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Questi aerei sorvolano (e sfiorano) una spiaggia caraibica

Quando parliamo di paradisi terrestri non possiamo non pensare a quelle distese di sabbia bianca e fina bagnate da un mare azzurro e cristallino. A quella tranquillità solitaria e quasi mistica, interrotta solo dai suoni della natura, che caratterizza in maniera straordinaria tutte quelle destinazioni che da sempre capeggiano le nostre travel wish list. Eden, questi, che per forme, lineamenti e colori sembrano quasi finti, ma che invece sono reali e raggiungibili con un volo aereo.

Ed è proprio su un areo che vogliamo viaggiare insieme a voi oggi, per raggiungere un luogo davvero incredibile dove i sogni si trasformano in realtà. La nostra destinazione è Sint Maarten, un Paese appartenente al Regno dei Paesi Bassi e situato a sud del Mare Caraibico.

Proprio qui, tra visioni mozzafiato e scorci di immensa bellezza, è possibile raggiungere un luogo davvero unico e uguale a nessun altro. Si tratta di una spiaggia caraibica che ogni giorno è sorvolata, e quasi sfiorata, da aerei di linea in partenza e in arrivo. Il suo nome e Maho Beach, ed è davvero la baia più particolare che abbiamo mai visto.

Benvenuti a Maho Beach

Il nostro viaggio di oggi ci conduce nel cuore dei Caraibi, propio lì dove tutti gli amanti della natura possono trascorrere del tempo in totale relax immergendosi in paesaggi naturali e bellissimi. Ci troviamo a Sint Maarten, una meta che non è del tutto nuova agli amanti dei paradisi terrestri. Ogni anno, infatti, migliaia di persone scelgono di raggiungere il territorio caraibico per vivere avventure nella natura con vista mare, ma anche per frequentare la fervente scena notturna che caratterizza le città dell’isola.

Sint Maarten è raggiungibile in aereo grazie al Princess Juliana International Airport. È proprio la presenza di questo aeroporto a caratterizzare in maniera univoca una delle più particolari spiagge dell’isola e forse del mondo intero. Stiamo parlando di Maho Beach, una distesa di sabbia bianca, bagnata da un mare dalle mille sfumature di blu, che ogni giorno è attraversata da aerei in arrivo e in partenza e che viene utilizzata da molti come osservatorio del traffico nel cielo.

Maho Beach

Fonte: iStock

Maho Beach

Osservare gli aerei da una spiaggia caraibica

Alzare gli occhi al cielo e ritrovarsi a poche centinaia di metri da un aereo in movimento: una visione? No, è Maho Beach. La spiaggia, una delle più frequentate e chiacchierate dell’isola di Sint Maarten, offre un’esperienza davvero unica che non è possibile replicare in nessun’altra parte del mondo.

La lingua di sabbia bianca, infatti, separa il mare dal Princess Juliana International Airport che dista appena un centinaio di metri dalla costa. Questo vuol dire che ogni aereo in partenza, e in arrivo, sorvola a bassa quota la spiaggia, quasi sfiorandola.

Proprio questa particolarità con gli anni ha trasformato Maho Beach in un’attrazione turistica, al punto tale che attraverso un altoparlante, ogni giorno, vengono comunicati gli orari di arrivo e di partenza dei velivoli, per permettere ai viaggiatori di mettersi in posizione e di ammirare da una distanza ravvicinata gli aerei in volo.

Quando l’aereo sorvola e sfiora la spiaggia provoca un forte vento creando delle onde davvero suggestive che negli anni hanno attirato anche gli amanti del windsurf.

Maho Beach

Fonte: iStock/Joel Carillet

Maho Beach
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Mahé, l’isola delle Seychelles che è un sogno a occhi aperti

Quando si pensa alle Seychelles le prime immagini che vengono in mente sono le spiagge esotiche, il mare cristallino e turchese, paradisi tropicali dove tenere a distanza lo stress e la routine di tutti i giorni.

Sono davvero isole meravigliose, tutte da scoprire e vivere e Mahé, l’isola principale dell’arcipelago, non fa eccezione.

Tuttavia, spesso i turisti la “ignorano” e la vedono soltanto come “punto di arrivo e di partenza” per via dell’aeroporto internazionale. Ma non è assolutamente così.

Mahé, infatti, invita a scoprire scorci di natura incontaminata, spiagge da sogno, distese d’acque, verdeggianti parchi e una capitale vivace e meta di shopping.

Conosciamola meglio grazie alle tappe salienti da mettere in lista.

Cosa non perdere a Mahé

Una visita a Mahé può iniziare da Victoria (o Port Victoria), una delle capitali più piccole del mondo, l’unica città vera e propria delle Seychelles che ha il suo fiore all’occhiello nel colorato mercato, il cuore pulsante tra profumi e prodotti tropicali.
Una passeggiata tra le bancarelle è un ottimo modo per immergersi appieno nella tipicità dell’isola e nello stile di vita degli abitanti: si svolge ogni mattina (tranne la domenica) lungo Street Market, via pedonale del centro.

