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Isole Fiji: tutto quello che devi sapere

Un luogo idilliaco, dove trovare litorali bianchissimi, una barriera corallina coloratissima ed unica e acque dalle mille sfumature di blu incredibili. Tutto questo rappresenta le Isole Fiji, un punto del mondo lontano nell’Oceano Pacifico, dove i viaggiatori di tutto il mondo riescono a realizzare il sogno di trovarsi immersi in un vero e proprio paradiso in terra, soddisfacendo tutte le più belle aspettative.

La natura che caratterizza queste isole è qualcosa di straordinario, che non riesce minimamente a deludere gli occhi dei suoi visitatori, e dove la calorosa accoglienza della popolazione locale riesce a regalare quel tocco in più, in grado di trasformare una semplice vacanza in un’esperienza meravigliosa.

Cosa c’è da vedere alle Isole Fiji? Ecco alcuni dei luoghi imperdibili da visitare in questo arcipelago composto da 322 isole, di cui solo 106 abitate.

Cosa vedere alle Isole Fiji? Alla scoperta dell’arcipelago

Le isole Fiji si trovano a circa quattro ore e mezzo di volo dall’Australia e due dalla vicina Nuova Zelanda. Si tratta, come già espresso in precedenza, di un arcipelago davvero immenso, dove è possibile trovare piccoli isolotti completamente incontaminati, caratterizzati dalla presenza di una natura verdissima e rigogliosa.

Delle “sole” 106 isole abitate delle Fiji, due sono le principali, sulle quali si concentra la maggior parte della popolazione dei figiani: lisola di Viti Levu, che ospita l’aeroporto internazionale di Nadi e la capitale del Paese Suva, e l’isola di Vanua Levu, con, rispettivamente, 580.000 abitanti e circa 135.000 abitanti. Al largo della sponda nord di Vanua Levu si trova anche la Great Sea Reef, una delle barriere coralline più grandi al mondo, dove è possibile immergersi tra pesci colorati, delfini e tartarughe.

Cosa vedere sull’isola principale di Viti Levu?

La capitale Suva

Il viaggio alla scoperta delle isole Fiji parte dall’isola principale di Viti Levu, dove si trova, appunto, la capitale Sevu. Si tratta del cuore pulsante dell’arcipelago e rappresenta anche il centro abitato più esteso fra tutte le isole. Visitando le vie della città, i visitatori non possono fare altro che notare il mix paesaggistico suggestivo ed unico che si crea dalla presenza di antichi edifici coloniali e di palazzi ultra moderni, che lasciano l’isola sospesa nel tempo, tra passato e futuro.

Passeggiare tra le vie della capitale consente di riconoscere facilmente le influenze dei vecchi coloni indiani ed europei, che hanno lasciato un’impronta indelebile nella cucina locale e nella cultura figiana, che rendono Suva un luogo unico al mondo.

Da non perdere in città la visita al Fiji Museum, che con le sue opere e reperti storici riesce a raccontare magistralmente la storia delle isole fino al giorno d’oggi, ed ai famosi Thurston Gardens, giardino botanico cittadino dove è possibile passeggiare anche in un viale alberato con 101 palme reali e 39 felci arboree. Inoltre, a circa 10 chilometri dal centro cittadino, si trova il Coloi-Suva Forest Park, una foresta tropicale a circa milleottocento metri sul livello del mare, perfetta per gli amanti della natura, del verde e dei luoghi selvaggi e silenziosi.

Sugar City ed il Giardino del Gigante Dormiente

Lautoka è molto conosciuta nel Paese per essere un centro commerciale estremamente importante, grazie alla presenza di numerosa fabbriche per la lavorazione della canna da zucchero, che gli sono valse il nome di Sugar City. Un centro estremamente importante per l’economia dell’intero arcipelago e per la sua popolazione. In città è possibile visitare il Tempo di Krishna Kaliya, uno dei più importanti templi induisti dell’intero emisfero australe, che consente di vivere un’esperienza culturalmente immersiva per i visitatori, che oltre a questo possono visitare il Lautoka Market ed assaggiare i tradizionali sapori locali.

A poca distanza dalla città, sulla strada per Nadi, dove sorge l’aeroporto internazionale delle Fiji, si trova un’altra località importante e assolutamente da non perdere: il Giardino del Gigante Dormiente. Questi giardini, che sorgono ai piedi dei Monti Sabeto, caratterizzati dalla presenza di numerose orchidee, sono nati nel 1977 per volere di Raymond Burr, famoso e storico attore canadese. I giardini ospitano più di duemila tipi di orchidee ed un numero ancora maggiore di fiori ed alberi autoctoni. Qui, per grandi e bambini, sono presenti diverse zip con le quali sorvolare i fiumi e la giungla, oltre che due imponenti cascate.

Donna si rilassa in mare nelle acque limpide delle isole Fiji

Fonte: iStock

Relax nelle acque cristalline delle isole Fiji

Le incantevoli spiagge di Viti Levu

Non solo città ed attrazioni turistiche. L’isola di Viti Levu è molto conosciuta per ospitare alcune delle spiagge più belle a livello mondiale. Spesso, facendo ricerche online, molti dei litorali consigliati sono segnalati su altre isole dell’arcipelago. Nonostante ciò, qui è possibile passare giornate intere alla scoperta di alcune bellissime spiagge.

Ad esempio, a pochi chilometri dalla città di Nadi, si trova Natadola Beach, spiaggia conosciuta e molto apprezzata dai locali e dai turisti, dove effettuare nuotate tranquille osservando la sua bellissima barriera corallina, oltre che per ammirare tramonti romantici ed unici, fare escursioni a cavallo sulla sabbia o praticare sessioni di surf in totale sicurezza.

Un’altra spiaggia che merita di essere visitata sull’isola è Sovi Bay. Questa spiaggia è rinomata per tutti coloro che vogliono godersi un viaggio alle Isole Fiji con a disposizione un budget più ristretto. È anche una tra le spiagge più frequentate dai figiani, che spesso si ritrovano a Sovi Bay per godersi il mare e fare pic-nic all’aperto. Poco distanti si trovano anche alte ed imponenti dune di sabbia che costeggiano il fiume Sigatoka e che fanno parte del Parco Nazionale delle Fiji.

Le migliori isole e spiagge delle isole Fiji, tra mare cristallino e barriera corallina

Per vivere un viaggio alle isole Fiji che si rispetti non possono mancare rilassanti giornate al mare. Ecco perché abbiamo deciso di raccogliere qui una lista delle più belle isole dell’arcipelago, dove trovare spiagge idilliache e paesaggi mozzafiato.

L’isola di Taveuni

Si parte dall’isola di Taveuni, a nord della principale isola di Viti Levu, dove è possibile esplorare una delle zone più incontaminate delle isole Fiji. Qui, infatti, sorge il il Bouma National Heritage Park. Si tratta di un luogo dalla rara bellezza, dove la natura ricca e di un colore verdissimo la fa da padrone, con numerosi fiumi e cascate, capaci di rendere una visita a questo parco un’esperienza davvero indimenticabile.

La spiaggia di Beqa Lagoon

Le spiagge delle isole Fiji sono conosciute ed apprezzate in tutto il mondo grazie alla loro straordinaria bellezza. Sulle coste dell’arcipelago figiano la sabbia bianca incontra la meraviglia della barriera corallina, creando un gioco di colori decisamente suggestivo. Le isole Fiji sono un luogo incantato e perfetto per chi ama praticare snorkeling o immersioni, ma anche solamente per chi si vuole godere del sano relax in un angolo del mondo dove il tempo rallenta come per magia.

Tra le più belle spiagge delle isole principali si trova per ovvi motivi la Beqa Lagoon. Questa spiaggia si trova su un isolotto al largo della costa meridionale di Viti Levu, e lo stretto di Somosomo, ed è famosa per grandissima la varietà di oltre 400 tipi di coralli presenti che popolano i suoi fondali, e per la fauna sottomarina che lo abita, tra cui pesci d’angelo e squali di ogni tipo.

Per andare alla ricerca di altre località tra le spiagge più belle delle Isole Fiji bisogna spostarsi sulle isole minori dell’arcipelago figiano, che si dividono principalmente in due gruppi: le Isole Mamanuca e le Isole Yasawa.

Tramonto sulla spiaggia di Beqa Lagoon, alle isole Fiji

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Tramonto mozzafiato sulla spiaggia di Beqa Lagoon

Le isole Yasawa: un paradiso nel paradiso

Le isole Yasawa rappresentano una piccola parte dell’arcipelago composto da circa una ventina di isole vulcaniche, famose in tutto il mondo per la presenza di alcune tra le lagune più straordinarie di tutto il pianeta. Le principali isole Yasawa sono: Nacula, Nanuya Lailai, Kuata, Nanuya Levu, Tavewa, Waya, Waya Lailai, Naviti, Yasawa e Yaqeta.

Ognuna di queste è in grado di richiamare paesaggi tropicali da cartolina grazie ai loro colori e la loro aria selvaggia, luoghi che ogni viaggiatore sogna di incontrare almeno una volta nella vita. Su queste isole si trovano sia resort di lusso, adatti a famiglie e viaggiatori più esigenti, che piccole strutture più genuine e locali, ad un budget più contenuto e scelte da tutti coloro che viaggiano “low cost”.

Sull’isola di Nanuya Levu, conosciuta anche come Turtle Island, è stato girato il classico degli anni Ottanta “Laguna Blu”, famoso film romantico. Si tratta di un’isola privata, che è possibile visitare partecipando ad alcune delle numerosi escursioni che portano i visitatori alla scoperta dell’isola, oppure pernottando al resort sostenibile presente sull’isola.

Delle isole Yasawa fa parte anche Long Beach, sull’isola di Nacula. Una spiaggia unica nel suo genere, che si trova abbracciata anche dalla verde foresta di mangrovie e dai villaggi locali, che si trovano a poca distanza da Long Beach e visitando i quali è possibile entrare in contatto con l’accogliente e gentile popolazione figiana.

Infine, un luogo irrinunciabile delle isole Yasawa è la lingua di terra che collega Waya a Wayasewa: camminare sulla sabbia bianca e soffice di questo piccolo incredibile scorcio di mondo è una delle esperienze più sensazionali che si possano fare alle isole Fiji. Waya è famosa anche per le sue sorgenti termali naturali, dove passare giornate all’insegna del relax, e per Ghost Hill, un’imponente roccia che custodisce numerose caverne e che è possibile visitare tramite escursioni guidate. Si tratta di isole in grado di offrire la concreta opportunità di fare un tuffo in un vero e proprio sogno.

Spiaggia bianca con capanne alle isole Yasawa delle isole Fiji

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Spiaggia, capanne e relax sulle isole Yasawa delle Fiji

Le Isole Mamanuca, le più belle isole dell’arcipelago delle Fiji

Sono 25 le isole Mamanuca, parte dell’arcipelago delle Fiji e considerate le più belle tra tutte le 322 che compongono il Paese, nonché le più ambite dal punto di vista turistico, grazie al clima mite e ventilato, molto piacevole. Sono anche queste isole di origine vulcanica e sono caratterizzate dalla presenza di grandi foreste di palme di cocco, il cui verde crea un contrasto unico con le acque limpide dell’Oceano Pacifico, tra le più trasparenti del mondo. Le principali isole sono Malolo, Cast Away, Kadavu Lailai, Malolo Lailai, Beachcomer, Mana, Matamanoa, Treasure, Tokoriki e Yanuya.

L’isola di Malolo, la più grande delle Mamanuca, è lo scenario ideale per fughe romantiche e lune di miele, dove godersi appieno la magia dei tropici ed essere coccolati dai trattamenti di lusso delle strutture figiane. Cast Away, invece, nota anche con il nome di Monuriki, è diventata una delle più celebri dell’intero arcipelago figiano dopo aver ospitato il set dell’omonimo e famosissimo film cult del 2000 Cast Away, con protagonista Tom Hanks e la famosa palla Wilson. L’isola è oggi, come allora, completamente disabitata e raggiungibile solo in barca: un’ambientazione davvero degna di una pellicola cinematografica.

Famosi in questo paradiso in terra sono i caldi tramonti figiani. Certamente Liku Beach, sull’isola di Tokoriki, è uno dei luoghi migliori e consigliati dove godere di questi fantastici scenari. Il suo nome significa, infatti, “spiaggia del tramonto”. Non c’è un solo angolo delle Isole Fiji che non valga la pena di essere esplorato, ed ogni passo mosso su questo arcipelago ammaliante è in grado di imprimere nei ricordi istanti incancellabili.

Spiaggia delle Isole Mamanuca, isole Fiji, con barca a vela e catamarano sullo sfondo

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Barca al largo delle isole Mamanuca, Isole Fiji

Isole Fiji: qual è il periodo migliore per visitarle?

Le Fiji sono isole tropicali, con un clima caldo e umido ed una temperatura media che si aggira attorno ai 25 gradi durante tutto l’anno, mentre la temperatura dell’acqua si aggira sui 27 gradi costanti.

