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Anche il Canada rimuove tutte le restrizioni Covid

Con l’inizio dell’autunno e dei primi freddi, arrivano anche delle buone notizie. Anzi, buonissime, soprattutto per quanto riguarda i viaggi e per chiunque voglia recarsi oltreoceano e visitare uno dei Paesi più affascinanti del Nord America, il Canada.

A partire dal prossimo 1° Ottobre, infatti, verranno sospese tutte le restrizioni Covid in vigore fino a questo momento e obbligatorie per poter accedere nel territorio canadese.

Fino a oggi, infatti, per i cittadini stranieri che abbiano completato il ciclo vaccinale, sono ancora valide le condizioni in vigore tra cui: la dimostrazione del completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, l’essere asintomatico, l’invio delle informazioni obbligatorie tramite l’app “ArriveCan”, il sottoporsi al test se richiesto all’arrivo, ecc.

Una procedura, fino a qui utilissima, ma che a brevissimo, non servirà più. E la cui eliminazione permetterà a tutti di poter tornare a una normalità tanto attesa, desiderata e sperata. Oltre alla possibilità di poter riprendere a viaggiare liberamente e in sicurezza in un Paese dalle mille bellezze e opportunità.

Cosa cambia dal 1° Ottobre

Via l’obbligo di mascherina per salire sui mezzi pubblici come treni o per volare in aereo, quindi, ma via anche l’obbligo di quarantena una volta arrivati e quello di sottoporsi al tampone e vaccino per poter visitare il Paese senza incorrere in multe o sanzioni. Oltre poi alla possibilità di non dover più utilizzare l’app “ArriveCan”, per caricare i documenti sanitari all’ingresso in Canada, che diventerà una procedura facoltativa del viaggiatore.

Un ritorno alla normalità, lento e sofferto. Che passo dopo passo ha portato a questo “via libera” tanto sperato. Ma che dopo due anni e mezzo dallo scoppio della pandemia dona nuova speranza e voglia di partire in modo più agevole a tutti coloro che, proprio a causa di tutte le più che lecite e giustificate precauzioni del caso, si sono visti togliere – anche se temporaneamente – la possibilità di entrare e soggiornare in Canada.

Canada, una meta ambita

Un allentamento che è stato apprezzato sia dai turisti, già pronti a partire e prenotare il loro viaggio del cuore sia da chi, per necessità, deve recarsi in questo splendido Paese. Ma anche e soprattutto dagli addetti ai lavori, come per esempio le compagnie di crociera. Il motivo? Tra le mete più gettonate e ambite dai viaggiatori per il 2023 ci sono proprio le crociere in Canada e Alaska, e la possibilità di ritornare a viaggiare liberamente e senza infinite procedure burocratiche o limiti vari, consentirà a chi lo desidera di realizzare questo tour tanto atteso e a lungo immaginato con maggior leggerezza e con un piacere tutto nuovo.

Una vera vittoria a doppio senso, quindi, che soddisfa sia la domanda che l’offerta di un settore che tanto ha patito i risvolti della pandemia ancora in corso ma che, anche a fronte di questa notizia, sembra essere ormai alle spalle. E questo anche grazie agli enormi sforzi per mettere in sicurezza sia chi viaggia che tutti coloro che lavorano.

Non ci resta che attendere poche ore, quindi, guardando fiduciosi al futuro e alla ritrovata possibilità di muoversi da un Paese all’altro con maggior semplicità e libertà. Lasciandosi alle spalle un periodo che, in molti modi, ha segnato il mondo intero.

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California litorali mare Nord America Posti incredibili Viaggi

California: la spiaggia di vetro dai mille riflessi

La sete di esplorazione che ci appartiene per natura è soddisfatta dai continui viaggi che organizziamo per scoprire il mondo e tutte le sue meraviglie. E se è vero che nella scelta delle destinazioni ci lasciamo ispirare dalle nostre personali preferenze ed esigenze, è anche vero che ci sono alcuni luoghi che mettono d’accordo tutti.

Si tratta dei posti dove è la natura a plasmare il paesaggio, lo stesso che diventa il palcoscenico dei suoi spettacoli più belli. I boschi lussureggianti, le montagne dai mille colori, i prati fioriti che si perdono all’orizzonte e le spiagge bianche e dorate bagnate da acque turchesi e cristalline, queste sono solo alcune delle destinazioni che ci invitano a viaggiare intorno al mondo, che ci incantano e ci stupiscono alla sola vista.

Ma c’è un luogo, tra questi, che ha una storia molto particolare e affascinante. Si tratta di una spiaggia, che sembra magica, è che è nata a seguito dell’errore dell’uomo, ma che è rinata proprio grazie all’azione di Madre Natura. Benvenuti in California, benvenuti a Glass Beach, la spiaggia di vetro dai mille riflessi.

