Categorie
Europa Idee di Viaggio Spagna Viaggi

Murcia, cosa vedere nella sontuosa città università spagnola

Meno conosciuta dai turisti rispetto ad altre mete imperdibili della Spagna, la regione di Murcia, la più soleggiata del Paese, e l’omonima città che le fa da capitale sono una delle tante perle nascoste da mettere in lista per rendere un viaggio ancora più appassionante.

Si tratta, infatti, di un vero tesoro della Spagna meridionale e ne rappresenta l’anima più autentica, tradizionale e affascinante, un “mondo a parte” rinomato in particolare per la sua università che richiama studenti da ogni parte del mondo tra cui anche moltissimi italiani per l’Erasmus.

Conosciamo meglio cosa vedere in questa città che può regalare una vacanza “insolita”, lontana dalle “solite destinazioni” e dalla ressa che inevitabilmente le contraddistingue.

Plaza de La Glorieta e il Puente Viejo

La visita può iniziare dal cuore della città, il centro storico, con prima tappa in Plaza de La Glorieta, raffinata piazza alberata dove svettano il Municipio, edificio in stile neoclassico con la facciata impreziosita da stucchi, e il Palazzo Vescovile, risalente al XVIII secolo e “Bene di Interesse Culturale” dal 1992.

A pochi passi, lo sguardo viene catturato dal Puente Viejo, il ponte più antico di Murcia, interamente in pietra, noto anche come “Puente de Los Peligros” poiché sul lato sud ospita una statua della Madonna dei Pericoli.

Il Real Casino de Murcia

Il Casino Reale di Murcia, dichiarato Edificio Storico Nazionale nel 1983,  è, senza dubbio, uno degli edifici più significativi della città spagnola, con la sua architettura straordinaria che unisce stili artistici modernisti ed eclettici della seconda metà del XIX secolo e dell’inizio del XX secolo.

Si trova in pieno centro, in Calle Trapería, vicino alla Cattedrale, ed è sede di svariate attività culturali, quali mostre d’arte, dibattiti, conferenze, tre club del libro, cerimonie istituzionali ed eventi aziendali.

Dall’atmosfera “scintillante”, ospita inoltre un’immensa biblioteca con più di ventimila volumi in lingua inglese, un’elegante sala da ballo con lampadari in cristallo, e sala da biliardo con soffitto in legno.

La Cattedrale

Tra i tanti edifici religiosi della città vale la pena citare la magnifica Cattedrale di Santa Maria, eretta nel 1394 laddove sorgeva una moschea.

La splendida facciata settecentesca si presenta con elementi barocchi e rinascimentali mentre l’interno è in stile gotico e conserva la magnifica Capilla de los Vélez con la volta a stella.

Colpisce poi la sua torre campanaria che svetta nel cielo di Murcia da 95 metri di altezza, la cui costruzione richiese oltre duecento anni.

Da vedere anche il Museo della Cattedrale di Murcia per ammirare resti archeologici dell’antica moschea araba e una mostra permanente di arte sacra.

Plaza de Flores

Tutta da vivere è poi la Plaza de Flores, punteggiata da numerosi locali e caffè, quasi tutti con terrazze esterne, dalla vibrante atmosfera festosa ogni fine settimana, in cui gustare i piatti tipici della zona tra cui le tapas murciane.

Al centro della fontana della piazza si può vedere “La niña de la flores“, scultura in bronzo dello scultore José Fuentes Aynar, realizzata nel 2011, mentre tutt’intorno si dipanano stradine pedonali su cui si affacciano negozi e bar.

Seguendo una di queste e passando per Piazza San Pietro, ecco il tradizionale Mercato Verónicas, dove acquistare prodotti a chilometro zero.

I Musei

Vivace città universitaria, Murcia è sede di molti musei che fanno la gioia degli appassionati di arte e di storia.

Da segnalare il Museo Arqueologico, con collezioni di reperti a partire dal Neolitico, il Museo Salzillo, dedicato allo scultore nativo della città Francisco Salzillo, vissuto nel Settecento, il Museo de Bellas Artes, ampia collezione di dipinti di autori spagnoli, e il Museo di Santa Clara, un viaggio alla scoperta  di Murcia dal Medioevo ai giorni nostri.

Categorie
Borghi Destinazioni Europa Spagna vacanze Viaggi

Questo piccolo borgo spagnolo è la meta perfetta per una vacanza a tutto relax

Chiudete gli occhi e immaginate un classico villaggio collinare, circondato da formazioni rocciose, punteggiato di verde e con un cielo straordinario a vegliare su di lui: avrete il ritratto perfetto di Albarracin, incantevole e piccolo borgo spagnolo che da qualche anno a questa parte è diventato un vero e proprio rifugio per chi cerca pace e relax.

Albarracin sembra esistere in una dimensione parallela rispetto a quella frenetica del resto della Spagna: decisamente meno movimentato di altri piccoli borghi e distante anni luce dalla frenesia delle città più grandi, è la meta perfetta per chi non vuole altro che fare un viaggio nel tempo e rallentare i propri ritmi.

Albarracin, una perla fra le colline

Albarracin è una meta insolita della Spagna: incastonata su una collina dei Monti Universales, è nata e si è sviluppata su un vero e proprio sperone roccioso attraversato da un burrone. Questo lo rende un piccolo paradiso isolato, dato che il fossato naturale ha in qualche modo separato il villaggio dal resto della Spagna. Contribuiscono all’isolamento (e alla pace che ne consegue) anche l’altitudine di 1.171 metri e i resti di un’antica e imponente cerchia di mura.

