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Il Sentiero Azzurro, tra villaggi e castelli dell’Ungheria

Per gli amanti del trekking, c’è un cammino che va fatto almeno una volta nella vita: si tratta del Sentiero Azzurro, un lunghissimo itinerario che attraversa quasi interamente il nord dell’Ungheria, incrociando piccoli borghi medievali, imponenti castelli e paesaggi naturali incontaminati. Doveva essere una delle mete assolutamente imperdibili per il 2020, secondo il National Geographic, e lungi dal farsi fermare dal Covid, sono in effetti moltissimi i turisti che, da quel momento in avanti, sono andati alla scoperta di questo percorso unico al mondo.

Il Sentiero Azzurro, perla dell’Ungheria

Lungo ben 1168 km, il Sentiero Azzurro è senza alcun dubbio uno degli itinerari escursionistici più suggestivi d’Europa. In ungherese viene chiamato Kéktúra, ma è anche conosciuto come il Sentiero blu nazionale: ad evocare i suoi nomi è il simbolo con cui viene individuato l’itinerario, ovvero una striscia celeste tra due bianche. Istituito nel lontano 1938, questo è uno dei cammini a lunga percorrenza più antichi del nostro continente. Oggi è inglobato anche all’interno del Sentiero europeo E4, quella fitta rete di percorsi che conduce dalla Spagna a Cipro.

Sebbene sembri quasi un’impresa impossibile affrontare un cammino del genere, sono tantissime le persone che si cimentano in quest’avventura. E se prima della pandemia si contavano tra i 6mila e gli 8mila escursionisti all’anno, dal momento in cui il Sentiero Azzurro è finito tra le pagine del National Geographic sono oltre 26mila i turisti che hanno messo a dura prova la loro resistenza. Durante il percorso, è possibile raccogliere i francobolli che simboleggiano le varie tappe e incollarli sull’apposito libretto da acquistare prima della partenza, per avere un ricordo tangibile di questa esperienza.

Le tappe più belle del Sentiero Azzurro

Il cammino che attraversa la regione settentrionale dell’Ungheria offre tantissime occasioni per ammirare paesaggi mozzafiato e borghi dove il tempo sembra essersi fermato. Visto che ogni singola tratta è accessibile liberamente (l’unica parte che richiede pagamento è la traversata sul Danubio dalla città di Visegrad a quella di Nagymaros), ci si può concentrare solamente su particolari zone e rendere l’esperienza adatta praticamente a tutti. Ma quali sono le tappe più belle del Sentiero Azzurro? Questo lunghissimo itinerario parte dal monte Irott-ko, sul versante occidentale del Paese – praticamente al confine con l’Austria.

La tappa finale è il villaggio di Hollóháza, che invece si trova lungo il confine nord-orientale con la Slovacchia. Durante il percorso, si incontrano panorami davvero unici al mondo, tra grotte e cascate, borghi e castelli, laghi e vulcani spenti. Uno dei paesaggi più affascinanti è quello del lago Balaton, da sempre meta di villeggiatura per molti turisti, che amano le sue spiagge bianche e le sue acque turchesi. Poco distante, sorge la città di Veszprém, eletta Capitale Europea della Cultura per il 2023: questa è l’occasione perfetta per fare una piccola deviazione e visitare le sue bellezze.

Spostandoci verso oriente, sempre seguendo la linea celeste, si arriva a Budapest: la capitale ungherese è una città vivace e ricca di storia, la meta ideale per chi vuole immergersi in arte e cultura. Lasciato il più grande centro del Paese, non resta che tuffarsi di nuovo nella natura e godere delle sue meraviglie, lasciandosi cullare dal ritmo della camminata e abbandonando ogni preoccupazione. Di tanto in tanto, spunta qualche villaggio ad offrire ospitalità ai viandanti, sino alla conclusione del Sentiero Azzurro che mette fine ad una delle avventure più indimenticabili al mondo.

