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I turisti preferiscono il fresco: ecco la meta più visitata

Con l’estate che ha portato temperature insopportabili in gran parte del Sud Europa, anche il turismo ha subito una trasformazione significativa. Italia, Spagna e Grecia, da sempre mete predilette per le vacanze estive, si sono ritrovate ad affrontare un caldo torrido che ha raggiunto picchi estremi e, di fronte a ondate di calore sempre più frequenti e intense, molti turisti hanno scelto di “fuggire” dalle classiche destinazioni mediterranee, puntando invece verso il Nord Europa alla ricerca di refrigerio.

Paesi come Norvegia, Svezia, Danimarca e Islanda vedono, così, un incremento di presenze grazie al clima temperato e alle suggestive bellezze naturalistiche, e diventano rifugi ideali per chi desidera mettere più chilometri possibili tra sé e il solleone. Il cambiamento del clima, i cui effetti sono sempre più tangibili, sta influenzando non soltanto i modelli meteorologici, ma anche le preferenze di viaggio, spingendo i turisti a riconsiderare le proprie scelte in funzione del comfort climatico.

La meta più ambita per trovare refrigerio

Come accennato, a causa delle assidue ondate di calore che fino a pochi giorni fa hanno colpito l’Italia e il resto dell’Europa meridionale, gran parte dei turisti ha preferito cercare sollievo raggiungendo località più fresche. Tra queste, la Danimarca ha registrato un notevole aumento di arrivi da Paesi come Spagna, Grecia e Italia durante l’estate 2024.

Basti pensare che, secondo il recente rapporto del DMI, l’istituto meteorologico danese, la temperatura media nazionale di luglio 2024 si è attestata sui 16,2°C, un contrasto netto rispetto all’Europa meridionale, dove hanno dominato temperature elevate.

Infatti, in Italia, le ondate di calore sono state quasi costanti dalla metà di giugno, con alcune regioni che hanno raggiunto picchi superiori ai 40°C. Anche la Francia ha vissuto giorni di allerta per il caldo intenso, registrando temperature sopra i 30°C in molte aree del Paese.

I numeri dell’esodo da Sud verso Nord

Secondo i dati diffusi da Visit Denmark, l’ente ufficiale per il turismo del Paese, il numero di turisti italiani e francesi che hanno visitato Copenaghen nel mese di giugno è aumentato del 23% rispetto agli anni precedenti, passando dai circa 49.000 del 2019 a quasi 60.000 nel 2024.

Tuttavia, Wonderful Copenhagen, l’ente che si occupa della promozione turistica della capitale, sottolinea che questo incremento record non è dovuto esclusivamente alle temperature più miti, ma anche all’attrattiva della città, famosa per la ricca offerta culturale e la rinomata gastronomia.

Il report indica come i residenti e i turisti stiano vivendo questa nuova tendenza del “turismo climatico” nelle zone di Copenaghen e dintorni, tradizionalmente focalizzate su viaggiatori provenienti dal Nord Europa e dagli Stati Uniti, ma che in questo periodo hanno registrato un significativo aumento di arrivi dall’Europa meridionale.

Stiamo sicuramente assistendo a una forte crescita di turisti dal Sud Europa, in particolare da Francia, Grecia, Spagna e Italia“, ha dichiarato Karim Nielsen, amministratore delegato di Kolpin Hotels, proprietaria dell’Hotel Sanders di Copenaghen, in un’intervista a Euronews.

Nielsen ha spiegato che l’aumento è stato graduale negli ultimi 5-6 anni, ma ha raggiunto un picco negli ultimi due. “All’Hotel Sanders, la nostra clientela è tradizionalmente composta per circa l’80% da americani, ma questa percentuale è leggermente diminuita. Ora stiamo notando un incremento dei visitatori da Spagna e Italia, che rappresentano circa il 10% dell’occupazione della struttura, un balzo significativo rispetto al precedente 3-4%“.

