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“Unwanted”, la nave da crociera dove è stata ambientata la serie Tv

Chi ha seguito la serie Tv targata Sky “Unwanted: Ostaggi del mare“, tratta da libro di Fabrizio Gatti, giornalista noto per le sue inchieste da infiltrato sulle rotte dell’immigrazione irregolare dall’Africa all’Europa, intitolato “Bilal. Il mio viaggio da infiltrato verso l’Europa”, e diretta da Oliver Hirschbiegel, si sarà sicuramente chiesto se la nave da crociera su cui è ambientata esista davvero.

La risposata è sì: la nave che è stata usata per la Orizzonte, la nave di “Unwanted”, almeno per le riprese esterne, esiste davvero. Invece, per le riprese degli interni, sono state ricreate cabine, corridoi, saloni e quant’altro all’interno di studi cinematografici. Solo la hall principale e i negozi sono quelli veri che si trovano a bordo.

La nave, con quel suo profilo bellissimo, modernissimo e inconfondibile, appartiene alla compagnia di navigazione Virgin Voyages, che fa rotta nel Mar dei Caraibi d’inverno e nel Mediterraneo d’estate, ed è la Valiant Lady.

Si tratta di una delle due navi di questa recentissima compagnia del gruppo Virgin di Richard Branson (l’altra è la Scarlet Lady), che ne ha in cantiere altre due, la Resilient Lady e la Brilliant Lady, tutte quante costruite dalla nostra Fincantieri di Sestri Ponente.

La nave Orizzonte di “Unwanted”

La nave protagonista assoluta della serie Tv, che nella fiction si chiama Orizzonte, è la Valiant Lady, varata nel 2022, e quindi nuovissima. Lunga 278 metri, ha una stazza di 110.000 tonnellate, circa il doppio del Titanic, ma meno della metà della Icon of the Seas, la nave da crociera più grande del mondo, e può ospitare 2.770 passeggeri (non 5mila come sostiene il comandante Arrigo Benedetti Valentini interpretato da Marco Bocci) e 1160 membri dell’equipaggio.

La Valiant Lady ha 17 ponti, di cui 13 a disposizione dei passeggeri per le cabine, le suite (sul ponte 15, dove sono presenti 78 lussuosissime suite RockStar da 200 metri quadri sviluppate anche su due livelli, dove alloggia Mary con i nonni), gli oltre venti ristoranti, alcuni con menu stellati, i numerosi bar, la spa, i negozi e tutte le altre zone entertainment. È la gemella della Scarlet Lady.

Le crociere della Valiant Lady

La Valiant Lady naviga d’estate nel Mar Mediterraneo. La nave salpa da Barcellona e fa scalo a Marsiglia, Cannes, Palma de Mallorca, Ibiza, Tolone, Marina di Carrara, Ajaccio in Corsica, La Spezia, Malaga, Funchal e Madeira. Una crociera a bordo della nave Virgin costa a partire da 1400 euro.

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Le location di “Napoleon”, dove Ridley Scott ha girato veramente il film

Il film di Ridley Scott celebra le gesta di uno dei personaggi più discussi al mondo, uno di quelli in grado di cambiare il corso della storia, in meglio o peggio a seconda del punto di vista. E il ruolo dell’Imperatore Napoleone, interpretato da un magistrale Joaquin Phoenix, premio Oscar per la sua interpretazione in “Joker”.

Il film “Napoleon” racconta l’ascesa e la sua caduta di Napoleone Bonaparte, passando per le vicende personali con la moglie Giuseppina, le battaglie politiche e militari, gestite con tattiche e strategie spesso visionarie ma anche vincenti.

Dov’è stato girato “Napoleon”

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, il film “Napoleon” non è stato girato in Francia. Per girare le scene di Parigi, infatti, si è preferita un’altra location: l’Inghilterra. Per la cattedrale di Notre-Dame è stata scelta quella della cittadina di Lincoln, St. Mary’s Cathedral, la cui torre centrale è una delle più alte d’Europa.

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Fonte: IPA

Una scena di “Napoleon” con Joaquin Phoenix

Si tratta del perfetto prototipo di architettura gotica inglese, costruita nel Medioevo, su ordine dello stesso Guglielmo il Conquistatore.

Molte le dimore storiche che sono servite come set del film, sparse un po’ in tutte le contee. Nel Buckinghamshire è stata adoperata la Stowe House, una dimora del ‘600 ampliata nel corso dei secoli. Qui vi dimorò Luigi Filippo Alberto d’Orléans durante i suoi ultimi anni di vita dopo l’esilio.

Sempre nella stessa contea si trova un altro dei set del film: West Wycombe Park, una casa di campagna costruita a metà del ‘700, concepita come luogo di piacere per il libertino Sir Francis Dashwood.

