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Vita lenta fra mare e natura: la Sardegna, il luogo perfetto dove abitare

C’è un luogo dove il tempo scorre diversamente, i suoni si fanno leggeri e la natura è parte del quotidiano. Un luogo nel quale si arriva quando il desiderio di rallentare si fa urgente, dove il rumore del mare, l’aria carica di salsedine e la luce intensa della costa sembrano offrire la risposta a un bisogno profondo: vivere meglio.

È la Sardegna, isola di silenzi rigeneranti e orizzonti infiniti, dove il mare incontra la terra con una bellezza selvaggia e luminosa. E, sulla costa nord-orientale, la rinomata Costa Smeralda custodisce ancora angoli intatti e suggestioni senza tempo, con calette nascoste, sentieri panoramici tra i profumi della macchia mediterranea e cieli che cambiano colore all’ora del tramonto.

In questo luogo le giornate scorrono lente e luminose, il tempo riprende la sua forma naturale e le distanze si misurano in respiri profondi e sguardi sul blu. Qui, anche i gesti più semplici – un caffè al sole, una passeggiata tra le rocce chiare, un bagno al tramonto – si caricano di significato, diventano rituali che riconnettono con il presente.

Ma riscoprire uno stile di vita autentico non è un sogno da vacanza: è una possibilità concreta, che sempre più persone decidono di cogliere per cambiare ritmo e ritrovare se stesse. Ed è questo equilibrio tra natura e quiete a rendere la Sardegna il luogo perfetto per chi desidera staccarsi dal caos e scegliere uno stile di vita più semplice e autentico.

Vivere in Sardegna: rallentare il ritmo e ritrovare un equilibrio con la natura

Acquistare una casa in Sardegna non è solo una scelta immobiliare, è un investimento emotivo, un atto di riconciliazione con il proprio tempo. Significa scegliere dove e come vivere, senza compromessi.

Che si tratti di un rifugio estivo, di una seconda casa per le vacanze o del luogo in cui immaginare il proprio futuro, vivere qui significa abbracciare un’esistenza più lenta, fatta di passeggiate sul bagnasciuga e colazioni con vista sul mare, liberarsi dall’urgenza, lasciarsi attraversare dal paesaggio, riscoprire il valore del silenzio e del vuoto.

Significa poter camminare a piedi nudi sulla pietra scaldata dal sole, ascoltare il vento tra i ginepri e ritrovare un rapporto genuino con l’ambiente e con se stessi. Gli appartamenti sul mare in Sardegna rappresentano non solo uno spazio da abitare, ma una scelta esistenziale per vivere con lentezza, circondati da paesaggi che curano.

E nella Costa Smeralda, territorio esclusivo e riservato, l’abitare si trasforma in privilegio: quello di svegliarsi ogni giorno in uno dei paesaggi più affascinanti del Mediterraneo. Qui ogni casa è immersa nel verde, affacciata sul blu, costruita per convivere armoniosamente con l’ambiente.

Una casa che non è solo uno status symbol, ma anche un rifugio personale, un luogo di radicamento e rigenerazione. E chi desidera fare questo passo ha bisogno di una guida affidabile, capace di tradurre un sogno in realtà.

Immobiliare Davoli: un punto di riferimento per chi cerca esclusività e tranquillità

In un mercato dove la bellezza paesaggistica incontra l’esigenza di affidabilità, Immobiliare Davoli rappresenta una certezza. Nata dalla visione di Claudio Giuntoli, che negli anni ’70 lasciò Milano dopo essersi innamorato della Costa Smeralda e delle sue prime ville a Porto Rotondo, Immobiliare Davoli è oggi una delle agenzie di riferimento per chi cerca appartamenti sul mare in Sardegna di prestigio.

La tradizione imprenditoriale della famiglia Davoli, saldamente radicata tra Porto Rotondo e Porto Cervo, si è consolidata in decenni di attività, e continua a ispirare il lavoro quotidiano dell’agenzia.

Oggi l’azienda opera con una struttura professionale ben definita: sede principale a Porto Rotondo e una sede legale a Milano, per evidenziare i legami tra territorio e clientela internazionale. È associata a Fiaip e risulta visibile su molte piattaforme immobiliari, dove pubblica regolarmente annunci di immobili di pregio, dalle ville con piscina ai trilocali vista mare, fino a proposte di affitto stagionale e a lungo termine.

L’agenzia seleziona,  per i suoi clienti nel cuore della Costa Smeralda, solo immobili che interpretano davvero il concetto di casa-luogo: villas immerse nel verde con viste mozzafiato, bilocali nei villaggi privati affacciati sul porto, o appartamenti nei quartieri eleganti come “Parioli” o “Country”.

Ogni proposta viene selezionata con attenzione, privilegiando non solo il pregio architettonico, ma anche la qualità del contesto e la coerenza con lo stile di vita sardo. Le case trattate da Davoli non sono semplici costruzioni, ma spazi abitativi pensati per integrarsi armoniosamente con il territorio e offrire un’esperienza abitativa piena, rilassante e duratura.

La filosofia dell’agenzia è chiara: affiancare il cliente non solo come compratore di una proprietà, ma come protagonista di un lifestyle. In questi decenni di lavoro, Immobiliare Davoli ha curato la vendita di immobili prestigiosi per grandi manager e imprenditori italiani e internazionali, costruendo nel tempo una reputazione fatta di serietà, riservatezza e conoscenza capillare del territorio.

Un’occasione da cogliere adesso

La Costa Smeralda è oggi uno dei mercati immobiliari più solidi e ambiti del Mediterraneo. Secondo gli ultimi report del settore, le proprietà di lusso nella zona – in particolare a Porto Cervo e Porto Rotondo – registrano valori al metro quadro superiori a quelli di destinazioni iconiche come Ibiza o la Costiera Amalfitana.

