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Beaulieu-sur-Mer, il lusso discreto della Belle Époque sulla Costa Azzurra

Pare che durante una sosta con le sue truppe, Napoleone Bonaparte s’affacciò dall’altro della Haute Corniche e, guardando in basso, affermò: “Quel beau lieu!” (Che bel luogo). Da lì, il nome di Beaulieu. Nel periodo della Belle Époque, Beaulieu-sur-Mer, un delizioso Comune della Costa Azzurra a metà strada tra il Principato d Monaco e Nizza, grazie all’arrivo della ferrovia, era già divenuta una rinomata località balneare, frequentata, soprattutto nella stagione invernale, quando si andava alla ricerca del bel clima mediterraneo. Attirava i nobili, l’alta borghesia e l’aristocrazia che veniva a svernare da tutta Europa. Nomi come il principe di Galles, Leopoldo II, le regine d’Italia e del Portogallo, Guglielmo II, e l’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III di Francia, erano di casa. Gustave Eiffel ha persino comprato casa, Villa Eiffel (da anni in fase di riqualificazione e forse sarà un hotel) così come l’ex Presidente della Repubblica francese, Charles de Gaulle (venduta di recente a un privato). Ancora oggi, Beaulieu-sur-Mer attira turisti e villeggianti da tutto il mondo (alcuni nomi di vip attuali non possono essere citati per questioni di privacy) ed è intrisa di storia, legata al mare e alle spiagge, ma non solo.

Un tuffo nella Belle Époque

Fu proprio negli Anni ’20 che a Beaulieu sorsero alcuni degli edifici più celebri, il Casinò (che è tuttora aperto), La Rotonde (che oggi ospita un locale-ristorante di lusso), set di molti spot Tv e della serie “Riviera” con Julia Stiles e Lena Olin, il Bristol e il Palais des Anglais, entrambi divenuti eleganti condomini residenziali, e uno degli hotel più famosi della Costa Azzurra: La Réserve, una chicca che ancora oggi contribuisce a rendere questa località di mare una meta di lusso, discreto e non appariscente come la vicina Montecarlo. Mentre la maggior parte dei palace della costa ora sono di proprietà di grandi gruppi alberghieri, questo albergo è rimasto uno dei pochi di proprietà privata ancora esistenti sulla Costa Azzurra.

“Tutto quello che ho fatto l’ho fatto per amore, di mia moglie”, racconta Jean-Claude Delion, proprietario della Réserve. “L’hotel dove ci siamo conosciuti, in Auvergne – sono originario di Puy-de-Dôme, nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, e mia moglie viveva a pochi chilometri da me – l’ho comprato e ora è un hotel de charme, lo Château Saint-Jean, che fa parte dei Relais & Château”. Anche La Réserve de Beaulieu è frutto di una bellissima storia d’amore e ci siamo fatti raccontare la storia.

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La splendida piscina fronte mare dell’hotel La Réserve a Beaulieu-sur-Mer

“Avevo delle proprietà a Auron (una stazione sciistica della Francia, nel dipartimento delle Alpi Marittime, ndr), ma Madame Delion non amava molto la neve. Lei preferisce il caldo e il sole della Costa Azzurra. Infatti, prima della Réserve avevamo una proprietà a Saint-Tropez, La Pinède, un luogo a cui mia moglie era molto legata, che ho venduto qualche anno fa. Oggi esiste ancora, è stato venduto a Bernard Arnault, CEO di LVMH, il più grande gruppo francese, che l’ha trasformato nel primo hotel Cheval Blanc, un hotel di lusso pieds dans l’eau, un posto davvero molto bello. Questo hotel era rimasto nel cuore a mia moglie. Quando abbiamo saputo che La Réserve, una grande villa fondata nel 1880 di ispirazione fiorentina, era in vendita, ho deciso di regalargliela. Quando l’ho acquistata, nel 1997, era in condizioni disastrose. Ci sono voluti trent’anni per sistemarla e, ancora oggi, ogni anno rinnoviamo qualcosa, dalle camere al residence che abbiamo aperto pochi anni fa. Sono sposato con mia moglie da 55 anni e questo sarà il luogo in cui invecchieremo insieme”.

Simbolo della Costa Azzurra, quella degli anni in cui era meta del jet set internazionale, questo luogo ha ospitato molti personaggi del bel mondo. “Alcuni senza neanche sapere che fossero qua”, spiega Delion. “Tra i frequentatori abituali c’erano Jonny Hallyday, Alain Delon, Giovanni Agnelli. Avrei molti aneddoti da raccontare su questi ospiti, ma per motivi di privacy ovviamente non posso. Posso solo dire che a un certo punto l’Avvocato, che considerava l’hotel come la sua seconda casa, non è più venuto. E il motivo è stato il cambiamento che è avvenuto nell’ospitalità. Infatti, negli anni c’è stato un lento decadimento degli ospiti a causa del cattivo gusto diffuso. Anche oggi sono preoccupato per il turismo sulla Costa Azzurra, ma più in generale in tutta Europa, perché i clienti non sono più quelli di una volta. Basta vedere l’abbigliamento poco formale con cui si presentano al ristorante – Le Restaurant des Rois vanta una stella Michelin – o quando arrivano in hotel”.

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Il palazzo che ospita La Réserve

La meta mare ideale per le famiglie

Oggi, Beaulieu-sur-Mer è una meta di villeggiatura estiva molto frequentata soprattutto dalle famiglie. Le sue due grandi spiagge – la Baie des Fourmis, con sassolini, e la Petite Afrique, con grossi ciottoli bianchi – libere (a parte due o tre piccoli stabilimenti privati), ampie e con tutti i servizi a disposizione (bagni, docce, cestini della spazzatura), la piazzetta centrale, place Marinoni, dove ogni mattina vengono allestite le bancarelle del mercato e il sabato si tiene il grande mercato provenzale, con qualche locale affacciato dove mangiare, prendere un aperitivo o assistere ai concerti di musica dal vivo o agli spettacoli per bambini che si tengono nella stagione estiva; due grandi giardini, Jardin des Oliviers e Square Verdun, dove trascorrere i pomeriggi o le serate (nel primo vengono organizzati concerti live), rendono questa cittadina a misura di famiglia e molto tranquilla e riposante.

Cosa vedere a Beaulieu-sur-Mer

Beaulieu-sur-Mer è famosa per ospitare una delle ville più eclettiche e uniche della Costa Azzurra, Villa Kérylos. Si tratta della ricostruzione di una casa greca antica. Affacciata proprio sul mare della Baie des Fourmis è aperta tutti i giorni, anche d’inverno. Villa Kérylos è nata dal desiderio di Théodore Reinach e portata avanti da un architetto di talento, Emmanuel Pontremoli. I due si incontrarono al Salon del 1900, quando Pontremoli presentò i frutti delle sue ricerche a Pergamo, nell’odierna Turchia. Insieme, costruirono questo favoloso palazzotto a Beaulieu-sur-Mer, circondati dai migliori artigiani e artisti dell’epoca. La villa voleva essere la summa della conoscenza, una reinvenzione dell’antichità, un’immersione fuori dal tempo e dal luogo. Tuttavia, è un monumento perfettamente contemporaneo dove sono presenti tutti i comfort tecnologici dell’epoca, ma accuratamente nascosti. Tutto è pensato come se un architetto dell’antica Grecia avesse progettato una lussuosa villa all’inizio del XX secolo. Oltre a visitare la villa, si tengono spesso delle mostre temporanee molto interessanti da visitare.

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Villa Kérylos a Beaulieu-sur-Mer

Da qualche anno è stato aperto anche piccolo museo di storia locale, André Cane, dove sono in mostra foto, cartoline, ceramiche e monete romane, aneddoti della Belle Époque, utensili e molte altre scoperte che permettono ai visitatori di seguire l’evoluzione da piccolo borgo a fiorente cittadina.

La passeggiata verso Saint-Jean-Cap-Ferrat

Dalla villa, una bellissima passeggiata a picco sul mare lunga meno di 2 km, accessibile anche anche con i passeggini e molto amata dai runner che s’incontrano la mattina presto o all’ora del tramonto, conduce diritto alla vicina punta di Saint-Jean-Cap-Ferrat, altra meta super vip della Costa Azzurra. A Saint-Jean non si contano le ville di lusso, oggi di proprietà più che altro di oligarchi russi. Ma ce ne sono di storiche che hanno moltissimo da raccontare. Proprio lungo la passeggiata, la Promenade Maurice Rouvier, nella place David Niven, s’incontra la scenografica villa color rosa appartenuta tra gli Anni ’60 e ’70 al famoso attore hollywoodiano vincitore di un premio Oscar. Si dice in giro che nella villa “Lo Scoglietto” amasse intrattenersi nientemeno che con la sua collega e grande amica, Grace Kelly, divenuta nel frattempo principessa Grace di Monaco (quando non era impegnato con la principessa Margaret, sorella della regina Elisabetta d’Inghilterra).

Cosa fare la sera a Beaulieu-sur-Mer

Per chi cerca un po’ di vita, oltre alla piazza centrale, il movimento si concentra lungo il porto di Beaulieu dove, uno dopo l’altro, si susseguono locali-ristoranti dove prendere un aperitivo o un after hour, ma anche mangiare a pranzo e cena. O nei due stabilimenti della Petite Afrique, Baia Bella e La Javanaise, che, la sera, diventano lounge con musica e intrattenimento. La sera d’estate sul porto c’è anche il cinema all’aperto, mentre di pomeriggio resta aperta la sala di fianco al casinò. Dopo la mezzanotte, apre invece la discoteca Sky Beach di fianco a La Rotonde, uno dei locali più noti della costa.

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Il porto di Beaulieu-sur-Mer

Come arrivare a Beaulieu-sur-Mer

Naturalmente l’auto è il mezzo di trasporto che si pensa possa essere più comodo per raggiungere Beaulieu-sur-Mer. Invece, è molto comoda da raggiungere anche in treno, su quella stessa linea che già nel XIX secolo ha iniziato a portare i villeggianti su questo lido. Al momento non ci sono treni diretti dall’Italia, è necessario cambiare a Ventimiglia, ma la stazione ferroviaria nel centro della cittadina è facilmente raggiungibile e il treno locale TER funziona come una metropolitana esterna perché collega Beaulieu con tutte le località della costa, da Mentone fino a Nizza. Molto pratici sono anche i collegamenti con i bus che partano anch’essi da Mentone e arrivano fino all’aeroporto di Nizza oppure nei paesi collinari, come il bellissimo Èze sur Mer, uno dei borghi più visitati della Francia, arroccati sulla montagna.

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Trekking in Costa Azzurra: il fascino autentico della bassa stagione

La Costa Azzurra è quel luogo dove in pochi chilometri si passa dalle onde del Mediterraneo alle cime alpine: l’avventura è sempre dietro l’angolo. La maggior parte dei viaggiatori, però, sceglie questa rinomata zona della Francia per la sua riviera, tra l’eleganza di Nizza e le facciate color terracotta che si specchiano nel mare a Villefranche-sur-Mer. Quasi tutti arrivano in estate, senza scoprire il fascino autentico e un po’ selvaggio che solo la bassa stagione sa regalare.

