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Incheon, la città che unisce tradizione e tecnologia

Incheon è una bella e moderna città portuale della Corea del Sud, nella provincia nord-occidentale di Gyeonggi do. Si trova vicino alla foce del fiume Han, a 40 km circa da Seoul, con cui è collegata tramite autostrada e ferrovia, e ormai è una meta molto popolare per via dell’arrivo anche delle navi da crociera. È l’affaccio sul mare della capitale sudcoreana e ospita il principale aeroporto internazionale del Paese. Il centro della città si trova a soli 32 km a sud della zona demilitarizzata tra Corea del Sud e Corea del Nord.

Conosciamo meglio la storia di Incheon

Approdo per i pescherecci fin dalla fine del 1300, Incheon si sviluppò come porto commerciale internazionale nella prima metà del ‘900. Dagli anni ’50 in poi, dopo la Guerra di Corea, la città è cresciuta e ha visto la nascita di diverse fabbriche, industrie di alta tecnologia e di un nuovo porto. Nel 2003, per incoraggiare gli affari e gli investimenti internazionali, il governo ha istituito la Zona Economica Libera di Incheon, che comprende diverse aree intorno alla città. Uno degli elementi di particolarità della zona è stata la costruzione, su terreni bonificati, della città ad alta tecnologia di Songdo, in cui tutti i sistemi informativi residenziali, commerciali e governativi sono collegati tramite un sistema comune di condivisione dei dati.

Oggi, Incheon è un hub di trasporto nazionale e internazionale. L’aeroporto internazionale, inaugurato nel 2001, ha sostituito l’aeroporto Gimpo di Seoul come principale punto di accesso aereo del Paese. La città dispone di una rete di metropolitana e numerose superstrade e ferrovie collegano Incheon alla regione circostante, a Seoul e ad altre città sudcoreane. Tra Incheon e i porti della Cina circolano traghetti internazionali.

Visitare Incheon, le principali attrazioni da scoprire

Incheon è una città affascinante e in continua evoluzione, ricca di storia, cultura e modernità. Terza città più grande della Corea del Sud, è un melting pot di culture e tradizioni. Molti turisti vi arrivano da Seul o fanno l’errore di trascurare questa località, passandoci solo nel tragitto da e per l’aeroporto. Una buona idea invece è quella di programmare la tua visita ad Ancheon il giorno prima di lasciare la Corea del Sud, come ultima tappa del tuo viaggio nel Paese. Arrivando da Seul, la prima cosa che vorrai fare è immergerti nell’atmosfera autentica della Chinatown di Incheon, l’unica presente in tutta la Corea del Sud.

Chinatown Incheon

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La porta d’ingresso alla Chinatown di Incheon

Chinatown

Prova la cucina cinese, esplora i templi e ammira l’architettura tradizionale, e non dimenticare un po’ di shopping sopra le righe, con souvenir e chincaglierie di cui potrai pentirti con calma, al tuo rientro. Assaggia un piatto di jajangmyeon, noodles saltati con una salsa dolce e ricetta sino-coreana per eccellenza. Per fare una bella foto, cerca la scalinata che va da via di Chinatown alla porta cinese del Jayu Park, dove troverai le 12 statue di animali dello zodiaco cinese.

Incheon Art Platform

L’Incheon Art Platform è formato da una serie di edifici industriali degli anni ’30 e ’40 che nel tempo sono stati trasformati e diventati musei e sale espositive. Si trova vicino al Museo del Porto, dove scoprire la storia della zona attraverso le testimonianze fotografiche del passato e l’Hotel Daibutsu Museum, allestito all’interno di quello che è stato il primo hotel dallo stile occidentale del Paese.

Jayu Park

Il bel Parco della Libertà, lo Jayu Park, è particolarmente suggestivo nel periodo della fioritura dei ciliegi ma merita una visita in qualsiasi stagione dell’anno. Potrai vedere la torre del memoriale eretta per i 100 anni delle relazioni diplomatiche USA – Corea del Sud e potrai osservare un fantastico panorama dal suo belvedere.

Fairytale Village

Fuori dallo Jayu Park si trova il Fairytale Village, un bel quartiere che è stato riqualificato seguendo uno stile fiabesco, con continui riferimenti al mondo Disney attraverso murales, installazioni e locali molto particolari.

Sinpo Market e Incheon Complex Fish Market

Il Sinpo Market è il posto ideale per assaggiare tanti piatti diversi. Ha due corridoi principali, uno dedicato allo street food e uno con i ristoranti. Dall’atmosfera estremamente vivace, è un posto di ritrovo molto frequentato dagli abitanti così come il Complex Fish Market, dove potrai acquistare pesce fresco o sederti al tavolo di uno dei tanti ristoranti della zona. Potrai smaltire tutto con una gradevole passeggiata fino al porto turistico e salire sull’osservatorio per una bella vista dall’alto sulla zona.

Lungo la costa si trovano altre interessanti attrazioni attrazioni turistiche come il Songdo Resort, l’insenatura di Sorae e l’isola di Ganghwa. Sorae è nota per la sua cucina a base di frutti di mare, in particolare per il pesce crudo affettato. L’isola di Ganghwa, a nord della città, presenta molti punti di interesse storico e culturale come l’antico tempio buddista di Jeondeungsa.

Songdo

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La smart city di Songdo, un viaggio nel futuro

Songdo

Quella di Songdo è una splendida e modernissima area urbana, costruita ex novo da un terreno bonificato dal mare e collegata a Incheon da cinque ponti, dove fare un vero e proprio salto nel futuro, che qui però è già il presente. Potrai camminare per ore tra le sue belle strade e i suoi moderni edifici fino ad arrivare al Central Park, un’area verde particolarmente suggestiva, cuore pulsante della zona, con diversi punti di interesse tra cui il Tri Bowl, un centro culturale e artistico che ti stupirà con il suo design davvero innovativo: sembra letteralmente galleggiare sull’acqua! Songdo è il risultato di un vero e proprio miracolo dell’ingegneria e dell’urbanistica moderna, una smart city che rappresenta perfettamente l’esempio di tecnologia e sostenibilità possano essere integrate tra loro e nella vita urbana. Songdo è stata concepita come una città intelligente, dotata di sistemi avanzati di gestione dei trasporti, dell’energia e dei rifiuti, con ampi spazi verdi, sistemi di raccolta delle acque piovane ed edifici eco-friendly. Per fare un salto nel futuro, visita il campus dell’Università di Incheon: moderno e innovativo, ospita anche il Global Campus, un consorzio di università internazionali che hanno scelto, per evidenti ottime ragioni, di aprire qui le proprie sedi all’estero.

Tri Bowl Building Incheon

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L’incredibile Tri Bowl di Incheon

Wolmi Island Park

Vuoi divertirti un po’ in modo spensierato? Prendi il Wolmi Sea Train e fai un salto al Wolmi Insland Park, un’isola artificiale dove è stato costruito un grande parco di divertimento e non solo. Già il viaggio vale la pena: dal treno potrai vedere il murales più grande del mondo e scendendo alla prima fermata ti troverai all’interno di un grande parco verde, da cui potrai dirigerti a piedi verso la zona museale o quella del parcogiochi per salire sulla ruota panoramica o buttarti nella piscina dell’acqua park.

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Petite France: l’angolo di Francia nella Corea del Sud

Se pensi alla Corea del Sud, la tua mente probabilmente parte per un viaggio tra le note della musica K-Pop, la Skincare Coreana, la magnifica Seoul e la forte tradizione culinaria di questo luogo; tutte nozioni arrivate a noi tramite i prodotti della pop culture come serie tv, film e contaminazioni musicali. Ma avresti mai pensato di poter incontrare un po’ di Francia in questo Paese dal carattere così unico? Stiamo parlando di Petite France: “un piccolo villaggio francese dove arte e romanticismo prendono vita” così viene descritto sul sito ufficiale. Di fatto, si tratta di un parco a tema inaugurato nel 2008 e che, con i suoi 117.000 metri quadrati, offre diverse attrazioni ed esperienze ludiche e culturali. In questo articolo ti portiamo a esplorare questo parco pittoresco e particolare per scoprire insieme tutto quello che devi sapere nel caso volessi aggiungere al tuo itinerario in Corea del Sud la tappa di Petite France.