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Viaggio in Svezia, cosa vedere nella terra dei parchi naturali

La natura riveste un ruolo molto importante in un paese come la Svezia, tanto che il diritto di goderne liberamente è stabilito dalla legge. I suoi 30 parchi nazionali ricoprono oltre 7.000 chilometri quadrati, il 2% dell’intero territorio. La natura incontaminata è sempre a portata di mano, universi di biodiversità protetti con cura sia dal governo che dagli stessi abitanti. Non sorprende che il primo parco nazionale d’Europa sia stato istituito proprio qui, nel lontano 1909. E, ciliegina sulla torta, tutti i parchi nazionali sono accessibili gratuitamente.

Allacciate le scarpe da trekking, riempite lo zaino di snack e portate una borraccia d’acqua da riempire: stiamo per esplorare la Svezia, terra dei parchi naturali.

Avventure tra i paesaggi artici del nord

Immaginate il nord della Svezia come un insieme di montagne innevate, valli ricche di vegetazione e una fauna unica composta dalle famose renne. In questo scenario troverete ben quattro parchi nazionali, tra i quali il Parco Nazionale di Abisko e quello di Sarek. Il primo è il luogo perfetto in cui fare esperienza della magia dell’Artico svedese: qui potrete avventurarvi con le ciaspole, salire su una slitta trainata dai cani o approfondire la cultura pastorale del popolo indigeno sami.

Il Parco Nazionale Sarek, invece, si estende nelle zone più remote del paese dove si trovano oltre 100 ghiacciai e montagne che sfiorano i 2.000 metri. Non è un percorso per principianti, ma se avete una buona preparazione fisica non rinunciate a esplorarlo e state all’erta perché qui potrete avvistare linci, alci, aquile reali, avvoltoi e perfino orsi bruni. Essendo il parco meno accessibile, è consigliato prenotare un’escursione di gruppo, possibilmente con guida.

Il parco non ha strutture ricettive o baite, quindi dovete portarvi le tende. Prima di cominciare la vostra escursione è sempre bene mettersi in contatto con l’associazione turistica svedese o con il personale del parco nazionale. La stagione ottimale per andare nel Sarek è la primavera-estate così da evitare le temperature più rigide e beneficiare della luce per poter vedere più cose. In particolare, non perdete il panorama offerto dalla cima del monte Skierfe, una delle più suggestive di tutta la Svezia.

Parco Svezia lappone

Fonte: iStock

Sentiero escursionistico nella Svezia lappone

Escursioni nei parchi naturali del centro e sud

Se i paesaggi artici non fanno per voi, la Svezia meridionale offre molte cose da vedere lungo percorsi più semplici. I parchi naturali del sud sono costituiti da enormi foreste di latifoglie e sono soprattutto tre quelli che consigliamo di visitare con calma e in qualsiasi stagione. Il parco di Söderåsen, il parco di Dalby Söderskog e quello Stenshuvud che, insieme, custodiscono 20 chilometri quadrati di faggi, aceri e querce. Inoltre, passeggiando nel Parco Nazionale dello Stenshuvud, si possono ammirare anche numerose specie di orchidee, oltre alla rarissima waldsteinia ternata.

Al confine con la Norvegia, invece, troverete il Parco Nazionale di Fulufjället, ricco di cose da vedere, primo fra tutti l’albero più vecchio del mondo. Se vi aspettate un tronco gigante però resterete delusi: questo abete è infatti molto esile, ma il suo giorno di nascita è avvenuto circa 9.950 anni fa. La sua longevità dipende dalle radici e dalla capacità di clonare se stesso; dopo 600 anni, infatti, il tronco muore, ma dallo stesso apparato radicale ne spunta un altro che rigenera subito la pianta.

Nel Fulufjället potrete anche camminare nei canyon e cimentarvi nella raccolta di frutti di bosco, secondo la migliore tradizione svedese, oppure pescare nei laghi o ammirare la più alta cascata della Svezia, ben 93 metri con un salto di 70 metri.

I parchi nei dintorni di Stoccolma

Se state programmando un viaggio a Stoccolma e alle avventure culturali volete affiancare quelle nella natura, dalla città potete raggiungere diversi parchi e sentieri. Uno di questi è il sentiero Roslagsleden che, dalla capitale, si snoda per 130 chilometri attraversando foreste e valli, fra vecchie tombe vichinghe e piccole chiese medievali.

