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Tornano le “Notti dell’Archeologia”, cosa non perdere

Durante il prossimo mese di luglio tornano, dopo lo stop causato dalla pandemia, le “Notti dell’Archeologia“, una storica rassegna estiva che conduce famiglie, giovani e viaggiatori alla scoperta di musei e siti archeologici della Regione Toscana.

Un mese di eventi in cui si susseguiranno concerti, visite guidate, proiezioni, laboratori e trekking serali per rivivere la storia e conoscere da vicino la cultura dei popoli che ci hanno preceduto e che ci hanno reso chi siamo.

Il programma delle “Notti dell’Archeologia”

È un programma ricchissimo quello delle “Notti dell’Archeologia”, a tal punto che si riveleranno una vera e propria occasione per vivere in modo autentico la storia e per visitare, allo stesso tempo, una delle regioni più belle d’Italia. Tanti gli appuntamenti, ma tutti con una sola missione: esplorare il territorio nella maniera più speciale e intima possibile.

Scoprire il patrimonio storico di questa zona del nostro Paese vuol dire concedersi una passeggiata tra le rovine della civiltà etrusca, per poi passare a fare una visita guidata tra le stanze di maestosi castelli, assistere a rappresentazioni, rievocazioni o rivivere la storia attraverso piccoli modellini da collezione in mostra nelle stanze di un museo.

In poche parole, le “Notti dell’Archeologia” torneranno ad animare l’estate toscana con una serie di appuntamenti che permetteranno a chiunque vorrà parteciparvi di rivivere la storia antica e moderna in modo originale e coinvolgente, ma anche di scoprirla nel caso in cui non si conoscesse.

Giunta ormai alla XXII edizione, questa importante rassegna è un vero e proprio viaggio nel passato che coinvolge tutti: dagli appassionati di storia fino ai bambini, per poi passare agli studenti, le famiglie e i curiosi di ogni età. Persone che sono in cerca di un punto di vista originale e di posti da scoprire che lasciano senza fiato.

“Notti dell’Archeologia”, come funzionano

Dal 1° al 31 luglio, i luoghi storici e culturali di una delle regioni più amate d’Italia si organizzeranno per garantire aperture straordinarie serali e notturne, conferenze sui temi dell’archeologia, trekking urbano e nei siti archeologici, visite guidate e iniziative didattiche dedicate ai più piccoli.

Dall’arte, al teatro, fino alla musica, sarà impossibile annoiarsi grazie alle tante attività e alle varie modalità per conoscere la cultura di questo territorio. Ci sarà chi sceglierà un concerto tra le mura di un castello medioevale, chi invece si affiderà alla tecnologia QR code, come ad esempio la Rocca Fiorentina di Fucecchio, e chi ancora preferirà il racconto a dei piccoli modellini da collezione, come fa il “Museo del Figurino Storico” di Calenzano.

Un’occasione imperdibile per visitare palazzi storici, siti archeologici e i musei meno conosciuti, lasciandosi trasportare lungo i secoli tra abbazie, civiltà preistoriche, oggetti sacri e leggende. Gli orari degli eventi varieranno a seconda della data e delle location, ma il tutto con l’obiettivo di soddisfare le esigenze di grandi e piccini.

Il ricco programma è quindi rivolto a un pubblico di tutte le età con lo scopo di suscitare l’interesse verso l’archeologia, la storia e tutto il patrimonio culturale della Regione, ricorrendo a stili e linguaggi diversi che poco hanno a che fare con quello accademico.

Non resta che approfittare di questa occasione, tanto unica quanto rara, per scoprire con altri occhi una delle regioni più incredibili del Belpaese.

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Il battesimo di Costa Toscana, la nave super green

È tra le navi più green del mondo e sta per salpare nel Mediterraneo. La nuova Costa Toscana, l’ammiraglia di Costa Crociere battente bandiera italiana, è stata battezzata nel porto di Barcellona e promette di portare i passeggeri a sperimentare crociere come mai prima d’ora.

Una “smart city” galleggiante

Costa Toscana è una vera e propria “smart city” itinerante. Grazie all’utilizzo del gas naturale liquefatto (Gnl) con cui si riesce a eliminare quasi del tutto l’immissione di ossidi di zolfo nell’atmosfera, di ossido di azoto e di CO2 (fino al 20%) è una nave super green.

Oltre a zero emissioni, la nave offre tutta una serie di innovazioni tecnologiche all’avanguardia studiate per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. L’intero fabbisogno giornaliero di acqua è soddisfatto trasformando quella del mare tramite l’utilizzo di dissalatori.

Il consumo energetico è ridotto al minimo grazie a un sistema di efficientamento energetico intelligente. Inoltre, a bordo viene effettuato il 100% di raccolta differenziata e il riciclo di materiali come plastica, carta, vetro e alluminio. I legni di mare che arredano le isole del ristorante Archipelago a bordo sono stati recuperati grazie ai “Guardiani della Costa”, il programma di educazione ambientale per la salvaguardia del litorale italiano promosso dalla Costa Crociere Foundation. Per ogni cena che si degusterà nel ristorante, Costa donerà parte del ricavato per sostenere progetti ambientali e sociali della fondazione.

