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Sanremo, la crociera del Festival (che non salpa)

Non è aperta a tutti la crociera del Festival di Sanremo. Solo qualche centinaio di super selezionati passeggeri hanno potuto imbarcarsi sulla nave – che non salpa – Costa Smeralda attraccata al porto della cittadina ligure che per qualche giorno è la protagonista del panorama musicale (e non solo).

Costa Crociere ha organizzato una crociera-evento dedicata ai suoi migliori agenti di viaggio, ai migliori clienti italiani e agli iscritti al programma loyalty della compagnia, il C|Club.

La crociera del Festival di Sanremo

A bordo, solo il meglio del divertimento. A partire dal Festival stesso. Sì, perché la nave per tutta la durata dell’evento (cinque giorni, dal 7 all’11 febbraio, serata in cui sarà proclamato il vincitore della 73esima edizione) è stata trasformata in un’estensione del celebre Teatro Ariston, che ogni anno ospita la kermesse musicale, con un palco galleggiante dove si esibiscono cantanti e ospiti.

Ogni sera si esibisce un “big”: Salmo, Fedez, Takagi & Ketra e Guè sono gli ospiti a bordo che cantano e che concorrono alla gara. E per gli ospiti della nave è un’esperienza unica, in uno scenario davvero suggestivo, con la nave illuminata al largo di Sanremo, a poche centinaia di metri dall’Ariston.

Ogni esibizione di un cantante è una festa per gli chi è sulla nave e tutta la crociera è caratterizzata dal lusso. basti pensare che i menu a bordo della Costa Smeralda sono stati curati dallo chef pluristellato – nonché personaggio televisivo – Bruno Barbieri, i dolci serviti sono curati dal Maître pâtissier Iginio Massari e che l’intrattenimento è stato affidato al comico imitatore Angelo Pintus.

Gli ospiti a bordo possono comunque scendere a terra ogni volta che lo desiderano e respirare l’atmosfera festaiola di Sanremo, la cittadina ligure che, per dieci giorni all’anno, si anima come non mai e che diventa il centro del mondo, con vip italiani e internazionali, personaggi del mondo dello spettacolo e dei media che s’incontrano ogni dove.

Sanremo

Fonte: iStock

Sanremo, perla della Riviera dei Fiori

Cosa vedere a Sanremo

eta ambita del Ponente ligure è Sanremo, la Città dei Fiori e della musica, incastonata nella bellezza della Riviera dei Fiori, dal centro storico ricco di attrattive e dal suggestivo lungomare ombreggiato da palme.

Oltre al famoso Teatro Ariston lungo il corso Matteotti la città è famosa per il casinò, le splendide ville Liberty, le chiese antiche, i giardini, le spiagge e, perché no, la zona dello shopping (amata soprattutto dai francesi che vengono ogni weekend da oltreconfine per fare acquisti).

Volendo, la compagnia organizza anche escursioni guidate a Sanremo per andare alla scoperta dei suoi segreti e dei suoi angoli più pittoreschi e più nascosti.

A bordo della super nave Costa Toscana

Ha iniziato a operare solo la scorsa estate ed è quindi una nave nuovissima. La Costa Toscana è diventata famosa per essere una vera e propria “smart city” galleggiante. La caratteristica numero uno di questa nave è la sostenibilità.

Grazie all’utilizzo del Gas naturale liquefatto (Gnl) riesce a eliminare quasi del tutto l’immissione di ossidi di zolfo nell’atmosfera, di ossido di azoto e di CO2 (fino al 20%) ed è quindi una nave super green.

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Fonte: Ufficio stampa

Una delle cabine a bordo della Costa Toscana

Oltre a zero emissioni, a bordo c’è tutta una serie di innovazioni tecnologiche all’avanguardia studiate per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. L’intero fabbisogno giornaliero di acqua è soddisfatto trasformando quella del mare tramite l’utilizzo di dissalatori.

A parte l’aspetto ecologico, la nave dentro è bellissima ed è un omaggio alla regione a cui è dedicata: la Toscana. Per gli arredi sono stati usati solo materiali e stoffe Made in Italy. E gli spazi comuni sono dedicati ai luoghi toscani più famosi, piazza del Campo, piazza dei Miracoli, ponte Montalcino, Pietrasanta, Viareggio, Montecatini, Lucca, Pienza, Bolgheri e Montepulciano, tutti con i nomi delle città toscane.

I passaggeri a bordo possono divertirsi nei vari bar tematici, nei 21 ristoranti e aree dedicate alla “food experience”, che sono tutti un omaggio all’Italia.

Si può alloggiare in una delle 2.663 cabine, di cui 28 sono suite, 106 camere con terrazza (una nuova tipologia di cabina che comprende una splendida dependance dove fare colazione, prendere un aperitivo o semplicemente godersi il rumore delle onde), 1.534 con balcone, 168 esterne e 827 camere interne.

In occasione del Festival di Sanremo, la Costa Toscana ha gettato l’ancora al largo della costa ligure e resta ferma fino al termine dell’evento, ma non appena arriverà la stagione riprenderà la navigazione nel Mediterraneo occidentale con crociere di una settimana toccando i porti di Savona, Civitavecchia/Roma, Napoli, Ibiza, Valencia e Marsiglia. Durante la stagione autunnale, invece, al posto di Ibiza si fa tappa a Palma de Maiorca.

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Fonte: Ufficio stampa

Uno dei bar esterni a bordo della Costa Toscana
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La Cascata del Serpente, oasi paradisiaca in Liguria

La Liguria, con le sue splendide spiagge bagnate da un mare cristallino e i piccoli borghi colorati arrampicati tra le rocce, è una regione meravigliosa. Sono moltissimi i turisti che la scelgono per le loro vacanze estive o anche semplicemente per una gita fuori porta. Ma il suo entroterra nasconde alcune piccole perle che in pochi conoscono: come la Cascata del Serpente, un incantevole angolo di paradiso immerso nella natura incontaminata, assolutamente da scoprire.

La bellezza della Cascata del Serpente

Le impetuose acque turchesi del rio Masone, che si scava il suo intricato percorso attraverso una valle ripida e incassata, si tuffano tra le rocce dando vita ad uno spettacolo della natura: questa è la Cascata del Serpente, un gioiello da ammirare nella sua selvaggia bellezza. In realtà, qui si trovano ben 5 piccole cascate, una più suggestiva dell’altra, ed ognuna di esse si getta in un piccolo laghetto. Ma è la più alta, con i suoi 12 metri di tuffo, a regalarci il paesaggio più affascinante di tutti, una vera cartolina.

