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Perché la Riviera bulgara potrebbe diventare la meta dell’estate

Mentre le corte e fredde giornate invernali si fanno sempre più monotone, con le vacanze di Natale ormai quasi alle spalle, in molti volano con il pensiero alla prossima estate: quale sarà la meta prediletta per un viaggio all’insegna del mare, del divertimento e magari persino del risparmio? Questo potrebbe essere l’anno della Riviera bulgara, una destinazione non troppo lontana e decisamente sottovalutata, che vanta però alcune piccole perle tutte da scoprire.

Tutti pazzi per la Riviera bulgara

Ancora impegnati a smaltire il pranzo di Natale, per molti questo è il momento giusto per organizzare le prossime vacanze estive. C’è chi preferisce l’Italia, con le sue mille bellezze e spiagge da sogno che tutto il mondo ci invidia, e chi invece vuole optare per una meta esotica, anche a costo di dare fondo ai propri risparmi. Una via di mezzo è possibile: secondo gli esperti, il 2023 potrebbe veder sbocciare una destinazione ancora non molto conosciuta, la Riviera bulgara. A quanto pare, sono già in molti i turisti pronti a prenderla d’assalto, non appena avrà inizio la stagione balneare.

A rivelarlo è Jet2, compagnia aerea britannica low cost che ha ricevuto tantissime prenotazioni per voli estivi diretti in Bulgaria. Tanto che ha già deciso di mettere a piano dozzine di voli extra tra luglio, agosto e settembre, per poter accontentare il maggior numero possibile di passeggeri. Perché sono tutti pazzi per la Riviera bulgara? Sebbene questa meta stia pian piano emergendo tra le tante altre, a livello europeo e non solo, i suoi prezzi sono ancora decisamente molto accessibili – soprattutto a confronto con altre tipiche destinazioni estive.

Secondo l’ultimo report di Post Office, un pacchetto vacanza composto da 8 servizi e beni di consumo (tra cui una crema solare, una lattina di bibita gassata e una cena per due con vino) costa poco meno di 30 euro. Una ben piccola cifra, se paragonata con i 67 euro che si spendono in Costa del Sol (Spagna) o gli oltre 80 euro necessari per lo stesso paniere di beni a Lanzarote, sulle isole Canarie. A fronte di una spesa così irrisoria, la Bulgaria offre spiagge meravigliose, locali di qualità e tanta movida per i più giovani.

Le bellezze della Riviera bulgara

Affacciata sul Mar Nero, la Bulgaria ha una costa ricca di sorprese. Le temperature miti, le lunghe spiagge assolate e l’acqua cristallina ne hanno fatto ben presto una meta turistica molto apprezzata dai vacanzieri di tutta Europa, che cercano paesaggi incontaminati, relax e un po’ di divertimento. A nord, la catena montuosa che attraversa l’intero Paese incrocia il mare con scogliere affilate e rocce che affiorano qua e là: il panorama è di quelli da mozzare il fiato, e questa è senza dubbio la meta ideale per chi ama abbinare una bella giornata in spiaggia a qualche ora di trekking entusiasmante.

Tra le località più belle da visitare ci sono sicuramente la Sunny Beach, che (come si evince dal nome) vanta un’esposizione al sole davvero incredibile, e la scenografica spiaggia di Bolata, a poca distanza dalla città di Varna. Scendendo verso sud, la costa si fa più pianeggiante e meno impervia: la natura selvaggia del Parco di Strandzha fa da sfondo a calette deliziose dove la sabbia è bianca e finissima, lambita da acque trasparenti. La città di Burgas è il punto di partenza ideale per andare alla scoperta di questo lungo litorale. Per chi ama la tranquillità e il silenzio, tappe imperdibili sono Lipite Beach e Silistar Beach, due oasi meravigliose.

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Dolomiti Paganella Family Festival, un evento davvero speciale

Dal 15 al 22 gennaio del 2023 andrà in scena il Dolomiti Paganella Family Festival, una settimana dedicata alle famiglie ricca di appuntamenti. Sì, avete capito bene: nella splendida cornice di quelle che sono considerate le montagne più belle del mondo potrete vivere insieme ai vostri figli tante esperienze sportive e a contatto con la natura.

Il programma del Dolomiti Paganella Family Festival

A inaugurare i festeggiamenti del Family Festival sarà l’Open day al Winter Park di Andalo Life il giorno 16 gennaio e, subito dopo, seguiranno altri appuntamenti nei baby e fun park dell’Altopiano.

Il 19 gennaio, per esempio, sarà il giorno del Meet & Greet con Roccia e Dolomia al Baby Park Dosson. Poi ci sarà l’Open day al Fun Park di Fai della Paganella il 21 gennaio, e il Family Day al Palacongressi Andalo Life il 18 gennaio. Questo, in particolare, sarà un pomeriggio speciale con giochi, baby dance, attività e sculture di palloncini.