Com’è fatta la nave dentro

Gli interni di Costa Toscana sono frutto di un progetto creativo straordinario, curato da Adam D. Tihany, nato per esaltare e far vivere in un’unica location i colori e le atmosfere della meravigliosa Regione italiana a cui s’ispira la nave, la Toscana.

Arredamento, illuminazione, tessuti e accessori sono tutti “Made in Italy”, creati da 15 aziende altamente rappresentative dell’eccellenza italiana. Dalla SoleMio Spa alle aree dedicate al divertimento, dai bar tematici, in collaborazione con grandi brand italiani e internazionali, ai 21 tra ristoranti e aree dedicate alla “food experience”, tutto è un omaggio all’Italia.

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Fonte: Ufficio stampa

Bar a bordo piscina sulla Costa Toscana

A bordo è tutto ispirato al nostro Paese e in particolare alla nostra Regione. A partire dalla zona principale della nave, il Colosseo, uno spazio al centro sviluppato su tre ponti dedicato agli spettacoli. Gli schermi luminosi, posizionati sia sulle pareti sia sulla cupola, offriranno la possibilità di creare una storia diversa in ogni porto di scalo e in ogni momento della vacanza.

Piazza del Campo è invece una grande scalinata affacciata a poppa, su tre ponti, ideale per i momenti di intrattenimento degli ospiti, con una balconata all’aperto sull’ultimo ponte il cui pavimento di cristallo farà vivere l’emozione di volare sul mare.

Piazza dei Miracoli, a prua della nave, è il punto d’incontro di tre diverse esperienze: shopping, degustazione e intrattenimento. Un altro punto suggestivo e panoramico è la Passeggiata Volare, che raggiunge il punto più alto della nave a 65 metri d‘altezza.

I ponti avranno tutti nomi delle città toscane: Montalcino, Pietrasanta, Viareggio, Montecatini, Lucca, Pienza, Bolgheri e Montepulciano.

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Fonte: Ufficio stampa

Una delle cabine a bordo della nave

Sulla Costa Toscana, oltre alle cabine classiche, ci sarà una nuova tipologia con “terrazza sul mare” e una splendida dependance dove fare colazione, prendere un aperitivo o semplicemente godersi il rumore delle onde. Le camere a bordo della nave sono in totale 2.663, di cui 28 suite, 106 camere con terrazza, 1.534 camere con balcone, 168 camere esterne e 827 camere interne.

Per il divertimento dei più bambini che viaggiano a bordo della nave ci sono lo Splash AcquaPark, con il suo scivolo posizionato sul ponte più alto, una nuova area dedicata ai videogames, e lo Squok Club.

Le escursioni con gli esperti

Nel corso dell’estate, Costa Toscana offre un itinerario di una settimana che fa tappa in alcune delle più belle città e isole del Mediterraneo occidentale e toccherà i porti di Savona, Civitavecchia/Roma, Napoli, Ibiza, Valencia e Marsiglia. Durante la stagione autunnale, invece le tappe saranno a Palma de Maiorca al posto di Ibiza.

Le escursioni organizzate dalla compagnia di navigazione sono il top. Ci saranno infatti tour a firma di National Geographic Expeditions, realizzati in collaborazione con il Tour Operator Kel 12, che prevedono la visita di luoghi speciali accompagnati da guide speciali, come fotografi, vulcanologi e archeologi.

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Fonte: Ufficio stampa

La Costa Toscana prende il largo
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L’oro giallo della Toscana sembra un sogno a occhi aperti

I luoghi che conosciamo, attraversiamo ed esploriamo durante i nostri viaggi sono destinati a stupirci ogni volta che li raggiungiamo perché si plasmano seguendo il ritmo incessante delle stagioni. Con queste si trasformano e mutano regalandoci gli spettacoli più straordinari di sempre.

Come i deserti che fioriscono in primavera, le montagne che vengono avvolte dalla neve candida in inverno e gli scenari suggestivi e magici che creano le foglie quando cadono in autunno. Anche l’estate ci regala spettacoli di immensa bellezza, quelli delle acque cristalline trasparenti che brillano al sole e che seguono i ritmi slow della stagione, quelli delle fioriture inedite e selvagge, in montagna e tra i campi.

È l’estate che tinge di oro giallo l’intero territorio della Toscana permettendoci di vivere esperienze fuori dall’ordinario che incantano la vista e rapiscono il cuore.

L’oro giallo della Toscana

Da Firenze a Pisa, passando per le crete senesi e per le lussuose colline: la Toscana è una terra che non smette mai di incantare e non lo fa neanche d’estate quando si mostra agli occhi di chi guarda nella sua versione più scintillante.

Se pensiamo a questa incredibile regione non possiamo non pensare di riflesso anche ai girasoli. Quel fiore divenuto simbolo dell’estate, dell’allegria e della bellezza affascina da sempre. Su di lui sono state scritte canzoni e poesie, è diventato il protagonista assoluto di capolavori artistici che hanno scritto la storia. E ora si è trasformato anche nel motivo che ci spinge, di nuovo, a raggiungere la Toscana, meglio ancora se on the road.

