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Nella terra del ghiaccio e del fuoco: un’impresa epica

Inizierà nel mese di marzo, una delle più grandi imprese mai compiute. Un’esperienza straordinaria e sicuramente ispirazionale che potrà essere seguita a distanza e che permetterà, a chiunque, di scoprire con lo sguardo uno dei territori più affascinanti e selvaggi dell’intero pianeta.

A compiere la missione sarà Stefano Farronato, un esploratore bassanese che ha già all’attivo ben 18 spedizioni estreme nei luoghi più remoti del pianeta. Gli amanti delle emozioni adrenaliniche e delle esperienze al di fuori dell’ordinario forse conosceranno già le sue avventure pregresse: escursioni alpinistiche in Ecuador, scalate in india, in Nepal e in Cina, giusto per citarne alcune.

A partire dalla prossima primavera, invece, il bassanese sarà impegnato in un’altra incredibile avventura: una spedizione artica in Islanda alla conquista del Vatnajokull, il più grande ghiacciaio d’Europa. Ecco come seguirlo.

Alla conquista del Vatnajokull: un’avventura incredibile

Viene definito il Re d’Europa, il Vatnajokull, perché è suo il primato di essere il ghiacciaio più grande per volume e secondo per estensione. Si tratta di una massa di ghiaccio sterminata e incredibile, un unicum che può essere paragonato solo alla calotta glaciale dell’Antartide.

Una meraviglia naturale, possente e fragile, che si trova nell’Islanda sudorientale e che si estende per più di 8.000 chilometri quadrati. È proprio questa la destinazione di Stefano Farronato che arrivando qui tenterà di compiere quella che è un’impresa epica: attraversare interamente la calotta polare del Vatnajokull.

FERÐASKY – GLACIER EXPEDITION 2024, è questo il nome della spedizione che prevede il tentativo non supportato di percorrere la distesa glaciale da Ovest a Est, con il passaggio obbligato sul vulcano Grimsvotn, che sorge nel cuore del ghiacciaio.

Saranno 180 i chilometri da percorrere in totale, e con una media di 20 chilometri al giorno, l’obiettivo del Bassanese sarà quello di completare la missione in 15 giorni di cammino.

La missione nella terra del ghiaccio e del fuoco

Stefano Farronato, che di professione è un arboricoltore nonché guida di mountain bike e di rafting, si è fatto conoscere negli anni dagli avventurieri per avere attraversato in bici il Deserto del Gobi e l’Alaska, pedalato in Groenlandia e spingendosi dove nessuno era riuscito prima. Tra le sue imprese, infatti, c’è quella di aver percorso 450 chilometri in kayak, in completa autosufficienza, lungo il fiume Yukon, in Canada.

La nuova avvincente sfida, per la quale si sta preparando da tempo, sarà un’avventura epica. Una missione incredibile ed estrema che lo porterà a perdersi e immergersi completamente nella natura artica, per toccare con mano la sua bellezza, ma anche per fronteggiare le sue insidie.

Per l’esploratore bassanese questo progetto non rappresenta solo una sfida personale, ma anche un’importante occasione per sensibilizzare tutti sulla fragilità della natura, e più nello specifico sulla vulnerabilità degli ecosistemi glaciali. Il gigante di ghiaccio, infatti, è un vero e proprio monumento geologico nell’isola del ghiaccio e del fuoco, ma è destinato a sparire.

La missione FERÐASKY – GLACIER EXPEDITION 2024 è prevista per la prossima primavera. A partire dal mese di marzo potrete seguire le avventure dell’esploratore attraverso il canale Youtube dedicato al progetto. Sarà un’occasione bellissima per ammirare la grandiosità di Madre Natura attraverso gli occhi e l’impresa di Stefano Farronato.

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La strana vasca da bagno di un hotel che ti porta dove vuoi

Organizzare un viaggio in Svizzera è sempre una buona idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Il Paese montuoso dell’Europa Centrale, conosciuto per i suoi paesaggi mozzafiato dove la natura regna sovrana, è una destinazione che ha tanto da offrire.

Da una parte i picchi maestosi delle Alpi che si alternano ai laghi e ai paesini, dall’altra i centri storici medievali che ospitano monumenti incredibili come la Torre dell’Orologio di Berna e il ponte pedonale in legno di Lucerna. Ma le cose da fare, da vedere e da gustare (il cioccolato svizzero è tra i più famosi in tutto il mondo) sono così tante che è impossibile elencarle in un solo articolo.

Quello che possiamo fare, però, è spiegarvi come rendere la vostra vacanza in Svizzera davvero unica e indimenticabile. A Granges-Paccot, nel Canton Friburgo, esiste una struttura ricettiva che entra di diritto negli hotel più strani e bizzarri del mondo. All’interno di una delle sue stanze, infatti, esiste una vasca da bagno che corre sui binari e porta gli ospiti dove vogliono, anche fuori al balcone.