In alcuni casi si possono raggiungere punte di 30–32 mila euro al metro quadro per le ville più esclusive, con una domanda costante anche nei mesi di bassa stagione grazie alla reputazione internazionale della destinazione.

Ma ciò che rende questa area davvero interessante per chi desidera acquistare una casa non è solo il valore dell’investimento, ma la combinazione unica tra bellezza naturale, privacy, servizi di alto livello e stabilità nel tempo.

Un immobile in Costa Smeralda non è normalmente soggetto alle fluttuazioni del mercato come in altre località turistiche: conserva valore, attira interesse internazionale e rappresenta una forma di patrimonio tangibile, trasmissibile e duraturo.

La Sardegna, con la sua natura potente e la sua identità profonda, continua a esercitare un richiamo universale. Ecco perché oggi è il momento giusto per valutare un acquisto in Sardegna: perché si può ancora scegliere, con il supporto di un’agenzia storica come Immobiliare Davoli, una proprietà che non è solo un bene, ma un rifugio, un investimento emotivo e un’eredità per il futuro.

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Isola di Santo Stefano, la guardiana silenziosa (e disabitata) della Maddalena

Silenziosa, disabitata, aspra e selvaggia, l’isola di Santo Stefano è la guardiana perfetta della costa nord-est della Sardegna, a metà strada tra le più celebri Caprera e La Maddalena. Tappa imperdibile per chi visita la Costa Smeralda, è famosa per i suoi paesaggi formati da graniti bianchi e rosa, per le testimonianze preistoriche e le imponenti strutture militari in parte ancora visibili: l’isola, infatti, racconta secoli di storia, dalle battaglie settecentesche alla Guerra Fredda.

Oggi, inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, regala panorami mozzafiato, spiagge paradisiache e sentieri che conducono nel suo punto più elevato (monte Zucchero) lungo le tracce storico-archeologiche lasciate da un passato glorioso.

Dove si trova

Quarta per grandezza nell’arcipelago della Maddalena (dove oltre alle più celebri spiccano anche Budelli, Spargi, Santa Maria, Razzoli e tante altre minori), l’isola di Santo Stefano si trova nell’estremo lato nord-occidentale della Sardegna, nella regione della Gallura, a metà strada tra la costa di Palau e l’isola della Maddalena, tra loro collegate da un traghetto.

Il transfer però non ferma a Santo Stefano. Per questo motivo l’isola è raggiungibile solo con imbarcazioni private o altri mezzi acquatici, che si possono noleggiare in diversi porti dell’Arcipelago della Maddalena o della Costa Smeralda.

Spiaggia del Pesce sull'isola di Santo Stefano, in Sardegna

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Spiaggia del Pesce sull’isola di Santo Stefano

Cosa vedere

Si estende per 3 km quadrati ed è un connubio perfetto tra piccole calette da sogno, macchia mediterranea, granito e resti di antiche testimonianze del passato. Da qui sono passati gli uomini fin dal Neolitico antico (IV-III millennio a.C.), e poi i monaci, che costruirono monasteri oggi scomparsi, e infine i militari: dal 1972 al 2008 la parte orientale di Santo Stefano ha ospitato infatti una base navale americana, oggi gestita dalla Marina Militare italiana. A nord-ovest dell’isola, accanto alla spiaggia del Pesce, sorge invece un villaggio turistico.

Dalle sue calette, poi, si diramano diversi sentieri che accompagnano verso i principali punti di interesse dell’isola e fino alla cima del monte Zucchero (a 101 metri di altitudine). Ecco cosa non perdere sull’isola di Santo Stefano.

Forte San Giorgio

La prova del fatto che Santo Stefano è stata un’isola “sentinella” tra La Maddalena e Palau è il Forte San Giorgio: una struttura difensiva costruita nel 1773 in posizione elevata, nella parte sud-occidentale. Potrete visitarlo all’interno, passando tra i piccoli locali del piano terra e dei sotterranei, che fungevano da prigione o magazzini, e raggiungendo la parte più alta, da dove si può ammirare uno splendido panorama. Da qui Napoleone coordinò l’attacco del centro maddalenino.

Torre Napoleonica

Il passaggio di Napoleone per alcuni giorni sull’isola di Santo Stefano ha dato il nome a un’altra struttura militare qui presente: la Torre Quadra, comunemente chiamata Torre Napoleonica, nata nel 1773, di forma quadrata e dai muri spessi. Sebbene non visitabile, si può raggiungere il terrazzamento superiore dal quale godere di uno splendido panorama che volge lo sguardo verso la celebre Roccia dell’Orso di Palau e si apre verso le splendide baie che circondano l’isola.

Isolotto del Pesce

A bordo di una imbarcazione si può raggiungere con un breve tragitto un altro punto meraviglioso di Santo Stefano: l‘isolotto del Pesce (o isolotto Roma). Sorge nella parte più occidentale dell’isola ed è un luogo di rara bellezza naturale, circondato da acque turchesi e minuscole calette di sabbia bianca, arricchito dalla presenza del Monumento ai Caduti della Corazzata Roma affondata il 9 settembre 1943.

Le cave di granito e la statua di Ciano

Per diversi anni l’isola di Santo Stefano è stata un luogo di estrazione del granito: le cave presenti nell’area di Villamarina sono state sfruttate dall’uomo dal 1924 al 1964, quando vennero poi abbandonate. In questa zona è oggi presente l’opera incompiuta di “Ciano”: si tratta del busto di un’enorme statua mai terminata (che doveva misurate 12 metri in altezza) di Costanzo Ciano. Venne commissionata da Mussolini allo scultore Arturo Dazzi per realizzare il mausoleo di Ciano a Livorno. Ma dei 6 pezzi che avrebbero composto la statua ne sono stati realizzati solo 3, prima che il progetto venisse abbandonato.