Il periodo migliore per visitare le Isole Fiji è quello che va da Maggio ad Ottobre, che corrisponde alla presenza della stagione più secca. Mentre, tra Novembre ed Aprile corrispondono al periodo delle piogge, un arco di tempo sicuramente più umido, dove le abbondanti precipitazioni potrebbero rovinare l’esperienza sull’isola. Insomma, un periodo da evitare. I mesi di inizio e fine estate sono comunque i più miti, con temperature medie intorno ai 20°, mentre tra Giugno e Settembre le temperature salgono fino a toccare picchi di 30 gradi e oltre.

Itinerario di 14 giorni alla scoperta delle Isole Fiji

Per visitare tutte le bellezze delle isole Fiji, probabilmente, non basterebbe un breve periodo di ferie. Nonostante ciò, qui di seguito si consiglia un breve itinerario di 14 giorni che porta i visitatori alla scoperta di questo fantastico angolo di mondo, considerate tra le più belle isole dell’Oceano Pacifico.

Idealmente, per chi ha a disposizione due settimane per visitare le Fiji, il viaggio si potrebbe comporre in questo modo:

  • Giorni 1-5: si possono dedicare questi primi giorni alla scoperta dell’isola principale di Viti Levu. Infatti, una volta atterrati a Nadi, si può passare subito alla scoperta della famosa spiaggia Natadola Beach, dove godere di un ottimo ed indimenticabile primo tramonto figiano, nel mezzo del Pacifico. I giorni a seguire si consigli di visitare la città di Lautoka ed il Giardino del Gigante Dormiente, ideale per un’esperienza divertente ed in mezzo alla natura, adatta a grandi e bambini. Quindi, passeggiare e scoprire le attrazioni storiche e culturali della capitale Suva e rilassarsi al mare sulla splendida spiaggia di Sovi Bay e camminare sulle imponenti dune di sabbia di Sigatoka.
  • Giorno 6: con base l’isola di Viti Levu, questa giornata si può dedicare ad un’escursione in barca verso Beqa Lagoon, luogo ideale per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni alla scoperta della coloratissima barriera corallina figiana. È possibile anche pernottare presso l’unico resort presente sull’isola.
  • Giorni 7-10: si passa alla scoperta del piccolo gruppo delle Isole Yasawa. Facendo base a Nacula Island o Nanuya Lailai, sarà possibile rilassarsi sulla bellissima e famosa spiaggia di Long Beach, facendo anche visita ai villaggi locali, dove assaporare i sapori figiani e scoprire un lato del Paese diverso dalle grandi città. Tra le isole e spiagge da visitare in questi giorni, muovendosi in barca o catamarani veloci, si consiglia sicuramente di non perdere Turtle Island, per nuotare con le tartarughe marine, e le bellissime Blue Lagoon Caves.
  • Giorni 11-13: adesso è il turno di passare alla scoperta delle Mamanuca Islands, dove poter passare giornate di relax sull’isola di Malolo o Matamanoa Island, fare un’escursione a Cast Away (Monuriki) e Tokoriki, dove è presenta la bellissima spiaggia di Liku Beach, ideale per tramonti romantici.

  • Giorno 14: ultimo giorno prima del rientro. Una giornata all’insegna del relax e dell’acquisto degli ultimi souvenir prima del ritorno a casa. Chiaramente, si può decidere di pernottare qui anche l’ultima notte, in base all’orario di partenza del volo di ritorno dall’aeroporto internazionale di Nadi.
Barriera corallina e pesci tropicali nel mare delle Isole Fiji

Fonte: iStock

Snorkeling alle isole Fiji: barriera corallina e pesci tropicali unici

Consigli utili durante il soggiorno

Ecco alcuni consigli utili per un viaggio alla scoperta delle isole Fiji.

Prima di tutto, per quanto riguarda i pagamenti, si consiglia di munirsi, una volta arrivati a destinazione, di un certo quantitativo di contanti. Infatti, anche se nelle zone più turistiche delle isole principali accettano i pagamenti elettronici, sulle isole minori spesso si paga solo in contanti e trovare un bancomat è quasi impossibile.

Un secondo consiglio riguarda la valigia. Adattare il contenuto ad un clima tropicale è essenziale. Per questo motivo all’interno del bagaglio non devono mancare vestiti leggeri e traspiranti, ma anche costumi da bagno adatti a proteggere il corpo dai potenti raggi solari che colpiscono le isole e scarpe da scoglio, ideali per passeggiare senza problemi sulle spiagge ricche di coralli.

Infine, per vivere appieno l’esperienza senza problemi, si consiglia di prenotare in anticipo spostamenti ed escursioni. Potrebbe non essere un problema muoversi tra le isole, grazie anche alla presenza di numerosi traghetti veloci, catamarani o piccoli voli locali, ma per non perdere il meglio delle isole Fiji si consiglia di programmare le attività da svolgere a destinazione.

Visitare le isole Fiji è qualcosa di unico. Un sogno che si avvera per molti viaggiatori, che decidono di visitare questo posto per nuotare e scoprire la barriera corallina, il mare cristallino e le sue bellissime spiagge da cartolina.

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Vancouver: la perla della costa pacifica canadese

Situata sulla costa occidentale del Canada, nella Columbia Britannica, Vancouver è una città che colpisce al primo sguardo. Non è solo per il suo panorama, incorniciato da montagne e bagnato dall’oceano Pacifico, ma anche l’atmosfera accogliente, l’energia multiculturale e una qualità della vita da primato.

È un luogo dove si può sciare al mattino e fare surf al pomeriggio, dove i grattacieli convivono con vastissimi parchi e colorati mercati artigianali.

Con i suoi panorami mozzafiato, il clima mite e le persone cordiali, è conosciuta come una delle città più vivibili al mondo. Circondata da montagne e oceano, Vancouver offre opportunità per attività all’aperto durante tutto l’anno, anche grazie ad un clima che non è affatto rigido.

vancouver barche

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Vancouver è in cima a tutte le classifiche di vivibilità

Vancouver: tra oceano e montagne, la città più vivibile del mondo

Vancouver è un importante porto e un punto di accesso per il commercio con l’Asia. Ha un’economia fiorente, con industrie come la produzione cinematografica e televisiva, lo sviluppo software, la biotecnologia e il turismo che svolgono ruoli chiave.

La città ospita anche diverse università e istituti di ricerca di fama mondiale ed ospita una grande popolazione di immigrati che contribuisce alla sua ricchezza culturale. L’inglese è la lingua predominante, ma molti residenti parlano anche punjabi, cantonese, mandarino e tagalog, tra le altre.

I turisti accorrono a Vancouver per la sua bellezza naturale e le attrazioni urbane, come Stanley Park, un enorme parco urbano più grande del Central Park di New York, dove potrai camminare o andare in bicicletta lungo la Seawall, visitare il Vancouver Aquarium o semplicemente rilassarti nella natura, tra spiagge e panorami suggestivi.

Granville Island, con il suo mercato pubblico e i negozi artigianali, è un’altra meta molto apprezzata, mentre per chi ama la cultura, il Museum of Anthropology e la Vancouver Art Gallery offrono collezioni straordinarie.

Potrai esplorare i diversi quartieri della città, come Gastown, il più antico, con le sue strade acciottolate, il famoso orologio a vapore e una vivace scena gastronomica, il trendy Yaletown e Commercial Drive, ognuno con il proprio fascino unico.

L’impegno di Vancouver per la sostenibilità e le iniziative ecologiche la rendono un modello di pianificazione urbana. La città promuove l’uso del trasporto pubblico, della bicicletta e delle fonti di energia rinnovabile.

stanley park

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Visitare Stanley Park è un’esperienza che non si può perdere

I residenti godono di un’alta qualità della vita, con accesso a cure sanitarie, istruzione e una vasta gamma di attività culturali e ricreative. Come potrai scoprire da te, il centro città è moderno e vivace, con numerosi ristoranti, negozi, gallerie d’arte e locali notturni.

Gli appassionati di natura e sport all’aria aperta possono esplorare le North Shore Mountain, raggiungibili in pochi minuti dal centro: in inverno per sciare, in estate per fare escursioni con viste spettacolari. Da segnalare anche il suggestivo Capilano Suspension Bridge, un ponte sospeso immerso nella foresta pluviale.

Infine, un giro in battello o in kayak nella baia ti permetterà di vedere la città da una prospettiva unica e, se avrai fortuna, anche avvistare balene, orche e leoni marini.

Le icone di Vancouver da non perdere

Vancouver è una delle destinazioni più affascinanti del Canada, dove la modernità urbana si fonde con la grandiosità della natura, un vero paradiso per chi ama l’outdoor senza rinunciare a comfort e cultura. Vancouver ha qualcosa per tutti: il problema è sapere da dove cominciare.

Proprio così, essendo una delle città più grandi del Canada, a Vancouver non mancano certo attività e attrazioni. Ecco quindi la nostra guida per il tuo viaggio a Vancouver, attraverso cui scoprirai le migliori cose in assoluto da fare e da vedere durante la tua permanenza in questa incredibile città.

Andare in bicicletta a Stanley Park

Sicuramente questa è l’attività più iconica da fare a Vancouver e nessuna visita in città può dirsi completa senza una passeggiata a Stanley Park. Uno dei parchi più famosi del Canada, situato in posizione strategica, questo luogo è un rifugio naturale nel cuore della città.

seawall stanley park

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Percorri la suggestiva Seawall di Stanely Park

Il percorso lungo la Seawall, che circonda il parco lungo l’oceano, è perfetto per ciclisti, corridori e chi desidera semplicemente una passeggiata panoramica. All’interno, il Vancouver Aquarium ospita oltre 50.000 specie marine e offre esperienze educative per tutte le età.

Puoi anche passeggiare per il parco senza usare la bicicletta, ma ci vorrà molto tempo – data la sua estensione – e probabilmente perderesti alcune delle sue parti migliori. Ecco perché andare in bicicletta a Stanley Park è un’attività così popolare.

Durante l’intero percorso, si gode di una vista mozzafiato e si può anche fare una sosta in una spiaggia (o due) per una nuotata.

Il modo migliore per godersi Stanley Park è partecipare a un tour guidato in bicicletta. In questo modo, potrai rilassarti e lasciare che la guida ti mostri tutte le attrazioni principali. Inoltre, il noleggio della bicicletta e l’attrezzatura di sicurezza sono inclusi.

Alcuni tour includono anche una visita ad altre attrazioni principali cittadine come Gastown, Chinatown e un giro sull’Aqua Ferry per Granville Island. Si tratta di un tour guidato di mezza giornata che non costa molto di più di un noleggio di una bicicletta per il pomeriggio.

vancouver aquarium

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Trascorri un paio d’ore all’interno dell’acquario di Vancouver

Acquario di Vancouver

Il più grande acquario del Canada si trova nel cuore di Stanley Park. Qui  scoprirai le meraviglie della fauna selvatica di tutto il mondo, dalle incantevoli maree delle acque canadesi alle vivaci barriere coralline dei tropici e all’esotica bellezza della foresta pluviale amazzonica.

Entrerai in contatto con oltre 65.000 animali, come lontre e leoni marini salvati e potrai assistere a diversi momenti formativi, sia al chiuso che all’aperto. Potrai anche vivere ​​un’esperienza immersiva nel 4D Theatre Experience®, imparare in modo pratico nel Wet Lab e visitate la nuovissima mostra interattiva “Mostri degli Abissi”.

Gastown: storia, atmosfera e stile

Per un tuffo nel passato, dirigiti a Gastown, il quartiere più antico di Vancouver. Le strade acciottolate, i lampioni in ferro battuto e il leggendario Steam Clock (orologio a vapore) conferiscono al quartiere un fascino d’altri tempi. Oggi Gastown è una zona vibrante, piena di boutique indipendenti, gallerie d’arte e ristoranti che mescolano cucina locale e internazionale.

Gastown

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Comincia la tua visita a Gastown dal famoso orologio a vapore

Tour gastronomico di Gastown

Se ami la buona cucina adorerai Vancouver perché c’è così tanto da provare! L’ideale è prendere parte ad un tour gastronomico che ti permetterà di scoprire tutti i migliori locali dove mangiar bene. A guidarti sarà un abitante che ti porterà alla scoperta dei suoi ristoranti preferiti e proverai di tutto, dal sushi alla poutine al gelato (e molto altro!).

Il tour costa circa 130-135 CAD a persona e si svolge proprio a Gastown, dove troverai il meglio non solo della cucina di Vancouver, ma anche di quella canadese più iconica.

Vita urbana tra shopping e gastronomia

Vancouver è anche una città cosmopolita, e Granville Street ne è un esempio perfetto. Questa arteria centrale pullula di negozi, locali notturni e ristoranti per tutti i gusti. La scena gastronomica è particolarmente ricca: dalla cucina asiatica ai piatti fusion, fino ai prodotti locali a chilometro zero, ogni palato sarà soddisfatto.

Un’altra tappa obbligatoria è Granville Island, un’ex area industriale trasformata in centro culturale. Il suo mercato pubblico è un’esplosione di colori, profumi e artigianato locale.