La Cascata del Serpente, immersa nel cuore lussureggiante del Parco Naturale Regionale del Beigua, è la meta ideale per una bella camminata nella natura ancora incontaminata, praticamente in ogni stagione dell’anno. La primavera, ricca di colori e profumi incredibili, accoglie i primi visitatori conducendoli alla scoperta di questa oasi meravigliosa, mentre l’estate è il momento giusto per chi vuole farsi un tuffo rinfrescante nelle acque trasparenti del piccolo specchio che i locali, ormai da tanti anni, chiamano il Laghetto del Serpente.

Ma le sorprese non finiscono certo qui: il breve percorso che porta verso le cascate è esso stesso una vera bellezza, lungo il quale si possono ammirare alcune vecchie strutture che testimoniano l’importanza del rio Masone e delle sue acque, tra cui un grosso mulino e i ruderi di un’antica cartiera. E per i più avventurosi, il corso d’acqua e le sue cascate offrono l’occasione per praticare escursioni e torrentismo lungo la via ferrata attrezzata.

La Cascata del Serpente, dove si trova

Arrivare alla Cascata del Serpente non è affatto difficile: il punto di partenza ideale è il centro abitato di Masone, piccolo borgo ricco di storia e natura. Dopo aver attraversato il grazioso ponte che conduce alla piazza principale del paese, non resta che seguire le indicazioni. Il percorso, completamente immerso nella vegetazione, dura appena un chilometro ed è adatto a tutti, anche ai più piccini. Una volta arrivati, il panorama si apre davanti agli occhi dei turisti ed è semplicemente meraviglioso. Sembra davvero un’oasi di pace, dove rilassarsi per qualche ora.

Per chi ama la natura, d’altra parte, questo è un paradiso: siamo nel Parco del Beigua, una delle aree verdi più lussureggianti dell’intera regione, dove potersi concedere lunghe escursioni all’aria aperta. Qui vi sono infatti tantissimi sentieri perfetti per una semplice camminata o per un trekking più impegnativo, arrampicandosi sulle vette più alte dell’Appennino Ligure. Oltre alla Cascata del Serpente, vi sono altre bellezze naturalistiche da esplorare: una è il Lago dell’Antenna, bacino artificiale realizzato per sopperire all’esigenza di una centrale idroelettrica e oggi meta di tantissimi amanti della pesca.

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La CNN racconta Genova e i suoi palazzi “reali”

L’Italia è una terra meravigliosa. Noi lo sappiamo benissimo e anche gli stranieri sembrano essere d’accordo. E per questo motivo molti quotidiani internazionali amano scrivere delle nostre bellezze. Questa volta è la CNN a parlare di noi e lo fa raccontando la spettacolare città di Genova.

Genova e i suoi affascinanti Palazzi dei Rolli

La CNN racconta Genova spiegando ai suoi lettori che alcuni dei palazzi di questa città sono così spettacolari da essere patrimonio mondiale dell’UNESCO. Non a caso, hanno definito il capoluogo ligure “una delle città più spettacolari d’Italia”

Il racconto sottolinea che Genova ospita quello che si dice essere il centro cittadino medievale più intatto di tutta Europa. Ma in particolare ciò che conquista i visitatori sono i Palazzi dei Rolli, un sistema di dimore aristocratiche che lasciano davvero a bocca aperta.

Negli anni fra Rinascimento e Barocco, infatti, i nobili genovesi fecero costruire questa serie di edifici che ancora oggi vantano magnifiche facciate con decorazioni in stucco, marmo o dipinte, atri grandiosi, giardini con fontane e ninfei e molto altro ancora. Altrettanto affascinanti sono gli interni con grandi saloni affrescati, sontuosi arredi, pregiate collezioni, e ricche quadrerie.

Palazzo Sinibaldo Fieschi genova

Fonte: iStock – Ph: Simona Sirio

Il Palazzo Sinibaldo Fieschi di Genova

Il sito UNESCO attualmente comprende 42 palazzi degli oltre 100 esistenti, che da Strada Nuova arrivano a gran parte del centro storico attraverso Via Lomellini, Piazza Fossatello e Via San Luca, fino a Piazza Banchi e al mare. Alcuni di essi ancora oggi appartengono a privati, mentre altrettanti sono diventati sedi di banche, uffici e musei.

I Palazzi dei Rolli più belli di Genova

prima di raccontarvi quali sono i Palazzi del Rolli più belli di Genova c’è da fare una piccola premessa: questi edifici sono chiamati “dei Rolli” perché un tempo ospitavano le alte personalità che si trovavano in città. Gli alloggi, all’epoca, venivano assegnati sulla base di un sorteggio dalle liste degli alloggiamenti pubblici chiamate, per l’appunto, “Rolli”, che in italiano corrisponde a “ruoli”, cioè elenchi.

Palazzo Stefano Balbi

Il primo di cui vi vogliamo parla è il maestoso Palazzo Stefano Balbi che, nei fatti, è uno dei più importanti edifici rinascimentali di Genova. Conosciuto anche come Palazzo Reale, è oggigiorno un polo museale costituito dalla dimora storica, dall’annesso giardino e dalla pinacoteca e la Galleria di Palazzo Reale.

Nel corso degli anni ha subito diversi passaggi di proprietà che corrispondono all’arricchimento del palazzo e delle sue collezioni. Vi basti pensare che negli spazi e nelle sale della dimora vi si trovano affreschi di Valerio Castello, di Giovanni Battista Carlone, fino ad arrivare a interventi seicenteschi che si affiancano alla fase settecentesca dei Durazzo.

Palazzo Stefano Balbi genova

Fonte: iStock

Il Palazzo Stefano Balbi di Genova

Palazzo Bianco

Altrettanto straordinario è Palazzo Bianco, detto anche Palazzo di Luca Grimaldi o Palazzo Brignole Sale, che oggi è sede di una galleria pubblica che coincide con una sezione dei Musei di Strada Nuova a cui fanno capo anche palazzo Rosso e Palazzo Doria-Tursi.

Al suo interno, infatti, si possono ammirare importanti opere di arte italiana, fiamminga e spagnola tanto da essere considerato il fulcro del sistema dei musei del Comune di Genova.

