Categorie
attrazioni turistiche italiane e internazionali città Idee di Viaggio New York Nord America offerte vacanze Viaggi

Vacanze a New York: il sogno americano low cost

Visite ai musei, spettacoli e gallerie, nella città che non dorme mai le cose da vedere sono talmente tante che a volte non si ha il tempo e il budget a disposizione per visitarle tutte. New York è una città affascinante, ma anche molto costosa, però non c’è bisogno di svuotare il conto in banca per vivere in pieno l’atmosfera della Grande Mela, ci sono parchi, edifici ed eventi che possono essere gustati gratuitamente.

Le attrazioni immerse nel verde

Verde ed edifici urbani possono convivere tranquillamente e New York lo dimostra con luoghi immersi nella natura. Con aree gioco per i bambini, laghi e statue, Central Park è l’attrazione a costo zero in cui scoprire un angolo della metropoli. Uno dei simboli è lo Strawberry Field Memorial, un giardino dedicato a John Lennon, in cui accanto a piante e fiori è possibile ammirare un mosaico con la scritta “Imagine” in stile pompeiano. Per le famiglie l’associazione che gestisce il parco mette a disposizione un’escursione di circa 90 minuti totalmente gratis in cui scoprire i paesaggi e gli ecosistemi presenti nel luogo.

Central Park non è l’unica attrazione immersa nel verde, Governors Island, raggiungibile attraverso un traghetto che costa pochi dollari, nei suoi 70 ettari ospita aree dedicate al minigolf, percorsi ciclabili e permette di fare il classico pic-nic. Nella zona nord-orientale di Prospect Park, c’è poi il Brooklyn Botanic Garden con giardini, serre, fiori e meravigliosi laghetti, che da marzo a novembre può essere visitato gratuitamente il venerdì.

Veduta dall'alto di Central Park

Fonte: iStock

La bellezza e la natura di Central Park

Alla scoperta della vera New York

Per ammirare le opere d’arte presenti nella Grande Mela non bisogna andare necessariamente in un museo, ma ci si può recare nella Grand Central Terminal. Non è una semplice stazione ferroviaria, ma la più grande del mondo, con tanto di soffitti affrescati e l’orologio che è diventato il simbolo di questo posto con le sue quattro facce. Lo stesso discorso vale per la New York Public Library, una delle più frequentate della città americana. All’interno sono presenti libri antichi e introvabili, oltre ad esposizioni particolari, come ad esempio quella dedicata a Winnie-the-Pooh, il celebre orsetto dei cartoni animati. E che dire del Brooklyn Brewery? A New York anche un birrificio può trasformarsi in un’esperienza indimenticabile. Il tour all’interno dell’edificio termina con la degustazione di una buona birra artigianale, spendendo pochi dollari. Il bere può essere accompagnato poi dalla buona musica, meglio ancora se quella jazz del Barbès di Brooklyn che permette ogni sera di assistere a sessioni completamente gratuite.

Il Memorial costruito dopo l'11 settembre

Fonte: 123RF

Il Memorial dell’11 settembre

Quando si parla di musica, però, viene subito in mente un’altra forma d’arte, la pittura. Nella zona di Chelsea sono presenti numerose gallerie d’arte, tutte a ingresso gratuito e che fanno capire cosa significa la vita culturale a New York. Il National September 11 Memorial con le due grandi fontane costruite dove una volta sorgevano le Torri Gemelle è un’altra tappa fissa da accompagnare a una visita al vicino Memorial Museum dell’11 settembre, gratuita ogni martedì a partire dalle 17:00.

Infine, un viaggio a New York non può fare a meno di uno dei suoi simboli, la Statua della Libertà. Grazie ai traghetti gratuiti della linea Staten Island Ferry, si può ammirare questo inconfondibile monumento che domina il paesaggio newyorkese.