Il parco: le origini di Petite France

Situato nella provincia di Gyeonggi, a un’ora di auto da Seoul e immerso nelle montagne coreane, Petite France è nato nel 2008 come tributo all’autore Saint-Exupéry e alla sua storia che continua a incantare grandi e piccini: “Il Piccolo Principe”. Passeggiando tra le sue vie, circondate da casette colorate tinta pastello, ti sembrerà di essere davvero in un piccolo villaggio francese; con tanto di piazze con fontane, balconi adornati da fiori colorati e café dove poter bere e mangiare.

Cosa aspettarsi durante una visita a Petite France

Come prima cosa ti troverai a passeggiare tra splendidi edifici in stile europeo, completamente diversi rispetto agli scenari che potresti vedere in un viaggio tra le meraviglie della Corea del Sud. Con i tetti a spiovente, le tinte tenui e i piccoli dettagli decorativi, ti sembrerà di essere catapultato in una Francia dal fascino antico, quello dei piccoli villaggi della Provenza o di altre zone rurali. Ognuno di questi edifici ospita un esercizio, dai negozietti di souvenir ai café dove poter assaporare pietanze tipiche della cucina francese. Le attrazioni principali di Petite France sono:

  • La casa del Piccolo Principe: forse l’attrazione più importante di tutto il parco a tema. Un vero e proprio museo che celebra l’opera di Saint-Exupéry e il suo piccolo protagonista. Visitando la casa potrai immergerti nelle origini di questa storia intramontabile che ancora oggi resta in cima alle classifiche dei libri più venduti al mondo. Attraverso le mostre interattive e i cimeli di memorabilia esposti in questa struttura potrai ripercorrere i viaggi del Piccolo Principe.
  • Musei ed esposizioni: oltre alla Casa del Piccolo Principe, dentro il parco a tema di Petite France, potrai trovare altri musei; come quello delle bambole dove sono esposti fantocci d’epoca provenienti da tutto il mondo o la casa delle marionette dove, anche qui, potrai ammirare l’evoluzione storica di queste bambole che andavano di moda a inizio novecento.
  • Il Giardino Fiorito: romantico, colorato e profumatissimo. Una passeggiata tra i fiori di questo giardino è d’obbligo, soprattutto se stai visitando Petite France in primavera o in estate, quando è al massimo della sua fioritura.
  • Il set cinematografico: il parco ha fatto – e continua a fare – da set cinematografico per moltissimi film coreani. Tra questi, alcuni celebri K-Drama conosciuti in tutta Europa come My Love from the Star e Secret Garden.
  • Spettacoli ed esibizioni: all’interno del parco ci sono diverse aree adibite a piccoli teatri dove, ogni giorno, vanno in scena vari spettacoli, tutti inclusi nel biglietto d’ingresso al parco. Nell’anfiteatro principale, al centro del villaggio, va in scena un delizioso spettacolo di danza con marionette per tutti i visitatori, grandi e piccoli. Ne La Maison d’Orgel si tiene, ogni giorno, una dimostrazione di Orgel, un piccolo organetto a mano suonato tantissimi anni fa proprio in Francia, il cui suono sembra davvero provenire da un’epoca passata. Infine, al Theatre de Letoile è possibile partecipare a uno spettacolo di burattini che si ispira alle celebri fiabe europee.
  • Il Centro di Formazione Giovanile: all’interno del parco si trova anche un piccolo centro culturale per giovani e ragazzi. Le strutture ricettive del centro possono ospitare fino a 200 persone e rappresenta uno spazio educativo dove poter scoprire l’Europa – zona del mondo poco accessibile in Corea – attraverso esperienze culturali e spettacoli. Il centro viene spesso utilizzato come meta per gite scolastiche dagli insegnanti delle scuole della Corea del Sud.

Petite France: tutte le informazioni utili per la tua visita al parco a tema della Corea del Sud

Una marionetta vintage

Fonte: 123RF

Un’antica marionetta fatta a mano esposta a Petite France
  • Orari di visita: tendenzialmente il parco è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00. Questi orari possono variare in base agli eventi speciali in programma o alla stagione. Pertanto, ti consigliamo di consultare il sito web della struttura per avere informazioni sugli orari di visita sempre aggiornate.
  • Prezzi d’ingresso: per gli adulti, il costo del biglietto d’ingresso per Petite France è di 10.000 won (circa 6,90 €). Gli adolescenti e i bambini hanno un costo ridotto; rispettivamente di 8.000 won (circa 5,52 €) per gli adolescenti tra i 13 e i 18 anni e di 6.000 won (circa 4,14 €) per i bambini di età compresa tra 3 e 12 anni. Il parco mette a disposizione anche pacchetti sconto per gruppi o famiglie. Come per gli orari, anche per i prezzi dei biglietti suggeriamo di consultare sempre il sito poco prima della visita al parco.
  • Come raggiungere Petite France: il parco è raggiungibile in auto partendo da Seoul, tramite la superstrada Gyeongchun e uscendo a Cheongpyeong. Da lì potrai seguire le indicazioni per Petite France e raggiungere il parco a tema con un viaggio della durata di circa un’ora e mezza. Oppure puoi arrivarci prendendo un autobus dalla stazione di Dong Seoul o dalla stazione di Seoul Nambu. Una volta sceso alla fermata di Gapyeong puoi procedere con un taxi o con l’autobus turistico locale. Il viaggio con i mezzi pubblici dura circa due ore in totale.
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Cosa conviene comprare a Tokyo

Il Giappone è una delle mete più gettonate dai turisti occidentali quando si tratta di Asia: d’altronde, questo affascinante Paese asiatico ha tantissimo da offrire ai suoi visitatori. Una storia millenaria sorprendente, paesaggi incantevoli (vogliamo parlare della fioritura dei ciliegi in primavera, l’hanami?), nonché una cultura autentica e tradizionale ma che sa coesistere in un blend cosmopolita e moderno.

Shibuya, Tokyo, stazione

Fonte: iStock

Il quartiere di Shibuya

Gli appassionati di manga e anime troveranno sicuramente pane per i loro denti, ma cosa conviene comprare e portare con sé dopo un viaggio in Giappone, soprattutto nella capitale? Scopriamolo insieme.

Cosa comprare a Tokyo

I souvenir tradizionali

Cosa conviene comprare a Tokyo? La risposta a questa domanda può essere facile e difficile allo stesso tempo, perché le cose da acquistare sono così tante, che scegliere diventa molto complicato. Per andare sul sicuro, si può iniziare dai souvenir. Quando si visita la capitale del Giappone, tra i propri acquisti non possono mancare le statuette del gatto Maneki Neko, oltre a piccole riproduzioni in ceramica di geishe e samurai. Tra i souvenir più gettonati, poi, ci sono le bambole giapponesi tradizionali (Kokeshi) e le bacchette dipinte a mano.

Gatto, Tokyo

Fonte: iStock

I souvenir in ceramica del gatto a Tokyo

Abbigliamento e accessori

Tra le cose che conviene comprare a Tokyo, ci sono indubbiamente i vestiti. Gli amanti della cultura giapponese possono acquistare un bel kimono da abbinare ad un paio di Geta, i tipici zoccoli di legno. Tra i mercati, i centri commerciali e le boutique ci sono ovviamente anche abiti di tutti i giorni: i più amati sono indubbiamente quelli con motivi floreali e ricami particolari. Se nelle boutique i prezzi sono alti, nel Mercato Centrale di Shibuya si possono fare fantastici affari. I prezzi sono molto convenienti e la scelta di scarpe, borse e vestiti è molto ampia. In realtà, poiché il Giappone è anche patria di mode stravaganti ed eccentriche, chi ha un look un po’ fuori dall’ordinario troverà qui sicuramente ciò che sta cercando.