Sulle coste della California

È un itinerario fatto di paesaggi incredibili e straordinari, quello che ci conduce Fort Bragg, la città degli Stati Uniti d’America situata sulla costa di Mendocino, in California. Una destinazione, questa, esclusa dai sentieri più battuti dal turismo di massa, ma non per questo destinata a non sorprendere.

Fondata come avamposto militare, prima della guerra di secessione americana, Fort Bragg è stata rivalutata solo di recente per i suoi incredibili paesaggi pittoreschi che affacciano sull’oceano Pacifico e che caratterizzano la costa della California settentrionale.

Le attrazioni principali di questa città, nominata California Historical Landmark, sono quasi tutte firmate da Madre Natura, come quelle fitte foreste di sequoie che è possibile attraversare a bordo dello storico Skunk Train o il fiume Noyo, da navigare in kayak per osservare da vicino la la fauna e la flora locale.

Anche la costa, ovviamente, è imperdibile. Non solo per quegli scenari suggestivi e selvaggi che affacciano sul mare, ma anche perché è proprio qui che si trova una delle spiagge più stravaganti del mondo intero. Stiamo parlando di Glass Beach, un arcobaleno di piccoli frammenti di vetro, levigati e lucidati dall’oceano e dal vento, che brillano al sole e creano un paesaggio davvero magico.

Glass Beach: la spiaggia di vetro

Situata all’interno del MacKerricher State Park, un parco statale della California che si snoda per 9 miglia e che ospita diversi habitat costieri, Glass Beach rientra nella lista delle spiagge più particolari del mondo da vedere almeno una volta nella vita.

Una spiaggia di vetro di nome e di fatto, formata da piccoli pezzi di vetro levigato che brillano al sole e che creano uno scenario favolistico. La spiaggia, che si snoda lungo il parco statale, un tempo veniva usata dagli abitanti della zona come discarica, come dimostra il suo nome originario, The Dumps, che vuol dire appunto discarica. Dall’alto della scogliera, infatti, venivano gettati diversi rifiuti che con il tempo hanno completamente invaso e ricoperto la spiaggia.

Tutto è cambiato nel 1967 quando, con l’obiettivo di ripristinare l’area, la zona venne completamente chiusa al pubblico. Venne operata una lunga azione di pulizia, grazie alla quale i grandi rifiuti furono portati via. Impossibile, invece, ripulire la zona dalla grande quantità di vetro che si era depositata lì con gli anni.

Fu deciso di chiudere la spiaggia per decenni, affinché Madre Natura potesse riappropriarsi di quello spazio. E in effetti fu così. Le acque dell’oceano e il vento hanno levigato e lucidato i frammenti di vetro fino a trasformarli in un tappeto di colori che ha visto la nascita di quella che oggi è conosciuta come spiaggia di vetro.

Oggi Glass Beach è una meta popolare tra i viaggiatori che giungono fin qui per passeggiare sull’arenile, ma è anche una spiaggia protetta e salvaguardata. Portare via pezzi di vetro come ricordo di viaggio, infatti, è proibito proprio per preservare l’unicità di questo luogo.

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Destinazioni Nevada Nord America Viaggi

In Nevada esiste una strada extraterrestre

Con meno di 200 auto al giorno, il segnale cellulare quasi assente e il deserto che si staglia all’orizzonte, la Nevada State Route 375 ribattezzata la “strada extraterrestre” conduce gli appassionati di alieni direttamente nella misteriosa Area 51 che sorge sul Groom Lake, un antico lago evaporato. La base militare è nascosta tra montagne rocciose ed è caratterizzata da elevati sistemi di sicurezza e soprattutto segretezza che ne hanno alimentato il mito tanto da diventare uno dei posti più visitati.

Se è vero che non è tanto la meta quanto il tragitto a fare la differenza, attraversare l’autostrada extraterrestre sarà un’esperienza da vivere assolutamente.

Con le luci scintillanti di Las Vegas alle spalle e il pieno alla macchina (perché lungo la Rute 375 non si incontra alcuna area di servizio), può iniziare il viaggio alla scoperta degli alieni.

Villaggi disabitati e posta extraterrestre

Un viaggio che si rispetti non può iniziare senza un selfie, poi se ci si trova sull’autostrada extraterrestre è quasi d’obbligo scattarsi una foto sotto il cartello verde su cui troneggia la scritta Extra-Terrestrial Highway.

Incontrare gli alieni, veri o presunti, lungo la strada è più semplice di quello che si pensi. Davanti all’Alien Research Center che fornisce informazioni sull’Area 51, ci si può imbattere nella statua di un alieno alto due metri messo a guardia dell’edificio.

Degno di entrare a far parte di un libro di Stephen King, a circa 60 km dal centro informazioni, si trova il piccolissimo villaggio di Rachel. Quasi disabitato rappresenta una delle tappe imperdibili della Route 375, grazie al Little A’Le’Inn, un motel con fast food in cui assaggiare “hamburger alieni” immersi in un arredamento a tema extraterrestre: d’altronde il cartello all’ingresso “Welcome Earthlings” (benvenuti terrestri) è lì per mettere in guardia!