Dove vedere i campi di girasole in Toscana

Già verso la fine di Giugno, un viaggio nella campagna toscana, anticipa le meraviglie che andranno a palesarsi presto davanti ai nostri sguardi. Nei campi verdeggianti che si perdono a vista d’occhio cominciano ad apparire delle macchie gialle: sono i girasoli che stanno sbocciando.

È solo a estate inoltrata, però, che l’oro giallo della Toscana esplode in tutta la sua bellezza. Il territorio, nel mese di luglio e nelle prime settimane di agosto, si trasforma nel palcoscenico di uno spettacolo meraviglioso.

I campi di girasole sono belli e sono tanti, ma fare una mappatura ben precisa è quasi impossibile, questo perché spesso le colture cambiano posizione. Tuttavia, incontrarli sul proprio cammino, non sarà poi così difficile.

Il primo luogo che vi suggeriamo di raggiungere in estate è la Val d’Orcia. Il cuore della campagna toscana, conosciuto per quel panorama evocativo fatto di dolci e sinuose colline, è meraviglioso in ogni stagione e a ogni ora del giorno. Attraversandolo in auto, o in moto, incontrerete sterminati campi di girasole che tingono il territorio di oro.

Restiamo sempre nella provincia di Siena, ma ci spostiamo questa volta nei dintorni di San Gimignano. Anche qui sono tantissimi i girasoli che invadono i campi e che creano paesaggi che lasciano senza fiato. Il consiglio è quello di proseguire verso Montalcino, percorrendo la via Cassia: troverete l’oro giallo della Toscana che si alterna straordinariamente ai vigneti del territorio.

Ci spostiamo ora nella zona di Massa Marittima in Maremma per andare a caccia delle coltivazioni di girasole più antiche d’Italia. Le coordinate da inserire nel vostro GPS sono quelle che coincidono con la strada Strada Provinciale 541. È qui che campi di girasole messi in fila vi sorprenderanno.

Ultima, ma non per importanza s’intende, è l’area del Mugello che conserva una riserva di oro giallo che lascia senza fiato. Uno dei luoghi migliori per avvistare i campi di girasole è il territorio di Borgo San Lorenzo. Fermate la macchina e aguzzate la vista per godere di questo panorama effimero e transitorio. La magia è iniziata.

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Parte il Treno di Dante, l’itinerario è favoloso

È di nuovo tempo di tornare a bordo del magnifico Treno di Dante, un viaggio indietro nei secoli che ci riporta ad uno dei periodi più floridi del nostro passato, in un intreccio di arte e storia – ma anche di paesaggi straordinari e tante prelibatezze locali da assaporare. In un lungo itinerario che ci conduce da Firenze a Ravenna, avremo la possibilità di scoprire parte dell’immenso patrimonio culturale del nostro Paese.

Il Treno di Dante, un viaggio straordinario

In un periodo in cui il turismo lento è tornato a spiccare tra le tendenze di viaggio, il treno sta diventando il mezzo di trasporto per eccellenza, soprattutto per scoprire le bellezze del nostro territorio. E adesso ne riparte uno davvero speciale: stiamo parlando del Treno di Dante, che per l’estate 2022 ha un programma ricco di appuntamenti. Dal 4 giugno al 10 luglio e dal 27 agosto al 30 ottobre (escluso il 10 settembre), tutti i sabati e le domeniche è prevista una partenza da Firenze a bordo di vagoni storici che ci permettono di fare un tuffo indietro nel tempo.

L’itinerario è lungo appena 136 km, ma è ricco di sorprese. A partire proprio dal treno: il Centoporte – uno dei pochi esemplari ancora presenti con la sua motrice storica – viaggia sulla linea ferroviaria Faentina, che fu la prima ad attraversare gli Appennini. A bordo sono disponibili 230 posti, suddivisi in tre classi: la prima e la seconda presenta divanetti imbottiti e ambientazioni in stile liberty semplicemente fantastici. Mentre la terza classe vanta ancora i caratteristici interni in legno, incluse anche le sedute – un po’ più scomode, ma sicuramente molto più suggestive.

Treno di Dante

Il Treno di Dante

Il Treno di Dante, l’itinerario favoloso

Il Treno di Dante è un viaggio attraverso l’Appennino Tosco-Romagnolo, sulle orme di Dante Alighieri durante il suo lungo cammino da Firenze a Ravenna. Paesaggi naturali incredibili, città d’arte famose in tutto il mondo e piccoli borghi medievali dove il tempo sembra essersi fermato: le sorprese, in questo splendido itinerario, sono tantissime. Si parte naturalmente dal luogo in cui nacque il celebre poeta, approfittandone per esplorare alcune delle sue bellezze – come la Casa di Dante e la Chiesa di Santa Margherita, dove avvenne l’incontro con Beatrice.

Una volta a bordo del treno storico, il paesaggio cambia in fretta. Addentrandosi tra colline ricoperte di vigneti e paesini suggestivi, si giunge a Borgo San Lorenzo: qui l’arte incontra la natura, con bellissimi sentieri perfetti per gli amanti del trekking. La seconda tappa è Marradi, nei pressi del quale si trova l’Eremo di Gamogna. Per raggiungerlo, c’è un antico cammino panoramico tutto da scoprire. Poi si riparte alla volta di Brisighella, inserito a pieno titolo tra i Borghi più belli d’Italia: la sua rocca è il punto d’osservazione ideale per ammirare i dintorni.

