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Aprile è il mese dei tulipani a Pralormo: le visite imperdibili

La primavera è un tripudio di colori incantevoli, soprattutto a Pralormo: il piccolo borgo piemontese è diventato famoso per i suoi tulipani, che ad aprile giungono nel loro massimo splendore. Qui si tiene un festival dedicato a questi bellissimi fiori, che attira ogni anno centinaia di curiosi. È l’occasione perfetta per immergersi nella natura e trascorrere un weekend all’aria aperta. Ecco quali sono gli appuntamenti da non perdere.

I tulipani di Pralormo, un vero spettacolo

A due passi da Torino, c’è un luogo che sembra uscire da una favola: stiamo parlando di Pralormo, un piccolo borgo adagiato su una collina, da cui gode di un bel panorama sulla rigogliosa natura che lo circonda. Uno dei suoi monumenti simbolo è il Castello dei Conti Beraudo, eretto attorno al XIII secolo e rimaneggiato pesantemente nella prima metà dell’800, fino ad assumere le sue sembianze attuali. Davanti al maniero, un tempo esisteva un grazioso giardino di rose: la sua trasformazione è avvenuta nel XIX secolo ad opera dell’architetto Xavier Kurten, che ne ha fatto un bellissimo parco all’inglese.

Oggi è possibile visitare il castello e i suoi meravigliosi giardini grazie ad alcuni percorsi guidati che si svolgono dall’inizio della primavera alla fine dell’autunno, per sfruttare così le giornate più calde e luminose. Si tratta di un’esperienza davvero suggestiva, alla scoperta della vita quotidiana all’interno di quella che è una delle più affascinanti dimore sabaude, che si svolgeva tra le decine di stanze riccamente decorate e quelle destinate ai domestici. È però all’aria aperta che si può godere della vera meraviglia: il parco, durante i primi mesi d’apertura, si veste di colori strabilianti grazie alla fioritura di tulipani e narcisi.

Ogni anno, qui vengono piantati oltre 100mila fiori (soprattutto tulipani), variando spesso nella scelta del colore e della disposizione, per offrire uno spettacolo sempre diverso. Particolarmente affascinante è, ad esempio, la collezione di tulipani neri che attira inevitabilmente moltissimi curiosi. Nel parco non ci sono solo fiori colorati: l’allestimento è volto a regalare un’esperienza a tutto tondo ai visitatori, mettendo a disposizione panchine per fare un picnic, una zona dedicata alla ristorazione e un’area per i cani, con tante ciotole di acqua fresca.

Gli eventi imperdibili a Pralormo

La primavera presso il Castello di Pralormo è una delle più belle d’Italia, da non lasciarsi sfuggire assolutamente. Il parco apre i battenti dal 1° aprile al 1° maggio 2023 per il festival “Messer Tulipano”: si tratta di un evento tra i più attesi, giunto ormai alla sua 23esima edizione. Oltre ad ammirare i tulipani, ci sono diverse manifestazioni tematiche che hanno come sfondo il giardino di Pralormo. Quest’anno, l’argomento collaterale del festival è “Flower Design”, un’immersione nel mondo dei fiori e del loro interesse artistico in quanto fonte d’ispirazione per stilisti e designers.

Per sfruttare appieno una bella giornata primaverile trascorsa tra i tulipani, si può aggiungere una visita al Castello e ai suoi saloni incantevoli, che oggi si arricchisce di un nuovo percorso. Il primo, già da tempo in auge, è quello che conduce alla scoperta della vita quotidiana delle famiglie nobiliari che si sono susseguite tra queste mura. Quello recentemente inaugurato è invece dedicato ad un plastico di trenini d’epoca, con gallerie scavate nei muri e paesaggi ricostruiti in miniatura. La visita include anche una grande collezione di locomotive e vagoni del periodo compreso tra fine ‘800 e la prima metà del ‘900.

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In questa città puoi attraversare un mare di fiori

Quando la primavera arriva porta con sé una gran voglia di vivere gli spazi aperti e di scoprire e riscoprire il mondo che abitiamo. Tutto merito di Madre Natura che, con il suo risveglio, trasforma il pianeta nel palcoscenico di uno spettacolo mozzafiato e grandioso, quello che porta la sua inconfondibile firma.

È questo il momento migliore per organizzare nuovi viaggi e raggiungere tutte quelle destinazioni che fioriscono durante la primavera. I parchi, le colline e i quartieri della città, infatti, si tingono di meraviglia creando visioni che incantano la vista e inebriano i sensi.

È questo il caso delle celebri fioriture di ciliegio, che invitano a praticare la suggestiva tradizione giapponese dell’Hanami, o quelle dei tulipani che colorano in maniera straordinaria i campi sterminati dell’Olanda. Non sono le uniche, però, perché da qualche parte del mondo anche i meno popolari fiori di colza danno spettacolo e proprio in questa città hanno creato un mare fiorito da ammirare e da attraversare. Pronti a partire?

I fiori di colza danno spettacolo

Organizzare un viaggio in primavera è sempre un’ottima idea, perché è in questo periodo che molte delle città del mondo indossano il loro abito più bello, quello cucito sapientemente da Madre Natura.

Sono molti i luoghi che, durante questa stagione, ospitano spettacoli mozzafiato, fioriture che con gli anni si sono trasformate in vere e proprie attrazioni turistiche. Ma come abbiamo anticipato, in realtà, il risveglio della natura porta in scena tantissime meraviglie, alcune delle quali sono sconosciute ai più. E questo è il caso dei fiori di colza che, in Cina, stanno tingendo il paesaggio di mille sfumature di giallo.