Le strade di Albarracin

Potreste pensare che l’altitudine crei un clima più freddo e ostile, invece no: le giornate di Albarracin sono abbastanza miti, con temperature medie che si aggirano intorno agli 11 gradi. Anche il meteo, dunque, è accogliente specie se si vuole fuggire dal caldo afoso dell’estate. E poi, che dire: l’intero borgo spagnolo sembra quasi un museo a cielo aperto, grazie a strade, vicoli, mura irregolari e inserti in legno. Un vero sogno.

Fra storia e tradizione

Il borgo di Albarracin è un luogo magico, dunque, proprio perché conserva il suo aspetto più antico. Il villaggio era, in realtà, già abitato in epoca preistorica (lo dimostrano diverse pitture rupestri nei dintorni) ed è poi diventato un insediamento celtico. Nel corso dei secoli, le dominazioni si sono succedute in maniera non troppo brusca: prima i romani, poi i goto-romani, poi gli islamici e i berberi. Sempre più rafforzata dalle mura e in posizione privilegiata per non essere vittima di brutali cambiamenti, la cittadina è sembrata a lungo quasi una piccola oasi di pace.

Uno scorcio di Albarracin

Un cambio di direzione si è registrato nel XII secolo, quando il villaggio fu ceduto alla famiglia cristiana aragonese degli Azagra. Questi nobili ne fecero una signoria e il loro arrivo diede una buona spinta all’economia. Tuttavia, questa spinta portò anche a dei tentativi di conquista, con dei danni non indifferenti alle mura. Altri cambiamenti (drammatici) sono stati dovuti alla guerra civile che dal 1937 al 1938 causò la distruzione di molte case. Nel corso dei secoli, però, si è fatto di tutto per riportare la cittadina al suo stato tradizionale e originale: per questo, ancora oggi Albarracin è un esempio quasi unico di architettura e urbanistica del Medioevo in Spagna.

Vivere Albarracin

Ma come si fa a vivere al meglio una visita ad Albarracin? In primis, lasciandoci alle spalle la frenesia che ogni giorno ci affligge. Dopodiché, prendendosi qualche giorno per passeggiare tra le sue strade e i suoi vicoli e scoprire i suoi punti d’interesse, a partire dalla potente cinta muraria che mantiene gran parte della sua originale potenza e imponenza, per finire a Plaza Mayor, l’unica piazza del centro antico. Durante la passeggiata è obbligatorio gettare un occhio alle case della Julianeta e della calle Azagra, alcune delle più tradizionali e suggestive.

Vista dall'alto di Albarracin

Ritagliamoci, poi, anche un po’ di spazio per i monumenti: la Catedral de El Salvador, il Palacio Episcopal, le torri del Agua, del Aguador e de doňa Blanca. Infine, sono consigliatissime le visite ai musei: quello di archeologia e arte locale (Museo de Albarracín) per iniziare, ma anche quello Catedralicio che conserva arazzi fiamminghi e oggetti di oreficeria, e il Museo del Juguete, ossia il museo del giocattolo.

Categorie
Europa Idee di Viaggio isole litorali mare Mediterraneo Minorca Spagna Viaggi

Cala Macarella, angolo di paradiso di Minorca

Paradisi balneari nel mondo ce ne sono davvero tanti e uno di questi è, senza alcun dubbio, Cala Macarella, una delle più favolose dell’isola di Minorca.

Siamo di fronte a un autentico spettacolo, 140 metri di spiaggia sabbiosa incastonata in una caletta a forma di conchiglia, accarezzata dalle acque più trasparenti del Mediterraneo.

Cala Macarella, uno spettacolo indimenticabile

Candida sabbia finissima, un tripudio di blu, alte scogliere: Cala Macarella è un incanto, nel cuore dell’Area Naturale d’Interesse Speciale di Minorca, sulla costa sud di Ciutadella.

Vera perla, è plasmata da una raccolta spiaggia selvaggia, mare incredibile dal fondale sabbioso che digrada con dolcezza, perfetto per chi ama cimentarsi in lunghe nuotate, e la fresca pineta sulle scogliere che si fa oasi di refrigerio e tranquillità.

Ideale per le famiglie con bambini e per chiunque desideri concedersi giornate balneari che non si dimenticano, è un must anche per la pratica dello snorkeling: tra le rocce, infatti, si celano piccole insenature, grotte e calette tutte da esplorare.

E poi, certo, è il luogo ideale per divertirsi in spiaggia, fare un picnic, rilassarsi al sole, tuffarsi tra le onde.

Sebbene non sia una spiaggia attrezzata, dispone comunque di servizio di salvataggio da giugno a settembre, bagni, docce e un piccolo chiringuito che offre panini, antipasti, piatti misti, menu per bambini e fast food con servizio self service.

Inoltre, il parcheggio a pagamento è a soli 300 metri mentre quello gratuito a un chilometro con 15 minuti di camminata per raggiungere l’arenile.

Cala Macarelleta, splendida “sorella minore”

Trovandosi a Cala Macarella, un altro consiglio è quello di dedicare del tempo alla scoperta della “sorella minore”, Cala Macarelleta, più raccolta ma meno affollata.

Per raggiungerla, occorre seguire a piedi il Camí de Cavalls verso Cala Turqueta, affascinante sentiero dal panorama mozzafiato che consente di scattare fotografie uniche di Macarella dall’alto.

In cinque minuti sarete arrivati.

Le opzioni per raggiungere Cala Macarella

Vediamo ora quali sono le possibilità per arrivare a Cala Macarella, lungo la costa sud-occidentale di Minorca, a 14 chilometri da Ciutadella.

In auto si può soltanto in bassa stagione, poiché da giugno a settembre non è consentito.

Da Ciutadella, si segue la Ronda Sur, si imbocca il Camí de Sant Joan de Missa e si seguono le indicazioni stradali per le spiagge meridionali.

Da Mahon, capitale amministrativa di Minorca, occorrerà un’ora di macchina.