L’esperienza più bizzarra del mondo si vive in Svizzera

Il nostro viaggio di oggi ci conduce nel Canton Friburgo, e più precisamente nel distretto della Sarine. È qui che possiamo visitare il delizioso e tranquillo comune svizzero di Granges-Paccot dove vivono poco più di 3.000 persone. Estranea ai radar turistici e posta all’ombra dei luoghi più frequentati dai viaggiatori che giungono in Svizzera, questa cittadina sa davvero come sorprendere tutte le persone che scelgono di alloggiare qui.

In città, infatti, esiste una struttura ricettiva davvero particolare che ospita una stanza che, siamo certi, non è uguale a nessun’altra. E se è vero che gli alloggi sono diventati ormai parte integrante e caratterizzante delle avventure di viaggio, siamo certi che l’esperienza offerta dall’hotel Auberge Aux 4 Vents rimarrà per sempre impressa nei vostri ricordi.

All’interno della stanza che prende il nome di Cupidon, infatti, esiste una vasca da bagno unica al mondo. Posizionata sui binari, questa, vi porterà ovunque voi vogliate, anche fuori dall’alloggio!

Lo strano caso della vasca da bagno dell’Auberge Aux 4 Vents

I proprietari dell’hotel descrivono la stanza Cupidon come un sogno a occhi aperti, chi invece ha alloggiato qui parla di una delle esperienze più particolari e stravaganti di una vita intera con un tocco di romanticismo che piace particolarmente alle coppie.

All’interno della stanza, infatti, esiste una vasca da bagno su ruote che, posizionata su dei binari, si muove nella camera fino a raggiungere il balcone. Da qui, ricoperti da uno strato di acqua e di bolle di sapone, gli ospiti possono avere un accesso privilegiato al panorama circostante di giorno e al cielo stellato di notte. L’hotel, infatti, è situato ai margini della foresta, in un luogo tranquillo e solitario che offre un paesaggio davvero suggestivo.

Così a bordo di questa vasca su ruote, che è già diventata una star sui social network, gli ospiti possono bere champagne, ascoltare musica e godere dello spettacolo dei pianeti e delle stelle tra le mille bolle blu.

La vasca da bagno su ruote che ti porta in giro (e anche fuori al balcone)

Fonte: Jam Press/Auberge aux 4 Vents / IPA

La vasca da bagno su ruote che ti porta in giro (e anche fuori al balcone)
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Europa Svezia Viaggi Wanderlust

In Svezia esiste la città della gentilezza: ti farà tornare il sorriso

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, lo facciamo per andare alla scoperta delle meraviglie che portano la firma di Madre Natura, per raggiungere i luoghi iconici e i monumenti architettonici che sono diventati il simbolo di città e Paesi interi, ma lo facciamo anche per toccare con mano le tradizioni e le culture delle popolazioni lontane da noi. E quale modo migliore, se non quello di interagire direttamente con i local, per immergersi completamente nelle usanze territoriali?

Chiacchierare con un cittadino, ascoltare aneddoti e storie, farsi consigliare luoghi sconosciuti ai radar turistici: questi sono solo alcuni dei modi che abbiamo per conoscere il volto più autentico delle destinazioni che visitiamo. E se per qualcuno dare il via a questi dialoghi può apparire non così semplice, sappiate che esiste un luogo dove le interazioni tra persone non solo sono all’ordine del giorno, ma sono obbligatorie.

In Svezia, infatti, esiste una pittoresca città dove salutare le persone quando si incontrano per strada è d’obbligo, che si tratti di amici, conoscenti o forestieri. Il motivo? Per avvicinare le persone, per regalare un sorriso e per migliorare la giornata e anche la vita.

La città dove il saluto è un gesto d’amore

Il nostro viaggio di oggi ci porta in una destinazione straordinaria, una di quelle da vedere almeno una volta nella vita. Ci troviamo a Luleå, nel nord della Svezia, al cospetto della città conosciuta come porta d’accesso alla Lapponia Svedese, dato che è situata a poco più di 100 chilometri dal Circolo Polare Artico.

Immersa nella natura, e affacciata sul mare, Luleå è circondata da più di 1000 isole di piccole dimensioni che rendono il panorama mozzafiato. Ma c’è di più perché qui, in determinati periodi dell’anno, è possibile ammirare la visione più magica di sempre, quella dell’aurora boreale che danza nel cielo.

Questi motivi, da soli, basterebbero a raggiungere la città svedese al più presto, ma noi ne aggiungiamo un altro che ha direttamente a che fare con l’umore e il benessere. Sì perché a Luleå, dal 31 ottobre e grazie alla campagna “Säg hej”, salutarsi in strada, dirsi buongiorno e scambiarsi un sorriso, è diventato un obbligo. Il motivo? Rafforzare i legami sociali, far tornare il buonumore e migliorare la giornata.