Nell’Oxfordshire è stato scelto Blenheim Palace, una monumentale residenza di campagna inglese edificata nel XVIII secolo in stile barocco. All’origine era un regalo destinato a John Churchill, duca di Marlborough, da parte della nazione come ricompensa per le sue vittorie militari contro la Francia nel corso della guerra di successione spagnola. Il palazzo divenne presto il centro di intrighi politici. Il Palazzo rimase la residenza dei Churchill per tre secoli. Oggi è iscritto nella lista dei Patrimoni mondiali dell’umanità dell’Unesco.

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Fonte: 123rf

Blenheim Palace in Inghilterra

Nel West Sussex come location è stata scelta Petworth House che la moglie di re Enrico I d’Inghilterra donò al fratellastro, il Conte di Northumberland. Il nuovo proprietario fece subito rifare il grande giardino in stile elisabettiano.

Vi soggiornò anche il pittore romantico William Turner, il quale dipinse un quadro che aveva come soggetto proprio Petworth House. Ancora oggi, nella collezione d’arte della residenza sono comprese numerose opere di Turner oltre che opere di van Dyck e di Tiziano.

Nel Northamptonshire si trova un’altra dimora storica usata per le riprese di “Napoleon”, Boughton House, fatta costruire dal Duce di Montagu alla fine del 1600. La mansion è famosa per i suoi interni riccamente decorati, il mobilio e le tappezzerie ed è stata usata altre volte per riprese cinematografiche.

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Puoi vivere in un set cinematografico di Clint Eastwood

Si chiama cineturismo ed è molto più di un trend destinato a svanire col tempo. È un modo di viaggiare, di sognare e di emozionarsi che prevede di raggiungere tutti quei luoghi che hanno fatto da sfondo a pellicole e serie televisive. Città, quartieri, locali, ristoranti e poi, ancora, studi e set che si trasformano in destinazioni da inserire nelle nostre travel wish list per vivere esperienze straordinarie e indossare così i panni dei nostri protagonisti preferiti.

Eppure, c’è qualcosa di ancora più incredibile che gli appassionati del cinema possono fare, che non si limita a un viaggio o una vacanza e che, anzi, è destinato a cambiare per sempre la nostra vita. In Canada, infatti, è stato messo un vendita un ranch che in molti già conoscono, si tratta dell’intero set cinematografico del film Gli Spietati di Clint Eastwood. Chi vuole comprarlo?

Canada: vivere in un film di Clint Eastwood

Il sogno di cambiare vita e di trasferirsi altrove, in un piccolo borgo, per esempio, o in un paradiso terrestre, è qualcosa che ha fatto capolino nella mente di tutti, almeno una volta nella vita. E se vi dicessimo che adesso c’è la possibilità di vivere e di possedere un’intera città del selvaggio West?

Ci troviamo ad Alberta, in Canada, in uno dei territori più affascinanti e suggestivi del mondo che, a ogni stagione, cambia il suo volto trasformandosi nel palcoscenico degli spettacoli più grandiosi di Madre Natura. Proprio qui, tra laghi dalle mille sfumature di azzurro e montagne rocciose che incorniciano paesaggi da cartolina, esistono campi e praterie che si perdono all’infinito e che creano visioni da sogno.

Non è un caso che, proprio da queste visioni, Clint Eastwood si sia lasciato ispirare scegliendo questo territorio come set cinematografico di uno sei suoi film più iconici: Gli spietati. La pellicola pluripremiata, che ha visto le magistrali interpretazioni dello stesso regista e degli attori Gene Hackman e Morgan Freeman, esce ora dallo schermo e diventa realtà per chiunque voglia cambiare la sua vita. Il ranch e l’intero set del film sono stati messi in vendita. Al costo di 25 milioni di dollari si potrà quindi acquistare un’intera città del selvaggio West.

Gli interni del ranch che ha fatto da sfondo a “Gli Spietati” di Clint Eastwood

Fonte: Jam Press/Engel & Völkers / IPA

Gli interni del ranch che ha fatto da sfondo a “Gli Spietati” di Clint Eastwood

Il Ranch de “Gli Spietati” è in vendita

Conosciuto come The Ranch at Fisher Creek, questo pezzo di storia del cinema è ora in vendita e permetterà, a qualche fortunato nel mondo, di cambiare la propria vita e di trasformarla in un film. L’edificio, vi anticipiamo, è davvero maestoso. La proprietà si snoda su un terreno di oltre 3.000 metri quadri e comprende 33 camere da letto e 43 bagni.

Non mancano una sala giochi, dotata di biliardo e caminetto in pietra, aree di svago e di relax, un salone e una cucina, tutti presenti nel lodge principale. La proprietà, inoltre, ospita l’ufficio dello sceriffo, con due celle di prigione, delle stalle, una casa sul lago, una banca e una falegnameria. Ultimo, ma non per importanza, un saloon in stile vecchio west caratterizzato da una zona bar e una sala giochi. Il ranch è dotata anche di una chiesa con campanile.

