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Cosa vedere in Alto Adige, un sogno a occhi aperti tra laghi e Dolomiti

C’è un nome che, al solo pronunciarlo, risveglia immagini di paesaggi maestosi, di vette alpine che sembrano sfidare il cielo e di dolci colline ricamate da filari di vigneti a perdita d’occhio; un luogo dove il sole splende per oltre 300 giorni all’anno e le Dolomiti, Patrimonio UNESCO, vegliano su terre generose da cui nascono prodotti d’eccellenza quali mele succose, vini pregiati e speck dal profumo inconfondibile.

È l’Alto Adige, terra amata e sognata dai viaggiatori di tutta Europa, dove le radici profonde della storia si incontrano con l’energia frizzante dell’innovazione e del design contemporaneo. Scopriamo insieme le tappe che non si possono assolutamente perdere.

Lago di Braies

Nel cuore delle Dolomiti e nell’abbraccio della Croda del Becco, a 1494 metri di altitudine spicca il Lago di Braies dalle sfumature turchesi, uno dei luoghi più affascinanti e amati dell’Alto Adige.

Con una superficie di 31 ettari e una profondità massima di 36 metri, si adagia placido nell’estremità settentrionale del Parco Naturale di Fanes-Senes-Braies, a dominio della Valle di Braies nell’Alta Pusteria.

D’estate, il sentiero che ne delimita il perimetro regala rigeneranti passeggiate immerse nel silenzio interrotto soltanto dal fruscio dei rami e dal battito d’ali degli uccelli. Ma è d’inverno che il lago si trasforma davvero: quando la neve cade abbondante e il ghiaccio ricopre la sua superficie, il paesaggio si tramuta in un sogno bianco e camminare lungo le rive innevate diviene un’esperienza che sa di fiaba.

I giardini di Castel Trauttmansdorff

A Merano la natura sfoggia tutto il suo splendore ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, un angolo di paradiso dove ogni anno centomila fiori sbocciano in un tripudio di colori che inebria i sensi.

A pochi passi dal centro della cittadina termale, i giardini si estendono su dodici ettari, accarezzati da un clima mite che consente l’incredibile convivenza tra palme mediterranee e piante alpine. Ad aprile, un tappeto di violette e tulipani, tra cui spicca la rara “Tulipa Trauttmansdorff“, accoglie i visitatori con profumi dolcissimi e colori vividi. Le magnolie si aprono come nuvole rosa, gli oleandri ondeggiano lievi al vento, i salici piangenti e i cipressi rievocano storie adi altri tempi.

Percorrendo i sette chilometri di sentieri che si snodano tra i giardini del sole, i boschi del mondo, i giardini acquatici e terrazzati e i paesaggi dell’Alto Adige, ci si sente trasportati in una dimensione altra. E dove l’imperatrice Sissi amava passeggiare, si può scoprire persino un olivo di sette secoli proveniente dalla Sardegna.

Come se non bastasse, il regno sotterraneo delle piante svela, in un percorso scavato nella roccia, i misteri nascosti nel ventre della terra. I più piccoli, intanto, possono perdersi nell’allegria del mondo degli animali, tra pecore ungheresi, caprette nane, conigli e pavoni dalle piume iridescenti.

Piramidi di terra del Renon

Piramidi di terra del Renon

Fonte: iStock

Favoloso panorama delle Piramidi di terra del Renon

Sull’altopiano del Renon, la natura ha scolpito con mano sapiente uno dei paesaggi più sorprendenti dell’Alto Adige: le piramidi di terra. Pilastri sottili e slanciati, sovrastati da pesanti massi che sembrano sfidare le leggi della gravità, si ergono come custodi di un mondo modellato dal tempo e dagli elementi.

Lo straordinario fenomeno geologico affonda le radici nella storia glaciale della regione, quando i ghiacciai, ritirandosi, lasciarono dietro di sé un mosaico di detriti e rocce. L’acqua e il vento, lavorando senza sosta per millenni, hanno eroso tutto ciò che non era protetto da una pietra superiore, dando vita a queste architetture naturali dal fascino lunare.

Le piramidi di terra del Renon, ma anche quelle di Terento e Perca, sono la testimonianza visibile di un equilibrio delicato: camminare tra le colonne è come attraversare un paesaggio sospeso tra sogno e realtà, mentre all’orizzonte si stagliano le cime delle Dolomiti.

Il borgo medievale di Chiusa

Nella Valle Isarco, incastonato tra le vette come un gioiello, ecco Chiusa, uno dei borghi più affascinanti dell’Alto Adige, le cui mura antiche e le facciate merlate raccontano di un passato glorioso, di cavalieri e mercanti, di artisti in cerca di ispirazione.

Nel Cinquecento, vi sostò Albrecht Dürer durante il suo viaggio verso l’Italia. Rimasto incantato dalla bellezza del luogo, immortalò il borgo sullo sfondo della sua celebre allegoria “Das große Glück“, conferendo a Chiusa un’aura di romanticismo eterno.

Passeggiando per le viuzze acciottolate, tra bovindi fioriti e antichi stemmi, si respira un’atmosfera fuori dal tempo. La rocca di Sabiona, che domina il borgo dall’alto, veglia ancora oggi su cotanto scrigno di meraviglie, che a buon diritto è stato accolto tra “I Borghi più belli d’Italia“.

Le Tre Cime di Lavaredo

Imponenti, maestose, quasi irreali: le Tre Cime di Lavaredo si stagliano come un’icona assoluta delle Dolomiti, custodi silenziose di una bellezza che sfida ogni tentativo di “metterla nero su bianco”: le tre torri di roccia, scolpite dal vento e dalla neve, sono il simbolo di un mondo primordiale che riesce tuttora a commuovere.

Nel Parco Naturale Tre Cime, al confine tra l’Alto Adige e la provincia di Belluno, attraggono da sempre alpinisti e appassionati di escursionismo da ogni dove. Grazie alla strada a pedaggio che porta fino al Rifugio Auronzo, oggi anche chi non è esperto può godere della loro meraviglia senza troppa fatica. Il sentiero che le abbraccia, ampio e accessibile, regala vedute da togliere il fiato.

Le Tre Cime sono un’esperienza da vivere, un’emozione che rimane impressa nel cuore come una promessa di ritorno. Di fronte a loro, si comprende appieno quanto la natura sappia essere grandiosa, capace di creare opere che nessun essere umano potrà mai eguagliare.

Lago di Carezza

Lago di Carezza nelle Dolomiti

Fonte: iStock

Tutto il fascino del lago di Carezza

Perla della Val d’Ega, a pochi chilometri da Nova Levante, il Lago di Carezza incanta con le acque color smeraldo che sembrano cambiare tonalità a ogni soffio di vento o raggio di sole. Non a caso, in ladino viene chiamato “Lec de Ergobando“, il Lago dell’Arcobaleno, un nome che evoca tutta la magia dei suoi riflessi iridescenti. Ma c’è anche un’altra leggenda, più antica e romantica, a spiegarne la bellezza: si racconta che una sirenetta vivesse nelle profondità del lago e che il mago Masarè, innamoratosi perdutamente di lei, cercasse di conquistarla senza successo. In preda alla disperazione, egli scagliò in acqua l’arcobaleno che aveva intrecciato per attrarla, regalando così al lago i suoi magnifici colori.

Il Lago di Carezza è alimentato da sorgenti sotterranee che scendono direttamente dal Latemar, il massiccio montuoso che si specchia, maestoso, nelle sue acque. A seconda delle stagioni, il livello dell’acqua varia sensibilmente: in tarda primavera, grazie allo scioglimento delle nevi, il lago raggiunge la sua massima profondità di 22 metri, mentre in autunno si ritira, lasciando scoperte rive mai del tutto accessibili. In inverno si trasforma in un magico tappeto ghiacciato, incorniciato da boschi innevati.

Un sentiero circolare, percorribile in una ventina di minuti, permette di ammirarlo da differenti prospettive, mantenendo però intatta la “sacralità” delle rive, quasi a protezione della sua magia.

Vipiteno

Tra le cime innevate e le vallate rigogliose, Vipiteno si presenta come un gioiello medievale dal fascino intramontabile, tanto da essere annoverato tra i Borghi Più Belli d’Italia. Il piccolo centro, che unisce il fascino della storia al richiamo della natura, custodisce un patrimonio artistico e culturale che merita una visita.

Infatti, la Torre delle Dodici svetta come un faro tra le case color pastello,  mentre poco distante, il Municipio svela preziosi reperti romani, testimoni della lunga storia del borgo. Gli amanti dell’arte non possono perdere il Museo Multscher, custode di opere straordinarie, o il Museo Civico, che arricchisce ulteriormente l’offerta culturale di Vipiteno.

A loro volta, i dintorni, dalla Val di Vizze a Campo di Trens, offrono un ventaglio di escursioni, trekking e gite in bicicletta che soddisfano sia gli amanti dell’avventura sia chi cerca semplicemente momenti autentici al cospetto delle montagne. E chi desidera tuffarsi in un passato più remoto, può esplorare i castelli tutt’intorno: Castel Wolfsthurn, Castel Tasso e Castel Pietra, rocche che sembrano ancora vegliare sulla vita di queste valli incantate.

Gola del Bletterbach

Ai piedi del Corno Bianco, vicino ad Aldino, si apre uno dei luoghi più sorprendenti dell’Alto Adige: la Gola del Bletterbach, spesso definita il “Grand Canyon” della regione. Lunga otto chilometri e profonda fino a 400 metri, non si tratta soltanto di una meraviglia del paesaggio, ma di un vero e proprio viaggio indietro nel tempo.

Addentrarsi nel Bletterbach significa camminare lungo i millenni: le pareti stratificate raccontano oltre 40 milioni di anni di storia geologica e svelano come si sono formate le Dolomiti, oggi Patrimonio UNESCO: un’escursione, quindi, oltre a essere una piacevole passeggiata nella natura, è un’avventura scientifica e sensoriale, dove si possono osservare con i propri occhi strati di roccia perfettamente conservati, impronte fossili, e segreti antichissimi che emergono dalla terra.

