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A bordo del Trenino Verde delle Alpi tra Italia e Svizzera

La Svizzera è il Paese dei treni. Ce n’è uno per ogni occasione, e quello a bordo del quale bisogna assolutamente viaggiare è il treno più affascinante che ci sia e che viaggia tra Italia e Svizzera. Si chiama Trenino Verde delle Alpi e parte da Domodossola per arrivare a Berna, la Capitale della Confederazione Elvetica.

Un viaggio a bordo di questo treno, che attraversa paesaggi incantati, cittadine storiche, laghi e vigneti e che si conclude in una delle più antiche città svizzere è un’esperienza indimenticabile.

Il viaggio sul Trenino Verde delle Alpi

Il treno attraversa la linea di valico del Lötschberg e, con le sue carrozze verdi panoramiche, porta i turisti italiani nel cuore della Svizzera mentre, in senso inverso, avvicina gli svizzeri alle Val d’Ossola fino al Lago Maggiore.

La tratta ferroviaria collega Italia e Svizzera attraverso la galleria ferroviaria del Sempione, aperta nel 1906. Il traforo del Sempione è stato scavato sotto il Monte Leone ed è lungo 19.800 metri circa. È l’unico tratto non panoramico dell’intero viaggio, ma l’emozione di trovarsi all’interno di un’opera di grande ingegneria è grandissima, se si pensa che l’impresa del traforo venne celebrata durante l’Esposizione Universale che si tenne a Milano in quell’anno.

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Fonte: @Ufficio stampa

I paesaggi bucolici attraversati dal Trenino Verde delle Alpi

La linea passa per viadotti e gallerie incredibili come la Rampa Nord, tra le stazioni di Varzo e Iselle, una galleria elicoidale di 1.655 metri che compie un giro di 360 gradi, allo scopo di far guadagnare quota altimetrica al treno senza penalizzare la prestazione della linea a causa di un’eccessiva pendenza. Il treno passa anche sull’imponente viadotto di Kander.

A bordo di questo trenino si attraversa una parte di Svizzera di straordinaria bellezza. Il percorso non è meno interessante delle tratte servite dal più noto Trenino Rosso del Bernina.

Le tappe imperdibili

Nel tragitto ci si può fermare per visitare il centro storico di Briga con il museo delle Guardie Svizzere. A Lauchernalp lo sguardo dei passeggeri resta incantato dalla vista mozzafiato sulle montagne e sulla valle più bella delle Alpi, la Valle del Lötschen.

Richiama una sosta anche il lago di Oeschinen, uno dei più grandi laghi alpini, che si trova proprio sopra Kandersteg e si può raggiungere dal paese con una funivia e una camminata di mezz’ora. Così come vale la pena prendere il bus numero 230 in direzione di Frutigen, che porta a uno dei luoghi più belli e romantici della Svizzera, Blausee, il “lago blu”, le cui acque sono azzurrissime.

All’ingresso dell’Oberland bernese, il maestoso castello di Thun – che sembra uscito da un libro di fiabe – domina la cittadina medievale caratterizzata da vivaci piazze, vicoli romantici e sfarzosi edifici. Non perdetevi una visita. Il suo lago è incantevole, qui si possono organizzare anche crociere in battello che arrivano fino a Spiez, la zona del vino e dei vigneti, e al suo splendido lago balneabile. Il biglietto del treno è valido anche per i battelli. Ci si può fermare a Spiez per una sosta ristoratrice con vista sul castello.

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Fonte: @Ufficio stampa

Il battello sul Lago di Thun in Svizzera

Il Trenino Verde delle Alpi termina la corsa a Berna, Capitale federale svizzera, sede del Parlamento e del governo, il cui centro storico è Patrimonio dell’Unesco. Il monumento più famoso di Berna è la Zytglogge, la torre dell’orologio, di origine medievale, con le sue figurine animate che escono dalla torre ogni ora e che attirano l’attenzione dei turisti che visitano la città. Ogni giorno, l’addetto all’orologio ha il compito – e l’onore – di mettere in moto il complicato meccanismo.

Info utili

La tratta percorsa da questo treno è gestita dalla compagnia ferroviaria BLS. La carta giornaliera BLS Trenino Verde costa 59 euro (in Seconda classe), ma si può salire sul Trenino Verde anche se si possiede lo Swiss Travel Pass delle ferrovie svizzere, il biglietto ferroviario che consente di utilizzare tutti i treni, i mezzi pubblici, i battelli e quasi tutte le funivie del Paese. I bambini fino a 6 anni non compiuti viaggiano gratis e dai 6 ai 16 anni pagano la metà.

A partire da marzo 2023 si può acquistare la carta giornaliera del Trenino Verde delle Alpi a un prezzo ridotto per viaggiare tra il 1° e il 31 maggio. La promozione prevede uno sconto del 15% sul biglietto giornaliero se si acquista la carta dall’e-shop della rete ferroviaria svizzera BLS o tramite tutti i rivenditori ufficiali.

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Fonte: @Ufficio stampa

Il Trenino Verde delle Alpi attraversa il paesaggio innevato d’inverno

Il treno parte ogni due ore. Tuttavia, se si parte da Domodossola con il treno delle 7.58 si arriva a Berna alle 10.21 e si ha quindi un’intera giornata a disposizione per visitare tutto, mentre prendendo il treno delle 9.58 l’arrivo è previsto alle 12.21.

Un viaggio a bordo del Trenino Verde delle Alpi è ideale per una gita primaverile all’insegna della natura e della cultura, da fare in famiglia (i bambini ne andranno pazzi), in coppia (i luoghi che attraversa sono più che romantici) oppure con gli amici (anche  quelli a quattro zampe).

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Fonte: @SiViaggia

Tappa imperdibile al Blausee, in Svizzera
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Cinque parchi da scoprire tra Italia e Svizzera

Tra l’Italia e la Svizzera c’è una rete di parchi tutti collegati tra loro che si possono scoprire in qualunque stagione dell’anno. Sono uno scrigno di bellezza fatta di boschi, montagne (le cime delle Prealpi), di tanti laghi e di aree umide, oltre che di flora e fauna autoctone.