Altrettanto suggestivo è il Giardino Botanico, realizzato agli inizi del Novecento per la coltivazione di piante esotiche e diventato Monumento Nazionale, oggi aperto al pubblico per ammirare la spettacolare flora endemica tra cui va menzionato il Coco de Mer, frutto Patrimonio UNESCO di una pianta che nasce spontanea soltanto sulle isole di Curieuse e Praslin.

Tappe successive sono la Cathedral of our lady of Immaculate Conception, l’Arul Mihu Navasakthi Vinayagar, piccolo ma favoloso tempio indù dalla torre monumentale (il gopuram) riccamente impreziosita da pregevoli sculture, e il Clock Tower, una curiosa riproduzione del celebre Big Ben.

E siamo appena all’inizio poiché Mahè è anche tantissima natura e offre indimenticabili percorsi per gli appassionati di trekking ed escursioni, in particolare nel cuore del Parco Nazionale del Morne Seychellois, la vetta più alta dell’arcipelago con i suoi 900 metri sul livello del mare.
Lasciata l’auto nei pressi del Mission Lodge (le rovine di una missione del XIX secolo), si possono imboccare i numerosi sentieri che conducono a punti panoramici e belvedere che tolgono il fiato: sono 12 i percorsi da trekking di varia complessità e lunghezza.

Ancora, da non perdere la Tea Factory, la fabbrica del tè edificata nel 1962, di Port Launay: i tour guidati consentono di apprezzare tutte le fasi di lavorazione del té come si svolgevano un tempo.

Le spiagge dove sognare a occhi aperti

Mahé è anche mare e spiagge da sogno: sono ben 65 lungo le sue coste!

La più rinomata e suggestiva è sicuramente Anse Intendance, di sabbia bianchissima e delimitata da rocce di granito, selvaggia e perfetta per i surfisti (in particolare da maggio a settembre).

Tra le più fotografate, anch’essa selvaggia, va citata Anse Bazarca, dove le onde sono alte e il mare profondo, nell’abbraccio della rigogliosa vegetazione tropicale, mentre tra le più apprezzate dai locali troviamo Anse Baleine, con acque poco profonde e onde basse.

Spettacolari sono poi Anse Boileau, lunga spiaggia di fine sabbia attrezzata con tutti i servizi e ideale per lo snorkeling, Anse aux Pins, non lontano dall’aeroporto, con servizi, ristoranti e negozi, Anse Bougainville, dalla preziosa barriera corallina, Anse a La Mouche, ottima per famiglie, e Anse aux Poules Bleues, dorata e poco frequentata.

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Una spiaggia caraibica in Europa: alla scoperta di Pedn Vounder

Per rilassarsi nella meravigliosa cornice di una spiaggia caraibica, non è necessario partire alla volta dei Caraibi o delle Mauritius e affrontare ore e ore di volo: anche l’Europa vanta, infatti, la sua spiaggia caraibica, nominata tra le prime 50 al mondo secondo la classifica a cura di Big 7 Travel, a fianco delle eccezionali spiagge delle località esotiche.

Si tratta di Pedn Vounder, nel cuore della Cornovaglia, incastonata tra le splendide scogliere di Treryn Dinas, una delle spiagge più incantevoli del territorio, un autentico gioiello che andrebbe visto con i propri occhi almeno una volta nella vita.

Alla scoperta di Pedn Vounder, Caraibi d’Europa

Acque cristalline e morbida sabbia finissima e candida: è così che si presenta Pedn Vounder, all’estremità orientale della baia di Porthcurno da cui, durante la bassa marea in primavera, si può giungere a piedi. In tutti gli altri casi, si regala dopo aver percorso un sentiero tortuoso con vedute che lasciano senza parole.

Il promontorio a est è il luogo in cui si trova la famosa Logan Rock, un blocco rettangolare di granito che pesa circa 70 tonnellate e che può essere fatto oscillare avanti e indietro da una persona.

Insomma, una meta unica nel proprio genere, un tempo “spiaggia segreta” che, oggi, è una delle più apprezzate della Cornovaglia, salita alla ribalta sui giornali e, così, desiderata dalla maggior parte dei turisti che si trovano in zona.

Il mare limpidissimo e turchese invita a rigeneranti tuffi e nuotate, ideale per lo snorkeling, e la baia è un vero spettacolo, incastonata tra scogliere rocciose, uno capolavoro della natura che ha fatto anche da location cinematografica nella prima serie dello show televisivo di successo Poldark.

È la destinazione perfetta per chi desidera rilassarsi e staccare dalla frenetica vita di tutti i giorni e trascorrere momenti preziosi e indimenticabili ammirando la bellezza incredibile del paesaggio.

Cosa sapere per godersi appieno la spiaggia caraibica in Europa

Ecco alcuni consigli per visitare in totale sicurezza e serenità la remota Pedn Vounder.