Strumenti e dispositivi hi-tech

Nella capitale del Paese del Sol Levante, ci si può buttare anche sulla tecnologia. Non solo le migliori marche come Apple e Samsung presentano prezzi molto convenienti ma anche i marchi giapponesi godono di ottima qualità. Nel quartiere di Akihabara, inoltre, c’è un mercatino dell’usato con prodotti tecnologici perfettamente funzionanti. È il luogo migliore dove acquistare macchine fotografiche e console per risparmiare sui prezzi di dogana, in quanto può capitare che vengano effettuati controlli e sia richiesto di pagare il 20% di Iva su ogni prodotto.

Skincare e cosmetica

Tokyo è una destinazione popolare per gli amanti della cosmesi e per chi si diletta nella skincare asiatica. Nella capitale potete trovare una grande varietà di prodotti per la cura della pelle, trucco e cosmetici giapponesi di alta qualità. Date un’occhiata ai grandi magazzini come Matsumoto Kiyoshi o Don Quijote per una vasta selezione.

Manga e anime

Se siete appassionati di manga e anime, Tokyo è il posto ideale per trovare una vasta selezione di fumetti, Blue-Ray, action figures, merchandise e altri articoli correlati. Vi consigliamo di fare sosta nei negozi specializzati di Akihabara o Nakano Broadway per una vera immersione nella cultura pop giapponese.

I sapori del Giappone

Un’altra cosa che conviene comprare a Tokyo è il cibo e il . Quest’ultima è la bevanda più popolare del Giappone, tanto che ancora oggi si tiene la famosa Cerimonia del Tè. Lo si può acquistare ovunque, ma i migliori negozi specializzati di Tokyo sono nelle sale da tè di Suijo Chaya e Nakajima no Ochaya. Ovviamente, non si può non portare a casa qualche specialità della cucina giapponese come sushi, takoyaki, ramen e onigiri. Questi e altri piatti si possono trovare confezionati nei supermercati e nei negozi dei grandi centri commerciali, tra cui il Shibuya109 e il DiverCity Tokyo Plaza. Un’altra moda dell’ultimo minuto? Il melon-pan, un dolce tipico giapponese di tendenza anche in Italia oggigiorno.

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Svelati gli itinerari di due nuove fantastiche crociere in Asia e Giappone

Due itinerari nuovi di zecca, interamente dedicati all’Asia, vanno ad arricchire il calendario di Costa Crociere nell’inverno 2025/26. Quando Costa Serena navigherà sui mari d’Oriente offrendo la possibilità di esplorare alcune delle più suggestive destinazioni asiatiche, godendo a bordo del massimo comfort e della rinomata ospitalità della compagnia battente bandiera italiana.

Crociere alla scoperta del Giappone e del Sud-Est asiatico

Il primo itinerario, della durata di 15 giorni, conduce alla scoperta del Giappone, un paese dalle tradizioni millenarie, dove ci sarà la possibilità di visitare templi antichi, rigogliosi giardini zen, ma anche città modernissime. Un viaggio emozionante che da Hong Kong, moderna metropoli affacciata su una delle baie più spettacolari del mondo, si dirige dapprima verso Keelung, un porto marittimo nel nord di Taiwan noto per la sua interessante cultura locale, per poi fare rotta verso l’arcipelago giapponese.

Qui la prima tappa è a Naha, la capitale dell’isola di Okinawa, dove si è accolti da spiagge di sabbia bianca e dalla ricca cultura Ryukyu; è poi la volta di Kagoshima, sulla punta meridionale dell’isola vulcanica di Kyushu, da cui si raggiunge Tokyo, la capitale del Giappone, un mix sorprendente di cultura moderna e antiche tradizioni, strade affollate e templi silenziosi. Lo scalo successivo è a Kobe, famosa per il suo porto storico, la carne pregiata e la bellezza naturale, da cui si prosegue per Nagasaki, metropoli dalla storia toccante, legata alla devastazione della bomba atomica. Un ultimo scalo a Busan, dinamica città costiera della Corea del Sud con spiagge, templi e una vivace vita notturna, per poi fare ritorno a Hong Kong.

La seconda crociera, sempre di 15 giorni, è una vera immersione nell’affascinante cultura del Sud-Est asiatico, tra le risaie del Vietnam, i templi e le spiagge dorate della Thailandia, i grattacieli di Singapore, la natura rigogliosa delle Filippine, le moschee e il ricco artigianato del Brunei.

Si salpa da Hong Kong e l’itinerario comprende scali a Nha Trang e Phu My in Vietnam, Koh Samui in Thailandia, Singapore, Bandar Seri Begawan nel Brunei, dove è prevista una lunga sosta di 12 ore, Puerto Princesa nell’isola di Palawan nelle Filippine, e di nuovo Hong Kong.

Combinazioni e massima flessibilità

Le crociere in Giappone si effettueranno dal 21 novembre 2025 al 30 gennaio 2026, con partenze da Hong Kong e Tokyo, e si alterneranno con quelle nel Sud-Est asiatico, che invece partiranno da Hong Kong e Singapore. Per chi desidera un’esperienza più completa, è possibile combinare i due itinerari in un’unica vacanza di 28 notti, visitando tutte le 14 destinazioni. Potrebbe essere un’idea per chiudere in bellezza il 2025 e iniziare alla grande il 2026.

Per chi invece ha meno tempo a disposizione, Costa Crociere offre la possibilità di prenotare anche una sola settimana di uno dei due itinerari. Inoltre, è possibile estendere il proprio soggiorno in ogni città scegliendo voli aerei in base alle proprie preferenze, indipendentemente da quelli stabiliti per la crociera. Massima flessibilità garantita anche grazie alla formula “fly&cruise” che include voli aerei da Milano e Roma direttamente verso il porto d’imbarco.

Costa Serena rinnovata

Soprannominata la Nave degli Dei, in quanto il design degli interni è ispirato ai temi della mitologia classica, Costa Serena è una nave battente bandiera italiana che può ospitare fino a 3800 ospiti. Dispone di un totale di 1500 cabine, disposte su 14 ponti passeggeri, dove si trovano anche centro benessere, palestra con vista sul mare, teatro, ristoranti, bar, 4 piscine, area shopping e miniclub per bambini e ragazzi. Prima di intraprendere queste nuove crociere in Giappone e nel Sud-Est asiatico, Costa Serena verrà sottoposta a importanti lavori di rinnovamento per offrire ai passeggeri un’esperienza a bordo ancora più confortevole.

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Bangkok, la capitale tra futuro e tradizione

Bangkok è la vibrante e affascinante capitale della Thailandia, una città che incanta e sorprende con il suo straordinario mix di modernità e tradizione.

La città di Bangkok, che si trova lungo il fiume Chao Phraya, è una metropoli in costante evoluzione, dove i grattacieli futuristici si ergono accanto ai templi antichi, e i mercati tradizionali  e piccole case, che sembrano appartenere ad un’altra epoca, convivono con i centri commerciali di lusso. Ecco come andare alla scoperta di Bangkok e scoprire le sue attrazioni principali, la sua cultura unica e fornendo consigli pratici per organizzare al meglio il viaggio in questa grande città simbolo del sud est asiatico.

Le origini: storia e cultura di Bangkok

Fondata nel 1782, Bangkok è diventata la capitale della Thailandia sotto il regno dell’antico Re Rama I. Da allora, la città ha vissuto una crescita esponenziale, passando da essere un piccolo villaggio di pescatori fino a diventare una delle metropoli più dinamiche ed importanti del continente asiatico. La storia di Bangkok, inoltre, è strettamente legata alla dinastia Chakri, che continua a governare il paese ancora oggi.

