025

Se tutto proseguirà secondo il programma prestabilito, il prossimo anno la celeberrima Basilica di Barcellona vedrà finalmente il completamento dei lavori (ben 143 anni dalla posa della prima pietra) e raggiungerà un’altezza di 172,5 metri grazie alla croce che verrà affissa nella parte più elevata delle torri, alta 17 metri.

Si tratta di una delle tappe più importanti con il completamento della Torre di Gesù nel 2025: sulla base del progetto, per la fine del 2024 potrà essere posizionato il dodicesimo pannello, l’ultimo, per poi dare il via alla parte conclusiva, ovvero il terminale della croce la quale sarà in cristallo, così da riflettere durante il giorno la luce dei raggi solari. La notte, invece, tramite potenti fari, proietterà fasci di luce sulla città.

Avrà un peso di 100 tonnellate e ciascuno dei bracci (alti 17 metri e larghi 13,5) ne peserà 12. Tutta la struttura verrà rivestita con ceramica smaltata bianca e vetro.

Il coronamento della Torre è stato ideato partendo da una descrizione rinvenuta nell’Album del Tempio Espiatorio della Sagrada Familia tra il 1914 e 1927 e da un piccolo modello a opera di Gaudì.

La realizzazione della sua collocazione richiede un processo costruttivo davvero complesso, che impiega materiali e tecniche innovative. Tra questi spicca proprio l’uso della ceramica smaltata e del vetro, entrambi progettati e prodotti appositamente per questo progetto. Le ceramiche includono elementi curvi e piramidali, che donano un carattere unico all’opera. Le finestre, invece, saranno composte da tre strati di vetro curvato e laminato, arricchiti da texture raffinate e piramidi lavorate con cura e lucidate per un effetto estetico sorprendente.

Seppur terminata (si spera) nel 2025, la croce verrà benedetta nel 2026, durante la commemorazione del centenario della morte dell’architetto Gaudí.

Il primato perso dal Duomo di Ulm

Con la nuova all’altezza di 172,5 metri, la Sagrada Familia detronizzerà il Duomo di Ulm, che detiene il primato di “chiesa più alta del mondo” dal 1890 grazie ai suoi 161 metri.

La cattedrale di Ulm, piccola città del Baden-Württemberg di circa 13.000 abitanti, sebbene presenti una struttura facilmente etichettabile come gotica, ha alle spalle una storia più articolata che risale al 1377. Fu in quell’anno, infatti, che i cittadini decisero di demolire la loro vecchia chiesa parrocchiale, situata fuori dalle mura cittadine, poiché durante le frequenti guerre dell’epoca il percorso per raggiungerla risultava pericoloso. I residenti scelsero di finanziare personalmente la costruzione di una nuova torre al centro della città, ambendo a realizzare la guglia più alta del mondo.

Tuttavia, la costruzione si fermò nel 1543, quando le tensioni politiche ed economiche della Riforma protestante portarono le autorità locali a interrompere i lavori. Fu solo nel 1844 che venne ripresa, per concludersi definitivamente il 31 maggio 1890.

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Come arrivare all’aeroporto di Barcellona El Prat

Andare a Barcellona è sempre una buona idea: le temperature, piacevoli tutto l’anno, insieme al suo ricco panorama artistico, alla vivacità della sua vita notturna e all’atmosfera generale, la rendono una meta molto amata in tutte le stagioni. In più, è perfettamente organizzata nei trasporti pubblici, un aspetto che permette a chi la visita di scoprirla facilmente e senza preoccupazioni. Questo riguarda anche l’aeroporto Barcellona El Prat, il secondo più grande della Spagna dopo quello di Madrid e distante soli 12 chilometri dal centro.

L’aeroporto di Barcellona El Prat è composto da 2 terminal, chiamati Terminal 1 e Terminal 2. Quest’ultimo è suddiviso ulteriormente in tre sotto-edifici chiamati T2-A, T2-B e T2-C. Per spostarsi da un terminal all’altro, considerata la distanza, non è possibile camminare, ma dovrete utilizzare la navetta gratuita che transita ogni 15 minuti. Raggiungerlo dal centro è molto facile perché esistono opzioni adatte a ogni esigenza, da chi va di fretta a chi preferisce risparmiare. Vediamole insieme nel dettaglio.

Come raggiungere l’aeroporto El Prat da Barcellona centro

Potete arrivare all’aeroporto El Prat di Barcellona in diversi modi: con la metro, l’autobus, il treno o con il taxi.

