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Deiva Marina, il borgo più bello tra terra e mare

Oggi vi portiamo in Liguria, più precisamente in provincia de La Spezia, per scoprire un borgo che si sviluppa tra terra e mare. Parliamo di Deiva Marina, perla nostrana appena entrata a far parte del circuito “I Borghi Più belli d’Italia” e che si rivela un vero e proprio gioiello da diversi punti di vista.

Deiva Marina, cosa vedere

Particolarmente conosciuta per la sua grande spiaggia di sabbia mista a ghiaia e sassolini e per il suo mare azzurro, cristallino e pulito, Deiva Marina ha molto più da offrire al visitatore. Passeggiare nel suo pittoresco centro storico, infatti, si rivela un vero piacere a tal punto da chiedersi perché mai non lo si è fatto prima.

Deiva Marina è un insieme di i tipici caruggi che regalano scorci emozionanti sul mare, ma anche palazzi, ville storiche e chiese delle origini antiche. Da queste parti caratteristici vicoli liguri conducono di fronte a meravigliose ville settecentesche con giardini alla genovese, case, torri dai colori ocra e rosa, edifici con decorazioni artistiche sulle facciate e minuscole piazzette. Quello che si può fare nel borgo antico di Deiva Marina  è percorso piacevole in cui si alternano porte, archi, scalette e terrazze ricche di fiori.

Da non perdere assolutamente è la Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio Abate che risale al Settecento, un edificio in stile classico con richiami barocchi e con un sagrato policromo realizzato con ciottoli colorati di fiume che danno vita anche a una rosa dei venti e soggetti marinareschi. Particolarmente suggestivi anche l’organo custodito al suo interno che risale al 1848, e alcune tele interessanti del XVIII secolo.

Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio Abate devia marina

La Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio Abate

Sono ben conservate, inoltre, due torri di avvistamento erette ai tempi della Repubblica di Genova. La Torre Saracena ha una forma quadrangolare e oggi è sede di diverse mostre ed eventi culturali. L’altra, invece, è una torre costiera e ha una forma cilindrica. Sfortunatamente, durante l’alluvione del 1852, metà di essa crollò lasciando solamente un moncone semicircolare.

Il mare e la natura di Deiva Marina

Il bellissimo borgo di Deiva Marina è diviso in due parti principali: il paese vecchio, verso l’interno, che si sviluppa attorno alla piazza di fronte alla Chiesa di Sant’Antonio Abate, e la Marina, appunto, un’area più recente che si affaccia sul mare.

Ma non solo. Deiva Marina è circondata da rilievi, tra cui il più elevato è il monte San Nicolao (847 m s.l.m.). In località Baracchino, invece, un sentiero sale alla sommità del monte Pietra di Vasca (801 m) dal quale è possibile ammirare una vista che spazia dalla fascia costiera tra Sestri Levante e La Spezia, fino alle maestose Alpi Apuane e, verso l’interno, fino al monte Gottero. Nelle alture di Deiva Marina vi è, tra le altre cose, il Passo del Bracco alto 610 m., uno dei tratti più tortuosi e interessanti dell’antica via Aurelia.

Rilievi sinuosi e pittoreschi permettono agli amanti del trekking di regalarsi passeggiate indimenticabili lungo sentieri che alternano strapiombi a picco sul mare e tratti immersi nei boschi di castagno, particolarmente suggestivi durante la stagione autunnale.

Situata nella vallata dei torrenti Deiva e Castagnola, in prossimità della foce, sulla Riviera di Levante, Deiva Marina si distingue per essere una rinomata e frequentata località balneare con ampie spiagge e un mare da sogno. Ci sono anche stabilimenti balneari attrezzati e le coste frastagliate ai lati del borgo ben si prestano per le immersioni subacquee.

Deiva Marina spiagge

L’ampia spiaggia di Deiva Marina

Cosa fare nei dintorni di Deiva Marina

Il comune di Deiva Marina è suddiviso in due frazioni: Piazza e Mezzema e altrettante località come, per esempio, Passano. Viene da sé capire che anche i suoi dintorni regalano diverse bellezze da visitare.

L’antico abitato di Mezzema, situato in zona collinare, dona al visitatore una bellissima Chiesa Parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo. L’edificio è citato nel diploma di Carlo Magno del 774, ma secondo alcune ricerche storiche la sua fondazione potrebbe essere ben più antica, intorno al VII o VIII secolo. Al suo interno è possibile ammirare una statua del Santo creata dallo scultore Anton Maria Maragliano.

Passano, posizionata a 298 m s.l.m., vanta i resti del Castello feudale dell’omonima famiglia distrutto dalle truppe della Repubblica di Genova nel 1174, e dell’Ospedale di San Nicolao di Pietra Colice, con annesso ricovero per i viandanti.

Interessante anche la frazione di Piazza dove è possibile visitare la Chiesa Parrocchiale di Sant’Anna edificata nel XVIII secolo, mentre in località Piani della Madonna è ubicato il santuario di Nostra Signora Assunta costruito sui resti di un preesistente edificio.

Potreste fare una sosta anche a Casa Marcone che è attraversata dalla strada statale 1 Via Aurelia in prossimità del Passo del Bracco. A monte delle abitazioni si trovano ancora tracce dell’antica via Aurelia che un tempo costituiva l’unica via di comunicazione tra Genova e Roma. Inoltre, nei pressi di una estesa radura boschiva, sono ancora evidenti tracce e resti di un accampamento militare resistito fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Infine il Passo del Bracco che possiamo definire il regno dei motociclisti. Un percorso molto antico e già utilizzato dai romani che lo attraversavano per arrivare dall’entroterra delle Cinque Terre al Golfo del Tigullio. Inutile dirvi che i panorami sono bellissimi dal momento che spaziano da Sestri Levante fino a La Spezia.

Passo del Bracco liguria

Un tratto del Passo del Bracco

Un’area dell’entroterra di Deiva Marina che si presta perfettamente per fare escursioni. Il tutto immersi in una macchia mediterranea costellata di pini e castagni. Chi ama fare trekking apprezzerà anche i numerosi sentieri che collegano il borgo di Deiva Marina alle vicine località di Moneglia e di Framura.

