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Turri, il borgo dei tulipani

Non soltanto mare caraibico e cristallino e spiagge da sogno: la Sardegna è molto altro ancora, custode di parchi, grotte, preziose testimonianze archeologiche, borghi ricchi di storia e tradizione, e piccole perle “nascoste” che non ti aspetti.

È il caso di Turri e della sua incantevole fioritura dei tulipani, un trionfo di colori a pieno contatto con la natura incontaminata, nel cuore della zona pianeggiante della Marmilla, tra la Giara di Gesturi, famosa per i cavalli selvatici, e la Giara di Siddi, a circa 45 minuti di auto da Cagliari.

Turri, il borgo tra zafferano e tulipani

Poco più di 400 abitanti e il primato della produzione di zafferano, l’oro rosso sardo, insieme a San Gavino Monreale: Turri è il borgo dei panorami variegati che sorge in collina nell’abbraccio dei campi coltivati.

Il centro storico ha conservato la tipica conformazione di un tempo, con le case a corte vegliate da alti muri, caratterizzate da orti familiari alle spalle e ampi cortili sul davanti.

Una passeggiata tra le vie dà modo di osservare gli ampi portali delle abitazioni, la maggior parte del XX secolo ma alcuni risalenti all’Ottocento, e la tardo gotica Chiesa di San Sebastiano, edificata nel Seicento, di impronta aragonese e a navata unica: degni di nota sono l’Altare Maggiore, con il trono di San Sebastiano e una pregevole varietà di marmi, e le quattro cappelle laterali.

Di fronte alla parrocchiale, sorge una costruzione della seconda metà dell’Ottocento, con decorazioni palladiane al di sopra dell’architrave delle finestre: fu sede, per un centinaio di anni, del vecchio Municipio e, ancora prima, del Monte Granatico, ovvero la Banca del Grano.

Da vedere anche la Casa Museo dell’Arte Contadina e il secolare Parco degli Ulivi, in località Molinu, dove svettano autentici monumenti naturali: il Parco include un centro di accoglienza, percorsi guidati e un Museo storico.

I dintorni del paese non sono da meno e rappresentano un territorio abitato fin dalla Preistoria, come testimoniano i due nuraghi complessi di “su Senzu” e “Cabonu” e quelli a torre unica di “Sirissi”, “Turriga” e “Bruncu Monti Ari“.

Tutta la meraviglia dei tulipani di Sardegna

Turri, come accennato, ha il suo fiore all’occhiello nella straordinaria fioritura dei tulipani, meta ottimale per un gita fuori porta tra colori, profumi e incredibile bellezza.

Location d’eccellenza è il Parco “Beranu Froriu”, in un contesto naturalistico esclusivo, custode altresì di un magnifico roseto con oltre 5000 rose e 450 varietà di fiori tra cui peonie, muscari, iris, giacinti, ranuncoli, allium e narcisi.

Parte del circuito dei Grandi Giardini Italiani, il parco di sette ettari è un imperdibile paradiso per chi ama le fioriture primaverili e desidera ammirare gli splendidi tulipani in Sardegna: qui, infatti, sono ben 500.000!

Camminare senza fretta nel cuore del parco, in cui sono numerosi gli spazi dedicati agli animali, fa sentire immersi in un’esplosione di colori rigeneranti, tra ulivi secolari, piccoli ponticelli da attraversare e numerosi sentieri che si intrecciano. Ma non è tutto: i paesaggi e i panorami che si godono da Turri sulle verdi colline tutt’intorno appagano lo sguardo.

Il periodo migliore per scoprire il borgo dello zafferano e dei tulipani è certamente la primavera!

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I crochi stanno fiorendo, così la primavera annuncia il suo arrivo

C’è qualcosa di magico che sta succedendo intorno a noi in questo momento, proprio ora che la natura sta pianificando il suo meraviglioso risveglio. L’appuntamento è previsto per il 20 marzo, quest’anno, ma non mancano inedite e sorprendenti anticipazioni come abbiamo visto con la magica fioritura dei ciliegi in Cina.

E mentre il pianeta che abitiamo si prepara a trasformarsi nel palcoscenico dello spettacolo più inebriante dell’anno, le prime fioriture fanno capolino timidamente in alcune parti del mondo. Ad annunciare l’arrivo imminente della primavera ci pensano i crochi che stanno fiorendo proprio in questo momento non molto lontano da noi. Mettetevi comodi: lo show sta per cominciare!

Fioriscono i crochi a Dresda

Le persone che hanno fatto del viaggio una missione di vita sanno bene che organizzare una partenza verso l’Europa, in ogni stagione dell’anno, può semptr trasformarsi in una meravigliosa e inedita esperienza. E quale occasione migliore, se non quella dell’arrivo della primavera, per andare alla scoperta di una città come Dresda?

