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Da Londra a Sydney senza scalo: il volo diretto da record apre una nuova era dei viaggi

C’è un nuovo aereo che promette di rivoluzionare il modo di viaggiare tra mete a lunga distanza: l’attesa è quasi finita per realizzare il sogno di un volo che colleghi Londra a Sydney senza scalo.

L’aereo Airbus dei record è di Qantas, compagnia aerea di bandiera dell’Australia, che ha svelato come sarà progettato e quando è previsto il primo volo.

Com’è l’aereo da record che cambia il modo di volare

Un volo non stop di 22 ore tra la capitale britannica e Sydney, a bordo del nuovo A350-1000 Ultra long range della compagnia Qantas, sta per rivoluzionare il modo di viaggiare.

Il “Project Sunrise” prevede di collegare Londra (e New York) con Sydney e la East Coast dell’Australia a bordo di un aereo che permetterà di battere i vecchi primati di distanza dei voli commerciali, con un’autonomia mai vista prima: una rotta di 15.700 km che supera di 400 km l’attuale detentrice del primato, la New York-Singapore di Singapore Airlines (lunga circa 15.400 km), per una riduzione del tempo di viaggio di circa 4 ore rispetto ai voli con scalo. Un obiettivo reso possibile anche grazie all’installazione di un serbatoio supplementare di 20mila litri.

In fase di costruzione e assemblaggio nello stabilimento Airbus di Tolosa, l’aereo dei record è stato studiato nei minimi dettagli e configurato su misura per offrire ai viaggiatori il massimo del comfort e del benessere durante un viaggio così lungo: il numero dei posti scenderà da oltre 300 ad appena 238, garantendo più spazio, e ci sarà una zona benessere appositamente progettata, situata tra le cabine Premium Economy ed Economy, dotata di maniglie integrate per lo stretching, programmi di esercizi guidati sullo schermo, una stazione di idratazione e una vasta gamma di bevande.

Ma non è tutto, perché le cabine sono state progettate scientificamente per combattere il jet lag, in collaborazione con specialisti dell’aviazione, il designer industriale australiano David Caon e un team multidisciplinare di esperti del sonno del Charles Perkins Centre dell’Università di Sydney. Come? Ideando un design di illuminazione unico e personalizzato e offrendo un servizio di ristorazione a orari prestabiliti.

L'aereo dei record del futuro: voli non stop più lunghi di sempre tra Londra e Sydney

Ufficio Stampa Qantas

L’aereo dei record di Qantas in anteprima: voli non stop più lunghi di sempre

Quando partiranno i primi viaggi da record

Il nuovo aereo dei record di Qantas è nelle ultime fasi di assemblaggio dei motori e della strumentazione. I voli sperimentali prenderanno il via nel 2026. Il primo volo a coprire la tratta più lunga di sempre, secondo quanto affermato dalla compagnia australiana, dovrebbe partire nel primo semestre del 2027.

La top 10 dei voli più lunghi

Fino a quando l’aereo di Qantas non sarà operativo nel 2027, a mantenere il primato di volo non stop più lungo in termini di chilometraggio è il New York JFK-Singapore di Singapore Airlines, seguito da altri 9 voli senza scalo tra i più lunghi al mondo. Ecco la top 10:

  1. New York (JFK) – Singapore (SIN) di Singapore Airlines: circa 15.349 km;
  2. Singapore – Newark (EWR) di Singapore Airlines: circa 15.343 km;
  3. Doha (DOH) – Auckland (AKL) di Qatar Airways: circa 14.535 km;
  4. Londra (LHR) – Perth (PER) di Qantas Airways: circa 14.499 km;
  5. Dallas Fort Worth (DFW) – Melbourne (MEL) di Qantas Airways: circa 14.468 km;
  6. Perth (PER) – Parigi (CDG) di Qantas Airways: circa 14.287 km;
  7. New York (JFK) – Auckland (AKL) di Air New Zealand: circa 14.209 km;
  8. Auckland (AKL) – Dubai (DXB) di Emirates: circa 14.193 km;
  9. Shenzhen (SZX) – Città del Messico (MEX) di China Southern Airlines: circa 14.124 km;
  10. Los Angeles (LAX) – Singapore (SIN) di Singapore Airlines: circa 14.096 km.
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Roma regina dei romanzi: è sul podio delle città europee più citate nei libri

Leggiamo per ispirarci e per aprire le porte verso mondi vicini e lontani, reali o immaginari, e quando le pagine dei libri ci riportano in città come Roma, Londra o Parigi, sembra di camminare tra vicoli, piazze e monumenti che le rendono uniche e meravigliose.

Un nuovo e curioso studio ha rivelato quali sono le città europee più citate nei romanzi degli ultimi cento anni, confermando Roma come una delle capitali preferite dagli scrittori: dai quartieri popolari alle piazze storiche, dai monumenti iconici alle strade meno conosciute, la Città Eterna diventa spesso un vero e proprio “personaggio” delle storie.

La classifica delle città più citate nei libri

Lo studio, condotto da Aura Print, ha esaminato l’archivio di Google Libri e cercato il numero di volte in cui ogni grande città europea è stata citata tra il 1920 e il 2020: è emersa una classifica in cui Roma si è piazzata terza.

Prima di lei, sul gradino più alto del podio, si trova Londra: è apparsa ben 286.675.500 volte nel corso dell’ultimo secolo, quasi il triplo rispetto alla seconda città più popolare, ovvero Parigi (con 95.290.475 riferimenti).

La capitale del Regno Unito era lo sfondo ideale per le atmosfere tipiche dell’epoca vittoriana, che ha visto nascere grandi romanzi come Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson (1886), e Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde (1890), mentre negli ultimi cento anni è l’ambientazione di storie in un clima più metropolitano. Alcuni esempi? Il diario di Bridget Jones di Helen Fielding e NW di Zadie Smith. Se il periodo storico compreso nello studio fosse andato più indietro nel tempo, si sarebbero potuti aggiungere anche altri celebri libri del XIX secolo, come Oliver Twist di Charles Dickens (1837).

Londra splendida di sera

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Londra con le luci della sera

Parigi, al terzo posto, è stata da sempre l’ambientazione dei romanzi più celebri e antichi, come I Miserabili, Notre-Dame de Paris e I tre moschettieri. Anche Ernest Hemingway ha scritto molto su Parigi e non mancano tantissime citazioni nei romanzi rosa, ambientati perfettamente nella città dell’amore per eccellenza.

Con 48.840.949 citazioni, chiude il podio Roma: dai romanzi storici a quelli ambientati nel volto moderno della Capitale, sono tantissimi gli esempi che rendono la Città Eterna un set ideale non solo per film celebri, ma anche per storie e racconti che si intrecciano tra le pagine con le sue meraviglie storiche e artistiche.

Di seguito la classifica delle 10 città europee sulle quali si scrive più spesso nei libri, secondo lo studio.

  1. Londra
  2. Parigi
  3. Roma
  4. Berlino
  5. Firenze
  6. Vienna
  7. Atene
  8. Dublino
  9. Amsterdam
  10. Bruxelles

I libri più celebri ambientati a Roma

Roma ha fatto da sfondo a celebri film, ma anche a tantissimi romanzi tra i più letti e apprezzati di sempre.

L’esempio più celebre è rappresentato da Angeli e Demoni di Dan Brown (2000). Gran parte del romanzo si svolge nel cuore storico della città, nei luoghi più iconici e simbolici: Piazza San Pietro (nella scena iniziale della scoperta del cadavere), il Pantheon (uno dei punti chiave della storia), Castel Sant’Angelo, Piazza del Popolo e i sotterranei di alcune chiese storiche. Tutti i luoghi hanno contribuito a rendere l’atmosfera perfetta tra misteri, simboli religiosi e architetture barocche.