La fermata successiva è Faenza, storica cittadina neoclassica divenuta famosa in tutto il mondo per la sua produzione di raffinate maioliche, di cui si trovano testimonianze nelle numerosissime botteghe artigiane che arricchiscono il centro e nel Museo d’Arte Ceramica. Infine, si arriva a Ravenna: qui Dante completò la sua Commedia e riposò sino al suo ultimo respiro. La tomba del Sommo Poeta è un vero mausoleo in onore di uno dei più importanti letterati del nostro Paese. Prima di ripartire per fare rientro a Firenze, c’è tempo per ammirare alcune delle più suggestive architetture della città, come la Basilica di San Vitale che rappresenta uno degli esempi meglio conservati di arte bizantina.

Treno di Dante

Il Treno di Dante

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Manciano, il borgo della Maremma che fa sognare

Nel cuore della Maremma, non lontano dal mare, ci si imbatte in una caratteristica cittadina dalla storia millenaria. Parliamo di Manciano, gioello della Toscana su cui ora sventola la Bandiera Arancione, il prestigioso riconoscimento che il Touring Club Italiano assegna ai borghi eccellenti dell’entroterra. La destinazione ideale per chi vuole fare un viaggio nella natura e nel tempo, un luogo di benessere e tradizioni enogastronomiche da scoprire.

Manciano, la ‘Spia della Maremma’

Circondato da un territorio ancora selvaggio, Manciano offre una vista unica su tutta la Maremma Toscana, spaziando dal mare alle colline, dalle cime del monte Amiata al Lago di Bolsena. Una particolarità che è valso al borgo l’appellativo di “Spia della Maremma“.

Il paese è dominato dal Cassero di origine aldobrandesca, oggi sede del Comune, costruito su un masso di pietra arenaria grigia, al cui interno si possono ripercorrere le vicende del paese attraverso i cimeli recuperati nelle proprietà comunali. Dalla torre panoramica si può godere di una vista a 360° della Maremma fino alle isole dell’Arcipelago Toscano arrivando a scorgere, nelle giornate con il cielo particolarmente terso, persino la Corsica.

Ai piedi del Cassero, si trova un altro monumento iconico, la fontana di Piazza Garibaldi, realizzata in stile liberty nel 1913 per celebrare l’arrivo dell’acquedotto in paese. L’abitato antico di Manciano è circondato da una cinta muraria tuttora in ottimo stato di conservazione. Completata dagli Aldobrandeschi verso la fine del Duecento, costituisce l’ultimo tassello di un sistema difensivo tra i più efficienti dell’epoca, che comprendeva ben 11 torri di avvistamento, di cui oggi restano una intatta e un’altra rimasta a metà, quest’ultima sulla sinistra di Porta Fiorella.

All’interno del borgo spicca il campanile della Chiesa di San Leonardo, costruita nella prima metà del XIV secolo in stile romanico-gotico, e in seguito sottoposta a diversi interventi di restauro che ne hanno modificato l’aspetto originale. A spiccare è anche la Torre dell’Orologio, probabilmente costruita nel 1472, parte integrante del più antico palazzo comunale che ospitava anche il granaio, la scuola, la stalla e l’alloggio del vicario. Da vedere ancora nel centro storico c’è, inoltre, il Museo di Preistoria e Protostoria della Valle del fiume Fiora, che custodisce importanti reperti che permettono di ricostruire la vita delle comunità precedenti la civiltà etrusca.

Manciano borgo Maremma fa sognare

Veduta del borgo di Manciano, la “Spia della Maremma”

Cosa fare a Manciano e dintorni

A pochi chilometri da Manciano ci si imbatte in un altro gioiello toscano, il borgo medievale di Montemerano, arroccato su una collina incorniciata da ulivi secolari e dalla splendida campagna maremmana. Una meta amata dagli spiriti romantici per le mura che cingono il centro storico a forma di cuore, ma anche un luogo ricco di attrazioni da visitare, come la Chiesa di San Giorgio, al cui interno sono custodite opere d’arte di grande valore, tra cui notevoli affreschi di scuola senese del XV e XVI secolo.

Poco distante da Manciano troviamo, poi, Saturnia con le sue celebri terme. Qui ci si può immergere nelle calde acque sulfuree dalle molteplici virtù terapeutiche, che sgorgano naturalmente e incessantemente da circa 3000 anni, alla temperatura sempre costante di 37,5°. Acque prodigiose di cui si può godere gratuitamente per tutto l’anno, presso le famose Cascate del Mulino e quelle del Gorello, in una cornice naturalistica di incredibile suggestione.