Proseguendo il viaggio, tra Rachel e Alamo all’incrocio tra la State Route 375 e Mail Box Road, c’è la Black Mailbox, una cassetta postale diventata il punto di riferimento degli appassionati di ufo utilizzata per condividere le informazioni sugli avvistamenti o addirittura per comunicare con gli extraterrestri.
In realtà questa è la cassetta delle lettere di Steve Medlin, il proprietario di un ranch che dopo anni di furti di posta, ha deciso di spostarla più vicino al suo podere. Al suo posto i visitatori possono trovare una nuova mail box pronta, chissà, a diventare il canale per mettersi in contatto con gli alieni.

L' Alien Research Center

Fonte: iStock/BrianPIrwin

L’Alien Research Center sulla State Route 375

Una sosta speciale lungo la State Route 375

Il caldo e il sole del deserto possono essere intensi, allora per fare una piccola sosta, l’ET Fresh Jerky, a Hiko è perfetto per rimettersi in sesto e aumentare la collezione di selfie. Oltre ad avere una grande varietà di carne secca come quella di manzo, alligatore, tonno ahi, alce e cinghiale, è possibile scattare una serie di foto davanti ai murales che ritraggono “cowboy alieni”.

Anche se l’autostrada è lunga circa 150 chilometri, il viaggio alla ricerca degli extraterrestri può essere stancante e se si vuole pernottare lungo la strada che porta all’Area 51, il Mizpah Hotel è l’ideale per chi è alla ricerca di un brivido in più. Sorto nel 1907, ha vinto la classifica dei lettori di USA Today, come miglior hotel infestato e le sue camere con un arredamento particolare ne sono la conferma, un ottimo modo per terminare un viaggio fuori dal comune!

Il motel Little A’Le'Inn

Fonte: iStock/BrianPIrwin

Il motel e ristorante Little A’Le’Inn a Rachel
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attrazioni turistiche italiane e internazionali città Idee di Viaggio New York Nord America offerte vacanze Viaggi

Vacanze a New York: il sogno americano low cost

Visite ai musei, spettacoli e gallerie, nella città che non dorme mai le cose da vedere sono talmente tante che a volte non si ha il tempo e il budget a disposizione per visitarle tutte. New York è una città affascinante, ma anche molto costosa, però non c’è bisogno di svuotare il conto in banca per vivere in pieno l’atmosfera della Grande Mela, ci sono parchi, edifici ed eventi che possono essere gustati gratuitamente.

Le attrazioni immerse nel verde

Verde ed edifici urbani possono convivere tranquillamente e New York lo dimostra con luoghi immersi nella natura. Con aree gioco per i bambini, laghi e statue, Central Park è l’attrazione a costo zero in cui scoprire un angolo della metropoli. Uno dei simboli è lo Strawberry Field Memorial, un giardino dedicato a John Lennon, in cui accanto a piante e fiori è possibile ammirare un mosaico con la scritta “Imagine” in stile pompeiano. Per le famiglie l’associazione che gestisce il parco mette a disposizione un’escursione di circa 90 minuti totalmente gratis in cui scoprire i paesaggi e gli ecosistemi presenti nel luogo.

Central Park non è l’unica attrazione immersa nel verde, Governors Island, raggiungibile attraverso un traghetto che costa pochi dollari, nei suoi 70 ettari ospita aree dedicate al minigolf, percorsi ciclabili e permette di fare il classico pic-nic. Nella zona nord-orientale di Prospect Park, c’è poi il Brooklyn Botanic Garden con giardini, serre, fiori e meravigliosi laghetti, che da marzo a novembre può essere visitato gratuitamente il venerdì.

Veduta dall'alto di Central Park

Fonte: iStock

La bellezza e la natura di Central Park

Alla scoperta della vera New York

Per ammirare le opere d’arte presenti nella Grande Mela non bisogna andare necessariamente in un museo, ma ci si può recare nella Grand Central Terminal. Non è una semplice stazione ferroviaria, ma la più grande del mondo, con tanto di soffitti affrescati e l’orologio che è diventato il simbolo di questo posto con le sue quattro facce. Lo stesso discorso vale per la New York Public Library, una delle più frequentate della città americana. All’interno sono presenti libri antichi e introvabili, oltre ad esposizioni particolari, come ad esempio quella dedicata a Winnie-the-Pooh, il celebre orsetto dei cartoni animati. E che dire del Brooklyn Brewery? A New York anche un birrificio può trasformarsi in un’esperienza indimenticabile. Il tour all’interno dell’edificio termina con la degustazione di una buona birra artigianale, spendendo pochi dollari. Il bere può essere accompagnato poi dalla buona musica, meglio ancora se quella jazz del Barbès di Brooklyn che permette ogni sera di assistere a sessioni completamente gratuite.