La capitale dello stato tedesco della Sassonia, infatti, è un concentrato di bellezze storico-artistiche tutte da scoprire. I musei d’arte e l’architettura classica del centro storico, ricostruito dopo la seconda guerra mondiale, rappresentano una parte fondamentale del patrimonio culturale della città.

Tra chiese barocche, edifici eleganti, grandi cupole e palazzi opulenti, un viaggio a Dresda si trasforma in un’esperienza all’insegna della grande bellezza. Certo è che nessuno si aspetterebbe di trovare proprio in questa città la prima fioritura dell’anno, quella che annuncia l’arrivo della primavera.

E invece sta succedendo proprio adesso. I crochi stanno fiorendo nell’Altstadt, nel cuore della città, incorniciando di meraviglia la cattedrale della Santissima Trinità e la torre dell’Hausmannsturm. La visione è straordinaria.

La fioritura che annuncia l’arrivo della primavera

Si chiamano crochi, dal greco Kròkos, e sono piante erbacee perenni dal fiore che assume tinte che virano verso il viola e il malva. Dallo stigma di alcuni esemplari floristici, e più nello specifico dai crocus sativus, si ricava il celebre zafferano, una delle spezie più utilizzate in cucina.

La particolarità di queste piante sta proprio nel fatto che la loro fioritura anticipa tutte le altre, anche se le temperature sono ancora lontane da quelle della bella stagione. Se notate la loro presenza state pur certi che, attraverso questa, la primavera sta annunciando il suo arrivo. Non è un caso che questi esemplari siano stati ribattezzati proprio come “I fiori che anticipano la primavera”.

Se avete in programma di organizzare un viaggio nelle prossime settimane verso una città d’arte, e non siete immuni dal fascino emanato dalle fioriture, allora Dresda è inaspettatamente il posto giusto da raggiungere. Durante una passeggiata nel centro storico, infatti, potrete ammirare una sorprendente fioritura.

Spostatevi verso l’Altstad, proprio di fronte alla Cattedrale della Santissima Trinità, progettata dall’architetto italiano Gaetano Chiaveri, per ammirare i crochi in fiore. Proprio nel parco antistante l’edificio, dal quale si ammira anche l”Hausmannsturm, la torre nella città vecchia di Dresda, questa fioritura ha colorato tutto di viola, incorniciando di meraviglia il paesaggio urbano della capitale della Sassonia.

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Il trenino rosa che attraversa i fiori di ciliegio

Esistono luoghi che sono così belli da non sembrare veri. Posti che assomigliano a capolavori dipinti da pittori che hanno preso in prestito i colori più belli dai campi e dai fiori. E invece sono reali e per questo ancora più straordinari.

Il viaggio che facciamo oggi insieme ci conduce proprio verso una di queste destinazioni. Un luogo in cui Madre Natura ha potuto portare in scena una delle visioni più strabilianti del mondo intero e che si perpetua a ogni primavera.

Ci troviamo a Longyan, una città della provincia di Fujian, in Cina. È qui che, in netto anticipo sulla stagione delle fioriture, il territorio si è trasformato nel palcoscenico di uno spettacolo di immensa bellezza da scoprire e riscoprire a bordo di un trenino rosa che attraversa i ciliegi in fiore.

Fioriscono i ciliegi in Cina: il giardino del tè si trasforma in un dipinto

C’è qualcosa di magico che succede intorno a noi quando la primavera arriva. Quando la natura, risvegliandosi, tinge di meraviglia il mondo che abitiamo regalandoci visioni straordinarie.

Le città, i villaggi e i borghi del mondo intero si trasformano, e assumono le sembianze di capolavori artistici da vivere e da condividere, che incantano la vista e inebriano i sensi. Ed è quello che succede anche a Longyan, dove i fiori di ciliegio stanno esplodendo in un giardino del tè.

Ci troviamo nella provincia di Fujian, nella Cina orientale. È qui che ogni anno migliaia di ciliegi iniziano a fiorire a febbraio raggiungendo il loro apice alla fine del mese, all’interno di un giardino del tè elegante e pittoresco: il Taipin Tea Garden. Un luogo, questo, che con gli anni si è trasformato in una vera e propria attrazione turistica. E a guardare le fotografie il motivo è facilmente intuibile.

La fioritura, che si snoda all’interno di un giardino dalle forme sinuose fiabesche, assomiglia a un’opera d’arte da osservare e da attraversare, per perdersi e immergersi nella grande bellezza della natura. Lo si può fare a piedi, per passeggiare a ritmo lento e toccare con mano il miracolo della natura oppure si può salire a bordo di un trenino rosa che attraversa i ciliegi in fiore e che permette di fare un viaggio unico e mozzafiato.