Qui si trovano gallerie, laboratori creativi, artisti di strada e teatri: un piccolo mondo a parte dove respirare l’anima alternativa di Vancouver. È perfetta se vuoi assaporare prodotti locali, acquistare oggetti unici o assistere a spettacoli dal vivo.

granville island
Granville Island è perfetta per trascorrere una giornata girovagando tra i banchi del mercato e l’artigianato locale

Visitare i birrifici artigianali

Il panorama della birra artigianale in Canada è in piena espansione e Vancouver ne è una parte fondamentale. Intorno alla città ci sono decine di birrifici diversi che potrai visitare in autonomia oppure partecipare a un tour organizzati, e provare alcune delle birre artigianali prodotte in loco.

In ogni birrificio, potrai dare un’occhiata anche dietro le quinte alla produzione. Scegliendo un tour guidato, potrai dedicarti a testare tutta la birra che vuoi senza doverti preoccupare di guidare per tornare in città. Il costo di questi tour è di circa 125 CAD a persona.

Arte e cultura per spiriti curiosi

Se ami l’arte e la storia troverai pane per i loro denti. Il Museum of Anthropology, situato presso l’Università della British Columbia, ospita una straordinaria collezione di manufatti delle Prime Nazioni canadesi.

La Vancouver Art Gallery, invece, propone mostre temporanee di artisti internazionali e una collezione permanente che include opere di Emily Carr, iconica pittrice canadese. Ma c’è anche tanto altro da scoprire al di fuori dei musei!

Chinatown Storytelling Centre

Esplora le storie di uno dei primi quartieri di Vancouver, situato a 10 minuti a piedi dal centro, nel pluripremiato Chinatown Storytelling Centre. Si tratta di una delle attrazioni più recenti di Vancouver per conoscere il patrimonio vivente di Chinatown.

chinatown vancouver

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Il Millenium Gate indica l’ingresso della Chinatown di Vancouver

Viaggerai attraverso le storie dei ferrovieri che hanno contribuito a collegare il paese, della rinomata vita notturna di Chinatown dagli anni ’50 agli anni ’80 e dei moderni innovatori che hanno ridefinito l’identità canadese, e molto altro ancora.

Un’esperienza indimenticabile per tutta la famiglia: ascolterai le storie del passato di Vancouver in una cabina telefonica a pagoda, scatterai una foto nello studio di inizio XX secolo ricostruito e seguirai il galateo di un tradizionale banchetto cinese.

Gli ospiti possono anche sperimentare le immagini e i suoni vibranti di Chinatown attraverso le diverse epoche grazie ad una app di realtà aumentata. La visita richiede dai 45 minuti a un’ora.

Da non perdere:

  • Our Journey Continues, mostra che celebra i 100 anni dalla legge sull’immigrazione cinese. Questa mostra speciale rende omaggio alle famiglie multigenerazionali che hanno inseguito i propri sogni e trasformato il malcontento in successo.
  • Yucho Chow Photography Studio: il primo e più prolifico fotografo commerciale di Chinatown, Yucho Chow, ha scattato centinaia di ritratti dal 1906 al 1949. Nel suo studio ricreato, potrai trovare ritratti d’epoca di famiglie e individui che riflettono la diversità di Vancouver. Qui potrai farti scattare un ritratto con cornici ispirate all’art déco e inviarlo a familiari e amici come cartolina virtuale.
  • Accomodati nella sala cinema/teatro e ascolta le storie dei fratelli Wong che, ancora adolescenti, costruirono e pilotarono un aereo ad ala singola, di una cantante lirica cantonese e molto altro. I film presentano sia artisti canadesi contemporanei che filmati d’archivio.

Museo Cinese Canadese

Visita il primo e unico Museo Cinese Canadese del Canada, ospitato all’interno del più antico edificio in mattoni della Chinatown di Vancouver. Inaugurato nel luglio 2023, il museo racconta le storie, le vicende e i contributi dei cinesi canadesi.

Questo museo è perfetto per tutta la famiglia, con mostre interattive su tutti e tre i piani degli spazi espositivi. Potrai seguire gli straordinari viaggi dei cinesi canadesi dal XVIII secolo ai giorni nostri, conoscere le difficoltà e le prove che hanno dovuto affrontare durante il Chinese Exclusion Act e immergerti nella ricostruzione di un soggiorno degli anni ’30. Per completare al meglio la visita, considera almeno un’ora e trenta.

art gallery vancouver

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Scopri la ricca collezione della Vancouver Art Gallery

Vancouver Art Gallery

Fondata nel 1931, la Vancouver Art Gallery è riconosciuta come una delle istituzioni di arti visive più innovative del Nord America. Le celebri mostre della Galleria, i numerosi programmi pubblici e l’attenzione alla promozione della ricerca si concentrano sull’arte storica e contemporanea della Columbia Britannica e di tutto il mondo.

Particolare attenzione è dedicata alle opere degli artisti indigeni e della regione Asia-Pacifico, attraverso l’Institute of Asian Art, fondato nel 2014. Le mostre della Galleria esplorano anche l’impatto delle immagini nella più ampia sfera della cultura visiva, del design e dell’architettura.

Situata nel cuore del centro di Vancouver, in uno storico palazzo di giustizia, la Vancouver Art Gallery è una tappa obbligata durante il tuo soggiorno a Vancouver. A soli 5 minuti a piedi dalle stazioni dello Skytrain di Granville, Burrard o Vancouver City Centre.

Potrai arricchire la tua esperienza visitando il Gallery Store, per scegliere dei regali unici, o gustando un pasto al 1931 Gallery Bistro nella splendida terrazza panoramica.

Le mostre della Galleria ruotano durante tutto l’anno e includono opere della ricca collezione permanente, oltre a mostre tematiche temporanee.

science world vancouver

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L’avveniristico Science World è uno spettacolo anche all’esterno

Science World

Accendi la tua curiosità e scopri le meraviglie della scienza e della tecnologia a Science World, dove potrai immergerti in mostre interattive al chiuso e all’aperto, stimolanti mostre tematiche e sorprendenti dimostrazioni scientifiche dal vivo.

Scopri la Galleria della Tecnologia Creativa, esplora tre sale separate ricche di meraviglia e possibilità – Sogna, Costruisci, Gioca – e percorri il percorso di un tecnologo creativo nella Columbia Britannica.

Immergiti in mostre interattive che presentano film, animazioni e videogiochi famosi realizzati proprio in questa provincia e scopri e i modi in cui la narrazione può collegare scienza, tecnologia, arte e comunità.

Science World si trova a pochi minuti dal centro, presso la stazione SkyTrain di Main Street/Science World o con l’Aquabus.

Giardino Cinese Classico Dr. Sun Yat-Sen

Questa è un’oasi nascosta nel cuore della città. Il Giardino Cinese Classico Dr. Sun Yat-Sen, immerso nel cuore della storica Chinatown di Vancouver, è il primo giardino cinese classico a grandezza naturale costruito al di fuori della Cina ed è stato nominato il miglior giardino urbano del mondo dal National Geographic. Fonde armoniosamente architettura tradizionale, flora di grande importanza culturale e sinuosi corsi d’acqua sinuosi.

Qui potrai concederti esperienze culturali esclusive, dai tour gratuiti dei giardini guidati da degli esperti, alle cerimonie del tè cinese e alle sessioni di calligrafia.

giardino cinese

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Trascorri qualche ora di tranquillità all’interno di questo giardino premiato dal National Geographic

Avventure da vivere sull’acqua

Vancouver è circondata dall’acqua, quindi è abbastanza ovvio che ci siano un sacco di modi fantastici per viverla, più adrenalinici o meno.

Fare un giro in gommone Zodiac a Bowen Island per cena

Il tour su un gommone Zodiac con cena a Bowen Island è un’esperirenza molto amata anche dai residenti. Lo Zodiac è un gommone piccolo e leggero, perfetto per un giro in barca adrenalico e divertente.

Si parte da Granville Island, dove riceverai una tuta da indossare per rimanere all’asciutto. Una volta ​​sull’isola di Bowen, ti aspetta la cena all’iconico Doc Morgan’s, dove oltre al pastro potrai ammirare il tramonto su Vancouver.

Questo tour è attivo da metà maggio a settembre al prezzo di 219 CAD. È molto apprezzato e popolare, quindi ti consigliamo di prenotare in anticipo per non perderlo!

orca vancouver harbour

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Partecipa ad un tour per l’avvistamento dei cetacei

Tour per l’avvistamento dei cetacei

Senza dubbio, una delle cose migliori da fare a Vancouver è partecipare ad un tour di avvistamento dei cetacei. Dal mare aperto, avrai l’opportunità di osservare vari tipi di balene, tra cui le megattere, orche e altri animali selvatici come foche, lontre e uccelli marini.

Il periodo migliore dell’anno per osservare le balene a Vancouver va da maggio a ottobre. Per il tour di mezza giornata puoi aspettarti di pagare 236 CAD. Tè e caffè sono inclusi nel tour, così come naturalisti esperti che ti spiegheranno tutto sulle balene e sulla zona.

Crociera con cena al tramonto a Vancouver

Niente ti farà sentire più in vacanza che una cena, un drink e un magico tramonto a Vancouver, il tutto vissuto dall’acqua.

Per la crociera si salpa dal molo vicino a Coal Harbour e si naviga verso il Lions Gate Bridge, per poi dirigersi verso Kitsilano. Al tramonto, potrai gustare una deliziosa cena a buffet con salmone locale, roast beef, verdure, insalate e altro ancora. Torta al cioccolato e cheesecake per dessert sono il ​​modo perfetto per concludere il tutto, insieme alla musica dal vivo suonata a bordo. La crociera al tramonto con cena costa circa 200 CAD.

vancouver sunset

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Ammira il tramonto su Vancouver direttamente dall’acqua

Esplorare i dintorni di Vancouver

La magia di Vancouver sta anche nel fatto che, anche a pochi minuti dal centro cittadino, potrai vivere esperienze divertenti e adrenaliniche nella natura, dalla passeggiata su un altissimo ponte sospeso, una divertente zip line e una passeggiata nei boschi.

Attraversa il Capilano Suspension Bridge

Visitare il Capilano Suspension Bridge è un’altra attività iconica di Vancouver. Si trova a soli 20 minuti di auto dal centro e qui potrai percorrere la passerella tra le cime degli alberi e attraversare il famosissimo ponte sospeso. Capilano Suspension Bridge è il nome dell’intera area (incluso l’enorme ponte omonimo).

Potrai esplorare diversi sentieri nella foresta con l’aiuto pannelli informativi sulla zona. Passeggerai tra le cime degli alberi e fermarti su un belvedere con pavimento in vetro piuttosto suggestivo (e spaventoso se soffri di vertigini).

La gita richiede almeno un paio d’ore e il biglietto d’ingresso è di 66 CAD, che comprendono anche il servizio navetta gratuito dal centro.

Il numero di persone ammesse all’ingresso è limitato, quindi acquista i biglietti in anticipo.

capilano

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Se non temi l’altezza e il vuoto, attraversa il Capilano Suspension Bridge

Gita di un giorno a Victoria e ai Giardini Butchart

Se non hai giornate in più per esplorare Vancouver Island, non significa che tu non possa visitarla con una gita di un giorno da Vancouver. Victoria è in realtà la capitale della Columbia Britannica, ricca di storia e bellezza, e una delle tappe obbligate sono i famosi Giardini Butchart, probabilmente tra più belli che tu abbia mai visto.

Ci sono oltre 22 ettari di giardini, 900 varietà di piante da aiuola e 26 serre. Infatti, ci vogliono più di 50 giardinieri a tempo pieno per mantenerli tutti.

L’ingresso ai giardini senza tour costa dai 27 ai 42 dollari canadesi (a seconda delle date della visita) e i biglietti possono essere acquistati online o di persona all’ingresso.

Puoi visitare i giardini in autonomia o prenotare un tour, un’ottima opzione poiché il trasporto è completamente organizzato e comprende il traghetto panoramico per Vancouver Island, un tour del centro di Victoria e una visita ai giardini.

giardini Butchart

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Arrivare a Vancouver Island per visitare questi giardini vale assolutamente il viaggio

Immergiti nella storia e nella cultura con il MONOVA e The Polygon Gallery

Due esperienze culturali eccezionali al prezzo di una: situati nel cuore di The Shipyards, sul lungomare di North Vancouver, a soli 12 minuti dal centro di Vancouver, la Polygon Gallery e il MONOVA: Museum of North Vancouver offrono due esperienze culturali eccezionali al prezzo di una.

Sia la galleria che il museo si trovano nello stesso isolato e sono luoghi di ritrovo amati dalla gente del posto, circondati da ristoranti, dalla diga dello Spirit Trail e dal mercato di Lonsdale Quay. Prendi il SeaBus dal centro di Vancouver per raggiungere la North Shore e trascorri una giornata indimenticabile!