Chi, invece, si sposta con i mezzi pubblici, potrà servirsi della linea di autobus 69, in partenza ogni venti minuti, che effettua il percorso Ciutadella – Macarella – Ciutadella.

Da Mahon, invece, la linea 51 arriva a Cala Galdana, da cui percorrere a piedi il tragitto per il Camí de Cavalls.

Infine, c’è anche l’opzione della linea 68 da Ciutadella fino a Cala Turqueta da dove si giunge alla spiaggia in un’ora di cammino ammirando uno spettacolo che non si vede tutti i giorni.

Cala Macarella può anche essere esplorata via mare, a bordo di barche oppure kayak, sia con imbarcazioni proprie sia con visite guidate.

Il momento migliore per scoprire una delle perle di Minorca

Come accennato, Cala Macarella è una delle spiagge più affascinanti e gettonate di Minorca per cui sarebbe opportuno arrivare la mattina presto, tra le 14 e le 15 oppure al tramonto.

Categorie
Europa Notizie Spagna treni Viaggi

In Spagna in treno, le meraviglie del Costa Verde Express

Viaggiare in treno è un’esperienza meravigliosa, soprattutto quando i panorami che si possono ammirare dal finestrino sono quelli fantastici della Spagna: riparte il Costa Verde Express, un’avventura extra lusso che si rinnova per una stagione ricca di sorprese, con nuove rotte lungo la costa settentrionale del Paese. La prima novità è la livrea del treno, tutto colorato di verde per fare riferimento ad España Verde, che comprende le quattro comunità autonome attraversate durante il viaggio. Scopriamo quali sono le bellezze del Costa Verde Express.

Il Costa Verde Express, la nuova tratta

Il 25 maggio ha preso il via la nuova stagione del Costa Verde Express, il treno di lusso che si avventura lungo la costa settentrionale della Spagna. la tratta effettuata da Renfe, la compagnia ferroviaria statale, si snoda tra Bilbao e Santiago de Compostela, affrontando alcune delle mete più suggestive del Paese. Il viaggio dura 6 giorni e 5 notti, a bordo di vagoni dotati di tutti i comfort: le suite Gran Clase comprendono sistemazione con letto matrimoniale, armadio, scrivania, portavaligie, minibar e cassaforte, bagno privato e climatizzazione.

Naturalmente, a bordo c’è la possibilità di usufruire di moltissimi servizi: oltre a pranzi e cene nel vagone ristorante, ci sono la carrozza bar aperta fino a notte inoltrata e spettacoli con musica dal vivo. Ma le sorprese non finiscono assolutamente qui. Nelle principali città incontrate lungo il tragitto si può usufruire di visite guidate multilingue ed ingressi a monumenti e spettacoli. Inoltre ci sono alcuni ristoranti selezionati dove poter consumare i propri pasti e assaporare così specialità tipiche del luogo. Di notte, invece, il treno si ferma in stazione per favorire il riposo.

Le tappe del Costa Verde Express

Quali sono le tappe di questo viaggio da sogno? Si parte da Bilbao, una città davvero incredibile: la sua recente rinascita l’ha fatta diventare una meta a vocazione turistica, con tante attrazioni da scoprire, come il Museo Guggenheim. Il treno attraversa la città, per poi arrivare a Santander e pernottare (in vagone). Il giorno successivo, si può visitare il borgo medievale di Santillana del Mar e la grotta di Altamira, dirigendosi poi verso Llanes per un’altra notte in treno. La terza tappa è Oviedo, città meravigliosa che si raggiunge con un lungo tragitto attraverso le cime di Picos de Europa, durante il quale si possono ammirare il Santuario di Covadonga e il lago Enol.

Il quarto giorno è dedicato proprio alla visita del centro storico di Oviedo e della vicina città marittima di Gijon, con la sua vivace passeggiata con vista sull’oceano Atlantico. Per la notte, ci si ferma a Luarca – dove si può fare una bella camminata tra antichi edifici e splendidi monumenti. La tappa successiva è Ribadeo, un luogo ricco di storia e di natura: ci sono diversi punti di osservazione da dove ammirare il panorama, ed è nel suo territorio che si trova la famosa Praia das Catedrais, caratterizzata da formazioni rocciose scavate dalle acque impetuose dell’oceano.

Infine, partendo da Viveiro, il treno si dirige verso l’ultima tappa dell’avventura: si tratta di Santiago de Compostela, famosa per la sua spettacolare Cattedrale, punto d’arrivo del celebre Cammino di Santiago. Non si può certo perdere l’occasione di ammirare i suoi edifici storici, che l’hanno resa una delle città più amate di tutta la Spagna, meta di pellegrinaggi da parte di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Categorie
Europa Notizie Spagna Viaggi

Alicante: una meta perfetta da visitare quest’anno

Tra le meraviglie della Costa Blanca, in Spagna, prende vita una città che è una meta perfetta da visitare quest’anno. Il suo nome è Alicante ed è un vero e proprio gioiello perché da queste parti ci sono tutti gli ingredienti per trascorrere una vacanza indimenticabile: c’è il clima mite, ci sono spiagge stupende, visite culturali, relax, notti folli e, ovviamente, anche la buona cucina.

Cosa c’è di bello ad Alicante

Molto probabilmente Alicante è la città più bella di tutta la Costa Blanca. Questo perché è molto più che una semplice località balneare. Oltre alle spiagge in cui rilassarsi a dovere e fare bagni di sole, in questo territorio pullulano i servizi, non mancano aree giochi e attrezzature sportive e poi c’è gente d’ogni età che l’ha scelta come destinazione per il divertimento o, semplicemente, per rilassarsi.