Il progetto, voluto dall’Unione europea, dal Fondo europeo di sviluppo regionale, dalla Confederazione elvetica e Cantoni che lo hanno finanziato, si chiama Insubriparks e comprende cinque parchi nel territorio tra Nord Italia e Svizzera. Tre dei parchi si trovano in Lombardia mentre gli altri due nel Mendrisiotto e sono rispettivamente il Parco regionale Spina Verde, il Parco regionale Campo dei Fiori, il Parco regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, il Parco del Penz e il Parco delle Gole della Breggia.

I cinque parchi insubrici sono collegati tra loro da sei itinerari tematici. Si possono scoprire bellezze naturali e biodiversità, ma anche fortificazioni, confini e affascinanti informazioni sui modi di abitare nella storia. Ogni itinerario è contrassegnato da un simbolo diverso che accompagna tutte le tappe del percorso, rendendolo così più semplice.

Parco regionale Spina Verde

La forma che si insinua come una “spina”, da Est a Ovest nella fascia collinare di Como, dà il nome al Parco regionale Spina Verde, mille ettari di superficie verde attraversata da ben 80 chilometri di sentieri che costituiscono un museo all’aperto.

I sentieri si possono percorrere in autonomia facendosi guidare dalla cartellonistica didattica o prendere parte a visite guidate. Si scoprono così siti archeologici dell’era protostorica, monumentali resti medievali, la torre del Castello Baradello e le trincee della Prima Guerra Mondiale.

Il Parco Spina Verde è particolarmente amato dalle famiglie, dai ciclisti e da molti escursionisti per le sue bellezze, per il piacere della scoperta storica che si unisce alla passeggiata a contatto con la natura e per la vicinanza con Como. Il parco offre straordinari punti panoramici e di interesse naturalistico, siti di importanza archeologica, medievale, punti di ristoro, oltre a un ponte tibetano e ad aree attrezzate per percorsi ginnici e per il relax.

Parco regionale Campo dei Fiori

Tantissimi sono i sentieri che attraversano questo parco che si trova in provincia di Varese e che è chiamato proprio “la montagna dei varesini “. Si tratta di un’area naturale protetta che si estende sui territori occupati dal Massiccio del Campo dei Fiori e dal Massiccio del Monte Martica, sulle Prealpi varesine.

Si possono percorrere diversi tipi di sentieri, tematici o meno, con indicazioni e tappe in luoghi che raccontano la storia della zona, comprese alcune fortificazioni costruite lungo il confine italo-svizzero ai tempi della Prima guerra mondiale. Ma il parco è anche attraversato da due dei cammini più importanti d’Europa. Il primo è il Sentiero Europeo “E-1”, un percorso internazionale che parte da Capo Nord in Norvegia e che termina a Capo Passero in Sicilia. Il secondo, invece, è il “Sentiero del Giubileo” che parte al Passo dello Spluga, al confine con il Cantone Grigioni, e che scende lungo le rive del Lago di Como seguendo la vecchia via “Regina” per poi raggiunge la provincia di Varese.

Nel parco ci sono laghi, stagni, torbiere e sorgenti, ma anche alcuni luoghi piuttosto famosi per la loro bellezza naturale. Tra questi, il Masso erratico di Brinzio, un grosso masso in gneiss trasportato e depositato dai ghiacciai nella valle di Intrino, sul versante Nord del Campo dei Fiori, le Marmitte dei giganti del torrente Vellone, la Fontana del Ceppo, una sorgente attiva tutto l’anno, e ben 130 grotte, le Grotte del Campo dei Fiori, con gallerie che si estendono per 30 km sottoterra.

Parco regionale della Pineta di Appiano Gentile

Tanti i sentieri che si possono percorrere in questo grande parco di circa 50 km quadrati a cavallo tra la provincia di Varese e quella di Como. È talmente ampio da comprendere al proprio intero addirittura 15 Comuni, uno dei quali completamente dentro il Parco, Castelnuovo Bozzente. Ed è proprio al suo interno che si trova anche la famosa “Pinetina” dove si allena la squadra dell’Inter. A parte questi luoghi popolati, la maggior parte del parco è fatto di foreste di pini, querce e castagni.

Il parco è attraversato da tanti sentieri escursionistici, molti dei quali anelli nei quali è praticamente impossibile perdere la strada. Alcuni durano poco più di un’altra, altri una giornata intera, ciascuno può scegliere l’itinerario che più gli aggrada.

Parco del Penz

Ci troviamo in Svizzera. Il Parco del Penz, nei pressi di Chiasso, si estende su una superficie di 245 ettari tra pianura e collina attraversata da piccole valli dove scorrono i ruscelli che sfociano nel torrente Faloppia e puntellate da vigneti, attraverso i quali si può passeggiare seguendo alcuni sentieri ben indicati.

Tanti gli itinerari che si possono percorrere a piedi o in bicicletta nel parco svizzero per 25 km, con collegamenti alla rete dei sentieri del Mendrisiotto e del Parco Spina Verde, in Italia. Sicuramente i più belli sono quelli che conducono ad alcuni punti panoramici, come il Dosso Pallanza con la “Terrazza Belvedere” e l’area dell’Oratorio di S. Stefano e S. Lorenzo. Il punto di estremo Sud della Svizzera si trova nel parco segnalato con la pietra di confine 75B, in zona Moreggi.

Parco delle Gole della Breggia

Quest’area naturale protetta svizzera è ubicata all’estremo Sud del Ticino e, come dice il nome, comprende una serie di gole scavate dal torrente Breggia nel coso di 200 milioni di anni. Sono tanti gli itinerari che si possono percorrere in autonomia o in compagnia di guide esperte nel Parco della Breggia.