Anche il romanzo storico del 1974 La Storia di Elsa Morante, prende vita tra quartieri e monumenti di Roma che sembrano custodire ancora le tracce del passato: dal quartiere di San Lorenzo, segnato dai bombardamenti, fino alla storica Basilica di San Lorenzo Fuori le Mura e all’imponente Porta Tiburtina. Tra le borgate popolari di Pietralata e le vie caratteristiche del Testaccio, con il Ponte Sublicio e la Piramide Cestia a fare da cornice, si percepisce l’intimità delle case e delle stanze in affitto descritte nel romanzo. Non mancano nemmeno luoghi emblematici della memoria collettiva, come il Ghetto Ebraico e la Stazione Tiburtina, punti di partenza per i viaggi dei protagonisti.

Roma fa da sfondo anche alle storie legate alla Banda della Magliana degli Anni ’70 e ’80 in Romanzo criminale di Giancarlo De Cataldo (2002). Piazza Vittorio Emanuele II, nel rione Esquilino, è il luogo di ritrovo dei personaggi e simbolo della Roma popolare e multietnica dell’epoca. Trastevere e il quartiere Testaccio sono i luoghi chiave della banda, mentre le zone industriali di Ostiense e Garbatella sono teatro di traffici illeciti e scene significative nel libro.

Ne La ragazza di Roma di Alberto Moravia (1954), la Capitale diventa un teatro della vita: nel romanzo ambientato nella Roma del dopoguerra, tra povertà, desiderio di indipendenza e relazioni complicate, la città è parte integrante della storia. Trastevere rappresenta il volto più autentico e popolare, Piazza del Popolo è teatro di incontri e osservazioni sulla vita mondana, mentre Via del Corso e Piazza Navona riflettono i contrasti tra mondanità e vita reale.

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Le migliori città del mondo 2026 raccontano un sogno: Roma arretra, ma resta eterna

Ogni anno la classifica World’s Best Cities Report redatta da Resonance Consultancy individua quali sono le città più influenti, desiderabili e in crescita del pianeta. Per chi ama viaggiare, investire o semplicemente scoprire mete urbane di prim’ordine, questa lista diventa un riferimento cruciale.

Nel 2026 la valutazione prende in esame tre pilastri – vivibilità, amabilità e prosperità – e combina dati quantitativi con percezioni globali. Questo articolo presenta la Top 10 per il 2026. Importante sottolineare un cambiamento di spicco: Londra è passata dal decimo al primo posto, segnando un vero sorpasso; mentre, per quanto riguarda l’Italia, Roma è retrocessa al settimo posto.

Resonance Consultancy

La società canadese di consulenza Resonance Consultancy, specializzata nel settore immobiliare e nel turismo, realizza ogni anno il report World’s Best Cities, che valuta oltre 270 città a livello globale. Il metodo si basa su tre pilastri principali:

  • vivibilità: infrastrutture, trasporti pubblici, qualità dell’aria, spazi verdi, abitabilità,
  • amabilità: cultura, divertimento, attrazioni, social media engagement,
  • prosperità: forza economica, partecipazione alla forza lavoro, aziende internazionali, connettività aeroportuale.

Questa metodologia rende la classifica non solo un riferimento per il turismo, ma anche per investimenti, sviluppo urbano e posizionamento internazionale delle città.

La classifica delle migliori città al mondo: la top 10

Ecco la lista delle prime dieci città al mondo per il 2026 secondo il report di Resonance Consultancy.

Londra raggiunge la vetta

Londra conquista il primo posto nel 2026. Il rapporto evidenzia che la città ha ottenuto il primo posto nella sottocategoria prosperità, il secondo nella amabilità e il terzo nella vivibilità.

La forza della metropoli risiede anche nella capacità di attrarre studenti, imprenditori, turisti e investitori. Nelle sottocategorie troviamo Londra al primo posto anche per aeroporti e grandi aziende.

Report 2026 delle World’s Best Cities

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Londra illuminata dalla luce dell’ora blu

New York, la città che vibra

New York si posiziona al secondo posto nel 2026. La città ha beneficiato di nuovi investimenti infrastrutturali (Nuovo Terminal 1 del JFK), oltre a misure innovative come la congestion pricing – esperimento di mobilità più seguito del Paese.

New York è il cuore pulsante dell’America, capace di reinventarsi pur nella complessità politica e sociale. Nelle sottocategorie New York è al primo posto in Google Trends e al secondo in grandi aziende.

Parigi, eterna e romantica

Parigi occupa il terzo gradino della classifica. Il rapporto sottolinea che Parigi non è solo una città storica, ma un laboratorio urbano proiettato al futuro: con nuove politiche di mobilità (es. limiti di velocità, corsie ciclabili) e infrastrutture come il Grand Paris Express – con, ad esempio, apertura di nuove stazioni.

Il mix fra patrimonio e trasformazione urbana ha contribuito al suo piazzamento. Anche nelle sottocategorie la città si piazza molto bene: al secondo posto in Google Trends e al terzo posto per i musei.

Tokyo, innovativa e moderna

Tokyo è al quarto posto. Il report evidenzia che Tokyo eccelle nelle sottocategorie ristoranti e musei e che la sua metropoli – nonostante la dimensione pazzesca – è costantemente in evoluzione passando da una dimensione imponente ad un’esperienza più “umano-centrica”.

Resonance Consultancy redige la classifica 2026 delle World’s Best Cities

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Strada dello shopping di Shibuya a Tokyo

Madrid, green e sostenibile

Madrid figura al quinto posto. Il focus qui è sulla sostenibilità e sulla trasformazione urbana: ad esempio, l’ambizioso progetto “Bosque Metropolitano” per creare una grande cintura verde attorno alla città.

Madrid viene lodata per aver reinventato spazi urbani storici in chiave moderna. Nelle sottocategorie Madrid risulta al secondo posto per vita notturna e al settimo per teatri e concerti.

Singapore, la città futurista

Singapore al sesto posto. Il report sottolinea che la città-stato ottiene il primo posto nella sottocategoria tenore di vita e il quarto in università. Si parla anche della trasformazione del quartiere Orchard Road con l’apertura di torri di lusso a uso misto che uniscono shopping e sostenibilità e dei progetti relativi al lungomare della città come il “Great Southern Waterfront”.

Roma, perde punti

Roma è settima nella classifica 2026. La Città Eterna è stata letteralmente presa d’assalto grazie al Giubileo del 2025, che ha già attratto circa 35 milioni di pellegrini, oltre a milioni di turisti che normalmente la affollano (oltre 22 milioni nel 2024).

Nonostante le belle iniziative e il quarto posto in luoghi di interesse e punti di riferimento, Roma non ha migliorato di posizione rispetto alle aspettative e anzi è peggiorata.

La città deve ancora rafforzare la sua performance nei parametri di vivibilità e prosperità, dove emergono criticità legate alla mobilità, alla gestione urbana e alla sostenibilità.

Dubai, la città del futuro

Dubai occupa l’ottava posizione nella classifica World’s Best Cities 2026. Una città dal ritmo futurista, con progetti monumentali come l’aeroporto Al Maktoum International (DWC) da 260 milioni di passeggeri e un’economia in piena espansione (207 miliardi di dollari in transazioni immobiliari nel 2024) ha guadagnato un secondo posto nella sottocategoria partecipazione alla forza lavoro.

Berlino e la sua energia

Berlino è nona. La sua scena culturale è molto vivace, la cultura techno della città è ora riconosciuta dall’UNESCO. Ha ottenuto un quarto posto nella sottocategoria andare in bicicletta e un quinto nella percorribilità.