Categorie
città Curiosità New York Nord America tramonti Viaggi Wanderlust

New York ha il suo solstizio: è qui il tramonto più bello del mondo

Poche cose al mondo sanno incantarci come fa un tramonto d’estate quando i raggi del sole, prima dell’ultimo saluto, accendono il mare, le montagne, i prati e i giardini, colorando il panorama di mille sfumature di rosso.

La golden hour è uno degli spettacoli naturali più affascinanti del mondo. E nonostante si tratti di uno show che si ripete giorno dopo giorno, le emozioni che ci restituisce sono sempre uniche, inedite e sorprendenti perché non c’è tramonto che sia uguale all’altro.

Non stupisce, quindi, che quando l’ora del tramonto arriva la nostra vista inizi a vagare alla ricerca di quegli spettacoli messi in scena da Madre Natura, per fotografarli, ma soprattutto per viverli. Ed è vero che sono tutti bellissimi, ma ne esiste uno che ci ha stregato, ed è quello che infuoca le strade di New York.

Il solstizio di Manhattan

Cos’è un solstizio lo sappiamo tutti. È il fenomeno astronomico che si verifica due volte l’anno e che segna l’inizio delle due stagioni contrapposte: l’estate e l’inverno, rispettivamente il 21 dicembre e il 21 giugno.

Cosa c’entra il solstizio con il nostro tramonto più bello del mondo ve lo spieghiamo subito, e per farlo ci spostiamo momentaneamente a New York.

È qui, infatti, che due volte l’anno si verifica uno degli spettacoli naturali più affascinanti di sempre: il Manhattanhenge, conosciuto anche come solstizio di Manhattan.

Manhattanhenge

Manhattanhenge

Il termine, come è facilmente intuibile, è la fusione tra le parole Manhattan e Stonehenge, il grande, affascinante ed enigmatico sito di megaliti che si trova in Inghilterra all’interno del quale migliaia di persone si radunano ogni anno in occasione del solstizio d’estate per ammirare quel seducente allineamento del sole con il monumento.

Anche tra le strade della Grande Mela è possibile assistere a un allineamento incredibile che si verifica due volte l’anno: il sole si incastra perfettamente tra le vie del distretto di Manhattan creando uno spettacolo che lascia senza fiato.

Quando e come vedere il Manhattanhenge

Come ogni solstizio che si rispetti, anche quello di Manhattan si verifica due volte l’anno dando vita a una visione affascinante e seducente: il tramonto più bello di tutta New York e forse del mondo intero.

Quando la luce del disco solare fa capolino tra i grattacieli, prima di allinearsi con questi, la visione è sublime e si traduce in uno spettacolo mozzafiato tanto atteso quanto celebrato dai cittadini della Grande Mela e da chiunque si trovi a New York in questo periodo.

Per ammirare questa straordinaria golden hour le date da segnare in calendario sono due, rispettivamente il 28 maggio e il 12 luglio. Queste date possono variare sensibilmente in base al solstizio d’estate che non cade sempre lo stesso giorno.

Se siete a New York in questo periodo non potete assolutamente perdere la magia che si crea quando il sole al tramonto infiamma con i suoi colori l’intera città.

Per ammirare il Manhattanhenge in tutta la sua bellezza si può scegliere qualsiasi strada che attraversa il celebre distretto della zona est-ovest, ma quelle con il panorama migliore sono la 42esima, la 57, la 34, la 23 e la 14esima.

Manhattanhenge

Manhattanhenge, maggio 2022

Categorie
città Idee di Viaggio New York Nord America Viaggi

Diventare street artist a New York lasciando un segno (come Banksy)

New York è una città che non smette mai di incuriosire. Non solo Manhattan, ma tutti e cinque i distretti della città sono un microcosmo da esplorare in ogni loro angolo. Tra gli itinerari più originali che si possano fare c’è lo street art tour, alla scoperta della New York giovane e “underground”, quella creata del popolo di strada, uno specchio di un tipo società meno scontata.

E c’è un tour organizzato da Inside Out Tours che consente a chiunque di lasciare un segno indelebile a New York City, come nuovi Banksy e Warhol (il cui celebre ritratto di Marilyn è appena stato battuto all’asta da Christie’s per 195 milioni di dollari). Un’opera che poi i turisti potranno ammirare a loro volta nei loro tour.