Dove parcheggiare

Arrivando in auto, sono due i parcheggi tra cui scegliere ed entrambi prevedono una passeggiata per raggiungere la spiaggia: uno è a Porthcurno (leggermente più lontano) mentre l’altro si trova nel villaggio di Treen, più vicino al litorale.

Il periodo migliore

Per godersi appieno Pedn Vounder è importante informarsi sugli orari delle maree poiché, inevitabilmente, quando la marea è alta vi è meno spiaggia.

Altro aspetto da tenere in considerazione è l’affollamento. Infatti, siccome è diventata così famosa, la spiaggia è molto gettonata: meglio andare al mattino presto oppure verso la fine della giornata.

Ci sono strutture sulla spiaggia di Pedn Vounder?

La spiaggia è immersa totalmente nella natura e non dispone di servizi igienici, bar o negozi, per cui occorre portare con sé tutto ciò di cui si ha necessità.

È comunque presente un bagno vicino al parcheggio Treen.

Come arrivare alla spiaggia di Pedn Vounder lungo il sentiero della costa sud-occidentale

Parcheggiando a Treen, prendete il sentiero di fronte ai servizi igienici appena fuori dal parcheggio: sono circa 10 minuti a piedi fino alla spiaggia.

Considerato il terreno, è consigliabile indossare scarpe da ginnastica o da trekking.

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Esiste una spiaggia che ha rubato il colore al tramonto: è un incanto

C’è chi si mette in viaggio per ammirare i capolavori più straordinari di Madre Natura, chi lo fa per andare a caccia di aurore boreali e di tramonti infuocati, e chi per raggiungere tutti quei luoghi incantati che sembrano usciti da una fiaba. E se è vero che le preferenze sono soggettive, e altrettanto vero che nessuno resta mai immune dal fascino che sprigiona il mare, quello azzurro, turchese o verde smeraldo, quello che bagna le distese di sabbia bianca o dorata e che si fonde e si confonde con l’orizzonte.

Non è un caso che le località di mare siano sempre in cima alle wish list dei viaggiatori di tutto il mondo. Del resto quei paesaggi che si perdono nel blu dipinto di blu ispirano da sempre poeti, scrittori e artisti e musicisti. Difficile scegliere una sola destinazione quando si parla di spiagge e di mare, perché ognuna di queste offre visioni e scorci mozzafiato.

Quello che possiamo fare noi, però, è suggerirvi la visita di un luogo unico e uguale a nessun altro. Una spiaggia che ha rubato il colore al tramonto e che sembra essere vittima di un incantesimo. Il suo nome è Xi Beach e se volete raggiungerla vi basterà prenotare un volo aereo per la Grecia. Destinazione? Cefalonia.

La spiaggia arancione che ha rubato i colori al tramonto

Il nostro viaggio di oggi ci porta alla scoperta di uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi d’Europa. Un’isola greca, nonché la maggiore del Mar Ionio, che con gli anni si è guadagnata l’interesse di tantissimi viaggiatori che l’hanno scelta come meta vacanziera estiva. Stiamo parlando di Cefalonia.

Il turismo che invade questo lembo di terra ogni anno non stupisce. Le baie sabbiose si alternano a scogliere e insenature uniche, il mare assume intense tonalità di colori diversi, i villaggi preservano la storia e le tradizioni di un luogo incredibile: Cefalonia è davvero bellissima e le cose da fare e da vedere qui sono tutte destinate a incantare.

Perdendosi tra colline, porti e coste frastagliate, è possibile poi raggiungere un luogo che sembra essere sotto incantesimo. Si tratta di una spiaggia situata sulla costa occidentale, nella penisola di Paliki, conosciuta come Xi Beach per la sua caratteristica forma che ricorda proprio la consonante dell’alfabeto.

Si tratta di una meta molto raggiunta e apprezzata dai viaggiatori, non solo per il mare cristallino che caratterizza il paesaggio, e neanche per le rocce scoscese retrostanti che incorniciano il panorama, ma per quella distesa di sabbia fine arancione che ricorda il colore del sole al tramonto.

Xi Beach: un sogno a occhi aperti

Situata a circa 7 chilometri da Lixouri, capoluogo della penisola di Paliki nonché città più importante dell’isola dopo Argostoli, Xi Beach si è guadagnata un posto d’onore tra le spiagge più belle della Grecia e di tutta l’Europa. Basta guardare le fotografie per comprenderne i motivi.

La peculiarità della spiaggia è data proprio dalle sue tinte contrastanti. Da una parte c’è il mare azzurro e trasparente caratterizzato da fondali bassi e sabbiosi, dall’altra un’imponente roccia di argilla bianca – utilizzata da cittadini e turisti per maschere di bellezza – che si staglia sul panorama. Mare e montagna sono separati, poi, da una lingua di spiaggia sabbiosa arancione che, sotto il sole, assume sfumature rossastre dando a un paesaggio multicolor di immensa bellezza.

