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Koh Kood, l’isola più selvaggia della Thailandia

La Thailandia è una destinazione amata dai turisti di tutto il mondo. Presa d’assalto praticamente tutto l’anno, è un vero paradiso tropicale in cui ognuno di noi può trovare la sua dimensione ideale. Ma c’è un’isola, generalmente meno caotica delle altre, che è una vera esplosione di natura, un fazzoletto di terra selvaggio che saprà conquistare il cuore di tutti i suoi visitatori: Koh Kood.

Dove si trova Koh Kood

La meravigliosa isola Ko Kood si trova nel Golfo di Thailandia, a poca distanza dalla Cambogia, nella provincia di Trat. Chiamata anche Ko Kut, è la quinta isola più grande del Siam e fa parte dell’arcipelago di Mu Ko Chang che è caratterizzato da un totale di 52 isole per lo più disabitate.

Visitarla è come fare un viaggio nella Thailandia più autentica, quella di tanti anni or sono, prima che diventasse una così bramata meta turistica. Ciò vuol dire che non presenta particolari attrazioni turistiche, discoteche o simili: è una vera esplosione di natura esotica, flora e fauna selvaggia, mare turchese cristallino e lunghe spiagge di soffice sabbia bianca.

Facendo tappa a Koh Kood vi ritroverete in un’isola davvero particolare che si distingue per il suo interno selvaggio e lussureggiante impreziosito da un alternarsi continuo di montagne, picchi scoscesi e cascate, per arrivare poi fino a baie e lagune incontaminate che prendono vita tra scogliere di roccia granitica e lava vulcanica. Tante anche le spiagge di sabbia bianchissima lambite da un mare limpido, barriere coralline e pesci tropicali dai mille colori.

A lungo trascurata dal governo thailandese, solo dai primi anni del 2000 ha iniziato a sviluppare un principio di turismo e attualmente può essere raggiunta con uno dei tanti traghetti giornalieri, per via aerea con 1 ora da Bangkok sulla cittadina di Trat, oppure via terra privatamente in circa 4/5 ore con destinazione porto di Laem Sok.

isola Koh Kood

Fonte: iStock

Spiaggia di Ao Tapao sull’isola di Koh Kood

La natura incontaminata di Koh Kood

Scegliendo come meta Koh Kood dovete essere consapevoli che qui non troverete musei o templi per approfondire la conoscenza della cultura locale. Fare un viaggio da questa parti, infatti, vuol dire scegliere di immergersi in numero considerevole di luoghi incantevoli ma nei quali lasciarsi cullare dalle infinite meraviglie della natura.

Sulla costa meridionale, per esempio, potrete mettervi alla prova grazie a una serie di ripide pareti di roccia che possono essere scalate. Non mancano i percorsi percorsi di trekking che si addentrano nella giungla di mangrovie e alberi tropicali.

Essendo un’isola percorsa da diversi torrenti e piccoli corsi d’acqua, Koh Kood pullula anche di splendide cascate. Una di queste è la Klong Yai Kee Waterfall, ma non da meno è la Klong Chao dove è possibile fare un tuffo in un’acqua color smeraldo dai riflessi turchesi.

Questa zona, tra le altre cose, è popolata da scimmie, maiali selvatici, macachi, caprioli, pappagalli, falchi e molti altri uccelli dai mille colori.

Da non perdere, inoltre, sono Sai Yai e Makayuk, due enormi alberi secolari – da 200 a 500 anni – situati nell’entroterra dell’isola. Sono degli incredibili arbusti che sono in grado di produrre delle radici aeree che pendono dai rami, toccano terra e diventano altrettanti fusti supplementari. Una particolarità che rende questi alberi davvero giganteschi.

Cascata di Klong Chao

Fonte: iStock

La cascata di Klong Chao

I villaggi da non perdere

Chi vuole saperne un po’ di più sulla popolazione locale, non può di certo non fare una sosta al villaggio di Ao Salat dove c’è il molo principale. Si caratterizza per essere un grazioso paesino abitato prevalentemente da pescatori che vivono in palafitte.

Altrettanto tipico è il villaggio di Ao Yai, anch’esso dimora di pescatori, che si distingue per essere davvero colorato e pieno di suggestivi ponticelli.

Le spiagge più belle dell’isola

È praticamente impossibile fare un viaggio in Thailandia e non pensare al suo incantevole mare. E come vi dicevamo in precedenza, l’isola pullula di spiagge che sono un vero sogno a occhi aperti. La principali distese di sabbia bianca e fine sono situate lungo la costa occidentale, ma non sono da meno quelle che si trovano altrove.