Inoltre la trasformazione dell’ex aeroporto Tegel in complesso tecnologico e residenziale costituisce il più grande quadro urbano economico.

Barcellona, mix di mare e cultura

Barcellona completa la Top 10 al decimo posto. La città catalana è un laboratorio di rigenerazione urbana, della mobilità sostenibile (terzo posto nel trasporto pubblico e dodicesimo nella percorribilità) e del turismo attento alla qualità, non solo ai numeri. Barcellona punta sulla sicurezza economica a lungo termine.

World’s Best Cities Report 2026 di Resonance Consultancy

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Veduta aerea panoramica della Sagrada Familia

Le città italiane della top 100

Oltre a Roma, che abbiamo visto al 7 posto, l’Italia può contare anche su un’altra rappresentante di rilievo nella classifica mondiale delle 100 migliori città del 2026 redatta da Resonance Consultancy: Milano, che si piazza al 36 posto.

Milano si distingue come la città italiana più competitiva a livello economico e imprenditoriale. Secondo Resonance, il capoluogo lombardo eccelle nella sfera della prosperità, grazie alla sua posizione come capitale della moda, del design e della finanza.

L’alta concentrazione di startup, la qualità dei servizi e la reputazione internazionale come città innovativa contribuiscono al suo posizionamento. Milano mantiene inoltre un forte appeal turistico, sostenuto da eventi globali come la Fashion Week, il Salone del Mobile e i progetti di rigenerazione urbana avviati in vista delle Olimpiadi Invernali 2026.

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Le location di Babygirl, la nuova serie Tv SKY con Nicole Kidman

Nuovo prodotto con Nicole Kidman protagonista e già così chiacchierato online da essere destinato al successo. Si chiama Babygirl ed è la serie Tv prodotta da Sky e diretta da Halina Reijn. L’incredibile protagonista è accompagnata nella recitazione da Harris Dickinson, Antonio Banderas e Sophie Wilde. La trama è quella di un thriller sensuale e psicologico con giochi di potere e tante fragilità. La trama affascina ma le location di Babygirl si dividono tra New York, la Hudson Valley e scorci londinesi tanto da farti venire voglia di partire subito.

New York

New York è la città protagonista della serie Tv Babygirl e spicca con la sua anima tra lucentezza e spietatezza, tanto glamour quanto underground. Gli uffici di Mathis Robotics si trovano nella zona più centrale di Manhattan, le location infatti sono al 31 West 26th Street e all’1245 di Broadway.

Spostandos invece nel Queens a Maspeth si riconosce la discoteca Basement utilizzata per alcune riprese importantissime; proprio qui vengono girate le scene più tese e magnetiche.  Atmosfere rave, luci stroboscopiche e un’energia palpabile rendono questo luogo perfetto per chi ama la nightlife alternativa della città. E non mancano location iconiche come il Queensboro Bridge, simbolo eterno del legame tra Manhattan e Queens, che diventa sfondo perfetto per i momenti più intensi dei protagonisti.

Tra le location di Baby Girl c’è anche lo United Palace, lo storico teatro di Washington Heights, con la sua architettura spettacolare che da sola vale una visita.

Ma la vera star è l’appartamento di Romy: il lussuoso 200 Amsterdam, grattacielo residenziale dell’Upper West Side, a due passi dal Lincoln Center.

Hudson Valley

Per bilanciare il ritmo frenetico di New York, la produzione ha scelto la quiete e i paesaggi pittoreschi della Hudson Valley. Una delle scene più suggestive si svolge nei pressi della Cold Spring Station, dove Romy e Samuel (Harris Dickinson) hanno un confronto acceso. Questo piccolo borgo sul fiume Hudson, con le sue atmosfere sospese, offre un contrasto cinematografico incredibile rispetto ai grattacieli di Manhattan.

Per i viaggiatori, Cold Spring è una meta perfetta per una gita fuori porta: negozi vintage, caffetterie accoglienti e sentieri escursionistici lungo il fiume rendono la valle una delle gemme nascoste dello stato di New York.

Hudson Valley a New York

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La Hudson Valley è tra le location di Babygirl

Oyster Bay

Alcune riprese sono state svolte a Oyster Bay, un simbolo della storia americana che conquista soprattutto gli appassionati di treni. La scena già famosa sui social si è svolta all’interno dell’Oyster Bay Railroad Museum ma per esigenze di copione è stato cambiato il nome della stazione in “Cold Spring”. Nonostante ciò il dettaglio non è sfuggito agli occhi più attenti che hanno riconosciuto l’edificio storico.

Curiosità: durante le riprese, i volontari del museo hanno accolto cast e troupe, e Nicole Kidman ha ricevuto un bottone commemorativo legato alla mascotte ferroviaria “Roxey” del primo Novecento. Un dettaglio che lega cinema e tradizione locale in modo unico. Chi visita Oyster Bay oggi può passeggiare lungo Railroad Avenue, scoprire i dintorni marittimi e magari rivivere le stesse atmosfere respirate sul set.

Londra

Seppur la serie sia profondamente legata alla Grande Mela, alcune riprese sono realizzate a Londra. La location scelta è quella di un magazzino industriale trasformato in un nightclub così da poter dare un’estetica globale che mixa elementi europei e americani.

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London Al Fresco, la città si trasforma con strade pedonali e tavolini all’aperto per viverla all’italiana

Ribattezzata London al Fresco, l’estate della capitale britannica è molto diversa da come possiamo aspettarcela. Per gli italiani il richiamo al mood mediterraneo è più che evidente: si vive la convivialità insieme, favorita anche dalle temperature più alte. Il sindaco Sadiq Khan ha scelto di ispirarsi all’estate italiana dove la stagione si vive in piazze, tra tavoli all’aperto, strade pedonale e quel dolce far niente che ha ispirato film e libri. I londinesi, abituati a correre tra appuntamenti serrati, stanno amando questa novità.

L’estate di Londra ispirata all’Italia

La filosofia dell’estate londinese al fresco è semplice: trasformare alcune zone iconiche della città in oasi senza traffico, dove il cibo, le bevande e la compagnia diventano protagonisti. Grazie al Summer Streets Fund, un fondo da 300.000 sterline messo a disposizione dal Comune, bar, ristoranti e caffè possono occupare lo spazio stradale con dehors, sedie colorate e ombrelloni, proprio come avviene nelle piazze italiane.

L’esperimento è già partito in quartieri simbolo della vita notturna e creativa londinese: Soho e Shoreditch. In vie come Rivington Street e Redchurch Street, dal pomeriggio fino a mezzanotte, si può passeggiare senza preoccuparsi delle auto, sorseggiare un cocktail ascoltando musica dal vivo o fermarsi per un piatto di street food gourmet.

Il progetto non è solo un vezzo estivo, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti: riportare le persone a vivere il centro città in modo più umano. Quartieri di Londra come St Martin’s Lane, a due passi da Trafalgar Square e nel cuore pulsante del West End, stanno diventando salotti all’aperto per chi, uscito da uno spettacolo teatrale, vuole godersi un drink sotto le stelle. Qui, 34 attività commerciali possono finalmente mettere tavolini fuori, offrendo ai clienti un’esperienza che sa di convivialità italiana ma con un tocco british.

E poi c’è Brixton, melting pot culturale della capitale, dove è nata un’area pedonale di 400 metri quadrati con 400 posti a sedere, pronta ad accogliere mercati di street food, eventi e concerti. A nord, Leyton trasforma Francis Road in un centro culturale open-air, unendo cibo, arte e musica in un’unica esperienza urbana.