Insomma, Devia Marina con i suoi verdi pendii che si tuffano in mare, le piccole spiagge seminascoste, la vasta rete di sentieri che sono eredità delle antiche vie del sale, è un vero e proprio paradiso per gli appassionati di escursionismo, di storia ma anche di mare.

E il suo borgo antico, caratterizzato da vicoli stretti e case color pastello tipiche dell’architettura ligure, è un vero e proprio gioiello da scoprire a passo lento. Così come lo sono le sue numerose frazioni che impreziosiscono le colline circostanti. Un vero e proprio richiamo verso l’entroterra ligure, come i numerosi sentieri che alternano strapiombi a picco sul mare e tratti immersi nei boschi di castagno, per poi tuffarsi nelle incantevoli spiagge locali.

Deiva Marina borgo

Una splendida vista del borgo di Deiva Marina

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Idee di Viaggio mare Mediterraneo montagna rifugi Viaggi

Il rifugio perfetto nel Mediterraneo è una piccola isola colorata

Le destinazioni di viaggio che scegliamo passano inevitabilmente per le esperienze che vogliamo vivere, sempre più autentiche e rilassanti che ci permettono di sfuggire al caos e al disordine dei giorni. Sappiamo quindi che, per soddisfare le nostre esigenze, è necessario andare alla ricerca di tutte quelle realtà poco battute dal turismo di massa.

In questo senso, le isole poco affollate ma straordinarie diventano le perfette mete di una vacanza volta a nutrire i sensi e a recuperare le energie. Ma non c’è bisogno di volare dall’altra parte del mondo per vivere esperienze incredibili perché, nel cuore del Mediterraneo, esiste un’isola incontaminata e bellissima tutta da scoprire. Benvenuti a Linosa.

La vacanza perfetta nel cuore del Mediterraneo

Sorge proprio al centro del Mediterraneo la splendida isola di origine vulcanica che si trasforma, in ogni momento dell’anno, nel rifugio perfetto per chi vuole fuggire dal caos cittadino. Linosa, parte dell’arcipelago delle Pelagie, è situata a nord rispetto a Lampedusa ed è considerata, come le altre isole minori della Sicilia, una vera e propria oasi di pace.

Linosa

Linosa

Le sue origini sono antichissime dato che, la prima menzione di Linosa, risale alla Naturalis Historia di Plinio il Vecchio. Qui non esistono locali notturni e discoteche, non ci sono strade e vie affollate, né traffico con il quale fare i conti. Esistono però case colorate addossate l’una all’altra, botteghe e locali autentici dove poter assaporare la tradizione. Tutto scorre lento qui, assecondando esclusivamente i ritmi scanditi dalle onde.

Sono poco più di 400 gli abitanti dell’isola, molti dei quali si occupano proprio di preservare la meravigliosa e antica storia che il territorio conserva. Questo lembo di terra, sospeso tra cielo e mare, e che misura poco più di 5 km, è stato il rifugio dei Romani durante le Guerre Puniche, poi passato nelle mani degli arabi e dei normanni, fino a quelle degli aragonesi.

Negli anni ’60, grazie anche alla tecnologia, la piccola Linosa è tornata a splendere, complice quell’antica bellezza mai sfiorita. È tornata a essere un rifugio, questa volta di viaggiatori bisognosi di pace, relax e meraviglia.

Linosa

Linosa

Cosa fare a Linosa, tra case colorate e spiagge vulcaniche

Le case colorate di Linosa che si affacciano sulle strade dell’isola, creano un’atmosfera magica e suggestiva, quasi incantata. Sembra davvero di essere in un luogo non assoggettato dalle leggi del tempo e dello spazio.

Per scoprire l’isola non potete sbagliarvi: l’unica e grande strada isolana, che conduce direttamente al mare, fa immergere i visitatori in un’atmosfera fiabesca.

I colori brillanti della zona centrale lasciano il posto a tinte più scure, ma estremamente affascinanti, sono quelli delle spiagge nere, caratterizzate da sabbia vulcanica, che si alternano a rocce suggestive che si affacciano sul mare. Per godere ancora di più di questo lembo incontaminato il consiglio è quello di raggiungere la Cala Pozzolana di Ponente per avvistare le splendide tartarughe Caretta Caretta.

Dalla cima del Monte Vulcano, raggiungibile con un sentiero escursionistico, è possibile invece ammirare la piccola isola dall’alto, le sue meravigliose distese lussureggianti, tipiche della macchia mediterranea, e le affascinanti case colorate.

Monte Vulcano

Monte Vulcano

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Idee di Viaggio mare Sardegna Viaggi

Esplorare l’anima selvaggia della Sardegna a bordo di un treno

Sono le esperienze, quelle più autentiche e straordinarie, che ci muovono verso quelle destinazioni che già conosciamo o che da tempo sono in cima alle nostre travel wish list. Lasciare da parte i sentieri più battuti del turismo, quelli che passano tra i monumenti iconici e le attrazioni turistiche più conosciute, è ormai una consuetudine per i viaggiatori che sono alla ricerca di avventure che inebriano i sensi, che incantano la vista e che riscaldano il cuore.

Le esperienze, come abbiamo già anticipato, sono al centro di tutto. È da queste che si costruisce il viaggio straordinario verso le meraviglie del mondo. E tra queste non può mancare quello che ci conduce direttamente nelle viscere della Sardegna più autentica e selvaggia, a bordo di un treno.

Non un treno qualunque, intendiamoci, ma quello che prende in prestito i colori dalla natura che attraversa. Il Trenino Verde, infatti, si immerge negli incontaminati paesaggi sardi, percorrendo in lungo e in largo strade che squarciano il territorio, dall’entroterra alla costa, per scoprire e riscoprire la grande bellezza.

A bordo del Trenino Verde

Il Trenino Verde, probabilmente, non ha bisogno di presentazioni perché la sua presenza in terra sarda è trattata alla stregua di un monumento di immenso valore. E in effetti lo è davvero, con la sua storia centenaria, con i suoi record ferroviari, con i suoi itinerari che lasciano ogni volta senza fiato.

Un’esperienza che ogni viaggiatore dovrebbe fare almeno una volta nella vita, ma anche due, o cinque per seguire tutte le rotte che si snodano all’interno dell’anima più autentica della regione di Sardegna, tra la costa e il mare.

