Categorie
location serie tv Luoghi da film Sicilia Viaggi

Le location della fiction Tv “Più forti del destino”

La fiction televisiva Mediaset “Più forti del destino” è una serie in costume, ispirata a fatti realmente accaduti. Adattamento della serie-evento francese “Le Bazar de la Charité” (disponibile su Netflix con il titolo “Destini in fiamme”), è ambientata nella Sicilia del 1897. A Palermo, in quell’anno, infatti, alla Mostra sulle nuove tecnologie fa il suo debutto il cinematografo ed è famoso per l’uscita dei primi film dei Fratelli Lumière.

Di cosa parla la fiction

Alla mostra, dal proiettore partono delle fiamme, divampa così un incendio che fa molte vittime, quasi tutte donne, e che sconvolge la vita delle protagoniste Arianna (l’attrice Giulia Bevilacqua, Costanza (Dharma Mangia Woods), Rosalia (Laura Chiatti) e Donna Elvira (Loretta Goggi).

Il fatto realmente accaduto

L’incendio intorno a cui ruota la serie è accaduto realmente il 4 maggio 1897, nel corso di una fiera di beneficenza che risaliva all’epoca di Maria Antonietta di Francia. La fiera era organizzata ogni anno dall’aristocrazia cattolica francese e aveva l’obiettivo di raccogliere fondi per le popolazioni più povere.

Palazzo_Ducale_San_Cesario_di_Lecce

Il Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce

Le vere location della fiction

Sebbene la serie sia ambientata in Sicilia, il vero set della fiction è stato allestito in Puglia, e in particolare a Lecce.

Le riprese sono state fatte all’interno della Villa Reale anche chiamata Villa Carrelli, una dimora storica ottocentesca nel centro della città. Di questa villa è famoso il bellissimo giardino, polmone verde di Lecce. Il primo impianto della villa risale alla seconda metà dell’Ottocento. L’intera opera ha un sapore prettamente toscano, in quanto i lavori vennero affidati all’allora giovane Pietro Porcinai, il famoso paesaggista del Novecento di origine toscana che mise in atto un progetto di giardino all’italiana, dal raffinato gusto esotico e mediterraneo, tipico dell’epoca.

Villa Carrelli è un vero e proprio pezzetto di Toscana perfettamente incastonato nel paesaggio salentino, formato da tanti piccoli paesaggi in cui il verde intenso dei cipressi si mescola al verde grigio degli ulivi e a quello più cupo dell’alloro.

Altre scene di “Più forti del destino” sono state girate nel Comune di San Cesario di Lecce, in quella parte di Salento centro-settentrionale che fa parte della Valle della Cupa, eletta dall’aristocrazia, fin dal XV secolo, a luogo di villeggiatura, tanto che nel corso dei secoli, tra vigneti e uliveti, furono costruite numerose ville.

A San Cesario sono parecchi gli edifici storici degni di essere visti, come Villa Patarnello, che ha un ingresso che non passa di certo inosservato, con alte colonne al di sopra delle quali sono posti dei vasi con una cornice floreare, o come anche il Palazzo Ducale, ricostruito nella seconda metà del XVII secolo sulle fondamenta di una fortezza cinquecentesca, con un’elaborata facciata ricca di nicchie contenenti statue mitologiche e busti degli antenati dei duchi Marulli e una balconata barocca. All’interno è ospitato il Museo civico d’arte contemporanea.

Una location d’eccezione è infine San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, e in particolare il Castello Dentice di Frasso, in stile medievale, con la torre merlata quadrata che s’affaccia proprio sulla piazza principale del paese. Fu proprio intorno alla torre voluta dai Normanni nel XII secolo che si sviluppò il borgo.

San-Vito-Normanni

Il Castello Dentice di Frasso a San Vito dei Normanni

Intorno alla torre c’è un ampio cortile su cui si affaccia la costruzione cinquecentesca della residenza, con una serie di beccatelli e di eleganti finestre rettangolari. Notevole è la scalinata di pietra che conduce a una veranda. All’interno conserva ancora oggi sale decorate, tele e trofei di caccia e l’Archivio Storico, recentemente restaurato. A oggi il castello è di proprietà privata ed è abitato dai discendenti della famiglia Dentice di Frasso.

A San Vito dei Normanni hanno ambientato anche la miniserie Tv Sky con Claudio Bisio e Stefania Rocca, “Cops – Una banda di poliziotti”.

fiction-piu-forti-destino

Una scena della fiction Mediaset “Più forti del destino”

Categorie
location serie tv Luoghi da film Viaggi

Le vere location del film “Belfast”

Scritto e diretto da Kenneth Branagh, il film semi-autobiografico “Belfast”, candidato a sette Oscar, è stato uno dei pochi film girati durante la pandemia. Motivo per cui non tutte le scene sono state ambientate in luoghi reali, tantomeno a Belfast.

Tuttavia, le immagini del film, girato in bianco e nero, in quanto ambientato tra gli Anni ’60 e ’70, quelli dei “troubles”, i conflitti etnico-nazionalisti scoppiati nell’Irlanda del Nord che hanno causato migliaia di morti, mostrano alcuni scorci molto famosi di Belfast che hanno cambiato radicalmente la città negli ultimi anni.

Il panorama di Belfast che viene mostrato all’inizio del film è un’immagine reale e attuale. Si vede in lontananza la città adagiata sulla foce del fiume Lagan, una posizione che l’ha sempre favorita nello sviluppo dell’industria cantieristica e che l’ha resa famosa (è la città del Titanic). La scena dall’alto delle colline è stata girata a Cave Hill (o Cavehill), una collina che prende il nome da una serie di grotte nei pressi delle colline che circondano Belfast e dove si trova un vecchio forte, McArt’s Fort. Da queste parti la chiamano anche “Napoleon’s Nose” perché una delle rocce ricorda il profilo dell’Imperatore Napoleone Bonaparte (anche se a Jonathan Swift ricordava la sagoma di un gigante dormiente a guardia della città, tanto da avere ispirato i suoi “Viaggi di Gulliver”).