Tutti street artist a Bushwick

Tra le decine di murales che colorano Bushwick, nel distretto di Brooklyn, considerato la capitale mondiale della street art, potrebbe esserci quindi anche il vostro. In questo quartiere hanno lasciato un segno street artist da tutto il mondo. Vista l’attrattiva che questo aspetto insolito e artistico della zona sta avendo negli ultimi anni, molti artisti, anche famosi, vengono ingaggiati dagli imprenditori locali per abbellire i loro spazi commerciali e attrarre visitatori.

street-art-murales-Bushwick-brooklyn

Un murales di Bushwick a New York

Non c’è muro, saracinesca, vicolo o porta che non ospiti un’opera e che non voglia lanciare un messaggio sociale. Murales tutti da ammirare, da leggere, da scrutare nei minimi dettagli. Ogni artista, che da qualche anno fa parte di una vera e propria community chiamata The Bushwick Collective, ha il suo stile, frutto della sua cultura e della sua esperienza. E che, nell’insieme, rendono il Bushwick il più colorato e il più divertente di tutta New York City.

Tour della street art di Bushwick

Inside Out Tours, come altri tour operator, organizzano visite guidate del quartiere alla scoperta dei murales più belli e più famosi. A differenza di altri, però, loro prevedono anche una sessione di workshop durante la quale i partecipanti hanno l’opportunità di rappresentare una loro opera d’arte lasciando un segno personalissimo su un muro di Brooklyn.

street-art-new-york-Bushwick-Brooklyn

Un artista di strada a Bushwick, New York

È comunque possibile visitare Bushwick in totale autonomia. Il cuore della street art si trova tra le fermate di Jefferson Street e di Montrose della linea L della metropolitana. Passeggiando per le strade in tutta sicurezza si possono ammirare i murales, fermarsi per una pausa in un bar o in una galleria e fare qualche acquisto solidale.

Il quartiere top di New York City

Ai murales all’aperto si aggiungono anche numerose gallerie d’arte moderna e laboratori dove poter esprimere il proprio talento artistico, dalla pittura alla fotografia. Negozi vintage o di stilisti indipendenti. Per chi ama lo shopping ma non vuole essere omologato ai brand statunitensi qui può trovare pezzi unici e introvabili.

Bushwick resta sempre e comunque un quartiere etnico e lo si evince dalla varietà di locali e di street food internazionali che vi si trovano, dai sudamericani con tacos e tortillas agli italiani con le pizzerie (tra cui la preferita di Beyoncé), dai francesi con baguette e pain bagnat agli orientali di ogni provenienza. E tanti sono i locali dove andare la sera se si vuole ascoltare buona musica o assistere a uno show live.

murales-new-york-Bushwick-brooklyn

I murales di Bushwick a Brooklyn, NYC

La storia di Bushwick

Come tutta Brooklyn, anche Bushwick è nato come quartiere operaio. Le varie comunità, olandese, italiana, tedesca ecc. si erano spartite le zone diventando così dei piccoli quartieri etnici. Inizialmente la città fu abitata da olandesi, nel XIX secolo divenne centro di una comunità di immigrati tedeschi, mentre alla fine del XX secolo divenne predominante la comunità ispanica.



Booking.com

Negli Anni ’60-’70 era diventato un quartiere piuttosto malfamato e pericoloso per via della criminalità e non solo non era assolutamente pensabile visitarlo per turismo ma gli stessi abitanti della zona facevano di tutto per poter lasciare il quartiere. Solo verso al fine degli Anni ’90, Bushwick ha subìto un’opera di riqualificazione, così come tutta Brooklyn che nel frattempo stava diventando un “borough” sempre più alla moda. Nelle tipiche palazzine di mattoni rossi lungo il fiume – con vista spaziale sullo skyline di Manhattan – hanno iniziato a investire celebrity e magnati facendo schizzare i prezzi degli immobili.

