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Sta per salpare la nave da crociera più grande del mondo

Con ben 365 metri di lunghezza, la possibilità di ospitare circa 5.610 passeggeri che si possono accomodare in oltre 2.800 cabine che saranno perfettamente curate da 2.350 membri dell’equipaggio, sta per partire per il suo primo viaggio la nave da crociera più grande del mondo. O meglio, lo farà l’anno prossimo ma quel che è certo è che è appena stata ultimatala la sua costruzione e che ha fatto la sua prima prova in mare.

Icon of the Seas, la nave da crociera più grande del mondo

Quella che è destinata a diventare la nave da crociera più grande del mondo si chiama Icon of the Seas ed è una gigantesca creatura della compagnia Royal Caribbean International.

Le sue dimensioni sono impressionanti: osservandola è come ritrovarsi di fronte due stadi Meazza di Milano attaccati uno all’altro (sì, comprese anche le gradinate). Un vero e proprio colosso che solcherà i mari che, come è risputo, non vivono un momento eccellente in fatto di salute.

Secondo un rapporto di Transport & Environment, un’organizzazione ambientalista indipendente europea, le navi da crociera inquinano più delle auto. Per questo motivo la nuova Icon of the Seas cercherà di essere il più ecologica possibile: funzionerà a gas naturale liquefatto e utilizzerà la tecnologia delle celle a combustibile.

Al contempo verrà anche lubrificata l’aria col lo scopo di ridurre l’attrito dello scafo e sarà disponibile una connessione elettrica a terra, aumentando l’efficienza energetica.

Come è fatta

Parliamo di un mezzo di trasporto mastodontico e dal design accattivante. A bordo gli ospiti potranno destreggiarsi in ben otto quartieri differenti da frequentare di giorno e/o di notte. In più, ci sarà un na Royal Promenade con vista sull’oceano dove ravvivare le proprio papille gustative negli oltre 15 ristoranti, caffè, bar e lounge.

Non mancheranno un Central Park particolarmente lussureggiante e vivace e una straordinaria Suite Neighborhood composta da tre ambienti di lusso.

I passeggeri potranno tenersi in forma grazie a nuove interpretazioni del minigolf, arrampicata su roccia e Absolute Zero, la più grande arena di ghiaccio di Royal Caribbean. L’indiscutibile pezzo forte, invece, sarà il suo parco acquatico, il più grande del mondo in mare in quanto conterà sette piscine e sei scivoli d’acqua da record, e nove vasche idromassaggio.

Infine, per il benessere degli ospiti saranno disponibili numerose tipologie di sistemazioni diverse, nuovi layout realizzati per famiglie di tre, quattro, cinque e più persone, come la Family Infinite Balcony, la Surfside Family Suite e la Ultimate Family Townhouse a tre ponti.

Quando sarà possibile partire con l’Icon of the Seas

La sua costruzione è iniziata a giugno 2022 e una volta assemblata è stata fatta galleggiare per la prima volta in mare a dicembre dello stesso anno. In questi giorni, invece, è stata definitivamente completata in un cantiere navale in Finlandia, tanto che ha potuto fare la sua prima prova in mare.

La consegna è prevista per ottobre di quest’anno e sarà disponibile per i suoi itinerari di 7 notti nei Caraibi orientali e occidentali, con l’immancabile tappa presso l’isola privata Perfect Day at CocoCay alle Bahamas, a partire dal mese di gennaio del 2024.

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Il gusto del mare in un’atmosfera incantevole

Se siete alla ricerca di un’esperienza culinaria unica, che unisca tradizione, autenticità e una vista mozzafiato sul mare, il ristorante Bellavista è il luogo perfetto. Situato nella suggestiva collina di Giulianova, in provincia di Teramo, questo ristorante storico è stato fondato nel 1975 dai coniugi Caralla e oggi è gestito con passione e dedizione dai loro figli Mirella, lo Chef e Roberta e Luigi, i responsabili di sala.

La storia del Bellavista è una storia di tradizione familiare che si tramanda di generazione in generazione. Ogni piatto è preparato con cura e rispetto per la cucina mediterranea e le radici abruzzesi, offrendo ai clienti un’esperienza autentica e genuina. I sapori semplici e le ricette tradizionali si fondono armoniosamente per creare un vero e proprio viaggio culinario nel cuore dell’Abruzzo.

Da assaggiare il celebre piatto pluripremiato!

La specialità del ristorante Bellavista è il celebre Brodetto alla Giuliese, un piatto che ha conquistato i palati di numerosi visitatori e che è stato premiato come il miglior Brodetto dell’Adriatico. Il brodetto, originariamente un piatto “povero” della cucina marinara, nasce infatti dalla generosità degli armatori che donavano ai pescatori i pesci meno pregiati.

Nel tempo, ogni regione e ogni zona ha personalizzato la ricetta base secondo la propria tradizione e rispettando la disponibilità del pescato. Per assaporare la speciale versione della famiglia Carella, basterà recarsi al ristorante Bellavista ogni giovedì.

Il Brodetto alla Giuliese è solo uno dei tanti piatti che il ristorante offre ai suoi ospiti. La vasta selezione di pesce fresco, preparato con maestria e creatività, soddisferà anche i palati più esigenti. Inoltre, il ristorante dispone di una pizzeria, dove lo storico pizzaiolo Biagio, con maestria ed esperienza, seleziona ingredienti di alta qualità per creare una pizza fragrante e facilmente digeribile, seguendo metodi e strumenti tradizionali.

Uno dei piatti di pesce del ristorante Bellavista a Giulianova
Uno dei piatti di pesce del ristorante Bellavista a Giulianova

Vivete un’esperienza sensoriale completa in una location incantevole.