Con la metro

Se desiderate raggiungere l’aeroporto sfruttando l’economicità e la comodità della metro, potete usufruire della linea Airport Metro, chiamata L9 Sud. Questa arriva fino all’aeroporto di Barcellona e ferma sia al terminal T1 che al T2 (dovete fare riferimento alle fermate Aeroport T2 e Aeroport T1). Potete prendere la metro da qualsiasi punto del centro per raggiungere una delle stazioni di L9 Sud.

Per viaggiare su questa linea non potete utilizzare il biglietto della metro standard, ma dovrete acquistare quello specifico chiamato Billete Aeropuerto al costo di 5.50 euro. Seppur si tratti di una soluzione economica, non è necessariamente quella più comoda perché le stazioni L9 Sud non si trovano nei luoghi principali della città come Plaça de Catalunya: in questo caso dovete raggiungere le stazioni specifiche partendo dal centro. In alternativa, se volete arrivare all’aeroporto dal cuore della città, consigliamo di utilizzare l’Aerobus.

Con l’Aerobus e i bus pubblici (diurni e notturni)

L’Aerobus è il bus navetta espresso dell’aeroporto di Barcellona, il quale ferma sia al Terminal 1 che al Terminal 2. Per riconoscerlo vi basterà cercare un bus di colore blu chiaro e scuro con la scritta “Aerobus” sulla fiancata. Le fermate si trovano nelle zone principali del centro come Plaça de Catalunya, Plaça España e Plaça Universitat, mentre la frequenza è ogni 5-10 minuti. Un biglietto singolo, acquistabile online o alle macchinette presenti alle fermate, costa 7,25 euro, mentre i bambini sotto i 4 anni viaggiano gratis. Il vantaggio dell’Aerobus è che, oltre a garantire una maggiore frequenza delle corse, offre più spazio per i bagagli e fa meno fermate, riducendo il tempo di trasferimento.

Meno frequenti, ma più economici, sono i bus pubblici offerti dal trasporto metropolitano di Barcellona (TMB). Una corsa singola sul bus numero 46, infatti, costa solo 2,55 euro. Questa linea parte da Plaça España e impiega circa 40 minuti per il T2 e 55 per il T1 in base al traffico. Se invece il vostro aereo parte la notte, potete salire sui bus N17 (per il Terminal 1) e N18 (per il terminal 1 e 2A, 2B e 2C) da Plaça de Catalunya al costo di 2,55 euro.

Plaça de Catalunya

Fonte: iStock

Plaça de Catalunya a Barcellona

Con il treno

Se non volete avere preoccupazioni legate al traffico, potete raggiungere l’aeroporto Barcellona El Prat con il treno. Il servizio ferroviario RENFE R2 Nord parte da Passeig de Gràcia (una stazione molto grande, quindi consigliamo di recarvi in anticipo per trovare il giusto binario) o da Estació Sants, situata all’inizio di Avenida Roma. La linea è attiva dalle 5 del mattino alle 23, ma consigliamo di visionare gli orari nel sito ufficiale perché soggetti a cambiamenti durante l’anno. Il prezzo del biglietto singolo è di 4,90 euro e può essere acquistato ai distributori automatici presenti nelle stazioni. Il percorso dura 19 minuti da Estació Sants e 25 minuti da Passeig de Gràcia.

Con il taxi

L’aeroporto di Barcellona, essendo abbastanza vicino al centro, può essere raggiunto anche con un taxi. I tempi di percorrenza sono di circa 20-25 minuti in base al terminal: il Terminal 1 infatti è leggermente più distante (circa quattro chilometri) rispetto al Terminal 2. Se viaggiate in famiglia e con bagagli pesanti è senza dubbio il miglior mezzo di trasporto a vostra disposizione. In linea generale, la tariffa per il T1 è di 40 euro, mentre per il T2 è di 30 euro: questa può variare in base all’orario o alla presenza di festività, quindi consigliamo di chiedere al tassista prima di salire sul mezzo.

Barcelona Card

Se durante il vostro soggiorno pensate di utilizzare i mezzi pubblici per spostarvi da una parte all’altra della città, consigliamo di acquistare la Hola Barcelona Travel Card. Si tratta di un pass di viaggio che vi permette di viaggiare illimitatamente usufruendo del sistema di trasporto pubblico di Barcellona. Potete acquistare la card per 48, 72, 96 o 120 ore consecutive. Il trasporto pubblico di Barcellona comprende: la metropolitana, l’autobus (autobus TMB), la funicolare di Montjuic, il tram (TRAM), la ferrovia urbana (treni FGC, nella zona 1) e la ferrovia regionale (treni Rodalies de Catalunya, nella zona 1).