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Isola di Santa Catalina, dalla bellezza commovente

Nell’immaginario comune, la California è il vero simbolo dell’American Dream. Le spiagge senza fine che si perdono all’orizzonte, le città vivaci e l’energia creativa che alimenta l’innovazione e l’arte, rendono questo luogo un autentico paradiso per coloro che desiderano realizzare i propri sogni.

Una terra magica, dove l’impossibile diventa possibile e che non smette mai di sorprendere. Da Hollywood alla Silicon Valley, da Los Angeles a San Francisco, la California continua a ispirare i turisti di tutto il mondo.

Oggi ci troviamo a soli 35 km al largo della costa meridionale. Più precisamente, siamo sull’Isola di Santa Catalina, un piccolo paradiso naturale e incontaminato. Con le sue acque cristalline e i sentieri che si snodano sulle colline ricoperte di fiori selvatici, è un’oasi di pace che offre rifugio dal caos frenetico di Los Angeles. È un’isola meravigliosa dal carattere mediterraneo, una destinazione che ti conquisterà al primo sguardo.

In viaggio alla scoperta di Catalina

Avalon

Fonte: iStock

Avalon, Santa Catalina, California

L’isola di Santa Catalina fa parte dell’arcipelago delle Channel Islands, è una combinazione perfetta tra natura incontaminata e lusso. Custodisce solamente due piccoli centri abitati: Avalon e Two Harbors.

Avalon è senza dubbio la meta più popolare. Qui i visitatori possono passeggiare lungo la spiaggia, ammirando una vista spettacolare sull’oceano, esplorare i negozi locali e deliziarsi con le prelibatezze culinarie nei caratteristici ristoranti.

Il Casinò dallo stile Art Déco regna sovrano sul porto con eleganza e fascino. Quest’edificio iconico non solo offre un ambiente per il gioco e l’intrattenimento, ma accoglie anche un museo dedicato alla storia dell’isola. Al suo interno, i visitatori possono scoprire le origini e gli eventi significativi che hanno plasmato la comunità locale nel corso degli anni. Inoltre, rende omaggio ai divi del cinema, in particolare a Marilyn Monroe, che ha vissuto in questi luoghi per molto tempo.

Situata a circa 30 km a nord di Avalon, si trova Two Harbors, il luogo perfetto per coloro che desiderano un’esperienza autentica nella natura incontaminata dell’isola. I più avventurosi avranno l’opportunità di esplorare i diversi sentieri escursionistici che conducono alle spiagge remote del territorio. La costa è principalmente rocciosa e si tuffa a picco nell’acqua cristallina, regalando uno scenario imperdibile su una miriade di pesci dai colori vivaci.

Sono molti, infatti, gli appassionati di snorkeling e diving, che raggiungono l’isola per esplorare le meraviglie sottomarine della zona. Ma non è tutto: è possibile praticare anche altri sport acquatici, come sci nautico, canoa, barca e fare escursioni in sommergibile.

Inoltre, Catalina ha una caratteristica particolare: i turisti non possono utilizzare le auto per spostarsi. Questa politica è stata implementata per preservare l’ambiente circostante e mantenere un’atmosfera tranquilla. In alternativa, si può attraversare l’isola a piedi o noleggiare biciclette, ciclomotori o golf car per esplorarla in modo eco-friendly.

L’isola di Catalina: la terra dei bisonti

Santa Catalina è un luogo davvero speciale che ospita la Catalina Island Conservancy, una delle aree protette più antiche della California meridionale.

Con un’ampia superficie pari all’88% dell’isola, questa organizzazione no-profit fondata nel 1972, si dedica alla protezione e alla conservazione della biodiversità locale. Al suo interno sono presenti oltre sessanta specie endemiche di piante e animali che rendono l’area un vero e proprio tesoro ecologico.

Nella riserva si possono trovare, infatti, molte specie rare come la volpe di Santa Catalina, con il suo manto rosso, il citello della California, uno scoiattolo terricolo e il toporagno, un piccolo mammifero tipico di queste zone. Questi animali convivono in armonia con i bisonti americani, che sono stati portati sull’isola negli anni ’20 durante le riprese di un film.

Negli anni successivi, questa specie ha continuato a diffondersi in modo significativo. Attualmente, il numero viene monitorato attentamente e si stima che siano presenti circa 100-150 esemplari. Questa gestione mirata supporta la conservazione dell’habitat e assicura che tutte le specie abbiano spazio sufficiente per prosperare nella riserva, conservando al meglio l’equilibrio ecologico dell’isola.

Isola di Santa Catalina

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Isola di Santa Catalina, California
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Spiaggia del Frate, incanto del Conero

La Riviera del Conero, un’autentica perla dell’Adriatico, rappresenta uno dei tesori più preziosi della costa marchigiana, più precisamente nella provincia di Ancona. Quest’angolo di paradiso, con i suoi panorami suggestivi e l’atmosfera dal fascino unico, attira ogni anno numerosi turisti ed è una delle destinazioni più amate e apprezzate del nostro Paese.

