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Cosa fare a Marbella, sulle spiagge più cool dell’Andalusia

Se Marbella è una delle destinazioni turistiche più popolari dell’Andalusia e di tutta la Spagna è anche grazie alle sue 24 spiagge che si estendono lungo quasi 30 km di costa. Inoltre, nella zona di Malaga, Marbella è anche la località che ottiene sempre più Bandiere Blu, i prestigiosi riconoscimenti conferiti ogni anno dalla Federation for Environmental Education (FEE): ben 9 spiagge (Fontanilla, Nagüeles, Casablanca, El Cable, El Faro, Puerto Banús – Levante, San Pedro Alcántara, Venús-Bajadilla e Cabopino) e 2 porti (Puerto Deportivo Virgen del Carmen de Marbella e Puerto José Banús).

Grazie alla bellezza del suo mare e a un litorale pulito e con ottimi servizi per i turisti, Marbella è considerata una meta imperdibile che, anno dopo anno, si impegna per offrire ai visitatori esperienze turistiche di alto livello. Non è un caso che Forbes l’abbia inserita tra le migliori destinazioni in Europa! In questa guida scopriremo le spiagge più belle di Marbella, da quelle perfette per rilassarsi alle location più adatte al divertimento.

Le più belle spiagge cittadine di Marbella

Nel centro di Marbella ci sono molte spiagge sabbiose e adatte sia alle famiglie con bambini che ai giovani che desiderano socializzare e fare sport. Tra quelle cittadine spicca Playa del Cable, amata sia dai turisti che dagli abitanti del posto perché molto ampia e caratterizzata da acque tranquille e poco profonde. La spiaggia si trova all’ingresso di Marbella, tra l’arco che segnala l’accesso alla città dall’autostrada A-7 e il porto dei pescatori con i suoi ristoranti alla moda. Durante l’estate vengono organizzate molte attività sportive che vanno dal fitness in spiaggia ai tornei di beach volley e non mancano i chiringuitos, i piccoli chioschi sulla spiaggia dove pranzare o bere qualcosa durante il giorno.

Tra le più belle spiagge del centro di Marbella c’è anche quella della Fontanilla, facilmente raggiungibile da qualsiasi zona della città. Molto frequentata nei mesi di luglio e agosto, la spiaggia si caratterizza per l’arenile di un chilometro con sabbia fine e dorata lungo il quale sono distribuiti bar e ristoranti e dove non mancano un servizio di soccorso in acqua, docce e toilette. Più piccola rispetto alla spiaggia della Fontanilla, ma dotata anch’essa di tanti servizi, è Playa El Faro, chiamata così per la presenza di un elegante faro costruito nel 1864 che presiede il lungomare e la sua passeggiata.

Spiaggia cittadina a Marbella

Fonte: iStock

Playa del Cable nel centro di Marbella

Le spiagge a ovest, tra bandiere blu e atmosfere chic

Per allontanarsi dallo skyline di palazzi e hotel bisogna dirigersi verso ovest, dove troveremo spiagge meravigliose e avvolte in atmosfere chic. Tra le più famose dell’Andalusia, anche grazie al riconoscimento della Bandiera Blu, c’è sicuramente la spiaggia di Nagüeles, situata in una delle zone più esclusive di Marbella, con sabbia fine e acque pulite in cui tuffarsi. La spiaggia è adatta anche alle vacanze in famiglia grazie ai numerosi servizi disponibili in loco. Sempre a ovest, nella zona di Puerto Banus, si trovano altre due spiagge premiate: la prima è Playa Guadalmina, situata tra San Pedro Alcántara ed Estepona, una spiaggia spaziosa, perfetta per trascorrere una giornata in famiglia; la seconda è Linda Vista, caratterizzata da un misto di sabbia e ghiaia.

Un’altra spiaggia famosa in questa zona di Marbella è Playa de Nueva Andalusia, lunga 1 km e caratterizzata dalla presenza di numerosi servizi, tra cui un club nautico e attività di noleggio per praticare sport acquatici, ideali per chi vuole divertirsi. La spiaggia è raggiungibile con l’auto, perché distante 10 km dalla città, ma dispone di un ampio parcheggio e di un grazioso lungomare dov’è molto piacevole passeggiare sotto ai pini e alle palme. Inoltre è la meta ideale quando c’è vento: trovandosi in una caletta, risulta sempre protetta!

Le spiagge a est, bellissime e lontane dalla folla

Se dal centro di Marbella proseguiamo, invece, verso est, troviamo una delle spiagge più belle della Costa del Sol: Playa El Alicate. Qui sono presenti sia lunghi tratti di spiaggia libera che attrezzata, frequentata anche da molti vip che in quest’area possiedono una villa (come Antonio Banderas). La spiaggia può contare su un gran numero di bar, ristoranti e locali in cui ascoltare musica, ma anche su servizi che vanno dalle docce al noleggio di lettini e ombrelloni. Il parcheggio dispone di circa 100 posti auto, che si riempiono rapidamente a luglio e agosto, quindi meglio non andare troppo tardi.