Luleå, tra sorrisi e felicità

“Säg hej”, è questo il nome della campagna che sta attirando l’attenzione del mondo intero e che, tradotto letteralmente, vuol dire “saluto” in svedese. A partire dal 31 ottobre, i cittadini e chiunque arrivi qui dovrà rispettare la regola del salutare chi incontra. Il progetto è stato presentato nelle scuole, nelle istituzioni e persino sugli autobus urbani. Ma qual è il motivo di questo particolare obbligo?

Dovete sapere che a Luleå, come in molte città del nord Europa, la luce solare è ridotta al minimo durante l’inverno. In questo specifico caso gli abitanti vivono principalmente nel buio potendo godere del sole appena poche ore al giorno. E se è vero che la presenza della stella del sistema solare ci mette sempre di buon umore, è altrettanto vero che il buio fa l’opposto.

Così ecco che è nata l’idea per contrastare il Winter Blues: stimolare le interazioni sociali imponendo un saluto, meglio ancora se correlato a un sorriso e a qualche chiacchiera. Funziona davvero? Decisamente sì. Secondo una ricerca condotta da Gillian M. Sandstrom, professore dell’Università del Sussex, parlare con un estraneo ha molti benefici: solleva l’umore, aumenta l’energia e provoca un piacere diffuso.

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Ecco perché viaggiare a Natale ti renderà felice

Le persone che hanno fatto del viaggio una missione di vita sanno bene che c’è sempre un buon motivo per salire a bordo di un aereo o di un treno e raggiungere destinazioni vicine e lontane. Questo può essere dettato dal desiderio di raggiungere i luoghi iconici, i monumenti artistici e architettonici e le meraviglie di Madre Natura, oppure dalla voglia di esplorare e di toccare con mano la cultura e le tradizioni di popoli lontani. A volte ci si mette in viaggio anche per sfidare i propri limiti e per ritrovare se stessi, oppure per andare alla ricerca della felicità.

Ed è proprio di un’avventura felice che oggi vogliamo parlarvi. Non di una semplice destinazione, ma di un’esperienza che tutti possiamo vivere adesso, proprio ora che il calendario segna l’arrivo di dicembre. E sì perché sono molte le evidenze scientifiche che confermano che le atmosfere di Natale fanno bene al corpo, alla mente e al cuore. E quale occasione migliore, se non quella dell’Avvento, per organizzare un viaggio che ha come destinazione la felicità?

Il Natale ci rende felici: lo conferma la scienza

Esistono persone che non hanno bisogno di una ricerca scientifica per confermare quello che le esperienze personali hanno già avvalorato. Ma ce ne sono altre che invece, per un motivo o per un altro, hanno scelto di abbracciare quel Grinch Mood per rinunciare, dunque, a tutti quei benefici che il periodo dell’Avvento apporta al nostro benessere.

Ed è proprio ai Grinch del mondo che ci rivolgiamo oggi, e non solo, per raccontare perché fare un viaggio in tutte quelle destinazioni che si sono appropriate dello spirito delle feste è davvero un’ottima idea.

Il primo a parlare dell’effetto benefico delle luci colorate e scintillanti del Natale fu Edward Johnson, socio in affari di Thomas Edison. L’imprenditore americano aveva già compreso tutto il potere gioioso dell’illuminazione festiva confermato poi, più di recente, dagli esperti dell’Adelphi University di New York. Secondo Deborah Serani, psicologa e autrice dello studio, il Natale ci rende felici perché ci allontana dalla solita routine e da quella quotidianità che spesso ci annoia.

Inoltre, le decorazioni che abbigliano a festa le strade, i quartieri e le case, aumentano il livello di dopamina, l’ormone legato al benessere e alla felicità. Una spiegazione, in questo senso, è data anche dalla cromoterapia, la terapia dei colori, che apporta numerosi benefici: aumenta le energie, incrementa il benessere e allontana lo stress.

Secondo la psicologa, inoltre, il Natale porterebbe con sé tutta la meraviglia dei ricordi del passato. Sostanzialmente ci fa tornare bambini e ci restituisce la gioia, la spensieratezza e l’incanto che abbiamo perso crescendo.

Non è tutto però perché secondo uno studio pubblicato su Scienze Direct, l’atmosfera natalizia ci rende più amichevoli, gentili e accoglienti nei confronti degli altri. Quindi sì, è proprio vero che a Natale siamo tutti più buoni.

Perché dovresti viaggiare a Natale e durante il periodo dell’Avvento

Se a tutto quello che abbiamo detto fino a questo momento, aggiungiamo anche il fatto che il viaggio è considerato un vero e proprio toccasana per il corpo e per la mente, è facile intuire perché viaggiare a Natale ci rende felici.