Il ristorante Bellavista si trova in collina e offre una vista panoramica mozzafiato sul mare adriatico, creando un’atmosfera suggestiva e romantica.

La vista panoramica del ristorante Bellavista a Giulianova
La vista panoramica del ristorante Bellavista a Giulianova

E se desiderate godervi appieno l’esperienza magica del Bellavista, potete soggiornare presso il Bellavista Relax, un boutique hotel perfetto per la vostra vacanza da sogno.

Lasciatevi trasportare in un viaggio culinario che unisce tradizione, autenticità e una vista mare che vi lascerà senza fiato. Il ristorante Bellavista vi aspetta per regalarvi momenti indimenticabili.

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Cala Ghjlgolu, tra i posti più affascinanti della Gallura

Chiudete gli occhi e immaginatevi il posto più bello del mondo. Siamo abbastanza certi che in molti di voi avranno pensato a un mare cristallino, a rocce dalle forme particolari abilmente scolpite dalla natura, cielo azzurro, sole che splende e il verde smeraldo della vegetazione. La buona notizia è che un luogo simile esiste per davvero e si trova nel nostro Paese e, anzi, è un angolo assai speciale perché il suo nome, pur essendo al singolare e quindi sembrare quello di un’unica spiaggia, in realtà le indica diverse, e una più bella dell’altra: benvenuti a Cala Ghjlgolu.

Dove si trova Cala Ghjlgolu

Cala Ghjlgolu non è una spiaggia, ma un vero e proprio comprensorio di spiagge. È situata nella zona nord-orientale della Sardegna e più precisamente in quella favolosa area geografica che prende il nome di Gallura.

Chiamata anche Cala Girgolu, si distingue per essere una sorta di palcoscenico della natura che nel corso dei secoli ha scolpito in maniera magistrale il granito. La località esatta in cui sorge è denominata Vaccilleddi e prende vita alla base del promontorio di Monte Petrosu, nel territorio di Loiri Porto San Paolo in provincia di Sassari. In sostanza, ci vogliono circa 15 minuti di auto per raggiungerla partendo dal centro di Porto San Paolo, un’altra località sarda che vale la pena scoprire.

Cosa aspettarsi

Cala Ghjlgolu si presenta al viaggiatore come uno spettacolo emozionante. Chi si dirige da queste parti trova al suo cospetto un susseguirsi di sorprendenti calette che sono collegate tra loro grazie a dei sentieri immersi nel verde e nei profumi della macchia mediterranea. Altri, invece, si sviluppano tra le rocce che sembrano ricordare animali e altre curiose forme.

Cala Girgolu, Sardegna

Fonte: iStock

Una angolo di Cala Girgolu

Non sorprende perciò sapere che le spiagge di Cala Girgolu fanno parte, per molti, della lista delle spiagge più belle della Sardegna, anche perché seppur unite tra loro sono quasi completamente diverse l’una dall’altra. Si passa infatti da minuti lidi di sabbia, alcuni con arenile dorato e altri in cui sembra di camminare sulle nuvole, per poi giungere a piccole baie puntellate di sassolini levigati e incastonate in basse scogliere di roccia granitica, che assumono anche sfumature di rosa.

Un bagno di bellezza e di colori da qualsiasi angolazione le si guardi, mentre gli occhi spaziano sul maestoso panorama circostante sull’ Isola di Tavolara e sulle più che limpide acque dell’area marina protetta di Punta Coda Cavallo.

Le spiagge da non perdere

Come vi abbiamo accennato, Cala Ghjlgolu è un susseguirsi di spiagge paradisiache. Elencarle tutte non ci è possibile, ma quel che è certo è che ognuna di esse risplende di un mare dalle mille tonalità di turchese che lambisce scogliere di granito modellate in forme bizzarre e affascinanti.

Tra le varie presenti non possiamo non nominare la vera e propria Spiaggia di Cala Girgolu, la più grande. Si tratta di un arenile che mette a disposizione dei suoi ospiti tutti i servizi di cui si ha bisogno, tra cui un parcheggio, noleggio ombrelloni e lettini, chiosco e così via. Ideale per le famiglie con i bambini, è spesso molto affollata anche perché piuttosto facile da raggiungere. Alle sue spalle, ecco spuntare un altro curioso punto di interesse: uno stagno popolato da diversi uccelli acquatici.

Molto interessante è anche Spiaggia delle Vacche, da molti chiamata anche Cala Squadrone che, seppur piccina, è un’esplosione di mare turchese. Non è facile accedervi, ma una volta attraccati si scopre un minuto angolo di paradiso in cui si fa spazio il maestoso granito e un’area di macchia mediterranea praticamente incontaminata.

Cala Squadrone, Sardegna

Fonte: iStock

Cala Squadrone, detta anche Spiaggia delle Vacche

Chi ama le rocce deve invece dirigersi verso la spiaggia rocciosa dei Sassi Piatti, che si rivela lo spot ideale per chi è in cerca di tuffi e fondali per praticare snorkelling. Un po’ più difficile da raggiungere rispetto alla altre, nella maggior parte dei casi è la più tranquilla, un vero e proprio Eden per lasciarsi andare alla bellezza e al benessere.

La roccia e la Spiaggia della Tartaruga

L’abbiamo tenuta per ultima perché probabilmente è l’attrazione che più attira i visitatori a Cala Ghjlgolu: la Spiaggia della Tartaruga, con il suo omonimo scoglio. Si tratta di un minuscolo fazzoletto di sabbia bianca mista a sassolini levigati protetto da maestose rocce granitiche che, grazie ai raggi del sole, sono in grado di mostrare colori spettacolari.