Un’altra spiaggia molto popolare è Playa Cabopino, contraddistinta da sabbia dorata e da acque calme e poco profonde, quindi ideale anche per le famiglie con bambini. Al lato opposto della spiaggia si trovano le dune di Artola, un paradiso naturale che offre spazi di relax ben più estesi rispetto alle spiagge del centro cittadino di Marbella, oltre che tratti dedicati a chi pratica il nudismo. Per chi cerca location meno affollate, invece, le spiagge da segnare sulla mappa sono Playa Real de Zaragoza, con spiaggia fine e onde moderate, Las Cañas, riconoscibile perché nelle vicinanze è presente una torre, e la Víbora, famosa per chi pratica sport acquatici.

Per chi cerca un’esperienza di lusso particolare, il Nikki Beach è considerato uno dei club più esclusivi dell’intera Costa del Sol. Palme, lussuosi lettini bianchi e cocktail in riva al mare: ecco il segreto del successo di una spiaggia che attira la clientela più esclusiva di Marbella. Ovviamente, anche i prezzi per affittare un ombrellone sono piuttosto elevati e una giornata qui rischia di essere molto costosa.

Dune di Artola a Marbella

Fonte: iStock

Dune di Artola e spiaggia di Cabopino a Marbella

Spiaggia imperdibile nei dintorni

Per chi viaggia alla scoperta di questa zona della Spagna in auto, una spiaggia imperdibile nei dintorni di Marbella è sicuramente quella di Burriana Beach a Nerja. Un paradiso di sabbia fine circondato da uno splendido anfiteatro roccioso, perfetto per una giornata all’insegna del relax, grazie alla presenza di servizi e comfort, o per immergersi nelle sue acque usufruendo dell’area dedicata allo scuba diving. Il pomeriggio, dopo aver preso la tintarella, si può passeggiare sul lungomare ricco di negozi e ristoranti tipici.

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Alhambra di Granada, la maestosa cittadella araba in Andalusia

Impossibile parlare di Granada senza citare l’Alhambra, il grandioso complesso monumentale islamico simbolo della città andalusa. Un luogo iconico ricco di storia e tradizioni, tra i monumenti più visitati non solo in Spagna, ma nel mondo intero. Dall’alto del colle della Sabika, con sullo sfondo le vette innevate della Sierra Nevada, osserva silenziosa la città sottostante mostrandosi fiera ai milioni di turisti che arrivano e la ammirano con occhi sognanti.

L’Alhambra, una volta scoperta, è difficile da dimenticare: le sue splendide architetture islamiche affiancano palazzi di stampo rinascimentale, patii, cortili e immensi giardini nei quali è un piacere perdersi per ore. Grazie al suo straordinario valore culturale, la cittadella fortificata è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e in questa piccola guida raccontiamo come scoprirla al meglio, da cosa vedere a quando visitarla.

La storia dell’Alhambra a Granada

Visitare la leggendaria Alhambra significa fare un tuffo nella storia, quando la dinastia nasride arrivò a Granada capitanata dal suo fondatore, Muhammad ibn Nașr. Seppur le sue origini siano poco chiare e avvolte nel mistero, il complesso nella sua forma attuale fu progettato dal sovrano nasride nel 1238. I lavori furono proseguiti successivamente dal figlio Muhammad II, che al primo nucleo dell’edificio aggiunse le fortificazioni, e dagli emiri Yusuf e Mohammed V, i quali ampliarono il progetto con lo splendido Palacio Nazaries.

Chiamata in origine al-qala’ al-hamra, ossia castello rosso, l’Alhambra cadde nelle mani dei cristiani che, a partire dal 1492, la trasformarono nella residenza ufficiale dei re salvandola dalla distruzione che interessò la maggior parte degli edifici di natura islamica. La salvarono apportando anche importanti modifiche che, simbolicamente, andavano a imporre il dominio cristiano su quello islamico: la moschea, per esempio, fu sostituita da una chiesa, mentre l’imperatore asburgico Carlo V fece demolire un’ala dei palazzi per costruire l’edificio rinascimentale che ancora oggi porta il suo nome.

Con una storia così ricca e affascinante, non stupisce che l’Alhambra rappresenti uno dei monumenti spagnoli più visitati!

Cosa vedere dentro l’Alhambra: gli edifici da non perdere

Il complesso dell’Alhambra è molto grande e la sua scoperta richiede dalle 3 alle 4 ore, il tempo necessario per esplorare i suoi palazzi, i giardini e gli edifici islamici considerati tra i più belli d’Europa.