I luoghi da raggiungere, già a partire dalla fine di novembre, sono tantissimi. Ci sono le capitali europee, quelle che ospitano mercatini di Natale celebri, contemporanei o antichissimi. Ci sono gli alberi sfavillanti e maestosi che dominano le piazze e i quartieri della città e che sono incorniciati da decorazioni di ogni genere. E poi i castelli che si addobbano a festa, i borghi che si trasformano in presepi viventi ed eventi ed esperienze tutte da vivere e da condividere.

Insomma, viaggiare a Natale ci rende davvero felici. Non vi resta che scegliere la vostra prossima destinazione e fare il pieno di luci, colori e magia.

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Esiste un hotel che ti permette di vivere come Barbie

La “Barbie mania” è molto più di un fenomeno destinato a esaurirsi nel giro di poco tempo. Lo sanno bene le vecchie generazioni che proprio insieme alla bambola più celebre e iconica del mondo hanno costruito i ricordi più belli dell’infanzia. E lo sanno anche tutti coloro che, negli ultimi mesi, hanno scelto di affrontare viaggi inediti e straordinari per raggiungere tutte quelle destinazioni rosa che consentono di vivere una favola che porta il nome di Barbie.

Parchi tematizzati, città rosa e hotel da sogno: questi sono solo alcuni dei luoghi che viaggiatori di ogni età hanno raggiunto nell’ultimo periodo per vivere e condividere esperienze inedite e incredibili. E se ancora non avete fatto incetta di queste, allora, vi farà piacere sapere che c’è un altro indirizzo imperdibile da segnare in agenda e da raggiungere al più presto.

Sì perché a Kuala Lumpur, capitale della Malesia, esiste la Barbie Ultimate Staycation, un’esperienza incredibile e favolistica messa a disposizione dell’hotel Grand Hyatt, che consentirà alle persone di ogni età di vivere come Barbie. Ecco come.

Barbie Ultimate Staycation: l’esperienza da sogno per grandi e bambini

Per vivere quella che è una delle esperienze più suggestive di sempre dobbiamo recarci dall’altra parte del mondo. Ma il viaggio, ve lo assicuriamo, vale ogni chilometro percorso in volo. Ci troviamo a Kuala Lumpur, al cospetto della grande e affascinante capitale della Malesia. Una città moderna caratterizzata da uno skyline unico fatto di grattacieli e di torri altissime, ma anche di architetture e monumenti che testimoniano il passato coloniale come la stazione ferroviaria e il Palazzo del Sultano.

Se avete in mente di raggiungere la capitale della Malesia per una vacanza diversa dalle solite, allora dovete scegliere un alloggio altrettanto insolito capace di rendere il viaggio davvero straordinario. Noi abbiamo l’indirizzo giusto per voi.

Si tratta del Grand Hyatt Hotel, una struttura ricettiva che si trova nel cuore della città e che ha messo a punto l’esperienza Barbie Ultimate Staycation. Il nome stesso è un preludio all’avventura che si andrà a vivere: qui, grandi e bambini, possono sperimentare in prima persona lo stile di vita di Barbie per tutto il tempo che vogliono.

Benvenuti a Barbie World

Per onorare e celebrare la bambola più famosa di tutti i tempi, nonché icona mondiale e testimone dei cambiamenti sociali, il Grand Hyatt Hotel di Kuala Lumpur ha pensato bene di mettere appunto un’esperienza davvero insolita che prende il nome di Barbie Ultimate Staycation. Grazie a questa i fan di Barbie di tutte le età avranno la possibilità di immergersi completamente in un mondo rosa che passe per le stanze e le suite, per il ristorante e il bar, e per tutta una serie di avventure a tema.

A disposizione degli ospiti ci sono 14 camere in total pink che imitano, in tutto e per tutto, il fantastico mondo di Barbie. L’offerta si divide tra Barbie Rooms e Barbie Suites, rispettivamente di 47 e 105 metri quadri. Tutte le sistemazioni sono situate al 33esimo piano dell’hotel e offrono una vista mozzafiato sul suggestivo paesaggio urbano.

Completano l’offerta tutta una serie di esperienze a tema Barbie che i viaggiatori di ogni età potranno scoprire all’arrivo. Non manca, ovviamente, un menu speciale a tema Barbie da gustare all’interno del ristorante della struttura.

Barbie Ultimate Staycation

Fonte: rand Hyatt Hotel

Barbie Ultimate Staycation
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Waldeinsamkeit: il viaggio solitario nella natura

Capita a tutti di sentire il richiamo della solitudine, di avere il bisogno di immergersi nella natura per cercare di ricongiungersi con la parte più autentica di sé, oppure per rilassarsi, allontanarsi dai problemi, dalle vite frenetiche e dal caos di esistenze segnate dal tempo.