Palazzo Rosso

Molto interessante anche Palazzo Rosso, detto anche Palazzo Rodolfo e Francesco Maria Brignole, che fu costruito tra il 1671 e il 1677 dai fratelli Rodolfo e Gio Francesco Brignole Sale.

Esso non passa assolutamente inosservato in quanto è particolarmente rappresentativo dell’architettura italiana del primo Settecento. Grazie ai restauri subiti nel corso degli anni, al suo interno sono custoditi arredi e dipinti caratteristici del Settecento, come per esempio Strozzi, Van Dyck, Veronese e molti altri.

Oltre a questo, Palazzo Rosso vanta una particolarità davvero interessante: un terrazza da cui godere di una veduta panoramica  a 360 gradi sull’intera città: il Mirador di Palazzo Rosso.

Palazzo Rosso genova

Fonte: iStock – Ph: saiko3p

Il Palazzo Rosso di Genova

Palazzo Doria-Tursi

In Via Garibaldi l’edificio più imponente è senza ombra di dubbio Palazzo Doria-Tursi. Vi basti pensare che occupa tre isolati e che conserva persino due ampi giardini.

La facciata è policromatica e alterna pietra rosa, ardesia e marmo bianco. Inoltre, è collegato all’adiacente Palazzo Bianco. Al suo interno, infatti, vi solo le ultime sale della Galleria Pubblica dove è esposta anche la Maddalena Penitente di Antonio Canova. La Sala Paganini, invece, custodisce gelosamente il violino utilizzato dal compositore insieme ad altri cimeli del violinista e compositore genovese.

Palazzo Podestà

Altrettanto affascinante è il Palazzo Podestà, chiamato anche Palazzo Nicolosio Lomellino, che si contraddistingue per la sua facciata decorata con stucco bianco e azzurro.

Tra le sue mura si sviluppa un corridoio che porta ad uno spazio aperto dove si trova un ninfeo realizzato da Domenico Parodi nel 1700. Presenti, inoltre, anche tantissimi affreschi come il “Giove e la capra Amaltea” di Giacomo Antonio Boni e il “Bacco regge la corona Arianna” di Domenico Parodi.

Recentemente restaurato, è accessibile negli spazi dell’atrio, del giardino rigoglioso di piante e popolato da creature mitologiche scolpite nella pietra, del ninfeo e nelle sale dei due piani nobili in cui si organizzano mostre, visite guidate ed eventi culturali.

Palazzo Podestà genova

Fonte: iStock – Ph: Simona Sirio

Una angolo del Palazzo Podestà di Genova

Cos’altro vedere assolutamente a Genova

Genova è una città in grado di far innamorare chiunque vi ci metta piede. Tante le cose da visitare, ma fra tutte vi consigliamo di fare un salto al suo porto antico, vero simbolo della città.

Non a caso, è uno dei porti più antichi del Mediterraneo che negli anni è stato reso ancora più splendido grazie all’intervento di Renzo Piano che lo ha trasformato in una piattaforma waterfront dove convive in armonia l’atmosfera antica con quella contemporanea.

Altrettanto interessante è il suo centro storico che è un dedalo di vicoli (caruggi) che si aprono inaspettatamente in piccole piazzette. Tra tutte queste vie e viuzze si possono scorgere delle vere meraviglie come chiese e palazzi tra cui, per esempio, la splendida Cattedrale di San Lorenzo, Porta Soprana, la casa di Colombo e molto altro ancora.

Infine, se si decide di visitare Genova non si può non fare un salto a Boccadasse che è un vero e proprio borgo marinaro inglobato nella città. A lasciar ancor più senza parole è che si sviluppa nel cuore di un’insenatura che si affaccia su uno splendido mare, una zona che regala un’atmosfera quasi magica impreziosita da edifici colorati ed eleganti che fanno da cornice anche ad una piccola, ma assolutamente suggestiva, spiaggia.

Boccadasse genova

Fonte: iStock

Vista di Boccadasse
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Finalborgo, gioiello della Liguria a pochi passi dal mare

C’è un borgo, facente parte dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, che si trova a pochi passi dal mare e ad alcuni chilometri dal confine con la Francia. Un piccolo gioiello della provincia di Savona in grado di regalare paesaggi che si mescolano tra la costa, natura, storia, montagna e tante meraviglie architettoniche che vale la pena scoprire.

Vi stiamo parlando di Finalborgo, una località della Liguria che è uno dei tre nuclei urbani formanti l’abitato di Finale Ligure. Una vera perla circondata da suggestive mura medievali ancora ben conservate e che anche oggi preserva il fascino di un antico centro fortificato.

Finalborgo: cosa vedere

Passeggiare per il centro storico di Finalborgo vuol dire scoprire siti di rara bellezza e un patrimonio artistico e culturale che lascia davvero a bocca aperta. Ma del resto questo luogo vanta una storia particolare che gli ha permesso di beneficiare di un grande sviluppo economico.

Porta Reale, il principale accesso di Finalborgo

Iniziamo questo viaggio dalla Porta Reale, il principale accesso al bellissimo borgo di Finalborgo. Risalente alla fine del Seicento, è nata per sostituire la medievale Porta Carretta di cui oggi è ancora visibile l’innesto dell’arco dell’antico ponte.

Si distingue, inoltre, per essere decorata da una finta architettura ottocentesca con tanto di stemma sabaudo e l’immagine della Madonna a protezione dell’antico abitato. Qui sotto, nel corso dei secoli, sono passate tantissime personalità tra cui soldati, re e principi.

Porta Testa, puro spettacolo

Di origine medievale, Porta Testa si apre sul lato occidentale delle mura di Finalborgo. Da queste parti un tempo venivano esposte le teste dei condannati per decapitazione, mentre oggi è un vero e proprio capolavoro di pura bellezza.

Sull’arco, infatti, sono presenti alcune iscrizioni e lo stemma di Giovanni I del Carretto insieme alla data di costruzione, 10 giugno 1452. Vi è sovrapposta, inoltre, una torre campanaria con tanto di orologio e uno splendido affresco.

porta testa finalborgo

Fonte: iStock – Ph: Alessandro Tortora

La splendida Porta Testa di Finalborgo

Teatro Aycardi, tra i più antichi della Liguria

Tra le attrazioni da non perdere a Finalborgo c’è senza ombra di dubbio il Teatro Aycardi che si distingue per essere il più antico di realizzazione ottocentesca in Liguria. Recentemente restaurato, è stato costruito tra il 1804 e il 1806 ed è una piccola perla celata da una sobria facciata.