Dalla capitale potete partire anche per un safari alla scoperta degli alci: il Virum Algpark si trova nello Småland ed è una tappa imperdibile. Si sale a bordo di camionette semiaperte e si entra nel parco recintato. Qui, senza scendere dalle macchine si darà da mangiare agli alci. Se viaggiate con bambini, questa escursione è un must perché resteranno ammaliati da queste meravigliose creature enormi e dolci.

A 20 chilometri dalla città si trova anche il Parco Nazionale di Tyresta, raggiungibile in un’ora anche con i mezzi pubblici, perfettamente organizzati come nel resto della Svezia. Il parco si estende su quasi 20 chilometri quadrati ed è circondato da una riserva naturale di 30 chilometri, ricca di foreste primordiali incontaminate e boschi di conifere che ospitano fino a 8.000 specie animali. Da non perdere nelle vicinanze della capitale è anche il suo arcipelago, il quale vanta un parco nazionale, Ängsö. Questo è uno spettacolo soprattutto durante la primavera e all’inizio dell’estate, quando i vivaci fiori selvatici punteggiano i prati. Per raggiungere Ängsö potrete salire su uno dei traghetti in partenza da Stoccolma.

Alce in Svezia

Fonte: 123RF

Un’alce in Svezia
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I luoghi di Pippi Calzelunghe in Svezia, per una vacanza con i bambini

La chioma arancione più famosa della tv? È sicuramente quella di Pippi Calzelunghe. Protagonista dell’omonimo romanzo della scrittrice svedese Astrid Lindgren, pubblicato nel 1945, è poi diventata nota in tutto il mondo grazie alla serie tv trasmessa a partire dal 1969, ma negli anni successivi i bambini l’hanno conosciuta anche per la sua versione animata. E dove andare per visitare i luoghi di questa storia e conoscere dove è ambientato il racconto delle treccine più simpatiche del mondo, se non in Svezia?

Molte delle vicende di Pippi, infatti, si svolgono in un’immaginaria cittadina svedese chiamata Villa Villacolle, ma alcuni dei luoghi descritti nel libro sono ispirati a posti reali in Svezia e visitarli può opportunità unica di immergersi nella magia di questa affascinante storia.

Stoccolma

Fonte: 123RF

Veduta aerea della città di Stoccolma

Junibacken

Junibacken è un museo interattivo a Stoccolma che celebra le opere di Astrid Lindgren. Qui i visitatori possono esplorare le avventure di Pippi Calzelunghe e di altri personaggi di Lindgren in un ambiente davvero coinvolgente. Tra le attrazioni principali del museo c’è un treno magico che porta i visitatori in un viaggio attraverso le storie di Pippi e degli altri personaggi di Lindgren e inoltre è anche possibile ammirare... la casa di Pippi Calzelunghe! Il The Story Train, nel suo affascinante viaggio lungo 20 minuti, coinvolge grandi e piccini in un itinerario di voci, scenografie e colori. Un vero e proprio mondo incantato, che ogni bimbo che si reca a Stoccolma non può non vivere.

L’isola di Gotland

L’isola di Gotland situata nel Mar Baltico, è un’importante fonte di ispirazione per Astrid Lindgren. La città medievale di Visby, patrimonio dell’Unesco dal 1995, ha fornito la base per la creazione di Villa Villacolle e il suo caratteristico stile architettonico. Già anche solo camminare per le strade di Visby può far sentire i visitatori come se fossero entrati nel mondo di Pippi.

Visby in Svezia

Fonte: iStock

La città di Visby

Visby è la più grande città dell’isola di Gotland ed è la città medievale meglio conservata di tutta la Svezia: è proprio a Visby che, nel romanzo, Pippi Calzelunghe piomba all’improvviso, per andare a vivere da sola. Ed è qui che gli episodi della serie tv sono stati girati, in questa terra di Vichinghi, in cui il mare azzurro è incorniciato da sassi bianchi e le pecore girano libere nei prati. Cosa vedere in città? Sicuramente il suo centro storico, prima di inforcare la bici e andare alla scoperta dei suoi dintorni.

A 10 chilometri da Visby, esiste un’altra casa di Pippi Calzelunghe: è all’interno del parco di divertimenti Kneippbyn, un luogo ricco di piscine, di canoe, di pedalò e di giostrine. Qui, dove l’ingresso costa 100 euro per una famiglia di quattro persone ma all’interno non si paga poi niente, è stata ricreata alla perfezione la casa di Pippi.