Tra le splendide spiagge che punteggiano la costa, spicca una piccola caletta bianca, conosciuta anche come Sottosanta, che si distingue per la sua bellezza incontaminata: la Spiaggia del Frate.

L’arenile candido, lambito dalle acque cristalline dell’Adriatico, offre uno spettacolo naturale di rara bellezza, capace di incantare e regalare momenti indimenticabili a chiunque abbia la fortuna di visitarla.

La Spiaggia del Frate: bellezza incontaminata della Riviera

Situata a Numana, lungo la splendida Riviera del Conero, la spiaggia è un vero angolo di paradiso, nascosto tra le bianche scogliere di roccia calcarea che si tuffano nel mare, tra la rigogliosa vegetazione tipica del luogo.

La sua denominazione prende spunto da un antico convento di frati minori che si ergeva sulla cima della città nel XIII secolo. Tuttavia, per gli abitanti locali, è conosciuta con un altro nome:”Sottosanta“. Questa designazione deriva dalla sua posizione geografica, proprio sotto il camposanto, dove nel 1800 furono sepolti tutti coloro che persero la vita a causa del colera.

Caratterizzata da piccoli sassolini bianchi, la spiaggia è famosa per le sue acque azzurre e limpide che invitano irresistibilmente a tuffarsi, ammirando l’ambiente incontaminato e la bellezza mozzafiato del paesaggio circostante. Inoltre, si caratterizza per la presenza di una maestosa roccia bianca, famosa come “Sasso del Bo“.

Inoltre, grazie alla presenza della scogliera, le acque rimangono sempre calme e placide, creando l’effetto di una piscina naturale. Questo la rende un luogo ideale per gli amanti delle calette tranquille e appartate, mentre la ricca biodiversità dei suoi fondali marini è perfetta per coloro che desiderano praticare snorkeling.

Alla scoperta di Numana

Numana è molto più di una semplice destinazione balneare. Situato nel cuore delle Marche, in provincia di Ancona, questo antico borgo di pescatori offre un affascinante panorama sul mare Adriatico.

Le sue origini risalgono al VI secolo e sin dalle prime popolazioni picene, è stato testimone di incredibili abilità artistiche e artigianali. Ancora oggi, Numana conserva le tracce di questa civiltà millenaria.

Ti consigliamo di esplorare questa destinazione a piedi, per immergerti completamente nella sua atmosfera accogliente. Le strade sono un tripudio di colori, con casette e marciapiedi fioriti, che si fondono in un’armoniosa tavolozza visiva. Potrai passeggiare tra i negozietti caratteristici, mentre i profumi delicati dei ristoranti locali ti invitano a scoprire i sapori autentici della regione.

La piazza principale è il cuore pulsante di Numana: qui, il Palazzo Comunale e il Santuario creano un’armonia architettonica davvero suggestiva. Continuando lungo Via Roma e poi su Via della Torre, si arriva a un punto panoramico in cui si trova la statua in bronzo del Pescatore, un’opera dell’artista Johannes Genemans, che accoglie i visitatori con un silenzioso omaggio agli uomini di mare. Un autentico tributo ai valori e allo spirito impavido dei pescatori della regione, che incarna il simbolo tangibile della profonda connessione tra la città e il suo patrimonio marittimo.

Numana Marche

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Sasso del Bo Spiaggia del Frate, Numana, Marche
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Cala Salada e Cala Saladeta, vere e proprie meraviglie di Ibiza

Ciò che più sorprende arrivando a Cala Salada e a Cala Saladeta – separate da un’affascinante scogliera – dopo una breve avventura lungo le strette strade che si percorrono per raggiungerla, è la trasparenza delle loro acque. Tanto che dai promontori che le incorniciano si possono distinguere perfettamente gli spettacolari fondali di entrambe. Anche per questo motivo, sono due delle spiagge più amate di Ibiza, ciascuna con le sue particolarità: più famosa e affollata la prima, più piccola e tranquilla la seconda. Entrambe imperdibili. Scopriamole.

Cala Salada, una delle spiagge più affascinanti di Ibiza

Cala Salada è lunga appena 200 metri e larga circa 25 metri, sempre tenendo conto delle maree. È esposta a sud-ovest, quindi in estate è il luogo ideale per trascorrere un pomeriggio caldo e soleggiato. Questa spiaggia di sabbia dorata offre anche alcuni dei più bei tramonti di Ibiza.

Questo gioiello è circondato da una fitta pineta che si arrampica tra le scogliere e le sue acque sono considerate le più azzurre e limpide delle Isole Baleari. Per questo motivo, è consigliabile venire qui con maschera e un boccaglio, così da ammirare la ricchezza subacquea di questa spiaggia.