Il Palacio Nazaries dell’Alhambra

Tra gli edifici più belli dell’Alhambra c’è sicuramente il Palacio Nazaries, residenza originaria dei regnanti Nasridi. Le stanze e le strutture esterne sono finemente decorate con gli intagli tipici delle architetture arabe e con le piastrelle tipiche, mentre i giardini sono arricchiti da splendide fontane. Qui ogni dettaglio è curato con attenzione e per un momento non sembra di essere in Spagna, ma tra i profumi e colori del Marocco.

Originariamente, il Palacio Nazaries era diviso in tre sezioni: il Mexuar, dove l’emiro incontrava gli ospiti e si occupava dei doveri amministrativi e pubblici; il Palacio de Comares, l’antica residenza privata; il Palacio de los Leones, sede reale dedicata all’harem.

Palacio Nazaries dentro l'Alhambra

Fonte: iStock

Architetture islamiche del Palacio Nazaries all’Alhambra

Il Palazzo di Carlo V

Raggiungendo il Palazzo di Carlo V si fa un salto temporale nel 1500, quando l’Alhambra venne occupata dai regnanti cristiani. Costruito in stile rinascimentale seguendo il progetto dell’architetto Toledo Pedro Machuca, oggi ospita due musei: il Museo de la Alhambra, ricco di manufatti moreschi, e il Museo de Bellas Artes, con una collezione di opere d’arte dal XV al XX secolo.

L’antica zona militare dell’Alcazaba

La parte più antica dell’Alhambra è l’Alcazaba, ossia l’originale cittadella risalente al XIII secolo e zona militare impiegata come centro di difesa e sorveglianza. Da non perdere è la Torre de la Vela (Torre di avvistamento) perché, salendo sulla scala a chiocciola, è possibile godere di un panorama mozzafiato su Granada e sulla valle circostante.

I giardini Generalife

La tenuta estiva dei sultani è un luogo magico dove passeggiare tra sentieri, piscine, alberi, fontane e, durante i mesi primaverili ed estivi, godere della bellezza dei giardini in fiore. Qui ci sono due cortili: il Patio de la Acequia, con romantici giardini e viste sui Palacios Nazaríes, e il Patio de la Sultana. Giochi d’acqua che zampillano nelle vasche, orti rigogliosi e labirinti di siepi completano questo eden domestico dal quale sarà difficile andare via.

Generalife all'Alhambra di Granada

Fonte: iStock

Le fontane e i giardini del Generalife all’Alhambra

Come visitare l’Alhambra: orari, biglietti e consigli utili

L’Alhambra è una delle attrazioni più famose al mondo e per evitare problemi al suo interno sono state create delle regole che permettono a tutti i turisti di poter godere delle sue bellezze. L’ingresso è limitato a 7 mila persone al giorno, motivo per cui – soprattutto durante la bella stagione – è bene acquistare i biglietti con largo anticipo. Per la visita si hanno a disposizione 4 ore a eccezione del Palacios Nazarìes, per il quale verrà fornito un orario da rispettare, pena l’impossibilità di entrarvi. Questa è una delle parti più belle dell’intero complesso, quindi occhio all’orologio.

Il monumento è aperto dalle 8.30 alle 20.00 dal 1 aprile al 14 ottobre e dalle 8.30 alle 18.00 dal 15 ottobre al 31 di marzo. Per chi è alla ricerca di un’esperienza particolare, l’Alhambra apre le sue porte anche per visite notturne dalle 22.00 alle 23.30 dal 1 aprile al 14 ottobre e dalle 20.00 alle 21.30 dal 15 ottobre al 31 di marzo.

Il giorno della visita è bene non dimenticare la carta d’identità o il passaporto, perché verrà richiesto all’entrata.  Una volta dentro l’Alhambra è necessario tenere con sé il biglietto perché verrà controllato in tutte le aree del complesso. L’estate è il periodo più caldo e affollato e, quando possibile, consigliamo di visitarla durante gli altri mesi dell’anno.

Come arrivare all’Alhambra

Arrivare all’Alhambra è molto semplice. Dal centro di Granada partono frequentemente diversi bus che, in 10 minuti, conducono direttamente al complesso monumentale. Chi preferisce camminare, invece, può arrivare in 30 minuti salendo su una piccola collina. In questo caso, soprattutto durante i mesi estivi, è consigliato portare con sé dell’acqua.