È invece chi si spinge nell’entroterra che vive davvero i suoi scenari più sorprendenti, da assaporare con lentezza lungo i sentieri che attraversano vallate alpine e borghi sospesi nel tempo. E non temete: il mare non è mai lontano e lungo la costa vi aspettano percorsi panoramici che sembrano balconi naturali affacciati su un’infinità di azzurro.

Pronti a scoprire la Costa Azzurra fuori stagione? Ecco i trekking da non perdere!

Sentiero Tire-Poil a Cap d’Antibes

Tra i percorsi più suggestivi da fare nella Costa Azzurra c’è il sentiero Tire-Poil, un cammino che si snoda lungo la punta estrema di Cap d’Antibes. Si tratta di un itinerario costiero che, passando accanto a scogliere frastagliate e calette nascoste, vi regalerà scorci spettacolari sul mare. Seppur il percorso sia abbastanza semplice perché lungo solo 5 km e pianeggiante, sono necessarie scarpe adatte.

Camminando tra pini marittimi e macchia mediterranea, il mare sarà sempre al vostro fianco: in una giornata limpida potrete ammirare da un lato le Alpi innevate e dall’altro l’azzurro infinito che bagna la Riviera.

Trekking nel Parco Nazionale del Mercantour

Nei mesi autunnali, quando ancora la neve non è arrivata, potete avventurarvi tra i sentieri del Parco Nazionale del Mercantour. Se cercate un’esperienza impegnativa, consigliamo il percorso verso la Cime du Diable (2685 metri): partendo da L’Authion, questa escursione vi offrirà una vista mozzafiato sul Mercantour, sui laghi della Vallée des Merveilles e sulle sue incisioni secolari. Il livello del percorso è considerato ‘difficile’ ed è lungo 20 chilometri.

Per una passeggiata più tranquilla, magari da fare insieme alla famiglia, consigliamo quella sul sentiero dei Lacs de Prals. Questo percorso, dove non è raro incontrare numerose marmotte, vi permetterà di accedere facilmente ai cinque piccoli laghi nascosti in mezzo alle praterie alpine.

Persone fanno trekking nel Parco Nazionale del Mercantour

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Trekking nel Parco Nazionale del Mercantour

Le Vie del Sale

Infine, dei tanti trekking da fare in Costa Azzurra fuori stagione vi consigliamo anche le Vie del Sale, l’itinerario franco-italiano che collega Nizza a Cuneo in 10 tappe, attraversando la Valle della Vésubie, il Parco Nazionale del Mercantour e il Parco delle Alpi Marittime. Il percorso è ispirato alle basi storiche delle vie del sale: nel Medioevo, infatti, la produzione di sale lungo la costa mediterranea era intensa e fiorente. L’”oro bianco” veniva trasportato a Nizza, dove veniva scaricato, pesato e tassato prima che i mercanti potessero lasciare la città con il loro prezioso carico.

Questo percorso invita gli escursionisti a scoprire gli innumerevoli tesori della regione nel cuore dei magnifici paesaggi tra le Alpi e il Mediterraneo. Ovviamente potete anche fare singole tappe, come quella che, lunga 16 chilometri e con un dislivello di 700 metri, vi porterà dal lungomare di Nizza fino all’entroterra e al villaggio di Aspremont.

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Espresso Riviera, il treno vintage più bello dell’estate italiana

La stagione dell’Espresso Riviera si conclude con un gran successo per quello che è risultato essere il viaggio in treno più bello dell’estate italiana. Il primo treno notturno di FS Treni Turistici Italiani (Gruppo FS) che, nell’estate 2025, ha collegato Roma a Marsiglia con tappe a Genova, Montecarlo e Nizza, ha registrato il tutto esaurito su tutte le corse programmate.

Il treno vintage è partito per il primo viaggio lo scorso 4 luglio fino all’ultimo del 30 agosto. Il collegamento ha unito direttamente la Capitale alla Riviera dei Fiori e alla Costa Azzurra, confermandosi come mezzo ideale per soddisfare la domanda turistica tra Italia e Francia, anche in funzione del Giubileo 2025.

Tutti pazzi per l’Espresso Riviera

Il successo del treno Espresso Riviera questa estate, che ha registrato sempre il sold out, è stato favorito anche dalla qualità dei servizi a bordo: i passeggeri hanno potuto scegliere tra vagoni letto, cuccette e salottini con posti a sedere di Prima e Seconda classe. A completare l’offerta c’era la carrozza ristorante, dove si sono svolti momenti di intrattenimento musicale e incontri letterari con autori francesi nella tratta Nizza-Marsiglia.

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Il treno partiva il venerdì da Roma Termini con arrivo a Marsiglia il sabato mattina. Il ritorno da Marsiglia invece era ogni sabato, con arrivo a Roma Termini la domenica. Una formula ideale per trascorrere un weekend lungo in Francia, passando anche per località da sogno come il Principato di Monaco e le meravigliose coste ligure e Azzurra.

Durante la tratta notturna, i passeggeri potevano alloggiare nelle cuccette o nei vagoni letto, godendo di un servizio ristorante e di un bar sempre attivo. Una volta arrivato a Genova, dove peraltro potevano salire altri passeggeri provenienti da città come Milano, per esempio, il treno cambiava configurazione diventando diurno, offrendo ai viaggiatori salottini e posti a sedere di Prima e Seconda classe per una visione suggestiva e panoramica lungo la costa.

Più partenze nel 2026

Considerato il riscontro positivo, l’Espresso Riviera sarà riproposto anche per l’estate 2026, con un incremento delle corse settimanali. Nell’estate 2024, questo treno era partito da Milano e il primo Espresso Riviera di fatto copriva la tratta Milano Centrale – Marsiglia, ma quest’anno non è stato riprogrammato – anche per i lavori di rifacimento della linea ferroviaria – preferendo la nuova tratta Roma-Marsiglia. Quindi, non è detto che nell’estate 2026 non ci siano entrambe le tratte da Milano e da Roma.

Questo obiettivo è pienamente in linea con la volontà del Gruppo FS di creare una “metropolitana d’Europa”, una rete di collegamenti ferroviari internazionali capace di avvicinare culture, territori e persone, restituendo al treno il suo ruolo originario di luogo di incontro e scoperta. Ma si tratta anche di una fantastica iniziativa all’insegna del turismo sostenibile e del fascino dei viaggi lenti per tutti coloro che amano gustarsi l’esperienza senza fretta.

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Le cuccette dell’Espresso Riviera

Dalle scogliere liguri sospese sul mare ai boulevard della Costa Azzurra, la ferrovia fra Genova e Ventimiglia ha sempre parlato anche francese. Oggi, quello spirito è tornato a vivere con l’Espresso Riviera che, con il suo grande successo di pubblico, ha dimostrato come il turismo ferroviario possa essere una risorsa concreta per i territori, offrendo ai viaggiatori esperienze autentiche, suggestive e ricche di storia.

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GR5 – Grande Traversée des Alpes: tutto quello che devi sapere

Tra i cammini a lunga percorrenza più suggestivi del continente europeo, il GR5 merita un posto d’onore. Questo sentiero leggendario fa parte della Grande Randonnée, una rete di percorsi che dalle rive del Mare del Nord nei Paesi Bassi, dopo oltre 2.000 chilometri attraverso cinque Paesi, giunge fino a Nizza, affacciandosi sul blu del Mediterraneo.

La sezione più famosa e amata dagli escursionisti è proprio la GR5, la traversata delle Alpi: circa 600 km che collegano il Lago di Ginevra al mare della Costa Azzurra, attraversando i paesaggi spettacolari delle Alpi francesi. Questo tratto, che si snoda tra valli e cime, parchi nazionali e villaggi storici, è un vero viaggio nello spirito e nella bellezza della montagna europea: se sei appassionato di vedute alpine, vieni con noi a scoprire questa guida dettagliata!

Le tappe della Grande Traversée des Alpes (GR5)

Non è certo un percorso breve quello della GR5, con una difficoltà media e una quantità di bellezza, invece, eccezionale. Visti i dislivelli spesso notevoli – quasi 30.000 metri complessivi! – le tappe sono numerose, circa 36-37 di norma, perché si cerca di tenere un chilometraggio giornaliero non eccessivo.