London al fresco: il progetto dell'estate 2025

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London al fresco, il progetto che prende ispirazione dall’estate italiana

Non solo estate: la nuova Londra ispirata all’Italia

A rendere così speciale l’iniziativa è la sua durata che non si limiterà all’estate 2025 ma si ripeterà nel 2026.

L’obiettivo di una Londra migliore per tutti passa dalla realizzazione di spazi vivibili con vita all’aperto e una routine più lenta. Non si tratta solo di mettere qualche tavolo in più in strada: London Al Fresco è un modo per incoraggiare l’interazione tra persone, per supportare le attività locali e per attrarre turisti che vogliono vivere la capitale in un modo meno turistico e più autentico.

Il modello italiano delle piazze, funziona benissimo anche sotto il cielo londinese, che ultimamente sembra voler collaborare con temperature che oscillano tra i 25 e i 30 gradi. L’immagine di una Londra più lenta, più aperta e più “mediterranea” è destinata a restare. Magari un giorno sarà normale, per un londinese, pensare a un giovedì sera come a un invito a scendere in strada, sedersi a un tavolino, ordinare un bicchiere di vino e chiacchierare con amici e sconosciuti fino a tardi.

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Harry Potter: i 5 luoghi più iconici della saga che ha stregato tutto il mondo

Il 31 luglio, come ogni anno, milioni di fan in tutto il mondo festeggiano il compleanno del maghetto più famoso di sempre: Harry Potter. Nato dalla mente di J.K. Rowling che lo ha poi condiviso con tutto il mondo attraverso una brillante avventura fantasy lunga sette libri, ha trovato presto una trasposizione filmica capace di coinvolgere generazioni e generazioni di futuri potterhead.

Gli ormai famosissimi film, otto in totale, hanno creato un’iconicità ancora superiore a quella delle pagine originarie, diventando un fenomeno globale inarrestabile. Prontissimi ad accogliere la nuova serie tv in lavorazione, che dopo a film, videogiochi e tanti altri prodotti paralleli riadatterà i libri in formato seriale, festeggiamo insieme il compleanno di Harry riscoprendo cinque luoghi iconici che segnano, in maniera decisiva, la sua avventura. A parte i luoghi reali in giro per la città di Londra, sicuramente si consiglia di visitare gli Warner Bros. Studios, appena fuori città, dove sono state girate molte scene dei film e si possono visitare ancora i set per immergersi nelle atmosfere magiche di Hogwarts.

Stazione di King’s Cross e il Binario 9 ¾

La stazione di King’s Cross, nel cuore di Londra, è il punto di partenza del celebre Espresso per Hogwarts diretto all’iconica scuola di magia. Il treno parte dal misterioso binario 9 ¾, nascosto ai babbani (persone comuni, non magiche) grazie a un incantesimo: per accedervi, bisogna attraversare un muro tra i binari 9 e 10, senza farsi notare. È qui che, nel primo libro, Harry Potter incontra per la prima volta la famiglia Weasley, che lo aiuta a trovare l’ingresso al mondo magico.

L’idea del treno e della stazione venne a J.K. Rowling fin dall’inizio. King’s Cross era infatti un luogo speciale per lei, dato che i suoi genitori si conobbero su un treno partito proprio da lì. Inoltre, la posizione era perfetta per giustificare un viaggio verso la Scozia, dove si immaginava sorgesse il castello di Hogwarts. Il numero 9 ¾ fu scelto un po’ per caso, pensando a binari nascosti tra quelli reali.

Durante le riprese del film La pietra filosofale, si scoprì che i binari 9 e 10 non erano vicini né scenografici. La produzione allora usò i binari 4 e 5, aggiungendo una finta numerazione per ottenere uno sfondo più evocativo, con mattoni e archi suggestivi. Oggi, dopo i lavori di ristrutturazione, King’s Cross ospita una targa commemorativa del binario 9 ¾ e un carrello “a metà nel muro”, diventato meta fotografica per i fan. Accanto si trova anche un negozio a tema Harry Potter e, altra curiosità molto simpatica, ogni 1º settembre alle 11:00 la stazione celebra con un simpatico annuncio la partenza del mitico treno per Hogwarts.

Harry Potter house

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La casa di Harry Potter

Hogwarts

Hogwarts, abbreviazione di Hogwarts School of Witchcraft and Wizardry, è la celebre scuola di magia dove si svolge gran parte della saga di Harry Potter. È l’istituto in cui si formano i giovani maghi e streghe del Regno Unito, iniziando gli studi a undici anni e proseguendo per i successivi sette. Fondata oltre mille anni fa da quattro potenti maghi e streghe, Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Priscilla Corvonero e Salazar Serpeverde, la scuola è organizzata in quattro case, ciascuna riflesso dei valori e delle qualità apprezzate dai fondatori.

Hogwarts ha sede in un antico castello scozzese, nascosto tra le montagne e protetto da potenti incantesimi che lo rendono invisibile ai babbani. Gli studenti vi arrivano a bordo del celebre Espresso per Hogwarts, in partenza dal binario 9 ¾ della stazione di King’s Cross, a Londra.

Il castello si erge su una scogliera affacciata sul Lago Nero, circondato da una foresta proibita e da ampi terreni. All’interno, si snodano sette piani ricchi di torri, aule, dormitori, cortili e passaggi segreti. A differenza delle scuole babbane, a Hogwarts si studiano incantesimi, pozioni, difesa contro le arti oscure e tante altre materie magiche, con un approccio sia teorico che pratico.

Gringott

La Gringott è la banca del mondo magico, dove maghi e streghe custodiscono denaro, oggetti preziosi e manufatti magici. L’edificio, maestoso e bianco, si trova all’incrocio tra Diagon Alley e Notturn Alley, ed è noto per le sue imponenti porte in bronzo e argento, che conducono a un atrio in marmo sorvegliato da impiegati goblin seduti dietro lunghi banconi. La banca è gestita principalmente dai folletti, noti per la loro abilità nel commercio e nella sicurezza, ma vi lavorano anche alcuni maghi.

Considerata uno dei luoghi più sicuri del mondo magico, la Gringott custodisce le sue camere blindate nelle profondità sotterranee di Londra. Queste stanze, protette da incantesimi e creature come draghi e sfingi, si raggiungono grazie a carrelli che viaggiano su binari. Alcune porte possono essere aperte solo dai folletti stessi, e ogni tentativo non autorizzato può portare a conseguenze permanenti.

La banca appare in diversi momenti della saga: all’inizio della storia ad esempio, quando Hagrid accompagna Harry a prelevare sia i suoi risparmi sia la Pietra Filosofale o verso la fine quando il trio (Harry, Ron, Hermione) si introduce all’interno dell’edificio con l’aiuto del folletto Unci-Unci, per recuperare un Horcrux nascosto nella camera blindata di Bellatrix Lestrange. Per i film, l’interno della banca è stato ricreato in parte all’Australia House di Londra e, nelle scene finali della saga, agli Studi Leavesden, dove vediamo la spettacolare fuga su un drago che devasta parte della struttura.

Diagon Alley

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Diagon Alley

Godric’s Hollow

Si tratta di un antico villaggio babbano che, fin dal 1689, poco dopo la firma dello Statuto Internazionale di Segretezza, è diventato rifugio per numerose famiglie magiche. In quel periodo, quando la comunità magica fu costretta a vivere nell’ombra, molti maghi si stabilirono in villaggi già esistenti, formando piccole comunità nascoste all’interno di quelle babbane. Tra tutti, Godric’s Hollow è il più celebre e popolato da maghi.

Il villaggio prende il nome da Godric Grifondoro, uno dei quattro fondatori di Hogwarts, nato proprio lì (il nome infatti significa “la tana di Godric”). È anche il paese natale della famiglia Potter, e ha ospitato figure importanti come Bathilda Bath e la famiglia Silente.