C’è l’imbarazzo delle scelta, quindi, e il tutto in un contesto che abbonda di bellezza e benessere. In più, può anche essere considerata come punto di partenza per visitare altre meraviglie della zona. Del resto Alicante si trova proprio nel cuore della Costa Blanca, un tratto costiero leggendario e che vanta ben 200 chilometri di spiagge.

Cosa vedere in città

La prima attrazione da vedere in città è senza ombra di dubbio il Castello di Santa Barbara che domina incontrastato tutto il territorio. Praticamente visibile da ogni angolo, è la più grande fortezza medievale di tutta la Spagna. Sorge in cima al monte Benacantil e da lassù offre un panorama che è un sogno a occhi aperti. Ma a colpire non è solo questo: pur essendo di origine araba, conserva ancora intatte le tracce delle varie popolazioni che sono passate da questa città.

Castello di Santa Barbara, Alicante

Fonte: iStock

Il maestoso Castello di Santa Barbara

Tra gli edifici religiosi più imponenti e speciali di Alicante c’è la Chiesa di Santa Maria che vanta una facciata con due torri asimmetriche e un interno molto semplice con una sola navata.

Ancor più affascinante è la Chiesa di San Nicola con la sua cupola azzurra, la Cappella della Comunione e il Chiostro. Quest’ultimo in particolare si distingue per essere una sorta di oasi di pace, mentre la Cappella della Comunione è tra le più suggestive che ci sono in tutta la Spagna.

Chi è in cerca di vita notturna deve invece dirigersi verso l’Explanada de España, un viale pedonale alberato che è stato creato con l’ausilio di ben 6 milioni di tessere di marmo bianco, rosso e nero.

C’è poi il quartiere de la Santa Creu, la città vecchia in cui svettano tantissime case colorate che sono state edificate l’una affianco all’altra. Qui, tra le altre cose, ci sono alcuni gioielli architettonici che risalgono al periodo che va dal 1400 al 1700. Degno di nota è il municipio che si trova all’interno di un edificio barocco del XVIII secolo, dove sono appesi dipinti di artisti locali e mostre permanenti.

Infine i musei, come quello di Arte Contemporanea che ospita una collezione donata alla città dallo scultore Eusebio Sempere ma anche diverse opere di Picasso, Dalí, Miró, Braque, Chagall e molti altri ancora. Non meno interessante è il Museo Archeologico Provinciale (MARQ) che è il posto perfetto per gli appassionati di storia romana e greca.

Che mare c’è ad Alicante?

Alicante è lambita dalle cristalline acque del Mar Mediterraneo. Le sue spiagge sono famose per essere pulite e organizzate, come quella che prende vita sotto al Castello di Santa Barbara: la Playa del Postiguet, molto amata dai locals. Un po’ più distante, ma assolutamente ottima, è Playa de San Juan che nei fatti è anche la più conosciuta e apprezzata di tutta la città.

Ma del resto parliamo di una distesa di tre chilometri di sabbia finissima che è accarezzata da acqua cristallina. È ottima anche per il divertimento perché sono presenti  campi di calcetto, tennis, pallavolo e chi più ne ha più ne metta.

Cabo de la Huertas è invece una spiaggia meno urbana e affollata, tanto da essere diventato il posto preferito dei nudisti. Coloro che sono invece in vacanza con il proprio amico a quattro zampe potranno dirigersi verso Playa de Agua Amarga, mentre per godere del tramonto più bello di tutta la città con vista mare bisognerà andare ad Almadraba. Anche in fatto di spiagge, quindi, Alicante riesce ad accontentare tutti i gusti.

Spiagge di Alicante

Fonte: iStock

La costa di Alicante

Cosa vedere nei dintorni

Come vi accennavamo in precedenza, Alicante è anche una perfetta base per correre a scoprire altre meraviglie della zona. Tra le cose da visitare nei dintorni c’è il Monasterio de la Santa Faz che si trova a pochi chilometri dalla città. Vale la pena non solo per gli edifici, ma anche perché conserva il “Velo della Veronica“ che, secondo la tradizione,  è lo stesso con cui Veronica asciugò il sangue e il sudore di Gesù mentre saliva al Golgota.

Molto bella è anche Elce che è la sede del più grande palmeto d’Europa, tanto da essere stato dichiarato dall’Uesco patrimonio dell’umanità. Poi ancora La Vila Joiosa, una località con un centro storico colorato e con un panorama così pittoresco che gli ha fatto guadagnare il soprannome di “Cinque Terre Della Spagna”.

C’è poi il Parque Natural de la Sierra Helada che si affaccia direttamente sul mare. Pieno di natura strabiliante e calette in cui tuffarsi in acque cristalline, offre anche sentieri in cui lasciarsi andare a panoramiche passeggiate adatte a tutti i livelli.

Alle volte sottovalutata (e per errore) dai viaggiatori è l’Isola di Tabarca che è situata a circa un’ora di navigazione dal porto di Alicante. Regala mare cristallino, spiagge tranquille e persino un piccolo museo. Essendo immersa nelle acque di una riserva naturale, si rivela il posto ideale per le persone che amano fare snorkeling.

Infine, a circa un’ora di distanza da Alicante vale la pena fare un salto presso un incantevole lago rosa. Il suo nome preciso è Lago di Torrevieja e al tramonto dà il meglio di sé grazie al batterio che ospita che è in grado di  rilasciare un pigmento rosato e un’alga speciale, chiamata Dunaliella Salina, che è la vera responsabile del colore rosso vivo del lago. Va specificato, tuttavia, che queste tonalità variano in base al periodo, all’intensità della luce e alla situazione atmosferica.

Alicante è davvero una meta ottimale in cui trascorrere le vacanze estive di quest’anno (e non solo).