La ferrovia del Trenino Verde è la testimonianza di un lavoro antico e fruttuoso condotto per mettere in mostra l’infinita bellezza del territorio. Si tratta della più lunga rete ferroviaria turistica di tutta Europa con i suoi 438 chilometri che creano ben 5 itinerari diversi.

Attivo da oltre un secolo, il Trenino Verde offre agli ospiti a bordo un viaggio nel viaggio che passa tra le rigogliose foreste, tra gli immensi uliveti che si perdono a vista d’occhio. Che attraversa ponti e costruzioni architettoniche, che passa leggiadro su distese pianeggianti fino ad inerpicarsi sulle alture quasi a fatica, come se volesse raggiungere il sole che fa brillare il territorio circostante.

Un viaggio lento nel cuore della Sardegna

È un viaggio lento quello a bordo dei vagoni del Trenino Verde, ma emozionante, suggestivo e magico. Ogni chilometro percorso racconta una storia, ogni paesaggio lascia senza fiato. È come stare nel salotto di casa, mentre fuori il mondo si mette in movimento per far vedere le sue meraviglie.

E sono tante, le bellezze che appaiono agli occhi di chi guarda dal finestrino del Trenino Verde. Ci sono le rive del lago San Sebastiano e le lussureggianti colline di Isli seguite dalle campagne di Nurallao. E poi ci sono i borghi, quello di Mandas e quello di Laconi, e ancora quelli di Orroli, Nurri, Villanova Tulo che caratterizzano la linea che va da Mandas a Sadali. I paesaggi sono modellati dai venti, dal sole e delle stagioni e sono sempre straordinari.

Al viaggiatore è data la possibilità di scegliere l’intensità dell’avventura. Ci sono i viaggi brevi ed estremamente spensierati ( Bosa-Nigolosu Express) adatti a grandi e bambini, e quelli un po’ più lunghi che attraversano i territori più aspri della regione (Mandas-Laconi; Laconi-Mandas; Bosa-Macomer). E poi ci sono quelli impegnativi, durante i quali ci si ritrova seduti per ore sui sedili di un secolo fa, in vagoni che non hanno l’aria condizionata, ma che attraversano un paesaggio estremamente primordiale che ci fa innamorare (Mandas-Seui; Arbatax-Gairo; Palau-Tempio). Pronti a partire?

treno verde sardegna

Treno verde, Sardegna

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Arcipelago Toscano isole mare Mediterraneo Notizie Viaggi

Alla scoperta dell’isola di Gorgona, scrigno mediterraneo

Gorgona è la più piccola isola dell’arcipelago toscano e, insieme a Capraia, Pianosa, Elba, Giglio, Giannutri e Montecristo, costituisce il Parco nazionale arcipelago toscano. COme tutte le isole, anche questa si può visitare. Ma ci sono delle regole e delle limitazioni severissime.

Un po’ dovute alla tutela ambientale del luogo, essendo Gorgona famosa per essere ancora un’isola piuttosto selvaggia. Un po’ per tutelare i suoi abitanti che sono alquanto particolari…

Paradiso naturalistico

Lungo la sua costa, s’incontrano insenature suggestive e deliziose piccole baie, come Cala Scirocco, con la Grotta del bove marino, un tempo rifugio delle foche monache. Verso ponente, la costa si fa più aspra e cade a picco sul mare, mentre se ci si dirige verso levante digrada formando tre piccole cale: Cala Maestra, Cala Marcona e Cala Scirocco. Una più bella dell’altra. Un paradiso naturale. Da salvaguardare.

La presenza umana

Sull’isola di Gorgona ci sono anche tracce della presenza dell’uomo, A partire dal piccolo porto attorno al quale s’è sviluppato l’abitato principale. Borgo di pescatori, oggi conta meno di dieci abitanti che vivono stabilmente nel paese

Benché l’isola sia ancora piuttosto incontaminata, vi si trovano anche due antiche fortificazioni: la Torre Vecchia e la Torre Nuova. Più in alto c’è poi Villa Margherita, costruita sui resti romani.

Fu scelta nel V secolo come luogo ideale dai monaci eremiti che edificarono il Monastero di Santa Maria e di San Gorgonio dei quali oggi abbiamo solo alcuni resti. Della Chiesa di San Gorgonio, invece, si possono ammirare i restauri effettuati nel XVIII secolo e i vicini magazzini utilizzati dai monaci per il trattamento e la conservazione delle acciughe sotto sale, una risorsa primaria dell’isola fino al secolo scorso.

L’ultima isola-carcere

I veri abitanti dell’isola sono coloro che vivono rinchiusi nel carcere. Gorgona è, infatti, l’ultima isola-carcere attiva in Europa nonché la più piccola. La ricchezza naturalistica, unita al fascino di un luogo modello di recupero sociale (qui i carcerati coltivano le vigne e gli ulivi imparando così un mestiere), la rendono una tra le isole-carcere più amate dai visitatori.

Visitare l’isola di Gorgona

Il parco, in collaborazione con l’Amministrazione penitenziaria, programma nella bella stagione escursioni per far conoscere questo territorio protetto, seppure con alcune limitazioni dovute da una parte al regime carcerario e dall’altra alla tutela della biodiversità del luogo.

Dal 2 marzo sono aperte le prenotazioni online per visitare Gorgona. Le visite iniziano il 19 marzo partendo da Livorno. La visita consiste in un’escursione trekking con una guida lungo il percorso autorizzato. Le escursioni possono essere effettuate solo se si è dotati di scarpe da trekking con suola scolpita.

L’itinerario escursionistico è lungo 6 chilometri, con un dislivello di 250 metri, quindi piuttosto semplice, per una durata di circa tre ore.

Info utili

Per la conferma della prenotazione è necessario compilare, almeno una settimana prima, un modulo completo di tutti i dati anagrafici che verranno trasmessi alla Polizia Penitenziaria per i necessari controlli.

In base alle disposizioni dell’Amministrazione Penitenziaria, durante la visita è obbligatorio seguire tutte le indicazioni della guida, non è possibile muoversi individualmente, non è consentito l’uso di apparecchi fotografici né di telefoni cellulari. Chi visita l’isola non potrà non restare abbagliato dalle acque smeraldine che invogliano a tuffarsi. Invece è severamente vietato.