La cultura di questa metropoli è una fusione unica di influenze thailandesi, cinesi, indiane ed occidentali. La città è molto conosciuta anche per la sua ospitalità ed il sorriso dei suoi abitanti, conosciuti come il “sorriso thailandese”. La religione predominante in città, come del resto nell’interna Thailandia, è il Buddhismo Theravada, i cui ideali caratterizzano la vita quotidiana e le tradizioni dei cittadini locali.

Skyline di Bangkok all'alba, con grattacieli futuristici in primo piano

Fonte: iStock

Skyline di Bangkok all’alba

Cosa vedere a Bangkok: le attrazioni principali

Il Grande Palazzo Reale e Wat Phra Kaew

Il Grande Palazzo Reale è senza dubbio una delle principali attrazioni della città di Bangkok. Il complesso venne costruito nel 1782, quando questi edifici servivano come residenza ufficiale del Re di Thailandia. All’interno del palazzo reale si trova il Wat Phra Kaew, il Tempio del Buddha di Smeraldo, che ospita la statua del Buddha più venerata di tutto il Paese. La visita al Grande Palazzo Reale è in grado di trasportare i visitatori in un viaggio nel tempo, alla scoperta della storia della monarchia thailandese, osservando anche l’affascinante architettura tradizionale thai.

Il tempio di Wat Arun

Conosciuto come il tempio dell’alba, Wat Arun è uno dei templi più iconici della città di Bangkok. Il tempio si trova sulla riva occidentale del fiume Chao Phraya ed è famoso per la sua imponente prang, ovvero la sua torre centrale, decorata con mosaici di porcellana colorata unici nel loro genere. La salita alla cima della torre offre una vista spettacolare sulla città e sul fiume, rendendo Wat Arun un luogo imperdibile per i visitatori e per osservare Bangkok da un’angolatura differente.

Il Buddha sdraiato al tempio di Wat Pho

Il tempio Wat Pho, anche conosciuto come Tempio del Buddha Sdraiato, è un altro tempio assolutamente imperdibile a Bangkok. Il tempio ospita una gigantesca statua dorata del Buddha sdraiato, lunga 46 metri e alta 15 metri, che viene visitata quotidianamente da centinaia di turisti e credenti provenienti non solo dalla Thailandia, ma da tutto il mondo.

Wat Pho è anche il luogo di nascita del tradizionale massaggio thailandese ed i visitatori possono godere di un autentico massaggio rilassante all’interno del tempio, previa prenotazione, che può avvenire comodamente online e che si consiglia di effettuare a causa del grande afflusso di interessati a questa pratica.

Fotografia interna del tempio di Wat Pho, con la famosa statua del Buddha Sdraiato in oro

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Famosa statua del Buddha Sdraiato, nel tempio di Wat Pho

Mercati e vita notturna della capitale

Bangkok è famosa anche per i suoi mercati vivaci e colorati, che sono in grado di offrire un’esperienza di shopping unica per i visitatori della città. Tra i più famosi ci sono il Chatuchak Market, uno dei mercati all’aperto più grandi del mondo, nel quale è possibile trovare assolutamente di tutto ed è diviso in diverse zone, all’interno delle quali è possibile trovare addirittura diverse specie di animali vivi. Inoltre, è famoso Bangkok il mercato notturno di Patpong, noto per la sua atmosfera vivace e le sue bancarelle di artigianato locale e dove è possibile acquistare souvenirs.

Inoltre, la vita notturna di Bangkok è altrettanto vibrante, con una vasta gamma di opzioni che vanno dai bar sui tetti dei grattacieli, i rooftop bar come lo Sky Bar al Lebua State Tower, ai club di musica elettronica e ai locali di cabaret. C’è anche la famosa Khao San Road, strada punto di riferimento per i backpackers, ricca di bar, ristoranti, bancarelle di street, locali notturni e tanto altro.

Consigli pratici per il viaggio

Quando visitare Bangkok
Il clima di Bangkok è tropicale, con tre principali stagioni: la stagione calda (marzo-maggio), la stagione delle piogge (giugno-ottobre) e la stagione fresca (novembre-febbraio). La stagione fresca è il periodo migliore per visitare la città, con temperature più miti e meno umidità.

Come muoversi a Bangkok

Muoversi a Bangkok può rappresentare una vera e propria sfida a causa del traffico intenso, ma ci sono diverse opzioni di trasporto disponibili. È consigliabile, ad esempio, utilizzare diverse app di trasporto, molto utilizzate nel sud est asiatico, come Grab e Bolt, che consentono di evitare eventuali incomprensioni ed ottenere tariffe trasparenti.

La rete di trasporti pubblici di Bangkok, inoltre, è in continua espansione e modernizzazione. Oltre ai classici taxi ed i tradizionali e comuni tuk-tuk, infatti, la città è servita da una metropolitana efficiente, conosciuta con la sigla MRT, e da un sistema di treni sopraelevati, chiamata BTS Skytrain. Questi mezzi collegano le principali aree urbane della città. Inoltre, il recente lancio del treno ad alta velocità e la prevista espansione dell’aeroporto di Suvarnabhumi sono segni del continuo sviluppo infrastrutturale della città.

Dove alloggiare a Bangkok?

Bangkok è una città che offre una vasta gamma di opzioni di alloggio. È possibile trovare che vanno dagli ostelli economici agli hotel di lusso. Le aree più ricercate sono quelle di Sukhumvit, Silom e Sathorn, che sono tra le più popolari per i turisti, grazie alla loro posizione centrale e alla vicinanza ai principali punti di interesse della città.

Bangkok è una città magica, che incanta con il suo mix unico di tradizione e modernità. Dalle antiche meraviglie dei suoi templi ai grattacieli futuristici che dominano la skyline, la capitale thailandese offre un’esperienza di viaggio senza eguali nel sud est asiatico. Con la sua cultura vibrante, la deliziosa cucina tradizionale ed una gamma infinita di attrazioni, Bangkok è una destinazione che promette di lasciare un’impronta indelebile nel cuore di ogni visitatore. Organizzare un viaggio a Bangkok significa prepararsi a un’avventura ricca di scoperte, emozioni e ricordi indimenticabili.

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Cosa vedere ad Adana, la Turchia delle meraviglie

Dove la storia incontra la modernità: benvenuti ad Adana, quarta città più grande della Turchia. Durante i suoi oltre 8000 anni di storia, la città ha ospitato numerose civiltà, dai Fenici agli Assiri, dai Persiani ai Macedoni, fino ai Romani, ai Bizantini e, naturalmente, all’Impero Ottomano. I segni del suo passato, visibili sulle rovine e sui palazzi del centro storico, convivono con il suo spirito moderno e dinamico: Adana offre un’atmosfera freneticamente animata e in costante crescita dal punto di vista economico.

Abitata fin dal paleolitico, è la città più antica della Cilicia: nel XIV secolo a.C. fu sotto il dominio degli ittiti e successivamente degli assiri e infine dei persiani. Alessandro Magno la battezzò Antiochia di Cilicia e nel I secolo divenne parte dell’impero romano con Pompeo Magno che la trasformò in una stazione militare. Bizantini, truppe del regno armeno, impero ottomano hanno poi segnato la storia di questa città, fino alla fondazione della moderna repubblica turca.

Situata all’estremità orientale del Mar Mediterraneo, Adana è raggiungibile tramite l’aeroporto Sakirpasa Havaalam, distante solamente cinque chilometri dalla città. Rappresenta un nodo stradale molto importante per raggiungere molte città della costa e, se state scoprendo le meraviglie della Turchia con un viaggio on the road, fate tappa anche qui per dare un’occhiata alle sue architetture o per provare una delle sue deliziose specialità gastronomiche.

Cosa fare ad Adana

Suddivisa in Kuzey Adana (Nord Adana, ossia la parte più antica) e Yeni Adana (Nuova Adana), la città ha meno attrazioni rispetto ad altre mete della Turchia e può essere scoperta in un pomeriggio. Potete cominciare il vostro itinerario passeggiando per le sue vie e visitando la Grande Moschea Sabanci Merkez Camii. La moschea vanta bellissimi marmi dove l’alternanza di strisce bianche e grigie scure ricordano un po’ le decorazioni delle chiese romaniche, tranne per lo stile prettamente orientale. Salite sul minareto per godere di un panorama molto bello sulle cupole della moschea e su tutta la città.

