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Acquatrekking: l’attività outdoor che puoi sperimentare anche in Italia

Immaginate di percorrere una strada di montagna (o di collina), di respirare aria pulita e fare full immersion nella natura. È meraviglioso, non è vero? Eppure c’è una variabile che probabilmente vi fa desistere, almeno in questo periodo: il caldo. Passeggiate, scalate e lunghe camminate non vanno del tutto d’accordo con le alte temperature ed è normale essere un po’ scettici.

La buona notizia? C’è una soluzione, e quella soluzione si chiama acquatrekking. Attenzione, non immaginatevi niente di troppo “riposante”: è pur sempre un sanissimo sport che richiede almeno un pizzico di allenamento fisico. In compenso, è sicuramente il giusto compromesso per chi vuole godersi una buona escursione turistica o sportiva e, contestualmente… rinfrescarsi.

Cos’è l’acquatrekking

L’acquatrekking si pratica attivamente in Italia durante la bella stagione, ma prima di scendere nel dettaglio e dirvi dov’è possibile farlo occorre fare un piccolo passo indietro per spiegare bene cos’è. Come il trekking è una forma di escursionismo che consente di percorrere degli scorci naturalistici per lo più incontaminati. La differenza sta proprio nel cammino che si fa (per lo più) in acqua.

Proprio così: chi pratica acquatrekking alterna camminate sui sentieri canonici a lunghe, lunghissime camminate in acqua, risalendo fiumi o torrenti controcorrente per scoprirne le peculiarità e capire quali sono le caratteristiche specifiche di ogni ambiente fluviale. Naturalmente, è uno sport che si pratica con l’accompagnamento di una guida e in linea di massima è adatto a tutti (a patto che si ammetta qual è il proprio livello di preparazione fisica).

L’acquatrekking in Italia

Grazie alla sua particolare conformazione e alla sua varietà ambientale e naturalistica, l’Italia offre moltissimi scorci dove si può fare acquatrekking. A partire dal 2011 un gruppo di amatori ed escursionisti ha iniziato a praticarlo attivamente, diffondendo informazioni prima per mezzo di forum e poi per mezzo dei social (che, occorre dirlo, hanno reso più facile la conoscenza di questo sport: su Instagram l’hashtag #acquatrekking è legato ad almeno 5000 post).

In generale sui monti (in particolare sulle Alpi e sugli Appennini) esistono moltissimi fiumi, torrenti e fiumiciattoli che hanno preservato la loro bellezza per via della lontananza dai sentieri più gettonati. Proprio questi ambienti fluviali sono quelli dove più spesso le associazioni organizzano escursioni guidate, permettendo a chi vuole unirsi di camminare dentro i letti dei corsi d’acqua.

I luoghi migliori per fare acquatrekking

Ma dunque, quali sono i luoghi migliori per fare acquatrekking in Italia? Partendo dal basso, si può praticare questo sport in Sicilia, vicino e lungo i pressi dei laghetti d’Avola, ma anche in Campania, sul fiume Sele. Uno dei posti gettonati si trova invece tra la Basilicata e la Calabria, nel Parco Nazionale del Pollino: pare che proprio da qui lo sport abbia iniziato a diffondersi ufficialmente e all’interno del Parco si possono scegliere vari percorsi, adatti a tutti i livelli di preparazione.

Esperienze altrettanto belle si possono fare in Sardegna, dove diversi luoghi si prestano ma a spiccare sono le aree del rio Flumineddu, e del rio San Girolamo, mentre salendo più su, incantevoli sono le esperienze di acquatrekking in Abruzzo, lungo il fiume Imele, e nel Lazio, a ridosso delle Gole del Farfa. Naturalmente non è tutto qui, dunque il consiglio è quello di contattare le associazioni escursionistiche più vicine per avere ulteriori dettagli.

Di Admin

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