 

 

 

 

 

 

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No scali, no stress: Club Med ti porta in vacanza con volo diretto

Paesaggi da cartolina, culture lontane, esperienze immersive nella natura, sport, coccole e relax: è tutto quello che si desidera per le vacanze. A volte però il timore di un viaggio troppo stancante e lungo, di scali eterni e stressanti ci costringono a rinunciare, specialmente se si parte in famiglia o se il tempo a disposizione è poco. Zero stress e nessuna rinuncia per chi parte con Club Med, che per l’estate propone diverse destinazioni da sogno raggiungibili comodamente con un volo diretto. Una vacanza senza pensieri, garantita anche dalla formula Premium All Inclusive, che oltre al pernottamento e trasferimento comprende tutti i comfort e i servizi, dalla cucina gourmet alle escursioni, dalle attività sportive all’intrattenimento per tutte le età. E con i trasferimenti inclusi non bisogna pensare proprio a nulla se non a godersi la vacanza.

In Andalusia, tra cultura, natura e sport

La Spagna è senza dubbio una delle mete preferite dagli italiani per le vacanze. Club Med Magna Marbella si trova a soli 40 minuti dall’aeroporto di Malaga ed è il perfetto punto di partenza per scoprire l’Andalusia, una regione incantevole per la sua natura, per il mare e la sua cultura e tradizione. Il Club Med Magna Marbella vanta 14 ettari di giardini a terrazze e ben tre piscine di cui una dedicata solo agli adulti. Tantissime le attività proposte per tutte le età, come escursioni e visite, serate di danze e musiche andaluse, ma anche sport, tra cui golf, tennis e padel, con lezioni di gruppo incluse. Vacanza anche per il palato, perché a Marbella la Gourmet Lounge è a disposizione tutto il giorno per una colazione tardiva, per gustare le tradizionali tapas spagnole o per una cena al tavolo con i migliori piatti della cucina locale.

Fonte: Ludovic Balay

Club Med Magna Marbella – Spagna

Il mare cristallino della Grecia

Paesaggi mozzafiato, colori e profumi indimenticabili in Grecia. Qui sorge Club Med Gregolimano, in un’isola incontaminata del mar Egeo, nel cuore di un parco di 19 ettari, ai piedi delle montagne, e affacciato su una baia dal mare cristallino e paradisiaco. Un sogno a 3 ore dall’aeroporto di Atene, perfetto per ricaricare le batterie, sdraiati su un’amaca all’ombra dei pini o sorseggiando un succo appena spremuto dal Beach Bar. Una vacanza senza pensieri, grazie ai deliziosi cocktail da gustare al tramonto, alla cena gourmet vista mare con le specialità locali e internazionali; e alle tante attività incluse, come i corsi di vela, le sfide a padel, le corse sugli sci d’acqua e i balli in pista.

Avventure atlantiche in Portogallo

Tra le mete più vicine e apprezzate, c’è il Portogallo. Club Med Da Balaia in Algarve sorge su una meravigliosa scogliera, con vista sull’oceano Atlantico e su una lingua di sabbia bianca.  Comodo anche per le famiglie, questo Resort, a 40 minuti dall’aeroporto di Faro, accoglie due piscine, di cui una Zen sostenibile e senza cloro, meravigliosa, purificata esclusivamente dalle piante, accessibile solo agli adulti. Ma è il golf il vero protagonista del Club Med Da Balaia, che include una scuola con lezioni di gruppo nei prestigiosi campi sulla scogliera di Algarve, rinomati in tutto il mondo. Un viaggio per tutti i sensi e cucina di qualità alla Vasco Gourmet Lounge, dove tra le altre cose è possibile assaggiare gli espetadas, i famosi spiedini di manzo locali, ma anche i pesci manteiga o gli spiedini di carne alla griglia.

Fonte: Véronique Dupard Mandel

Club Med Da Balaia – Portogallo

Turchia, non solo mare

Richiama mondi e culture lontane, eppure la Turchia è raggiungibile senza passaporto, con un solo volo diretto da Milano Malpensa su Antalya. Due i Resort Club Med in Turchia, circondati da un fascino unico e ricco di storia. Club Med Palmiye si trova, invece, di fronte ai monti Taurus e profuma di mimose e di agrumi. Il verde dei suoi meravigliosi giardini con alberi a spirali contrasta con l’azzurro del mare e con l’argento della sabbia. Anche qui sono tantissime le attività, dallo sport al relax per tutta la famiglia, dalle degustazioni gourmet all’esperienza a bordo di un caicco, la tradizionale barca in legno da cui tuffarsi per esplorare da vicino i pesci e nuotare nell’acqua cristallina.

Fonte: Bruno Van Loocke

Club Med Palmiye – Turchia

Marrakech, un’oasi di pace in Marocco

I colori, la luce e le linee di Club Med Marrakech La Palmeraie rimangono impressi a lungo, anche dopo il rientro a casa. L’ocra dei mattoni, il verde dei giardini e quelle linee morbide che inspiegabilmente rilassano alla sola vista sono il palcoscenico di una proposta di vacanza all’insegna della scoperta di una delle città più belle del Marocco. Oltre al relax in piscina, ai 1001 trattamenti orientali per il benessere e di bellezza o a una partita a golf ai piedi delle montagne dell’Atlante, la vacanza al Club Med Marrakech La Palmeraie (a soli 20 minuti dall’aeroporto) propone visite alla Medina, specialità marocchine al nuovo ristorante El Kebir, campeggio sotto le stelle o una passeggiata nella terrazza panoramica con vista mozzafiato.