Proseguite la vostra camminata e dirigetevi verso la grande torre dell’orologio di epoca ottomana, chiamata Saat Kulesi, costruita nel 1882. In questa zona di Adana, attorno alla torre, si concentra il vecchio bazar coperto, pieno di colori e profumi di spezie. Date un’occhiata all’antico bagno turco risalente al 1519 (Bath of the Bazar) e attraversate il ponte romano Tas Kopru che congiunge le sponde del fiume Seyhan. Costruito durante il regno di Adriano nel II secolo, dei suoi 21 archi originali ne restano 14 e rappresenta uno dei simboli della città perché punto cruciale per i collegamenti commerciali con l’Anatolia e la Persia.

Assolutamente da non perdere è la parte vecchia della città, Tepebag, insieme a tre musei molto importanti: il Museo Archeologico, che conserva resti risalenti agli ittiti e ai romani; il Museo Etnografico, che documenta le fasi e le dominazioni nel corso della storia turca; e il Museo Culturale di Ataturk dedicato all’eroe nazionale fondatore della repubblica turca.

Moschea e ponte antico Adana

Fonte: iStock

Vista della moschea Sabanci e del ponte di Adana

Cosa vedere nei dintorni di Adana

Se dopo la frenesia delle strade di Adana avete voglia di atmosfere tranquille, tornate alla guida della vostra auto e andate a esplorare i dintorni. Qui troverete luoghi unici non solo ricchi di storia, ma ideali anche per momenti di relax in città meno conosciute, in mezzo alla natura o sulla costa.

Città storiche nelle vicinanze

A 70 chilometri a nord-est di Adana potrete visitare la città di Kozan, famosa per essere l’antica Sis, la capitale del regno armeno di Cilicia e il centro di una serie di castelli che dominano la vasta Piana di Çukurova, uno su tutti il Castello di Kozan risalente al regno di Leone II. Legata a doppio filo con la storia di Adana è la città di Mersin, in passato punto di riferimento come sbocco sul mare e oggi uno dei porti più grandi della costa mediterranea turca.

Se avete voglia di atmosfere diverse, dirigetevi verso Antakya, conosciuta anche come Antiochia. Situata sul confine siriano, questa città ospita popolazioni di fedi diverse – sunniti, alevi e cristiani ortodossi – e vanta un’atmosfera vivace e cosmopolita. Poco conosciuta dai turisti, Antakya rappresenta una piccola gemma della Turchia custode di un interessante museo archeologico e della Chiesa di San Pietro, meta di pellegrinaggi.

Immersione nella natura e relax al mare

Gli amanti della natura e del birdwatching non possono perdere i paesaggi offerti dall’Akyatan Gölü, noto anche come Lago di Akyatan. Si tratta di una laguna incontaminata che, con i suoi 14.700 ettari di ecosistema paludoso, fa da casa a una miriade di uccelli migratori, tra cui fenicotteri, aironi, cormorani e anatre. Chi preferisce rilassarsi, invece, la spiaggia di Yumurtalik offre sabbia bianchissima e acque cristalline, oltre che un castello in mezzo al mare. La località balneare è molto piccola, ma offre tutto il necessario per una giornata all’insegna del relax.

Cosa mangiare ad Adana

Non lasciate Adana senza aver prima assaggiato lo street food per eccellenza della Turchia. Qui nasce l’Adana kebap, considerato il kebap originale: il piatto è costituito da un salsicciotto arrostito di carne macinata e piccante meglio conosciuto come Kiyma Kebabi o Kiyma. Si distingue dagli altri kebap per la sua preparazione e per il gusto deciso: la carne utilizzata, infatti, è quella di agnello, macinata a mano con un coltello a mannaia chiamato “zırh” e poi mescolata con grasso di coda di agnello, peperoncino piccante, sale e talvolta altre spezie come il cumino e il sumac.

Adana kebap

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Il tradizionale Adana Kebap

Quando visitare Adana

Adana vi accoglierà con un clima continentale mitigato dal mare. In estate le temperature registrate oscillano in media tra i 32°C e i 34°C, mentre le minime non scendono sotto i 23°C. Le precipitazioni a carattere piovoso sono più presenti da novembre a marzo e le temperature subiscono un calo passando dagli afosi 34°C a valori compresi tra 15 e 20°C, mentre le minime si aggirano attorno ai 7-10°C. Il periodo migliore per visitare Adana è fra giugno e settembre evitando così che il vostro viaggio possa essere disturbato dall’afa estiva.

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Termesso, l’antica città che Alessandro Magno non riuscì a conquistare

Termesso è un’antica città della Turchia che sorge su una collina dell’attuale provincia  di Adalia. Si tratta di un luogo poco noto ai turisti ma che racconta di un passato glorioso e di cui è possibile ancora oggi ammirarne le tracce: Alessandro Magno provò a conquistarla nel 333 a.C. ma fallì. Fu probabilmente per questo che i romani accettarono la loro richiesta di rimanere indipendenti e alleati, nel 70 a.C.. Coloro che la abitavano all’epoca, infatti, erano pisidiani, ovvero un popolo particolarmente feroce e bellicoso. Di questo importante passato sono ancora oggi visibili numerosi resti, spesso deserti perché i viaggiatori che raggiungono questa città, situata a circa 1600 metri di altitudine, sono davvero pochi.

Termesso, cosa aspettarsi

Fu Bellerofonte a fondare la preziosa città di Termesso, un luogo altamente straordinario al punto che Alessandro Magno la paragonò ad un nido d’aquila. Gli storici dell’epoca che raccontarono la fallita impresa del re di Macedonia, infatti, descrissero Termesso come una località piena di insormontabili barriere naturali.

Nel momento in cui diventò alleata di Roma, gli fu concesso lo status di “indipendente” dal senato, secondo cui venivano garantiti la sua libertà ed i suoi diritti. Un’indipendenza importantissima e che fu mantenuta per lungo tempo, quasi fino al suo abbandono che concise con la distruzione dell’acquedotto a causa di un terremoto, che tolse il rifornimento d’acqua a chi la abitava.

Oggi Termesso è uno spettacolare gioiello archeologico, una delle città antiche più impressionanti della Turchia. Un luogo decisamente fuori dal comune in quanto riesce a fondere in armonia storia e paesaggio, panorami e silenzio, natura e distruzione.

Termesso, Tuchia

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Termesso, dove la natura si fonda con la storia

La vegetazione cerca ogni giorno di riprendersi il suo posto, oggi occupato (in parte) dai resti di giganteschi mausolei, vaste cisterne sotterranee, templi, imponenti mura cittadine e un teatro mozzafiato arroccato su una collina che offre panorami che si estendono per chilometri.

Ma non solo, perché tra queste rovine dimora anche un’insolita abbondanza di specie animali e vegetali rare, protette all’interno del Parco Nazionale di Mount Güllük-Termessos.

Cosa vedere

Termesso inizia a sorprendere sin da subito: le prime (e affascinanti) rovine che si incontrano risiedono in quello che oggi è il suo parcheggio. Da lì in poi, però, bisogna armarsi di abbondante acqua e forza di volontà, perché per raggiungere la altre numerose meraviglie ben conservate occorre intraprendere una salita abbastanza ripida e sentieri spesso irregolari. Uno sforzo che, certamente, verrà ripagato in quanto l’antica città di Termesso è uno dei pochi siti che è stato lasciato nel suo stato originale.

Passeggiando sulla via principale

Passeggiando sulla via principale si incontra una strada a gradini che porta in città, ma non senza perdere lo sguardo tra antiche meraviglie. Proprio da qui, infatti, si può ammirare il famoso passo Yenice, nel quale scorre l’antica via che i Termessiani chiamavano “Via del re”, le imponenti mura fortificate del periodo ellenista, cisterne e tantissimi altri resti pieni di iscrizioni.

