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Micene: il sito archeologico da visitare assolutamente

La Grecia è ricca di storia antica e in molti suoi territori spiccano siti archeologici che raccontano le nostre origini e dal valore inestimabile. Uno di questi è Micene, uno scrigno di bellezza che sorge tra le brulle colline dell’Argolide, una regione che si sviluppa nella parte nord-orientale della penisola del Peloponneso.

Un posto da vedere assolutamente almeno una volta nella vita, perché i suoi resti costituiscono una delle città-stato più ricche e più influenti del mondo antico, un tesoro preziosissimo della Grecia e di tutto il mondo intero.

Cosa aspettarsi

Probabilmente non tutti sanno che l’antica città di Micene è stata la più grande potenza militare e commerciale di tutta la Grecia durante l’epoca micenea. Il suo nome, infatti, è dedicato alla civiltà che dominò la Grecia continentale e le isole dell’Egeo tra il 1600 e il 1200 a.C. circa.

Ma non solo, perché la denominazione Micene è legata anche al suo re più famoso: Agamennone, capo supremo di tutti i greci durante le ben nota Guerra di Troia, e le cui gesta vennero rese immortali da Omero nell’Iliade. Non abbiamo citato a caso il nome di questo poema, perché si deve proprio a queste scritture la scoperta delle rovine di Micene a fine Ottocento.

È stato l’archeologo tedesco Heinrich Schliemann, già noto per la scoperta della città di Troia, che pagina dopo pagina ottenne le giuste informazioni per mettersi alla ricerca di questa antica città dall’estrema importanza, dove vivevano i nobili guerrieri, il sovrano nel suo palazzo, la popolazione che si dedicava all’agricoltura, all’allevamento e ai lavori artigianali e gli schiavi, lo strato più basso della società.  Ma cosa è rimasto oggi di quest’epoca così importante per la storia di tutti noi?

Micene oggi

Micene accoglie il visitatore con un’imponente ingresso, chiamato Porta dei Leoni, che sin da subito riempie di emozioni: si varca la soglia di una delle città che hanno fatto la storia dell’umanità. Ma non solo, perché visitare l’antica città di Micene significa anche entrare nel cuore della mitologia greca.

Porta dei Leoni, Micene

Fonte: iStock

La maestosa Porta dei Leoni

Proprio qui, infatti, nacque il mito di Perseo, colui che viene considerato il fondatore di Micene. C’è poi la storia di Agamennone che, come vi accennavamo precedentemente, è noto come re di Micene, fratello del re di Sparta ed eroe della Guerra di Troia.

Grazie agli scavi archeologici effettuati nel corso degli anni, Micene oggi ci racconta la vita quotidiana delle persone dell’epoca, ma anche le pratiche funerarie degli antichi greci, insieme alla loro mentalità militare e guerriera.

Vi basti pensare che sono stati riportati alla luce corredi funerari maschili pieni di armi, molte delle quali in bronzo. Parliamo di spade di diverse lunghezze particolarmente decorate, daghe, archi, frecce e lance con punte di silicio o di ossidiana.

Non mancano le pitture che sono arrivate fino ai giorni nostri, e che ci raccontano che i guerrieri micenei si proteggevano con grandi scudi rettangolari o a forma di otto.

Cosa vedere

Simbolo e prima attrazione di Micene è, senza ombra di dubbio, la Porta dei Leoni. Si tratta di un maestoso ingresso, alto più di tre metri, nella cui cima riposa un monolite decorato con due leoni che si fronteggiano ai lati di una colonna. Da lì inizia il complesso murario che proteggeva l’antica città, ovvero le Mura Ciclopiche, così chiamate per le loro enormi dimensioni – secondo la leggenda, la costruzione di mura così imponenti poteva solo avvenire grazie all’aiuto di un Ciclope.

Subito dopo ci si avventura in stretti sentieri e scalinate per arrivare al cospetto del Palazzo reale di Agamennone, di cui oggi sono ancora presenti  i resti delle stanze private che, molto probabilmente, sono le stesse in cui venne assassinato.

Molto interessante è anche la cosiddetta Cisterna Segreta, costruita intorno 1225 a.C., che conservava scorte d’acqua per i residenti durante gli assedi alla città. A stupire particolarmente è lo sviluppo tecnologico raggiunto dalla civiltà micenea: c’era una fessura nella roccia che permetteva di trasportare l’acqua anche al di fuori delle mura.

Da non sottovalutare sono anche i resti che sono ben protetti dal di fuori delle Mura Ciclopiche perché solo l’elite cittadina poteva vivere all’interno di esse. Dalle Case dei Mercanti, infatti, sono emerse tavolette con incisioni arcaiche, persino precedenti al greco classico.

Visitare l'acropoli di Micene

Fonte: iStock

Veduta dell’acropoli di Micene

Le tombe

Una visita a Micene permette anche di scoprire alcune interessanti tombe, e a partire da quelle Reali. La Tomba Circolare A fu la prima necropoli scoperta da Schliemann, e qui sono stati ritrovati i resti di 19 corpi di personaggi reali, insieme al loro prezioso corredo funebre.

Ci sono poi le rovine della Tomba Circolare B che conteneva un numero superiore di sepolture e corpi. Stando a quanto si è potuto scoprire dai reperti rinvenuti al suo interno, molto probabilmente qui riposavano famiglie dei funzionari reali, e per questo sono stati sepolti al di fuori dalla cinta muraria.

Poi ancora le Tombe a Thòlos, dalla forma circolare e ricoperte da un tumulo di pietre. La prima, che è persino la più imponente di tutto il sito archeologico, è ancora accessibile, mentre la seconda è purtroppo stata distrutta.

E poi il thòlos più emozionante e sorprendente dell’intero sito archeologico: il Tesoro di Atreo , anche noto come Tomba di Agamennone. Si tratta di una struttura molto grande che quasi sicuramente fungeva da tomba reale. Vi basti pensare che è presente un corridoio di 15 metri attraverso cui arrivare alla camera sepolcrale, a cui si accede tramite una grande architrave fatto da due giganti lastre di pietra di ben nove metri.

Tesoro di Atreo, Micene

Fonte: iStock

Il gigantesco Tesoro di Atreo

Il museo archeologico

Infine, da non perdere a Micene è il suo prezioso e bellissimo museo archeologico che è stato creato ai piedi della cittadella antica. Visitarlo vuol dire poter capire più a fondo l’importanza di questa città nel mondo antico e la raffinatezza della civiltà micenea.

A disposizione dei viaggiatori c’è un’interessante mostra fotografica che ripercorre la storia degli scavi, una collezione di oltre 2500 reperti, opere d’arte e d’artigianato e molto altro ancora.

Insomma, gli appassionati di storia, cultura e archeologia devono assolutamente inserire nella loro lista dei desideri una visita al sito archeologico di Micene.

Di Admin

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