Lago di Torrevieja, vicino ad Alicante

Fonte: iStock

Il meraviglioso Lago di Torrevieja
Categorie
Cammini Europa Spagna Viaggi

Ruta de las Caras, il cammino più originale della Spagna

Trascorrere una bella giornata all’aria aperta, magari in famiglia, è sempre un’avventura meravigliosa: se poi la location è un connubio di sorprese, allora il divertimento è assicurato. La meta perfetta per vivere un’esperienza diversa dal solito si trova in Spagna. È qui che si dipana un cammino curioso e originale, alla portata di tutti e senza alcun dubbio ricco di fascino. Si tratta della Ruta de las Caras, andiamo alla sua scoperta.

Ruta de las Caras, perla spagnola

Amate camminare nella natura e ammirare splendidi paesaggi? Non potrete che restare incantati dalle tante meraviglie che si snodano lungo l’itinerario spagnolo: Ruta de las Caras è poco più di una semplice passeggiata, breve e priva di qualsivoglia difficoltà, tanto da essere perfetta per grandi e piccini, ma anche per chi vuole percorrerla in compagnia del proprio fedele amico a quattro zampe. Siamo a poca distanza da Buendia, piccolo villaggio situato nel cuore della regione autonoma di Castiglia-La Mancia. Nei pressi del centro abitato, una diga convoglia le acque dei fiumi Guadiela e Mayor in un bacino artificiale che fa da sfondo al cammino.

In questa cornice, è la natura a farla da padrone: sulle sponde del lago c’è una rigogliosa pineta che racchiude uno splendido segreto. Vi si celano, infatti, ben 18 sculture e bassorilievi scolpiti nella roccia, che raffigurano delle enormi facce. Non a caso il sentiero che le unisce si chiama Ruta de las Caras, che potremmo tradurre con l’espressione “itinerario dei volti”. Le sculture sono state costruite a partire dagli anni ’90 e sono davvero imponenti, dal momento che misurano da uno a sei metri di altezza. Alcune di esse hanno richiesto anni di duro lavoro, ma ne è valsa davvero la pena.

Ogni scultura ha un significato: ci sono bassorilievi che rappresentano la croce templare, la moneta della vita e la spirale dello stregone, ma le opere più affascinanti sono sicuramente i volti. Uno di essi assomiglia a Beethoven, altri invece raffigurano divinità e figure spirituali come l’imponente statua di Maitreya, alta ben 4,5 metri, o quella di Krishna. C’è persino un gigantesco teschio dall’aspetto decisamente inquietante, mentre sul fronte opposto c’è la Dama del Pantano, un sereno vis di donna che al tramonto si colora d’oro.

Cosa vedere nei pressi di Ruta de las Caras

Ruta de las Caras, in Spagna, è un cammino facilissimo, di appena 2 km e mezzo: per chi volesse cimentarsi in qualcosa di un po’ più impegnativo, c’è un percorso ad anello (lungo circa 14 km e mezzo) che parte dal borgo di Buendia per giungere sulle sponde del lago, addentrarsi nella pineta per ammirare i giganteschi volti e poi tornare sui suoi passi. Lungo questo itinerario, potete fermarvi qualche minuto ad osservare il panorama mozzafiato dal belvedere di Peña de la Virgen, da cui lo sguardo si spinge sulle acque cristalline del bacino e oltre.

Per riposare un po’, approfittando magari di una calda giornata estiva, non resta che stendersi al sole sulle rive del lago (e – perché no? – concedersi anche un tuffo rinfrescante). Ma ci sono molte altre bellezze da visitare, nei dintorni. Se volete fare un tuffo indietro nel tempo, la meta giusta è il sito archeologico di Ercavica, dove sono conservati i resti di un’antica città romana. Mentre presso il Parco Archeologico di Recopolis potrete ammirare le rovine di una delle città più importanti del regno dei Visigoti. È una vera meraviglia.

Categorie
Europa isole Isole Baleari mare Minorca Notizie Spagna Viaggi

L’isola meno frequentata delle Baleari è il posto perfetto per l’estate

Se ancora non avete scelto la vostra meta di viaggio per l’estate del 2023 niente paura: abbiamo appena trovato una destinazione eccezionale e che durante la bella stagione è un vero sogno a occhi aperti.

Dichiarata Riserva della Biosfera dall’Unesco l’8 ottobre 1993, Minorca è l’isola meno frequentata delle Baleari, in Spagna, un fazzoletto di terra che è stato in grado di mantenere intatta la sua natura, proteggendo i paesaggi sia costieri che interni. Non a caso, è il posto perfetto per l’estate 2023.

Cosa aspettarsi da un viaggio a Minorca

Minorca è un’isola spettacolare che offre spiagge paradisiache e un’ottima gastronomia mediterranea. Il tutto accompagnato da un’atmosfera calda e accogliente. Un posto che, senza ombra di dubbio, incanta chiunque vi arrivi.

Conosciuta come “l’isola della calma”, Minorca ha un legame molto forte con il turismo sostenibile, una caratteristica che si può riscontrare anche in molti degli hotel che svettano sull’isola.

Si tratta infatti di un vero e proprio gioiello del Mediterraneo pregno di cose da vedere, soprattutto grazie al ricco patrimonio naturale che conserva.

Le sue spiagge paradisiache, per esempio, si distinguono per essere remote e selvagge e lambite da un mare limpido e particolarmente azzurro. Assolutamente affascinanti sono i parchi naturali che offrono tantissimi sentieri escursionistici che regalano paesaggi mozzafiato.

Da non sottovalutare, infine, è il pregevole patrimonio storico e culturale dell’isola.

Cosa vedere assolutamente

Minorca è la meta perfetta per le vacanze del 2023 innanzitutto perché è la meno frequentata delle Baleari, ma anche perché ha un numero di attrazioni pressoché infinito e che non riguardano solo il mare.