  • Tappa 1 – da Saint-Gingolph ai Chalets de Bise (12 km, 1701 D+, 5h): si parte subito in salita, lasciandosi alle spalle il Lago Lemano per entrare nel cuore delle Alpi. Una fatica ben ricompensata dai panorami.
  • Tappa 2 – dai Chalets de Bise al Refuge de Trébentaz (12,8 km, 1171 D+, 5h): una traversata appagante tra sentieri di mezza costa e paesaggi calcarei, dove il silenzio domina la scena.
  • Tappa 3 – dal Refuge de Trébentaz al Refuge de Chésery (13,5 km, 609 D+, 4:30h): giornata più tranquilla, con scorci bellissimi su laghi alpini e prime emozioni d’alta quota.
  • Tappa 4 – dal Refuge de Chésery al Refuge de la Golèse (15,1 km, 651 D+, 5h): si cammina tra alpeggi e boschi, respirando l’atmosfera autentica della Haute-Savoie.
  • Tappa 5 – dal Refuge de la Golèse al Gîte de Salvagny (15,1 km, 299 D+, 4:40h): una discesa gentile che accompagna verso piccoli villaggi immersi nel verde.
  • Tappa 6 – da Salvagny al Refuge de Moëde Anterne (14,8 km, 1587 D+, 6h): tappa intensa, con paesaggi da cartolina e salite che fanno battere il cuore – in tutti i sensi.
  • Tappa 7 – dal Refuge de Moëde Anterne a Les Houches (18,2 km, 1082 D+, 7h): si sfiorano le nuvole, con viste mozzafiato sul Monte Bianco prima di arrivare nella vivace Les Houches.
  • Tappa 8 – da Les Houches al Refuge du Fioux (7 km, 695 D+, 3h): una tappa più breve, perfetta per recuperare fiato tra boschi freschi e sentieri storici.
  • Tappa 9 – dal Refuge du Fioux al Refuge de Nant-Borrant (15,4 km, 663 D+, 5h): si torna in quota, tra valli verdi e paesaggi aperti che regalano serenità.
  • Tappa 10 – dal Refuge de Nant-Borrant al Refuge du Plan de la Lai (14,8 km, 1135 D+, 5:40h): una delle tappe più belle, con viste spettacolari sui ghiacciai della Vanoise.
  • Tappa 11 – dal Refuge du Plan de la Lai al Refuge de la Balme (12,8 km, 991 D+, 5h): saliscendi continui, ma sempre immersi in paesaggi alpini autentici.
  • Tappa 12 – dal Refuge de la Balme a Peisey-Nancroix (19 km, 858 D+, 6:30h): lunga ma memorabile, nel cuore del primo parco nazionale francese.
  • Tappa 13 – da Peisey-Nancroix al Refuge du Col du Palet (14,7 km, 1297 D+, 5:30h): si risale decisi, tra scenari sempre più selvaggi e silenzi profondi.
  • Tappa 14 – dal Refuge du Col du Palet al Refuge de la Leisse (20,5 km, 847 D+, 6:40h): natura potente e senza filtri, tra rocce, torrenti e alta quota.
  • Tappa 15 – dal Refuge de la Leisse al Refuge de l’Arpont (18,5 km, 675 D+, 6h): il cuore del Parco della Vanoise offre una giornata di pura meraviglia.
  • Tappa 16 – dal Refuge de l’Arpont al Refuge de Plan Sec (16 km, 801 D+, 6h): ancora una tappa tra silenzi profondi e panorami che tolgono il fiato.
  • Tappa 17 – dal Refuge de Plan Sec a Modane (16,2 km, 412 D+, 5h): si scende dolcemente verso la valle, ritrovando pian piano la civiltà.
  • Tappa 18 – da Modane al Refuge du Thabor (15,8 km, 1422 D+, 6h): si riparte in salita, verso il maestoso massiccio del Thabor.
  • Tappa 19 – dal Refuge du Thabor a Plampinet (22,6 km, 624 D+, 7:40h): giornata lunga, ma lo spettacolo delle Hautes-Alpes ripaga ogni passo.
  • Tappa 20 – da Plampinet a Montgenèvre (16,4 km, 1073 D+, 5:50h): la frontiera italiana si avvicina, tra boschi e radure alpine.
  • Tappa 21 – da Montgenèvre a Briançon (8,9 km, 162 D+, 3h): breve e piacevole discesa verso la storica città fortificata.
  • Tappa 22 – da Briançon a Brunissard (21,2 km, 1426 D+, 8h): si torna subito in quota, tra tornanti e sentieri incastonati tra le vette. Una tappa lunga ma indimenticabile.
  • Tappa 23 – da Brunissard a Château-Queyras (8,9 km, 289 D+, 3h): giornata breve, ma piena di fascino: si arriva al suggestivo forte medievale che domina la valle.
  • Tappa 24 – da Château-Queyras a Ceillac (13,5 km, 958 D+, 5h): salite e panorami che restano impressi, con la natura che si fa sempre più protagonista.
  • Tappa 25 – da Ceillac a Maljasset (13,6 km, 1055 D+, 5h): tra guglie rocciose e praterie d’alta quota, è una delle giornate più scenografiche del percorso.
  • Tappa 26 – da Maljasset a Fouillouse (10,5 km, 383 D+, 3:30h): si rallenta un po’, attraversando ambienti più rilassanti e perfetti per ricaricarsi.
  • Tappa 27 – da Fouillouse a Larche (13,3 km, 814 D+, 4:30h): l’ambiente cambia, il sole è più caldo e si avverte l’aria delle Alpi Marittime.
  • Tappa 28 – da Larche a Bousiéyas (20,3 km, 1233 D+, 7h): una delle tappe più spettacolari, con paesaggi sempre più aperti e pieni di luce.
  • Tappa 29 – da Bousiéyas a Saint-Étienne-de-Tinée (16,8 km, 661 D+, 6h): si scende nei boschi, tra sentieri tranquilli e profumo di resina.
  • Tappa 30 – da Saint-Étienne-de-Tinée a Roya (13,8 km, 1023 D+, 5h): il Mediterraneo comincia a farsi sentire, tra vedute luminose e profumi estivi.
  • Tappa 31 – da Roya al Refuge de Longon (19,2 km, 1322 D+, 7h): la natura cambia volto: ora tra le erbe aromatiche e i paesaggi caldi del Sud.
  • Tappa 32 – dal Refuge de Longon a Saint-Sauveur-sur-Tinée (12,3 km, 47 D+, 4h): dolce discesa tra borghi silenziosi e vallate assolate.
  • Tappa 33 – da Saint-Sauveur-sur-Tinée a Saint-Dalmas-Valdeblore (12,3 km, 1077 D+, 5h): si risale tra boschi di pino e querce, mentre l’aria profuma di mare.
  • Tappa 34 – da Saint-Dalmas-Valdeblore a Utelle (25,1 km, 1013 D+, 9:30h): una delle giornate più lunghe e faticose, ma anche tra le più emozionanti. Panorami infiniti.
  • Tappa 35 – da Utelle a Levens (12,2 km, 727 D+, 5h): il Mediterraneo è vicino, la luce è diversa, e l’orizzonte si apre su una nuova dimensione.
  • Tappa 36 – da Levens a Nizza (24,5 km, 644 D+, 7:30h): tappa finale con arrivo a Nizza. Il blu del mare accoglie chi ha camminato così a lungo tra le montagne.

Quando partire e quanto tempo prendersi

Il periodo ideale per affrontare la sezione alpina del GR5 va da metà giugno a metà settembre: in questi mesi i rifugi sono aperti, anche i passi più alti sono di norma liberi dalla neve e le giornate lunghe e luminose consentono di godere appieno del cammino.

Per coprire l’intera traversata dal Lago di Ginevra a Nizza, è consigliabile prendersi almeno tre settimane piene, meglio ancora un mese, per affrontare il percorso senza fretta e con il giusto margine di sicurezza, in caso di maltempo o di tappe particolarmente impegnative… o perché hai trovato una località di cui ti sei innamorato/a e vuoi fermarti più a lungo! Naturalmente, è possibile percorrere anche singole sezioni, scegliendo il tratto più adatto alla propria preparazione e ai giorni disponibili.

Come prepararsi e cosa mettere nello zaino

Nonostante non sia un sentiero alpinistico, il GR5 alpino è un trekking che richiede una buona preparazione fisica e mentale. Si affrontano dislivelli importanti, spesso superiori ai 1.000 metri al giorno, e tappe lunghe che impegnano anche per 7-8 ore.

Serve un buon allenamento di base, resistenza e capacità di camminare con uno zaino che, se ben ottimizzato, dovrebbe pesare tra i 6 e i 10 chili. Allenati nelle settimane precedenti alla partenza con escursioni lunghe e abituati a indossare lo zaino quasi a piena capienza per molte ore; non solo, devi rodare le scarpe, mai partire con scarponi nuovi di pacca!

L’abbigliamento deve essere adatto alle condizioni variabili di montagna: temperature fresche anche in estate, possibilità di piogge improvvise e vento forte, oltre a giornate molto soleggiate, specie nelle Alpi Marittime. Nel bagaglio non possono mancare scarponi da trekking affidabili, bastoncini per alleggerire le articolazioni, indumenti tecnici a strati, impermeabile, cappello, occhiali da sole e crema solare.

È fondamentale portare anche snack energetici e una scorta di acqua per ogni tappa, visto che non sempre sono presenti fontane lungo il cammino, sebbene i rifugi e i villaggi offrano comunque la possibilità di rifornirsi. Anche il kit di pronto soccorso, ça va sans dire, è tra le dotazioni primarie.

Nizza

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Nizza, punto d’arrivo del GR5

La segnaletica e la sicurezza sul percorso

Il GR5 è globalmente ben segnalato con la classica marcatura bianco-rossa dei sentieri GR francesi, simile a quella italiana del CAI. Attenzione, però: in alcuni tratti, specialmente nelle zone più remote o nei boschi, è consigliabile integrare l’orientamento con mappe topografiche dettagliate o con una traccia GPS affidabile.

Prima di partire, è buona norma informarsi sulle condizioni meteo e sulla percorribilità dei passi più alti. Le variazioni climatiche possono essere repentine e non è raro trovare ancora residui di neve a inizio stagione. Le tappe si svolgono quasi sempre in ambiente montano, spesso lontano da centri abitati, quindi la prudenza e la preparazione devono essere sempre massime. In caso di emergenza, il numero da chiamare è quello univoco per le emergenze internazionali, il 112.

Le meraviglie lungo il percorso

Durante il lungo cammino della Grande Traversée des Alpes, si incontrano luoghi che lasciano il segno, non solo per la loro bellezza ma per le emozioni che sanno regalare. Fin dalle prime tappe si viene accolti dal Lago di Taney, un piccolo specchio d’acqua incastonato tra le montagne, che sembra uscito da una fiaba alpina. Man mano che si procede, ci si addentra nello Chablais con i suoi massicci calcarei e i suggestivi laghi d’altura come quello di Chésery, dove il riflesso delle vette sembra fondersi col cielo.

A Les Houches, la vista sul Massiccio del Monte Bianco è di quelle che tolgono il fiato, mentre attraversando la Riserva di Passy si entra in un angolo di natura incontaminata, tra sentieri ombrosi e cascate improvvise. Più avanti, la Vanoise – primo parco nazionale francese – accoglie con i suoi ghiacciai scintillanti, marmotte curiose e paesaggi lunari, soprattutto nei dintorni del Col du Palet e della Leisse.

Non si può poi dimenticare il Massiccio del Thabor, dove ogni passo è una scoperta e la fatica si mescola all’euforia, o i forti di Briançon, che testimoniano la storia alpina tra crinali e bastioni. Più si scende verso sud, più la luce cambia: tra le gole di Saint-Dalmas, i prati di Utelle e i sentieri profumati di erbe mediterranee, si percepisce che il mare non è lontano. E quando finalmente si arriva a Nizza, con gli occhi pieni di azzurro e il cuore carico di silenzi montani, si capisce che ogni passo è valso la pena.

Il massiccio del Thabor

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Il massiccio del Thabor
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Cosa vedere a Nizza e in Costa Azzurra, sulle tracce dei grandi pittori

Ci sono luoghi del mondo che sono particolarmente magnetici: i colori, la luce e la varietà di paesaggi li rendono una meta favolosa per le vacanze. Ma non solo perché, quando la natura e la mano dell’uomo collaborano insieme non è difficile assistere alla meraviglia. Ed ecco che posti come Nizza e la Costa Azzurra, in Francia, sono stati nel tempo una delle tappe predilette di tantissimi artisti che hanno scovato tra mare e città, tra borghi e montagne una bellezza senza tempo.

I contrasti di colori, qui, colmano lo sguardo: il mare regala mille sfumature di blu, le montagne e le colline si distendono come dipinte con tanti verdi diversi e poi c’è la luce, con il sole che brilla e regala un scintillio di magia a ogni cosa.

E, tra le tante cittadine di dimensioni diverse, spicca Nizza grande agglomerato urbano con la sua passeggiata meravigliosa, il suo centro storico che abbraccia in un dedalo di strade e poi il mare che non si può raccontare, ma solo vedere.

Un posto da vedere e conoscere, da esplorare: cosa fare a Nizza, ma non solo, sulle tracce dei grandi pittori.

Nizza, tappa imperdibile per molti artisti

Il nostro viaggio lungo la traccia lasciata da grandi e artisti e pittori parte da Nizza, da quella città francese vicinissima all’Italia e alla Liguria. Lì infatti si è trasferito nel 1917 Henri Matisse, pittore dal talento straordinario. Ed è qui che ha vissuto per diversi anni fino alla fine della sua vita nel 1954. La prima sistemazione è stata presso il Beau Rivage Hotel sulla Promenade des Anglais, dove aveva una camera con una finestra affacciata sul mare, poi aprì il suo studio lì vicino. Negli anni ha cambiato diverse dimore e luoghi di lavoro e ha realizzato tantissime delle sue opere. Non stupisce, quindi, che in città ci sia il Museo Matisse, inaugurato nel 1963. Si trova al primo piano di Villa Garin de Cocconato, mentre al piano terra c’è il Museo Archeologico.