Astrid Lindgrens Värld

Astrid Lindgrens Värld, o “Il Mondo di Astrid Lindgren”, è un parco tematico situato a Vimmerby, la città natale di Astrid Lindgren, nella Svezia meridionale. Questo parco magico è dedicato alle opere di Lindgren, inclusa Pippi Calzelunghe. Qui i visitatori possono esplorare Villa Villekulla, partecipare a spettacoli teatrali interattivi e incontrare i personaggi amati della storia di Pippi. E soprattutto ci si diverte, a prescindere da quale sia la propria età.

Villa Villacolle

 Villa Villekulla, la casa di Pippi Calzelunghe, è un’iconica residenza immaginaria. Sebbene non esista realmente, si dice che Astrid Lindgren si sia ispirata a una casa a Saltsjöbaden, un sobborgo di Stoccolma, per creare la Villa Villacolle. I fan di Pippi possono visitare Saltsjöbaden e immaginare come sarebbe vivere nella stravagante dimora di Pippi.

Saltsjobaden

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Il quartiere di Saltsjobaden a Stoccolma

Mariefred

Mariefred è una pittoresca cittadina svedese situata sul lago Mälaren. Il suo castello, il Castello di Gripsholm, è stato descritto come il castello di Pippi Calzelunghe nel libro “Pippi Calzelunghe e il tesoro di Capitan Kid”.

 

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Senza acqua né corrente: l’alloggio selvaggio in mezzo alla natura

Un luogo fuori dal tempo, dove sperimentare una vacanza lontani da tutto, immersi nella natura e a stretto contatto con lei. Ci troviamo al Kolarbyn Eco Lodge in Svezia, dove vi sono alloggi selvaggi in mezzo al nulla, dove vivere un’avventura senza i comfort ai quali siamo abituati, come acqua e corrente. Un modo per riconnettersi con sé stessi, per apprezzare la bellezza di ciò che ci circonda, ma anche per vedere il paesaggio in tutto il suo fascino straordinario.

In questo alloggio, considerato l’hotel più primitivo della Svezia, si può provare a vivere diversamente, si possono testare i propri limiti e lasciarsi avvolgere dalla foresta, dove si trovano le piccole “cabine” che compongono il Kolarbyn Eco Lodge.

L’alloggio selvaggio nel cuore della natura: il Kolarbyn Eco Lodge

C’è un luogo in Svezia in cui vivere una vera e propria avventura nel mezzo della natura. Si tratta del Kolarbyn Eco Lodge, un hotel composto da diversi alloggi mimetizzati alla perfezione dentro una foresta. Si tratta di piccole capanne, coperte di fango ed erba, sui cui tetti crescono mirtilli e funghi, come viene spiegato sul sito ufficiale.

Un modo per staccare dalla quotidianità e per assaporare il contatto più profondo con la natura. Qui non ci sono docce, non c’è acqua e neppure elettricità. Nell’alloggio si dorme davanti a un camino e la sveglia la danno i suoni della natura. Vi sono letti, materassi gonfiabili e tappeti di pelle di pecora.

Mentre si vive questa avventura si sperimenta un contatto reale con la natura: si taglia la legna per il camino, si raccolgono mirtilli. Vengono forniti candele e lumi, fiammiferi e legna, tutto il necessario per cucinare. Vi è un bagno (compostabile), ma non c’è la doccia. Per lavarsi vi sono il lago e il ruscello, per l’acqua potabile c’è una sorgente nella foresta. Inoltre, vi è una sauna che viene riscaldata dagli ospiti.

Insomma, una vera e propria avventura indimenticabile: le capanne sono 12, per due persone con la possibilità di aggiunta di un letto. Una può ospitare fino a sei adulti. Se si prova a prenotare una notte di un venerdì di aprile il costo è di circa 167 euro. E la location è davvero spettacolare, una bellissima radura nella foresta di Bergslagen, sulle rive del lago Skärsjön.