Qui potrete usufruire di numerosi servizi, tra cui noleggio di lettini e ombrelloni, docce e servizi igienici, parcheggio, bagnino e accessibilità per le persone disabili. Considerate, però, che essendo così ambita da residenti e turisti, c’è il rischio che la troviate particolarmente affollata durante i fine settimana estivi, specialmente in agosto, quando è consigliabile arrivare molto presto per trovare un buon posto dove sistemarsi e godere appieno di questo meraviglioso angolo naturale.

Cala Saladeta, la sorella minore di Cala Salada

Solo un piccolo costone roccioso e alcune baite di pescatori separano Cala Salada da Cala Saladeta. In realtà, finché la marea non è troppo alta, si può camminare da una all’altra. I più temerari scelgono un percorso abbastanza complicato, scalando le rocce. Tuttavia, nella parte superiore c’è un sentiero più comodo e sicuramente meno rischioso. Inoltre i percorsi ben battuti che conducono alle colline sono famosi per le emozionanti passeggiate in questa zona incontaminata.

Molto più piccola della sua rinomata ‘sorella’, è lunga appena 100 metri e, sebbene la sua superficie sia ricoperta di sabbia bianca e fine, anche la distanza tra la costa e le rocce è minore. Ciò significa che lo spazio in cui lasciare il proprio asciugamano è notevolmente ridotto. Pertanto, se si intende trascorrere lunghe ore su questa spiaggia, è consigliabile alzarsi abbastanza presto in estate per trovare un posto comodo e godersi una fantastica esperienza.

Un dettaglio da tenere presente è che, a causa della sua posizione geografica e durante la stagione estiva, nel tardo pomeriggio è ombreggiato dal promontorio vicino. Questo può essere un deterrente per gli amanti del sole fino a tardi. Se si ha la fortuna di raggiungere Cala Saladeta in barca, si può ammirare anche la bellezza della vicina cala di Punta Galera. Entrambe hanno acque di un azzurro impressionante, che contrastano con il verde dei pini che compongono la foresta costiera che ricopre gran parte di questa zona.

Come raggiungere Cala Salada e Cala Saladeta

Entrambe le baie si trovano nel comune di Sant Antoni, situata nella costa ovest dell’isola, e si possono raggiungere in auto facilmente, seguendo i cartelli stradali in direzione Santa Agnes. In alternativa, potete approdare a questi due paradisi imperdibili durante una vacanza a Ibiza anche via mare, attraverso un suggestivo tour in barca.

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Barbati Beach, spiaggia eccezionale della Grecia

Per una vacanza all’insegna del mare spettacolare e di panorami che non si possono dimenticare a pochi passi dall’Italia, le isole greche sono una destinazione eccezionale.

Tra queste, spicca senza dubbio Corfù, raggiungibile in meno di due ore con l’aereo, un’isola straordinaria ponte tra due popoli e due culture che hanno in comune l’amore per il sole, le acque cristalline, e la buona tavola.

Si tratta di una delle perle delle isole Ionie, la cui costa è impreziosita, su ogni lato, da spiagge fantastiche, accessibili e balneabili, per tutti i gusti e le esigenze: rocciose, sabbiose, di ciottoli e ghiaia, solitarie, affollate, per giovani, coppie, famiglie…

Oggi andiamo a conoscere meglio Barbati Beach, a una ventina di chilometri a nord della città di Corfù.

Il paradiso della Spiaggia di Barbati

Non lontana dal capoluogo dell’isola, lungo la costa orientale, Barbati Beach si fa notare in primis per gli ulivi argentati che si spingono fino al mare, turchese e trasparente come il mare greco sa essere, insignito del riconoscimento Bandiera Blu a dimostrazione della qualità delle sue acque.

Conosciuta anche come la “riviera”, è un’idilliaca striscia di sabbia e sassolini bianchissimi contornata da una rigenerante area verde dove rilassarsi al sole senza più pensieri, finalmente lontani dalla frenetica routine di tutti i giorni, base di partenza privilegiata per andare alla scoperta delle altrettante bellezze di Corfù e meta ambita per gli appassionati di snorkeling grazie ai limpidi fondali dove c’è vita, con graziosi pesciolini neri e viola e, sul fondo, le spigole.

La temperatura dell’acqua è sempre piacevole, fresca ma non gelata, ottima per donare refrigerio nelle giornate più calde e sono molte le attività acquatiche che si possono praticare.

Oppure, semplicemente, qui è davvero il top godersi una vacanza balneare di totale relax, noleggiando ombrellone e lettino e usufruendo delle docce e dei servizi in loco.

Ma non basta perché vengono organizzate, giornalmente, piacevoli escursioni in barca che consentono di scorgere anche le calette più nascoste del litorale, sullo sfondo delle colline ricoperte dai verdi boschi.

Il paese è poi immerso in un’atmosfera tranquilla e riservata ma non mancano negozi che vendono souvenir, supermarket, alimentari, taverne vicine al mare o lungo la strada costiera dove gustare il meglio della cucina tipica e una scelta di hotel, appartamenti e ville sparsi lungo i declivi collinari per una vista a dir poco meravigliosa.