Un tuffo nel Mediterraneo e panorama mozzafiato: la Sicilia di Club Med

Chi lo dice che per una vacanza da sogno sia necessario andare all’estero? In Sicilia, il Club Med Cefalù, a un’ora dall’aeroporto di Palermo, è l’unico Resort Exclusive Collection del Mediterraneo, per chi desidera circondarsi di bellezza, nella pace e riservatezza, senza però rinunciare a tutti i comfort. Il Resort sorge su una scogliera vista mare nel cuore delle Madonie, considerato dall’UNESCO Patrimonio mondiale dell’Umanità e offre esattamente tutto quello di cui si ha bisogno per una vacanza rigenerante. Le Villette Deluxe sono immerse negli splendidi giardini mediterranei, con terrazza privata su un paesaggio da cartolina. Incluse nel pacchetto, ci sono lezioni di tennis, di vela, di yoga o padel, ma anche escursioni per conoscere questo angolo di Sicilia. Specialità locali e materie prime selezionate sui piatti della Gourmet Lounge; champagne illimitato dalle ore 18 ed eventi bordo piscina tutti i giorni sono alcune delle proposte. Per il relax più totale, la spa offre trattamenti per il corpo e la piscina Zen naturale filtrata dalle sole piante, a strapiombo sulla baia, è riservata solo agli adulti.

Fonte: François Peyranne

Club Med Cefalù – Sicilia

La promo voli per l’estate

 Prenotare una vacanza Club Med raggiungibile con volo diretto non è mai stato così facile. Prenotando fino al 17 giugno 2024 per soggiorni da 3 a 28 notti da maggio al 28 settembre 2024 all’interno di una selezione di Resort raggiungibili con Volo diretto  (Palmiye, Gregolimano, Marrakech, Marbella, Da Balaia), si può avere una riduzione fino al 20% (fino a -700€/pers in camera superior e -900€/pers max in camera deluxe e suite) sul prezzo pacchetto volo + soggiorno (esclusi quota associativa annuale, servizi con supplemento, eventuali tasse e tasse di scalo).

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Viaggio a Tarifa: la meta europea dove l’inverno non esiste

Laddove il Mediterraneo si unisce all’Oceano Atlantico, sorge una delle località più affascinanti dell’Andalusia, la “città del vento” a soli 14 chilometri da Tangeri, il “punto più a sud” d’Europa dove l’estate è regina.

Si tratta di Tarifa, l’emozionante città a cavallo tra il continente europeo e quello africano da vedere almeno una volta nella vita. I motivi? 10 chilometri di candide spiagge, le condizioni ottimali per il windsurf e il kitesurf, un ricco centro storico, ottimi tapas bar e ristoranti, moderni mulini a vento e tanto, tanto sole.

Il cuore storico di Tarifa: le tappe da non perdere

Iniziamo il viaggio alla scoperta di Tarifa con una passeggiata nel suo cuore storico, la “città vecchia” cui si accede attraversando Puerta Jerez, l’unica porta superstite in Avenida Andalucia: qui, tra le tipiche case bianche andaluse, i patios fioriti e i balconi in ferro, lo sguardo si posa dapprima sulla Iglesia de San Mateo, piccola chiesa in stile gotico del XV secolo, la tranquilla Plaza de Santa Maria su cui svettano il Palazzo del Comune in stile andaluso, l’omonima chiesa che è la più antica della città e la fontana a forma di stella a otto punte, e poi sull’attrazione principale, il magnifico Castillo de Guzman, voluto nel 960 dal califfo di Cordoba Abd ar-Rahman III.

Visitabile tutti i giorni, dona una vista impagabile sul mare e sulla vicina costa dell’Africa dalla parte superiore delle mura.

Va poi sottolineato che il centro cittadino è unito all’Isla de las Palomas da una passerella che consente di camminare esattamente nel punto di congiunzione tra il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico, un’esperienza davvero emozionante: qui due installazioni circolari segnalano la divisione e contribuiscono a rendere il tratto ancora più suggestivo, al pari del Castello di Santa Catalina, edificato nel 1929.

Il fascino dei dintorni

Anche i dintorni di Tarifa non deludono: a otto chilometri, ad esempio, fa bella mostra di sé il Mirador de Estrecho, il miglior punto di osservazione dove, durante le giornate più limpide, sembra quasi di “toccare l’Africa”.