Fioritura di ciliegi in un campo da tè a Longyan, Fujian

Fonte: Getty Images

Fioritura di ciliegi in un campo da tè a Longyan, Fujian

L’Hanami a bordo di un trenino rosa

Quando il calendario ci ricorda l’arrivo imminente di marzo possiamo tutti prepararci agli spettacoli più straordinari di sempre, quelli delle fioriture. Tra le più celebri ci sono quelle dei ciliegi, che tingono di rosa i viali, i parchi e i giardini delle città.

Ed è proprio a questa straordinaria fioritura che è legato l’Hanami, l’arte giapponese di ammirare e contemplare i fiori in primavera. I cittadini del Paese, in questo periodo, sono soliti organizzare passeggiate a ritmo lento e picnic sotto gli alberi per immergersi nella grande bellezza della stagione.

Un’usanza, questa, che si è diffusa rapidamente in tutto il resto del mondo. Come abbiamo visto, infatti, è possibile vivere questa esperienza sensoriale anche in Cina, e più precisamente a Longyan. È qui che, in un giardino da tè incastonato tra le colline di Fujian a febbraio fioriscono circa 10000 alberi di ciliegio di diverse specie che tingono di rosa tutto il territorio circostante. Ed è sempre qui che è possibile praticare l’Hanami a bordo di un trenino rosa che attraversa la grande bellezza di Madre Natura.

Il treno rosa che attraversa i ciliegi in fiore a Longyan, Fujian

Fonte: Getty Images

Il treno rosa che attraversa i ciliegi in fiore a Longyan, Fujian
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Le location di “Fiori sopra l’inferno” con Elena Sofia Ricci

Tratta dall’omonimo romanzo giallo di Ilaria Tuti, pubblicato nel 2017 da Longanesi, la fiction televisiva RAI “Fiori sopra l’inferno” vede protagonista Elena Sofia Ricci nel ruolo del commissario della Polizia di Udine, Teresa Battaglia, affiancata dai suoi collaboratori, il giovane e inesperto Marini (l’attore Giuseppe Spata) e da Parisi (interpretato da Gianluca Gobbi).

Una serie di delitti efferati e inspiegabili scuote la popolazione di un piccolo borgo friulano, Travenì, un paesino immaginario immerso tra le montagne e i boschi. Per descrivere i luoghi, però, l’autrice originaria di Gemona del Friuli si è ispirata a posti veri, che ha visitato nella sua infanzia.

“Si diceva che in autunno inoltrato, prima che le piogge si tramutassero in neve, il lago alpino esalasse respiri sinistri” (“Fiori sopra l’inferno”, Ilaria Tuti)

Dove è stata girata la fiction “Fiori sopra l’inferno”

Ci troviamo nel tarvisiano, una splendida zona del Friuli-Venezia Giulia al confine con Slovenia e Austria. Questo territorio è caratterizzato da ampie vallate, cime incantate e da un’antica foresta di grandi abeti rossi nell’estremo lembo Nordorientale della regione.

Un crocevia, quindi, di lingue e di culture. Come quella dei Krampus, raccontata nella fiction, una tradizione popolare influenzata dalla vicina Carinzia, in Austria, della quale faceva parte durante l’impero asburgico. La festa è quella che si celebra il 5 dicembre in tutte le frazioni del tarvisiano, quella di San Nicolò, che scende tra la gente accompagnato da terribili mostri.

Dal punto di vista turistico, questa zona alpina offre diverse opportunità per una vacanza all’aria aperta. Qui, si può godere della vista di uno dei luoghi più fiabeschi, il Monte Lussari, una vetta dove Alpi Carniche e Giulie si incontrano.

È una zona che d’inverno – la stagione in cui si svolge la storia raccontata nel romanzo e nella fiction – solitamente è frequentata da sciatori che si lanciano lungo discese mozzafiato e da chi ama praticare sci da fondo nei boschi magici oppure passeggiare con le ciaspole ai piedi godendo del meraviglioso paesaggio innevato, dove di tanto in tanto spunta un rifugio o una malga, e del silenzio assoluto.

Sono ambienti bellissimi, incontaminati, fatti di boschi e di specchi d’acqua che sembrano usciti da un libro di fiabe. Le scene dei laghi sono state girate nei pressi dei bellissimi Laghi di Fusine, uno degli angoli più caratteristici della montagna del Friuli-Venezia Giulia. Si tratta due bacini di origine glaciale, uno superiore e l’altro inferiore, collegati da un sistema sotterraneo di acque che, d’inverno, diventano ghiacciati rendendo questo uno dei luoghi più freddi d’Italia.

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Fonte: 123rf

I Laghi di Fusine nel Friuli-Venezia Giulia

I laghi sono circondati dalle montagne, la dorsale delle Ponze e il Mangart, un’enorme cupola grigia che svetta sullo sfondo. D’estate, è il luogo ideale per fare escursioni, anche in famiglia, e dove i più esperti di montagna s’arrampicano lungo alcune delle vie ferrate più impegnative dell’intero arco alpino.