Come arrivare a Barbati Beach

Il paese di Barbati è servito dagli autobus che percorrono la strada costiera: nel dettaglio, fanno servizio la linea A4 (Corfù-Kassiopi), la linea A5 (Corfù-Barbati-Nissaki) e, durante il periodo estivo, anche la linea S6 (Nisaki-Paleokastritsa) che consente di raggiungere anche una delle spiagge più famose dell’isola, Paleokastritsa appunto, e le altre spiagge della costa est.

Arrivando invece in auto, si può arrivare alla spiaggia deviando per Akti Barbati oppure, poco più avanti, a Riviera: scendendo ad Akti Barbati, dal parcheggio  guardando verso il mare, sulla destra è a disposizione la spiaggia libera, mentre andando a sinistra ecco la spiaggia attrezzata con due bar (uno a Barbati-Riviera e uno ad Akti Barbati) per una golosa pausa ristoro.

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Spiaggia della Padulella, incastonata tra bianche pareti

Una vacanza estiva e balneare senza eguali è quella che offre l’Isola d’Elba, con il mare cristallino, un paesaggio ricco di natura e percorsi oudoor, un fitto calendario di eventi, luoghi di cultura e storia, e la bellezza delle sue spiagge.

Oltre 147 chilometri di costa, infatti, consentono di vivere il mare secondo tutti i gusti e le esigenze: sono moltissime le cale, le calette e le spiagge, ognuna differente dall’altra, selvagge, glamour, ideali per famiglie, romantiche oppure paradisi dello sport.

E, tra loro, spicca senza dubbio la Spiaggia della Padulella, un’assoluta meraviglia naturale dell’isola, amata e apprezzata a livello nazionale e internazionale, un autentico gioiello del Tirreno che oggi andiamo a scoprire.

Spiaggia della Padulella, incanto di Portoferraio

Candida spiaggia a cui gli ebani e i turisti sono irrimediabilmente affezionati, la Spiaggia della Padulella si dona lungo la costa nord non lontano dalla pittoresca cittadina di Portoferraio, a est rispetto alla Punta di Capo Bianco che la ripara dai venti e separata, sulla destra, dalla Spiaggia di Cala dei Frati e dalla Spiaggia delle Ghiaie da una piccola scogliera.

Lunga circa 170 metri, è una sorpresa da ammirare e godere almeno una volta nella vita: le limpide e azzurre acque creano un felice contrasto con il bianco delle maestose falesie che la incorniciano e con i piccoli e levigati ciottoli di ghiaia e, a periodi (in seguito a forti mareggiate) con tratti di posidonia spiaggiata.

Un dipinto, un gioco di colori, e la carezza dei caldi venti meridionali che mettono in risalto la trasparenza del mare che, grazie al candore dei fondali, assume incantevoli gradazioni cangianti che vanno dal turchese, al verde acqua fino all’azzurro: siamo di fronte a una località unica e inimitabile, impreziosita ancora di più dalle selvagge e brulle colline tutt’intorno, nel profumo della vegetazione mediterranea.

Come se non bastasse, la Spiaggia della Padulella fa parte della Riserva Marina di Tutela Biologica dello Scoglietto, favolosa oasi realizzata nel 1971 che include anche la Spiaggia delle Ghiaie e la Cala dei Frati: l’area protetta va dalle abbaglianti scogliere di Capo Bianco, che si tuffano nel Mar Tirreno, fino a Punta Falcone e, al largo, allo Scoglietto.

Grazie in particolare alle secche situate alla destra, il tratto di mare della Riserva ammalia con straordinarie sfumature dal blu intenso al verde smeraldo, ed è un vero eden per lo snorkeling: sono innumerevoli le specie di flora e di fauna che dimorano in questo angolo davvero speciale.

Non mancano, poi, anche i servizi: stabilimento attrezzato con possibilità di noleggio pedalò, lettini e ombrelloni, bar, ristorante, scuole di surf e vela e, nelle vicinanze, strutture ricettive.

Come arrivare in quest’angolo di paradiso

Sono due i punti di accesso alla Spiaggia della Padulella, entrambi raggiungibili seguendo la strada che da Portoferraio porta alle Ghiaie e poi le indicazioni per “Pedulella ed Enfola”.

Oltrepassata la Spiaggia delle Ghiaie, dopo 300 metri sulla destra, si apre una stradina pedonale con sbarra che vieta il transito alle auto: da qui, un breve tratto a piedi porta alla Padulella donando un eccezionale panorama della costa e delle imponenti antiche mura di Portoferraio.

Il secondo accesso, invece, lo si incontra procedendo lungo la strada principale a senso unico per ancora 200 metri, seguendo l’indicazione “Capo Bianco” fino ad arrivare a un parcheggio a pagamento: lasciata l’auto, sulla destra dello spiazzo una stradina prosegue per qualche decina di metri e arriva nel paradiso dell’Elba.