E poi che dire del sito archeologico di Baelo Claudia, a 22 chilometri a nord-ovest, raggiungibile in auto in una ventina di minuti? Vista mare, conserva i resti di un’antica città romana risalente con ogni probabilità al II secolo a.C., dove sono tuttora ben riconoscibili il teatro, il foro, i templi, il mercato e la basilica.
Inoltre, rimane l’edificio dove veniva prodotto il Garum, salsa di pesce impiegata dai Romani per condire le pietanze, ed è presente un museo presso cui ottenere esaustive informazioni sugli scavi.

Le spiagge, paradiso di Tarifa

Un racconto di Tarifa non potrebbe mai essere completo senza soffermarsi sulle bianche spiagge di sabbia finissima, paradiso di vacanze balneari in un’estate che non conosce fine.

Le più frequentate poiché proprio in città sono Playa Chica e Playa de los Lances: la prima è una raccolta spiaggia di 400 metri a due passi da Isla de Palomas, la più attrezzata di tutte, mentre la seconda, raggiungibile a piedi dal centro, è la più grande della zona.

Ma non sono certo le uniche.

Allontanandosi un po’, si apre Playa Rio Jara dove, durante l’alta marea, si crea una pozza d’acqua di 50 centimetri perfetta per i più piccoli, mentre a 5 chilometri ecco Playa dos Mares, dove praticare gli sport acquatici tutto l’anno.

Ancora, a 6 chilometri dona momenti indimenticabili Playa Arte Vida, ideale per il kitesurf, il surf e il windsurf e non da meno è Playa de Valdevaqueros, plasmata da vari chilometri di dune sabbiose.

Infine, la spiaggia più bella dell’Andalusia: è Playa Bolonia, 4 chilometri di spiaggia dorata e incontaminata vegliata dalle rovine romane del sito archeologico di Baelo Claudia, un eden terrestre su cui spicca, a nord, la duna di sabbia più grande d’Europa.

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Il mistero dei volti apparsi in villaggio dell’Andalusia

C’è un piccolo borgo dell’Andalusia che attira molti curiosi e appassionati di fenomeni paranormali per un fatto straordinario accaduto negli Anni ’70. È il villaggio di Bélmez de la Moraleda, a un’ora di auto da Granada, nel Sud della Spagna.

L’apparizione dei Volti di Bélmez

Qui, una certa María Gómez Cámara, vide improvvisamente apparire sul pavimento di casa un volto. Nonostante cercasse di lavare via l’immagine, questa non si cancellava. Nonostante avesse provato a picconare il pavimento e a cementarlo di nuovo per rimuovere l’immagine questa tornava ancora.

Avvertite le autorità locali, si scoprì che sotto il pavimento, proprio nel punto in cui era apparso il volto, erano celate delle ossa umane. In effetti, dove sorgeva l’abitazione della famiglia Gómez Cámara un tempo si trovava un cimitero di epoca romana. Peccato che, secondo studi condotti in seguito, le ossa non fossero di epoca romana ma molto più recente, intorno al XIII secolo. Quando altri volti apparvero in alte stanze della casa, alcuni addirittura nella mansarda, quindi non a contatto con la terra, il caso fece il giro della Spagna, divenendo il più straordinario fenomeno paranormale di tutta la Spagna, ma anche d’Europa e poi del mondo.

Fu così che molti curiosi e soprattutto appassionati di turismo esoterico iniziarono a recarsi nel paesino andaluso apposta per vedere i visi apparsi sul pavimento e studiare il fenomeno di quelli che divennero famosi come i Volti di Bélmez. Nei fine settimana, folle di pellegrini si addensavano fuori dalla casa, arrivando a picchi di 20mila persone, un numero enorme per un paese di soli 2mila abitanti.

Il significato

Molti sono stati gli studiosi che hanno visitato e analizzato questi volti e che hanno dato diverse spiegazioni. Veri e propri “ghostbuster” in versione spagnola. Secondo alcuni si tratterebbe di una frode, ma sono in tanti a ritenere che si tratti di un fenomeno paranormale, visto che dopo decenni queste figure continuano ad apparire. Provarono addirittura a tenere chiusa una stanza per tre mesi e quando la riaprirono trovarono ben 17 nuovi volti.

Quando nel 2004 la signora maria morì, comparvero dei volti anche in un’altra casa, quella dove la donna nacque, benché continuassero a esserci anche in quella dove aveva vissuto. Questo fece sì che alcuni parapsicologi sostenessero che i volti venivano creati dal subconscio di Maria, un fenomeno chiamato “teleplastia” ovvero la capacità di materializzare involontariamente immagini. Questi volti, quindi, avevano e hanno un forte legame con la signora Maria Gómez Cámara che sarebbe stata, a sua insaputa, un medium capace di attivare il fenomeno dei volti nei luoghi dove ha vissuto.