A Bushwick si trasferirono in massa, quindi, gli artisti di strada che prima operavano a Williamsburg, un altro quartiere di Brooklyn divenuto troppo costoso e borghese.

Bushwick-brooklyn-new-york

Tour di Bushwick nel distretto di Brooklyn

Categorie
città New York Nord America Notizie skyline Viaggi

Il nuovo grattacielo di New York sfida tutte le leggi della fisica

A Manhattan è nato un nuovo “landmark”: il grattacielo residenziale più sottile che sia mai stato costruito. Una freccia nel cielo, che prende il nome dall’indirizzo dove è ubicato:
111 West 57th Street, di fronte a Central Park.

La “supertall tower” rivoluziona, così, lo skyline di New York City, diventando la nuova icona in città. Progettato, dallo studio di architettura SHoP Architects (lo stesso che realizzerà il nuovo Consolato degli Stati Uniti di Milano, nell’ex edificio che ospitava il Tiro a segno e che sarà pronto per il 2025), il nuovo grattacielo d’acciaio, vetro e terracotta da 84 piani è alto 436 metri e, alla base, misura solamente 24×18 metri. Man mano che si sale diventa ancora più sottile per terminare con una sottilissima punta che sembra essere stata interrotta a metà dell’opera.

La torre che sfida la fisica

Una delle caratteristiche della torre è la scanalatura che è stata creata sul lato Sud e che aumenta man mano che sale, dando l’idea che il grattacielo scompaia nel cielo (e in effetti nelle giornate di pioggia sembra davvero che una parte sia nascosta tra le nuvole, invece manca proprio). Il lato Nord, invece, quello che dà su Central Park, continua dritto fino alla cima dell’edificio.

Per garantire la stabilità di questo edificio super sottile, sulla cima è stato installato uno smorzatore da 800 tonnellate in caso di forte vento o di un evento sismico.

Impossibile non notarlo. È visibile da tutta Manhattan e dagli altri borough che formano New York City. Chi sale in cima a una delle terrazze panoramiche o degli osservatori di Manhattan (qui un articolo sui più belli e imperdibili dove andare, incluso il nuovissimo One Vanderbilt) può godersi la vista del 111 West 57th in tutta la sua sottigliezza.

Il grattacielo più sottile del mondo è sorto là dove un tempo si trovava un altro edificio iconico, lo Steinway Building, un bellissimo palazzo degli Anni ’20 che ospitava la sede della Steinway & Sons, famosa per i suoi pianoforti suonati da grandi artisti del calibro di George Gershwin, Cole Porter e Sergei Rachmaninoff. La costruzione della nuova torre è iniziata già nel 2015 e, per erigerla, è stata impiegata la più grande gru autoportante mai usata a New York.

Il grattacielo residenziale per super ricchi

All’interno, il 111 West 57th ospiterà 60 splendidi appartamenti di lusso il cui costo si aggira intorno ai 52 milioni di euro per le penthouse (uno studio costa “solo” 16 milioni) e una parte di negozi nei primi piani. Ci sono 14 ascensori, metà dei quali che arrivano direttamente negli appartamenti.

Gli interni sono stati progettati dallo Studio Sofield. Il critico Paul Goldberger ha descritto gli interni come “probabilmente i più eleganti” tra quelli delle altre costruzioni previste sulla cosiddetta “Billionaires’ Row”, la strada dei miliardari, e nell’area intorno a Central Park, compreso l’iconico 432 Park Avenue che passa così in secondo piano, pur restando, con i suoi 426 metri, il più alto edificio della città, e il famoso “Billionaire Building”, One57, che si trova sempre nel quartiere di Midtown a Manhattan.

