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Cosa vedere a Barcellona in 3 giorni: itinerario e consigli per scoprire la città

Barcellona è una delle città più visitate d’Europa, apprezzatissima da turisti e viaggiatori di ogni età. Mare, arte e architettura, enogastronomia, e ancora musica e divertimento: la città catalana è perfetta per un weekend lungo, e si presta comodamente a viaggi di 3 o 4 giorni durante tutto l’anno. Ecco una proposta di itinerario di tre giorni, con qualche curiosità e consigli utili.

Barcellona in tre giorni, l’itinerario

Giorno 1: Barri Gòtic, Rambla, El Born e Sagrada Familia

Il primo giorno va dedicato al cuore storico della città. Si parte dalla piazza della vita sociale di Barcellona, la centrale Plaça Catalunya. Questa è una delle piazze più grandi e animate della città, dominata dalla coppia di Torri Veneziane, e anche punto di incontro strategico per spostarsi verso altre zone.

Si prosegue verso il Barri Gòtic, il quartiere gotico che durante il Medioevo ha visto la costruzione di chiese, palazzi e monasteri. L’influenza dell’architettura gotica è evidente e la Cattedrale di Barcellona (Cattedrale della Santa Croce e Santa Eulalia è il suo nome) ne è un esempio, con le sue guglie e le decorazioni scolpite della facciata. Il quartiere si presta a una passeggiata lenta, alla scoperta di Plaça de Sant Felipe Neri, del Puente del Bisbe, e delle moderne gallerie d’arte e di artigianato. Da non perdere un passaggio alla Plaça de Sant Jaume, ora sede del Comune e della Generalitat di Barcellona, che ospita durante tutto l’anno alcuni degli eventi più importanti della città.

Proseguendo verso la Rambla, si scopre il viale emblematico per eccellenza, sempre animato da artisti di strada, bancarelle e locali storici. La tappa è d’obbligo al Mercato della Boqueria, cartolina della tradizione gastronomica catalana, dove comprare prodotti locali o fermarsi per mangiare delle tapas. Poco distante, il Teatro Liceu e il mosaico di Miró sul pavimento della Rambla ricordano l’anima artistica della città.

Come raggiungere La Boqueria

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Pittoresca e colorata, La Boqueria a Barcellona è un tripudio di emozioni

Il cammino prosegue verso il quartiere El Born, dove l’atmosfera medievale incontra la creatività contemporanea. Qui si trova la chiesa di Santa Maria del Mar, esempio perfetto di gotico catalano, e il Museo Picasso, ospitato in una serie di palazzi storici. I vicoli ospitano gallerie, laboratori artigianali e caffè.

Ultima tappa della giornata, la Sagrada Familia è uno dei simboli indiscussi di Barcellona. Questo straordinario tempio, progettato da Antoni Gaudí, è ancora in costruzione dopo oltre 140 anni dall’inizio dei lavori. Si parla di chiusura del cantiere nel 2026; ma in pochi ci credono. La sua sagoma svetta nel cielo della città con torri appuntite e dettagli architettonici ispirati alla natura, alla fede e all’arte gotica e modernista.

cosa vedere a Barcellona

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La Sagrada Familia è uno dei simboli indiscussi di Barcellona

Le facciate sono spettacolari: la Facciata della Natività, la più vicina allo stile originale di Gaudí, è un intreccio di figure, animali e simboli religiosi scolpiti nella pietra con un realismo quasi surreale. La Facciata della Passione, invece, ha linee più essenziali e drammatiche, mentre la Facciata della Gloria è ancora in fase di completamento. All’interno, lo spazio si apre in una foresta di colonne ramificate e giochi di luce colorata che filtrano dalle vetrate: un’atmosfera sospesa, silenziosa, completamente diversa dall’iperattività delle strade intorno.

La visita richiede tempo: meglio prenotare online per evitare code e scegliere un orario con luce naturale, ideale per apprezzare le vetrate artistiche. È possibile salire su una delle torri (prenotando un biglietto specifico) per una vista panoramica su Barcellona e scoprire i dettagli del cantiere ancora in corso. Il museo interno invece ripercorre la storia della basilica, il pensiero di Gaudí e i modelli originali delle sue strutture complesse.

Giorno 2: Parc Güell, Passeig de Gràcia, Casa Batlló, Casa Milà e Quartiere Eixample

Il secondo giorno è dedicato all’esplorazione della Barcellona modernista. Si parte con una delle opere più iconiche di Gaudí, il Parc Güell, un giardino pubblico collinare ricco di strutture fiabesche, scalinate, colonne che ricordano tronchi d’albero e la celebre salamandra colorata. Il parco unisce natura, architettura e urbanistica in un progetto unico, inizialmente pensato come complesso residenziale. Si può partire proprio dalla colorata salamandra sulla scalinata all’ingresso del parco, e passeggiare fino alle altre aree monumentali, come la Plaza de la Naturaleza con le panchine ondulate panoramiche sulla città; la sala ipostila con le colonne doriche che la sostengono o il curioso Pórtico de la Lavandera. Per la visita è necessario acquistare il biglietto in anticipo, che include l’area monumentale, dichiarata Sito patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per cui sono previsti ingressi contingentati, e le zone verdi e panoramiche del parco. Sono organizzate visite guidate in varie lingue della durata di 50 minuti.

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Parco Guell a Barcellona

Ancora tracce di Gaudì nel barrio Gràcia: qui tra bar e negozi, si trova Casa Vicens, una delle prime opere dell’artista, e un vero e proprio gioiello architettonico. Questa casa in stile modernista, decorata  in facciata con piastrelle di ceramica bianche e verdi, è una meraviglia di dettagli intricati e motivi floreali ispirati alla natura. Con un po’ di tempo a disposizione, si può visitare  l’interno della casa per apprezzare ogni dettaglio. Ogni estate, durante la Festa Major di Gràcia, le vie del quartiere si trasformano con scenografie spettacolari.

Si può rientrare verso il centro percorrendo il Passeig de Gràcia, elegante viale commerciale dove si concentrano alcune delle opere più famose dell’architettura modernista catalana. Spiccano due edifici firmati da Gaudí: Casa Batlló, con la sua facciata ondulata e i mosaici di ceramica, e Casa Milà (conosciuta anche come La Pedrera), caratterizzata da forme organiche e dalla terrazza con i celebri comignoli scultorei. Entrambe meritano una visita interna.

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Facciata del capolavoro modernista Casa Batllo, Barcellona

Durante la passeggiata, vale la pena soffermarsi anche su edifici progettati da altri grandi architetti, come Casa Amatller di Puig i Cadafalch, o Casa Lleó Morera di Domènech i Montaner. Questo tratto del Passeig de Gràcia è chiamato anche l’Isola della Discordia, proprio per la convivenza di stili differenti su pochi metri.

La giornata può concludersi in uno dei bei ristoranti del quartiere Eixample, con le sue strade ordinate, i cortili interni e i caffè all’aperto.

Giorno 3: Montjuïc, Barceloneta e tramonto sulla spiaggia

Il terzo giorno inizia con la collina di Montjuïc (il suo nome deriva dalla parola catalana Mont dels Jueus, che significa “montagna dei giudei”, nome che richiama il fatto che nel Medioevo la collina ospitava un cimitero ebraico), raggiungibile con la funicolare da Paral·lel o con la teleferica panoramica. In cima, il Castello di Montjuïc coi suoi giardini offre una vista aperta sul porto e sul mare.

Scendendo, si possono visitare alcune delle istituzioni culturali della zona, come il Museu Nacional d’Art de Catalunya (MNAC), all’interno del Palau Nacional de Montjuïc, che ospita collezioni di artisti come Rubens, Velázquez, Goya, Tiepolo e Tintoretto, oppure la Fundació Miró, dedicata al celebre artista catalano.