A partire dall’itinerario geologico per scoprire la diversità delle rocce del parco, quello storico, che tocca i luoghi legati alle attività dell’uomo come il Mulino del Ghitello, la Torre dei Forni della Saceba e alcuni edifici storici e opifici. Si visita anche un’imponente struttura, quella dell’ex cementificio, testimonianza di un passato industriale che oggi può essere approfondito partecipando al Percorso del cemento con la visita delle gallerie di estrazione.

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È considerato uno dei borghi più belli della Svizzera

Al confine con l’Italia prende vita un Paese in cui sembra costantemente di vivere una favola. Il posto in questione è la Svizzera, luogo in sorgono dei villaggi che sono uno più bello degli altri e spesso circondati da una natura incontaminata. Tra questi, però, ce n’è uno che è appena stato designato “Best Swiss Villages” dall’Associazione dei Borghi più belli della Svizzera.

Viaggio a Hospental, un borgo da favola

Il borgo in questione si chiama Hospental ed è la prima località del Canton Uri e la terza della Svizzera centrale (dopo Luthern nel Canton Lucerna e Gersau nel Canton Svitto) a ricevere il marchio e a entrare a far parte della rete dei Borghi più belli della Svizzera.

Si distingue per essere un incantevole villaggio di montagna in cui storia, cultura, bellezza e sostenibilità sono all’ordine del giorno e, soprattutto, abbracciano tutte le stagioni. Situato a 1495 metri sul livello del mare nel mezzo della Valle dell’Ursern, Hospental è un ottimo punto di partenza per i passi di montagna in estate e per lo sci di fondo in inverno.

Il comune di cui fa parte è composto dall’omonimo villaggio e dall’ex insediamento walser di Zumdorf. Il suo nome, invece, deriva dal latino “hospitale”, locanda. Thomas Christen, Direttore di Andermatt – Urserntal Turismo, a seguito di questo riconoscimento ha dichiato: ” Il comune di Hospental con il Sindaco Rolf Tresch ed i suoi abitanti, sono fieri di essere stati inseriti nella cerchia dei Borghi più belli della Svizzera. La cura e il mantenimento dell’immagine del villaggio alpino è importante per tutti e viene praticata attivamente dalla comunità. Per la destinazione Andermatt e per la gente della valle Urana, il nuovo Label è gratificante!”

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Fonte: iStock

Veduta di Hospental

Kevin Quattropani, Presidente dell’associazione dei Borghi più belli della Svizzera, ha fatto sapere che: “Siamo molto lieti di accogliere il primo Comune del Canton Uri nella famiglia dei borghi più belli. Situata al centro dell’asse turistico nord-sud-ovest-est delle Alpi, Hospental può essere perfettamente combinata con gli altri borghi membri della rete di Breil nella Surselva grigionese, Ernen nel Goms vallesano, Gersau sul lago dei quattro cantoni e Giornico in Leventina”.

Cosa comporta a Hospental questo riconoscimento

L’associazione “I Borghi più belli della Svizzera” è stata fondata a Lugano nel 2015 e si propone di valorizzare i piccoli tesori della Svizzera e del Liechtenstein a livello nazionale e internazionale. L’associazione fa parte della federazione internazionale “I Borghi più belli del Mondo”, che riunisce e rappresenta Francia, Italia, Belgio, Spagna, Germania, Libano, Giappone e Svizzera.

Al giorno d’oggi fanno parte dell’associazione del Paese a due passi dall’Italia 47 borghi in 17 cantoni e 1 villaggio nel Principato del Liechtenstein, tra cui località famose come Ascona, Bergün, Bremgarten, Gruyères e Saint-Ursanne. Per far parte di questo “club” nei villaggi devono vivere meno di  10.000 persone e, oltre a essere particolarmente belli, devono anche trovarsi in un paesaggio d’eccezione.

Giocano un ruolo fondamentale anche l’autenticità e l’aspetto storico, così come la volontà della comunità di fare rete. Dal 2022 l’associazione è partner del programma “Un amore di luogo” che riunisce 50 località d’importanza nazionale (ISOS) e dal 2023 del programma “Swisstainable” per il turismo sostenibile di Svizzera Turismo.

villaggio più bello svizzera

Fonte: iStock

Panoramica di Hospental

Hospental: cosa vedere

Senza ombra di dubio a meritare una vista è il centro del villaggio puntellato di case che risalgono ancora ai tempi della prosperità e che riescono a creare un’immagine molto armoniosa del borgo stesso. Caratteristica del paesaggio è a la torre fortificata, risalente al XIII secolo e situata nella frazione di Zumdorf, che appartiene al comune di Hospental. Chiamata Torre dei Signori, è ancora ben conservata.

Molto interessanti sono anche la Chiesa parrocchiale barocca eretta nel XIV secolo e ricostruita nel 1706-171; la Cappella e Casa parrocchiale di San Carlo, la Cappella di San Nicola in località Zumdorf attestata dal 1591 e ricostruita nel 1719-1721 e l’Ospizio del San Gottardo, fondato nel IX-X secolo. In poche parole, pur essendo Hospental il villaggio più piccolo di tutta la Svizzera – con solo 190 anime a popolarlo – è un luogo che vale comunque il viaggio.

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Fonte: Andermatt Urserntal Tourismus

Vista di Hospental in inverno

Cosa fare nei dintorni

Come vi dicevamo in precedenza, Hospental è un perfetto punto di partenza per scoprire numerose e splendide attrazioni della Svizzera. Per esempio, potreste andare presso il San Gottardo che è il re dei passi alpini. Non a caso, questa è la montagna che probabilmente vanti più miti di tutte ma anche con la maggiore storia riguardante le vie di comunicazione del Paese.

Il panorama è mozzafiato e vi si può intraprendere il percorso della Tremola, considerato la strada più antica della Svizzera, oppure la nuova strada lungo la quale si incontra una splendida terrazza dalla quale ammirare la valle Leventina.