Scopri Grouse Mountain

Grouse Mountain è la stazione sciistica più vicina e famosa di Vancouver. Sebbene sia molto gettonata, Grouse Mountain non è solo per chi cerca le piste. Infatti, tutto l’anno è possibile salire sulla Skyride (funivia) fino alla cima della montagna, da dove si gode di una vista mozzafiato su Vancouver e si ha accesso a una varietà di attività.

Alcune delle più popolari includono una visita al Wildlife Refuge (dove di solito si possono vedere gli orsi grizzly) e la divertente zip line.

In inverno, le attività variano leggermente, ma offrono una pista di pattinaggio sul ghiaccio, una passeggiata con le ciaspole e, la sera, una Sliding Zone per lo slittino. Un biglietto costa 87 CAD, tasse incluse, e la navetta dal centro città a Grouse Mountain è gratuita.

grouse mountain

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Prendi la funivia e sali in montagna per una giornata di sport e avventura

Esplora Whistler e la Sea to Sky Highway

Whistler è la cittadina di montagna più carina, famosa per lo sci e lo snowboard in inverno e per l’escursionismo e la mountain bike in estate ma anche solo passeggiare lungo la zona pedonale del Village è un modo divertente per trascorrere un paio d’ore.

Naturalmente, ci sono tantissimi laghi nelle vicinanze da esplorare, così come la fauna selvatica da vedere e tra questi, molti orsi!

Ci vogliono circa 2 ore di auto da Vancouver a Whistler. Si percorre la Sea to Sky Highway, strada panoramica e icona della Columbia Britannica. Anche in questo caso, potrai scegliere di partecipare a un tour di un’intera giornata che ti porterà a Whistler e a visitare i principali luoghi di interesse lungo la Sea to Sky Highway.

Esplorare Whistler è un sogno: d’inverno è il paradiso degli sport sulla neve, d’estate, è quello degli amanti dell’aria aperta, ricco di escursioni, zipline, avventure in quad, campi da golf e molto altro. Anche il Whistler Village è degno di nota con le sue boutique, le gallerie d’arte e gli splendidi caffè e caffetterie.

Il prezzo per un tour di una giornata a Whisterl è di circa 230 CAD e include tutti i trasporti, il biglietto della funivia e una guida esperta.

Sea to Sky Highway

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La Sea to Sky Highway è semplicemente favolosa

Perché visitare Vancouver

Come avrai capito, Vancouver è una città dai mille volti ed è molto più di una semplice meta turistica: è un’esperienza completa, una città che riesce a sorprendere con la sua bellezza naturale e la sua energia creativa.

Vancouver non ti costringe a scegliere tra natura e metropoli ma ti offre entrambe. È il posto ideale per chi cerca bellezza, inclusività, qualità della vita e un pizzico di avventura urbana.

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I segreti nascosti dietro i Moai dell’Isola di Pasqua, giganti di pietra che sfidano il tempo

Di luoghi misteriosi il mondo è pieno, ma c’è un’isola in particolare che da secoli attira l’interesse di studiosi e visitatori e sulla quale, in molti casi, rimangono aperti tantissimi interrogativi. Ci troviamo nel cuore dell’oceano Pacifico, lontano dalle rotte comuni dei marinai, e proprio qui, dove oltre l’orizzonte c’è solo il mare, sorge la famosissima Isola di Pasqua, popolata da numerosi giganti di pietra: i Moai.

Sono statue enigmatiche, altissime, con volti imponenti, tratti austeri e teste enormi che sembrano sfidare lo scorrere del tempo. Su alcuni particolari dettagli che le riguardano si dibatte da centinaia di anni, al punto che sono innumerevoli anche le storie tramandate di generazione in generazione. Eppure, le risposte rimangono elusive, come se quella stessa terra desideri nascondere per sempre la verità.

Dove si trova l’Isola di Pasqua

L’Isola di Pasqua, o Rapa Nui, è una remotissima isola vulcanica che “galleggia” nell’oceano Pacifico meridionale, a circa 3.700 km a ovest delle coste del Cile. Lontanissima da qualsiasi altra terra emersa, è oggi una meta imperdibile per tutti coloro che sono affascinati dai misteri delle civiltà passate e dalla solitudine di un’isola fuori dal tempo.

Il modo più pratico per raggiungerla è l’aereo, con voli diretti da Santiago, la Capitale del Cile, a Hanga Roa, il principale villaggio dell’isola. Sono necessarie circa 5 ore, dopo le quali si atterra in un angolo di mondo pregno di bellezza e di mistero.

Cosa sono i Moai

Figure imponenti, come sentinelle, emergono dalla terra dell’Isola di Pasqua. Ogni statua è un enigma nato da mani antiche che, si narra, conoscessero il segreto della terra e del cielo. Opere straordinarie e scolpite con una perfezione che ancora adesso è di difficile comprensione. Secondo alcune teorie, infatti, i Moai rappresenterebbero gli antenati degli antichi abitanti dell’isola che, dopo la morte, venivano elevati a divinità.

Non a caso molte di esse danno le spalle al mare, mentre il loro sguardo è rivolto verso l’entroterra. Il motivo? Diversi studiosi ritengono che servisse a simboleggiare la loro capacità di vegliare sulle comunità. Per altri, invece, sono statue create per onorare i Rapa Nui, il popolo che ha lasciato tracce indelebili su questa terra ricca di mistero.

Moai, Isola di Pasqua

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Alcuni dei Moai dell’Isola di Pasqua

Chi ha costruito i Moai dell’Isola di Pasqua?

A costruire i Moai dell’Isola di Pasqua sarebbero stati i Rapa Nui, popolo di navigatori e saggi, che erano figli di un’antica tradizione che sembrerebbe affondare le proprie radici nel cuore stesso del mondo. Stando ad alcune leggende, erano uomini e donne che possedevano una sorta di conoscenza segreta, una sapienza così eccezionale che erano persino in grado di lavorare la pietra come se avessero un legame diretto con la terra e con gli spiriti degli antenati.

Pare, infatti, che gli scultori conoscessero il linguaggio segreto delle rocce e delle forze naturali, al punto da riuscire a creare opere con il solo ausilio di strumenti rudimentali: le loro mani erano guidate da una forza misteriosa.

Come sono stati costruiti

Come tutte le domande che ci siamo posti fino ad ora, anche (e soprattutto) quella sulla loro costruzione non riesce a trovare una risposta definitiva. L’edificazione dei Moai, infatti, è un mistero per il quale permangono ancora diversi dubbi. Non mancano però ipotesi e leggende. Si narra, per esempio, che i Rapa Nui fossero una civiltà tanto avanzata quanto mistica. Uno dei dati che sembrerebbe chiarito, invece, è che questo popolo abbia iniziato la lavorazione delle statue presso la cava di Rano Raraku, un antico cratere vulcanico da dove veniva preso il prezioso materiale di cui sono composte, il tuffo vulcanico. Con strumenti semplici e una tecnica affinata, scolpivano le opere in modo che sembrassero respirare vita dalla pietra. Ogni Moai aveva una forma unica, pur condividendo tratti simili.

Anche il trasporto di questi giganti di pietra è ricco di misteri: alcuni sostengono che utilizzassero una tecnica particolare descritta come ‘camminare’, che permetteva di far oscillare i Moai fino a spostarli nel punto di interesse; altri teorici ritengono che, utilizzando sistemi di rulli e slitte rudimentali, i Rapa Nui riuscissero a trasportare le statue con l’uso di leve e tronchi di legno. In qualsiasi caso, si trattava dello spostamento di opere pesanti fino a 80 tonnellate.

Una volta giunte a destinazione, le statue venivano sollevate e posizionate su delle piattaforme sacre, chiamate Ahu, che in alcune circostanze fungevano pure da tombe e luoghi di culto. Talune venivano poi decorate con occhi fatti di corallo e ossidiana, in quanto fungevano da contenitori di energia spirituale: canalizzavano il potere degli antenati che dovevano proteggere e benedire l’isola.

Quanti Moai ci sono sull’isola di Rapa Nui

Probabilmente questa è una delle poche domande sui Moai dell’Isola di Pasqua a cui è possibile dare una risposta certa: attualmente ci sono circa 900 Moai conosciuti. La maggior parte di essi si trova in due aree principali, la cava di Rano Raraku e la zona di Ahu Tongariki. La prima, come accennato, rappresenta il cuore pulsante della creazione, il luogo dove i Rapa Nui scolpivano le statue nella roccia vulcanica, tanto che qui riposano ancora 400 Moai circa.

L’Ahu Tongariki, invece, è una piattaforma cerimoniale che ospita ben 15 Moai allineati in una posa maestosa e da dove si può ammirare uno dei tramonti più emozionanti di tutta l’Isola di Pasqua. Ci sono poi numerose Ahu (piattaforme cerimoniali) sparse per l’isola, ognuno contenente una o più statue.

Ahu Tongariki, Isola di Pasqua

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Ahu Tongariki al tramonto

Cosa c’è sotto i Moai

I misteri non finiscono mai, perché ai piedi dei Moai si nascondono segreti ancora più profondi e affascinanti. Le stesse piattaforme su cui sono poggiati hanno un significato sacro e simbolico e pare che, a volte, siano contenitori di tesori nascosti e rivelazioni importanti, legate alla spiritualità e alle tradizioni degli antenati.

Alla base di alcune Ahu si trova infatti un sepolcro, perché il corpo degli antenati (non tutti) veniva seppellito proprio nella parte inferiore della piattaforma. Le statue, erette sopra di esse, facevano da guardiano spirituale. In alcuni casi sono stati anche trovati oggetti rituali, come coralli, ossidiana, e materiali che avevano un valore simbolico per i Rapa Nui.

Infine, ci sono molti Moai che giacciono rovesciati, con il volto rivolto verso la terra, una posizione che potrebbe simboleggiare un cambiamento di potere o un rituale di depotenziamento. Non vi sorprenderà sapere, infatti, che c’è chi è convinto che siano stati messi in quella precisa posizione per proteggere l’isola da influenze esterne o per riti specifici. Tuttavia, spesso questo è dovuto a conflitti interni, guerre tribali o colonizzazione.

Una piccola (ma importantissima) curiosità: durante gli anni 2000, degli scavi dell’EISP (Easter Island Statue Project) hanno rivelato che alcuni dei Moai che emergono dal terreno solo con la testa e parte del busto, hanno in realtà corpi completi scolpiti fino ai fianchi, le braccia e in alcune circostanze anche incisioni decorative sulla schiena, tutte testimonianze di un’abilità artistica e spirituale ancora più profonda di quanto si potesse immaginare.

Teste Moai, Isola di Pasqua

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Le teste dei giganti di pietra dell’Isola di Pasqua
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Quando visitare Seattle, i mesi migliori per partire

Seattle è una di quelle città che si possono visitare in qualsiasi momento dell’anno senza doversi preoccupare troppo delle condizioni meteorologiche, tante sono le opportunità che offre. In ogni mese e in ogni stagione infatti troverai qualcosa di interessante da fare e o da visitare ma è bene tenere presente quali siano i periodi in cui è davvero consigliabile partire per godere al meglio di ogni occasione.

Tra i vari soprannomi che Seattle si è guadagnata c’è quello di Rainy City, per quella tipica pioggerella che caratterizza la più grande città del Pacific Northwest, la regione nord-occidentale degli Stati Uniti che si affaccia sull’Oceano Pacifico.

Situata nello stato di Washington, si trova a poche miglia dal confine con il Canada e da Vancouver, con cui condivide lo Stretto di Georgia. L’acqua è un elemento imprescindibile del suo paesaggio, non solo per le frequenti piogge, ma anche per la sua particolare posizione geografica che fa sì che ne sia praticamente circondata.

seattle waterfront

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Seattle è circondata dall’acqua

Istintivamente, potresti pensare che le settimane migliori per visitare la città siano quelle che vanno da luglio a settembre, quando la temperatura media varia tra i 15°C e i 24°C. In effetti, durante questi mesi il cielo è sereno con poche piogge, permettendo a cittadini e turisti di godersi numerose attività all’aperto.

Naturalmente, questo fa sì che siano anche quelli dell’alta stagione turistica, con tutte le conseguenze del caso.

Il periodo dalla seconda metà di ottobre a febbraio, al contrario, è ideale per visitare musei, gallerie d’arte, ristoranti e per dedicarsi agli sport sulla neve nei bellissimi dintorni. In questi mesi in città si possono trovare molte offerte sugli alloggi, rendendo queste settimane le migliori per godersi Seattle in tranquillità.

Le stagioni di Seattle

L’altissima stagione a Seattle va da giugno ad agosto. La temperatura è intorno ai 24°C con un clima soleggiato, secco e caldo. L’umidità è bassa, il che favorisce un aumento della frequenza di voli, traghetti e tour in città.

Potresti riscontrare una carenza di camere d’albergo a caua dell’afflusso turistico e i prezzi subiscono un’impennata. Per questo, è sempre consigliabile muoversi per tempo e prenotare in anticipo la tua permanenza in città, dove potrai scoprire i luoghi resi celebri dall’acclamata serie TV Grey’s Anatomy.

Questa stagione è la migliore per le crociere per l’Alaska che partono e tornano al porto di Seattle, un’altra ragione per cui in questi mesi dovrai aspettarti di condividere Seattle con migliaia di turisti.