Il mare, manco a dirlo, è di un azzurro chiaro limpidissimo quasi da sembrar volere accecare. Ma a rendere questo angolo di paradiso particolarmente noto è la presenza di questa roccia che ha le sembianze di una delicata tartaruga che, nel corso del tempo, ha ottenuto il titolo di scoglio più fotografato di tutta la Gallura – o probabilmente della Sardegna intera.

Frutto dell’erosione millenaria degli agenti atmosferici, è stata per ben due volte – e purtroppo – oggetto di attacchi vandalici da parte dei turisti: è una tartaruga senza testa, ma pur sempre uno spettacolo della natura che arriva dritto al cuore.

Cosa vedere nelle vicinanze

Cala Ghjlgolu è anche un ideale punto di partenza per andare a scoprire altri angoli incantati della Sardegna. A pochissima distanza, per esempio, c’è San Teodoro con La Cinta, un vero e proprio arco naturale di circa cinque chilometri puntellato di dune di sabbia bianca e sottile accarezzate da un mare azzurro e limpido. Un posto magico anche perché invaso dal profumo di ginepro, giglio marino ed elicriso.

Poi ancora Cala Brandinchi, da molti considerata la “perla più luminosa di San Teodoro”. Non è un caso che il suo secondo nome sia “la piccola Tahiti”: sfoggia una bellezza esotica, un vero e proprio paradiso terrestre.

Altrettanto splendida è s’Isuledda, un angolo di Gallura impreziosito da sabbia bianca e setosa. Le acque da cui è lambita riescono ad assumere sfumature che vanno dal turchese allo smeraldino, mentre si viene coccolati dagli inconfondibili profumi della macchia mediterranea.

Infine – ma come è possibile immaginare le meraviglie della Sardegna sono pressoché infinite -, la Spiaggia dell’Aldia Bianca che sfoggia un arenile di sabbia fine di colore chiaro e un mare che dall’azzurro passa al verde smeraldo.

Sassi Piatti, Sardegna

Fonte: Getty Images – Ph: REDA&CO

La spiaggia rocciosa dei Sassi Piatti
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La spiaggia iconica che ti farà vivere la Dolce Vita in vacanza

Sulla sua sabbia bianca hanno passeggiato alcune delle dive più amate di sempre e, se a questo ci si aggiunge che è davvero una location stupenda, allora possiamo capire come mai sia considerata la spiaggia più iconica. Incastrata tra cielo e mare, diventa il set perfetto per sentirsi un vip per qualche giorno, proprio come in un film. E perché non la Dolce Vita?

Lungo la celebre Costa Azzurra, a soli cinque chilometri da Saint-Tropez, si trova la spiaggia di Pampelonne, che si estende nel golfo nel comune di Ramatuelle.

La spiaggia di Pampelonne, iconica e che ti fa vivere la Dolce Vita

La Costa Azzurra è una delle mete predilette delle vacanze: ricca di servizi, scenografie da sogno, locali e con quell’allure francese che fa correre subito la mente a eleganza e classe.

Lungo questo tratto di riviera francese, in cui terra e mare si incontrano, ci sono tantissime località deliziose, ma tra le più amate si devono per forza citare Saint-Tropez e  la spiaggia di Pampelonne, che si trova a soli cinque chilometri di distanza.

Un luogo amato dalle star di tutto il mondo, che ha fatto da scenografia anche a film e scatti mitici. Basti pensare al poster ufficiale della 76esima edizione del Festival di Cannes dove si vede una giovanissima Catherine Deneuve sulla spiaggia di Pampelonne, durante le riprese di La Chamade di Alain Cavalier. Oppure a Brigitte Bardot che, anche qui, ha girato E Dio creò la donna, pellicola che non solo ha avuto il pregio di lanciare la carriera della diva ma anche di rendere questi luoghi iconici. Nel tempo sono stati tantissimi i vip che hanno affondato i piedi sulla sabbia di questa spiaggia bellissima, basti pensare che pare sia stata meta delle vacanze di Paris Hilton, Naomi Campbell e tanti altri.

Un luogo perfetto, dunque, dove vivere ancora oggi la Dolce Vita, in chiave francese.

La spiaggia di Pampelonne, un paradiso dal fascino intramontabile

Ci sono luoghi dal fascino intramontabile, grazie non solo alla loro stupefacente bellezza, ma anche al fatto che sono le mete privilegiate dai vip. Una di queste località è, senza dubbio, la spiaggia di Pampelonne, che si estende per circa sei chilometri, lungo i quali si trovano servizi adatti a tutte le esigenze, inseriti alla perfezione nell’ambiente.

Ovviamente non c’è nulla di più bello del paesaggio: un vero e proprio luogo da cartolina, in cui il gioco dei contrasti è vivace e suggestivo. La sabbia bianca, il mare azzurro e trasparente e, alle sue spalle, si estende rigogliosa la macchia mediterranea: una straordinaria immersione nei colori tipici e più belli della costa francese.

Vicinissima a Saint-Tropez la stupenda spiaggia di Pampelonne

Fonte: iStockPhoto

A pochi cholometri da Saint-Tropez si trova l’iconica spiaggia di Pampelonne

Ci sono tantissimi servizi, adatti a tutti per poter godere di ogni confort e vivere un’esperienza al cento per cento da sogno. Per chi ama, invece, un’esperienza più low cost, si trovano anche spiagge libere.

Ovviamente non mancano i locali cool, del resto la spiaggia di Pampelonne si trova su uno dei tratti di costa più celebri al mondo. Tra quelli che vale la pena visitare si possono citare, ad esempio, Le Club 55, nato proprio nel 1955, è un luogo esclusivo e storico, dotato anche di un negozio con oggetti e capi di abbigliamento che si possono trovare solo lì. Leggendaria anche Tahiti Beach, frequentata da clientela raffinata, la struttura dispone – tra le altre cose – di un ristorante gourmet e di un hotel con 20 camere.