In qualsiasi modo sceglierete di attraversare il passo del San Gottardo, vi tufferete comunque  in un’avventura: bus, bicicletta durante i mesi estivi, oppure sulle leggendarie diligenze del Gottardo, carrozze trainate da cinque splendidi cavalli. Potrete visitare, inoltre, l’Ospizio San Gottardo anche per riposarvi in un clima raffinato e in perfetta armonia con la natura.

Altri luoghi da poter raggiungere nei dintorni di Hospental, soprattutto in inverno, sono quelli in cui è possibile dedicarsi agli sport della stagione fredda. Da queste parti, sono presenti i comprensori sciistici Andermatt/Oberalp/Sedrun e Gemsstock – Andermatt. Distano tra i 2,7 chilometri e i 4 chilometri dal centro.

Le 48 località che fanno parte della rete dei borghi più belli in Svizzera

Oltre al fiabesco Hospental, fanno parte dell’Associazione dei Borghi più belli della Svizzera altre 48 affascinanti località. In ordine alfabetico e nel dettaglio: Aarburg (AG), Albinen (VS), Ascona (TI), Avenches (VD), Bergün (GR), Bosco Gurin (TI), Breil (GR), Bremgarten (AG), Büren an der Aare (BE), Bursins (VD), Dardagny (GE), Diessenhofen (TG), Erlach (BE), Ernen (VS), Evolène (VS), Gersau (SZ), Giornico (TI) Grandson (VD), Grandvillard (FR), Grimentz (VS), Grüningen (ZH), Gruyères (FR), Hospental (UR), La Neuveville (BE), Le Landeron (NE), Lichtensteig (SG), Luthern (LU), Madulain (GR), Morcote (TI), Moudon (VD), Muggio (TI), Niedergesteln (VS), Porrentruy (JU), Poschiavo (GR), Romainmôtier (VD), Rougemont (VD), Saillon (VS), Saint Saphorin (VD), Saint Ursanne (JU), Schwellbrunn (AR), Simplon Dorf (VS), Splügen (GR) Soglio (GR), Triesenberg (FL), Trogen (AR), Tschlin (GR), Valangin (NE), Yvorne (VD).

Non resta che prepararsi per raggiungere la vicina e magica Svizzera per correre alla scoperta di Hospental e dei suoi imperdibili dintorni.

dove sciare vicino hospental

Fonte: iStock

Piste da sci di fondo nella Valle di Ursen, tra Andermatt e Hospental
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In Svizzera c’è un nuovo treno high tech: dove va

In Svizzera anche un viaggio in treno si trasforma in una vera e propria esperienza da favola grazie al paesaggio mozzafiato e a un innovativo treno high tech che, da inizio dicembre 2022, permette di percorrere uno degli itinerari ferroviari più amati senza dover più cambiare convoglio e stazione.

Il pionieristico Goldenpass Express

È il treno che ha rivoluzionato l’entusiasmante viaggio di 115 chilometri lungo la “Golden Pass Line“, che attraversa tre cantoni, tra pascoli di montagna e passi in quota, costeggia otto laghi e fa tappa in alcune delle località più rinomate della Svizzera.

Una delle linee turistiche più apprezzate che unisce Montreux, sul ramo orientale del Lago di Ginevra, a Interlaken, balcone panoramico vegliato dalle Alpi Bernesi, e Lucerna, che fino al mese scorso veniva però penalizzato dal dover cambiare treno a Zweisimmen: infatti, dal paesino della Simmental a Interlaken circolano i treni ordinari mentre, da Interlaken a Montreux, si trova la storica linea “Montreux Oberland Bernese”, valico di montagna a scartamento ridotto.

Ma la tecnologia del nuovo Goldenpass Express ha risolto il problema progettando il primo carrello flessibile al mondo: non possiede assi e può espandersi e comprimersi in base alle necessità, sollevando e abbassando, al contempo, le carrozze del treno di 20 centimetri per assecondare la differente altezza delle piattaforme.
Ciò avviene a Zweisimmen, su una rampa appositamente costruita.

È, quindi, finalmente possibile godersi il magnifico viaggio nella sua totalità, rimanendo a bordo dello stesso treno sia sulle linee tradizionali che su quelle di montagna.

Le classi sono tre: Prima, Seconda e Prestige. Fiore all’occhiello di quest’ultima sono le poltroncine riscaldabili che ruotano di 180 gradi per consentire di ammirare al meglio il panorama.
La prenotazione è obbligatoria per la classe Prestige mentre soltanto raccomandata per le altre.

Tutto il fascino della mitica Golden Pass Line

Il segreto di questa storica linea ferroviaria di rara bellezza sta, senza dubbio, nella varietà dei paesaggi.

Si parte dalle rive del Lago di Ginevra, nell’atmosfera quasi mediterranea di Montreux, dove il convoglio si inerpica salendo a zig zag tra i vigneti.

Poi, all’improvviso, usciti dalla galleria Jaman, ecco aprirsi un fiabesco paesaggio di scroscianti torrenti e ombrose foreste di pini, il Pays d’Enhaut, dove ammirare caratteristici paesini come Rossinière, dove visse il grande pittore Balthus e Victor Hugo compose parte della sua celebre opera “I Miserabili”, e Château-d’Oex, colorata località di villeggiatura dove fare il pieno di relax e volare a bordo di una mongolfiera.

Da qui, si entra nella Saanenland, territorio di Gaand, dalle graziose case in stile chalet, dai lussuosi ed esclusivi eventi, e dai numerosi ristoranti stellati e hotel chic.

Superato Zweisimmen, il “paese del sole” da cui partire per percorsi in cresta ed escursioni in alta montagna, l’itinerario si inoltra nell’Oberland Bernese, mentre le foreste si fanno, via via, più fitte, e segue il corso del fiume Simme fino al suo sbocco nel Lago di Thun: è una piacevole zona agricola con le tradizionali case dalle facciate scolpite e dipinte.