Gli appuntamenti in mezzo alla natura

Una location fiabesca come questa non può di certo prescindere da altrettanti appuntamenti in mezzo alla natura. Parliamo di escursioni sulla neve, come la Ciaspolata del Pinguino che è un percorso da fare con le ciaspole ai piedi e adatta a tutta la famiglia. No, non sarete da soli, con voi ci sarà anche una Guida Alpina che vi condurrà alla scoperta della flora e della fauna dell’Altopiano cercando le tracce lasciate dagli animali.

Imperdibile anche l’attività “Ho perso la bussola”, un’avventura speciale che mette al centro spirito d’osservazione, curiosità e manualità. Verrete muniti di diversi strumenti esplorativi come bussola, mappe e lente d’ingrandimento in modo che sia adulti che bambini impareranno a scoprire gli indizi nascosti nel bosco.

Al tramonto, invece, da non perdere è l’appuntamento con l’emozionante Fiaccolata sulla neve: una passeggiata dedicata ai più piccoli che potranno esplorare i boschi e scoprire le magie e il fascino irresistibile dei paesaggi innevati.

Ma non è finita qui, perché ogni giorno, da Andalo, parte anche il trenino che porta a conoscere gli antichi masi e la placida bellezza del Lago di Molveno. E poi ancora si potrà salire a bordo di una slitta trainata da cavalli.

Al Dolomiti Paganella Family Festival ci sono anche tanti appuntamenti sportivi

Al Dolomiti Paganella Family Festival gli amanti dello sport non rimarranno di certo delusi: adrenalina e divertimento saranno all’ordine del giorno. Infatti, ai consueti appuntamenti, quest’anno si aggiunge l’Open Day Sci Inclusivo con la presenza di istruttori specializzati in sci alpino, sci di fondo e snowboard e con presidi che saranno di supporto ai bambini con diverse disabilità.

Per i più piccoli, rimangono attivi anche i tanti campi scuola, per fare i primi passi sulla neve in totale sicurezza. Un’altra novità della stagione 2022/2023 sono le piste da slittino sull’altopiano di Pradel, a Molveno, che si aggiungono alla pista di slittino in località Meriz a Fai della Paganella.

È stato anche rinnovato l’appuntamento con l’adrenalinico circuito dell’Ice Racing Kart di Andalo, una pista di media potenza con vetture a zero emissioni dotate di dispositivi di sicurezza di ultima generazione, alimentate a energia elettrica e dalle eccellenti performance anche sul fondo ghiacciato naturale che caratterizza la pista invernale.

Sarà poi possibile pattinare e divertirsi allo Stadio del Ghiaccio di Andalo o sulle piste all’aperto di Fai della Paganella e Molveno. I pattini, così come gli orsetti per i più piccini, si potranno noleggiare a bordo pista.

Le ultime sorprese

Ve lo avevamo detto: il Dolomiti Paganella Family Festival è ricco di interessanti appuntamenti. Non mancheranno, infatti i Laboratori creativi al Biblioigloo, la prima biblioteca in Italia che sorge sulle piste da sci – a quota 1.333 metri di altezza – in località Prati di Gaggia.

Saranno inoltre organizzati alcuni appuntamenti di Storytelling con lettori esperti che avranno al centro il libro “Il segreto di Milla”, di Alberto Benchimol e Colomba Mazza con i disegni di Davide Baldoni, che racconta le storie di Milla, la bambina che sperimenta con la sua gamba bionica tutte le opportunità che offre l’Altopiano della Paganella.

Infine, è bene sapere che in occasione del Dolomiti Paganella Family Festival le famiglie potranno usufruire di prezzi speciali nei family hotel dell’Altopiano e ottenere, per il soggiorno, lo Skipass, che sarà gratuito per i bambini fino a 8 anni e scontato al 50% per i ragazzi fino ai 16. Si potrà persino accedere a servizi come il noleggio, il deposito o la scuola sci con prezzi decisamente vantaggiosi.

Insomma, il Dolomiti Paganella Family Festival è un appuntamento da non perdere per nessuna ragione al mondo.

Biblioigloo dolomiti paganella

Fonte: Oliver Astrologo

L’incredibile Biblioigloo

Contenuto offerto da Dolomiti Paganella

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Epifania a Roma: la befana è tornata a Piazza Navona

La magia delle feste continua a intrattenere la quotidianità degli avventurieri di ogni età che, proprio in questi giorni, si sono messi in viaggio per toccare con mano quell’atmosfera incantata e magica che ha avvolto le città di tutto il mondo.

Anche se ci siamo lasciati alle spalle il Natale, la magia che gli appartiene continua a vivere e a sopravvivere tra le strade, i quartieri e le piazze dei luoghi vicini e lontani. E poi, le celebrazioni non finiscono qui, c’è grande fermento, infatti, per l’attesa della fine dell’anno e per l’inizio di quello nuovo, così come per l’arrivo dell’Epifania, il giorno che tutte le feste porta via.