Il Memorial costruito dopo l'11 settembre

Fonte: 123RF

Il Memorial dell’11 settembre

Quando si parla di musica, però, viene subito in mente un’altra forma d’arte, la pittura. Nella zona di Chelsea sono presenti numerose gallerie d’arte, tutte a ingresso gratuito e che fanno capire cosa significa la vita culturale a New York. Il National September 11 Memorial con le due grandi fontane costruite dove una volta sorgevano le Torri Gemelle è un’altra tappa fissa da accompagnare a una visita al vicino Memorial Museum dell’11 settembre, gratuita ogni martedì a partire dalle 17:00.

Infine, un viaggio a New York non può fare a meno di uno dei suoi simboli, la Statua della Libertà. Grazie ai traghetti gratuiti della linea Staten Island Ferry, si può ammirare questo inconfondibile monumento che domina il paesaggio newyorkese.

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Canada Nord America Posti incredibili Viaggi

Esiste un antico villaggio vichingo in Canada, ed è bellissimo

È un luogo che sembra quasi uscito da un libro fantasy o da uno di quei racconti storici impregnati di mitologia nordica: esiste un antico villaggio vichingo tutto da scoprire, così bello da mozzare il fiato. Si tratta dell’Anse aux Meadows, collocato sull’isola di Terranova, in Canada.

L’Anse aux Meadows è inserito tra i Patrimoni dell’umanità dell’Unesco non solo perché è un luogo di interesse storico, ma anche perché può ancora rivelare moltissimo della cultura vichinga: moltissimi studiosi ritengono che sia almeno una porzione della area di Vinland, dove il popolo nordico trovò pace e riparo.

La scoperta dell’Anse aux Meadows, antico villaggio vichingo

Ma facciamo un passo indietro e guardiamo alla storia: quando è stato scoperto questo luogo così speciale in Canada? Non troppo tempo fa: correva, infatti, l’anno 1960 quando l’esploratore norvegese Helge Ingstad decise di realizzare una sorta di mappa con relativa cronostoria atta a dimostrare che i vichinghi Norvegesi e Islandesi avessero preceduto Cristoforo Colombo nell’approdo in America Settentrionale, grazie alla loro abilità nella navigazione.

Groenlandia, una delle case dell'Anse Aux Meadows

Insieme alla moglie, Anne Stine, Ingstad giunse in Canada e iniziò a ripercorrere le orme degli antichi vichinghi, partendo dal presupposto che sarebbero approdati in un preciso punto dell’Oceano Atlantico. I fatti gli diedero ragione: nel corso del 1961, dopo numerose ricerche e scavi, i due trovarono lAnse aux Meadows, in uno stato di completo abbandono e per metà sepolto, oltre che completamente colonizzato da erbe e muschi.

Gli scavi e le particolarità dell’antico villaggio vichingo

Sulle prime, dunque, ciò che Helge Ingstad e Anne Stine si trovarono davanti furono una serie di tumuli rocciosi. I due, però, grazie al loro sapere, stimarono che doveva esserci molto, molto di più. Fecero partire gli scavi chiamando a raccolta archeologi dal cuore del Canada, della Norvegia e degli USA. Ciò che ne derivò fu una vera e propria campagna archeologica suddivisa in sette macro scavi, portati avanti dal 1961 al 1968 e condotti dalla stessa Stine.

Gli interni di una delle case del villaggio vichingo Anse Aux Meadows

Nel corso di questi scavi furono portate alla luce non solo le abitazioni, ma anche oggetti e reperti d’uso comune. Proprio questi reperti, datati intorno all’anno 1000, furono la prova decisiva che rende ancora oggi l’Anse aux Meadows l’unico sito comprovato di stampo vichingo in Canada e nel Nord America, lontano dalla Groenlandia, oltre che l’unica traccia di un vero e proprio contatto transoceanico e precolombiano dei vichinghi con le Americhe.

Cosa si trova nell’Anse aux Meadows?

Visitabile in ogni momento dell’anno, l’Anse aux Meadows è davvero bellissimo da vedere. Si tratta di un villaggio completo, costituito da otto case costruite con torba e legno, adibite a diversi usi. Nello specifico, sono state rinvenute tre abitazioni, quindi strutture a uso domestico al cui interno si possono trovare aree per dormire e mangiare, una fucina dove veniva fuso e lavorato il metallo e quattro officine destinate alla vendita di ferro, alla lavorazione del legno e, con buone probabilità, alla vendita di capi e beni di prima necessità.