Per i buongustai, questo è un territorio che vanta una produzione molto variegata di formaggi, dai classici di pecora freschi e stagionati, come il Pecorino Toscano DOP a quelli più ricercati, ma anche vino, olio, zafferano e il ciaffagnone, antenato delle crêpes. Da non perdere, infine, gli eventi che svelano storie e tradizioni del posto, tra cui il Manciano Street Music Festival, a luglio, interamente dedicato alle street band, e il Palio delle Botti, in programma nel mese di agosto. Insomma, Manciano è un borgo che sa davvero sorprendere.

Montemerano

Il borgo medievale di Montemerano

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La Toscana come la Provenza: i bellissimi campi di lavanda

La Provenza è una peculiare regione situata nel sud-est della Francia e conosciuta principalmente per la varietà dei suoi paesaggi, compresi quelli regalati dai lunghisssimi e profumatissimi campi di lavanda. Una fioritura che attira da sempre milioni di turisti che rimangono estasiati di fronte allo spettacolo regalato da questa pianta.

La buona notizia è che non è necessario volare fino al confine per ammirare questa meraviglia che sboccia. Basta andare in Toscana, una regione italiana che riserva sempre tantissime sorprese.

Le fioriture di lavanda sui Colli Pisani

Dal 12 giugno al 24 luglio sarà possibile scoprire immensi campi di lavanda che prendono vita tra i profili ondulatati dei Colli Pisani. Questa zona, durante questo periodo, offre un panorama ricco di mille sfumature blu e viola tipiche della lavanda, catapultando il visitatore direttamente in Provenza.

Territorio da sempre ricco di campi agricoli che fino a pochi anni fa erano coltivati a grano, in questi ultimi anni sono stati riconvertiti in coltivazioni di lavanda con metodo biodinamico. Tutto questo è avvenuto grazie a un gruppo di imprenditori agricoli che hanno lavorato all’idea di dare vita alla Valle dei Profumi e dei Colori nelle Colline Pisane, trasformando il paesaggio circostante in uno splendido e colorato luogo di attrazione e di riflessione, dove vivere un’esperienza diversa, nel rispetto dell’ambiente.

campi lavanda toscana

Uno dei campi di lavanda nei Colli Pisani

Da queste parti non solo è possibile scoprire splendidi campi di lavanda. Nelle giornate suddette si potranno fare anche altre attività come visite guidate, workshop sull’uso degli oli essenziali, soggiornare in strutture ricettive BIO, assaggiare irresistibili prodotti tipici, fare percorsi panoramici a piedi e in bicicletta, comprendere meglio i meccanismi di distillazione degli oli essenziali e tante altre esperienze.

I benefici del passeggiare tra la lavanda

La cosa particolarmente interessante è che i campi di lavanda non portano solo benefici per gli occhi e per i propri nasi, passeggiarci è anche un facile metodo per disciplinare la mente, migliorare le capacità di concentrazione, aiutare a trovare serenità e buonumore, accrescere la capacità di percepire noi stessi e anche l’ambiente circostante.

Il motivo di tutto ciò è molto semplice: il profumo di questa pianta, il colore blu-viola di cui è forgiata e il panorama circostante, facilitano la connessione con il proprio respiro, i propri passi e il momento presente.

Tutto nella nostra mente si placa e lo spazio che si crea funge da nutrimento energetico per il nostro benessere e la nostra salute mentale, fisica e spirituale.

benefici della lavanda

Passeggiare tra i campi di lavanda toscani

I borghi da ammirare nei Colli Pisani

Una zona ricca di campi di lavanda ma anche di borghi che arrivano dritti al cuore. Basti pensare a Usigliano, un piccolo centro rurale distribuito su quattro colline e impreziosito dalla presenza di numerose Ville, tra cui: Villa Nelli Feroci e Villa Castelli che conserva una cantina interrata e scavata nel tufo.

Bellissimo il Museo delle Attività Agricole con numerosi attrezzi e macchinari agricoli del passato. Ad essere particolarmente interessante è che in questo paesino non ci sono negozi: la popolazione vive a stretto contatto con la natura e il tempo trascorre ai ritmi della tranquillità.

Da non perdere anche Lari, borgo famoso per il suo bellissimo castello medievale che regala una visita stupenda. Oppure Orciano Pisano che si trova immerso tra i profili sinuosi di queste colline. Paesaggi incantati e rilassanti attraversati da numerosi sentieri che permettono di ammirare le terre agricole.

Di origini medievali, è anche la località più importante delle Colline Toscane dal punto di vista paleontologico: nel 2006 è stato rinvenuto lo scheletro di un misticete lungo dieci metri e vissuto tre milioni di anni fa.

L’ultimo borgo che vi consigliamo, ma ce ne sono molti altri, è Santa Luce che si distingue per essere ricco di storia e tradizione. Nel centro storico sono possibili da ammirare i resti del castello medievale, che un tempo dominava tutta la vallata, e la chiesa di Santa Lucia che conserva una pregevole tela quattrocentesca con la Madonna del Bambino.

Lari toscana

Il bel borgo di Lari

Colli Pisani, tra lavanda e altre meraviglie

Le meraviglie di questa zona non sono di certo finite qui. La natura, infatti, regala spettacoli difficili da dimenticare. Oltre alla passeggiata tra le colline tra Casciana Alta e Castellina Marittima, passando da Santa Luce e Orciano Pisano, che regalano campi di lavanda immensi, da scoprire ci sono anche le Cascate del Ghiaccione, così chiamate a causa delle loro acque freddissime.