E waldeinsamkeit, termine tedesco composto da due parole che letteralmente significano solitudine e bosco, indica quella sensazione positiva, di benessere e pace, che si raggiunge quando ci si regala istanti di profonda connessione, in cui si è soli, in mezzo agli alberi e alla natura, lontano da tutti e da tutto.

Istanti preziosi che si possono vivere mettendo chilometri di distanza tra sé e la città, oppure scegliendo un parco urbano in cui il rumore dei pensieri e della vita introno a noi non ci riesce a raggiungere.

Il viaggio da fare: soli e immersi nella natura

Può essere una gita di un giorno, oppure un viaggio più lungo, ma la cosa da fare per riconnettersi con la propria anima è proprio ciò che la parola waldeinsamkeit suggerisce. Si tratta un termine tedesco composto da “wald” (foresta) e “einsamkeit” (solitudine) e indica la sensazione positiva che scaturisce dallo stare da soli con sé stessi, immersi nella natura. Un atteggiamento che ha avuto un notevole crescita a seguito dalla pandemia. A dirlo, a suo tempo, era stato anche uno studio che aveva rilevato che – tra il primo e il secondo lockdown – c’era stato un incremento di visitatori nel tratto di foresta monitorato nella zona del Nord Reno-Westfalia.

Del resto stare in mezzo alla natura fa bene: ci permette di prendere le distanze dalla quotidianità, dagli impegni, dalle scadenze e dai problemi. Ci fa sentire parte di qualcosa, ridimensiona la nostra esistenza all’interno di un contesto più ampio. La solitudine e il silenzio, poi, aiutano a stare dentro di sé, a capirsi un poì di più.

Se a questo si aggiunge anche la possibilità di fare cromoterapia nei boschi, colmando gli occhi della vasta palette di colori che ci regala ogni stagione, ci possiamo rendere contro del perché tutti noi dovremmo fare nostro il termine waldeinsamkeit, magari proprio organizzando una vacanza di questo tipo.

Che la natura faccia bene è cosa nota e anche in norvegesi hanno il loro termine per spiegarlo: si tratta di friluftsliv ed è la “vita all’aria aperta”, vivere negli spazi aperti, nei boschi e nei prati, in mezzo all’ambiente e in profonda connessione con lui.

Vivere il senso profondo del waldeinsamkeit in Germania (ma non solo)

Ma come provare a vivere il senso più profondo del termine waldeinsamkeit? Ad esempio, partendo per la Germania. Basti pensare, infatti, che il 33 per cento del territorio è occupato da foreste: numeri alla mano emerge che qui vi sono 90 miliardi di alberi per 76 specie diverse, sono invece circa 1215 quelle delle piante. Insomma, la natura qui è un’esplosione di bellezza.

La foresta nera, ad esempio, è una meta perfetta: con panorami che tolgono il fiato e le sue tante leggende. Oppure con una passeggiata indimenticabile sulle cime degli alberi che si fa grazie alla treetop walk di Rügen, sull’omonima isola del mar Baltico: completato il percorso si può godere di una vista incredibile.

E in Italia? I boschi sono tantissimi, da nord a sud della penisola si possono trovare luoghi che sembrano usciti da una favola e perfetti per trascorrere del tempo in solitudine. Tra valli dove passeggiare ammirando il foliage, parchi e luoghi in cui la natura offre il meglio di sé: ci sono numerosi posti perfetti per trascorrere dei momenti in linea con lo spirto del termine waldeinsamkeit.

Basta comunque scoprire qual è il bosco o l’area naturale più vicina a noi e programmare un’escursione o un breve viaggio, in solitaria, per ritrovare sé stessi e ricaricare le pile.

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La galleria dei sussurri nascosta nella Grand Central Station a New York

New York, la città che non si ferma mai, è una destinazione che da sempre cattura l’anima e l’immaginazione dei turisti di tutto il mondo. Tra i grattacieli e i parchi immensi che offrono un’oasi di tranquillità lontana dal caos della metropoli, incanta lo sguardo con le sue luci scintillanti, le insegne colorate, i murales e i graffiti.

Ma custodisce anche luoghi curiosi e sconosciuti che vale la pena visitare e che renderanno il viaggio nella Grande Mela ancora più indimenticabile. C’è un posto nascosto, che passa inosservato, quasi invisibile agli occhi dei più distratti. Eppure, si trova proprio nel cuore di uno dei luoghi maggiormente affollati della città: la Grand Central Station, un luogo iconico, simbolo di grandezza architettonica e storica.

Non è solo una stazione ferroviaria, ma un vero e proprio monumento che resiste nel tempo e rappresenta un punto di riferimento immutabile nella vastità della città di New York. Qui, esiste un luogo intrigante e divertente chiamato la galleria dei sussurri, un romantico segreto nascosto tra le maestose arcate di questo edificio.