La colza, il cui nome è conosciuto soprattutto per l’olio che si ricava dai semi, è la protagonista assoluta di una fioritura che ha rubato il colore al sole. I fiori della pianta, infatti, sono caratterizzati da una nuance gialla e brillante che illumina le distese infinite sulle quali esplode.

In diverse zone della Cina, la fioritura di questo esemplare, è diventata una vera e propria attrazione per cittadini e viaggiatori. E i motivi sono piuttosto intuibili: basta ammirare le fotografie che ritraggono quei paesaggi scintillanti per aver voglia di immergersi e perdersi in questi.

Tra i più belli e imperdibili ci sono sicuramente quelli che caratterizzano in maniera univoca l’area panoramica di Qiandao. In questo luogo, considerato patrimonio culturale e globale, la fioritura di colza ha creato un mare di fiori da attraversare in barca o a piedi, per vivere una delle esperienze più suggestive di una vita intera.

La colza fiorisce a Qianduo, Cina

Fonte: Getty Images

La colza fiorisce a Qianduo, Cina

Attraversare un mare dorato: succede in Cina

Non si tratta propriamente di un mare, quello che campeggia al centro dell’area panoramica di Qiandao, infatti, è un lago artificiale, eppure la sensazione che restituisce in primavera è proprio quello di un mare popolato da migliaia di fiori gialli.

Con l’arrivo della bella stagione, i fiori di colza trasformano questo paesaggio rurale in una suggestiva distesa d’oro che si può attraversare nei mesi che vanno da marzo a maggio. I campi di coltivazione, infatti, confinano con l’acqua e in questa sembrano perdersi, creando uno scenario unico e surreale.

È possibile attraversare l’area panoramica in barca, e quindi godersi il pittoresco paesaggio in movimento, oppure passeggiare a piedi tra i campi, collegati tra loro da ponticelli e sentieri, per immergersi tra migliaia di esemplari in fiore che brillano al sole.

I fiori di colza danno spettacolo in Cina

Fonte: Getty Images

I fiori di colza danno spettacolo in Cina
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Pranzare tra migliaia di tulipani: l’esperienza più romantica di questa primavera

Con l’arrivo della primavera aumenta inevitabilmente il desiderio di organizzare viaggi e avventure e i motivi del perché questo accade sono facilmente intuibili. Il mondo che abitiamo, in questo periodo, indossa il suo abito più bello, quello dipinto sapientemente da Madre Natura che con il suo risveglio crea paesaggi straordinari che incantano la vista e inebriano i sensi.

Protagoniste assolute dei mesi che vanno da marzo a maggio sono le fioriture, quelle che popolano i giardini e i grandi parchi, che tingono di meraviglia i viali alberati delle città e dei quartieri di tutto il mondo. Anche una semplice passeggiata, durante questo periodo, può trasformarsi in un’avventura straordinaria.

Ma se è qualcosa di estremamente magico e suggestivo che volete vivere questa primavera, allora, c’è solo una destinazione da raggiungere. stiamo parlando di Amsterdam. Nella capitale dei Paesi Bassi, infatti, è possibile pranzare in un giardino delle meraviglie circondati da migliaia di tulipani. Noi non abbiamo dubbi: è questa l’esperienza più romantica da vivere in primavera.

Amsterdam è in fiore, ed è bellissima

C’è sempre un buon motivo per visitare Amsterdam, in qualsiasi periodo dell’anno e in tutte le stagioni. La capitale dei Paesi Bassi, infatti, è un vero e proprio scrigno di meraviglie da scoprire a suon di passeggiate e pedalate. Con i musei che ospitano i grandi capolavori dell’arte moderna e contemporanea, i meravigliosi canali e le case strette che si riflettono nell’acqua, la città non smette mai di sorprendere.

Tuttavia, se è il volto più bello e cangiante di Amsterdam che volete osservare, allora il consiglio è quello di raggiungere la città in primavera. Questa stagione, infatti, trasforma la capitale dei Paesi Bassi nel palcoscenico di uno spettacolo colorato e incredibile destinato a lasciare senza fiato.

C’è una vera e propria esplosione di colori e di profumi, in città così come nei suoi dintorni. Ad appena 30 chilometri di distanza da Amsterdam, per esempio, esiste un parco delle meraviglie, un’esperienza da non perdere durante un viaggio nella regione dei bulbi in fiore.

Stiamo parlando del Tulip Experience Amsterdam, un campo di fiori gestito da tre generazioni, che oggi ospita un milione di tulipani e oltre 700 specie. Una visita qui, questo è chiaro, è una tappa obbligata per tutti coloro che raggiungono Amsterdam in primavera.

Oltre a passeggiare, fotografare e ammirare i bulbi in fiore però, potete fare molto di più e concedervi quella che è, con tutta probabilità, l’esperienza più romantica di questa primavera. All’interno del Tulip Experience Amsterdam, infatti, è possibile pranzare su un tappeto fatto da migliaia di tulipani colorati e profumati che si perde all’orizzonte.