Nel pomeriggio, ci si può dirigere verso la zona del porto e della Barceloneta, il quartiere marinaro famoso per le sue spiagge. Prima delle Olimpiadi del 1992, questo era ancora un quartiere popolare e di pescatori che negli anni ha vissuto una fase di grande riqualificazione.

cosa fare a Barcellona

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Barceloneta è la spiaggia di Barcellona

Si può partire da Plaça del Poeta Boscá, dove si svolge il mercato di quartiere e che vanta ancora dettagli e decorazioni del XIX secolo. Uno dei simboli della trasformazione post-Olimpiadi della Barceloneta è la famosa scultura in spiaggia, che ha preso il nome di los cubos de la Barceloneta (“i cubi della Barceloneta”). Il nome ufficiale è Estel Ferit, che in catalano significa “stella ferita”, ed è opera della scultrice tedesca Rebecca Horn. I quattro cubi che la compongono immortalano i popolari casotti del litorale della Barceloneta e che furono eliminati prima delle Olimpiadi.

Altra immagine iconica del quartiere è il profilo dell’Hotel W (Plaça Rosa Del Vents 1), chiamato anche Hotel Vela, alla fine della spiaggia della Barceloneta, che la sera si illumina con diversi colori. Dietro l’hotel si aprono i panoramici Mirador Vela e il Mirador del Mediterránei.

Ma, se il clima lo permette, il modo migliore per godersi la Barceloneta è prendere un po’ di sole in spiaggia, fare un bagno o mangiare uno snack in uno dei tanti chiringuitos lungomare. Per la cena, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Con un giorno in più

Chi ha a disposizione quattro giorni può distribuire questo itinerario con più calma, aggiungendo visite più approfondite e musei, oppure può approfittarne per esplorare quartieri meno turistici. A pochi passi dalla Rambla, il Barrio del Raval è un quartiere multietnico, in passato considerato uno dei quartieri più pericolosi di Barcellona e oggi riqualificato. Oltre a bar, locali e negozi, uno dei suoi centri culturali più famosi e visitati è il MACBA (Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona), che ospita una ricca collezione di opere d’arte contemporanea.

Con più tempo a disposizione, si può salire al Tibidabo, la montagna con la chiesa del Sagrat Cor e il parco divertimenti perfetto per chi viaggia con bambini, o raggiungere i Bunkers del Carmel per una delle viste più ampie sulla città, splendido al tramonto. L’Hospital de Sant Pau, poco distante dalla Sagrada Família, è un altro capolavoro modernista, progettato da Lluís Domènech i Montaner, con padiglioni decorati e giardini interni. Un luogo meno frequentato ma di grande valore storico e architettonico.

Cosa fare a Barcellona:  esperienze da non perdere

Sono tantissime le cose da fare a Barcellona, per tutte le età e tutto l’anno. Ecco qualche proposta, dalle più turistiche a quelle più originali.

  • Tapas al Mercato della Boqueria. Tappa obbligata per chi ama i sapori locali. Fondata nel 1836, la Boqueria è un vero spettacolo per i sensi: banchi colorati carichi di frutta tropicale, jamón iberico, olive, pesce fresco e spezie. Alcuni chioschi offrono tapas preparate al momento, ideali per una pausa gustosa tra una visita e l’altra. Per evitare la folla, è consigliabile arrivare al mattino presto.
  • Tramonto dalla terrazza con panchine ondulate del Parc Güell si gode una delle viste più suggestive sulla città, soprattutto al tramonto.
  • Partita di beach volley sulla spiaggia della Barceloneta. Questa è una delle zone più animate e vissute dai residenti e non è raro incontrare chi corre, pratica yoga o squadre di amici che giocano a beach volley.
  • Una serata al barrio di Gràcia,  Alcune delle sue piazze non dormono mai, come Plaça del Sol e Plaça del Diamant, luoghi perfetti per una serata in puro stile barcellonese.
  • Passeggiata al Parco della Cittadella, il polmone verde di Barcellona a pochi passi dalla folla del Born. Costruito tra il 1875 y 1888, il parco è stato il sito dell’ex cittadella militare, voluta da Filippo V per dominare la città dopo la guerra di successione spagnola nel XVIII secolo: oggi sono 17 ettari di prati, laghetti, fontane e aree picnic. Da non perdere, il lago della Ciutadellaai piedi della Cascata Monumentale, progettata da Josep Fontseré insieme al giovane Antoni Gaudi. Qui ci si può rilassare sul prato o fare un giro sul lago noleggiando una barchetta a remi.

    cosa fare a Barcellona

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    Parc de la Ciutadella
  • Anche chi non è tifoso conosce il mito del Barça. Il Camp Nou, attualmente in ristrutturazione, rimane un simbolo della città. Il nuovo percorso del Barça Immersive Tour propone un viaggio tra trofei, emozioni e tecnologie immersive. Video 360°, installazioni sonore e realtà aumentata ricostruiscono la storia del club e i momenti più iconici, da Cruijff a Messi.
  • Cena al quartiere Born: tra le sue stradine acciottolate e gli antichi edifici dei mercanti medievali di Barcellona, oggi spuntano boutique alla moda, gallerie d’arte e di artigianato, taverne di tapas, e numerosi bar e ristoranti.
  • Un selfie panoramico da un punto di vista privilegiato e gratuito dalla terrazza del centro commerciale Las Arenas, imponente edificio circolare che sostituisce l’antica arena per le corride di Barcellona.
  • Leggere il libro di Ildefonso Falcones “La cattedrale del mare” prima di partire. Gli appassionati di romanzi storici possono apprezzare questo romanzo storico ambientato nel XIV secolo che racconta la storia di un giovane lavoratore che partecipa alla costruzione della Basilica di Santa Maria del Mar.

Barcellona: come raggiungerla

Barcellona è servita dall’aeroporto El Prat, collegato al centro con metro, treni regionali e bus. Da molte città italiane partono voli diretti, anche low cost, per la città catalana. Chi arriva in treno o in bus da altre zone della Spagna può scendere alla stazione di Sants o a Estació del Nord, entrambe ben collegate con la metro. Chi viaggia con auto al seguito per una vacanza più lunga in Spagna può valutare il viaggio in nave: GNV gestisce i trasferimenti dal porto di Genova, sia in estate che in inverno, che hanno una durata di 20 ore circa.

Per girare la città si possono noleggiare bici e monopattini. La Hola Barcelona Travel Card è invece c’è la tessera per 48, 72 ore o 4 e 5 giorni per viaggi illimitati in metropolitana, autobus e tram, anche per l’aeroporto (la Teleferica di Montjuic non è inclusa). I bambini sotto i 4 anni non pagano. Per chi ha poco tempo a disposizione o preferisce la comodità, il Barcelona Bus Turístic è il modo migliore per vedere tutti i monumenti e i luoghi di maggiore interesse.

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Dentro la Sagrada Familia: un viaggio nel capolavoro divino di Gaudí

Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, la Sagrada Familia è una delle opere architettoniche più visitate al mondo. L’incompiuto capolavoro di Antoni Gaudí è la prova che le più grandi opere d’arte richiedono pazienza e lungimiranza: iniziato nel 1882, si prevede un suo completamento, in via provvisoria, per il 2026, in concomitanza con il centenario della morte dell’architetto.

È un’opera che tutti vogliono vedere almeno una volta nella vita e basta darle un’occhiata, anche solo da lontano, per capire il perché: dalle guglie alle sculture in pietra simili a candele gocciolanti, fino alla svettante foresta di colonne a doppia torsione, ogni singolo dettaglio conquista lo sguardo e, per alcuni, eleva lo spirito.

D’altronde era proprio questo l’obiettivo di Gaudì, “l’architetto di Dio” presto Venerabile (è stato autorizzato l’iter per la sua beatificazione): fare della sua arte un’espressione di lode al Signore, dedicandosi a far conoscere Dio e ad avvicinare l’umanità alla sfera del sacro.

Che siate religiosi o meno, basta visitare la basilica nel tardo pomeriggio per emozionarvi, quando la luce del sole filtra attraverso le vetrate colorate offrendo una visione che, fidatevi, sarà difficile da dimenticare.

La storia della Sagrada Familia, il capolavoro dell’architetto di Dio

Come nasce uno dei luoghi più famosi della Spagna e del mondo? Ad avere l’ispirazione fu il libraio e filantropo Josep Maria Bocabella che, dopo una visita al Vaticano, immaginò una costruzione religiosa maestosa anche nella sua città natale: Barcellona. Dopo le dimissioni del primo architetto, il progetto fu affidato alle mani di Gaudì nel 1883.