Tra le tappe di viaggio bisogna inserire anche la cappella di Santa Maria del Rosario che si trova a Vence, realizzata proprio da lui quando si è trasferito in questo luogo per sfuggire al rischio di bombardamenti a Nizza. Vi ha abitato dal 1943 al 1948.

Ma prima di tornare alla grande città sul mare restiamo ancora un attimo a Vence, perché in questo luogo vi ha lasciato il segno anche Chagall: nella cattedrale Notre Dame De La Nativité, celebre per essere la piccola di tutta la Francia, vi è il mosaico Mosè salvato dalle acque che l’artista ha realizzato nel 1979.

A Nizza vi è un museo dedicato a Chagall in cui sono stati raccolti i 17 dipinti sulla Bibbia, ma non solo: qui vi sono tantissime opere dell’artista. Mentre a Vence ha vissuto anche il pittore Raoul Dufy. La cittadina si trova a circa mezzora di macchina da Nizza.

Museo Matisse a Nizza

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Il museo Matisse a Nizza

Da St Paul de Vence alla Costa Azzurra, alla scoperta di Marc Chagall

Il viaggio prosegue, ma non ci dobbiamo spostare di molto, perché a circa 20 chilometri di distanza da Nizza troviamo St Paul de Vence, dove negli anni Sessanta si è trasferito Marc Chagall che qui ha acquistato la tenuta Les Collines. Quando si visita questo luogo merita una tappa la Fondazione Maeght che custodisce una collezione permanente incredibile, in cui spiccano i nomi di alcuni dei più importanti artisti del XX secolo come Chagall, Giacometti, Mirò e Kandinsky.

Saint-Paul de Vence pittori

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Saint-Paul de Vence, alla scoperta della sua anima artistica

Cagnes-sur-Mer, sulle tracce di Renoir

Abbandoniamo il suggestivo entroterra della Costa Azzurra per tornare vicini al mare, a Cagnes-sur-Mer. Qui ha vissuto Pierre-Auguste Renoir, uno dei più celebri artisti della corrente dell’Impressionismo: il pittore ha acquistato nel 1908 la tenuta delle Collettes, posta su un colle da dove poteva vedere il paese e il mare, con lo sguardo che riusciva ad allungarsi fino a Cap d’Antibes, mentre era immerso tra ulivi e aranci.

E qui ha incontrato molti artisti (tra cui Matisse e Modigliani). È morto nel 1919 proprio nella sua villa. Uno spazio che si può visitare, divenuto oggi il Museo Renoir, dove ammirare le sue collezioni, 14 dipinti originali, 40 sculture, ma anche i mobili e lo studio, assorbendo un po’ l’essenza del posto che ha scelto come casa per gli ultimi 12 anni della sua esistenza.

Cagnes-sur-Mer: Renoir

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Cagnes-sur-Mer, qui ha vissuto Renoir

Picasso, i suoi luoghi in Costa Azzurra

Da Antibes a Vallauris, sino alla sua proprietà Mas Notre-dame-de-Vie Mougins che si trova a Mougins, a poca distanza da Cannes (circa sei chilometri): questi sono alcuni dei luoghi di Picasso in Costa Azzurra, dove l’artista spagnolo è arrivato al termine della Seconda Guerra Mondiale. Prima tappa è stata Antibes, poi Vallauris dove si è avvicinato alla ceramica, ma senza mai abbandonare l’arte pittorica. Successivamente ha vissuto per alcuni anni a Cannes nella sua villa la Californie e-  dal 1961 alla morte nel 1973 – a Mas Notre-dame-de-Vie Mougins, una fattoria con un grande parco dove ha continuato a produrre arte nelle sue tante forme.

Tappe da vedere sono castello Grimaldi ad Antibes che è divenuto Musée Picasso nel 1966, a Vallauris il National Picasso Museum con la celebre e monumentale opera La Guerra e la Pace.

Antibes: Museo Picasso

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Antibes: Museo Picasso. E le altre tappe in Costa Azzurra dove ha vissuto l’artista

Bonnard e Signac: i due artisti in Costa Azzurra

C’è una magia nell’aria della Costa Azzurra, c’è una bellezza che ti avvolge e si espande tutto intorno, regalando scorci stupendi tra mare ed entroterra, borghi e città. E non stupisce che tanti artisti in questa zona della Francia abbiano trovato il luogo del cuore.

Tra questi Pierre Bonnard che, dopo aver visitato St. Tropez, si è trasferito e ha acquistato una villa vicino a Cannes, più precisamente a Le Cannet. Qui, poi, ha vissuto dal 1922 fino alla sua morte nel 1947, la casa Le Bosquet è stata comprata nel 1926 e lì si è ritirato nel 1939. Nei suoi dipinti si possono trovare i paesaggi e la luce di questa zona e ammontano a più di 300 le opere che ha dipinto mentre si trovava a Le Cannet. A lui è dedicato un museo. Nella stessa cittadina ha vissuto anche il pittore Henri Lebasque.

Anche Paul Signac ha abitato in Costa Azzurra: prima a Saint Tropez dove si è trasferito con la moglie e la madre nel 1892, questo luogo oggi così celebre era all’epoca un borgo di pescatori. Successivamente è andato a vivere ad Antibes.

Luoghi che hanno ispirato, in cui i grandi pittori hanno lasciato una traccia. Non solo sulla costa, perché non bisogna dimenticare la Provenza, anche questa terra ha regalato scenari che hanno saputo stimolare la creatività di grandi nomi.

Terra fertile e ricca di bellezza: da Nizza alle altre tappe della Costa Azzurra, per un viaggio non solo nella bellezza e nella cultura di questa zona della Francia, ma anche inseguendo la scia di tracce che ci hanno lasciato i grandi artisti.

Le Cannet: che artisti ci hanno vissuto

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Quali artisti hanno vissuto a Le Cannet
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Saint Jean-Cap Ferrat: dove il mar mediterraneo abbraccia la Costa Azzurra

Con la bella stagione alle porte, è facile pensare di trascorrere già qualche giorno in luoghi di mare. La natura si risveglia, le spiagge sono ancora vuote e mostrano la loro totale bellezza. Perché non fare, quindi, un viaggio in Costa Azzurra, nel sud della Francia? Saint Jean-Cap Ferrat è un luogo perfetto per una fuga in cerca del primo sole e del primo sentore di mare. Appena fuori Nizza, questo luogo ha davvero tutto per conquistare anche i viaggiatori più esigenti, così come quelli che amano le esperienze fatte in autonomia e semplicità.

Come raggiungere Saint Jean- Cap Ferrat dall’Italia

Arrivare a Cap Ferrat dall’Italia è molto facile. I viaggiatori che vivono nel nord del nostro paese sanno che la Costa Azzurra è a portata di road trip. Il confine con la Liguria, infatti, è molto vicino e arrivare in auto è più facile che mai.

Il treno (da Milano) è un’ottima opzione, sia per risparmiare che per rispettare l’ambiente. Ci sono treni diretti per Nizza che, in circa cinque ore, vi porteranno dritti a Nizza. Da lì, arrivare a Cap Ferrat è possibile grazie a taxi e mezzi pubblici cittadini. Infine, chi arriva in aereo, può considerare di atterrare proprio all’aeroporto di Nizza, che dista circa quindici chilometri da Cap Ferrat.

Perché Cap Ferrat è tanto apprezzato

Un tempo, Saint Jean-Cap Ferrat era un semplice e tranquillo villaggio di pescatori. Si porta sulla penisola dalla quale prende il nome ed era un luogo fatto di gente semplice e attività quotidiane legate alla presenza del mare. La sua sorte cambiò nel XIX Secolo, quando le famiglie nobili e altolocate europee – soprattutto britanniche e russe – scoprirono la bellezza della Costa Azzurra e iniziarono a frequentarla assiduamente. Quello fu il periodo, per esempio in cui venne creata la Promenade des Alglais a Nizza.

Proprio per facilitare i loro soggiorni, iniziarono a costruire case e ville di ogni genere, riplasmando la forma e il volto di Cap Ferrat. Artisti del calibro di Matisse, Chagall e Picasso furono ispirati dalla atmosfera serena di questa destinazione e altri, come Jean Cocteau, lasciarono un’impronta indelebile nella cultura locale.

Cosa vedere a Cap Ferrat: Villa Ephrussi de Rothschild

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Villa Ephrussi de Rothschild e i suoi giardini

Villa Ephrussi de Rothschild: una dimora da sogno da visitare

Visitare la Villa dei Rothschild – facoltosa famiglia europea – è un buon modo per comprendere la trasformazione di Cap Ferrat e restare ammaliati dalla bellezza del luogo. Questa villa venne costruita, all’inizio XX Secolo, dall’allora baronessa Rothschild e doveva essere il “buen ritiro” della famiglia in Costa Azzurra.

Al di là della casa, i cui interni costituiscono un vero e proprio catalogo di oggetti e opere d’arte di vario genere, il vero motivo per visitare questa dimora di Cap Ferrat sono i suoi giardini. Ce ne sono ben nove, tutti tematici e studiati nei minimi particolari, dall’esposizione del sole alla quantità di piante presenti. Per volere della baronessa stessa, la casa è stata donata al dipartimento di Belle Arti della Repubblica di Francia e ora è aperta al pubblico. Le visite guidate sono consigliate, soprattutto per comprendere in pieno tutto quello che questa dimora dal colore rosa contiene.

Villa Kérylos: l’atmosfera dell’antica Grecia in Costa Azzurra

Contemporanea alla dimora dei Rothschild, Villa Kérylos è un’altra delle ville più celebri di Cap Ferrat, ora divenute un museo. La villa è il sogno divenuto realtà del suo proprietario: Théodore Reinach, un archeologo degno di nota. Venne fatta costruire a Beaulieu-sur-Mer ed è una fedele riproduzione, in chiave moderna, di una villa dell’Antica Grecia. Questa villa fa parte dei monumenti nazionali di Francia e, per visitala, si può acquistare anche un pass turistico che comprende anche altre bellezze della Costa Azzurra.

Cosa vedere a Cap Ferrat: il faro

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Il faro di Cap Ferrat

Il faro di Cap Ferrat: tra praticità e romanticismo

Cosa c’è di più bello e romantico di un faro? Quello di Cap Ferrat va messo nella lista delle cose da vedere in questa parte di Francia. Si tratta di uno dei simboli della penisola ed è situato sulla punta estrema del promontorio.  Venne costruito nel 1862 per volere di Napoleone III e sostituì un faro risalente al 1732. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu distrutto dalle truppe tedesche ma venne ricostruito nel 1951.

L’attuale struttura si distingue per la sua torre bianca alta 34 metri, che si erge su una scogliera. Il suo fascio luminoso, visibile fino a 45 km di distanza, è fondamentale per la navigazione lungo la costa. Accanto al faro si trova anche un’antica residenza del guardiano, oggi inutilizzata.