Pranzare circondati da un milione ti tulipani: succede ad Amsterdam

Fonte: Anantara Grand Hotel Krasnapolsky Amsterdam

Pranzare circondati da un milione di tulipani: succede ad Amsterdam

Pranzare circondati da un milione di tulipani: l’esperienza incredibile

Se volete vivere e condividere l’esperienza più romantica e suggestiva della primavera con la vostra dolce metà, allora Amsterdam è il luogo giusto da raggiungere. A organizzare questo pranzo delle meraviglie è l’Anantara Grand Hotel Krasnapolsky, una struttura ricettiva situata nel cuore storico della città che ha pensato bene di proporre ai suoi ospiti l’avventura più incantata della stagione.

Chiunque soggiornerà all’interno dell’hotel di lusso cittadino, infatti, potrà approfittare di questo tour privato in limousine che conduce direttamente alla tenuta dei tulipani. Dopo una visita guidata alla scoperta della storia del campo, e dei tulipani, gli ospiti potranno accomodarsi a un tavolo immerso in un caleidoscopio di colori e pranzare tra un milione di fiori colorati.

L'esperienza più romantica di questa primavera

Fonte: Anantara Grand Hotel Krasnapolsky Amsterdam

L’esperienza più romantica di questa primavera
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Nel borgo vista lago sbocciano i tulipani. Ed è una meraviglia

Sono 50mila i tulipani in fiore in uno dei luoghi più belli del Lago di Garda. Siamo a Bardolino, in provincia di Verona che, a primavera, si trasforma nel paese più fiorito d’Italia.

Come ogni anno, Bardolino torna a colorarsi di mille tonalità di Tulipanomania, una bellissima iniziativa nata in collaborazione con il famoso Parco Giardino Sigurtà, uno dei parchi più belli da visitare in Italia.

Il paese più fiorito d’Italia

Sono decine le varietà di tulipani, da quelle più comuni alle specie più rare, che abbelliscono il lungolago e le aiuole della cittadina, che con la bella stagione si riempie di turisti, anche grazie a Tulipanomania, che negli anni è diventato un vero e proprio evento, tanto da richiamare sul lago migliaia di visitatori per immortalare la fioritura.

Non solo Bardolino

Quest’anno, Tulipanomania si estende anche oltre il confine di Bardolino, nei vicini Comuni di Cisano e Calmasino. Una fioritura unica, insomma, che si estende su tutto il lungolago di Bardolino, da Punta Cornicello a Punta Mirabello fino a Lungolago Preite, ma anche in quello di Cisano e nelle aiuole di Calmasino, appunto.

Il blu dei tulipani Dutch Romance e Great Barrier Reef, l’arancio del Louvre Orange, il rosso del Family Van Eijk Mix e del Keukenhof (che prende il nome dal celebre parco olandese, il più bello del mondo), il giallo del Rainbow Parrot fino al bianco del Dream Carpet: una miriade di colori abbelliscono un angolo d’Italia che il mondo c’invidia e ogni anno con una coreografia diversa, così da attirare visitatori che già hanno potuto godere dello spettacolo dei tulipani in fiore negli anni scorsi.

Come un palcoscenico sul quale va in scena lo spettacolo più bello di sempre, così è il paese in fiore. A dirigere lo show, però, c’è solo la natura che con la sua rinascita lascia spazio a visioni memorabili che incantano i cittadini e i viaggiatori di tutto il mondo.

Un giardino romantico sul Lago di Garda

Quando pensiamo alla primavera, non possiamo fare a meno di immaginare quei campi sterminati di tulipani che si perdono all’orizzonte e che ci spingono ogni anno a raggiungere i Paesi Bassi i suoi prati in fiore.

Eppure, anche l’Italia ha sui campi di tulipani e sono bellissimi. Si tratta di giardini e parchi che si snodano nel nostro Paese, colorando tutto ciò che sta intorno. Ed è quello che sta accadendo sulla sponda orientale del Lago di Garda.

Grazie al progetto Tulipanomania, avviato da qualche anno in collaborazione con il Parco Giardino Sigurtà e al suo proprietario, Giuseppe Sigurtà, la grande bellezza del risveglio della natura viene messa a disposizione dei cittadini e di tutti i visitatori che arrivano a Bardolino.

Sulle rive del lago, infatti, è possibile ammirare i tulipani in fiore, disposti sapientemente in un’architettura naturale pensata da Giuseppe Sigurtà che ha creato uno dei giardini più romantici di tutto il Paese.

È soprattutto grazie a questo progetto che nel 2019 Bardolino ha conquistato il primato come Comune Fiorito più bello d’Italia. E a guardarlo oggi non possiamo che essere d’accordo.

Visitare il Parco Giardino Sigurtà

Ha riaperto da poco per la stagione il Parco Giardino Sigurtà, più bello che mai. Il parco ha una doppia anima: una progettazione all’italiana, caratterizzata da disegni geometrici che circoscrivono lo spazio, e una all’inglese, che si basa sull’accostamento di elementi naturali e artificiali come grotte, alberi secolari, tempietti dove, chi passeggia, percepisce una natura ordinata anche quando assume un carattere più spontaneo.

Anche a Sigurtà si possono ammirare le splendide fioriture dei tulipani (e non solo). Nel 2022 il parco si è aggiudicato il premio come “Miglior festival di tulipani 2022 al mondo”, ma già nel 2016 aveva vinto il premio per la “Fioritura più bella d’Italia” e nel 2019 la World Tulip Society gli aveva conferito il premio “World Tulip Destination Worth Travelling For” per l’eccellenza nella promozione e nella celebrazione del tulipano.