Galleria dei sussurri: l’antico segreto della Grand Central Station

La galleria dei sussurri è situata al secondo piano interrato della Grand Central Station a New York City e prende il nome dalla sua caratteristica unica: quando due persone si fermano ai due angoli opposti dell’arco e sussurrano tra loro, possono sentire le loro voci trasmesse lungo il corridoio.

Questo fenomeno sorprendente è il risultato della particolare struttura architettonica e dell’acustica amplificata della galleria. Le pareti sembrano celare secoli di segreti, confidenze, intrighi, messaggi cifrati e promesse nascoste, come se fossero state appositamente costruite per custodirli.

Questo luogo magico ha visto passare anche innumerevoli coppie innamorate che ancora oggi continuano a scambiarsi promesse di matrimonio o dichiarazioni d’amore, rendendolo un vero santuario per i sentimenti più profondi e sinceri.

Ma mentre vi trovate qui per provare questa esperienza straordinaria, non potete fare a meno di fare una sosta al leggendario Oyster Bar, situato proprio di fronte a quest’arco magico. Fondato nel lontano 1913, lo stesso anno in cui la stazione è stata inaugurata, questo locale storico è diventato un punto di riferimento per gli amanti della cucina d’eccellenza. Qui potrete gustare ostriche fresche e frutti di mare selezionati, preparati con maestria e presentati con stile. Ma non è solo il cibo che rende il ristorante così rinomato.

La sua atmosfera elegante, i soffitti a volta e l’atmosfera di epoche passate vi faranno sentire come se foste tornati indietro nel tempo. Perciò, se volete vivere un’esperienza culinaria straordinaria e immersiva, non potete perdervi l’Oyster Bar, il locale più antico della stazione.

Grand Central Station

Fonte: iStock

Grand Central Station, New York, Stati Uniti

Grand Central Station: un’icona di New York

La Grand Central Station si trova all’incrocio tra la 42ª strada e Park Avenue, nel cuore di Midtown Manhattan. Questa posizione privilegiata la rende non solo un importante punto di trasporto per pendolari e turisti, ma anche un’animata destinazione per lo shopping e il divertimento.

All’interno si trovano una miriade di negozi di moda, gioiellerie di lusso, librerie accoglienti ed eleganti ristoranti che offrono numerose offerte culinarie. Ogni anno, più di 500.000 visitatori provenienti da tutto il mondo convergono in questa stazione, creando un’atmosfera vibrante e dinamica.

Vi suggeriamo di esplorarla attraverso uno dei Free Walking Tour disponibili, in cui guide esperte vi accompagneranno in un percorso informativo sulla storia e sulle trasformazioni che l’edificio ha subito nel corso degli anni, permettendovi così di apprezzare appieno il suo fascino senza tempo.

Oyster Bar Grand Central Satation

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Oyster Bar, Grand Central Satation di New York
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Questo hotel è stato trasformato nella più grande escape room al mondo

Indossare i panni di una spia per scovare i segreti di nemici e rivali, trovare la via di fuga da una stanza che sembra non avere uscita, raccogliere tutti gli indizi su una mappa per arrivare al tesoro: queste sono solo alcune delle situazioni che tutti gli appassionati di escape room hanno già vissuto, o si preparano a vivere. Sì perché lo scopo di questo gioco, che negli ultimi anni ha raccolto il consenso di tantissime persone nel nostro Paese e non solo, è proprio quello risolvere rompicapo, enigmi e indovinelli per compiere una missione a tempo con l’aiuto di una squadra, di amici e familiari.

Questi escape game, che variano per temi, situazioni e obiettivi – alcuni dei quali anche molto spaventosi – si sono trasformati in un’attività molto apprezzata da vivere e condividere nel weekend e più in generale nel tempo libero. Ma possono diventare anche un’attrazione turistica che vi porterà dall’altra parte del mondo.

In Florida, non lontano dagli Universal Studio, l’Hilton di Orlando ha trasformato il suo hotel nella più grande escape room del mondo. L’obiettivo? Indossare i panni di una spia per svelare un enorme segreto che si nasconde all’interno del resort.

Un segreto da scoprire in Florida

Il nostro viaggio di oggi ci conduce in Florida e più precisamente a Orlando, la città dei parchi a tema dove l’immaginazione diventa realtà. Tra universi magici e mondi cinematografici che prendono vita a ogni passo compiuto, gli avventurieri che giungono fin qui possono sperimentare in prima persona tutta una serie di esperienze incredibili, da vivere e condividere con la famiglia e con gli amici.