Oltrepassato il Castello di Wimmis, si giunge a Spiez e il treno costeggia le sponde del Lago di Thun, collegato al Lago di Brienz da uno stretto e breve canale naturale: in mezzo ai due bacini, spicca Interlaken.

Il convoglio attraversa un ponte per arrivare sull’altra riva, punto privilegiato per ammirare le Cascate di Giessbach (nate dalla fusione dei ghiacciai) e le vette dell’Oberland Bernese.

È poi il momento di salire verso i pascoli di alta quota e il Passo del Brunig, da dove inizia la discesa finale: il tempo di scorgere i tre piccoli laghi Lungern, Sarnen e Alpnach ed ecco il capolinea, la stazione di Lucerna.

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In Svizzera puoi conoscere i cuccioli di San Bernardo della Fondazione Barry

Organizzare un viaggio in Svizzera è sempre una buona idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Il Paese che confina con l’Italia, infatti, ospita un paesaggio davvero incredibile, fatto di laghi, paesini e vette alpine dall’incredibile bellezza che si alternano tra i comprensori sciistici e i sentieri escursionistici.

Ci sono poi le città, caratteristiche e ferventi, i centri storici medievali e i monumenti iconici. Imperdibili, poi, sono gli orologi e la cioccolata, simboli del Paese conosciuti e amati in tutto il mondo.

Insomma, un viaggio in Svizzera regala sempre avventure sorprendenti e inedite. Ma c’è un motivo in più per raggiungere il Paese questo inverno che piacerà soprattutto agli amanti degli animali. Sì perché a Martigny sono appena nati sei cuccioli di San Bernardo e potrete fare la loro conoscenza raggiungendo la Fondation Barry du Grand-St-Bernard.

Sei cuccioli in Svizzera: il regalo di questo 2023

Ci troviamo a Martigny, nel Canton Vallese, proprio lì dove un incrocio di strade unisce l’Italia, la Francia e la Svizzera. La città, che si trova su un colle situato ai piedi delle Alpi Svizzere, è considerata la meta ideale da raggiungere per gli amanti degli sport invernali per le numerose stazioni sciistiche che si snodano tutto intorno, come quella di Verbier.

Ma Martigny ospita anche un luogo straordinario, un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti degli animali. In città, infatti, è presente la Fondation Barry du Grand-St-Bernard, il celebre e tradizionale allevamento del cane nazionale svizzero.

Si tratta del più antico e importante allevamento del mondo del San Bernardo che non solo si occupa proteggerli, crescerli ed educarli ad attività sociali, ma anche di farli conoscere al mondo intero. La missione della fondazione, infatti, è quella di far entrare in contatto le persone con questi animali favorendo l’interazione tra cani ed esseri umani.

Nella Fondazione Barry vivono in permanenza 30 San Bernardo, tra cui anche Ann vom Baronenschloss, conosciuta come Abby. La cagnolina è diventata mamma per la prima volta proprio quest’anno, mettendo alla luce sei splendidi cuccioli che le persone potranno conoscere a partire dal mese prossimo.

Fondazione Barry: come incontrare i cuccioli di San Bernando

È successo il 2 gennaio, proprio agli albori dell’anno nuovo: Abby ha partorito e sono nati cinque cuccioli maschi e una femminuccia. Una volta raggiunta l’età di sei settimane, quindi a metà febbraio, sarà possibile ammirare i cuccioli al Barryland di Martigny.

Abby viene dalla Germania, ma è arrivata nel Vallese quando era ancora una cucciola. Il padre dei neonati, invece, si chiama Obelix e vive in Italia. Dalla loro unione sono nati sei splendidi cuccioli, considerati dalla fondazione un vero e proprio dono per l’inizio di questo 2023.

Raggiungere Martigny per conoscere i cuccioli, ma anche per esplorare il fantastico universo dei cani simbolo della Svizzera è davvero un’ottima idea. Qui, infatti, si può entrare a contatto con la storia di questi leggendari animali, ma anche trascorrere del tempo insieme a loro.

Gli animali che vivono all’interno della Fondation Barry, che ha il compito di proteggerli e preservare la razza, vengono educati a compiti sociali come la pet-terapy, per esempio. Ma non è tutto perché le persone che raggiungono la struttura, possono conoscere da vicino i San Bernardo.

Durante il giorno, infatti, le persone possono osservare i cani occupati nelle loro attività quotidiane, come quella del pasto, ma possono anche incontrarli, conoscerli e trascorrere del tempo con loro. L’esperienza è meravigliosa.

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Sta per partire il Treno delle quattro stagioni

Da cent’anni, questa ferrovia alpina collega ogni giorno l’Italia con la Svizzera. Un viaggio, quello della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, iniziato il 23 novembre del 1923.

Per celebrare questo anniversario, per i prossimi due anni partirà un treno speciale, il Treno delle quattro stagioni.

Da sempre, la stagionalità di questa speciale tratta ferroviaria è il suo forte. Sempre più apprezzata è sicuramente la stagione autunnale, grazie al celebre Treno del foliage, ma altrettanto affascinante è d’inverno quando il treno, con i suoi convogli bianchi e blu, attraversano i paesaggi silenziosi di un territorio candido ricoperto di neve.

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Fonte: Ufficio stampa

Il Treno del foliage che parte in autunno

 

Il Treno delle quattro stagioni

La Valle Vigezzo è nota per essere la Valle dei pittori, per via dei suoi bellissima paesaggi degni di un dipinto. Sulla scia di questa tematica, è nata l’iniziativa “Vigezzina Art Project“, che ha coinvolto alcuni artisti che hanno proposto di dipingere un convoglio. È nato così un treno panoramico Vigezzo Vision, totalmente personalizzato graficamente e rivestito di una speciale pellicola con le illustrazioni dell’artista Carlo Gloria, scelto tra i dieci che avevano sviluppato le loro idee creative.

La superficie esterna del treno si è trasformata in una tela bianca, come nella migliore tradizione artistica della Valle dei pittori. L’obiettivo è stato quello di produrre un’opera d’arte viaggiante dedicata al viaggio, al territorio e alla valorizzazione del paesaggio.