Mahón, per esempio, è la Capitale dell’isola, un luogo particolarmente vivace, dove fare indimenticabili passeggiate intervallate da visite a una delle locali distillerie di gin. Tutto questo scoprendo un centro storico pregno di edifici rilevanti e testimonianze di un antico passato.

Molto interessante è anche il Parco naturale di s’Albufera des Grau che può essere considerato la perla naturalistica dell’isola. Si tratta di una vasta laguna naturale che è un’incredibile perla da vivere grazie alla diversità dei suoi paesaggi. Si passa infatti da zone paludose, a dune di sabbia, per poi arrivare su isolotti disabitati in cui vedere sorgere laghetti e stagni, uliveti e molto altro ancora.

Chi ama la storia troverà pane per i suoi denti presso i suoi siti archeologici, probabilmente il volto meno conosciuto di Minorca. L’isola – anche se in molti non lo sanno – abbonda di antichi resti e tesori della sua civiltà antica.

Da non perdere, per esempio, sono le testimonianze della cultura megalitica e della cultura talaiota. Quella in assoluto più rilevante è la Naveta de Tudons, una tomba collettiva che rappresenta il più grande monumento funerario della preistoria dell’isola.

Mentre il più importante sito archeologico di tutta Minorca è Torre d’En Galmes, una cittadella preistorica che ancora si fa spazio a ridosso del mare e dove poter scoprire  luoghi di culto, case, magazzini e stalle, ancora in un perfetto stato di conservazione, che prendono vita in un paesaggio a dir poco incantato.

Infine il mare e tra le tante spiagge vi consigliamo di fare un salto presso Cala Macarella, una delle più famose e fotografate di tutta Minorca. Si caratterizza per la presenza di un mare trasparente e per sorgere proprio all’interno di grandi pareti rocciose coperte di vegetazione mediterranea.

Insomma, Minorca è le meta perfetta per l’estate del 2023.

Categorie
capitali europee Europa Idee di Viaggio Madrid parchi naturali Spagna vacanza natura Viaggi viaggiare

Parco del Retiro, un’oasi verde nel cuore della città

C’è un gioiello verde incastonato nel cuore di Madrid. Il Parco del Retiro non è solo il parco più importante della capitale della Spagna, ma anche il luogo preferito dalla gente del posto e dai turisti, perché ha tantissimo da offrire oltre alle passeggiate nella natura. Un paesaggio culturale urbano, ricco ed eterogeneo, dinamico e in continua evoluzione, riconosciuto come Paesaggio Culturale del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, insieme al Paseo del Prado. Scopriamolo.

Parco del Retiro, tra alberi secolari e attrazioni uniche

Il Parco del Retiro (o Parque del Buen Retiro) si estende per 125 ettari e ospita oltre 15.000 alberi, il che ne fa una preziosa oasi verde nel centro di Madrid. Dal 2021 è stato inserito nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità, insieme al Paseo del Prado. Alcuni dei suoi giardini sono di notevole interesse botanico, come il Jardín de Vivaces, i Jardines de Cecilio Rodríguez – giardini classicisti con un tocco andaluso, i Jardines del Arquitecto Herrero Palacios, la Rosaleda (il roseto) e il Parterre Francés con il Cipresso calvo, l’albero più antico della città, che si pensa abbia 400 anni.

Qui si può passeggiare per ore tra i viali alberati, fotografare eleganti architetture, prendere un caffè in una terrazza all’aperto o noleggiare una barca a remi per trascorrere momenti romantici sul lago artificiale più famoso di tutta la Spagna. In questo scenario naturale si incontrano sculture e fontane importanti. A cominciare dal monumento ad Alfonso XII, progetto dell’architetto José Grasés Riera, che questa primavera inaugura un belvedere da cui godersi una splendida vista sulla città. Ci si imbatte poi nel Reservado de Fernando VII, situato all’incrocio di Calle O’Donnell e Calle Menéndez Pelayo, che comprende la Casa del Pescador, la Montaña Artificial e la Casa del Contrabandista, che oggi ospita il Florida Park, un moderno multispazio dedicato al tempo libero e all’ospitalità che per anni ha ospitato un salone delle feste.

E ancora, si possono ammirare la statua El Ángel caído, l’unica scultura al mondo che rappresenta il diavolo, la fontana delle Galápagos, che ricorda la nascita di Isabella II, il sorprendente Eremo di San Pelayo e San Isidoro, il Bosque del Recuerdo (Bosco del Ricordo) e il Teatro de Títeres (Teatro delle marionette), unico nel suo genere in Europa, con un programma stabile ogni fine settimana.

Tra i suoi elementi architettonici e storici più importanti:

  • l’Estanque Grande (lago grande) che propone varie attività, tra cui barche a remi, barca solare e aula solare e la Scuola Comunale di Canoa, rivolta a bambini e ragazzi tra i 7 e i 17 anni
  • Palacio de Velázquez e il Palacio de Cristal, entrambi attualmente utilizzati come sale espositive. Il Palacio de Cristal è uno dei principali esempi dell’architettura del ferro in Spagna, un padiglione romantico creato per ospitare una mostra di piante esotiche all’Esposizione delle Filippine del 1887

Natura, cultura, sport e relax: ce n’è per tutti i gusti

Annoiarsi al Parco del Retiro di Madrid è praticamente impossibile, tante sono le occasioni di svago, relax e divertimento per adulti e bambini, oltre che per gli amanti dello sport. Tra le tappe da non perdere, ci sono il Centro Sportivo Municipale La Chopera, il Centro Culturale Casa de Vacas, la Biblioteca Pubblica Municipale Eugenio Trías e l’Osservatorio Meteorologico recentemente restaurato. Se siete appassionati di botanica, resterete a bocca aperta davanti al cipresso di Montezuma (o ahuehuete), probabilmente l’albero più antico di Madrid.