Il Geoparc Bletterbach, grazie al centro visite, permette di approfondire ogni dettaglio di questo incredibile patrimonio naturalistico.

Alpe di Siusi

L’Alpe di Siusi si regala come un’immensa distesa verde ai piedi delle Dolomiti, con ben 56 chilometri quadrati che la rendono il più vasto altopiano d’alta quota d’Europa. A oltre 2.000 metri di altitudine, sopra i paesi di Castelrotto, Siusi allo Sciliar e Ortisei in Val Gardena, è uno scenario da cartolina, dove la natura regna sovrana.

D’estate, il paesaggio si anima di fiori e di escursionisti che percorrono la fitta rete di sentieri a piedi o in bicicletta, tra prati fioriti e rifugi accoglienti; durante l’inverno, invece, l’Alpe diventa un paradiso per sciatori e fondisti, con piste che lambiscono boschi incantati e panorami che tolgono il fiato.

Da ogni punto si gode di una vista spettacolare sulle Dolomiti con il gruppo del Sassolungo, il Sassopiatto e lo Sciliar.

Come arrivare e come muoversi in alto Adige

Raggiungere l’Alto Adige è semplice e comodo, sia che scegliate di viaggiare in auto, in treno o in aereo.

In auto, la via più diretta è l’Autostrada A22 del Brennero, che attraversa tutta la regione da nord a sud, regalando scorci sempre più spettacolari man mano che si sale verso le montagne. Per chi arriva da sud, vi sono varie uscite strategiche a seconda della destinazione: Egna/Ora, perfetta per chi punta alla Bassa Atesina; Bolzano sud, ideale per chi vuole raggiungere Merano e i suoi dintorni; Bolzano nord per immergersi nei paesaggi della Val d’Ega. Proseguendo verso nord, le uscite di Chiusa/Val Gardena, Bressanone/Varna, Vipiteno e Brennero aprono la strada a gioielli come la Val Pusteria, le Tre Cime, Plan de Corones e l’Alta Badia.

Se invece il vostro viaggio parte da ovest, potrete ammirare scenari da fiaba passando per il Passo Resia o il leggendario Passo dello Stelvio, quest’ultimo percorribile però soltanto nei mesi estivi. Chi arriva da est, invece, potrà scegliere l’ingresso dalla Val di Landro da Cortina d’Ampezzo o Misurina, oppure attraversare il Passo Monte Croce da Sesto, proprio nella suggestiva zona delle Tre Cime di Lavaredo.

Per chi preferisce il treno, la tratta principale è quella che collega Verona a Monaco, passando per Trento e il Brennero. Le stazioni più importanti dove scendere sono Bolzano, Bressanone, Vipiteno e Brennero, collegate alle principali località turistiche. Accanto a questa linea internazionale, due tratte secondarie arricchiscono l’offerta ferroviaria: la linea Bolzano-Merano-Val Venosta e quella che da Fortezza sale verso Brunico, San Candido e persino Lienz, già in territorio austriaco.

I collegamenti ferroviari sono frequenti e comodi: i treni Frecciargento partono ogni giorno da città come Verona, Firenze, Bologna, Roma e Trento, con otto corse giornaliere durante la settimana e dieci nei weekend. Se invece siete a Milano, Torino, Venezia, Udine o Trieste, potete salire a bordo dei Frecciabianca fino a Verona, dove troverete coincidenze rapide per l’Alto Adige. Non mancano neppure i collegamenti internazionali grazie ai treni DB/ÖBB, che attraversano il Brennero collegando l’Alto Adige direttamente all’Austria e alla Germania.

Anche arrivare in aereo è una scelta pratica. Gli scali più vicini sono quelli di Verona e Innsbruck, ma nelle vicinanze si trovano anche gli aeroporti di Venezia, Milano, Bergamo, Treviso e Brescia, tutti ottimi punti di partenza per una vacanza tra le vette.

Una volta arrivati, spostarsi in Alto Adige è davvero semplice grazie a un’efficiente rete di trasporti pubblici. Citybus, autobus urbani ed extra-urbani, treni regionali, funivie panoramiche e pittoresche linee ferroviarie come quella della Val Pusteria o della Val Venosta vi permetteranno di raggiungere ogni meta con facilità.

Tra un viaggio sul trenino del Renon, una corsa sulla funicolare della Mendola o una salita con le funivie di Verano, Meltina, Colle, Renon e Maranza, potrete esplorare paesaggi incantevoli senza mai stancarvi della varietà dei panorami. Anche con il solo treno della Val Pusteria raggiungerete luoghi ricchi di fascino, come il forte di Fortezza o il Castello di Brunico, immergendovi a ogni fermata in un nuovo stralcio di storia e natura altoatesina.

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200 anni e non sentirli: il Bicentenario della Strada dello Stelvio avrà un’estate ricca di eventi

Due secoli. La Strada dello Stelvio, capolavoro ingegneristico che attraversa le vette alpine, spegne quest’anno 200 candeline e lo fa in grande stile. Il 2025 sarà un anno di celebrazioni diffuse lungo l’asse che unisce Lombardia, Alto Adige e Val Müstair, territori che questa rinomata arteria ha messo in comunicazione fin dalla sua apertura nel 1825.

Dal 26 aprile al settembre 2025, tra eventi culturali, sportivi e naturalistici, il Passo più alto d’Italia si prepara a risplendere come non mai. Cuore e motore dell’intero progetto è Bormio, posta a 1.225 metri in una sorta di anfiteatro naturale che toglie il fiato. Le sue terme storiche, i 600 km di sentieri estivi, il comprensorio sciistico da 180 km, il centro storico medievale e i sapori della cucina valtellinese la rendono una delle mete più complete per chi ama la montagna, da vivere in tutte le stagioni.

Durante i mesi estivi qui è possibile esplorare il Parco Nazionale dello Stelvio con escursioni a piedi, in bici o a cavallo, oppure rilassarsi nelle acque millenarie dei Bagni Nuovi e Bagni Vecchi. Il tutto immersi in una cornice che, da 200 anni, racconta un dialogo continuo tra uomo e natura, ingegno e bellezza.

Due secoli di curve, storia e visioni future 

La Strada dello Stelvio è nata nel 1825 per volere dell’imperatore Francesco I d’Asburgo, che affidò all’ingegnere Carlo Donegani l’ambizioso progetto di collegare Milano a Vienna passando per le Alpi. Fu un’impresa epica: in soli 5 anni, infatti, vennero scavate gallerie, costruiti ponti e inventate soluzioni tecniche rivoluzionarie per l’epoca.

Con i suoi 2.758 metri di altitudine, 88 tornanti e 46,5 km di tracciato, lo Stelvio è oggi la strada carrozzabile più alta d’Italia e una delle più spettacolari d’Europa. Un vero e proprio mito per i ciclisti (basti pensare alla “Cima Coppi”) e un paradiso per escursionisti, fotografi e amanti della natura che lo attraversano spesso per recarsi a Bormio.

Ma il Bicentenario non sarà solo un inno al passato. Sarà anche un’occasione per guardare avanti: con laboratori dedicati ai giovani, si immaginerà lo Stelvio del futuro, più sostenibile, più accessibile, sempre più al centro dell’esperienza alpina.

Un compleanno lungo un’estate: gli eventi del Bicentenario 

La lunga festa per il bicentenario della Strada dello Stelvio prenderà il via ufficialmente il 26 aprile a Bormio, con la proiezione del docufilm “Stelvio. Crocevia di pace” del regista Alessandro Melazzini. Un omaggio alla vocazione culturale e unitaria del Passo, che in 200 anni ha unito più che diviso.

Il 5 e 6 luglio 2025 si terrà invece il momento clou delle celebrazioni: una grande festa al Passo, con chiusura parziale al traffico, spettacoli, escursioni, concerti e persino giri in carrozza e sfilate di auto d’epoca. Sarà l’occasione per vivere la Strada come nei tempi antichi, gustando anche i prodotti tipici delle tre regioni coinvolte, perché sì, lo Stelvio è anche un ponte di sapori.

E non finisce qui: da aprile a settembre, ogni mese sarà caratterizzato da appuntamenti imperdibili, tra cui:

  • Tappa del Giro d’Italia il 28 maggio;
  • Stelvio Santini l’8 giugno;
  • Re Stelvio Mapei il 13 luglio;
  • Enjoy Stelvio Valtellina, con giornate dedicate alla pedalata libera dal traffico (da maggio a settembre).

Per chi ama esplorare la montagna a passo lento, da giugno a settembre saranno organizzate escursioni guidate con esperti e guide alpine, lungo i percorsi del Parco Nazionale dello Stelvio e i sentieri della Guerra Bianca, per un viaggio nella storia a oltre 3.000 metri d’altitudine.

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Tra le meraviglie della Val Senales, sulle tracce di Ötzi

In Alto Adige c’è un luogo ameno, lontano da tutto e talmente isolato da essere, proprio per questo, bellissimo. Un luogo che cela alcune delle meraviglie più nascoste dell’arco alpino e spesso usato come location per film d’avventura (tra i più celebri, “Everest”, con Jake Gyllenhaal, Josh Brolin, Robin Wright e Keira Knightley). Siamo in Val Senales, su quelle cime altissime e ricoperte di ghiaccio dove per secoli si è conservata la mummia più famosa d’Italia nonché la più antica del mondo, Ötzi, scoperta solo poco più di trent’anni fa. Qui, infatti, sul Giogo di Tisa, a oltre 3.000 metri di quota sul Ghiacciaio della Val Senales, a soli 93 metri dal confine tra Italia e Austria, ancora oggi un angolo incontaminato come 5000 anni fa, ci si può immaginare in quale ambiente abbia vissuto l’Uomo dei ghiacci, tra il 3.300 e il 3.100 a.C.