Turismo del paranormale

Il mistero dei Volti di Bélmez che dapprima aveva creato grande scompiglio nel paese e tra le autorità locali e quelle religiose – oltre che nella vita di Maria Gómez e della sua famiglia – ha cambiato una volta per tutte anche le sorti del piccolo paese dell’Andalusia che da Bélmez de la Moraleda è diventato “il paese dei volti”, in spagnolo “Caras de Bélmez”.

Chi desidera avventurarsi nel paese dei volti trova facilmente le indicazioni per raggiungere la “Casa dei volti“, al numero 5 di calle Rodriguez Acosta, una classica casa spagnola intonacata di bianco e con gli infissi gialli, e la “Nuova casa dei volti”, al numero 2 della stessa via, visto che gli indirizzi sono due. Nella seconda casa è stato allestito un piccolo museo, il Centro de Interpretación de Las Caras de Bélmez che racconta la storia delle apparizioni.

 

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I paesi bianchi che sembrano usciti da un sogno

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Spagna, soprattutto quando la destinazione di arrivo ci permette di immergerci nella tradizione, nel calore e nel fascino autentico che appartiene per natura all’Andalusia. Una terra magica e incantata, situata nel sud del Paese, che seduce i viaggiatori con il sole e il mare, con l’architettura e l’arte, con il flamenco, la corrida, il cibo e i piccoli villaggi tradizionali.

Ed è proprio in questi che vogliamo portarvi oggi, in quei paesini che sono anima e cuore del territorio. Luoghi che sono così belli da sembrare appartenere a un libro di fiabe, più che alla realtà, ma che sono veri e straordinari.

Per conoscerli ed esplorarli tutti, dobbiamo recarci tra le province di Cadice e Malaga. È qui che sorgono i villaggi bianchi dell’Andalusia che sembrano usciti da un sogno.

La ruta de pueblos blancos

Sono immersi nella natura più selvaggia e offrono scorci che lasciano senza fiato. Sono i paesi bianchi dell’Andalusia che si arrampicano sulle montagne e si affacciano su valli infinite, e che si mostrano agli occhi dei viaggiatori in tutta la loro candida e scintillante bellezza.

Se è l’anima più autentica dell’Andalusia che volete conoscere, allora la ruta de pueblos blancos è il percorso adatto a voi. Questo itinerario, infatti, conduce direttamente all’interno di quei villaggi, di piccole o medie dimensioni, che sono caratterizzati e contraddistinti dal colore bianco. Una tradizione quella di apporre la calce sulle abitazioni, nata per esigenza e preservata poi nel tempo, che ha reso i paesi dell’Andalusia luoghi fiabeschi.

Le piccole casette che si affacciano su vicoli stretti, creano un paesaggio idilliaco, reso ancora più magico dalla presenza di fiori e decorazioni che adornano finestre e balconi. Le abitazioni, tutte uguali ma tutte uniche e diverse tra loro, fanno da cornice alle tradizioni, alla storia e alla cultura di questi luoghi straordinari tutti da scoprire.

Non c’è un vero e proprio itinerario tracciato da seguire per percorrere la ruta de pueblos blancos, ma ci sono i villaggi che si snodano per oltre duecento chilometri e che si susseguono l’uno dopo l’altro pronti a suscitare incanto e ammirazione nei viaggiatori. Il modo migliore per scoprirli subito è quello di salire in auto e organizzare un viaggio on the road tra le province di Cadice e Malaga, tra le montagne, le vallate e la natura incontaminata.

Un percorso a ritmo lento che sa affascinare e sedurre e che permetterà ai viaggiatori di scattare le istantanee più belle di un viaggio indimenticabile. Si parte!

Frigiliana

Fonte: iStock

Frigiliana

Itinerario lento alla scoperta del bianco dell’Andalusia

Come abbiamo anticipato, questo itinerario tra i villaggi rurali dell’Andalusia non conosce tragitti o soste obbligatorie. Ognuno può scegliere di personalizzare la propria ruta de pueblos blanco in base alle personali esigenze e preferenze.

Tuttavia ci sono alcuni villaggi straordinari che meritano davvero di essere raggiunti ed esplorati. Tra questi, sicuramente, c’è Ronda, il più grande di tutti i paesi bianchi dell’Andalusia. Antica e bellissima, questa città situata in provincia di Malaga, è situata in una posizione scenografica e sorprendente, proprio sulla vertiginosa gola di El Tajo. Il panorama, nella sua totalità, lascia senza fiato.

Ci sono poi tutti gli altri paesi bianchi, quelli che incantano lo sguardo e lo arricchiscono di meraviglia. Tra questi c’è anche Frigiliana, il paese moresco in provincia di Malaga, caratterizzato da strade strette e casette bianche che conservano le testimonianze dei popoli che si sono susseguiti.