Cave Hill Belfast

Belfast vista dalla collina di Cave Hill

Il Titanic Quarter

Tra le location più riconoscibili nel film c’è senza dubbio il quartiere del Titanic, con il museo Titanic Belfast che proprio nel 2022 celebra dieci anni di vita. È nei cantieri navali Harland and Wolff che si trovavano qui, nel Thompson Dry Dock, che fu costruito uno dei transatlantici più famosi del mondo (anche per la triste vicenda che ha vissuto) ed è intorno a quest’area che si è sviluppato tutto un quartiere che oggi è un’attrazione turistica. Le nove gallerie del museo raccontano nel dettaglio tutta la storia della nave e del suo viaggio inaugurale, dalla creazione al tragico naufragio.

A dominare la piazza del museo del Titanic c’è la grande scultura di bronzo “Titanica” di Rowan Gillespie, che si vede nella prima scena del film, che rappresenta una donna e che ricorda una polena che un tempo veniva posta sulla prua dei galeoni.

Il Titanic Belfast, il museo dedicato al transatlantico

I murales di West Belfast

Un’altra location ben riconoscibile, specie per chi ha visitato Belfast, è quella dei murales, una delle maggiori attrazioni della città che ricordano al mondo il passato burrascoso e l’astio, mai placato, fra nazionalisti e lealisti. Realizzati sui muri che segnavano il territorio nel periodo dei “troubles”, erano la commemorazione di eventi storici, opinioni politiche, gruppi terroristici o personaggi di spicco nella lotta.

È nel Gaeltacht Quarter, a West Belfast, che si trova la maggiore concentrazione di murales. Diviso in due dai diversi orientamenti religiosi oltre che politici già in epoca vittoriana, questa zona di caseggiati operai vide l’esasperarsi delle tensioni a causa della Peace Line, creata nel 1970 per separare la parte lealista e protestante del quartiere intorno a Shankhill, da quella repubblicana e cattolica di Falls Road. Oggi, West Belfast rimane sicuramente uno dei luoghi più suggestivi della città e, se in passato era considerata una zona a rischio, oggi è possibile visitarla in totale tranquillità.

belfast-murales

I famosi murales di Belfast

I murales più famosi raffigurano la fenice che risorge, simbolo dell’Irlanda rinata dalle ceneri dell’insurrezione di Pasqua, oppure il volto di Bobby Sands, l’attivista politico morto in seguito allo sciopero della fame, e altri personaggi politici e mitologici irlandesi (si sa che in Irlanda la mitologia ha una grande importanza).

Le scene esterne

Inizialmente si era pensato di girare le scene in esterno di “Belfast” per le strade della città. Tuttavia, la Capitale dell’Irlanda del Nord è molto cambiata rispetto agli anni in cui è ambientato il film e non era semplice trovare le location adeguate. Ecco perché le strade di Belfast, quelle dove si svolgono i ”riots” sono state ricreate sulla pista dell’aeroporto inglese di Farnborough, a una sessantina di chilometri da Londra, dove ogni due anni viene organizzato un International Air Show. Anche la scena del cinema è stata girata in uno degli hangar e non in una vera sala cinematografica.

A Sud di Londra, invece, nei pressi dei Longcross Studios che si trovano nel Sussex, l’edificio dismesso di una scuola è stato impiegato per ambientarvi le scene girate nella scuola di Buddy, il bambino protagonista, interpretato dall’attore Jude Hill, appunto, ma anche quelle dell’ospedale e della chiesa.

La trama di “Belfast”

Buddy è un adolescente con una vita serena, una famiglia affettuosa e sta sperimentando le prime cotte. Il padre lavora in Inghilterra, mentre la madre, l’attrice Caitríona Balfe, protagonista della serie Tv “Outlander”, il fratello maggiore Will e i nonni paterni (la nonna è interpretata dall’attrice Judi Dench, la famosa “M” dei film di James Bond) vivono con lui a Belfast. Improvvisamente, nella sua città scoppiano i tumulti e la sua famiglia deve affrontare la situazione, incerta se attendere che il conflitto finisca o se lasciarsi tutto alle spalle e iniziare una nuova vita altrove.

film-belfast

Una scena del film “Belfast”

Categorie
itinerari culturali location serie tv Luoghi da film Viaggi

Le location del film “Il ritratto del duca” con Helen Mirren

Si è da poco celebrato il 60° anniversario di uno dei furti più famosi della storia, quello del ritratto di Francisco Goya intitolato “Il Duca di Wellington”, un dipinto che ritrae Arthur Wellesley, duca di Wellington, conservato ancora oggi nella National Gallery di Londra. È l’unico dipinto ad essere mai stato sottratto dalla pinacoteca nei suoi 196 anni di storia.

La storia vera viene raccontata in modo sublime nel film “Il ritratto del duca” (“The Duke”, presentato fuori concorso all’ultima mostra del Cinema di Venezia) con l’attore Jim Broadbent, nel ruolo del protagonista Kempton Butnon, ed Helen Mirren, in quello della moglie Dorothy.

Nel 1961, Butnon, tassista di Newcastle, trafugò dal museo londinese il famoso quadro del valore stimato di 140mila sterline. Commise il furto solo per attirare l’attenzione. Lo restituì qualche anno dopo e fu condannato solamente per non aver riportato la cornice.

La National Gallery di Londra

Le location del film sono naturalmente quelle protagoniste indiscusse della storia, prima fra tutte la National Gallery, il museo più famoso di Londra. Chiunque visiti la Capitale britannica prima o poi ci capita, anche perché si trova nella centralissima Trafalgar Square e poi, cosa non da poco, l’ingresso è gratuito. Il motivo è che la collezione appartiene al popolo britannico e chiunque è libero di accedervi.

national-gallery-londra

La National Gallery di Londra

Il maestoso edificio con una grande scalinata e un colonnato sovrastato dalla cupola è davvero imponente. Fu inaugurato nel 1838 da una giovane Regina Vittoria. Non è solo uno dei musei più importanti di Londra, ma anche del mondo. Le sue 66 gallerie sono ordinate in quattro sezioni in modo cronologico.