Godric’s Hollow è tristemente noto anche per un evento cruciale nella storia magica: è qui che Lord Voldemort uccise James e Lily Potter, e tentò invano di uccidere il piccolo Harry, il vero bersaglio dell’attacco. Il sortilegio letale si ritorse contro Voldemort stesso, segnando la sua prima scomparsa e facendo di Harry “Il Bambino che è Sopravvissuto”. Nel settimo libro, I Doni della Morte, Harry torna per la prima volta al suo villaggio natale insieme a Hermione. Durante la visita, si reca al cimitero, dove scopre le tombe dei suoi genitori, della famiglia Silente e del suo lontano antenato Ignotus Peverell.

Diagon Alley

Infine Diagon Alley, la strada nascosta nel cuore di Londra, dove i maghi e le streghe di tutta la Gran Bretagna si recano per fare acquisti nei più svariati negozi del mondo magico. Librerie, botteghe di pozioni, empori di articoli per il Quidditch e negozi di animali, una via invisibile ai babbani ma dove chi è magico può accedervi in vari modi: passando dal retro del Paiolo Magico, un vecchio pub apparentemente anonimo, oppure attraverso la Metropolvere o la materializzazione.

Harry Potter visita Diagon Alley per la prima volta accompagnato da Hagrid, in vista del suo primo anno a Hogwarts, e quel momento segna per lui il vero ingresso nel mondo magico. Con il proseguire della saga, Diagon Alley appare più volte, assumendo però toni diversi.

In particolare ne Il Principe Mezzosangue, dopo la conferma del ritorno di Voldemort, con un conseguente cambio d’atmosfera che da vivace lascia il posto a un clima cupo e inquietante. Le vetrine sono tappezzate di manifesti del Ministero della Magia e due volti noti della zona, il gelataio Florian Fortebraccio e Olivander (il celebre fabbricante di bacchette), scompaiono misteriosamente.

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Londra-Berlino e Praga-Copenaghen in treno: viaggiare in Europa diventa sempre più ecologico

L’aereo potrebbe sembrare il mezzo più veloce ma considerando le ore d’anticipo al gate, il tempo per raggiungere l’aeroporto dal centro città e la durata dello spostamento non è sempre la soluzione più conveniente… anzi, non è neppure la più green. Il settore dei trasporti sta però investendo per offrire soluzioni comode, veloci e sostenibili. Un esempio? La conferma dei collegamenti Londra-Berlino e Praga-Copenaghen in treno.

Collegamento Londra Berlino in treno

È ufficiale: il primo ministro britannico Sir Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz hanno firmato un trattato senza precedenti per rivoluzionare i collegamenti ferroviari tra i due Paesi. L’obiettivo? Creare una tratta diretta Londra Berlino entro il prossimo decennio, che possa sfidare l’aereo in termini di tempo, comodità e impatto ambientale.

Nel patto c’è l’impegno a rimuovere ogni barriera legale, tecnica e burocratica che oggi impedisce i collegamenti diretti su rotaia tra le due capitali. Non si parla solo di Berlino: nel mirino ci sono anche Francoforte e Colonia, destinazioni chiave del traffico europeo.

Se fino ad oggi per spostarsi tra Londra e Berlino in treno servivano 11 ore e 3 cambi le cose stanno per cambiare grazie al progetto Eurostar che coprirà dal 2030 la tratta diretta Londra – Francoforte con un tempo di percorrenza di sole 5 ore. Un tempo decisamente rapido che, più o meno, coinciderebbe con quello di raggiungimento dell’aeroporto e attesa del volo ma con politiche decisamente più soft in materia di bagagli.

 Collegamento Praga Copenaghen in treno

Dal 1 maggio 2026 due capitali europee saranno collegate rapidamente con una linea ferroviaria internazionale di ultima generazione. Ci si potrà spostare da Praga a Copenaghen grazie al completamento dei lavori sulla linea tra Berlino e Amburgo.

Non sarà necessario cambiare ma sono previste fermate intermedie tra cui Odense in Danimarca, Amburgo e Dresda in Germania e Ústí nad Labem nella Repubblica Ceca. Per arrivare a destinazione serviranno 7 ore tra Copenaghen e Berlino e 11 ore tra Copenaghen e Praga, con due collegamenti giornalieri (andata e ritorno) attivi tutto l’anno. Per ottimizzare gli spostamenti sarà proposta, almeno durante il periodo estivo, un viaggio notturno da Amburgo e Copenaghen fino a Praga grazie alle carrozze ComfortJet dove tutto è previsto per garantire un buon riposo.

I vantaggi dei nuovi collegamenti europei

Tra gli aspetti più entusiasmanti? L’occhio puntato verso l’impatto ambientale. il treno è sicuramente uno dei mezzi più sostenibili al mondo; le statistiche mostrano come un viaggio sulle medesime tratte produce fino all’80% in meno di emissioni di un volo aereo.

Insomma, un passo avanti importante che dà modo di trovare alternative di spostamenti comunque efficienti e rapide ma sicuramente più attente all’ambiente e alla crisi climatica in atto. Dal collegamento Londra Berlino a quello tra Praga e Copenaghen: questo è solo l’inizio di un piano di espansione destinato a crescere.

Un passo avanti importante che dà modo di ottenere opzioni  di spostamento più green tra le capitali e le grandi città, sfruttando i collegamenti su rotaia e le tecnologie ad alta velocità. Ora gli occhi sono puntati verso il completamento del tunnel sottomarino del Fehmarn Belt, i tempi di viaggio si ridurranno ancora.

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Cosa vedere a Wimbledon: il quartiere cult del tennis dove Sinner ha trionfato

Il 13 luglio 2025 entrerà nella storia del tennis: in questa data, per la prima volta, un italiano vince il popolarissimo torneo di Wimbledon. A far brillare il tricolore made in Italy è stato Jannik Sinner, il tennista pieno di talento che è riuscito a battere Alcaraz su un terreno erboso. Il quartiere di Londra, diventato famoso proprio per il torneo di tennis, ha in realtà molto da far scoprire ai propri visitatori, tra cui alcune chicche legate a questo sport.

Campionati di Wimbledon

Il cuore pulsante del quartiere di Londra è senza dubbio lui: l’All England Lawn Tennis and Croquet Club, dove ogni luglio si disputa il torneo più prestigioso del mondo.

Dal 1877, Wimbledon è sinonimo di tennis d’élite, eleganza e… fragole con panna. È l’unico dei quattro Slam giocato sull’erba, e ha regole rigide quanto affascinanti: niente pubblicità in campo e divisa bianca obbligatoria per tutti i giocatori. Rientra a tutti gli effetti tra gli campi da tennis più amati.

Se sogni di vedere dal vivo un match al Centre Court (sì, quello col tetto retrattile), puoi tentare la fortuna con la votazione per i biglietti… oppure unirti agli irriducibili in coda, che campeggiano per ore o giorni per un biglietto last minute.

Non sei riuscito ad accaparrarti un biglietto per il Centre Court? Nessun problema, puoi guardare le partite su maxischermo comodamente seduto su una sdraio, con l’aria carica di tifo. E se preferisci l’atmosfera da pub, sappi che molti locali della zona proiettano i match. Tennis + birra + fragole: la combo perfetta.

Museo del tennis

Anche fuori stagione, puoi vivere la magia dei Championships grazie al Wimbledon Lawn Tennis Museum. Sono espsoti autentici tesori che spaziano da outfit iconici come quello di Federer alle racchette d’epoca, fino alle palline delle finali storiche e un regolamento antichissimo.  Il tour guidato ti porta nei luoghi più esclusivi: lo studio della BBC, la sala interviste, il Media Centre… e ovviamente il Centre Court. Emozione pura.