L’edificio ha però mantenuto alcuni elementi del precedente palazzo della Steinway, come la hall, alta 14 metri, con arcate di marmo bianco e colonne di marmo verde. È rimasta anche l’antica sala concerti, in omaggio alla passata funzione dello Steinway Building.

new-york-grattacielo-111-west-57

Il nuovo 111 West 57th Street, il grattacielo più sottile del mondo

Categorie
città Curiosità location serie tv New York Nord America Viaggi

Le location della serie Tv “The Gilded Age”

Dallo stesso ideatore di “Downton Abbey”, Julian Fellowes, è nato il period drama “The Gilded Age” trasmesso su Sky Serie e su Now. Racconta, però, una storia americana, in un periodo di grandi cambiamenti a livello economico, sociale e produttivo ma anche di crescente conflittualità tra vecchi e nuovi ricchi, all’alba della modernità.

La serie è ambientata in una New York del XIX secolo e in alcune location rimaste ancora tali e quali, come Newport, nel Rhode Island, Troy, nello Stato di New York, e nell’iconica Long Island.

Le location di “The Gilded Age”

Attenzione, spolier – Proprio nel Rhode Island, infatti, sono state individuate alcune proprietà che rappresentavano al meglio il periodo storico e l’ambiente in cui si svolgono gli episodi di “The Gilded Age”. Vere e proprie mansion, ricche e opulente, come quella chiamata The Breakers, con la sua sontuosa sala da ballo e sala da biliardo e le pareti di platino che sono state usate per la casa dei Russell.

Lo sviluppo dell’industria e del trasporto diede vita a una nuova classe di benestanti che portavano i nomi di Vanderbilt, Morgan, Ford, Carnegie e Rockefeller, solo per citarne alcuni. In quegli anni, tra il 1870 e il 1910, si riusciva a fare fortuna molto velocemente e a spendere e spandere conducendo uno stile di vita sontuoso, emulando quello dell’aristocrazia europea.

Altre splendide e famose dimore di Newport dove sono state girate delle scene sono Rosecliff, la cui architettura è ispirata al Grand Trianon di Versailles e che oggi è una casa-museo; Chateau-sur-Mer, una delle case più antiche e più grandi della città che si trova sulla via principale, Bellevue Avenue, anch’essa in realtà un museo; Marble House, il cui portico ricorda quello della Casa Bianca, apparteneva al miliardario filantropo William Kissam Vanderbilt; The Elms, una copia del castello francese Château d’Asnières ad Asnières-sur-Seine, nell’Alta Senna, e infine Hunter House, la meno sontuosa di tutte, almeno all’apparenza, anche se all’interno nasconde affreschi e decorazioni come capitelli, camini e scalinate.

La stanza da letto di George Russell nella spettacolare mansion sulla Fifth Avenue altro non è che quella vera di Consuelo Vanderbilt, l’unica figlia femmina del celebre milionario, a Marble House. La sala da biliardo a The Breakers è quella dove Russell confabula con Patrick Morris nel secondo episodio. E nella sala della musica, sempre di The Breakers, sono state girate le scene della sala da ballo dei Russell.

La cucina di The Elms è spesso inquadrata ed è quella dei Russell, dove lavora il loro chef francese. La camera da letto color zucca del Chateau-sur-Mer è servita come appartamento di Oscar van Rhijn, figlio di Agnes (l’attore Blake Ritson).

Queste ville fanno tutte parte del circuito di dimore storiche chiamato Newport Mansions, che ha permesso di ambientare le scene senza dover apportare alcuna modifica agli interni che già erano perfetti così com’erano. Non appena è uscita la serie negli Stati Uniti è stato creato appositamente un percorso intitolato “The Gilded Age”, proprio per visitare i set dove è stata girata la serie con delle pratiche audioguide.

La trama di “The Gilded Age”

Dopo la morte del padre, Marian Brook (l’attrice Louisa Jacobson Gummer) accompagnata dalla fidata Peggy Scott, un’aspirante scrittrice alla ricerca di un nuovo inizio, si trasferisce dalla Pennsylvania a New York. A ospitarla sono le sue ricche e aristocratiche zie, Agnes van Rhijn (Christine Baranski) e Ada Brook (Cynthia Nixon, la Miranda di “Sex & the City” e del sequel “And Just Like That“). Tuttavia, ben presto Marian si trova coinvolta in una guerra tra una delle zie, l’incarnazione vivente della tradizione, e i suoi ricchissimi vicini, un magnate dell’industria ferroviaria e l’ambiziosa moglie, George e Bertha Russell.