La Hola Barcelona Travel Card include anche la metropolitana da e per il T1 e T2 dell’aeroporto di Barcellona al centro della città.

Park Güell Barcellona

Fonte: iStock

Il famoso Park Güell a Barcellona
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Come arrivare all’aeroporto di Girona da Barcellona

L’aeroporto di Girona è situato a circa 100 chilometri dalla città di Barcellona e rappresenta un punto strategico per chi vuole esplorare la bellissima Costa Brava o visitare la vivace città catalana. Questo aeroporto, inoltre, è raggiungibile dalle città di Pisa con un volo della compagnia low cost RyanAir. Ma come raggiungere l’aeroporto di Girona da Barcellona? Ecco diverse opzioni.

Da Barcellona a Girona in treno

L’aeroporto di Girona è collegato a Barcellona tramite diverse soluzioni di trasporto. È possibile raggiungere, infatti, la destinazione in treno, ovvero una delle opzioni più popolari. Bisogna raggiungere inizialmente la stazione dei treni di Barcellona (Barcelona Sants), ben collegata con la metropolitana ed altri mezzi pubblici da diversi punti della città. Dopodiché si può scegliere tra diverse tipologie di corse. Ad esempio, è possibile scegliere i treni RENFE regionali, una linea che copre distanze medie e che impiegano circa un’ora e venti, oppure i treni AVE o AVANT, che sono più veloci e che impiegano circa 40 minuti per raggiungere la città di Girona.

Una volta arrivati a Girona è necessario prendere un taxi o un autobus per raggiungere l’aeroporto. La stazione ferroviaria, infatti, si trova a circa 13 chilometri dall’aeroporto, quindi è necessario usare i mezzi. Il viaggio in taxi dura all’incirca 15/20 minuti, altrimenti è possibile scegliere la navetta dedicata al trasporto di passeggeri dalla stazione all’aeroporto (linea L-28).

I biglietti del treno possono essere acquistati direttamente online sul sito di RENFE oppure direttamente in stazione, anche se è consigliabile, almeno per il periodo di alta stagione, di prenotare con largo anticipo gli spostamenti, così da assicurarsi il posto e risparmiare sul costo del biglietto.

In auto verso l’aeroporto di Girona

Una soluzione che sicuramente permette più libertà e consente, perché no, di visitare nel migliore dei modi questa bellissima parte della Catalogna e non perdere, ad esempio, le bellezze della città di Barcellona ed il divertimento di Lloret de Mar, è spostarsi in auto. Una volta terminate le vacanze in terra spagnola, però, com’è possibile raggiungere l’aeroporto di Girona di Barcellona?

Si tratta di un’opzione comoda e flessibile, che consente di raggiungere la destinazione in circa un’ora e quindici minuti. Basterà seguire le indicazioni da Barcellona per l’autostrada AP-7, in direzione Girona/Francia. Il tragitto autostradale è di circa 85 chilometri, un viaggio piacevole che porta direttamente all’aeroporto di Girona, dove una volta arrivati basterà cercare i parcheggi disponibili oppure i punti di noleggio dove restituire l’auto.

Anche in questo caso, se si viaggia in alta stagione, è bene considerare la possibilità di partire con largo anticipo, in modo da non rimanere intrappolati nel possibile traffico stradale.

Bus da Barcellona

L’autobus è probabilmente il mezzo più comodo, fra quelli citati, per raggiungere l’aeroporto di Girona. Infatti, prendendo il mezzo dalla stazione Barcelona Nord è possibile raggiungere in circa un’ora e trenta minuti direttamente la destinazione, evitando eventuali cambi di mezzo, come in treno, oppure ricerche di parcheggio o punti noleggio se si viaggia in auto.

Viaggiando in autobus, ad un prezzo di circa 20 euro, sarà possibile scendere direttamente di fronte al terminal dell’aeroporto di Girona, rendendo il viaggio molto comodo se si viaggia con diversi bagagli o con bambini al seguito.

Se si desidera utilizzare questo mezzo è sempre meglio valutare bene gli spostamenti, soprattutto se il volo si ha la mattina presto o in tarda serata, a causa di corse meno frequenti. Inoltre, come per il treno, è consigliabile acquistare con largo anticipo il titolo di viaggio, soprattutto se si viaggia in alta stagione.