Spiagge

Attraverso le imbarcazioni private o camminando lungo i sentieri che si ramificano lungo questo lembo di terra nel mare turchese, potrete raggiungere le più belle spiagge dell’isola.

Spiaggia del Pesce

Di fronte all’isolotto Roma si apre la spiaggia del Pesce, dalla sabbia fine e bianca lambita da un mare cristallino con fondali bassi e sabbiosi. Il gioco delle sfumature turchesi e verdi dell’acqua contrasta con un promontorio a sud ricoperto di macchia mediterranea.

Spiaggia dei Marinai

A sud di Santo Stefano si può raggiungere la spiaggia dei Marinai, dove una banchina permette lo sbarco di piccole imbarcazioni. Anche qui sabbia bianca e mare da cartolina fanno da padroni. Da qui si può seguire un breve percorso che porta alla vecchia cava di granito.

Cala Villamarina

Anche Cala Villamarina è un gioiello dell’isola, con sabbia dorata e ciottoli, ideale da raggiungere nei giorni di maestrale perché abbastanza riparata. Accanto a uno degli approdi si trova una cava di granito e la statua mai completata di Costanzo Ciano.

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Arzachena, la nuova località della Sardegna inserita nelle Blue Zones

La Costa Smeralda non smette di stupirci. Non solo per i suoi paesaggi da cartolina tra macchia mediterranea e alcune delle più belle spiagge italiane e del mondo, ma anche perché ospita una cittadina che ha caratteristiche rare e speciali: ad Arzachena, perla della Gallura, le persone vivono più a lungo rispetto alla media.

Per questo motivo le è stato riconosciuto il titolo di Zona Blu (Blue Zone), che prima in Italia apparteneva solo alla vicina regione sarda dell’Ogliastra. Ma di cosa si tratta?

Perché Arzachena ora è una Blue Zone

Arzachena non è solo una cittadina del nord della Sardegna in cui convivono l’anima mondana della vicina Porto Cervo e il fascino selvaggio dell’entroterra, tra colline di granito punteggiate da macchia mediterranea che si allungano fino al mare della Gallura e le sue bellissime insenature.

Ciò che la rende ancor più speciale e rara è il fatto che qui vive una concentrazione straordinaria di centenari. Numeri che le hanno fatto conquistare il raro titolo di Zona Blu, che identifica le pochissime aree della Terra in cui la speranza di vita risulta molto più alta rispetto alla media mondiale.

In particolare, analizzando il numero di neonati tra il 1900 e il 1924 che sono diventati centenari, ne sono stati individuati ben 26. Un numero che, rapportato al numero dei nati, si attesta su un valore pari al 30% più alto rispetto alla media nazionale e del 20% più alto di quello ogliastrino.

“Arzachena fino agli anni ‘50 era di matrice tipicamente agropastorale – spiega Gianni Pes, padre delle Blue Zone, medico e ricercatore dell’Università di Sassari, in occasione del Longevity Fest 2025 a Porto Cervo -. Con l’avvento del turismo balneare elitario c’è stato sicuramente un miglioramento economico che, per tappe successive, ha influito sulla qualità della salute della popolazione e, quindi, indirettamente anche sulla longevità”.

Soddisfatto è il sindaco Roberto Ragnedda: “Accogliamo con immenso piacere i risultati del grande lavoro di ricerca storica e scientifica che riconoscono ad Arzachena le caratteristiche uniche che la accomunano alle altre, rare, Blue Zones del mondo. Grazie a questi elementi puntiamo a delineare un modello di sviluppo sostenibile che coniughi sempre più turismo e benessere”.

Cosa sono le Blue Zones

Le Zone Blu (in inglese Blue Zones) sono quelle rare aree del mondo dove la popolazione vive in media molto più a lungo.
L’idea è nata dallo studio dei ricercatori Gianni Pes e Michel Poulain, che individuarono proprio in Sardegna una concentrazione eccezionale di centenari. Il nome Zone Blu deriverebbe proprio dai cerchi blu sulle mappe realizzate dagli studiosi per segnalare queste speciali aree di longevità.

Ma quali sono i fattori che favoriscono questo fenomeno? In queste zone si vive di semplicità, benessere e vita comunitaria. Si passa da un’alimentazione sana e da una vita passata all’aria aperta, fino a una certa attenzione all’attività fisica. Inoltre, molte persone anziane che ne fanno parte restano in salute e partecipano attivamente alla vita della comunità di questi luoghi, “paradisi terrestri” che intrecciano elementi materiali e spirituali.

Le altre Zone Blu in Sardegna

Le aree della Sardegna che fin dal principio sono state inserite nelle Blue Zones per le loro caratteristiche uniche si trovano in particolare in provincia di Nuoro, nei paesi montani della sub regione d’Ogliastra e della Barbagia di Ollolai.

Qui si è registrato un picco di longevità in alcuni villaggi montani dell’entroterra: basti pensare che gli uomini raggiungono con una straordinaria frequenza i 100 anni di età.

I borghi già coinvolti nelle Zone Blu sarde? In Ogliastra sono Villagrande Strisaili, Arzana, Talana, Baunei, Urzulei e Triei, Perdasdefogu, Osini e Ulassai. Nel territorio della Barbagia di Ollolai, inoltre, troviamo anche Tiana, Ovodda, Ollolai, Gavoi, Fonni, Mamoiada, Orgosolo, Oliena e Seulo. Quest’ultimo, in particolare, ha registrato cifre record che gli hanno valso il titolo di “Paese più longevo del mondo”: dal 1996 al 2023, in 27 anni, ci sono stati ben 32 centenari.