Il set del film “Gli Spietati” di Clint Eastwood è in vendita

Fonte: Jam Press/Engel & Völkers / IPA

Il set del film “Gli Spietati” di Clint Eastwood è in vendita
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La città che è un set cinematografico en plein air: i luoghi iconici

Ci sono posti nel profondo del nostro cuore in cui custodiamo desideri e speranze. Luoghi che ci fanno sognare a occhi aperti e che vorremmo visitare almeno una volta nella vita. Tra questi ce n’è uno che brilla con una luce tutta sua: gli Stati Uniti d’America. Terra di infinite promesse e di opportunità, dove ogni sogno può diventare realtà.

Se avete in programma un viaggio oltreoceano, non potete assolutamente perdervi la meravigliosa città di Seattle. Conosciuta anche come la “Emerald City” per i suoi paesaggi lussureggianti, è un gioiello assoluto del Pacific North West.

Questa metropoli rappresenta il cuore pulsante della regione, sia dal punto di vista economico, sia culturale. Dagli incantevoli parchi e sentieri boscosi, alle acque scintillanti, fino ai moderni grattacieli che decorano l’orizzonte, è anche un importante centro di innovazione, che ospita alcune tra le aziende tecnologiche più influenti al mondo.

Senza dubbio una città affascinante, celebre non solo per i suoi quartieri storici, ma anche per un motivo che forse non tutti conoscono. Qui, infatti, sono stati girati innumerevoli film e serie tv che hanno catturato l’immaginazione di milioni di spettatori. Chi non ricorda l’immagine romantica di Seattle in “Insonnia d’amore“, o il ritratto intenso e coinvolgente della vita cittadina in “Grey’s Anatomy”?

Molto più di una semplice metropoli. È un palcoscenico a cielo aperto, una vera e propria icona della cultura cinematografica e televisiva, una meta che attende solo di essere raggiunta.

Seattle: una città da film

Seattle Stato di Washington

Fonte: iStock

Seattle, Stato di Washington

Le strade di Seattle sono state lo scenario di appassionanti storie d’amore, avventure mozzafiato, drammi avvincenti e intrighi fantascientifici. Queste produzioni le hanno dato un volto familiare, che in questi anni ha conquistato tutti noi.

Grazie alle trame coinvolgenti e ai personaggi memorabili, gli spettatori hanno potuto immergersi nella città, rendendola quasi un personaggio a sé stante.

Ci sono alcuni luoghi chiave che sono stati utilizzati, ad esempio, per le riprese della popolare serie televisiva “Grey’s Anatomy“. Il cast e la troupe sono stati avvistati numerose volte mentre filmavano al Kerry Park, noto per offrire uno dei panorami più suggestivi della città.

Inoltre, non possiamo non ricordare “Attraverso i miei occhi“, un film commovente sul legame indissolubile tra un uomo e il suo cane, che ha brillantemente catturato l’atmosfera distintiva della città. Anche “Insonnia d’amore”, interpretato da Tom Hanks e Meg Ryan, esalta la bellezza della metropoli che ha fatto da sfondo a un’indimenticabile storia d’amore.

Seattle è indubbiamente fotogenica e l’elenco dei set cinematografici potrebbe continuare all’infinito. Film come “10 cose che odio di te” e “The Adam Project” hanno portato alla luce l’indiscutibile fascino di questa città, e non c’è da stupirsi che sia diventata una location così tanto popolare.

Cosa vedere a Seattle

Ci troviamo nella regione del Pacific Nordwest, esattamente nello Stato di Washington, a meno di 150 miglia dal confine con il Canada. Qui, le montagne imponenti, le foreste lussureggianti e i fiumi possenti creano un panorama davvero incantevole.

La città è celebre per il suo skyline iconico, che viene dominato dalla futuristica Space Needle, una torre di osservazione alta 184 metri che regala un panorama mozzafiato sulla città e sulle magnifiche montagne di Olympic e Cascade. Un’esperienza visiva che lascia letteralmente senza fiato.

Ma Seattle non è solo questo. Uno dei luoghi più caratteristici è il Pike Place Market, tra i mercati pubblici più antichi degli Stati Uniti. I vivaci colori dei fiori freschi, i profumi invitanti dei prodotti locali e l’irresistibile profumo del pesce appena pescato sono solo alcune delle esperienze che vale la pena vivere.

Infine, il viaggio non sarebbe completo senza una visita al Lake Union, avvolti dall’atmosfera idilliaca che solo la location di un film celebre come “Insonnia d’amore” può offrire. Potreste affittare una delle pittoresche houseboat per essere cullati dal dolce ondeggiare delle acque mentre il panorama cittadino si disegna all’orizzonte.

Oppure salire a bordo di uno dei battelli che solcano le acque, lasciandovi rapire dalla magnifica vista e dalla calma circostante. E per un tocco di magia in più, concedetevi una cena all’Athenian Seafood Restaurant and Bar. Seduti sullo sgabello con la targa “Tom Hanks si è seduto qui“, vi sembrerà di far parte di una scena del vostro film preferito, vivendo un momento irripetibile che rimarrà impresso nel vostro cuore per sempre.