Una curiosità: il termine “Gilded Age” fu coniato dallo scrittore americano Mark Twain e si riferisce a quel sottile alone di benessere che in realtà nascondeva una realtà molto meno attraente.

The_Elms__Rhode_Island

La mansion The Elms nel Rhode Island

Categorie
città New York Nord America Notizie Viaggi

New York City, cosa c’è di nuovo (e di imperdibile) in città

È tempo di tornare a New York. La metropoli più vivace del mondo vi aspetta. E con tante novità. Se è da prima della pandemia che non ci mettete piede, vi accorgerete che nel frattempo lo skyline è un po’ cambiato. Si sono aggiunti nuovi e incredibili grattacieli già divenuti le nuove attrazioni turistiche.

New York sempre più in alto

Il primo grattacielo su cui salire quando si arriva a New York è sicuramente il One Vanderbilt. Nuovo come edificio (è stato inaugurato lo scorso ottobre) e nuova l’attrazione che ospita, il Summit, è tra i più alti di Manhattan (397 metri, ma 427 con la guglia). La sua punta illuminata di notte è ben visibile tra tutti i grattacieli di Manhattan. Il suo osservatorio è da paura: un enorme ambiente vetrato, interamente ricoperto di specchi, che permette una visione travolgente sull’intera Manhattan.

Nel nuovo quartiere di Hudson Yards ha aperto The Edge, la terrazza panoramica triangolare che si trova al 30 di Hudson Yards e che sporge da un grattacielo di vetro e acciaio che riflette tutto lo skyline del fiume Hudson e degli altri nuovi grattacieli della zona. Con i suoi 335 metri, è l’observation deck all’aperto più alto non solo di New York City ma di tutto l’emisfero occidentale. Per chi ama il brivido, c’è anche la possibilità di arrampicarsi sulle vetrate esterne. Imbracati come per scalare una parete rocciosa, è la passeggiata verticale più audace e adrenalinica del mondo.

Summit-One-Vanderbilt

Il meraviglioso Summit One Vanderbilt a New York

Appena aperta è la nuova attrazione virtuale che offre una vista unica del panorama di New York a volo d’uccello. Si chiama RiseNY e si trova nel Theatre District naturalmente. È un’esperienza interattiva che dà la possibilità di vedere la città mentre si è, virtualmente, sospesi a soli 9 metri d’altezza.

New York sempre più green

Nuovo è anche il delizioso parco sull’Hudson Little Island, un giardino galleggiante dove passeggiare tra piante rare e fiori. È uno degli ultimi esempi di come la metropoli stia cambiando e adattandosi alle nuove esigenze sempre più green. Lo si raggiunge anche con la pista ciclabile, protetta dal traffico delle auto, che ormai corre lungo tutto il fiume.

La sostenibilità è un vero e proprio pilastro della città ormai. Il Javits Center, quel mastodontico palazzo di vetro che si trova davanti al Pier 76 e che è stato da poco ristrutturato, ha ricavato un tetto modernissimo con 2 ettari di verde. La terrazza è divenuta un santuario per gli animali selvatici della zona e ospita una trentina di specie di uccelli, pipistrelli e migliaia di api.

new-york-little-island

Little Island, il nuovo parco di Manhattan

New York sempre più cool

Tra i luoghi imperdibili nati di recente c’è anche la prima cantina di New York, la City Winery, dove viene imbottigliato il vino prodotto nei vigneti appena fuori città e servito per degustazioni e durante gli eventi serali che si svolgono nel locale.