L’antica piazza

La piazza principale dell’antica città di Termesso è un concentrato di vecchi (e preziosi) edifici, tra cui spicca senza ombra di dubbio l’agorà con le sue peculiari caratteristiche architettoniche e con cinque grandi cisterne scavate nella roccia. Una zona da visitare con interesse e con calma, soprattutto perché ideale per godersi un po’ d’ombra.

Uno sguardo al teatro

Ad est dell’agorà riposano i resti del teatro che, molto probabilmente, era l’edificio più straordinario della città. Le caratteristiche sono quelle di un teatro romano, pur mantenendo il progetto del periodo ellenista. La sua capacità totale era di circa 4000/5000 spettatori, mentre sotto al palco si trovavano cinque piccole sale in cui erano tenuti gli animali selvatici.

A 100 metri di distanza dal teatro ecco l’ odeon, ancora ben conservato in tutte le sue parti, che mostra la grande qualità dell’edilizia con pietre tagliate. Il piano superiore è decorato in stile dorico, quello inferiore è invece privo di decorazioni.

I tantissimi templi

Sui templi, a Termesso, c’è davvero l’imbarazzo della scelta: ce ne sono di varie dimensioni e tipi. Quattro di questi sorgono nei pressi dell’odeon. Il primo, di cui è rimasto solo un muro alto cinque metri, colpisce per lo splendido stile edilizio con cui è stato edificato e si ritiene che fosse dedicato al dio protettore della città, Zeus Solimeo.

Il secondo sorge invece vicino all’angolo sud-occidentale dell’odeon e sembrerebbe intitolato ad Artemide e datato alla fine del II secolo. Ad est di quest’ultimo ci sono i resti di un tempio dorico che si ritiene fosse il più grande di Termesso e, come l’altro, dedicato ad Artemide.

I templi di Termesso

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Le rovine di un bellissimo tempio di Termesso

Ci sono poi le rovine di un altro piccolo tempio costruito su una terrazza scavata nella roccia. Di particolare interesse è che, contrariamente alle regole architettoniche classiche, l’entrata si trova a destra, ad indicare che potrebbe essere stato dedicato ad un semidio o ad un eroe. Infine altri due templi di ordine corinzio e di tipo prostilo costruiti in onore di divinità sconosciute.

I grandi cimiteri

Oltre le città dei vivi, Termesso ospita anche quelle dei morti, quindi dei cimiteri. All’interno delle mura sono conservate aree di tombe scavate nella roccia, che si pensa abbiano ospitato anche Alcetas, uno dei generali di Alessandro Magno, la cui tomba è stata però saccheggiata.

Oltre a questo, sono presenti diversi sarcofagi che sono rimasti nascosti per secoli tra il groviglio di alberi, insieme a ciò che rimaneva dei corpi dei poveri che venivano sepolti in semplici pietre, argilla o legno. Le tombe di famiglie ricche, invece, erano poste in strutture straordinariamente decorate e modellate per assumere la forma del morto. Ne veniva persino riportata la genealogia, o i nomi di coloro che avevano il permesso di essere sepolti insieme a chi vi stava all’interno. Ma non è tutto, perché vi sono anche iscrizioni che annunciavano vendette divine contro chi avrebbe profanato la tomba e rubato gli oggetti.

Le altre meraviglie da scoprire

Visitando le antiche rovine di Termesso si scoprono anche altri edifici civili e religiosi particolarmente notevoli. Una delle strutture più interessanti somiglia ad una casa del periodo romano poiché vi è un’iscrizione che riporta che il sui proprietario era il fondatore della città. Quasi sicuramente non è così, perché è molto più probabile che sia un regalo fatto al proprietario per servigi straordinari resi alla comunità. Ci sono poi le antiche terme, il cosiddetto Gymnasium e una bellissima e grande tomba ornata da un elaborato rilievo di leoni.

Infine, non dimenticate di trascorrere un po’ di tempo presso il Parco Nazionale di Güllükdağı Termessos che circonda il sito, in quanto ricco di fauna selvatica, con ben 680 specie di piante e anche con il piccolo Museo della Flora e della Fauna che risulta davvero particolare e interessante.

Termesso è un segreto ben custodito della Turchia, un luogo dalla storia eccezionale e che meriterebbe ben più turismo di quello che effettivamente ha.

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Le 5 spiagge segrete della Turchia

La Turchia è un Paese dalle mille sfaccettature, in grado di offrire una varietà di paesaggi mozzafiato, che spaziano dalle maestose montagne ai vasti altopiani, dalle antiche rovine alle città moderne e cosmopolite. Uno degli aspetti più affascinanti della Turchia, però, è sicuramente la natura, come la sua costa, bagnata da quattro mari: il Mar Egeo, il Mar Mediterraneo, il Mar di Marmara e il Mar Nero. Alcune spiagge turche, come quelle di Bodrum, Antalya e Izmir, sono molto note e frequentate, ma allo stesso tempo esistono angoli nascosti e poco conosciuti, che meritano di essere scoperti. Se si è alla ricerca di un’esperienza unica e desideri sfuggire alla folla, ecco cinque spiagge segrete in Turchia da non perdere assolutamente.

Kabak Koyu: un rifugio per gli amanti della natura

Questa spiaggia si trova nella regione della Licia. Kabak Koyu è una gemma nascosta lungo la costa sud-occidentale della Turchia, raggiungibile solo attraverso un’escursione di circa mezz’ora dalla strada principale o tramite un’escursione in barca dal porto di  Ölüdeniz, e rappresenta un vero e proprio rifugio per gli amanti della natura.

La spiaggia segreta di Kabak Koyu è circondata da montagne e pinete, il cui colore verde, che va in contrasto con le acque azzure e cristalline che bagnano la sua spiaggia di ciottoli, crea uno spettacolo unico agli occhi dei visitatori. Qui, la natura è incontaminata e l’atmosfera è molto rilassata. Non sono presenti né grandi resort, né servizi di lusso. Kabak, infatti, è il luogo ideale per campeggiatori e per chi è alla ricerca di un contatto diretto con la natura. Sono però presenti diversi eco-lodge e bungalow dove è possibile soggiornare in modo confortevole, ma sostenibile.

In questa spiaggia della Turchia è possibile fare snorkeling, escursioni nelle montagne circostanti o semplicemente rilassarsi sulla spiaggia. La sera, il cielo stellato offre uno spettacolo mozzafiato, lontano dalle luci della città.

Amos, una spiaggia turca unica per storia e bellezza naturale

Amos è una piccola baia situata vicino a Marmaris, città antica e famosa per le sue rovine, oltre che per la bellezza naturale della sua spiaggia. Nonostante la vicinanza ad una popolare destinazione turistica della Turchia, Amos rimane un angolo tranquillo e poco conosciuto ai turisti.

Questa spiaggia è una piccola insenatura, formata da sabbia e ciottoli, con acque trasparenti e calme. Dalla collina che domina la baia, e dove si trovano anche le rovine dell’antica città di Amos, è possibile godere di una vista spettacolare sul mare, oltre che, per gli amanti della fotografia, scattare foto indimenticabili di questa esperienza nel territorio turco.

Vista dall'alto della collina sulla spiaggia di Amos, in Turchia

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Vista dall’alto sulla spiaggia di Amos, in Turchia

Ovabükü: Tranquillità e Tradizione

Ovabükü è una delle tre spiagge principali della penisola di Datça, ma è la meno conosciuta e frequentata rispetto ad altre più conosciute della zona. Questa spiaggia si trova in una valle tranquilla, circondata da alberi di pino ed ulivi, e rappresenta il luogo perfetto per chi desidera un’esperienza autentica e rilassante.

A differenza della spiaggia di Kabak Koyu, la spiaggia di Ovabükü è formata da sabbia mista a ciottoli, con acque limpide e calme. È il luogo ideale soprattutto per le famiglie e per chi è alla ricerca di un’atmosfera pacifica. Lungo la spiaggia, si trovano alcune pensioni familiari e ristoranti dove gustare deliziosi piatti di pesce fresco e specialità locali.