Negli anni si è aggiunta un’altra zona della Sardegna, quella di Teulada, in provincia del Sulcis Iglesiente (nel 2023) e infine Arzachena nel settembre del 2025.

Borgo di Baunei, in Sardegna

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Panoramica su Baunei, in Sardegna

Blue Zones nel resto del mondo

Ma le Zone Blu non si trovano soltanto in Italia. Rispetto agli studi iniziali che hanno dato vita al concetto, negli anni successivi lo studioso Dan Buettner ha ampliato tale gruppo aggiungendo altre 4 zone dalle simili caratteristiche di longevità:

  • Okinawa (in Giappone) e in particolare nell’arcipelago di Ryukyu: è chiamata anche “isola degli immortali”;
  • Nicoya (Costa Rica): vive qui la più alta concentrazione di centenari d’America;
  • Icaria (o Ikaria) (Grecia): qui circa un terzo della popolazione raggiunge i 90 anni di età, probabilmente anche grazie alla poca “contaminazione” esterna subita dall’isola;
  • Loma Linda (California): in particolare una comunità della Chiesa Avventista del Settimo Giorno.
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Cala Petra Ruja: il gioiello selvaggio della Costa Smeralda

Il silenzio, a Cala Petra Ruja, ha un suono diverso: è interrotto quasi esclusivamente dal vento che scivola tra le rocce color ruggine e dal mare che cambia sfumature a ogni ora del giorno. Qui non ci sono passerelle o stabilimenti invadenti, ma principalmente sabbia chiara, pietre rosse scolpite dal tempo e quell’acqua limpida che sembra fatta apposta per restituire calma a chi si prende la briga di arrivare fin qui. È un luogo che non si concede a tutti, e forse proprio per questo riesce ancora a sorprendere.

Dove si trova e come arrivare a Cala Petra Ruja

Cala Petra Ruja si trova sulla Costa Smeralda, nel territorio di Arzachena, incastonata tra Liscia Ruja e Razza di Juncu. Non è difficile da raggiungere, ma nemmeno comodissima. Per arrivarci in auto si segue la strada per Liscia Ruja e, una volta lasciata l’auto al parcheggio a pagamento, si prosegue per un breve tratto su sterrato e sentiero fino alla cala.

Chi parte da Porto Cervo percorre la SP94 fino ad Abbiadori e poi la deviazione per Liscia Ruja; da Olbia si arriva tramite la SS125 e la SP73 in direzione Arzachena e poi verso la Costa Smeralda. In estate è attivo anche il bus “Lu Pustali”, che ferma a Liscia Ruja. Da lì, però, serve camminare a piedi. In alternativa, ci si arriva dal mare, rispettando il corridoio di lancio segnalato dalla Capitaneria.

Le caratteristiche e cosa fare

La verità nuda e cruda è che qui la natura non si è limitata solo a fare la classica “bella spiaggia” sarda, perché ha più che altro ha messo insieme sabbia chiara e soffice, ciottoli arrotondati e rocce di granito rosso che al tramonto sembrano accendersi. La cala è riparata da due promontori, perciò il mare rimane quasi sempre calmo e trasparente, con fondali bassi che fanno gola a chi vuole nuotare senza pensieri o infilare maschera e boccaglio per vedere banchi di pesci tra gli scogli laterali.

Chi conosce bene la zona sa che la parte più tranquilla è quella a sinistra guardando il mare, dove si nasconde un angolo in cui i ginepri fanno ombra naturale. Camminando un po’ oltre le rocce sul lato opposto si scoprono calette minuscole, quasi private, che pochi turisti si prendono la briga di raggiungere.

Basta un telo, acqua nello zaino e magari le scarpette da scoglio se ci si vuole avventurare sulle rocce. È un posto perfetto per chi vuole stare in mare ore, ma anche per chi preferisce semplicemente stendersi e ascoltare il vento tra i ginepri senza la musica dei chioschi nelle orecchie.

Eventuali costi e regole

A Cala Petra Ruja non ci sono cancelli o biglietterie. La spiaggia è infatti libera e aperta a tutti. Tuttavia, è bene sapere che il parcheggio non è gratuito  circa 3 euro all’ora o in alta stagione), e che durante la stagione estiva si trovano servizi come bar e noleggio attrezzature.

I fuochi sono vietati, così come campeggiare o piantare tende. Anche i cani, in estate, di solito non sono ammessi (eccetto cani guida o da soccorso), quindi meglio informarsi prima. Un piccolo consiglio: attenzione a rispettare i divieti comunali su plastica monouso e fumo fuori dalle aree dedicate.

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Cala Capriccioli, il cuore segreto della Costa Smeralda

C’è un angolo di Sardegna dove la terra granitica si fa leggera, quasi liquida, e si lascia accarezzare dal mare come se ne fosse parte. Un piccolo promontorio scolpito dal vento e dal tempo, che si protende verso l’orizzonte nella parte meridionale della Costa Smeralda, e accoglie quattro piccole spiagge incastonate in uno scenario che ha qualcosa di irreale: si tratta di Capriccioli, a soli 15 chilometri da Porto Cervo, nel territorio di Arzachena, là dove la Gallura si concede in tutta la sua bellezza più autentica.

Capriccioli, che in gallurese significa “caprette”, prende il nome da due grandi massi tondeggianti e levigati che sembrano fare la guardia al tratto di costa e si ergono a delimitare calette di sabbia finissima che scivola in mare senza soluzione di continuità. Le sfumature sono quelle che da sempre fanno sognare i viaggiatori: argento sulla riva, poi turchese, azzurro e infine verde smeraldo man mano che lo sguardo si perde al largo.