E se è un 6 gennaio davvero unico che volete vivere, per salutare in maniera straordinaria le festività legate al Natale, c’è solo un luogo da raggiungere quest’anno e si tratta della Capitale. Sì perché l’Epifania a Roma porta nuovamente la befana a Piazza Navona, per perpetuare una tradizione che affonda le sue radici in tempi molto lontani.

Le befana di Piazza Navona

Dopo due anni di fermo, a causa della pandemia, la kermesse più celebre e attesa dell’anno è tornata nel BelPaese, e più precisamente nel cuore della città eterna. È qui, nell’iconica Piazza Navona, che cittadini e viaggiatori di tutto il mondo potranno salutare le feste di Natale celebrando l’Epifania tra le bellezze di Roma e le sue antiche tradizioni.

Sono tante le usanze che vengono perpetuate durante l’Epifania nel mondo così come in Italia, che ogni anno cade di 6 gennaio e che sancisce la fine di tutte le festività natalizie. Tradizioni incredibili che vengono tramandate da generazioni e che cambiano da regione in regione.

Una delle più famose, che ci riguarda da vicino, è quella di celebrare l’Epifania in Piazza Navona, una delle più iconiche e frequentate piazze monumentali della Capitale. È proprio qui che ogni anno, da secoli, cittadini e viaggiatori di ogni età si recano per vivere l’ultima grande magia delle festività natalizie.

La tradizione di celebrare l’Epifania nella piazza della città eterna è antichissima. Già intorno al 1800, infatti, i cittadini si riunivano il 6 gennaio in Piazza Sant’Eustacchio, dove celebravano l’arrivo della Befana con giochi, dolciumi e regali, soprattutto per i più piccoli. Dopo l’Unità d’Italia, invece, la festa si è spostata a Piazza Navona, con tanto di mercatino e bancarelle tradizionali e caratteristiche.

Ancora oggi, quella tradizione vive e sopravvive nel cuore di Roma attirando migliaia di cittadini e di viaggiatori il 6 gennaio e, più in generale, durante tutti i giorni delle festività natalizie.

Epifania a Roma: gli appuntamenti imperdibili

Attesa come non mai, l’Epifania a Roma si prepara a caratterizzare in maniera univoca la fine delle festività dei cittadini romani e di tutti i viaggiatori. A Piazza Navona, infatti, sono state già allestite le celebri bancarelle, quelle vengono i prodotti caratteristici del periodo, i dolciumi, i presepi e le decorazioni.

La festa della Befana a piazza Navona è stata già inaugurata il 1° dicembre, con l’obiettivo di allietare le vacanze romane e rendere ancora più magiche, e continuerà fino al 6 gennaio del 2023. Oltre a fare acquisti, e a riempire di dolciumi le proprie calze, grandi e bambini potranno assistere a spettacoli itineranti, sedersi davanti al teatro dei burattini e salire sull’antica giostra dei cavalli. Non mancano, inoltre, letture, mostre fotografiche e laboratori didattici destinati a persone di ogni età.

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Praia a Mare, non solo spiagge: tutta la bellezza del borgo

Quando si pensa alla Calabria non si può fare a meno di pensare anche al suo splendido mare, alle acque cristalline del Mediterraneo e agli incantevoli paesaggi che si possono osservare lungo le sue coste. Ma la Calabria non è solo questo e basta fare un giro in alcuni dei borghi più belli di questa Regione per rendersene conto.

Come per esempio visitando Praia a Mare, in provincia di Cosenza, una delle mete turistiche calabresi più vivaci e dinamiche durante il periodo estivo. Ma che offre anche la possibilità di godere della bellezza di moltissime architetture dal grande valore storico e artistico oltre alle tante meraviglie naturali che si possono scoprire passeggiando nei dintorni del paese stesso.

Cosa vedere a Praia a Mare

Insomma, Praia a Mare non è solo una località balneare di prim’ordine, ma è un vero e proprio scrigno di tesori da ammirare e da cui lasciarsi conquistare passo dopo passo. Un borgo che rientra nella Riviera dei Cedri, ricchissimo di beni culturali e di monumenti che meritano di essere scoperti in tutta la loro bellezza. Magari partendo da due importanti edifici religiosi, la Chiesa del Sacro Cuore e la Chiesa di San Paolo Apostolo, costruita secondo uno stile contemporaneo.

Ma non solo. Nascoste nel borgo, sorgono anche la Chiesa di Gesù Cristo Salvatore e il Santuario della Madonna della Grotta, un luogo altamente suggestivo, costruito all’interno di una grotta nella collina e che merita di essere visitato.