La spiaggia di Pampelonne è suddivisa in cinque settori Moulins, Tamaris, Patch, Barraques e Bonne Terrasse, è dotata di parcheggi in cui è possibile lasciare l’automobile, per poi dirigersi sulla spiaggia, che è molto ampia e pulita.

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La spiaggia più bella del mondo ospita una “cattedrale” scolpita nella roccia

La sabbia sotto i piedi, un mare cristallino di fronte a noi. Il cielo azzurro e terso, una lieve brezza che accarezza la pelle. E poi, eccola: sembra una grotta, ma è qualcosa di più: è una “cattedrale” di roccia, una sorta di monumento che sembra quasi essere un inno alla potenza della natura, alle sue infinite capacità.

Sì, sembra quasi la descrizione di un sogno, eppure è realtà: questo è il panorama (e l’insieme di emozioni) che si provano quando ci si trova di fronte a Cathedral Cove, arco roccioso che si è formato – secoli or sono – in Nuova Zelanda.

Hahei Beach e il sentiero verso la Cattedrale

Il sogno a occhi aperti inizia ancor prima di raggiungere Cathedral Cove. Sì, perché anche se è vero che le spiagge della Nuova Zelanda sono tutte meravigliose,  è altrettanto vero che quella che porta alla cattedrale di roccia è una delle più belle in assoluto: si tratta di Hahei Beach, vicino a Coromandel (cittadina della regione di Waikato, nell’Isola del Nord). Haei Beach è nota per le sue acque limpide, per le immersioni che portano a suggestivi tête-à-tête con la fauna marina.

Cattedrale di Roccia in Nuova Zelanda - Cathedral Cove

Partendo dall’estremità nord di questa spiaggia incredibile, basta percorrere un sentiero per arrivare ai piedi della Cattedrale di Roccia. La passeggiata dura circa un’ora, ma non temete: il clima in questa zona è estremamente mite anche nelle giornate assolate, complice la brezza e la fitta vegetazione intorno alla spiaggia. In più, lungo tutto lo spettacolare cammino le autorità neozelandesi hanno posizionato panchine e piccole aree di sosta, dove fermarsi per ristorarsi anche all’ombra.

Una Cattedrale di roccia

Il sentiero conduce a una baia ampia e pulita, che sembra quasi essere dipinta. Qui svetta la Cattedrale: una gigantesca caverna a forma di arco che abbraccia e attraversa un promontorio di roccia bianca, creando un idilliaco incontro fra due insenature isolate. Lo spettacolo è impressionante, perché l’arco naturale è così imponente da conferire all’intera baia un’aria di grandezza e magnificenza. È proprio per questo che si è guadagnata il nome di “cattedrale”: l’idea che restituisce è a metà tra lo spirituale, il maestoso e il monumentale, proprio come accade di fronte a questi edifici sacri.

Cathedral Cove, la cattedrale di roccia in spiaggia in Nuova Zelanda

Attorno all’arco, la spiaggia si distende con sabbia dai colori chiarissimi. L’interno della cattedrale è fresco e ombroso, ma neanche all’esterno si sta male: la zona è ricca di ombrosi alberi di pohutukawa (conosciuti come alberi di Natale della Nuova Zelanda) che permettono di prendere aria e sotto i quali si può anche fare un picnic. Naturalmente, chi arriva qui non può certo esimersi dal fare una nuotata e dall’ammirare un’altra attrazione, il Te Hoho: si tratta di un grande scoglio, un pinnacolo di pietra pomice noto che svetta, eretto, dalle acque cristalline.

Relax, bellezza e sport

L’area attorno alla Cattedrale di Roccia è adatta a tutti, sia a chi vuole semplicemente rilassarsi che a chi vuole fare sport. Come già detto, esistono numerose aree per fermarsi e ristorarsi, ma i più sportivi possono anche cimentarsi snorkeling, fare immersioni e praticare altri tipi di sport acquatici. L’importante è rispettare le regole dell’area (per altro sorvegliata), non inquinare e non disturbare la quiete degli altri avventori.

Cathedral Cove, la cattedrale di roccia in spiaggia in Nuova Zelanda

Per chi non vuole fare la lunga passeggiata di un’ora di cui vi abbiamo parlato, per altro, c’è anche una buona notizia: durante i mesi estivi vengono organizzati dei cammini più brevi e semplici, che però passano attraverso aree strettamente protette e di conseguenza possono essere percorsi solo al fianco di una guida qualificata. In alternativa, esistono anche delle navette a pagamento, che accorciano un po’ i tempi e conducono a un accesso un po’ più commerciale sito a 30 minuti a piedi dall’arco.

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Il trekking con vista sul mare più bello del mondo

La Costa Smeralda è la meta ideale per una fuga nella natura.. Oltre a godere di una terra dove il verde la fa da padrone, offre il trekking con vista mare più bello del mondo. Parliamo del Pevero Health Trail, che si snoda lungo una delle aree di maggiore pregio ambientale del tratto costiero della Gallura nel nord-est della Sardegna e che quest’anno è stato potenziato e arricchito con l’obiettivo di renderlo ancora più invitante e fruibile per i suoi visitatori in ogni periodo dell’anno.

Pevero Health Trail, immersione nella natura e nella storia

Aperto nell’estate del 2017, il Pevero Health Trail – realizzato da Smeralda Holding in collaborazione con il Consorzio Costa Smeralda e il Pevero Golf Club – si sviluppa nell’area incastonata fra il Pevero e il Romazzino e che prende il nome di Monti Zoppu (Monte Zoppo), passando per due delle più belle spiagge di tutta la Costa Smeralda: la baia di Porto Liccia e la baia del Grande Pevero.