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In Ungheria c’è un luogo magico, che sembra provenire da un altro mondo

Non solo Budapest, città ricca di fascino e di splendidi monumenti tutti da visitare: l’Ungheria è una destinazione meravigliosa che cela alcune piccole perle assolutamente da scoprire. La sua natura ancora incontaminata è l’ideale per una vacanza in pieno relax, e sulla scia del turismo legato al wellness c’è un luogo che vi lascerà sicuramente a bocca aperta. È un gioiello naturale scoperto quasi per caso, che ha avuto origine da un fenomeno così raro che si verifica solo in tre posti al mondo.

Le piscine naturali di Egerszalók

A circa 90 km da Budapest, potrete trovare un luogo dall’aspetto magico: si tratta delle piscine naturali di Egerszalók, una sorgente di acqua termale proveniente dalle viscere della terra che ha dato vita ad uno spettacolo meraviglioso. La cornice è quella dei monti Matra, appartenenti ai Carpazi Occidentali, tra le cui vette spunta quella più alta di tutta l’Ungheria. Qui, solo una manciata di anni fa, è avvenuta una scoperta sorprendente. Nel 1961, alcuni operai stavano lavorando alla ricerca di gas naturale e petrolio. L’esplorazione perforativa non ha dato i suoi frutti, ma ha portato alla luce questa sorgente nascosta in profondità.

L’acqua calda, che raggiunge temperature attorno ai 65-68°C, sale in superficie da ben 410 metri di profondità ed è così ricca di minerali che ha dato vita ad una collina di sale di ben 1.200 metri quadrati. Accanto ad essa, nel corso del tempo si sono formate delle piccole piscine naturali terrazzate: la sorgente, scendendo sul fianco di una piccola altura, ha infatti depositato residui di calcio, magnesio, zolfo e altri minerali che, solidificandosi, hanno creato queste pozze dall’aspetto così suggestivo. Si tratta di un fenomeno piuttosto raro, visibile solamente qui e in altri due luoghi al mondo: a Pamukkale, in Turchia, e presso il Parco Nazionale di Yellowstone, negli Stati Uniti.

La collina di sale a Egerszalók

Fonte: 123RF | Ph. marina113

La collina di sale a Egerszalók

Sono molti i turisti che giungono presso Egerszalók per sfruttare le incredibili proprietà terapeutiche delle sue acque termali, che contengono ben 30 oligoelementi diversi. E anche le l’atmosfera è particolarmente ricca di zolfo, che permea l’aria con il suo caratteristico odore pungente, immergersi nelle piscine naturali rimane un’esperienza meravigliosa e salutare. Solo qualche anno fa, le sorgenti termali sono state ufficialmente dichiarate luogo di cura: le sue acque possono curare disturbi ossei e articolari, problemi dermatologici e malattie ginecologiche.

Cosa vedere nei dintorni di Egerszalók

Le piscine naturali non sono certo l’unica attrattiva di una regione ricca di bellezze. Dopo aver ammirato l’incredibile panorama offerto dalla collina di sale e dalle piccole pozze d’acqua terrazzate, potete immergervi nei dintorni e scoprire tanti luoghi meravigliosi. Il primo è proprio il villaggio di Egerszalók, che si trova a due passi dalle piscine: è un coacervo di strette viuzze su cui si affacciano tante casette, e vi si respira l’atmosfera autentica dell’Ungheria. Particolarmente affascinanti sono poi le abitazioni rupestri scavate nelle rocce di tufo, il perfetto connubio tra natura e opera dell’uomo.

Tappa imperdibile per chi ama esplorare luoghi incontaminati è il lago artificiale creato dallo sbarramento del torrente Laskó, dove molte persone si riuniscono per pescare. E a poca distanza si può infine visitare la cittadina di Eger, dove potrete ammirare un suggestivo castello costruito più di mille anni fa: le sue mura hanno visto passare tantissima storia, e ne porta ancora impressi i segni. Naturalmente, potete concludere la vostra esplorazione assaporando alcune specialità tipiche del luogo e degustando i migliori vini della regione.

Il centro storico di Eger

Fonte: iStock

Il centro storico di Eger
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Veszprém, la città dell’Ungheria Capitale della Cultura 2023

A Nord del Lago Balaton, Veszprém è una tra le più belle (e sottovalutate) città dell’Ungheria. E, ora, insieme alla regione di Bakony-Balaton, è stata nominata Capitale europea della Cultura per il 2023. “Veszprém ha tutto il potenziale per aggiungere un importante significato alla cultura europea”, si legge sul sito dedicato a Veszprém Capitale Europea della Cultura 2023.