I luoghi di Ötzi

Se per vedere la mummia bisogna fermarsi al Museo archeologico di Bolzano, per scoprire i luoghi del ritrovamento, avvenuto il 19 settembre 1991 da una coppia di alpinisti, salendo a quota 3000 metri in Val Senales, si possono ancora oggi individuare i luoghi percorsi da Ötzi. Il Giogo di Tisa esercita la sua magica attrattiva tra picchi e pietraie. Il luogo esatto del ritrovamento si trova al di sotto del ghiacciaio del Similaun (3.606 metri) che veniva percorso evidentemente già in epoche antiche. Sono diverse le esperienze che si possono fare sulla cima Grawand del Ghiacciaio Val Senales, una delle vette d’alta quota più facilmente accessibile al mondo, dalla semplice visita con una vista pazzesca sulle cime al percorso vero e proprio sulle tracce di Ötzi. Tenete solo presente che, in caso di maltempo, la piattaforma rimane chiusa.

ArcheoParc

Alla base della montagna si trova l‘ArcheoParc, il museo di Ötzi Val Senales che riproduce l’habitat di Ötzi in una grande area all’aperto in località Madonna di Senales/Oberdorf, raggiungibile anche in autobus con la linea 261 che arriva da Naturno. Il parco-museo didattico all’aperto racconta come e dove l’Uomo venuto dal ghiaccio viveva insieme ai suoi contemporanei 5300 anni fa e della fortunata serie di coincidenze che hanno portato alla sua scoperta. Due mostre permanenti e l’area all’aperto ricostruiscono un villaggio neolitico, con tanto di piroghe e dimostrazioni live di come si viveva ai tempi di Ötzi. Un’esperienza perfetta da fare con i bambini.

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Fonte: ©Wisthaler

La Funivia del Ghiacciaio della Val Senales

Iceman Ötzi Peak

La piattaforma panoramica Iceman Ötzi Peak sulla cima Grawand del Ghiacciaio Val Senales regala una vista impagabile a 360 gradi su 126 cime oltre i tremila metri in tre Paesi, Italia, Austria e Svizzera. Si trova a 3.251 metri di quota e si sale con la Funivie Ghiacciai Val Senales. Da questo punto si può scorgere il Ghiacciaio Giogo Alto e il nevaio di Similaun, ai piedi del quale fu scoperto Ötzi. Questo balcone in acciaio e vetro da brivido è raggiungibile in modo sicuro tramite una scala con corrimano in dieic minuti dalla stazione a monte. Al di sotto, si snoda il sentiero della transumanza e lo spartiacque, un confine naturale tra Italia e Austria. Con l’aria tersa lo sguardo spazia fino al blu del Mare Adriatico.

Installazione Our Glacial Perspectives

Sul Grawand si trova l’installazione “Our Glacial Perspectives” dell’artista danese e ambasciatore dell’UN per la sostenibilità Olafur Eliasson, le cui opere sono spesso ispirate alla natura. L’installazione è raggiungibile anch’essa a piedi dalla stazione a monte della Funivia del Ghiacciaio, percorrendo un sentiero di 410 metri, seguendo la cresta sopra i ghiacciai. Lungo il tragitto, s’incontrano nove portali che rappresentano la durata delle ere glaciali, mentre, al termine del percorso, si trova una grande sfera chiamata Pavillon, utilizzata anche come strumento astronomico. La sfera, di vetro e acciaio, è dotata di anelli di diverse dimensioni che permettono di seguire gli spostamenti del Sole. Questi anelli sono composti da 700 vetri azzurri che permettono di seguire il solstizio estivo, l’equinozio d’autunno e di primavera e il solstizio d’ inverno. Da qui, si può calcolare l’ora in base alla posizione del Sole.
La scultura vuole spiegare l’astratta grandezza del cambiamento climatico e lo scioglimento dei ghiacciai.

Ötzi Glacier Tour

Con l’Ötzi Glacier Tour, gli alpinisti possono seguire le tracce dell’Uomo di ghiaccio fino al sito di ritrovamento sul Giogo di Tisa. Il tour, che può essere fatto a piedi o con gli sci, parte da Maso Corto, ultima località della Val Senales, fino al Giogo di Tisa (a 3.210 metri) in funivia. Il tour condotto da guide alpine tocca vari punti di interesse paesaggistico e archeologico e offre la possibilità di provare una Via Ferrata, da percorrere in cordata con alcuni passaggi su roccia e assicurati su funi metalliche. Viene programmato ogni martedì o, su prenotazione, in versione privata da giugno a ottobre come escursione estiva e da novembre a maggio in versione sci-alpinistica.

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Fonte: ©Wisthaler

La passerella per salire sull’Iceman Ötzi Peak

L’hotel più alto d’Europa

Tra l’installazione Our Glacial Perspectives e la piattaforma panoramica Iceman Ötzi Peak, si erge l’hotel più alto d’Europa, il Glacier Hotel Grawand, un albergo 3 stelle direttamente sulle piste dell’Alpin Arena Senales (sì, perché in questo comprensorio ovviamente si può sciare, gli impianti chiudono il 4 maggio). La sua posizione è a dir poco pazzesca e ha una storia davvero unica, in quanto fu una vera impresa costruirlo su questa cima. Nel 1972, infatti, fu spianata un’area di circa 7.000 m² sul ghiacciaio e i primi lavori in cemento furono eseguiti nella primavera del 1973. L’hotel fu completato nella primavera del 1975 e inaugurato con il primo viaggio in funivia il 12 luglio 1975. Fu costruito per ospitare un massimo di 80 persone, con un ristorante, una terrazza, alcuni edifici di servizio e un garage per i gatti delle nevi. C’è persino la sauna finlandese più alta d’Europa. Per chi soggiorna in questo hotel è come toccare il cielo con un dito.

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Bike & Travel, l’Alto Adige tra piste ciclabili e paesaggi da sogno

Pedalare è molto più di un semplice sport: è un modo di scoprire il mondo, di assaporare ogni chilometro con il vento sulla faccia e la libertà di fermarsi quando un panorama merita uno sguardo in più. E che si tratti di un’escursione giornaliera o di un lungo tour, ogni ciclista sa che la scelta del percorso e della bici giusta può fare la differenza. Dalle trekking bike alle gravel, fino alle sempre più popolari e-bike, le opportunità per vivere un’avventura su due ruote non mancano, soprattutto in destinazioni attrezzate per accogliere i viaggiatori amanti della bicicletta.

Cicloturismo in Alto Adige, gli itinerari più affascinanti

L’Alto Adige è un vero paradiso per i ciclisti, grazie a una rete di piste ciclabili ben segnalate da 560 km e un panorama che alterna vigneti, meleti, castelli medievali e vette alpine. Uno degli itinerari più suggestivi da percorrere è di certo la ciclabile della Val Pusteria da cui si snodano numerose ciclabili per la maggior parte sterrate nelle valli laterali. Il fondo ben curato e le leggere pendenze lo rendono adatto a tutti, dalle famiglie ai ciclisti esperti. La pista ciclabile della Val Passiria, invece parte da Merano e arriva fino a San Leonardo, estendendosi per circa 20 km attraverso gran parte della zona meridionale della valle. In primavera si trasforma in uno spettacolo suggestivo tra i meleti in fiore, mentre in estate regala un piacevole refrigerio grazie alla brezza fresca proveniente dal fiume Passirio, che scorre accanto al sentiero sterrato.

Da provare anche l’Antica Ferrovia della Val di Fiemme, che negli anni è stata trasformata in una splendida pista ciclabile in stile gravel, che segue gran parte del tracciato originale fino al valico di Passo San Lugano. Lungo il percorso si possono attraversare gallerie illuminate, il viadotto di Gleno ed alcune vecchie stazioni.

Per chi cerca un’avventura più sportiva, le Dolomiti regalano emozioni con itinerari di montagna e percorsi MTB che sfidano anche i più esperti. In alternativa, la Val Venosta propone sentieri più di diversi livelli di difficoltà.

Affrontare le gallerie in bici in Alto Adige

Fonte: IDM Südtirol-Alto Adige/Alex Moling

Affrontare le gallerie in bici in Alto Adige

Anche nel 2025, in Alto Adige, sono previste giornate in cui i passi alpini rimangono chiusi al traffico motorizzato e sono dedicati solo alle biciclette. Niente rumore di motori, nessun sorpasso azzardato, solo ampi spazi e strade da godersi in totale libertà. Un’opportunità perfetta per pedalare immersi nella natura. Alcuni esempi? La Sellaronda Bike Day del 7 giugno, la suggestiva Stelvio Night del 27 giugno, esperienza imperdibile nella strada dello Stelvio che si svolge di notte, e la Maratona dles Dolomites del 6 luglio. Si riparte poi con la Stelvio Bike Day del 30 agosto, poi Pennes Bike Day e Sellaronda Bike Day (che replica dopo la chiusura del 7 giugno). Da non perdere anche la Südtirol Dolomites Superbike, giunta alla sua 30esima edizione, e i Rosadira Bike Days, una cinque giorni dedicata al mondo della mountain bike dall’11 al 15 giugno in Val D’Ega in cui la passione per la bici si mescola all’accoglienza e alla convivialità tipici dei territori altoatesini. Non importa se sei in sella o a bordo strada: vieni a fare il tifo per ciclisti amatoriali e professionisti.

Lontano dalla frenesia quotidiana, potrai pedalare tra vigneti e boschi, respirando aria pura e godendoti panorami mozzafiato. I percorsi guidati sono adatti a tutti i livelli, permettendo di esplorare il territorio senza fretta, in totale armonia con l’ambiente. Dopo una giornata in sella, potrai rilassarti sulle rive del lago o assaporare le specialità locali. Un’esperienza rigenerante per il corpo e la mente, ideale per chi cerca sport, natura e relax.