Complessivamente, il sentiero è lungo tredici chilometri, tutti sterrati, con una difficoltà di percorrenza che varia in base alle zone – in alcune è bassa, in altre media. Cinque i punti di ingresso e uscita al Pevero Health Trail: Grande Pevero, Pevero, Piccolo Romazzino, Romazzino e Porto Liccia. Numerose le scoperte regalate dal tragitto immerso in una zona ricca di biodiversità.

Il paesaggio dominante è quello della macchia mediterranea, con piante di ginepro, lentisco, fillirea, corbezzolo, olivastro, mirto, erica, cisto e, nei punti più riparati dal vento, leccio. Ma non mancano la particolarità, come il ginepro fenicio e quello chiamato ‘coccolone’, con cui venivano costruire le travi per sostenere i tetti degli stazzi galluresi, ma anche piante protette dalle convenzioni internazionali. Nelle dune del Grande Pevero si può invece ammirare la Vulneraria barba di Giove, che in Sardegna si trova solo a Capo Caccia, vicino ad Alghero, e in qualche isola dell’arcipelago della Maddalena.

L’immersione completa nella natura della Costa Smeralda va di pari passo con un viaggio nella storia di questi luoghi. Durante il tragitto, infatti, i visitatori possono imparare che cosa fossero lu stazzu, la tipica casa-azienda della Gallura, e lu rotu, uno spiazzo in lastre di granito in cui, facendoci passare sopra i buoi, veniva trebbiato il grano.

Postazioni fitness e percorso spirituale

Oltre alle meraviglie appena descritte, il Pevero Health Trail comprende 11 postazioni fitness dedicate alla flora autoctona: Lavanda, Rosmarino, Cisto, Mirto, Lentisco, Ginestra, Corbezzolo, Ginepro, Euforbia, Caprifoglio e Tamarice. Ciascuna è dotata di panche e attrezzature per esercizi, per unire la camminata e la corsa allo sport all’aria aperta.

Il Pevero Health Trail è anche un percorso spirituale, poiché offre l’occasione di visitare la Madonna dello Speronello, che si affaccia sul golfo del Grande Pevero. Portata via da Montalto di Castro nell’alluvione del novembre 2012, la statua è stata ritrovata nei fondali della Costa Smeralda.

Il punto più suggestivo del percorso, però, è la vetta di Monti Zoppu, su cui è stato sistemato un Instagram Point Costa Smeralda in legno, dove farsi un selfie ricordo catturando un panorama di inaudita bellezza.

Trekking panoramico in Costa Smeralda: info utili

Gli itinerari del Pevero Health Trail possono essere praticati sia a piedi che in sella alla mountain bike, si intrecciano in più punti e sono tutti molto ben segnalati da cartelli realizzati in legno riciclato, colorati di bianco e rosso secondo i canoni del Club Alpino Italiano, che oltre a indicare le varie direzioni forniscono notizie sui punti di interesse storici o ambientali.

In aiuto alla segnaletica, si può consultare il tragitto anche su mappa cartacea, scaricabile dal sito del Consorzio Costa Smeralda, o con un Qr code presente in tutti i cartelli, grazie al quale si potrà anche stabilire con esattezza la propria posizione avvalendosi semplicemente di uno smartphone.

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Cala Macarella, angolo di paradiso di Minorca

Paradisi balneari nel mondo ce ne sono davvero tanti e uno di questi è, senza alcun dubbio, Cala Macarella, una delle più favolose dell’isola di Minorca.

Siamo di fronte a un autentico spettacolo, 140 metri di spiaggia sabbiosa incastonata in una caletta a forma di conchiglia, accarezzata dalle acque più trasparenti del Mediterraneo.

Cala Macarella, uno spettacolo indimenticabile

Candida sabbia finissima, un tripudio di blu, alte scogliere: Cala Macarella è un incanto, nel cuore dell’Area Naturale d’Interesse Speciale di Minorca, sulla costa sud di Ciutadella.

Vera perla, è plasmata da una raccolta spiaggia selvaggia, mare incredibile dal fondale sabbioso che digrada con dolcezza, perfetto per chi ama cimentarsi in lunghe nuotate, e la fresca pineta sulle scogliere che si fa oasi di refrigerio e tranquillità.

Ideale per le famiglie con bambini e per chiunque desideri concedersi giornate balneari che non si dimenticano, è un must anche per la pratica dello snorkeling: tra le rocce, infatti, si celano piccole insenature, grotte e calette tutte da esplorare.

E poi, certo, è il luogo ideale per divertirsi in spiaggia, fare un picnic, rilassarsi al sole, tuffarsi tra le onde.

Sebbene non sia una spiaggia attrezzata, dispone comunque di servizio di salvataggio da giugno a settembre, bagni, docce e un piccolo chiringuito che offre panini, antipasti, piatti misti, menu per bambini e fast food con servizio self service.

Inoltre, il parcheggio a pagamento è a soli 300 metri mentre quello gratuito a un chilometro con 15 minuti di camminata per raggiungere l’arenile.

Cala Macarelleta, splendida “sorella minore”

Trovandosi a Cala Macarella, un altro consiglio è quello di dedicare del tempo alla scoperta della “sorella minore”, Cala Macarelleta, più raccolta ma meno affollata.

Per raggiungerla, occorre seguire a piedi il Camí de Cavalls verso Cala Turqueta, affascinante sentiero dal panorama mozzafiato che consente di scattare fotografie uniche di Macarella dall’alto.

In cinque minuti sarete arrivati.

Le opzioni per raggiungere Cala Macarella

Vediamo ora quali sono le possibilità per arrivare a Cala Macarella, lungo la costa sud-occidentale di Minorca, a 14 chilometri da Ciutadella.