Se si ha in programma un viaggio alla scoperta di questi luoghi meravigliosi della Catalogna, atterrare o ripartire dall’aeroporto di Girona potrebbe essere la scelta ideale.

Esterno dell'aeroporto di Girona Costa Brava, con bus interni sulla pista di atterraggio

Fonte: iStock

Aeroporto di Girona Costa Brava, Spagna
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Primi segnali di protesta contro i turisti anche in Italia

Ancora una volta quest’estate si torna a parlare di overtourism, il fenomeno del turismo di massa che sfida il comfort e la tranquillità della vita quotidiana dei residenti nelle grandi città turistiche: infatti, in tutta Europa il 2024 è l’anno delle proteste contro i grandi flussi di turisti e croceristi che “invadono” le città portando non solo soldi, certo, ma anche un po’ di caos e lamentele da parte dei cittadini.

Si era già parlato della Spagna, con Barcellona che vuole limitare gli affitti delle case vacanza, ma anche di Venezia che ha già attraversato una fase sperimentale di pagamento del ticket per l’ingresso nella splendida laguna.

Altre lamentele contro i turisti in Italia

Dopo le lamentele avvenute da parte dei residenti in Spagna e in Grecia, dove alcuni turisti si sono letteralmente visti scacciare dai residenti che gli hanno inveito contro, anche in alcune parti dell’Italia si sta assistendo a questo tipo di proteste.

Infatti, in alcune regioni italiane, come nel Trentino Alto Adige, nei giorni scorsi sono accaduti alcuni episodi spiacevoli da parte dei cittadini nei confronti dei viaggiatori in vacanza nel luogo. Questo tipo di insofferenza da parte di chi risiede nelle località turistiche può essere comprensibile in parte, ma resta il fatto che il settore del turismo in una nazione come l’Italia è una parte trainante dell’economia del Paese.

Il Trentino Alto Adige, d’altronde, si è rivelata quest’anno la regione preferita per le vacanze in Italia, con un grande sorpasso della montagna sulle destinazioni di mare.

Cosa è successo a Verona e Bolzano

Nella romantica città di Verona, come riportato dalla cronaca di rainews.it, nei giorni scorsi su alcuni pali della città e campanelli delle residenze sono apparsi alcuni sticker con la dicitura “Tourist go home” (“turisti tornate a casa).

Nel mirino delle lamentele da parte dei residenti ci sono anche gli affitti brevi, complici del massiccio afflusso turistico nelle città di vacanza. Non sono mancate le lamentele nemmeno in Alto Adige dove si è assistito a un vero e proprio “blitz”, come raccontato dalle penne di ansa.it: il fatto sarebbe accaduto nella notte tra il 15 e il 16 agosto nei pressi della stazione della cabinovia che viaggia da Bolzano a Sopra Bolzani. Lì in stazione, infatti, sarebbe apparsa disegnata  sull’asfalto una sorta di corsia dedicata ai soli residenti con su scritto “priority”, probabilmente alludendo alle corsie di priorità che si trovano negli aeroporti per i passeggeri che hanno pagato quella determinata tipologia di biglietto. La scritta è stata realizzata con della vernice per mano di persone ancora ignote, dopo diverse manifestazioni di disagio per i tempi di attesa eccessivamente lunghi in cabinovia.

Questo tipo di manifestazioni di sconforto cittadino restano un campanello d’allarme, tuttavia ancora sotto controllo. Comunque è evidente negli ultimi tempi che le amministrazioni comunali sono in allerta per il turismo di massa e un po’ ovunque, nelle località turistiche europee, si sta pensando a provvedimenti volti a contenere l’overtourism che potrebbe danneggiare l’ambiente e la vita locale, al tempo stesso permettendo ai viaggiatori di godere di questi posti contribuendo all’economia, ma senza danno altrui.

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Offerta lampo Ryanair per voli a 16,99 euro

Sono offerte da medaglia, in perfetto spirito olimpico, quelle della nuova promozione flash di Ryanair, che offre tariffe da soli 16,99 euro per viaggiare tutto settembre e ottobre. Ma per aggiudicarsele bisogna avere uno sprint da campioni. L’offerta infatti è valida soltanto per 48 ore, i biglietti sono in vendita da oggi 31 luglio alla mezzanotte di giovedì 1 agosto.
“Gli occhi del mondo sono puntati su Parigi per i Giochi Olimpici 2024, – ha commentato la notizia Jade Kirwan, Head of Comms di Ryanair, – ma questo non significa che tu debba rimanere a casa. Grazie all’ultima promozione di Ryanair, che offre ai clienti tariffe a partire da soli 16,99 euro, potrai scegliere la prossima vacanza per settembre e ottobre.”