Continuando a camminare per il borgo, poi, è possibile imbattersi in altre architetture dal grande valore culturale e che richiamano a tempi passati dal fascino immenso, come la Rocca di Praia, una struttura normanna realizzata del XVI secolo e destinata alla difesa della città e del litorale circostante. In particolare, poi, la Torre di Fiuzzi, è una delle più grandi torri della zona ed è posta su un faraglione della scogliera di Fiuzzi, ad un’altezza di 15 metri. Una posizione favorevole per presidiare la costa e difenderla da eventuali attacchi.

Le bellezze nei dintorni

Una vera perla ricca di bellezze uniche e delle tante testimonianze del passato vissuto da questo caratteristico borgo. E una località che vi offre anche la possibilità di scoprire scorci e angoli naturali da lasciare senza fiato. E non parliamo solo del mare, già di per sé bellissimo e che merita sempre un viaggio a Praia a Mare, ma delle meraviglie naturalistiche che sorgono nei pressi del borgo.

Come la Grotta delle Sardine, che prende il suo nome proprio per la presenza delle sarde, la Grotta Azzurra, chiamata così per via del colore azzurro intenso e brillante delle acque, la Grotta del Leone, nominata così per la somiglianza delle rocce a un leone sdraiato o l’Isola di Dino, un isolotto dalla bellezza unica che sorge dinnanzi a Fiuzzi.

Bellezze naturali dal grande valore, che rendono il borgo di Praia a Mare una delle località calabre più belle e assolutamente da scoprire di questa terra a tratti selvaggia ma sempre eccezionale. Che dire, non vi resta che prenotare subito un viaggio alla scoperta di questo stupendo borgo e delle sue tante meraviglie, senza aspettare la stagione calda, ma godendo della tranquillità di questa zona della Calabria e della possibilità di viverne un lato nuovo e dal fascino indescrivibile.

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L’Icehotel ha aperto le sue porte ghiacciate: l’esperienza da fiaba

Esistono alcune esperienze di viaggio che sono così straordinarie, indescrivibili e uniche da non sembrare reali. Avventure che ci catapultano in paesaggi che per forme e lineamenti ricordano tutti quegli scenari che abbiamo visto solo nelle fiabe e che ci rendono protagonisti di un racconto incantato che lascia senza fiato.

E se parliamo di esperienze, ormai lo sappiamo, non possiamo non menzionare anche gli alloggi, che sono diventati sempre di più parte integrante e caratterizzante di un viaggio. Lo dimostrano tutte quelle strutture ricettive bizzarre, originali, particolari e suggestive che si trovano in tutto il mondo, le stesse che ci permettono di vivere esperienze uniche e indimenticabili.

Ed è proprio questo che fa l’Icehotel, una struttura ricettiva unica e straordinaria dove ogni stanza, scolpita nel ghiaccio, diventa una galleria d’arte dall’immensa bellezza. Dove i sogni dell’infanzia prendono forma, proprio lì, in quell’hotel ghiacciato che permette di vivere un’esperienza da fiaba.

Dormire in un hotel di ghiaccio: l’esperienza da sogno in Svezia

Il nostro viaggio di oggi ci conduce tra le fredde e sconfinate terre della Lapponia svedese, e più precisamente a Jukkasjärvi, una piccola località popolata da appena 500 anime e che ospita una delle strutture ricettive più suggestive, magiche e incantate del mondo intero. Stiamo parlando dell’Icehotel, una vera e propria celebrità per i viaggiatori di tutto il globo che ogni inverno si spingono proprio qui, ai confini del Circolo Polare Artico, per vivere un’avventura al di fuori dell’ordinario.

L’Icehotel non ha bisogno di presentazioni: si tratta della prima struttura ricettiva al mondo realizzata completamente con il ghiaccio e fruibile ogni inverno. Per la costruzione, ogni anno, vengono impiegate migliaia di tonnellate di ghiaccio che vengono poi sapientemente scolpite da artigiani, artisti e designer provenienti da ogni parte del globo.

Costruito su una superficie di 5000 metri quadrati, l’Icehotel è caratterizzato da una serie di igloo scolpiti nel ghiaccio dove gli ospiti possono trascorrere la notte. Non mancano un ristorante, un icebar e una sala delle cerimonie, dove è possibile celebrare i matrimoni.

Come ogni anno, l’Ice hotel è stato costruito, inaugurando così quel soggiorno da fiaba che tutti ci meritiamo di vivere. Giunto alla sua 33esima edizione, l’hotel di ghiaccio si è avvalso della collaborazione di 24 artisti provenienti da ogni parte del mondo che hanno trasformato le camere della struttura in piccole gallerie d’arte, scolpendo nel ghiaccio e nelle neve animali, raffigurazioni e altri capolavori artistici che rendono l’esperienza visiva ancora più mozzafiato.

Icehotel 33

Fonte: Icehotel/Asaf Kliger

Icehotel 33

Dentro l’Icehotel

Se l’obiettivo di questo inverno è quello di vivere una favola invernale, allora, l’Icehotel è il posto giusto da raggiungere. Una volta giunti nella Lapponia Svedese, gli ospiti potranno scegliere di dormire in una delle 12 art suite, le camere sapientemente scolpite dagli artisti chiamati per questa edizione, e trascorrere la notte tra cupole di ghiaccio, giardini giapponesi, fiori, funghi e animali scolpiti nel ghiaccio.