I mesi da aprile a maggio e da settembre a ottobre rientrano nella stagione intermedia di Seattle. Questi mesi sono ideali per visitare la città perché il clima è piuttosto piacevole, con temperature medie comprese tra i 15°C e i 20°C.

Il grande afflusso di turisti estivi inizia a diminuire all’inizio di questi mesi quindi si possono trovare ottime offerte sugli hotel. Tuttavia, dovrai munirti di ombrello e giacca impermeabile perché la pioggia ti farà spesso compagnia.

Questo è anche il periodo migliore per  osservare i cetacei come orche e megattere in transito, i cui avvistamenti in questi mesi sono piuttosto comuni.

Il periodo da novembre a marzo è evitato dalla maggior parte dei turisti. Il clima è umido, freddo e ventoso, con temperature che variano tra i 4°C e i 10°C. Tuttavia, è il momento ideale per gli amanti dei musei, che possono visitare le numerose gallerie della città.

Inoltre, è un ottimo periodo per lo sci e per approfittare di offerte vantaggiose sui voli. A marzo, inoltre, fioriscono i narcisi e i ciliegi, rendendo questo un ottimo momento per visitare i parchi vicini.

Scopriamo quindi insieme quale clima e temperature aspettarsi mese per mese a Seattle e cosa fare in città.

Clima e temperature di Seattle mese per mese

Il meteo di gennaio

Questo mese cade alla metà esatta della stagione delle piogge. L’aria è umida e può piovere in qualsiasi momento. Il clima è freddo, ma non abbastanza da far nevicare. Si può scegliere di chiudersi in casa ma un vero abitante di Seattle ne approfitta per scappare nei dintorni, ricchi di spettacolari parchi naturali, per fare attività in montagna.
Temperatura media giornaliera: 8,3°C.

Cosa fare a Seattle a gennaio

Gennaio è noto per il famoso Seattle Boat Show, dove è possibile assistere a seminari su moto d’acqua e nautica. Si tratta del più grande salone nautico che Seattle ospiti. Inoltre, gennaio è il mese del Seattle Chamber Society Winter Music Festival. Per due fine settimana potrai immergerti nell’atmosfera e tra le note di artisti di fama mondiale che arrivano in città per esibirsi di fronte al proprio folto pubblico.

mopop seattle

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Il MoPOP è un interessante museo, perfetto se visiti Seattle d’inverno

Il meteo di febbraio

Febbraio è il mese in cui Seattle risulta più grigia e ventosa rispetto a tutto il resto dell’anno ma almeno la quantità di precipitazioni inizia a diminuire e l’aria quindi risulta meno umida. Questo è il periodo ideale per dedicarti alla visita di musei, gallerie d’arte e per andare alla scoperta dei migliori ristoranti della città.
Temperatura media giornaliera: 9,4°C.

Cosa fare a Seattle a febbraio

Visita il Washington State Convention Center, che ospita una mostra e un’esposizione di giardini. Se invece vuoi ascoltare musica, partecipate al Wintergrass Music Festival, che celebra la bluegrass americana, una specie di country che vede la contaminazione di tradizioni musicali irlandesi, scozzesi e inglesi.

Il meteo di marzo

Dall’inizio di marzo troverai giornate più soleggiate mentre la temperatura media giornaliera inizia a salire, anche se potrebbero esserci ancora una certa quantità di pioggia e vento, residui di febbraio. Tra i panoramici cieli blu di Seattle, marzo è il momento migliore per esplorare i tanti parchi cittadini.
Temperatura media giornaliera: 11.6℃.

Cosa fare a Seattle a marzo

Hai mai sentito parlare del Moisture Festival? Seattle è nota anche per questo bizzarro e comico festival, con spettacoli raramente adatti ai bambini. Potrai anche ballare al ritmo delle celebrazioni per San Patrizio (il 17 marzo) e di tutte le tradizioni irlandesi al Seattle Irish Fest.

Il meteo di aprile

Nonostante l’aumento della temperatura, la tipica brezza di Seattle non ti permetterà ancora di vestirti in modo leggeto. La buona notizia è che la quantità di precipitazioni diminuisce sensibilmente Se sei a caccia di una Seattle meno affollata, questo è il periodo migliore per accaparrarsi qualche buona offerta di camere d’albergo.
Temperatura media giornaliera: 14,7℃.

Cosa fare a Seattle ad aprile

La Seattle di aprile sa farsi amare per il numero di eventi in città, tra cui lo Skagit Valley Tulip Festival, con lo spettacolo di migliaia di tulipani e narcisi provenienti dai terreni agricoli rurali a nord della città che rallegrano la vista. Inoltre, un evento particolarmente amato è il Seattle Cherry Blossom & Japanese Cultural Festival che porta la cultura e la cucina giapponese contemporanea dall’altro lato del Pacifico.

Il meteo di maggio

Questo per Seattle è uno dei mesi più belli dell’anno. Ci sono più giornate di sole e cieli azzurri che pioggia. Assicurati però di avere sempre con te una giacca, in particolare per una passeggiata serale.
Temperatura media giornaliera: 18.2℃.

Cosa fare a Seattle a maggio

Anche il mese di maggio è ricco di attività. In particolare, segna l’apertura della stagione nautica. Le gare di barche a vela e le parate di barche sono un appuntamento costante a cui i cittadini sono molto affezionati. Inoltre, sempre a maggio si tiene il Seattle International Film Festival, con la proiezione di quindici film indipendenti, internazionali e documentari. Se ami il cinema, programma un viaggio in città in questo mese.

Il meteo di giugno

Giugno è il periodo migliore per le attività all’aperto, con le giornate che si fanno davvero lunghe e il tramonto alle 22:00. Questo mese regala il meteo ideale per fare un picnic a pranzo o per cenare di fronte all’oceano con il sole ancora alto in cielo.
Temperatura media giornaliera: 21℃.

Cosa fare a Seattle a giugno

Nel mese di giugno si tiene la Fremont Solstice Fair, festival di musica, cibo e arte. Durante i festeggiamenti sfileranno circa 1.000 ciclisti nudi ma con il corpo dipinto. Nello stesso mese si svolge anche il Seattle PrideFest, raduno LGBT che porta in scena una varietà di band, DJ e drag queen e la Seattle Pride Parade.

Pride Seattle

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Il Pride di Seattle è uno dei più colorati e partecipati del mondo

Il meteo di luglio

Le settimane di luglio sono quelle in cui la stagione estiva dà il meglio di se. In questo mese dovrai aspettarti un’alta affluenza di turisti e potresti avere qualche difficoltà a trovare un tavolo in un ristorante. Le giornate sono ricche di sole e permettono di passare tanto tempo all’aperto.
Temperatura media giornaliera: 24,3°C.

Cosa fare a Seattle a luglio

Se ami la birra non potrai perderti il Seattle International Beerfest, che si tiene a luglio. Potrai assaggiare alcune delle birre più esotiche e particolari e abbandonarti alla musica suonata dalle band presenti a questo festival.

Inoltre, Seattle ha anche qualcosa per tutti i buongustai, come il più grande festival gastronomico della città, Bite of Seattle, a cui partecipano i migliori chef e ristoranti.

Potrai anche scegliere di andare a concerti di musica, spettacoli culturali o festival d’arte. Il Capitol Hill Block Party, il Chinatown DragonFest, il Seattle Chamber Music Society Summer Festival sono alcune delle altre opportunità che Seattle ti offre a luglio.

Il meteo di agosto

Agosto è il mese più caldo di Seattle. Anche se l’aria marina rinfresca la città di notte, preferirai passare le tue giornate, come gli abitanti,  tra le acque del Puget Sound, l’insenatura all’interno della quale si trova Seattle.
Temperatura media giornaliera: 24,6℃.

Cosa fare a Seattle ad agosto

Il mese di agosto è noto per due eventi significativi. Uno è l’Hempfest, a sostegno della legalizzazione della cannabis. Fondato nel 1991 oggi è diventato un raduno politico annuale di tre giorni, con un concerto e una fiera di arte e artigianato.

Di solito vi partecipano circa 100.000 persone. L’altro è il Seattle Seafair Weekend, dove potrai assistere a spettacoli aerei, gare di idrovolanti o fare un picnic tenendo il naso all’insù…

Il meteo di settembre

La combinazione di una città meno affollata e di un clima ancora piacevole, rende questo mese uno dei periodi migliori per visitare Seattle. Le giornate iniziano ad accorciarsi, ma a settembre sembra ancora estate.
Temperatura media giornaliera: 21,4°C.

Cosa fare a settembre a Seattle

Seattle è nota anche per il PAX Prime Gaming Show di settembre, che celebra videogiochi e giochi da tavolo. A settembre si tiene un altro famoso appuntamento, il Bumbershoot, festival internazionale di musica e arte.

Si tratta di uno dei più grandi festival del genere del Nord America, si svolge ogni anno nel fine settimana del Labor Day al Seattle Center, costruito per l’Esposizione Universale del 1962.

Il meteo di ottobre

Se vuoi assistere ai colori dell’autunno di Seattle, visita la città ad ottobre. Il fogliamo autunnale sul Monte Rainier, a circa 100 km dal centro di Seattle, merita di essere ammirato dal vivo.

La temperatura inizia a diminuire ma è ancora piuttosto piacevole e gli alberi dei parchi cittadini cominciano a dipingersi di colori più caldi.
Temperatura media giornaliera: 15.4℃.

Cosa fare a Seattle ad ottobre

A ottobre si celebra il Seattle Children’s Festival, che tanti appuntamenti e laboratori interattivi dedicati ai più piccoli. Inoltre, se visiti Seattle in questo mese, non perdere il TWIST: Seattle Queer Film Festival che comprende film queer, feste e ricevimenti di gala.

Se ami la musica jazz, approfitta degli eventi in programma all’Earshot Jazz Festival.

Il meteo di novembre

Questo mese non è adatto alle attività all’aperto. Con forti piogge e venti, novembre segna l’inizio della stagione delle piogge. Questo vuol dire che potrai dedicarti con attenzione alla visita delle attrazioni e dei musei più importanti, come il famoso MoPOP, Museo della cultura POP, o lo Space Needle, con la sua vista panoramica sulla città.
Temperatura media giornaliera: 10.5℃.

Cosa fare a Seattle a novembre

A novembre si comincia già a sentire l’atmosfera del Natale in arrivo. L’attrazione principale di questo mese è lo Sheraton Seattle’s Gingerbread Village, con l’esposizione delle creazioni più fantasiose fatte di dolcetti e caramelle.

Oltre a questo strano appuntamento, ti consigliamo di visitare il Magnuson Park, dove potrai acquistare i migliori gioielli, abiti, dipinti e sculture di produzione locale. Nello storico Pike Place Market, il celebre mercato centrale di Seattle, si tengono la cerimonia di accensione degli alberi di Natale e molte altre attività di avvicinamento al 25 dicembre.

Il meteo di dicembre

A dicembre il sole tramonta prima delle 17.00 e le giornate sono per lo più buie e ventose. La temperatura scende e le montagne sono ricoperte di neve. Questo è quindi il periodo migliore per andare fuori città e dedicatsi agli sport sulla neve, per via dell’apertura delle stazioni sciistiche.
Temperatura media quotidiana: 7,6°C.

Cosa fare a dicembre a Seattle

La Winterfest di dicembre propone spettacoli come le sculture di ghiaccio e la possibilità di divertirsi con i pattinaggio. Inoltre, il Great Figgy Pudding Caroling Competition, un evento gratuito e molto amato che vede competere per beneficenza, a suon di canzoni natalizie, circa 20 squadre.

Quando visitare Seattle

Il periodo ideale per visitare Seattle dunque è tra settembre e ottobre. Durante l’estate, la città raggiunge il picco della stagione turistica, con prezzi degli hotel in aumento e una disponibilità limitata, mentre l’inverno, con il suo freddo intenso, può scoraggiare anche i viaggiatori più appassionati.

L’inizio dell’autunno, invece, è perfetto per esplorare la città: il clima resta piacevole ma le folle si diradano, offrendo maggiori disponibilità alberghiere a prezzi più convenienti.

Anche la primavera regala tariffe vantaggiose e temperature più miti, sebbene le piogge e il vento fresco siano frequenti. Non dimenticare quindi di mettere in valigia abiti adatti per proteggerti dal freddo e, soprattutto, dalla caratteristica pioggerellina di Seattle.

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Paradisi in Terra, le 10 isole più belle dell’Oceano Pacifico

Paesaggi magici e incontaminati, acque cristalline, fondali marini pieni di meraviglie, picchi vulcanici, valli fluviali da sogno, questo e tanto altro hanno da offrire le Isole del Pacifico, veri e propri angoli di paradiso nei quali fuggire dal mondo. L’Oceano Pacifico conta circa 20/30.000 isole, ed è proprio in questo oceano che si trovano le migliori isole del mondo. Scopri in questo articolo quali sono, secondo noi di SiViaggia, le 10 isole tropicali più belle del Pacifico, tutte da sognare e da visitare non appena possibile.