Valencia e Barcellona per chi parte da Milano

Un’ottima occasione quindi per programmare un viaggio o un supplemento di vacanza dopo le settimane di picco agostano verso una delle numerose destinazioni del network Ryanair che rientrano nella promozione. Tra queste, per chi parte da Milano Malpensa, c’è Valencia, che vi conquisterà con le sue architetture contemporanee e la vivacità tipicamente mediterranea. Tappa obbligata è la Città delle Arti e delle Scienze, il complesso futuristico progettato dall’eclettico Santiago Calatrava che ospita l’Hemisfèric e l’Oceanografic, uno degli acquari più grandi d’Europa.

Per immergersi nella storia della città, basta visitare la Cattedrale che custodisce il presunto Santo Graal, fare una passeggiata per il Barrio del Carmen, un labirinto di stradine che pullulano di bar, ristoranti e botteghe artigiane, fare una puntata alla Lonja de la Seda, un capolavoro gotico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Da non perdere, la possibilità di assaggiare la vera paella valenciana in uno dei tanti ristoranti tradizionali, e magari fare anche una cooking class per imparare a cucinarla a regola d’arte.

Se invece la partenza è da Milano Bergamo, tra le tante opzioni possibili della promo di Ryanair c’è anche Barcellona. Una città dove anche chi c’è già stato torna sempre volentieri per immergersi nell’esuberante atmosfera delle Ramblas, ammirare le opere di Gaudì, dalla Sagrada Familia al mondo fantastico del Parc Guell, e rilassarsi sulle spiagge di Barceloneta.

Salonicco in offerta da Roma

Tra le varie destinazioni dell’offerta flash per chi parte da Roma, c’è Salonicco, la seconda città più grande della Grecia, famosa per il lungomare di Aristotelous dove campeggia la Torre Bianca, simbolo iconico della località. Per approfondire la sua lunga storia, dopo aver visitato la Rotonda di Galerio e l’Arco di Galerio, reliquie dell’epoca romana, si può fare un salto al Museo Archeologico che custodisce tesori inestimabili, oppure al Museo Bizantino, una finestra sull’arte e la cultura dell’Impero Bizantino. E dopo le visite di rito, niente di meglio di una rilassante passeggiata nel caratteristico quartiere di Ladadika, per un po’ di shopping nei negozietti di artigianato e una cena in una taverna tradizionale.

Salonicco è un ottimo punto di partenza anche per esplorare le bellezze della Macedonia greca. A breve distanza dalla città, si trova l’antico sito archeologico di Pella, l’antica capitale del regno di Macedonia che conserva splendidi mosaici. Mentre per qualche giornata di relax al mare, si può raggiungere le spiagge dorate della penisola Calcidica, punteggiata di pittoreschi villaggi di pescatori.

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Anche Barcellona si mobilita contro il turismo di massa: cosa succede

Il turismo di massa, pur essendo senza senza ombra di dubbio un’importante fonte di guadagno, crea anche una serie di disagi e problemi che costringono le amministrazioni a intervenire. In Europa (e non solo) sono tante le città e località che hanno messo in atto restrizioni con lo scopo di gestire questo fenomeno e preservare il patrimonio artistico, storico e naturale. L’ultima della lista è Barcellona, straordinaria città della Spagna che ha deciso di mobilitarsi contro l’overtourism.

Barcellona vuole vietare gli affitti brevi

Gli affitti brevi sono sempre più ricercati quando si tratta di fare piccole vacanze nelle mete di tutto il mondo, compresa Barcellona. La vivace città catalana, tuttavia, sembrerebbe vivere una vera e propria crisi abitativa, secondo molti dovuta anche alla cattiva gestione dei flussi turistici.

Per questo motivo, il sindaco Jaume Collboni ha annunciato che nei prossimi anni Barcellona non rinnoverà le licenze degli oltre 10mila appartamenti che attualmente vengono affittati a breve termine ai turisti. L’anno previsto per l’entrata in vigore di questa nuova norma è il 2029, per il semplice motivo che tutte le licenze emesse finora scadranno entro novembre del 2028. Dall’anno seguente, quindi, Barcellona potrebbe privarsi di appartamenti per affitti brevi ai turisti. Ma niente paura, perché in città rimarranno comunque gli hotel e i Bed&breakfast tradizionali.