All’interno la National Gallery ospita migliaia di dipinti di ogni epoca, dalla scuola italiana (tra cui opere di Piero della Francesca a Botticelli a Leonardo e Michelangelo) alla fiamminga, olandese, spagnola, francese e, naturalmente, inglese.

L’Old Bailey, il tribunale penale

Quando Kempton viene condannato, deve comparire all’Old Bailey, il tribunale penale, per vari capi d’imputazione, tra i quali il furto del dipinto e della sua cornice. Ancora oggi questo edificio nel centro di Londra, nei pressi della St Paul’s Cathedral, ospita la Central Criminal Court, la Corte della Corona e il tribunale penale centrale.

L’edificio fu costruito nel luogo dove si trovava la prigione medievale di Newgate, distrutta nel grande incendio di Londra del 1666, in una strada chiamata Old Bailey, che segue il percorso delle mura fortificate della City (dette “bailey”, appunto) e che ha dato il nome alla corte. È stato citato in moltissimi romanzi, a partire da “Racconto di due città” di Charles Dickens al giallo “Attentato alla corte d’Inghilterra” di Tom Clancy, e immortalato in altri film prima di questo, come “Il caso Paradine” di Hitchcock, per esempio, o la serie Tv “Poirot”.

La città di Newcastle

Poiché la città è cambiata moltissimo negli ultimi anni rispetto al periodo del furto del dipinto, gli Anni ’60, quando vi abitavano i Butnon, la produzione non ha potuto girare tutte le scene a Newscastle, ma ha dovuto cercare delle location altrove. Le ha trovate a Leeds e nella vicina Bradford, nel West Yorkshire.

Affacciata sul fiume Tyne – iconico è il Tyne Bridge che lo attraversa da parte a parte – e a pochi chilometri dal Mar del Nord, è stata per secoli un importante un grande porto e centro per il commercio, soprattutto della lana, oltre che una zona di estrazione del carbone, tanto che nel XIX secolo divenne la città-guida della rivoluzione industriale in Inghilterra. Oggi che queste industrie non esistono quasi più, Newcastle è divenuta famosa per la sua vita culturale, per la movida notturna e per lo sport, soprattutto il calcio, con la squadra del Newcastle che milita in Premier League.

film-duca-wellington

Una scena del film “Il Duca di Wellington”

Categorie
Luoghi da film Nord America Viaggi

Dove è stato girato il film “Elvis” con Tom Hanks

Diretto da Baz Luhrmann, è in uscita a giugno 2022 il film “Elvis” che racconta la vita e l’ascesa musicale di Elvis Presley, il re del Rock’n roll. Nei panni di Elvis, Austin Butler, mentre un magistrale Tom Hanks interpreta il Colonnello Parker, storico manager di Elvis.

Il film è ambientato nei luoghi cari a Elvis Presley: Memhpis, dove la famiglia del cantante si trasferisce a vivere partendo da Tupelo, nello Stato del Mississippi, alla famosa mansion, Graceland, oggi meta di pellegrinaggio di tutti i suoi fan ancora oggi molto numerosi.

Memphis, il profondo Sud

Memphis è una città che vi sorprenderà. Nel profondo Sud degli Stati Uniti, oltre a essere la patria di Elvis Presley, la culla del Rock and roll, è anche la città più famosa per la lotta civile americana e ha quindi molto da raccontare. E pensare che è una città che ha solo 200 anni di storia.

ellvis-film-tom-hanks

Una scena del film “Elvis” con Tom Hanks e Austin Butler

È innanzitutto la città della musica. Tanti gli indirizzi importanti del panorama musicale locale e internazionale per fare un tour musicale. Siamo stati al Memphis Rock ‘n’ Soul Museum, che racconta la storia della musica rock e soul, creato dalla Smithsonian Institution. Poi siamo andati allo Stax Museum of American Soul Music che testimonia il contributo che la musica soul americana ha dato al mondo grazie a nomi quali Isaac Hayes, Otis Redding, gli Staple Singers e Booker T. & the MG’s.

Ma l’indirizzo da non perdere assolutamente è il Sun Studio, dove è nato veramente il Rock and roll. Elvis Presley, Jerry Lee Lewis, Carl Perkins, Johnny Cash, Roy Orbison e B.B. King sono solo alcuni dei nomi che hanno registrato i loro brani più celebri in questo studio discografico che funziona tutt’oggi. Fondato da Sam Phillips nel 1950, divenne ben presto il cuore della musica americana.

Non è possibile visitare Memphis senza trascorrere le serate ascoltando musica. Tra i locali più famosi che abbiamo visitato c’è indubbiamente il B.B. King’s Blues Club nella centralissima Beale Street, la strada più famosa di Memphis. Qui, oltre ad ascoltare band che suonano dal vivo si gusta il tipico barbecue (BBQ) del Sud (il migliore indirizzo però è l’Interstate Jim Neely’s BBQ). Su Beale Street c’è solo l’imbarazzo della scelta di locali dove fermarsi. Ci sono anche tantissimi negozi di dischi dove trovare pezzi rari.