Isola di Norfolk

Una delle più belle isole australiane nel Pacifico è quella di Norfolk. È l’isola principale dell’omonimo piccolo arcipelago, situato ad est dell’Australia, tra la Nuova Zelanda e la Nuova Caledonia. Scoperta dall’esploratore Cook, è caratterizzata da una rigogliosa vegetazione autoctona, in particolare dal pino dell’Isola Norfolk, vero e proprio simbolo dell’isola come si può osservare dalla bandiera nazionale.

In questo posto da favola, circondato da spiagge candide e acque cristalline, è anche possibile fare trekking perdendosi nel Giardino Botanico, oppure sui sentieri dei monti Pitt e Bates. Da non perdere inoltre la visita a uno dei siti storici meglio conservati dell’intero Pacifico: il Kingston and Arthurs Vale Historic Area, meglio conosciuta con l’acronimo KAVHA e inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.

Isola Norfolk, Pacifico

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L’incredibile paesaggio dell’Isola Norfolk

Isole Whitsunday

Le Whitsunday rientrano nella lista delle isole australiane più spettacolari. Situate nel mar dei Coralli al largo della costa centrale del Queensland, sono un arcipelago di 74 isole continentali di varie dimensioni che prendono il nome dalla più grande, la Whitsunday appunto. Quest’ultima, nonostante le strutture poco ricettive, attira a sé tantissimi turisti ogni anno, grazie soprattutto a Whitehaven Beach: un tratto di spiaggia lungo 6 km considerato tra i più belli del mondo.

Whitehaven Beach, Australia

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L’affascinante Whitehaven Beach

Isole Galapagos

Una delle principali destinazioni al mondo per gli amanti della natura incontaminata, le Isole Galapagos dell’Ecuador sono considerate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Famose per la loro biodiversità, queste isole sono abitate da iguane, tartarughe giganti di ogni tipo, leoni marini, pinguini e tantissime specie di uccelli.

Non a caso, è proprio dallo studio della flora e la fauna di queste isole che Darwin prese ispirazione per formulare la sua Teoria dell’Evoluzione!

Isole Galapagos, Ecuador

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Iguane marine alle Isole Galapagos

Aitutaki

Aitutaki è un atollo del Pacifico che offre ai visitatori spiagge mozzafiato e acqua cristallina. L’isola corallina è situata a 235 km a nord est di Rarotonga, la capitale delle Isole Cook. Essendo abbastanza difficile da raggiungere, fa ancora parte delle isole poco turistiche, ma sono sempre di più i turisti che vengono a tuffarsi nella laguna turchese di questo posto paradisiaco e ad ammirare i motu che lo circondano.

Aitutaki, Pacifico

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Tutta la bellezza di Aitutaki

Moorea

Tra le isole più belle della Polinesia Francese c’è Moorea, una delle mete preferite dagli innamorati in luna di miele. Circondata dalla barriera corallina, le acque limpide e le spiagge da sogno non sono l’unica cosa che questo piccolo paradiso ha da offrire. Oltre alle due baie stupende in cui fare immersioni per ammirare la barriera corallina, infatt,i è possibile fare escursioni sulle montagne dell’isola e scoprire la bellezza della sua natura incontaminata.

Moorea, Polinesia Francese

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Veduta di Moorea

Isole della Grande Barriera Corallina

Bene protetto dall’UNESCO e Patrimonio dell’umanità, la Grande Barriera Corallina è la più grande estensione di corallo del mondo: si sviluppa per 2300 chilometri ed è composta da 900 isole. Queste sono vere e proprie isole paradiso del Pacifico, dei capolavori della natura diversissimi tra loro. Non si può stabilire quale sia la più bella, data la loro diversità, ma di certo ognuna di loro offre un’esperienza unica e indimenticabile.

Isole della Grande Barriera Corallina, Australia

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Una delle Isole della Grande Barriera Corallina

Raiatea

Le isole del Pacifico però non sono solo belle spiagge, perché ci sono luoghi come Raiatea, ad esempio, che non ne hanno per niente. Non per questo però è priva di meraviglie da scoprire. Qui infatti si può approfondire meglio la conoscenza della cultura polinesiana e i resti delle antiche civiltà. Sono infatti tantissime i marae, luoghi sacri, edificati dagli antichi polinesiani. In particolare, il Marae Taputapuatea è uno dei tempi più importanti della Polinesia Francese.

Raiatea, Pacifico

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Splendido paesaggio di Raiatea

8. Palau

Il nome, nella lingua locale, è letteralmente tradotto in “favola” e non c’è termine migliore per definire questo arcipelago. Queste 200 isole della Micronesia sono circondati da acque dai fondali incontaminati e ricchi di biodiversità. Un luogo di pace in cui godersi il relax in piena regola, baciati dal sole che splende tutto l’anno.

Palau, Micronesia

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Paesaggio incredibile di Palau

Efate

Efate è l’isola più popolosa delle Vanuatu ed è situata nel Pacifico meridionale. La sua capitale, Port Vila, è un mix di culture tutte da scoprire. Qui è possibile praticare windsurf, fare snorkeling, visitare le caratteristiche piantagioni di cocco e ammirare le spettacolari Cascate di Mele.

Efate, Pacifico

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Il tramonto di Efate

Taveuni

La terza isola più grande delle Fiji è anche chiamata “isola giardino” dato che il 60% della superficie è coperto da un manto di foresta pluviale. A Taveuni è possibile ammirare tutta la bellezza della natura, tra piscine naturali, cascate e piante tropicali pieni di uccelli variopinti di ogni genere. Gli appassionati di immersione subacquea, invece, possono godere di uno spettacolo fantastico osservando i banchi di corallo nello stretto di Somosomo.

Taveuni, Fiji

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Spiaggia sabbiosa di Taveuni
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È stato scoperto il corallo più grande del mondo: si vede dallo spazio

Un gruppo di scienziati che lavorava a bordo di una nave da ricerca nell’Oceano Pacifico sud-occidentale, ha scoperto il corallo più grande del mondo largo 34 metri, lungo  32 metri e alto 5,5 metri, con una circonferenza di 183 metri. Il gigantesco organismo è una complessa rete di polipi corallini, piccole creature individuali, cresciute nell’arco di tre secoli e, a differenza di una barriera corallina che è una rete di molte colonie di coralli, questa struttura è un corallo autonomo che è cresciuto ininterrottamente per centinaia di anni.

Scoperto dai membri del team National Geographic Pristine Seas durante la spedizione scientifica alle Isole Salomone, in Oceania, il mega corallo di colore marrone con alcuni spruzzi di giallo brillante, blu e rosso, è ricoperto da increspature di onde che rispecchiano la superficie dell’oceano. Appartiene alla specie denominata Pavona clavus e fornisce riparo e zone di riproduzione essenziali per una serie di specie, dai gamberi e granchi ai pesci. Le sue enormi proposizioni lo rendono visibile dallo spazio, secondo quanto riportato da National Geographic.

Proprio quando pensiamo che non ci sia più nulla da scoprire sul pianeta Terra, troviamo un enorme corallo composto da quasi un miliardo di piccoli polipi, pulsante di vita e colore” ha affermato Enric Sala, National Geographic Explorer in Residence e fondatore di Pristine Seas. “Si tratta di una scoperta scientifica significativa, come trovare l’albero più alto del mondo. Ma c’è motivo di allarme. Nonostante la sua posizione remota, questo corallo non è al sicuro dal riscaldamento globale e da altre minacce umane”.

Il corallo più grande del mondo: dove si trova

A occhio nudo potrebbe sembrare un’immensa roccia appena sotto la superficie dell’oceano, ma quando i membri del team lo hanno inizialmente individuato, hanno pensato che potesse trattarsi dei resti di un relitto. Manu San Félix, direttore della fotografia subacquea di Pristine Seas, si è immerso per dare un’occhiata più da vicino e ha scoperto che si trattava di un corallo eccezionalmente grande. Fino a oggi non era mai stato notato da nessuno e la comunità locale ha negato di sapere della sua esistenza.

L’oceano provvede ai nostri mezzi di sostentamento e ha contribuito così tanto alla nostra economia nazionale e alle nostre comunità” ha osservato il primo ministro delle Isole Salomone Jeremiah Manele. “La nostra sopravvivenza dipende da barriere coralline sane, quindi questa entusiasmante scoperta sottolinea l’importanza di proteggerle e sostenerle per le generazioni future“.

I coralli sono paradisi per la vita marina e la forma a cupola del Pavona clavus ospita giovani pesci di barriera, granchi e altri invertebrati di barriera da cui le comunità locali dipendono per il cibo. I polipi che formano questo enorme corallo provengono da larve che si sono insediate sul fondale marino e si sono moltiplicate in milioni di altri polipi geneticamente identici nel corso dei secoli.

Spedizione Isole Salomone

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Subacquei in spedizione intorno alle Isole Salomone

Grandi colonie di coralli adulti come questa contribuiscono in modo significativo al recupero degli ecosistemi delle barriere coralline grazie al loro elevato potenziale riproduttivo” ha osservato Eric Brown, scienziato dei coralli per la spedizione Pristine Seas alle Isole Salomone. Brown, uno dei principali scienziati dei coralli al mondo, aveva identificato e misurato il precedente corallo da record, situato nelle Samoa americane. “Mentre le vicine barriere coralline poco profonde erano degradate a causa dei mari più caldi, assistere a questa grande oasi di corallo sana in acque leggermente più profonde è un raggio di speranza“.

Cosa vuol dire questa scoperta

La scoperta del mega corallo avviene quando la ricerca ha dimostrato che solo l’8,4% dell’oceano è protetto in una certa misura. Studi scientifici raccomandano che il mondo protegga almeno il 30% dell’oceano per mantenere il suo ruolo nell’assorbimento di gran parte del nostro inquinamento da carbonio, oltre a fornire cibo, benefici economici e occupazione a centinaia di milioni di persone. Uno studio recente ha scoperto che abbiamo bisogno di circa 190.000 piccole AMP nelle regioni costiere e 300 grandi AMP nelle aree remote entro la fine del 2030 per raggiungere l’obiettivo.

È un monumento naturale che ha visto l’arrivo dei primi europei in queste acque“, ha affermato San Félix, il primo a individuare il corallo da record. “Personaggi illustri dell’umanità hanno convissuto con questa colonia: Newton, Darwin, Curie, Gandhi, Einstein… e lui è sopravvissuto a loro. Ora conserva informazioni su come sopravvivere nel corso dei secoli. Il codice genetico di questi semplici polipi è un’enorme enciclopedia che ha scritto come sopravvivere a molteplici condizioni climatiche e fino ad ora lo fa nonostante il riscaldamento degli oceani“.

I coralli delle Isole Salomone

Le Isole Salomone ospitano la seconda più alta diversità di coralli del pianeta, vantando oltre 490 specie note, sia dure che morbide. Ospita anche uno dei vulcani sottomarini più attivi al mondo, Kavachi. “Le Isole Salomone sono custodi dell’oceano e delle meraviglie del Triangolo dei Coralli, tra cui questo corallo mozzafiato“, ha osservato Collin Beck, Segretario permanente del Ministero degli Affari Esteri e del Commercio Estero del Paese. “C’è così tanto da imparare sulla ricchezza della vita marina e dell’ecosistema oceanico, ma questa scoperta apre le porte della conoscenza. Sono necessarie ulteriori ricerche scientifiche per comprendere meglio la nostra ricca biodiversità e il nostro pianeta”.

A metà ottobre, 18 scienziati e registi di National Geographic Pristine Seas hanno intrapreso una spedizione per studiare la salute degli oceani in alcune parti delle Isole Salomone. Il viaggio di ricerca della durata di mesi, una partnership tra National Geographic Pristine Seas, il governo delle Isole Salomone, membri chiave di Ocean12 e il Ministero dell’istruzione e dello sviluppo delle risorse umane delle Isole Salomone (MEHRD), sta utilizzando tecnologie all’avanguardia per comprendere meglio l’ecosistema marino del paese nella speranza di far progredire la conservazione degli oceani.

Vivendo e lavorando a bordo della nave da ricerca Argo, il team di membri dell’equipaggio locali e internazionali valuterà la salute dell’oceano con telecamere di profondità, indagini subacquee, conteggi degli uccelli marini, indagini visive subacquee, campionamento del DNA ambientale (eDNA) e un nuovo sommergibile all’avanguardia classificato per 1.300 m di profondità. Pristine Seas conduce ricerche per supportare i paesi nel rispettare i loro impegni per la protezione degli oceani. Il team di scienziati e registi internazionali e locali studia la salute dell’oceano, documentando la sua meraviglia attraverso fotografie e cinematografia, per supportare gli sforzi di conservazione degli oceani in collaborazione con le comunità locali.