La sua è una storia antichissima, che corre indietro nel tempo, fino al primo re del Paese, Stefano I d’Ungheria: fu qui, infatti, che questo re cristiano sconfisse il pagano Koppány.

Una città ricca di storia

A Veszprém la storia ha lasciato traccia in ogni angolo: Si possono ammirare le prime pietre del castello costruito in città, le stradine strette coi loro edifici medievali, la prima cattedrale d’Ungheria, l’antica torre del fuoco e – ogni estate – si può prendere parte a uno splendido festival musicale che è un imperdibile appuntamento culturale del Paese. Vicina al Lago Balaton, la città ha un’atmosfera vivace, è ricca di musei e di teatri disseminati per le ville in collina.

Lago Balaton

Fonte: iStock

Il Lago Balaton, il “mare magiaro” dell’Ungheria

Cosa visitare a Veszprém

Innanzitutto, la Masterpiece Gallery, dedicata all’arte contemporanea ungherese e con un forte accento ai movimenti costruttivisti e astratti. C’è poi la Tejfalussy House, con la collezione della Beata Gisella di Baviera, o il Dezső Laczkó Museum, con la sua eclettica collezione di reperti archeologici ed etnografici, e la testimonianza di eventi sportivi del passato.

Gli eventi del 2023

Al via oltre 200 eventi che caratterizzano la città e i dintorni, raggruppati per campi culturali: musica, teatro, arte, danza, vino e gastronomia. Perché, al di là della bellezza del centro in sé, questa zona dell’Ungheria merita d’essere scoperta. Soprattutto la zona intorno al lago, uno specchio d’acqua dolce che è una rinomata località turistica, con spiagge, colline vulcaniche, località di villagiatura e hotel grattacieloi lungo i suoi 197 chilometri di costa.

Nove i cluster del 2023, che coprono tematiche diverse ma nello stesso tempo affini; troviamo così Music/City, che sintetizza l’intenzione degli organizzatori di fare di Veszprém (già Città della Musica per l’Unesco nel 2019) la città con il maggior numero di musicisti e cantanti di tutta l’Ungheria, oppure Region, alive che punta i riflettori sulle aree meno conosciute della regione al fine di porre le basi di una autentica e riconosciuta comunione di interessi che porterà l’intera zona oltre il 2023, riconoscendole una valenza culturale unica, vibrante e di altissimo livello.

Veszprem-ungheria

Fonte: @VEB2023 ECoC

A Veszprém la storia ha lasciato traccia in ogni angolo

Un altro tema importante è quello di Fragile Balaton, per diffondere e salvaguardare la storia e l’importanza del lago più grande d’Europa con il suo ecosistema e quello della zona circostante, e ancora, sempre legato al paesaggio e all’ambiente, Reflection, per immergersi nell’identità, nell’essenza e nelle origini del Paese.

La tematica sociale è anch’essa molto presente: l’interconnessione tra persone e la cultura della convivenza è evidenziata anche con il cluster Bridges, che mira a costruire ponti tra la città e la regione, tra la novità e la tradizione.

Veszprém Ungheria notte

Fonte: @Kovács Bálint

Le luci di Veszprém Capitale della cultura europea

Veszprém – Balaton 2023 non dimentica però il divertimento e la scoperta. I tre cluster The busy world of Veszprém, Out-of-the-Ordinary e Celebration investono sulla creatività dei giovani, sul rinnovamento degli spazi come sedi per l’arte e la connessione tra uomo e natura e sulla creazione di eventi per attirare e creare connessioni locali e internazionali.

Infine, Beyond, per strutturare un programma culturale che va oltre questo particolare riconoscimento, in modo da creare una base sicura per l’intensa e innovativa comunità di Veszprém e della regione per continuare a crescere e svilupparsi.

Veszprém Ungheria

Fonte: @Máhl Kornél

La bellezza di Veszprém in Ungheria