Seattle Stato di Washington

Fonte: iStock

Space Needle, Seattle, Stato di Washington
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“Un’estate fa”, le location dove è stata girata la serie tv

Mare cristallino e spiagge affollate fanno da sfondo a gran parte delle riprese di Un’estate fa, la nuova serie tv firmata da Davide Marengo e Marta Savina. La storia è un continuo viaggio tra passato e presente, mentre il protagonista (interpretato da Lino Guanciale in età adulta e da Filippo Scotti nella giovinezza) è alla ricerca di un ricordo perduto che potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza. E se ai giorni d’oggi ci sono molte scene ambientate in città, con un tuffo indietro nel tempo ci ritroviamo alla scoperta di una costa bellissima, tra piccole calette e beach bar colmi di bagnanti. Ecco quali sono le location principali della fiction.

Le location in Puglia

Un’estate fa è una nuova produzione esclusiva Sky, distribuita in streaming su Now: nel cast ci sono nomi importanti, come Lino Guanciale e Claudia Pandolfi. Nel corso degli 8 episodi che caratterizzano la miniserie, sono tante le ambientazioni diverse che incontriamo. Dove sono state girate le riprese della fiction? A svelarlo sono Natalie Foffi e Camilla Solombrino, location manager e location manager assistant di Un’estate fa.

Essendo ambientata soprattutto durante la stagione calda, la serie tv ha come sfondo principale il mare: la scelta, tra le tante splendide località italiane, è ricaduta sulla Puglia, e più precisamente sulla costa ionica. L’estate del 1990, grande protagonista delle riprese, vede gli attori muoversi tra spiagge incantevoli. In particolare, la produzione ha optato per alcune calette molto suggestive tra Porto Selvaggio e Gallipoli.

Porto Selvaggio è un’ampia riserva naturale costiera situata sul territorio di Nardò, in provincia di Lecce, ed è caratterizzata da scogliere lambite da acque cristalline e lunghe lingue di sabbia dorata, dove a dominare è la natura incontaminata. Tra le spiagge più belle c’è quella di Torre Uluzzo, chiamata così per l’antica fortificazione da cui si gode di un panorama meraviglioso. Per raggiungerla occorre immergersi in una rigogliosa pineta e poi affrontare scogli scivolosi: ne vale però davvero la pena.

Gallipoli è invece una delle località turistiche più celebri ed esclusive del Salento, molto apprezzata dai giovani per le sue spiagge da sogno e per la movida. Il litorale è punteggiato di stabilimenti balneari, beach bar e ristorantini dove assaporare tante specialità tipiche, e la sera il divertimento continua. Non sorprende che proprio qui siano state girate le scene di un’estate spensierata di un gruppo di giovani ragazzi.

Le location nel Lazio

Le riprese si sono poi spostate nel Lazio, dove sono state girate le principali scene urbane e quelle ambientate in un campeggio. Per quanto riguarda la città, la scelta è andata sull’intramontabile e affascinante Roma: le sue viuzze e le splendide piazze hanno fatto da sfondo a numerosi ciak, riguardanti sia il passato che il presente. “Grande importanza è stata data alle ambientazioni dei giorni nostri sul territorio romano: location eleganti ma a tratti cupe per creare un clima misterioso e coinvolgente” – hanno rivelato Foffi e Solombrino.

La sfida più difficile, invece, è stata ricostruire il campeggio di Castel Fusano, un luogo abbandonato a seguito di un incendio che troviamo riportato anche nella finzione. “Qui abbiamo voluto rappresentare sia l’estate del 1990, quando i protagonisti erano adolescenti, sia l’oggi, attraverso le immagini di una natura rinnovata e di un incendio, realmente avvenuto accidentalmente nel campeggio, che ha cancellato ogni traccia del passato, o quasi”.

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Firenze su due ruote, a caccia dei luoghi di “Amici Miei”

Visitare Firenze attraverso i luoghi del film “Amici miei”, con un uno speciale itinerario che si snoda tra 20 location nel centro e nella periferia del capoluogo toscano, per ripercorrere in sella le più divertenti scene di uno dei film più conosciuti ed amati di tutta la storia della commedia italiana. Bici Miei è la novità di quest’anno, all’interno del calendario di Firenze Insolita 2023, l’evento che unisce cineturismo e cicloturismo. Un’occasione unica per tutti coloro che desiderano riscoprire i luoghi set del capolavoro di Mario Monicelli.