Come scegliere l’alloggio migliore

A rendere il viaggio ancora più comodo è la presenza delle strutture Bett+Bike, certificate ADFC (Allgemeiner Deutscher Fahrrad-Club, il club germanico che rappresenta gli interessi dei ciclisti). Si tratta di alloggi bike-friendly, diffusi in tutto l’Alto Adige, completi di servizi su misura per i ciclisti: deposito sicuro, attrezzature per la manutenzione e colazioni energetiche per affrontare al meglio la giornata in sella. Non solo. Negli alloggi certificati Bett+Bike sono previsti servizi aggiuntivi come tour con guide esperte, massaggi alla schiena alle gambe o a tutto il corpo effettuati da personale specializzato, assistenza in caso di guasto e recupero con pick up service, stazioni di ricarica per e-bike e area per lavaggio bici.

Vacanze in bici in Alto Adige

Fonte: IDM Südtirol-Alto Adige/Alex Moling

Dintorni di Bressanone / Alto Adige

E che si tratti di un tour enogastronomico tra i vigneti, un’avventura su sterrato o una rilassante pedalata tra i paesaggi alpini, l’Alto Adige è una destinazione che fa della bicicletta il mezzo perfetto per scoprirne le bellezze. Un viaggio su due ruote che qui non è solo sport, ma un’esperienza a contatto con la natura, la cultura e la storia di un territorio unico. Muoversi tra queste meraviglie è un viaggio che conquista ogni ciclista, ma trovare la struttura giusta in cui pernottare può fare la differenza. Grazie alle strutture Bett+Bike, chi ama le due ruote può contare su alloggi pensati su misura per le esigenze dei ciclisti e delle cicliste, al massimo della sicurezza, del comfort e dei servizi specializzati.

Questa formula è ideale per i tour itineranti con diverse tappe ma anche per avere una base fissa in vista delle tue esplorazioni giornaliere. Le strutture Bett+Bike sono presenti in tutto l’Alto Adige, dalla Val Venosta alle Dolomiti, passando per la Strada del Vino e le vallate alpine. Gli alloggi certificati offrono depositi sicuri per le biciclette, attrezzi e officina per piccole riparazioni, lavanderia per l’abbigliamento tecnico e sono pensate proprio per affrontare una giornata in sella. Se cerchi un’esperienza ancora più attenta alla sostenibilità, alcune strutture Bett+Bike vantano anche il Marchio Sostenibilità Alto Adige, un’ulteriore garanzia di qualità per chi desidera viaggiare in modo responsabile. Molte di queste strutture, inoltre, mettono a disposizione anche la possibilità di prenotazione online, per organizzare al meglio il tuo viaggio senza stress.

Pedalare lungo i sentieri in Alto Adige

Fonte: IDM Südtirol-Alto Adige/Alex Moling

Ciclabile sterrata in Valle Anterselva / Alto Adige

Viaggiare in bicicletta senza auto

Il viaggio in bicicletta è un’esperienza unica: il ritmo lento permette di godersi ogni dettaglio del paesaggio, ma l’organizzazione degli spostamenti può richiedere un po’ di pianificazione. Per fortuna, raggiungere e muoversi in Alto Adige con la propria bici è più semplice di quanto si pensi. Se scegli il treno, ricorda che i posti per le biciclette sono limitati e vanno prenotati in anticipo, ma se preferisci viaggiare senza pensieri, Insam Express può spedire la tua bici direttamente da casa tua in Alto Adige. Quando poi sarai qui, potrai esplorare la regione alternando pedalate e trasporti pubblici grazie all’Alto Adige Guest Pass incluso nel prezzo della maggior parte delle strutture ricettive, che ti permetterà di usare autobus e treni illimitatamente. Attenzione, però: il Guest Pass non è valido per il trasporto di biciclette.

Se vuoi fare un’escursione in bicicletta senza pensieri, approfitta del comodo servizio di noleggio bici one-way disponibile in tutto l’Alto Adige. Puoi pedalare liberamente attraverso splendidi paesaggi e, quando le gambe saranno stanche, riconsegnare la bici in una delle tante stazioni di noleggio. Per rientrare al punto di partenza, basterà prendere il treno, senza doverti preoccupare della bici. Se invece preferissi utilizzare la tua bici personale durante la vacanza, tieni presente che il trasporto delle biciclette sui mezzi pubblici è a pagamento e con posti limitati.

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I luoghi del film Le Assaggiatrici di Silvio Soldini

Le Assaggiatrici di Silvio Soldini, al cinema dal 27 marzo 2025, è stato sostenuto dal Fondo gestito dalla Film Commission dell’Alto Adige, poichè gran parte delle riprese sono state realizzate in questa regione del Nord Italia valorizzandone il territorio. “Questo film conferma che le produzioni possono trovare in Alto Adige anche degli edifici architettonicamente molto singolari, che possono essere ‘trasformati’ per adattarsi ad ogni esigenza di sceneggiatura” ha detto Birgit Oberkofler, responsabile di IDM Film Commission Südtirol, aggiungendo che “per realizzare Le Assaggiatrici sono state coinvolte molte maestranze e attori del luogo, che conoscono bene la natura del nostro territorio e hanno aiutato a portare lo spettatore in un tempo non così lontano“.

Di cosa parla Le Assaggiatrici

Le Assaggiatrici è ambientato nel 1943, quando Rosa fugge dai bombardamenti di Berlino e si ritrova in un piccolo paese isolato vicino al confine orientale dove il marito le ha suggerito di rifugiarsi. Questo villaggio sembra tranquillo, ma in realtà nasconde un segreto: nella foresta lì vicino c’è il quartier generale di Hitler, detto La Tana del Lupo. In quel periodo il Fuhrer era paranoico e non si fidava di nessuno, viveva con l’incubo di essere avvelenato, così Rosa e altre ragazze vengono costrette a diventare le assaggiatrici. Il loro compito era mangiare i cibi preparati per Hitler prima di lui, così da confermare che fossero buoni e non letali.

Le Assaggiatrici Soldini

Fonte: Ufficio stampa

Le Assaggiatrici di Silvio Soldini

Dove è stato girato

Basis Vinschgau Venosta è la location principale del film e si trova a Silandro, in provincia di Bolzano. Si tratta di un progetto di riutilizzo della caserma Druso di Silandro, definito anche un Social Activation Hub finalizzato allo sviluppo dell’economia, della cultura, dell’istruzione e degli affari sociali. Soldini ha ambientato Le Assaggiatrici in un’ala di questa struttura suggestiva, sfruttando gli interni dove le protagoniste mangiano e condividono le loro vite.

Gli esterni invece sono stati girati nella zona di Silandro, precisamente in queste location. La casa privata di Natalia Thialer in via Dornweg, 23 a Prato allo Stelvio è l’emporio che si vede nel film, poi il lago di Corzes nei pressi di Silandro fa da sfondo ad alcune scene. Il fienile è stato realizzato in via Castello 34 sempre a Silandro, mentre i momenti in strada sono in zona Prato Allo Stelvio. La produzione è durata 30 giorni, dal 17 maggio al 20 giugno 2024.

Silandro

Fonte: iStock

Silandro in provincia di Bolzano

Silandro

Nel cuore dell’Alto Adige, Silandro si trova a ridosso del fiume Adige e i vicini rilievi montuosi offrono opportunità per escursioni, sport all’aperto e altre attività. I visitatori possono approfittare della vicinanza a splendide attrazioni naturali, come il Parco Nazionale dello Stelvio. Le origini storiche di questa città risalgono all’epoca romana, quando l’area era un’importante via di collegamento tra la Val Venosta e il resto della regione. I reperti archeologici, come antiche strutture e strumenti, dimostrano la presenza di insediamenti già nel I secolo d.C. Nel corso dei secoli, Silandro ha visto l’alternarsi di diverse civiltà, ognuna delle quali ha lasciato un’impronta distintiva sulla cultura locale. Un evento significativo nella storia di Silandro fu l’adozione del diritto di città nel XV secolo, che ha incentivato lo sviluppo economico e sociale del luogo.

Questo status ha portato alla costruzione di importanti edifici pubblici, chiese e fortificazioni, molti dei quali sono ancora oggi visibili. La chiesa di San Giovanni, ad esempio, è un esemplare di architettura gotica che riflette le influenze culturali di epoche passate. Tra i monumenti storici più emblematici si trova la Chiesa Parrocchiale di Silandro, un edificio di grande valore architettonico eretto nel XII secolo. Presenta un suggestivo campanile e affreschi risalenti al periodo gotico e gli orari di apertura per i visitatori sono generalmente dalle 10:00 alle 18:00,  con ingresso libero. Non si può ignorare il Museo della Cultura e dei Fiori che racconta la storia e le tradizioni locali attraverso una serie di esposizioni permanenti e temporanee. Se si è appassionati di panorami mozzafiato, infine, il punto panoramico che si trova nei pressi del Castel di Silandro è un must. Da questo luogo, si può godere di una vista spettacolare sulla Valle di Venosta e le Alpi circostanti.

Passo dello Stelvio

Fonte: iStock

Passo dello Stelvio

Prato allo Stelvio

Prato allo Stelvio è un affascinante comune situato nella provincia di Bolzano, nella regione del Trentino-Alto Adige, e rappresenta una destinazione imperdibile per chi desidera esplorare la bellezza naturale delle Alpi. I sentieri per escursioni sono numerosi e variegati, partendo da percorsi adatti ai principianti fino a quelli che sfidano anche gli escursionisti più esperti. Tra i sentieri più popolari vi è il sentiero che conduce al Monte Sole, che offre panorami mozzafiato sulla vallata e l’opportunità di osservare la fauna locale, inclusi stambecchi e numerosi uccelli di montagna. Per raggiungere questo incantevole comune, gli accessi stradali principali sono da Bolzano e Merano, da cui si può prendere la SS38. Tra i punti di interesse da non perdere c’è il Museo della Val Venosta, che racconta la storia e la cultura della regione.