In auto si può soltanto in bassa stagione, poiché da giugno a settembre non è consentito.

Da Ciutadella, si segue la Ronda Sur, si imbocca il Camí de Sant Joan de Missa e si seguono le indicazioni stradali per le spiagge meridionali.

Da Mahon, capitale amministrativa di Minorca, occorrerà un’ora di macchina.

Chi, invece, si sposta con i mezzi pubblici, potrà servirsi della linea di autobus 69, in partenza ogni venti minuti, che effettua il percorso Ciutadella – Macarella – Ciutadella.

Da Mahon, invece, la linea 51 arriva a Cala Galdana, da cui percorrere a piedi il tragitto per il Camí de Cavalls.

Infine, c’è anche l’opzione della linea 68 da Ciutadella fino a Cala Turqueta da dove si giunge alla spiaggia in un’ora di cammino ammirando uno spettacolo che non si vede tutti i giorni.

Cala Macarella può anche essere esplorata via mare, a bordo di barche oppure kayak, sia con imbarcazioni proprie sia con visite guidate.

Il momento migliore per scoprire una delle perle di Minorca

Come accennato, Cala Macarella è una delle spiagge più affascinanti e gettonate di Minorca per cui sarebbe opportuno arrivare la mattina presto, tra le 14 e le 15 oppure al tramonto.

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Questa “spiaggia rotta” offre una delle visioni più belle del mondo

Immagina un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove le acque cristalline si mescolano con un’atmosfera selvaggia e rigogliosa. Un territorio incontaminato, lontano dal turismo di massa, dove la natura regna sovrana. Benvenuto a Nusa Penida, un’isola indonesiana che ti farà innamorare al primo sguardo, perfetta per coloro che cercano di riconnettersi con la natura e vivere un’esperienza autentica e profondamente emotiva in una terra dal fascino primordiale

Situata a soli 20 chilometri dalla frenetica Bali, Nusa Penida è un’oasi di pace e bellezza, un rifugio per chi cerca una pausa dalla routine quotidiana e un luogo dove passare le vacanze all’insegna del vero relax. Le sue spiagge bianche e incontaminate, le scogliere mozzafiato e i fondali marini sono solo alcune delle meraviglie che vi attendono in questo angolo di paradiso.

Alla scoperta della “spiaggia rotta” dell’Indonesia

La "spiaggia rotta", Indonesia

Fonte: iStock

La “spiaggia rotta” di Nusa Penida a Bali, Indonesia

Pasih Uug Beach, nota anche come Broken Beach o “spiaggia rotta”, deve il suo nome alla sua particolare conformazione geologica. Nel corso dei millenni, l’erosione causata dalle onde del mare e dai venti ha scavato un’enorme apertura a forma di arco nella roccia calcarea che caratterizza quest’area dell’isola di Nusa Penida.

Questo fenomeno ha portato alla creazione di un anfiteatro naturale che si affaccia sull’Oceano Indiano, dando l’illusione di una spiaggia “rotta” o separata dal resto dell’isola, fatta di sabbia bianca e acque cristalline al suo interno.

Un luogo dove lo sguardo si perde tra i colori e le forme di una natura sorprendente e incontaminata. Il suono delle onde che si infrangono dolcemente sulla sabbia bianca e il profumo dell’oceano si fondono tra loro regalando un’esperienza sensoriale indimenticabile.

Oltre alla sua particolare struttura geologica, Broken Beach è un luogo di grande importanza ecologica. La sua posizione isolata e la relativa inaccessibilità hanno favorito lo sviluppo di un ecosistema fragile e ricco di biodiversità. La barriera corallina che circonda la spiaggia è l’habitat di numerose specie marine, tra cui pesci colorati e tartarughe.

È possibile raggiungere la “spiaggia rotta” prendendo un traghetto da Bali. Una volta lì, il suggerimento è quello di noleggiare uno scooter o un’automobile per esplorare l’isola in autonomia. In alternativa, sono disponibili diversi tour organizzati che includono una visita alla “spiaggia rotta” e ad altri luoghi di interesse sull’isola.

Le spiagge più belle di Nusa Penida

Oltre a Pasih Uug Beach, Nusa Penida vanta una varietà di altre spiagge paradisiache che meritano di essere esplorate. Una delle più emozionanti è senza dubbio Kelingking Beach. Situata sulla costa sud-occidentale dell’isola, questa spiaggia è famosa per la sua imponente formazione rocciosa a forma di T-Rex che si estende verso l’Oceano Indiano. Il panorama offerto da questo capolavoro naturale è davvero unico e affascinante.

Per gli appassionati di snorkeling o diving, un must-see dell’isola è la spiaggia di Crystal Bay. Grazie alla sua posizione privilegiata e all’incredibile barriera corallina che la circonda, questa baia offre un’esperienza subacquea indimenticabile e piena di emozioni.

Circondata da palme e vegetazione rigogliosa, crea un ambiente tropicale idilliaco. Inoltre, le sue acque trasparenti e calde sono l’habitat ideale per un’infinità di specie marine, tra cui tartarughe, murene, pesci e il raro Mola, un gigante gentile che può raggiungere i 3 metri di lunghezza.

Nusa Penida è anche la patria di altre spiagge straordinarie e suggestive, come Atuh Beach e Diamond Beach, entrambe caratterizzate da panorami da sogno e un’atmosfera di pace assoluta.

E infine c’è Suwehan Beach, meno conosciuta ma ugualmente incantevole, un angolo di paradiso nascosto che offre tranquillità e relax senza pari. La spiaggia è circondata da alte scogliere e acque cristalline, ideali per nuotare e rilassarsi.

