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Viaggiare con i bambini in aereo: i trucchi per intrattenerli (ed evitare i capricci)

Poter girare il mondo e vedere le sue bellezze con gli occhi dei bambini è un’esperienza incredibile: sono tantissime le famiglie che non rinunciano a viaggiare anche con i più piccolini, e a volte capita di dover prendere l’aereo. E, come ben sanno mamma e papà, la crisi è proprio dietro l’angolo. Si può evitare il capriccio e giocare d’anticipo, intrattenendo i propri figli? Ebbene sì, basta avere un po’ di fantasia: in questo modo ci si risparmia un viaggio da incubo (e non si infastidisce gli altri viaggiatori). Vediamo come fare.

In aereo con i bimbi, l’indagine

Se viaggiare con i bambini è davvero entusiasmante, il volo può trasformarsi rapidamente in un incubo – per le famiglie e per tutti gli altri passeggeri. Basta pochissimo affinché i più piccini si lascino andare ad una vera e propria crisi isterica inconsolabile, tanto che molte famiglie hanno iniziato a temere di prendere l’aereo. Lo rivela un’indagine condotta da Asda Money: il 63% degli intervistati ha ammesso di sentirsi ansioso all’idea di un viaggio con i propri figli. Inoltre, nel caso in cui un bimbo inizia a fare capricci a bordo, il 33% dei genitori prova stress, il 20% si sente in imbarazzo e il 15% affronta addirittura una crisi d’ansia.

Ma c’è di più: il 35% dei genitori ha optato per un mezzo di trasporto meno conveniente (e meno veloce) come l’autobus, il traghetto o il treno per evitare di trovarsi a gestire una scenata isterica in aereo. Purtroppo, non si tratta solamente di maleducazione, soprattutto se si tratta di neonati e infanti. Per i più piccini, infatti, il volo è un vero e proprio stress e numerosi fattori possono far scoppiare una crisi di nervi. Analizzando queste informazioni, il professor Tom Crawford dell’Università di Oxford ha addirittura ideato una formula matematica che può rivelarsi molto utile per i genitori.

I trucchi per intrattenere i bimbi in aereo

Secondo la formula matematica del professor Crawford, sono quattro i fattori principali coinvolti in un attacco di capricci: si tratta di sonno, noia, fame e rumore. Senza fare niente per rispondere a questi bisogni (o disturbi) del bambino, la prima crisi è stimata attorno ai 27 minuti dalla partenza, e ha una durata media di 15 minuti. Intervenendo per aiutare i piccoli ad affrontare il viaggio nel modo migliore, invece, si può arrivare sino a 129 minuti senza isterismi e pianti. Come fare? Anche per questo, a quanto pare, ci sono delle formule magiche da seguire.

Per evitare il sonno, i bimbi dovrebbero fare un pisolino di circa 37 minuti, mentre per prevenire la noia servono 31 minuti di intrattenimento: si può disegnare o giocare con loro, guardare un film o affidarsi a tablet e smartphone, una vera ancora di salvezza in queste occasioni. Ancora, 19 minuti dovrebbero essere riservati allo spuntino, così da evitare un attacco di fame. Via libera alla frutta fresca, cracker e grissini, ma anche a qualche “sfizio” come patatine, biscotti e succhi di frutta. D’altra parte, anche i bimbi meritano una coccola in volo. Infine, bisogna ridurre il rumore: può essere utile far ascoltare della musica o leggere una fiaba per almeno 14 minuti.

Di Admin

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