Tra una caletta e l’altra, le rocce di granito rosato affiorano dall’acqua con riflessi giallo-rossastri, e intorno, ginepri contorti, olivastri secolari, lentischi e pini marittimi compongono un quadro dal profumo intenso, quello della macchia mediterranea più pura.

Le cale del promontorio di Capriccioli

Capriccioli non è una sola spiaggia, ma un piccolo arcipelago di sabbia e roccia, quattro cale separate tra loro da affioramenti granitici che disegnano il paesaggio come una scultura naturale. Sul versante orientale del promontorio si aprono due spiagge raccolte, intime, dove la vegetazione mediterranea si spinge fino quasi a sfiorare l’acqua. Lentischi, ginepri e pini marittimi creano un abbraccio verde che contrasta con l’intensità delle acque smeraldo, screziate da riflessi azzurri che si muovono al ritmo della luce.

Le rocce, modellate dalla forza degli elementi, emergono dal mare e si adagiano ai bordi dell’arenile, mescolandosi alla sabbia chiara. Il fondale è basso e digrada con dolcezza, una caratteristica che rende le calette ideali anche per i bambini.

Spostandosi verso ovest, il promontorio regala altre due spiagge dalla personalità distinta: la Spiaggia del Pirata e la Spiaggia delle Tartarughe. Quest’ultima, in particolari periodi dell’anno, si anima della presenza delle tartarughe marine, che scelgono questo tratto di costa per deporre le uova.

Dal bagnasciuga lo sguardo spazia verso l’orizzonte, dove si intravedono le sagome delle isole di Soffi e delle Camere, appartenenti al Parco dell’Arcipelago di La Maddalena. Tra queste, la piccola isola di Capriccioli (conosciuta anche come isola di Mortorio) completa il panorama, conferendogli quel tocco di mistero e silenzio che solo i luoghi incontaminati riescono a offrire.

Chi desidera avvicinarsi all’isola può farlo partendo proprio dal pontile della Spiaggia del Pirata, dove è possibile noleggiare una piccola imbarcazione e vivere il mare da una prospettiva differente e più libera.

Panorama della spiaggia di Cala Capriccioli in Sardegna

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Veduta panoramica della spiaggia di Cala Capriccioli

I servizi per una giornata di relax

Nonostante il suo aspetto ancora incontaminato, Cala Capriccioli sa offrire anche il giusto grado di comfort per chi desidera trascorrere una giornata rilassante senza rinunciare a qualche comodità: una parte della spiaggia è attrezzata con ombrelloni, lettini e sdraio che si integrano con discrezione nel paesaggio.

Tutto è pensato per accogliere al meglio anche i viaggiatori con mobilità ridotta: l’accesso alla cala è infatti facilitato per le persone diversamente abili. Poco distante dalla riva non manca un infopoint turistico, perfetto per raccogliere indicazioni e suggerimenti utili alla scoperta del territorio.

La presenza di un bar e di un ristorante aggiunge un tocco di praticità e piacere alla giornata: tra una nuotata e una passeggiata sulla battigia, è possibile concedersi una pausa golosa, magari con vista sul mare cristallino. I servizi igienici e le docce completano l’offerta, per una permanenza confortevole anche per chi decide di fermarsi fino al tramonto.

Poco più in là, sulla Spiaggia del Pirata, un piccolo pontile si protende sull’acqua: è qui che attraccano le imbarcazioni leggere, ed è possibile noleggiare un gommone, un pattino o una canoa.

Come arrivare

Cala Capriccioli spicca in una delle aree più affascinanti e rinomate della Sardegna, ovvero la Costa Smeralda, e appartiene al comune di Arzachena, uno dei centri principali della zona settentrionale dell’isola, e raggiungerla è molto semplice.

Per chi arriva da Arzachena, basta seguire la SP 94 e poi deviare sulla SP 160. Il tragitto è piacevole, immerso nella campagna profumata di mirto e macchia mediterranea, e in circa mezz’ora si arriva a destinazione.

Chi invece parte da Olbia può imboccare l’Orientale Sarda per poi prendere l’uscita che conduce alla SP 73. Una volta raggiunta la SP 94, si prosegue per circa otto chilometri prima di svoltare a destra sulla SP 160.

Quando ormai il mare si fa vicino e l’orizzonte si apre, una piccola strada sulla sinistra, a poco più di cento metri da una rotonda, conduce ai parcheggi che servono Cala Capriccioli. Da lì in poi, sarà la bellezza del luogo a guidare ogni passo.

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Le mete perfette in Sardegna per una vacanza esclusiva e di lusso

Negli anni ’60, il Principe Karim Aga Khan IV acquistò la Costa Smeralda, nel nord-est della Sardegna, trasformando successivamente l’area in una meta ambita da reali e celebrità. Seppur la Costa Smeralda rimanga uno dei luoghi più famosi dove trascorrere una vacanza di lusso in Sardegna, non è l’unico. Con i suoi oltre 1.600 chilometri di costa, l’isola offre tante altre località dove, chi non bada al budget, troverà la meta ideale per vivere le sue atmosfere nel modo più esclusivo.

Costa Smeralda

Il simbolo assoluto della vacanza di lusso in Sardegna è senza dubbio la Costa Smeralda. Questa zona vanta spiagge candide, lambite da un mare turchese e dal verde della macchia mediterranea: seppur molte siano accessibili a piedi, altre sono raggiungibili solo via mare. Porto Cervo e Porto Rotondo rappresentano i centri mondani, con yacht ormeggiati nei porti, boutique di alta moda e ristoranti stellati frequentati da celebrità internazionali.

La vita notturna qui è vivace ma raffinata, tra lounge bar esclusivi e club eleganti. Non mancano i resort a cinque stelle con ville, spa esclusive ed esperienze sofisticate, dove non è impossibile incontrare celebrità italiane e star di Hollywood.