Groenlandia, una delle case dell'Anse Aux Meadows

Non è escluso che una delle tre abitazioni fosse, in realtà, un punto d’appoggio (una sorta di locanda) dove potevano riposarsi i viaggiatori vichinghi. Di base, l’intero villaggio sembra un punto di passaggio per gli esploratori norreni, una sorta di area intermedia dove ristorarsi prima di riprendere i loro lunghi viaggi. Com’è, come non è, resta un posto imperdibile da vedere e da conoscere, una vera pietra miliare della storia dell’umanità.

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Alaska Curiosità itinerari Nord America Viaggi

A bordo di un treno per scoprire l’ultima frontiera

Se state programmando un viaggio al fresco, magari tra i ghiacciai luminosi e i paesaggi innevati dovreste valutare l’Alaska. I tour che attraverso il paese sono molto famosi, tra crociere e percorsi on the road, ci si può sbizzarrire. Un Paese ricco di riserve naturali, montagne, laghi e tanta natura da scoprire. Ma il modo più originale per scoprire le bellezze di questo Paese lontano è l’Alaska Railroad, un treno che attraversa la zona centro-meridionale.

Alla scoperta dell’Alaska in treno

L’Alaska centromeridionale è ricca di fitte foreste e stagni che brillano sotto la morsa del vento. Cime innevate riempiono l’orizzonte, gole scavate dai torrenti e corsi d’acqua freddissimi attraversano le pianure. I laghi paludosi incontrano prati verdi e dal finestrino di questo treno è possibile ammirare il Monte Denali altissimo ed imponente. Non è da tutti addentrarsi luoghi così estremi a livello ambientale, per questo attraversare l’Alaska in treno è una delle opzioni sempre più apprezzate.

Il comfort su un treno

L’Alaska Railroad è un treno che offre ogni servizio utile per godersi un viaggio alla scoperta di nuovi luoghi innevati. Il viaggio è completo di comodi sedili, grandi finestrini e vagoni a cupola così trasparenti che da perdersi nel cielo. Non manca nulla, anzi. Vi sembrerà di stare in un salotto.

Viaggiare su questo treno è accessibile. Ci biglietti di Adventure Class che offrono i comfort di base, oppure tariffe Gold Star. Queste ultime costano di più, ma offrono anche la cena e un drink nel vagone ristorante privato, e punti di osservazione all’aperto, oltre a delle guide turistiche a bordo pronte a rispondere a tutti i tipi di domande.

Ci sono due percorsi tra cui scegliere, entrambi con partenza ad Anchorage: la Coastal Classic e la Denali Star.

L'Alaska in treno

Fonte: iStock

Scoprire l’Alaska in treno

Il percorso Coastal Classic

Il Coastal Classic è lungo quasi 200 chilometri ed è stato costruito tra il 1903 e il 1910. La buona notizia è che questa è la scelta perfetta per chi ha a disposizione solo un giorno. Partendo presto e dirigendosi a sud attraverso la penisola di Kenai fino a Seward, a Resurrection Bay, alle 18:00 sarete di ritorno.

Un modo comodissimo e smart per ammirare paesaggi, lasciarsi rapire da scorsi a perdita d’occhi, senza scomodarsi o perdere intere giornate. Scegliendo questa opzione procederete lenti tra i ghiacciai Skookum e Spencer e la Chugach National Forest .

La rotta Denali Star

La rotta Denali Star copre quasi 600 chilometri andando dal Parco Nazionale di Denali fino a Fairbanks, la porta dell’Artico. Se siete alla ricerca di una vera avventura questo è il percorso da scegliere. Dura circa tre giorni ed è una vera bomba di emozioni.

Il treno, in questo caso, ferma a Wasilla e Talkeetna. Avrete l’occasione di visitare il National Park Visitor Center e incontrare gli orsi. L’ultima tappa della Denali Star è appunto, Fairbanks. La città è famosa per le sculture di ghiaccio e l’aurora boreale.

Una soluzione davvero unica per esplorare un paesaggio così meraviglioso e complesso. A bordo di un treno si è al sicuro, al caldo, niente fatica. Solo tanta bellezza da ammirare, foto da scattare e un tuffo al cuore ad ogni ghiacciaio all’orizzonte.

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città Curiosità New York Nord America tramonti Viaggi Wanderlust

New York ha il suo solstizio: è qui il tramonto più bello del mondo

Poche cose al mondo sanno incantarci come fa un tramonto d’estate quando i raggi del sole, prima dell’ultimo saluto, accendono il mare, le montagne, i prati e i giardini, colorando il panorama di mille sfumature di rosso.

La golden hour è uno degli spettacoli naturali più affascinanti del mondo. E nonostante si tratti di uno show che si ripete giorno dopo giorno, le emozioni che ci restituisce sono sempre uniche, inedite e sorprendenti perché non c’è tramonto che sia uguale all’altro.

Non stupisce, quindi, che quando l’ora del tramonto arriva la nostra vista inizi a vagare alla ricerca di quegli spettacoli messi in scena da Madre Natura, per fotografarli, ma soprattutto per viverli. Ed è vero che sono tutti bellissimi, ma ne esiste uno che ci ha stregato, ed è quello che infuoca le strade di New York.