Quello che realizzò fu un progetto rivoluzionario, frutto di una mente creativa che sognava in grande. Gaudì, infatti, immaginava una basilica con tre facciate, ognuna delle quali avrebbe illuminato ogni fase della vita di Gesù: la Natività, la Passione e la Gloria. Vi si dedicò ossessivamente e con passione fino alla sua tragica morte, investito da un tram, nel 1926.

Successivamente, diversi architetti presero in mano le redini del progetto ma, durante la Guerra Civile Spagnola, un gruppo di anarchici catalani diede fuoco alla cripta distruggendo il laboratorio di Gaudì, i suoi disegni, i suoi appunti e alcuni modelli in scala delle future sezioni della chiesa. Soltanto dopo un lungo lavoro di recupero e di restauro di questi modelli, dal 1944, terminata la guerra, è stato possibile riprendere i lavori, la cui fine è prevista per il 2026.

Sagrada Familia

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Soprattutto dall’alto si percepisce l’imponenza della Sagrada Familia

Cosa vedere alla Sagrada Familia

La Sagrada Familia a Barcellona è un’opera estremamente dettagliata fin dalla sua facciata, impreziosita da una complessa iconografia legata ai culti e alle festività connesse alla religione cattolica attraverso gli Apostoli, gli Evangelisti, la Vergine Maria e Gesù. Gran parte delle sculture dell’esterno sono state disegnate da Gaudì in persona, realizzando prima dei modellini e poi dei calchi in gesso, sui quali adattava le proporzioni che avrebbero dovuto avere una volta scolpite nella pietra.

La Basilica è poi adornata da 18 torri progettate per rappresentare i dodici Apostoli, la Vergine Maria, i quattro Evangelisti e Gesù Cristo. Ornate con colorati mosaici in ceramica e vetro di Murano, le guglie degli evangelisti sono elaborate in modo estremamente particolare. Quando Gaudí fu interrogato sul perché avesse investito così tanti dettagli in questa parte della chiesa, non facilmente visibili dagli occhi dei visitatori, rispose: “Perché gli angeli le vedranno”.

La basilica, invece, presenta cinque navate e incanta con pilastri inclinati e colonne a doppia torsione che si elevano come rami per sostenere cupole iperboliche e volte catalane. Questa era l’intenzione di Gaudí: una chiesa che richiamasse la luce, le forme e la maestosità della natura. Incredibili, soprattutto con la luce del tardo pomeriggio, sono le vetrate colorate che brillano di vari colori, dal blu al verde, fino al rosso.

Infine, le ultime due aree sono la cripta neogotica dove Gaudì fu sepolto il 12 giugno 1926, e il museo, situato sotto il livello del suolo, accanto alla facciata della Passione, che offre spunti affascinanti sulla vita, l’opera e le fonti d’ispirazione di Gaudí, oltre a rivelare retroscena sulla storia della basilica e sulla sua architettura. Qui sono esposti anche diversi oggetti come progetti, modelli ricostruiti e schizzi.

Come visitare la Sagrada Familia: orari e biglietti

La Sagrada Familia è aperta da novembre a febbraio, dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 18:00, mentre la domenica dalle 10:30 alle 18:00. Marzo e ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:00, il sabato dalle 9:00 alle 18:00 e la domenica dalle 10:30 alle 19:00. Da aprile a settembre, infine, è aperta dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 20:00, il sabato dalle 9:00 alle 18:00 e la domenica dalle 10:30 alle 20:00.

Il biglietto d’ingresso costa 26 euro e include solo l’accesso alla basilica con audio guida scaricabile; se volete accedere anche alle torri, il costo del biglietto è di 36 euro.

Zona selfie per fotografare la Sagrada Familia a Barcellona

Chiunque visiti Barcellona vuole tornare a casa con una foto ricordo, possibilmente da postare sui propri social media. Nel corso degli anni, alla ricerca dello scatto perfetto, i turisti hanno creato sempre più confusione nei dintorni della basilica, causando problematiche soprattutto ai residenti. Su TikTok, per esempio, era andato virale un trend in cui i visitatori si filmavano all’uscita della metropolitana, che affaccia proprio davanti al famoso monumento, creando rallentamenti e obbligando le autorità a intervenire.

Ecco perché è stata annunciata la costruzione di un’area selfie specifica situata all’esterno della cattedrale, tra la facciata della Natività e Plaça Gaudí in Carrer de la Marina. I lavori cominceranno dopo l’estate e si concluderanno entro aprile 2026.

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Barcellona in primavera: tra fiori, luce dorata e meraviglie senza folla

Barcellona è una delle città più affascinanti d’Europa, capace di offrire al turista arte, mare, gastronomia e cultura in un unico viaggio. Visitare la capitale catalana è sempre un’ottima idea, ma è in primavera che la città mostra il suo lato più incantevole e genuino. Tra temperature miti, eventi culturali e natura che rifiorisce, la primavera è il periodo ideale per scoprire Barcellona con meraviglia e occhi nuovi. Ecco perché partire proprio in questa stagione può trasformare il viaggio in un’esperienza indimenticabile e autentica.

Clima ideale per esplorarla a piedi

In primavera, Barcellona gode di temperature piacevoli, in genere comprese tra i 15 e i 22 gradi. Queste sono perfette per lunghe passeggiate in città o in spiaggia senza il caldo afoso dell’estate o il freddo più umido dell’inverno. La luce naturale inebria la città, rendendo i suoi monumenti ancora più spettacolari. Passeggiare lungo La Rambla, esplorare il Quartiere Gotico o salire al Parc Güell diventa un piacere, senza troppa caldo e con la possibilità di godersi ogni angolo con calma abbracciati dalla brezza di primavera.

Meno folla, più autenticità in primavera

A differenza dei mesi estivi, la primavera non attira ancora la massa di turisti tipica dell’alta stagione. Questo significa poter visitare con maggiore facilità le principali attrazioni della città, come la Sagrada Família, la Casa Batlló o il mercato della Boqueria, evitando così file chilometriche.

ls primavera sboccia a barcellona

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Giardino primaverile fiorito nel centro di Barcellona.

Inoltre, durante la primavera, ci si immerge in un’atmosfera più autentica e genuina, con la possibilità di vivere la città like a local, magari partecipando a feste di quartiere o eventi culturali locali.
Le terrazze con vista dei locali iniziano a riempirsi ma è ancora facile trovare un posto dove rilassarsi al sole con una tapa e un vermut baciati dal sole.

Festival musicali e tradizioni locali

Primavera è sinonimo di eventi a Barcellona. Ad aprile, si celebra la Festa di Sant Jordi – 23 aprile -, una giornata romantica e culturale che unisce libri e rose. A maggio si svolge la Nit dels Museus, quando musei e spazi culturali aprono gratuitamente fino a notte fonda. A giugno c’è, invece, il Primavera Sound, uno dei festival musicali più famosi d’Europa. La primavera è sicuramente un’opportunità per scoprire il lato creativo e festoso della città durante il viaggio.

Parchi e giardini in fiore

La primavera a Barcellona regala uno spettacolo naturale sorprendente. I parchi si colorano di sfumature grazie alla fioritura di alberi e piante: il Parc de la Ciutadella diventa un’oasi urbana ricca di profumi, mentre il giardino botanico sul Montjuïc regala un panorama di specie mediterranee e subtropicali in piena esplosione.

Ottima cucina primaverile

La gastronomia catalana brilla in ogni stagione, ma la primavera porta con sé prodotti freschi e piatti tradizionali da non perdere. È il momento perfetto per gustare i calçots – una varietà di cipolle bianche raccolte a maggio -, oppure provare frutti di mare freschissimi nei ristoranti della Barceloneta. Anche i mercati della città offrono una selezione colorata e invitante di ingredienti locali, da provare, che raccontano la cultura culinaria del luogo.