Il primo è partito il 25 novembre e l’ultimo lo stesso giorno del 2024. Nel corso di questi due anni saranno organizzati anche molti eventi, mostre, convegni, concerti, incontri enogastronomici e letterari tra Italia e Svizzera.

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Fonte: Ufficio stampa

La Ferrovia Vigezzina-Centovalli nella bella stagione

La ferrovia Vigezzina-Centovalli

È considerata la tratta ferroviaria più panoramica d’Italia. Il percorso di questo particolare treno si snoda tra la Val Vigezzo conosciuta come la Valle dei pittori per la storica presenza di paesaggisti e ritrattisti, e le Centovalli, per concludersi nel Canton Ticino.

Si tratta di un territorio di un’assoluta bellezza e di un altissimo valore ambientale e paesaggistico. Fare questo viaggio con il proprio o la propria partner è incredibilmente romantico.

La costruzione di questa linea, complementare a quella del Sempione, è stata il simbolo del progresso portato dal nuovo secolo. La Vigezzina (così è conosciuta la parte italiana della Centovalli) parte da Domodossola e si snoda attraverso paesaggi suggestivi dominati da fitti boschi, montagne che si alternano a verdi vallate, profonde forre scavate dai torrenti, corsi d’acqua e cascate di rara bellezza. Tutto ciò viene visionato dal viaggiatore che resta letteralmente a bocca aperta e incantato dal susseguirsi di scenari incantevoli.

Il percorso è lungo poco più di 50 chilometri e prevede 83 ponti e 31 gallerie e s’immerge totalmente nella natura. Il caratteristico trenino blu, non appena supera la Val Vigezzo, si insinua in territorio svizzero, attraversando il Canton Ticino. Si possono ammirare le Cento Valli, caratterizzate da una fitta vegetazione composta da boschi di faggio, corsi d’acqua e montagne dai fianchi frastagliati che donano al viaggiatore la bellezza di paesaggi unici.

 

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È uno dei borghi più belli della Svizzera, a due passi dall’Italia

Giornico è un incantevole villaggio ticinese che si distingue subito dagli altri, per il ricco patrimonio paesaggistico e culturale che ne fa un piccolo museo a cielo aperto. Grazie al suo scenario incredibilmente suggestivo, alla sua particolare bellezza architettonica e alla storia che tramanda in ogni pietra, è entrato a far parte dell’associazione “I Borghi più belli della Svizzera”.

La prestigiosa rete offre una vetrina a livello internazionale in virtù dell’affiliazione alla federazione de “I Borghi più belli del Mondo”. Si tratta del 46esimo comune del Paese e il quinto nel Canton Ticino. Un gioiello a pochi passi dall’Italia, che merita di essere scoperto.

Giornico, uno dei Borghi più belli della Svizzera

Il borgo svizzero di Giornico poggia sul rialzo alluvionale generato in epoche lontane, dai torrenti di Vignoi e di Sant’Anna, chiuso a nord dalle balze rocciose della Biaschina, e rappresenta il punto di congiunzione della pianura del Ticino con il paesaggio più tipicamente alpestre.

Per la sua particolare posizione geografica, fu oggetto di continue attenzioni di natura strategica per molti secoli, con lo scopo di esercitare il controllo sulla via del San Gottardo, tanto da suggerire al politico ticinese Stefano Franscini l’immagine di “porta della Leventina”.

Tuttavia, sarebbe estremamente riduttivo restringere le caratteristiche di questo suggestivo villaggio alla sua ubicazione. Per chi scende dal Nord, lo scenario che si svela allo sguardo è del tutto nuovo, grazie alle tonalità cromatiche di una vegetazione che anticipa il Meridione, contraddistinta dalla presenza massiccia del castagno e dall’apparizione improvvisa della vite.

Ciò che di più caratterizza Giornico, è soprattutto il continuo intrecciarsi dell’elemento naturale con l’opera dell’essere umano. Qui, l’inventario dei beni ambientali e culturali risulta straordinariamente ricco, a tal punto che tutto il villaggio costituisce un vero e proprio museo en plein air.

Cosa vedere a Giornico

Sono molti i segni lasciati dall’attività umana che impreziosiscono il paesaggio che circonda Giornico, la cui storia non si confonde facilmente con altre. Il patrimonio custodito tra le pietre di questi luoghi invita i visitatori ad osservarlo con attenzione, a scoprirne il linguaggio antico.

Tra i monumenti più affascinanti del borgo svizzero c’è la Torre di Atto, collegata alla donazione dei diritti feudali delle Tre Valli ai Canonici del Duomo di Milano, secondo fonti autorevoli il più antico monumento delle valli lepontiche, risalente a prima dell’anno Mille.

Imperdibili le sette chiese, tra cui quella di San Nicola – autentico e riconosciuto gioiello di architettura romanica, la parrocchiale di San Michele, Santa Maria del Castello e San Pellegrino. Altrettanto affascinanti sono i due ponti medievali a schiena d’asino che collegano l’isola alle due sponde del Ticino. Facevano parte dell’antica mulattiera del San Gottardo, che ebbe grande importanza per il traffico di viandanti e di merci a partire dal XII secolo.

Un altro luogo di interesse da non perdere è Casa Stanga (ora sede del Museo etnografico di Leventina), quanto rimane di un complesso di costruzioni sorte in diversi momenti del Quattrocento, con funzioni di abitazione e di locanda. Gli amanti della storia e della cultura non possono, inoltre, perdersi il Monumento della Battaglia dei Sassi Grossi e il museo di sculture contemporanee denominato “La Congiunta”.

A regalare grandi suggestioni sono, infine, le misteriose rovine di Castellaccio, fortezza a base triangolare, situate 250 metri sopra il villaggio, sul fianco destro della valle. La tipologia della costruzione e la sua posizione strategica suggeriscono che si tratti di una fortificazione alpina longobarda dell’alto Medioevo. Il tutto immerso in un paesaggio che sorprende a ogni scorcio.