Parte dell’esperienza legata alla visita al Faro di Cap Ferrat è legata al fatto di raggiungerlo a piedi: un sentiero panoramico, chiamato il “Chemin des Douaniers“, disegna il profilo della costa offrendo un panorama unico e una totale immersione nella vegetazione mediterranea.

La Chapelle di Saint-Pierre: l’arte di Jean Cocteau

A Cap Ferrat c’è una chiesa che dall’aspetto molto colorato, sia fuori che dentro. Si tratta della Chapelle de Saint-Pierre, nell’area di Villefrache-sur-mer. Perché è famosa e perché è così colorata? Perche è stata resa preziosa dagli affreschi di Jean Cocteau, realizzati proprio quanto l’artista viveva a Cap Ferrat.

Si tratta di un altro luogo da visitare durante il vostro viaggio a Cap Ferrat. Per entrare, si paga un biglietto di 4€.

In spiaggia a Cap Ferrat: dove andare?

Ovviamente, quando si fa un viaggio a Cap Ferrat va da sé che si voglia trascorrere un po’ di tempo al mare e in spiaggia. Non importa quale sia il periodo. Da quelle parti, clima e temperatura della Costa Azzurra garantiscono giornate invernali in cui la colonnina di mercurio arriva decisamente a livelli di tepore insperato.

La spiaggia più conosciuta è Plage Paloma. Si tratta di un luogo diviso tra una zona di spiaggia pubblica, accessibile liberamente, e un’altra occupata da uno stabilimento esclusivo. Questa spiaggia rappresenta ciò che Cap Ferrat è a livello di litorale: un punto di incontro tra il mare e la macchia mediterranea.

Un altro luogo da tener presente è Plage de Passable, nell’area di Villefranche-sur-Mer. Queta spiaggia è attrezzata di lettini e ombrelloni a pagamento ma vanta ancora un pezzo di spiaggia libera. Bella, di sabbia chiara, è una spiaggia ideale per accesso al mare tranquillo e facile.

Plage de Fosses è una delle spiagge che potremmo definire “più appartate” a Cap Ferrat. La sua caratteristica è un bel pontile di legno, dove è bello passeggiare e dove, in estate, la gente ama stendernsi al sole. Accanto a essa, c’è la Plage de Fossettes, una piccola insenatura che è un vero angolo di paradiso, circondato da pini marittimi e con un accesso diretto a uno dei migliori sentieri costieri della zona.

Cosa fare a Cap Ferrat: camminare lungo la costa

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La costa a Cap Ferrat

Il giardino della pace di Cap Ferrat

Il Giardino della Pace (Jardin de la Paix) è un parco pubblico e luogo suggestivo situato a pochi passi dalla Plage de Paloma. Venne inaugurato nel 2000 ed è stato pensato per essere un’oasi di serenità e riflessione, dove poter riflettere su temi importanti come la convivenza pacifica tra culture e religioni.

Uno degli elementi più significativi del Giardino della Pace di Cap Ferrat è la fontana con al scultura COEXIST, elemento che unisce i simboli delle tre grandi religioni monoteiste: la mezzaluna islamica, la croce cristiana e la stella di David.

In questo parco, come è facile pensare, trionfa la vegetazione mediterranea, con pini marittimi, ulivi e arbusti profumati tipici della Costa Azzurra. L’area è esplorabile grazie ai numerosi sentieri ben segnalati e curati nel minimo dettaglio.

La finestra sull’oceano di Sacha Sosno

Un luogo molto apprezzato e fotografato di Cap Ferrat è il punto in cui si trova la scultura “Fenêtre sur l’Océan” dell’artista Sacha Sosno. Si trova lungo il sentiero costiero vicino a Plage de Passable. Si tratta del profilo di una finestra, quasi come fosse una cornice che inquadra lo splendido paesaggio di Cap Ferrat. La scultura si integra perfettamente con l’ambiente naturale, fondendo arte e paesaggio in un’esperienza visiva unica. Così come un luogo perfetto per scattare la foto più memorabile di un viaggio a Cap Ferrat.

Il museo delle conchiglie: qualcosa di unico in Europa

Questo museo è attualmente chiuso per restauro ma vale la pena di citarlo tra le cose da vedere a Cap Ferrat. Ospita, infatti, una delle più vaste collezioni di conchiglie della Costa Azzurra, con migliaia di esemplari provenienti da tutto il mondo.

Oltre alla bellezza estetica delle conchiglie, il museo offre un’esperienza educativa, con pannelli informativi che spiegano l’importanza dei molluschi negli ecosistemi marini e nella storia umana.

Cosa mangiare a Cap Ferrat: la pissaladière

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La pissaladière da assaggiare a Cap Ferrat

Cap Ferrat per viaggiatori buongustai

Si sente spesso dire che chi ama la cucina francese non ama quella italiana. O viceversa. Questo luogo comune si può demolire proprio facendo un viaggio nell’area della Costa Azzurra dove si trova Cap Ferrat perché è un posto perfetto per comprendere l’incontro tra quelle due tradizioni gastronomiche.

L’area della Costa Azzurra in cui si trova Cap Ferrat è stata, fino al 1860, parte dei territori di influenza politica italiana. E lo si nota anche a tavola. Piatti come la pissaladière, una focaccia con cipolle, acciughe e olive, e la salade niçoise, preparata con tonno, uova, fagiolini e pomodori strizzano davvero l’occhio alla vicina Liguria.

Cap Ferrat, da ottima destinazione di alto livello, offre anche la possibilità di fare esperienze gastronomiche stellate. Tra i ristoranti più rinomati c’è Le Cap, appartenente al prestigioso Grand-Hôtel du Cap-Ferrat, A Four Seasons Hotel. Un’altra eccellente opzione è La Table du Royal, situato nell’Hotel Royal Riviera. Ha, invece, una stella Michelin il  Restaurant des Rois – La Réserve de Beaulieu di Beaulieu-sur-mer.

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Tutto quello che devi sapere sull’Aeroporto di Nizza

Un viaggio in Costa Azzurra è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita e, se sei qui, vuol dire che ci stai pensando! Prima di definire l’itinerario e decidere quali tappe inserire nel tuo percorso, potrebbe esserti utile conoscere bene il punto di riferimento per chiunque voglia lasciarsi incantare dalle meraviglie della Costa Azzurra: l’Aeroporto di Nizza-Costa Azzurra (NCE). Ma perché è un aeroporto così importante? Dopo Parigi Charles de Gaulle e Orly, l’Aeroporto di Nizza è il terzo scalo più trafficato di Francia. Si trova a pochi chilometri dal centro città ed è uno snodo nevralgico non solo per chi vuole visitare la Costa Azzurra, ma anche per chi è diretto verso il Principato di Monaco e, per chi viene da altri Paesi, per raggiungere alcune città italiane che si trovano vicino alla Francia. In questa guida trovi tutte le informazioni necessarie su come raggiungerlo dall’Italia e su cosa aspettarti al tuo arrivo.

Come raggiungere l’Aeroporto di Nizza dall’Italia

Se vivi in Italia, o comunque hai deciso di partire dal Belpaese, devi sapere che l’aeroporto di Nizza è facilissimo da raggiungere in aereo, in treno o in auto. Di seguito, ti elenchiamo nel dettaglio ogni singola alternativa.

Arrivare all’Aeroporto di Nizza in aereo

Sono molte le compagnie aeree che operano voli diretti dall’Italia verso l’Aeroporto di Nizza. Pertanto, puoi trovare la soluzione perfetta partendo da molte città italiane e con una durata di volo che va dai 45 minuti all’ora e mezza a seconda della città di partenza.

Le tratte più frequenti sono:

  • Milano: con voli per Nizza da compagnie come ITA Airways, easyJet e altre.
  • Roma Fiumicino: collegata da voli operati da ITA Airways e easyJet.
  • Napoli: con voli forniti da easyJet.
  • Venezia e Bologna: con compagnie come Volotea e easyJet.

Arrivare all’Aeroporto di Nizza in treno

Restando nel campo dei mezzi di trasporto pubblici, puoi raggiungere la splendida Nizza anche con il treno, a maggior ragione se ti trovi nel Nord Italia. Con i servizi della rete ferroviaria italiana e quella francese puoi raggiungere la città facilmente. Ti consigliamo di consultare i siti dedicati, in quanto orari e costi dei biglietti possono cambiare frequentemente.

Arrivare all’Aeroporto di Nizza in autobus

Anche l’autobus è un mezzo conveniente per raggiungere una delle location più suggestive della Costa Azzurra. Ci sono varie compagnie che operano questa tratta ma le partenze più frequenti sono da Milano, Torino e Genova. Una soluzione economicamente valida che ti permette di godere di un viaggio panoramico e di raggiungere Nizza in 4/6 ore di viaggio.

Arrivare all’Aeroporto di Nizza in auto

Ultima alternativa, dopo la carrellata sui mezzi pubblici, è mettersi alla guida della propria auto. Per arrivare a Nizza non dovrai fare altro che imboccare l’Autostrada A8 e goderti il viaggio. Considera che partendo da Genova ci vogliono circa due ore e mezza, se parti da altre zone come la Toscana o il Nord Italia in generale potresti attraversare il Tunnel del Frejus o il Passo del Monginevro. La comodità di viaggiare con la tua auto è che sei tu a dettare i tempi di viaggio in base alle soste che vuoi fare e all’orario in cui desideri partire.

Aeroporto di Nizza: tutte le informazioni da sapere

Famiglia felice in aeroporto

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L’Aeroporto di Nizza e le emozioni di chi sta per partire per un bel viaggio

Per facilitarti il viaggio abbiamo raccolto una serie di informazioni utili sull’aeroporto di Nizza. Le torvi qui di seguito.

  • Organizzazione: l’Aeroporto di Nizza è suddiviso in due terminal. Il Terminal 1, gestisce voli nazionali e qualche breve tratta europea; il Terminal 2, invece, gestisce i voli internazionali e ospita le compagnie aeree più gettonate. Ovviamente, all’interno di entrambi i terminal puoi godere di molti servizi come ristoranti, duty-free, WiFi gratuito e zone lounge.
  • Operatività: il Terminal 1 è aperto dalle 04:30 a 00:30; il Terminal 2 dalle 04:00 all’01:00.
  • Parcheggi: l’aeroporto di Nizza mette a disposizione dei viaggiatori diverse opzioni di parcheggio tra cui i Parcheggi Economy per soste da 3 o più giorni; i parcheggi a breve distanza a piedi dai terminal; i parcheggi ad accesso diretto al terminal; i parcheggi premium. In generale, è consigliato prenotare in anticipo in modo da garantirsi il proprio posto, risparmiare e accedere ad eventuali offerte. Ti consigliamo di visitare il sito ufficiale dell’aeroporto per monitorare agevolazioni o informazioni utili per quanto riguarda i parcheggi.
  • Noleggio auto: come in tutti gli aeroporti, anche quello di Nizza è fornito di compagnie di rental car che ti permettono di noleggiare un’auto qualora ne avessi bisogno.
  • Compagnie aeree: essendo un nodo cruciale del traffico aereo mondiale, sono moltissime le compagnie aeree che passano per questo aeroporto. Le più attive sono sicuramente Air France, easyJet, Lufthansa, British Airways, Ryanair e Volotea.