Prezzi bassi sui voli: offerte easyJet

Essendo considerata bassa la stagione, la primavera permette di organizzare un viaggio a Barcellona trovando offerte convenienti per i voli aerei e gli alloggi. I voli, in particolare quelli operati da easyJet, sono vantaggiosi grazie alle offerte proposte dalla compagnia aerea.
I voli scontati per Barcellona decollano ad esempio da Milano Malpensa, con biglietti a partire da €18,99 a maggio, e da Milano Linate, con offerte da €22,49 sempre a maggio.

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Tra nuvole e leggenda, il Monastero di Montserrat sembra sospeso nel cielo

A poco più di un’ora da Barcellona, esiste un luogo dove la natura si è trasformata in scultura, la spiritualità risuona nell’aria e ogni sasso sembra raccontare una leggenda. È il Monastero di Montserrat, incastonato come un gioiello mistico tra le rocce frastagliate della montagna che porta lo stesso nome. Montserrat, che in catalano significa “monte seghettato”, è la catena montuosa più esemplare della Catalogna, un luogo che da secoli incanta pellegrini, viaggiatori, amanti dell’arte e della natura.

Ma Montserrat non è solo un monastero: è un’esperienza di viaggio a tutto tondo. Si può camminare tra panorami spettacolari, ascoltare il famoso coro dei bambini, ammirare opere di artisti come Dalí e Picasso, oppure semplicemente respirare la pace che avvolge questa cima sacra. Un mix unico di natura, cultura e spiritualità che regala emozioni indimenticabili. E sì, è la meta perfetta per una gita in giornata da Barcellona!

Il Monastero di Santa Maria di Montserrat, fede, storia e mistero

Il cuore pulsante di Montserrat è senza dubbio il suo monastero benedettino, fondato nel IX secolo. Ma ciò che rende questo luogo davvero straordinario è la leggenda che lo avvolge, nel cuore della Catalogna. Si narra che, in una grotta della montagna, alcuni bambini abbiano avvistato una luce misteriosa. Accompagnati dagli adulti del villaggio, scoprirono l’immagine della Vergine Maria. Quando il vescovo cercò di trasportarla, la statua divenne inspiegabilmente pesante: un chiaro segno che quel luogo era destinato a diventare sacro.

Nacque così il Monastero di Santa Maria di Montserrat, oggi uno dei centri spirituali più importanti della Spagna. Al suo interno si custodisce la famosa “Mare de Déu de Montserrat”, una statua romanica in legno scuro, oggetto di pellegrinaggi e profonda devozione. E non finisce qui: la basilica ospita anche il celebre coro dei bambini, l’Escolania de Montserrat, tra i più antichi d’Europa. Le loro voci angeliche riempiono la navata ogni giorno, creando un’atmosfera magica che rapisce l’anima.

Il complesso monastico comprende anche il chiostro progettato dal modernista Josep Puig i Cadafalch, ristoranti, negozi e persino un albergo, per chi volesse prolungare il soggiorno. È un luogo dove sacro e accoglienza convivono con armonia.

Monastero di Montserrat, Spagna

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Vista panoramica del Monastero di Montserrat in Spagna

Oltre il monastero: natura, arte e panorami mozzafiato

Raggiungere Montserrat da Barcellona è semplice e panoramico. Chi viaggia in auto può prendere l’autostrada A-2 in direzione di Lleida e poi seguire le indicazioni per Montserrat: in circa un’ora si arriva a destinazione. Perfetto per chi ama la libertà on the road, magari inserendo Montserrat come prima tappa di un tour più ampio in Catalunya.

Ma chi si avventura alla volta di Montserrat, deve soprattutto sapere che è molto più di un semplice monastero. La montagna stessa è una meraviglia naturale, scolpita nei secoli dal vento e dall’acqua, con forme bizzarre e affascinanti che sembrano uscite dalla fantasia di Gaudí. Le vette più alte, come Sant Jeroni (1.236 m), offrono percorsi di trekking spettacolari e punti panoramici da cui si domina tutta la Catalunya.

Per chi preferisce l’arte alla fatica, il Museo di Montserrat è una tappa obbligata: al suo interno si trovano opere di artisti del calibro di Caravaggio, Dalí, El Greco e Picasso. Non manca poi una sezione archeologica e una collezione d’arte religiosa di pregio.

E per un’esperienza ancora più suggestiva? Si può prendere una delle due funicolari: quella di Sant Joan, che porta ancora più in alto tra le vette, e quella della Santa Cova, che conduce al luogo dove si dice sia stata trovata la statua della Madonna. Entrambe regalano scorci mozzafiato e un tocco d’avventura alla visita.

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Souvenir da Barcellona (e cosa vale davvero la pena acquistare prima di tornare a casa)

Barcellona è una città coinvolgente, dinamica, creativa al punto da essere d’ispirazone estetica e culturale. Gli occhi si riempiono di bellezza a tutti i livelli e, al momento di tornare a casa, si cerca in qualunque modo di portarsela dietro un po’ di tutta quella meraviglia. Ecco alcuni dei migliori souvenir da comprare per ricordo o per un regalo.

Sapori della Catalogna

La gastronomia catalana propone prodotti locali, autentici e gustosi, perfetti anche come souvenir. Tra i più apprezzati e celebri c’è il jamón ibérico, un prosciutto pregiato dal sapore intenso, spesso venduto sottovuoto per un trasporto più pratico. Non meno famoso è il fuet, un insaccato sottile e speziato tipico della regione.

Chi ama i formaggi o come alternativa veg può optare per il Mató, leggero e fresco, spesso accompagnato dal miele, oppure per il più stagionato Manchego, dal sapore deciso. Tra i condimenti, l’olio d’oliva catalano è tra i più rinomati; o la salsa allioli, cremosa a base di aglio e olio d’oliva, è un’icona della cucina locale, perfetta per accompagnare le tradizionali tapas a base di papas bravas o calamari fritti.

Per chi desidera brindare alla catalana, il Cava, lo spumante della regione, è una scelta eccellente. Attenzione però ai regolamenti su liquidi e  nellici: nel bagaglio a mano in aereo non si possono trasportare bottiglie oltre i 100 ml; e per i voli all’interno dell’Unione Europea è possibile trasportare nel bagaglio da stiva fino a 90 litri di vino e spumanti, mentre per i superalcolici il limite scende a 10 litri.

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Jamón ibérico

Gaudì e il modernismo catalano nei souvenir

Il legame di Barcellona con Gaudí e il modernismo si riflette anche nei suoi souvenir. Le ceramiche ispirate ai mosaici del Parc Güell, con colori accesi e forme irregolari, sono tra i ricordi più caratteristici. Anche i libri illustrati sulla Sagrada Familia e le opere dell’architetto permettono sono un ricordo della sua genialità, per gli amanti di architettura e storia dell’arte. Per chi cerca qualcosa di più piccolo e meno impegnativo, le calamite e le stampe artistiche che riproducono le celebri architetture della città sono un’ottima scelta, rivisitate anche da desiner e artisti contemporanei.

Il Caganer: un portafortuna catalano

Tra i souvenir più particolari e legati alla tradizione catalana c’è il Caganer, una piccola statuetta raffigurante un personaggio accovacciato in una posa insolita. Questo simbolo della cultura popolare si trova nei presepi catalani e rappresenta prosperità e buona fortuna. Oggi esistono versioni moderne con volti di personaggi famosi, rendendolo un regalo divertente e originale.

Abbigliamento artigianale

Lo stile dell’abbigliamento artigianale catalano si distingue per la sua originalità e per un gusto decisamente più stravagante rispetto alla moda italiana. Nei quartieri di El Born e del Raval si trovano boutique indipendenti e laboratori che propongono capi dai colori accesi, tagli asimmetrici e tessuti particolari. Camicie dai motivi geometrici, gonne con giochi di volume e giacche decorate con stampe artistiche, ma anche accessori come zainetti e marsupi sono pezzi unici e stilosissimi.