Ma perché questa nuova misura? Secondo il sindaco, questa mossa è necessaria perché i prezzi proibitivi degli affitti, che negli ultimi dieci anni sono aumentati del 68%, rappresentano uno dei più grandi problemi di Barcellona.

Le critiche a questa nuova misura

Partiamo dal presupposto che questa nuova misura, attualmente, non è ancora legge: per entrare in vigore è necessaria la maggioranza dei voti del consiglio comunale. Senza dimenticare il fatto che coloro che ora sono in possesso delle licenze per gli alloggi turistici e le associazioni di categoria che le rappresentano potrebbero rallentare questo possibile processo facendo causa.

Il Partito Popolare (PP) ha già presentato ricorso alla Corte Costituzionale, per esempio, e contemporaneamente l’associazione dei datori di lavoro Apartur sta valutando la possibilità di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea.

Quando da Google maps sparì la linea di un bus del centro di Barcellona

Non è la prima volta che le amministrazioni di Barcellona mettono in atto misure volte a frenare il fenomeno della gentrificazione. Solo pochi mesi fa, infatti, su Google maps sparì una linea di bus che attraversa il centro di Barcellona. Per quale motivo? Più o meno per lo stesso degli affitti brevi: l’obiettivo era far sì che i turisti non la utilizzassero troppo. In questo modo, quindi, i cittadini potevano usufruirne senza troppi problemi.

Allo stesso tempo, tuttavia, il comune di Barcellona ha organizzato un ambizioso progetto per affrontare sia la crisi climatica che i problemi derivanti dal turismo di massa.

Nel prossimo futuro verranno infatti installate tecnologie sostenibili e soluzioni energetiche innovative negli edifici scolastici della città, come pannelli fotovoltaici, sistemi di condizionamento e impianti di riscaldamento a pompa di calore. La scadenza prevista è il 2029.

Ma non è tutto, perché l’energia prodotta in eccesso sarà condivisa con altri edifici pubblici e residenze circostanti, creando una rete energetica integrata e sostenibile. Il costo stimato è di 100 milioni di euro, che il comune di Barcellona ha deciso di prendere (in parte) dai proventi della tassa di soggiorno, quest’anno aumentata a 3,25 euro per pernottamento.

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Barcellona: cosa nascondeva ancora Casa Batlló. La scoperta

Doveva essere una normale operazione di restauro, volta a ripristinare la bellezza originaria di una delle opere più sorprendenti di Antoni Gaudí, ma è diventata fonte di una preziosissima scoperta. Siamo a Barcellona, patria del famoso architetto catalano: qui si trovano alcuni dei suoi più celebri capolavori, molto apprezzati dai turisti. Durante i lavori presso Casa Batlló, i restauratori hanno avuto una splendida sorpresa. Scopriamo che cosa è riemerso.

Le decorazioni nascoste di Casa Batlló

L’edificio che si erge splendidamente al civico 43 del Passeig de Gràcia, una delle più belle vie di Barcellona, sta per rinascere: i lavori di restauro di Casa Batlló, coordinati dall’architetto Xavier Villanueva, riporteranno questo capolavoro al suo antico splendore. E c’è una meravigliosa sorpresa, perché dopo attenti studi è emerso che i colori e le decorazioni originari della facciata posteriore non sono affatto quelli che abbiamo sempre creduto. Così, entro il mese di luglio 2024 questa splendida opera d’architettura ci mostrerà il suo lato inedito, quello che nessuno di noi ha mai avuto occasione di vedere.

Costruita tra il 1904 e il 1906, Casa Batlló è molto diversa da come la conosciamo oggi. I suoi colori originari e le incredibili decorazioni che stanno man mano riemergendo durante le operazioni di restauro sono infatti andati perduti probabilmente attorno agli anni ’20. All’epoca, i tram correvano ancora a cielo aperto lungo le vie di Barcellona, e il combustibile più usato nelle case era il carbone. Il fumo aveva dunque annerito la facciata, che successivamente deve essere stata verniciata più e più volte. Ora, grazie ad un attento lavoro di recupero, Casa Batlló sta tornando alla sua bellezza autentica.