La spiaggia segreta di Ovabükü è perfetta per nuotare, fare snorkeling ed esplorare i villaggi circostanti, a piedi o in bicicletta, scoprendo la vera vita rurale turca e visitare i mercati locali.

La spiaggia segreta di Patara: storia e natura selvaggia

Patara è una delle spiagge più lunghe della Turchia, situata vicino alle antiche rovine dell’omonima città. Nonostante la sua bellezza, Patara è una spiaggia relativamente poco affollata, grazie anche alla sua posizione remota e alla protezione come sito naturale.

La spiaggia di Patara è una distesa di sabbia dorata che si estende per circa diciotto chilometri ed offre un ampio spazio per rilassarsi e godersi il mare senza la folla. Le dune di sabbia che circondano la spiaggia creano un paesaggio davvero unico e suggestivo. La spiaggia di Patara, inoltre, è anche un importante sito di nidificazione per le tartarughe marine caretta caretta, e durante la stagione di nidificazione, alcune aree di questa spiaggia sono chiuse al pubblico per proteggere i nidi.

Su questa spiaggia segreta e remota, oltre a godere di una bella giornata di sole in riva al mare, è possibile esplorare le rovine dell’antica città di Patara, nelle quali è presente un antico teatro romano, un arco trionfale ed un faro. Le dune di sabbia offrono anche l’opportunità di fare passeggiate panoramiche e scattare fotografie spettacolari.

Kaputaş: un gioiello nascosto tra le scogliere

La spiaggia segreta di Kaputaş è una delle spiagge più scenografiche della Turchia, situata tra le città di Kaş e Kalkan. Sebbene non sia completamente sconosciuta, questa spiaggia viene spesso trascurata a favore delle spiagge più famose e vicine alle città, rendendola così un perfetto rifugio per chi è alla ricerca tranquillità tra le bellezze naturali del luogo.

Questa spiaggia si trova alla base di una gola stretta e scoscesa, ed è possibile arrivarci tramite una lunga scalinata che parte dalla strada principale. Kaputas è una piccola insenatura di sabbia dorata, caratterizzata da alte scogliere e con acque dal colore azzurro intenso. L’accesso non è dei più semplici, a causa della lunga scalinata, ma la fatica sarà sicuramente ricompensata dalla vista spettacolare e dall’atmosfera tranquilla che la contraddistinguono.

Le acque sono profonde e perfette per fare un tuffo rinfrescante. Inoltre, per gli amanti delle attività in acqua, è possibile noleggiare un kayak o un paddleboard per esplorare la costa. Inoltre, nelle vicinanze, è possibile visitare città di Kaş e Kalkan.

Vista dall'alto della spiaggia segreta di Kaputas, in Turchia

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La spiaggia segreta di Kaputas, in Turchia

La Turchia è un paese ricco di sorprese, a volte probabilmente poco preso in considerazione dai turisti come meta marittima, ma che con le sue spiagge nascoste è in grado di offrire un’esperienza unica a chi desidera scoprire il lato meno turistico del Paese. Queste cinque spiagge segrete rappresentano veri e propri paradisi per gli amanti della natura e della tranquillità. Ogni spiaggia ha la sua personalità e le sue peculiarità, che rendono ogni visita un ricordo indimenticabile.

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Vacanza a Ölüdeniz, laguna paradisiaca della Riviera Turca

Il paradiso terrestre esiste e si trova in Turchia. La Costa Turchese, conosciuta soprattutto come Riviera Turca, è un mix perfetto di mare azzurro, spiagge sabbiose, montagne alte 3000 metri e siti archeologici protetti dalla macchia mediterranea. Questo tratto di costa che collega l’Egeo e il Mediterraneo, situato nella Turchia sud-occidentale, è stato a lungo una fuga glamour per lasciarsi alle spalle il caldo delle città e per gli europei alla ricerca di mete suggestive dal fascino storico. Qui, la bellezza della costa incontra i segni lasciati dalle popolazioni passate come persiani e bizantini.

Tra le diverse località balneari della riviera, quella di Ölüdeniz è considerata la più particolare e imperdibile anche grazie alla presenza di una spettacolare Laguna Blu. L’acqua è sempre limpida e calma, la spiaggia è composta da piccoli sassolini e l’intera zona è riconosciuta come riserva naturale. Organizzare una vacanza in questa parte della Turchia significa regalarsi un’occasione unica per scoprire un lato diverso del paese, solitamente associato al dinamismo di Istanbul e alle romantiche mongolfiere della Cappadocia.

Viaggio a Ölüdeniz: cosa fare e vedere

Ölüdeniz, che in italiano significa Mar Morto, è una delle località turistiche più famose della riviera, situata nella provincia di Muğla. Sono molte le cose da fare e da vedere in questa zona della Turchia, adatte a soddisfare le esigenze di ogni tipologia di viaggiatore: da quello che preferisce rilassarsi sulla spiaggia a chi non rinuncia al turismo d’avventura, fino agli amanti delle immersioni subacquee e della storia. Questo sito è sempre affollato nei mesi estivi, l’ideale è andarci nella stagione primaverile quando si può godere appieno della sua natura incantevole.

La meravigliosa Laguna Blu e il monte Babadağ

Immaginate acque cristalline che sfumano dal turchese al blu e montagne rigogliose tutt’attorno: benvenuti alla Laguna Blu. Questa è la location più famosa e fotografata di Ölüdeniz e non è difficile capirne il perché. Potete rilassarvi sul lato gratuito, conosciuto come Belcekız, o su quello più riparato della laguna, situato all’interno dei confini di un parco naturale protetto e il cui ingresso è a pagamento. Sulla spiaggia sono presenti lidi attrezzati, ristoranti e bar, dai quali potrete godervi la bellezza di questo luogo sorseggiando un cocktail fresco o provando qualche specialità tipica.

Sullo sfondo svetta il monte Babadağ, una delle principali destinazioni della Turchia per il parapendio, oltre che per ammirare la laguna dall’alto. Con i suoi 2000 metri, il monte Babadağ può essere raggiunto con un trekking o con una comoda funivia che parte direttamente da Ölüdeniz, da 225 metri d’altitudine, e arriva a 1.700 metri. Da qui godrete di una vista privilegiata non solo sulla Laguna Blu, ma anche sugli altri splendidi tratti di costa e sulla città di Fethiye, situata a pochi chilometri più a nord. Il monte Babadağ, grazie alle condizioni favorevoli garantite dai venti, è anche una delle mete più ambite dagli amanti del parapendio.

Parapendio su laguna blu Turchia

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Parapendio sullo splendido paesaggio della Laguna Blu

Trekking lungo il sentiero della Via Licia

Chi al relax della spiaggia preferisce il turismo d’avventura, sarà felice di sapere che il primo tratto del famoso sentiero della Via Licia parte proprio dalle vicinanze della Laguna Blu di Ölüdeniz. Il cammino, il cui punto di inizio è Ovacik, a 3 chilometri dalla laguna, regala panorami mozzafiato a ridosso della costa. Ammirerete piccole baie e calette, come la splendida Valle delle Farfalle, attraverserete siti archeologici e storici come Sidyma, antica città romana, e piccoli villaggi, dov’è possibile pernottare tratta dopo tratta. Il sentiero dura 9-10 giorni, ma potete tranquillamente farne solo una parte in base al tempo a vostra disposizione. La città più vicina ai punti di partenza e di arrivo del cammino è quella di Fethiye, da dove partono anche tantissimi tour in barca e dove, nelle immediate vicinanze, sorse l’antica città di Telmessos, la più grande della Licia.