L’altro indirizzo “cult” che non potevamo assolutamente perderci è The Arcade, il ristorante più antico della città, all’angolo tra South Main Street e G.E. Patterson. Con i tipici divanetti di pelle dei bar degli Anni ’50, c’è un tavolo dove era solito sedersi Elvis a fare colazione (deve essere prenotato con largo anticipo). Pensate che questo locale è talmente affascinante da essere usato regolarmente come set da fotografi, artisti, scrittori e registi. Vi sono state girate scene di tantissimi film, tra cui “Il socio” con Tom Cruise, “Great Balls of Fire” con Dennis Quaid e Winona Ryder, “Il cliente” con Susan Sarandon e Tommy Lee Jones, “Elizabethtown” con Kirsten Dunst e Orlando Bloom e molti altri ancora.

memphis-musica-beale-street-locali

La famosa Beale Street a Memphis

Ma abbiamo detto che Memphis è stato il cardine della lotta per i diritti civili americani. È in questa città che il 4 aprile del 1968 fu assassinato Martin Luther King. Il leader era solito soggiornare al Lorraine Motel, sulla Mulberry Street, nella sua stanza numero 306. Ed è proprio nell’ex albergo che è stato aperto il National Civil Rights Museum. Nei suoi 40 film, nei racconti, nelle testimonianze e nelle aree interattive racconta cinque secoli di storia, dalla schiavitù alle guerre civili fino agli eventi più recenti, nel segno dell’uguaglianza.

Visitare Graceland

Anche senza essere dei veri appassionati di Elvis, non potrete non restare estasiati dalla visita di Graceland, la gigantesca villa dove visse ed è sepolto “The King” e che, oggi, è un museo a lui dedicato. Non è una semplice visita, ma una vera e propria esperienza.

Il tour dell’enorme complesso che si trova al 3734 di Boulevard Elvis Presley è organizzato nei minimi dettagli: ogni visitatore viene dotato di un tablet con spiegazioni nella propria lingua e i pulmini, stile school bus americani, portano i gruppi di turisti alla villa, che comprende 23 stanze (anche se non tutte sono aperte al pubblico). La più originale è sicuramente famosa “Jungle Room”, dove Elvis amava rifugiarsi e che ha persino una cascata interna, ma ci sono anche la “stanza delle Tv”, nello scantinato, dove Elvis si intratteneva guardando anche tre televisori alla volta; la “sala dell’oro”, un lungo corridoio dove sono esposti i dischi d’oro dell’artista e i riconoscimenti ricevuti e la “stanza della musica” ubicata all’ingresso vicino al salotto. All’esterno, invece, Elvis volle far realizzare un “giardino della meditazione”, dove ora si trova la sua tomba e quelle dei suoi famigliari.

Graceland comprende anche il museo delle automobili appartenute a Elvis (ce ne sono tantissime), quello dei cimeli che vanno dall’abbigliamento più sfarzoso indossato durante i concerti agli oggetti personali. C’è persino il parcheggio degli aerei, due per la precisione, uno dedicato alla figlia Lisa Marie, a bordo dei quali si può salire per vedere con quale lusso viaggiava il re del Rock and roll.

graceland-elvis-presley

Graceland, la mansion di Elvis Presley a Memphis

Categorie
location serie tv Luoghi da film Viaggi

Le pittoresche location del film “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”

Da vent’anni è un film “cult” che ha divertito intere generazioni. Protagonisti di “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”, uscito nel 1992, un buffissimo – come sempre – Carlo Verdone e una depressa Margherita Buy. Lui, Bernardo “Bernie” Arbusti, giornalista, decide di indagare sulla vera causa di morte di nientemeno che Jimi Hendrix, che sarebbe stato assassinato e non deceduto per overdose, cercando lo scoop. Lei, Camilla “Billa” Landolfi, donna estremamente complessata e preda dei tranquillanti, cosa che di fatto li accomuna. Così come le indagini che decidono di svolgere insieme e che li portano sui luoghi frequentati dal noto cantante e chitarrista americano.

Oltre alla Roma di lui e alla Milano di lei, i due volano in Gran Bretagna, dove fu trovato il corpo esanime di Hendrix quel 18 settembre del 1970.

Prima tappa: Londra

Jimi Hendrix fu trovato morto nell’appartamento che aveva affittato al Samarkand Hotel di Londra, al 22 di Lansdowne Crescent, nel famoso quartiere di Notting Hill (divenuto celebre qualche anno dopo grazie a un altro famosissimo film). Ed è qui che Billa e Bernie si dirigono come prima tappa e raccogliere informazioni per il reportage sugli ultimi giorni di vita del cantante. In realtà, la scena è stata girata a pochi metri da quell’hotel. Il Samarkand non era infatti disponibile per girare la scena del film, così fu spostata di 200 metri in un edificio molto simile, dove è stata affissa l’insegna del Samarcand (con la “C” anziché con la “K”) sul Portobello Hotel di Stanley Gardens, che ha come civico sempre il 22.

notting-hill

Il quartiere di Notting Hill a Londra

Il Samarkand Hotel esiste ancora ed è lì sin dagli Anni ’60. È famoso per offrire appartamenti di lusso con servizio di hotel soprattutto a uomini d’affari. Così come c’è ancora il Portobello, un bellissimo boutique hotel nel tipico stile inglese, con moquette e carte da parati floreali alle pareti all’interno di un edificio Vittoriano.

Le casette multicolore, le bancarelle di Portobello, le stradine animate ad ogni ora del giorno e della notte, il DNA caraibico e un film che ha fatto sognare almeno un paio di generazioni di romantici: tutto questo e molto altro rende Notting Hill una tappa irrinunciabile per chi decide di vistare Londra.

Il quartiere è, ormai da anni, letteralmente preso d’assalto dai turisti. Non solo per passeggiare tra le sue palazzine colorate, facendosi sorprendere dagli scorci inaspettati e curiosando nei negozietti vintage. Questa zona londinese è infatti considerata la meta più “instagrammabile” della città e uno dei posti più social d’Europa, specie durante il suo famoso Carnevale.

Seconda tappa: la Cornovaglia

Le tracce di Hendrix portano Bernardo e Camilla fino alla splendida Cornovaglia. I due protagonisti soggiornano in un bellissimo albergo, il Lands’ End Hotel a Lands’ End. La posizione di questo hotel è meravigliosa, con affaccio diretto sulla spiaggia. Ci troviamo nel punto più occidentale dell’Inghilterra, al largo del quale spunta un gruppo di isolotti rocciosi, le Longships. È uno degli angoli più famosi del Paese per le sue location gli scenari paesaggistici, con le classiche scogliere, i fari e la natura incontaminata. È proprio da Lands’ End che nel 2012 è partita la staffetta della torcia olimpica dei Giochi della XXX Olimpiade di Londra.