La fioritura stagionale dei tulipani a Sigurtà è la più importante del Sud Europa. Ogni primavera fioriscono oltre un milione di tulipani che, con muscari, giacinti e narcisi, colorano, nei mesi di marzo e aprile, i manti erbosi e i boschi del parco, con spettacoli floreali sempre nuovi.

Fonte: Ufficio Stampa

Il Giardino di Sigurtà
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Dove vedere la fioritura dei tulipani in Olanda

Da marzo a maggio un mare di fiori colorati invade improvvisamente le campagne pianeggianti dei Paesi Bassi. Il colpo d’occhio è a dir poco straordinario: un tocco di colore dopo l’altro e ha inizio la fioritura dei tulipani in Olanda, riconoscibili fra mille per la tipica forma “a turbante” da cui prendono il nome. Questi fiori di origine turca fecero ingresso nei Paesi Bassi nel XVII secolo, e da quel momento in poi sono rimasti nel patrimonio storico e culturale del paese, che oggi ne detiene il primato per la coltivazione e l’esportazione.

Spettacolo imperdibile per tutti gli amanti dei fiori e non solo, questa fioritura avviene solo una volta l’anno e dura otto settimane. Sono tanti i visitatori che si recano nei Paesi Bassi per vedere il mare di colori più famoso del mondo. Vediamo dove è possibile ammirare la fioritura dei tulipani in Olanda, e vivere un’indimenticabile tulip-experience.

I campi aperti tra Kop Van Noord-Holland e Flevoland

In queste due località, situate la prima a Nord dell’Olanda, vicino Amsterdam, e la seconda nella parte più centrale del paese, è possibile vivere un’esperienza a contatto con i tulipani olandesi camminando tra i sentieri meno conosciuti dai turisti. Raggiungibili in auto o in bicicletta, in queste zone quasi tutte le aree sono infatti coperte da campi aperti e giardini di tulipani, dove potersi intrufolare gratuitamente tra una fila colorata e l’altra.

Con un po’ di fortuna sarà anche possibile avere i campi tutti per sé, e isolarsi tra i silenzi colorati della natura. Attenzione però ai proprietari dei campi, che un po’ meno tollereranno la presenza di turisti in cerca di idee stravaganti per i selfie! Nella zona di Kop Van Noord e Flevoland ai vasti campi si affiancano paesaggi sabbiosi e costieri, per combinare le passeggiate tra i fiori con una gita in spiaggia o sulle dune.

Il tratto è percorribile sia affittando un’auto in loco che in bicicletta, il mezzo per eccellenza del territorio, che grazie ai territori pianeggianti e ai percorsi ben organizzati è davvero bike-friendly. E durante le passeggiate, inutile dirlo, attenzione a non calpestare i bulbi o rovinare in alcun modo la fioritura!

Bollenstreek route e il giardino di Keukenhof

Un’altra zona dove poter ammirare lo spettacolo della fioritura di tulipani in Olanda è la zona del Bollenstreek, che comprende i territori tra Amsterdam e Den Haag. Per gli amanti delle due ruote è d’obbligo un giro sulla Bollenstreek route, che comprende circa 40 km da percorrere pedalando tra i profumi inebrianti del luogo, complici le temperature abbastanza miti ma non troppo.

Chi invece preferisce le quattro ruote può scegliere di affittare un’auto elettrica, e girare autonomamente tra i campi di tulipani , eventualmente con il supporto di un’audio guida. Proprio nella zona del Bollenstreek, a Lisse, si trova il famoso giardino di Keukenhof, una vastissima area di oltre 32 ettari di parchi con più di 800 varietà diverse di tulipani. Si trova a circa 35 km a sud-ovest di Amsterdam, ed è visitato ogni anno da milioni di persone provenienti da tutto il mondo, tanto da rappresentare la principale attrazione per i Paesi Bassi.

Un vero e proprio giardino delle meraviglie in cui perdersi tra campi fioriti, mulini a vento, laghi, fiumi e paesaggi da cartolina. Qui gli espertissimi floricoltori del luogo amano esporre tulipani di ogni tipologia e sfumatura, proprio per dimostrare la profonda conoscenza del bulbo; non a caso gli olandesi sono i primi esportatori di fiori un tutta Europa.

È una vera battaglia “all’ultimo tulipano” per mantenere il primato nell’esportazione di questo e altri bellissimi fiori, anche questi esposti qui, tra cui orchidee, narcisi e giacinti. Per visitare Keukenhof ci sono diverse opzioni, tra cui l’acquisto del biglietto di ingresso con il transfer di andata e ritorno da Amsterdam, o l’opzione davvero originale di visitare il parco con un giro in crociera sui canali tra tulipani e mulini a vento.

Quando le gelide temperature invernali si allontanano pian piano e arriva la primavera il tulipano trova il suo spazio tra i fiori più amati e desiderati. Schiudendosi dona a chi ha la fortuna di osservarlo un momento di pura emozione, un fiore che con i suoi colori e il suo simbolo di rinascita ha fatto il giro del mondo. Sarà per questo che trovarsi nei giardini di tulipani di Amsterdam e dintorni vuol dire assistere a uno degli spettacoli più belli del mondo. Può sembrare un’esagerazione, ma è proprio così che la descrive chi c’è stato: un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita.

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I fiori sbocciano nel deserto: il miracolo della natura è iniziato

È magico, straordinario e mozzafiato: è lo spettacolo che Madre Natura, con il suo risveglio, sta portando in scena in questi giorni in tutto il mondo. Con l’arrivo di marzo, e della primavera, le città, i quartieri e le destinazioni che conosciamo si stanno tingendo di meraviglia, tutto merito delle fioriture straordinarie che incantano la vista e inebriano i sensi.