Il commissariato dove lavorano Teresa Battaglia, Parisi e Marini e anche la città dove vivono è Tarvisio, una deliziosa cittadina circondata dalle montagne e a ridosso della più grande foresta d’Italia (24.000 ettari), la Foresta di Tarvisio, appunto. Nelle immagini televisive sono ben riconoscibili la piazza e la torre medievale di Tarvisio e tanti altri scorci deliziosi di cui ci innamoreremo.

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Fonte: 123rf

Uno scorcio di Tarvisio
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La festa che celebra la prima fioritura dell’anno è in Sicilia

C’è sempre un buon motivo per organizzare nuovi e sensazionali viaggi intorno al mondo, soprattutto quando l’alternarsi delle stagioni ci permette di scoprire volti inediti e straordinari delle destinazioni che già conosciamo.

E se l’inverno ci ha regalato splendidi paesaggi caratterizzati da tinte candide e bianche e da visioni mozzafiato, la primavera si prepara a fare lo stesso. Anzi, molto di più.

Ora che il calendario segna l’arrivo di febbraio, ad accomunare tutti i viaggiatori c’è la voglia di mettersi in cammino in lungo e in largo per andare alla scoperta delle fioriture più belle del nostro pianeta. Ma per vivere un’esperienza profumata, inebriante e colorata, non abbiamo per forza bisogno di volare in capo al mondo. È in Sicilia, infatti, che sta per essere inaugurata la festa che celebra la prima fioritura dell’anno. E possiamo assicurarvelo: è bellissima.

Sicilia in primavera: un tripudio di meraviglia

Organizzare un viaggio in Sicilia, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. Ma lo è soprattutto nel mese di marzo, quando ancor prima dell’equinozio di primavera, la valle più bella del mondo si tinge di bianco e di rosa. Sono i mandorli in fiore di Agrigento che ogni anno regalano uno spettacolo di infinita bellezza.

Mentre la natura dorme ancora, abbandonata in un meritato riposo, nella terra dei mandorli accade un piccolo miracolo. Già a partire dai primi giorni di febbraio, infatti, i rami spogli degli alberi prendono vita trasformando nel palcoscenico di uno spettacolo senza eguali: la prima fioritura di primavera.

Perché succede in Sicilia, e in maniera così anticipata rispetto alle altre fioriture, è presto detto. Il clima della regione, infatti, è piacevolmente mite anche durante l’inverno, e questo permette ai fiori di sbocciare e brillare sotto il sole prima del previsto.

Quello che si palesa davanti agli occhi di chi guarda, è un tripudio di profumi e colori che non si può raccontare, ma solo vivere. È per questo che, in occasione della prima fioritura primaverile dell’anno, dal 5 al 12 marzo, viene organizzata la Sagra del Mandorlo in Fiore. Molto più di una manifestazione, ma una vera e propria esperienza sensoriale che permette di toccare le meraviglie di questo territorio durante la stagione più suggestiva.

Sagra del Mandorlo in Fiore: la festa che celebra la fioritura di primavera

L’appuntamento è previsto dal 5 al 12 marzo, in Sicilia ovviamente. Questi giorni non sono solo un omaggio alla fioritura, e alla noce in questione, ma anche al territorio stesso. Durante l’evento, infatti, si alternano tra le strade e i quartieri della città, concerti, fiaccolate, sfilate e spettacoli folcloristici. Non mancano, ovviamente, le degustazioni dei prodotti caratteristici della regione.

Un appuntamento imperdibile, questo, sia per i cittadini che per i viaggiatori che si perpetua dal lontano 1938, anno in cui per la prima volta a Naro, nello splendido scenario della Valle del Paradiso, venne organizzata la prima sagra dedicata ai mandorli. Dopo 15 anni, l’evento è stato spostato nella città collinare e ha assunto le sembianze che conosciamo oggi.

A fare da cornice a questo tripudio di emozioni tutte da vivere, ci sono la città di Agrigento e la straordinaria Valle dei Templi che, in fiore, sono più belle che mai. Pronti a partire?

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Il mercato di fiori galleggiante che sembra uscito da un sogno

Organizzare un viaggio ad Amsterdam è sempre una buona idea. Le cose da fare e da vedere qui sono tantissime, a partire dalla meravigliosa rete di canali sui quali si affacciano gli edifici simbolo dell’epoca d’oro della città. E poi ci sono gli scorci, che incantano e meravigliano, i musei radunati in un unico e grande quartiere che permette di osservare e contemplare i più grandi capolavori artistici.

C’è la bicicletta che è il simbolo della città intera, nonché il mezzo di trasporto preferito dai cittadini e dai viaggiatori per spostarsi da una parte all’altra di Amsterdam.

La capitale dei Paesi Bassi, questo è certo, non smette mai di sorprendere. E se è un viaggio qui che avete in mente di programmare, allora, non potete non inserire nel vostro itinerario di viaggio il Bloemenmarkt, il mercato di fiori della città. Non uno qualsiasi, intendiamoci, ma un mercato galleggiante che sembra un sogno.