Svezia, l'interno dell'alloggio selvaggio

Fonte: Jam Press/Kolarbyn Eco Lodge / IPA

L’interno dell’alloggio selvaggio immerso nella natura

Dove si trova l’alloggio selvaggio e cosa portare con sé

Gli alloggi selvaggi del Kolarbyn Eco Lodge si trovano a circa 2 ore e mezza dalla capitale della Svezia: Stoccolma, in genere si devono utilizzare due tipologie di trasporto pubblico differenti, come viene specificato sul sito ufficiale, prima si prende il treno da Stoccolma a Köping, poi si prosegue con l’autobus fino a Skinnskatteberg. Da lì ci sono 4 chilometri di distanza per arrivare a Kolarbyn. Ovviamente si può raggiungere anche in automobile.

Cosa portare con sé? Oltre alla voglia di sperimentare, di mettersi in gioco e di provare a vivere una vera e propria avventura, il sito ufficiale dedicato a questa struttura suggerisce di portare abbigliamento e scarpe adatti a stare nel mezzo della natura, che siano caldi e che possano essere utilizzati anche per la notte. E poi una torcia, binocolo, costumi per il bagno, asciugamani, borraccia e qualche snack. Ovviamente non può mancare una macchina fotografica per imprimere i ricordi di questo viaggio, che è un ottimo modo per staccare e per connettersi con sé stessi e con ciò che abbiamo intorno.

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In Svezia esiste la città della gentilezza: ti farà tornare il sorriso

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, lo facciamo per andare alla scoperta delle meraviglie che portano la firma di Madre Natura, per raggiungere i luoghi iconici e i monumenti architettonici che sono diventati il simbolo di città e Paesi interi, ma lo facciamo anche per toccare con mano le tradizioni e le culture delle popolazioni lontane da noi. E quale modo migliore, se non quello di interagire direttamente con i local, per immergersi completamente nelle usanze territoriali?

Chiacchierare con un cittadino, ascoltare aneddoti e storie, farsi consigliare luoghi sconosciuti ai radar turistici: questi sono solo alcuni dei modi che abbiamo per conoscere il volto più autentico delle destinazioni che visitiamo. E se per qualcuno dare il via a questi dialoghi può apparire non così semplice, sappiate che esiste un luogo dove le interazioni tra persone non solo sono all’ordine del giorno, ma sono obbligatorie.

In Svezia, infatti, esiste una pittoresca città dove salutare le persone quando si incontrano per strada è d’obbligo, che si tratti di amici, conoscenti o forestieri. Il motivo? Per avvicinare le persone, per regalare un sorriso e per migliorare la giornata e anche la vita.

La città dove il saluto è un gesto d’amore

Il nostro viaggio di oggi ci porta in una destinazione straordinaria, una di quelle da vedere almeno una volta nella vita. Ci troviamo a Luleå, nel nord della Svezia, al cospetto della città conosciuta come porta d’accesso alla Lapponia Svedese, dato che è situata a poco più di 100 chilometri dal Circolo Polare Artico.

Immersa nella natura, e affacciata sul mare, Luleå è circondata da più di 1000 isole di piccole dimensioni che rendono il panorama mozzafiato. Ma c’è di più perché qui, in determinati periodi dell’anno, è possibile ammirare la visione più magica di sempre, quella dell’aurora boreale che danza nel cielo.

Questi motivi, da soli, basterebbero a raggiungere la città svedese al più presto, ma noi ne aggiungiamo un altro che ha direttamente a che fare con l’umore e il benessere. Sì perché a Luleå, dal 31 ottobre e grazie alla campagna “Säg hej”, salutarsi in strada, dirsi buongiorno e scambiarsi un sorriso, è diventato un obbligo. Il motivo? Rafforzare i legami sociali, far tornare il buonumore e migliorare la giornata.

Luleå, tra sorrisi e felicità

“Säg hej”, è questo il nome della campagna che sta attirando l’attenzione del mondo intero e che, tradotto letteralmente, vuol dire “saluto” in svedese. A partire dal 31 ottobre, i cittadini e chiunque arrivi qui dovrà rispettare la regola del salutare chi incontra. Il progetto è stato presentato nelle scuole, nelle istituzioni e persino sugli autobus urbani. Ma qual è il motivo di questo particolare obbligo?