Nei dintorni si può noleggiare una bicicletta per godersi il parco su due ruote, mentre se volete fare una sosta, potete concedervi una pausa in uno dei suoi chioschi e terrazze. Il Parco del Retiro ospita anche alcuni degli eventi più importanti di Madrid, come la Fiera del Libro e lo spettacolo pirotecnico di San Isidro.

Categorie
Barcellona Europa Notizie Spagna Viaggi

Perché è l’anno giusto per visitare Barcellona

Barcellona è una di quelle città che è sempre una buona idea visitare. Bellissima, baciata dal mare, con mille cose da vedere e attività da fare e con un cibo in grado di rendere tutti decisamente appagati. Ogni giorno c’è sempre un ottimo motivo per raggiungerla, ma in questo 2023 ce n’è uno in più: ricorre il 50° anniversario della morte di uno dei più importanti artisti spagnoli e universali di tutti i tempi, Pablo Ruiz Picasso, genio nato a Malaga all’inizio del XX secolo, ma che nella Capitale della Catalogna ha lasciato il segno. E per questo in città sono previste tantissime iniziative, proprio in suo onore.

I luoghi di Picasso a Barcellona

Prima di scoprire le varie iniziative a cui è possibile partecipare, facciamo insieme un viaggio a Barcellona sulle orme di Picasso. Questa magica città ha avuto una grande importanza nella vita personale e artistica del pitrore. L’artista vi arrivò nel 1895, realizzando la sua formazione alla Scuola delle Belle Arti di Barcellona, dove scoprì il modernismo.

Passò, tra le altre cose, la gioventù proprio da queste parti e una volta trasferitosi in Francia non smise di tornare a visitare la città per vedere la sua famiglia e gli amici, prima che la Guerra Civile Spagnola e la Dittatura di Franco lo separasse per sempre dalla Capitale catalana.

Els Quatre Gats

Tra i luoghi di Picasso a Barcellona c’è il bar-ristorante “Els 4 Gats“, situato tra le intricate meraviglie del Barrio Gotico. Si tratta di un ristorante modernista, fondato nel 1897, che in quegli anni funpunto di ritrovo di intellettuali e artisti di fine XIX secolo.

Situato in Carrer Montsió numero 3, si trova al piano terra di Casa Martí e regala una facciata in stile gotico europeo ma con decorazioni che tolgono il fiato: una porta realizzata con vetri colorati e ferro forgiato che ricorda lo stile modernista catalano.

Els Quatre Gats barcellona

Fonte: iStock – Ph: Manuel Milan

Els 4 Gats, Barcellona

Il pittore disegnò i menù di questo ristorante e vi organizzò persino un’esposizione in cui mise a disposizione dei visitatori i suoi disegni, e per la prima volta in vita sua.

Plaza Nova

Sempre nel Barrio Gotico, un  altro luogo di Picasso a Barcellona è Plaza Nova, dove sorge l’imponente cattedrale della città. Si tratta di uno spazio ricco di elementi che parlano della storia e dell’arte di Barcellona e gli amanti dell’artista qui possono ammirare un’opera a cielo aperto che spicca sulla parte del Collegio degli Architetti.

Sono tre fregi che lo scultore e fotografo norvegese Carl Nesjar ha realizzato su questo edificio basandosi su disegni di Picasso.

Museo Picasso

Spostandosi invece al Born, altro meraviglioso quartiere antico di Barcellona, e raggiungendo Calle Moncada si ha modo di visitare il Museo Picasso, inaugurato nel 1963 per volere del pittore stesso. Inutile dire che qui si possono scoprire numerossime opere dell’artista, i quadri e le collezioni di un Picasso giovane, i dipinti del periodo blu e la famosa serie di “Las Meninas”.

Casa Llotja del Mar

Da non perdere è anche Casa Llotja del Mar, un tesoro dell’architettura civile in stile gotico, dove il padre di Picasso insegnava e in cui lui stesso studiò.

La casa di Picasso

Tra gli edifici di els Porxos d’en Xifré spicca, a piano terra, la residenza della famiglia Ruiz-Picasso. E per gli amanti dell’artista è bene sapere che sono del periodo in cui visse qui i quadri che raffigurano paesaggi urbani barcellonesi: il giovane pittore amava salire spesso sul tetto del palazzo per dipingere.

I luoghi che lo hanno ispirato

Barcellona è anche pregna di luoghi che hanno ispirato la produzione dell’artista. Passeggiando lungo La Rambla ci si imbatte nel Parc de la Ciutadella per poi arrivare alla spiaggia della Barceloneta, posti che hanno fatto breccia nel cuore dell’artista.

Poi ancora la Chiesa di Sant Pau del Camp, nel quartiere del Raval, dove scoprì l’arte romanica. Durante uno dei suoi successivi brevi soggiorni a Barcellona, ​​lavorò ai costumi e alla scenografia per il balletto Parade, che debuttò al teatro dell’opera della città, il Gran Teatre del Liceu, nel 1917.

Chiesa di Sant Pau del Camp barcellona

Fonte: iStock

La Chiesa di Sant Pau del Camp

Gli eventi del 2023

Ma oltre a fare un itinerario sulle orme di Picasso, il 2023 è l’anno perfetto per partecipare ad alcuni eventi in suo onore. Tanti appuntamenti prenderanno vita in tutta la Spagna (così come nel resto del mondo). E in particolare a Malaga, sua città natale, Madrid, città in cui ricevette gli insegnamenti classici e poi ancora Bilbao e La Coruña.

A Barcellona, oltre a visitare il Museo Picasso che costituisce una chiara testimonianza del legame che unì questo artista universale alla città, è possibile partecipare, dal 22 giugno al 17 settembre, a The will of Picasso. The ceramics that inspired the artist, una mostra presso il Museu del Disseny de Barcelona che racconta un interessante spaccato di vita dell’artista.