Il mercato più bello d’Europa

Se c’è una cosa che i nostri viaggi ci hanno insegnato è che i mercati rappresentano in tutto e per tutto la parte più autentica di un territorio, l’anima della città e dei suoi abitanti. Ed è proprio un mercato che vogliamo raggiungere oggi, un luogo affascinante e incredibile che con gli anni è diventato una vera e propria attrazione turistica, nonché uno dei posti più celebrati in tutta Europa.

Stiamo parlando del Bloemenmarkt, il mercato dei fiori di Amsterdam, una tappa imperdibile per tutti i viaggiatori che giungono fino qui. Non vederlo è impossibile, basta lasciarsi guidare dall’odore inebriante dei fiori che conducono direttamente tra Muntplein e Koningsplein, nei pressi del canale Singel.

È qui che un tripudio di colori esplode davanti alla vista di chi guarda: ci sono i tulipani che riempiono i banchi, e che sono accompagnati da narcisi e da esemplari di ogni genere. Ci sono anche le piante e le composizioni floreali, così come non mancano i souvenir dedicati alla città.

Ma quello che stupisce per davvero, e che rende il Bloemenmarkt uno dei mercati più belli d’Europa, non è solo l’aspetto colorato e folcloristico, ma anche e soprattuto il fatto che questo è l’unico mercato di fiori galleggiante nel mondo.

Bloemenmarkt, il mercato dei fiori galleggiante

Fonte: iStock/momo11353

Bloemenmarkt, il mercato dei fiori galleggiante

Bloemenmarkt: il mercato galleggiante

Ci troviamo sul canale Singel, tra Muntplein e Koningsplein. È qui che nel 1862 è nato quello che oggi è considerato uno dei mercati più belli d’Europa.

Un tempo, proprio tra le acque del canale, i mercanti facevano una sosta dai viaggi, mettendo in mostra fiori colorati e rari su grandi chiatte per consentire ai cittadini di ammirarli. Questa tradizione del passato è stata conservata e perpetuata fino ai giorni nostri dando vita a un luogo incantato e affascinante che è diventata una vera e propria attrazione turistica.

Oggi il Bloemenmarkt ospita fioristi, negozi di giardinaggio e piccole boutique di souvenir che galleggiano su grandi zattere disposte in fila sul Singel. La sensazione, vista dall’esterno, è proprio quella di una strada variopinta e profumata che galleggia sulle acque e che rende magica l’atmosfera.

Un giro all’interno del mercato galleggiante di Amsterdam è una vera e propria esperienza sensoriale che evoca in maniera sorprendente le tradizioni del passato. Qui è possibile ammirare tantissimi fiori di diverse specie che fanno capolino tra i numerosi tulipani, che sono il simbolo della città. Non mancano composizioni floreali, semi, bulbi e fiori secchi che vengono sostituiti nel periodo di Natale con grandi e scintillanti alberi.

All’interno del Bloemenmarkt non mancano neanche i caratteristici prodotti di Amsterdam che possono essere acquistati come souvenir o come ricordo di un’esperienza incredibile.

Bloemenmarkt

Fonte: iStock/arkanto

Bloemenmarkt, Amsterdam
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Migliaia di fiori invadono la piazza: Bruxelles si tinge di magia

C’è sempre un buon motivo per visitare Bruxelles. Lei, la capitale delle capitali, crocevia di lingue, culture e storie, è la città del cioccolato, dei fumetti e dell’Art Nouveau, ma anche quella dello shopping, dei ristoranti e delle botteghe, dei festival e dei concerti.

È la città della Grand Place, il cuore pulsante della capitale, nonché una delle piazze più belle del mondo iscritta dal 1998 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.

Ed è proprio qui che oggi vogliamo portarvi, tra gli edifici storici e i gioielli architettonici che svettano verso il cielo e incorniciano la splendida piazza definendo in maniera straordinaria il paesaggio urbano. Perché qui, nella piazza di Grand Place, un tappeto di fiori sta per ricoprire ogni cosa, sta per tingere di colori e meraviglia il cuore di Bruxelles.

Il Tapis de Fleurs torna a Bruxelles

C’era una volta, tanto tempo fa, una città europea che appariva agli occhi di tutti più colorata e scintillante che mai. Era il 1971 e l’architetto paesaggista Etienne Stautemas aveva creato uno dei suoi più straordinari tappeti di fiori proprio nell’opulenta e magnifica Grand Place di Bruxelles.

Da quel momento, quel capolavoro artistico e naturale, si è trasformato in una tradizione tanto cara ai cittadini quanto ai viaggiatori di tutto il mondo che giungono ogni anno fin qui per ammirare questa iconica istallazione floreale.