Lands-End-Hotel-cornovaglia

Il Lands’ End Hotel in Cornovaglia

A pochi chilometri di distanza, Camilla si reca nella cittadina costiera di Penzance, un luogo frequentato sin dall’antichità nella penisola di Penwith. Ed è da un antiquario, la Tony Sunders Gallery & Antiques al 14 di Chapel Street, a cui Camilla vende il proprio anello per aiutare Bernardo a recuperare il denaro che gli manca per pagare un testimone della morte di Jimi Hendrix.

Infine, quando Bernando viene arrestato, Camilla va a pagare la cauzione al posto di polizia locale che si trova nella pittoresca Porthleven, la cittadina portuale più a Sud della Gran Bretagna. Se capitate da quelle parti, in Harbour Road l’edificio ha cambiato facciata ma è rimasto ancora lì ed è una casa privata. La storia di Porthleven è da sempre legata al suo porto, alla costruzione di imbarcazioni e al commercio via mare. È un luogo dall’atmosfera friendly, con ottimi ristoranti e belle spiagge.

Penzance-cornovaglia

La cittadina portuale di Penzance in Cornovaglia

Categorie
Capri location serie tv Luoghi da film Viaggi

“È stata la mano di Dio”, le location del film candidato agli Oscar

Un viaggio, una cartolina densa di sentimenti quella raccontata da Paolo Sorrentino nel suo nuovo film “È stata la mano di Dio”, candidato italiano agli Oscar e ai Golden Globe 2022. Tra le location si riconoscono i simboli di Napoli, da piazza Plebiscito al Lungomare, al Vomero; gli scorci della penisola Sorrentina e Capri, luoghi cari al regista che così ha voluto omaggiare la sua terra.

Basti pensare che la casa del protagonista Fabio Schisa (interpretato dalla rivelazione Filippo Scotti) e della sua famiglia, è proprio il palazzo in cui ha abitato, al Vomero, quartiere collinare-bene della città. Ecco tutti i luoghi del film.

Piazza del Plebiscito e Galleria Umberto I: i simboli di Napoli

All’inizio del film, ecco che si palesa subito uno dei simboli di Napoli: Piazza del Plebiscito. Ovviamente, per esigenze di scena, la piazza ha tutto il fascino anni Ottanta del periodo. Qui protagonisti sono zia Patrizia, interpretata da Luisa Ranieri, mentre aspetta l’autobus e viene corteggiata da San Gennaro (Enzo Decaro).

Un altro luogo simbolo della città partenopea è ancora nel cuore di Napoli: Galleria Umberto I, set di due scene fondamentali nello sviluppo della storia, dove si riconoscono anche altri due luoghi: via Toledo e piazzetta Matilde Serao.

Il lungomare e lo stadio con il mito di Maradona

Come poter parlare di Napoli senza far vedere il mare o citare Maradona? Impossibile. Infatti Sorrentino prende per mano lo spettatore e lo porta a vedere quanto è bello il lungomare di Napoli, visto dall’acqua. Si tratta della primissima scena del film.

La “mano de Dios” che dà il nome al film, ovviamente è quella di Diego Armando Maradona e dello stadio che ha preso il suo nome dopo la morte. Il campo del San Paolo di allora diventa il set in cui il protagonista e il fratello guardano il campione argentino allenarsi nel 1984.

Il Vomero: la casa di Sorrentino

Tra le location del film “È stata la mano di Dio” c’è anche il quartiere di Sorrentino, il Vomero, zona collinare che domina quasi tutta Napoli. Nel palazzo in cui il regista ha vissuto la sua adolescenza, in via San Domenico, si trova la casa del protagonista che altro non è che l’alter ego del regista, essendo la pellicola quasi interamente autobiografica.

Le vedute su Sorrento e la piazzetta di Capri

Si lascia la città per qualche scena. Napoli alle spalle, la vista spazia sulla Penisola Sorrentina. A Villa Giusso Astapiana a Vico Equense, è stata ricavata la location perfetta per la casa delle vacanze estive. Nel mare che bagna Massa Lubrense, invece, è stata girata la scena della famiglia in barca, e del passaggio del contrabbandiere Armando. Fabio e Armando, poi, stringeranno amicizia, e si troveranno a far mattate nella famosa piazzetta di Capri, deserta.

La scena cult ai Campi Flegrei

Il rito iniziatico verso il cinema di Paolo Sorrentino-Fabio Schisa, ossia quanto il ragazzo capisce di voler fare cinema e lo confida al maestro regista Capuano, è ai Campi Flegrei. I due, di notte, attraversano una serie di grotte marine, e arrivano davanti al mare della Piscina Mirabilis, a Bacoli, per una delle scene più emozionanti di tutto il film.

CNN consiglia Napoli viaggio 2022

Napoli Piazza del Plebiscito

Categorie
location serie tv Luoghi da film Viaggi

Le location della fiction Tv “Lea – Un nuovo giorno” con Anna Valle

Nella fiction Tv di Rai 1 “Lea – Un nuovo giorno”, Anna Valle è Lea, un’infermiera specializzata che, dopo un anno di aspettativa, torna al proprio lavoro nel reparto di pediatria dove lavorava, prima di un periodo difficile che è riuscita a superare trasformando il proprio dolore in un dono.

L’ospedale è quello di Ferrara, la cittadina gioiello dell’Emilia. Le vicende di Lea s’incrociano a quelle dell’ex marito Marco (l’attore Giorgio Pasotti) e dell’ex amica Anna, nuova compagna di Marco, e di Rosa, la sua migliore amica.

Per via del Covid, non si sono potute effettuare riprese all’ospedale Cona della città, che quindi sono state fatte negli studi cinematografici di Roma. Le scene esterne invece mostrano una Ferrara autentica e sempre bellissima.