Nel 1957 Picasso visitò la mostra sulla ceramica spagnola organizzata dal Palais Miramar di Cannes. Secondo la stampa dell’epoca, quando vide le opere in mostra, disse: “Ma è possibile che l’abbiano fatto prima di me?” Fu così che decise di donare 16 opere in ceramica da lui stesso create ai Musei d’Arte di Barcellona, ​​oggi nelle collezioni del Museu del Disseny.

La mostra si concentra su questa storia, i fatti correlati, le persone coinvolte e, soprattutto, la volontà espressa da Picasso di mostrare le sue ceramiche accanto a quelle della collezione del Museo, una rappresentazione dei pezzi più importanti della storia della ceramica spagnola.

Dal 19 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024, invece, è possibile partecipare a MIRÓ – PICASSO (II) presso la Fundació Joan Miró di Barcellona. Si tratta di una coproduzione, e per la prima volta queste due strutture organizzano, producono e ospitano insieme una mostra nelle rispettive sedi. In poche parole è un’unica mostra in due istituzioni che vuole essere il simbolo ed esteso rapporto che Miró e Picasso intrattenevano con la città di Barcellona.

Il filo conduttore dell’esposizione si basa su due concetti essenziali: l’amicizia di una vita tra Joan Miró e Pablo Picasso, un rapporto che si riflette in numerosi documenti e che rimanda ai loro incontri e differenze in campo artistico; e il loro apprezzamento per Barcellona, ​​il cui ultimo risultato è stato l’eredità che entrambi hanno lasciato alla città sotto forma dei due musei monografici che portano i loro nomi.

Museu del Disseny barcellona

Fonte: iStock – Ph: fotoVoyager

Il Museu del Disseny a Barcellona
Categorie
Andalusia Borghi Curiosità Europa luoghi misteriosi Posti incredibili Spagna Viaggi

Il mistero dei volti apparsi in villaggio dell’Andalusia

C’è un piccolo borgo dell’Andalusia che attira molti curiosi e appassionati di fenomeni paranormali per un fatto straordinario accaduto negli Anni ’70. È il villaggio di Bélmez de la Moraleda, a un’ora di auto da Granada, nel Sud della Spagna.

L’apparizione dei Volti di Bélmez

Qui, una certa María Gómez Cámara, vide improvvisamente apparire sul pavimento di casa un volto. Nonostante cercasse di lavare via l’immagine, questa non si cancellava. Nonostante avesse provato a picconare il pavimento e a cementarlo di nuovo per rimuovere l’immagine questa tornava ancora.

Avvertite le autorità locali, si scoprì che sotto il pavimento, proprio nel punto in cui era apparso il volto, erano celate delle ossa umane. In effetti, dove sorgeva l’abitazione della famiglia Gómez Cámara un tempo si trovava un cimitero di epoca romana. Peccato che, secondo studi condotti in seguito, le ossa non fossero di epoca romana ma molto più recente, intorno al XIII secolo. Quando altri volti apparvero in alte stanze della casa, alcuni addirittura nella mansarda, quindi non a contatto con la terra, il caso fece il giro della Spagna, divenendo il più straordinario fenomeno paranormale di tutta la Spagna, ma anche d’Europa e poi del mondo.

Fu così che molti curiosi e soprattutto appassionati di turismo esoterico iniziarono a recarsi nel paesino andaluso apposta per vedere i visi apparsi sul pavimento e studiare il fenomeno di quelli che divennero famosi come i Volti di Bélmez. Nei fine settimana, folle di pellegrini si addensavano fuori dalla casa, arrivando a picchi di 20mila persone, un numero enorme per un paese di soli 2mila abitanti.

Il significato

Molti sono stati gli studiosi che hanno visitato e analizzato questi volti e che hanno dato diverse spiegazioni. Veri e propri “ghostbuster” in versione spagnola. Secondo alcuni si tratterebbe di una frode, ma sono in tanti a ritenere che si tratti di un fenomeno paranormale, visto che dopo decenni queste figure continuano ad apparire. Provarono addirittura a tenere chiusa una stanza per tre mesi e quando la riaprirono trovarono ben 17 nuovi volti.

Quando nel 2004 la signora maria morì, comparvero dei volti anche in un’altra casa, quella dove la donna nacque, benché continuassero a esserci anche in quella dove aveva vissuto. Questo fece sì che alcuni parapsicologi sostenessero che i volti venivano creati dal subconscio di Maria, un fenomeno chiamato “teleplastia” ovvero la capacità di materializzare involontariamente immagini. Questi volti, quindi, avevano e hanno un forte legame con la signora Maria Gómez Cámara che sarebbe stata, a sua insaputa, un medium capace di attivare il fenomeno dei volti nei luoghi dove ha vissuto.

Turismo del paranormale

Il mistero dei Volti di Bélmez che dapprima aveva creato grande scompiglio nel paese e tra le autorità locali e quelle religiose – oltre che nella vita di Maria Gómez e della sua famiglia – ha cambiato una volta per tutte anche le sorti del piccolo paese dell’Andalusia che da Bélmez de la Moraleda è diventato “il paese dei volti”, in spagnolo “Caras de Bélmez”.

Chi desidera avventurarsi nel paese dei volti trova facilmente le indicazioni per raggiungere la “Casa dei volti“, al numero 5 di calle Rodriguez Acosta, una classica casa spagnola intonacata di bianco e con gli infissi gialli, e la “Nuova casa dei volti”, al numero 2 della stessa via, visto che gli indirizzi sono due. Nella seconda casa è stato allestito un piccolo museo, il Centro de Interpretación de Las Caras de Bélmez che racconta la storia delle apparizioni.