La sua capacità totale è di 250 spettatori e vanta un soffitto coperto da un telo decorato con medaglioni e motivi floreali. Oggi è aperto aperto alle visite guidate e, nonostante la sua poca appariscenza, è un vero e proprio simbolo di bellezza ed eleganza.

Castel San Giovanni, una fortezza spettacolare

Molto affascinante anche Castel San Giovanni, una fortezza che si trova a 50 metri sul livello del mare. Ciò che senza ombra di dubbio colpisce maggiormente il visitatore sono le sue spettacolari mura a tenaglia, ma anche la magnifica vista di cui è possibile godere accedendo alle sue terrazze. Un panorama che spazia tra Finalborgo, le valli circostanti e il limpido mare di Finale Ligure.

Simbolo di questo splendido luogo, può essere raggiunto attraversando un suggestivo ponte e facendo una piacevole camminata in salita che permette di godere progressivamente di un paesaggio sempre più interessante.

Castel San Giovanni finalborgo

Fonte: iStock – Ph: Alessio Panarese

Castel San Giovanni di Finalborgo

Collegiata San Biagio, in stile Barocco

La passeggiata alla scoperta di Finalborgo continua con la sua Collegiata San Biagio, una chiesa in stile Barocco che risale al secolo XVII. Si trova nell’omonima e suggestiva piazza che ne fatti rappresenta la sala d’ingresso alla cittadina.

A svettare maestoso è il suo campanile ottagonale leggermente pendente, mentre a lasciare senza parole sono i suoi interni suddivisi su tre navate separate da imponenti pilastri. A differenza degli esterni, infatti, le decorazioni sono molto appariscenti e davvero imperdibili.

Il Complesso Monumentale di Santa Caterina e il suo museo

Un’altra meraviglia di Finalborgo è il Complesso Monumentale di Santa Caterina che al suo interno ospita il Museo archeologico del Finale, la Sala congressi, l’Oratorio de’ Disciplinanti destinato a mostre culturali, e la Biblioteca-mediateca civica.

In sostanza, è un vero e proprio polo culturale polivalente che si distingue anche per un grande fascino grazie alla sua maestosa chiesa e agli ampi annessi conventuali che sembrano orbitare attorno ai due chiostri rinascimentali.

Complesso Monumentale di Santa Caterina finalborgo

Fonte: iStock

Il Complesso Monumentale di Santa Caterina a Finalborgo

Palazzo del Tribunale, pregevole esempio di architettura civile della Liguria di Ponente

I viaggiatori più curiosi non potranno non innamorarsi di Palazzo del Tribunale che si distingue per essere un pregevole esempio di architettura civile della Liguria di Ponente. I suoi anni di storia sono ben 700 anni e il suo ultimo piano è oggi un museo che permette di approfondire i temi dell’amministrazione della Giustizia e della salvaguardia del territorio.

Ma non solo, qui ci sono anche bellissime sale racchiuse da una facciata variopinta che aiuta a comprendere il suo tormentato passato.

Le piazze di Finalborgo

Infine, tra le cose da non perdere a Finalborgo ci sono anche le sue antiche piazze come Piazza Garibaldi che è il vero e proprio cuore del borgo. Da queste parti si affacciano edifici di grande pregio storico e architettonico come il Palazzo Chiazzari con una meravigliosa loggia posta all’ultimo piano, la facciata dipinta di Casa delle Erbe e la Casa Celesia sull’angolo di via Nicotera.

Ogni primo fine settimana del mese, inoltre, vi prende vita un mercato delle cose antiche e dei mestieri.

Particolarmente affasciante anche Piazza del Tribunale in cui si trova l’omonimo edificio e situata a pochi passi da Palazzo Arnaldi, una struttura che sfoggia una facciata decorata da stucchi e con quattro portali.

Sul lato opposto della piazza, ecco Palazzo Cremata che incanta il visitatore con le sue raffinate incorniciature delle finestre e un grande portale d’ingresso. Inoltre, è possibile intravedere anche via delle Fabbriche dove un tempo sorgevano le attività produttive del borgo.

Poi ancora Piazza Santa Caterina che nei fatti rappresenta la parte anteriore dello splendido e omonimo Complesso Monumentale. Da queste parti, inoltre, è visibile la Casa Gozo che sfoggia un caratteristico balcone curvilineo.

Il mare di Finalborgo

Come detto in precedenza, Finalborgo si trova vicino allo splendido mare ligure. Non ci sono spiagge in quanto non si affaccia direttamente sul litorale, ma spostandosi a Finalmarina o in altre località balneari della Riviera di Ponente è possibile rilassarsi in luoghi a dir poco paradisiaci.

Zone che sono state spesso premiate con la Bandiera Blu per la pulizia delle spiagge, la Bandiera Verde in quanto adatte ai più piccoli e la prestigiosa Bandiera Lilla, il vessillo che viene consegnato ai lidi adeguati alle persone con disabilità.

Tra quelle da non perdere c’è Varigotti con i suoi finissimi sassolini e le case colorate a farne da cornice, così come la meravigliosa Baia dei Saraceni che vanta origini molto antiche.

Insomma, Finalborgo è uno scrigno di splendide sorprese da scoprire in qualsiasi stagione dell’anno.

Piazza Garibaldi finalborgo

Fonte: iStock – Ph: Alessandro Tortora

La Piazza Garibaldi di Finalborgo
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In Liguria il turismo diventa accessibile per tutti

Rinomata destinazione balneare scelta da gran parte dell’Italia nord-occidentale, la Liguria è una regione davvero particolare: spiagge bellissime e borghi arroccati sul mare hanno un fascino unico. Ma proprio la loro posizione, in un litorale spesso frastagliato, rende queste località talvolta difficili da raggiungere. È per questo che l’amministrazione ha promosso la nascita di due progetti volti all’accessibilità dei lidi liguri, compiendo un grande passo avanti verso l’inclusione delle persone con disabilità.

Liguria, i progetti per l’accessibilità delle spiagge

La Riviera Ligure è una vera meraviglia, e i turisti lo sanno molto bene: da maggio a settembre, le sue spiagge sono prese d’assalto da tutti coloro che desiderano regalarsi una vacanza balneare d’eccezione. Ma il problema dell’accessibilità si è fatto sempre più sentire, e ciò ha spinto il Fondo nazionale per l’inclusione delle persone con disabilità a finanziare due progetti molto interessanti, presentati da alcuni dei comuni che hanno partecipato.