La Chiesa di Santo Stefano Protomartire

Si riconosce la Chiesa di Santo Stefano Protomartire, una delle più antiche chiese cittadine, edificata prima del XI secolo in una Ferrara che si stava sviluppando lungo la riva sinistra del Po, accanto a un corso d’acqua poi interrato e divenuto, in seguito, piazza Saint’Etienne.

La piazza del Municipio

Caratteristiche sono anche le vie del centro storico, tra cui via Boccaleone, nei pressi della cattedrale, e la vicina piazza del Municipio, dove si trova anche il Comune, che fu la prima dimora degli Este, una delle più longeve famiglie regnanti in Europa. Questa piazza è famosa per l’imponente scalone d’onore di marmo bianco costruito nel 1481 su disegno di Pietro Benvenuto degli Ordini, con una copertura a volta e una cupola centrale e delle arcate in stile rinascimentale, mentre la balaustra di marmo è in stile gotico medievale. Nella piazza si svolgono spesso delle manifestazioni, come le prove degli sbandieratori durante i giorni che precedono il Palio di Ferrara, il più antico del mondo, o il mercato contadino con prodotti tipici della zona o altri eventi aperti al pubblico.

La Rotonda Foschini

Tra i luoghi più magici di Ferrara che hanno fatto da sfondo alla fiction c’è anche la Rotonda Foschini, che si trova dietro al castello. Quasi nascosta alla vista dei visitatori, per trovarla bisogna conoscere il punto esatto. È un piccolo cortile di forma ovale, parte integrante dell’architettura del Teatro Comunale di Ferrara, dedicato, come suggerisce il nome, ad Antonio Foschini, uno dei due progettisti del teatro (l’altro era Cosimo Morelli). Un tempo la rotonda era nata come luogo di transito delle carrozze che andavano da corso Martiri della Libertà a corso Giovecca. Negli anni Venti dell’Ottocento furono eseguiti i primi restauri che portarono all’abbellimento della volta con una rappresentazione dell’Apoteosi dell’Ariosto. Oggi, la Rotonda non è più aperta al traffico, ma è adibita a zona pedonale e l’illuminazione che è stata aggiunta crea uno scenario, soprattutto nelle ore serali, davvero magico.

Il Castello Estense

Infine, nella fiction con Anna Valle è ben riconoscibile l’immancabile Castello Estense o Castello di San Michele, icona indiscussa di Ferrara, al centro di molte scene. Commissionato da Niccolò II d’Este all’architetto Bartolino da Novara, già firma del castello di Pavia e del castello di Mantova, il Castello Estense aveva inizialmente una funzione difensiva: il marchese aveva bisogno di un luogo dove rifugiarsi e da cui organizzare un’eventuale repressione, dopo la rivolta del popolo per l’ennesimo aumento delle tasse.

Oggi, visitare il Castello Estense significa fare un viaggio nella storia, perdendosi nelle sue infinite sale. Al piano terra sono in bella vista gli alberi genealogici della distanzia estense e le effigie degli antenati, parte di una propaganda di corte volta ad attestare la maggior vetustà, e quindi la maggior nobilita, della Casa d’Este rispetto a tutte le altre stirpi della nostra Penisola. Al primo piano si trova la Loggia degli Aranci o Giardino Pensile, dove ancora oggi si possono ammirare aranci piantati in grandi mastelli di legno e le numerose stanze affrescate una più bella dell’altra (a questo link tutte le informazioni sul Castello Estense).

Castello Estense Ferrara

Il Castello Estense a Ferrara

Categorie
location serie tv Luoghi da film Sicilia Viaggi

Le nuove location della fiction Tv “Màkari 2”

Dopo il grande successo della prima stagione, torna in Tv la fiction “Màkari”, tratta dai romanzi di Gaetano Savatteri. Merito, anche, dei luoghi che fanno da sfondo alle indagini del giornalista Saverio Lamanna (interpretato dall’attore Claudio Gioè) che, tornato al paese d’origine nella provincia di Trapani, si ritrova, per puro caso, a vestire i panni di un detective. È uno spot della Sicilia, insomma, questa fiction.

Màkari, al centro di tutti gli episodi della prima e della seconda stagione, è in realtà il borgo di Macari, in Sicilia, un villaggio di pescatori nella punta estrema dell’isola e che dà il nome a un intero golfo. Un pugno di case arrampicate sul costone della montagna da cui si godono tramonti indimenticabili su Monte Cofano.

Le location della prima stagione

Nella prima stagione avevamo potuto ammirare Scopello con la sua famosa tonnara, San Vito lo Capo, una delle destinazioni più note di tutta la Sicilia, con la Riserva dello Zingaro, i “Caraibi siciliani”, e Castellammare del Golfo, ma anche la città di Ragusa, nell’episodio intitolato “La regola dello svantaggio”, famosa per essere la patria del Barocco siciliano e per essere stata, per anni protagonista, di un’altra fiction di enorme successo, “Il Commissario Montalbano“.

macari

Il paradiso intorno a Macari, in Sicilia

Le nuove location

Avevamo lasciato Saverio deciso a cullarsi nei sogni di gloria letteraria sotto il sole di Màkari, in attesa di ricongiungersi all’amata Suleima, volata a Milano per realizzare i propri sogni. Ma un grande progetto potrebbe ricondurla in Sicilia.