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Cinque vacanze epiche nel Paese dei treni panoramici

Quando si tratta di viaggi in treno, pochi Paesi possono eguagliare la Svizzera: la sua puntualissima rete ferroviaria comprende non soltanto straordinari viaggi in alta quota come il Bernina Express che attraversa le Alpi fino all’Italia o il Glacier Express da Zermatt a St. Moritz ma anche una serie di entusiasmanti itinerari che collegano le splendide città e i laghi scintillanti.

Scopriamo allora cinque vacanze epiche a bordo dei treni panoramici elvetici.

La Riviera Svizzera

Vevey

Fonte: iStock

Funicolare a Vevey in salita al Monte Pelerin

Da Ginevra, fulcro gastronomico e capitale dell’orologeria, i treni seguono la sponda settentrionale del Lago di Ginevra fino a Losanna, gioiello medievale rinomato per la vivace vita notturna.

Subito dopo ecco Vevey, “perla della Riviera Svizzera“, dalla vista meravigliosa sull’arco alpino e il microclima mite, dove si staglia la villa di Charlie Chaplin, Manoir de Ban, che è oggi il centro del Chaplin’s World, un museo incentrato sulla sua vita ed eredità.

Infine, la magia della riviera si svela a Montreux, famosa per il festival jazz estivo: il vicino castello di Chillon, perfettamente conservato, attrae visitatori da quando Lord Byron incise il suo nome sulle pareti del dungeon e compose la poesia “Il prigioniero di Chillon”.

Un’altra tappa obbligatoria da Montreux, viaggiando sui coloratissimi trenini svizzeri, è la graziosa cittadina murata di Gruyeres: qui merita una visita il museo dedicato a H.R. Giger, l’artista d’avanguardia che ha disegnato il mondo unico dei film di Alien, con mobili esoscheletrici, dipinti fantastici e immaginari erotici alieni.

Montagne e mistero

Un itinerario che parte dalla capitale svizzera, Berna, dal caratteristico centro medievale, abbracciata su tre lati dal fiume Aare, dove il Paul Klee Center, progettato da Renzo Piano, è la grande attrazione culturale.

A 45 minuti di treno verso sud imperdibile è Interlaken, tra il Lago di Thun, ampio, tranquillo e blu cobalto, e il Lago di Brienz, lungo, stretto e color acquamarina, dove praticare parapendio, paracadutismo, jetboat, e prendere il treno locale fino alla stazione più alta d’Europa a Jungfraujoch per il panorama mozzafiato sul ghiacciaio dell’Aletsch.

Proseguite poi verso est fino a Meiringen, nota per essere la patria della meringa. È anche porta di accesso alle cascate di Reichenbach, luogo della resa dei conti tra Sherlock Holmes e il professor Moriarty. Una sosta al Museo di Sherlock Holmes è un must per i fan.

Infine, prendete il treno per Lucerna, dalla bellissima architettura medievale, assicurandovi di sedervi sulla sinistra per una vista unica sul Lago di Sarnen e sul Lago di Lungern.

Due Paesi in uno

basilea

Fonte: iStock

Vista di Basilea dal fiume Reno

Basilea, adagiata lungo il Reno, offre una miriade di opportunità ma non perdete l’eccentrico Museo Jean Tinguely, con le incredibili sculture di arte cinetica.

Da qui, dirigetevi a sud verso Soletta (il treno impiega un’ora) per ammirare la sua architettura barocca e l’eccezionale Museo delle Belle Arti, prima del viaggio verso Bienne, città di confine sul Röstigraben, l’invisibile “linea divisoria” tra la Svizzera tedesca e quella francofona. È ufficialmente bilingue, con strade e piazze segnalate in entrambe le lingue.

Procedete infine verso Neuchâtel, dal ricco passato con il castello gotico e i palazzi rinascimentali. Concludete il viaggio con stile a Yverdon-les-Bains, sulle rive del Lago di Neuchâtel, con un bagno al Centre Thermal le cui acque sgorgano da sorgenti termali sotterranee.

Zurigo e il Lago di Costanza

Zurigo, dalla movimentata vita notturna, è una tappa in Svizzera da non lasciarsi sfuggire e da scoprire girovagando lungo i tortuosi vicoli di Niederdorf, passeggiando lungo il fiume e lungolago e facendo shopping nell’esclusiva Bahnhofstrasse.

Prendete il treno per San Gallo dove svetta una delle più belle abbazie barocche della Svizzera, e poi proseguite per Rorschach, pittoresca cittadina sul Lago di Costanza che attira i visitatori con la straordinaria Hundertwasser Hall, le cui cupole a cipolla dorate sono davvero bellissime.

Gli amanti del cicloturismo potranno pedalare lungo la sponda meridionale del lago fino a Costanza, dove inizia il Reno.

Infine, concedetevi una gita in barca a Sciaffusa, dalle suggestive case medievali affrescate e punto di partenza per fare un’escursione alle fragorose cascate del Reno.

La Svizzera per gli appassionati di ferrovie

panorama zermatt
Panorama di Zermatt

Da Zurigo salite sul treno per Coira, antica città con reperti romani e un affascinante centro medievale, seguendo le sponde occidentali dei laghi di Zurigo e Obersee, dai panorami spettacolari.

Lasciate poi Coira sulla linea via Landquart per St Moritz, meta vip affacciata sul lago che d’inverno si trasforma in una pista di pattinaggio.

Da qui, a bordo del Glacier Express, uno dei viaggi ferroviari più iconici del mondo, dopo otto ore sarete a Zermatt, villaggio sciistico dalle impareggiabili viste sul Cervino.

Infine, scoprite Sion, l’accogliente capitale del Vallese, dove degustare il vino tipico della regione.

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È partito il treno passeggeri più lungo del mondo

Ha lasciato tutti a bocca aperta il treno passeggeri che è passato in Svizzera e che ha stabilito un record mondiale. Il convoglio lungo 1,9 chilometri della Rhaetian Railway è il più lungo del mondo.