Le scarpe spagnole

Tra i souvenir da non perdere ci sono anche le espadrillas, le tipiche scarpe in tela con suola di corda, che nascono proprio in Spagna. Comode e versatili, si trovano in vari colori e modelli, dalle più classiche a quelle decorate con ricami e dettagli moderni. Un altro must sono le scarpe in pelle artigianale, realizzate con lavorazioni tradizionali e materiali di alta qualità.

shopping a Barcellona

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Le tradizionali scarpe spagnole, le espadrillas

Dove andare per lo shopping a Barcellona

Fare shopping a Barcellona significa immergersi nella sua anima cosmopolita, tra moda, tradizione e modernità. Il Paseo de Gràcia è il viale del lusso, con boutique di alta moda incorniciate da capolavori modernisti come Casa Batlló e La Pedrera. La Diagonal ospita grandi centri commerciali, perfetti per chi cerca varietà e comodità. Plaza Catalunya è il cuore dello shopping accessibile, con catene internazionali e negozi storici, mentre La Rambla è il regno dei souvenir e delle specialità gastronomiche, con l’iconico Mercato de La Boquería. Per un’atmosfera alternativa, il Raval propone negozi vintage e indipendenti, tra librerie e locali multiculturali. Sant Antoni, più autentico e locale, è noto per il suo mercato storico e le librerie antiquarie. Il Quartiere Gotico e il Born offrono botteghe artigianali e negozi di design immersi in un’atmosfera medievale.

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Una crociera letteraria sta per partire: è la vacanza da sogno per gli amanti dei libri

Ci sono scuole superiori che l’hanno scelta come gita scolastica, amanti dei libri che non vedono l’ora di partire e appassionati di cultura che non si possono far scappare l’occasione: riparte “Una Nave di Libri per Barcellona”, la crociera letteraria che dal 5 al 10 aprile collegherà Civitavecchia a Barcellona con una settimana all’insegna del relax, turismo e ovviamente lettura. Il progetto, promosso dal mensile Leggere:tutti in collaborazione con Grimaldi Lines, coinvolgerà lettori e scrittori in un itinerario unico nel suo genere. Non si tratta di una vera e propria novità: l’iniziativa giunge nel 2025 alla tredicesima edizione di successi.

Una Nave di Libri: la crociera con tema poesia e natura

Il filo conduttore della crociera Una Nave di Libri, con partenza da Civitavecchia e tappa a Barcellona, è il rapporto profondo tra poesia e natura, un mix antico che risale a Lucrezio con il De Rerum Natura e giunge fino al Cantico delle creaturedi San Francesco, di cui nel 2025 ricorrono gli 800 anni. Un anniversario importante che verrà celebrato con letture, incontri e spettacoli. A bordo si parlerà di ambiente e poesia in tutte le sue declinazioni artistiche: dai versi declamati agli spettacoli teatrali, dalle canzoni d’autore (che spesso sono poesie in musica) ai film che sanno raccontare la natura con tocco lirico. E ancora la pittura, il cinema, la fotografia. Ogni arte avrà il suo spazio per raccontare la bellezza e la fragilità del nostro pianeta.

Il programma della crociera letteraria

Il programma prevede ospiti d’eccezione; saranno a bordo grandi nomi della poesia italiana come Claudio Damiani, con il suo nuovo libro Rinascita, e Stefano Dal Bianco, vincitore del Premio Strega Poesia 2024 con Paradiso. Maria Letizia Putti parlerà della poesia nell’arte attraverso il suo lavoro su Canova, mentre Marina Benedetto porterà in scena una performance tra musica e poesia dedicata a Pascoli.

E poi ancora: Antonella Lattanzi, Eraldo Affinati, Valeria Montebello, Roberto Emanuelli, Mario Liberto, Bruno Gambacorta, tutti pronti a dialogare con i lettori in un clima intimo e appassionato. Per gli amanti della musica d’autore, ci saranno Mimmo Locasciulli, vincitore del Premio Tenco 2024, ed Erica Mou, con la sua voce e il suo romanzo Una cosa per la quale mi odierai. Non mancheranno momenti di partecipazione attiva, grazie alla coinvolgente energia di Valentina De Rosa. Tra le attività più attese c’è il Poetry Slam a tema natura, una vera sfida “all’ultima rima” aperta a tutti, con una sezione speciale dedicata agli studenti. Un’occasione per mettere in versi le proprie emozioni e riflettere insieme sulla salvaguardia dell’ambiente.

Ma la poesia si intreccia anche alla scienza: a bordo saranno presenti i ricercatori del progetto Life Conceptu Maris di ISPRA, che racconteranno il delicato ecosistema del nostro mare e accompagneranno i viaggiatori in sessioni di avvistamento di cetacei e tartarughe dal ponte della nave.

Durante la traversata sarà allestita una grande libreria a cura del Culture Club Cafè di Mola di Bari, con una selezione speciale di volumi dedicati alla natura e alla sostenibilità, oltre ai libri degli autori presenti sulla nave. Arrivati a Barcellona, l’esperienza continua: ci sarà una visita guidata al Giardino Botanico della città e al Monastero di Montserrat, un luogo mistico che custodisce la biblioteca più antica d’Europa e ospita il celebre coro delle voci bianche.

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Offerte voli Ranair: prezzi in calo, si parte con meno di 20 euro

Una nuova offerta flash è stata lanciata da Ryanair: chi vuole iniziare il 2025 con un viaggio può approfittare della promozione. Prezzi in calo per tantissime destinazioni partendo dai più grandi aeroporti italiani, anche nel weekend. Alcuni biglietti sono disponibili a meno di 15 euro a tratta, un vero affare da non farsi sfuggire. Le offerte sono valide solo fino a domani 19 dicembre 2024 e si riferiscono ai voli dal 1 gennaio al 28 febbraio 2025.

Visitare Barcellona ad un prezzo imperdibile

Una delle tantissime offerte a disposizione? Da Milano Malpensa si parte verso Barcellona per meno di 15 euro a tratta, weekend compresi. La destinazione è un’ottima idea anche per San Valentino. La capitale della Catalogna è una meta imperdibile e con questa promozione diventa ancora più conveniente. Coloratissima e simbolo d’arte, Barcellona è apprezzata anche per la vivace movida. La Sagrada Família, Parc Güell e tutte le architetture firmate dal genio creativo di Antoni Gaudí sono da inserire nel proprio itinerario prenotando con anticipo i biglietti. Da non perdere una passeggiata alle Rambla, con tappa street food al mercato de la Boqueria e per chi viaggia con i bambini l’acquario in prossimità del porto. Barcellona è sicuramente una buona opzione per un viaggetto di 2-3 giorni: a gennaio e febbraio, con un po’ di fortuna, si trovano bellissime giornate di sole.

Un weekend a Budapest scontatissimo

Da Roma Ciampino per tutta la durata della promo che va dal 2 gennaio al 28 febbraio si possono trovare voli in partenza per Budapest a soli 15 euro. Anche nel periodo di San Valentino. Chi teme il freddo potrebbe non trovare in gennaio e febbraio il momento migliore per visitare Budapest ma con un po’ di organizzazione nell’abbigliamento regala grandi soddisfazioni. La città, divisa a metà dal fiume, rivela due anime: Buda da una parte e Pest dall’altra. Sulla collina della prima si trova il castello con il museo storico e la galleria nazionale. Da qui la vista sul parlamento regala scorci perfetti per foto da conividere sui social. Vicino al castello non c’è da perdere il Bastione dei Pescatori che sembra uscito da un libro di favole. Dopo aver attraversato il ponte delle Catene si raggiunge la parte di Pest dominata dal parlamento ungherese. Qui da non perdere ci sono il Museo di Belle Arti e la Casa del Terrore. Chi cerca un po’ di relax potrebbe pianificare una tappa alle terme: un’idea originale e romantica da prendere in considerazione anche per la festa degli innamorati.