In bicicletta a Firenze, sulle tracce di “Amici miei”

Organizzata dall’Associazione Culturale Conte Mascetti, con il Comune di Firenze in collaborazione con FIAB Firenze Ciclabile, l’iniziativa – in programma per sabato 14 ottobre dalle ore 10.00, per una durata di circa 3 ore – vuole offrire ai fiorentini e ai turisti la possibilità di ripercorre tutti i luoghi di “Amici miei” nell’area metropolitana: dal Giardino dell’Orticoltura, dove il Mascetti ha un malore al termine del secondo atto, fino al Bar Necchi, dalla Villa del Sassaroli fino a raggiungere lo scantinato del Mascetti, guidandoli in un racconto fresco e divertente, ma soprattutto ecologico e salutare. Tutto questo in sella alla bicicletta, permettendo così di conoscere Firenze da una prospettiva diversa.

Quarantotto anni dopo l’uscita nelle sale del capolavoro partorito dalla fantasia di Pietro Germi, e reso immortale da Mario Monicelli e dalle interpretazioni di Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Duilio Del Prete, Gastone Moschin e Adolfo Celi – con l’aggiunta di Renzo Montagnani nel secondo e terzo capitolo – la leggenda continua tra le strade della città.

Non sono poche le commedie italiane che rendono omaggio alle due ruote. Tra i film girati in Toscana che celebrano il mondo della bicicletta, oltre alla leggendaria Coppa Cobram di Fantozzi, rievocata proprio a Firenze nel 2017 e 2018, c’è il cult senza tempo “Berlinguer ti  voglio bene”, di Giuseppe Bertolucci, con la scena del passaggio offerto da Bozzone a Mario Cioni. Altro film indimenticabile è “Ricomincio da tre”, in cui Massimo Troisi dice a Lello Arena di “farsi leggero” per essere portato sulla canna della bicicletta in San Niccolò. Non si dimentica nemmeno Leonardo Pieraccioni nel suo film campione di incassi “Il Ciclone”, in cui sembra quasi voler omaggiare la pellicola di Bertolucci di vent’anni prima, riscendendo in paese come Carlo Monni e Roberto Benigni.

Un set cinematografico a cielo aperto: il tour a piedi

Mercoledì 1° novembre si celebra ancora Firenze come set cinematografico a cielo aperto, questa volta visitando la città a piedi attraverso due percorsi di cineturismo. I partecipanti verranno accompagnati tra le vie e le piazze di Firenze, guidati in un racconto fresco e divertente che farà rivivere i film nei luoghi dove sono stati ambientati, con informazioni e curiosità del capoluogo toscano, che renderanno la passeggiata un’esperienza ancora più affascinante e indimenticabile.

Sono previsti due momenti: al mattino, con partenza alle ore 10.00, e al pomeriggio, con partenza alle ore 16.00, con un percorso dedicato all’insieme dei film ambientati in città. Dalle commedie toscane, come i film di Pieraccioni e Francesco Nuti, all’immancabile “Amici Miei”, alle produzioni hollywoodiane come “Inferno” e “Hannibal” fino a un classico fiorentino come “Le Ragazze di San Frediano”. Per entrambi i tour è previsto al termine un brindisi al Supercazzola Store per scoprire i vini firmati La Tognazza, azienda nata dal grande Ugo e portata avanti oggi dal figlio Gianmarco, nella nuova bottiglia e nelle nuove etichette illustrate da Pau dei Negrita, accompagnati dall’immancabile rinforzino del Mascetti e tante altre sorprese.

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“Imma Tataranni 3”: le nuove e magnifiche location della fiction Tv

La terza stagione della fiction Tv di RAI Uno “Imma Tataranni – Sostituto procuratore” è stata ambientata in nuove location italiane. Non mancano naturalmente i luoghi storici dove la protagonista, interpretata dall’attrice Vanessa Scalera, nata dalla penna di Mariolina Venezia, si muove abitualmente.

La Basilicata di Imma

Alla sua Matera, uno dei luoghi più incredibili in Italia, la cui bellezza possiamo ammirare in tutte le ore del giorno e della notte, si aggiungono altri set della Basilicata ma non solo.

La Città dei Sassi, sviluppatasi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia, e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali (il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano) è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1993 dall’UNESCO. E, i vicoli, le zone cavernose, le stradine bianche arse dal sole dove si percepire il misticismo della città e la sua dolente bellezza abbracciano la storia di una donna che, nonostante tutte le vicissitudini personali e professionali, prosegue sicura sulla propria strada.

Tornano nella terza stagione anche altri luoghi della Basilicata, primo fra tutti la cittadina di Marsico Vetere (o Marsicovetere), in provincia di Potenza, dove, qualche anno fa, sono state girate alcune scene del remake “Moschettieri del re, la penultima missione“, il film ispirato – in modo alquanto libero – al romanzo di Alexandre Dumas del regista Giovanni Veronesi con un cast stellare: Pierfrancesco Favino nei panni di D’Artagnan, Rocco Papaleo, Athos, Valerio Mastandrea, Porthos e Sergio Rubini, Aramis.