Cento carrozze rosse di 25 unità multiple Capricorn hanno superato le Alpi Retiche attraversando ponti, montagne e verdi prati.

L’occasione era il festeggiamento del 175° anniversario delle ferrovie svizzere, che cade proprio nel 2022, ma sul profilo Instagram hanno spiegato così l’originale iniziativa: “A seguito del duro colpo subìto dovuto alla pandemia, la Rhaetian Railway spera che questo evento ricordi a tutti la bellezza dei viaggi in treno”. Ora che è entrata nel Guinness dei primati i turisti non mancheranno di certo.

Il viaggio del super treno

Il treno ha percorso 25 km sulle Alpi svizzere nella tratta tra Preda (1.789 metri), ai piedi dell’Albulapass e all’ingresso della galleria ferroviaria dell’Albula che porta in Engadina, e Alvaneu, nei Grigioni, su un itinerario di montagna inserito nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

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Fonte: @Getty Images

Un treno di cento carrozze ha stabilito il record mondiale

Il viaggio del treno da Guinness è stato molto impegnativo. Ha dovuto attraversare due tunnel elicoidali e il famosissimo Viadotto Landwasser, uno spettacolare ponte a sei archi fatto di pietra che passa sopra una profonda gola dove scorre il torrente Landwasser, da cui prende il nome.

Gli aspetti tecnici

Il cento vagoni e la locomotiva che li ha trainato pesavano la bellezza di 3.000 tonnellate. Alla guida del super treno sono stati necessari addirittura sette macchinisti, ma a bordo si trovavano anche 21 tecnici, oltre a 150 fortunatissimi ospiti che si sono potuti godere il meraviglioso viaggio in mezzo alla natura svizzera e ai colori del foliage autunnale.

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Quasi due km di serpentone rosso sono passati silenziosamente sotto gli ogghi di migliaia di persone, tra cui anche moltissimi turisti, accorsi dalle zone limitrofe e dall’estero per ammirare e fotografare la lunga scia del super treno.

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Fonte: @Getty Images

Il serpentone rosso passa sotto gli occhi dei turisti
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La Svizzera che conviene d’estate

C’è ancora chi è convinto che la Svizzera sia una meta delle vacanze piuttosto costosa. Invece non è (sempre) così. Ci sono occasioni per visitare il Paese d’Oltralpe che non bisognerebbe farsi sfuggire.

Come quella di poter trascorrere una breve vacanza a Montreux, nel Canton Vaud, una cittadina a vocazione turistica che sorge sulle sponde del Lago Lemano, meglio conosciuto come Lago di Ginevra.

Incastonata tra le pendici dei monti e il lago, è un piccolo gioiello di quella che è nota per essere la “Riviera della Svizzera”. Una cittadina scelta anche da molte celeb come buen retiro. Tra gli ospiti che Montreux ha avuto c’è Freddy Mercury, al quale è dedicato il Freddie Tour sui luoghi del frontman dei Queen. Ma ci sono anche David Bowie e i Rolling Stones che hanno registrato alcuni dei loro pezzi più famosi nei celebri Mountain Studios.

Visitare Montreux quest’estate

Per l’estate c’è un’offerta per chi desidera visitare Montreux. A partire dal 18 luglio e fino al 31 ottobre 2022, chi prenota tre notti in uno degli hotel della città ne paga solamente due.

Tutti coloro che soggiornano negli hotel di Montreux ricevono gratuitamente anche la Riviera Card che consente di viaggiare all’interno della regione gratis con i mezzi di trasporto e di scoprire musei, attività ed esperienze a tariffe scontate.

Gli eventi dell’estate a Montreux

Ci sono tante ragioni per cui approfittare dell’offerta estiva. Fino al 16 luglio si tiene il celebre festival del jazz di Montreux che si svolge da 55 anni, durante il quale si esibiscono artisti internazionali del calibro dei Måneskin, Van Morrison, Jeff Beck e la guest star Johnny Depp. Alcuni concerti sono gratuiti.

Dal 2 al 5 settembre si svolgono i Freddie Celebration Days dedicati al cittadino più celebre di Montreux, con una serie di eventi attorno all’anniversario di Freddie Mercury, nato proprio il 5 settembre a Zanzibar. Il tema di quest’anno è “A Party in Heaven”, in riferimento all’album “Made in Heaven”, con una sorpresa che sarà svelata solo il primo giorno dell’evento. Tutti gli eventi sono gratuiti.

Il programma prevede dei tour animati in barca con Peter Freestone, assistente personale di Mercury per 12 anni, lo spettacolo “Another Kind of Magic” che ripercorre la storia della leggendaria rock band e, tra i vari appuntamenti, anche quello con l’amico più intimo nonché confidente di Freddie per oltre 15 anni, Peter Straker che si esibirà in un concerto insieme al pianista italiano Gabriele Baldocci.

Cosa vedere a Montreux

La passeggiata lungo il Lago Lemano che si può fare piacevolmente d’estate, oltre a regalare una vista meravigliosa sul paesaggio, è anche una delle più belle della Svizzera.

I giardinieri della città sfruttano il microclima della regione per decorare la passeggiata con innumerevoli fiori e piante esotiche che conferiscono alla città un’aria molto esotica. Le piante a scultura, poi, sono considerate una particolarità della città.

Il lago regala tantissime esperienze. Si possono noleggiare delle piccole barche per fare escursioni in autonomia, ma vale la pena anche fare un tour a bordo di uno dei battelli a vapore in stile Belle Époque, quegli gli storici battelli a ruote, che da 130 anni navigano sul più grande lago interno dell’Europa centrale.

L’emblema della città di Montreux è la Place du Marché, la piazza principale, molto ampia, sede del mercato coperto, dove si possono acquistare un’infinità di prodotti locali, come il formaggio e il cioccolato, rinomati in tutto il mondo.