Con questo articolo abbiamo voluto raccontarti della grande importanza dell’Aeroporto di Nizza come accesso strategico per tutti quelli che vogliono abbandonarsi alle meraviglia della Costa Azzurra o raggiungere le località magiche del Sud della Francia come la Provenza o la Camargue. Come hai intuito, non solo è facile da raggiungere, ma è anche un aeroporto che apre a mille possibilità di scoperta di altri luoghi nel mondo. In questa guida abbiamo sintetizzato e ridotto all’essenziale le informazioni utili per comprendere questo Aeroporto, ma ti consigliamo di visitare il sito ufficiale prima di organizzare il tuo viaggio in modo da accedere a informazioni aggiornate in tempo reale. Ora non ti resta che proseguire con la tua organizzazione di viaggio, qualunque sia la meta da raggiungere. Bon Voyage!

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Scopri perché tutti amano la Promenade des Anglais di Nizza

La celebre Promenade des Anglais di Nizza è un vero gioiello, conosciuto in tutto il mondo e il posto preferito di cittadini e turisti per passeggiare, fare esercizio fisico o semplicemente per un momento di relax, ammirando il mare.

Lunga sette chilometri, la Promenade des Anglais costeggia la Baie des Anges e le sue spiagge di ciottoli. Costruita nel 1824 su iniziativa del reverendo inglese Lewis Way, inizia tra il Parc Phoenix e l’aeroporto di Nizza-Costa Azzurra, estendendosi fino al Quai des États-Unis, ai piedi della Collina del Castello.

Già nel XIX secolo gli inglesi avevano scelto la Baie des Anges come meta privilegiata per il loro soggiorno invernale, dando così il proprio nome ad una delle passeggiate più famosa del mondo.

Un’area di Nizza amata tanto dai visitatori quanto dai residenti. Che sia sui pattini, in bicicletta, a piedi o correndo, da soli o in compagnia, qualsiasi scusa è buona per andare ad ammirare il mare fino all’orizzonte e rimanere ad osservare i suoi spettacolari tramonti.

Lungo il percorso si incontrano alcuni degli hotel di lusso più belli, come il Palais de la Méditerranée, l’Hôtel West End e il leggendario Hôtel Negresco, oltre a edifici culturali come il CUM (Centro Universitario del Mediterraneo), il Musée Masséna e anche opere d’arte, pergolati e le iconiche sedie blu, divenute un vero simbolo della città.

Promenade Nizza

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Non è difficile capire perchè questa passeggiata sia così amata

Nizza e il suo complesso rapporto con il mare

Nonostante sia una città di mare, per lungo tempo, il rapporto di Nizza con le onde è stato conflittuale: puramente utilitaristico da un lato e spesso caratterizzato dalla paura, dall’altra. L’utilità derivava dalla pesca, poco produttiva però a causa della profondità dei fondali, e dal commercio, che si sviluppò nel XVIII secolo nella baia delle Ponchettes, all’epoca priva di infrastrutture portuali fisse.

La paura, invece, era dovuta non solo alla violenza e all’imprevedibilità delle tempeste mediterranee, ma anche alla presenza costante dei corsari (genovesi, provenzali, monegaschi e catalani) e dei loro attacchi.

Questa paura portò alla costruzione, nel XIV secolo, di una muraglia lungo la parte costiera della città (l’attuale Vieux-Nice), con un’unica apertura: la Porta Marina. Nel XVIII secolo, diversi eventi contribuirono improvvisamente ad aprire la città verso il mare: la distruzione delle mura da parte dell’esercito di Luigi XIV nel 1706, il trasferimento delle attività commerciali al nuovo porto di Lympia a partire dal 1751, l’arrivo dei primi turisti britannici dal 1760, la costruzione delle Terrasses dal 1770 e l’apertura di una passeggiata panoramica sulla loro sommità. Questo cambiamento portò alla creazione di un viale costiero interamente dedicato al tempo libero, il primo al mondo nella storia: la Promenade des Anglais.

Promenade des Anglais

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Le palme sono uno degli elementi tipici della Prom

Gli inizi modesti della Promenade des Anglais

Per secoli dunque, questo litorale cittadino oggi elegante e lussuoso, era stato un luogo paludoso, poco fertile e persino pericoloso per via dei pirati; tutto tranne che una zona ambita e frequentata. Nel 1513, il duca di Savoia Carlo III concesse alla città di Nizza i terreni incolti situati tra la strada di Francia (le attuali Rue de France e Avenue de la Californie) e il mare. L’obiettivo non era creare una strada aggiuntiva, ma piuttosto permettere agli abitanti di sfruttare meglio il litorale.

Fu però solo negli ultimi decenni del XVIII secolo che a poco a poco Nizza tornò a essere la meta invernale preferita delle facoltose famiglie britanniche in fuga dal grigiore delle loro città verso la Francia, dopo la Rivoluzione, la fine del periodo napoleonico e la restaurazione di Casa Savoia (1814). Qui potevano finalmente vivere nelle grandi case con giardino che fiancheggiano la route de France, nel quartiere della Buffa,  soprannominato Newborough (il nuovo sobborgo) o Piccola Londra, godendo di un clima molto più mite rispetto a quello dal quale provenivano.

Pur apprezzando questo quartiere calmo e campagnolo, i britannici però si lamentavano di non poter godere di una passeggiata sul lungomare dove camminare e conversare, godersi l’aria di mare e il paesaggio marino, un’opportunità che avrebbe combinato la bellezza della vista con innegabili benefici per la salute.

panchine blu Nizza

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Furono gli inglesi a capire le potenzialità di questo lungomare

Nel 1822, a causa di un periodo di miseria provocato da cattivi raccolti, il pastore anglicano Lewis Way organizzò una sottoscrizione tra i suoi compatrioti per aiutare gli abitanti senza lavoro, facendoli lavorare alla costruzione di una strada sterrata larga due metri, dal fiume Paillon fino all’attuale Rue Meyerbeer. I lavori terminarono nel 1824. Anche se ufficialmente la strada era chiamata “Strada del litorale”, la popolazione la soprannominò subito “Camin dei Inglés” (Cammino degli Inglesi).

Nel 1837, i terreni sabbiosi concessi alla città nel 1513 furono divisi in trentatré lotti e venduti a privati. Nel 1844, il Consiglio comunale, sotto la guida del sindaco Jules Caravadossi d’Aspremont, attribuì alla nuova via il nome ufficiale di Promenade des Anglais, ordinandone il prolungamento fino a Baumettes e la piantumazione di alberi e arbusti.

Nel 1856, la Promenade raggiunse il quartiere di Magnan. Larga otto metri ma priva di marciapiedi, era così polverosa che Alphonse Karr scrisse: «In riva a un mar Mediterraneo di acqua, si passeggia in un oceano di polvere». Tuttavia, il progetto era ormai avviato. La nuova via, dedicata esclusivamente alle passeggiate, fu presto costeggiata da eleganti ville e hotel, in linea con il suo utilizzo pensato per il tempo libero e il piacere.

Villa Massena

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Villa Massena è uno dei gioielli più ammirati della Promenade

Un nuovo concetto urbanistico

La Promenade des Anglais non era pensata per spostarsi da un punto all’altro, ma per contemplare il mare, fermi o a passo lento. Questo portò alla nascita di un nuovo tipo di urbanistica “panoramica” e balneare, caratterizzata da edifici orientati verso il mare e giardini esotici.

I primi edifici erano ville imponenti immerse in ampi giardini. Due di esse esistono ancora:

  • La villa Furtado-Heine (detta “des Officiers”), costruita nel 1787 da una Lady inglese, Penelope Rivers. Durante l’Impero ospitò Paolina Bonaparte e Maria Luisa di Borbone. Nel 1895 fu donata all’esercito francese per i soldati convalescenti.
  • La villa Masséna, costruita nel 1900 dall’architetto Tersling, divenne nel 1919 un museo dedicato alla storia di Nizza.

Nel corso del XIX secolo furono costruiti anche i primi hotel in stile neoclassico, tra cui l’Hôtel de Rome (oggi Hôtel West-End, 1850), l’Hôtel des Anglais (1865) e l’Hôtel du Luxembourg (1865).

Una passeggiata sempre più moderna

Nel 1863, la Promenade venne allargata e illuminata con trenta lampioni a gas. Nel 1864, fu costruito il Ponte Napoléon (poi chiamato Ponte degli Angeli) per collegarla al Quai du Midi (oggi Quai des États-Unis).

Negli anni seguenti, la Promenade divenne il cuore della vita mondana, con carrozze, cavalieri e signore che passeggiavano tra le siepi di oleandri. Nel 1867 vi fu inaugurato il primo casinò, sostituito successivamente dal prestigioso Cercle de la Méditerranée.

Nel 1906, la passeggiata raggiunse l’ippodromo sulle rive del Var, segnando l’epoca dei grandi palazzi con la costruzione dell’Hôtel Royal (1905), dell’Hôtel Ruhl (1913) e del mitico Hôtel Negresco (1913).

La Promenade ha faticato non poco a riprendersi dai traumi della Prima Guerra Mondiale, ma grazie agli sforzi compiuti dalla città e alla passione degli anglosassoni per la vita balneare e gli sport nautici, negli anni Venti la stagione turistica estiva si affiancò a quella invernale e Nizza tornò ad essere una meta molto ambita.

A dimostrazione della nuova vita della Promenade si registrò l’apertura, nel 1929, di un nuovo immenso Casinò, il Palais de la Méditerranée. La sua costruzione venne finanziata dall’americano Franck Jay Gould, disegnato da Charles e Marcel Dalmas, ed è considerato uno dei capolavori dell’ Art déco.

Da tutto il mondo ci si ritrovava lì per giocare, cenare e assistere agli spettacoli. Dietro la sua facciata, salvata nel 1990, è stato edificato un complesso alberghiero e residenziale.

sport Promenade

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La Promenade è amatissima anche per fare sport e attività fisica

Nel 1930, l’allora sindaco di Nizza, Jean Médecin, decise di ingrandire la Promenade, con il raddoppio delle corsie riservate ai veicoli, separate da un’aiuola di 5 m. Il marciapiedi che fiancheggiava gli alberghi e le ville era largo 3 m e quello che costeggiava le spiagge venne ampliato fino a raggiungere i 16 m. Con la messa a dimora delle palme e il nuovo arredo urbano in stile Art déco con fontane luminose, candelabri, pergolati e panchine le diedero il vero aspetto di un Beach Boulevard.

Le nuove opere furono inaugurate con una fastosa cerimonia il 29 gennaio 1931 da uno dei figli della Regina Vittoria, il duca di Connaught e dalla duchessa di Vendôme, per ricordare l’importante ruolo svolto dai cittadini britannici nella nascita della Promenade.

A partire dagli anni Trenta però, molte delle ville costruite in precedenza vennero distrutte per lasciare il posto a edifici a reddito, dall’indiscussa qualità architettonica. Dal secondo dopoguerra, la Promenade è diventata uno dei maggiori assi viari che attraversano Nizza e collegano il porto all’aeroporto.