Un evento più atteso che mai, quest’anno, dato per la prima volta la città ha dovuto rinunciare al suo Tapis de Fleurs per due anni consecutivi a causa dell’emergenza sanitaria. È proprio per celebrare questo grande ritorno che Bruxelles ha scelto di stupire cittadini e visitatori con uno spettacolo unico.

Per festeggiare il ritorno della manifestazione, infatti, verrà ricreata una rivisitazione del primo tappeto realizzato nel 1971. Il tema è quello dell’Arabesques: migliaia di fiori colorati verranno scelti per creare decorazioni originali e motivi geometrici ispirati allo stile ornamentale delle moschee.

Per creare questo immenso capolavoro d’arte, che si estenderà per oltre 1800 metri quadrati, verrano utilizzate diverse specie floristiche tra le quali begonie, dalie, graminacee e corteccee che verranno sapientemente disposte sulla piazza da oltre cento giardinieri esperti. Il risultato sarà un’esplosione di colori, profumi e magia che incanterà lo sguardo e riscalderà il cuore.

Tapis de Fleurs, Bruxelles

Fonte: Ufficio Stampa Visit Brussels

Tapis de Fleurs, Bruxelles

Bruxelles si tinge di mille colori

L’iconico evento, da sempre simbolo della città di Bruxelles sta per tornare, quale occasione migliore, se non questa, per organizzare un viaggio nella capitale delle capitali?

Il Tapis de Fleurs sarà realizzato ad agosto e l’inaugurazione ufficiale è prevista venerdì 12 alle ore 22:00 con l’apertura al pubblico e lo show di Son et lumière. Il capolavoro floreale resterà visibile fino al 15 agosto e sarà accompagnato da repliche quotidiane dello spettacolo che si terrà più volte al giorno, ogni 30 minuti. La piazza resterà aperta al pubblico ogni giorno dalle 10:00 alle 22:00.

Grand Place si trasformerà in un’esplosione di colori, un tripudio di meraviglie accompagnato da un inebriante profumo. Il Il Tapis de Fleurs  può essere ammirato dai bordi della piazza, oppure dalla terrazza panoramica dell’Hôtel de Ville. Godetevi la vista: vi lascerà senza fiato.

Tapis de Fleurs, Bruxelles

Fonte: Ufficio Stampa Visit Brussels/Eric Danhier

Tapis de Fleurs, Bruxelles

 

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A Milano sono sbocciati i fiori sui palazzi: ora sono opere d’arte

Chiudete gli occhi e immaginate di poter passeggiare in una città cosmopolita celebre in tutto il mondo per essere la capitale della moda e del design. Una metropoli che ospita ristoranti e negozi esclusivi, vie dello shopping celebri in tutto il mondo, un duomo bellissimo e straordinario e luoghi di cultura che tengono vivo il dialogo tra arte moderna e contemporanea.

Ora immaginate che in quella stessa città una strada sia stata trasformata in un’opera d’arte permanente, un piccolo museo a cielo aperto capace di trasportare in un mondo onirico, ma ben riconoscibile agli occhi di tutti gli appassionati del design per forme, linee ed evocazioni.

Adesso, finalmente, potete aprire gli occhi. Vi diamo il benvenuto nella nuova via Balzaretti, la strada situata nella zona Città Studi di Milano, che in occasione della Design Week si è trasformata in una galleria d’arte a cielo aperto che lascia senza fiato.

Milano: la strada che diventa opera d’arte

È impossibile non notare quella fioritura straordinaria che è esplosa sulle facciate delle case e degli edifici del quartiere di Milano in questi giorni. Non si tratta di un capolavoro firmato da Madre Natura questa volta, ma di un’opera nata dall’estro creativo e visionario di Toiletpaper, la rivista creata dall’artista Maurizio Cattelan e dal fotografo Pierpaolo Ferrari che ha trasformato la strada milanese della storica sede in museo en plein air.

Basta una passeggiata per i vicoli di Città Studi, tra via Pascoli e via Pinturicchio, per innamorarsi. Sulla via che già ospita l’edificio storico e iconico della rivista, che si contraddistingue per quella facciata fatta di rossetti dipinta nel 2021, sono comparse altre opere d’arte che hanno dato nuova vita all’intera zona in occasione della Design Week 2022.

Le facciate sembrano le pagine di una rivista da sfogliare, quella di Toiletpaper s’intende, e sono bellissime.

Milano: via Balzaretti diventa un'opera d'arte

Fonte: IPA

Milano: via Balzaretti diventa un’opera d’arte

Grazie alla collaborazione tra Toiletpaper e Organics by Red Bull, immagini oniriche, surreali e romantiche hanno cambiato il volto della via trasformandola in una micro galleria d’arte en plen air.

Ci sono fiori che esplodono sulle facciate, che si arrampicano sugli edifici e sembrano quasi entrarci dentro, dalle porte e dalle finestre. Una sorta di trompe-l’œil continuativo che inganna l’occhio e lo incanta, che trasforma quei dipinti bidimensionali in oggetti quasi reali. Sembra davvero che qui la natura si sia impadronita degli spazi e conviva perfettamente con l’arte e il design.