Le prime che vi consigliamo sono Secret Beach e Haad Klong Yai Kee beach, due spiagge bellissime un po’ difficili da raggiungere su strada ma che valgono assolutamente la pena. Haad Klong è la più piccolina e lambita da un’acqua dalle tonalità verdi/azzurre. Secret Beach – come lascia intendere il nome- si trova nascosta dietro a un promontorio roccioso. Dall’acqua così limpida che sembra un diamante, è situata di fronte a un’altra straordinaria perla thailandese: l’isola di Koh Raet.

La più centrale e frequentata è Ao Klong Chao Beach che è composta da una finissima sabbia candida circondata dalle mangrovie della foresta tropicale. Qui potrete trovare la maggior parte dei resort più rinomati.

Altrettanto affascinante è Soneva Khiri Beach, una spiaggia privata che dà il nome al vicino hotel. Il posto perfetto per dedicarsi a varie attività sportive come lo snorkeling, la pesca subacquea e il kayak.

Koh Kood spiagge più belle

Fonte: iStock

Una delle spiagge di Koh Kood

Decisamente più intima Yak Kee Beach, non distante dall’omonima cascata. È importante sapere che è piuttosto difficile da raggiungere a causa delle sconnessioni del sentiero per accedervi, ma una volta arrivati sarete felici di averlo fatto.

C’è poi Tapao Beach, un’altra spiaggia molto interessante lunga circa un chilometro e contornata da alte palme da cocco.

Il viaggio alla scoperta delle fantastiche spiagge di quest’isola continua con Ao Ngam Kho beach, una baia di circa 650 metri di sabbia bianca grezza e porosa. Un punto in cui la bassa marea arriva poco, e quindi ideale per fare tuffi indimenticabili.

Infine – ma le spiagge presenti sull’isola non sono di certo finite qui – Ao Phrao Beach, una delle più incontaminate dell’isola.

Per ultimo, è bene sapere che il periodo migliore per andare nell’isola di Ko Kood va da novembre ad aprile con qualche eccezione per maggio in quanto è un mese transitivo tra la stagione calda (da novembre ad aprile) e quella delle piogge (da maggio ad ottobre).

L’arcipelago in cui si trova quest’isola eccezionale della Thailandia è particolarmente esposto ai venti monsonici che provengono da sud-ovest. Ciò vuol dire che da maggio in poi le piogge diventano sempre più frequenti, e in particolare ad agosto, settembre e ottobre sono molto insistenti.

spiaggia di Koh Kood tramonto

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I tramonti di Koh Kood
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Thailandia: il giardino delle meraviglie popolato da Buddha giganti

Esistono luoghi nel mondo che sono così belli da non sembrare reali. Posti che per forme, colori e lineamenti sembrano rimandare a tutti quegli scenari che sono appartenuti, fino a questo momento, all’immaginario favolistico o a quello onirico. Eppure esistono, e per questo sono ancora più belli.

Tra questi, troviamo anche un vero e proprio giardino delle meraviglie situato in uno dei Paesi più affascinanti del mondo. Un parco verdeggiante e straordinario che è popolato da sculture gigantesche, un mix di bellezza e spiritualità che invita le persone a fare un percorso ideale e quasi mistico destinato a cambiarci la vita.

Per affrontare questo viaggio dobbiamo recarci in Thailandia, e più precisamente a Nong Khai. È qui che esiste un parco di sculture, popolato da Buddha giganti e da altre figure collegabili al buddismo e all’induismo. Pronti a partire?

Sala Keoku: il parco di Buddha

Il nostro viaggio di oggi ci conduce lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa, dalle spiagge tropicali, dagli opulenti palazzi e dai templi sontuosi della Thailandia che da sempre attirano viaggiatori provenienti da tutto il mondo, e ci porta direttamente a Nong Khai, un territorio che si sviluppa lungo il fiume Mekong e che dista da Bangkok oltre 600 chilometri.

È proprio qui che esiste un luogo incantato, mistico e surreale, che pochi turisti conoscono. Una volta arrivati a Nong Khai, e più precisamente al confine con Laos, vi basterà chiedere alle persone del posto di questo luogo, saranno loro ad aiutarvi a raggiungere il parco dei Buddha giganti.