“Abbiamo scelto di destinare 1,2 milioni di euro a progetti che rispecchiassero pienamente sia l’obiettivo dell’inclusione sia la vocazione della nostra regione” – ha affermato Giovanni Berrino, l’assessore al Turismo della Regione Liguria – “Saranno attivati progetti che interpretano al meglio il tema dell’inclusione in due direzioni: quella dell’accessibilità (mediante il finanziamento delle soluzioni logistiche e infrastrutturali per agevolarla) e quella dell’avvio al lavoro di persone con disabilità (mediante progetti di inserimento mirati in un settore che si presta e si sta aprendo molto a questa esperienza)”.

Al bando hanno partecipato diversi comuni liguri, ciascuno con un’iniziativa mirata a rendere più accessibili le proprie spiagge. Alla fine, una commissione tecnica ha scelto i due progetti vincitori, che si ripartiranno il finanziamento di ben 1,2 milioni di euro. E ora hanno inizio i lavori: l’obiettivo è quello di dare una vera e propria svolta al settore turistico dei comuni coinvolti, in modo che tutto sia pronto per la stagione estiva del 2024. Ma quali sono le novità previste per i turisti?

Il mare per tutti, progetto del Ponente

Il primo progetto vincitore è “Il mare per tutti”, per la Riviera di Ponente: ad averlo proposto sono i comuni di Pietra Ligure, Borgio Verezzi, Finale Ligure e Loano. Con i 695mila euro che sono stati loro assegnati, hanno intenzione di potenziare i servizi delle spiagge libere attrezzate e le esperienze turistiche più richieste (come lo snorkeling e le escursioni in barca), rendendo il tutto accessibile in maniera più agevole anche alle persone con disabilità.

Inoltre i comuni coinvolti mirano ad attivare 12 tirocini destinati all’avviamento al lavoro – nel settore turistico e culturale – di persone con disabilità. È innegabile infatti che una regione come la Liguria sia particolarmente legata all’hospitality, e che ora sia sempre più aperta alle necessità di inclusività, per permettere ai portatori di disabilità di entrare in questo settore lavorativo.

Liguria levante Tourism4all, progetto del Levante

Per la Riviera di Levante, invece, la vittoria è andata ai comuni di Sestri Levante, Lavagna, Moneglia, Deiva Marina e Framura, che hanno presentato il progetto “Liguria levante Tourism4all”. Il finanziamento a loro spettante è di 505mila euro, con i quali intendono realizzare almeno una spiaggia accessibile in ogni comune, una segnaletica inclusiva e nuove posizioni lavorative cui verranno affidati i servizi di gestione di tali località balneari.

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A Cogorno, il borgo dei Fieschi in Liguria

Oggi vi portiamo a scoprire un borgo situato tra le meraviglie della Liguria e altamente condizionato dai Fieschi, una delle maggiori famiglie genovesi, i quali furono protagonisti di un’espansione territoriale tra XII e XIII secolo nella Liguria di Levante che li portò a un aperto scontro con il Comune di Genova: Cogorno.

Cogorno, cosa sapere

Cogorno è un comune italiano sparso della città metropolitana di Genova che comprende San Salvatore (detto anche San Salvatore dei Fieschi), e le frazioni di Breccanecca, Costa, Monticelli e Panési. Le sue origini sembrerebbero risalire all’epoca pre-romana e nel corso dei secoli fu possesso dei signori di Cogorno, discendenti dalla famiglia Fieschi, i quali ci hanno lasciato in eredità numerosi monumenti da visitare.

Questo piccolo borgo, infatti, è un vero e proprio spaccato di storia scolpita sull’ardesia dai Fieschi, ma anche una sorta di “cerniera” tra costa ed entroterra, a soli 4 chilometri dal mare.

Vi basti pensare che ci troviamo tra il promontorio di Sestri Levante e quello di Portofino, nella porzione di territorio che risale lungo la riva sinistra dell’Entella, e l’entroterra delle Valli Fontanabuona, Graveglia e Sturla-Aveto. Una zona, quindi, altamente suggestiva.

La pietra scura, l’ardesia, è senz’altro l’emblema di questa terra e della sua gente, a tal punto che l’attività estrattiva ha lasciato numerose testimonianze che hanno dato vita a un museo a cielo aperto composto da centinaia di cave ormai abbandonate, da muretti a secco e da bassorilievi.

Non mancano meravigliosi sentieri lastricati, due dei quali uniscono San Giacomo al mare di Lavagna (Sentiero delle Portatrici) e alla Basilica dei Fieschi e la Fiumana bella (Sentieri del San Giacomo, La Via dell’Ardesia).

Cosa vedere a Cogorno

Pur essendo piccino, Cogorno è in grado di regalare molte attrazioni per i suoi visitatori. Il tutto principalmente grazie alle cave di ardesia che vantano una storia millenaria e che, ad opera dei Fieschi, hanno donato al comune un patrimonio di edifici storici, religiosi e non, particolarmente suggestivi, dei veri scrigni di opere d’arte.

Tra questi da non perdere è certamente la Basilica dei Fieschi, a San Salvatore, la cui costruzione risale al periodo che va dal 1244 al 1252 per volontà dei pontefici Innocenzo IV e Adriano V. Una struttura talmente imponente che dal 1860 è inserita tra i Monumenti Nazionali, oltre a essere considerata uno degli edifici di culto romanici tra i più pregiati e meglio conservati dell’intera ragione Liguria.

Basilica dei Fieschi cogorno

Fonte: 123rf

La bella Basilica dei Fieschi

Bellissimo anche l’Oratorio di San Giovanni Battista, a Cogorno, che è la sede di un’antica confraternita dei Disciplinanti. A suo interno vi è conservata la statua del santo, una tela ritraente Dio Padre e un crocifisso del XVII secolo. Sempre a Cogorno, altrettanto suggestiva è la Chiesa parrocchiale di San Lorenzo che fu eretta assieme all’alto campanile nel XVII secolo.

Poi la Cappella di San Bartolomeo, dove lungo le due pareti laterali sono conservati sei dipinti, su supporto d’ardesia, raffiguranti San Carlo Borromeo, l’Arcangelo Raffaele e il Giovane Tobia sul lato destro; Santa Apollonia, una Figura Orante e Santa Lucia sul quello sinistro.