Prato allo Stelvio si considera come la porta del Parco Nazionale dello Stelvio, il punto di partenza per gite in bicicletta, percorsi di trekking e varie esperienza a stretto contatto con la natura. Il paese si estende da Spondigna ai Masi di Montechiaro e le frazioni di Agomes e Montechiaro sono da vedere, arrivando poi alla Malga Montechiaro e alle varie fattorie che sono immerse in un paesaggio caratteristico che sembra la casa di Heidi. Alcuni tesori culturali della zona sono la chiesa romanica di San Giovanni con affreschi medievali, la chiesa gotica di San Giorgio ad Agomes e le rovine del Castel Lichtenberg.

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Vacanze sulla neve tra sport, relax e sapori autentici in Alto Adige

Se chiudi gli occhi e immagini la vacanza invernale perfetta, probabilmente vedi montagne innevate, giornate all’aria aperta, momenti di puro relax in una spa panoramica e serate davanti a un piatto gourmet. E se ti dicessimo che in Alto Adige puoi avere tutto questo (e molto di più)? Qui troverai hotel da sogno pensati per farti vivere un’esperienza indimenticabile: che tu voglia una fuga romantica all’insegna del relax o un’avventura sulla neve, al Falkensteiner Hotel Antholz e al Falkensteiner Hotel Kronplatz troverai esattamente ciò che cerchi.

Falkensteiner Hotel Antholz, relax esclusivo solo per adulti

Se desideri staccare la spina e immergerti in un’oasi di tranquillità, il Falkensteiner Hotel Antholz è il rifugio perfetto. Situato a 1.500 metri di altitudine, questa struttura riservata agli adulti è circondata da un paesaggio invernale da cartolina, dove la neve è sempre garantita. Qui la giornata inizia con una ricca colazione regionale, perfetta per prepararsi a una ciaspolata tra i boschi innevati o a un’escursione nel silenzio della natura. Nel pomeriggio, al ritorno, ti aspetta invece un delizioso spuntino, mentre la sera potrai lasciarti conquistare da un menù gourmet che celebra i sapori autentici dell’Alto Adige.

Ma dopo una giornata sulla neve, il relax è d’obbligo: l’Acquapura SPA, con i suoi 1.000 m² di benessere, ti accoglie con con una fantastica piscina interna ed esterna riscaldata, un mondo di saune e trattamenti esclusivi a base di cosmetici naturali. Se vuoi un soggiorno ancora più speciale, scegli una delle nuove suite con lounge relax e un moderno design alpino.

Relax al Falkensteiner Hotel

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Relax in piscina al Falkensteiner Hotel Antholz

E di notte, il fascino della montagna continua: puoi ammirare un cielo stellato mozzafiato direttamente dalla tua camera, grazie al telescopio disponibile su richiesta. A soli 2 km dall’hotel, poi, ti aspetta uno dei luoghi più suggestivi dell’Alto Adige: il magico lago di Anterselva, incorniciato da cime innevate. Se ami lo sport, l’hotel è il punto di partenza ideale per sci di fondo, ciaspolate, escursioni invernali, sci alpinismo e slittino. E se vuoi una giornata sugli sci, il Plan de Corones con le sue piste perfette è a soli 20 minuti di distanza. Un rifugio esclusivo, dove natura, benessere e gusto si fondono per offrirti una vacanza unica.

Falkensteiner Hotel Kronplatz, il paradiso per sportivi di tutte le età

Se invece sogni una vacanza attiva, il Falkensteiner Hotel Kronplatz è quello che fa per te. Questo hotel 5 stelle “for all”, parte del prestigioso circuito The Leading Hotels of The World, è pensato per chi ama lo sport, l’avventura e il comfort senza compromessi. Situato proprio accanto alla stazione a valle del Plan de Corones, è la scelta di chi vuole godersi le piste senza perdere neanche un minuto. E se viaggi in famiglia, i prezzi ridotti per i bambini lo rendono ancora più conveniente.

E dopo una giornata intensa sugli sci, puoi rilassarti nella Acquapura Summit SPA, ispirata alla filosofia del flusso, o immergerti nella spettacolare piscina rooftop con vista panoramica sulle montagne innevate. Per i buongustai, il ristorante con concept 7Summit e Open.Kitchen prepara piatti ispirati alle montagne più alte d’Europa, un vero viaggio tra i sapori alpini. Il soggiorno include colazione e cena gourmet, per un’esperienza culinaria completa.

Vuoi un tocco di esclusività in più? L’Experience Concierge è a tua disposizione per organizzare esperienze su misura, dalle escursioni più avventurose alle attività più rilassanti.

Dopo una giornata sugli sci o tra le mille attività outdoor, non c’è niente di meglio che rientrare in questo angolo di paradiso. Sport, benessere e tanto divertimento: la combinazione perfetta per una vacanza da sogno.

Falkensteiner Hotel

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Il Falkensteiner Hotel Kronplatz visto dall’alto

Ski & Relax, il pacchetto ideale per un inverno da favola

Se vuoi alternare adrenalina e benessere, i Falkensteiner Hotels hanno pensato a te con il pacchetto Ski & Relax, disponibile fino al 15 aprile 2025: sport sulla neve e puro relax, per vivere l’inverno fino alla primavera. Ad Anterselva, puoi provare lo sci di fondo o il biathlon, sfruttando la vicinanza con lo stadio che ospita la Coppa del Mondo. Se preferisci un’esperienza più tranquilla, le ciaspolate tra le Dolomiti ti regaleranno panorami incantevoli.

A Plan de Corones, invece, ti aspettano oltre 120 km di piste perfettamente preparate, snowpark per gli amanti dello snowboard e tante altre attività, come escursioni in motoslitta o romantiche gite in slitta trainata dai cavalli. E non finisce qui. Se scegli un hotel 5 stelle aderente, ricevi un credito di 30 € per camera a notte, da utilizzare per servizi esclusivi. Se invece preferisci un hotel 4 o 4 Stelle Superior, il credito sarà di 20 € per camera a notte.

Se fai parte dello Spirit Club, il vantaggio è ancora maggiore: all’arrivo riceverai un credito di benvenuto di 60 € per camera a notte negli hotel 5 stelle e 40 € negli hotel 4 e 4 Stelle Superior, da usare per esperienze wellness, trattamenti rigeneranti o cene gourmet. L’offerta è limitata e soggetta a disponibilità, quindi meglio non aspettare troppo per prenotare. Il periodo di viaggio è fino a fine aprile 2025, con condizioni variabili a seconda della struttura e della stagione. Un’opportunità imperdibile per godersi la neve e il relax in un contesto da sogno.

Dopo una giornata sulla neve, è tempo di relax e buon cibo

Dopo una giornata intensa, il relax è d’obbligo. Entrambi gli hotel offrono esperienze wellness di altissimo livello.

Cucina gourmet al Falkensteiner Hotel

Fonte: Falkensteiner Hotels & Residences

Cucina gourmet al Falkensteiner Hotel Kronplatz

Al Falkensteiner Hotel Antholz, prova un bagno con le essenze di conifere per sciogliere le tensioni muscolari. Al Falkensteiner Hotel Kronplatz, rilassati nella sauna finlandese panoramica con vista sulle vette innevate. E ovunque tu sia, concediti un bagno nelle piscine riscaldate outdoor: immergersi nell’acqua calda mentre fuori nevica è un’esperienza che non dimenticherai facilmente.

Per concludere la giornata in bellezza, lasciati conquistare dalla cucina gourmet: specialità altoatesine come speck e canederli fatti in casa ad Antholz, oppure una raffinata reinterpretazione della cucina tirolese con un tocco innovativo a Kronplatz.

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Vermiglio, dove natura e storia si incontrano tra le vette trentine

Immerso nel cuore della Val di Sole, a 1.260 metri di altitudine, Vermiglio si adagia sulle pendici del monte Boai, abbracciato da boschi di abeti e rinfrescato dalle acque del torrente Vermigliana. Piccolo borgo trentino, non è soltanto una località straordinaria per chi cerca relax e avventura, ma anche un luogo in cui la Storia ha lasciato tracce profonde.

Durante la Prima Guerra Mondiale, Vermiglio si trovava al confine tra il Regno d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico. Nel 1915, gli abitanti furono costretti a evacuare verso Mitterndorf, in Austria, e al loro ritorno, anni dopo, trovarono le case distrutte e un paese ormai parte dell’Italia. Un passato, intriso di sofferenza e rinascita, che ne è il cuore pulsante e che oggi si racconta nei forti, i musei e i sentieri che trasportano indietro nel tempo.

Un’estate a Vermiglio: tra sentieri, rifugi e panorami da sogno

Quando la neve si scioglie e lascia spazio al verde brillante dei boschi, Vermiglio si trasforma in un autentico paradiso per vacanze attive all’aria aperta. Durante l’estate, infatti, è il punto di partenza ideale per esplorare la montagna, che qui si svela in tutta la sua incredibile bellezza.

I più esperti possono avventurarsi lungo i sentieri d’alta quota, dove i crinali rivelano panorami spettacolari e si incontrano le tracce delle antiche trincee. Chi, invece, desidera passeggiate più tranquille può dedicarsi al percorso che da Baita Velon conduce a Malga Pecè: seguendo il corso del torrente Vermigliana, si cammina al cospetto di un paesaggio che sembra parlare con il fruscio degli alberi e il canto degli uccelli.

Per gli amanti delle due ruote, Vermiglio offre itinerari adatti a ogni livello di esperienza. La pista ciclabile della Val di Sole è il top per un giro rilassante tra boschi e ponti in legno, mentre percorsi come il Tour dei Forti e l’Epic Tour Grande Guerra mettono alla prova i ciclisti più allenati, tra emozioni e viste mozzafiato.

L’inverno e il fascino silenzioso della montagna innevata

montagne innevate, Vermiglio, Val di Sole

Fonte: iStock

Montagne innevate, vicino a Vermiglio

In inverno, la poesia non manca di certo: la neve ricopre tutto con un candido manto e il silenzio della montagna sembra amplificarne la bellezza. Questa è la stagione in cui il borgo si anima di attività per gli amanti degli sport invernali.