Sala Keoku

Fonte: iStock

Sala Keoku

Il parco delle sculture giganti in Thailandia

Una volta arrivati fin qui, sarete travolti e sconvolti da uno spettacolo surreale e maestoso, quello di una popolazione di sculture giganti legate al buddismo e all’induismo.

Il parco di Sala Keoku, costruito alla fine degli anni ’70 del secolo scorso, è nato dalla visione di Luang Pu Bunleua ​​Sulilat, un uomo mistico e spirituale che ha scelto di acquistare un terreno in città, un luogo all’interno del quale concretizzare tutti gli insegnamenti ricevuti nel corso della vita. Così lo ha fatto, popolando questo giardino lussureggiante con oltre cento sculture in cemento che raffigurano personaggi ed elementi che sono collegati al buddismo e dell’induismo.

Le sculture sono alte e maestose, alcune di loro svettano verso il cielo raggiungendo i 25 metri d’altezza. Una volta arrivati occorre affidarsi al cuore, alla mente e allo spirito. Non ci sono dei veri e propri punti di riferimento, piuttosto ci si lascia guidare dalle suggestione e dalle sensazioni che provoca quel percorso ideale nato dalla visione straordinaria del creatore di questo giardino.

Molte sculture sono riconoscibili, come quella del grande Buddha, o quelle che fanno riferimento alle divinità induiste, come Shiva, Brahma e Vishnu. Queste sono accompagnate poi da raffigurazioni animali come elefanti e serpenti, ma ci sono anche altri personaggi che pregano o che si uniscono alle divinità.

Non tutte le figure che popolano il parco di Sala Keoku sono di riconoscibili o interpretabili. Esiste comunque un collegamento tra loro, questo è evidente, che permette di fare un viaggio ideale che non è solo corporeo, ma che passa anche e soprattutto per lo spirito.

Sala Keoku

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Sala Keoku
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In Thailandia c’è un treno galleggiante: corre sull’acqua per pochi giorni

Chi l’ha detto che per viaggiare sull’acqua bisogna per forza affidarsi a una nave? Non c’è niente di meglio di una imbarcazione per solcare i mari di tutto il pianeta, ma c’è una parte del mondo in cui a galleggiare è un mezzo di trasporto molto diverso. In Thailandia esiste un treno che è capace di percorrere un tratto del suo percorso proprio sull’acqua.

La sensazione che ha il viaggiatore è proprio quella di essere comodamente seduto nella propria carrozza, mentre sotto di lui non ci sono i tradizionali binari ma un intero lago! Magia? Niente di tutto questo.

Un percorso ferroviario davvero unico

Di treni speciali e particolari ne esistono tantissimi in ogni angolo del globo, ma quello che attraversa la diga Pasak Jolasid, il più grande bacino idrico della Thailandia centrale, è unico nel suo genere. In realtà non è stata creata alcuna tecnologia che consente al mezzo ferroviario di rimanere a contatto con l’acqua, si tratta semplicemente della sensazione di viaggiare su di essa.

Le rotaie, infatti, si trovano in parte al di sopra del lago che è formato dalla diga e il treno si trasforma in una vera e propria “nave” nel periodo in cui le piogge monsoniche sono più abbondanti. Il percorso del treno galleggiante è presto detto. Si parte dalla capitale della nazione asiatica, Bangkok e si raggiunge la diga che sorge nella provincia di Lop Buri. In questo tratto è presente un binario sopraelevato che permette di ripetere ogni volta la “magia”.

Tra Bangkok e Lop Buri ci sono poco più di 100 chilometri, ma il viaggio dura circa sei ore. Il mezzo, infatti, viaggia a una velocità tale da consentire a tutti i passeggeri di assaporare ogni attimo dell’esperienza. Con un panorama di questo tipo, non si resiste dallo scattare una foto dopo l’altra, un viaggio che è anche molto romantico e quindi tra i più gettonati dalle coppie.

Il treno di Pasak Jolasid in Thailandia

Fonte: Getty Images

Il treno Pasak Jolasid visto dal ponte

Il grande successo del treno galleggiante

Di sicuro gli appassionati di viaggi insoliti in treno non staranno nella pelle nel provare un percorso così suggestivo, ma il treno galleggiante non è attivo tutto l’anno. Le partenze e gli arrivi si susseguono dal mese di novembre fino a quello di febbraio, anche se è facile immaginare come i biglietti vengano venduti in pochissimo tempo. Per avere un’idea del successo di questa iniziativa, basta aggiungere che normalmente la prenotazione dei viaggi termina prima di Capodanno.