Tra i pueblos blancos più belli, segnaliamo anche Setenil de las Bodegas, la città costruita nel ventre di una roccia. E poi, ancora, Alcalá del Valle, Olvera, Zahara de la Sierra, Arcos de la Frontera e Grazalema.

Alla visita di questi, se il tempo lo consente, consigliamo anche di aggiungere nell’itinerario i paesi di Torre Alháquime, El Gastor, Algodonales, Puerto Serrano, Villamartin, Bornos,  Espera, Arcos de la Frontera, Algar, Prado del Rey,  El Bosque,  Ubrique, Benáocaz e Villalluenga del Rosario, così da poter percorrere la ruta completa.

Grazalema

Fonte: iStock

Grazalema
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Nel ventre di una roccia esiste un villaggio spettacolare

Meravigliosa è l’Andalusia che ci conquista viaggio dopo viaggio con quel seducente folclore che da sempre caratterizza il territorio, con le affascinanti architetture che rimandano a un passato antico e mai dimenticato, con le tradizioni, le delizie gastronomiche e quei piccoli villaggi che sono chiamati a custodire le storie secolari di chi ha trasformato una terra in pura magia. Eppure, nonostante i numerosi viaggi che ci conducono anno dopo anno, succede sempre che la grande regione autonoma sulla costa meridionale della Spagna non smette mai di stupirci.

Ed è quello che è succede quando si arriva al cospetto di Setenil de las Bodegas, un comune comune spagnolo di 2.977 abitanti dall’aspetto bizzarro e surreale.

Questo villaggio, infatti, è letteralmente divorato da un grande ammasso roccioso che copre case e strade, dando quasi l’impressione di inghiottirle. Ma niente paura, non si tratta di un comune destinato a svanire per sempre per mano della furia della natura, perché quelle case e quegli abitanti, sono lì da secoli, e hanno reso il paese scolpito nella roccia uno dei più belli dell’entroterra andaluso.

Setenil de las Bodegas

Setenil de las Bodegas

Come in una fiaba: il paese nella roccia

La visione è sorprendente, unica e strabiliante: Setenil de las Bodega sembra uscito da un racconto di fiabe, e invece il villaggio nella roccia è reale ed è spettacolare. Per scoprire questo paesino dall’aspetto quasi surreale dobbiamo recarci in Andalusia e più precisamente nell’entroterra della provincia di Cadice.

È qui che, nei secoli, le rive del Guadalporcún hanno creato una grande e profonda roccia che ospita questo paese davvero unico, che lo ingloba a sé, che lo protegge dal vento e dalla pioggia, che l’abbraccia e lo accarezza.

A Setenil de las Bodegas vivono circa 3000 persone. Qui abitanti e turisti che provengono da ogni parte del mondo trovano tutto ciò di cui hanno bisogno: storia, cultura, tradizione e buon cibo, ma anche il caldo sole dell’Andalusia, appena fuori dalle strade principali, e l’ombra sempre perenne delle rocce pronta a fornire ristoro durante la calda e afosa estate.

Le rocce, dicevamo, sono le assolute protagoniste del paese. Qui non ci sono imponenti architetture o attrazioni monumentali, anche se i punti d’interesse non mancano. Ma ad attirare l’attenzione sono le rocce che tagliano a metà i viali e le strade dall’alto, che sovrastano le case, i ristoranti e gli edifici e che occupano intere porzioni di territorio.

Setenil de las Bodegas

Setenil de las Bodegas

Setenil de las Bodegas: cosa fare e cosa vedere

Oltre a essere incredibilmente suggestivo, Setenil de las Bodegas è considerato anche l’emblema e il simbolo del perfetto connubio tra uomo e natura. I primi abitanti del comune andaluso, infatti, hanno creato questo insediamento adattandosi al territorio plasmato già dalla natura, dando vita un villaggio fatto di case ed edifici bianchi ai quali fanno da cornice rocce e cavità. Da una parte troviamo le case incastonate nella roccia viva, dall’altra, invece, quelle che la sovrastano.

Cosa fare e cosa vedere in questo paese dell’entroterra andaluso è presto detto. Le case nelle roccia e le stradine da questa sovrastate fanno parte dell’esperienza stessa della visita. Una passeggiata nel villaggio antico basterà da sola a rendere l’avventura magica e sicuramente unica. Non dimenticatevi di fermarvi nelle numerose botteghe che si snodano sul territorio e che hanno dato il nome al paese.

Tantissime poi sono le chiese e gli eremi che si trovano a Setenil de las Bodegas, tra questi anche quello di San Sebastiano, il Santo al quale il villaggio è molto devoto. Si aggiungono all’attrazione principali anche la fortezza del XIII secolo e la vecchia moschea moresca all’interno della quale oggi sorge l’eremo di San Benito.

Setenil de las Bodegas

Setenil de las Bodegas