Nella seconda stagione, ci si sposta dal trapanese e dal ragusano, per andare a scoprire altre incredibili bellezze siciliane, quelle di Agrigento e dei suoi dintorni. Prima fra tutte, la Scala dei Turchi, uno dei luoghi italiani più amati dagli Instagrammer e, proprio per questo, in costante pericolo. Guardare e non toccare non fa male, però. La parete rocciosa di un bianco accecante, che deve il suo nome ai pirati saraceni che salivano la “scala” dal mare per raggiungere, e depredare, le coste del territorio, è uno dei luoghi naturali più incredibili del nostro Paese. Le falesie di Scala dei Turchi si trovano lungo la Costabianca, tra Realmonte e Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Formate da uno sperone di marna bianca a picco sul mare, degradano a strati proprio come fossero una scalinata naturale, formando dei calanchi. Il bianco latte della roccia contrasta in maniera incredibile con l’azzurro dell’acqua, creando forti contrasti cromatici.

makari-2-scala-turchi

L’impressionante Scala dei Turchi, in Sicilia

Altra location agrigentina di “Màkari 2” è la Valle dei Templi, altra icona siciliana. Questo sito archeologico non soltanto è considerato tra i più belli d’Italia e del mondo, ma anche una delle più antiche e rare testimonianze della Magna Grecia, tanto da essere stato iscritto nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco. La fiction, con tutto il rispetto per il luogo, si svolge tra i templi, quello di Era (o Giunone) Lacinia, con le sue 34 colonne, e quello della Concordia, il meglio conservato di tutti, visto che in totale sono dodici, a cui si aggiungono i tre santuari, le necropoli, le opere idrauliche, le fortificazioni, l’Agorà Inferiore e l’Agorà Superiore, l’Olympeion e il Bouleuterion. Un posto pazzesco.

makari-2-valle-templi-location

La Valle dei Templi, luogo unico al mondo

Set della seconda stagione di “Màkari” è anche un altro borgo oltre a Macari, appunto. Si tratta di Favara, un borgo inaspettato dove, tra le viuzze strette e le case di pietra, si possono ancora oggi scorgere le diverse contaminazioni culturali, tra cui quelle d’origine araba, che hanno contribuito a rendere Favara quella che è oggi. La cittadina, che si sviluppa attorno al castello di Chiaramontano, quasi scolpito su uno sperone di roccia, ha di recente dato vita a un progetto chiamato Farm Cultural Park, che ha permesso al borgo di rinascere sotto una nuova luce e di accantonare il degrado che stava per inglobarlo. Alcuni cortili sono stati trasformati in luoghi d’arte e oggi ospitano librerie, installazioni, murales ed esposizioni.

makari-2-favara-sicilia-location

Il borgo di Favara in provincia di Agrigento

Categorie
Curiosità litorali location serie tv Luoghi da film mare Viaggi

Le location del film “Travolti da un insolito destino”

Tra i film che hanno segnato la storia del cinema italiano merita un posto d’onore “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”, una delle pellicole più amate di Lina Wertmüller, scomparsa lo scorso dicembre all’età di 93 anni. A fare da teatro naturale alle vicende dei due protagonisti sono alcuni dei luoghi più paradisiaci della Sardegna: ciò che non molti sanno è che, nonostante sembri che i naufraghi stiano su un’unica spiaggia, in realtà i lidi trasformati in set sono distanti tra di loro parecchi chilometri.

Travolti da un insolito destino: la trama

“Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” è un film del 1974 scritto e diretto da Lina Wertmüller, la quale ha reso celebri in tutto il mondo alcune delle location più belle d’Italia. Il film inizia a bordo di un lussuoso yacht, al largo della costa orientale della Sardegna, dove troviamo Raffaella Pavone Lanzetti (interpretata da Mariangela Melato), moglie di un facoltoso industriale milanese anticomunista, intenta a godersi una vacanza insieme ad alcuni amici, come lei ricchi e viziati. Durante il viaggio, non fa che ostentare la sua condizione sociale, umiliando i propri sottoposti, tra cui Gennarino Carunchio (Giancarlo Giannini), un marinaio siciliano comunista che nutre sentimenti di insofferenza e disprezzo verso i ricchi turisti.

La situazione si ribalta quando una mattina Raffaella si sveglia tardi e pretende di essere portata da Gennarino sulla terraferma con un gommone per raggiungere i suoi amici. A causa di un guasto al motore, la piccola imbarcazione naufraga su un’isoletta deserta. Lì, i ruoli improvvisamente si invertono: il timoniere, che ha sempre servito per sopravvivere, prende il comando e inizia a sfogare le proprie frustrazioni su Raffaella, la quale, non potendo da sola provvedere alla propria sopravvivenza, si vede costretta a elemosinarne l’aiuto. Nasce così un’insolita e travolgente passione tra i due.

Location film "Travolti insolito destino"

Cala Fuili, un vero paradiso sardo

Le splendide location del film

A fare da sfondo a uno dei film più amati di Lina Wertmüller sono gli incredibili paesaggi della Sardegna. Le scene sono girate lungo la costa orientale sarda, nel Golfo di Orosei, in provincia di Nuoro.

La spiaggia su cui sbarcano i due naufraghi è Cala Fuili, nel territorio di Dorgali, poco distante dalle Grotte del Bue Marino, caratterizzata da sabbia bianca mista a sassi con scogli affioranti qua e là. La si raggiunge scendendo una scalinata scavata nella roccia, dopo aver attraversato un fitto bosco di arbusti di macchia mediterranea. Una camminata che vale la fatica per la bellezza del panorama che si apre allo sguardo, nel contrasto tra il verde della vegetazione e il blu del mare. Un luogo amato dagli appassionati di immersioni e snorkeling, ma anche di arrampicata e trekking. Da qui, infatti, parte il sentiero che conduce fino alla spiaggia di Cala Luna, con le sue sfumature di azzurro, a cavallo fra il comune di Dorgali e quello di Baunei, anch’essa set di un’altra buona parte delle riprese di “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” .

La spiaggia della scena più celebre

La celebre scena in cui Mariangela Melato e Giancarlo Giannini si rotolano su una sabbia bianchissima è stata girata a Capo Comino, una distesa di sabbia bianchissima e finissima, alle cui spalle si innalzano enormi dune, tra le più grandi della costa orientale della Sardegna. Un vero e proprio paradiso terrestre, parte dell’omonima borgata turistica di Siniscola, che forma un unico litorale con s’Ena ‘e sa Chitta, ‘la spiaggia dei confetti’.