La baia di Chia

Anche la baia di Chia vanta paesaggi splendidi, caratterizzati da acque limpide, e resort esclusivi. Situata sulla costa sud-occidentale della Sardegna, nel territorio del comune di Domus de Maria, offre spiagge da cartolina e calette nascoste, separate solo da promontori rocciosi. Non a caso, infatti, l’edizione 2025 della Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano ha decretato il litorale di Chia “Il Mare Più Bello d’Italia”, premiandolo con 5 Vele.

Oltre alle spiagge, la baia di Chia offre bellissimi resort affacciati sul mare e dotati di beach club dove tutto è pensato per garantire una vacanza di lusso unica.

La zona di Villasimius

Villasimius, situata nel sud-est della Sardegna, è un’altra meta perfetta per chi cerca lusso e natura incontaminata. Organizzare qui una vacanza significa godersi spiagge meravigliose come Punta Molentis e Spiaggia del Riso, caratterizzate da sabbia finissima e acque cristalline, oltre che resort di alta gamma pensati per inserirsi armoniosamente nel paesaggio, con ville private, piscine a sfioro e spa panoramiche.

Non mancano ristoranti gourmet, dove provare i piatti tipici della gastronomia locale reinterpretati con originalità ed eleganza, oltre che escursioni private in barca per combinare il fascino selvaggio della natura con servizi esclusivi.

Ville a Stintino

Infine, chi desidera trascorrere una vacanza di lusso in Sardegna deve prenotare una villa a Stintino. Situata nell’estremo nord-ovest dell’isola, questa zona è celebre soprattutto per la spiaggia La Pelosa, uno dei luoghi più famosi dell’isola grazie alla sabbia bianca finissima e all’acqua turchese trasparente. Qui il lusso si esprime con eleganza discreta: ville private si affacciano direttamente sul mare, offrendo privacy totale e viste spettacolari sulla baia, perfette per chi desidera un soggiorno esclusivo a pochi passi dalla spiaggia.

Le giornate si alternano tra relax al sole, nuotate tra fondali cristallini e escursioni in barca verso l’isola dell’Asinara.

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Costa Smeralda: dove andare per vivere vacanze di lusso da sogno

Se il vostro concetto di vacanza perfetta include giornate di sole infinito, acque turchesi che brillano come gioielli e servizi esclusivi pensati su misura per coccolarvi, e il vostro budget è alto, la Costa Smeralda è la meta ideale per voi. La Costa Smeralda, il cui nome ufficiale è Monti di Mola, è situata nella zona nord-orientale della Sardegna, incastonata tra baie segrete e promontori verdeggianti.

Da decenni è diventata il rifugio d’élite di celebrità, imprenditori e teste coronate in cerca di relax e privacy. Con i suoi oltre 55 chilometri di costa spettacolare, offre scenari da cartolina e spiagge famose, oltre che yacht scintillanti e boutique di alta moda.

Una destinazione fatta di stile, bellezza e piacere senza compromessi: se è esattamente quello che cercate per l’estate, questi i nostri consigli su dove andare in Costa Smeralda per vivere una vacanza all’insegna del lusso.

L’hotel di 007

Chi cerca un soggiorno di lusso in Costa Smeralda, ha due hotel tra cui scegliere. Uno di questi è il famoso Cala di Volpe, progettato dall’architetto più in voga degli anni ’60, Jacques Couëlle. La sua idea era quella di creare un hotel che assomigliasse a un villaggio senza tempo, completamente immerso nella natura. A sancirne la fama ci pensò James Bond, quando l’hotel comparve nel film 007-La spia che mi amava, utilizzato come alloggio dell’agente segreto.

Gli yacht si radunano nella sua splendida baia per permettere alle celebrità di sbarcare in totale privacy, partecipare al famoso pranzo a buffet con barbecue o per concedersi i trattamenti esclusivi offerti all’interno della Shiseido Spa. Qui hanno soggiornato star come Mariah Carey ed Elton John, che si esibiscono in occasione del famoso gala di agosto.

È un mondo a sé quello offerto dal Cala di Volpe, come dovunque, d’altronde, in Costa Smeralda.

L’hotel voluto dal principe Aga Khan

Il secondo hotel più esclusivo della Costa Smeralda è il Romazzino, considerato un vero e proprio simbolo di eleganza e riservatezza. Progettato da Michele Busiri Vici per incarico del principe Aga Khan negli anni Sessanta, questo gioiello architettonico combina curve organiche bianche, arcate che accolgono il paesaggio circostante e materiali locali come il granito in un dialogo armonioso tra natura e design.

Non è solo la sua estetica a renderlo celebre, ma anche il suo passato da ritrovo dei VIP.  Hanno soggiornato tra i suoi giardini e piscine figure famose come Grace Kelly, la Principessa Margaret, Ringo Starr e George Harrison.

Porto Cervo

Dove fare una vacanza di lusso in Costa Smeralda se non a Porto Cervo? Considerato il cuore pulsante di questo tratto di costa, rappresenta molto più di un semplice villaggio estivo: è un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto dedicato al lusso e al vivere bene. Le sue stradine curate, infatti, ospitano le boutique delle più prestigiose maison internazionali, da Gucci a Louis Vuitton, da Bulgari a Prada, accanto a gioiellerie d’alta gamma e concept store raffinati.

Le piazzette si affacciano su un porto scintillante, dove yacht da sogno diventano parte integrante del paesaggio, mentre i ristoranti gourmet e i lounge esclusivi offrono esperienze culinarie pensate per un pubblico esigente.