Dovete sapere che a Luleå, come in molte città del nord Europa, la luce solare è ridotta al minimo durante l’inverno. In questo specifico caso gli abitanti vivono principalmente nel buio potendo godere del sole appena poche ore al giorno. E se è vero che la presenza della stella del sistema solare ci mette sempre di buon umore, è altrettanto vero che il buio fa l’opposto.

Così ecco che è nata l’idea per contrastare il Winter Blues: stimolare le interazioni sociali imponendo un saluto, meglio ancora se correlato a un sorriso e a qualche chiacchiera. Funziona davvero? Decisamente sì. Secondo una ricerca condotta da Gillian M. Sandstrom, professore dell’Università del Sussex, parlare con un estraneo ha molti benefici: solleva l’umore, aumenta l’energia e provoca un piacere diffuso.

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Tree Hotel: dormire in un nido d’uccello nella foresta svedese

Organizzare un viaggio in Svezia è sempre un’ottima idea, lo è perché il Paese scandinavo è un concentrato di bellezze naturalistiche che incantano e sorprendono a ogni passo compiuto. Da una parte ci sono le isole che si snodano lungo la costa, dall’altra i laghi fiabeschi che caratterizzano l’entroterra. Tutto intorno, poi, si snodano vaste foreste e rilievi glaciali che circondano le città.

Meta prediletta degli amanti della natura, il Paese offre moltissime esperienze inedite tutte da vivere e condividere. Alcune di queste passano inevitabilmente anche per gli alloggi, che non solo solo luoghi del riposo e del ristoro, ma diventano parte integrante e caratterizzante delle avventure di viaggio. In Svezia, infatti, esistono molte sistemazioni integrate col paesaggio per garantire agli ospiti un contatto vero e autentico con la natura selvaggia.

Ed è proprio di un alloggio così che vogliamo parlarvi oggi, di un tree hotel immerso in un paesaggio primordiale nella zona settentrionale del Paese. Molto più di una casa sull’albero, ma un vero e proprio nido d’uccello incastonato nella foresta svedese. Il vostro sogno a occhi aperti comincia qui.

Dormire in un nido d’uccello nella foresta svedese

Il nostro viaggio di oggi ci porta alla scoperta di una destinazione ancora poco battuta dal turismo di massa, quella che ci conduce sulle sponde di un fiume che corre nelle profonde foreste della Svezia settentrionale. Ci troviamo a Granö, un piccolo insediamento urbano che conta poco più di 200 abitanti e che si snoda nel comune di Vindeln, a Västerbotten.

Proprio qui, immersa in una natura incontaminata e selvaggia esiste una piccola struttura ricettiva perfettamente integrata con l’ambiente circostante, un villaggio dove la vita scorre lenta e dove tutti sono invitati a lasciare alle spalle lo stress cittadino per contemplare le meraviglie di Madre Natura. Diversi gli alloggi proposti, tra cui anche diverse case sull’albero.

“Vivi come un uccello”: è questo l’invito ai viaggiatori di Granö Beckasin che tra gli alloggi propone proprio quattro bird nests, case sorrette tra gli alberi che per forme, lineamenti e concept sono ispirate ai nidi d’uccello che popolano la foresta.

Un alloggio da sogno nella natura

Dormire all’interno di un nido d’uccello è un’esperienza davvero unica, perfetta per tutti coloro che cercano un rifugio lontano dalla città e dai ritmi frenetici che caratterizzano la quotidianità. Gli alloggi sull’albero di Granö Beckasin affacciano direttamente sul fiume che attraversa il territorio e sulla foresta svedese, una delle zone più selvagge dell’intero Norrland.

Le case, costruite con materiali naturali e riciclabili sono semplici, ma dotate di ogni comfort. Non mancano, ovviamente, ampie vetrate panoramiche per godere della bellezza dei dintorni a ogni ora del giorno e della notte.

La struttura è aperta tutto l’anno, tuttavia consigliamo di raggiungerla in inverno per toccare con mano la magia di questa stagione che trasforma il Paese in una cartolina incantata. Ma non è tutto perché da ottobre a marzo gli ospiti possono ammirare tutta la bellezza dell’aurora boreale che infiamma i cieli della Svezia restando nel proprio nido, tra gli alberi.