I biglietti vanno da poco meno di 9 euro fino a un massimo di 15, a seconda che si scelga una carrozza con l’aria condizionata o meno. L’idea di un treno tanto bizzarro è venuta in mente alle autorità locali per riattivare i viaggi in Thailandia e soprattutto gli spostamenti, visto che i trasporti sono stati messi a dura prova dalla pandemia. Il paese asiatico ha voluto puntare soprattutto sulle ferrovie, provando a introdurre una novità in grado di immergersi completamente nelle meraviglie che solo la natura sa offrire. Ogni volta che si sale a bordo di questo mezzo, un po’ come succede nel film “Il ragazzo di campagna”, è impossibile non sottolineare che il treno è sempre il treno. 

Pasak Jolasid, il treno in Thailandia

Fonte: Getty Images

Il suggestivo treno mentre attraversa la diga Pasak Jolasid
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Se vai in Thailandia non dimenticare di fare questo rituale: allunga la vita

Cosa ci spinge a scegliere le destinazioni dei nostri prossimi viaggi soprattutto quando queste ci portano ad attraversare l’intero globo? Sono le bellezze del mondo che abitiamo, quelle che portano la firma di Madre Natura, quelle costruite dall’uomo. Monumenti iconici, capolavori architettonici e simboli stessi delle identità nazionali. Ma sono anche le tradizioni, le culture. le lingue e le cerimonie che appartengono alle popolazioni che le custodiscono con cura e le tramandano da secoli.

Spesso siamo spinti a raggiungere determinati luoghi, piuttosto che altri, proprio per toccare con mano queste tradizioni secolari che, lo sappiamo, preservano l’anima più autentica di un Paese. Ecco perché, durante ogni viaggio, dobbiamo osare, dobbiamo concederci generosamente alle esperienze nuove e inedite, per aprire i nostri orizzonti, per superare i limiti, per conoscere culture estremamente differenti dalla nostra.

Ecco perché se abbiamo scelto come destinazione la Thailandia dovremmo provare la cerimonia che si svolge nel tempio di Wat Takhian, quella che invita i partecipanti a sdraiarsi in una bara. Ma niente paura, secondo gli abitanti del luogo, questo atto allunga la vita.

Cerimonia a Wat Takhian, Thailandia

Cerimonia a Wat Takhian, Thailandia

La cerimonia nel tempio di Wat Takhian

È strana e bizzarra, sicuramente molto particolare, è la cerimonia che si tiene nel tempio buddista di Wat Takhian, in Thailandia. Qui, le persone che prendono parte al rito, sono invitate a sdraiarsi nelle bare e qui dentro a pregare. Perché quello che è considerato un simbolo di lutto e di dolore, in realtà, si trasforma in uno strumento di rinnovamento e buon auspicio per il futuro in questa occasione.

La tradizione vuole che questa cerimonia sia portatrice di fortuna per tutte le persone che ne prendono atto. Si tratta di un rito buddista che esorcizza il dolore di chi lo pratica e che al contempo allunga la vita.

Le origine del rito affondano le loro radici nelle quattro nobili verità che, insieme, rappresentano un elemento cardine per comprendere il Buddismo. La storia è collegata direttamente alle vicende del principe Siddhārtha Gautama, il Budda, colui che ha fondato la dottrina della religione e di questa ne è stato il primo maestro.

È a partire dal dolore, che appartiene per natura a tutti gli esseri umani, che tutto inizia, finisce e ricomincia. Un dolore che permette di raggiungere anche le sensazioni di appagamento e serenità che per natura ci appartengono. Ecco quindi spiegato l’utilizzo della bara.

Cerimonia a Wat Takhian, Thailandia

Cerimonia a Wat Takhian, Thailandia

Quando andare al tempio di Wat Takhian per prendere parte alla cerimonia

Il tempio di Wat Takhian è uno dei monasteri più importanti della provincia di Nonthaburi, una città della Thailandia centrale. Qui numerosi fedeli si riuniscono periodicamente per pregare, meditare e condividere la vita con gli altri. Una di queste occasioni è proprio la cerimonia di cui vi abbiamo parlato che prevede di sdraiarsi all’interno di una bara e in quella pregare.

Durante questa particolare funzione, la bara funziona come strumento di connessione tra la persona, il dolore e la vita. Il rito, come abbiamo già anticipato è tutt’altro che macabro perché ha l’obiettivo di garantire alle persone prosperità e longevità.