Infine il Palazzo Comitale dei Fieschi, a San Salvatore, che dopo vari interventi di recupero è diventato una sorta di museo per esposizioni e avvenimenti culturali, ma anche la sede museale comunale che mette in mostra le antiche attività produttive che si trovano su questa straordinaria terra.

Cogorno, gli eventi da non perdere

I Fieschi hanno fatto la storia di questo delizioso borgo, a tal punto che questa famiglia rivive ogni anno il 13 agosto con la rievocazione storica medievale dell’Addio do Fantin (Addio al Celibato del Conte Opizzo Fieschi) che precede la celebre Torta dei Fieschi di Lavagna.

Un evento che catapulta il visitatore direttamente nel Medioevo, quando Opizzo Fieschi decise di unirsi in matrimonio con la contessa Bianca de’ Bianchi di Siena. La ricorrenza, celebrata in notturna nel piazzale-sagrato puntellato di ciottoli bianchi e neri della Basilica dei Fieschi di San Salvatore, ricorda appunto l’addio al celibato del conte, grazie anche a un sontuoso banchetto medievale, alla sfilata e ai balli in abiti d’epoca.

Un altro appuntamento, sempre in onore dei Fieschi, è a settembre con l’Annuncio della Grida del 1600 organizzata in occasione della Festa della Santa Croce.

Cosa vedere nei dintorni di Cogorno

Il primo luogo che vi consigliamo di visitare nei dintorni di Cogorno è Chiavari, sempre in provincia di Genova. Vi basti pensare che questo è il centro nevralgico del Tigullio, ma anche uno dei più importanti porti turistici della Liguria.

Vanta antiche tradizioni marinare, alle quali le sue attrazioni più famose sono legate. Si distingue per essere una città dinamica, fervente di attività e a misura d’uomo. Sfoggia un centro storico di stampo medievale, con portici e splendidi palazzi ottocenteschi che si mescolano a una gran varietà di paesaggi: la costa lungo la quale è possibile rilassarsi in alcune delle spiagge più famose del Tigullio, le vie con porticati e le piazzette del centro, le colline e le valli dell’entroterra chiavarese.

Qui, inoltre, prendono vita diversi carruggi, tipiche vie con portici medievali che caratterizzano il Borgolungo, ovvero il centro di Chiavari, ma anche quel che rimane di un sontuoso castello che è uno dei più antichi di tutta la zona. Bellissimo il suo litorale che è un susseguirsi di spiagge di sabbia fina e ghiaia bagnate dall’inconfondibile mare azzurro della Liguria, pulito e ricco di fauna marina. Infine è bene sapere che Chiavari, assieme a Sestri Levante, è la località con la più alta percentuale di spiagge libere nel Golfo del Tigullio.

Un altro luogo vicino a Cogorno che vi consigliamo di vistare è Lavagna, anch’essa adagiata sul Golfo del Tigullio. Agli amanti del mare da queste parti sembrerà di vivere un sogno poiché la sua spiaggia è la più lunga di tutta la Riviera di Levante.

Un luogo di cui bisogna apprezzare l’atmosfera semplice, la comodità di avere tutto a portata di mano e la facilità a spostarsi verso tante mete interessanti. Tra i suoi edifici civili più belli, invece, vi segnaliamo Palazzo Franzoni: costruito sul finire del Settecento, fu dimora signorile, ospedale e albergo, mentre oggi è sede del Municipio.

Insomma, il borgo dei Fieschi, Cogorno, e i suoi dintorni sogno degli angoli di Liguria che vale assolutamente la pena scoprire.

Chiavari liguria

Fonte: iStock

La bellissima Chiavari
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Alcune delle più belle immersioni d’Italia si fanno in questo mare

Quella di cui vi stiamo per parlare è una regione bellissima del nostro Paese che si distingue, in Italia e nel mondo, per tante piccole caratteristiche che la rendono ancora più eccellente di quanto si creda che lo sia. Una tra tutte è il suo mare, nel quale si possono fare alcune delle immersioni più belle di tutto lo Stivale.

Liguria, un mare da sogno

Benvenuti in Liguria, la regione con il maggior numero di Bandiere Blu in tutto il Paese (32 in totale), ma anche con dei fondali che lasciano affascinati grazie alla varietà del paesaggio subacqueo: un universo silenzioso in cui si possono esplorare gli interni di un relitto o incontrare da vicino la ricca fauna e vegetazione sottomarina.

Il Mar Ligure regala dei tratti di mare spettacolari e inclusi in aree marine protette nazionali o regionali come l’Area Marina Protetta di Portofino, quella delle Cinque Terre, che custodisce il raro falso corallo nero, e l’Isola di Bergeggi. I Giardini Botanici Hanbury (Capo Mortola) e Portovenere, riconosciute quali Aree di Tutela Marina, mentre l’Isola Gallinara è Riserva Naturale Regionale.

Il Sistema di distretto ligure della subacquea

Non è un caso che la regione Liguria, grazie a una settantennale storia e tradizione della subacquea, abbia varato un protocollo d’intesa per la promozione del “Sistema di distretto ligure della subacquea”, con cui è stata attivata una rete fra soggetti pubblici e privati che intende sviluppare una nuova cultura di turismo e favorirne la modernizzazione valorizzando gli aspetti ambientali e paesaggistici del territorio.

Tanti i percorsi a disposizione come il Sentiero Blu di Bergeggi che è stato appositamente studiato e realizzato per lo snorkeling e le attività natatorie, facilmente fruibile per tutti. Situato di fronte al litorale del Comune di Bergeggi, è accessibile da maggio a fine settembre nei suoi 2,5 km di lunghezza: è uno dei più lunghi percorsi del genere in tutta Italia. Il Sentiero Blu interessa un’area di grande pregio paesaggistico, ambientale e storico culturale. Le acque cristalline, il posidonieto , le grotte marine che si aprono ai piedi della falesia e l’isola di Bergeggi vero cuore pulsante dell’area marina protetta.

L'isola di Bergeggi immersioni

La spettacolare Isola di Bergeggi

Un altro percorso particolarmente interessante si trova a Riomaggiore dove è presente una corsia di nuoto che si sviluppa in direzione sud verso il Promontorio di Capo Montenero. Guardando in qualsiasi direzione, si possono scorgere saraghi, castagnole nere e salpe in grandi quantità e per niente timidi.