Il solstizio di Manhattan

Cos’è un solstizio lo sappiamo tutti. È il fenomeno astronomico che si verifica due volte l’anno e che segna l’inizio delle due stagioni contrapposte: l’estate e l’inverno, rispettivamente il 21 dicembre e il 21 giugno.

Cosa c’entra il solstizio con il nostro tramonto più bello del mondo ve lo spieghiamo subito, e per farlo ci spostiamo momentaneamente a New York.

È qui, infatti, che due volte l’anno si verifica uno degli spettacoli naturali più affascinanti di sempre: il Manhattanhenge, conosciuto anche come solstizio di Manhattan.

Manhattanhenge

Manhattanhenge

Il termine, come è facilmente intuibile, è la fusione tra le parole Manhattan e Stonehenge, il grande, affascinante ed enigmatico sito di megaliti che si trova in Inghilterra all’interno del quale migliaia di persone si radunano ogni anno in occasione del solstizio d’estate per ammirare quel seducente allineamento del sole con il monumento.

Anche tra le strade della Grande Mela è possibile assistere a un allineamento incredibile che si verifica due volte l’anno: il sole si incastra perfettamente tra le vie del distretto di Manhattan creando uno spettacolo che lascia senza fiato.

Quando e come vedere il Manhattanhenge

Come ogni solstizio che si rispetti, anche quello di Manhattan si verifica due volte l’anno dando vita a una visione affascinante e seducente: il tramonto più bello di tutta New York e forse del mondo intero.

Quando la luce del disco solare fa capolino tra i grattacieli, prima di allinearsi con questi, la visione è sublime e si traduce in uno spettacolo mozzafiato tanto atteso quanto celebrato dai cittadini della Grande Mela e da chiunque si trovi a New York in questo periodo.

Per ammirare questa straordinaria golden hour le date da segnare in calendario sono due, rispettivamente il 28 maggio e il 12 luglio. Queste date possono variare sensibilmente in base al solstizio d’estate che non cade sempre lo stesso giorno.

Se siete a New York in questo periodo non potete assolutamente perdere la magia che si crea quando il sole al tramonto infiamma con i suoi colori l’intera città.

Per ammirare il Manhattanhenge in tutta la sua bellezza si può scegliere qualsiasi strada che attraversa il celebre distretto della zona est-ovest, ma quelle con il panorama migliore sono la 42esima, la 57, la 34, la 23 e la 14esima.

Manhattanhenge

Manhattanhenge, maggio 2022

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Nord America Notizie Stati Uniti Viaggi

Aumenta il costo del visto ESTA per andare negli Stati Uniti

Per andare negli Stati Uniti d’America si dovrà sborsare qualche dollaro in più solo per poter partire. La U.S. Customs and Border Protection ha infatti comunicato che dal 26 maggio prossimo il costo dell’ Esta, il sistema elettronico di autorizzazione al viaggio, costerà di più. Ad aumentare sarà l’inbound travel fee. Il costo totale del visto elettronico, quindi, passerà da 14 a 21 dollari statunitensi.

Esta, il documento per viaggiare negli States senza Visto

L’ESTA (Electronic System for Travel Authorizazion) è un documento elettronico che permette di viaggiare negli States senza essere necessariamente in possesso di un Visto. Rispetto a quest’ultimo, inoltre, è più semplice da ottenere. Sarà sufficiente compilare un modulo online -con i propri dati anagrafici e altre informazioni personali- e verrà rilasciato in massimo 72 ore. Occorre poi essere cittadini o residenti legali di un paese che partecipa al “Visa Waiver Program” (Viaggio Senza Visto) degli Stati Uniti. Tra i paesi, ovviamente, figura anche l’Italia. L’Esta è valido per una permanenza negli Stati Uniti fino a 90 giorni consecutivi, e ha una durata di due anni.

Requisiti per ottenere l’Esta

I requisiti per ottenere l’Esta sono, essenzialmente:

  • Residenza in un paese del Visa Waiver Program,
  • Viaggiare per turismo o affari e non per altri motivi (studio, rappresentanza diplomatica, giornalismo, cure mediche, gare sportive)
  • La durata del viaggio non può superare i 90 giorni;
  • Essere in possesso del passaporto elettronico
  • Aver già acquistato il biglietto di ritorno;
  • Non essere già in possesso di un visto.

I 40 Paesi parte del Visa Waiver Profgram, oltre all’Italia, sono: Andorra, Australia, Austria, Belgio, Brunei, Cile, Corea del Sud, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, San Marino, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Ungheria.

Una delle novità, in vigore dalle 17.00 del 26 maggio 2022 riguarda il costo dell’Esta è obbligatorio per i viaggiatori in arrivo dai Paesi parte del Visa Waiver Program. Il costo passerà da 14 a 21 dollari.