Il Centro Fondo di Vermiglio è il fiore all’occhiello del paese, con oltre venti chilometri di piste che si snodano tra boschi imbiancati: gli appassionati di sci di fondo possono avventurarsi in un’atmosfera surreale, dove il rumore sommesso degli sci sulla neve è l’unico suono che accompagna il viaggio. Anche chi preferisce camminare troverà dei percorsi per ciaspole che offrono vedute incredibili sulle cime della Val di Sole.

Se lo sci alpino è la vostra passione, in pochi minuti si raggiunge la Skiarea Pontedilegno-Tonale. Con i cento chilometri di piste e impianti che arrivano fino a 3.000 metri, l’area sciistica è la meta d’eccellenza per chi cerca discese adrenaliniche e paesaggi che non si possono dimenticare.

Vermiglio e i suoi dintorni: un viaggio nella storia e nella natura

Laghi San Leonardo, Vermiglio
I Laghetti di San Leonardo

Se Vermiglio è pura poesia, i dintorni non sono certo da meno.

A poca distanza, i Laghetti San Leonardo rappresentano un’oasi di pace dove concedersi una rigenerante passeggiata o un picnic, e da qui partono sentieri per le escursioni verso i masi alpini di Stavel, dove la tradizione rurale si mostra in tutta la sua autenticità.

Non si può poi lasciare Vermiglio senza visitare Forte Strino, una delle fortificazioni meglio conservate della zona. Costruito dall’Impero Austro-Ungarico, il forte ospita un’esposizione permanente che racconta le storie della Prima Guerra Mondiale, tra reperti, documenti e fotografie che riportano alla mente la vita nelle trincee.

Un’altra tappa imperdibile è il Museo della Guerra Bianca, in cui la collezione di Emilio Serra vi accompagnerà alla scoperta di cimeli e oggetti che narrano l’asprezza dei combattimenti in alta quota. Un viaggio che emoziona e commuove e che riporta alla luce la memoria di chi ha vissuto quei momenti.

A pochi minuti, infine, ecco il borgo di Ossana, vegliato dal Castello di San Michele e parte dei Borghi più Belli d’Italia: al calar della sera, il cielo diventa uno spettacolo e dona una delle esperienze di osservazione delle stelle più suggestive del Trentino.

Come arrivare a Vermiglio

Raggiungere Vermiglio è semplice e vi permette di veder sfilare paesaggi da sogno.

  • In auto, potete seguire la SS42 del Tonale e della Mendola, che collega il Trentino alla Lombardia, tra boschi e vallate;
  • In treno, arrivate alla stazione di Trento e proseguite con il trenino locale fino a Malé, il cuore della Val di Sole. Da lì, autobus diretti vi condurranno comodamente a Vermiglio.
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Blackout 2 – Le verità nascoste, le location della fiction Tv RAI

Torna la fiction televisiva della RAI “Blackout”, prodotta da Luca Barbareschi in collaborazione con Trentino Film Commission, che vede protagonisti Alessandro Preziosi. La seconda stagione del mistery-drama in onda su RAI Uno è ambientata sulle montagne del Trentino. Dopo aver tenuto col fiato sospeso il pubblico per un’intera stagione, tornano le immagini della Valle del Vanoi innevata, con l’Hotel Cima Paradisi, dove restano intrappolati i protagonisti a causa di una valanga.

I protagonisti sono ancora loro: Giovanni Lo Bianchi (Preziosi), broker di successo profondamente cambiato dall’esperienza accanto a sua figlia Elena in coma, innamorato di Claudia (interpretata da Rike Schmid), la dottoressa che le ha salvato la vita. Giovanni è il primo degli ospiti dell’albergo a nutrire sospetti nei confronti dei nuovi arrivati in quell’ambiente idilliaco fatto di paesaggi unici, che per la loro bellezza e per l’importanza dei loro caratteri naturali o della loro storia, sono stati chiamati “Luoghi del Cuore“.

La trama di “Blackout”

I protagonisti di “Blackout” sono i clienti di un lussuoso albergo in un piccolo ed esclusivo polo sciistico, che hanno trascorso le feste di Natale in compagnia dei propri cari. Un terremoto e il distacco di una slavina, però, hanno isolato la valle e impedito i soccorsi. In quella che sarebbe dovuta essere una piacevole vacanza, sono rimasti intrappolati personaggi con segreti da nascondere, identità celate e ambigui professionisti pronti a tutto. Tra loro c’è anche un assassino. Nella seconda stagione, la vicenda riprende esattamente da dove il racconto si era interrotto, con il dubbio che fuori dalla valle potrebbe essere accaduto qualcosa di terribile, insieme all’arrivo di nuovi e misteriosi personaggi a bordo di un elicottero.

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Fonte: Ufficio stampa

Una scena della fiction RAI “Blackout”

Dove si trova l’Hotel Cima Paradisi

L’hotel dove restano intrappolati i protagonisti nella prima stagione della serie a causa della valanga “Blackout – Vite sospese” in realtà non è un albergo ma il centro visitatori del Parco di Paneveggio villa Welsperg. La villa, costruita nel 1853, si trova nei pressi di un laghetto in una posizione paradisiaca. Un tempo era la residenza dei Conti Welsperg. Negli Anni Novanta fu ristrutturata e, oggi, è la sede dell’Ente Parco che si può visitare con un percorso espositivo che ripercorre la storia della valle.

I paesaggi della fiction

Le immagini in 6K restituiscono gli scenari di location a dir poco spettacolari come San Martino di Castrozza, la Valle del Vanoi, Sagron-Mis di Val Canali, il Lago di Calaita, Forte Buso e Paneveggio. Incastonata tra le Dolomiti Patrimonio Unesco e la catena montuosa del Lagorai, la Valle del Vanoi deve il proprio nome al torrente che la percorre. Rimasta a lungo isolata per la difficoltà nei collegamenti verso l’esterno (solo negli Anni Novanta è stato costruito il tunnel per raggiungerla sotto il Monte Totoga lungo poco più di 3 chilometri), ha mantenuto pressoché intatto il suo straordinario patrimonio naturale, uno dei più diversificati e intatti della Tegione, che gli è valso l’appellativo di “Cuore Verde” del Trentino, compreso nel Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino.

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Fonte: @Alessandro Gruzza

Il Parco Naturale Paneveggio che fa d sfondo a “Blackout”

Più di cento sono le vette che superano i 2.000 metri e che circondano la valle con il Lago di Calàita, uno specchio d’acqua di origine naturale nel Parco naturale Paneveggio dove sono state girate alcune scene della serie. Le montagne dominano ripide pendici verdi puntellate di borghi: Caoria – che nella fiction è il paesino di Valdena -, Sagron-Mis, un borgo appena sopra i mille metri di quota che conta poco più di 200 abitanti e divenuto famoso tra i turisti per il punto di osservazione sulle meravigliose vette delle Pale di San Martino e sul Cimonega, oltre che su tutto il territorio.

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Fonte: @Simone Sbaraglia

Il Lago Welsperg su cui s’affaccia l’Hotel Cima Paradisi

San Martino di Castrozza, ai piedi delle maestose Pale di San Martino, meta turistica ideale per escursioni sulle Dolomiti nell’Alta Valle del Primiero. Scoperto nell’800 dagli alpinisti inglesi e tedeschi, incantati dal maestoso spettacolo delle Pale di San Martino tinte di rosa al tramonto, è un piccolo Comune alpino che ha ispirato artisti come Arthur Schnitzler e Richard Strauss, oltre ai registi di “Blackout” Fabio Resinaro e Nico Marzano.

E poi tante altre piccole frazioni, come Canal San Bovo e Lausen, Prade, Zortea, Gobbera, Ronco e Cainari, Cicona, e vasti pascoli, boschi di conifere, laghi, torrenti, malghe e numerosi masi contadini. Un cartolina di montagna, insomma che, nonostante la tragedia che fa da sfondo alla fiction, invoglia ad andare a scoprire.

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Fonte: @Francesco Vaona

Le Pale di San Martino in Trentino
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Cosa vedere e cosa fare in Valsugana

La Valsugana è una bellissima vale del Trentino, situata nella zona orientale della regione, e rappresenta una destinazione perfetta per chi desidera fuggire dal caos e dalla frenesia cittadina ed immergersi nella natura incontaminata, scoprire le affascinanti tradizioni locali e, soprattutto, vuole vivere esperienze assolutamente indimenticabili, con la propria famiglia e non, in ogni periodo dell’anno.

Grazie a queste sue caratteristiche, quella della Valsugana è una destinazione unica in grado di offrire diverse opportunità adatte ad escursionisti, famiglie, amanti dello sport, acquatici o invernali, ed appassionati di cultura. Ecco, allora, cosa vedere e cosa fare in Valsugana, a seconda della stagione scelta.

Cosa vedere e fare in Valsugana in estate

L’estate è la stagione probabilmente più ideale per godere delle bellezze naturali di questo territorio, grazie anche alla presenza di laghi bellissimi e sentieri di montagna che si snodano in mezzo alla natura, ma non solo. Ecco, di seguito, cosa fare in estate.

Laghi di Levico e Caldonazzo

Fra i laghi presenti in questa parte del Trentino, e tra i principali protagonisti dell’estate in Valsugana, si trovano i laghi di Levico ed il lago di Caldonazzo. Si tratta di due laghi stupendi, caratterizzati da acque limpide e, soprattutto, balneabili, premiate con la Bandiera Blu grazie alla loro pulizia e sostenibilità.

Per tutti coloro che amano stare a contatto con l’acqua, in questi laghi è possibile passare le giornate praticando nuoto, canoa, paddleboard, windsurf o rilassarsi a bordo di un pedalò con la propria famiglia. Inoltre, su entrambi i laghi è possibile godere della presenza di spiagge attrezzate con aree picnic.

Invece, per chi preferisce effettuare delle escursioni, è presente un sentiero attorno al lago di Levico dove poter passeggiare lungo un percorso panoramico, oppure al lago di Caldonazzo è possibile allenarsi lungo sentieri ideali per la corsa o una pedalata rigenerante.