È questo il momento migliore per organizzare un viaggio intorno al globo, per andare alla scoperta dei colori e dei profumi dei fiori che stanno colorando il pianeta. Tulipani, mimose, narcisi, papaveri e alberi di ciliegi, gli show naturali sono tantissimi e tutti sono destinati a incantare.

Ma se è un miracolo della natura che volete toccare con mano questa primavera, allora, il consiglio è quello di raggiungere la California. Proprio qui, infatti in un’area desertica e sconfinata, i fiori selvatici stanno sbocciando. Il paesaggio è un sogno a occhi aperti.

Raggiungere la California in primavera

Organizzare un viaggio in primavera è sempre un’ottima idea. È questo il periodo in cui possiamo andare alla scoperta di tutti quei luoghi che, in occasione dell’arrivo della bella stagione, indossano il loro abito più bello, quello cucito per loro da Madre Natura.

Non è un caso che le grandi fioriture si siano trasformate in vere e proprie attrazioni turistiche il cui richiamo smuove ogni anno viaggiatori provenienti da ogni dove. Ne sono un esempio quella dei tulipani, che colorano l’Olanda, o quella dei ciliegi che invita a praticare l’Hanami.

Oltre a queste, però, ci sono altre fioriture che forse sono meno conosciute, ma non per questo altrettanto straordinarie. E oggi è proprio di una di queste che vogliamo parlarvi, un tripudio di colori che illumina un’area desertica nel sud della California.

Per ammirarla da vicino dobbiamo raggiungere il Parco Statale del deserto di Anza-Borrego, un’area desertica immensa situata nella parte meridionale del Paese. Su un terreno di oltre 200000 ettari, che rende il parco il più grande della California, si snodano paesaggi meravigliosi dove si alternano palme, calanchi, canyon e colline.

È un luogo bellissimo, Anza-Borrego, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Tuttavia è in primavera che è possibile assistere a uno spettacolo unico e mozzafiato: l’esplosione magica e incantata dei fiori selvatici nel deserto.

I fiori selvatici nel deserto di Anza-Borrego

Fonte: iStock

I fiori selvatici nel deserto di Anza-Borrego

I fiori selvatici tingono il deserto: lo show è imperdibile

Se avete in mente di organizzare un viaggio in California in primavera, non potete non inserire nel vostro itinerario di viaggio anche una visita al deserto di Anza-Borrego. In questo periodo, infatti, i fiori selvatici stanno esplodendo in tutta la loro bellezza, tingendo di meraviglia l’intera area e creando un paesaggio incantato che sembra uscito da un sogno.

Un tripudio di colori, che vanno dal viola al giallo, passando per il rosa e il bianco, ha interamente ricoperto le distese sconfinate di deserto che si perdono all’orizzonte e che si sono trasformate nel palcoscenico di uno spettacolo mozzafiato.

A tenere traccia delle fioriture, e a mapparle tutte, ci pensa la Fondazione Anza-Borrego, che ogni anno mette a disposizione dei visitatori tutti gli aggiornamenti relativi ai fiori selvatici, consigliando il periodo migliore per avvistarli e i luoghi da raggiungere.

California: la fioritura nel deserto

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California: la fioritura nel deserto
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L’itinerario dei fiori in Francia, spettacolo vero

La primavera è il periodo migliore per vivere un turismo lento a contatto con un territorio immerso nei colori e nei profumi seguendo incantevoli percorsi verdi e fioriti: in Francia sono molte le strade ideali per ammirare lo spettacolo del risveglio della natura.

Tourrettes sur Loup, il borgo della violetta

Tra Nizza e Cannes, a 14 chilometri dalla costa, il delizioso borgo medievale di Tourrettes sur Loup dalle alte case simili a bastioni, arroccato su uno sperone roccioso nell’abbraccio di una vegetazione generosa dove crescono spontaneamente aloe e fichi d’india, si fregia dell’appellativo “Città delle Viole” poiché, da quasi un secolo, si coltivano le violette, ancora oggi una delle principali attività del territorio.
A marzo viene organizzata una festa in loro onore con sfilate e battaglie di fiori.

Il borgo può essere scoperto passeggiando senza fretta lungo le sue graziose stradine, i passaggi a volta, le antiche facciate in pietra restaurate con gusto, le scale fiancheggiate da fiori, i quasi 30 laboratori, gallerie di artisti e artigiani creativi nella Grand’Rue.

Infine, non lasciate il villaggio senza aver fatto tappa al Castello di Villeneuve del XV secolo e la sua superba piazzetta.

Le mimose in fiore della Costa Azzurra

Ogni anno, da gennaio a marzo, la Costa Azzurra si tinge di giallo con la fioritura delle mimose, il simbolo della Riviera Francese, cui è dedicata la “Route della Mimosa“, 130 suggestivi chilometri da Bormes-les-Mimosas fino a Grasse, capitale del profumo.

Il percorso, tra splendidi paesaggi, parte dal villaggio medievale del XII secolo di Bormes-les-Mimosas, “uno dei più bei villaggi fioriti di Francia” le cui strade sono adornate fino a marzo dalle differenti varietà di mimose.
Il borgo ospita, inoltre, il Parc Gonzalez Jardin Austral dove insieme alle mimose si possono apprezzare più di 500 specie esotiche.