Nonostante la distruzione di alcuni edifici iconici, come la Jetée-Promenade (1944) e il Casinò Ruhl (1979), la Promenade des Anglais rimane il simbolo indiscusso di Nizza, testimone della sua storia e della sua vocazione cosmopolita. Così come Cannes ha la sua Croisette, Nizza ha la Promenade des Anglais.

sedie blu

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Le iconiche sedie blu della Promenade des Anglais da cui osservare il mare

La Promenade des Anglais oggi

Lungo tutta la Baie des Anges si estende un ampio marciapiede sempre affollato di turisti, runner, pattinatori, famiglie, artisti di strada, pittori e molto altro. La “Prom” è dominata dal castello a un’estremità; bastano pochi minuti per salire la scalinata a spirale fino alla terrazza panoramica, e ne vale davvero la pena per le splendide viste dall’alto sulla Promenade e sulle sue spiagge.

Durante tutto l’anno si svolgono numerosi eventi sulla Promenade, come il Carnevale a febbraio, i festeggiamenti della Bastiglia a luglio e la maratona di Nizza a novembre.

Oltre alle spiagge, ci sono molti luoghi da visitare lungo la passeggiata: l’iconico Hôtel Negresco, il più lussuoso di Nizza e monumento storico nazionale; il Parc Phoenix che ospita uccelli tropicali, cascate e giardini botanici; il Museo delle Arti Asiatiche e la Villa Masséna che offrono entrambi eccellenti collezioni d’arte, pur provenendo da due contesti molto diversi.

Piste ciclabili percorrono l’intera lunghezza della Promenade, mantenendo i ciclisti al sicuro dal traffico della strada principale. Inoltre, ci sono diverse stazioni Vélobleu dove è possibile noleggiare biciclette per appena 1€. Lungo la strada si trovano anche numerose fermate dell’autobus, quindi raggiungere la tua spiaggia preferita è molto semplice.

panorama promenade

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Promenade des Anglais cosa vedere

Il tratto di spiaggia più famoso di Nizza

Quella della Promenade des Anglais è una lunga distesa di spiaggia di ciottoli che si estende lungo la Baie des Anges ed è affiancata dalla passeggiata. La spiaggia, lunga circa 7 km, è composta da sezioni sia pubbliche che private.

Le sezioni private sono concesse in affitto a stabilimenti balneari e ristoranti, dove è possibile acquistare cibo e bevande, oltre a noleggiare lettini e ombrelloni per una sessione di relax al sole.

Circa la metà della spiaggia è pubblica e gratuita, e nella maggior parte delle aree si trovano bagni e docce. Inoltre, sono presenti alcune aree di deposito sotterranee (accessibili dalla Promenade) dove è possibile affittare un armadietto sicuro.

Plage Carras, situata all’estremità della Promenade, vicino all’aeroporto di Nizza Côte d’Azur, è ben attrezzata per i bagnanti con disabilità: c’è un’area designata in cui i bagnini aiutano le persone a entrare e uscire dall’acqua utilizzando speciali carrozzine da spiaggia. L’estremità occidentale della spiaggia (più vicina all’aeroporto) tende a essere più tranquilla e popolare tra i bambini e i residenti locali, mentre avvicinandosi al centro città l’atmosfera diventa più vivace e turistica.

Lungo la Promenade des Anglais troverai molti stabilimenti balneari. Plages Ruhl e Beau Rivage incarnano il classico fascino della Riviera, Hi Beach è giovane e vivace, mentre Neptune è ideale per le famiglie grazie alla presenza di un’area giochi per bambini.

lido beach Nizza

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Il Lido Beach è uno dei tanti stabilimenti balneari attrezzati

Sicurezza in acqua e limpidezza del mare

Il mare cristallino è chiaramente delimitato da boe gialle per tenere separati i nuotatori dalle imbarcazioni. L’acqua è generalmente molto pulita, con bandiere blu che indicano le zone migliori. Le bandiere gialle sconsigliano di nuotare, mentre le bandiere arancioni segnalano correnti pericolose o la presenza di meduse. Alcune spiagge dispongono di bagnini durante la stagione estiva: cerca le bandiere verdi per avere la certezza di essere in una zona sorvegliata.

Le meduse a volte infestano le spiagge della Riviera, ma fortunatamente esiste un sito web che fornisce aggiornamenti in tempo reale sulla loro presenza lungo la Costa Azzurra: le icone rosse segnalano la presenza di meduse mentre le bandiere verdi indicano le acque sicure.

I gioielli della Promenade des Anglais

Villa Masséna, gioiello dell’architettura Belle Époque 

Situata sulla Promenade des Anglais, Villa Masséna è un magnifico esempio di architettura Belle Époque. Costruita all’inizio del XX secolo dall’architetto danese Hans-George Tersling, la villa presenta uno stile neoclassico con influenze italiane. Fu la residenza invernale del principe Victor d’Essling, nipote del maresciallo André Masséna.

Nel 1921 fu donata alla città di Nizza e recentemente è stata ristrutturata. Oggi ospita interni fedeli a una reinterpretazione dell’epoca Belle Époque e vanta splendidi giardini paesaggistici restaurati. Tra gli oggetti più interessanti legati a Napoleone, ci sono la maschera mortuaria realizzata dal dottor Arnolt e la tiara di Giuseppina.

Hotel Le Negresco, il simbolo del lusso

Famoso hotel situato sulla Promenade des Anglais, il Negresco è stato inaugurato nel 1912 e classificato come Monumento Storico Nazionale nel 1974. La proprietaria, Jeanne Augier, ha trasformato l’hotel in un vero museo vivente, condividendo con gli ospiti la sua passione per l’arte.

Al suo interno potrai fare un’elegante paura caffè presso Le Relais Bar, dall’atmosfera raffinata, con musica jazz e latinoamericana la sera, cenare  aLe Chantecler, il ristorante premiato con due stelle Michelin, tra i migliori di Nizza, o scegliere un ambiente più informale come quello de La Rotonde, decorato con un’antica giostra del XVIII secolo, perfetto per le famiglie.

Le Negresco Nizza

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Questo hotel è il simbolo del lusso

Parco Phoenix: giardini esotici dove rilassarsi

Il Parco Phoenix combina aree verdi, serre tropicali, un’aviario, un lago e oltre 2.500 specie di piante. Si tratta di un vero paradiso della natura! Il parco ospita 20 giardini tematici, ognuno con la propria colonna sonora musicale, e rappresenta un viaggio tra giardini esotici provenienti da tutto il mondo.

La serra tropicale è una delle più grandi d’Europa, alta 25 metri e con una superficie di 7.000 mq. Il lago ospita pellicani, cigni neri e tartarughe, con panchine posizionate lungo il perimetro per momenti di puro relax. Il parco si estende per sette ettari ed è situato accanto all’aeroporto di Nizza. È presente un chiosco aperto tutto l’anno.

Le Palais de la Méditerranée, l’icona di Nizza

Se c’è un luogo che incarna il fascino di Nizza, è senza dubbio il Palais de la Méditerranée. Questo iconico hotel di lusso, che nel 2029 spegnerà cento candeline, è una tappa imperdibile lungo la famosa Promenade des Anglais. La sua storia è ricca di alti e bassi: demolito dopo la Seconda Guerra Mondiale per la mancanza di clienti, è stato poi ricostruito mantenendo intatta la sua spettacolare facciata in stile Art Déco, oggi classificata come monumento storico. Oltre alla sua eleganza senza tempo, il Palais è anche un hotel a 5 stelle che promette un soggiorno da sogno!

Le Palais de la Mediterranee

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I nove piani della struttura sono il simbolo di Nizza e della sua Promenade

Hotel West End, il pioniere

Un altro pezzo di storia di Nizza è l’Hotel West End. Il nome richiama la sua posizione, proprio all’inizio del lato occidentale della città, ma la sua importanza va ben oltre la geografia. Questo è stato infatti il primo hotel costruito sulla Promenade, un vero pioniere del turismo di lusso a Nizza. La sua facciata Belle Époque è un capolavoro che ha ispirato molte altre architetture lungo la costa.

Centre Universitaire Méditerranéen, il centro culturale di Nizza

Questo è un altro luogo imperdibile per gli amanti della storia e della cultura. Un tempo conosciuto come Villa Giulia, questa elegante dimora d’epoca è diventata un centro culturale sotto la guida dello scrittore Paul Valéry. Oggi, tra le sue mura in stile Art Déco, si svolgono conferenze, concerti e mostre che arricchiscono la vivace scena culturale della città.

Museo delle Arti Asiatiche, dedicato all’arte e alla cultura asiatica 

Progettato dall’architetto giapponese Kenzo Tange, il Museo delle Arti Asiatiche è una meravigliosa costruzione in marmo bianco e vetro situata al centro di un lago nel Parc Phoenix.

La collezione comprende opere ispirate al Buddismo e manufatti provenienti da Cina, Giappone, India e altri paesi del sud-est asiatico. Vi si trovano sia opere d’arte classiche che contemporanee, oltre a mostre temporanee.

Ogni domenica pomeriggio puoi partecipare a una tradizionale cerimonia del tè (Chanoyu), in cui ogni gesto è attentamente coreografato per trasformare il semplice atto di bere tè in una vera e propria forma d’arte.

Plage de Carras, la spiaggia accessibile della Promenade

Plage de Carras è un tratto di spiaggia di ciottoli ben attrezzata, dotata di strutture e bagnini per consentire alle persone con disabilità di entrare in acqua in sicurezza.

La spiaggia dispone anche di un sistema audio con boe e braccialetti che permettono alle persone non vedenti di nuotare autonomamente. È inoltre presente una rete di sicurezza per evitare che i nuotatori si allontanino troppo nella baia.

I proprietari di cani saranno felici di sapere che questa è anche una delle poche sezioni di spiaggia dog-friendly della zona; è appositamente segnalata affinché i cani possano giocare felicemente tra le onde.

Ci sono bagni e docce, ma nessun parcheggio, se non lungo la strada, il che può essere difficile da trovare. Tuttavia, c’è una fermata dell’autobus chiamata comodamente Carras a pochi metri di distanza, e nelle vicinanze si trovano anche stazioni Vélobleu per il noleggio di biciclette.

Carras si trova all’estremità occidentale della Promenade, vicino all’aeroporto. È quindi più tranquilla rispetto alle spiagge più vicine al centro di Nizza, ma ci sono meno ristoranti e caffè nei dintorni. Il nostro consiglio è di acquistare cibo e bevande lungo la strada e fare un picnic in spiaggia.

Carras è anche molto popolare tra le famiglie, grazie alla presenza di bagnini attenti e alle acque leggermente più calme rispetto a quelle più a est lungo la baia.

vita da spiaggia promenade

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A Nizza puoi trascorrere una bella giornata di mare

Informazioni utili per la vita in spiaggia

Le spiagge di Nizza, composte da ciottoli, sono suddivise in sezioni, alcune pubbliche e altre private, gestite da bar e ristoranti. È possibile noleggiare lettini e ombrelloni per l’intera giornata e, se lo desideri, farti servire cibo e bevande mentre ti rilassi al sole.