Ma c’è anche un’altra esperienza che si può vivere qui, la più romantica, suggestiva e affascinante di sempre: sposarsi all’interno della sala delle cerimonie, anche questa realizzata completamente con ghiaccio e neve dagli artisti Wouter Biegelaar e Viktor Tsarski.

Icehotel 33 è stato inaugurato il 16 dicembre, e sarà fruibile per tutto l’inverno. Se volete prenotare una stanza, e vivere una fiaba, fate in fretta perché l’hotel di ghiaccio si scioglierà con l’arrivo del sole della primavera.

Sala delle cerimonie, Icehotel

Fonte: Icehotel/Asaf Kliger

Sala delle cerimonie, Icehotel
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I 32 migliori borghi del mondo. Quali sono gli italiani

Il “Best Tourism Villages” è un prestigioso riconoscimento dedicato alle mete emergenti che stanno abbracciando il turismo con lo scopo di rilanciare l’economia e creare nuove opportunità di lavoro per propri cittadini. Per la sua seconda edizione, l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO) ha premiato alcune di queste realtà. Quest’anno in totale sono stati elogiati ben 32 villaggi sparsi in 18 Paesi, in ogni angolo del mondo. Sì, ha vinto anche l’Italia e con due splendide località.

I “migliori villaggi turistici” italiani

Andando più nel dettagli di questo riconoscimento, si scopre che è dedicato a premiare gli approcci innovativi al turismo nelle aree rurali, capaci di assicurare la salvaguardia dei piccoli comuni e dei loro paesaggi nel rispetto delle diversità naturali e culturali, dei loro valori e della attività tradizionali.

Un onore, quindi, che è anche segno di eccellenza mondiale in programmi di sviluppo sostenibile nelle comunità rurali per il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU. Le località vincitrici sono state selezionate da una commissione indipendente di valutazione tra 130 candidature presentate da 57 Paesi partecipanti. Tra le 32 top, solo la Spagna meglio dell’Italia, a quota 3. Come il Belpaese, con due vincitori ci sono Austria, Cina, Ecuador, Messico, Perù e Svizzera.

In Italia a vincere sono stati l’Isola del Giglio, in Toscana, e Sauris-Zahre in Friuli Venezia Giulia. Ma non solo. Infatti, anche il borgo di Otricoli, in Umbria, è stato selezionato per partecipare al “Best Tourism Village Upgrade Programme”, un programma di supporto dall’Organizzazione che accompagnerà 20 delle località candidate in un percorso volto al pieno raggiungimento dell’eccellenza.

Gli altri vincitori

Come vi dicevamo in precedenza, l’elenco comprende località sparse per tutto il mondo e che sono una più bella dell’altra. Nel dettaglio sono: Zell am See, Austria; Wagrain, Austria; Puqueldón, Cile; Dazhai, Cina; Jingzhu, Cina; Choachí, Colombia; Aguarico, Ecuador; Angochagua, Ecuador; Choke Mountains Ecovillage, Etiopia; Mestia, Georgia; Kfar Kama, Israele; Sauris-Zahre, Italia; Isola del Giglio, Italia; Umm Qais, Giordania; Creel, Messico; El Fuerte, Messico; Ksar Elkhorbat, Marocco; Moulay Bouzerktoune, Marocco; Lamas, Perù; Raqchi, Perù; Castelo Novo, Portogallo; Pyeongsa-ri, Sud Corea; Rasinari, Romania; Al-Ula Old Town, Arabia Saudita; Bohinj, Slovenia; Rupit, Spagna; Alquézar, Spagna; Guadalupe, Spagna; Murten, Svizzera; Andermatt, Svizzera; Birgi, Turchia; Thai Hai, Vietnam.

Mentre per quanto riguarda il “Best Tourism Village Upgrade Programme”, insieme a Otricoli troviamo: Trevelin, Argentina; Krupa na Vrbasu, Bosnia-Herzegovina; Fontainhas, Capo Verde; Ninhue, Cile; San Vicente de Chucuri, Colombia; Barichara, Colombia; Kalopanagiotis, Cipro; Pissouri, Cipro; Adaba, Etiopia; Khonoma, India; Neot Semadar, Israele; Il Ngwesi, Kenya; Grand Baie, Mauritius; Bella Vista, Paraguay; Istebna, Polonia; Ferraria de São João, Portogallo; Castara, Trinidad and Tobago; Anitli, Turchia, Cumalikizik, Turchia.