Se siete alla ricerca di un’esperienza autentica e lontana dal turismo di massa, questa piccola isola indonesiana è il posto che fa per voi. Nusa Penida è un tesoro di bellezze naturali e paesaggi da sogno che attendono solo di essere scoperti.

Kelingking Beach a Nusa Penida, Indonesia

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Kelingking Beach, isola di Nusa Penida, Indonesia
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Le Isole Incoronate della Croazia sono le regine del mare

Il paradiso all’improvviso: è questo il sentimento che prevale nel viaggiatore nel momento in sui si trova al cospetto delle Isole Incoronate della Croazia. Un prezioso arcipelago che si fa spazio tra le limpide acque del Mar Adriatico e dove svettano questi meravigliosi fazzoletti di terra che possono essere definite le regine del mare.

Dove si trovano le Isole Incoronate

Le affascinanti Isole Incoronate si ergono in tutta la loro autenticità di fronte alla Dalmazia, a 15 miglia nautiche a ovest di Sebenico e 15 a sud di Zara. Composto da 147 tra isole, isolotti e grossi scogli, l’arcipelago si trova proprio a sud-est dell’isola Lunga – in croato Dugi Otok -, della quale sono la naturale continuazione.

Data la loro indiscutibile bellezza, sono persino conosciute come “la Polinesia dell’Adriatico” e sono la meta più indicata per i viaggiatori che hanno voglia di luoghi tranquilli, dove a regnare in maniera indiscussa sono la pace e la natura più vera.

Come arrivare e come visitare le isole

Prima di scoprire quali sono le attività che si possono fare presso le Isole Incoronate e le varie attrazioni che ci sono da vedere, è necessario essere a conoscenza di alcune informazioni che riguardano il come arrivare, in che modo visitarle e dove eventualmente soggiornare in questi angoli di paradiso.

Isole Incoronate, cosa sapere

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Veduta delle Isole Incoronate

Le Isole Incoronate sono immerse in un’area protetta, ciò vuol dire che nessuna di esse è dotata di aeroporto. Per arrivarci è infatti necessario partecipare a delle visite guidate che possono essere effettuate esclusivamente tramite imbarcazioni registrate per il trasporto passeggeri, e che quindi hanno ottenuto un’autorizzazione apposita dal Parco. In alternativa si può optare per il soggiorno di alcuni giorni, ma in questo caso dovete tenere bene a mente alcune informazioni.

Innanzitutto le isole non dispongono di hotel. Per i viaggiatori ci sono però delle case private che vengono affittate a prezzi alquanto elevati in 16 diverse località: Stiniva, Statival, Lupeska, Tomasovac – Suha punta, Sipnate, Lucica, Kravljacica, Striznja, Vruje, Gujak, Opat, Smokica, Ravni Zakan, Lavsa, Piskera – Vela Panitula, Anica on Levrnaka, Podbižanj, e Koromasna. Inoltre è proibito campeggiare al di fuori delle aree designate, ossia Ravno, Zakan e Levrnaka.

Per quanto riguarda le visite, è bene essere a conoscenza che le immersioni subacquee al di fuori di gruppi organizzati e approvati sono proibite. Alla luce di tutto ciò viene spontaneo domandarsi: cosa si può fare quindi presso le Isole Incoronate?

Cosa visitare

Partiamo dal presupposto che se deciderete di organizzare una vista presso le Isole Incoronate, che in lingua locale si chiamano Kornati, da lì a breve vi ritroverete in paradiso. L’arcipelago si caratterizza, infatti, per la presenza di impressionanti rocce che raggiungono altezze di 60-80 metri fuori dall’acqua, e più di 100 metri negli abissi.

Mastodontiche falesie, promontori e grotte si affacciano su un Adriatico più bello che mai, mentre di fronte a voi si apre un paesaggio che sembra non essere di questo pianeta.

Paesaggio isole Kornati

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Il paesaggio delle Isole Incoronate

Oltre a bagni indimenticabili e relax in spiagge che paiono essere dipinte da favolosi pittori, da queste parti è possibile osservare numerosi animali, più di 800 specie di piante, moltissimi uccelli come falchi pellegrini, gufi reali e sparvieri e, soprattutto, passeggiare tra la vegetazione.

Questi piccoli atolli sono infatti pregni di punti panoramici e belvedere naturali che possono essere scovati intraprendendo numerosi sentieri. In più, si possono gustare diverse delizie locali grazie a circa 20 ristoranti.

Ma non è finita qui perché, passo dopo passo, si può anche arrivare al cospetto della brulla isola di Piskera dove si fa spazio una chiesetta costruita dai pescatori. Poi ancora a Kornat, l’isola con la maggiore estensione di tutto l’arcipelago, in cui cerca di toccare il cielo la chiesetta della Madonna di Tarac, costruita nel Medioevo sui resti di basilica paleocristiana.

In sostanza una gita o un soggiorno presso le Isole Incoronate si fa per scoprire dei paradisi terrestri totalmente intatti, per lasciarsi andare alla pace, per cospargersi di natura selvaggia e per tuffarsi in un mare magnifico: sono i luoghi ideali per rimettersi al mondo, per creare un completo distacco dalla vita quotidiana.

Le spiagge da non perdere

Non stiamo scherzando: il mare che offre l’arcipelago delle Incoronate è il più bello di tutta la Croazia (e non solo). Una delle spiagge più affascinante è la Baia Telascica che sorge nella parte meridionale dell’Isola Dugi Otok. È una sorta di porto naturale protetto dai venti e dalle correnti dell’Adriatico che sfoggia tre zone separate da strettoie e fondali in cui vanno a riprodursi numerose specie marine. Tra le altre cose, proprio qui si sviluppa persino un lago salato.