Qualche giorno tra sole e cultura a Malta

Da Bari si volta a Malta con voli in offerta da 15 euro, anche nei fine settimana con partenza di sabato mattina per tutto il mese di gennaio e febbraio 2025. Forse più battuta in estate ma altrettanto suggestiva in inverno: Malta è tra le mete da non perdere con questa promozione. Si atterra a La Valletta, la capitale conosciuta come patrimonio mondiale dell’UNESCO e qui si parte all’esplorazione del territorio: dalla cattedrale di San Giovanni ai giardini Barrakka superiori per poi spostarsi a visitare Vittoriosa, Senglea e Cospicua perle imperdibili per chi ha un po’ di tempo in più da dedicare al luogo. Se si ha la fortuna di trovare un bel weekend soleggiato ci si può spingere fino alle scogliere di Dingli e alla Laguna Blu sull’isola di Comino. Raggiungibile facilmente con i mezzi tra le cose da vedere vicino a La Valletta c’è Mdina che molti soprannominano “la città silenziosa” e Gozo, l’isola “sorella” di Malta.

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A Barcellona per una notte di Capodanno incredibile: tutti gli eventi

Dodici rintocchi e altrettanti chicchi d’uva accompagnano il conto alla rovescia che accoglie finalmente il 2025 a Barcellona. La città della Sagrada Familia, del Parco Güell e di tante altre opere firmate Antoni Gaudì è un concentrato di elementi storico-artistici di immenso valore. Ma è anche la sua anima festaiola a renderla la meta perfetta per un viaggio tra amici, in famiglia o in coppia, soprattutto se si vuol festeggiare la frizzante “Nochevieja” spagnola, la notte più attesa che segna la fine dell’anno.

Scopri cosa fare a Capodanno durante un viaggio a Barcellona, per esperienze che rimarranno impresse nei ricordi e nel cuore.

Cosa fare a Capodanno a Barcellona, tutti gli eventi

Feste in piazza con migliaia di persone, strabilianti spettacoli pirotecnici, locali e discoteche aperte fino alle prime luci dell’alba, ma anche tante prelibatezze culinarie che raccontano di tradizioni radicate nella storia di questa città dal fascino unico e irresistibile: Barcellona offre tantissime opportunità per vivere tutta la magia di un fin de año indimenticabile, aiutata anche dal suo clima mite.

Feste in piazza e fuochi d’artificio:

Come tante altre città d’Europa e del mondo, anche Barcellona mette in scena l’immancabile conto alla rovescia di Capodanno e vede animare le piazze con concerti, brindisi e tanta gente che si diverte regalando al 2025 un fiducioso desiderio.

Sono due le piazze principali in cui si riuniscono tutti gli anni migliaia di persone: Plaça Catalunya e Plaça d’Espanya. Quest’ultima, in particolare, è la location più celebre per cittadini e turisti, dalla quale ammirare spettacolari fuochi d’artificio e assistere allo show più emozionante della fontana magica del Montjuic: un tripudio di luci e giochi d’acqua che incantano tutti.

La fontana magica del Montjuic di Barcellona

Fonte: iStock

Fontana magica del Montjuic, Barcellona

Gli spettacoli pirotecnici sono visibili da diversi punti della città: oltre a Plaça d’Espanya, anche il lungomare offre un’ampia visuale sui fuochi d’artificio che colorano Barcellona, così come Montjuïc e Tibidabo (posti ad una maggiore altezza) offrono panorami mozzafiato.

Anche la Torre Agbar (dall’acronimo “Aguas de Barcelona”), che sorge vicino a plaza de las Glorias, segnando la porta di accesso al distretto tecnologico di Barcellona, a Capodanno mette in scena uno spettacolo suggestivo: con la sua particolare illuminazione, formata da 4.500 led che ricoprono l’intera superficie del grattacielo, prendono vita immagini e suggestioni visive che rendono il conto alla rovescia ancor più speciale.

E con lo scoccare della mezzanotte inizia la festa, non solo nelle piazze, ma anche nei numerosi bar e discoteche che animano la città, fino alle prime luci del 2025.

Torre Agbar nel cuore di Barcellona

Fonte: iStock

Torre Agbar completamente illuminata

La tradizione dei chicchi d’uva

Anche a Barcellona, come in tutta la Spagna, è molto sentita la tradizione di Capodanno dei 12 chicchi d’uva: con l’avvicinarsi della mezzanotte vengono suonati 12 rintocchi di campana che annunciano la fine dell’anno, e ad ogni rintocco gli spagnoli mangiano un chicco d’uva (bianca e senza semi), fino a terminarli allo scoccare della mezzanotte. Un gesto simbolico che non manca mai, che si festeggi in casa, in piazza, al ristorante o in un locale: ogni chicco d’uva rappresenta gli speranzosi desideri per i prossimi 12 mesi del nuovo anno.

Pista da pattinaggio e mercatini: tradizione e divertimento per tutti

Non può di certo mancare il divertimento per i bambini nel Capodanno 2025 di Barcellona. È questo il periodo perfetto per pattinare sulla pista di ghiaccio sostenibile installata in Plaça dels Somnis del parco divertimenti Tibidabo, con la sua grande ruota panoramica e una vista spettacolare sulla città.

Fino al 5 gennaio 2025, dalle 11:00 alle 16:00, grandi e piccini possono divertirsi sulla pista realizzata con un materiale che replica la sensazione di pattinare sul ghiaccio vero.

Vista panoramica su Barcellona dal parco divertimenti Tibidabo

Fonte: iStock

Vista panoramica su Barcellona dal parco Tibidabo

Altra tipicità delle festività di dicembre sono i mercatini di Natale, che spesso rimangono aperti fino ai primi giorni del nuovo anno. Uno di questi è la Fira de Reis (o Fiera de los Reyes), che dal 15 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 anima la Gran Via (tra le vie Calabria e Muntaner) con più di 100 bancarelle dedicate in particolare ai giocattoli per bambini, ma che vedono anche prodotti di artigianato locale,  decorazioni e prelibatezze della tradizione, come i churros e la cioccolata calda.

Le bancarelle della Fira de Reis sono aperte tutti i giorni dalle dalle 11:00 alle 22:00.

Movida al Porto e primo bagno dell’anno alla Barceloneta

Uno dei punti di ritrovo per giovani e famiglie di Barcellona è sicuramente il lungomare del porto, il Moll de la Fusta (a due passi dal celebre quartiere Barceloneta). Nella notte di San Silvestro, l’ampio percorso pedonale che si affaccia al mare e alle barche attraccate nell’antico porto si riempie di luci, spettacoli, concerti, attrazioni, attività divertenti per tutti e mercatini con prodotti gastronomici e artigianali.

Si tratta della Feria de Navidad del Moll de la Fusta (o “Nadal al Port”), che dal 29 novembre 2024 al 7 gennaio 2025 torna con una nuova imperdibile edizione. Il 31 dicembre, appuntamento qui per ammirare un coloratissimo spettacolo pirotecnico.

E quando le luci del 2025 si fanno spazio, i più temerari potranno partecipare al primo bagno dell’anno, l’1 gennaio alle 12:00, nella Playa de Sant Sebastià, il primo tratto della spiaggia della Barceloneta.

Zona del Porto di Barcellona che si illumina a Capodanno
Zona del Porto di Barcellona

“Una notte d’inverno” a Casa Batlló

Anche il patrimonio artistico e culturale di Barcellona si anima durante l’ultima notte dell’anno. A Casa Batlló, capolavoro di Gaudì, prende vita “Una notte d’inverno“: una visita notturna che trasporta nel passato di questo edificio e dei suoi abitanti, con proiezioni e illuminazioni speciali che regalano un’esperienza immersiva ed emozionante. Un’audioguida vi racconterà la storia attraverso le voci di Fermina (la tata della casa) o Juan Carlos (della famiglia Batlló), passando tra le stanze che compongono l’edificio.

Un’esperienza suggestiva da vivere fino al 14 gennaio 2025: la durata è di 1 ora e 15 minuti, con ingressi dalle 18.30 alle 21.00. Biglietto normale da 39 euro a 51 euro, ma sono attive scontistiche per studenti, e per fasce di età (fino ai 12 anni l’entrata è gratuita).

Ma Casa Batlló è capace di incantare anche solo ammirandola dall’esterno: in occasione delle festività natalizie (dal 28 novembre 2024 al 6 gennaio 2025) la sua facciata si illumina d’incanto. Tutti i giorni, dalle 18:30 alle 21:30, si accende di luci e colori che risvegliano la magia notturna di questa icona di Barcellona.