Sono tre flussi d’acqua (solo due facilmente raggiungibili), e la più suggestiva si chiama il Tonfo degli Ebrei. Si narra che, durante la Seconda Guerra Mondiale, vi furono gettate alcune persone. L’acqua fa un salto di circa 10 metri lungo una parete rocciosa e si riversa in una pozza gelida e profonda dove è comunque possibile fare il bagno (con un po’ di coraggio).

Bellissima anche la Riserva Naturale LIPU del Lago di Santa Luce che si estende per 525 ettari. Un lago situato proprio lungo la rotta migratoria, a tal punto da essere stato testimone di una rapida colonizzazione spontanea di vegetazione palustre e di numerose specie di fauna acquatica.

I sentieri lungo le rive del lago sono arricchiti da una fitta vegetazione che in primavera regala uno spettacolo senza uguali. Tante le attività da poter svolgere: dai corsi di educazione ambientale per giovani e adulti, ai percorsi olistici tra natura e spiritualità alle escursioni e passeggiate nei sentieri della Riserva.

Infine, ma anche in questo caso le meraviglie della natura da scoprire sono davvero tante, chi ama viaggiare in bicicletta può andare dal mare alle colline pisane su due ruote. Un percorso che attraversa diverse meraviglie che non lasceranno di certo indifferenti.

Insomma, dal 12 al 24 luglio i campi di lavanda dei Colli Pisani, e tutta la zona ricca di spettacoli unici, ci aspettano a braccia aperte. Si raccomanda, tuttavia, di non schiacciare con i piedi le piante, non cogliere i fiori, non scavalcare le file di lavanda, non entrare nelle zone interdette, non disturbare le api e indossare pantaloni evitando gonne larghe che potrebbero intrappolare questi importanti insetti.

Fondamentale anche non accedere ai filari con biciclette e moto, non gettare alcun rifiuto nel campo, tenere i propri amici a quattro zampe al guinzaglio e avere a portata di mano dei sacchetti per la raccolta dei loro bisogni, non entrare nel campo dopo una pioggia e, soprattutto, sentirsi completamente liberi.

fioriture lavanda italia

Le meraviglie dei Colli Pisani

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Cammini itinerari culturali Toscana Viaggi

I 7 cammini della Toscana che attraversano la storia

Itinerari che attraversano città d’arte, piccoli borghi e meraviglie naturali alla scoperta del patrimonio paesaggistico ed architettonico di un’intera regione. In Toscana, infatti, è stato presentato l’Atlante dei Cammini toscani, realizzato da Toscana Promozione Turistica, presentato alla Bit – la Borsa internazionale del turismo di Milano. Sette percorsi per altrettanti cammini da percorrere per chi intraprende l’itinerario mosso dalla fede, o semplicemente per ammirare le bellezze che il territorio può offrire. Tutto in maniera green e slow.

L’Atlante dei sette cammini toscani

Turismo lento e sostenibile. Quello dei cammini è un settore di viaggio che sta vivendo una crescita esponenziale negli ultimi anni. Vie storiche, itinerari religiosi, sentieri alla scoperta di siti Unesco e bellezze artistico-culturali che arricchiranno il turista in cammino. L’Atlante dei cammini toscani descrive nel dettaglio i 7 grandi itinerari da percorrere in regione. Un totale di 1.369 km suddivisi in 72 tappe che attraversano ben 119 comuni, tra città e borghi, alcuni inseriti tra il circuito dei più belli d’Italia, 7 province e 20 distretti turistici.

Per ogni itinerario, il pellegrino o turista in cammino troverà informazioni precise su: tragitto, indicazioni geografiche, strutture ricettive e ospitalità, servizi, punti ristoro e, ovviamente, luoghi di interesse che meritano una sosta. Si camminerà sui passi appenninici delle Radici, della Cisa, dell’Alpe Serra e della Croce Arcana, tra i parchi delle Alpi Apuane e dell’Appennino Tosco Emiliano, toccando città d’arte simbolo della regione Toscana, come Siena, Firenze, Arezzo e Lucca, spesso snodi di scambio tra un cammino e l’altro.

Dalla via Francigena alla via di Francesco d’Assisi

Natura, itinerari spirituali, percorsi volti alla scoperta di meraviglie architettoniche. I sette cammini sul territorio toscano, che è possibile integrare tra loro, decidendo di percorrerne più di uno, anche in sequenza, sono:  Via Francigena,  Via Lauretana Toscana, Via Matildica del Volto Santo, Via Romea Germanica, Via Romea Strata, Via Romea Sanese,  Via di Francesco in Toscana.