Gli amanti dello snorkeling avranno anche l’occasione di avvistare altri pesci più vicini al fondale roccioso e ricoperto di alghe, come ad esempio sciarrani, donzelle e perchie che, essendo molto territoriali e curiosi, staranno spesso fermi lasciandosi osservare.

Infine, ma questi sono solo alcuni dei percorsi disponibili, vi segnaliamo la corsia di nuoto di Vernazza che inizia dall’imboccatura del porticciolo turistico del borgo per seguire il profilo della costa, direzione Monterosso, per circa 300 metri.

Nuotando si viene subito accolti da nuvole di castagnole nere, occhiate, boghe e salpe. Sott’acqua, invece, è facile imbattersi in piccoli banchi di saraghi fasciati o esemplari di sarago maggiore e pizzuto, oltre che a giovani orate e cernie. Possibile scovare anche macchie di Posidonia oceanica, preziosissime per la sopravvivenza di moltissime specie che lì trovano rifugio dai predatori. La corsia di nuoto di Vernazza si trova proprio nell’intersezione tra due habitat, per questo motivo è particolarmente ricca di biodiversità.

Mare, tintarella e sport acquatici in Liguria

Tante diverse possibilità anche per gli appassionati di mare e tintarella. In Liguria c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Si passa dall’arenile di sabbia dorata ad Alassio e Varigotti, all’atmosfera selvaggia della spiaggia di Punta Corvo nell’estremo levante ligure, fino alle rocce di Punta Chiappa che si tuffano nell’acqua cristallina a San Fruttuoso.

San Fruttuoso Liguria

Un angolo di San Fruttuoso

Andare per mare in Liguria significa scoprire calette e paesaggi costieri variegati e irraggiungibili veleggiando di porto in porto. Ma non solo: quando le tranquille acque del Mar Ligure vengono alzate dal vento, le onde diventano un richiamo irresistibile per gli amanti del windsurf e per chi non sa rinunciare alle emozioni di una natura entusiasmante da vivere anche fuori stagione.

A Levanto, per esempio, considerata una delle mete ideali per gli appassionati di questi sport, le onde possono arrivare fino ai 4 metri. Ideali per gli amanti di windsurf e kitesurf anche le onde di Ventimiglia e Sanremo: qui, in particolare, l’onda che si genera nella baia è più dolce e adatta ai principianti. Molto battute anche le spiagge di Alassio, Diano Marina, Pietra Ligure e Varazze.

Cos’altro fare in Liguria

Un mare che è un capolavoro, ma di certo le attrattive della regione no finiscono qui. Imprescindibile, per esempio, un salto a Genova che si distingue per essere una scoperta appassionante che inizia dalle terrazze panoramiche sulle alture di Castelletto, attraverso i suoi mille carruggi per arrivare fino al Porto Antico, oggi vivace e internazionale piazza sull’acqua.

Poi i borghi, di cui 7 insigniti del prestigioso riconoscimento della Bandiera Arancione. 25 sono invece quelli che hanno ottenuto il riconoscimento ” I Borghi più belli d’Italia”. E, accanto a queste realtà riconosciute, ci sono borghi e cittadine che per la loro bellezza e particolarità meritano una visita. Paesini arroccati sui crinali delle colline, dove la vita scorre lenta e al ritmo della natura, oppure a ridosso del mare. Basti pensare a Bussana Vecchia, un villaggio di artisti sorto sulle rovine di un borgo medioevale abbandonato dopo il terremoto e a Torri Superiore, un borgo medioevale disabitato rinato come eco villaggio.

Bussana Vecchia liguria

La splendida Bussana Vecchia

Infine, ma ricordiamo che queste sono solo alcune delle tante cose che si possono fare in Liguria, troveranno pane per i loro denti anche gli appassionati di trekking ed escursionismo. L’Alta Via dei Monti Liguri, per esempio, è un un percorso turistico di 400 km. Da Sarzana a Ventimiglia, è un viaggio tra costa ed entroterra, tra Alpi e Appennini, il cammino ideale per escursioni di più giorni o passeggiate di poche ore, anche a cavallo.

Oppure, il Sentiero Liguria che collega Luni con Ventimiglia Grimaldi: oltre 600 km tra vigneti e boschi di leccio, lidi e scogliere, percorsi della devozione e antiche strade romane, creuze e sentieri. Dodici percorsi che si intrecciano con le bellezze naturali della regione.

Insomma, la Liguria vanta eccellenze in qualsiasi settore, bisogna solo scegliere di quali godere di più.

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Riparte l’Hogwarts Express italiano, per scoprire il Parco dell’Antola

C’è un treno, in Italia, dedicato ad Harry Potter. È l’Hogwarts Express che parte da Genova e che va alla scoperta del Parco dell’Antola, nell’immediato entroterra ligure. Il trenino del maghetto non è una novità, ma nuovo è l’itinerario che partirà il 26 marzo e che sarà in versione “green”.

Il Trenino di Harry Potter andrà infatti alla scoperta dei Patronus che vivono nell’Antola e delle piante di Pomona con un corso di erbologia di montagna.

Il Genova Hogwarts Express edizione Antola Experience

I maghetti che partecipano al viaggio avranno il compito di realizzare delle foto speciali per raccontare la giornata, che andranno pubblicate su Instagram. Le tre foto che riceveranno più like vinceranno dei premi speciali e saranno pubblicate sulla pagina Facebook di Avventure Cittadine Genova e su Potterandmore.com il sito dedicato al mondo di J.K Rowlings.

Il trenino partirà dal binario 9 e 3/4 della stazione di Manin di Genova per arrivare a Casella, con uno spettacolo straordinario insieme a tutti i personaggi della scuola di magia più famosa di sempre. Ad accogliere i maghetti ci saranno la mitica professoressa di erbologia, Pomona Sprite, il Professor Piton e naturalmente la cattivissima Bellatrix Lestrange.

Ma la squadra è ricchissima di personaggi. Non mancheranno Sibilla Cooman, una strega veggente, nonché professoressa di Divinazione alla Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, Ninfadora Tonks, una strega Mezzosangue e metamorfomagus, Priscilla Corvonero, la strega rinomata per la sua bellezza, Rita Skeeter, la strega-giornalista della Gazzetta del Profeta, Olympe Maxime, una strega Mezzogigante e preside dell’Accademia della magia di Beauxbatons, e naturalmente Harry Potter.