Così come torna il borgo di Abriola, nel cuore dei monti lucani, incastonato in un paesaggio suggestivo che spazia dalla cima del Monte Pierfaone ai costoni rocciosi e scoscesi delle Dolomiti Lucane, alle propaggini del Massiccio del Volturino. E tra i borghi storici della Val d’Agri che Imma ci fa scoprire c’è anche Viggiano, detto il “borgo delle arpe”, famoso per la lunga tradizione legata alla musica popolare e, in particolare, alla costruzione di arpe.

Da qui, nei secoli scorsi, partivano molti suonatori itineranti che esportarono la musica e le tradizioni in tutto il mondo. Molti conoscono Viggiano per il Santuario della Madonna Nera, uno dei luoghi spirituali più importanti del Mezzogiorno. Si trova sul Sacro Monte di Viggiano, la cui vetta arriva a 1725 metri di altitudine, e ogni anno il primo sabato di settembre si svolge una processione, detta “del pellegrino”, una lunghissima serpentina di persone che salgono fin lassù.

Non solo Basilicata

Nella terza stagione, infatti, la produzione si è spostata in Puglia. Alcune scene sono state girate nei Comuni di Ginosa e nel borgo di Laterza. In quest’ultimo si trova una gravina fra le più grandi e lunghe d’Europa. Un canyon profondo fino a 200 metri molto simile ai canyon americani che da oltre vent’anni è divenuta un’area naturale protetta.

Per la sua offerta turistica e culturale, Laterza è stata premiata dall’organizzazione mondiale Creative Tourism Network come “Miglior destinazione creativa emergente” nel 2021, dichiarato dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale dell’Economia Creativa per lo Sviluppo Sostenibile”. E “Imma Tataranni” ora è solo una delle leve per attirare turisti in questo delizioso borgo pugliese.

Si erge sulla Murgia tarantina, invece, Ginosa che comprende anche la zona di litorale di Marina di Ginosa, ed è l’ultimo Comune della provincia jonica al confine tra Puglia e Basilicata. Il paesaggio qui è incantevole e spazia dalla collina fino al mare.

Il monumento più importante di Ginosa, che attira molti turisti, è il Castello normanno, fatto costruire nel 1080 da Roberto il Guiscardo per difendersi dalle incursioni saracene. ma anche questa è zona di gravine, grosse fenditure che tagliano il territorio rendendolo unico e inconfondibile con le numerosissime chiese rupestri che il ministero dei Beni culturali ha raggruppato all’interno del progetto “Itinerari culturali del medioevo pugliese”. Ginosa è stato anche un celebre set di uno dei capolavori di Pier Paolo Pasolini, “Il Vangelo secondo Matteo” girato nel 1964.

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Il delizioso villaggio della Cornovaglia, set della serie Tv “Beyond Paradise”

Lo spin-off della celebre serie Tv britannica “Delitti in Paradiso“, che vede l’ispettore di turno risolvere intricati delitti nella splendida isola esotica di Sainte Marie – nella realtà, la Guadalupa – è stato ambientato fa tutt’altra parte.

La trama di “Beyond Pradise”

Il crime-comedy-drama realizzato per la BBC e in onda su Canale 5 racconta la nuova vita di Humphrey Goodman (l’attore Kris Marshall di “Delitti in Paradiso”) sulla costa del Devonshire.

Dopo aver lasciato Londra, l’ispettore è tornato nel paese natale della fidanzata Martha: lei sogna di gestire un proprio ristorante, lui si è unito alle forze di polizia locali. Humphrey, passato dalla soleggiata Saint Marie alla sonnolenta Shipton Abbott, continua a risolvere casi e spera nel lieto fine con Martha.

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Fonte: @Mediaset

Il cast di “Beyond Paradise”

Dov’è ambientata la serie Tv “Beyond Paradise”

Ci troviamo sempre in riva al mare, ma il clima e il paesaggio sono completamente diversi dalla location caraibica. “Beyond Paradise” (“Oltre il paradiso”) è stata girata nella fredda Cornovaglia e più precisamente nel villaggio di Looe, che nella serie prende il nome di Shipton Abbott e che dovrebbe trovarsi nella contea del Devonshire.

Se per le scene degli interni la produzione ha girato negli studi cinematografici, per gli esterni è andata alla ricerca della location perfetta per ambientarvi la serie. E l’ha trovata a Looe.

Perché visitare il villaggio di Looe

La tranquilla cittadina dove l’ispettore Humphrey Goodman, insieme alla fidanzata Martha, decide di ritirarsi a vivere è un piccolo villaggio di pescatori affacciato sulla Manica, attraversata dal fiume che dà il nome a questa nota – almeno per gli inglesi – località balneare, dividendola in due piccoli borghi marinari, West Looe ed East Looe, collegati da un antico ponte di origine vittoriana.

È un luogo molto romantico, con le case dai tetti spioventi, il piccolo centro storico fatto di antichi edifici in pietra e il porticciolo dei pescatori con le i pescherecci che, ancora oggi, portano ogni giorno il pesce fresco per i ristoranti della città e il mercato del pesce, il più grande della Cornovaglia (dove gustare il migliore fish and chips d’Inghilterra).