Le analisi chimiche e l’opera dei restauratori hanno permesso di scoprire che il legno dei balconi e delle finestre era verde, e non bianco come finora lo abbiamo visto. Il ferro battuto delle ringhiere, d’altra parte, originariamente era bianco e non certo nero, come è stato dipinto successivamente. Persino la facciata, caratterizzata da un intenso color giallo crema, era invece grigia. Le scelte cromatiche di Antoni Gaudí, per lungo tempo rimaste a noi ignote, finalmente tornano a sorprenderci. Così come la struttura di sostegno originale dei balconi, modulare e priva di saldature, che è stata rinvenuta solo in questa occasione.

Casa Batlló, un gioiello prezioso

“È qualcosa di mai visto prima, Gaudí non smette mai di sorprenderci” – ha affermato Villanueva, l’architetto a capo del progetto di restauro di Casa Batlló. Sono ben cinque le squadre di esperti ed artigiani al lavoro su quest’opera monumentale, che tra pochissimo tempo sarà finalmente pronta a regalarci un nuovo, affascinante viaggio nella creatività e nel genio dell’architetto catalano – il “papà” della famosissima Sagrada Familia, anch’essa in fase di ultimazione. L’edificio è stato restaurato da Gaudí partendo da un antico e modesto palazzo che l’imprenditore Batlló aveva acquistato all’inizio del secolo scorso.

Nonostante fosse una sfida piuttosto ardua, Antoni è riuscito nell’impresa: Casa Batlló è diventata un’opera futuristica e all’avanguardia, considerata una delle creazioni più originali dell’architetto. Nel 2005 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, e i recenti lavori di restauro aggiungono un nuovo tassello a questo capolavoro storico. Presto potremo davvero ammirare la sua facciata originale, così come il grande maestro l’aveva pensata.

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Perché dovresti visitare El Raval, il quartiere più cool di Barcellona

Vivace, accogliente, all’avanguardia: Barcellona è una città dalle mille facce, in cui le epoche, l’arte e l’architettura si mescolano creando un luogo da sogno. Una metropoli, ma capace di regalare a chi la visita la sensazione di sentirsi a casa. Viva, in cui le strade sono affollate, in cui respirare l’anima della Spagna, ma anche scoprirne la storia.

Camminare per Barcellona è una continua scoperta, un viaggio meraviglioso tra palazzi sensazionali, architetture uniche al mondo e opere d’arte. Vale la pena visitarla più volte, per riuscire a carpine l’anima più vera. Quella che si cela non solo nei luoghi maggiormente noti, ma anche nei quartieri più interessanti. Come El Raval, il più cool di Barcellona, che va inserito nell’elenco delle tappe da non perdere in città e si trova nella zona nota come Ciutat Vella.

El Raval, la storia del quartiere più cool di Barcellona

La storia di El Raval è antica e si deve tornare alla metà del XIV secolo per trovarne l’origine, quando la peste nera decimava gli abitanti della città. Un luogo, che veniva anche chiamato Barrio Chino, che con il tempo è diventato sempre più popoloso e che ha iniziato a ospitare tantissime persone, tra cui immigrati. Un vero e proprio melting pot culturale, che per tanti anni è stato uno dei posti più malfamati di Barcellona.

Un luogo da cui girare alla larga, ma le cose sono cambiate quando ha preso il via la riqualificazione del quartiere, tra la fine del 1900 e i primi anni 2000. A pochi passa dalla Rambla, ora è un luogo vivace in cui si trovano negozi di ogni genere, locali e gallerie d’arte.

E da raggiungere per approfondire l’anima della città, per scoprirne l’essenza fatta di contrasti che a Barcellona convivono alla perfezione, regalando a chi la visita un’esperienza unica.

Il MCBA che si trova nel quartire El Raval a Barcellona

Fonte: iStock Photo – foto di Giuliano Benzin

Il MCBA nel quartire El Raval a Barcellona

Cosa vedere a El Raval

Per visitare il quartiere El Raval bisogna armarsi di scarpe comode e di tanta voglia di scoprire, perché ci sono tantissime cose da vedere in questo luogo. vale la pena “perdersi” lungo le sue strade, affollate di negozi di ogni genere, in cui convivono botteghe di ogni parte del mondo e negozi alla moda, ristoranti e locali.

Tra le tappe imperdibili vi è il Gat del Raval, realizzato da Botero che si incontra nella Rambla del Raval: è un perfetto esempio delle opere di questo celebre artista colombiano.