Il costo di partecipazione all’escursione a Gorgona è di 45 euro per gli adulti, 36 euro i ragazzi dai 5 ai 12 anni mentre è gratuito per bambini da 0 a 4 anni. Il costo è comprensivo di trasporto marittimo da Livorno a/r, ticket di accesso all’area protetta e servizio guida. Le info a questo link.

gorgona

L’isola di Gorgona nell’Arcipelago toscano ©R. Ridi

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classifica litorali mare Notizie Viaggi

Perché queste sono le migliori spiagge del mondo per il 2022

Come ogni anno TripAdvisor ha stilato la classifica delle migliori spiagge del mondo. Una lista di ben 25 località da sogno scelte e valutate dagli utenti della piattaforma. Tante le sorprese, ma anche una soddisfazione per il nostro Paese. Scopriamo insieme di cosa stiamo parlando.

Spiaggia dei Conigli, la più bella d’Europa

Unica italiana presente in classifica, ma sopratutto l’unica europea che compare nella top ten della classifica delle spiagge più belle del mondo è la nostra Spiaggia dei Conigli dell’isola di Lampedusa, che si piazza al decimo posto aggiudicandosi il titolo di spiaggia più bella d’Europa. Un vero e proprio gioiello della natura che sorge all’interno di una baia.

Pur essendo il regno del gabbiano reale, il suo nome sarebbe attribuibile, secondo alcuni, all’ammiraglio Smith che nei primi anni dell’Ottocento parlò di Rabit Island. Uno scenario da sogno immerso in un’atmosfera incantata, con una incredibile fauna marina e un’acqua la cui limpidezza e le cui sfumature azzurre fanno innamorare all’istante.

Spiaggia dei conigli lampedusa

La Spiaggia dei Conigli, la più bella d’Europa

Baía dos Golfinhos, il regno dei delfini

Voliamo poi in Brasile per scoprire lo spettacolo che occupa la nona posizione della classifica delle spiagge più belle del mondo: Baía dos Golfinhos, una vera e propria meraviglia adagiata sul litorale dello Stato Rio Grande do Norte che si distingue per essere un autentico balcone sull’Oceano Atlantico.

Ma non solo. Come dice il suo nome (Golfinhos) questo è un vero e proprio regno dei delfini. Diversi curiosi animali, infatti, sono spesso visibili all’orizzonte.

Baía dos Golfinhos brasile

La splendida Baía dos Golfinhos

Trunk Bay Beach, un angolo di paradiso

Spostiamoci questa volta alle Isole Vergini per scoprire l’angolo di paradiso che occupa l’ottava posizione della classifica: Trunk Bay Beach. Si tratta di un vero e proprio luogo idilliaco che fa parte dell’area protetta del Parco Nazionale delle Isole Vergini. Mezzo chilometro di spiaggia le cui e acque offrono buone opportunità per chiunque ami fare snorkeling.

L’attrazione regina per gli appassionati di fauna oceanica, però, è sicuramente il sentiero subacqueo appositamente allestito per consentire incontri ravvicinati con le creature del mare.

 isole vergini Trunk Bay Beach

Un paradiso chiamato Trunk Bay Beach

Baia do Sancho, una lingua di sabbia

Torniamo ancora in Brasile per scoprire la spiaggia che occupa la settima posizione di questa classifica: Baia do Sancho. Si trova sulla spettacolare Isola di Fernando de Noronha ed è uno dei posti migliori al mondo per immergersi, oltre a presentarsi come un’incantevole lingua di sabbia. La terraferma, invece, ospita i luoghi di nidificazione delle tartarughe caretta caretta.

Baia do Sancho brasile

La favolosa Baia do Sancho

Radhanagar Beach e il fenomeno della bioluminescenza

La sesta spiaggia più bella del mondo secondo gli utenti di TripAdivisor è Radhanagar Beach. Una meraviglia situata nell’Isola di Havelock nelle Andamane, a est dell’India. La sua particolarità? Oltre a essere eccezionale, questo è uno dei luoghi ideali in cui ammirare il fenomeno della bioluminescenza, ossia quando gli organismi viventi emanano luce attraverso particolari reazioni chimiche.

Radhanagar Beach india

Radhanagar Beach durante un giornata di sole

Eagle Beach, con i celebri Fofoti tree

In quinta posizioni tornano i Caraibi ma questa volta con Aruba e la sua Eagle Beach, una magnifica spiaggia di sabbia bianca e un mare con spettacolari sfumature turchesi. Questa spiaggia ospita anche una zona rocciosa dove si possono ammirare i piccoli granchi che abitano gli scogli.

Ma non solo. Qua svettano anche i celebri Fofoti tree, alberi tipici che hanno la peculiarità di essere sempre piegati verso sud ovest, a causa dei forti venti che soffiano sull’Isola.

Eagle Beach aruba

Eagle Beach e i suoi alberi

Quarta Praia, tranquillità assoluta

Al quarto posto troviamo ancora il Brasile con Quarta Praia, caratterizzata da acqua calda e sabbia finissima. Si trova nell’Isola Morro de São Paulo e qui regna una tranquillità assoluta con piscine naturali di acque limpida perfette per le immersioni. Il luogo ideale per sdraiare un asciugamano sotto una pianta di cocco e starsene isolati in pace. Ma attenzione al fondale che è ricco di pietre e e coralli.

Quarta Praia brasile

Il paradiso di Quarta Praia

Turquoise Bay, con limpide acque vergini

Medaglia di bronzo per una spiaggia australiana: Turquoise Bay. Situata nella nella contea di Exmouth, secondo gli utenti di TripAdvisor è una delle spiagge incontaminate più belle del mondo a due passi dalla barriera corallina. Inoltre, è famosa per le sue limpide acque vergini e anche per le incredibili esperienze di snorkeling che ci si possono fare: coralli colorati, tartarughe, calamari e numerose specie di pesci (oltre 500) di tutti i colori possibili.

Turquoise Bay australia

I colori di Turquoise Bay

Playa de Varadero, dai colori oro e rosa

Secondo gradino del podio per Playa de Varadero a Cuba, una delle più famose dell’Isola e che si distingue per essere una lingua di terra di 30 km di cui 22 costituti soltanto da spiaggia di un colore misto, oro e rosa. Chiamata anche “Playa Azul”, grazie alla sua perenne luce tropicale, la sua esotica e lussureggiante vegetazione e la qualità delle sue acque, è una delle principali attrazioni per i viaggiatori di tutto il mondo.