Tra queste c’è anche quella che si snoda tra i 19 piani dell’Hilton di Orlando. La struttura ricettiva situata al 6001 di Destination Pkwy, non lontano dagli Universal Studios, è stata trasformata in una gigantesca escape room, la più grande di tutto il mondo. Ad attendere gli ospiti ci saranno sfide incredibili, indizi complessi ed enigmi indecifrabili, tutto condito da tanto mistero e dalla realtà aumentata. Non si tratta di una vera e propria via di fuga: l’obiettivo non è quello di evadere dall’hotel, ma di svelare un segreto che in questo si nasconde.

Orlando: la più grande escape room del mondo

Se siete amanti dei rompicapo e dei giochi survival, allora, non potete assolutamente perdervi l’esperienza offerta dall’hotel Hilton di Orlando. Fino al 31 dicembre 2023, infatti, sarà possibile prendere parte alla più grande escape room di sempre a tema spionaggio.

L’avventura comincia nel momento esatto in cui gli ospiti effettuano il check in. Questi riceveranno un fascicolo con un QR code per accedere a tutta una serie di documenti che serviranno per completare la missione. Il gioco può essere completato anche in più giorni, o comunque per tutta la durata del soggiorno.

I giocatori dovranno setacciare i 19 piani della struttura ricettiva, gli ambienti interni e quelli esterni tra indizi, rompicapo e sfide inedite, per trovare la base segreta di una spia ha soggiornato all’interno del resort e che, proprio lì da qualche parte ha nascosto la soluzione dell’enigma.

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Non aprite la porta di questo hotel: la stanza è infestata

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Norvegia, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Il Paese scandinavo, conosciuto per le sue montagne, i ghiacciai e i profondi fiordi, ospita un patrimonio storico, culturale e naturalistico di immensa bellezza da scoprire e riscoprire nelle città e nei suoi dintorni. Ma è anche il luogo perfetto per tutte le persone che desiderano vivere esperienze a contatto diretto con la natura, e che qui possono sperimentare le attività preferite dai local come la pesca, le escursioni e lo scii.

Ed è proprio in Norvegia che oggi ci rechiamo, in uno dei luoghi più affascinanti per gli appassionati del trekking e dell’hiking. Ci troviamo a Telemark, una contea dal passato vichingo situata nel sud del Paese a circa 200 chilometri dalla capitale Oslo. È qui che esiste un piccolo villaggio, dal nome Dalen, che ospita l’omonimo hotel situato sulle rive del lago Bandak e che è il perfetto punto di partenza per scoprire tutte le meraviglie del territorio circostante.

Dormire in questa struttura ricettiva è quasi un must per chi giunge fin qui. L’hotel, con una storia affascinante e ricca di aneddoti, conserva un’atmosfera antica e sospesa nel tempo che con gli anni ha catturato l’attenzione di tantissimi viaggiatori. Persino i membri delle famiglie reali d’Europa hanno scelto di pernottare qui, cedere al suo fascino è impossibile. Attenzione però a scegliere bene la vostra sistemazione, perché la stanza numero 17 del Dalen Hotel è infestata.

Dormire a Dalen: chi ha paura dei fantasmi?

Nel delizioso villaggio di Dalen, circondato da colline e da boschi, tutto scorre lento e tranquillo, seguendo i ritmi scanditi dalle acque placide del lago Bandak. La sensazione che si prova, una volta giunti fin qui, è quella di trovarsi in un luogo dove il tempo si è fermato.

A rendere più affascinante questa atmosfera sospesa ci pensa l’Hotel Dalen, una struttura storica che campeggia nel villaggio dal 1894. L’edificio, completamente realizzato in legno, è caratterizzato da tutta una serie di elementi in stile romantico che rimandano alla mitologia norrena. Tutto, dagli ambienti esterni a quelli interni passando per le 42 camere, è stato mantenuto intatto. Una decisione, questa, che contribuisce a creare un ambiente al di fuori dei limiti spazio-temporali.

L’Hotel Dalen, inoltre, è uno dei più grandi edifici in legno di tutta la Norvegia. Per tutti questi motivi, sin dalla sua inaugurazione, ha attirato ospiti illustri e membri della famiglia reale norvegese ed europea.

Eppure, al di là del fascino indiscusso che la struttura emana in ogni suo anfratto, è doveroso avvisare tutti coloro che vogliono pernottare qui che l’Hotel Dalen nasconde una storia tanto suggestiva quanto terrificante. Nella stanza numero 17, infatti, gli ospiti non sono soli perché qui, da anni ormai, vive il fantasma di Miss Greenfield.

La stanza n° 17

Gli ospiti e lo staff – si legge sul sito Visit Norway – raccontano spesso storie della famigerata stanza 17, quella dove vive il fantasma della lady inglese. Secondo la leggenda, la dama inglese, arrivo all’Hotel Dalen una mattina di primavera poco tempo dopo l’inaugurazione della struttura. La storia narra di una gravidanza tenuta segreta e di un neonato trovato morto dopo che la donna lasciò l’albergo.