L’itinerario prosegue per i 15 chilometri del Royal Canadel-sur-Mer dove il verdeggiante Massiccio dei Maures si tuffa nell’azzurro del Mediterraneo: qui il celebre paesaggista francese Gilles Clement ha realizzato un magnifico spazio naturale protetto sulle rive del mare, il Domaine du Rayol.

Arriviamo poi alle porte del massiccio dell’Estérel, un paesaggio selvaggio plasmato da insenature rocciose, piccole spiagge, falesie che include la Corniche d’Or, favoloso tratto di strada costiera intagliata tra le rocce di colore rosso.
Le mimose sono parte integrante della zona: dal villaggio di Agay hanno inizio le escursioni guidate, con tema “Le mimosa dans l’Estérel”, che conducono ai laghi di Peguières.

“Capitale storica della mimosa” è Mandelieu La Napoule, bellissima località balneare della Costa Azzurra dove è possibile vedere l’unica cappella dedicata a Notre Dame des Mimosas, edificata nel 1927 nel quartiere Termes da parte degli abitanti che erano in gran parte coltivatori specializzati della mimosa.

Infine, da citare il villaggio di Pegomas, patria della coltivazione delle mimose insieme a vigneti, uliveti e alberi da frutto.
In particolare, la profumata pianta dai fiori gialli conobbe un grande successo commerciale all’inizio del XIX secolo.

La Valle della Loira e la Strada dell’Iris

La “Strada dell’Iris” è un coinvolgente itinerario circolare da percorrere in bicicletta che segue la fioritura dell’iris nel cuore della Francia, a sole due ore di auto da Parigi.

Si parte da Orleans, ricca di botteghe artistiche e artigianali, si attraversa Nevers e si approda a Tours, fiancheggiando le rive della Loira.

Il percorso, fiore all’occhiello di un turismo lento e floreale, va anche a unire due tra i vivai di iris più noti a livello internazionale e sette tra i Giardini più incantevoli del Paese, autentico patrimonio botanico e storico di Francia.

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Il Lago Maggiore fiorisce di splendide camelie

Non è un fiore italiano. Fu importato dal lontano Giappone nel XVII secolo. Da allora, la camelia fiorisce a primavera anche in alcune zone del nostro Paese, colorando tutto di bianco, rosa o rosso e profumando l’aria.

La fioritura della camelia nelle ville e nei giardini è uno spettacolo che merita di essere ammirato in tutta la sua bellezza. E c’è un posto in Italia dove le camelie sono particolarmente concentrate che è già meraviglioso di per sé, ma che con l’arrivo della bella stagione si trasforma in pura poesia.

Si tratta del Lago Maggiore, lungo le sponde del quale le camelie hanno trovato il loro habitat naturale. Qui, i floricoltori locali portano avanti una tradizione di 150 anni, riconosciuta a livello internazionale.

Lungo tutta la litoranea che porta fino alla Svizzera, s’incontrano diverse località turistiche impreziosite da storiche ville e da giardini affascinanti. Queste dimore, prevalentemente costruite tra la seconda metà del XIX secolo e gli inizi del XX secolo, ben si armonizzano con questo meraviglioso paesaggio naturale.

Ed è proprio qui, in questi luoghi ricchi di fascino, che è possibile ammirare la fioritura delle camelie. Da Villa Taranto, a Verbania, all’Isola Madre, la più grande delle Borromee, da Villa Maioni, una splendida dimora neo-barocca che oggi ospita la biblioteca, a Villa Giuseppina e Villa Anelli a Oggebbio, ma anche in alcuni vivai, come La Roncola di Vignone e Compagnia del Lago Maggiore di Premosello Chiovenda, che ospita la pregiata Camellia sinesis, dalle cui foglie si ottiene un aromatico tè.

E con la fioritura delle camelie prende il via anche la stagione delle visite alla splendida Villa Taranto, che ospita uno dei giardini più belli d’Italia, e all’Isola Madre, la più grande delle Isole Borromee, famosa per i suoi rigogliosi giardini e per il maestoso palazzo Borromeo.

Il giardino di Villa Taranto

Secondo i critici internazionali, il giardino di Villa Taranto sarebbe più bello persino dei giardini di Versailles. Fu uno scozzese, il Capitano Neil Mc Eacharn, che nel 1931 decise di acquistare la proprietà dalla Marchesa di Sant’Elia per trasformarla in un esemplare giardino all’inglese, ubicato in un lembo d‘Italia che, pur con maggior morbidezza e ricchezza di toni, poteva ricordargli la nativa Scozia. Quest’opera doveva conciliare due esigenze fondamentali: estetiche e botaniche. Esigenze botaniche, in quanto le varie vegetazioni dovevano trovare condizioni di terreno e di clima il più possibile ideali. Le tappe della creazione dei nuovi giardini videro diverse fasi lavorative, fino alla loro ultimazione nel 1940.

Oggi si possono ammirare piante autoctone, ma anche specie esotiche, tropicali e provenienti dalla foresta amazzonica. Sono presenti oltre 20.000 varietà di fiori, alberi, arbusti e piante acquatiche.

I giardini dell’Isola Madre

L’Isola Madre sul Lago Maggiore custodisce uno dei giardini più apprezzati al mondo, abbellito da glicini, magnolie, alberi di limoni e cedri, ma anche da fiori esotici e di altre provenienze, che circondano il sontuoso palazzo del Cinquecento, Palazzo Borromeo.