Qui potrai provare diversi sport acquatici, dal jet ski al parasailing. Molte spiagge private offrono canoe e paddleboard a noleggio, ma Glisse Evasion, situata tra Blue Beach e Plage Neptune, è il punto di riferimento per gli sport d’acqua come wakeboard, gonfiabili trainati e molto altro.

Un’idea interessante è visitare la Cabane Bleu, una piccola capanna blu dove puoi prendere in prestito libri gratuitamente. Al momento, queste biblioteche da spiaggia si trovano solo a Carras, Poincaré e des Ponchettes. Offrono una selezione di libri e riviste per bambini e adulti in diverse lingue.

Anche gli sport da spiaggia sono molto popolari: c’è un campo da beach volley e molte persone si divertono con i racchettoni e diverse attività.

Un ultimo consiglio: a causa delle pietre grandi, ti consigliamo vivamente di indossare scarpe da spiaggia in gomma. Potrebbero non essere alla moda, ma renderanno molto più facile entrare in acqua. Fidati, lo abbiamo testato!

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Quando andare a Nizza: clima e temperatura, tutto quello che c’è da sapere

“La Bella”, ovvero Nizza in Francia, è tra le località migliori da visitare per i suoi gioielli architettonici, per le sue spiagge animate, un centro vivace e la magnifica e soprattutto pittoresca città vecchia, con stradine in cui perdersi senza meta alcuna. Ma qual è il periodo migliore per visitare Nizza? Un approfondimento sul clima e sulle temperature medie in base alle stagioni, per lasciarsi conquistare da una città Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, conosciuta come “stazione invernale della Riviera”.

Clima e temperatura di Nizza secondo le stagioni

Nizza a Natale: colorata e con tante attività da fare

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Nizza a Natale: colorata e con tante attività da fare

Nizza in Francia si trova proprio nella Baia degli Angeli in Costa Azzurra, di cui ne è considerata un po’ come la Capitale: fondata dai greci, è sempre stata tra le località più trendy dove trascorrere le vacanze, strutturando un itinerario pieno di cose da fare. La buona notizia è che il clima di Nizza è favorevole durante quasi tutto l’anno, poiché stiamo parlando di un clima di tipo mediterraneo, quindi le estati sono molto soleggiate, mentre gli inverni miti e piovosi. Anche durante le stagioni come l’autunno e la primavera troviamo temperature molto gradevoli, anche se alcune giornate si rivelano decisamente più fredde (ma basta un giaccone per proteggersi).

I mesi più piovosi dell’anno a Nizza sono ottobre e novembre, mentre quelli più secchi sono luglio e agosto. Nizza in inverno è perfetta da visitare, considerando che a Natale la località dà il meglio di sé: il clima è tendenzialmente mite ma con periodi piovosi, mentre la neve è rarissima. Le temperature sono talvolta influenzate dalle correnti fredde della Russia, pertanto non mancano alcune ondate di freddo sporadiche.

In estate, il clima rimane caldo e soleggiato con piogge piuttosto rare: tuttavia, le temperature non raggiungono i 40°C e quindi il caldo non risulta mai soffocante. Tra luglio e agosto, come è normale che sia, aumenta la temperatura dell’acqua del mare ma non diventa mai eccessiva. Anche le temperature medie ci mostrano il ritratto di una cittadina da visitare durante tutto l’anno: a gennaio le temperature vanno da 5°C a 13°C di massima e si mantengono simili anche a febbraio, mentre a marzo iniziano ad aumentare fino a toccare i 17°C di massima ad aprile. Tendenzialmente le temperature non superano i 34°C in piena estate, né scendono al di sotto dello zero durante l’inverno: solo nelle notti più fredde.

Il periodo migliore per visitare Nizza

L'estate a Nizza

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L’estate a Nizza

Cerchiamo di capire qual è il periodo più conveniente per visitare Nizza: se vogliamo prenotare nell’ottica di puntare sulla bassa stagione, escludendo le festività natalizie, autunno e inverno sono periodi in cui spendiamo di meno. Il clima ovviamente è soggetto alle correnti fredde ma possono comunque esserci delle bellissime giornate di sole che ci permettono di esplorare la località al meglio. Per quanto riguarda invece il clima, se desideriamo vedere Nizza al suo meglio, allora il periodo da aprile a settembre è a dir poco indicato: i prezzi aumentano ma al contempo possiamo sperimentare tutta la bellezza di un luogo in cui storia, arte, cultura, servizi e movida ci permettono di vivere una vacanza indimenticabile.

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Cosa vedere a Nizza: itinerario nel centro storico tra spiagge, musei e monumenti

Stai pensando di prenotare una vacanza a Nizza? Splendida dalla primavera all’autunno ha tantissimo da offrire. Tra le località di mare più glamour d’Europa c’è la Costa Azzurra. Apprezzata da VIP e dal turismo luxury, spicca per un mare da sogno, una vivace vita notturna e un contesto storico e artistico che fa scoprire un’anima della Francia che va oltre la Provenza e Parigi. Cuore pulsante? Sicuramente Nizza, che viene infatti scelta per trascorrere le vacanze on the road alla scoperta del litorale e dei borghi più caratteristici. Scopriamo insieme cosa vedere a Nizza tra attrazioni e monumenti.

La promenade des Anglais

Simbolo principale di Nizza tra le cose da vedere è la promenade des Angleis. Si tratta di un viale di circa 7 chilometri che costeggia il mare; pedonale o percorribile in bicicletta regala una vista sul litorale da sogno costeggiando le vie interne del centro. Qui si trova anche uno degli hotel più esclusivi che con la sua cupola rosa viene spesso fotografato per aver ospitato VIP e personaggi famosi che lo scelgono per le proprie vacanze.

promenade des Anglais a Nizza

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La promenade des Anglais, la passeggiata sul lungomare di Nizza

Vecchia Nizza

Accanto ad una nuova Nizza più glamour ed esclusivo c’è il centro storico più caratteristico che con un labirinto di viette rivela una vivace vita commerciale. Negozi, ristoranti, mercati: proprio qui si respira quella che è l’anima più autentica della città balneare più amata della Francia. Imperdibile è il Cours Saleya, il famoso mercato dei fiori e dei prodotti locali, che di sera si trasforma in un vivace centro della vita notturna. Tra le cose da non perdere qui c’è la cattedrale di Santa Reparata, un capolavoro barocco con una facciata riccamente decorata; anche l’interno con cappelle ornate e soffitto affrescato conquista al primo sguardo.

Collina del castello

Del castello di Nizza restano poco più che delle rovine ma proprio qui sulla collina sorge una delle viste panoramiche più belle: la baia des Anges di Nizza è da scoprire dall’alto passeggiando all’interno del parco in cui resti archeologici, cascate artificiali e tanto verde non mancano. Per non affaticarsi si può evitare la salita a piedi e avvantaggiarsi con l’ascensore panoramico.

Place Masséna

Si chiama place masséna ed è la piazza principale da vedere a Nizza: si distingue per un’architettura che ha contaminazioni sia francesi sia italiane. Edifici dai colori vivaci e statue luminose firmate dall’artista Jaume Plensa l’arrricchiscono ma è soprattutto la fontana del sole ad attirare scatti fotografici. Da qui si parte per lo shopping tra i negozi cittadini più apprezzati.

Notre Dame

Non solo Parigi ha una sua Notre Dame. Anche Nizza ne ha una; la cattedrale neogotica si ispira fortemente alla celebre basilica con due torri gemelle e vetrate colorate. L’interno è sobrio ed elegante proprio come nella costruzione originale della capitale francese recentemente riaperta dopo un lavoro di ristrutturazione in seguito ad un incendio.

Musei di Nizza

A Nizza ci sono più musei ma tra i più interessanti c’è quello dedicato a Matisse. Si trova all’interno di una villa del XVII secolo circondata da un delizioso giardino in cui passeggiare; al suo interno sono custoditi dipinti, disegni e sculture del celebre artista, che ha trascorso molti anni a Nizza. Un’alternativa è il MAMAC. Si tratta di un museo dedicato all’arte dal XX al XXI secolo dove sono esposte opere di Yves Klein e Andy Warhol. Ad attirare l’attenzione è già l’edificio stesso con un’architettura moderna che attira l’attenzione di turisti e fotografi amatoriali. Altrettanto interessante il museo dedicato a Marc Chagall che custodisce le 17 tele che l’autore ha realizzato per il suo importante lavoro iconografico sulla Bibbia.

Il porto

Tra i luoghi più belli in cui passeggiare a Nizza c’è il porto. Qui sono ormeggiati yacht e barche di lusso che convivono con modelli da pesca; la zona è molto vivace e ospita un numero altissimo di locali, bar e ristoranti dove poter gustare piatti della tradizione quali la bouillabaisse o la pissaladière. Da qui è anche possibile partire per escursioni in barca verso Monaco o la Corsica.

Le spiagge più belle di Nizza

Non possiamo negare che molti raggiungono Nizza proprio per le sue spiagge; le più belle si affacciano sulla baie des Anges e tra queste c’è la rinomata plage Beau Rivage: privata ed esclusiva, è apprezzata dalla clientela vip in cerca di privacy e servizi ricercati. Chi preferisce la spiaggia pubblica può godere di un mare effetto wow alla plage de Castel oppure la plage de Carras consigliata anche per famiglie con bambini per la componente sabbiosa e minore presenza di ciottoli.

La movida di Nizza

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La vivace vita notturna di Nizza

Lo specchio d’acqua attivo in estate

Come in molte città francesi (anche Bordeaux ne ha uno!) è stato installato uno specchio d’acqua con 128 getti d’acqua e 900 vaporizzatori che creano giochi di luce e riflessi incantevoli ideale per rinfrescare in estate e dar vita ad un’area gioco per bambini. Le numerose panchine e aree di sosta permettono di godersi il panorama da diverse prospettive, offrendo un momento di tranquillità in una delle città più vivaci della Costa Azzurra all’ombra di bambù giganti, felci tropicali e piante tipiche del Mediterraneo.

La cucina nizzarda da gustare

Tra le attrazioni di Nizza anche la sua cucina; un tripudio di sapori mediterranei, con piatti semplici ma ricchi di gusto. Una delle specialità è sicuramente la socca, una sorta di farinata di ceci francese cotta nel forno a legna. Altrettanto gustosa la salade niçoise, un’esplosione di gusta immancabile in estate con tonno, uova sode, acciughe, olive e verdure di stagione. Chi ama la cucina di mare potrà lasciarsi conquistare dalla zuppa di pesce tradizionale conosciuta come bouillabaisse, una versione decisamente più ricca del caciucco toscano. Il tutto, ovviamente, accompagnato da etichette di vino prestigiose.

Non c’è nulla di meglio che un weekend a Nizza per fare il pieno di vitamina D non solo in estate, esplorando musei e opere d’arte e concedendosi una buona cena vista mare in un locale tipico della Costa Azzurra. E per chi avesse qualche giorno in più si può esplorare la vicina Provenza, oppure le altre località cult della zona come Mentone.