Lady Greenfield fu arrestata e accusata di omicidio, ma si tolse la vita prima dell’inizio del processo. C’è chi giura che il suo fantasma dimori ancora lì, nella stanza numero 17, motivo per cui nel ristorante dell’hotel viene ancora riservato un posto alla dama inglese.

 

Dalen Hotel

Fonte: Dalen Hotel

Dalen Hotel
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L’hotel più piccolo del mondo è un sottomarino per quattro persone

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi. Lo facciamo per andare alla scoperta dei monumenti artistici e architettonici che sono diventati il simbolo di città e Paesi interi, per ammirare la bellezza che accompagna l’alternarsi delle stagioni, per toccare con mano le meraviglie che portano la firma di Madre Natura o per indagare le storie, le culture e le tradizioni di popoli lontanissimi.

Indipendentemente dai motivi che ci spingono a viaggiare in lungo e in largo, però, siamo tutti accomunati dal medesimo desiderio di vivere esperienze uniche e irripetibili che, da sole, valgono l’intero viaggio, anche dall’altra parte del mondo.

Ed è proprio di un’esperienza così che vogliamo parlarvi oggi. Di un’avventura unica da vivere e condividere, con gli amici più cari, all’interno di quello che è uno degli hotel più piccoli del mondo. Non una struttura ricettiva qualsiasi, intendiamoci, ma un sottomarino destinato solo a quattro persone con vista sugli abissi.

Florida, viaggio negli abissi del mare

Il nostro viaggio di oggi ci porta alla scoperta di un eden terrestre, un vero e proprio paradiso per gli amanti del mare, fatto di spiagge bianche, acque incontaminate e scorci mozzafiato. Questo posto si chiama Key Largo.

Ci troviamo nelle isole Florida Keys, e più precisamente nella Contea di Monroe. È qui che si trova quella destinazione che è stata eletta all’unanimità come diving capital of the world per quell’accesso diretto e privilegiato alla Florida Reef, la grandiosa barriera corallina che ogni anno attira migliaia di appassionati di snorkeling e immersioni che giungono fin qui per toccare con mano la grande bellezza che si nasconde sotto il mare.

Lingue di sabbia bianca, infinite sfumature di azzurro e tantissime aree naturali tutte da scoprire: i motivi per raggiungere Key Largo sono tantissimi, e tutti sono destinati a incantare. Ma se è un’esperienza unica e al di fuori dall’ordinario che volete vivere una volta giunti fin qui, l’indirizzo che dovete segnare in agenda è il 51 di Shoreland Dr. Proprio qui, infatti, esiste una struttura ricettiva davvero unica nel suo genere: un sottomarino per quattro persone che vi permetterà di dormire negli abissi del mare tra le creature che lo popolano. Benvenuti al Jules’ Undersea Lodge.

Jules' Undersea Lodge

Fonte: Planetpix/Alamy/IPA

Jules’ Undersea Lodge, il sottomarino con vista sugli abissi

Jules’ Undersea Lodge: l’alloggio sottomarino delle Florida Keys

Il suo nome è Jules’ Undersea Lodge, ed è molto più di un semplice alloggio. Si tratta di un’esperienza unica e irripetibile da vivere e da condividere con gli amici, il partner o la famiglia. Questo sottomarino, situato a oltre 6 metri di profondità sotto il mare, è da considerarsi uno degli hotel più piccoli del mondo: può ospitare un massimo quattro persone.

Il nome dell’hotel è un preludio all’esperienza che si andrà a vivere: il Jules’ Undersea Lodge, infatti, è un omaggio a Jules Verne e al suo Ventimila leghe sotto i mari. Qui ci troviamo a poco più di 6 metri sotto il livello del mare, ma quelli bastano per vivere un’avventura unica.

Il sottomarino, che ospita due camere destinate a un massimo di quattro persone e un solo bagno, era un laboratorio di ricerca che si occupava di studiare il meraviglioso habitat marino della Laguna Smeraldo di Key Largo. Poi ecco l’idea di trasformarlo in un alloggio mozzafiato che, grazie ai grandi oblò, permette una vista diretta sul panorama sottomarino che si snoda tutto intorno. Il viaggio stesso che conduce al piccolo hotel è un’esperienza straordinaria: per trovare l’ingresso del lodge, infatti, è necessario fare un’immersione.

Durante il pernottamento la struttura mette a disposizione degli ospiti tutta una serie di attività per andare alla scoperta dei dintorni marini e studiare la flora e la fauna del posto. Il costo per pernottare all’interno del Jules’ Undersea Lodge parte da 175 dollari a camera.

Dormire in un sottomarino: l'esperienza straordinaria