Casa Batlló illuminata di notte

Fonte: iStock

La facciata di Casa Batlló illuminata di notte

Els Llums de Sant Pau: tradizioni natalizie dei Paesi nel mondo

Un altro spettacolare evento da non perdere in un viaggio a Barcellona a cavallo tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, è Els Llums de Sant Pau – “Natale dal Mondo”, all’interno del sito Modernista di Sant Pau, a 15 minuti a piedi dalla Sagrada Familia.

Fino al 12 gennaio 2025, verrete trasportati attraverso un percorso interattivo nelle tradizioni natalizie di diversi Paesi in giro per il mondo: una cornice suggestiva con proiezioni, luci, mercatini alimentari, albero di Natale e punti fotografici in cui scattare ricordi indimenticabili con tutta la famiglia.

Si tratta di un percorso circolare di circa 45 minuti, con entrata dalle 17:30 alle 21:00 (dal 5/12 al 7/01). I biglietti base partono da 10 euro (gratuito per bambini fino a 3 anni) e raggiungono i 17,50 euro nei festivi come Capodanno, Natale ed Epifania, ma sono previsti anche pacchetti e scontistiche da consultare direttamente sul sito ufficiale di Els Llums de Sant Pau. Un’ottima idea per un’avventura speciale durante il primo giorno dell’anno nuovo (rimane invece chiuso il 31 dicembre).

Il Concerto di Capodanno al Palau de la Música Catalana

Per trasportarvi dalla movida di Barcellona alla dolce melodia dei valzer viennesi, il Palau de la Música Catalana celebra l’arrivo del nuovo anno con il Concierto de Año Nuevo, per tutti gli amanti del genere. Un concerto elegante che attraversa i valzer e la polka della famiglia Strauss, nella suggestiva cornice di uno dei monumenti più rappresentativi di architettura Art Nouveau, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997.

Il concerto del 31 dicembre è programmato per le 12:00, mentre il 1° gennaio 2025 alle ore 21:00. Tutte le altre date e le informazioni per l’acquisto dei biglietti sono disponibili sul sito ufficiale del Palau de la Música Catalana.

Vita notturna e discoteche a Barcellona

Barcellona non è solo meta di scoperta culturale, storica e architettonica, ma anche di grande divertimento notturno. Dai ristoranti alle taperias, dai pub alle discoteche, con il calar del sole la città si trasforma in un grande palcoscenico animato da musica, buon cibo e cocktail per tutta la notte. Nella notte di San Silvestro, le luci della città si fanno ancor più scintillanti e numerosi locali offrono location splendide per i festeggiamenti.

Che decidiate di partecipare a uno dei classici cenoni di Capodanno o che scegliate una cena itinerante assaggiando tapas in vari locali, dopo il brindisi di mezzanotte la festa continua nei pub e nelle discoteche. La più famosa a livello internazionale è sicuramente il Razzmatazz, nel quartiere Sant Martí: un’enorme discoteca con 5 diverse sale dove viene proposta musica di generi vari (principalmente elettronica e indie rock).

Anche Sala Apolo, in Calle Nou de la Rambla, è un altro locale che dall’esterno sembra un teatro, ma al suo interno prendono vita concerti rock e serate a tema dalle atmosfere underground. Un locale più glamour ed elegante, con musica house è invece l’Opium, in Barceloneta. A due passi sorgono altre famose discoteche, come il Pacha e lo Shôko.

Nel mondo della movida di Barcellona spicca anche il Poble Espanyol, nel quartiere Sants-Montjuïc: una location originale che ricostruisce un villaggio spagnolo, per una festa speciale di Capodanno con musica di generi diversi.

Plaça d’Espanya e fuochi d'artificio di Capodanno

Fonte: iStock

Spettacolo pirotecnico di fine anno a Plaça d’Espanya, Barcellona

Come muoversi a Barcellona a Capodanno

Muoversi nel centro di Barcellona è possibile comodamente a piedi, ma c’è anche un’efficiente rete pubblica di trasporto che serve ogni angolo della città e che durante la notte di San Silvestro funziona con orari prolungati. Potete scegliere tra metro, bus, tram, treni, taxi e, perché no, anche la bici.

Metro, bus, tram e treni

Con un unico biglietto potete viaggiare su tutti i mezzi pubblici di Barcellona messi a disposizione di cittadini e turisti, sia locali che regionali: metro, tram, treni e autobus.

Le 11 linee di metropolitana di Barcellona funzionano tutta la notte in occasione del Capodanno, mentre gli orari di bus, tram e treni vanno verificati sul sito ufficiale di Transports Metropolitans de Barcelona (TMB), la società che gestisce il trasporto.

Il biglietto semplice, per un singolo viaggio, ha un costo di 2,55 euro, mentre se raggiungete Barcellona dall’aeroporto, dovrete acquistare il biglietto apposito per raggiungere il centro della città in metro, ad un costo di 5,50 euro. Esistono però diverse opzioni che offrono pacchetti di viaggi e altre agevolazioni. Per i turisti, è consigliata la Hola Barcelona Travel Card, con viaggi illimitati per più giornate consecutive, da 2 a 5 giorni dalla convalida. La card è acquistabile comodamente online o in loco, e comprende tutti i trasporti locali e regionali, oltre al viaggio andata e ritorno dall’aeroporto. Il prezzo varia in base alla durata in giorni, da 17,50 a 40,80 euro.

Per muovervi facilmente e con tutti i consigli utili sulle soluzioni migliori in base al punto della città in cui vi trovate, è consigliata anche l’app Hola Barcelona.

Taxi

Per la notte di Capodanno, anche i taxi saranno operativi. Un’opzione meno economica rispetto al trasporto pubblico, ma che può rivelarsi più comoda se volete evitare di fare lunghi tratti a piedi, soprattutto al rientro, fino al vostro alloggio. Le compagnie che offrono il servizio taxi a Barcellona sono diverse. Di seguito trovate i numeri di telefono utili per chiamare un taxi a Barcellona:

  • Cooperativa Radio Taxi: +34 93 225 0000
  • Taxi Miramar: +34 93 433 1020
  • Barna Taxi: +34 93 322 2222
  • Fono Taxi: +34 93 300 1100
  • Radio Taxi 033: +34 93 303 3033
  • Servi Taxi: +34 93 330 0300

Bicicletta

Barcellona è una città perfetta anche per essere visitata in bicicletta: con i suoi 200 km di piste ciclabili, le ampie zone del centro a traffico limitato, il suolo pianeggiante e il clima non troppo rigido anche a dicembre, spostarsi in bici in città è facile, conveniente e salutare. Esistono diverse realtà sparse per Barcellona che noleggiano biciclette, per adulti e bambini, a prezzi ragionevoli. Tra le compagnie di noleggio più conosciute troviamo Ajo Bike, Ride or Die, Green Bikes, oppure E-bike Rent Barcelona e Rent Electric per le bici elettriche.

Il clima di Barcellona a Capodanno

Con una temperatura media di 14° C  di giorno e di 5° la notte a dicembre, Barcellona si conferma come un’ottima meta da raggiungere in qualsiasi momento dell’anno, anche in pieno inverno. Un clima piacevole, fresco ma non troppo rigido: il nostro consiglio è di portare con voi vestiti comodi e caldi, una giacca impermeabile leggera e un ombrellino per ripararvi da eventuali piogge.

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Ponte dell’1 novembre tra eventi e tradizioni di Halloween in Europa

Con l’avvicinarsi del ponte dell’1 novembre, le città di tutta Europa si animano con celebrazioni suggestive che mescolano storia, leggende locali e atmosfere spettrali. Da antiche tradizioni celtiche a feste moderne, le varie destinazioni fanno a gara per offrire esperienze uniche a chi ama il brivido. Dalle sfilate di fuoco in Scozia ai castelli infestati della Transilvania, passando per le fiere colorate di Barcellona e le gallerie dell’orrore di Vienna, la festa di Halloween si trasforma in un momento magico e inquietante. Ecco una panoramica di come alcune delle città più affascinanti d’Europa celebrano questa festività, tra miti antichi e nuove forme di divertimento.