Ora la premiazione ufficiale avverrà il 27 e 28 febbraio 2023 ad AlUla, in Arabia Saudita. In attesa di quel giorno, è già una grande soddisfazione per il nostro Paese ricevere questo importante riconoscimento che permetterà a queste due nostre realtà di entrare a far parte della Rete Globale dei Migliori Villaggi Turistici dell’UNWTO, creata nel 2021, che da questa data riunisce 115 villaggi dei cinque continenti. Una Rete che, tra le altre cose, offre una serie di vantaggi, tra cui la formazione in loco e online, la condivisione di buone pratiche e il riconoscimento e la consapevolezza del marchio internazionale.

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Questa cittadina è una vera perla eppure è ancora poco conosciuta

Una terra di poeti, di paesaggi meravigliosi, di laghi scintillanti, di valli, natura e di villaggi dal fascino pittoresco, fonte di ispirazione di artisti di epoche passate e non solo. Piccole cittadine dalle atmosfere senza tempo, che sanno incantare chiunque le visiti e che, anche se ancora poco conosciute, rendono queste zone tra le più belle della terra.

Parliamo del Lake District National Park, Il parco più grande di tutta l’Inghilterra, e di una delle sue perle nascoste più belle e cariche di fascino, Appleby-in-Westmorland, un piccolo paesino di circa 2500 abitanti sito nella contea del Cumbria.

Il castello di Appleby

Un paesino dalle spiccate origini medievali, capoluogo della storica contea di Westmorland e in cui spicca, fiero e maestoso, il castello di Appleby. Un edificio imponente, composto da due parti distinte, il dongione del XII secolo, anche chiamato e conosciuto sotto il nome di Caesar’s Tower e il palazzo residenziale, costruito intorno al seicento per opera dei conti di Thanet. Oltre poi alla cinta muraria che circonda l’intero complesso del castello e tutte le sue infinite meraviglie.

Bellezze uniche, caratteristiche e particolari, che si possono osservare anche passeggiando tra le piccole vie di questa cittadina dal sapore antico, tra gli iconici cottage in pietra tipici della regione del Lake District e i suoi meravigliosi ponticelli. Ma non solo.

La strada principale e insolitamente ampia di Appleby-in-Westmorland, la Boroughgate, è stata descritta come una delle più belle d’Inghilterra, collegando l’estremità nord della cittadina e i suoi chiostri progettati da Sir Robert Smirke nel 1811, con l’estremità sud, giusto all’ingresso del castello. Così come il caratteristico e affascinante viale dei tigli, piantati nel 1870, e che mostra ai suoi lati le tante proprietà e case risalenti al XVII e al XX secolo. Edifici da cui lasciarsi conquistare e che sanno portare indietro nel tempo chiunque li veda.

Il Lake District

Una perla incastonata in un’ansa del fiume Eden sul lato est del parco nazionale, che è riuscita a rimanere fuori dal radar turistico, preservandosi dalle folle dei turisti  e che risulta perfetta per una vacanza all’insegna della massima tranquillità, tra il verde dei paesaggi circostanti o le distese innevate durante la stagione invernale.

Ma non solo. Perché al di là della caratteristica bellezza di Appleby-in-Westmorland c’è un intero mondo naturale da scoprire e che ha contribuito a nascondere questa cittadina dalle atmosfere antiche agli occhi del mondo, il Lake District appunto. Una località turistica della Gran Bretagna, famosa per i suoi laghi e le sue maestose montagne anche chiamate fells, per i suoi paesaggi di rara bellezza e per il rapporto che queste terre hanno con la poesia. Un legame che ha radici profonde, e che fin dall’inizio del XIX secolo, hanno saputo ispirare artisti e poeti come William Wordsworth e tutta la schiera dei cosiddetti poeti i laghisti o le fantastiche storie di Beatrix Potter e del suo amatissimo Peter Rabbit.

Un luogo unico immerso in una terra altrettanto esclusiva e particolare, carica di bellezze ferme nel tempo e di tante possibilità per rimanerne completamente coinvolti e da cui lasciarsi conquistare passo dopo passo.

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Puoi dormire su un’isola selvaggia in un faro, circondato da pony

Mollare tutto e trasferirsi su un’isola deserta è il sogno di molti soprattutto dopo una giornata immersi nel traffico cittadino. Quanti sognano di svegliarsi all’interno di un faro, affacciarsi alla finestra e vedere la propria casa circondata dalla natura e da animali? Sembra un sogno irrealizzabile, ma in realtà tutto questo è possibile nell’isola di Lundy. Posizionata nel Canale di Bristol, tra la Cornovaglia ed il Galles e a circa 19 km dalle coste della Gran Bretagna, Lundy Island è un vero e proprio paradiso per chi è alla ricerca di uno stile di vita naturale circondato da animali di ogni genere. In particolare è un vero e proprio paradiso per chi ha una passione sconfinata per i pony. Mansueti e dolcissimi, se ne possono incontrare in ogni angolo dell’isola inglese.