La cerimonia si celebra in occasione del Festival di Songkran, la festa nazionale thailandese che coincide con il capodanno lunare buddista e che cade il 13 aprile ogni anno. Non ci sono dubbi sul fatto che questa sia l’occasione migliore per rinnovarsi, ma la vera domanda è: avreste il coraggio di prendere parte al rito?

Cerimonia a Wat Takhian, Thailandia

Cerimonia a Wat Takhian, Thailandia

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Celebrare il capodanno thailandese a Phuket in una dimora da sogno

Nel Paese delle foreste lussureggianti, delle praterie che si perdono all’orizzonte, dei loti e delle ninfee c’è un grande fermento. I preparativi per il Songkran, il capodanno thailandese, sono ufficialmente iniziati. E mentre una grande battaglia d’acqua si appresta a snodarsi per le strade delle città del Paese, la sontuosa e barocca residenza del Governatore apre le sue porte ai viaggiatori.

Ad annunciarlo è stata Airbnb, la celebre piattaforma di affitti brevi, che ha aperto ufficialmente le prenotazioni per soggiornare all’interno della casa del Governatore della Thailandia situata sull’isola tropicale di Phuket.

Tra spiagge incontaminate, tradizioni gastronomiche tramandate da generazioni e un immenso patrimonio culturale incredibile, sarà possibile, per quattro fortunati viaggiatori, vivere un’esperienza da sogno dormendo all’interno di uno dei più grandi capolavori architettonici dell’isola.

residenza del Governatore della Thailandia

Residenza del Governatore della Thailandia

Celebrare il nuovo anno a Phuket

Se l’inizio del nuovo anno non vi ha pienamente soddisfatto e avete ancora una lunga lista di buoni propositi da realizzare allora l’arrivo del capodanno thailandese può diventare un nuovo modo per ricominciare, e per farlo in grande stile. Proprio in occasione del Songkran, che viene celebrato dal 14 al 15 aprile, la sontuosa residenza del Governatore della Thailandia situata sull’isola tropicale di Phuket, apre le sue porte ai viaggiatori di Airbnb.

Il palazzo in questione è un omaggio al patrimonio architettonico di tutto il Paese, un’icona dell’architettura barocca sino-portoghese che invade anche la Thalang Road, la strada principale della Città Vecchia.

Interni ed esterni sono una vera delizia per gli occhi che permetteranno a chiunque soggiorni qui di vivere un’esperienza immersiva della storia, nella cultura e nel design locale.

residenza del Governatore della Thailandia

Residenza del Governatore della Thailandia

Il palazzo storico di Phuket

I viaggiatori che voleranno in Thailandia in occasione del capodanno avranno la possibilità di dormire all’interno di un palazzo costruito più di un secolo fa dopo la fine dell’impero di Re Rama V. La maestosa residenza, con gli anni, è diventata l’emblema del patrimonio culturale di Phuket e di tutto il Paese.

Situata nella città vecchia dell’isola, è stata recentemente restaurata e portata ai suoi antichi splendori riflettendo però il contesto moderno grazie all’intervento del designer Saran Yen Panya che ha aggiunto agli elementi architettonici originali pezzi del design contemporaneo locale.

Come celebrare il capodanno thailandese

Tra spiagge da sogno e cultura locale, Phuket è diventata con gli anni la meta prediletta dei viaggiatori di tutto il mondo, pur conservando la sua perfetta autenticità. E sembra essere questo il luogo migliore per celebrare l’arrivo del nuovo anno che si traduce nel Paese nella più grande battaglia d’acqua di sempre.

In occasione del Songkran, infatti, si tiene il Water Festival. Persone di ogni età scendono in strada e nelle piazze per una battaglia gentile a suon di gavettoni d’acqua per purificare la terra e l’aria ed eliminare le energie negative in vista del nuovo anno.

Proprio per prendere parte a tutto questo, Airbnb ha aperto la possibilità a quattro viaggiatori di soggiornare all’interno della residenza del governatore. Gli ospiti che riusciranno a prenotare il soggiorno saranno accolti da un host d’eccezione, la modella e attrice Patricia Tanchanok Good. Insieme a lei anche lo chef e ambasciatore della cucina thailandese nel mondo Nooror Somany Steppe.

Tantissime, poi, le esperienze destinate a far sognare gli ospiti, come lo snorkeling tra le acque cristalline e un’attività sociale per la salvaguardia del gibbone. Il soggiorno ha un costo di soli 50 dollari per due notti ed è prenotabile qui.

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