La strada più instagrammabile di Milano

Guardando ciò che è diventata via Balzaretti oggi non abbiamo più dubbi: la strada entra di diritto tra i luoghi più instagrammabili d’Italia. Con una scenografia unica, che catapulta i passanti in un universo sognante e meraviglioso, questa installazione site specific è un vero incanto.

I murales che hanno trasformato le facciate degli edifici storici di via Balzaretti, vanno ad aggiungersi alle altre opere di street art che caratterizzano il capoluogo lombardo creando così un itinerario sorprendente fatto di arte, contemporaneità e suggestione.

Grazie alla collaborazione tra Toiletpaper e Organics by Red Bull, questo intervento di arte urbana è riuscito a valorizzare, ancora una volta, il legame stretto e indissolubile tra la città e l’arte, in ogni sua forma.

Milano: via Balzaretti diventa un'opera d'arte

Fonte: IPA

Milano: via Balzaretti diventa un’opera d’arte
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Le fioriture più straordinarie e romantiche dell’estate si trovano qui

L’inizio dell’estate è uno dei periodi più attesi dell’anno, non solo per le attività outdoor, per i viaggi al mare o in montagna o per la pianificazione delle imminenti vacanze, ma anche e sopratutto per gli spettacoli che Madre Natura mette in scena.

Le meravigliose fioriture, quelle che ci hanno accompagnato in primavera, continuano il loro corso permettendoci di vivere esperienze incredibili, colorate e profumate all’aria aperta anche e soprattutto in estate.

Tra viaggi on the road, break panoramici e passeggiate in mezzo alla natura non avremmo bisogno poi di andare così lontano per ammirare questi show, perché è proprio in Italia che si trovano alcune delle fioriture più straordinarie, romantiche e suggestive dell’estate. Eccone 5 da non perdere.

La Riviera dei Fiori

La Riviera dei Fiori non ha bisogno di presentazioni perché quel tratto di costa ligure, di cui fa parte la Riviera di Ponente, è meravigliosa. E come il nome stesso suggerisce, oltre i panorami mozzafiato da ammirare chilometro dopo chilometri, ci sono i fiori, assoluti protagonisti di questo territorio.

Percorrendo la Pista Ciclabile del Ponente Ligure, una delle più scenografiche di tutta Italia, potrete ammirare tutte le fioriture della stagione primaverile e di quella estiva. I mesi che vanno da giugno a luglio, infatti, permettono incredibili panorami dominati da fiori di campo, prati lussureggianti e piante esotiche.

Fioritura di Castelluccio

Quando la primavera lascia lo spazio all’estate è il momento di raggiungere lo splendido Tetto degli Appennini. Castelluccio di Norcia, infatti, esplode in un tutta la sua bellezza. Una meraviglia che incanta lo sguardo e che inebria tutti i sensi.

Quella che sboccia nel cuore dei Monti Sibillini è, probabilmente, una delle più belle fioriture di tutta Italia e del mondo intero. Sull’Altopiano di Castelluccio, tra fine maggio e metà luglio, diverse specie floristiche esplodono in tutta la loro bellezza. Ci sono i papaveri, i narcisi e i trifogli, le lenticchie e le violette che, tutti insieme, trasformano i prati verdeggianti in opere d’arte dai colori sgargianti.

La Conca dei Rododendri

Nel mese di giugno, fiori fucsia e viola a forma di campanula, iniziano a sbocciare e a inebriare l’aria con i loro profumi. Si tratta dei rododendri, i protagonisti assoluti dell’inizio di questa stagione.

E c’è un luogo, in Italia, che più degli altri permette di osservare la loro meravigliosa rinascita. Si tratta della Conca dei Rododendri del parco naturale dell’Oasi Zegna, un giardino floreale delle meraviglie da scoprire adesso.

La Conca Dei Rododendri

La Conca Dei Rododendri

Valle Cetrella

L’inizio dell’estate è probabilmente il momento migliore per andare alla scoperta di uno dei territori più affascinanti del nostro Stivale: Capri.

L’isola del Golfo di Napoli, già celebre per i panorami incredibili, per gli hotel di lusso e per le vie dello shopping, durante i mesi di giugno e luglio mette in scena spettacoli grandiosi per tutti i sensi.

Per vivere esperienze a contatto con la natura dobbiamo recarci nella Valle Cetrella, proprio nei campi dove cresce l’erba cetra che sa di limone e che inebria l’olfatto. Da lì parte un sentiero per raggiungere l’Eremo di Santa Maria a Cetrella, la piccola chiesa a strapiombo incorniciata da fresie coloratissime che fioriscono da maggio a luglio.