Infine, il porto che fa da sfondo all’elicottero che si alza in volo per l’ultima scena del film è ad Arbatax, in Ogliastra. Gli stessi luoghi furono scelti anche per il remake “Travolti dal destino “(Swept Away) di Guy Ritchie, con Madonna e Adriano Giannini.

Capo Comino

Le bellissime dune di Capo Comino

Categorie
itinerari culturali location serie tv Luoghi da film Viaggi

“L’amica geniale 3”, le location della fiction Tv

La terza stagione della serie Tv RAI “L’amica geniale”, tratta dal romanzo “Storia di chi fugge e di chi resta” di Elena Ferrante, prosegue da dove si era interrotta in “Storia del nuovo cognome”. La fiction, così come il romanzo, segue la storie delle due protagoniste, Lila, interpretata dall’attrice Gaia Girace, e Lenù, Margherita Mazzucco.

La loro grande amicizia sarà capace di resistere anche ai loro diversi stili di vita, alle differenze sociali e a quelle economiche che si sono create negli anni.

Tutta “L’amica geniale 3” è ambientata negli Anni Settanta, con Lila che, dopo aver lasciato il marito e gli agi che le garantiva, lavorerà duramente in fabbrica per mantenere il figlioletto ed Elena, che vive a Firenze, alle prese con un romanzo di successo e le inaspettate vicende famigliari.

amica-geniale-3-lenu-napoli

Lenù su un autobus a Napoli. Una scena di “L’amica geniale 3”

La Napoli di Lila

Lila, soprannome di Raffaella Cerullo, non si è mai mossa da Napoli, se non per trascorrere le vacanze estive a Ischia. Nella sua città, ci sono il marito, Stefano Carracci, – da cui si separerà per andare a vivere con l’amico Enzo Scanno – ma soprattutto il figlioletto, Gennaro. Il suo stile di vita è molto duro: lavora come operaia in una fabbrica dove insaccano i salumi e lo fa per garantire un futuro di agi al figlio. Lila però è troppo intelligente per questo lavoro e, insieme al nuovo compagno di vita (ma non di letto), va a lavorare alla IBM, agli albori dell’informatica.

Tra le location più famose del Capoluogo partenopeo c’è piazza Dante, nel bellissimo centro storico, simbolo della città e luogo di scambio e chiacchiericcio continuo, con i suoi fantastici monumenti e l’imponente statua dedicata al Sommo Poeta.

Altre scene sono state girate nella vicina piazza del Gesù, dove per esigenze di copione sono stati sistemati alcuni elementi tipici dell’epoca come, per esempio, la fermata dell’autobus 140 per Posillipo, che è stata lì per tantissimi anni.

Napoli è la protagonista assoluta della fiction così come dei romanzi della Ferrante. Anche nella prima e nella seconda serie, così come dei romanzi “L’amica geniale” e “Storia del nuovo cognome“. Le due bambine, infatti, nel primo capitolo della saga vivevano nel Rione Luzzatti, un quartiere popolare nella zona Gianturco, alla periferia Est della città (un luogo che in realtà è stato sapientemente ricostruito a Caserta, nell’ex fabbrica della Saint-Gobain).

La Firenze di Lenù

Lenù, Elena Greco, si è trasferita a Firenze, dove ha sposato il professor Pietro Airota, dal quale ha avuto due figlie, Adele (Dede) ed Elsa. Insoddisfatta – a sua insaputa – del matrimonio, dopo aver rivisto l’amore d’infanzia, Nino Sarratore, lascia tutto, marito, casa e persino le figlie per tornare a vivere a Napoli con lui.

Di Firenze, a fare da sfondo alla fiction, si riconosce la celebre piazza della Signoria, la più centrale del Capoluogo toscano, sede del potere civile e cuore della vita sociale della città. È la piazza su cui s’affaccia Palazzo Vecchio, il più rappresentativo del Rinascimento fiorentino trecentesco, e dove si trova la famosa Loggia della Signoria (o dei Lanzi, in quanto vi si accamparono il Lanzichenecchi nel 1527), ma anche dove troneggia il David (una copia) di Michelangelo (l’originale è conservata all’interno della Galleria dell’Accademia).

amica-geniale-3-piazza-signoria-firenze

Piazza della Signoria a Firenze, set della fiction Tv

Oltre a piazza della Signoria, tra le location di “L’amica geniale 3” ci sono anche piazza Santa Croce, un’altra delle principali piazze fiorentine, dominata dalla Basilica di Santa Croce, la grande piazza Santissima Annunziata che, tra le piazze fiorentine, è quella che meglio esprime gli ideali della città rinascimentale. Al centro, è riconoscibile la statua equestre di Ferdinando I de’ Medici. Ma tra i set della fiction ci sono anche alcuni palazzi storici privati, tra cui un edificio che si trova tra via de’ Servi e piazza Santissima Annunziata.

Galeotta fu Milano

Elena rivede Nino dopo tanti anni in occasione della presentazione del suo romanzo in una libreria milanese. Le scene di questo episodio sono state girate nella Galleria Vittorio Emanuele, in pieno centro.

Simbolo del Capoluogo lombardo, la galleria, che unisce piazza Duomo a piazza della Scala, è un luogo senza tempo, perfetto come set della serie ambientata nell’Italia degli Anni ’70. Oggi, come allora, la galleria ospita eleganti boutique e raffinati bar e ristoranti che, proprio negli ultimi anni, hanno riacquisto quel fascino d’antan. Da sempre la Galleria Vittorio Emanuele è considerata il “salotto buono” e il ritrovo della borghesia milanese.

Galleria e zona Duomo sono i set scelti per alcune delle scene della serie Tv. La Cattedrale più famosa del mondo fa da sfondo alla storia, così come La Rinascente, uno dei grandi magazzini più famosi d’Italia nato nei primi anni del Novecento e che, negli Anni ’70, erano al top e di assoluta tendenza.

amica-geniale-milano-rinascente7

Motorini degli Anni ’70 davanti alla Rinascente a Milanoa