Per godersi uno dei migliori aperitivi di New York si può andare anche nel nuovo bar dell’NH Collection New York Madison Avenue, un hotel aperto da pochi mesi all’interno di un bellissimo edificio storico in mattoni rossi tipico newyorchese (dove da settembre aprirà anche il ristorante) a due passi dall’Empire State Building.

Quest’anno per i turisti che vorranno visitare la Grande Mela ci saranno più di 9.000 nuove camere d’hotel oltre agli appartamenti che si possono affittare in tutti i quartieri, per un’esperienza ancora più autentica.

New-York-NH-Madison-Avenue_lobby---low

La hall dell’NH Collection New York Madison Avenue

Categorie
città itinerari culturali New York Nord America Notizie skyline teatri Viaggi

Il teatro volante con vista panoramica su New York

C’è sempre un motivo per innamorarsi di New York, anzi ce ne sono mille e anche di più, ma il teatro volante che svetta tra i grattacieli e offre una vista panoramica sulla Grande Mela è un’esperienza incredibile che lascia col fiato sospeso. Una nuova avventura da vivere per costruire straordinari e indelebili ricordi di viaggio.

Organizzare un viaggio a NY è sempre un’ottima idea. Lo è perché qui c’è sempre qualcosa da fare e da vedere. Lo è perché la vista dello skyline, che è in continua evoluzione, emoziona e incanta. E perché i parchi urbani sono dei veri e propri tesori da scoprire.

New York è bella sempre, a ogni ora del giorno e della notte, a ogni stagione, quando è la natura a mettere in scena dei paesaggi urbani fuori dall’ordinario. Ed è bella da scoprire adesso, a bordo di un teatro volante per godere della vista a volo d’uccello della Grande Mela.

RiseNY, la nuova attrazione di New York

RiseNY, la nuova attrazione di New York

Bentornati a New York: cosa c’è di nuovo?

Elencare le meraviglie di New York e tutte quelle cose che la rendono una città magica sembra un’impresa ardua. Ed è da questa consapevolezza che, probabilmente, è nata una delle più straordinarie attrazioni della Grande Mela a Times Square: RiseNY.

Si tratta di un teatro virtualmente itinerante, nel tempo e nello spazio, un’attrazione che celebra le meraviglie della città e racconta tutta la magia, visibile e invisibile di New York. Un viaggio nel viaggio che, attraverso la presenza di sette gallerie tematiche, percorre le tappe della storia della città in due secoli di meraviglie.

Il percorso comincia trasportando idealmente i visitatori all’interno della prima linea della metropolitana inaugurata nel 1904. Un viaggio nel tempo che arriva fino agli anni ’90 per ammirare la rinascita di New York e fermarsi a guardare la bellezza di quei simboli ora iconici della Grande Mela.

Il percorso prosegue alla scoperta della cultura americana, dalla moda alla musica, passando per i film e le celebri serie televisive. Non manca, ovviamente, un tributo allo sviluppo verticale della città che ospita uno degli skyline più belli del mondo. Ed è proprio per omaggiare quello che è diventato il simbolo della città che il percorso si conclude con un viaggio vertiginoso nel cielo di New York.

RiseNY, la nuova attrazione di New York

RiseNY, la nuova attrazione di New York

Il volo spettacolare su New York

Dopo aver toccato con mano la magia di New York, attraverso la sua storia, la cultura e le tradizioni, il viaggio all’interno di RiseNY si conclude con una simulazione di volo sulla città che, da solo, merita l’intero viaggio.

Questo teatro volante ospita 46 posti dai quali, comodamente seduti, sarà possibile volare tra i grattacieli di Manhattan e osservare tutta la città. Gli ospiti saranno sollevati per circa dieci metri e resteranno in sospensione tra riprese aeree mozzafiato.

I sedili in movimento rendono ancora più reale l’esperienza multisensoriale alla quale si aggiungono i profumi, la nebbia e il vento. Un cinema in 4k con vibrazioni, correnti d’aria e odori che rendono più realistiche le immagini che si susseguono sullo schermo.