Varadero cuba

Varadero vista dall’alto

Grace Bay, assolutamente idilliaca

La spiaggia più bella del mondo secondo gli utenti di TripAdvisor è Grace Bay a Providenciales, base di partenza per visitare le Isole Turks e Caicos a sud-est delle Bahamas. Acque calme e poco profonde grazie alla vicina barriera corallina, vanta anche un paesaggio marino idilliaco: chilometri e chilometri di barriere coralline si trovano a pochi passa dalla riva e sono facilmente raggiungibili con una barca.

Grace Bay spiaggia più bella mondo

Grace Bay, la spiaggia più bella del mondo

Le altre 15 spiagge in classifica

Non sono di certo da meno le altre 15 spiagge in classifica. Veri e propri paradisi tropicali da cui lasciarsi incantare almeno una volta nella vita. Eccole in ordine di preferenza da parte degli utenti di TripAdvisor:

  • Cable Beach, Broome, Australia;
  • Praia da Falésia, Olhos de Agua, Portogallo;
  • Hapuna Beach State Recreation Area, Hawaii;
  • Siesta Beach, Siesta Key, Florida;
  • Maho Bay Beach, St John, Isole Vergini;
  • Poipu Beach Park, Hawaii;
  • Playa de Muro Beach, Majorca, Spagna;
  • Playa Manuel Antonio, Manuel Antonio, Costa Rica;
  • Playa Norte, Isla Mujeres, Messico;
  • Nungwi Beach, Zanzibar, Tanzania;
  • Magens Bay, St Thomas, Isole Vergini;
  • Nissi Beach, Ayia Napa, Cipro;
  • Bavaro Beach, Repubblica Dominicana;
  • Balos Lagoon, Crete, Grecia;
  • Yonaha Maehama Beach, Miyakojima, Giappone;

Non resta che organizzare un viaggio per andare alla scoperta di almeno uno di questi Eden in Terra.

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Idee di Viaggio Isole Baleari Isole Canarie Mar Rosso mare offerte vacanze Viaggi

Vacanze primavera-estate 2022: le migliori offerte tra Italia, Baleari, Grecia, Mar Rosso e Canarie

Chiunque, almeno una volta, si sia trovato ad organizzare una vacanza low-cost online, sa bene quanto sia difficile destreggiarsi nella sconfinata giungla del web, tra mille siti dalla dubbia affidabilità e recensioni che dicono tutto e il contrario di tutto.

Molte sono le agenzie di viaggio che promettono e non mantengono, che spiazzano con costi nascosti o che pubblicano foto di posti da cartolina, per poi rifilare tutt’altro. Ma come evitare una spiacevole sorpresa e godersi la tanto meritata vacanza?

Qualità e trasparenza devono essere i primi criteri di scelta di un tour operator fidato. Non è un caso se 30.000 viaggiatori ogni anno scelgono VacanzaPromo.it. Il motivo? Prezzi competitivi, trasparenza e affidabilità sono gli ingredienti principali per chi vuole trascorrere una vacanza indimenticabile.

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In entrambi i casi si può contare sull’assistenza gratuita di VacanzaPromo, il fiore all’occhiello dell’azienda.

Dove andare con VacanzaPromo

Con l’asticella del mercurio in ascesa, è chiaro che le mete più gettonate siano quelle incentrate sul binomio sole e mare. E chi non si immagina disteso su una soleggiata spiaggia tropicale, cullato dalla dolce brezza marina, dopo mesi di lavoro e sacrifici?

Chi quest’estate vuole finalmente concedersi la tanto rimandata meta esotica, può approfittare delle offerte di VacanzaPromo: prenotando entro il 15 marzo sarà possibile partire a prezzi stracciati per le Isole Baleari, la Grecia, le Canarie e il Mar Rosso.

Ma anche la nostra penisola non ha nulla da invidiare alle mete tropicali: basti pensare alle spiagge in Puglia, Sardegna, Calabria, Campania, Toscana, sempre più apprezzate anche dalle famiglie, grazie alle tante proposte di VacanzaPromo pensate su misura di bambino. Molti sono infatti i villaggi turistici che offrono servizi e soluzioni ideate per soddisfare ogni componente della famiglia: dalle aree giochi per bambini ai servizi di assistenza all’infanzia, fino all’intrattenimento pensato per tutte le età.

E le occasioni per le famiglie non si limitano al nostro Paese: il Travelloso Village Fuerteventura, sulla bellissima spiaggia di Sotavento, il Travelloso Village Lanzarote, ed il Travelloso Village Gran Canaria offrono più di un’occasione per coinvolgere anche i più piccoli in attività sportive e ricreative.

VacanzaPromo: ad ognuno la sua vacanza ideale

Chi svolge il mestiere di tour operator con competenza e professionalità, sa che non esiste una vacanza perfetta per tutti. Motivo per cui VacanzaPromo adatta i propri pacchetti alle esigenze e ai gusti dei diversi viaggiatori, che si tratti di coppie in cerca di relax e benessere, di sportivi amanti della vita attiva, di gruppi di amici in cerca di divertimento o di famiglie numerose.

In particolare, VacanzaPromo propone due diverse formule: “Sport e Benessere” e “Free Spirit”, quest’ultima dedicata principalmente al pubblico dei giovani che vogliono trascorrere la vacanza estiva a Ibiza, Mykonos o Santorini.

Chi viaggia con la famiglia sa quanto possa essere difficile trovare un villaggio capace di accogliere i bambini, magari vicino ad un litorale sabbioso comodo per la balneazione, con piscina dedicata, miniclub e altre attività su misura. VacanzaPromo viene incontro alle esigenze dei genitori che vogliono trascorrere una vacanza rilassante e dinamica, ma che al contempo desiderano la serenità di poter lasciare i propri bambini a divertirsi negli spazi dedicati.

Proprio nei villaggi disponibili su VacanzaPromo i bambini potranno trascorrere delle giornate felici nei mini club e nelle aree giochi, stimolati dalle attività e dall’intrattenimento proposto dallo staff, competente e formato.