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Amanti del design e dell’arredamento: non perdetevi questo museo

Da 80 anni nelle case di tantissime persone di tutto il mondo, con pezzi di design e arredamento che, nel tempo, sono diventati veri e propri complementi cult. Stiamo parlando di Ikea, marchio fondato in Svezia nel 1943, che coniuga le linee essenziali dell’arredamento nordico, con le ultime tendenze per la casa e le tante anime che può esprimere lo spazio domestico.

E, per gli amanti del design e dell’arredamento, che stanno programmando una vacanza in Svezia, c’è un’interessante novità. Infatti, all’interno dell’Ikea Museum sono state allestite due nuove aree espositive che sono un vero e proprio viaggio all’interno della storia del brand.

La struttura è stata aperta nel 2016 e ospita la mostra permanente intitolata La storia di Ikea: passato, presente e futuro, i due spazi realizzati per gli 80 anni del marchio sono: Ikea Through the Ages e Hej Ingvar!.

Il museo che racconta la storia di Ikea: dove si trova e perché è imperdibile

Difficile entrare in una casa e non trovare almeno un pezzo Ikea, perché nei suoi 80 anni di storia il brand ha dato vita a complementi di arredamento e mobili davvero iconici. Difficile, anche, per chi ama il design, non conoscere questo marchio che è partito dalla Svezia per poi prendere piede in tutto il mondo.

Se si sta programmando una vacanza in Svezia, e si vuole approfondire la storia del brand, allora bisogna segnare in agenda l’apertura di due nuovi spazi espostivi all’interno dell’Ikea Museum che si trova ad Älmhult. Si tratta di una tappa imperdibile per una vacanza nella zona, perché si trova all’interno dell’edificio originale del primo negozio, la cui apertura è datata 1958.

Uno spazio che trasuda la storia del marchio, all’interno del quale ammirare la mostra suddivisa in quattro aree tematiche: Le nostre origini, Design democratico, Hej Ingvar! e Ikea Through the Age. Le ultime due sono state predisposte proprio per celebrare gli 80 anni di Ikea. All’interno della struttura vi sono anche un negozio e un ristorante.

Un'immagine del nuovo allestimento dell'Ikea Museum

Fonte: Ufficio Stampa Ikea

Uno scorcio del nuovo allestimento dell’Ikea Museum

I due allestimenti per celebrare gli 80 anni del brand

Ottant’anni e non sentirli. Era il 1943 quando Ingvar Kamprad iniziò a vendere penne e fiammiferi nella regione dello Småland, che si trova nel sud della Svezia. Da allora, come si suole dire, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, trasformando Ikea in un marchio conosciuto a livello globale.
E visitare l’allestimento Ikea Through the Ages è come intraprendere un viaggio alla scoperta della sua storia, mostrando come si sia trasformata nel tempo, influenzando e lasciandosi influenzare.

“La maggior parte delle persone è entrata in contatto con Ikea nel corso della vita – ha spiegato Mats Nilsson, curatore della mostra -. Molti di noi, fin dall’infanzia, sono cresciuti con i mobili, i tessili, le lampade e tanti altri articoli d’arredamento di Ikea. Poter rappresentare una piccola parte di questa realtà, accanto agli alti e ai bassi dello sviluppo dell’azienda, è stata un’esperienza straordinariamente formativa e piacevole. Speriamo e crediamo che la maggior parte dei visitatori riconosceranno tanti prodotti e forse troveranno anche qualche sorpresa qua e là”.

L’uomo dietro a Ikea ha un nome e un cognome: si tratta di Ingvar Kamprad e la seconda esposizione è dedicata proprio a lui e alla sua vita, grazie a una serie di interviste inedite a ex dipendenti, persone che hanno fatto parte della storia del marchio e amici. “Con questa mostra abbiamo scelto di raccontare Ingvar Kamprad e il suo modo deciso e non convenzionale di fare business e dirigere l’azienda – ha spiegato Anna Sandberg Falk, curatrice della mostra -. Oltre all’impegno e al coraggio, Kamprad ha sempre dimostrato grande attenzione per le persone attorno a lui. Vogliamo enfatizzare la personalità, la creatività e la forza trainante che hanno posto le basi per la creazione della principale azienda di arredamento del mondo”.