Wimbledon Common

Hai voglia di verde, silenzio e aria buona? Wimbledon Common è la tua oasi. Con oltre 1.100 acri di brughiera, laghetti, boschi e sentieri, ti sembrerà di essere a chilometri dalla città. Puoi passeggiare, fare birdwatching, pedalare o anche esplorare l’antica fortificazione di Caesar’s Camp, risalente al V secolo a.C. E se ami i cavalli, qui l’equitazione è di casa.

Mulino a vento di Wimbledon

Sì, c’è davvero un mulino a vento a Wimbledon; risale al 1817 ed è stato trasformato in un delizioso museo con esposizioni su mulini, farine e storia locale. Perfetto se viaggi con bambini (che possono provare a macinare il grano), ma anche se ami le piccole curiosità locali. Bonus: vista mozzafiato sul Common.

Wat Buddhapadipa

A pochi passi dal verde sorge il Wat Buddhapadipa, il primo tempio buddista thailandese costruito nel Regno Unito. Silenzioso, immerso in un giardino zen con lago e fiori di loto, è il posto ideale per ritrovare un po’ di calma (o partecipare a una meditazione guidata). Entra, togli le scarpe, e lasciati incantare dagli affreschi colorati e dai Buddha sacri. Un luogo sorprendente, spirituale e fotogenico.

Wat Buddhapadipa, il tempio buddista a Londra
Nel quartiere di Wimbledon c’è Wat Buddhapadipa, il primo tempio buddista di Londra

Wimbledon Park

Accanto al tempio trovi Wimbledon Park, un altro spazio verde perfetto per rilassarti. Ha uno dei laghi più grandi del sud di Londra, attorno al quale puoi fare picnic, kayak o semplicemente prendere il sole. Ci sono anche beach volley, tennis, un parco giochi per bambini e in autunno lo spettacolare Guy Fawkes Fireworks Show.

Wimbledon Park nel quartiere di Londra

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Passeggiare a Wimbledon Park

Wimbledon Village

Passeggiare per il Wimbledon Village è una delle esperienze più deliziose che puoi fare. Tra boutique indipendenti, ristorantini eleganti, botteghe storiche e cavalli che trottano nei dintorni, ti sembrerà di essere in un film.

Se capiti di sabato mattina, non perderti il mercato degli agricoltori alla scuola primaria di Wimbledon Park: frutta, verdura, fiori freschi, pane artigianale e prodotti biologici da leccarsi i baffi.

Che ne dici poi di montare in sella? In uno dei quartieri più eleganti e pittoreschi della zona, si trova la più antica scuderia registrata d’Inghilterra. Che tu sia principiante o esperto, puoi provare un hack attraverso il Common o semplicemente fare amicizia con i cavalli. E mentre sei in zona, fermati per una fetta di torta nelle caffetterie chic che punteggiano il villaggio.

Da non perdere la Wimbledon Way, un percorso pedonale che attraversa il quartiere partendo dal Village, attraversando il Common e toccando tutti i punti storici, sportivi e culturali. Una chicca in più? è il percorso dove è stato creato il personaggio di Lara Croft.

AFC Wimbledon

Wimbledon non è sinonimo solo di tennis, ma di sport in generale. Se ami il calcio, non puoi perderti l’AFC Wimbledon. Nato da un gruppo di tifosi dopo il controverso spostamento del vecchio Wimbledon FC, è una storia di passione, orgoglio e comunità. Puoi visitare lo stadio, seguire una partita o partecipare a uno dei tanti eventi organizzati per i giovani.

New Wimbledon Theatre

Ami i musical, la stand-up comedy o i grandi classici? Allora devi assolutamente fare tappa al New Wimbledon Theatre, uno dei più spettacolari e storici di Londra, con la sua facciata barocca e la statua dorata di Laetitia sul tetto. Non perderti gli spettacoli del West End, tribute band e molto altro. Acquista i biglietti in anticipo e vestiti secondo i dresscode più adatti all’occasione.

Teatro per bambini Polka

Viaggi con bambini? Il Polka Theatre è un paradiso per i più piccoli; con spettacoli pensati per bimbi fino a 13 anni, laboratori creativi e attività educative, è una vera e propria esperienza a misura di famiglia. Anche se sei cresciuto, una sbirciatina qui è sempre una coccola al cuore.

Parco Canizzaro

Un tempo parte di una villa nobiliare, oggi il Cannizaro Park è uno dei luoghi più romantici di Wimbledon. Sentieri tra rododendri, camelie, fontane e giardini all’italiana rendono questo spazio perfetto per una passeggiata rilassante o una pausa instagrammabile. Curiosità: qui ci sono oltre 200 specie di alberi.

South Park Gardens

Piccolo ma perfetto, South Park Gardens è un parco in stile Beaux-Arts dove puoi rilassarti tra laghetti, sentieri curati e fioriture coloratissime. È anche un centro di attività, con lezioni di yoga, pilates e arte. Ideale per un break slow e rigenerante.

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Gita a Brighton: per chi cerca il mare a un passo da Londra

Sei a Londra ma vorresti inserire nel tuo itinerario una gita nei dintorni, magari vista mare? Brighton potrebbe essere la risposta al tuo desiderio! Affacciata sulla splendida costa del Sussex, in Inghilterra, questa piccola cittadina è un concentrato di stile, mare e creatività esplosiva. Si trova a un’ora di treno da Londra ed è la meta perfetta per chi vuole staccare dalla frenesia della capitale inglese e scoprire un lato più artistico del Regno Unito. L’odore di salsedine, il rumore delle onde, il sole e i cieli limpidi sono la tela dove Brighton esprime la sua personalità eccentrica fatta di negozi vintage, locali hipster, gallerie d’arte e una comunità LGBTQIAP+ forte e vibrante. In questa guida abbiamo raccolto i best of di questa città da scoprire in un giorno ma, se hai un po’ più di tempo da dedicarle, alla fine di questo articolo troverai delle tappe extra. Ecco cosa vedere a Brighton partendo da Londra!

A tu per tu con la città: conosciamo Brighton

Come sempre, prima di buttarci a capofitto nelle stradine vibranti di questa città inglese, è giusto conoscere un po’ la sua storia per capire il volto che ha assunto oggi e per entrarci in sintonia. Fino al XVIII secolo, Brighton si chiamava Brighthelmstone ed era un semplicissimo villaggio di pescatori come tanti sulla costa inglese. Quando la moda dei bagni e delle destinazioni di villeggiatura prese piede conquistando l’alta società londinese, la città si trasformò completamente. Quello che all’epoca era il Principe Reggente – il futuro Re Giorgio IV – puntò gli occhi su Brighton e decise di trasformarla in una destinazione d’élite, un luogo esclusivo dove la nobiltà britannica poteva passare le proprie estati tra feste e fasti. Da quel momento, Brighton divenne “la regina delle località balneari inglesi” dove lo stile vittoriano si mescolava alle vibes bohémien, tipiche dell’epoca. Nel novecento la città cambiò volto più volte, abbandonando quello stile d’alta società e diventando un centro culturale alternativo, inclusivo e vibrante. Oggi, lo spirito libero della città si percepisce in ogni angolo, stradina e scorcio che si apre alla vista mentre stai passeggiando gustandoti un cono gelato.

Brighton: le tappe imperdibili per un day-trip

Per riuscire ad assaporare tutta l’essenza di Brighton in un solo giorno, abbiamo fatto una selezione accurata delle attrazioni da non perdere assolutamente. Dalle sue stradine eccentriche alle sue spiagge, passando per alcuni luoghi d’interesse storico fondamentali per capirne l’anima, ecco i best of di Brighton.