Documenti necessari per andare negli Stati Uniti

I documenti obbligatori per viaggiare negli Stati Uniti sono soltanto due: il passaporto elettronico e l’ESTA (o il visto che costa più dell’Esta e va richiesto con anticipo perché viene rilasciato dopo almeno una decina di giorni dalla richiesta). Il terzo che andrebbe fatto -sebbene non sia obbligatorio- è l’assicurazione di viaggio ( il costo per una settimana può variare dai 40,00 ai 60,00 euro), che paghi direttamente le spese mediche, argomento sempre spinoso quando si tratta di viaggiare negli States. Va ricordato che passaporto e ESTA (o visto) sono obbligatori anche in caso di transito negli Stati Uniti, come uno scalo aereo in un aeroporto statunitense.

Il passaporto elettronico deve essere dotato di microchip (dotato di microchip che contiene dati anagrafici e le impronte digitali del titolare). Non sono accettati né la carta d’identità valida per l’espatrio né il passaporto senza microchip. Il passaporto va richiesto alla Questura o all’ufficio passaporti del Commissariato di Pubblica Sicurezza del luogo di residenza. Il costo per il rilascio del passaporto è di 116 euro, mentre la durata di 10 anni.

Stati Uniti

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Canada cascate Fiume Nord America Posti incredibili Viaggi

Più alte del Niagara, queste cascate sono spettacolari

In Canada ci sono delle cascate meravigliose, altissime ed immerse in un paesaggio fiabesco. No, non si tratta delle famosissime Cascate del Niagara. Stiamo parlando delle Cascate di MontMorency.

Situate a pochi chilometri dal centro di Ville de Quebec, si stagliano per 85 metri di altezza, arrivando vicino al cielo. E sono una meraviglia.

Meno famose ma più alte di quelle di Niagara di circa 30 metri, offrono uno spettacolo che non ha eguali. Il rumore dell’acqua che fruscia con potenza verso il basso è l’unico suono che questo sprazzo di natura vi offrirà. Niente clacson, né città rumorose sullo sfondo.

cascate montmorency

Un arcobaleno colora le Cascate MontMorency

Visitare le Cascate di MontMorency

Per vedere da vicino le stupende Cascate di MountMorency, in Canada, è necessario percorrere una passerella ed una teleferica. Quest’area si trova vicino alla città di Quebec City, quindi, alloggiando nei dintorni, si possono raggiungere anche con la bicicletta. Ovviamente, non mancano i collegamenti con i mezzi pubblici dalla città.

Inoltre, Ville de Québec è una deliziosa cittadina in cui alloggiare. Ricca di vicoli acciottolati con cafè e negozietti che sembrano usciti dritti da un libro di fiabe, incarna a pieno lo spirito del Canada francofono.

Il percorso delle cascate

Le limpide acque delle Cascate MontMorency nascono tra il sobborgo di Beauport e la municipalizzata Boischatel. In questo tratto di terra incontrano il fiume MontMorency che va a sfociare nel San Lorenzo. Un confluire di potenze della natura che genera uno spettacolo che vale più di tutto.

La particolarità di queste cascate è l’erosione del fiume San Lorenzo e la conformazione del terreno che creano uno sbalzo naturale di ben 85 metri. Dovete poi immaginare il fronte largo quasi 46 metri, solo così riuscirete ad avere un’idea della maestosità e della forza di questi getti d’acqua.

cascate montmorency

La maestosità di queste cascate, alte 85 metri

La passerella galleggiante

Per l’estate si prevede l’inaugurazione di una nuova attrazione che renderà le cascate ancora più attraenti. Infatti, verrà installata un passerella galleggiante di 180 metri. Costruita in acciaio e cemento, si aprirà alla base della cascata, rendendo l’esperienza nella natura ancora più coinvolgente.

Nonostante la passerella sia semi-sommersa, è progettata per resistere alla pressione del flusso e adattarsi al livello dell’acqua del bacino. Sono disponibili diverse modalità per accedere alla passerella, in modo da studiare al meglio la visita e il percorso. Di certo, si avrà un belvedere mozzafiato e qualche schizzo d’acqua a rendere più divertente l’avventura.

Quando programmare il viaggio?

Il momento dell’anno ideale per ammirare queste cascate sono i mesi estivi, quindi tra maggio e fine agosto. Anche se il clima della zona permette di esplorare serenamente città e natura anche nelle mezze stagioni.

Nelle belle giornate è possibile organizzare un delizioso pic nic con vista sulle cascate, immergendosi a pieno nella natura, magari gustando alcune pietanze locali. Il parco delle Cascate MontMorency è perfetto per passeggiate e momenti di relax all’aria aperta. Inoltre, si tratta di una location suggestiva anche per gli amanti del trekking e delle escursioni, ma anche della fotografia. 