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Koukounaries Beach, tra le più belle di Skiathos

Non solo è considerata una delle migliori spiagge della Grecia, ma è stata anche eletta la più incontaminata del Mediterraneo. Koukounaries è un gioiello di sabbia finissima e soffice circondata da una fresca e profumata pineta. È la più famosa di Skiathos per diversi motivi: ve li sveliamo.

La spiaggia di Koukounaries, perfetta per tutta la famiglia

La spiaggia è molto vicina al villaggio, nella parte sud-ovest dell’isola di Skiathos, a 16 km da Skiathos Town. Nessun viaggio qui può dirsi completo senza averla visitata. Il nome Koukounaries deriva dagli alberi di pino cembro che dominano l’area, andando a formare una barriera naturale alle spalle del lago Strofylia, che offre un riparo dalla calura estiva.

Questo angolo di paradiso è stato soprannominato Chryssi Ammos (Sabbia Dorata), per l’incantevole contrasto della sabbia con le acque di un blu intenso del Mar Egeo. Nella pineta che la costeggia si trova un biotopo dove vivono protette diverse specie di piante e uccelli.

Sebbene qui si facciano molti sforzi per salvaguardare il delicato ecosistema della zona, troverete tutto ciò che vi occorre per trascorrere una perfetta giornata al mare anche con la famiglia al seguito. La spiaggia è infatti molto bene organizzata, con stabilimenti balneari attrezzati con lettini e ombrelloni, bar e chioschi per soddisfare ogni necessità, ma anche ristoranti, taverne e qualche albergo nei dintorni. Non mancano scuole di sport acquatici, che permettono di esplorare le bellezze dei fondali cristallini, così come la possibilità di affittare pedalò, canoe e moto d’acqua per non farvi mancare proprio nulla.

Essendo molto rinomata a Skiathos, la spiaggia di Koukounaries è anche molto affollata. L’ideale per godervi un bagno rilassante e gustarvi una colazione in tutta tranquillità, è di arrivare prima delle 11 del mattino. Tuttavia, uno dei momenti più sublimi è senza dubbio l’ora del tramonto, una magia imperdibile, da accompagnare magari a un’aperitivo contemplando il mare e lo straordinario paesaggio che vi circonda.

Non solo spiagge: cos’altro vedere a Skiathos

La minuta isola di Skiathos è la più visitata delle Sporadi settentrionali, molto probabilmente proprio perché qui si trovano alcune tra le più belle spiagge dell’Egeo. Oltre alla splendida Koukounaries che abbiamo appena descritto, ce ne sono una sessantina tra cui scegliere durante il vostro soggiorno in questo piccolo scrigno di meraviglie.

Tuttavia, sarebbe un vero peccato non dedicare un po’ di tempo alle attrazioni culturali e storiche dell’isola greca, concedendosi anche un po’ di shopping nel vivace capoluogo. Oltre ai paradisi di acqua azzurra e sabbia dorata, tra i migliori della Grecia, vi imbatterete in musei, monasteri, fortezze e tanti tesori naturali.

Iniziate con un giro nella città di Skiathos, l’unico vero centro abitato se si escludono le località balneari nate con lo sviluppo del turismo, regalandovi una passeggiata lungo il viale pedonale Papadiamantis, costellato di negozi di vestiti, souvenir e oggetti in cuoio. La casa di Alexandros Papadiamantis, lo scrittore che meglio ha saputo descrivere l’anima della città nei suoi romanzi, è oggi un museo imperdibile per gli amanti della letteratura ma anche per tutti coloro che sono curiosi di vedere un’autentica casa tradizionale greca della seconda metà dell’Ottocento.

Anche a Skiathos troverete le tradizionali chiesette bianche tipiche delle isole greche. L’edificio religioso più famoso dell’isola è il Monastero di Evangelistria, a circa 30 minuti dal capoluogo, arroccato sulle pendici della montagna e circondato da una lussureggiante vegetazione, famoso per aver dato rifugio a un gruppo di patrioti greci che lottarono durante la guerra di indipendenza nell’Ottocento: proprio qui venne realizzata la bandiera dai colori bianco e azzurro che sarebbe poi diventata ufficiale. Al suo interno sono oggi ospitati il Museo del Folklore e il Museo di Arte Sacra. Da non perdere anche il Monastero di Panagia Iconistria, a circa 2 km dalla spiaggia di Aselinos, dove, nel 1650, fu trovata un’icona delle Vergine Maria che viene considerata “miracolosa”.

Sulla punta settentrionale dell’isola di Skiathos ci si imbatte in un’altra attrazione da vedere: il borgo fortificato di Kastro, a picco sul mare, risalente al XIV secolo. Si può raggiungere soltanto a piedi, percorrendo un ripido sentiero che richiede ben due ore di cammino. In alternativa, potete optare per un jeep safari o ammirarlo dal basso durante un’escursione in barca.