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Fonte: 123rf

La cittadina di Looe, in Cornovaglia

E poi c’è la spiaggia, dalla quale si ammira la vicina Looe Island, una riserva naturale raggiungibile in barca. D’estate è facile avvistare branchi di foche. La spiaggia di Looe è molto frequentata, qui c’è sempre bassa marea ed è molto amata dalle famiglie che la frequentano in tutta tranquillità.

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Fonte: 123rf

La spiaggia di Looe, in Cornovaglia

Vicino ce ne sono altre di spiagge, la più suggestiva è Talland Bay, tra Looe e Polperro, una spiaggia rocciosa molto bella.

Nel villaggio c’è anche una minuscola stazione ferroviaria dove passa la Looe Valley Line che, da aprile a ottobre, collega la cittadina alla vicina Liskeard ed è uno dei tratti ferroviari più pittoreschi d’Inghilterra che, in solo mezz’ora, attraversa la valle e i boschi.

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Fonte: 123rf

Looe Island, al largo della costa della Cornovaglia
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Ait-Ben-Haddou, ksar marocchino set del “Trono di Spade”

Ci sono posti che, volente o nolente, anche se non ci siamo mai stati li conosciamo già. Spesso tutto ciò dipende dalla pubblicità che gli viene fatta, oppure dal fatto che sono luoghi che sono stati spesso scelti come set cinematografici. È il caso di Ait-Ben-Haddou, una vera e propria meraviglia del Marocco che, oltre a essere una star di Hollywood, per la sua importanza e bellezza è anche protetta dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità.

Ait-Ben-Haddou, cos’è e dove si trova

Ait-Ben-Haddou è un capolavoro antico del Marocco. Situato lungo la rotta carovaniera che si sviluppa tra l’immenso deserto del Sahara e l’attuale (e pittoresca) città di Marrakech, è un ksar, vale a dire una città fortificata ancor più datata delle più note kasbah.

In sostanza, è un esempio incredibile dell’antica architettura del Marocco del Sud, un villaggio composto da edifici costruiti in un passato molto lontano con materiali organici, tra cui un fango rosso, protetto da alte mura dove ancora oggi vivono alcune persone.

Cosa aspettarsi

Come un miraggio, Ait-Ben-Haddou sorge sul fianco di una collina lungo il fiume Ouarzazate, in un contesto ambientale in cui verdissimi palmeti si fondono con un cielo blu accecante e i pallidi colori desertici.

Quando ci si trova al cospetto di questo antico luogo del Marocco sembra di essere su un altro pianeta: pare un castello di sabbia che potrebbe crollare da un momento all’altro. E invece è lì, da tanti secoli, visitato ogni giorno da svariati turisti e, soprattutto, vissuto da alcune famiglie.

Costruito con la la tecnica del pisé, ovvero con terra, paglia e acqua impastate, presenta possenti mura decorate con motivi geometrici. Vicoli ripidi e case prive di illuminazione si aprono in cortili dove dimorano piccole caprette e numerose galline. Non manca di certo la vivacità: al sole e all’aria sono stesi coloratissimi tappeti, alcuni dei quali si possono persino acquistare, e persino i panni degli abitanti.

Il viaggiatore non può fare a meno di salire fino alla cima dove, oltre a un prezioso panorama da ammirare con spesso in sottofondo la preghiera del muezzin, trova una grande granaio fortificato chiamato agadir, mentre durante il tragitto incontra una moschea, una piazza e il santuario del Santo Sidi Ali.

Come arrivare

Arrivare ad Ait-Ben-Haddou non è una cosa da niente, ma a ripagare la fatica del viaggio sono ben due cose: la straordinaria bellezza del sito, e gli incredibili paesaggi che regala il percorso per raggiungerlo.

Partendo dalla splendida Marrakech, occorre solcare le strade che attraversano le alte montagne dell’Atlante, spesso puntellate di magiche kasbah fortificate.

I chilometri da fare sono circa 400 tra andata e ritorno, con sosta obbligatoria presso il passo montano di Tizi n’Tichka che svetta a ben 2.260 metri di altitudine: impossibile crederci considerando che nell’immaginario di molti il Marocco si compone principalmente di deserto e intrigate medine.

Chilometro dopo chilometro si incontrano tornati impressionanti, valli pittoresche e panorami gloriosi, fino ad arrivare al ponte che conduce nei pittoreschi meandri di Ait-Ben-Haddou, ksar apparentemente fragile visti i materiali di cui si compone, ma che in realtà è quasi immune al trascorrere del tempo.