L’hotel preferito di George Clooney

L’hotel preferito di George Clooney? L’Hotel Pitrizza, immerso in giardini mediterranei appartati a pochi passi dal mare cristallino della Sardegna, considerato uno dei rifugi più lussuosi della Costa Smeralda. Qui, ospiti famosi e non possono godere del massimo della privacy e di servizi altamente esclusivi sia nelle ville, affittate dalle stesse famiglie per anni, che nella spiaggia privata.

Il beach club più esclusivo

Infine, una vacanza di lusso in Costa Smeralda non è completa senza una giornata di sole e relax al Nikki Beach. Questo beach club è raggiungibile solo via mare, tramite yacht privati o un servizio navetta dedicato, dominando la baia di Cala Petra Ruja come un miraggio di eleganza nel cuore della Sardegna.

Sfumature di turchese, massi di granito rosa e la vegetazione mediterranea incorniciano uno dei beach club più esclusivi del Mediterraneo.

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La nuova meta di lusso dove andare in Italia è Poltu Quatu, la Portofino sarda

Nascosta tra le curve scintillanti della Costa Smeralda, avvolta dal verde intenso della macchia mediterranea e baciata da un mare che sembra dipinto, Poltu Quatu è la nuova destinazione di lusso che sta conquistando l’estate italiana. Un angolo intimo e curato, incastonato in un fiordo naturale che ricorda per bellezza e charme la celebre Portofino, ma con un’identità tutta sua: autentica, elegante, capace di unire il respiro del mare con un’idea contemporanea di accoglienza. 

E no, non è un borgo, né pretende di esserlo. Poltu Quatu nasce negli anni ’80, ma oggi si afferma come una delle mete più sofisticate della Sardegna, un luogo dove il design incontra la natura e l’ospitalità si fa stile di vita.

Un fiordo smeraldo affacciato sull’Arcipelago della Maddalena

Il nome in gallurese significa letteralmente “porto nascosto”, e mai definizione fu più azzeccata. Poltu Quatu è un’insenatura segreta, una stretta lingua di mare che si insinua nella costa tra Baia Sardinia e Porto Cervo, offrendo un rifugio naturale alle barche e uno scenario mozzafiato a chi arriva per cercare bellezza e quiete. Di fronte si apre l’orizzonte azzurro dell’Arcipelago della Maddalena, con Caprera che sembra a portata di nuotata.

Negli ultimi anni, in particolare nell’estate 2025, Poltu Quatu sta vivendo una vera e propria rinascita. Interventi urbanistici, riqualificazioni di pregio e un nuovo modo di intendere l’accoglienza stanno trasformando l’intera area in un elegante rifugio per viaggiatori internazionali. 

Senza scivolare nell’ostentazione, qui si respira un lusso misurato, fatto di dettagli, privacy e armonia. Gli hotel di nuova generazione che stanno sorgendo offrono un’ospitalità contemporanea e sensoriale: spa panoramiche, ambienti dal design sofisticato, ristoranti gourmet e zone relax affacciate sul porto.

Passeggiando tra le vie pedonali che costeggiano la marina, si ha la sensazione che il tempo si sia allungato. I ritmi si fanno lenti, le giornate si dilatano tra un caffè vista molo e un aperitivo al tramonto, tra una gita in barca e un tuffo in una caletta nascosta. La vegetazione abbraccia l’architettura mediterranea: intonaci bianchi, forme curve, scalinate discrete e terrazze segrete dove il mare si intravede tra i pini.

Oltre la vacanza: Poltu Quatu è una destinazione da vivere

Non è solo il mare cristallino ad attrarre. A rendere speciale Poltu Quatu è la sua capacità di offrire un’esperienza a 360 gradi, che mescola sapientemente benessere, cultura, gusto e attività all’aria aperta. 

Chi ama il movimento può trovare centri fitness attrezzati e zone dedicate a pilates, yoga e sport nautici, sempre con il Mediterraneo sullo sfondo. Gli amanti del buon cibo, invece, vengono accolti da una ristorazione varia e curata, con cucine che valorizzano le eccellenze locali in un’atmosfera rilassata ma sofisticata.

La vicinanza con località famose della Sardegna come Porto Cervo, Baja Sardinia, Liscia di Vacca e l’Arcipelago di La Maddalena rende Poltu Quatu anche un ottimo punto di partenza per esplorare la regione. Infatti, da qui potete anche partire alla scoperta della chiesa di Stella Maris, affacciata sul mare con la sua cupola bianca o concedervi una visita alla Tomba dei Giganti di Coddu Vecchiu, per chi vuole immergersi nella Sardegna più misteriosa e antica.

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Spiaggia bianca in Sardegna, l’angolo di meraviglia perfetto per le vostre vacanze

Non ci vuole un grande sforzo per innamorarsi di quasi tutte le spiagge della Sardegna, anche se, in alcuni casi, bisogna ammettere che certe location conquistano più di altre. Prendiamo, per esempio, le spiagge nella zona di Golfo Aranci, non lontane dai fasti e dalle atmosfere esclusive della Costa Smeralda, eppure immerse in una piacevole tranquillità estiva. Oltre al blu e alle spiagge di un bianco splendido, potrete imbattervi in piccoli borghi con pescatori che intrecciano le reti e signore affacciate alla finestra desiderose di scambiare qualche chiacchiera.

E se è del blu intenso del mare e del biancore abbagliante della sabbia che avete bisogno, in questa costa della Sardegna c’è una spiaggia in particolare che dovete visitare: la Spiaggia Bianca, un nome, una garanzia estetica.