Via Francigena: paesaggi e storia della Toscana

Lungo il tragitto religioso e culturale che collega Canterbury a Roma, storica direttrice percorsa ogni anno da migliaia di pellegrini e viaggiatori, ben 16 tappe sono in Toscana, che si attraversa per boschi, colline e borghi medievali.
Dal nord al sud della Toscana si scoprono incanti della natura, tradizioni, luoghi dell’arte e dell’enogastronomia locale. L’itinerario, forse tra i più noti dei cammini religiosi di tutta Europa, prende il via dalla Lunigiana, con Pontremoli, i suoi castelli e le sue pievi, per giungere a Pietrasanta e alla meravigliosa Lucca. Da qui si punta alle colline della Val d’Orcia, sino a San Gimignano, con le sue torri che svettano, il piccolo borgo di Monteriggioni, che precede l’entrata a Siena. Si scende sin verso il monte Amiata e si risale sino a Radicofani, ultima tappa del percorso.

Via di Francesco in Toscana: sulle orme di San Francesco

I luoghi legati alla vita di San Francesco d’Assisi in Toscana faranno da filo conduttore in questo cammino. Ne sono esempi la Basilica di Santa Croce di Firenze e il Santuario della Verna. L’itinerario attraversa la Valtiberina
Toscana, dove si incontrano gli eremi di Cerbaiolo e Montecasale e il castello di Montauto. Si raggiunge la tappa di Anghiari, poi si punta a sud verso il centro storico di Arezzo, dove si trova la Basilica di San Francesco. Attraverso la Valdichiana Aretina si prosegue fino a Cortona, dove San Francesco fondò il suggestivo Eremo Le Celle.

Via Lauretana Toscana: da Siena ai tesori etruschi di Cortona

Il territorio senese, in questo itinerario etrusco-romano, si connette alla Valdichiana. Il tragitto toscano è lungo ben 114,6 Km, da percorrere in 5 giorni: può essere intrapreso a Siena, in interscambio con la via Francigena, per arrivare a Cortona, attraverso territori di Asciano, Rapolano Terme, Sinalunga, Torrita di Siena, Montepulciano, in un susseguirsi di chiese, edicole mariane e meravigliosi borghi.

Via Romea Strata: dall’Appennino ai luoghi di Leonardo da Vinci.

In Toscana si trovano gli ultimi 108 km del percorso della via Romea Strata, un insieme di percorsi che si estendono su oltre 1400 km nell’Europa centro orientale, che conducono alla Francigena, da Polonia, Ungheria e Croazia, attraverso Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, e Veneto, dove si connette alla via Romea Nonantolana-Longobarda, che dall’Emilia Romagna entra in Toscana attraverso gli Appennini della Montagna Pistoiese. Dal borgo di Cutigliano si scende verso Pistoia per poi dirigersi verso il Montalbano e le terre di Leonardo da Vinci: Anchiano, Vinci e Cerreto Guidi. Ultima tappa a San Miniato.

Via Romea Germanica: dall’Appennino a Roma

In Toscana la Via Romea Germanica si sviluppa in 7 tappe. La Via Romea Germanica è il percorso che i pellegrini scandinavi e dell’Europa centrale facevano per raggiungere Roma. Il tratto toscano prende il via nella Valle del Casentino (AR) attraverso lo storico valico appenninico del Passo Serra, attraversa tutto il territorio Aretino
passando per Chitignano, Arezzo fino a Cortona.

Via Matildica del Volto Santo: dalla Garfagnana a Lucca.

L’ultima tappa di questo itinerario religioso che riserva continue sorprese è il Duomo di San Martino a Lucca, dove si trova la statua del “Cristo nero dei lucchesi”. Dall’Appennino toscano, la via Matildinica (che ha origine da Mantova) attraversa Garfagnana e la Media Valle del Serchio per poi giungere, infine, a Lucca, visitando splendide pievi e chiese, siti legati alla figura di Matilde di Canossa, vice regina d’Italia nel XI secolo.

Via Romea Sanese: tra i filari del Chianti dalla Firenze rinascimentale alla Siena medievale.

Pievi, badie e borghi medievali. Camminate tra i filari del Chianti che connettono due capitali della storia e della cultura: la rinascimentale Firenze e la medievale Siena. E’ forse meno nota dei percorsi sopra citati come la via Francigena e la via Lauretana, ma riserva incredibili meraviglie, già nelle tappe di partenza e arrivo. Il cammino, infatti, inizia da Firenze, e più precisamente da piazza della Santissima Annunziata. Le tappe intermedie, dove sostare per ammirare il patrimonio storico culturale di cui è ricco tutto il percorso sono: Sant’Andrea in Percussina, San Casciano in Val di Pesa, Badia a Passignano, San Donato in Poggio, Castellina in Chianti.  L’ultima tappa è la splendida Siena con la Basilica di San Francesco.

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Salpa la nave da crociera che è un omaggio all’Italia

Salperà il 5 marzo da Savona la nuova nave di Costa Crociere, Costa Toscana. Già dal nome si capisce che questa nave è un omaggio all’Italia.

Com’è fatta la nave

A bordo è tutto ispirato al nostro Paese e in particolare alla nostra Regione. A partire dalla zona principale della nave, il Colosseo, uno spazio al centro sviluppato su tre ponti dedicato agli spettacoli. Gli schermi luminosi, posizionati sia sulle pareti sia sulla cupola, offriranno la possibilità di creare una storia diversa in ogni porto di scalo e in ogni momento della vacanza.