L’emozione dell’incontro con i pony

I pony che popolano l’isola di Lundy sono abituati ai turisti: nel bel mezzo di un’escursione è facile notare questi animali che pascolano tranquillamente e che non disdegnano una piccola coccola. La tranquillità di questo luogo da sogno è la stessa dei pony che diventano il soggetto perfetto per foto tenere e indimenticabili anche semplicemente quando stanno schiacciando un pisolino. Questi animali sono in buona compagnia.

Esplorare l’isola britannica vuol dire anche scoprire una fauna selvatica varia e affascinante: proprio a Lundy è facile incontrare capre, uccelli marini di ogni tipo e dai colori variopinti e, per chi è appassionato di immersioni in mare, si può avere un incontro ravvicinato con delle simpatiche foche. La natura dell’isola è senza dubbio predominante e circonda idealmente le piccole attrazioni turistiche presenti in questo luogo: qui sorge un piccolo villaggio con una graziosa locanda, una chiesa che risale al periodo vittoriano e il castello di Marisco costruito nel ‘200.
Visitare Lundy è un’esperienza indimenticabile tutto l’anno, ma per renderla ancora più speciale si può provare l’emozione di dormire nell’antico faro dell’isola, ormai in disuso ma dall’indiscutibile fascino che ci permette di ammirare il panorama del territorio.

I poni dell'isola di Lundy

Fonte: iStock

Alcuni pony presenti sull’isola di Lundy

Lundy, l’esempio perfetto di un’isola incontaminata

L’isola di Lundy è un posto in cui la natura regna sovrana e non poteva non essere l’esempio perfetto di un modo di viaggiare all’insegna della sostenibilità. I turisti possono infatti recarsi in questo luogo da sogno tutto l’anno. Mentre nel periodo invernale si può usare soltanto l’elicottero perché le acque non consentono di navigare tranquillamente, dalla primavera all’autunno si può arrivare nell’isola via mare tre volte alla settimana.

La barca è il mezzo perfetto che permette ai turisti di approdare sull’isola nel pieno rispetto delle aree protette, lasciando incontaminato il paesaggio. L’isola è una delle più importanti riserve naturali marine del Regno Unito, per questo motivo non è possibile pescare perché si cerca di rispettare e preservare la diversità marina. Non è soltanto la fauna che viene tutelata con grande attenzione, lo stesso avviene con la flora locale: a Lundy sono riusciti a conservare oltre 300 specie diverse di piante che fioriscono sia sulla terraferma che sugli scogli. Tutta questa varietà di animali e di verde fa dell’isola inglese un luogo selvaggio e affascinante al tempo stesso: perdersi uno spettacolo del genere sarebbe un vero peccato!

Lundy Island e il suo faro

Fonte: iStock

L’antico e affascinante faro dell’isola di Lundy
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Non solo spiagge: la Romagna punta ora sul turismo attivo

Ci sono delle novità per la Romagna, delle grandi novità. Questa regione, infatti, ha deciso di allargare la sua offerta ai viaggiatori e turisti che si recano verso le sue terre, puntando su un tipo di turismo e di vacanza attiva. Non solo spiagge, mare e vita notturna, quindi, ma un vero e proprio piano di promozione turistica per il 2023, volto a diversificare l’offerta, ampliano il ventaglio di possibilità in cui, soprattutto la Sport Valley, sarà punto focale e protagonista.

Al via una nuova offerta “attiva”

Un piano lanciato da Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara, che entrerà subito nel viso, già a partire dai seguitissimi e sentiti appuntamenti del Mondiale Superbike, del Moto Gp, dell’Italian Bike Festival, dell’Ironman e del Mondiale di Dragon Boat. Un susseguirsi di eventi da non perdere e che faranno conoscere un lato diverso e nuovo di questa splendida regione. Ma non solo. Perché la Romagna è fatta anche di meraviglie paesaggistiche, di un entroterra da scoprire, di borghi, rocche e città che, proprio a partire dall’anno in arrivo, punteranno tutto sulla promozione culturale del territorio e sulla fiorente ed eccellente produzione enogastronomica che caratterizza questa regione della mille possibilità.

Il piano di promozione turistica di Apt Servizi Emilia-Romagna, che è stato messo a punto anche grazie a Visit Romagna, quindi, ha le idee molto chiare su quale sia la direzione da prendere e si caratterizza per tre punti chiave: capitalizzare la clientela che decide di recarsi in Emilia-Romagna per la prima volta o che ritorna nella regione dopo un periodo di assenza, consolidare la presenza sul mercato interno domestico e provare e confermare o meglio ancora superare le quote di mercato internazionale raggiunte nel 2019, prima della pandemia.

I punti del programma

Un programma a 360° gradi, quindi, volto a un turismo più partecipativo e a tutto tondo, che abbracci ogni tipologia di desiderio e che valorizzi a pieno tutta la grandissima offerta che la regione è in grado di dare ai suoi visitatori.