Sarà come mettere ai piedi un paio di ali per raggiungere la Statua della Libertà, il ponte di Brooklyn, l’Empire State Building, e il Central Park. Pronti a partire?

RiseNY, la nuova attrazione di New York

RiseNY, la nuova attrazione di New York

Categorie
città New York Nord America Notizie patrimonio dell'umanità Unesco Viaggi

Un luogo di New York potrebbe diventare Patrimonio Unesco

In molti sono pronti a giurare che sia la città più bella del mondo. Che piaccia o no, New York regala sempre emozioni uniche. Ed ora è persino pronta a scatenarne ancora di più: la Grande Mela potrebbe far diventare una delle sue tante meraviglie Patrimonio dell’Umanità Unesco.

Ponte di Brooklyn nuovo sito Unesco

Eric Adams, sindaco di New York, sta portando avanti con Paolo Zampolli l’iniziativa di rendere il Ponte di Brooklyn Patrimonio dell’Umanità Unesco. Per farcela dovrebbero convincere almeno undici dei 21 membri del World Heritage Committee, partendo proprio dall’Italia.

I World Heritage Sites sono luoghi culturali, naturali, o misti, che secondo la United Nations Educational Scientific and Cultural Organization, devono essere difesi, al fine di preservare l’eredità storica del genere umano e del pianeta Terra.

Oggigiorno il nostro globo è costellato da ben 1.154 siti Unesco, con l’Italia che guida la lista con 58, seguita dalla Cina con 56. Gli Stati Uniti si piazzano un po’ indietro, con 24 luoghi, fra cui la stessa New York con la sua iconica Statua della Libertà.

Giù nel 2017, in seguito alle spinte venute in precedenza dall’amministrazione Obama, Washington aveva candidato il Ponte di Brooklyn, Ellis Island dove arrivavano gli immigrati, e Central Park.

Mentre adesso Paolo Zampolli, amico dell’ex presidente Trump, ha ripreso in mano quest’idea, approfittando del suo ruolo come ambasciatore all’Onu e del rapporto stretto con il sindaco newyorkese.

Perché il Ponte di Brooklyn dovrebbe diventare sito Unesco

L’intuizione alla base è quella di rilanciare la candidatura, magari aggiungendo anche altri edifici simbolo di New York come il grattacielo Chrysler o l’Empire. Un’operazione che si rivelerebbe possibile poiché per ottenere tale riconoscimento non è necessario essere membri dell’Unesco, basta far parte della Convention Concerning the Protection of the World’s Cultural and Natural Heritage che gestisce il programma. Gli Usa non l’hanno abbandonata, potendo di conseguenza partecipare.

Eric Adams, vorrebbe raggiungere questo obbiettivo anche per rendere il Ponte di Brooklyn un vero e proprio simbolo della rinascita della città dopo la crisi provocata dal Covid, l’allarme per il ritorno di criminalità e violenza, l’abbandono degli uffici del centro e anche la scomparsa dei turisti.

Come funzionano candidatura e scelta

Nell’immaginario di moltissimi italiani il Ponte di Brooklyn è legato alla famosissima gomma da masticare Perfetti, sinonimo di americanità dall’epoca della Seconda Guerra Mondiale. Ma nei fatti questa maestosa opera di ingegneria ha giocato un ruolo fondamentale per l’immigrazione dei nostri antenati in America.

Gli Usa lo avevano già candidato in quanto icona architettonica di New York, e all’epoca della sua rivoluzionaria costruzione vantava il titolo di ponte sospeso più lungo del mondo. Tutto, però, era rimasto bloccato poiché Trump era uscito dall’Unesco a causa delle divergenze legate all’ammissione della Palestina come Stato.

La scelta dei siti candidabili è responsabilità della World Heritage Committee, che si riunisce una volta all’anno con i suoi 21 membri per esaminare le proposte e votarle. Il prossimo appuntamento è in programma dal 19 al 30 giugno a Kazan, in Russia, una vera e propria occasione per rilanciare il Ponte di Brooklyn. Non resta che attendere l’evolversi della situazione.