Voluto come residenza privata dalla famiglia Borromeo (a cui appartiene ancora), oggi è aperta al pubblico per mostrarsi in tutta la sua bellezza. Tra sfarzi, antichi arazzi, preziosi arredi, dipinti, chi visita questa antica dimora riesce a immergersi subito in un’epoca passata.

E il parco che la circonda è a dir poco favoloso. Otto ettari di piante e fiori, curati nei minimi dettagli, in cui ci si può perdere tra specie botaniche rare, provenienti da ogni parte del mondo e dalla forte impronta esotica.

Realizzata a inizio Ottocento, quest’area verde vanta anche presenze importanti e di tutto rispetto, come una palma Jubaeae Spectabilis, che ha quasi 130 anni, e il bicentenario cipresso del Kashmir, arrivato qui dall’Himalaya nel 1862. Si tratta del più grande e il più vecchio esemplare in Europa, ormai in via d’estinzione persino nel suo Paese d’origine. E, mentre si è rapiti dalla bellezza di alberi e fiori, ammirando il panorama dai cannocchiali che si trovano passeggiando lungo i viali ombreggiati, non di rado passano indisturbati uccelli variopinti, che vivono in libertà nel parco. A loro si aggiungono fagiani e regali pavoni bianchi che rendono così magica la permanenza su questa fantastica isola immersa nel Lago Maggiore.

I giardini di Villa Maioni

Villa Maioni è una splendida dimora neobarocca immersa in 30mila metri quadri di parco attraversato da tanti viali dove si passeggia volentieri. Sono le camelie le protagoniste di questo splendido giardino un po’ meno conosciuto rispetto a quelli di Villa Taranto e dell’Isola Madre, ma assolutamente unico. Tanto che proprio quest’anno viene inaugurata la “Biblioteca della Camelia Piero Hillebrand”, un campo – catalogo realizzato dalla Società Italiana della Camelia e dal Comune di Verbania con ben 300 varietà diverse di camelia, con la possibilità di ammirare le fioriture in tutti i mesi dell’anno e non soltanto a primavera. Il parco-museo porta il nome del verbanese Piero Hillebrand, florovivaista e botanico che dedicò la vita alla ricerca e alla catalogazione delle antiche varietà di camelia.

Le altre ville e i giardini del Lago Maggiore

Villa Giulia a Verbania Pallanza, sulle sponde del Lago Maggiore, ospita la Mostra della Camelia che quest’anno festeggia 55 anni. Oltre 200 varietà di camelie, tra cui alcuni splendidi esemplari custoditi nei parchi, nei giardini storici privati e nei vivai del territorio del Lago Maggiore, saranno esposte i giorni 25 e 26 marzo 2023.

Il giardino di Villa Anelli è nato prima della casa stessa. Sfruttando le naturali pendenze, si sviluppa su diversi piani attraversati da vialetti che nascondono alcune sorprese e scorci panoramici meravigliosi. Le camelie qui sono state piantate fin dall’Ottocento, importate non soltanto dal Giappone ma anche dalla Nuova Zelanda, dall’Inghilterra, Australia, Stati Uniti e Cina e ora sono enormi, tantissime (almeno 500 piante) e bellissime.

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Il trenino che attraversa la fioritura dal colore del sole

Marzo è il mese dei grandi viaggi, quelli che affrontiamo per andare alla scoperta di tutti gli incantevoli paesaggi che portano la firma di Madre Natura. È proprio lei, con il suo risveglio, a trasformare il mondo che abitiamo regalandoci visioni mozzafiato che incantano la vista e stordiscono i sensi.

Stiamo parlando delle fioriture, quelle che esplodono tra i campi e i giardini, quelle che tingono di meraviglia le montagne, le colline e le città e si trasformano in vere e proprie attrazioni turistiche che attirano migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo.

I ciliegi in fiore, che ci invitano a praticare l’hanami, e i tulipani che colorano gli sterminati campi dell’Olanda, sono tra gli spettacoli primaverili più celebri e raggiunti dagli avventurieri. Ma non sono gli unici. In Cina, infatti, esiste un’altra fioritura incredibile che ha rubato il colore del sole, e che può essere ammirata a bordo di un trenino che l’attraversa.

La fioritura che ha rubato il colore al sole

Organizzare un viaggio in primavera è sempre un’ottima idea. Tra marzo e aprile, infatti, il mondo che conosciamo indossa il suo abito migliore, quello fatto di colori cangianti e profumi inebrianti che ci permettono di vivere esperienze uniche e mozzafiato. Tutto merito delle fioriture che tingono di meraviglia i giardini, i parchi, le colline, le montagne e persino i deserti più aridi. Un vero miracolo che possiamo toccare con mano in ogni parte del mondo.

Alcune fioriture, lo sappiamo, sono così celebri da essersi trasformate in vere e proprie attrazioni turistiche da raggiungere e visitare almeno una volta nella vita. Quello che non tutti sanno, però, è che anche i fiori di colza stanno dando spettacolo adesso, e lo show è bellissimo.

La colza, dai quali semi si ricava il celebre olio, è la protagonista di quei sterminati campi gialli che sembrano aver rubato il colore al sole. Il fiore della pianta, infatti, è caratterizzato da un colore giallo brillante che illumina le distese infinite sulle quali fiorisce.

Una fioritura, questa, che si è trasformata in una vera e propria attrazione per tutti i viaggiatori che raggiungono la Cina durante la primavera. Per ammirare questo spettacolo dobbiamo raggiungere Shangrao, città-prefettura in provincia di Jiangxi, dove è addirittura possibile salire a bordo di un trenino turistico per ammirare la bellezza della colza in fiore che ha illuminato con i suoi colori i prati e i campi del territorio.