Con i viaggi di VacanzePromo chiunque può iniziare a pianificare il viaggio a lungo sognato. Per preventivi e informazioni rimandiamo alla pagina ufficiale: https://vacanzapromo.it/

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Lady Gaga litorali mare Notizie Viaggi

La spiaggia che ha fatto impazzire Lady Gaga. Un vero paradiso

Una story pubblicata da Lady Gaga su Instagram ha fatto fare a questa spiaggia il giro del mondo. E chi non ne aveva mai sentito parlare, dopo avere visto il video sul social ha già deciso quale sarà la prossima meta di viaggio: l’Australia.

La spiaggia meravigliosa si chiama Twilight Beach, la “spiaggia del crepuscolo”. Giusto per collocarla, si trova nei pressi della cittadina di Esperance, la città più famosa e più vicina a questo paradiso è Perth, nel Western Australia, che in realtà dista ben 700 chilometri. Se siete stati in Australia sapete bene che qui le distanze sono enormi e che per andare da una località all’altra bisogna calcolare sempre tempi molto lunghi.

Esperance si trova in una insenatura con uno dei panorami più incantevoli dell’Australia e con alcune delle spiagge più bianche e delle acque più limpide di tutto il Paese. E Twilight Bay, dove si trova la spiaggia citata da Lady Gaga, è una di queste, dove la sabbia bianchissima incontra acque turchesi.

Ma la sua particolarità, che poi è quella la rende anche una delle spiagge più belle del mondo, è data da alcune scogliere di granito rosa liscissimo che si gettano nel mare: è uno dei litorali più scenografici dell’Australia.

Questa parte di costa è attraversata da uno degli itinerari più spettacolari australiani, il Great Ocean Trail. Lungo 17 km e percorso ogni anno da tantissimi appassionati di trekking e di bicicletta (ma lo si può fare anche con la carrozzina), metà del sentiero si sviluppa proprio lungo la bellissima costa di Esperance.

Il resto del percorso s’inoltra nel bush fino a raggiungere il famoso Pink Lake, il lago rosa di acqua salata il cui color chewing gum è causato da un batterio che produce un pigmento proprio di questo color pastello.

La costa di Esperance regala paesaggi insoliti e unici al mondo. un’atra delle spiagge vicine, Lucky Bay, con una sabbia tra le più bianche dell’Australia. È famosissima per i canguri che vengono qui per sdraiarsi e scaldarsi al sole. Una scena che solo in questa parte d’Australia si può ammirare. Di fronte, nel mare, non è insolito avvistare i delfini che sguazzano nell’acqua trasparente.

In lontananza, le bellissime isole disabitate dell’arcipelago di Recherche, cento isolotti dove provare un’esperienza alla Robinson Crusoe. Qui si possono fare escursioni giornaliere o rimanere nella riserva naturale di Woody Island, dove le uniche attività sono passeggiare nel bush, nuotare, fare snorkeling e pescare. E osservare i piccoli wallaby saltellare qua e là.

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La spettacolare Twilight Beach nel Western Australia

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Barbagia Destinazioni mare Sardegna Viaggi

Perché devi assolutamente fare un viaggio in Barbagia

Meravigliosa e amata dal mondo interno è la nostra Sardegna. Meta ambitissima per il turismo estivo, è in realtà un’Isola che si rivela speciale in ogni suo angolo, e durante tutte le stagioni. Ma c’è una zona che, più di altre, rappresenta il vero e proprio cuore della regione: la Barbagia.

Barbagia, dove si trova

Siamo nella provincia di Nuoro (o almeno quasi interamente) un’area caratterizzata da un paesaggio selvaggio e autentico. Un territorio prevalentemente montuoso situato sui fianchi del massiccio del Gennargentu che, al tempo stesso, si affaccia sul mare, ma in in uno dei tratti meno accessibili e sfruttati della costa.

Si divide in Barbagia di Nuoro, nella parte Nord-Orientale dell’Isola; Barbagia di Ollolai, una regione storica della Sardegna Centrale; Mandrolisai, dove si trovano le più alte cime montuose delle Barbagie; Barbagia di Belvì, caratterizzata dai “tacchi”, ossia degli altipiani calcarei incisi e separati da profonde vallate; Barbagia di Seùlo, una micro regione della Sardegna Centro Orientale e l’Ogliastra, una zona dell’Isola che fa innamorare a prima vista.

Da queste parti costumi e tradizioni, insieme a una natura generosa, caratterizzano e differenziano la vita delle sue genti da millenni. Un vero e proprio patrimonio culturale e naturale che è stato spesso narrato da molti scrittori. Dai nuoresi Grazia Deledda e Salvatore Satta, fino all’inglese David Herbert Lawrence.

barbagia cosa fare

Una angolo della Barbagia

I borghi della Barbagia

Impossibile non rimanere affascinati dalla magia dei borghi della Barbagia, suggestivi centri storici caratterizzati da case in granito, vicoli stretti, coortes e pergolati di vite. Per esempio la pittoresca Orgosolo, una località in cui le strade “parlano” attraverso i murales, dipinti su pareti che raccontano vita, cultura e rivendicazioni politiche.

E poi Oliena, la patria del sublime Cannonau, il vino che stregò D’Annunzio. Gavoi, dal canto suo, è un luogo perfetto in cui perdersi tra le stradine del centro “vestite” con abiti di fiori, così come Galtellì è un posto speciale per scoprire eleganti palazzi in calce bianca e una bella chiesa anticamente nota come Santa Maria delle Torri, in seguito denominata del Santissimo Crocifisso in virtù della miracolosa sudorazione del Crocifisso in essa conservato.

Orgosolo murales

I graffiti di Orgosolo

Barbagia, paradiso naturalistico

La Barbagia si rivela un vero e proprio paradiso per chi ama lasciarsi andare in emozionanti esperienze all’aria aperta. Da non perdere è certamente una visita al Supramonte, un vasto complesso montuoso calcareo-dolomitico dove il bianco delle rocce, il verde della vegetazione e il blu del cielo regalano contrasti cromatici che non lasciano di certo indifferenti.

Incredibile anche la Sorgente di Su Gologone a Oliena, un’area di estremo interesse naturalistico, geologico, storico e persino archeologico. Gli amanti dell’antico non possono di certo perdere la Valle di Lanaittu, dove sono stati rinvenuti i resti umani più datati dell’Isola. E poi il villaggio nuragico di Tiscali, dove, secondo la leggenda, gli ultimi sardi si rifugiarono per sfuggire ai conquistatori.