Dove si trova la Spiaggia Bianca

La Spiaggia Bianca soddisfa anche i turisti più esigenti, regalando quel paesaggio da cartolina che incarna perfettamente l’idea di vacanza da sogno in Sardegna. Per trovarla, dovete dirigervi sulla costa nord-orientale dell’isola, a circa 3 chilometri a sud dal paese di Golfo Aranci. Può essere raggiunta facilmente sia in auto che in bici: è presente un ampio parcheggio a pagamento dove potete lasciare il vostro veicolo a una tariffa di 2 euro all’ora.

Per raggiungere la Spiaggia Bianca vi consigliamo di percorrere la Strada Provinciale 82 e di seguire le indicazioni per la località “Terrata”. Una volta lasciata l’auto nel parcheggio, seguite il breve sentiero che conduce direttamente alla spiaggia.

Cosa fare alla Spiaggia Bianca in estate

Questa perla mediterranea, così chiamata per la finissima sabbia chiara che la caratterizza, è una meta ideale per chi cerca mare cristallino, relax e bellezza incontaminata. Qui, il fascino della natura incontra i comfort necessari per i turisti che hanno bisogno di servizi durante la loro giornata di mare.

La spiaggia, infatti, è circondata da colline basse e dalla tipica macchia mediterranea, offrendo uno scenario naturale mozzafiato, con il mare che sfuma in tutte le tonalità del turchese, dell’azzurro e dello smeraldo. L’acqua è limpida e trasparente, con fondali sabbiosi che degradano dolcemente, rendendola perfetta anche per i bambini.

Pur mantenendo un’atmosfera naturale e rilassata, la spiaggia è attrezzata con lettini e ombrelloni, docce e un piccolo chiosco dove gustare un drink o uno spuntino vista mare.

Per chi desidera esplorare, tra le cose da fare nei dintorni della Spiaggia Bianca ci sono nuotare nelle altre calette incantevoli raggiungibili a piedi o in kayak, come Cala Sassari e Cala Moresca, oppure partecipare a una breve gita in barca per ammirare l’isola di Figarolo o avvistare i delfini, spesso visibili nelle acque del golfo prenotando anche un tour in SUP.

La sera, invece, potete fare una passeggiata nel paesino di Golfo Aranci, dove mangiare i piatti tipici, rigorosamente a base di pesce fresco, o un gelato nella piazzetta principale.

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Costa Smeralda: le spiagge meno conosciute da scoprire quest’estate

La Costa Smeralda, il cui vero nome è Monti di Mola in gallurese (“Costa Smeralda” è un termine commerciale coniato negli anni ’60 e oggi d’uso comune) è una zona costiera tra le più famose in Sardegna. La sua fama è dovuta a un mix di fattori, sociali e naturali.

Da una parte, dopo l’arrivo e i cambiamenti apportati dal principe Karim Aga Khan IV, tra i fondatori del Consorzio Costa Smeralda e promotore dello sviluppo turistico di quest’area, è diventata sinonimo di lusso ed esclusività. A sceglierla, quindi, sono turisti che possono permettersi un soggiorno ad alto budget o curiosi che, attratti dagli yacht e da una certa estetica, vengono qui a dare un’occhiata, anche semplicemente per una passeggiata a Porto Cervo.

Dall’altra ci sono le spiagge, la cui bellezza è spiazzante: acque turchesi, rocce granitiche modellate dal vento e calette nascoste immerse nella macchia mediterranea. Alcune sono particolarmente famose, frequentate d’estate e quasi sempre affollate, altre meno. Se sono quelle meno conosciute a interessarvi, ve le raccontiamo qui.

Cala Petra Ruja

Questa è considerata una delle spiagge “più selvagge” della Costa Smeralda. Situata nel territorio costiero di Arzachena, offre uno scenario suggestivo perché punteggiato da rocce e ciottoli di granito tendenti al rossastro. La spiaggia, a forma di mezzaluna, è incastonata in una baia delimitata da due promontori e offre sabbia bianca e soffice, mentre il mare vanta acque trasparenti e tonalità che variano dal celeste al turchese, passando per il verde tipico di questa costa.

Poltu Liccia

Situata a pochi passi da famoso hotel Romazzino, Poltu Liccia offre piccole e stupende calette immerse nel classico paesaggio da cartolina ricercato da chi viene in vacanza in questa zona. Anche qui, come in altre spiagge della zona, i colori del mare incontrano le tinte rossastre delle rocce granitiche tipiche della Gallura e il verde rigoglioso della macchia mediterranea.

Questa, inoltre, è una spiaggia adatta anche a chi viaggia con amici a quattro zampe.

Cala Razza di Giunco

Chiamata così per i giunchi che popolano le aree paludose vicine, Cala Razza di Giunco comprende quattro spiagge contraddistinte dalla presenza di promontori, isolotti e fiordi: gli ingredienti perfetti per uno scenario mozzafiato. Tra le spiagge della Costa Smeralda, rientra in quelle meno conosciute, poco frequentate anche in alta stagione.

Gli arenili, qui, alternano sabbia bianca e sabbia dorata, a volte con ciottoli, mentre il mare vanta un colore blu profondo, con riflessi color verde smeraldo. Grazie al suo fondale basso, la spiaggia è adatta anche a chi viaggia con i bambini, ed è meta ideale per gli appassionati di snorkeling.

Spiaggia del Piccolo Romazzino

La spiaggia del Romazzino è abbastanza famosa, anche perché collegata al rinomato hotel. Nelle vicinanze, però, troverete anche Imbalcatogghju, meglio nota come Piccolo Romazzino. Il nome originale deriva dal suo passato come approdo per le barche dei pescatori e per chi doveva trasportare gli animali verso Olbia e La Maddalena. Dopo aver percorso un sentiero, vi ritroverete davanti una spiaggia piccola e appartata, incorniciata dalla macchia mediterranea. Anche qui il mare vanta un mare dalle tonalità turchesi.