Spiaggia del lago di Levico in Valsugana, con area picnic

Fonte: iStock

Area picnic sulle rive del lago di Levico

Arte Sella

Per gli amanti della cultura è impossibile perdere Arte Sella, una delle attrazioni più amate della Valsugana. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto, dove è possibile vedere come arte contemporanea e natura si fondono. Queste opere sono realizzate con materiali naturali come legno e pietra e sono state distribuite lungo un percorso nella natura davvero suggestivo, che permette di ammirare le opere immergendosi nei boschi della Val di Sella.

Si consiglia di prendersi tutto il tempo necessario per ammirare ogni installazione, così da scoprire anche il significato che gli artisti hanno attribuito a queste installazioni. Arte Sella si può anche considerare un’esperienza educativa molto interessante per le famiglie con bambini.

Escursioni in natura: ciclabile della Valsugana e sentieri nel Lagorai

Per chi ama effettuare attività a cielo aperto, la Valsugana è probabilmente la meta ideale. In particolare, per gli appassionati di ciclismo si consiglia la ciclabile della Valsugana, ovvero un percorso di 80 chilometri che collega il lago di Caldonazzo a Bassano del Grappa, percorribile anche con biciclette elettriche noleggiabili in diversi negozi del posto. Si tratta di una pista pianeggiante e che per questo è adatta ai ciclisti di tutti i livelli. Inoltre, lungo il percorso si trovano diversi borghi davvero affascinanti, come Borgo Valsugana, che risultano perfetti per una sosta gastronomica: l’occasione giusta per scoprire i sapori del posto.

Chi ama, invece, fare lunghe passeggiate ed escursioni allora non può perdere la catena montuosa del Lagorai con la sua vasta rete di sentieri, che passano da semplici passeggiate a trekking più impegnativi. Insomma, un vero e proprio paradiso per gli amanti della montagna. Uno dei percorsi assolutamente da non perdere è quello che porta al lago di Erdemolo, molto amato dai camminatori, che regala una vista mozzafiato sul panorama circostante e la possibilità di fare un picnic rigenerante ad alta quota.

Castelli e borghi storici

Infine, durante l’estate, essendo la Valsugana un territorio ricco di storia e cultura, ai turisti si consiglia di visitare alcuni fra i borghi storici e castelli più interessanti della zona. Ad esempio, si organizzano spesso eventi culturali all’interno di Castel Pergine e Castel Ivano, antiche fortezze che è possibile visitare anche attraverso visite organizzate. Inoltre, una passeggiata nei borghi storici di Pergine Valsugana e Borgo Valsugana, dove è presente anche il pittoresco Castel Telvana.

Cosa vedere e fare in Valsugana in inverno

L’inverno in Valsugana è qualcosa di davvero speciale. Il paesaggio innevato offre uno spettacolo unico, che accoglie i turisti che decidono di passare qui le proprie vacanze o i propri weekend invernali. Di seguito alcune delle attività migliori da fare in Valsugana in inverno e cosa vedere.

Sci, snowboard e ciaspolate: il paradiso degli sport invernali

Per gli amanti degli sport invernali scegliere la Valsugana non è mai sbagliato. Sciare nel comprensorio sciistico di Passo Brocon è l’ideale, sia per famiglie con bambini, che per principianti e sciatori più esperti. Sono presenti piste ben curate e moderni impianti di risalita, in grado di offrire un ambiente tranquillo ed accogliente.

Per tutti coloro che sono alle prime armi, sono presenti diverse scuole di sci, che offrono sia corsi per adulti, che per bambini, e che rendono questo luogo perfetto per poter fare la prima esperienza su sci o snowboard. Inoltre, per gli appassionati di freestyle, è presente uno snowpark attrezzato.

Ci sono anche molti sentieri per tutti coloro che vogliono fare escursioni con le ciaspole e passare una giornata a stretto contatto con la natura e godere di viste panoramiche verso Malga Valpiana.

Uomo pronto alla discesa su snowboard in Valsugana

Fonte: iStock

Neve e snowboard: Valsugana in inverno

Mercatini di Natale a Levico Terme

Per il periodo natalizio non possono mancare visite ai bellissimi mercatini di natale del Trentino. Tra questi il mercato di Levico Terme, probabilmente uno dei più visitati della Valsugana, dove è possibile assaggiare le specialità locali, come la polenta, i canederli ed i dolci tradizionali, accompagnati da un buon bicchiere di vin brulè, oltre che acquistare alcuni ricordi grazie alla presenza di diverse casette di legno dove gli artigiani vendono prodotti unici e fatti a mano.

Visita ai forti della Prima Guerra Mondiale

Non può mancare un’esperienza anche per tutti gli amanti della storia italiana, che vogliono scoprire curiosità e fatti del passato della Valsugana. In particolare, qui nella valle sono presenti i forti del Lagorai, un’importante testimonianza storica, che raccontano della Prima Guerra Mondiale, con testimonianze che raccontano la storia del posto durante il grande conflitto internazionale.

Cosa vedere e fare in Valsugana senza sciare

Chi non pratica sport invernali può comunque visitare la Valsugana d’inverno? Assolutamente sì! Ecco alcune delle attività da fare per chi non ama queste attività ed è alla ricerca di un’esperienza rilassante.

Passeggiate panoramiche

Per gli amanti della natura, passeggiare lungo i percorsi attorno ai laghi di Levico e Caldonazzo è la soluzione giusta per rilassarsi ed ammirare la natura circostante. Questi sentieri, infatti, permettono ai camminatori di poter passare una giornata a stretto contatto con la natura: un’esperienza piacevole anche nelle giornate più fredde.

Relax alle terme

Chi, invece, vuole scappare dal caos cittadino e concedersi una vera a propria giornata rigenerante, in Valsugana può godere delle strutture termali di Levico Terme e Vetriolo, dove le acque arsenicali-ferruginose offrono ai visitatori notevoli benefici per la salute ed il benessere personale. Tra le altre cose, in questi centri termali è possibile usufruire di trattamenti benessere come massaggi, fangoterapia e percorsi wellness.

Degustazioni enogastronomiche

Spazio anche alla gola in Valsugana. Infatti, in questa parte del Trentino è possibile anche dedicarsi ad esperienze enogastronomiche uniche, grazie alla presenza di prodotti di altissima qualità, conosciuti anche a livello internazionale, e che fanno della regione una meta molto apprezzata. Sono presenti diversi agriturismi e ristoranti locali dove degustare piatti tipici come i formaggi di malga o i salumi artigianali, ma anche diversi luoghi dove partecipare a visite guidate in alcune delle più belle cantine della regione, dove poter assaggiare i famosi vini del Trentino.

Panoramica di Borgo Valsugana, con ponte in primo piano e castello sullo sfondo

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Borgo Valsugana e Castel Talvana

Cosa fare in Valsugana con bambini

La Valsugana è una anche destinazione perfetta per famiglie con bambini, grazie alle numerose attività pensate per i più piccoli.

Parco Avventura Agility Forest e parchi giochi

Nei pressi del lago di Caldonazzo è presente il Parco Avventura Agility Forest, un parco divertimento che permette a grandi e bambini di divertirsi e passare una giornata a stretto contatto con la natura, tra percorsi sospesi tra gli alberi, zip line e giochi all’aria aperta. L’occasione giusta per divertirsi con i più piccoli in totale sicurezza e passare un’esperienza davvero indimenticabile.

Inoltre, per chi desidera divertirsi dopo una lunga passeggiata attorno ai principali laghi della Valsugana, sono presenti numerose aree attrezzate, come parchi giochi e minigolf, ideali per una bella pausa.

Bambino gioca su un ponte sospeso in un parco divertimenti della Valsugana

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Bambino in un parco divertimenti

Fattorie didattiche

Visto il contesto e vista la posizione, perché non approfittare della situazione e far vivere ai bambini esperienze educative che rimarranno sicuramente impresse nella loro memoria? In Valsugana, infatti, sono presenti diverse fattorie didattiche la cui visita farà divertire grandi e piccini. Ad esempio, è possibile visitare le diverse malghe che ci sono in zona, all’interno delle quali è possibile scoprire i diversi animali da fattoria, come produrre i formaggi e passare una giornata immersi nel verde, a contatto con la natura.

La Valsugana è una destinazione ricca di opportunità, adatta ai visitatori di tutte le età, grandi e bambini, dove tutto l’anno, sia in estate che in inverno, è possibile passare giornate all’insegna del divertimento e del relax, lontani dal caos cittadino. L’occasione perfetta per una vacanza indimenticabile!

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Dove andare in montagna in Trentino, tutto l’anno

Il Trentino è una delle destinazioni più amate da chi cerca la bellezza incontaminata delle montagne, siano esse coperte di neve in inverno o fiorite di verde in estate. Con le sue valli, laghi alpini, parchi naturali e impianti sciistici all’avanguardia, questa regione del nord Italia offre un’incredibile varietà di esperienze, dalle escursioni più tranquille alle avventure sugli sci.

Se state pianificando una vacanza in montagna, il Trentino è la meta ideale per ogni stagione. In questo articolo vi guideremo alla scoperta dei luoghi più affascinanti da visitare durante tutto l’anno, con informazioni pratiche per organizzare al meglio il vostro soggiorno.

Dove andare in montagna in Trentino in estate: parchi, laghi e riserve

L’estate in Trentino è sinonimo di escursioni nei parchi naturali, gite in barca sui laghi alpini e passeggiate tra boschi e montagne. Il clima mite e l’ambiente montano offrono una vasta gamma di attività all’aria aperta, ideali per ricaricare le batterie.