Piazza del Campo è invece una grande scalinata affacciata a poppa, su tre ponti, ideale per i momenti di intrattenimento degli ospiti, con una balconata all’aperto sull’ultimo ponte il cui pavimento di cristallo farà vivere l’emozione di volare sul mare.

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La Costa Toscana in navigazione

Piazza dei Miracoli, a prua della nave, è il punto d’incontro di tre diverse esperienze: shopping, degustazione e intrattenimento. Un altro punto suggestivo e panoramico è la Passeggiata Volare, che raggiunge il punto più alto della nave a 65 metri d‘altezza.

I ponti avranno tutti nomi delle città toscane: Montalcino, Pietrasanta, Viareggio, Montecatini, Lucca, Pienza, Bolgheri e Montepulciano.

Inoltre, sulla nave è tutto Made in Italy: arredamento, illuminazione, tessuti e accessori, disegnati appositamente per lei da 15 partner altamente rappresentativi dell’eccellenza italiana.

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Bar a bordo piscina sulla Costa Toscana

Anche l’offerta enogastronomica prenderà l’Italia come punto di riferimento principale. Nei 21 tra ristoranti e aree dedicate alla gastronomia ci saranno menu curati da che stellati, da Bruno Barbieri, star di Masterchef, a Hélène Darroze e Ángel León.

A bordo della Costa Toscana non manca l’area benessere che si chiama Sole Mio, con salone di bellezza, sauna, hammam, una piscina talassoterapica, 16 sale per i trattamenti e le stanze della neve, del sale e del relax. Per rilassarsi e godersi il sole ci sono anche quattro piscine, di cui una coperta con acqua salata. Chi ama tenersi in forma anche in vacanza può contare su una palestra e un campo polisportivo con vista mare.

Le nuove cabine

Sulla Costa Toscana, oltre alle cabine classiche, ci sarà una nuova tipologia con “terrazza sul mare” e una splendida dependance dove fare colazione, prendere un aperitivo o semplicemente godersi il rumore delle onde. Le camere a bordo della nave sono in totale 2.663, di cui 28 suite, 106 camere con terrazza, 1.534 camere con balcone, 168 camere esterne e 827 camere interne.

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Una delle cabine a bordo della nave

Una nave super green

Ormai la battaglia tra le compagnie crocieristiche si combatte a suon di iniziative legate alla sostenibilità. La Costa Toscana è alimentata a gas naturale liquefatto (Gnl), la tecnologia attualmente più avanzata nel settore marittimo per abbattere le emissioni.

Questa nave Toscana è stata progettata per essere una vera e propria “smart city” itinerante, con soluzioni sostenibili e concetti di economia circolare per ridurre l’impatto ambientale. Grazie all’utilizzo del Gnl, è possibile eliminare quasi totalmente l’immissione in atmosfera di ossidi di zolfo (zero emissioni) e particolato (-95/-100%), abbassando anche le emissioni di ossido di azoto (-85%) e di CO2 (sino al 20%).

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Uno dei bellisimi bar lounge sulla nave

L’intero fabbisogno giornaliero di acqua della nave è soddisfatto trasformando quella del mare tramite l’utilizzo di dissalatori. Il consumo energetico è ridotto al minimo grazie a un sistema di efficientamento energetico intelligente. Inoltre, a bordo viene effettuato il 100% di raccolta differenziata e il riciclo di materiali come plastica, carta, vetro e alluminio, che saranno parte di un approccio integrato, finalizzato alla concretizzazione di progetti di economia circolare.

Zero sprechi alimentari

Con l’obiettivo di evitare inutili consumi, compresi gli sprechi alimentari, anche nei ristoranti della nave si applicano principi di sostenibilità. Innanzitutto, i menu sono stati studiati in base alla provenienza dei produttori locali e con materie prime del posto. Inoltre, per ogni cena che si degusterà nel ristorante Archipelago, quello degli chef stellati, la compagnia donerà parte del ricavato alla Costa Crociere Foundation che ha lo scopo di sostenere progetti ambientali e sociali. E, nel ristorante, faranno bella mostra alcuni “pezzi” artistici chiamati “driftwood” ovvero recuperati dal mare grazie ai “Guardiani della Costa”, il programma di educazione ambientale per la salvaguardia del litorale italiano.

Nuovi tour

Ci saranno anche delle novità riguardo gli itinerari delle crociere della Toscana. La prima crociera che partirà il 5 marzo da Savona prevede una settimana nel Mediterraneo occidentale alla scoperta di Spagna, Italia e Francia, con soste a Marsiglia, Barcellona, Valencia, Palermo, Civitavecchia/Roma. Da maggio fino a metà ottobre 2022, l’itinerario cambierà per dare spazio a destinazioni più balneari, visitando Savona, Civitavecchia/Roma, Napoli, Ibiza, Valencia e Marsiglia, mentre da metà ottobre Palma di Maiorca sostituirà Ibiza.

Le destinazioni comprese negli itinerari potranno essere visitate con nuove escursioni curate da National Geographic Expeditions, in collaborazione con il tour operator Kel 12, che permettono di scoprire i luoghi unici accompagnati da persone specializzate, come archeologi, enologi, vulcanologi, biologi marini e fotografi.