Vale la pena visitare il Mercat de la Boqueria: di grandi dimensioni, molto famoso, colorato e dove trovare tutto ciò che si desidera. È il posto giusto per una sosta gustosa, o per scoprire prodotti nuovi. Da non perdere anche la Carrer del Carme dove si trova anche la Biblioteca de Catalunya. Tra le tappe imperdibili vi è il Museo de Arte Contemporaneo de Barcellona, noto con la sigla Macba, che ospita opere databili nella seconda metà del XX secolo, l’edificio stesso vale la pena di essere visitato essendo stato realizzato dall’architetto Richard Meier. E poi da vedere vi è il Cccb, ovvero Centre de Cultura Contemporanea de Barcelona, dove vengono organizzate tantissime attività culturali.

Tra le mete più storiche va segnalato l’Hospital de la Santa Creu, riconducibile al XV secolo e bell’esempio di architettura gotica e al cui intero è ospitata, tra le altre cose, la Biblioteca de Catalunya, e la chiesa Sant Pau del Camp. E infine, ma non per importanza, Palau Güell realizzato da Antoni Gaudì.

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Sta per partire un treno che farà felici tantissimi ragazzi

Quando si tratta di partire per le vacanze, vorremmo azzerare il tempo necessario per il viaggio così da poterci godere ogni singolo minuto di divertimento. Un’ottima idea consiste nel muoversi di notte, sfruttando così le ore per riposarci e arrivare a destinazione pronti per mille avventure. Con NightJet, tutto ciò è realtà: alle linee ferroviarie già attive, presto se ne aggiungerà una che ci permetterà di viaggiare da Roma a Barcellona proprio nottetempo. Scopriamo tutte le novità.

Il treno notturno da Roma a Barcellona

È la grande novità dell’anno, un nuovo collegamento che sicuramente farà felici i più giovani: presto sarà possibile raggiungere Barcellona, una delle più belle città d’Europa (e con una movida sfrenata!), viaggiando di notte in treno. La compagnia ferroviaria NightJet, già operante anche nel nostro Paese, si prepara infatti a lanciare la linea Roma-Barcellona e ampliare così il suo mercato. Si tratta di una grande opportunità per tutti coloro che amano la Spagna e le sue incantevoli città d’arte, ma anche per chi non ha ancora avuto modo di visitare le sue bellezze.

Che cosa sappiamo sul nuovo treno di NightJet? Innanzitutto, la data prevista per la partenza: si parla di dicembre 2024, quindi dovremmo avere ancora un po’ di pazienza. Anche l’itinerario sembra essere piuttosto complesso, dal momento che Barcellona sarà solo l’ultima tappa, raggiungibile da altre 13 città europee. La prima fase ha avuto inizio nel 2021, con il lancio di due linee che collegano Vienna e Monaco da una parte e Zurigo, Colonia e Amsterdam dall’altra. Nel 2022 è stato il turno di Zurigo e Roma, finalmente collegate – con fermata intermedia a Milano, mentre nel 2023 hanno preso il via le linee di Vienna e Berlino con Bruxelles e Parigi.

Ora non manca che Barcellona, per poter andare alla scoperta della perla spagnola viaggiando in tutta comodità. I treni NightJet potranno ospitare fino a 254 viaggiatori, con i loro vagoni suddivisi in cabine singole, camere per famiglie e letti a castello, oltre a quelli con posti a sedere convenzionali. Insomma, si potrà viaggiare in tutta comodità e nel massimo della privacy: il bello è proprio poter riposare in corsa, così da arrivare a destinazione dopo una bella notte di sonno, pronti per iniziare subito con il divertimento.

Perché viaggiare con NightJet

I treni notturni di NightJet sono già un grandissimo successo: operano in Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Svizzera (oltre ovviamente alla futura novità, la Spagna). Si viaggia sino a più di 200 km/h, una velocità di crociera di tutto rispetto che permette di giungere alla propria meta in pochissimo tempo. E, come abbiamo già detto, l’idea di sfruttare le ore notturne per viaggiare, così da poter dormire e non perdere neanche un istante di vacanza, è sicuramente molto allettante – nonché davvero comodissimo.

Un ultimo appunto: viaggiare in treno sta tornando di gran moda, e non solo perché permette di vivere già una bellissima esperienza, ancor prima di essere arrivati a destinazione. Si tratta infatti di un modo più ecologico per spostarsi su brevi e medie percorrenze, decisamente molto più sostenibile rispetto all’aereo. E con un pizzico di fortuna non è difficile risparmiare sul biglietto, considerando tra l’altro che non ci sono obblighi di dimensioni del bagaglio da rispettare in maniera piuttosto stringente.