La campagna toscana

C’è qualcosa di inspiegabilmente magico in quello che succede in Toscana durante i mesi estivi. Le campagne che si perdono all’orizzonte e le dolci colline sinuose si tingono d’oro: i girasoli sono sbocciati. E lo fanno praticamente ovunque.

Sulla Via Cassia, che conduce tra Montalcino e Siena e in tutta la Val d’Orcia, ma anche a Massa Marittima e nel Chianti. Tutto ciò che vi resta da fare, quando l’estate arriva, è iniziare un viaggio on the road per il territorio a caccia di girasoli.

Girasoli in Toscana

Girasoli in Toscana

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Perdersi in un labirinto di fiori: abbiamo trovato il più bello

Ancora una volta a spingerci a vivere nuove ed entusiasmanti avventure di viaggio è la natura che con la sua bellezza ci invita a scoprire ed esplorare la grande bellezza che appartiene al mondo che abitiamo. In questo caso, però, Madre Natura ha avuto un piccolo aiuto da parte dell’uomo: è così che è nato quello che per noi è il labirinto di fiori più bello del mondo.

I labirinti vegetali

È una vera e propria abilità che appartiene all’uomo quella di trasformare la natura, sempre rispettandola, in veri e propri capolavori. C’è chi crea forme d’arte plasmando quello che esiste già in natura e chi invece si affida all’ingegno e all’architettura. E così che nascono i labirinti vegetali che ci invitano a entrare, a perderci e a ritrovarci, ammirando la grande bellezza che appartiene a Madre Natura.

Tra i più belli che abbiamo visto, e che col tempo si sono trasformati in vere e proprie attrazioni turistiche, abbiamo individuato quello del National Science and Technology Agricultural Park. Il parco della scienza e della tecnologia della contea di Anlong, in provincia del Guizhou, ospita un labirinto fiorito che lascia senza fiato e che è arrivato fino a noi attraverso immagini straordinarie.

Labirinto di fiori del National Science and Technology Agricultural Park

Labirinto di fiori del National Science and Technology Agricultural Park

Il labirinto di fiori più bello del mondo

Non è la prima volta che, dalla popolosa nazione dell’Asia Orientale, ci arrivano gli scatti più suggestivi di sempre che immortalano la grande bellezza. Era successo con l’emozionante fioritura di ciliegi all’interno degli sterminati campi di tè a Longyan e succede adesso, con il labirinto di fiori creato ad Anlong, nella provincia di Guizhou della Cina sud occidentale.

Ci troviamo in un territorio tanto suggestivo quanto remoto, lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa. È qui, tra le bellezze naturali che lasciano senza fiato e villaggi rurali, che troviamo il Parco Nazionale Scientifico e Tecnologico Agrario, già meta prediletta dei cittadini del Paese.

È qui che è stato costruito un labirinto che ospita oltre dieci specie vegetali che, proprio nel periodo che va tra la primavera e l’estate, mettono in scena il loro più suggestivo spettacolo. Protagoniste assolute sono le rose cinesi che esplodendo in un tripudio di colori tingono il parco di mille sfumature di rosa dando vita alla magia.

Il labirinto, che si snoda su un terreno di 160 metri di lunghezza e 40 metri di larghezza, è diventato una vera e propria attrazione turistica per i cittadini del Paese.

Labirinto di fiori del National Science and Technology Agricultural Park

Labirinto di fiori del National Science and Technology Agricultural Park

Labirinti vegetali nel mondo

Quello del National Science and Technology Agricultural Park è un labirinto che ci invita a metterci all’esplorazione, a perderci e a ritrovare una via d’uscita tra le diverse specie in fiore che lo caratterizzano. Ma non è l’unica architettura naturale del mondo che da sola merita un viaggio.

Ne è un esempio il DREAM MAZE di Dafeng, sempre in Cina, che si è guadagnato il primato di labirinto più grande del mondo con i suoi 9.457,36 metri, certificato anche dal Guinness World Record nel 2018. L’invito ad entrare è aperto, ma sarà altrettanto facile uscire?

Sempre nel Paese, tra le province di Dafang e dello Qianxi, troviamo il Parco Nazionale delle Foreste di Azalee all’interno del quale è stato creato un labirinto dai colori cangianti e dalla bellezza disarmante dove questa specie vegetale è assoluta protagonista.

Decisamente più vicino a noi è il Longleat Hedge Maze, un labirinto di siepi lungo 3 chilometri inaugurato nel 1975 nel Longleat Safari & Adventure Park nel Regno Unito. È considerato da molti il percorso più complesso e affascinante del mondo.

Ultimo, ma non per importanza, è il nostro Labirinto della Masone. Situato a Fontanellato, il labirinto che assume la caratteristica forma di una stella a otto punte, è sublime ed enigmatico, unico nel suo genere. E merita assolutamente una vitia.

Labirinto di fiori del National Science and Technology Agricultural Park

Labirinto di fiori del National Science and Technology Agricultural Park