Samhuinn Fire Parade a Edimburgo

Edimburgo celebra Halloween con la famosa Samhuinn Fire Parade, una spettacolare parata ispirata all’antico rituale celtico di Samhuinn. Organizzato dalla Beltane Fire Society, questo evento segna la transizione tra estate e inverno, con una rappresentazione teatrale ricca di fuoco, percussioni e acrobazie per le vie della città. Al centro della storia, il Re Estivo cede il suo potere al Re Invernale, accompagnato dall’intervento della saggia dea Cailleach. Nonostante il tono alquanto misterioso, la parata celebra anche gli aspetti positivi dell’inverno, come il calore dei camini e le storie al lume di candela.

La sfilata di Macnas a Dublino

Halloween a Dublino è una delle festività più attese dell’anno, con la celebre parata animata da spettacolari costumi, carri allegorici e performance mozzafiato. Il momento clou è la sfilata di Macnas, famosa per le sue creature giganti e le narrazioni immersive. Le strade di Dublino si riempiono di mistiche creature e incredibili installazioni luminose, creando un’atmosfera unica. Oltre alla sfilata, la capitale irlandese offre tutto un corollario di tour dei fantasmi, mercatini a tema e attività per famiglie, come i concorsi di intaglio delle zucche, rendendo la celebrazione perfetta per tutte le età.

Festa spettrale in Transilvania

Il Castello di Bran, in Transilvania, è una delle mete più suggestive dove festeggiare Halloween in modo davvero indimenticabile. Famoso come luogo che ha ispirato il castello di Dracula nel romanzo di Bram Stoker, offre una notte di festa spettrale. Il tour notturno svela storie di fantasmi locali, mentre il Magic Time Tunnel intrattiene gli ospiti con effetti speciali e percorsi sotterranei. Dopo cena, la festa continua al Royal Park, dove i partecipanti possono ballare fino a tarda notte. L’atmosfera cupa del castello, le storie di Vlad l’Impalatore e le leggende locali rendono Halloween in Transilvania un’esperienza da brivido.

Notte nel Castello di Frankenstein a Darmstadt

Il Castello di Frankenstein, vicino a Darmstadt, in Germania è un’altra destinazione iconica per Halloween. Qui, si può vivere un’esperienza immersiva tra le rovine dell’antico maniero, circondati da attori mascherati da spettri e fantasmi. Secondo la leggenda, il fantasma del Dr. Frankenstein appare a mezzanotte, ma nessuno è ancora riuscito a vederlo. La serata prevede esperienze da brivido, come sedersi su una sedia elettrica, che contribuiscono a creare un’atmosfera da incubo.

Whitby Goth Fest in Inghilterra

Whitby, pittoresco porto peschereccio nello Yorkshire, è famoso per il Whitby Goth Fest, un evento che attira ogni anno migliaia di appassionati della sottocultura gotica. Le rovine dell’abbazia e i panorami suggestivi dei 199 Steps aggiungono un fascino inquietante al festival, mentre la suggestiva illuminazione dell’abbazia crea uno spettacolo di luci imperdibile. Durante l’ultimo weekend di ottobre, la città si trasforma in un luogo di pellegrinaggio per i fan del gotico e del soprannaturale, con eventi culturali, musica dal vivo e un’atmosfera che evoca l’antica leggenda di Dracula.

Fantasmi e leggende gotiche a Barcellona

Tra feste nei club più esclusivi e festival musicali all’aperto, la festa di Halloweeen a Barcellona celebra anche la Castanyada e il Dia de los Muertos, con fiere di strada e mercati che offrono prodotti tipici. Non mancano i tour tematici, come Barcelona Ghosts & Legends, che conducono alla scoperta di misteri e leggende attraverso le strade del Quartiere Gotico.

A Vienna tra storia e mistero

Vienna offre un Halloween spettrale e ricco di fascino. Il Prater, famoso per la sua ruota panoramica, si trasforma in un parco a tema con attrazioni dell’orrore, mentre la Torre dei Folli espone reperti anatomici raccapriccianti. Il Cimitero Centrale, che compie 150 anni, è un’altra meta imperdibile, con le sue tombe illustri e il Museo delle Pompe Funebri, dove l’umorismo macabro trova spazio tra gli articoli in vendita. Anche il cimitero ebraico, immerso nella nebbia autunnale, aggiunge un tocco misterioso a una città pronta a celebrare Halloween con stile e ironia.

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Nel 2025 la Sagrada Familia diventerà la chiesa più alta del mondo

Correva l’anno 1882 quando venne posata la prima pietra di una delle opere architettoniche più grandiose al mondo, simbolo di un Paese intero e di un Continente: il 19 marzo, infatti, aveva inizio l’epopea della Sagrada Familia di Barcellona, indiscusso capolavoro di Gaudì.

I lavori si sono susseguiti nel corso del tempo e l’edificio non ha mai smesso di stupire e attrarre migliaia e migliaia di turisti. E, nel 2025, raggiungerà il primato di “chiesa più alta del mondo“.

172,5 metri: l’altezza della Sagrada Familia nel 2025

Se tutto proseguirà secondo il programma prestabilito, il prossimo anno la celeberrima Basilica di Barcellona vedrà finalmente il completamento dei lavori (ben 143 anni dalla posa della prima pietra) e raggiungerà un’altezza di 172,5 metri grazie alla croce che verrà affissa nella parte più elevata delle torri, alta 17 metri.

Si tratta di una delle tappe più importanti con il completamento della Torre di Gesù nel 2025: sulla base del progetto, per la fine del 2024 potrà essere posizionato il dodicesimo pannello, l’ultimo, per poi dare il via alla parte conclusiva, ovvero il terminale della croce la quale sarà in cristallo, così da riflettere durante il giorno la luce dei raggi solari. La notte, invece, tramite potenti fari, proietterà fasci di luce sulla città.

Avrà un peso di 100 tonnellate e ciascuno dei bracci (alti 17 metri e larghi 13,5) ne peserà 12. Tutta la struttura verrà rivestita con ceramica smaltata bianca e vetro.

Il coronamento della Torre è stato ideato partendo da una descrizione rinvenuta nell’Album del Tempio Espiatorio della Sagrada Familia tra il 1914 e 1927 e da un piccolo modello a opera di Gaudì.

La realizzazione della sua collocazione richiede un processo costruttivo davvero complesso, che impiega materiali e tecniche innovative. Tra questi spicca proprio l’uso della ceramica smaltata e del vetro, entrambi progettati e prodotti appositamente per questo progetto. Le ceramiche includono elementi curvi e piramidali, che donano un carattere unico all’opera. Le finestre, invece, saranno composte da tre strati di vetro curvato e laminato, arricchiti da texture raffinate e piramidi lavorate con cura e lucidate per un effetto estetico sorprendente.

Seppur terminata (si spera) nel 2025, la croce verrà benedetta nel 2026, durante la commemorazione del centenario della morte dell’architetto Gaudí.

Il primato perso dal Duomo di Ulm

Con la nuova all’altezza di 172,5 metri, la Sagrada Familia detronizzerà il Duomo di Ulm, che detiene il primato di “chiesa più alta del mondo” dal 1890 grazie ai suoi 161 metri.

La cattedrale di Ulm, piccola città del Baden-Württemberg di circa 13.000 abitanti, sebbene presenti una struttura facilmente etichettabile come gotica, ha alle spalle una storia più articolata che risale al 1377. Fu in quell’anno, infatti, che i cittadini decisero di demolire la loro vecchia chiesa parrocchiale, situata fuori dalle mura cittadine, poiché durante le frequenti guerre dell’epoca il percorso per raggiungerla risultava pericoloso. I residenti scelsero di finanziare personalmente la costruzione di una nuova torre al centro della città, ambendo a realizzare la guglia più alta del mondo.

Tuttavia, la costruzione si fermò nel 1543, quando le tensioni politiche ed economiche della Riforma protestante portarono le autorità locali a interrompere i lavori. Fu solo nel 1844 che venne ripresa, per concludersi definitivamente il 31 maggio 1890.