Il secondo allestimento si intitola Hej Ingvar!. Entrambi sono aperti al pubblico a partire dal 15 giugno. Ed è anche una buona occasione per visitare Älmhult ed immergersi nell’atmosfera svedese e di uno dei suoi brand più noti in tutto il mondo.

Ikea Museum, parte del nuovo allestimento

Fonte: Ufficio Stampa Ikea

Ikea Museum, un’immagine del nuovo allestimento per gli 80 anni del brand
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Cacciatori di aurore, avete mai sentito parlare del Blue Hole di Abisko?

Se siete amanti delle aurore, dei colori freddi e brillanti delle notti artiche, abbiamo un posto che fa proprio per voi. Si tratta di Abisko, un villaggio svedese impregnato di magia. Qui, infatti, è possibile assistere al Blue Hole, un fenomeno meteorologico poco noto rende questo piccolo centro della Svezia artica uno dei posti migliori sulla Terra per vedere l’aurora boreale.

Lo spettacolo dell’aurora nel Blue Hole di Abisko

Per assistere allo spettacolo del Blue Hole è necessario viaggiare fino a Abisko, uno villaggi più settentrionali della Svezia, situato a 250 km a nord del Circolo Polare Artico. Proprio nel cielo che si staglia sopra questa piccola località, c’è una macchia di cielo che si estende da 10 a 20 kmq sopra il villaggio, il lago Torneträsk e il parco nazionale di Abisko. Questa porzione di infinito rimane chiara e limpida sempre, indipendentemente dal clima circostante. Questo fenomeno rende Abisko uno dei posti migliori al mondo per assistere costantemente all’Aurora Boreale.

Infatti, la regione è soggetta a tempeste di neve e altri fattori climatici che rendono impossibile ammirare l’aurora. Ma il Blue Hole rendere questo spettacolo visibile anche se tutto intorno si scaglia il maltempo.

Il Blue Hole of Abisko è circondato da montagne che ostacolano le precipitazioni, assicurando 200 giorni all’anno di cielo limpido. Da Abisko è possibile prendere una seggiovia, che, in venti minuti, porta all’Aurora Sky Station, situata a 1000 metri di altitudine sulla vetta del monte Nuolja. Qui, l’assoluta mancanza di inquinamento atmosferico trasforma le lunghe notti artiche in occasioni perfette per andare caccia di aurore. Sta a voi scegliere quale punto sfruttare per ammirare un’aurora boreale da sogno.

Aurora boreale vista da Abisko
L’aurora boreale vista da Abisko

Abisko in Svezia

Se immaginate Abisko come una meta turistica con hotel, ristoranti e comfort vari, vi state sbagliando. Il luogo che offre la più bella aurora boreale al mondo è una località remota e sperduta tra la neve e il ghiaccio della Svezia. Qui troverete una piccola stazione ferroviaria sola, nella tundra innevata. Niente lampioni, né macchine, né case, il cielo è il padrone assoluto. A pochi metri, un unico edificio, il Mountain Lodge. È tutta qui Abisko, una perla custodita nella Lapponia svedese, a un’ora di treno dall’abitato più vicino. Vi immergerete a pieno nel vostro viaggio, scordando tutto il resto.

L’aurora boreale è l’attrazione principale di Abisko durante i mesi invernali, ma il microclima offre anche altri eventi meteorologici spettacolari. Tra questi, i rarissimi “archi lunari“, noti anche come arcobaleni lunari e aloni lunari, che si verificano quando la luce della luna si riflette e si rifrange attraverso le goccioline d’acqua e cristalli di ghiaccio nell’aria che circondano il Blue Hole.

Preparatevi a temperature a -30° sotto lo zero, vestiti pesanti e diverse coincidenze aeree. La Lapponia Svedese è una regione bella quanto ostile, ma con le giuste attrezzature si può viaggiare con tranquillità.

Un luogo magico in cui le lunghe notti buie si illuminano dei colori dell’aurora e degli arcobaleni lunari. Abisko non avrà da offrire grandi attrazioni cittadine, ma ha quello che le metropoli non avranno mai: una natura spettacolare, da togliere il fiato.