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Miraflores a Lima, le migliori attività da fare nella Capitale del Perù

Lima è la Capitale del Perù e regala indubbiamente grandi emozioni ai turisti: il suo centro storico è Patrimonio dell’Umanità Unesco, e la città è stata a lungo centro nevralgico del Sud America. Oltre al centro, però, vogliamo concentrarci su uno dei luoghi da visitare assolutamente quando ci si trova nella Capitale, ed è il Distretto di Miraflores: è tra i 43 distretti del Perù e fa parte della provincia di Lima. Fondato il 2 gennaio 1857, confina con il Distretto di San Isidro, di Surquillo, di Barranco, di Santiago de Surco e con l’Oceano Pacifico.

Cosa fare nel Distretto di Miraflores a Lima

Quando pensiamo al Perù, ci vengono sin da subito in mente mete come Cusco e Machu Picchu, super scelte dai turisti per l’incredibile storia. Ma, a partire dalla Capitale Lima, ci si può dirigere verso Miraflores, tra le zone più incantevoli dove fare tantissime attività sorprendenti. Grattacieli che svettano verso l’alto, viste panoramiche sull’Oceano Pacifico, quartieri residenziali sulla spiaggia, locali notturni e alberghi di prima scelta: questo e molto altro ti attende a Miraflores.

Parco Kennedy

Si trova proprio nel centro di Miraflores ed è conosciuto per essere il “parco dei gatti”, perché qui i local e i giardinieri si prendono cura dei randagi (che sono super coccoloni e amichevoli). Un luogo incantevole dove fare una passeggiata, in cui incontrare musicisti, artigiani, o magari fermarsi a provare i dolci peruviani, tra cui mele caramellate, picarones e churros. Al centro del parco trovi l’Anfiteatro Chabuca Granda.

Lungomare di Miraflores

Il Malecon a Lima è la passerella che va da San Isidro a Barranco a Miraflores: si affaccia sull’Oceano Pacifico e ospita spazi verdi e negozi. Il tramonto sul Malecon è una delle migliori attività da fare, magari ammirando il panorama in bicicletta.

Parco degli Innamorati

Miraflores è particolarmente apprezzata e conosciuta per offrire tantissimi spazi verdi ai local e ai turisti. In particolare, però, il Parco degli Innamorati è una di quelle attrazioni da non perdere, famoso per la statua “El Beso”, scolpita da Victor Delfin il 14 febbraio 1993. Un uomo e una donna si scambiano un bacio in riva all’oceano: da vedere con la propria dolce metà.

Rovine di Huaca Pucllana

Huaca Pucllana si trova proprio nel centro del quartiere moderno Miraflores: non capita tutti i giorni di poter ammirare delle rovine in città. La piramide di Huaca Pucllana risale al 500 d.C. ed è stata costruita da una civiltà costiera pre-Inca con mattoni di argilla. Il plus? La possibilità di mangiare di notte alle rovine, quando sono illuminate. Magari uno stufato di gamberi e quinoa, con formaggio fresco e quel tocco vivace di peperoncino (la cucina peruviana è tra le migliori al mondo).

Surf

Tra gli sport acquatici principali del Perù c’è il surf: precisamente, ti consigliamo di fare surf alla spiaggia di Miraflores, Playa Costa Verde, o magari a Makaha Beach, il posto ideale per i principianti perché qui si concentrano diverse scuole di surf e l’acqua è più fredda. Per chi fa surf in autunno o in inverno, è richiesta la muta.

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Lima: quando visitare la capitale del Perù

Lima, capitale del Perù, è una città con una duplice anima che arriva dritta al cuore di chi la visita. Da un lato la sua calma di millenni di storia che la caratterizza, dall’altro la vivacità caotica di una grande metropoli sudamericana. Arroccata su grandi scogliere che si affacciano senza timore sul maestoso Oceano Pacifico, la capitale peruviana pulsa al ritmo di una melodia che unisce l’antico al moderno, la tradizione all’innovazione, il passato al futuro. Se stai organizzando – o hai in programma – un viaggio in questa splendida zona del mondo, allora ti starai chiedendo anche qual è il momento migliore per visitarla. In questa guida, che descrive il clima e la temperatura a Lima, potrai trovare tutte le informazioni necessarie per organizzare al meglio il tuo viaggio. Pronto a prendere nota? Partiamo!

Clima a Lima: una panoramica completa

Quando si parla di meteo è sempre difficile stabilire con certezza le caratteristiche climatiche di una regione. Tuttavia, per quanto riguarda Lima, una cosa è certa: l’identikit climatico della capitale peruviana è davvero, davvero particolare. Di natura sub-tropicale e desertica, ogni annata presenta principalmente due stagioni:

  • Stagione calda, che va dal mese di dicembre al mese di maggio.
  • Stagione fredda, che va dal mese di giugno al mese di novembre.

L’elemento che rende il clima di Lima così particolare è la garúa, una nebbiolina perenne che va da giugno a settembre e che deposita goccioline di rugiada al suolo. Nonostante Lima si trovi a pochi gradi dall’Equatore, il clima è arido e mite; una condizione dovuta alla Humboldt, una corrente fredda marina che arriva direttamente dalloceano. Le temperature medie di Lima oscillano da un minimo di 14° gradi a un massimo di 29° senza manifestare picchi estremi di caldo o freddo. Per scoprire il momento migliore per visitare la capitale del Perù, ecco una panoramica precisa delle due stagioni che la caratterizzano.

Stagione calda: dall’oceano alle grandi celebrazioni culturali

Da dicembre a maggio, l’estate abbraccia con le sue giornate soleggiate e il suo clima mite le bellezze di Lima. Le temperature variano tra i 20°C e i 29°C, rendendo questo un ottimo periodo per visitatori e locali che vogliono godersi le meraviglie offerte dalla costa e dall’oceano. In questo momento dell’anno i cieli si ripuliscono di quel grigiore che caratterizza la stagione fredda, tingendosi di un celeste brillante e lasciandosi alle spalle i nuvoloni. Durante la stagione calda le spiagge pullulano di surfisti a caccia dell’onda perfetta, di nuotatori appassionati e, in generale, di amanti del grande blu. Soprattutto le spiagge di Miraflores e Barranco fanno da palcoscenico alla vita della città che si anima con eventi, feste e attività. Non solo mare, la stagione calda a Lima offre molto anche agli appassionati dell’alta quota, tanto che da qui partono una serie di escursioni che ti porteranno a esplorare antichissime rovine precolombiane (come Pachacamac) oppure, se ami immergerti nella natura, ti porteranno a paradisi naturali come quello di Paracas. Durante la stagione calda il calendario di Lima si riempie di eventi e celebrazioni importanti, in queste giornate la gioia e il brio invadono le strade di Lima accendendo di vita l’intera città. Le più importanti sono:

  • L’anniversario di Lima: ogni anno, il 18 gennaio, Lima festeggia “il suo compleanno”. Una festa molto sentita e vissuta con enorme entusiasmo da parte di tutti i locali e che vuole celebrare la fondazione della capitale, avvenuta per mano di Francisco Pizarro nel 1535. In questi giorni la città, supportata anche dal clima mite della stagione estiva, offre eventi, parate, concerti ed esibizioni di balli popolari che invadono il centro storico. Un’occasione imperdibile per toccare con mano l’identità culturale di Lima e, in generale, del Perù.
  • Il Festival Mistura: durante la stagione calda si celebra Il Festival Mistura, nonché l’evento culinario più celebre e importante di tutto il Perù. Anche se in passato si celebrava in settembre, ora, sempre più spesso, viene organizzato i primi mesi dell’anno. Questo festival è d’obbligo per scoprire la tradizione gastronomica peruviana.
  • Virgen de la Candelaria: in febbraio i peruviani celebrano la festa della Virgen de la Candelaria, portando tra le strade di Lima gioia e brio. Bande, parate ed esibizioni di danza folcloristica riempiono la città. Tra le tradizioni più importanti troviamo la danza Diablada, che rappresenta la lotta tra il bene e il male e viene messa in scena dai ballerini con coreografie e costumi che simulano questa lotta tra angeli e demoni.
Abitante di Lima con abito tradizionale

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Il celebre Festival Mistura a Lima, in Perù

Stagione fredda: garúa, musei e grandi eventi nazionali

Dopo aver scoperto le caratteristiche della stagione calda, è il momento di scoprire quelle della stagione fredda, in modo da organizzare il tuo viaggio al meglio. Da giugno a settembre, le temperature medie calano oscillando tra i 14°C e i 19°C e la famosa garúa – la nebbiolina di cui ti parlavamo all’inizio di questo articolo – pervade la città dandole un tocco malinconico che si aggiunge al grigiore del cielo annuvolato che caratterizza questa stagione. Nonostante queste condizioni possano perdere presa sugli amanti del mare, del sole e della vita balneare, l’inverno a Lima gode di un fascino e di atmosfere uniche. In questi mesi il clima a Lima è caratterizzato dall’assenza di precipitazioni ma, grazie all’umidità e alla brezza dell’oceano, le giornate rimangono fresche regalando una condizione ideale per chi ama visitare le città con un clima mite. Durante la stagione fredda, la maggior parte del turismo balneare migra altrove, lasciando spazio solo a qualche surfista temerario che cerca di domare la furia dell’oceano. Questo rende le spiagge di Lima un vero spettacolo mozzafiato, da ammirare in tutta la loro bellezza e la loro solitudine. In inverno Lima è un fiore che sboccia negli spazi chiusi: musei e gallerie d’arte offrono riparo dalla nebbia e avvolgono i visitatori con il calore dell’arte. Se visiti Lima in questo periodo, un giro al Museo Larco, con la sua incredibile collezione di arte precolombiana, e al MALI sono davvero d’obbligo. Nonostante le condizioni climatiche più avverse della stagione fredda, Lima – tra giugno e settembre – si riempie di eventi culturali e tradizioni folcloristiche, pertanto, se stai organizzando il tuo viaggio in uno di questi mesi, potresti trovarti in mezzo a una di queste grandi feste:

  • Festa di San Pedro e San Pablo: celebrata in giugno, è una festa religiosa molto sentita, soprattutto nei distretti costieri come Chorrillos e Callao, dalla comunità di pescatori. La festa inizia con una funzione religiosa e prosegue con una processione che conduce la statua di San Pedro, patrono dei pescatori, al mare.
  • Festa di Santa Rosa da Lima: una seconda tradizione religiosa – questa volta celebrata in agosto – è la Festa di Santa Rosa da Lima ed è uno degli eventi religiosi più importanti della capitale. Durante la festa, la patrona del Perù viene celebrata nel suo santuario e poi la festa prosegue sulle strade della città.
  • Giorno dell’Indipendenza: nonostante l’inverno di Lima, la festa che celebra l’indipendenza peruviana resta una delle festività più celebri e famose di tutta la capitale. La città si colora di rosso e bianco, si riempie di parate e, il 28 luglio, si ascolta il discorso del Presidente della Repubblica.

Il clima a Lima: qual è il periodo migliore?

Come avrai intuito, non c’è una risposta definitiva alla domanda “Qual è il periodo migliore per visitare Lima?”. Tutto dipende dalle tue preferenze di viaggio e da ciò che ami fare. Mentre di solito si parla di 4 stagioni, nel caso di Lima la scelta ricade su due stagioni principali: quella calda e quella fredda. Entrambi i periodi illuminano la città di un’aura diversa, di un fascino distinto. Nella stagione calda puoi goderti le esperienze offerte dalle zone costiere, in quella fredda puoi godere delle ricchezze culturali che offre la capitale peruviana. Qualsiasi sia la tua scelta, Lima saprà conquistarti con il suo fascino antico e la sua modernità in evoluzione.

Per organizzare al meglio il tuo viaggio ecco uno schema riassuntivo del clima e temperatura di Lima da tenere a mente quando pianificherai il tuo itinerario nella meravigliosa capitale del Perù.

  • Stagione calda: da dicembre a maggio. Temperature tra i 20°C – 29°C con giornate soleggiate, cieli tersi e clima secco. Il momento ideale per attività balneari ed escursioni nella natura. Eventi principali: festival gastronomici come Mistura, concerti e attività culturali all’aperto.
  • Stagione fredda: da giugno a novembre. Temperature tra i 14°C – 19°C con giornate caratterizzate da una nebbia costante, cieli grigi e clima fresco e umido senza pioggia. Il momento perfetto per scoprire le gallerie e i musei della città e immergersi nei suoi eventi culturali e religiosi.
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Teahupo’o, il paradiso del surf di Tahiti

Tahiti, l’isola paradisiaca che incanta i viaggiatori di tutto il mondo con le sue spiagge di sabbia bianca, le acque cristalline e la ricca cultura polinesiana, si erge maestosa nel cuore dell’Oceano Pacifico e oggi è sotto i riflettori grazie a uno degli spot di surf più famosi al mondo, Teahupo’o. Qui, infatti, si stanno svolgendo le gare di surf per i Giochi Olimpici di Parigi 2024: non è certo un mistero il perché!

L’onda di Teahupo’o è famosa in tutto il mondo e può essere a pieno titolo detta il sogno di ogni surfista: questo perché in questo preciso angolo di Pacifico, accade un miracolo di Madre Natura. L’onda che si forma a Teahupo’o è a dir poco iconica, definita dai surfisti di tutto il mondo come “l’onda perfetta”.