E che dire della Foresta di Montes? Un’immensa distesa verde con infinite varietà florofaunistiche tra cui una lecceta plurisecolare, unica nel bacino del Mediterraneo per estensione e caratteristiche. Da qui, inoltre, ci si deve assolutamente concedere la possibilità di ammirare il panorama dalla cima del Monte Novu Santu Juvanne. Infine, l’impressionante Canyon Gorropu, considerato il più spettacolare d’Europa ma anche uno dei più profondi.

gole di Gorropu

Lo spettacolo del Canyon Gorropu

Al mare in Barbagia, cosa non perdere

E dopo aver scoperto il vero e proprio “ombelico” della Sardegna è d’obbligo fare un salto nel suo strepitoso mare. Imperdibile Cala Luna, monumento naturale di straordinario fascino. Potremmo definirla un’abbagliante striscia di sabbia finissima di 800 metri che s’immerge in un mare limpido che fa innamorare. Essa è protetta da ripide pareti rocciose che si tuffano in mare alte fino a 300 metri.

Una delle particolarità più suggestive di Cala Luna è la presenza di numerose grotte che si affacciano in acque limpide. Tra queste c’è la Grotta del Bue Marino, il cui sistema carsico si estende per oltre 70 km nell’entroterra. Una meraviglia della natura che si divide in tre rami distinti: quello Nord e quello Sud sono visitabili a piedi con un percorso di ottocento metri, mentre il centrale è destinato a chi fa speleologia subacquea.

Ma non solo. La Grotta si rivela interessante anche da un punto di vista storico grazie alla presenza di alcuni petroglifi risalenti al periodo pre-nuragico e riconducibili alla cultura di Ozieri che rappresentano la “Danza del Sole” e il culto della fertilità. All’interno della cavità rocciosa, inoltre, c’è acqua dolce che fa ipotizzare che essa fosse un luogo sacro per gli antichi abitanti di queste terre.

Cala Luna sardegna

I colori di Cala Luna

Barbagia, terra di misteri e leggende

In Barbagia non manca di certo l’aspetto folkloristico. Austis, paesino con tradizioni antiche e un rigoglioso territorio ricco di monumenti naturali, si trova esattamente al centro dell’Isola. Luogo di passaggio per le greggi durante il periodo della transumanza, deve proprio a ciò una sua particolare leggenda.  In località “Sa Sennoredda” svetta una roccia in granito, denominata “Sa Crabarissa” che sembra avere le sembianze di una donna vestita in abito tradizionale.

Si narra che una fanciulla di Cabras si innamorò di un pastore di Austis, conosciuto proprio durante la transumanza invernale, con il quale decise di scambiarsi doni e promesse di matrimonio. Sfortunatamente, finita la transumanza, il pastore ripartì per la montagna e la fanciulla attese invano il suo ritorno.

Per questo motivo la giovane decise di incamminarsi verso Austis, ma al suo arrivo trovò il pastore sposato con un’altra donna. Un colpo durissimo e che le spezzò il cuore. Così, durante il viaggio per tornare a casa, la ragazza rimase pietrificata dal dolore, tramutandosi nella celebre roccia. Una storia, quindi, che invita a non scherzare con i sentimenti altrui.

Decisamente affascinante e misteriosa anche la Grotta Is Janas, un antro fatato nascosto da cascate, un mondo di stalattiti, stalagmiti e rara fauna. Proprio qui prende vita una leggenda eccezionale che riguarda la presenza di tre fate che furono pietrificate all’interno della caverna. Il motivo? Avevano ucciso un frate impiccandolo.

Un’esperienza affascinante, quindi, è il percorso all’interno della grotta che porta a scoprire la sagoma del presunto frate stalattizato e delle fate pietrificate insieme alle loro frittelle.

La Barbagia, in sostanza, oltre a essere la parte più selvaggia dell’Isola, custodisce gelosamente le espressioni più caratteristiche della cultura, della storia e della natura della Sardegna. Una terra che ne rivela l’anima e che merita di essere scoperta a passo lento da cima a fondo.

Lago Cedrino barbagia

Il Lago Cedrino situato a Nord-Est del massiccio del Gennargentu

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Turismo sostenibile: la Sardegna propone nuovi viaggi slow

Scoprire la Sardegna a passo lento, godendo appieno delle sue innumerevoli bellezze, al di là della celebre costa. Un viaggio che svela interessanti siti archeologici e parchi, monumenti, chiese e un patrimonio che va raccontato e protetto, tra tappe inedite che che mettono in sintonia spirito e natura. Fino alle passeggiate notturne sotto un cielo scintillante di stelle.

‘Slow’ e ‘astronomico’ sono due degli aggettivi chiave dei 21 progetti di ‘Sardegna Ricerche’ finanziati con 3,4 milioni di euro per promuovere un turismo che non consumi il territorio. L’obiettivo del bando è quello di unire le forze in reti d’impresa in grado di attirare un turismo eco-sostenibile, puntando su aspetti unici per arrivare a sviluppare una serie di iniziative che portino al prolungamento della stagione turistica, oltre l’estate.

Riscoprire la Sardegna, con calma e sotto le stelle

La calma è l’elemento chiave del progetto “Rete Sardinia long stay”, nato con l’obiettivo di convincere il turista a trasformarsi per un breve periodo della sua vita in un “temporary citizen”, ossia un cittadino a tempo, così da godere di ciò che di meglio la destinazione ha da offrire, tra enogastronomia, tradizioni, bellezze paesaggistiche e un interessante patrimonio storico e identitario.

Un modo unico di riscoprire borghi incantevoli, come Dorgali, tra le location di “Travolti da un insolito destino”, meta imperdibile per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta. O Posada, uno dei centri abitati sardi più antichi in assoluto, che dall’alto di una rupe calcarea guarda allo splendido panorama costiero.

Il progetto “Astroturismo Sardegna, un viaggio nello spazio e nel tempo’” unisce, invece, astroturismo, archeologia e archeoastronomia, con emozionanti percorsi in cui esperti del settore spiegheranno ai visitatori il collegamento tra pietre e astri. Un nuovo modo di esplorare l’isola, con passeggiate notturne sotto il cielo di un territorio che non sa cosa sia l’inquinamento luminoso.