Parco Naturale Adamello-Brenta

Il Parco Naturale Adamello-Brenta è uno dei parchi più grandi e affascinanti del Trentino, un vero e proprio angolo di paradiso per gli amanti della natura. Situato a sud della provincia, tra le valli di Non, Sole e Val Rendena, questo parco regala paesaggi mozzafiato, con montagne imponenti, valli selvagge, laghi alpini cristallini e una fauna ricca e variegata. È un luogo ideale per chi cerca un’esperienza immersiva nella natura, con opportunità per escursioni, trekking e passeggiate adatte a tutti i livelli di difficoltà, soprattutto in estate, quando i sentieri sono più accessibili e i rifugi alpini sono operativi.

Il parco è aperto tutto l’anno, ma durante i mesi estivi, grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli, è possibile esplorarlo in tutta tranquillità, approfittando dei numerosi percorsi che si snodano tra i suoi territori. L’ingresso al parco è gratuito, tuttavia, alcuni rifugi e servizi specializzati possono richiedere una prenotazione e, in alcuni casi, un contributo economico per l’utilizzo.

Parco Naturale Adamello-Brenta

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La neve al Parco Naturale Adamello-Brenta

Lago di Tovel

Il Lago di Tovel, situato nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta, è una delle principali attrazioni estive del Trentino. Questo incantevole lago di montagna è celebre per le sue acque cristalline, che offrono uno spettacolo unico, e per il fenomeno della “fioritura rossa”, che si verifica in determinati periodi dell’anno, quando le acque assumono una colorazione sorprendente. Durante i mesi estivi, il lago diventa un luogo ideale per praticare il kayak, fare passeggiate intorno alle sue sponde o semplicemente rilassarsi godendo della tranquillità del paesaggio circostante.

Il lago è accessibile tutto l’anno, ma l’accesso alla zona che lo circonda è regolato dalla stagione turistica. Da maggio a ottobre, si può raggiungere senza particolari limitazioni. Tuttavia, durante la stagione estiva, l’ingresso alla zona è a pagamento, con un costo di circa 5 euro per l’intera giornata di parcheggio.

Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino

Il Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino, situato nella parte orientale del Trentino, è un’area di grande fascino, nota per la sua vasta rete di sentieri, le maestose vette delle Pale di San Martino e la ricchezza di flora e fauna. Questo parco è perfetto per passeggiate ed escursioni e una delle sue attrazioni principali è la famosa Foresta dei Violini, dove vengono selezionati gli alberi per la realizzazione di violini di alta qualità. Durante l’estate, il parco offre anche numerose attività didattiche e visite guidate, pensate per famiglie e bambini, che arricchiscono l’esperienza di visita.

Il parco è visitabile tutto l’anno, ma la stagione migliore per le escursioni e le attività all’aria aperta va da maggio a ottobre, quando le condizioni meteo sono ideali. L’ingresso al parco è gratuito, ma alcune attività guidate o visite a specifiche aree potrebbero comportare un costo aggiuntivo.

Dove andare in montagna in Trentino in inverno: località e impianti sciistici

In inverno, il Trentino diventa una meta ideale per gli amanti degli sport invernali. Con le sue stazioni sciistiche ben attrezzate e una neve che, grazie alla posizione geografica, garantisce ottime condizioni, la regione è perfetta per trascorrere giornate sulle piste o dedicarsi a sport come il fondo, lo slittino e le passeggiate sulla neve.

Madonna di Campiglio

Madonna di Campiglio è senza dubbio una delle stazioni sciistiche più prestigiose e ricercate dell’intero Trentino, una meta ideale per chi cerca un’esperienza all’insegna dello sport e del lusso. Immersa nel cuore del Parco Naturale Adamello-Brenta, questa località offre scenari mozzafiato, con vette che toccano i 2.600 metri di altitudine e una ricca varietà di paesaggi montani. Con oltre 150 km di piste da sci, Madonna di Campiglio è il luogo perfetto per soddisfare le esigenze di sciatori e snowboarder di ogni livello, dalle piste più facili per principianti fino a quelle nere per gli sciatori esperti, come il celebre Canalone Miramonti, sede della famosa gara 3Tre.

Oltre alla qualità delle piste, Madonna di Campiglio è nota per la sua offerta di servizi e strutture di altissimo livello. La cittadina, elegante e raffinata, si distingue per la sua vivace vita après-ski, con numerosi ristoranti che propongono piatti tipici trentini, ma anche per i suoi boutiques di lusso e spa esclusive dove potersi rilassare dopo una giornata di sci. La sua atmosfera accogliente e cosmopolita è perfetta per chi desidera coniugare sport e benessere, e la vivace vita notturna garantisce svago fino a tarda sera, con bar e locali dove ascoltare musica dal vivo o semplicemente godersi un cocktail con vista sulle montagne.

Gli impianti di risalita sono generalmente operativi da metà dicembre fino alla fine di aprile, con orari che vanno dalle 8:30 alle 16:30, permettendo così di sfruttare al massimo ogni giornata di sci. Per chi vuole godersi una giornata sulla neve senza preoccuparsi della durata della propria esperienza, è possibile acquistare un biglietto giornaliero che varia tra i 50 e i 60 euro. I prezzi possono subire delle variazioni stagionali e sono disponibili pacchetti settimanali e sconti per bambini, ragazzi e famiglie, rendendo la stazione accessibile anche a chi cerca una vacanza più lunga o una soluzione conveniente per tutta la famiglia.

Val di Fassa

La Val di Fassa è una delle valli più apprezzate del Trentino per gli sport invernali, con un’ampia offerta di impianti moderni e piste che si estendono lungo tutta la valle. Grazie alla sua posizione strategica, offre accesso diretto al comprensorio Dolomiti Superski, uno dei più grandi e completi d’Europa, che include oltre 1.200 km di piste e una vasta gamma di impianti. Durante l’inverno, la Val di Fassa è il punto di riferimento ideale per chi pratica sci, snowboard, o altre attività sulla neve, ma anche per chi desidera rilassarsi e godere della bellezza dei paesaggi montani. Oltre allo sci, la valle offre anche alternative come escursioni con le ciaspole, pattinaggio su ghiaccio e molteplici eventi per famiglie.

Dolomiti, Val di Fassa

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I monti delle Dolomiti in Val di Fassa

Gli impianti della Val di Fassa sono generalmente aperti da dicembre ad aprile, con orari che vanno dalle 8:30 alle 17:00, a seconda delle condizioni meteorologiche. Il biglietto giornaliero per l’accesso agli impianti della valle ha un costo di circa 45€, ma sono disponibili pacchetti combinati per più giorni e sconti per famiglie, che rendono l’offerta ancora più conveniente. In ogni caso, la possibilità di acquistare pacchetti per più giorni permette di esplorare tutte le piste della zona a un prezzo vantaggioso.

Per chi cerca una proposta ancora più ampia, il comprensorio Dolomiti Superski, che include anche la Val di Fassa, offre l’opportunità di sciare su un numero enorme di piste, con un costo giornaliero di circa 80€ per l’ingresso. Questo skipass permette di accedere a tutti i 12 comprensori sciistici delle Dolomiti, dando la possibilità di esplorare le diverse vallate e godere della varietà dei paesaggi e delle piste. Se si preferisce un’opzione più lunga, un pacchetto di 6 giorni ha un costo di circa 475€, con sconti per i ragazzi tra gli 8 e i 16 anni e per gli over 65.

Alpe Cimbra

L’Alpe Cimbra, situata nel comprensorio della Val dei Mocheni e della Val di Fiemme, è una destinazione ideale per chi cerca una vacanza invernale tranquilla ma ricca di opportunità per gli sport sulla neve. Con circa 40 km di piste, questa località è perfetta per le famiglie e per i principianti, grazie alla varietà dei suoi percorsi facili e ben attrezzati. Oltre allo sci alpino, l’Alpe Cimbra offre anche diverse attività per chi vuole esplorare la montagna in modo diverso, come lo sci di fondo, le passeggiate con le ciaspole e lo slittino, per una vera e propria esperienza immersiva nella natura.

Gli impianti di risalita aprono a dicembre e chiudono a metà aprile, con orari che vanno dalle 8:30 alle 16:30, permettendo di godere di un’intera giornata sulla neve. Il costo per un biglietto giornaliero è di circa 40 euro, ma ci sono anche vantaggiose offerte per i bambini e pacchetti settimanali per chi desidera trascorrere più giorni sulle piste, rendendo l’Alpe Cimbra una meta adatta a famiglie e gruppi che cercano un’esperienza sciistica più rilassata ma comunque completa.

Trekking ed escursioni in montagna in Trentino

Il Trentino è un vero e proprio paradiso per gli amanti del trekking. Con i suoi numerosi sentieri che si snodano tra valli, boschi e montagne, la regione offre percorsi adatti a tutti i livelli di difficoltà. Le escursioni più famose includono il Sentiero delle Dolomiti, il Giro dei Laghi di Montagnoli e l’itinerario che porta alla cima del Monte Bondone.

  • Difficoltà dei sentieri: i sentieri in Trentino variano da facili passeggiate ad impegnativi percorsi di alta montagna, come quelli che portano al rifugio Tuckett o al Rifugio Alimonta nel Parco Adamello-Brenta.
  • Attività consigliate: oltre al trekking, è possibile fare escursioni a cavallo o in mountain bike su sentieri dedicati.

Dove andare in Trentino con i bambini

Il Trentino è una destinazione ideale per una vacanza in famiglia. Oltre agli sport invernali e alle escursioni estive, la regione offre attività pensate appositamente per i più piccoli. Potrete visitare parchi tematici come il Parco Faunistico di Spormaggiore, dove i bambini possono osservare da vicino animali tipici delle Alpi, oppure fare un’esperienza unica alla Mondo X di Folgaria, un parco avventura con percorsi sospesi sugli alberi e percorsi didattici.

In inverno, le località sciistiche come Madonna di Campiglio e Val di Fassa hanno scuole di sci specializzate per bambini, che offrono lezioni personalizzate e attività a misura di piccolo sciatore. Inoltre, le passeggiate con le ciaspole e le escursioni sulla neve sono esperienze indimenticabili da vivere con tutta la famiglia.