Ait-Ben-Haddou e il cinema

Essendo uno dei ksar meglio conservati al mondo, Ait-Ben-Haddou è stato spesso scelto come set cinematografico o come location di rinomate serie televisive:

  • Lawrence d’Arabia (1962);
  • Edipo Re (1967);
  • L’uomo che volle farsi re (1975);
  • Gesù di Nazareth (1977);
  • Il gioiello del Nilo (1985);
  • 007 – Zona pericolo (1987);
  • L’ultima tentazione di Cristo (1988);
  • Il tè nel deserto (1990);
  • Kundun (1997);
  • La mummia (1999);
  • Il gladiatore (2000);
  • Alexander (2004);
  • Il Trono di Spade (2011).
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Sui luoghi della vera Lidia Pöet, protagonista della serie Tv

Dopo lo straordinario successo della prima stagione della serie televisiva Netflix “La legge di Lidia Poët“, ispirata alla prima donna avvocato italiana, premiata di recente con il Nastro d’Argento come migliore serie crime dell’anno, e in attesa dell’arrivo della seconda, prevista per i primi mesi del 2024, partono i tour che portano sui veri luoghi dove nacque e visse la Pöet.

Se il dramma storico che vede Lidia Poët indagare su alcuni omicidi, mentre al contempo lotta per esercitare la carriera forense, ambito dominato prettamente da uomini, è ambientato soprattutto a Torino, la vera protagonista ha lasciato un segno indelebile in altre zone del Piemonte dove è nata e cresciuta.

I luoghi in cui visse Lidia Poët

A partire dalla sperduta borgata di Traverse, a Perrero, dove Lidia è nata nel 1855. Il piccolo abitato della città metropolitana di Torino si trova nella media Valle Germanasca ed è circondato da monti e da una natura ancora oggi incontaminata. Il tour ripercorre i luoghi dell’infanzia e la storia della famiglia, di fede valdese. Si visita la sua casa e si entra nel cimitero di località San Martino, davvero particolare in quanto è per metà valdese e per metà cattolico e le due parti sono divise da un muro. Una tappa è proprio dedicata alla tomba dove Lidia è stata sepolta nel 1949.

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Fonte: Ufficio stampa

La targa apposta sulla casa di Lidia Poët a Perrero

La tappa successiva del tour dedicato a Lidia è a La Chabranda, un agriturismo di Pomaretto che offre un menu basato sulle ricette di inizio Novecento. Quindi si fa tappa a San Germano Chisone, un piccolo borgo della Val Chisone, sempre nei dintorni del Capoluogo piemontese, dove oggi vive una parte dei discendenti della donna. Qui, a Villa Widemann, un edificio che faceva parte delle proprietà di Vittorio Widemann, titolare del locale cotonificio chiuso nel 1977, si può vedere la toga appartenuta a Lidia.

Grazie a un lavoro di ricerca portato avanti dal Consorzio Turistico Pinerolese e Valli e alla collaborazione del Comune, che ha messo a disposizione i locali, sono esposti anche la sua cuffia, tipica dell’abito valdese, uno scialle e alcune borsine usate per andare a teatro, i libri in inglese appartenuti a Lidia, che riportano anche le sue annotazioni, e l’abito di una pronipote che proprio Lidia aveva cucito a mano.

Il tour prosegue per Pinerolo. Non è nota la casa dove Lidia visse, ma si fa tappa sulla collina di San Maurizio, la zona più antica dell’abitato dove si trovano i resti della Cittadella e dove era solita incontrarsi con quell’Edmondo De Amicis, scrittore e giornalista noto per il libro “Cuore”, ma anche caro amico di Lidia. Qui si visita il Teatro Sociale dove Lidia era solita accompagnare il fratello per assistere agli spettacoli. Pinerolo è una deliziosa cittadina del Piemonte, ricca di palazzi storici, edifici religiosi e di belle piazze. Sono ancora visibili i resti delle mura duecentesche che circondavano il borgo. Ultima tappa è quella nella Biblioteca di Pinerolo, che conserva ancora oggi scritti e carteggi della prima avvocata d’Italia.

Info utili

Il tour sui luoghi di Lidia Poët è intitolato “La toga negata” e deve il nome al fatto che viene eccezionalmente mostrata ai partecipanti proprio la toga di Lidia Pöet. Il percorso debutterà in una data simbolica, il 26 agosto, giorno del suo compleanno. Il titolo omaggia anche l’omonimo libro “La toga negata” di Clara Bounous, che ha raccontato la figura della Pöet, riportata in auge, a livello nazionale, anche da “Prime… sebben che siamo donne. Storie di italiane all’avanguardia” di Bruna Bertolo.

Lidia fu paladina di una battaglia ultradecennale per ottenere, fra il 1884 e il 1920, l’iscrizione all’Albo degli Avvocati, ma fu anche protagonista di battaglie sociali per l’emancipazione femminile (nel 1922 divenne la presidente del Comitato pro-voto donne di Torino), si impegnò a favore dei minori, e fu promotrice di tante attività in campo giuridico e culturale. E la serie Tv fornisce l’occasione per andare a scoprire i luoghi dove Lidia è nata e vissuta. Oltre al 26 agosto, il tour viene organizzato anche il 17 e 24 settembre e l’1 e 8 ottobre 2023.