Tour in barca alla scoperta della Valle delle Farfalle

Tra le cose più belle da fare durante una vacanza a Ölüdeniz c’è sicuramente il tour in barca alla scoperta della Valle delle Farfalle, considerata una delle spiagge più belle d’Europa. È chiamata così perché habitat naturale di una farfalla rara, la falena tigrata, e può essere raggiunta sia a piedi, seguendo un sentiero adatto ai più esperti, che in barca. Durante il tour scoprirete non solo questa spiaggia, ma anche la Grotta Azzurra e le altre baie nascoste della Riviera Turca, nelle quali potrete nuotare e fare snorkeling perché i fondali sono ricchi di pesci curiosi.

Valle delle Farfalle in Turchia

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Spiaggia Valle delle Farfalle, tra le più belle d’Europa

Il villaggio fantasma di Kayaköy

A soli 5 chilometri da Ölüdeniz si trova un villaggio fantasma, un tempo composto da 4.000 case in pietra che formavano la cittadina greca di Levissi, oggi conosciuta con il nome di Kayaköy. Questo villaggio senza tempo, immerso in una valle verdeggiante, fu abbandonato nel 1923 in seguito a uno scambio di popolazioni disposta dalla Società delle Nazioni al termine della guerra d’indipendenza turca. Dopo un breve periodo durante il quale la speculazione edilizia ha provato a trasformarlo in un hub turistico e in seguito alle proteste di artisti e intellettuali turchi, oggi è considerato un monumento che celebra la pace e la cooperazione tra Turchia e Grecia.

Come arrivare a Ölüdeniz

La località balneare di Ölüdeniz si trova a metà strada fra Bodrum e Antalya, due delle destinazioni più famose della Turchia. Sconsigliamo di arrivare da Istanbul, distante quasi 800 chilometri, mentre consigliamo di atterrare all’aeroporto di Antalya, a circa 200 chilometri rispetto a Ölüdeniz. Antalya è ben collegata con l’Italia da diversi aeroporti come Milano e Roma. Una volta atterrati vi basterà prendere i mezzi pubblici con direzione Fethiye, da dove partono bus o taxi collettivi per Ölüdeniz.

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Kerala: le più belle spiagge dell’India e le suggestive lagune salmastre

L’India può sopraffare con il caos di città quali New Delhi, il caldo talvolta opprimente e la quantità impressionante di persone per le strade. Viaggiare in India può essere difficile, ma allo stesso tempo gratificante e ricco di emozioni, soprattutto per chi va alla scoperta di zone bellissime e imperdibili come quella del Kerala. Situato nel punto sud occidentale dell’India, questo stato si affaccia nella porzione di Oceano Indiano chiamato Mar Arabico: seicento chilometri di litorale caratterizzati da immense spiagge sabbiosepromontori rocciosi e distese di palme da cocco.

Qui, la natura rigogliosa, il profumo delle spezie proveniente dai campi circostanti e le scintillanti backwaters, composte da laghi, canali e lagune, vi faranno dimenticare la frenesia delle altre regioni indiane, trasportandovi dentro atmosfere rilassate e paesaggi di una bellezza unica. Ma com’è il mare a Kerala e quali sono le spiagge migliori? Ve le raccontiamo nel dettaglio in questo articolo.

Kovalam

Quando pensate a Kovalam dovete immaginare spiagge lambite da palme e circondate da colline. È considerata la località balneare più famosa di tutto il Kerala grazie alla sua atmosfera di relax e alla bellezza del paesaggio. Se negli anni ’70 rappresentava il paradiso degli hippy grazie alla sua tranquillità tropicale, oggi il turismo ha modificato lo scenario, caratterizzato da un numero elevato di hotel e ristoranti. Le spiagge più importanti sono Lighthouse Beach, Hawah Beach e Samudra Beach che, insieme, vanno a formare la famosa mezzaluna della spiaggia di Kovalam. Oltre che per le sue spiagge, questa zona del Kerala è famosa anche per essere la patria dell’ayurveda, la medicina tradizionale indiana della quale potete fare esperienza presso hotel e centri benessere.

Varkala

Meta prediletta per chi viaggia zaino in spalla, Varkala vanta una posizione spettacolare al di sopra di una scogliera ricca di vegetazione rigogliosa, mentre ai suoi piedi si estende una striscia di sabbia dove non mancano bancarelle e venditori di abbigliamento e gioielli. La spiaggia più visitata è soprattutto Papanasam Beach, vicina al Tempio Janardhana Swamy, antico di oltre 2000 anni: questo, infatti, è considerato un luogo sacro dagli hindu i quali vengono qui a fare le proprie offerte ai defunti. Da non perdere in questa spiaggia? Il tramonto, ammirato ogni giorno da tantissimi turisti e abitanti del luogo.

Spiaggia Varkala a Kerala

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La spiaggia di Varkala a Kerala

Kannur

Chi è alla ricerca di un tratto di costa meno conosciuto deve dirigersi verso la zona settentrionale, quella che un tempo venne definita da Marco Polo come “il grande emporio delle spezie”. Qui non si trova un’unica spiaggia, bensì 5 piccole spiagge: Payyambalam Beach, Meenkunnu Beach, Adikadalayi Beach, Baby Beach e Thayyil Beach. Se visitate quest’area dell’India tra dicembre e febbraio non perdetevi le danze rituali theyyam. I danzatori incarnano divinità, eroi e spiriti ancestrali indossando costumi elaborati, maschere spettacolari e trucchi ipnotici. Un’esperienza unica che non potete assolutamente mancare.

Bekal

Gli amanti del lusso, del comfort e del relax devono segnare sulla mappa la spiaggia di Bekal, diventata famosa grazie alla presenza del Forte Bekal, la più grande fortezza del Kerala, risalente al XVII secolo, la quale domina il panorama con la sua imponenza. Le spiagge sono pulite, incontaminate e selvagge e sono circondate da resort lussuosi, ideali per chi è alla ricerca di un’esperienza esclusiva e per famiglie con bambini.

Backwaters

Per un’esperienza avventurosa, non rinunciate alla navigazione tra le lagune. Nel Kerala, infatti, avete l’opportunità di navigare lungo 900 km di canali che costeggiano il litorale e penetrano nell’entroterra. In passato, queste vie d’acqua erano le ‘strade’ del Kerala e, ancora oggi, sono numerosi gli abitanti dei villaggi che le percorrono sopra le loro canoe. L’escursione tra le backwaters vi trasporterà in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato. Attraversando laghi orlati di palme e stretti canali, incontrerete anche villaggi isolati dove la quotidianità dei contadini non è cambiata da un secolo a questa parte.

Per vivere al meglio questa esperienza, consigliamo di noleggiare le tipiche houseboat, costruite in fibra di cocco, in passato usate per il trasporto del riso, ora vere e proprie case galleggianti. Potete noleggiare l’houseboat che preferite in base alle vostre esigenze: sono disponibili sia imbarcazioni per sole coppie che per gruppi numerosi, mentre il cibo è quasi sempre compreso nel prezzo del noleggio ed è preparato da un cuoco presente a bordo, come anche il conducente/capitano.

Houseboat Kerala

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La tipica houseboat per navigare tra le backwaters

Quando andare nel Kerala

Scegliere il periodo giusto per visitare il Kerala è fondamentale per assicurarvi un viaggio piacevole e senza preoccupazioni legate al tempo. I mesi perfetti sono quelli compresi tra dicembre e marzo, quando la stagione secca regala giornate calde e luminose, ideali per esplorare le backwaters, i campi di tè e le spiagge dorate. Dicembre, in particolare, vanta temperature piacevoli e un’atmosfera frizzante grazie alle tante feste organizzate.

Se invece siete appassionati di cultura e tradizioni, non perdetevi i festival che animano il Kerala durante tutto l’anno: in agosto o settembre si celebra a Onam il ritorno del re Mahabali con danze, giochi e banchetti a base di Sadhya, un ricco thali vegetariano. A Thrissur Pooram, ad aprile o maggio, potrete assistere alla processione degli elefanti riccamente addobbati, circondati dai suoni dei tamburi e immersi nell’atmosfera vivace offerta dai tanti fuochi d’artificio.