I campi di colza in fiore a Shangrao, Cina

Fonte: Getty Images

I campi di colza in fiore a Shangrao, Cina

Fioriscono i campi di colza in Cina: ecco dove ammirarli

Le cose da fare e da vedere in occasione di un viaggio in Cina sono tantissime. Tuttavia, se avete intenzione di raggiungere il Paese dell’Asia orientale in primavera non potete davvero perdervi gli spettacolari paesaggi dei campi in fiore.

Nella città di Shangrao e nelle campagne circostanti, infatti, la fioritura di colza ha creato un mare giallo che si perde all’orizzonte, che riempie le valli e che illumina l’intero territorio. Numerosi cittadini del Paese, insieme a visitatori provenienti da ogni dove e a fotografi curiosi, sono già giunti fin qui per ammirare il grande spettacolo. E voi siete pronti a partire?

Il treno turistico che attraversa i campi gialli a I campi di colza in fiore a Shangrao, Cina

Fonte: Getty Images

Il treno turistico che attraversa i campi gialli a Shangrao, Cina
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Giardino La Mortella, capolavoro del Sud Italia

La straordinaria bellezza di Ischia, una delle isole più pittoresche del Golfo di Napoli, è impreziosita da uno dei giardini più splendidi d’Europa, La Mortella, un sogno a occhi aperti tra il verde di piante ancora sconosciute e il profumo di fiori davvero originali.

La storia dei Giardini La Mortella, una romantica storia d’amore

Nella magnifica cornice del promontorio di Zaro nel comune di Forio d’Ischia, sorgono i Giardini che rappresentano una delle attrazioni più apprezzate dell’isola, realizzati a partire dal 1958 da Susana Walton, moglie argentina del compositore inglese William Walton.

La coppia, sposatasi nel dicembre 1948 dopo tre mesi di conoscenza a Buenos Aires, arrivò a Ischia nel 1949, in un primo momento in una casa in affitto ma poi decise di acquistare un terreno in località “La Mortelle“, il cui nome si deve ai cespugli di mirto che nascevano tra le rocce.

E mentre il marito componeva, Lady Walton, con amore, determinazione e spiccato senso artistico, iniziò a creare un autentico capolavoro davvero unico, plasmato da fiori e piante: dapprima con i consigli e l’aiuto del paesaggista Russell Page e, poi, seguendo soltanto il proprio sentire e ispirazione.

Su un terreno impervio e difficile, si dedicò instancabilmente a dare forma e struttura a un sogno, piantando, irrigando e lavorando per 50 anni: Susana trovò alla Mortella la sua ragione di vita, l’obiettivo di realizzare un monumento alle opere del marito e un ricordo tangibile del grande amore che vissero insieme.

Così, quello che nei primi anni Cinquanta si presentava come un terreno brullo, poco promettente, punteggiato da pietre vulcaniche, è oggi un favoloso giardino su più livelli che ospita specie vegetali tra le più originali al mondo e spazia dall’ambiente sub-tropicale della valle, con microclima ombroso e umido, a quello sulla cima della collina con numerose zone soleggiate.

Lady Walton, rimasta vedova nel 1983, decise di aprire le porte del giardino al pubblico nel 1991 e, nel 2003, affidò la gestione e la proprietà della Mortella alla Fondazione William Walton in Italia, da lei istituita.

Oggi, la “Fondazione William Walton e la Mortella” cura, amministra e apre al pubblico i Giardini seguendo le indicazioni lasciate da Susana, portandone avanti la visione artistica e lo spirito illuminato.

Gli imperdibili luoghi dei Giardini più belli d’Ischia

La Mortella Ischia

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Panorama panoramico che si affaccia su Forio al Giardino La Mortella

I Giardini della Mortella sono suddivisi in due zone: il giardino a valle, dalla forma di L, fu progettato nel 1956 da Russel Page: il lato più lungo è delimitato da un piccolo torrente mentre quello più corto è di fronte a Casa Walton.
Gli snodi principali sono disegnati da quattro fontane e qui svetta lo straordinario Ginko Biloba che suscitò anche l’interesse di Goethe.

Il giardino in collina, invece, si deve a Susana Walton e risale al 1983: ricoperto da vegetazione mediterranea, gode di una vista spettacolare sull’azzurro del mare.
Sulla cima, in posizione dominante, si trova la “Roccia di William“, custode delle ceneri del musicista.

Poco lontano, ecco il “Tempio del Sole“, che ospitava in precedenza una cisterna per l’acqua piovana, con decorazioni raffiguranti Apollo, dio della musica e della poesia, a opera di Simon Verity.

Sempre in zona, lo sguardo si posa sul Ninfeo, memoriale di Susana, con al centro la fontana in acciaio, definita “Specchio dell’anima”, e la piccola Grotta di Afrodite.

Inoltre, sfruttando il pendio della collina, è stato realizzato anche un teatro greco che, durante la stagione estiva, fa da palcoscenico per concerti di musica all’aperto.

Tra fontane, piscine e laghetti, un tripudio di piante esotiche e di rara bellezza.

Il Giardino è aperto da aprile a ottobre dalle ore 9.00 alle 19.00 nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica con aperture straordinarie in occasione di festività e possibilità di visite guidate (per informazioni sempre aggiornate, consultate il sito ufficiale).