Spicca anche “Lakesos 2020”, con cui si va alla scoperta dei territori del Logudoro e Meilogu, con la Valle dei Nuraghi, il compendio del lago Coghinas, il circuito delle Chiese Romaniche e altri siti di interesse spirituale e ambientale, a cui si aggiungono l’ippodromo di Chilivani e l’autodromo di Mores.

Esplorare l’entroterra sardo in bicicletta

Tra i progetti che puntano a incentivare la creazione di reti tra imprese, con l’obiettivo di ampliare l’offerta turistica sostenibile in Sardegna, rientra “Sardinia Ride: riciclovia dei giganti’”. Pensato per chi desidera esplorare in bicicletta le meraviglie di un territorio straordinario come quello sardo, mira a sviluppare un doppio anello di 600 km che tocchi tutti i capoluoghi di provincia e i punti principali dell’isola, in termini paesaggistici e di rilevanza culturale.

Tra le tappe, si incontra, ad esempio, Barumini, custode del sito archeologico Su Nuraxi, l’esempio più noto di nuraghe, una particolare tipologia di struttura difensiva dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Il percorso tocca il cuore della Sardegna, che da millenni custodisce l’essenza della cultura dell’isola, conducendo a Orgosolo, paese-museo celebre per i suoi murales, ai piedi del Supramonte, e a Mamoiada, borgo del vino Cannonau e dei Mamuthones, maschere tipiche del carnevale pagano sardo.

Si ha poi la possibilità di attraversare strade panoramiche come quella che collega Bosa ad Alghero, un nastro grigio sospeso tra mare e montagna, o l’Orientale Sarda nel tratto Genna Silana. Itinerari che offrono l’opportunità di ammirare alcuni angoli della Sardegna poco conosciuti al turismo di massa, che vale davvero la pena scoprire.

Turismo sostenibile Sardegna propone nuovi viaggi slow

Su Nuraxi, tra le imperdibili attrazioni della Sardegna

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Scoprire Sanremo: cosa vedere nella Città dei Fiori

Meta ambita del Ponente ligure è Sanremo, la Città dei Fiori e della musica, incastonata nella bellezza della Riviera dei Fiori, dal centro storico ricco di attrattive e dal suggestivo lungomare ombreggiato da palme.

Il Casinò, le splendide ville, le chiese, la zona dello shopping di Corso Matteotti con il famoso Teatro Ariston, i giardini e le spiagge ne fanno una delle località da non perdere durante una vacanza in Liguria. Conosciamola meglio.

sanremo

Veduta di Sanremo

Cosa vedere a Sanremo

La Pigna

Sanremo ha due anime: quella vivace e moderna e quella antica e affascinante del suo quartiere storico, la Pigna, il primo nucleo della città di origine medievale che si raggiunge oltrepassando la trecentesca Porta di Santo Stefano.

Una visita può partire proprio da qui, dal labirinto di vicoletti, passaggi coperti, ripide scalinate, fontane, piazzette e archi che disegnano una Sanremo inedita e molto simile ai tipici borghi del suo entroterra. Tappe da non tralasciare sono il Santuario della Madonna della Costa, dalla facciata in stile barocco e l’interno impreziosito da statue lignee, e i Giardini Regina Elena, da cui godere di un panorama unico sulla città e sul golfo.

Il Casinò

casinò sanremo

Il Casinò

Celebre è senza dubbio il Casinò di Sanremo, elegante edificio in stile liberty inaugurato nel 1905 e poi riaperto nel 1945 al termine della Seconda Guerra Mondiale.

L’ingresso, riservato ai maggiorenni, è gratuito e vale la pena entrare anche solo per ammirare la bellezza della struttura.

La Cattedrale di San Siro e la Chiesa Russa Ortodossa

Straordinarie sono poi le chiese della città tra cui spiccano la Cattedrale di San Siro e la Chiesa Russa Ortodossa. La Cattedrale risale al 811 e si presenta come il più importante esempio di architettura romanica in Liguria, in pieno centro: degne di nota le due porte laterali con bassorilievi.

La Chiesa Russa Ortodossa è uno dei simboli cittadini nonché un autentico capolavoro, costruita agli inizi del Novecento: colpisce con le classiche cupole tonde e colorate e un’architettura così differente da tutti gli altri edifici di Sanremo.

Villa Nobel e Villa Ormond

Da non perdere anche le due magnifiche ville storiche, Villa Nobel e Villa Ormond. La prima prende il nome da Alfred Nobel, l’inventore del celeberrimo premio che qui soggiornò, e venne edificata nel 1870 in stile moresco: a tre piani, conserva lo studio di Nobel, stanze dai soffitti affrescati ed è preceduta da un ampio cortile con vegetazione esotica.

Villa Ormond, invece, vanta un giardino ottocentesco dove ammirare, zona per zona, una grande varietà di piante esotiche tra cui spiccano esemplari rari e molto antichi.

Il Teatro Ariston e il Museo Civico

Lungo Corso Matteotti lo sguardo cade sul noto Teatro Ariston, palcoscenico del Festival della Canzone Italiana e del Premio Tenco, un teatro unico che può ospitare fino a duemila persone e, durante l’anno, propone innumerevoli spettacoli quali lirica, balletto, cabaret, cinema e poesia.

Punto di interesse è inoltre il Museo Civico, in pieno centro, che racchiude il notevole patrimonio storico, artistico e archeologico di Sanremo e del Ponente: alle antiche testimonianze del territorio si affianca la pinacoteca con pregevoli opere di scultori e pittori dal Seicento a oggi.

La Sanremo del lungomare e delle spiagge

lungomare sanremo

Il Lungomare di Sanremo

Magnifica località balneare, Sanremo incanta anche con il suo lungomare, la Passeggiata dell’Imperatrice in onore della zarina di Russia Maria Aleksandrovna, un susseguirsi di alte palme e panchine dove fare una piacevole sosta tra sculture e aiuole curate, la pista ciclopedonale e le due spiagge cittadine.

La Spiaggia dei Porti, di finissima sabbia bianca, è vicina al centro storico, tra Porto Sole e Porto Vecchio mentre la Spiaggia Tre Ponti, più lontana, è plasmata da ciottoli e scogli.
Entrambe sono attrezzate con stabilimenti balneari, giochi per bambini, ristorazione e attività sportive.