Royal Pavilion

Vista panoramica del Royal Pavilion di Brighton

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Il Royal Pavilion di Brighton in tutto il suo splendore architettonico

Curioso come nel cuore dell’Inghilterra esista un palazzo che sembra appena uscito da “Le mille e una notte”: stiamo parlando del Royal Pavilion, l’edificio più iconico e unconventional di tutta Brighton. Cupole arabeggianti, minareti e decorazioni che sembrano provenire da un sogno esotico e non dalla costa del Sussex. La storia di questo palazzo è strettamente legata alla storia della città poiché fu commissionato proprio dal Principe Reggente (poi Giorgio IV) che iniziò a frequentare il villaggio per motivi di salute e il quale, dopo essersi innamorato dell’atmosfera rilassata della città, decise di porre le fondamenta della sua residenza estiva, lontana dai doveri di corte. L’esterno del palazzo è in perfetto stile moghul indiano, mentre gli interni sono un melting-pot di stili che variano dall’asiatico all’europeo. Visitare questo palazzo significa tuffarsi nella vita privata di uno dei monarchi più stravaganti d’Inghilterra. Ecco cosa devi sapere se vuoi visitare il palazzo:

  • Orari di apertura: il palazzo è aperto da aprile a settembre dalle 9.30 alle 17.45; da ottobre a marzo, invece, l’orario di apertura va dalle 10.00 alle 17.15.
  • Costo del biglietto: il costo d’ingresso per gli adulti è di £19.50, mentre i minori (dai 5 ai 18 anni) pagano una tariffa ridotta pari a £11.75.

Brighton Palace Pier

L'ingresso del Brighton Palace Pier

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Il Brighton Palace Pier, l’iconico molo della splendida Brighton

Proseguiamo la nostra selezione con una vera e propria icona: il molo vittoriano. Il Brighton Palace Pier è stato inaugurato nel 1899 ed è il cuore pulsante del lungomare della città: si arriva dalla spiaggia attraversando un lungo ponte di legno e ferro che si spinge a largo nelle acque della manica. Inizialmente pensato come luogo di svago per i turisti benestanti di fine ‘800, oggi il Pier è un vero e proprio parco giochi dall’anima nostalgica. Camminando verso la punta del molo sarai accolto da giostre, sale giochi retrò, chioschi che vendono gelati, pop-corn, caramelle e zucchero filato restituendo un’atmosfera sospesa nel tempo. Un consiglio: se puoi, visita il molo al tramonto, quando le luci illuminano le attrazioni a festa, la brezza marina ti solletica il viso e ti sembrerà di essere catapultato in un film di Wes Anderson! Insomma, non puoi dire di essere stato a Brighton senza aver fatto una piccola sosta nel suo molo iconico.

Brighton Beach

Spiagge di sabbia fina e palme? Non qui. Perché Brighton è tutta un’altra storia! Una distesa di ciottoli levigati dal mare e dal vento che si trasforma in un palcoscenico di vita quotidiana: amici, famiglie e coppie in relax che fuggono dalle città limitrofe per godersi un po’ di sole – che sappiamo in Inghilterra essere una rarità – immersi in una cartolina fatta di sedie a sdraio a righine, di coni gelato che si sciolgono troppo in fretta e di simpatici gabbiani che cercano di rubare un panino a qualcuno. Per conoscere davvero l’anima di Brighton, una sosta nella sua spiaggia è d’obbligo, magari seduto su una coperta mentre assaggi del croccantissimo fish&chips e attendi il tramonto, quando il cielo si tinge di nuance calde e pastello e quando la spiaggia inizia a svuotarsi restituendo un’atmosfera pacifica e silenziosa. La sera, la spiaggia si anima di falò improvvisati e artisti di strada che si dilettano ad armonizzare la propria voce con quella del mare. Se riesci a sostare a Brighton fino a dopo cena, ti consigliamo una passeggiata qui. Alle spalle della spiaggia puoi intravedere la lunga passeggiata che unisce i ricordi del periodo vittoriano e dell’epoca d’oro del turismo balneare, alla vivacità contemporanea e chic che ne denota il carattere attuale. Ti innamorerai? Assolutamente sì.

Undercliff Walk

Se sei un amante dei paesaggi marini maestosi, l’Undercliff Walk è esattamente quello che stai cercando. Un sentiero pedonale di circa cinque chilometri, scenografico come pochi, che collega Brighton Marina a Saltdean e che si snoda tra le imponenti scogliere di gesso bianco che caratterizzano questa zona della Manica. La passeggiata è mozzafiato: da un lato il muro verticale e bianco delle scogliere che ti sovrasta con una solennità imponente e silenziosa e, dall’altro, l’orizzonte del mare che si apre sconfinato. Il percorso è tutto pavimentato e facile, adatto a tutti i livelli di allenamento. I cittadini di Brighton lo apprezzano molto e, infatti, vedrai tante persone che fanno jogging, che portano a passeggio il cane o che, semplicemente, sono immersi in passeggiate meditative. Per godere appieno di questo luogo ti consigliamo di partire la mattina presto dal Marina, quando a solcarlo c’è solo qualche early-bird e la luce accarezza gentilmente le pareti bianche delle scogliere. In alternativa, puoi andare nel pomeriggio per goderti i colori del tramonto.

The Lanes

Negozietti vintage sulle vie del centro di Brighton

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L’anima nostalgica delle Lanes di Brighton

Dopo una buona dose di mare e di sole, è il momento di scoprire la città e, per farlo, partiamo dalle sue viuzze più iconiche: le Lanes, un dedalo di vicoletti lastricati che non seguono un ordine preciso e che nasce dall’antico villaggio di pescatori di un tempo. Oggi passeggiare in questa zona significa sfogliare un album di foto d’epoca, con i suoi negozietti d’antiquariato, gioiellerie e negozi d’artigianato, piccole botteghe e gallerie d’arte che restituiscono subito l’atmosfera di un’epoca perduta. Un posto magico dove poter scovare piccoli tesori unici e unconventional ma non solo: nelle Lanes non c’è solo shopping, ma anche l’occasione di godersi un momento per sé con lentezza, sorseggiando un matcha latte e ascoltando la musica live di qualche artista di strada. Questo luogo è fatto per chi ama perdersi nella bellezza delle piccole cose.

North Laine

Se The Lanes è il volto storico ed elegante di Brighton, la North Laine è la sua personalità ribelle, creativa e fuori dagli schemi. Come suggerisce il nome, questa zona si trova a nord della città ed è un caleidoscopio di colori, culture alternative e indipendenza: qui, infatti, non troverai grandi catene e grandi marchi, bensì piccoli negozi autentici, diversi l’uno dall’altro, e con una personalità fuori dal comune. Anche i muri hanno tanto da raccontare, ti basti camminare con il naso all’insù per vedere delle splendide opere di street art che rendono la North Laine un museo a cielo aperto. Ti consigliamo di entrare in alcuni dei tanti negozi vintage, librerie indipendenti, negozietti mistici, bar e locali hipster e vegan-friendly per respirare a pieni polmoni l’anima alternativa di questa splendida cittadina marittima adagiata sulla costa del Sussex. Ma soprattutto, goditi il lusso di sentirti libero di esprimere chi sei veramente: che tu abbia un look brat o demure, che tu sia un’anima vintage o una futurista, qui puoi sentirti veramente capito, accolto e supportato.

