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Nasce un nuovo road trip in Europa, ma per andare a caccia di UFO

Se siete tra le persone che amano scrutare il cielo stellato chiedendosi se siamo soli nell’universo e sognano incontri ravvicinati del terzo tipo, allora non potete perdervi il viaggio che vi farà toccare i luoghi degli avvistamenti avvenuti nel Vecchio Continente. E forse vi sorprenderà sapere che tra questi c’è anche una città italiana.

Viaggio on the road in Europa a caccia di UFO: le tappe

Sull’onda dell’UFO-mania, riesplosa dopo il recente convegno al Parlamento del Messico in cui sono stati mostrati i presunti i resti fossilizzati di individui extraterrestri, il sito Stressfreecarrental.com ha lanciato la proposta di un road trip per l’Europa, nei siti dove ci sono maggiori probabilità di incontrare forme di vita aliena. Sul sito, gli utenti sono invitati a noleggiare l’auto per un tour in 8 tappe in diversi Paesi europei, dove ci sarebbero stati degli avvistamenti.

Sapevate, ad esempio, che in Belgio, prima tappa del road trip, tra il l 29 novembre 1989 e l’aprile 1990, sono stati segnalati una serie di avvistamenti di UFO triangolari, passata alla storia come ‘ondata belga’? In particolare, nella notte del tra il 30 e il 31 marzo 1990, oggetti non identificati furono tracciati su radar, fotografati, e visti da circa 13.500 persone, 2.600 delle quali hanno prodotto testimonianza scritta, descrivendo nel dettaglio ciò a cui avevano assistito.

Dopo il Belgio, il tour tocca la Svizzera, dove negli anni ’70 a Schmidrüti e Berg Rumlikon  un uomo affermò di essere stato in contatto con gli alieni dell’ammasso stellare delle Pleiadi.

Si fa quindi tappa in Francia, a  Trans-en-Provence, famosa per uno dei rari casi in cui un UFO  avrebbe lasciato tracce fisiche sul terreno. Il presunto avvistamento si è verificato l’8 gennaio 1981, quando Renato Nicolaï, un agricoltore di 55 anni, sentì uno strano fischio mentre stava svolgendo lavori agricoli nella sua proprietà. Si voltò e vide, ad una distanza di circa 50 metri, un oggetto a forma di disco, che appariva leggermente sollevato da terra. Il caso approdò al GEPAN (Groupe d’Étude des Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés) per gli accertamenti scientifici successivi, da cui emerse che il terreno aveva subito una compressione meccanica di 4 o 5 tonnellate e un riscaldamento fra i 300 e i 600 °C. Nei campioni di terreno furono trovate tracce di fosfati e zinco e l’analisi dell’erba medica vicino al luogo del presunto atterraggio mostrò livelli di clorofilla più bassi del normale. Dopo due anni di indagini non furono trovate spiegazioni plausibili dell’accaduto.

Come preannunciato, il viaggio prosegue, pensate un po’, in Italia. Nel nostro Paese, l’avvistamento più famoso ha avuto luogo  il 27 ottobre 1954 nel cielo di Firenze. Durante una partita tra Fiorentina e Pistoiese, gli spettatori videro alcuni oggetti non identificati fluttuare proprio sopra lo stadio Artemio Franchi. Definiti ad “ali di gabbiano”, a “cappello da mandarino cinese” o a “sigaro”, furono avvistati anche sul Duomo di Firenze. In seguito al passaggio, iniziano a cadere di sottolissimi filamenti bianchi, che si dissolvevano a contatto con il terreno, in seguito denominati ‘bambagia silicea’. Secondo il Cicap, i misteriosi oggetti volanti sarebbero stati parte di un’operazione militare, mentre i filamenti sarebbero dovuti ai ragni che formano questa sorta di paracadute per migrare. L’evento, però, è tuttora oggetto di interesse nel mondo dell’ufologia.

Meta successiva è l’Albania, dove il caso più famoso di avvistamenti di UFO è quello avvenuto nel villaggio di Roskovec nel 2006. I residenti affermarono di aver visto atterrare un oggetto non identificato, che aveva una forma simile a un disco, ed era rimasto sul terreno per soli 4-5 secondi, lasciando i segni del suo passaggio sull’asfalto.

Il road trip in cerca di avvistamenti tocca anche la Romania, che nel febbraio di quest’anno ha fatto decollare i jet militari dopo che le autorità avevano avvistato oggetti misteriosi nei cieli.

Le ultime due tappe sono, infine, la Polonia, dove un disco volante è stato avvistato nella città di Jastrowo da un ciclista, che sarebbe anche riuscito a scattare una foto all’oggetto misterioso, e la Germania, destinazione obbligata per il famoso fenomeno celeste di Norimberga. Si tratta di un evento naturale, probabilmente un parelio, che, interpretando un’incisione realizzata all’epoca dal tipografo Hans Glaser, potrebbe essere accaduto all’alba del 14 aprile 1561. In ambito pseudoscientifico è spesso citato come un fenomento ufologico, benché tale ipotesi sia considerata priva di fondamento sia storico che scientifico.

Il viaggio a caccia di UFO nel Regno Unito

Ed è UFO-mania anche nel Regno Unito, con una lista dei migliori luoghi del Paese dove avvistare gli alieni. Il viaggio inizia nel Devon, dove un escursionista locale ha recentemente avvistato un oggetto non identificato che si tuffava in mare, e dove ci sono stati innumerevoli avvistamenti di strane luci luminose riprese dalle telecamere.

I cacciatori di UFO sono poi invitati ad addentrarsi nella foresta di Rendlesham, nel Suffolk, dove nel dicembre 1980 sono stati segnalati una serie di avvistamenti di luci inspiegabili, tra i più avvincenti dello United Kingdom.

Il road trip prosegue, quindi, verso il Galles. Qui, oltre 40 anni fa, un gruppo di scolari del Pembrokeshire affermò di aver avvistato un UFO in un campo di fronte al loro parco giochi: alcuni sostennero addirittura di aver visto uscire una figura con una tuta argentata.

Il viaggio si sposta poi nell’Inghilterra settentrionale, precisamente a Leeds, anch’essa soprannominata “UFO hotspot” a causa dei frequenti avvistamenti da parte degli abitanti del luogo.

I cacciatori di alieni si recheranno quindi nello Yorkshire, luogo del leggendario incidente di Ilkley Moors: nel 1987 un agente di polizia in pensione affermò di essere stato rapito dagli alieni durante il suo turno di guardia mattutino e di essere stato trattenuto su un’imbarcazione, prima di essere riportato nella brughiera. L’uomo ha affermati di essere entrato in contatto con una figura aliena, che ha fotografato e che viene tuttora studiata dagli esperti.

La tappa successiva è Edimburgo, dove il 18% dei residenti sostiene di aver avuto un avvistamento del terzo tipo, secondo una ricerca commissionata dal National Geographic.

Un altro luogo compreso nella mappa degli avvistamenti di oggetti non identificati, famoso nel Regno Unito, è il Perthshire, nella Scozia centrale, dove è stata scattata una delle foto UFO più nitide di sempre, che mostra un oggetto a forma di diamante di 30 metri nel cielo.

L’ultima tappa del viaggio è, infine, Belfast. Nella capitale dell’Irlanda del Nord, nel corso degli anni si sono verificati una serie di avvistamenti su cui la polizia ha indagato, tra cui luci bianche e “strane immagini” riprese dalle telecamere a circuito chiuso.

Di Admin

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