Teahupo’o e l’onda perfetta

Nella splendida cornice dell’arcipelago delle Isole della Società, Tahiti brilla di luce propria: è l’isola più grande di questo arcipelago polinesiano ed è un vero e proprio trionfo della natura, con la sua flora rigogliosa e tropicale, il territorio vulcanico e spiagge che tolgono il fiato per la loro bellezza.

Proprio a Tahiti incontriamo Teahupo’o, un luogo di straordinaria bellezza ma famoso soprattutto per essere uno degli spot di surf più incredibili al mondo. Teahupo’o è sede di una tappa di World League di surf da oltre vent’anni e surfisti del calibro di Gabriel Medina, Kelly Slater, Jérémy Florès, Andy Irons e Mark Occhilupo sognano di dominare la sua onda e di battere qui i propri record relativi a questo affascinante e adrenalinico sport acquatico.

Surfista a Teahupo'o

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Un surfista sull’onda a Teahupo’o

Il nome stesso di Teahupo’o ha un significato ancestrale: nella lingua locale Teahupo’o significa “teste tagliate”, in tahitiano, ma anche “muro di teschi”. Questo termine si lega a una leggenda secondo cui, al confine dell’omonimo villaggio, un tempo i clan del territorio combatterono per l’isola e i vincenti costruirono un muro di delimitazione proprio con i teschi dei clan sconfitti. Ma c’è di più: un’altra leggenda, invece, lega l’origine del nome alle teste tagliate di chi aveva il coraggio di sfidare le possenti onde di Teahupo’o.

Teahupo’o oggi vanta un impianto per le gare di surf che è comunque stato progettato per salvaguardare la natura dell’isola, con strutture modulari. Ma veniamo al dunque, parlando della grande protagonista di Teahupo’o, l’onda perfetta: a far sì che questa spettacolare onda si formi è anche la barriera corallina sottomarina, posta a 400 metri di distanza dalla costa, con un fondale che precipita da una profondità di 45 metri a una di zero. Poiché la laguna è di poco sopraelevata rispetto all’oceano, l’onda si infrange nel momento in cui l’acqua della laguna viene come aspirata, dando vita a  un fenomeno che rende le onde stesse ancora più alte e cave.

Le condizioni oceaniche, quali la forza e la direzione delle mareggiate, sono altre variabili che influenzano la formazione di questa onda: soprattutto in inverno, con le mareggiate più frequenti, a Teahupo’o le onde raggiungono la loro massima grandezza e intensità.

Il periodo in cui ammirare e cercare di cavalcare l’onda di Teahupo’o va da aprile a ottobre: questa mitica onda può avere un’altezza che va dai 3 ai 7 metri. Ma la sua caratteristica più affascinante è l’unione di tre aspetti: il barrel iconico, cioè la forma ideale di un’onda per surfare, la discesa alla base ovvero l’heavy drop e il reef poco profondo, ovvero il cosiddetto fondale.

Il periodo migliore per visitare Teahupo’o

Se vi state domandando qual è il periodo migliore per andare a Teahupo’o, sicuramente parliamo di un arco temporale che abbraccia la primavera e l’estate: i mesi da maggio ad agosto sono i migliori per godersi il surf a Teahupo’o e il territorio circostante.

Teahupo'o, villaggio

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Vista del villaggio di Teahupo’o

Durante l’inverno in Polinesia, che corrisponde ai mesi tra giugno e agosto, le onde dell’Oceano Pacifico sono più imponenti, ma attenzione: anche il vento può essere più impervio in questa stagione, motivo per cui solo i surfisti più abili possono confrontarsi con Teahupo’o.

Come raggiungere Teahupo’o

La città di Papeete, capitale della Polinesia Francese, si trova si trova proprio sull’isola di Tahiti: ecco perché Teahupo’o, parte del comune di Taiarapu-Ovest, a circa 70 chilometri dalla capitale, è facilmente raggiungibile anche in auto con un tragitto di circa 1 ora e 30 minuti. Per raggiungere Teahupo’o si può anche volare dall’aeroporto di Faa’a, che si trova vicino alla capitale, per poi prendere un’auto o un altro mezzo di trasporto in direzione Teahupo’o.

Cosa mangiare a Teahupo’o

Se vi piacciono i sapori freschi ed esotici, a Teahupo’o troverete pane per i vostri denti: la cucina locale è ancorata fortemente a ciò che offre la natura, per cui il pesce e i frutti di mare sono i grandi protagonisti delle tavole di Tahiti così come il latte di cocco e la frutta in genere. Se andate in viaggio a Teahupo’o vi consigliamo di provare:

  • Poisson Cru: un piatto classico della cucina polinesiana, il Poisson Cru è una sorta di ceviche a base di pesce crudo marinato nel succo di lime e latte di cocco, condito con verdure fresche come cetrioli, pomodori e cipolle.
  • Poisson Frit: il pesce fresco fritto è una scelta popolare nelle cucine locali. Potete assaporare varietà di pesce fresco fritto e croccante servito con salsa aioli o altre salse tradizionali.
  • Poisson Poe: un piatto tradizionale a base di pesce cotto con latte di cocco, vaniglia e altre spezie polinesiane. Viene spesso servito con purè di banane o uru (frutto del pane).
  • Fruit de Mer: date un’occhiata ai ristoranti locali per assaggiare deliziosi frutti di mare freschi, come aragoste, gamberi, cozze e altri frutti di mare locali.
  • Frutta Tropicale: non dimenticate di gustare la vasta gamma di frutta tropicale disponibile sull’isola. Ananas, mango, papaya e cocco fresco sono solo alcune delle delizie fruttate che potete trovare a Teahupo’o.
  • Banane Tahitiane: le banane locali sono un’altra leccornia da provare. Più piccole e più dolci delle banane comuni, sono un’esperienza gustosa da non perdere.
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Cosa vedere a Niue, viaggio nel Paese più piccolo del mondo

Niue è una gemma nascosta situata nel vasto Oceano Pacifico meridionale, in grado di affascinare per la sua bellezza incontaminata e la sua cultura autentica. Quest’isola viene conosciuta anche come “The Rock”, la roccia, grazie alla sua conformazione geologica. Si tratta di una piccola isola del Pacifico, che offre un mix unico di avventura, relax e scoperta culturale, una piccola nazione situata a circa 2.400 chilometri a nord della Nuova Zelanda.

Niue è una delle isole coralline più grandi del mondo, con una superficie di circa 260 chilometri quadrati. Nonostante queste sue dimensioni ridotte, l’isola vanta una sorprendente varietà di paesaggi naturali, dalle scogliere mozzafiato alle grotte marine, dalle spiagge di sabbia bianca fino alle grandi foreste che ricoprono gran parte del suo territorio.

Cosa rende Niue il più piccolo Paese del mondo? Sicuramente, oltre che la sue ridotte dimensioni, sull’isola vive una popolazione di circa 1.600 abitanti, e ciò lo rende uno dei paesi meno popolati del mondo. Queste caratteristiche rendono l’isola un rifugio perfetto per chi cerca tranquillità ed intimità, lontano dalle folle turistiche. Niue è una nazione autonoma, ma in libera associazione con la Nuova Zelanda. Quindi, pur essendo indipendente, mantiene forti legami politici e culturali con questa fantastica terra.

Come arrivare a Niue

A causa della sua posizione, raggiungere Niue richiede un po’ di pianificazione, ma l’isolamento dell’isola è parte anche del suo fascino. L’unico aeroporto internazionale presente sull’isola è l’Aeroporto Internazionale di Niue, situato vicino al villaggio di Alofi, la capitale di Niue. L’unica compagnia aerea che opera voli regolari per Niue è Air New Zealand, con voli settimanali da Auckland.

Una volta atterrati, l’accoglienza dei locali e la bellezza naturale dell’isola ripagano ampiamente il viaggio e la fatica sostenuta per arrivare fino a qui. Inoltre, essendo i trasporti sull’isola limitati, la soluzione migliore per visitare questo angolo di paradiso del Pacifico è noleggiare un’auto.

Cosa vedere sull’isola di Niue?

Ecco quali sono le principali attrazioni e le attività imperdibili di Niue, per scoprire uno dei Paesi più piccoli del mondo.

Alofi, la capitale di Niue

Alofi è un incantevole villaggio che offre una la possibilità di immergersi nella quotidianità degli abitanti di Niue. Qui è possibile trovare alcuni dei principali servizi dell’isola, come diversi negozi, ristoranti ed alloggi. Per un’esperienza locale, il mercato settimanale di Alofi è la giusta occasione per scoprire i prodotti freschi dell’isola, prodotti artigianato locale ed acquistare souvenir. Tra i luoghi di interesse, visitate la cattedrale di Niue, una piccola ma affascinante chiesa cattolica, e il memoriale della seconda guerra mondiale. Alofi è anche il punto di partenza ideale per esplorare le altre attrazioni dell’isola.

Vista della costa di Aloifi e delle sue acque cristalline sull'isola di Niue

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Vista della costa di Aloifi e delle sue acque cristalline, Niue

Matapa Chasm, per gli amanti dello snorkeling

Matapa Chasm è una delle meraviglie naturali del piccolo Paese di Niue, un’insenatura nascosta tra alte scogliere calcaree. Questo luogo è perfetto per nuotare e per gli amanti dello snorkeling, grazie alle sue acque limpide e tranquille che rendono questo posto incantevole. La leggenda vuole che questa parte dell’isola fosse il luogo di balneazione dei diversi Re di Niue.

Le Talava Arches

Le Talava Arches sono un’imponente formazione rocciosa situata sulla costa nord di Niue. Questi archi naturali sono stati scolpiti dalle onde nel corso dei millenni ed offrono uno spettacolo mozzafiato, specialmente al tramonto. Per raggiungere questo luogo unico sull’isola di Niue è necessario percorrere un sentiero attraverso una fitta e verde vegetazione, che aggiunge un tocco di avventura all’escursione. Questo è il luogo ideale per gli amanti della fotografia, che al tramonto saranno in grado di regalarsi lo scatto perfetto.

Le piscine naturali di Niue: le Limu Pools

Le Limu Pools sono una serie di piscine naturali situate sulla costa settentrionale di Niue. Si tratta di un luogo molto famoso per le loro acque turchesi e la varietà di pesci colorati che le abitano. Le piscine naturali di Limu Pools sono ideali per lo snorkeling ed il nuoto, che per gli amanti delle immersioni, rappresenta sicuramente un’esperienza unica ed indimenticabile.

Le Limu Pools, piscine naturali che si sono formate sull'isola di Niue

Fonte: iStock

Le Limu Pools, piscine naturali sull’isola di Niue

Il villago di Hikutavake

Hikutavake è un piccolo villaggio situato sulla costa nord-occidentale di Niue. Questo villaggio è famoso sull’isola grazie alle sue spiagge spettacolari e le piscine naturali, che rendono questo territorio unico nel suo genere, come del resto l’isola di Niue.
Infatti, una delle principali attrazioni del villaggio di Hikutavake è la piscina naturale di Avaiki, un luogo magico dove le acque cristalline si incontrano con le scogliere calcaree che caratterizzano l’isola.

Le attività imperdibili a Niue

Niue è il Paese più piccolo del mondo, ma ciò non toglie il fatto che l’isola abbia molto da offrire, soprattutto per quanto riguarda le attività da fare sull’isola.

Niue, infatti, è un paradiso per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni subacquee. Le acque che circondano l’isola sono cristalline ed ospitano una grande varietà di vita marina, come diverse specie di pesci tropicali, tartarughe marine e coralli colorati.

Inoltre, uno degli spettacoli naturali più emozionanti di Niue sono le balene. Da luglio a ottobre, le megattere migrano attraverso le acque di Niue, offrendo ai visitatori l’opportunità di avvistare questi maestosi giganti del mare. Ci sono numerosi punti di osservazione lungo la costa dove è possibile fare whale watching ed avvistare questi animali fantastici saltare e giocare nell’acqua.

Per scoprire l’isola e tutti i suoi angoli nascosti, sull’isola sono presenti numerosi sentieri escursionistici che attraversano foreste tropicali, si affacciano sulle scogliere e portano a grotte maestose ed affascinati. Esplorare Niue in bicicletta, poi, è un’esperienza fantastica. È possibile noleggiare biciclette nella capitale Alofi e partire alla scoperta dell’isola in modo ecologico e divertente attraversando le strade poco trafficate dell’isola, con viste spettacolari sull’oceano e sulla natura circostante.

Niue, con la sua bellezza naturale incontaminata e la sua cultura autentica, è una destinazione unica che merita di essere scoperta. Questa piccola isola nel cuore del Pacifico sarà in grado di offrire un’esperienza indimenticabile a tutti i suoi visitatori, amanti della natura, appassionati di avventura o semplicemente per coloro che sono alla ricerca di tranquillità. Un viaggio a Niue è un viaggio nel cuore di un paradiso ancora sconosciuto ai più, dove ogni angolo nasconde una nuova meraviglia da scoprire a poche ore di volo dalla Nuova Zelanda.