State già controllando i voli per il Canada? Un viaggio tra le bellezze della natura è sempre una buona idea.

cascate montmorency canada

Il panorama mozzafiato delle cascate MontMorency

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Diventare street artist a New York lasciando un segno (come Banksy)

New York è una città che non smette mai di incuriosire. Non solo Manhattan, ma tutti e cinque i distretti della città sono un microcosmo da esplorare in ogni loro angolo. Tra gli itinerari più originali che si possano fare c’è lo street art tour, alla scoperta della New York giovane e “underground”, quella creata del popolo di strada, uno specchio di un tipo società meno scontata.

E c’è un tour organizzato da Inside Out Tours che consente a chiunque di lasciare un segno indelebile a New York City, come nuovi Banksy e Warhol (il cui celebre ritratto di Marilyn è appena stato battuto all’asta da Christie’s per 195 milioni di dollari). Un’opera che poi i turisti potranno ammirare a loro volta nei loro tour.

Tutti street artist a Bushwick

Tra le decine di murales che colorano Bushwick, nel distretto di Brooklyn, considerato la capitale mondiale della street art, potrebbe esserci quindi anche il vostro. In questo quartiere hanno lasciato un segno street artist da tutto il mondo. Vista l’attrattiva che questo aspetto insolito e artistico della zona sta avendo negli ultimi anni, molti artisti, anche famosi, vengono ingaggiati dagli imprenditori locali per abbellire i loro spazi commerciali e attrarre visitatori.

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Un murales di Bushwick a New York

Non c’è muro, saracinesca, vicolo o porta che non ospiti un’opera e che non voglia lanciare un messaggio sociale. Murales tutti da ammirare, da leggere, da scrutare nei minimi dettagli. Ogni artista, che da qualche anno fa parte di una vera e propria community chiamata The Bushwick Collective, ha il suo stile, frutto della sua cultura e della sua esperienza. E che, nell’insieme, rendono il Bushwick il più colorato e il più divertente di tutta New York City.

Tour della street art di Bushwick

Inside Out Tours, come altri tour operator, organizzano visite guidate del quartiere alla scoperta dei murales più belli e più famosi. A differenza di altri, però, loro prevedono anche una sessione di workshop durante la quale i partecipanti hanno l’opportunità di rappresentare una loro opera d’arte lasciando un segno personalissimo su un muro di Brooklyn.

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Un artista di strada a Bushwick, New York

È comunque possibile visitare Bushwick in totale autonomia. Il cuore della street art si trova tra le fermate di Jefferson Street e di Montrose della linea L della metropolitana. Passeggiando per le strade in tutta sicurezza si possono ammirare i murales, fermarsi per una pausa in un bar o in una galleria e fare qualche acquisto solidale.

Il quartiere top di New York City

Ai murales all’aperto si aggiungono anche numerose gallerie d’arte moderna e laboratori dove poter esprimere il proprio talento artistico, dalla pittura alla fotografia. Negozi vintage o di stilisti indipendenti. Per chi ama lo shopping ma non vuole essere omologato ai brand statunitensi qui può trovare pezzi unici e introvabili.

Bushwick resta sempre e comunque un quartiere etnico e lo si evince dalla varietà di locali e di street food internazionali che vi si trovano, dai sudamericani con tacos e tortillas agli italiani con le pizzerie (tra cui la preferita di Beyoncé), dai francesi con baguette e pain bagnat agli orientali di ogni provenienza. E tanti sono i locali dove andare la sera se si vuole ascoltare buona musica o assistere a uno show live.

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I murales di Bushwick a Brooklyn, NYC

La storia di Bushwick

Come tutta Brooklyn, anche Bushwick è nato come quartiere operaio. Le varie comunità, olandese, italiana, tedesca ecc. si erano spartite le zone diventando così dei piccoli quartieri etnici. Inizialmente la città fu abitata da olandesi, nel XIX secolo divenne centro di una comunità di immigrati tedeschi, mentre alla fine del XX secolo divenne predominante la comunità ispanica.



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Negli Anni ’60-’70 era diventato un quartiere piuttosto malfamato e pericoloso per via della criminalità e non solo non era assolutamente pensabile visitarlo per turismo ma gli stessi abitanti della zona facevano di tutto per poter lasciare il quartiere. Solo verso al fine degli Anni ’90, Bushwick ha subìto un’opera di riqualificazione, così come tutta Brooklyn che nel frattempo stava diventando un “borough” sempre più alla moda. Nelle tipiche palazzine di mattoni rossi lungo il fiume – con vista spaziale sullo skyline di Manhattan – hanno iniziato a investire celebrity e magnati facendo schizzare i prezzi degli immobili.

A Bushwick si trasferirono in massa, quindi, gli artisti di strada che prima operavano a Williamsburg, un altro quartiere di Brooklyn divenuto troppo costoso e borghese.

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Tour di Bushwick nel distretto di Brooklyn