Brighton i360

Chiudi la giornata in bellezza con un ricordo di Brighton… da capogiro! Salendo sulla Brighton i360, una torre panoramica avanguardista progettata dalle stesse menti che hanno creato il London Eye, potrai ammirare Brighton da 138 metri di altezza e, se la giornata è limpida e lo permette, riuscirai a intravedere persino l’Isola di Wight. All’interno della capsula c’è anche un bar dove, se lo desideri, potrai gustare un bicchiere di vino o un cocktail e goderti lo spettacolo mozzafiato. L’esperienza è accessibile tutto il giorno, ma di sera, con la costa illuminata e il sole che tramonta lento sul mare, è tutta un’altra cosa. Se decidi di farti un giro stratosferico sulla Brighton i360, queste sono le informazioni da non dimenticare:

  • Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 21; sabato e domenica dalle 10.00 alle 21.00.
  • Costo del biglietto: dipende da quale esperienza decidi di intraprendere. Se vuoi fare solo il giro il costo del biglietto è di £18.50 per gli adulti, che si riduce a £16.50 per gli over 60 e a £9 per i bambini dai 4 ai 15 anni.

Hai più tempo? Ecco cosa vedere a Brighton come bonus

Gli sdraio a righe sulla spiaggia di Brighton

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La suggestiva spiaggia acciottolata di Brighton

Se Brighton ti incuriosisce a tal punto che potresti anche valutare di fermarti un po’ di più, la città offre tanti altri piccoli tesori da scoprire Tra arte e natura, scienza e poesia. Ecco alcune tappe extra da aggiungere al tuo soggiorno nella splendida città di Brighton.

Brighton Museum & Art Gallery

L’arte e la storia di un luogo da sempre catturano il tuo interesse e li trovi dei posti perfetti per conoscere meglio una località, la sua cultura e le sue caratteristiche? Allora il Brighton Museum & Art Gallery è il luogo che fa per te, perfetto per dissipare la tua sete di cultura. Situato a pochi passi dal Royal Pavilion, nel pieno centro di Brighton, questo museo ospita una vastissima collezione di opere: dall’arte contemporanea alla storia locale, dall’archeologia all’arte decorativa è un vero pozzo senza fondo di conoscenza, capace di restituire una fotografia completa della città. La miscela eclettica di mostre permanenti e temporanee sanno soddisfare gli interessi di qualsiasi viaggiatore. Ma la bellezza di questo luogo non è solo nel suo contenuto, ma anche nel suo contenitore. L’edificio infatti è esso stesso un’opera d’arte con spazi espositivi luminosi e organizzati che ti faranno voglia di fermarti un po’ di più. Non perderti assolutamente la sezione dedicata alla moda e all’evoluzione del costume, questa sala ti permetterà di guardare con occhio attento l’evoluzione degli usi e costumi nel tempo, restituendo una mappa chiara di come è cambiato lo spirito creativo della città. Ecco le informazioni che ti servono:

  • Orari di apertura: il museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 17.00.
  • Costo del biglietto: il costo del biglietto è di £9.50 per gli adulti e di £4.50 per i giovani dai 5 ai 18 anni.

Sea Life Brighton

Tra le cose da vedere a Brighton, se hai la possibilità di fermarti un po’ di più, c’è sicuramente il Sea Life Brighton, l’acquario più antico al mondo dove potrai ammirare da vicino migliaia di creature che popolano i nostri mari, passando anche sotto suggestivi tunnel trasparenti con squali, pesci e razze che nuoteranno sopra la tua testa. Perfetto per chi viaggia in famiglia ma non solo, è ideale anche per chi vuole scoprire di più sull’ecosistema marino che circonda la costa inglese.

Come arrivare a Brighton da Londra

Per raggiungere Brighton da Londra e goderti un day-trip al mare il modo migliore è prendere il treno. I treni per Brighton partono più o meno ogni 20 minuti da London Victoria, London Bridge, Blackfriars e St Pancras International, soprattutto nelle fasce orarie più gettonate. In totale ci vogliono tra i 60 e i 90 minuti per raggiungere la cittadina sulla costa del Sussex. In alternativa, puoi raggiungerla in auto con un viaggio della durata di 2 ore.

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Il Memoriale della Regina Elisabetta II: un ponte di luce e memoria nel cuore di Londra

Il Memoriale dedicato alla Regina Elisabetta II sarà presto una realtà a Londra, grazie al progetto dell’architetto Norman Foster e del suo studio Foster + Partners.

Situato nel cuore verde di St. James’s Park, adiacente a Buckingham Palace, questo monumento commemorativo si propone non solo come un tributo alla sovrana più longeva del Regno Unito, ma anche come un nuovo spazio pubblico di aggregazione e riflessione per cittadini e visitatori.

Il luogo scelto: St. James’s Park, il parco reale più antico di Londra

Il sito individuato per il Memoriale della Regina Elisabetta II è St. James’s Park, il più antico dei parchi reali londinesi, creato durante il regno di Carlo II. La scelta è motivata dalla vicinanza strategica a Buckingham Palace, al The Mall, il viale storico usato per le cerimonie reali, e ai monumenti commemorativi dedicati ai genitori della regina, re Giorgio VI e la Regina Madre, consolidando così l’area come luogo di memoria storica e reale.

Il progetto di Norman Foster: lo Unity Bridge

Il cuore del Memoriale sarà un nuovo ponte sul lago del parco, progettato da Foster + Partners, vincitore della gara, in sostituzione del Blue Bridge esistente. Ribattezzato Unity Bridge, questa struttura, leggera e moderna, avrà balaustre in vetro traslucido e sarà ispirata alla tiara nuziale con diamanti della Regina Elisabetta II.

Il ponte simboleggerà il valore di unità e coesione che ha caratterizzato il lungo regno della sovrana. Norman Foster è già noto per importanti opere a Londra, come il Millennium Bridge e il grattacielo Gherkin nella City, ed è quindi una scelta autorevole per questo prestigioso incarico.

Le opere artistiche e paesaggistiche del Memoriale

Il progetto non si limita al ponte, ma prevede anche la realizzazione di una nuova statua dedicata alla Regina Elisabetta II, posizionata presso il Marlborough Gate, e un cancello dedicato al Principe Filippo, il marito della sovrana, che sarà collocato sul lato opposto del parco, lungo Birdcage Walk – e sempre qui troverà posto anche una sua statua.

A completare l’opera, l’artista contemporaneo Yinka Shonibare, di origini nigeriane, realizzerà un’installazione dedicata al Vento, integrando così arte contemporanea e natura. Inoltre, il verde di St. James’s Park sarà riorganizzato con nuovi giardini e sentieri tortuosi, restaurando anche elementi storici ottocenteschi dell’architettura paesaggistica progettata da John Nash.

Un progetto di grande valore storico, culturale e sociale

L’obiettivo del Memoriale è duplice: celebrare la figura di Elisabetta II e il suo impatto storico a livello nazionale e internazionale, e al contempo offrire alla città di Londra uno spazio di incontro e riflessione.

La dimensione e l’ambizione del progetto sono commisurate all’importanza della Regina nella storia del Regno Unito, del Commonwealth e del mondo intero. La realizzazione sarà un’operazione di prestigio, simile ad altre celebrazioni monumentali dedicate a figure storiche britanniche.

Tempistiche e finanziamenti del Memoriale

Il progetto procederà con gradualità per non interrompere l’accesso pubblico al parco. Il masterplan definitivo sarà presentato ad aprile 2026, in occasione del centenario della nascita della Regina Elisabetta II.

In quell’occasione sarà scelto lo scultore per la realizzazione delle statue. Il costo previsto oscilla tra i 23 e i 46 milioni di sterline e sarà interamente coperto da fondi pubblici, a testimonianza dell’importanza nazionale attribuita a questa iniziativa commemorativa.