Come spiegato anche dall’assessore regionale Turismo e Commercio, Andrea Corsini, questo piano conferma la presenza parallela, oltre che del turismo prettamente balneare, anche delle tante altre potenzialità del luogo per intercettare i nuovi visitatori durante l’arco di tutto l’anno e non solo nel corso della stagione estiva.

Grazie a proposte capaci di valorizzare l’entroterra e di promuoverla come meta esclusiva per una vacanza d’esperienza, tra cultura, percorsi gourmet, paesaggi da scoprire e tutto ciò che consente di recuperare nuove presenze e interessi e di incrementare le performance e le capacità insite in questi territori che sono la vera base del turismo in Romagna.

Non solo spiagge e turismo balneare, quindi, ma un’offerta e una serie di iniziative di comunicazione a 360°, che puntano ad attrarre e a stringere la mano anche a visitatori interessati alle tante bellezze, ai sapori e alla tradizioni di questa regione, allo sport, alla ciclovie, ai cammini, ai tanti percorsi per le famiglie e agli eventi che nascono dalla creatività e dalle eccellenze di questa terra unica. Una regione che vale la pena di visitare sotto ogni punto di vista.

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Posti incredibili Viaggi

In questo parco la natura ha creato le sue più belle opere d’arte

I viaggi permettono di portare con noi ricordi indimenticabili soprattutto se si visitano posti incantevoli in cui Madre Natura ha lasciato la sua impronta. Sono luoghi immensi e la grandezza dello spettacolo davanti ai nostri occhi ci fa sentire quasi insignificanti, ma nello stesso tempo ci riempiono di gioia e meraviglia.

Uno dei capolavori della natura è il Vermillion Cliffs National Monument, delle formazioni rocciose a nord dell’Arizona. Sono un vero e proprio luogo magico, lontano dalla civiltà tanto che sono state scelte come sito per reintrodurre in un ambiente naturale il condor della California. Canyon, pareti di arenaria e rocce dai colori incantevoli lasceranno senza fiato il visitatore che penserà di essere il protagonista di un vero e proprio quadro. Non a caso la zona è conosciuta come “Deserto Dipinto”.

Luci, colori e forme incantevoli

Le scogliere e i canyon presenti in questa parte dell’Arizona, compresa idealmente a sud dalla UT-89 e a nord dal fiume Paria, sono rimasti incontaminati e una volta arrivati sembra che il tempo si sia fermato. Qui non esistono ristoranti, hotel, benzinai e i cellulari non prendono: il luogo perfetto per chi vuole entrare davvero in contatto con la natura. Una delle zone più spettacolari del Vermillion Cliffs National Monument è la White Pocket, situata nella parte nord dell’Arizona, vicino al confine con lo Utah. Una volta arrivati, si avrà davanti uno spettacolo quasi irreale, simile a un paesaggio lunare in cui dominano formazioni rocciose.

Agli stretti canyon si alternano finestre naturali, rocce che sembrano stare lì in equilibrio. Alcune di queste hanno la classica forma a cervello dovuta all’erosione del vento per questo sono denominate anche “brain rocks”. Ma quello che davvero colpisce di più è il colore di queste collinette perché quando il sole splende si è inebriati da un bianco lucente e puro. Lo spettacolo però non finisce qui, andando poco oltre la White Pocket accanto a una parete liscia c’è una piccola grotta su cui si possono ammirare le incisioni rupestri lasciate dai nativi.

Vermillion Cliffs National Monument e la White Pocket

Fonte: iStock

Canyon e rocce naturali caratterizzano le White Pocket

Quando la natura si trasforma in un’artista

Che il Vermillion Cliffs National Monument sia la massima espressione della natura è chiaro non solo ammirando la White Pocket, ma anche altri due luoghi affascinanti come il Coyote Buttes e il The Wave. In questi territori la pioggia e il vento sono stati dei veri artisti che hanno creato un paesaggio difficile da descrivere a parole.

Coyote Buttes presenta vortici formati da una una serie di strati a pochi millimetri l’uno dall’altro nel caratteristico colore bianco e arancione. La zona è divisa in due sezioni principali, Paw Hole e Cottonwood Cove, raggiungibili solo attraversando strade di sabbia lungo le quali svettano rocce che grazie all’intervento di secoli di vento regalano una miriade di forme.

Limitata invece a un numero ristretto di persone, non più di 64 al giorno, c’é The Wave il cui nome deriva dalla forma delle sue rocce rosse di arenaria che ricordano proprio un’onda. La bellezza di questo fazzoletto di terra, va di pari passo con la sua delicatezza, infatti, per visitarlo c’è bisogno di un permesso specifico oppure vincere una lotteria. In ogni caso coloro che riusciranno a visitare questo posto verranno letteralmente baciati dalla fortuna e potranno ammirare la natura e tutte le meraviglie che è in grado di creare.

Il paesaggio del Vermillion Cliffs National Monument

Fonte: iStock

Uno scorcio delle Vermillion Cliffs National Monument