Baia Telascica, Isole Icoronate

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I colori della Baia Telascica

Altrettanto affascinante è la Baia Saharun, una spiaggia sabbiosa situata sempre sull’Isola Dugi Otok. Un mare azzurro e cristallino invita ad immergersi e grazie al suo incredibile fascino è stata spesso elencata tra le “più belle baie del mondo”.

Poi ancora Ravni Zakan, un piccolo isolotto da raggiungere esclusivamente via mare che è un vero e proprio paradiso di natura incontaminata lambito da acque cristalline.

Non meno affascinante è Baia Opat, situata sull’isola Kornat. Dotata di molto spazio, è un piccolo angolo paradisiaco del Mar Adriatico che offre tutto il necessario per trascorrere una giornata di stupore.

Molto bella è anche l’Isola di Rava che si fa amare per la sua costa molto frastagliata e ricca di baie: ce ne sono persino tredici. L’habitat ideale di tartarughe di mare, delfini e stelle marine. Inoltre, secondo una leggenda, proprio qui si trova il centro del mondo, un buco enorme nella terra in cui in un tempo lontano sorgeva una pianta di gelso.

Meravigliosa è anche la Baia di Lernaka situata sull’isola omonima. Con ben 117 metri sopra il livello del mare, regala la vista migliore di tutta la zona. Dalla parte opposta vale la pena fare un salto anche presso la Spiaggia di Lojena, accarezzata da un mare cristallino e incorniciata da un panorama emozionante.

Informazioni utili

Per visitare nella migliore maniera possibile le Isole Incoronate è necessario tenere a mente alcune informazioni, oltre a quelle che vi abbiamo già dato. Se è vero che sono un paradiso di natura selvaggia, incontaminata, primitiva, è altrettanto reale che sono isole private e che per questo bisogna comportarsi come ospiti educati.

Inoltre, non esistono negozi e i sub autonomi con regolare qualificazione o patentino possono effettuare immersioni in autonomia presso 9 zone: Kornat (Opat – Tanka Prisliga), Samograd, Okljuc, Mala Panitula, Vela Panitula, Rasip, Kasela, Mana, Borovnik.

Infine, non è possibile portare sabbia o altro ed è proibito disturbare in qualsiasi maniera gli organismi marini.

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I viaggiatori confermano: questa è una delle spiagge più belle del mondo

Esistono luoghi che sono così belli che non si possono descrivere, ma solo vivere. Posti che per forme, lineamenti e colori assomigliano a tutti quegli scenari che popolano da sempre i nostri sogni, ma che sono reali e per questo ancora più straordinari. L’arcipelago hawaiano è uno di questi.

Le isole che lo compongono sono le più isolate del mondo, distano infatti 4.000 chilometri dalla costa americana, e sono completamente circondate dalle acque azzurre e cristalline dell’Oceano Pacifico. I motivi per raggiungerle, e per visitare questo eden terrestre, sono tantissimi e tutti sono destinati a lasciare senza fiato.

Questi lembi di terra di origine vulcanica, infatti, ospitano paesaggi selvaggi caratterizzati da scogliere, foreste tropicali, cascate e natura lussureggiante. Un discorso a parte meritano le spiagge, tra le quali spiccano quelle di sabbia bianca e dorata, rossa, nera e verde. Ed è proprio di una di queste che vogliamo parlarvi oggi, di quella che è considerata una delle spiagge più belle del mondo e che ha capeggiato la lista dei Best of the Best Beaches di Tripadvisor. Pronti a partire?

Tra le meraviglie dell’Isola di Maui

Il nostro viaggio di oggi ci conduce al cospetto di un’isola straordinaria, di un paradiso terrestre che merita di essere raggiunto e visitato da tutti almeno una volta nella vita. Stiamo parlando di Maui, l’isola dell’arcipelago hawaiano che ospita il Parco Nazionale Haleakala, proprio quello in cui si trovano alcune delle meraviglie naturalistiche più sensazionali del pianeta.

L’isola vanta oltre 30 miglia di spiagge, tra le quali sono annoverate le più belle del pianeta. Tappa imprescindibile degli amanti della natura è Kapalua, una distesa di sabbia dalle sfumature oro caratterizzata da una forma a mezza luna. Ma non è l’unica, sull’isola infatti troviamo anche Kaanapali Beach, quella che è considerata la spiaggia più bella degli Stati Uniti dai viaggiatori.

Un primato che non stupisce così tanto in realtà: basta guardare alcune delle fotografie che ritraggono questa distesa di sabbia per potersi immergere idealmente in quello che è uno scenario incantato.

Kaanapali Beach: la spiaggia più bella d’America

Meta prediletta degli amanti della natura e del mare, Kaanapali Beach è una delle spiagge più belle del mondo, sicuramente la più apprezzata tra i viaggiatori che esplorano gli Stati Uniti. Caratterizzata da una sabbia finissima e dorata, questa distesa delle meraviglie è bagnata da acque turchesi e cristalline che trasformano lo scenario in un vero e proprio paradiso terrestre.

Lungo la passeggiata che costeggia la spiaggia sono presenti hotel, negozi di lusso e ristoranti che consentono ai viaggiatori di trascorrere giornate con una vista mozzafiato. Non mancano, ovviamente, filari di palme ombreggianti che restituiscono la caratteristica atmosfera tropicale.

Immancabili, poi, sono gli sport acquatici. Kaanapali Beach è perfetta per tutti gli amanti delle immersioni, dello snorkeling e del surf che vogliono praticare queste attività in uno scenario da sogno con montagne lussureggianti che fanno da sfondo. La spiaggia è anche il perfetto punto di partenza per intraprendere dei trekking straordinari che permettono di ammirare alcuni dei luoghi più iconici e strabilianti dell’isola di Maui.