Tutti i viaggiatori potranno degustare i canestrelli magici e portare a casa una foto-ricordo. L’edizione speciale “green” chiamata Antola Experience è stata organizzata in collaborazione con il Parco Regionale dell’Antola, sull’Appennino ligure, allo scopo di conoscere luoghi inesplorati e gusti mai provati.

Il Parco naturale regionale dell’Antola

Il parco, grande quasi 5mila ettari, è un’area naturale protetta dominata dal Monte Antola, alto 1.597 metri, che fa da spartiacque tra le valli principali. Qui la natura è selvaggia e incontaminata, fatta di boschi di faggi, pioppi, castagni e piante da frutto selvatiche. I prati e i sottoboschi del parco regalano un’enorme ricchezza di fiori che, proprio con l’arrivo della Primavera, trasformano il paesaggio in uno spettacolo di colori. Distese di primule, campanellini, genziane, narcisi e di gigli rossi sono una vera gioia per gli occhi.

I mammiferi che abitano il parco sono sicuramente gli animali di maggior richiamo turistico. Tra tutti, quello di più grande pregio è il lupo – che, per fortuna, non è così facile incontrare -, ma ci sono anche splendidi daini e caprioli, volpi, lepri e tanti scoiattoli.

Info utili

È obbligatoria la prenotazione inviando un messaggio via WhatsApp al numero 3404910024, indicando il nome dell’evento (Genova Hogwarts Express edizione Antola Experience) e il numero di partecipanti.

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Il Genova Hogwarts Express edizione Antola Experience

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Il sentiero dell’infinito, il trekking mozzafiato della Liguria

La Liguria, oltre al mare e alle spiagge, può essere visitata anche a piedi, attraversando bellezze naturali sorprendenti, con viste e panorami che lasciano senza fiato. Il Sentiero l’Infinito è uno dei percorsi più belli che, in soli 14 chilometri, collega Porto Venere con Riomaggiore, gioiello delle Cinque Terre, passando tra terrazze coltivate, il Parco Nazionale delle Cinque Terre e il santuario di Nostra Madonna di Montenero. Da qui si possono vedere, dall’alto, anche le tre isole di Palmaria, Tino e Tinetto: una vera meraviglia.

Il cammino, in buona parte a picco sul mare, è uno dei più affascinanti d’Italia. Qualcuno è convinto che sia anche uno dei più belli al mondo. E come dargli torto. Il sentiero ripercorre antichi tratti senza tempo, motivo per cui gli è stato dato il nome di “Sentiero dell’Infinito”.

L’itinerario pittoresco

Il sentiero s’immerge nella macchia mediterranea, tra boschi, terrazzamenti, ulivi e vigneti, senza perdere mai di vista il mare che gli fa da sfondo. E poi ci sono i borghi, dalle case color pastello, cartoline di un’Italia talmente pittoresca da avere ispirato in passato scrittori e oggi anche registi, come il recente film d’animazione “Luca” targato Disney-Pixar.

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Lungo il Sentiero dell’Infinito della Liguria

La maggior parte del sentiero è in salita ed è facilmente percorribile in quanto è interamente segnato dai colori rosso-bianco del CAI. Lo si può percorrere tutto l’anno in quanto è aperto a tutti ed è gratuito. il dislivello tra su e giù è di circa mille metri, pertanto bisogna contare una giornata di cammino per percorrerlo tutto.

I borghi lungo il Sentiero dell’Infinito

Tra i paesi attraversati dal Sentiero dell’Infinito oltre a Riomaggiore, che è il punto di partenza (o di arrivo, a seconda della direzione che scegliete), ci sono anche Monesteroli e Campiglia, dove ci si può fermare per una sosta.

Monesteroli è uno degli angoli più incredibili della Liguria. Un luogo dimenticato dal tempo e che pochissimi conoscono. Gli abitanti della zona che hanno costituito un comitato lo hanno candidato tra “I Luoghi del Cuore” del FAI. Si raggiunge attraverso una scalinata di quasi duemila gradini che scendono dalla collina, passando tra boschi e vigneti per poi aprirsi in una discesa mozzafiato. Un borgo unico al mondo che domina il mare azzurro, ai confini tra realtà e fantasia. Il borgo conta pochissime case, molte delle quali abbandonate. Un tempo erano delle cantine, nelle quali si vinificava l’uva. Oggi, alcune di esse sono state lasciate così com’erano, mentre altre sono state trasformate in deliziose case di villeggiatura (leggi l’articolo di approfondimento a questo link).

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Il borgo di Monesteroli in Liguria

Entrata nel 2021 nell’associazione dei Borghi più belli d’Italia, Campiglia Marittima sorge su un colle in Val di Cornia, rivolto verso il Mar Tirreno e la campagna. La sua storia è segnata dalla presenza di giacimenti minerari dai quali, a partire dagli Etruschi, vennero estratti minerali e metalli. Affascinante è la Rocca che domina il paese, eretta nel X secolo e ampliata nel corso degli anni. Oggi ospita un museo.

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Il borgo di Campiglia Marittima in Liguria

Uno scenario assolutamente imperdibile di Riomaggiore è quello che regala il suo bel porticciolo. Di giorno sembra una fiaba tra i colori delle barche tipiche e delle acque cristalline, al tramonto diventa un sogno e la sera, quando si accendono le luci, si trasforma in una piccola bomboniera.

Il paese di Porto Venere, infine, sorge all’estremità meridionale di una penisola che, staccandosi dalla frastagliata linea di costa della Riviera Ligure di Levante, va a formare la sponda occidentale del Golfo di La Spezia, detto anche “Golfo dei Poeti”.

cinque terre

Riomaggiore alle Cinque Terre

Scorci pittoreschi

Lungo il sentiero s’incontrano alcuni punti davvero unici. Uno fra tutti, appena saliti da Riomaggiore, è il Santuario della Madonna di Montenero, da dove si possono ammirare le isole di Palmaria, Tino e Tinetto. Proseguendo, si raggiunge il Colle del Telegrafo. Siamo a poco più di 500 metri sul livello del mare. Il tratto che va da Campiglia a Porto Venere è forse il più bello: da una cresta si può ammirare il Mar Ligure da una parte e il Golfo di La Spezia dall’altro. Da qui si scorgono persino le Alpi Apuane.

Palmaria, rinasce l'isola gioiello della Liguria

Palmaria, l’isola gioiello della Liguria